PAGINE 16-17 LE PAGINE DE “I-LIBRI”
PAGINE 2-3 SPECIALE LIBRI COME
A MARCO DI MARCO
> L’EVENTO RACCONTATO DAI NOSTRI INVIATI
> INTERVISTA
n.3 - 2012
Editor di Marsilio Editore alla ricerca di nuovi talenti made in Italy
ANTEPRIMA
prima
sul
Edizione tutta romana di #Librinnovando, il convegno gratuito sul futuro dell’editoria
ebook
DA EBOOK A EDIZIONE SU CARTA
ULTIMI ARRIVI
CENTRE COURT
il tennis dei pionieri
OKBOOK
stefano semeraro
I RAGAZZI DI PRIMA CLASSE
daniele azzolini
IN ANTEPRIMA il primo di due volumi sull’antologia del tennis.
www.okbook.it Formato: Pdf/ePub Prezzo: €4,99 Pagine: 216
ARRIVANO I NOSTRI
PRIMO PIANO PAGINE 10-11
moreno scorpioni
È ufficiale: il futuro è arrivato. Inaspettatamente nel Bel Paese prima che in altri. Mentre in America il (nuovo) colosso dell’editoria Amazon si lambicca sull’eventualità di aprire o meno uno store fisico, a dare una risposta ci pensiamo noi italiani. È fresca la notizia per cui la catena di negozi Melbookstore e il portale eCommerce IBS si sono fusi. Il che si traduce con la manifestazione fisica di IBS.it nei negozi dell’ormai ex-Melbookstore. Il che equivale alla nascita di un nuovo soggetto di primaria grandezza nel panorama italiano del commercio di libri, prodotti
Anche le librerie italiane venderanno eBooks. A fare da apripista, la fusione tra Melbookstore e IBS.it
home video e musicali con un fatturato complessivo di 100 milioni di euro, circa 260 addetti, 9 grandi negozi con una superficie complessiva di 8000 mq, un magazzino centrale di 9000 mq e i siti internet IBS.it, MYmovies.it e Wuz.it. Una mobilitazione in grande stile che travolge il mondo del digitale. I principali punti di forza dell’operazione risiederanno chiaramente nell’ampia popolarità di cui gode il marchio IBS ma anche, e soprattutto, in una frase dell’AD. Alberto Ottonieri, Presidente di Giunti&Messaggerie (che sono a capo di Melbookstore):
MAURO SANDRINI. L’INTERVISTA
DIGITAL GURU
Dopo essersi convertito all’eBook, Sandrini è diventato uno dei maggiori promotore della lettura in digitale
PAGINE 6-7 LA LETT URA
“Con l’apertura del primo negozio a marchio IBS.it e la conversione delle librerie Melbookstore in IBS.it bookshop, rompiamo definitivamente la barriera tra mercato del libro fisico e mercato del libro digitale nel segno dell’innovazione al servizio del lettore del futuro.” Se neanche troppo tempo fa ci interrogavamo sul probabile ingresso degli eBook nelle librerie, la risposta la fornisce IBS: rompere la barriera fra libro fisico e libro digitale è la via da percorrere. Farli convivere sotto lo stesso tesso, la strada vincente.
ROBA DA READER
CLASSIFICHE IN DIGITALE
UNA RUBRICA per scegliere il lettore che fa per voi
IL PODIO di OkBook e le novità in arrivo
CONSIGLI PER GLI ACQUISTI
PAGINE 20-21 LA RUBRICA
LA TOP TEN DEGLI STORE
PAGINE 14-15 I L M E R C AT O
SPORT. I ragazzi di prima classe racconta la storia dei tennisti sopravvissuti al disastro del Titanic in uno dei primi romanzi storici in chiave sportiva.
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SPORT. Il tennis dei pionieri: Santi, streghe, sciamani e dannati dei “courts”, raccontati attraverso le loro storie meno conosciute e le partite che hanno cambiato il corso dello sport.
IL LIBRO DA LEGGERE
SOTTOSOPRA di Milena Agus
PAGINE 8-9 L’INTERVISTA
e.zine
E
sperti e appassionati, addetti ai lavori e semplici curiosi: questo il pubblico radunato da #Librinnovando, il convegno sul futuro dell’editoria che da tre anni a questa parte si svolge a Milano, quest’anno ha raddoppiato il suo appuntamento con un’edizione tutta romana, che si è tenuta lo scorso 27 e 28 aprile presso l’Università di Roma Tor Vergata. Promosso dalla Facoltà di Lettere e Filo sofia, da Luisa Cappelli (docente di Economia e gestione delle imprese editoriali e motore pulsante del #Librinnovando romano) e dall’editore Ledizioni, il convegno ha visto la partecipazione dei maggiori esperti italiani di editoria digitale, di editori piccoli e grandi, di docenti e di bibliotecari.» Le due giornate si sono suddivise in un workshop a pagamento sulle tecnologie dell’ebook e sulla contrattualistica per l’editoria digitale e nel convegno del giorno dopo, gratuito e aperto a tutti, che si è articolato in quattro tavoli di discussione: biblioteche e prestito digitale, prezzo degli
primo piano
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eBook, il digitale nell’editoria scolastica e il self-publishing. «Amiamo la lettura, ma soprattutto amiamo lettrici e lettori. Queste giornate sono dedicate a loro, a noi, a come sta cambiando e cambierà il nostro modo di leggere, e di scrivere, dentro gli spazi digitali.» questa la dichiarazione d’intenti dell’edizione romana di #Librinnovando che trova proprio nel dibattito sul futuro che verrà il suo punto debole, per una tavola rotonda che si avvicina pericolosamente a un circolo di ripetitività senza uscita. «I dispositivi di lettura di ultima generazione permettono di leggere in condizioni diverse rispetto al passato. Oggi possiamo ‘consumare’ testi in condizioni che con il cartaceo non erano pensabili» Gino Ronc aglia, autore de “La quarta rivol uzione ”. «I ragazzi studiano usando dei tablet con cui leggono, studiano, prendono e scambiano
« a n b c c A “
appunti con “cloud” e “dropbox”. Non è più una lezione frontale, ma un’esperienza di gruppo. Non c’è più il libro di testo come unica fonte, ma più fonti. I libri cartacei ci sono, e sono tanti.» Dianora Bardi, già presen te ne lle pagin e del nostro magazine con un lungo spe ciale sul
suo esperimento tutto al digitale con la cl asse del liceo Lussana di Be rgamo.
«Amazon ha fatto da apripista, ma ora si può migliorare. Per esempio scardinando la politica dei DRM»
«»
primo piano
Non farti stendere dal #futuro
eniz
Ma nel presente il dibattito rivolto sempre e solo al futuro, rischia di far dimenticare che il futuro è ormai già arrivato.
«Tutto avviene in Creative Commons! Ognuno può usare i contenuti a patto che citi la fonte, e non li usi a scopo di lucro» Gino Roncaglia e Stefano Capezzuto (Oliproject) sul DRM c om e ostacolo alla diffusione dei l ibri digitali.
«Chi ama i libri cartacei ama anche quelli elettronici. Noi nel settore delle biblioteche stiamo cercando di capire se è vero che gli ebook creino nuovi lettori» Antonella Agnoli, autrice de “Le piazze del sapere”. «Il nostro progetto è presente in 10 regioni italiane, in Svizzera e in Giappone. Ora serve un set di interfaccia aperto per intermediare fra la nuova tecnologia e altri dinosauri tecnologici non ancora estinti come gli OPAC» afferma Giulio Blasi, parlando del progetto “Media Library On Line” di cui troverete un approfondimento nel numero precedente di e.Magazine. «Ma è chiaro – prosegue parlando di biblioteche fisiche – che se le biblioteche non entrano in rete, mancano il target a cui si devono rivolgere».
«È l’editore a stabilire i prezzi degli ebook… Ma in pochissimi giorni questi editori hanno fatto accordi con Apple che si è assicurata il 30% di introiti. Questo ha insospettito l’Antitrust americano, che ha aperto un’indagine sugli editori e su Apple. Ha scoperto una limitazione della concorrenza: una clausola (del tipo “della nazione più favorita”) prevede che gli editori consentano ad Apple di vendere gli ebook a prezzo più basso di tutti gli altri retalers. Lo stesso giorno in cui l’Antitrust ha dichiarato che l’accordo di Apple restringe la concorrenza, Apple stessa ha cercato di far notare che in realtà la propria iniziativa stava togliendo il monopolio ad Amazon. Quest’ultima a sua volta ha annunciato che avrebbe abbassato i prezzi dei propri libri. Al mercato concorrenziale non piace la posizione dominante di chi abusa. Amazon per esempio, operando in una pluralità di mercati e vendendo anche i devices di lettura, potrebbe far scendere i prezzi degli ebook pur di favorire la vendita dei propri ebook reader. In tal modo scaccerebbe dal mercato altri concorrenti più piccoli.» Giorgio Spe dicato (Università di Bol ogna) sulle posizioni tra Amazon e Apple e l ’eve ntuale cartello sugli ebook da
parte di quest’ultima.
«L’editore spesso droga le vendite per acquistare posizioni in classifica: per esempio con i prezzi a €0,99» Marco Ghezzi di Bookrepublic sul prezzo degli eBook.
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e del profumo… A volte la carta puzza pure!» chiude Edoardo Brugnatelli (Mondadori) con l ’inc on tro “Opere struggenti di formidabili ge ni: i molti volti del self-publishing digitale”.
«Il self-publisher evita i filtri dell’editore, salta l’intermediazione e arriva prima. Se vende, i suoi incassi sono a parità di vendita. Non ha rischio di rese se le pubblicazioni sono digitali. Quello di cui necessita è costruire una base di fan e un brand attraverso strategie di marketing» Sergio Covell i di Selfpubl ishing Lab, sul selfpubl ishin g.
E se è vero che la carta a volte puzza, anche certi discorsi cominciano a puzzare di vecchio. Il compito di sensibilizzazione svolto dall’edizione romana di #Librinnovando è stato encomiabile ma ha risentito di discorsi troppo improntati sul futuro, sull’attesa di una rivoluzione che verrà senza parlare invece del presente, unico momento in cui gettare le basi e cominciare a edificare quel cambiamento che tanto si attende.
«Siamo una casa editrice inesistente. Una volta c’eravate voi, editori (…) Adesso c’è il troppo”. La letteratura vivrà con o senza di voi, con o senza la carta.» Marc o Manicardi, di Barabba Edizioni, contro la minacc ia del sel fpblishing infiam ma l’auditorium di # Librinn ovando.
D’altronde i presupposti ci sono tutti e, sebbene le persone maneggeranno ancora per molto tempo l’oggetto libro, i tablet e i device per la lettura digitale fanno ormai già parte della quotidianità. Il futuro è arrivato e non possiamo farci trovare impreparati.
«Non è detto che si debba avere nostalgia della carta
moreno scorpioni
e.zine
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focus
P
precedentemente inimmaginabili. Le possibili applicazioni sono molteplici: e-reader simili a fogli di cartoncino in cui si può voltare pagina flettendo un angolo, display arrotolabili e adattabili a superfici irregolari, etc.
er tutti i nostalgici della carta, per tutti quelli che non si approcciano all’inchiostro digitale perché “non è come la carta vera”, da oggi la differenza tra i due si assottiglia ancora di più grazie alla nascita degli schermi pieghevoli.
Non solo la carta elettronica sembra essere però il futuribile impiego di questa novità. Stando a voci di corridoio infatti, sembra che il prossimo passo della LG, dopo la diffusione di massa dell’e-reader pieghevole, sarà adottare la “flessibilità” anche nel campo degli smartphone e dei tablet.
Se ne è sempre fatto un gran parlare e per ora si erano visti alcuni prototipi, bozze e realizzazioni futuristiche nei migliori film di fantascienza (già in Mi n or it y Re p or t, nel lontano 2002) ma da oggi gli schermi pieghevoli sembrano essere diventati una realtà.
Display antiurto e flessibile in arrivo entro il mese di maggio.
La LG ha infatti cominciato a produrre display e-paper flessibili (E PD) che già a partire dal prossimo mese potrebbero essere messi a disposizione di aziende (come la Foxconn) che si occupano della diffusione e dello sviluppo degli eBook. Ennesimo passo in avanti compiuto dall’azienda coreana per assottigliare il più possibile le differenze tra carta e carta digitale, dando vita a un qualcosa di molto simile a un giornale, mantenendo la struttura in byte. Il nuovo ritrovato della tecnologia di cui stiamo parlando sarà uno schermo pieghevole in grado di flettersi senza danneggiare la struttura, un display deformabile e applicabile a un ampio ventaglio di superfici e supporti, una sorta di giornale elettronico leggero e portatile.
Parola di LG. Il display in questione avrà una grandezza di 6 pollici, una risoluzione di 1024×768, uno spessore di 0,7 millimetri e un peso di appena 14 grammi. L’eletronic paper potrà essere piegato fino a 40 gradi e, stando al crash test, il dispositivo dovrebbe essere in grado di cadere da un
metro e mezzo d’altezza non riportando nemmeno un moreno graffio.
scorpioni
Con molta probabilità questa nuova tecnologia verrà impiegata nella produzione di e-reader di nuova generazione, aprendo le porte a design innovativi e
Nel mentre, altre due grandi ditte si annidano dietro l’angolo pronte a controbattere la trovata della LG: la prima è Sa ms ung, che a ottobre dell’anno scorso ha annunciato l’intenzione di lanciare sul mercato il suo primo dispositivo flessibile entro il 2012 mentre l’altra è Nokia, che ha in casa tutta una serie di brevetti e progetti che fanno della flessibilità la nuova avanguardia dell’hitech. Addirittura da Nokia arrivano le prime indiscrezioni: si parla di Morph, un dispositivo talmente flessibile da poter essere arrotolato attorno al polso e usato come braccialetto. Sembra proprio che la flessibilità sia il futuro, almeno in questa fetta di mercato…
moreno scorpioni
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da leggere
SOTTO, SOPRA punto e a capo
gianluca comuniello
I
l mese scorso una storia di uomini che avevo salutato come una felice eccezione in un panorama letterario in cui il racconto e la narrazione si fanno sempre più donna. Questo mese si torna ad una storia di donne raccontata da una donna. Da una scrittrice, di quelle fatte e finite. Milena Agus con il suo “Sottosopra” mette in scena un mondo in cui l’uomo, o meglio gli uomini, sono pianeti un po’ capricciosi che ruotano con orbite incerte nell’universo femminile. Un mondo in cui delle signore anziane comprano biancheria sexy per soddisfare le fantasie di signori che hanno scoperto le riviste porno in tarda età. Un mondo in cui il senso di comunità e di rete di protezione per persone nei guai non è ancora un retaggio di un passato virtuoso, ma felice presenza nella vita di personaggi che hanno bisogno di qualcuno che li aiuti a rimettersi in piedi. “Pasticcio” è una studentessa universitaria
con un passato buio segnato dai tradimenti del padre, che hanno portato la madre alla pazzia e lo stesso padre al suicidio. C’è di che andare KO e “Pasticcio” decide che per non finire al tappeto dovrà dare una mano al mondo a trovare un modo di andare avanti per il meglio, anche se questo vuol dire metterlo sottosopra. Decide che dovrà, prima o poi, diventare anche lei una “macchina del sesso”, come la ragazzina che ha fatto perdere la testa al padre. Mentre formula questi propositi vive in una casa situata al piano di mezzo di un palazzo in un quartiere popolare di Cagliari; tra i suoi vicini, al piano di sopra un violinista un tempo famoso e ora abbandonato sia dalla fama sia dalla moglie, e una forza della natura di nome Anna, anziana donna delle pulizie in molte case e motore propulsivo di più focolari domestici al piano di sotto. Tre piani, tre famiglie, tre biografie che ad un certo punto sono partite per la tangente e non hanno trovato più
il modo di riprendere il giusto percorso. Per assurdo, o forse no, se si pensa alla teoria del caos, queste biografie sbilenche cominciano a mettersi in marcia all’unisono il giorno in cui il vecchio violinista, Mr. Johnson, chiede ad Anna di andare a prendersi cura della casa e di… lui. Una semplice proposta di lavoro è il primo tassello di un domino che cambia il romanzo della vita di tutti i personaggi coinvolti. E di personaggi memorabili “Sottosopra” ne conta molti: Natascia, la figlia di Anna, dal fidanzato bruttissimo ma terrorizzata che lui in qualsiasi momento possa innamorarsi di un’altra. Il figlio di Mr. Johnson, grande amore non corrisposto di “Pasticcio”, che deve proprio a lui questo soprannome. Giovannino, il nipote di Mr. Johnson, che in mezzo ad adulti un po’ svitati sembra il più adulto di tutti. E Anna, appunto, inarrestabile donna del sud con pochi ma sicuri capisaldi nella
vita: la perfezione del salotto buono (altrimenti detto “Buckin-
Mal di pietre di Milena Agus Pagine: 128 pagine Prezzo libro c artaceo : € 12,00 pubblicato nel settembre 2006 da Nottetempo edizioni
gham Palace”), la consapevolezza che il mondo ha bisogno in continuazione di essere sfamato, e la fede cieca nell’amore a qualsiasi età. È una storia di un amore anziano, “Sottosopra” e questo ne fa una preziosa rarità, bombardati come siamo da amori adolescenziali ad alto tasso di imbecillità. È una storia in cui si sorride con struggimento, lo stesso struggimento che una donna che ha vissuto una vita piena d’amore prova nei
In questo suo secondo romanzo, l’autrice racconta la storia di una donna della sua vita, sua nonna, del suo matrimonio e dei suoi amori. In quest’ordine, appunto, perchè alla nonna tutto capita un pò in ritardo, quando ormai non ci spera più. L’amore, a esempio, arriva inaspettato durante una cura termale per “il mal di pietre”, i calcoli renali. Il romanzo ha portato Milena Agus alla notorietà e ha fatto incetta di premi: il premio Forte Village. e quello di Santa Marinella, ma soprattutto il Premio Campiello Selezione Giuria dei Letterati e il Premio Elsa Morante. Finalista anche al premio Strega.
da leggere
Milena Agus con il suo “Sottosopra” mette in scena un mondo in cui l’uomo, o meglio gli uomini, sono pianeti un po’ capricciosi che ruotano con orbite incerte nell’universo femminile.
confronti di queste memorie felici, quando si guarda indietro. È una storia che riconsegna al lettore il piacere di essere accompagnato dentro personaggi che alla fine del libro diventano degli amici a cui vorresti telefonare, o da cui ti vorresti fermare a pranzo per sentire quali sono le ultime novità. Tutto ciò in un romanzo in cui ogni tanto, dal punto di vista linguistico si sente qualche nota falsa, in cui l’Io narrante di Pasticcio scade di linguaggio in una maniera che sembra infelicemente artefatta. Ma sono piccoli momenti di incertezza in una narrazione che si fa leggere e che ha il raro pregio di farti innamorare anche dei personaggi che dovrebbero essere negativi. Uno su tutti: la moglie di Mr. Johnson. Ricca, antipatica, a disagio in quel quartiere sbagliato. Nella parole degli altri personaggi è una persona da odiare. Ma quando entra in
«»
scena, con la sua voglia di normalità urlata, non fa che muovere empatia nel lettore e, anche se la sua felicità significherebbe l’infelicità di tutti gli altri personaggi, beh, alla fine non si può non volerle comunque bene. E un romanzo in cui nessun personaggio è totalmente buono o totalmente cattivo è un romanzo riuscito, che risponde perfettamente ad uno dei bisogni originari della buona letteratura: portarti, a fine lettura, ad avere più dubbi di quelli che avevi all’inizio. E poi, come si fa a non farsi piacere un libro in cui c’è la seguente stralunata dichiarazione d’amore (è Anna che parla difendendo Mr.
Johnson dall’accusa di sua figlia di essere un uomo che puzza)? “ È vero, non ha un buon odore. Ma neppure cattivo. È perché al mattino si fa la doccia, dalla testa ai piedi, e poi se suda, se tiene a lungo le scarpe, non si lava dove magari ha sudato. Aspetta il giorno dopo, quando si laverà di nuovo dalla testa ai piedi.”
e SCRIPTA... VOLANT
«»
eniz
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E poi si metterà a suonare. Mr. Johnson: non un violinista, ma uno che suona il violino. Sembra la stessa cosa, ma c’è un mondo di differenza, invece. È questo mondo, quello che viene raccontato in “Sottosopra”.
Milena Agus vive a Cagliari dove insegna italiano e storia in un istituto tecnico. Con nottetempo ha pubblicato Mentre dorme il pescecane (2005), Mal di pietre (2006) e Ali di babbo (2008) e La contessa di ricotta (2009) e nella collana i sassi Perché scrivere (2008). I suoi libri sono tradotti in una ventina di lingue. Della stessa autrice:
Me ntre do rme il pesce cane anche in eBook (€ 8,00)
La co ntes sa di ricotta anche in eBook (€ 6,00)
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l’intervista
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INTERVISTA A MAURO SANDRINI
DIGITAL
GURU
Dopo essersi convertito all’eBook, Mauro Sandrini è diventato uno dei maggiori promotore della lettura in digitale
nicoletta azzolini
Con “L’elogio degli e-book” ci parla della sua conversione; con il gruppo del Self Publishing Lab aiuta gli scrittori ad auto-pubblicarsi. Potete seguire sul web il suo blog su “Il Fatto Quotidiano” e i suoi interventi su “E-learning e Innovazione”. Mauro Sandrini ha visto le potenzialità del digitale e si è tirato in causa, promuovendo la lettura in eBook in tutta Italia. Dall ’e-l earni ng ,agl i e Boo k, dal b log su "I l Fatto Quo tidi ano" alla co llab orazi one c on Sel f Publ ishi ng Lab . S ono qu attro Sandri ni dive rsi o co lle gati e c omple me ntari ?
Siamo quattro, tutti diversi. Per esempio uno ha i capelli lunghi, l'altro è pelato (quello vero!), uno è rasta e ce n'è anche un altro a cui piace ballare il tango fino all'alba cinque sere alla settimana! Ogni tanto ci incontriamo, ma ognuno parla dei fatti suoi mentre gli altri si annoiano. Come accade quando si incontrano i parenti per le feste comandate. In generale si sopportano soltanto, ma in fondo fondo si vogliono bene. Questo sì. È l'elemento che li accomuna. A pi ù di un anno dall 'usc ita de l tito lo "Elo gio de gli e -boo k" inc ontra anc ora lo ste sso tipo di resi stenze ne i c onfr onti de l l ibr o digi tale o gl i ital iani si st anno mano a m ano "c onverte ndo"? (È il Sandrini pelato-scrittore che parla): no. Devo dire che in un anno, in Italia, rispetto alla sensibilità sociale per questo tipo di strumenti la situazione è cambiata radicalmente. Mentre fino a un anno fa i renitenti agli ebook straripavano con le loro opinioni funeree sulla fine del libro, ora incontro sempre più spesso persone che se già non hanno un ebook reader o un iPad stanno seriamente
pensando di acquistarlo proprio con lo scopo di leggere libri elettronici. Tram ite gl i aggior namenti de ll a sua ne wsle tter si ti ene se mpre acc eso i l dibatt ito sugli e Bo ok . Uno d ei te mi c aldi r igu arda lo spo stam ento dell 'inte resse dei grand i gr uppi dalla car ta al l ib ro digi tale: i nsom ma d al l'ol igopo lio d ell e grandi case edi tri ci al mo nopol io di uno st ore c ome Amazon. Gl i e boo k avr ebb ero dovuto port ar e una maggi or de moc razi a i n te rmini di vi si bi li tà tr a l e majo r del l ib ro e le pi ccol e re altà impre ndito rial i, m a i l risch io che i l lett ore si a sem pr e "indi rizz ato" e mai l ib ero d i sc egli er e ri mane alto. L'ebo ok e il we b posso no davver o portar e a u na cul tura più dem ocr atic a o d ormai i "pote nt i" ci hanno gi à messo lo zampi no? La prima e la seconda che ha detto. Cioè: la democrazia aumenta, ma aumenta anche (e di molto) la concentrazione dei poteri. Per il mercato in lingua inglese dei libri sarebbe più corretto parlare di "mercato del pensiero". Amazon rappresenta
un problema. Non si è mai vista una concentrazione di questo tipo in mano privata. La gran parte del mercato dei libri in inglese, elettronici e no, passa da Amazon. Alla faccia della libera concorrenza tanto sbandierata quando si guarda agli USA. E il controllo democratico su Amazon organizzazione è pari a zero. Resta quello in mano ai clienti-lettori, ma è molto debole. Non sono ottimista su questo punto. D'altro lato Amazon non è l'unico canale attraverso cui un autore può esprimersi. Esistono altri sistemi tecnici che garantiscono maggiormente gli autori e che permettono loro di mantenere un controllo pressochè totale sul processo di produzione del libro. È quello di cui parleremo a questo workshop per scrittori, giornalisti e blogger il prossimo 15 giugno: http://www.selfpublishinglab.co m/gli-strumenti-del-self-publishing/ Il fenom eno de l se lf publi shi ng è tanto o ste ggiato quanto o sannato. Da u na parte i l risch io di un appiatti me nto c ultu rale e del la vani ty press è die tro l'angolo ma c on il pro getto Sel f Pub lishi ng L ab si ve de c hi ar amente l 'in-
l’intervista
“ELOGIO DEGLI E-BOOK”. IL LIBRO-MANIFESTO acquistabile in tutti gli store online in epub o pdf a soli 99 cent
“L
' Elogio degli ebook” è un po’ racconto autobiografico, un po’ confronto con alcune personalità che ruotano attorno ai libri (scrittori, librai, etc...) nato per raccontare l’incontro con i libri digitali e le potenzialità che alcuni lettori nostalgici tendono a
non tenere in considerazione. Questo libro conduce il lettore in un viaggio verso il nuovo che è già qui. Un nuovo ricco di opportunità ed implicazioni sociali che vanno al di là della tecnologia e dell'economia all'origine del fenomeno.
te nto di acc ompagnare l'auto re ne lla cr eazi one di un pr odot to ch e si a davvero fr uib ile pe r i le tto ri. Ch e re azio ne state otte nendo dagli sc ritt ori ? Le prime reazioni sono molto positive. Al primo evento italiano sul self-publishing "Bye bye book" svoltosi alla Biblioteca di Empoli qualche settimana fa c'erano quasi 200 persone: lettori, scrittori, editori. Il prossimo evento del 15 giugno "Strumenti e tecnologie per chi scrive" sarà il primo sul tema in Italia a livello internazionale. È rivolto a mettere a disposizione degli autori gli strumenti operativi del selfpublishing. Ma con l'idea, appunto, di controllare il processo e di non finire stritolati dentro un marchingegno gestito da qualcun altro. Sia esso Amazon oppure qualche editore nazionale che fa il furbo provando a cavalcare l'onda crescente del movimento dell'autoproduzione editoriale. Rispetto alla questione della qualità ho una sola risposta: ma perchè mai non potrebbero decidere i lettori cosa vale la pena di leggere anzichè no? Ricordiamoci che il panorama culturale italiano, dalla fine della seconda guerra mondiale fino a oggi, è stato dominato non dai selfpublisher ma dagli "Editori" con la "E" maiuscola e dai critici al loro servizio. Ciò non ha impedito l'affermarsi di un neototalitarismo come quello di Berlusconi e di crescere per oltre un ventennio nei cuori e nei cervelli di molti italiani. È davvero più rischioso
lasciar libere di scegliere le persone? I n un mom ento in c ui i l li bro pe rde l a sua fisic ità di o gge tto e r iac qui sta valor e in q uanto prodo tto/ser vi zi o d i cul tura e i ntr atteni m ento le i si sta dando m olt o da fare a re intr od urre i l di battit o, l'i nter esse , gli inco nt ri i nto rno a e sso. I nsom ma, non pi ù il l ibr o d a sol o, all a l uce de ll a l ampada d el pro pr io c om odi no ma i l li bro c ome m ome nto di i nter azio ne , sc am bi o di i de e, non so lo fr a le tto ri, ma anc he fra un au tore e su oi l ett ori . È que sto i l futuro d el li bro ? È quello che mi interessa. Non sarà però l'unico aspetto. Il libro merce non morirà con l'ebook, ma a esso si affiancano nuove possibilità. Grazie agli ebook, per un lettore l'autore è "a portata di click". È molto più semplice di prima contattare uno scrittore, o gli altri
lettori dello stesso testo (tramite il social reading). Non sempre però l'autore è disponibile ad "ascoltare". Personalmente credo che dal rapporto con lettore in quanto lettore, e non in quanto cliente, possano emergere nuove forme e stili anche letterari. Ma siamo all'inizio. Il percorso non è ancora stato tracciato. D'altra parte questo è l'aspetto affascinante del tutto.
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I TRUCCHI DELLA PUBBLICAZIONE FAI-DA-TE
DOVE Marina Romea (RA) QUANDO Venerdì 15 giugno 2012 ORARIO 9:30-17:00 Basta una giornata in riva al mare insieme ai professionisti del libro digitale per scoprire tutti i trucchi e gli strumenti utili a pubblicare e promuovere la propria opera contando solo sulle proprie forze. “Sappiamo” dicono i promotori dell’iniziativa “che con i mezzi adatti un autore può influenzare ogni passaggio della propria attività creativa.” Metterli a disposizione dei partecipanti è l’obiettivo di questa full immersion. Il workshop è dedicato non solo ai libri digitali e avrà una parte dedicata al print on demand e a come approcciarvisi. Gli organizzatori ci tengono a specificare che non si tratta di un convegno, bensì di una giornata in cui poter porre tutte le domande e ottenere tutte le risposte relative al self publishing.
e.zine I
“Santi, streghe, sciamani e dannati dei courts, raccontati attraverso le loro storie meno conosciute e le partite che hanno cambiato il corso dello sport.”
Il primo Centre Court stava tutto in una scatola. Ce lo aveva infilato un inglese alto, ben piantato, dotato di un paio di vigorosi favoriti sistemati ai lati del viso abbronzato dal sole delle Colonie ed erede di una nobile famiglia del Suffolk, le cui origini risalivano addirittura a un’epoca precedente la visita dei Normanni di Guglielmo il Conquistatore. Si chiamava Walter Clopton Wingfield ed era un soldato, figlio e discendente di soldati. Nel quindicesimo secolo al suo antenato John Wingfield era stato affidato Charles d’Orleans, nipote del re di Francia catturato dagli inglesi ad Agincourt. Un playboy, un poeta e soprattutto un grande appassionato di Jeau de Paume che nel 1345, proprio durante il lungo soggiorno forzato al Wingfield Castle, si divertì a comporre il primo poema mai scritto sul gioco che oggi chiamiamo tennis.
Gioventù sfaccendata. Quattrocento anni più tardi Walter Clopton, più modestamente ma molto dignitosamente, si arruolò nel primo reggimento Dragoni, e servì – a cavallo – Sua Maestà la regina Vittoria: prima in India, poi in Cina, dove nel 1860 partecipò addirittura alla presa, ma forse sarebbe meglio dire al saccheggio, di Pechino. Tornato in patria, scoprì che la vita civile poteva essere infinitamente noiosa.
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Stefano Semeraro è nato nel1963 a Bologna, dove vive. Collabora da venti anni a “La Stampa” occupandosi di sport, costume, spettacoli e cultura. Per il quotidiano di Torino ha seguito da inviato grandi eventi come Wimbledon, il Roland Garros, le Olimpiadi di Pechino, il Sei Nazioni di rugby, le finali Nba di basket e varie edizioni della 24 Ore di Le Mans . Per quattro anni vicedirettore del settimanale di motori “Rombo”, è condirettore della rivista di tennis “Matchpoint” e collabora con vari periodici fra i quali “Vanity Fair” e “AllRugby”. Dirige la rivista di letteratura “Versodove”. Nel 1999 è stato finalista al Premio Dario Bellezza con il volume di versi “Due Inverni”. È autore di tre libri, “Storie di Sport” e “Il Mestiere di vincere”, entrambi scritti a quattro mani con Carlo Coscia e “Donne e dottori”, scritto insieme con il padre, Sergio Semeraro.
Molti anni più tardi, durante la Seconda Guerra Mondiale, gli capitò di salvare un pilota americano il cui aereo era stato abbattuto in Germania vicino al castello di Bodenburg, la residenza di famiglia. «Perché mi state aiutando?», gli chiese stupefatto lo yankee. «Perché un giorno ho giocato a tennis con Donald Budge», rispose Gottfried. «Oh», replicò il pilota, «allora voi dovete essere il Barone von Cramm».
€ 15,00
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Cover completa di “Centre Court - Il tennis dei pionieri”, con quarta di copertina e bandelle
E soprattutto che per guadagnare abbastanza per permettersi i lussi di Londra, dove si era trasferito lasciando la sua residenza nel nord del Galles, a Nantclywd, avrebbe dovuto inventarsi qualcosa. Wingfield, all’epoca non ancora maggiore, era un uomo intelligente, oltre che spregiudicato, un tipo deciso, forse un filo furfantesco. Si guardò attorno e vide tutta una generazione di amici ricchi, più o meno sfaccendati, che passavano le giornate giocando a cricket o a racket, a croquet o a Field Tennis, una evoluzione del cinquecentesco Long Tennis, a cui potevano partecipare fino a sei giocatori vestiti in «morbide giacche di flanella» calzati «di soffici scarpette dalla suola flessibile». Riunioni campestri, goderecce, che ini-
ziavano a mezzogiorno e finivano al tramonto. Roba da gentlemen, da borghesi soddisfatti. “Leisure”, attività ricreative e conviviali, più che sport. «In estate avevamo un altro Club – scriveva già nel 1767 William Hickey – che si riuniva alla Red House, nei Battersea Fields, non distante da Ranelagh: un posticino ritirato. Ne facevano parte persone molto rispettabili, il gioco che praticavamo si chiamava Field Tennis, e ci richiedeva un nobile esercizio… Ci incontravamo due volte alla settimana, all’una, e alle due ci accomodavamo per il pranzo che consisteva in anguille in umido, carne bollita o arrosto, adeguatamente accompagnata da verdure e seguita da un abbondante pudding, o da una torta; le bevande erano liquori di
IL CENTRALE DI WIMBLEDON il campo da tennis più famoso del mondo, il centrale di Wimbledon, ma anche il luogo
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sport.doc
STEFANO SEMERARO
STEFANO SEMERARO
Il "Centre Court” è il campo da tennis più famoso del mondo, il centrale di Wimbledon, ma idealmente anche il luogo dove hanno vinto, perso, sofferto e gioito tutti i campioni del passato e del presente. Da personaggi leggendari come i fratelli Doherty e il neozelandese Tony Wilding che negli anni '10 girava l’Europa in motocicletta e affascinava i re, al Barone von Cramm che si oppose a Hitler. Dalla prima nera capace di vincere uno Slam all’epopea di Laver, Rosewall e dei grandi australiani.
CENTRE COURT
CENTRE COURT - IL TENNIS DEI PIONIERI
il te nni sd ei p i
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Santi, streghe, sciamani e dannati dei “courts”, raccontati attraverso le loro storie meno conosciute e le partite che hanno cambiato il corso dello sport. "Centre Court - il tennis dei pionieri" è il primo di due volumi che racchiudono le storie più affascinanti del Tennis. Dalla fondazione agli anni Sessanta, dal maggiore Wingfield al vincitore di due Grand Slam Rod Laver, in attesa del secondo e conclusivo libro che narrerà invece le storie a noi più vicine, dal 1969 del Tennis Open ai giorni nostri.
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Absolutely Free Editore
L’AUTORE: STEFANO SEMERARO
La doppia anima del giornalista poeta Stefano Semeraro è nato nel1963 a Bologna, dove vive. Collabora da venti anni a “La Stampa” occupandosi di sport, costume, spettacoli e cultura. Per il quotidiano di Torino ha seguito da inviato grandi eventi come Wimbledon, il Roland Garros, le Olimpiadi
di Pechino e il Sei Nazioni di rugby. Per quattro anni vicedirettore del settimanale di motori “Rombo”, è condirettore della rivista di tennis “Matchpoint”. Nel 1999 è stato finalista al Premio Dario Bellezza con il volume di versi “Due Inverni”.
malto, sidro, porto e punch. Alle quattro iniziava lo sport, che continuava fino al crepuscolo e il terreno, che si estendeva per sedici acri, era tenuto in perfetto stato, liscio come una pista da bowling». Perché non ricavare un brevetto da questi passatempi?,
si chiese Wingfield. Perché non definire un canone, come già avevano fatto cricket, calcio, rugby , e poi commercializzarlo? Insomma, codificare uno sport da praticare outdoor, all’aperto, facile da adattare ai giardini delle case signorili ma
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“Centre Court - il tennis dei pionieri" di Stefano Semeraro è il primo di due volumi che racchiudono le storie più affascinanti del Tennis. In regalo un estratto del libro che non richiedesse troppi giocatori, come il cricket, né troppa manutenzione, come il Real Tennis. Il primo match di Lawn Tennis.
Detto, e quasi fatto. Dopo qualche sperimentazione in famiglia a Nantclywd, Wingfield nel 1869 si presentò a Berkely Square, a casa di Lord Lansdowne, con un’idea da propagandare in società. «Un giovane capitano di artiglieria, il maggiore Wingfield, è venuto a Lansdowne House dicendo che aveva inventato un nuovo gioco e che voleva darne una dimostrazione a me e ai miei amici sul prato di fronte alla mia casa», annotò il Lord. “Ha detto che erano richiesti quattro giocatori. Essendo interessato, ho acconsentito e gli ho chiesto di tornare l’indomani. Per arrivare a quattro ho invitato Walter Long e Arthur Balfour a unirsi a noi. Il pomeriggio seguente noi quattro giocammo il primo match di Lawn Tennis sul mio prato, sopra una rete larga circa due piedi appesa a due paletti inclinati tenuti in piedi da corde piantate su pioli. Lo trovammo un buon esercizio, e davvero interessante, nonostante le racchette storte e le palline dure, senza copertura, che usammo quel giorno». Il libro di Stefano Semeraro può essere acquistato direttamente sul sito della casa editrice www.absolutelyfree.it, oppure telefonando al numero 06.3330041 oppure in formato eBook sul sito ww.okbook.it
E IL TENNIS DEI PIONIERI dove hanno vinto, perso, sofferto e gioito tutti i campioni del passato e del presente.
e.zine
DAVERIO EHNANCED
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e.nhanced Titolo: Il Museo Immaginato
Autore: Philippe Daverio
Editore: Rizzoli
Device: tablet e iPad
Categoria: Libri (enhanced book d’arte) Lingua: Italiano
Dimensioni: 362 pagine
Prezzo: € 16,99 Formato: Pdf con DRM
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nicoletta azzolini
uale titolo migliore se non un libro di arte, già successo editoriale nella sua versione cartacea, per iniziare l’era degli enhanced eBook anche in Italia? “Il Museo Immaginato” del critico d’arte Philippe Daverio, pubblicato da Rizzoli a fine 2011 nella sua versione di carta (pag. 362, € 35,00) e ripubblicato ora in un’interessante versione “enhanced”, ha tutte le carte in tavola per la scalata alle classifiche. A partire dall’autore, Philippe Daverio, critico d’arte specializzato in arte italiana del XX secolo e opinionista per periodici come Panorama, Liberal e Vogue. Ma soprattutto noto per la trasmissione televisiva dedicata ad arte e cultura "Passepartout", da lui creato e condotto fino al 2011 sulla rete Rai3. Nel libro il critico si è divertito a
L’arte immaginata dall’originalissimo punto di vista di Philippe Daverio. creare un museo ideale, una villa neoclassica divisa in una serie di stanze tappezzate da alcuni dei capolavori dell'arte di tutti i tempi. Ogni stanza di questo museo ha la precisa logica: il pensatoio, per fare un esempio, è un luogo di riflessione così come la biblioteca è un luogo di studio e di approfondimento. Dal Gran Salon alla sala da pranzo fino alla sala da gioco e delle curiosità e addirittura alle cucine con opere dal tema “alimentare”, ogni opera, da quelle precristiane fino all’arte moderna, ha una sua orecisa collocazione.
Tenendosi al passo con i tempi, la casa editrice Rizzoli ha giustamente deciso di realizzarne una versione digitale che possa sfruttare fino in fondo le possibilità che tablet e device offrono. Dalla Pala di Brera di Piero della Francesca al Giuramento degli Orazi di David, dalla Nascita di Venere di Botticelli alla Canestra di frutta di Caravaggio, tante sono le opere che si possono ammirare in questo museo creato su misura. La firma di Daverio è evidente, nel piglio ironico e puntuale, nelle descrizioni attente e particolareggiate che portano il lettore ad avvelersi di un nuovo punto di vista, origi-
nale e mai scontato. Il libro è arricchito da più di 800 tra riproduzioni di quadri (a dimensione intera e particolari) e disegni al tratto. Testo e immagini si avvalgono, come in ogni enhanced book che si rispetti, di una buona dose di interattività con più di 280 didascalie pop-up e 160 link, dalle miniature dei quadri presenti nella mappe delle stanze del museo, fino all’immagine a grandi dimensioni e al testo che la descrive nonché una buona dose di link ai siti web dei musei che ospitano davvero le opere, ottimi per incuriosirci abbastanza da decidere di organizzare un viaggio per vederle nella loro versione “reale”. Insomma qui l’arte si avvale al 100% delle potenzialità offerte dall’interattività, rendendo la ricerca e l’approfondimento a portata di clic. Alcuni potrebbero criticare le scelte delle opere effettuate dall’autore, mache ha fatto una sua personale selezione. Prendere o lasciare. Inoltre "l'argomento trattato in questo libro non è la pittura ma i quadri" scrive lo stesso Daverio "la pittura è una prassi ben vasta rispetto al tema." Vista la mole di materiale proposto e la cura nei particolari, ci sembra sicuramente più che sufficiente.
LA STORIA DELL’AMICIZIA DI DUE GRANDI TENNISTI SCAMPATI AL NAUFRAGIO
Karl Behr e Richard Norris Williams
Dal 14 aprile
in tutte
le librerie
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IL PODIO DI WWW.OKBOOK.IT
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TESTA ALTA, DUE PIEDI
CENTRE COURT
I RAGAZZI DI PRIMA CLASSE
franco esposito
stefano semeraro
daniele azzolini
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’umanità di un’irripetibile epoca di calciomercato. Il calcio e noi italiani, all’alba degli anni Cinquanta e nei decenni successivi.
n primo volume per raccontare i grandi protagonisti del tennis (fino agli anni ‘60) che hanno raggiunto il campo centrale di Wimbledon.
a storia dei tennisti che sopravvisero al naufragio del Titanic, ai quali viene affidato uno dei compiti più difficili: raccontare il ritorno alla vita.
IN PORTO CON IL TITANIC
Ormai non si può più parlare di novità o di apparizione fugace. L’eBook è arrivato per restare.
nicoletta azzolini
I
l Titanic veniva creduto inaffondabile e invece non ha avuto modo di completare neanche il suo primo viaggio. Sulla longevit‡ del libro digitale, d'altro canto, molti non scommettono ancora ma tutto sommato a due anni dalla vera riscoperta di questo formato, il libro digitale Ë pi˘ che presente e non accenna ad alcuna ritirata. Certo, il mercato, come abbiamo avuto
modo di ripetere tante volte, cresce a rilento. Certo, Ë un momento in cui in generale il mercato editoriale Ë contratto, ma in gran parte la causa Ë soprattutto la crisi generale che porta i compratori a risparmiare su tutto. Ma sempre pi˘ persone acquistano i device con i quali Ë possibile la lettura digitale e sempre maggiore Ë il catalogo di eBook presente sul web. Non a caso ormai molti
la rICamatrICe dI segretI . alcott Formati: ePub Prezzo: €6,99 Editore: Tre60 È stata una bugia che ha permesso a Tess di salire sulla nave più lussuosa del mondo: stanca di passare le giornate a cucire per pochi spiccioli e dotata di grande talento come ricamatrice, la ragazza ha trovato il coraggio di avvicinare e farsi assumere da Lady Gordon, celebre stilista.
concorsi letterari accettano opere digitali o creano sezioni apposite per esse. Non a caso cominciano a essere prodotte opere fruibili soprattutto come file, come nel caso del ricchissimo "Il Museo immaginato" di Philippe Daverio. Non a caso, a 100 anni dallíaffondamento del Titanic, la selezione di eBook dedicati al naufragio pi˘ catastrofico della storia è più ampia che mai.
I segretI della maledIzIone del tItanIC . polidoro
Formato: ePub Prezzo: €0,49 Editore: Piemme Misteriose visioni, terrificanti presentimenti, funesti presagi. Furono molte le persone che ebbero la premonizione che qualcosa di drammatico sarebbe accaduto nel corso del primo viaggio del Titanic. Massimo Polidoro passa in rassegna i resoconti più noti e sorprendenti.
la strada In Fondo al mare . fleming Formati: ePub Prezzo: €4,99 Editore: Newton Compton
Due continenti, tre generazioni e tre famiglie in una storia che attraversa mezzo secolo e s’intreccia a partire dal primo e unico viaggio del Titanic e dalle vite di May Smith, passeggera di terza classe decisa a inseguire il sogno americano e la benestante Celeste Parkes.
sherloCk holmes e la tragedIa del tItanIC . seil Formati: ePub Editore: Delos
Prezzo: €1,99
Salito sul Titanic insieme a Watson e travestito da commodoro, Holmes ha l’incarico di badare a Christine Norton, giovane agente segreto, che deve consegnare alla marina statunitense dei progetti di grande importanza.
I ragazzI dI PrIma Classe . azzolini Formati: ePub Prezzo: €4,99 Editore: Absolutely Free Editore Fra i superstiti della tragedia del Titanic alcuni dei tennisti più forti di quegli anni: Richard Norris Williams e Karl Behr, i cui destini síintrecciano sul ponte della nave e poi sui campi da tennis più importanti del mondo.
tItanIC . lord Formati: ePub Editore: Garzanti
Prezzo: € 8,99
Intervistando i superstiti con la spregiudicatezza e lo scrupolo del grande giornalista, ricostruendo i fatti con la precisione dello storico, Walter Lord racconta in presa diretta l'affondamento del Titanic.
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LE NOVITÀ in DIGITALE CENTRE COURT
LA E SENZA ACCENTO
I RAGAZZI DI PRIMA CLASSE
stefano semeraro
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daniele azzolini
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armen si crede fredda e sprezzante e così si mostra agli altri; quando si scopre fragile e insicura, continua a nascondere ciò che sente davvero.
n primo volume per raccontare i grandi protagonisti del tennis (fino agli anni ‘60) che hanno raggiunto il campo centrale di Wimbledon.
LE CLASSIFICHE
a storia dei tennisti che sopravvisero al naufragio del Titanic, ai quali viene affidato uno dei compiti più difficili: raccontare il ritorno alla vita.
GLI EBOOK PIÙ ACQUISTATI SUGLI SCAFFALI DELLE MIGLIORI LIBRERIE ON-LINE/al 28.04.2012 1 L'uomo di paglia
1 Il mercante di libri
Smith, Longanesi
3 Dai diamanti non nasce niente 4 Il turno di notte lo fanno le stelle 5 Lost in Italy 2 6 Dizionario delle cose perdute
2 Proposta in abito bianco
Simoni, Newton Compton
Dandini, Rizzoli De Luca, Feltrinelli Sloan, Mondadori
Guccini, Mondadori
Patterson/Ledwidge, Tre60
Sloan, Mondadori
Benni, Feltrinelli
10 Fai bei sogni
Gramellini, Longanesi
1 Il mercante di libri
2 L'uomo di paglia Connelly, Piemme
3 Umberto, la Nera e la Marrone AA.VV., Affari Italiani Editore
4 Uccelli da preda Smith, Longanesi 5 L'uomo che mise fine alla Storia Liu, 40K 6 Storia del Partito del progresso... Hasek, Sugaman 7 I segreti della maledizione del Titanic Polidoro, Piemme 8 Vada a bordo, cazzo! AA.VV , Affari Italiani Editore 9 E poi chi lo porta fuori il cane? Berselli, Mondadori 10 Lost in Italy 3 Sloan, Mondadori
1 Il momento è delicato
maledetti
Faletti, Einaudi
I contendenti Grisham, Mondadori La dieta Dukan Dukan, Sperling & Kupfer Fai bei sogni Gramellini, Longanesi Il silenzio dell'onda Carofiglio, Rizzoli 1Q84 Murakami, Einaudi Amore zucchero e cannella Bratley, Newton Compton
9 Uomini che odiano le donne 10 Il diavolo, certamente
Larsson, Marsilio
Camilleri, Mondadori
3 4 5 6
Mayo, Harlequin Mondadori
Il rumore dei baci a vuoto Ligabue, Einaudi E poi chi lo porta fuori il cane? Berselli, Mondadori Respiro corto Carlotto, Einaudi La cura Cook, Sperling & Kupfer La cucina dei desideri segreti
8 La lussuria 9 Una sola notte 10 L'ora decisiva
Gee, Piemme
AA. VV., Piemme Patterson/Ledwidge, Tre60
Child, Longanesi
Patterson, Tre60
2 La mano sinistra di Satana
2 Tre atti e due tempi
3 4 5 6 7
1 Una sola notte
Ammaniti, Einaudi
Simoni, Newton Compton
3 4 5 6 7 8
Mortimer, Harlequin Mondadori
maledetti
Connelly, Piemme
2 Uccelli da preda
7 Una sola notte 8 Lost in Italy 3 9 L' ora più bella
1 Il segreto di Annie
Genovesi, Newton Compton
Thomas Jay Libutti, Fazi La casa sopra i portici Verdone, Bompiani Grazie per quella volta Dandini, Rizzoli La strage. Il romanzo di piazza Fontana
2 L'incubo del babau
D'antonio, Seneca Edizioni
3 L'isola perduta Rogan, Tre60 4 Il profanatore di biblioteche proibite
Mosca, Newton Compton
Bruschini, Newton Compton
5 Il turno di notte lo fanno le stelle De Luca, Feltrinelli 6 333. la formula segreta di Dante
Cacucci, Feltrinelli
Palov, Newton Compton
7 Il museo immaginato 8 Nessuno può portarti un fiore
Daverio, Rizzoli
9 Una sola notte Patterson/Ledwidge, Tre60 10 La terza guerra mondiale? Chi comanda...
Fazi, Fazi
Masello, Newton Compton
7 La città perduta dei templari 8 L'ora più bella 9 Fai bei sogni 10 Una barca nel bosco
Benni, Feltrinelli
Gramellini, Longanesi
Mastrocola, Guanda
e.zine 22 L’intervista
Le pagine de
MARCO DI MARCO, EDITOR DI MARSILIO.
L’EMOZIONE, BASE DI OGNI ROMANZO Intervista a Marco di Marco, editor Marsilio dal 2009 alla ricerca di nuovi talenti made in Italy
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al 2009 editor presso la casa editrice Marsilio. Prima ancora, hai lavorato con minim um fax, dove hai fatto la cosid det ta " gavett a". Al la fine, comunque, hai avuto gr and i sod di sf azi o ni dalla tua carriera. Come è nata l’idea di lavorare in questo settore? Sarò banale, ho sempre letto tanto, fin da piccolo, e la passione per i libri, non solo per il loro contenuto ma anche come oggetti, è cresciuta negli anni, nonostante i miei studi procedessero in direzioni diverse. Sono uno di quelli che frequenta le bancarelle in cerca di vecchie edizioni, di chicche introvabili. Al di là del testo in sé amo «sondare» il libro nelle
diego manzetti
sue componenti fisiche (la carta, la rilegatura) ed estetiche (copertina, carattere usato per il testo, etc...). Ho pensato che forse c'era un modo per rendere questa passione qualcosa di più che la soddisfazione di un bisogno, così mentre stavo per laurearmi, ho fatto un corso per redattori editoriali e lì ho incontrato Marco Cassini, editore di minimum fax, ci siamo riconosciuti come animali molto simili, e subito dopo la laurea ho iniziato uno stage nella sua casa editrice, e lì sono rimasto per circa otto anni (tranne una piccola parentesi in cui ho lavorato ad Arcana). Se oggi sono quello che sono una gran parte del merito va sicuramente a quel fortunato incontro. Avendo letto altre tue intervi ste, ho appre so dei tuoi studi universitari in le gge . Cos’è che non ti ha convinto di q uell a ch a avre bbe potuto essere la tua carriera nel settore legale? Il fatto che studiassi per l'esame, senza pormi grandi domande su quello che avevo di fronte. Osservando alcuni dei miei compagni, il loro modo di porsi sulle questioni giuridiche che studiavamo, la loro voglia di sviscerare, analizzare, risalire alla logica del legislatore, mi ha fatto capire che non sa-
rei mai stato un vero giurista. Quei miei amici oggi sono avvocati di grido, magistrati, notai. Io al massimo sarei potuto essere un avvocatucolo di provincia nello studio legale di un amico di mio padre, e questo non mi andava bene. Ho capito che la mia ambizione doveva dirigere il passo altrove. Veniamo ora alla tua attività. Immagino riceviate un incredibile numero di manoscritti ogni giorno. Leggete tutto il materiale che ricevete o fate subito una scrematura i ni z ia le ? Qu al i so no l e caratteristiche che cercat e i n u n m an o sc r i t to o meglio, quali sono le caratteristiche che vi spingono ad accantonare immediatamente un testo? La mole di manoscritti che riceviamo è sempre abnorme rispetto alle energie lavorative. Cerchiamo di leggere sempre tutto quello che ci arriva, certo, in molti casi non è necessario arrivare in fondo a un romanzo per capire che non è pubblicabile; oggi con dieci anni di lavoro alle spalle, posso dire serenamente che spesso bastano venti pagine, anche meno: questo è il caso dei romanzi davvero brutti - un buon numero del totale - ma ci sono anche diverse volte in cui leggi gran parte del testo, perché qualcosa sembra esserci, si insinua la speranza che andando avanti la storia e la scrittura reggano o migliorino addirittura, e poi invece si resta nel limbo tipico del «niente di che», e in questi casi io sono per non pubblicarli. Non c'è qualcosa che cerco in particolare, ogni libro va preso per
quello che è, ci sono romanzi che ti catturano per la loro letterarietà, altri che ti seducono per la storia che raccontano, altri che hanno una spiccata originalità di voce. È poi ovvio che ognuno ha dei gusti letterari propri ma a prescindere da questo è sempre una questione di forza del romanzo, della sua capacità di trascinarti nell'arena della narrazione. E nella valutazione sempre, almeno per me, la componente emotiva ha un grande ruolo. Ma d'altronde mentre un romanzo che emoziona è quasi certamente ben scritto, non è vero il contrario. Dal tuo punto di vista è utile per un g iovane scrittore farsi seguire da un’agenzia letteraria? Io credo che se un «giovane scrittore» (e qui si potrebbe aprire una lunga parentesi su cosa questa espressione voglia dire) ha scritto un bel romanzo, troverà sempre l'editore che lo pubblicherà. Detto questo, le agenzie fanno, o dovrebbero fare, quella prima scrematura che tu citavi all'inizio, e dovrebbero rappresentare solo quei romanzi e quegli autori per cui davvero valga la pena, ma non sempre è così. Ci sono bravi agenti, cattivi agenti, finti agenti. Occorre sapersi districare nella giungla. Oltre al materiale che ricevete, vi muovete anche per individuare nuovi talenti sul web? Prendo ad esempio il caso di Federico Baccomo, che ha iniziato a scrivere sul proprio blog, diventando poi un caso editoriale. La rete sicuramente ha aperto
un canale di ricerca in più, e oltre ai blog dei singoli ci sono alcuni litblog (da NazioneIndiana al Primo Amore) e riviste letterarie che pubblicano racconti o estratti di esordienti, diventando a volte delle belle vetrine da monitorare. Va però anche tenuto presente che le scritture della rete e per la rete sono qualcosa di diverso dalla letteratura e dalla narrativa in senso proprio, perché nascono da esigenze di utilizzazione e consumo legate alla velocità, al tempo reale. Credo sia difficile trovare sulla rete un romanzo (mettiamo il caso di fare un romanzo da un blog). Con Baccomo siamo stati fortunati, dietro il blog c'era un talento e una voce originale che dovevano solo essere scoperti. E personalmente questo talento e questa voce si vedono ancora di più nel suo secondo romanzo, «La gente che sta bene», una commedia molto più amara e una storia ancora più solida del fortunato «Studio illegale». Ti andrebbe di parlarci di qualche manoscr itto su cui hai lavorato da quando sei in Marsilio e che ti ha dato particolare soddisfazione? Sicuramente il 2011 è stato l'anno di «Tu sei il male», il primo romanzo della trilogia noir di Roberto Costantini, che ha avuto un grandissimo successo di critica e di classifica. È stata una bellissima sfida lavorare sul suo libro, per la complessità dell’intreccio - che si dipana lungo 700 pagine - e per la varietà di personaggi messi in campo dall'autore. Per fortuna non è ancora finita, proprio in questi giorni sono al lavoro sul secondo romanzo. Mi sono poi divertito molto nel lavorare su «Il fiuto dello Squalo» dello scrittore napoletano Gianni Solla, una commedia nera d'ambientazione partenopea e atmosfere sorrentiniane, per una storia sulla incapacità di sfuggire alla propria natura.
www.i-libri.com
Quanto è importante al giorno d’oggi l’utilizzo di nuove tecnologie per un editore? Mi riferisco sia al pubblicare il proprio catalogo in formato digitale che al promuoverlo sul web. Sono se m pr e pi ù d i ffu si i blog letterari ed i siti dove si parla di libri, così come aumentano in modo espon e n z i a l e l e d i sc u s s i o n i sui social network. Sono dell’idea che ignorare gli strumenti delle nuove tecnologie, tanto la pubblicazione digitale quanto la promozione del proprio catalogo attraverso le «vie social» (anche qui da Facebook a Twitter, da Anobii agli arcipelaghi di litblog), sia un atto di miopia. Da un lato l'ebook è una realtà editoriale ormai non più trascurabile che sta gradualmente guadagnando fette del mercato, dall'altro l'amplificazione del passaparola sui libri attraverso la rete e i suoi nuovi strumenti sono non solo un nuovo canale di promozione ma anche un luogo in più di dibattito culturale, quando come accade a volte - non diventa il lettino dello psicologo su cui sfogare le proprie frustrazioni da scrittori o intellettuali falliti. Non credo che si possa guardare a tutto ciò con scetticismo reazionario, credo invece che il digitale ci offra molte possibilità, complementari agli strumenti e ai canali tradizionali, ma ormai necessarie. Come sta sviluppandosi il mondo dell’editoria? Sono
sempre di più le case editrici a pagamento, accompagnate ora dai num e r o s i si t i c h e o f fr o no serviz i d i p rin t- on -d emand, alcuni dei quali di p ro p r i e tà d i i m po r t an ti gruppi editoriali. Consi derati gli alti costi necessari per la pubblicazione e distribuzione di un libro, ritieni sia ancora p o s s i b i l e i n t r a p r e nd e r e un’attività di editore non a pagamento? Lo scrittore non dovrebbe mai essere editore di se stesso, è una delle cose peggiori che possa capitargli. Credo che il self publishing sia una grossa bufala, non esiste nella realtà, perché si viene sempre pubblicati da qualcuno, è solo il tentativo che la distribuzione sta facendo di spostare su se stessa anche la figura editoriale. Chi mette i suoi libri autopodotti su Amazon di fatto viene pubblicato da Amazon, lo stesso vale per quella cosa orrenda che è l'operazione ilmiolibro.it, in cui si illudono le persone di valere qualcosa come scrittori e li si convince che qualcuno si accorgerà di loro. Non si può però ignorare il fatto che la schiera degli aspiranti scrittori cresce sempre più, superando si c u ra me nt e l a c apa ci t à di assorbimento degli edit or i che no n chiedo no contributi (e proba bilm e nt e an c h e q u e l l a d e i lettori). Può quindi effettivamente generarsi la situazione in cui autori di
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talento non riescono a pubblicare le proprie opere, dove ndo necessariamente ricorrere a delle soluzioni alternative. Non si tratta certamente di una novità: l o ste sso è acc aduto c on Moravia, che ha esordito coprendo le spese di pubblicazione de “Gli indifferenti”. Ritieni che un’ edi tor ia a pagame nto ma "di qualità", che dietro c o nt r i bu t o l avo r i se r i a mente sull’editing e sulla promozione , possa essere una soluzione valida? Per me l’editoria a pagamento semplicemente non è editoria. Non esiste che l'autore debba pagare per vedere la sua opera pubblicata (Moravia non credo sia stato contento di pagare le spese di pubblicazione de «Gli indifferenti», credo che sia stata l’extrema ratio), nel rapporto editoriale l’autore ci mette il testo che ha scritto e l’editore ci mette il rischio di impresa, altrimenti vada a fare il tipografo. Tutto quello che tu dici è vero: troppi aspiranti scrittori, e minore capacità di assorbimento degli interlocutori editoriali. La soluzione c’è ma non piace a nessuno: dovremmo pubblicare tutti meno e pubblicare meglio. Ma resto dell’idea che i bei libri vengono sempre a galla, gli autori bravi, gli scrittori veri, trovano sempre un editore, magari piccolo, di ricerca, ma lo trovano. Poi il romanzo successivo lo pubblicano con i grandi gruppi.
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Le pagine de
Recensione
L’ARGENTINA IN PRIMO PIANO NELL’INTRICATO GIALLO DI BUSOTTI stefano costa
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on si può dire che non sia anche divertente questo nuovo, secondo romanzo di Fabio Bussotti. Sin dal titolo, “Il cameriere di Borges” rivela la propensione dell’Autore a instradare nelle righe del testo il lascito di una grande figura del passato: dopo “L’invidia di Velázquez” (Sironi, 2008) qui è la presenza costante di uno dei padri della letteratura argentina del ‘900 a guidare il lettore attraverso un labirintico – non poteva essere altrimenti! – gioco d’invenzioni, di citazioni, di scambi di persona, d’inseguimenti. A far da teatro a corse e fughe stanno interi Paesi e ancor più vaste distanze, da Roma a Buenos Aires, dalla presente quotidianità a un passato che avvicina l’evanescente Evaristo Torriani tanto a Che Guevara quanto a Jorge Luis Borges. Non s’è ancora detto che “Il cameriere di Borges”, giallo dall’intreccio avventuroso, si tinge di quel noir vicino a Chandler del quale sembra riecheggiare qualche umore fantastico e discapito di, forse, più prepotenti contesti cittadini. La trama s’innesca nel
momento in cui al commissario Bertone viene chiesto un favore: Evaristo Torriani, anziano vicino di casa, deve andare a trovare la figlia a Palermo – città sicula o omonimo quartiere di Buenos Aires? – e domanda al commissario se può custodirgli una busta sino al suo ritorno. Un ben organizzato tentativo di rapina, tutt’altro che un gesto abbozzato– qualcuno sta cercando questa busta – getta Bertone in un vortice di interrogativi e lo costringe a indagini serrate. Cosa contiene la busta? E di conseguenza, perché è tanto preziosa? Qual è la vera identità di Evaristo Torriani? Queste sono alcune delle domande che creano il dedalo di strade attraverso il quale Bertone si muove insieme a riuscitissimi personaggi femmili. Intenso, seppur nella distanza tra fraintendibili gesti di riavvicinamento/allontanamento, è il rapporto con l’ex moglie. Capace di assumere il colorito cangiante di qualcosa ancora in via di definizione è invece il rapporto tra Bertone e la
IL CAMERIERE Fabio Busotti
L’ANGOLO DI GEENA Le pillole e gli aneddoti giornalieri di Geena, autrice del romanzo “La e senza accento”
DI BORGES
Editore Perdisa Anno 2012 eBook € 6,90 ePub sua nuova compagna, che da “fiamma” si trasforma sempre più in “donna da amare”... sino a che anche le loro mani non decideranno se stare unite per sempre o se salutarsi. Romanzo di tradimenti – su tutti i piani: professionale, sentimentale, epocale – “Il cameriere di Borges” tenta di sciogliere in una trama davvero avvincente quesiti che riguardano il destino d’un popolo, quello argentino, e dei suoi figli: forse la busta che Torriani lascia a Bertone potrebbe contenere l’elenco degli orfani del regime di Videla. Un tradimento nel tradimento, che è quello di Torriani verso il Che, verso il suo Paese – l’Argentina – ma che è contemporaneamente il modo più intimo e forte che un uomo come Torriani ha ancora a disposizione, dopo decenni, per mettersi dalla parte di chi chiede giustizia alla Storia, conservando irrimendiabilmente in cuore il timore che questa giustizia non verrà mai.
Inutile anticipare altro su trama, riflessioni, rievocazioni di intellettuali e di luoghi irrinunciabili per chi conosce o vuol conoscere l’Argentina, lascio al lettore il gusto di sgattaiolare tra continui rimandi d’opere, versi poetici, volti; tra questo mix di generi – mi si passi l’espressione – sta l’attimo per l’impegno civile. Non pare esagerato, com’è stato più volte sottolineato in interventi e altre recensioni, immaginarsi questo romanzo trasposto sul grande schermo: l’azione non manca, il momento della riflessione neppure; uno stile che in una parola potrebbe essere definito “sobrio” non s’impone mai alla narrazione, non la oscura, anzi: la valorizza proprio nel lasciarla fluire liberamente. Molta Buenos Aires si dipana tra queste pagine creando immagini d’una letteratura che, come spesso accade per quella Argentina, sa di inganno e di polvere.
Se gli altri ridono di te... prova a farlo anche tu. Puó essere divertente" ******** "Non contare le ore che ti separano dalla felicità, ma prova a renderle felici" ******** "Mi sento sola tra la gente" ******** "La felicità non è mai un regalo, ma una faticosa conquista" ******** "A volte la scelta difficile non è partire, bensì restare" ******** "Buongiorno a chi ha voglia di dare un nuovo senso" ******** "Siamo tutti prigionieri di noi stessi" ******** "Ogni scelta comporta una rinuncia" ******** "Perdonare non significa dimenticare"
NEW! LA NUOV NUOVA A VERSIONE SITO DEL SIT O E’ ONLINE
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Barnes & Noble e Microsoft insieme per contrastare lo strapotere di Amazon
e alcuni già prospettavano la caduta del gigante statunitense ha appena delle librerie americane, Barnes & Noble, nel concluso un affare da cagiro di pochi anni, si dovranno ricredere. pogiro: Microsoft inveLa società statunitense fa un interessante salto al stirà ben 300 milioni di centro della scena europea, lanciando il Nook dollari in una società susTouch a soli € 99 diventando diretto concorrente sidiaria della Barnes & Noble. La sodel Kindle di Amazon anche nel veccietà non ha chio continente. ancora un noMa soprattutto ha presentato il suo me, ma la nuovo prodotto, il N oo k T ou ch Glow Light. La base è la stessa del joint venture porterà il Nook ad avere un’applicazione Nook Touch, uno schermo a 6 pollici per i sistemi operativi Windows 8 e concon tecnologia eInk Pearl, quasi 60 giorni di batteria e 2 GB di memoria, sentirà agli utenti di Microsoft negli Stacon possibilità di espansione. La vera ti Uniti e nel mondo (stiamo parlando di novità è il “glow light”, ovvero l’illu- Nook Touch Glow Light centinaia di milioni di persone) di ragminazione dello schermo, realizzata giungere il più largo catalogo mondiale pensando alla lettura notturna. di eBook, magazine e giornali digitali fornito da La tecnologia è delle più avanuna società, la Barnes & Nozate: Flex Lightning illuble, appunto, che per anni è mina lo schermo eInk con un stata leader in America nella leggero bagliore, spalmato in vendita di prodotti editoriali. maniera uniforme su tutta la superficie. Il tutto senza emetIl progesso tecnologico dei tere radiazioni di luce verso gli reader digitali sembra contiocchi (cosa che invece fanno nuare senza battute d’arresto, gli schermi LCD retroillumi- confronto fra display classico e illuminato ma una prima nota negativa nati, come quelli dei tablet ad sul fronte del mercato arriva esempio). Il Glow Light, inoltre, si attiva solo se ne- dalla società produttrice dei display pearl. La eInk Holdings ha subito un calo di fatturato cessario: in spiaggia, ad esempio il nuovo con una perdita pari a 26.67 milioni di Nook si comporterà esattamente come dollari per il primo trimestre del 2012. qualsiasi altro eBook reader. L’unica atSembra in contraddizione con la quantitenzione richiesta da parte dell’utente è tà di novità mensili nel mondo dei lettori che, se usato sempre in modalità “illumidi eBook ma da una parte è da considenato”, la batteria del Nook Touch Glow rarsi il calo delle vendite naturale dopo il Light durerà circa 30 giorni. periodo natalizio e, dall’altra, la sempre Il prezzo di lancio è di 139 dollari e si più ingombrante presenza dei tablet. può già acquistare dagli Stati Uniti. Tecnologia eInk Resta da vedere se l’avanzata dei tablet Barnes & Noble si sta decisamente corazzando con- continuerà imperterrita o se il mercato si assesterà tro lo strapotere di Amazon. Oltre ad aver preso la dando il giusto spazio a un prodotto più di nicchia e decisione di espandersi oltre l’Atlantico, l’azienda specifico come l’eBook reader.
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INTO THE NET
LA STAMPA ITALIANA SCOPRE FACEBOOK.. ...ma fatica ancora a coinvolgere adeguatamente i propri fan in un dialogo interattivo e costante. È questo, in sintesi, il risultato dell'indagine condotta da BlogMeter, società di analisi delle conversazioni e delle interazioni in rete tra aziende e utenti, che ha stilato il primo Rapporto sulle performance dei giornali cartacei su Facebook, passando in rassegna ben 161 testate, analizzate per numero di fan e interazioni. Nella classifica stilata da BlogMetere, tra i quotidiani svettano La Repubblica, il Fatto Quotidiano e Leggo, tra i settimanali, Internazionale, Confidenze e L'Espresso, tra i mensili Vogue Italia e La Repubblica XL.
L’INCUBO
DEL
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Un fiore di incontri al Salone del Libro di Torino 2012, in partenza il prossimo 10 maggio. Tra le novità assolute, Amazon, Nokia e Sony pronte a darsi battaglia a suon di novità in campo di eReader.
il suo editore, HarperCollins, riguardo al prezzo di vendita dei propri eBook: 11 dei suoi titoli saranno venduti a 0,99$ per un arco di tempo indeterminato.
Paulo Coelho ha raggiunto un accordo con
Feltrinelli investe in redattori? No, nella
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#news
Scuola Holden. Il gruppo editoriale, attraverso la holding Effe 2005, ha completato un'operazione che la porta a detenere una partecipazione del 49,8%. Da “Scuola Holden” a “Scuola Holding”.
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E il marchio Melbookstore entra in Ibs. Sembra proprio che Ibs.it sia deciso a sfidare il colosso Ama-
Il thriller sullo stalking, L’incubo del babau di Angelo D’Antonio, conquista il primo posto delle vendite su Net-ebook. L’autore devolverà il 50% del ricavato all’Associazione torinse anti-stalking A.Tor.A.S.
zon con punti vendita che diventeranno luoghi d’acquisto di beni fisici, ma anche e soprattutto di informazione e sensibilizzazione della clientela al mondo digitale.
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Al via a Bra, dal 16 maggio, il Salone del Libro per Ragazzi. Cinque giorni dedicati al meglio dell’editoria under 14, oltre 11 mila titoli presenti alla mostra mercato, 26 laboratori dedicati a scuole e visitatori, più di 20 autori presenti
all’evento e pronti a incontrare grandi e piccini.
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Accordo per l'editoria digitale: Microsoft investe 300 milioni e si allea con Barnes&Noble. Approfondimento nella rubrica “Roba da reader”.
#news
Al via la seconda edizione de Ilmioesordio.it, il concorso del sito ilmiolibro.it dedicato ai nuovi talenti della narrativa italiana. Un’opportunità
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e
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alia Google Current arriva inla Itsua applicazione
Google ha aggiornato zine digitale per Go ogl e Cu rre nt, il maga artphone o tasm consultare le notizie da per l'Italia con e ch an ile nib po blet, ora dis . ne lia testate Ita e, si tratta di un Per chi non lo conoscess gere le princileg di software che consente divise per argopali testate di notizie, cia ottimizzata ac menti, tramite un interf let e smartphone. tab e, bil mo per dispositivi
BABAU
Lotta allo stalking le tematiche sociali premiano con il primo posto in classifica
per tutti gli aspiranti scrittori, che desiderano sottoporre le loro opere a professionisti del mondo editoriale.
il Bando per Attività Culturali dell'Adisu Roma.
Nasce Daily Storm, nuova testata online per i giovani. A presentare ilprogetto sono gli stessi ideatori, un gruppo di giovanissimi tra i 18 e i 22 anni che con questa idea ha vinto
Random House Mondadori, in collaborazione con le ferrovie spagnole, danno vita al treno degli eBook. Le ferrovie spagnole offriranno assaggi letterari gratuiti a
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Al Festival del Giornalismo di Perugia, “Il giornalista hacker”: l’eBook gratuito per proteggere i propri dati.
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na redazione di 6 persone è stata creata appositamente per convertire i contenuti dell'edizione cartacea tradizionale e anche per arricchirli per la trasposizione su iPad, così da dare la possibilità di leggere un vero e proprio quotidiano in versione digitale arricchita, fin dalle 6 del mattino, tutti i giorni. Il lettore dispone di tre modalità diverse per accedere e consultare le informazioni del Corriere. La modalità tradizionale che permette di leggere il quotidiano in formato PDF sullo schermo del tablet, ora è affiancata dalla prima pagina digitale e anche dalla modalità tag cloud. La nuova prima pagina digitale sfrutta le funzioni grafiche e multimediali di iPad, mentre la tag cloud propone una
tutti i passeggeri muniti di device con fotocamera in grado di leggere i QR code.
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Gli sconti influenzano le classifiche. Gli ebook di Michael Connelly e Wilbur Smith, disponibili martedì 17 aprile rispettivamente a 0,99 e 1,99 euro, conquistano i primi posti su Ibs.it.
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I tablet guadagnano terreno sugli eBook reader. Lettori che
serie di parole chiave in base ai temi più caldi del giorno su cui l'utente può effettuare un tap per raggiungere immediatamente i relativi articoli.» ha spiegato Filippo De Palo, marketing e communication manager RCS Mediagroup, durante il lancio di Corriere della Sera Digital Edition.
utilizzano un eReader: 58% (-14%) Lettori che utilizzano un tablet: 24% (+11%)
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IN REDAZIONE Daniele Azzolini direttore responsabile Moreno Scorpioni inchieste Gianluca Comuniello recensioni Nicoletta Azzolini rubriche Ivan Pasquariello segreteria redazione Francesca Cicchitti pubblicità collaboratori
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