Anno I - Numero 1 - Giugno 2011 -
Anno I - Numero 1 - Giugno 2011 -
Il notiziario di Ufficio guide
GIUGNO 2011 dom. 5 - Alpi Apuane, il monte Altissimo, la leggendaria montagna di Michelangelo;
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MAGGIO 2011 dal 7 al 22 - CORSO di ROCCIA;
dom. 12 - Alpi Apuane, l'anello della Pania;
4 -18 - 25 e 9/10 luglio - Corso di arrampicata sportiva su roccia;
sab. 18 e dom 19 - La suggestiva Alpe della Luna;
GIUGNO 2011
Dom. 19 - Riserva Naturale Acquerino Cantagallo, l'anello di Fonterebbi; dom. 26 - Appennino Tosco-emiliano Il sentiero Airone 2; dom. 26 - Riserva nat. Orrido di Botri, visita guidata
5-12 e 19 - CORSO di vie ferrate; LUGLIO 2011 dal 9 al 15 -settimana di alta montagna sul Monte Bianco; dal 20 al 24 - trekking sulle Alpi Carniche;
LUGLIO 2011 sab. 2 - Riserva nat. Orrido di Botri, visita guidata;
AGOSTO 2011 dal 5 al 7 - I 4.000 del Monte Rosa;
dom. 3 - Riserva nat. Orrido di Botri, visita guidata;
dal 12 al 15 - salita sul Cervino:
da ven. 8 a dom. 10 - Tour del MONVISO, il Re di pietra; sab. 16 e dom 17 - Appennino Tosco-emiliano il sentiero Airone n. 3;
dal 16 al 19 - Gran Sasso arrampicate e trekking;
dom. 17 - Riserva nat. Orrido di Botri, visita guidata; dom. 24 - Palazzuolo sul Senio e le feste medievali, trekking fino a Badia di Susinana,
dal 20 al 27 - Corso di yengar yoga e trekking nei dintorni del Monte Rosa; SETTEMBRE—OTTOBRE Settembre – ottobre — CORSO di ROCCIA.
dom. 24 - Riserva nat. Orrido di Botri, visita guidata; dal 23 al 27 - Sul granito della val Masino, il sentiero ROMA; dom. 31 - il giro del monte Croce da Fornovolasco; AGOSTO 2011 dal 26 al 28 - Dolomiti, escursioni nei dintorni del Sassolungo; SETTEMBRE 2011 da sab. 8 a mar. 11- Dolomiti, Alta via n.° 2; da giov. 23 a mar. 27 - Corsica, sulle cime più alte dell'Isola, il monte Cinto e la Paglia Orba; OTTOBRE 2011 sab. 1 e dom. 2 - Apuane meridionali, escursioni fra le Panie; dom. 16 - Dagli Etruschi a Napoleone, il promontorio di Piombino; NOVEMBRE 2011 dom. 20 - Il golfo dei Poeti, Portovenere e l'Isola della Palmaria;
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BREVE STORIA DELLA NOSTRA ASSOCIAZIONE, 10 ANNI DI ATTIVITÀ
Sommario
La nostra storia
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Le Guide autorizzate
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Le nostre Guide
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L’escursione del mese
5
La sicurezza in montagna
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Il castagno e Piante spontanee
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I negozi specializzati
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Energia e ambiente, le pale eoliche
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La posta dei lettori 7
La nostra associazione nasce nei primi mesi del 2000 da un’idea di Roberto Marotta della libreria Stella Alpina che volle riunire le Guide Alpine e le Guide Ambientali appena uscite dal primo corso di formazione che faceva seguito alla nuova legge regionale che istituiva queste nuove figure professionali. Anche il nome dell’associazione è stata una scelta di Roberto per riproporre al “sud” delle Alpi quanto già esisteva nei paesi di montagna, famosi sono gli uffici delle guide di Courmayeur e Chamonix. E’ iniziata cosi la nostra scommessa nell’organizzare escursioni, trekking e soggiorni.
Era giugno del 2001 e con un bus noleggiato siamo andati in più di 40 persone all’Alpe della Grotta, le nostre Guide Alpine Pasquale e Cristiano hanno messo a disposizione le loro competenze per far provare ad arrampicare dietro al rifugio e a salire la via ferrata del Procinto. Le guide escursionistiche hanno accompagnato un gruppo alla foce di Petrosciana e poi al monte Forato. E’ stata una bella giornata anche se nel finale un forte temporale ci ha annaffiati abbondantemente. Ma possiamo dire che è stato un ottimo inizio. Timidamente, ma con molto entusiasmo, abbiamo cominciato a pensare e proporre itinerari, inizialmente di un solo giorno e poi anche brevi soggiorni, ricordo sempre che la pri-
ma gita in programma di 2 giorni ha visto la partecipazione di ben tre escursionisti!! Però la nostra costanza in qualche modo ci ha premiati, da allora ne abbiamo consumate di scarpe percorrendo tanti sentieri in tutta la Toscana e non solo insieme a tanti amici. Negli ultimi anni abbiamo avuto un grosso incremento nella partecipazione alle nostre gite, molto successo lo hanno avuto le escursioni con le racchette da neve che ci ha visti proporre molti itinerari nel nostro Appennino ma anche in Piemonte e in Dolomiti, la tanta neve caduta ci ha aiutati a realizzare delle escursioni in ambienti da fiaba. Alberto Calamai
Prossimi programmi • Tour del Re di Pietra, il giro del Monviso • Luglio 2011 il sentiero ROMA • Agosto 2011 salite sulle cime più belle delle Dolomiti • Arrampicate e ferrate sulle Dolomiti Ampezzane • Agosto salita sul Cervino • Settembre, sulle cime più alte della Corsica • Ottobre, 2 giorni in Apuane, il giro delle Panie
LE GUIDE AMBIENTALI, COME RICONOSCERE LE Tutte le Guide Ambientali che intendono esercitare la professione di accompagnamento di singoli e gruppi in escursioni fuori dalle città hanno l’obbligo di dichiarare presso il Comune di residenza l’inizio dell’attività. Il Comune, previo la consegna dei documenti ne-
GUIDE AUTORIZZATE cessari fra i quali anche la stipula di una polizza di responsabilità civile rilascia un tesserino con la fotografia che autorizza all’esercizio della professione. Il tesserino deve essere sempre mostrato dalla Guida e meglio sarebbe tenerlo ben in vista du-
rante le gite in modo da far si che chiunque possa verificarne la regolarità. Chi si iscrive alle gite facendosi accompagnare in escursioni anche in collina ha il diritto di chiedere alla Guida di mostrare il proprio tesserino che dimostra la regolarità della propria posizione.
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LE
NOSTRE
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GUIDE
La professione di Guida Alpina è regolamentata dalla legge quadro 6 del 1989 quella di Guida Ambientale dalla legge regionale 42 del 2000. In rispetto delle normative di legge solo questi figure professionali possono accompagnare singoli o gruppi di persone in attività che si svolgono in montagna o comunque in plain air. Esistono altresì molti gruppi escursionistici che pur non avendo Guide Ambientali organizzano attività di vario genere per i propri associati. Le nostre guide, sia alpine che escursionistiche, sono tutte in regola con le norme di legge con l’assicurazione che copre la responsabilità civile sia della guida che dei partecipanti alle nostre gite. La nostra associazione è affiliata alla UISP ed è possibile acquistando la tessera stipulare un’assicurazione supplementare che copra gli infortuni personali che potrebbero capitare durante le escursioni. Le guide alpine sono riunite in una associazione internazionale UIAGM, le guide ambientali della Toscana sono prevalentemente associate all’ AGAT. Pasquale Equizi, la prima Guida Alpina della Toscana, è il coordinatore del Collegio Regionale della Toscana delle Guide Alpine, maestro di yoga abbina le due attività in montagna creando eventi appassionanti;
Marco Turchi, guida alpina, maestro di sci ed allenatore federale della FISI, ottimo sciatore e forte alpinista, vanta un curriculum invidiabile di salite di elevate difficoltà nelle Dolomiti;
Stefano Nesti, il più “giovane” delle nostre guide alpine con una grande passione per lo sci-alpinismo e i viaggi Alberto Calamai il coordinatore del gruppo cura la realizzazione del sito ed organizza attività escursionistiche sulla neve e nelle Isole dell’Arcipelago Toscano; Claudia Papini, tanta esperienza nella conduzione di gruppi di studenti, ha realizzato ricerche sulla Resistenza nelle colline Fiorentine e del Chianti. E’ tecnico scuola della FISO ed ha realizzato vari corsi nelle scuole primarie di Firenze. Valeria Rossi, Laureata in Scienze Naturali, Operatrice di Educazione Ambientale, tiene regolarmente lezioni nelle scuole, si è specializzata nell'accompagnare sia gruppi scolastici che adulti. Conosce molto bene tante zone che vanno dalla Liguria alla Toscana e alla Romagna, ha condotto gruppi all’estero.
Cristina
Bartoletti, laureata in scienze forestale ed ambientali, coltiva la passione per l'escursionismo e il trekking unitamente a quello delle tradizioni delle danze e dei canti popolari. Ha lavorato come operatrice di didattica ambientale in scuole materne, elementari e medie. Luca Taddei, L’attività di accompagnamento è concentrata sui lunghi trek,dalle “Alte Vie” dolomitiche a quelli marini in Corsica e Sardegna, e poi dalle Alpi Apuane all'Appennino e nell'inverno con le racchette da neve. E’ membro del c.d. dell’AGAT. Cura l'aggiornamento in ambito della sicurezza nell'accompagnamento e sulla meteorologia-nivologia. Tiziano Burani, Ogni sentiero e ogni progetto è per lui fonte di scoperte e incentivo a continuare. Bosco, montagna, mare nelle giornate di sole ma anche nelle giornate di rigore sono l'habitat preferito per rinnovare energie e liberarsi dalla quotidianità.
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Dalle Guide Alpine: Corsi di roccia Corsi alpinismo Corsi di sci-alpinismo Corsi di vie ferrate Sul sito i programmi dettagliati
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ESCURSIONE DEL MESE: IL SENTIERO ROMA 23 - 27 LUGLIO 2011,FRA LO SPLENDIDO GRANITO La Val Masino ha i suoi confini tra le montagne: fra le Valli di Sasso Bisolo e Preda Rossa, la Val di Mello, e la Valle dei Bagni e del Porcellizzo. La Valchiavenna è subito oltre la dorsale, mentre la Val Malenco la si raggiunge superando i Corni Bruciati monte Disgrazia e monte Sissone. A Nord i confini nazionali delle alpi Retiche dividono la Val Masino e l'Italia dalla Val Bregaglia - Svizzera. La val Masino nasce grazie alla glaciazione quaternaria che ha messo a nudo il
terrazzo alpino e le bellissime valli granitiche che lo circondano. Il sentiero ROMA e' una del più classiche "alte vie delle Alpi" in un ambiente veram e n t e u n i c o . Si tratta di una traversata d'alta quota che dalle sponde del lago di Como porta nel cuore della val Masino, grandioso massiccio granitico che occupa il settore nord occidentale della Valtellina, confinando con la val Chiavenna e la val Bregaglia. Queste montagne hanno visto l’inizio del “Nuovo
Mattino” un gruppo di arrampicatori che hanno fatto la storia alpinistica della fine del millennio. Vedremo montagne dai nomi celebri quali il Pizzo Badile, il Disgrazia il pizzo Cengalo e numerose cime della val Masino. Il percorso richiede un buon allenamento e prevede tratti attrezzati con corde metalliche. Il programma dettagliato di questa escursione è sul sito
LA SICUREZZA IN MONTAGNA Ogni anno in inverno inevitabilmente accadono degli incidenti in montagna e purtroppo le conseguenze sono quasi sempre tragiche. La Riserva Naturale dell’Orrido di Botri
INFO I programmi aggiornati delle nostre escursioni sono sul sito www.ufficioguide.it
Sulla stampa e alla televisione vengono date spesso informazioni parziali che servono solo ad aumentare gli ascolti e a creare dell’allarmismo senza che le notizie servano mai per capire le cause, gli errori e cercare di acquisire delle conoscenze affinchè ogni frequentatore migliori la propria esperienza e possa utilizzarla per il futuro. Spesso anche i termini usati sono errati e fanno capire che chi scrive o racconta la cronaca spesso non ha mai messo un paio di scarponi o visto la montagna da vicino. Una informazione corretta sugli eventi che accadono ad esempio sulla condizione della neve, sulla dina-
mica, le condizioni meteo, le notizie sull’esperienza delle persone o altro sarebbe sicuramente utile per trarre esperienza, aumentare le conoscenze di chi da sempre va in montagna per diletto o per lavoro. Dalla scrivania dell’ufficio in molti si sentono bravi e autorizzati a dispensare consigli ed avvertenze salvo poi quando ci si trova in montagna rendersi conto di quanto è diversa la teoria dalla pratica. Le situazioni che ti si presentano quando ci si trova in montagna sono assai diverse da quelle pianificate con le gambe sotto il tavolo. Come fare allora? Fra le cose di importanza fondamentale mi sentirei di consigliare innanzitutto una buona preparazione fisica che ti consenta sempre di avere delle “riserve”, quindi allenarsi all’attività ae-
robica con la corsa, la bicicletta, il nuoto ma anche solamente andando a camminare. E poi bisogna andare in montagna, avere l’abitudine a stare all’aperto e ad affrontare le situazioni climatiche che cambiano spesso, è poi fondamentale andare in zone conosciute, avere pianificato con accuratezza il percorso documentandosi sia attraverso le carte che con la descrizione degli itinerari che si trovano sulle guide, informarsi da amici esperti e poi affidarsi sempre a professionisti, Guide Alpine o Guide Ambientali che possono meglio valutare le condizioni della zona in cui andremo a camminare. Fondamentale è anche l’abbigliamento in particolar modo in inverno, rivolgetevi ai negozi specializzati. A.C.
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IL CASTAGNO Mario Rigoni Stern lo definiva il “sogno dei nostri soldati affamati di cibo e di casa”. Secondo la tradizione più antica quest’albero è originario del Monte Timolo nei pressi di Sardi, città della Libia, un tempo famosa per i suoi boschi e da lì venne trapiantato in Ellade dove i suoi frutti erano chiamati ghiande sardine o ghiande di Giove, come fossero un dono della provvidenza. Bisogna distinguere tra il castagno selvatico da castagne e quello coltivato, ottenuto tramite innesto, da marroni. I marroni si distinguono dalle castagne per la pezzatura da media a molto grossa, per la facilità con cui, una volta cotti, si sbucciano, e perché sono particolarmente saporiti. I castagni selvatici, tenuti a bosco ceduo, si usano principalmente per farne pali e cerchi. Quelli che si allevano per avere dei lunghi pezzi da costruzione si tengono folti, cioè a densità elevata,
perché allunghino molto e non si disperdano in rami.
tali casi è sempre vuoto, cavo, all’interno. Oltre ad essere un albero di grandissima utilità il castagno è anche un albero di bell’aspetto, da una bell’ombra anche nelle ore più calde delle giornate stive. Mette le foglie ai primi di aprile e i fiori a giugno. Matura i frutti nell’ottobre e si spoglia nel novembre. Cristina B.
I castagni coltivati per il frutto vanno invece tenuti radi, ovvero a densità scarsa, perché la qualità dei fiori è proporzionale ai rami esposti alla luce. Il castagno non è molto esigente riguardo al tipo di terreno, l’importante è che sia profondo, non viene su mai bene nei terreni poco fondi. Il Castagno gode di lunga vita e può raggiungere dimensioni prodigiose; in
PIANTE SPONTANEE MANGERECCE: IL SAMBUCO NERO Il sambuco, che Mauro Corona definisce gracile e inutile, ma dai progetti ambiziosi, cresce su scarpate stradali e ferroviarie e in boschi degradati umidi. Si tratta di una specie europeocaucasica presente e molto comune in tutto il territorio nazionale, ma soprattutto al nord. Grosso cespuglio, può assumere talvolta il portamento di un alberello. Oltre ai frutti da cui si ottengono saporite marmellate, se ne usano i fiori, passati nella pastella, per fare frittelle oppure, lasciati in infusione, per otte-
nere una fresca bevanda dissetante. Fiori di sambuco fritti: sbattete le uova con un pizzico di sale e un po’d’acqua. Immergete le ombrelle (infiorescenze) di sambuco con i fiori non schiusi nella pastella e poi passatele nella farina. Friggetele quindi in olio bollente.
una efficace bevanda corroborante. Va servita fredda. Nella preparazione si può aggiungere zucchero a piacere. Cristina B.
Tisana di fiori di sambuco: raccogliete i fiori prima che siano completamente sbocciati e lasciateli seccare all’ombra. La tisana che vi si ottiene non piace a tutti per il gusto e il profumo eccessivamente aromatici, tuttavia costituisce
Visite guidate,programma: GIUGNO 2011 La domenica con partenza alle ore 10.00 e alle ore 14.00
LUGLIO E AGOSTO Tutti i sabato con partenza alle ore 14.00
SETTEMBRE 2011 La domenica con partenza alle ore 10.00 e alle ore 14.00
La domenica e festivi con partenze alle ore 10.00 e alle ore 14.00 Ogni gruppo sarà formato da massimo 20 persone, costo per persona euro 14,00 comprensivo dell’ingresso e del noleggio del casco
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LA POSTA DEI LETTORI: Carissime guide, chiesto a vari accompagnatori ma non sono riuscita ad avere risposte precise, vorrei sapere se quando vado a camminare con voi sono assicurato. Grazie tante. marina71@libero.it
c/o Libreria Stella Alpina, Via Corridoni 14 b/r - 50134 Firenze tel.: +39 335 6322005 fax: +39 055 6531 854 e-mail: info@ufficioguide.it P. iva 05441240487
Rispondiamo molto volentieri a questa prima lettera, già abbiamo parlato dei requisiti necessari per essere Guida ambientale nella prima pagina ma cogliamo l’occasione per fare chiarezza. Le Guide munite di regolare tesserino e licenza rilasciata dal Comune di residenza sono obbligate a stipulare una polizza assicurativa per la responsabilità civile. Questa assicurazione copre i danni che eventualmente può procurare la Guida ad altri o che i partecipanti alle escursioni possono procurare ad altri, è come con l’assicurazione dell’auto. Le assicurazioni RC non coprono però gli infortuni che ci si procurano senza la responsabilità di altri, quindi sarebbe utile che ognuno avesse la propria, in alternativa si può stipulare una polizza infortuni annuale facendo il tesseramento UISP ente al quale noi siamo associati.
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ENERGIA E AMBIENTE, LE PALE EOLICHE E L’IMPATTO AMBIENTALE, QUALI VANTAGGI? I A C L PARERE DI
LBERTO
ALAMAI
Il paesaggio tradizionale, i crinali, le vette, le dorsali montane vengono sempre più invase non solo dalle pale eoliche ma anche da antenne o simboli religiosi.
Che belle colline! Le pale fanno un bell’arredamento nell’ambiente, con la storia delle fonti rinnovabili ci vogliono far accettare gli scempi come si vede nella foto o come noi possiamo constatare anche andando vicino a casa sui crinali del Pratomagno. Queste pale si vedono dalla cima del Falterona e dai monti del Chianti, e il rumore continuo che fanno si sente non solo passandoci sotto ma anche da lontano.
I crinali, le vette sono tali dal Terzo Millennio, da almeno 5-10 secoli, in alcuni casi da 20-100 secoli, perché trasformare in maniera irreversibile il paesaggio toscano? La nostra Regione come altre ha fondato gran parte della propria economia sul turismo culturale, ricreativo e religioso le cui fonti non rinnovabili sono il paesaggio, la natura, l’arte, la storia. Inoltre possediamo anche un’altra grande fonte: il mare sul quale basare l’industria balneare, la pesca, la navigazione da diporto commerciale e di collega-
mento. Il prezzo che si paga con il deturpamento del paesaggio può valere rispetto al minimo vantaggio di risparmio energetico? E poi c’è sempre il dubbio che a guadagnare su queste operazioni siano solo i progetta tori e l’industria che produce le pale. Sono fermamente contrario all’installazione di queste mostruose e invadenti torri e poi, per favore, non chiamiamoli “parchi”.
I NEGOZI DI FIRENZE SPECIALIZZATI IN MATERIALE TECNICO PER L’ALPINISMO, L’ESCURSIONISMO E L’ATTIVITÀ OUTDOOR, DOVE ACQUISTARE. L’acquisto di materiale tecnico specifico per le attività di montagna e in maniera particolare per le attività invernali dove il materiale è fondamentale per il comfort dell’escursionista è indispensabile affidarsi a negozi specializzati. In questi negozi troveremo sicuramente il meglio che il mercato
propone sia per l’abbigliamento che per l’attrezzatura specifica. A Firenze siamo piuttosto fortunati poiché nei due negozi presenti in città CLIMB e OBIETTIVO MONTAGNA potremo trovare sicuramente quello che a noi servirà per le nostre escursioni. Le competenze di
Andrea di Climb e di Roberto di Obiettivo Montagna saranno in grado di consigliarvi al meglio sugli acquisti da fare.
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Carte e guide da tutto il mondo
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