F U O CO BERNARD AUBERTIN
F U O CO BERNARD AUBERTIN MOSTRA PERSONALE con il patrocinio dell’archivio Bernard Aubertin, Brescia
a cura del Prof. Dott. Antonio Maria Pivetta
La mostra è dedicata alla recente scomparsa del Maestro.
© 2015 Absolute Art, Lugano (CH) Tutti i diritti riservati. Nessuna parte del presente volume può essere riprodotta o trasmessa, in nessun modo e con qualsiasi mezzo, salvo in caso di recensioni, senza il preventivo consenso dell’Editore. Le foto ed i testi pubblicati non intendono in alcun modo incoraggiare atti vandalici od azioni illegali contrari alla tutela dei beni pubblici e della proprietà privata.
12 DICEMBRE - 21 GENNAIO 2015
Ci sono due colori nella mia opera, della cremazione del nero e quello rosso
quello del fuoco, della caramellizzazione, della pittura dei monocromi.
Quando lavoro mi annoio, ma il risultato riuscito mi riempie di gioia.
Aubertin:
Bernard Aubertin
Prometeo rubò il fuoco agli Dei per donarlo
il tormento e l’estasi agli uomini; grazie al fuoco l’umanità progredì e assomigliò in seguito a quegli stessi Dei. I Romani posero le Vestali a custodire il fuoco perché non sapevano replicarlo con facilità. Durante le pestilenze il fuoco è sempre stato elemento purificatore. Nelle case, dall’Alto
L’artista con il gruppo Zero Heinz Mack, Otto Piene, Bernard Aubertin, Günther Uecker - Festa Zero 1989
Medioevo sino all’Ottocento e ancora oggi, il fuoco nel camino, se prima era unica fonte di calore, oggi è elemento aggregante; il fascino del fuoco è talmente elevato che si può ritenere appartenga al nostro codice genetico. Distruttivo e creativo insieme, il suo simbolo è il sole cioè la vita, il suo giorno il solstizio d’inverno cioè quel Natale cristiano erroneamente postdatato. Aubertin: il signore del fuoco. Bernard Aubertin (1934-2015) nasce nel 1934 a Fontenay-aux-Roses in Francia; frequenta la Scuola Statale di Decorazione, realizzando da autodidatta dipinti vicino al Futurismo e al Cubismo sino al 1957, anno in cui avviene l’incontro con Yves Klein. Poco dopo realizza le prime quattro tavole monocrome rosse. Yves Klein apre lo spazio all’immateriale, Fontana apre lo spazio dell’infinito, Aubertin apre quello del colore che tutto vince. Dopo il 1957 aderisce al Gruppo Zero. Il Gruppo Zero, richiamandosi più o meno esplicitamente alle opere monocrome di Malevich, sviluppa un’Arte in cui la monocromia interloquisce con forme semplici, quasi elementari, nell’azzeramento di ogni principio dominato dall’idea di complessità. Lo zero è pertanto la cifra e il simbolo del gruppo. Otto Piene, il suo fondatore ed ideologo, così definisce il manifesto:” Zero è inizio. Zero è rotondo. Il sole è Zero. Zero è bianco. Zero è l’occhio. La boc7
ca… Zero è silenzio Zero è inizio. Zero è ro-
tenuto politico…”. Nelle sue opere il fuoco è l’elemento vivificatore della materia:
tondo. Zero è Zero”. Dal 1958 in poi iniziano le
non è indirizzabile, non è domabile. Simbolo di libertà, è il presupposto stesso della
esposizioni serali: mostre-evento che durano
lotta e così, come il filosofo Corbin, all’inizio del secolo scorso definì l’alchimia “la
soltanto poche ore, come epifanie, rivelazio-
fisica della resurrezione”, Aubertin ricerca, tramite il fuoco, la purificazione della
ni, non finalizzate al consueto stazionamento
materia. Non anela alla sua distruzione totale, anche se questa distruzione altro non
commerciale. A questo gruppo aderisce Lu-
sarebbe se non un ritorno all’energia primi-
cio Fontana che aveva realizzato i suoi tagli
genia. Rosso e Fuoco, il sangue dell’umanità:
su tele monocrome e che, pertanto, si ricono-
la sua energia vitale. Le sue opere così, tutte
sceva nell’orizzonte austero e possente di una
rigorosamente monocrome, sono inseminate
poetica incisiva e semplificata. Convergenza
da questo colore simbolo di forza che non è
vi è anche da parte di Piero Manzoni, il cui
più solo colore ma diviene seme riproduttivo
movente intellettuale è più da ricollegarsi alle
in cui il fuoco è il catalizzatore dell’estasi. Il
provocazioni ironico-grottesche del dadaismo
rapporto opera-fuoco è il medesimo di uomo-donna: la loro fusione genera la vita. La
duchampiano che alla ieraticità spazialista
scelta di supporti diversi e soluzioni differenti con materiali come la carta e le lamiere
del Gruppo Zero che poi si scioglierà nel 1966. Il fuoco è rosso per antonomasia e
non possono prescindere dal fuoco. Bruciare i libri, i pianoforti, auto o moto, è come
per eccellenza e così rosse sono le opere di
l’urlo di Munch. Disperazione e rivolu-
Aubertin che sono intese dall’artista come un
zione, voglia di cancellare, di annulla-
unico continuum, una sorta di iterativa crea-
re, di distruggere tutto,per riproporre
zione, goccia dopo goccia, del sangue dell’u-
una dimensione sterilizzata, silente e
manità. Posso affermare che la grandezza di
immateriale. Il periodo politico della
Aubertin, la sua modernità e la sua attualità,
contestazione, 1968-1971, viene vissu-
è data dalla concezione di unicità dell’opera
to da Aubertin con la realizzazione del-
ottenuta dalla molteplicità della stessa. Cioè migliaia di dipinti, tutti quelli da lui
le opere immortali: i Tableaux Clous.
realizzati, insieme sono il suo capolavoro. In
Chiodi acuminati che escono, allineati
perfetto ossequio al principio di creazione dif-
quasi fossero un popolo coeso in lotta,
ferenziata suddivisa. Da un’intervista con Au-
da un sistema che è simbolizzato dal-
bertin: “…Se è evidente che l’interpretazione
la tavola di legno. Il tutto con il furore
della realtà è insopportabile, grave, è altret-
del Rosso. La performance del fuoco, che da solo distrugge, per Aubertin è momento
tanto certo che dobbiamo lavorare sul concre-
purissimo di catarsi, gioia infinita data dalla consapevolezza di controllare l’incontrol-
to; dobbiamo, a mio avviso conservare l’ideale
labile ma anche di lasciarsi vincere dall’arcano e dall’assoluto: il tormento e l’estasi.
dell’Arte: la sperimentazione, il campo infinito dell’investigazione… Questa constatazione significa che il tempo manca totalmente di con-
8
Prof. Dott. Antonio Maria Pivetta
9
Opere
Tableau Clous
Tableau Clous 50 x 90 cm 1968 chiodi su tavola 13
Tableau Clous
Tableau Clous
50 x 50 cm 1969 chiodi su tavola
50 x 50 cm 1969 chiodi su tavola 14
15
Tableau Clous
Tableau Clous
20 x 20 cm 1970 chiodi su tavola
30 x 30 cm 1969 chiodi su tavola 16
17
Tableau Clous
Tableau Clous
35 x 50 cm anno 1971 chiodi su tavola
50 x 90 cm 1968 chiodi su tavola 18
19
Tableau Clous 50 x 90 cm 1968 chiodi su tavola 20
21
Tableau Clous
Tableau Clous
50 x 50 cm 1969 chiodi su tavola
20 x 20 cm 1970 chiodi su tavola 22
23
Opere
Allumettes et brĂťlĂŠe
Dessin de Feu 70 x 100 cm 1974 Fiammiferi bruciati su cartone 27
Dessin de Feu 50 x 65 cm 1974 Fiammiferi bruciati su cartone
Dessin de Feu
Dessin de Feu
65 x 50 cm 1974 Fiammiferi bruciati su cartone
45 x 45 cm 1974 Fiammiferi bruciati su cartone 28
29
a sinistra Dessin de Feu sur Aluminium
Allumettes brĂťlĂŠes
40 x 40 cm 2008 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio
104 x 70 cm 1974 Pacchetti di fiammiferi bruciati su tavola 30
31
Dessin de Feu sur Aluminium
Dessin de Feu sur table rouge
30 x 30 cm 2008 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio
100 x 100 cm 2008 Fiammiferi bruciati su tavola rossa 32
33
Dessin de Feu sur Aluminium
Dessin de Feu sur Aluminium
40 x 40 cm 2009 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio
30 x 30 cm 2009 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio 34
35
Livre brĂťlĂŠe sur aluminium
Dessin de Feu circulaire
40 x 40 cm 2011 Libro bruciato su lastra di alluminio
90 x 90 cm 1973 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio 36
37
Dessin de Feu sur Aluminium
Dessin de Feu sur Aluminium
30 x 30 cm 2009 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio
40 x 40 cm 2009 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio 38
39
Allumettes sur metal
Allumettes sur metal
100 x 100 cm 2011 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio
100 x 100 cm 2011 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio 40
41
Dessin de Feu sur Aluminium
Dessin de Feu sur Aluminium
20 x 20 cm 2009 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio
40 x 40 cm 2010 Fiammiferi bruciati su lastra di alluminio 42
43
Voiture brûlée
Voiture brûlée
30 x 40 cm 2009 Modellino - macchina bruciata su tavola
30 x 40 cm 2009 Modellino - macchina bruciata su tavola 44
45
Biografia Nato il 29 luglio 1934 a Fontenay-aux-Roses, Francia. Nel 1957, dopo l’incontro con Yves Klein, Aubertin inizia la sua storia di pittore monocromo realizzando i suoi primi “rouge total”. Con le sue opere Aubertin offre la propria visione nichilista dell’arte che non deve essere descrittiva ma contemplativa. Attraverso la monocromia Aubertin pratica ciò che egli definisce il silenzio pittorico. Nel 1961 entra a far parte del gruppo “Zero” di Dusseldorf insieme a Mack, Piene, Uecker e, nel 1957/58, al gruppo NUL di Amsterdam. Gli studi e le ricerche dell’artista si focalizzano, dapprima, sul colore rosso, inteso come fuoco, energia. Realizza nel 1962, i primi libri bruciati che riprenderà con Livres Brulés et à brulér aggiungendo fiammiferi esplosivi, bastoncini di fulminato, ceri, etc. all’interno di ogni pagina del libro ed invitando lo spettatore a bruciare il libro stesso. Successivamente verso la fine degli anni ‘60 da vita ai cosiddetti (Tableaux Clous) animando tele monocrome rosse, con chiodi, fil di ferro (Tableaux Fil de Fer), fiammiferi (Parcours d’Allumettes) e svariati materiali, dai ceri, alle reti di ferro. Tra gli anni ’80 egli anni ‘90 darà vita anche a delle performances, in cui egli stesso darà alle fiamme pianoforti e automobili. La sua attività artistica si è svolta principalmente a Parigi, poi a Brest ed è stata costellata da frequenti soggiorni italiani tra gli anni ‘70 e gli anni ‘90. Le sue opere si sono sviluppate in veri e propri “disegni di fuoco” con differenti supporti: dalle tavole rosse, alle lamiere, ai plexiglass ed alla tela. In contemporanea ha ripreso l’idea della combustione sul modellino con l’aggiunta del suo ormai indimenticabile color ROUGE. La monocromia di Bernard Aubertin rappresenta il silenzio pittorico: l’arte non è descrizione, l’arte non ha nulla da dire, non ha niente da esprimere. L’arte è trasposizione dell’essere, dello spirito e, per tale ragione, non può spiegarsi attraverso segni grafici, parole, forme. La sua concezione della pittura è metafisica: attraverso il rosso egli traspone sulla tela l’energia dell’anima. L’essere spirituale si rivela attraverso l’arte e nulla più del colore potrebbe rappresentare una tale forza.
Una selezioni delle sue mostre più significative: Mostre Personali 1962 Galerie Wulfengasse 14, Klagenfurt, Germania 1964 Galerie Weiller, Parigi, Francia 1967 Galerie Weiller, Parigi, Francia Galerie M.E. Thelen, Essen, Germania 1968 Galerie Riquelme, Parigi, Francia Maison des quatre vents, Parigi, Francia Kleine Galerie, Francoforte sul Meno, Germania 1969 Galerie Senatore, Stoccarda, Germania 1971 Galerie Ursula Lichter, Francoforte sul Meno, Germania 1972 Centre National d’Art Contemporain, Parigi, Francia 1973 Musée de l’Abbaye Sainte-Croix, Les Sables d’Olonne, Francia Galerie Toni Brechbuhl, Grenchen, Svizzera 1973-1974 Galerie Seebacher, Bludenz-Nuziders, Austria 1974 Galerie 2, Stoccarda, Germania Studio Brescia, Brescia, Italia Galleria Banco, Brescia, Italia Studio F 22, Brescia, Italia Studio Firenze, Firenze, Italia Galleria Dei Mille, Bergamo, Italia Galerie Salo, Salo, Finlandia Galleria Delta, Salerno, Italia 1975 Studio Brescia, Brescia, Italia Galleria Il Canale, Venezia, Italia Galleria Il Punto, Torino, Italia 1977 Galleria Rebus, Firenze, Italia 1978 Palazzetto dello sport, Abano Terme, Italia Galerie 44, Kaarst-Düsseldorf, Germania 1979 Galerie Weiller, Parigi, Francia 1983 Galerie J & J Donguy, Parigi, Francia Galerie Toni Brechbuhl, Grenchen, Svizzera 1986 Galerie Charley Chevalier, Parigi, Francia
Galleria Vinciano, Milano, Italia Galerie Jousse Seguin, Parigi, Francia 1991 Kunsthaus Schaller, Stoccarda, Germania Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania 1991-1992 Galerie von Braunbehrens, Monaco, Germania 1993 Galerie Jousse Seguin, Parigi, Francia Bernard Aubertin. Le rouge. Rétrospective, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania 1994 Galerie Gudrun Spielvogel, Monaco, Germania Le Feu de la couleur. Hommage à Bernard Aubertin accompagné de ses amis du mouvement Zéro, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia 1995 100 x Aubertin. Konsequenzen einer Ausstellung, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania 1996 Institut français, Colonia, Germania Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania 1997 Bernard Aubertin Dokumentarisch, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania Bernard Aubertin. Le feu et le rouge, Ludwig Museum im Deutschherrenhaus, Coblenza, Germania 1998 Bernard Aubertin. L’ancien et le nouveau rouge, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania Galerie Durhammer, Francoforte sul Meno, Germania 1999 Tout rouge. Bernard Aubertin. Zum 65. Geburstag, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania Das Feuer und das Rot, Galerie Benden & Klimczak, Colonia, Germania 2000 Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania 2001 Aubertin Actuel, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania Galerie Konstruktiv Tendens, Stoccolma, Svezia 2001-2002 Bernard Aubertin. Opere, Associazione culturale Area, Brescia, Italia 2002-2003 Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania 2003 Picard de Gennes, Galerie Arlette Gimaray, Parigi, Francia 2004 Bernard Aubertin. Blanc libre, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen,
46
Germania 2005 Aubertin. Le voyage à Rome / die Reise nach Rom, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania 2006 Bernard Aubertin. Peintures monochromes, Galerie Jean Brolly, Parigi, Francia Bernard Aubertin. Le rouge total, Galleria CIDAC Arte Contemporanea, Brescia, Italia
Mostre Collettive 1986 1 + 1 = 3 Anton Stankowski und seine Freunde, Galerie Beatrix Wilhelm, Stoccarda, Germania Acquisitions 1984-1985 – Première présentation d’un choix d’œuvres, Frac Bourgogne,Digione, Francia Deuxième présentation d’un choix d’œuvres, Frac Bourgogne, Digione, Francia 1987 Le Carré, Frac Bourgogne, Digione, Francia Rétrospective de la revue : Ou, Galerie J & J Donguy, Parigi, Francia Ephémérite, Chapelle Saint-Louis de la Salpetrière, Parigi, Francia 1988 Zero, Vision und Bewegung – Werke aus der Sammlung Lenz Schönberg, Städtische Galerie im Lenbachhaus, Monaco, Germania Ordnung im Chaos, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania Sammlung Sybil Albers. Minimalistische Tendenzen, Stiftung für konstruktive und konkrete Kunst, Zurigo, Svizzera Gruppe Zero, Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania Les Années 50, Centre Georges Pompidou, Parigi, Francia La Couleur seule, l’expérience du monochrome, Musée d’art contemporain, Lione, Francia Acquisitions 1988, FNAC, Parigi, Francia Zero, un movimiento europeo (colección Lenz Schönberg), Fondación Juan March, Madrid, Spagna 1989 Formes et couleurs, Galerie Gilbert Brownstone & Cie, Parigi, Francia Das Ende der Komposition, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania Aus der Sammlung Sybil Albers-Barrier Zürich, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania 1990 III. Internationale Biennale Papierkunst, Leopold-Hoesch Museum, Düren, Germania 1990-1991 Linie farbe Fläche (Werke aus der Sammlung Wandel), Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania Inauguration de l’Espace de l’art concret, Château de Mouans-Sartoux, Francia 1991 Diversité contemporaine en Europe – Non peinture et sculpture, Galerie 1900-2000, Parigi, Francia Voir et s’asseoir – Œuvres de la collection Sybil Albers-Barrier, Espace de l’art concret, Château de Mouans-Sartoux, Francia (con la collaborazione del Vitra Design Museum, Weil am Rhein, Germania) Bildlicht Malerei zwischen Material und Immaterialität, Museum des 20 Jahrhunderts, Vienna, Austria Zero, Württ. Handelsbank Stuttgart eg Volksbank, Germania Sammlung Cremer 1, Museum am Ostwall, Dortmund, Germania … Die Kunst von innen Bittend… (Sammlung Lenz Schönberg), das tiroler Landesmuseum Ferdinandeum, Innsbruck, Austria Monochromo, Theospacio, Madrid, Spagna 1991-1992 Eikon = Das Bild, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania 1992 Mise à feu, Galerie Thorigny, Parigi, Francia Le Regard libéré (œuvres de la collection Sybil Albers-Barrier), Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia Only Paper ?, Villa Zanders, Gladbach, Germania Simply Red, Galerie Gilbert Brownstone & Cie, Parigi, Francia Galerie Bouvet-Ladubay Art Concept, Saumur, Francia 1992-1993 Face à face (icônes russes des XVIe, XVIIe et XVIIIe siècles). Prier et espérer, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia 1993 De Rechte Lijn – Die gerade Linie, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania L’Esprit Dada ou la fin de la composition. Hommage à Marcelle Cahn, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia 1994 L’Hôtel Bouhier de Savigny accueille le Frac, Digione, Francia 1994-1995 Jubiläumsausstellung, Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania Vue du collectionneur (œuvres de la collection Sybil Albers-Barrier), Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia 1995-1996
47
L’Art concret aujourd’hui, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia 1996 Die konkrete Zeit. Gegenstände eines Jahrhunderts, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania 5 Jahre Jubiläumsausstellung der Galerie, Galerie Gudrun Spielvogel, Monaco, Germania Kronkret Konstruktiv, aus saarländischen Privatsammlungen II Albert Weisgerber Stiftung, Museum Sankt Ingbert, Sankt Ingbert, Germania 1997 Zeichnungen, Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania Only Paper ? Papier als kunstlerisches Medium, Kunstmuseum, Heidenheim, Germania Zero und Paris 1960. Und Heute, Villa Merkel, Esslingen am Neckar, Germania 1998 Zéro et Paris 1960, MAMAC – Musée d’art moderne et d’art contemporain, Nizza, Francia Pour nous irriter l’esprit-le corps, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia Stiftung – Ganz konkret 1988-1998, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania 1998-1999 Le Droit de rêver, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia Objekt Buch, Kulturverein Zehntscheuer, Rottenburg am Neckar, Germania 1999 Le Feu aux poudres, Galerie de la marine, Nizza, Francia Deutschland – Frankreich. Dialogue der Kunst im XX. Jahrhundert, Ludwig Museum im Deutschherrenhaus, Coblenza, Germania 1999-2000 La Nature imite l’art, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia 2000 Ausstellung einfach Weiß. Ausstellung einfach Schwarz, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania Art concret, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia 30 Jahre Kunst – Beispiele aus der Sammlung der Kreissparkasse Reutlingen, Reutlingen, Germania 2000-2001 Raumformat, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania Bricolages ? (Œuvres de la collection du Frac Bourgogne), Musée des beaux-arts, Digione, Francia 2001 Biancorosso il rosso, Associazione culturale Area, Brescia, Italia 10 ans, Centre d’art contemporain Bouvet Ladubay, Saumur, Francia 2001-2002 En gros & en détail. Werke von A bis Z, Stiftung für konkrete Kunst, Reutlingen, Germania 2002 Hans Bischoffshausen und sein Umfeld, Galerie Judith Walker, Schloss Ebenau Weizelsdorf / Rosental, Austria 2003 Collègues à Paris. Aubertin, Breuer, Cruz-Diez, Erb, Nemours, Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania Seeing Red, Part II : Contemporary nonobjective painting, Hunter College / Time Square Gallery, New York, Stati Uniti Einblicke in die Kunstsammlung des landkreises Reutlingen, Reutlingen, Germania Couleur visions, Chapelle Sainte-Anne ; Espace culturel, La Baule, Francia Ein Rückblick als Stiftung, Galerie Schoeller, Düsseldorf, Germania The Brownstone Collection – Minimal to the Max, The Norton Museum of Art, West Palm Beach, Stati Uniti 2004 Stets konkret. Die Hubertus Schoeller Stiftung, Leopold-Hoesch-Museum, Düren, Germania Inauguration. Donation Albers-Honegger, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia 2005 Die Hubertus Schoeler Stiftung …Stets konkret, Verband deutscher Papierfabriken, Bonn, Germania 2005-2006 Die Sammlung Marli Hoppe-Ritter, Museum Ritter, Waldenbuch, Germania Autour du groupe ZERO. Hier et aujourd’hui, Espace de l’art concret, Mouans-Sartoux, Francia 2006 Stets Konkret… in Zusammenarbeit mit Hubertus Schoeller, Galerie Lausberg, Düsseldorf, Germania ZERO – Internationale Künstler Avantgarde der 50er/60er Jahre, Museum Kunst Palast kulturzentrum Ehrenhof, Düsseldorf, Germania ZERO. Künstler einer europäischen Bewegung. Sammlung Lenz Schönberg 1956-2006, Museum der Moderne, Salzbourg Mönchsberg, Germania Künstler der Zero-Bewegung (Aubertin, Bartels, Castellani, Dorazio, Erb, Goeffert, Leblanc, Luther, Mack, Megert, Uecker, Simeti), Galerie Wack, Kaiserslautern, Germania 2006-2007 ZERO : Avant-garde internationale des années 1950-1960, Musée d’art moderne, Saint-Étienne, Francia 2007 10 Jaar, Galerie Kunsthandel de Rijk, La Haye, Paesi Bassi
Lucchini 4th Street 6900 CH Lugano tel. +41 (0)91 941 10 00 / +41 (0)91 941 20 00 info@theabsolute-art.com www.theabsolute-art.com