Primavera 2014 �7,90
SAN GIOVANNI XXIII
Sped. in A. P. - D.L. 353/03 art. 1, comma 1 NE/VR
DA SAN PIETRO A PAPA FRANCESCO, CHI ERANO E CHE COSA HANNO FATTO I PONTEFICI DI ROMA
SAN GIOVANNI PAOLO II
SOVRANI CHIESA
I DELLA
LA CITTÀ DEL VATICANO IN UN GRANDE POSTER la storia e bassi, hanno fatto due millenni, con alti nepotisti, corrotti e inquisitori. i 266 pontefici che in a papa Francesco, tutti abili diplomatici, astuti politici, mecenati,Paolo II) e 9 beati. Dal primo apostolo Tra loro ci sono Giovanni XXIII e Giovanni dell’Europa e della Chiesa. 81 santi (tra cui i “nuovissimi” Alessandro de’ Medici Ma anche e soprattutto di Firenze. Adriaan Florensz
(492-496) nato in
Grecia.
(259-268) di patria
(498-514) nato in
(269-274) di Roma. Galilea, Nato a Betsaida in ricevette secondo la tradizione pontificia da Cristo la suprema ai potestà da trasmettersi di successori: è il “primato quello Pietro” su cui si fonda dai papale, propugnato volle essere cattolici. Arrestato, giù. crocifisso a testa in
(68-79)
(985-996) di Roma.
(872-882) di Roma.
Carinzia Brunone dei duchi di Sassonia. (996-999) nato in
(882-884) di Gallese.
(672-676) di Roma.
Gerberto (999-1003) nato in
(884-885) di Roma.
(676-678) di Roma.
Aquitania.
Ildebrando (1073-1085) originario della Tuscia. Tra i grandi del Medioevo, del papa affermò la supremazia su ogni potere temporale. premesse In tal modo creò le della “lotta per le investiture” IV con l’imperatore Enrico dovette che, scomunicato, Canossa recarsi penitente a per implorare perdono.
che si estende Dauferio superficie di 44 ettari e unadi Roma. di Roma. in assoluto. di Benevento. abitanti(885-891) (1003-1003) più di 800 più piccolo (1087-1087) Sicilia. lo Stato Con poco (678-681) nato in Pietro, il Vaticano è e visitati del pianeta. attorno alla tomba di luoghi più sacri Ostia. uno didei (891-896) Fasano Mercurio Ma è il cuore della cristianità, Siccone
(309-309) nato in
Grecia.
(311-314) nato in
nome di battesimo: (533-535) di Roma.
Africa.
(314-335) di Roma. (336-336) di Roma. (337-352) di Roma.
(366-384) di Roma. (127 o 128-137 o 138) nato in Grecia.
Sicilia.
(1003-1009) di Roma.
getti d’acqua dai cannoni. varietà presente una grande di ogni nato in Siria. fiori e piante (687-701) (556-561) di Roma. di parte del mondo.
(352-366) di Roma.
(117 o 119-126 o 128) di Roma.
(682-683) nato in
(896-896) di Roma. (684-685) di Roma. (535-536) di Roma. con Niccolò III, che dello Stato e nascono LateranodialRoma. Vaticano Occupano circa metà pontificia dal(896-897) XVI e XVII la residenza Siria. nel 1279 ricondusse (685-686) nato in con orti e frutteti. Nel (536-537) di Frosinone.attrezzandovi una prima area verde e scenografiche fontane di tempietti, statue di Gallese. pietra spara secolo furono arricchiti dove un galeone di(897-897) della Galera, di patria ignota. come quella (686-687) Nei giardini è (537-555) di Roma.
Roma.
in Grecia.
(108 o 109-116 o 119) di Roma.
(701-705) nato in
Catalino (561-574) di Roma.
(897-897 o 898) di
(897 o 898-900) di
Giovanni (1045-1045) di Roma.
Siria.
(579-590) di Roma.
(904-911) di Roma.
(401-417) di Albano.
(708-715) nato in
Oddone di Lagery in Francia. (1088-1099) nato “fuori porta” perché Fu eletto16 a Roma c’era l’antipapa Clemente III; a scacciare quest’ultimo lo aiutarono s’era i normanni, con cui la politica accordato. Proseguì VII. anti-imperiale di Gregorio e istituì Bandì la prima crociata seppellire la “tregua di Dio” per i morti in battaglia.
per la seconda volta (1045-1045).
Siria. (911-913) di Roma.
(417-418) nato in (150 o 157-153 o 168) nato in Siria.
Grecia.
(715-731) di Roma. (913-914) nato nella
(418-422) di Roma.
(162 o 168-170 o 177) di Fondi. (171 o 177-185 o 193) nato nell’Epiro. (186 o 189-197 o 201) nato in Africa. Roma.
(218-222) di Roma. (222-230) di Roma. (230-235) di Roma. (235-236) nato in
di Tuscolo Teofilatto III dei conti (1032-1044) di Roma.
(903-903) di Ardea. (708-708) nato in
26
Tivoli.
(900-903) di Roma. Grecia.
(575-579) di Roma. (399-401) di Roma.
Cencio (1216-1227) di Roma. Segni Ugolino dei conti di (1227-1241) di Anagni.
Tuscolo, Romano dei conti di (1024-1032) di Roma.
Grecia.
(236-250) di Roma. (251-253) di Roma. (253-254) di Roma.
(422-432) nato in
(461-468) nato in
Sardegna.
(468-483) di Tivoli.
Siria.
Grecia.
Sabina.
(928-928 o 929) di di Roma.
(590-604) Chiamate così fatte Fu definito “l’ultimo fortificazioni furono IV nel IX dei romani”, ma fu edificare da Leone ad furono anche il primo papa secolo. Nel tempo dei servi autoproclamarsi “servo aggiunti torrioni, fossati, di Dio”. Grande riformatore terrapieni, porte d’accesso. dell’amministrazione che Il tracciato attuale, ecclesiastica, negoziando e il Colle racchiude San Pietro secolo. protesse Roma dai longobardi. Vaticano, risale al XVI cioė Istituì il canto gregoriano. Caratteristico il “passetto”, il collega il tratto di mura che di Castel nella Tuscia. Vaticano alla fortezza (604-606) di Blera Clemente VII Sant’Angelo: (440-461) nel 1527 per scampare lo usò originario della Tuscia. durante per ai lanzichenecchi (607-607) di Roma. Detto “il Grande” Roma. tenere unita il Sacco dinel l’energia dispute una Chiesa scossa da mistero dottrinali. Definì il sostenne dell’Incarnazione e della sede con forza il primato riuscì di Roma. Solo e inerme, Attila a fermare le orde di in marcia verso l’Urbe.
(731-741) nato in (741-752) nato in
Suitgero dei signori di Morsleben e Hornburg in Sassonia. (1046-1047) nato
(914-928) di Tossignano.
Campania.
Roma. (432-440) diperché le prime
(608-615) originario del territorio dei Marsi. (615-618) di Roma. (619-625) di Napoli. (625-638) nato in
Campania.
Roma. per la terza volta (1047-1048).
(752-757) di Roma. (929-931) di Roma. (757-767) di Roma. Sicilia. (936-939) di Roma.
Egisheim Brunone dei conti di in Alsazia. (1049-1054) nato
(772-795) di Roma. (939-942) di Roma.
Gebeardo dei conti
(795-816) di Roma. (942-946) di Roma.
di Dollnstein-Hirschberg in Svevia. (1055-1057) nato
(816-817) di Roma. (946-955) di Roma. (817-824) di Roma. (824-827) di Roma. (827-827) di Roma. (828-844) di Roma.
di Tuscolo Ottaviano dei conti (955-964) di Roma.
Lorena Federico dei duchi di in Lorena. (1057-1058) nato Gerardo (1058-1061) nato in
Borgogna.
(963-965) di Roma. (964-964 o 965) di
Roma.
Goffredo da Castiglione (1241-1241) di Milano.
Benedetto Caetani (1295-1303) di Anagni. indisse Più politico che papa, fondò il primo Giubileo, e fu l’università di Roma Il suo protettore di Giotto. il Bello, scontro con Filippo conclusosi con l’umiliante segna “schiaffo di Anagni”, il tramonto delle pretese papato. universalistiche del
Annibale della Genga (1823-1829) di Genga.
Anselmo (1061-1073) di Baggio.
Pietro Barbo (1464-1471) di Venezia.
Pietro Ottoboni (1689-1691) di Venezia.
Marcello Cervini (1555-1555) di Montefano. Gian Pietro Carafa (1555-1559) di Capriglia.
Antonio Pignatelli (1691-1700) di Spinazzola.
Giovan Angelo de’ Medici (1560-1565) di Milano.
Albani Giovanni Francesco (1700-1721) di Urbino.
8
Bertrand de Got Francia. (1305-1314) 15 nato in
Guido Fulcois in Francia. (1265-1268) nato
Jacques Duèze in Francia. (1316-1334) nato Jacques Fournier in Francia. (1335-1342) nato
Antonio (Michele) Ghislieri (1566-1572) di Bosco.
6
Rodrigo de Borja in Spagna. (1492-1503) nato Avido, dissoluto e nepotista (fu per questo duramente che attaccato dal Savonarola, fu però pagò col rogo), il Borgia anche un grande mecenate.
Ugo Boncompagni (1572-1585) di Bologna.
Tedaldo Visconti (1272-1276) di Piacenza. Pietro di Tarentaise in Savoia. (1276-1276) nato
Lamberto Scannabecchi (1124-1130) di Fiagnano.
Ottobono Fieschi (1276-1276) di Genova.
20 Gregorio Papareschi (1130-1143) di Roma.
Pierre Roger in Francia. (1342-1352) nato
Pierre Roger de Beaufort in Francia. (1371-1378) nato
Ispano Pietro di Giuliano o (1276-1277) di Lisbona.
22
Guido a (1143-1144) nato Città di Castello.
Bartolomeo 23 Prignano (1378-1389) di Napoli.
Giovanni Gaetano Orsini (1277-1280) di Roma.
21 Gerardo (1144-1145) di Bologna.
Bernardo (1145-1153) di Pisa.
Corrado (1153-1154) di Roma.
24
Pietro Tomacelli (1389-1404) di Napoli.
Brion Simone de Brie o di in Francia. (1281-1285) nato Giacomo Savelli (1285-1287) di Roma.
Girolamo (1288-1292) di Lisciano.
le sue e della cristianità, con Cuore del Vaticano 136 di metri di lunghezza, dimensioni − 211,50 45 metri e cupola, facciata alta altezza dal suolo alla il più grande di 20mila fedeli − è fu lunga 114, capienza mondo. La prima basilica tempio religioso del Costantino sulla tomba eretta dall’imperatore del Circo di Nerone di Pietro, posta ai marginidell’apostolo. dove avvenne il martirio
25
Cosma Migliorati (1404-1406) di Sulmona. Angelo Correr (1406-1415) di Venezia.
Carlo Rezzonico (1758-1769) di Venezia. Felice Peretti (1585-1590) di Grottammare. agì con forza Severo e inflessibile, e il degrado 3 contro il banditismo Cambiò dei costumi a Roma. con il volto della Città Eterna completò molte opere pubbliche: e collocò la cupola di San Pietro antistante. l’obelisco nella piazza 2
Guillaume Grimoard in Francia. (1362-1370) nato
Giuliano della Rovere (1503-1513) di Albisola. operò Guerriero con la tiara, dello per ricostituire la potenza Completò Stato della Chiesa. San Pietro, la nuova basilica di e rese incoraggiò arte e studi l’apporto Roma magnifica con di Raffaello e di Michelangelo, la volta che per lui affrescò della Cappella Sistina. Giovanni de’ Medici (1513-1521) di Firenze.
13
Pecci Vincenzo Gioacchino (1878-1903) di Carpineto Romano. filmato Primo papa a essere da una cinepresa, pubblicò l’enciclica Rerum Novarum, della fondamento teorico Chiesa. dottrina sociale della con Iniziò un cauto disgelo Umanista l’“invasore” sabaudo. agli e poeta, aprì per primo 10 studiosi gli archivi vaticani.
Prospero Lambertini 12 (1740-1758) di Bologna.
Piccolomini (1503-1503) di Siena.
Etienne Aubert 1 in Francia. (1352-1362) nato
Michelangelo Conti (1721-1724) di Poli. Pietro Francesco Orsini (1724-1730) di Gravina. 14 Lorenzo Corsini (1730-1740) di Firenze.
Francesco Todeschini-
Giovanni Caetani (1118-1119) di Gaeta. Guido di Borgogna in Francia. (1119-1124) nato
Con di s con dei risa Gi
Benedetto Odescalchi (1676-1689) di Como.
del Monte Giovanni M. Ciocchi (1550-1555) di Roma.
Enea Silvio Piccolomini (1458-1464) di Corsignano.
Niccolò di Boccasio (1303-1304) di Treviso.
Sinibaldo Fieschi (1243-1254) di Lavagna. di Jenne Rinaldo dei signori (1254-1261) di Jenne. Giacomo Pantalèon in Francia. (1261-1264) nato
Raniero (1099-1118) originario del Ravennate.
19
Poppone 17nato in Tirolo. (1048-1048)
(931-936) di Roma. (768-772) nato in
18
Giovanni Graziano (1045-1046) di Roma.
Alonso Borja in Spagna. (1455-1458) nato
Segni Lotario dei conti di (1198-1216) di Gavignano.
Pietro (1009-1012) di Roma. di Tuscolo Teofilatto II dei conti (1012-1024) di Roma.
Roma.
Grecia.
(705-707) nato in
(384-399) di Roma.
(138-142 o 149) nato in Grecia. (142 o 146-157 o 161) di Aquileia.
(198-217 o 218) di
(867-872) di Roma.
(657-672) di Segni.
possibile an indicato il nome (dove ufficialmente abbiamo numerazione uffic Di tutti i papi riconosciuti periodo di pontificato. È riportata la e il esiste (con questo no originale), la provenienza papa Felice II non con un martir di un errore storico: almeno un caso risente in passato è stato confuso inf diventato santo, che a Felice III (per ulteriori un antipapa, tra l’altro si è passati direttamente e i beati (B.). generando il malinteso), 44-45). Sono infine indicati i santi (S.) a pagg. curiosità, v. riquadro
(1605-1605)
Ubaldo Allucingoli (1181-1185) di Lucca.
Pietro (983-984) di Pavia.
(530-532) di Roma.
(80-92) di Roma. (92-99 o 68-76) di (99 o 96-108) nato
(654-657) di Roma.
(526-530) originario del Sannio.
(306-309) di Roma. originario della Tuscia.
in Olanda.
Rolando Bandinelli (1159-1181) di Siena.
(974-983) di Roma.
(858-867) di Roma.
(649-655) di Todi.
Sardegna.
(523-526) originario della Tuscia.
Dalmazia.
(296-304) di Roma.
(973-974) di Roma.
(855-858) di Roma.
(1522-1523) nato
Francesco Saverio Castiglioni Camillo Borghese (1829-1830) di Cingoli. Giulio de’ Medici (1605-1621) di Roma. Gabriele Condulmer (1523-1534) di Firenze. (1431-1447) di Venezia. Cappellari Bartolomeo Alberto Alessandro Ludovisi (1831-1846) di Belluno. Angelo Giusep (1621-1623) di Bologna. (1958-1963) d Detto il “papa b Vaticane, poco ma fu un p Maffeo Barberini Ingresso alle Grotte Pietro del Morrone convocò il fo (1623-1644) di Firenze. dove c’è la tomba di Pietro. Stazione ferroviaria. Concilio V (1294-1294) di Isernia. Caserma della Gendarmeria. rifiuto”. ai Musei Vaticani. Governatorato Il papa del “granIngresso Piazza dei Protomartiri che apriva la Ch esecutivo la sua Posta vaticana. i primi martiri (sede del potere col mondo Basilica di San Pietro. Anziano eremita, per Giovanni Battista Pamphili Romani, dove Uberto Crivelli fu quasi Apostolica. uccisi da santità Biblioteca e dell’amministrazione (1644-1655) di Roma. cristiani furono Spacci Annonari di bronzo, fama di di Milano. ma poi (1185-1187)Portone Stato). al pontificato, Vaticano). casermetta della nel 64 d.C. e del dello costretto Vaticano. Cortile Nerone, del (supermercato la entrata solenne Giovanni Ba la abdicò nel 1294 aprendo Guardia Svizzera. Farnese S. Stefano degli Abissini, di Dante) al residenza Campo Santo Teutonico. Farmacia vaticana.Alessandro Canino. (1963-1978 Fabio Chigi Palazzo Apostolico,strada (è l’accusa che loVaticani. Tommaso Parentucelli chiesa più antica del Alberto di Morra (1534-1549) di Giardini rapace Bonifacio VIII, (1655-1667) di Siena. Aula Paolo VI. tradizionale dei papi. (1447-1455) di Sarzana. Pontificia Accademia Incarnò il clima dellaVaticano. a vita. (1187-1187) di Benevento. Mastai Ferretti M. imprigionò ma vaticana. Giovanni in umanista, V, Tipografia Fu dottissimo delle Scienze. Controriforma cattolica Albino Torrione di Niccolò Eliporto.(1846-1878) di Senigallia. Palazzo del tribunale. anche abile amministratore reazionedial protestantesimo, sede dello Ior. Rospigliosi Sede dell’Osservatore (1978-1978) d Con lui terminò il potere fine allodella direzione Giulio gesuiti, Marthae,di Pistoia. e diplomatico: pose Sede Sotto Paolo Scolari approvò l’Ordine dei Domus Sanctae Romano. e distese Vaticana. temporale della Chiesa. 20 (1667-1669) e nel 1545 papa. Scisma d’Occidente Radio istituì l’Inquisizione (1187-1191) di Roma. l’attuale residenza del pontificato, infatti, il suo il Trento. Chiesa-Impero di i rapporti lo Stato convocò il Concilio III settembre del 1870 artisti e incoronando Federico dalle Fu generoso con gli Emilio Altieri Pontificio fu conquistato a Roma. Avviò la costruzione Roma commissionò a Michelangelo Giacinto Bobone truppe piemontesi e San Pietro. (1670-1676) di Roma. Universale dell’attuale basilica di l’affresco del Giudizio capitale dell’Italia unita. (1191-1198) di Roma. divenne Sistina. nella Cappella5 Nicholas Breakspear (1154-1159) nato in Inghilterra.
(965-972) di Roma.
(847-855) di Roma.
Dalmazia.
(642-649) di Gerusalemme.
(514-523) di Frosinone.
(275-283) di Luni. (283-296) nato in
(640-642) nato in
Africa.
(496-498) di Roma.
ignota.
(844-847) di Roma.
(640-640) di Roma.
(483-492) di Roma.
(254-257) di Roma. (257-258) nato in
Oddone Colonna (1417-1431) di Genazzano.
4 Gian Vincenzo A. Ganganelli Arcangelo. (1769-1774) di S.
Niccolò Sfrondati (1590-1591) di Somma Lombarda.
Ippolito Aldobrandini (1592-1605) di Fano.
preferita ai papa, che per ora l’ha sorge Alloggio dell’attuale nel Palazzo Apostolico, tradizionali appartamentiOspizio di Santa Marta, sul sito dell’ottocentesco Normalmente per pellegrini e malati. pensato in origine per il personale ecclesiastico è utilizzata come foresteriain Vaticano. Durante la Sede in servizio o di passaggio come alloggio liberata per servire vacante, tuttavia, viene partecipano al conclave. che dei cardinali elettori
Giuseppe Sarto (1903-1914) di Riese. Giacomo della Chiesa
9(1914-1922) di Genova. Achille Ratti (1922-1939) di Desio.
7
(2005 Ne
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Giannangelo Braschi (1775-1799) di Cesena.
Giambattista Castagna (1590-1590) di Roma.
Giovan Antonio Facchinetti (1591-1591) di Bologna.
ilKc La (1978-200 m Primo pa Si che ha e nonosta quasi l La sua azi un impo fine d
Barnaba Chiaramonti (1800-1823) di Cesena. ma poi Incoronò Napoleone, e lo ebbe con lui forti contrasti per scomunicò. L’imperatore, ripicca, lo fece arrestare.
Eugenio Pacelli (1939-1958) di Roma. Seconda Negli anni bui della guerra mondiale si impegnò dispersi, per l’assistenza a feriti, ebrei, famiglie bisognose ed il suo ma fu poi accusato per Fu lui a silenzio sull’Olocausto. rinvennero L’ese ordinare gli scavi che sotto la del il sepolcro di Pietro il dogma nel basilica e proclamò dell’Assunzione di Maria. nel
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a forza carismatica e le capacità riformatrici di papa Francesco sottolineano una circostanza un po’ paradossale. E cioè che l’influenza planetaria dei successori di Pietro risulta spesso inversamente proporzionale all’estensione del loro dominio terreno. La Città del Vaticano, a cui abbiamo dedicato il poster al centro del giornale, con i suoi pochi ettari di superficie è il più piccolo Stato del mondo. Ma ciò non ha impedito a Giovanni XXIII e soprattutto a Giovanni Paolo II, canonizzati in questi giorni, di guidare imperiosamente le trasformazioni del Novecento. E non impedirà certamente a Jorge Mario Bergoglio di ricoprire, grazie ai mezzi di comunicazione globali del XXI secolo, un ruolo paragonabile, se non superiore, a quello dei papi-re di cui vi parliamo in questo numero di Focus Storia Collection. Jacopo Loredan direttore
6
38
La gente che accorre in piazza cerca con il papa un rapporto diretto. Per questo tutti i papi si sono tuffati nella folla.
Fu un uomo d’azione e insieme un padre spirituale. Ecco perché è passato alla Storia come Gregorio Magno.
14
40
Papa Francesco visto da vicino: la sua infanzia, la giovinezza, l’episcopato raccontati da amici e parenti.
La Storia ha bollato come antipapi decine di personaggi il cui torto fu solo quello di aver perso la partita coi rivali.
pag. 14 pag. 26
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50
La verità su Simone di Betsaida, detto Pietro, illetterato e focoso pescatore della Galilea, che giunse e morì a Roma.
Inventò le crociate, umiliò l’imperatore, si riprese Roma. Ma, quando morì, Urbano II ignorava d’aver vinto la sua ultima sfida.
26
56
Una “biografia non autorizzata” del papato.Tra grandi personalità, fini politici e ambiguità ancora da chiarire. 36
Papa Celestino V è passato alla Storia per il suo “gran rifiuto”. Ma da secoli circolano strane voci sulla sua morte...
pag. 50
62
Fu grazie a lui che gli unni, già padroni del Nord Italia, miracolosamente si ritirarono oltre il Danubio.
Arrogante, avido, spregiudicato, fu citato nell’Inferno di Dante, dove c’era già un posto per lui (ancora vivo).
COPERTINA: TIZIANA CORTI
3
pag. 72
64
Il Concordato di Worms (1122), il processo ai templari (1308) e quello a Giordano Bruno (1598)... l’Archivio segreto vaticano svela a Focus Storia otto dei suoi più preziosi documenti.
Costretto a consegnare la corona al “gran còrso”, si confrontò con le derive anticlericali della Rivoluzione francese. 106
In visita nei Musei Vaticani, che ospitano 104mila opere raccolte dai pontefici in 500 anni di Storia.
INSERTO Il POSTER con la mappa del Vaticano e tutti i 266 papi della Storia, da Pietro a Francesco. 72
104
112
Suo malgrado, fu protagonista del Risorgimento, quando l’Italia si unì cancellando lo Stato della Chiesa. 114
pag. 82
Dai dettagli della Basilica di San Pietro, cuore della cristianità, alle vedute a volo d’angelo sulla città dei papi: il Vaticano come non l’avete mai visto.
116
Discusso per il silenzio sull’Olocausto, offrì asilo politico a molti antifascisti. E rimase a Roma sotto le bombe.
80
Dissoluto e libertino, fu per i suoi nemici un uomo senza fede, scrupoli e morale, interessato solo al potere.
pag. 118
118
Per tutti era “il papa buono”. Ma Angelo Roncalli, con i suoi modi pacati, fu un grande modernizzatore, che trasformò la Chiesa con il Concilio Vaticano II.
82
Giulio II, papa guerriero e mecenate, incarnò le contraddizioni della Chiesa nel Rinascimento.
128
pag. 128
90
Un anonimo cardinale presente all’elezione di Benedetto XVI ha svelato il “dietro le quinte” di quei momenti.
Dietro le quinte del concilio del 1545: voluto più da Carlo V che dai papi, durò diciotto anni e fu anche una lotta di potere.
134
Dall’esuberanza giovanile al lungo calvario della malattia: ecco come e perché l’“atleta di dio” ha bruciato le tappe della canonizzazione.
96
Su di lui si diceva che “Sisto non la perdonò neppure a Cristo”. Ma chi fu davvero questo papa urbanizzatore?
Con l’innovativa enciclica Rerum Novarum, papa Leone XIII pose le basi per la moderna dottrina sociale della Chiesa.
pag. 134
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I luoghi comuni e le bugie che costellano la storia della Chiesa. Persino sulla Santa Inquisizione e la caccia alle streghe. 4
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Persi i territori dello Stato Pontificio, nel Novecento il potere politico degli eredi di Pietro non è diminuito. Anzi.
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ISTITUTO LUCE/ALINARI
DOCUMENTI
L’Archivio SEGRETO vaticano
TESORI Gli 84 km di scaffali dell’Archivio segreto vaticano conservano trattati, documenti, lettere e progetti papali che coprono oltre 800 anni di Storia. In parte accessibili agli studiosi, permettono di scoprire episodi e personaggi del passato: dalle missive dei re mongoli a quelle di Lucrezia Borgia, fino agli atti dei grandi processi dell’Inquisizione. A cura di Aldo Carioli
1246 L’ORDINE DEL GRAN KHAN
E
ra il sovrano dell’impero più vasto del mondo, quello mongolo. Era dunque naturale, dal suo punto di vista, rivolgersi al papa – sovrano del piccolo Stato della Chiesa – senza alcuna deferenza, chiedendo anzi di fare atto di sottomissione. Il mittente era il gran Khan Güyük (1206-1248), il destinatario papa Innocenzo IV (1195-1254). La missiva era la risposta all’ambasciata portata in Mongolia dal frate francescano Giovanni di Pian del Carpine, nella quale il pontefice chiedeva all’imperatore mongolo di fermare le scorrerie contro i Paesi cristiani. Fallimento. Pian del Carpine era partito nel 1245 e dopo un viaggio interminabile (15 mesi, percorrendo circa 60 km al giorno a piedi e a cavallo) era giunto a Karako-
rum, capitale mongola. Ma la risposta ripartita con lui non era molto incoraggiante. Nel documento, scritto in lingua mongola (ma con un preambolo in turco) e in caratteri arabi, il gran Khan (titolo imperiale traducibile con “signore oceanico”) dice tra l’altro: “Questo è un ordine inviato al papa affinché lo conosca e lo comprenda. [...] Tu in persona alla testa dei re, tutti insieme, senza eccezione, venite a offrirci servigi e omaggi. In quel momento noi conosceremo la vostra sottomissione. E se voi non osserverete l’ordine di Dio e contravvenite ai nostri ordini, noi vi saremo nemici [...]”. Il papa ignorò “l’ordine”, ma la guerra non ci fu. Anzi, pochi decenni dopo, i cristiani si allearono con l’Impero mongolo contro un nemico comune: i sultani d’Egitto.
svela OTTO dei suoi più PREZIOSI documenti
DI CARTA P
er secoli papato e impero germanico si erano fronteggiati contendendosi territori e potere. A porre fine a quella che sui libri di storia è nota come “lotta per le investiture”, iniziata a metà del Mille, fu il 23 settembre 1122 la firma del Concordato di Worms. Nella cittadina tedesca i firmatari (papa Callisto II e l’imperatore del Sacro romano impero Enrico V) stabilirono che ai pontefici sarebbe spettato nominare i vescovi, mentre l’assegnazione dei feudi sarebbe stata di competenza imperiale. L’impero avrebbe anche restituito
i territori sottratti alla Chiesa nei decenni precedenti. Coppia d’atti. Le pergamene firmate furono due: una con gli impegni papali, l’altra con quelli imperiali. Il documento conservato in Vaticano è ovviamente quello con le condizioni sottoscritte da Enrico. A dispetto del suo valore storico ha un aspetto semplice e modesto. Ma papa Callisto lo fece invece raffigurare come un lunghissimo rotolo negli affreschi della Basilica del Laterano, come a sottolineare che quella firma era stata una grande vittoria della Chiesa.
NATIONAL GEOGRAPHIC CREATIVE
1122 CONCORDATO DI WORMS
SOTTO IL CUPOLONE
ASV (2)
La facciata della Basilica di San Pietro. L’Archivio segreto si trova nei sotterranei del cortile della Pigna.
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PROTAGONISTI
CONTRO LA MAFIA
LIVIO ANTICOLI
A destra, Giovanni Paolo II in visita ad Agrigento, nel maggio del 1993. Fu la prima volta che tuonò contro la mafia.
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SANTO
SUBITO
Dall’esuberanza GIOVANILE al lungo calvario della MALATTIA: ecco come e perché l’ATLETA DI DIO ha bruciato le tappe della canonizzazione
SOCIETÀ
IN NOME DEL
PAPA RE
Persi i TERRITORI dello Stato Pontificio, nel ’900 il POTERE POLITICO degli eredi di Pietro non è diminuito. Anzi
C
aduto il Muro, Gorbaciov si recò in Vaticano, abbracciò Giovanni Paolo II e gli chiese perdono per i crimini commessi dal comunismo. Francesco, dopo un anno di pontificato, è stato eletto “uomo dell’anno” da Time e giudicato il leader più influente del pianeta da Fortune. Da lontano. I papi contemporanei non comandano eserciti e non guidano crociate, ma condizionano, come e più dei loro predecessori, gli equilibri mondiali. In realtà, spiega lo storico Alberto Melloni, docente di Storia del cristianesimo e delle Chiese all’Università di Modena-Reggio Emilia e direttore della Fondazione per le Scienze religiose Giovanni XXIII, la loro autorevolezza viene da lontano. «Il papato conosce una lunga eclissi della sua influenza sul piano internazionale nel corso dell’Ottocento. E paradossalmente», argomenta Melloni, «pensa che l’apice di questa eclissi coincida con la fine del potere temporale. In realtà, è solo una smaterializzazione del potere, fenomeno tipico delle società occidentali evolute. Passo dopo passo, proprio grazie all’immaterialità del suo potere, la Chiesa cattolica acquista un’autorevolezza sempre maggiore. Nel bene e nel male, Pio XII esercita un ruolo molto importante nella Seconda guerra mondiale. Giovanni XXIII ha un ruolo decisivo nella Crisi di Cuba del ’62. E Paolo VI, alla fine del ’67, manca d’un soffio il “colpo del secolo”, ovvero la mediazione di pace in Vietnam. Senza la Ostpolitik di Giovanni XXIII e Paolo VI, Wojtyla non sarebbe nemmeno salito sull’aereo del ’78». Naturalmente, aggiunge Melloni, «il peso politico di papa Wojtyla è stato 146
rilevante. Da un lato, rappresenta la forza dell’ascensore sociale cattolico, cioè la capacità della Chiesa di far diventare classe dirigente intellettuale i figli della povera gente; dall’altro, l’ascesa di un uomo dell’Est-Europa che Usa e Urss avevano immaginato come un cuscinetto, a sovranità limitata, tra le due sfere d’influenza». Wojtyla, invece, spiazzò gli uni e gli altri, soprattutto i leader comunisti. «È chiaro che senza la certezza di avere in lui una specie di angelo custode», rimarca Melloni, «Solidarnosc non sarebbe nato. Ma l’importanza di Wojtyla risiede principalmente nel fatto che la transizione dal socialismo reale alla democrazia avvenne senza spargimenti di sangue». In definitiva, osserva Melloni, «Wojtyla ha una convinzione: che la cattolicità della Chiesa, il fatto di essere davvero una realtà globale, debba diventare anche cattolicità politica». Convinzione che viene declinata in vario modo: egli s’oppone al primo intervento militare in Iraq e all’occupazione alla ricerca delle armi di distruzione di massa dopo l’11 settembre, mentre in America Latina, pur senza legittimare le dittature, critica le tangenze tra clero e movimenti di ispirazione marxista. Per Wojtyla, chiarisce Melloni, «la Chiesa guadagna forza combattendo nello spazio pubblico». Continuità e differenze. Il suo successore, Ratzinger, appare a molti quasi l’opposto: un papa che s’arrocca e alla fine getta la spugna con una rinuncia che sa d’abdicazione. «In realtà», nota Melloni, «c’è una continuità profonda tra i due. Wojtyla combatte nello spazio pubblico fisicamente, papa Benedetto lo fa in modo ideologico, agitando temi etici e bioetici». La differenza sostan-
ziale tra il papa polacco e quello tedesco è un tratto che avvicina, invece, Ratzinger a papa Francesco. Mentre Wojtyla è un convinto sostenitore dell’Unione Europea, in cui scorge una garanzia di pace, Ratzinger si mostra diffidente: «Per lui», dice Melloni, «l’Europa non è un grande bacino di pace, ma un luogo in cui si affermano principi relativistici, secolaristici e laicisti negativi». Similmente poco europeista, Francesco. «Per papa Bergoglio», dice lo storico, «l’Ostpolitik non significa Europa dell’Est, ma Asia e Cina. Con lui il baricentro del mondo cattolico si sposta verso Sud e il baricentro geopolitico verso l’Asia. Bergoglio non è europeo e dunque non ha i complessi degli europei, né il loro senso di riconoscenza verso gli americani per la Liberazione. Lo si è visto chiaramente in occasione della crisi siriana, quando con il digiuno ha messo in moto una mobilitazione tale da disinnescare un attacco ormai pronto». L’importanza della povertà. Questa prima mossa politica ha dimostrato che «papa Francesco ha un punto di vista diverso dai suoi predecessori», spiega Melloni. «La Chiesa, per lui, non trae forza combattendo nello spazio pubblico, ma alimentandosi più profondamente dell’annuncio evangelico e del rapporto diretto con i poveri». L’autorevolezza di questo pontefice, aggiunge lo studioso, «discende non solo da capacità mediatiche, ma anche, e soprattutto, dal suo rapporto con la povertà. Se Obama o un qualunque altro leader mondiale girassero su una Ford Focus, farebbero ridere. Papa Francesco riesce a non apparire ridicolo neanche abitando in una stanza d’albergo e pagandosi il conto». • Dario Biagi