Qui Bergamo n.ro 243 by EDITA PERIODICI

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COVER STORY

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Luigi Mariani Il galà dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà Amitié sans frontieres Il parcheggio sotto la Rocca Tiziana Fausti love Gucci Interni: I commerciali pimpanti Cosberg: 35 anni di passione Fashion on the lake Hybrid and electric cars Ford Mustang: bellissima Dovi & Ducati: coppia vincente Rizzardo: la nuova sede Ramona Abis: Emotional home Cow Party 2017

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Bergamo cambia passo. Questo era lo slogan di Giorgio Gori, quando in campagna elettorale prometteva un cambiamento radicale nel modo di amministrare la città. Analizzando però come vanno le cose, almeno fino ad ora, non sembra davvero che sia cambiato gran che. Come in uso ad una certa sinistra, ben rappresentata da Matteo Renzi, il modus operandi resta l’annuncite… Si annunciano cose che sono ben lungi dal concretizzarsi, si presentano progetti, si diffondono rendering dove si lasciano immaginare operazioni meravigliose e poi il tutto si perde nei meandri della solita burocrazia, nelle solite pastoie, nei ricorsi e nelle lungaggini a cui siamo purtroppo abituati. Le operazioni che hanno visto qualche avanzamento erano tutte già avviate dalle precedenti amministrazioni come, ad esempio, la cessione degli ex Ospedali riuniti alla Guardia di Finanza per la realizzazione della nuova sede dell’Accademia o i lavori di ristrutturazione del Teatro Donizetti che si avviano ora dopo aver perso anni. Su altre questioni, dopo i soliti strombazzati annunci come nel caso della nuova GaMec, tutto è fermo con le quattro frecce in attesa di tempi migliori (sig!). Sul fronte della sicurezza si rischia di riproporre le solite banalità… Però come non mai la città dal centro alla periferia brulica di spacciatori e malavitosi di ogni risma mentre rapine, furti, vandalismi e risse sono all’ordine del giorno e i centri dove si sfruttano giovani ragazze orientali non vengono neppure controllati così la nuova prostituzione agisce alla luce del sole. Quello di cui ci siamo resi tutti conto è il rincaro delle tariffe della sosta e l’introduzione del pagamento anche per i residenti. Un vero passo avanti questa giunta lo ha fatto vendendo lo stadio, che rendeva un affitto di oltre 600 mila euro l’anno per una cifra di 7 milioni e ha anche dato il via alla ripresa dei lavori per la costruzione del parcheggio sotto la Rocca. Dopo la frana che ne aveva impedito la prosecuzione, i danni che nessuno ha pagato, dopo anni di continui rinvii, l’ineffabile sindaco ha acceso il semaforo verde ad un’opera molto discutibile, che nessuno approva e a cui lui stesso si era dichiarato contrario. Infatti, in campagna elettorale diceva che se mai si fosse costruito un parcheggio in quel sito, sarebbe stato di dimensioni ridotte e destinato solo a beneficio dei residenti. Si aggiunga che, la quasi certa candidatura di Gori alla presidenza della Regione, lascerà l’amministrazione in braghe di tela con una città che rimarrà delusa e si sentirà tradita. Molti tra quelli che hanno votato il centrosinistra alle ultime elezioni lo hanno fatto per la presenza di Gori, puntando non tanto su una squadra emanazione dell’ex DS, ex PdS, ex Pci… ma sulla fiducia che ha ispirato l’ex giovane manager. Mancando lui e il suo geniale collaboratore, Sanchez, verrà giù tutto e ricominceranno le liti che hanno sempre caratterizzato il centrosinistra di Bergamo combattuto tra la sua anima marxista e quella cattolica… Uno dei pregi di Gori in questi mesi è stato quello di agire senza ascoltare troppo la segreteria del Partito che lo ha eletto, preferendo sempre scegliere di testa propria, accentrando ogni decisione importante ed ogni scelta strategica. Via lui, sarà difficile proseguire nelle opere annunciate… magari solo per scaldare i motori in previsione di un suo salto di livello politico. La sua sfida è di quelle difficili, anche se rinviate le elezioni politiche a causa della discordanza sulle regole elettorali, il suo rivale Roberto Maroni, nonostante faccia di tutto per far slittare i processi che lo riguardano, a dire il vero per fatti non determinanti, rischia di trovarsi colpito da qualche sentenza per aver favorito una persona (una signora del suo staff) nella carriera in regione. lancia l’idea di coalizzare i sindaci delle città lombarde rette da giunte di centrosinistra ma dovrebbe ricordare che in Lombardia conta sempre di più il voto dei paesi, della grande provincia che da decenni non vota a sinistra. La prova è che pur perdendo in tutte le città, la Lega e il centrodestra stravincono nella conta dei voti lombardi. Comunque se dovesse vincere avremmo tutti l’impressione che Bergamo è stata solo funzionale alla sua ascesa, se dovesse perdere ci troveremmo con l’anatra zoppa… Se fossi in lui aspetterei senza bruciare le tappe, porterei a termine il mandato e manterrei le promesse elettorali fatte ai bergamaschi che altrimenti forse si sarebbero tenuti stretti Franco Tentorio che così male non aveva poi fatto con una situazione finanziaria disperata e i pesanti tagli subiti a causa del patto di stabilità. (v.e.fiì)

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Bruno Bozzetto

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in questo numero Cover Story: Luigi Mariani, la solidarietà allunga la vita

Giovanni Licini e il Torneo di Tennis: nuovo grande successo

Le immagini del Torneo di tennis dell’Accademia dello Sport

Iniziati i lavori al Teatro Donizetti

Il libro dei sogni: la nuova Celadina

Lo scempio dimenticato: il parcheggio sotto la Rocca

Amitié sans frontieres: spazio all’altruismo

Tiziana Fausti love Gucci

Interni e i commerciali pimpanti

Festa d’Estate: Mini Lario Bergauto e Monica Bresciani

Unigasket: 30 anni di continua crescita

Il 2° Dog Day organizzato da Silvio Brambilla

Ritorno allo Smalto con Lario Bergauto

Dielle: Percorsi D’Arte passando da ARTDATE

BMW R nine T Urban G/S Da Perego Motorrad

Cosberg: 35 anni di passione

Fashion on the Lake

70 anni della Coppa delle Dolomiti

Ford Mustang: leggendaria potente e dinamica

Hybrid and Electric Cars

Dovi & Ducati: binomio vincente

Rizzardo: progettare, ristrutturare costruire

Astino: ogni giorno è un Lions Day

Percorso dei sapori una selezione di ristoranti da scoprire

LA CASA DELLA FONTANA

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LUIGI MARIANI

INTERVISTA CON LUIGI MARIANI, IMPRENDITORE, SPORTIVO E DA SEMPRE IMPEGNATO IN INIZIATIVE DI SOLIDARIETÀ E A FAVORE DELLO SPORT

LA SOLIDARIETÀ ALLUNGA LA VITA La prova di ciò la potete trovare nella vivacità degli occhi azzurri di Luigi Mariani il quale, dopo una vita dedicata alla famiglia e al lavoro insieme a poche passioni, la bicicletta, lo sci alpinismo, la caccia e l’Atalanta, adesso si prodiga per dare una mano a Giovanni Licini per la causa dell’Accademia dello Sport e della Solidarietà, oltre a promuovere alcune realtà sportive per aiutare i giovani che desiderano dedicarsi all’agonismo. “Mi sono avvicinato a questa Associazione - ci dice Mariani - in modo discreto già da qualche anno ma pian piano mi sono lasciato coinvolgere sempre di più perché dalla dedizione delle persone che la animano nascono progetti che aiutano in modo concreto tanta gente laddove c’è più bisogno sia sul territorio bergamasco, sia a livello nazionale. Ho sempre sostenuto l’importanza della solidarietà e sono sempre attento ai bisogni delle persone meno fortunate di me e qui vedo come l’impegno in questa direzione possa dare risultati incredibili. Fare del bene oggi mi dà le stesse soddisfazioni che provavo quando vedevo crescere la mia azienda, anzi credo di trovare nuovi stimoli e nuove emozioni se si è spinti dal desiderio di aiutare qualcuno a vivere meglio. Fare del bene mi aiuta a spendere in modo utile gli anni che ancora mi restano, nella consapevolezza che la migliore testimonianza da lasciare sia questa”. Al centro sportivo di Cividino, durante il recente Torneo di tennis, organizzato per raccogliere fondi dall’Accademia dello Sport, Luigi Mariani è stato uno dei frequentatori più assidui, sempre pronto a stringere le mani dei tanti amici che lo aspettavano e a lusingare le belle signore che riscoprono in lui una galanteria d’altri tempi unita ad un pizzico di fascino che non accenna a tramontare. La sua azienda muove i primi passi nell’immediato dopoguerra e in pochi anni diventa una delle realtà più dinamiche nel settore elettromeccanico allargando i propri orizzonti a livello internazionale. Per dedicarsi a quell’impresa Luigi deve accantonare il sogno di diventare un corridore professionista del ciclismo, sport nel quale era riuscito ad ottenere ottimi risultati gareggiando con i più grandi del tempo. Ho conosciuto la sua storia dalle pagine di un libro nel quale Luigi Mariani, nato nel 1930, aveva raccolto parole e immagini per raccontare la sua vita. Come altre volte mi è successo conoscendo più da vicino uomini che, nati in famiglie umili sono riusciti a creare imperi industriali, sono rimasto colpito dall’amore per la vita che riusciva a trasmettere. Siamo diventati amici e questa chiacchierata è il riassunto di tanti caffè seduti al bar vicino alla redazione. Cosa ricordi della tua gioventù? “Il mondo era così diverso da oggi. Andavo alle scuole elementari di Seriate dove vivevo e dove vivo tutt’ora. Ricordo che erano severi ed erano in pochi i ragazzi che riuscivano a frequentarle perché a quei tempi venivano mandati quasi sempre a lavorare nei campi. Invece i miei genitori, nonostante fossero contadini e visto che ero uno scolaro meritevole, con discreti sacrifici, decisero di iscrivermi al Collegio S. Alessandro a Bergamo dove andavano i figli dei benestanti. I ricordi più belli sono comunque legati alla bicicletta. La prima da corsa, una Arbos, mi venne regalata a 18 anni ma fin da bambino pedalavo per chilometri senza mai essere stanco. Con la mamma andavo molto distante a prendere cibarie e tornavamo indietro con le borse sul manubrio… Che tempi. Ricordo il giorno della proclamazione di guerra e Mussolini che parlava di 2 milioni di baionette: ne rimasi molto impressionato. Come tutti i ragazzini a quei tempi ero un Balilla e al sabato c’era l’adunata fuori dal municipio dove ci schieravamo con il fucile di legno a fare i soldatini. Ricordo che, se per qualche motivo non mi portavano, mi arrabbiavo molto e mi sentivo escluso. Ricordo poi la ritirata dei tedeschi che venivano su da via Paderno sventolando le bandiere bianche e che poi a tradimento scendevano dai camion a sparare alla gente nei campi. Il papà non era mai stato un fascista e

Luigi Mariani giovanissimo con la tuta da lavoro

Luigi Mariani nasce il 2 novembre 1930 da Giuseppe e Fiorenta Doneda. Dopo gli studi al collegio S. Alessandro inizia la collaborazione nell’officina del padre coltivando la passione per la bicicletta con ottimi risultati. Nel 1950 apre un’azienda tutta sua per la costruzione di quadri elettrici che negli anni si svilupperà fino ad occupare oltre 200 persone. Nel 1958 si sposa con Marisa Comana dalla quale avrà la figlia Stefania che gli darà la gioia di tre nipotini Carlo, Alberto e Federica (foto in basso). Lasciata l’azienda, da qualche anno si dedica ad attività di volontariato per la promozione dello sport tra i giovani. È vicepresidente del Panathlon Bergamo e parte attiva nell’Accademia dello Sport per la Solidarietà

LUIGI MARIANI LA SOLIDARIETÀ ALLUNGA LA VITA

Luigi Mariani in sella alla bicicletta da corsa sua grande passione che lo portò a vincere alcune gare importanti con i colori della ciclistica Baracchi “Ho conosciuto Luigi Mariani durante una conviviale del Panathlon di Bergamo una decina di anni or sono. Mi aveva colpito il suo comportamento gentile, garbato e negli interventi pacato ma concreto e determinato. Volle conoscere per intero l’attività della nostra associazione e ne diventò subito un estimatore. Uomo di poche parole come tanti bergamaschi, ma di fatti concreti. Divenne presto un nostro sostenitore, ma ciò che più conta divenne un nostro Amico sincero. Con lui abbiamo condiviso le indimenticabili giornate di Roma da Papa Francesco e tutte le nostre più importanti manifestazioni. È entrato in punta di piedi nella grande famiglia dell’ “Accedemia dello Sport per la Solidarietà” e oggi ne è parte integrante. Come in ogni famiglia con sani principi, l’aiuto in ogni necessità è reciproco”. (Giovanni Licini)

la politica lo interessava gran poco. Finita la guerra mi sono diplomato e ho iniziato ad andare in officina dove già del resto passavo le estati, invece di andare a Rimini come i miei coetanei, per dare una mano a mio padre che nel frattempo aveva lasciato l’impiego all’Orobia e aveva aperto una piccola attività vicino a via Sora. Riparavamo i motori elettrici ai quali rifacevamo gli avvolgimenti in rame e fu proprio uno dei più grossi clienti, il sig. Rumi, titolare dell’omonima azienda, che mi spinse negli anni successivi ad ampliare l’officina garantendo lui con le banche alle quali dovetti chiedere i finanziamenti necessari”. E le corse in bicicletta? “Ho iniziato a gareggiare intorno ai 19 anni. All’inizio correvo per il Club Boccaleone e successivamente sono entrato alla UCB, l’Unione Ciclistica Bergamasca, che era presieduta da Peppino Lazzarini. La prima gara importante fu una Bergamo-San Pellegrino e ritorno, passando due volte su e giù dalle Mura. Arrivai primo e vinsi ben 900 lire e non ricordo quante volte mi toccò andare per intascarli... Poi ho gareggiato nella squadra del Baracchi, c’era Maserati, Bersaglio, Chiarini, Rovetta, Casati e ci mandavano anche in riviera ad allenarci con Coppi e Magni.” Non hai mai pensato di fare il professionista? “Qualche pensierino di dedicarmi alla professione però l’ho anche fatto, ma quello che si guadagnava era davvero molto poco. Anche vincendo una gara non si superavano mai le duemila lire come dilettante di prima categoria. Come dire mille euro oggi... Una volta, dopo una gara organizzata da Baracchi, siamo stati ospiti del Grand Hotel dove mi sono fermato a dormire ma al ritorno presi una gran lavata di capo da mio padre e quello fu l’inizio della riflessione se era il caso di continuare con le gare. Ne ho vinte tante ma ad un certo punto ho dovuto scegliere tra le corse e l’officina e ha prevalso il senso pratico e il desiderio di mio padre”. Cosa ne pensi dei giovani di oggi? “Hanno troppo buon tempo, hanno molti soldi in tasca e così son soggetti alle brutte abitudini come la droga e l’alcol. I genitori dovrebbero stare più attenti mentre spesso pensano di far bene lasciando la briglia lenta.... Purtroppo poi i risultati li vediamo tutti”. Mai pensato di far politica? “No. Non ci ho mai pensato. La politica non mi ha mai davvero interessato. Da giovane ero preso dal ciclismo e dall’officina e non avevo tempo per altro. Poi, nel corso degli anni, l’impegno dell’azienda ha preso il sopravvento su ogni altra cosa e gestire 200 dipendenti non era cosa semplice”. Avevi regole rigide nella tua azienda? “Fondamentalmente sono un buono e chi mi conosce lo sa. Ma quando mi gira divento molto duro. Ho sempre amato la disciplina, la puntualità e il rispetto e queste cose le ho sempre pretese anche da parte di chi lavorava con me”. Ti senti europeo? “Sì mi sento convintamente europeo anche perché non esistono alternative se vogliamo andare avanti. Purtroppo ancora oggi siamo in sofferenza per il cambio Lira-Euro che ci venne imposto, che ci ha di sicuro impoverito e di cui stiamo pagando le conseguenze. Se però distruggessimo adesso l’unione monetaria, con quello che succede nel mondo, finiremmo per contare come il 2 a briscola. Certo la Brexit non ci aiuta“. Quale eredità vorresti lasciare ai tuoi nipoti? “Sarei felice di trasmettere a loro l’entusiasmo per lo studio e per il lavoro.Vorrei che fossero sempre curiosi della vita e delle opportunità che offre. La loro esistenza è sicuramente più

Luigi Mariani è da sempre tifoso dell’Atalanta che segue ogni Domenica allo stadio con i nipotini. Nella foto qui sopra con Gian Piero Gasperini, allenatore della Dea

La consegna della Borsa di Studio istituita da Luigi Mariani nel corso della sua vicepresidenza del Panathlon Bergamo

UN PENSIERO PER IL GRANDE AMICO L’amicizia con Lorenzo Bonaldi è lunga mezzo secolo. Si può dire che inizia con un legame di parentela essendo mia moglie Marisa cugina di Carla, moglie di Lorenzo. L’amicizia però andò oltre la parentela. Si rinsaldò per una affinità di carattere e di percorso lavorativo. Per certi aspetti le nostre vite sono state un po’ parallele. Ne parlo al presente perchè quando una persona come Lorenzo Bonaldi è entrata profondamente nella propria vita, vi rimane anche quando se ne è andata a correre per le vie del cielo, in moto o in auto. Abbiamo avuto entrambi un’adolescenza di lavoro duro, la passione per le due ruote, lui in moto io in bicicletta, la caparbietà di vincere le sfide dello sport, ma soprattutto le sfide del lavoro. E poi la passione per le opere d’arte. Devo dire che sentivo per lui un’ammirazione e vorrei dire ... il desiderio di una sana emulazione. Ci univa anche la passione per la natura e per la terra. Lui a Petosino nella sua tenuta a coltivare la vite e a fare il vino, io a coltivare riso e andare a caccia alla Rovasenda...

agiata di quella che ho avuto io e che hanno avuto i miei genitori ma questo è quello che volevamo: costruire per loro un mondo che fosse migliore del nostro... Ecco, vorrei però che tutto il benessere di cui possono godere sia un punto di partenza e non un punto di arrivo perché il mondo è sempre migliorabile... Spero che abbiano la saggezza di guardare anche chi ha avuto meno fortuna di loro e tendano sempre una mano all’amico che resta indietro. Spero che imparino a condividere ciò che hanno e non facciano dell’egoismo il loro modo di vivere. Questo credo sia l’unico modo per migliorare il mondo e fare in modo che mai più una guerra possa attraversare il loro cammino”. Perchè la solidarietà allunga la vita? “Perchè ogni minuto di felicità regalato a chi soffre ci viene restituito rendendo meno pesante il nostro percorso in questa vita”.

LUIGI MARIANI

LA SOLIDARIETÀ ALLUNGA LA VITA

In alto la lettera con la quale Giovanni Malagò, Presidente del CONI, conferisce la stella di Bronzo al merito sportivo a Luigi Mariani, che ritroviamo qui sopra in una cenetta nella tenuta di caccia di Fausto Coppi con (a sinistra) il Dr. Carlo Castelli, fondatore dell’omonima Clinica. e Carlo Rumi. Sotto la nomina a Commendatore della Repubblica a firma dell’allora Prefetto Camillo Andreana

Sopra Luigi Mariani al pianoforte: Sotto, il ritaglio de L’Eco di Bergamo del 26 gennaio 1990 dove si riporta del Premio Speciale conferito dalla Camera di Commercio ad alcuni imprenditori che si sono distinti per il contributo all’economia del territorio provinciale.

DICONO DI LUI

“Ho conosciuto Luigi in ambiente Enel alla fine degli anni ‘60 e con la sua società Elettromeccanica Mariani abbiamo realizzato importanti e complessi impianti elettrici che ancora sono presenti e vivi sul territorio. È stato un periodo magico in cui tutto ciò che veniva progettato era poi realizzato in maniera perfetta nei tempi e nei costi preventivati. La storia di Luigi interpretata oggi è veramente una ricchezza per tutte le persone che lo hanno conosciuto e che hanno avuto modo di entrare in relazione con lui. Non è facile infatti passare da una tuta da operaio ad un vestito e cappotto loden da imprenditore, ma Luigi ha dimostrato che questa metamorfosi è possibile silenziosamente, con grande umiltà, passo dopo passo ma con una volontà granitica come le Orobie che circondano Bergamo”. (Sandro Gunnella dirigente ENEL)

“Ha sempre fatto della generosità una ragione di vita. Un cuore d’oro che era la sua prerogativa anche in bicicletta. Da sempre riserva particolari energie al mondo della disabilità per il quale ha voluto fortemente istituire una Borsa di Studio a suo nome. Socio del Panathlon international dal 1984, per anni ne è stato consigliere, oggi ne è apprezzato vicepresidente.” (Annuario Panthlon 2015)

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ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ TENNIS 2017: UN ALTRO SUCCESSO DI GIOVANNI LICINI Bergamo capitale della solidarietà e del volontariato. Un’affermazione forte ma senza dubbio veritiera se passiamo in rassegna alcune delle iniziative promosse ogni anno dalla nostra città.Tra di esse spicca una realtà che sullo SPORT ha fondato le basi per creare una manifestazione che consente di perseguire progetti sociali di grande importanza. Stiamo parlando dell’Accademia dello Sport per la Solidarietà, l’associazione con a capo l’efficientissimo Giovanni Licini. Grazie alle sue capacità di coordinamento, un impegno costante e all’aiuto di un team affiatato e sempre presente, l’Accademia dello Sport ha raggiunto in questi anni risultati incredibili sia a livello di riconoscimento che di fondi raccolti, devoluti per aiutare associazioni attive sul territorio, in aiuto dei più bisognosi. La conferma è arrivata anche quest’anno e, a conclusione dell’annuale torneo di Tennis, si sono raccolti i frutti, ovvero un consistente incasso devoluto per questa edizione all’Associazione Italiana Persone Down, all’Associazione Cure Palliative di Bergamo, all’Associazione Aiuto al Neonato che opera presso l’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. Ma non solo: l’Accademia dello Sport non ha mancato, come avvenuto in questi mesi, di tendere il suo aiuto al comune di Amatrice, colpita lo scordo agosto dal terribile sisma. Commovente ma nello stesso tempo segnale di grande forza proprio l’intervento di Sergio Pirozzi, primo cittadino di Amatrice, durante la serata di Gala conclusiva della manifestazione, avvenuta la sera del 9 giugno presso la Fiera di Bergamo. Dopo ben 20 giorni di torneo, 468 partite disputate e 648 ore di gioco sui campi del Centro “Mario Mongodi” di Cividino, personalità dello sport, dello spettacolo, dell’imprenditoria nonché amici e autorità si sono ritrovate per dare vita ad una serata unica. In primo piano i ringraziamenti da parte di Licini a tutti i partecipanti nonchè agli organizzatori della manifestazione, con un accenno all’emozione di donare: “Lo abbiamo capito

in questi ultimi quattordici anni che si sono tradotti nel milione e centocinquantamila euro donati a tante associazioni bergamasche; numeri straordinari che ci permettono di onorare al meglio figure che sono state l’emblema di Bergamo come Achille e Cesare Bortolotti, Giacinto Facchetti, Elio Lodovici e Franco Morotti”. Queste le parole del Presidente che ha poi proseguito con le premiazioni dei vincitori dei torni promossi dall’associazione del golf e nel tennis, con i trofei “Conquistati a Cividino” e a seguire la consegna delle “Racchette d’oro”. Presente come ogni anno le istituzioni bergamasche e regionali che non hanno mancato di fare sentire la loro vicinanza, come Giacomo Stucchi, Presidente del Copasir, Oreste Perri, Presidente del Coni lombardo, Claudia Terzi, Assessore regionale all’ambiente, Francesco Locati, Direttore generale dell’Asst Bergamo est, i deputati Giovanni Sanga ed Elena Carnevali, Monsignor Giulio Della Vite, Segretario generale della Curia e Alessandro Sorte, Assessore regionale alle Infrastrutture e mobilità. Forte il ringraziamento lanciato da Alessandro Masera che, dopo il suo discorso, ha introdotto le ultime ma importantissime premiazioni dei Golden Vip, i riconoscimenti che annualmente l’associazione assegna a personalità di rilievo nei campi dell’imprenditoria, dello sport e della medicina. Premiati per l’edizione 2017 tre personaggi di spicco quali: Alessandro Rambaldi, Direttore dell’Unità di Ematologia dell’Ospedale Papa Giovanni di Bergamo, per la sua intera vita passata all’insegna della ricerca, all’aiuto per gli altri e dell’eccellenza, Antonio Percassi, imprenditore di successo e Presidente di un’Atalanta vincente, e Sofia Goggia, testimonianza di applicazione, talento e voglie di vincere alla quale è stato riservato il “Vip d’onore alla memoria di Gianni e Luciana Radici”. La serata si è poi conclusa con uno scrosciare di applausi e la promessa di appuntamento ad un 2018 ricco di altri importanti traguardi.

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(PH. SERGIO NESSI)

Puoi vedere tutte le immagini dellâ&#x20AC;&#x2122;evento su www.qui.bg.it

ACCADEMIA DELLO SPORT PER LA SOLIDARIETÀ

(PH. SERGIO NESSI)

Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it

LEILA BALI GIOIELLI

Via Francesco Petrarca 6 - Bergamo

CHI C’ERA SOTTO RETE PER

L’ACCADEMIA

CIRO BRESCIANI, GIANFRANCO O ONI BAGUTTI, CARLO BUSETTI, ANT FILIPPINI, EMANUELE FILIPPINI

MASSIMO CARRERA GIOVANNI LICINI

LATINI ADRIANOPAGANIN IO N O ANT

IMAMNERIS NICOLI, GIANLUIGI GAL IANA BERTI, GIANPAOLO BELLINI, LUC TIA OPRANDI, FILIPPO CARRARA, MATIGA CARRARA, ANNA MARIA GAZZAN

ANDREA SCHILLACI ROSELLA LIBRIZZI CRISTINA RADICI OSCAR MAGONI

ALES

SAN

A NO RO V

AMADEO AMEDEO GIOVANNI LICINI OSCAR MAGONI

RGIO LAMBERTI, ANGELO CARRARA, GIORAVANTI, DOMENICO FIO I, ALESSANDRO OBERT ZANCHI TI, DIEGO EN OC INN O IAN AZ GR

CIRO BRESCIANI

ANTONIO FILIPPINI, EMANUELE FILIPPINI, MATTIA CARRARA, FILIPPO CARRARA

OLDI, BEPPE SAV GANIN MASSIMO PA ANTONIO PAGANIN, MA PAGANIN, GRAZIANO INN SSIMO ALD O , A IC T OCENTI, A ARDI, GR AMM DIEGO ZANCHI ANGELO I, ERMANNO VISC D I GHISLAN ESSANDRO VANO AL

BIBIANA PERE

ANTONIO VISCARDI

CHRISTOF INNE

CARLO SACCHETTI, UMBERTO BORTOLOTTI

CARLO PERRONE, ANTONIO PAGANIN CARLO CURNIS

I, LLEGAT T CARLO PENI LICINI, N A V IO G Z E N ON I DAMIANO

SONI, CESARE PI HERI, G N LI BE A SOFI ADICI, CRISTINA RAGONI M R A SC O

RHOFER

CIRO BRESCIANI, LUCA CHIESA

CLAUDIO CHIAPPUCCI MARIO PREVITALI

OCCHISCARDI, PAOLO INA, ANTONIO VIAMPAOLO ROSSI, SS CA I CH AN BI CLAUDIO I PIZZABALLA, GI PINTI, PIERLUIG ZENONI, MARINO MAGRIN DAMIANO

CIRO BRESC

IANI, PAOLA CESCA VITAPIAZZINI, FRANLI, ALESSANDRO MASERA

NI LIC GIOVAN VECCHI,O BESENTINI O N FA E R ST D ALESSAN

INI, STEFANO LU

CCHINI

DAMIANO ZE

N ON I

DANIELE FORTUNATO, LUCA FUSI, GIUSEPPE BERGOMI, STEFANO BONATO

CRISTINA RADICI

CRISTIAN RAIMONDI

DAMIANO ZENONI NICOLA BERTACCHI

ET TORE GA

DANIELE CA

PELLI

INI, SERGIO PORR HINO CC ROBERTO ZE

IZIO GANZ, ET TORE GANZ, MAUR RDI. CA VIS NIO ANTO PAOLO OCCHIPINTI

FRANCO LAMERA, EZIO CHI GIOVANNI LICINI, MARCO COLESA, LEONI, PAOLA BORGHI, LAURA VOLPI, LUIGI SCARAMUCCI, ALESSANDRO MAS ERA

I LORENZO BECCAT (GABIBB O), O MORENO MORELL GIANLUCA ROSSI

DARIO HUBN ER DIEGO ZANCH I

CRISTIAN ZE MARIO PREVNONI, DAMIANO ZEN ONI, ITALI, PAOLO PREVITALI

FABIO BOSATELLI

SOUSA NATHALIA DE SANTOS

ENNIO FRIG ENI, FRANC MARIELLA RA ES DICI, VIT TOCA CRIVELLI, RIO PESATO

FABIO PASINI, ELISA PASINI, ANRENATO PASINI, TONI FRANCESCO LOO PIAZZINI, CATI

I, , GIOVANNI LICIN FRANCO LAMERA , LUCA FACCHETTI HI CC VE O AN STEF

DOMENICO FIORAVANTI

FULVIO CAIS, ANDREA MAFFEIS, GIORGIO LAMBERTI, DOMENICO FIORAVANTI

GIANPAOLO BELL IN

GIANFRANCO BAGUTTI, PIERLUIGI PIZZABALLA GIANFRANCO VITALI, GIANFRANCO BARALDI, DUILLIO TASSETTI, LINO CORNAGO, EDOARDO DOSSENA, FABIO CINQUINI, VINCENZO GAVAZZI GLI ATLETI AZZURRI Dâ&#x20AC;&#x2122;ITALIA

LVIO CAIS, FRIGENI, FU , ALESSANIO N EN , A IN N LELE MESSICIANI, CLAUDIA MEN, GRAZIANO CIRO BRES OI, FABIO B OSATELLI ONGUZZI DRO VAN TI, ALESSANDRO M INNOCEN

GIANPAOLO BELLINI

GIOVANNI LICINI, BEPPE SAVOLDI, FRANCESCA PICCININI, EVA VOLPI, ADRIANO LATINII

GIANLUIGI GALIMBERTI, GIANPAOLO BELLINI, FILIPPO CARRARA, MATTIA CARRARA

GIANPAOLO BONAFINI, CHIARA BONAFINI, FEDERICA AIROLDI, GIACOMO ZENUCCHI

GIOVANNI LICINI, GIULIO BOSCA, MARCO LANZA, MARCO BUCARELLI

GIGI SACCHETTI, GIUSEPPE GALDERISI, GIOVANNI LICINI, GIUSEPPE ROMA, ALBERTO QUAGLIA

GIOVANNI LICIN I, MIR

GIORGIO FREZZOLINI, CRISTIAN RAIMONDI, MARCO MANCIN, RICCARDO MASPERO

O RADICI

GIOVANNI LICINI, ROSINO SANTINI

PEPE, STEFANO LUCCHINI, ANDREA N DR O A S S E L BRIGHENTI, ROBERTO PREVITALI, PE, A ONATO, N N I PE B PINUCCIO MAURIELLO GIOVA STEFANO BERGOMI E P P E S GIU

SERGIO PORRINI, FRANCO LAMERA, LUCA CHIESA

GIGI SACCHETTI, GIUSEPPE GALDERISI, GIOVANNI LICINI, GIUSEPPE ROMA, ALBERTO QUAGLIA

GRAZIANO INNOCENTI, DAMIANO ZENONI

SIMONE PESCE, LUCA BELINGHIERI, PIER FILIPPO SAVOLDI, MARINO MAGRIN

ROBERTO PARATICO

GIANLUCA ROSSI

IGOR C

ASSINA

, MIKE M

ARIC

LUCA LOCATELLI

LUCA CARBONI, PIERLUIGI PIZZABALLA

LUCA CHIESA, CIRO BRESCIANI

TI, MARCO LUCA FACCHEST ARIATTI BUCARELLI, LUCA I LUCA LOCATELL DI ALDO GHISLAN

LUCA FUSI

MARCO BUCARELLI, TULLIO GRITTI

MARINO MAGRI

M A RC O

LA B O NI, PAO C OL L E O

MIRCO POLONI, IVAN DEL PRATO, OSCAR MAGONI, AMADEO AMEDEO

RADICI, ONI, CRISTINA OSCAR MAG UISTINI, FABIO PASINI Q STEFANIA

PAOLA RUDELLI, MIKE MA IGOR CASSINA, GIOVANNI RIC, LICINI

MARCO MANCIN, BORTOLO MUTTI

O , MASSIM B OSCO IZIO NERI O T R E B UR RO R A, MA CARRE

MARIO IELPO, CIRO BRESCIAN I

O ONTA, ROBERT MASSIMO LIM INO MAGRIN, AR SELINI, M SAVOLDI PIERFILIPPO

RG H I

MASSIMO PAGANIN, ANTONIO PAGANIN, ANDREA SCHILLACI, ADRIANO LATINI

RICCARDO MASPERO, GIANPAOLO BELLINI

PAOLO BERTOCCHI, GIUSEP PE TARAMELLI, MASSIMO PAG ANIN, ANTONIO PAGANIN ROBERTO BOSCO, MASSIMO CARRERA, MAURIZIO NERI

MARCO MOROTT MUT TI, MARCOI, BORTOLO FA LIONELLO LOCA GIANI, TELLI

IO GERI, ANTON MAURIZIO AL NIO RANIERI, CATO AN NCERA, PIAZZINI, O, DAVIDE PA TERINA URSINCINI, ROBERTO KEIM, GIOVANNI LILUIGI PATELLI GIAN

OLIVIERO GARLINI PINUCCIO MAURIELLO

MASSIMO DIMUNN DANIELE FORTUN O, ATO

G OLIVIERO FO

LIENI

MICHELE MAGRI

OSCAR DAM GIOV IANI, PIERFILANNI LICINI, IPPO SA VOLDI

OSCAR MAGONI, CRISTINA RADICI, MARIELLA RADICI, VITTORIO PESATO

PIERLUIGI PIZZABALLA, BRUNO MAZZOLENI

ROBERTO ZECHINO, RICCARDO MASPERO

PAOLO ACERBIS

PIERO FANNA

C’ERAVAMO ANCHE NOI

LARIO MI AUTO E L’ACCADEMIA DELLO SPORT

INSIEME PER LA SOLIDARIETÀ Ci sono vari modi per abbracciare la solidarietà: Lario MI Auto tra i tanti ne ha scelto uno caro alla città di Bergamo ovvero il Tennis Vip firmato Accademia dello Sport. Un appuntamento diventato ormai tradizione, nel quale ogni primavera imprenditori, sportivi e personaggi dello spettacolo si sfidano all’ultimo rovescio in onore di una raccolta fondi importantissima. Un modo concreto con il quale essere presenti per quanti necessitano di aiuto, come per questa edizione è stato per l’Hospice di Bergamo, l’Associazione Italiana Persone Down per il progetto “Lavoratori in Corso” e l’Associazione Aiuto al Neonato che Opera Presso l’Unità operativa di Patologia Neonatale dell’Asst Papa Giovanni XXIII. Per ognuno l’Accademia dello Sport ha destinato una parte del ricavato del Torneo di Tennis che, anche per questa edizione, svoltasi come di consuetudine presso il Tennis Club di Cividino dal 19 maggio all’8 giugno, ha annoverato come protagonisti personaggi di spicco, ma soprattutto persone che credono nella necessità di aiutare il prossimo. Lario MI Auto, per il terzo anno consecutivo, non ha così mancato alla partecipazione come sponsor, esponendo con l’occasione anche alcuni tra i modelli più grintosi delle sue case automobilistiche, come la Nuova Land Rover Discovery. Un coinvolgimento attivo che contraddistingue da sempre lo spirito del gruppo che, con la rinnovata sede di Grumello del Monte, le quattro sedi di Milano e quella di Lecco, si pone come una delle realtà più affermate nel panorama automobilistico nazionale.

Puoi vedere tutte le immagini dellâ&#x20AC;&#x2122;evento su www.qui.bg.it

SUCCEDE QUI

SOLO POSTI IN PIEDI

Non capiterĂ ancora molto presto di rivedere la platea del Teatro Donizetti senza le poltrone che sono state smontate e messe in vendita (e andate a ruba) per essere sostituite nel percorso di restauro iniziato in questi giorni Ph. Gianfranco Rota

DAL LIBRO DEI SOGNI

LA NUOVA CELADINA

Queste sono le immagini di un sogno e potete trovarle sul sito del Comune di Bergamo alla voce “recupero della Celadina” cioè dell’area occupata fino a pochi mesi fa dalle giostre nelle varie occasioni in cui durante l’anno mettevano le tende montagne russe, autoscontri e calcio in culo... Quindi le zone ex Fervet, Mercato Ortofrutticolo, ex Macello e ex luna park, comprese tra via Borgo Palazzo, via Rovelli e l’asse ferroviario Bergamo-Seriate. In questo caso i rendering non hanno davvero badato ad esagerare con la fantasia presentando palazzine eleganti di colore azzurrino, prati, alberi e gente che fa Jogging, anziani sulle panchine... Insomma, una specie di paradiso urbano quasi privo di automobili e nel cielo, meraviglia delle meraviglie, persino delle mongolfiere. A corredo di queste edulcorate visioni si trova questo enunciato: “Diventa oggi necessario progettare modelli di urbanizzazione debole, cioè reversibili, evolutivi, provvisori, che non si risolvano attraverso la realizzazione di architetture “figurative” ma per mezzo di opere capaci di inserirsi nei processi di trasformazione del territorio, con qualità ambientali interne, disperse nel territorio e non racchiuse nel perimetro dell’edificio. Superando la dicotomia tra lo spazio aperto e l’architettura concepita secondo la modernità classica, il nuovo paesaggio diventa filtro, si adatta alle soglie, perde i caratteri dell’architettura figurativa, diventa sistema”

Se passate da quelle parti però vi verrà il sospetto, com’è venuto a noi, che non sarà proprio come raffigurato e che, senza alcuna mongolfiera all’orizzonte, stanno costruendo l’enorme piastrone che, per definizione, non risulta essere nè leggero, nè bello ma solo l’ennesimo brutto contenitore dell’ennesimo brutto centro commerciale. Di giardini, vialetti, aiuole e laghetti neppure l’ombra. Mi si dirà che bisogna aspettare di vedere il lavoro quando sarà terminato, cioè quando sarà troppo tardi e qualcuno si sarà ricordato di far sparire i rendering dal libro dei sogni. E buonanotte

Gennaio 2009

LO SCEMPIO DIMENTICATO

I LAVORI PER LA COSTRUZIONE DEL PARCHEGGIO SOTTO LA ROCCA CHE SI SONO RIVELATI UN TRAGICO FALLIMENTO DA ALLORA TUTTO Ã&#x2C6; RIMASTO ABBANDONATO MA ORA SI RICOMINCIA

LO SCEMPIO DIMENTICATO

L’idea era di costruire un parcheggio multipiano sotto la Rocca e, tutto sommato, aveva un che di affascinante, anche se erano in molti ad opporsi a quella scelta perchè la presenza di una tale struttura avrebbe portato un aumento del traffico lungo viale Vittorio Emanuele e degli ingressi attraverso la delicatissima e vulnerabile Porta Sant’Agostino. Avrebbe dovuto ospitare 470 posti di cui un centinaio destinati ai residenti in affitto. I restanti a disposizione 24 h per i visitatori di Città Alta. Venne firmato l’accordo dalla giunta con a capo Veneziani, sul filo di lana, a poche ore dallo scadere del mandato e il successore Roberto Bruni, si trovò il cantiere affidato guarda caso alla ditta Locatelli, che successivamente viene travolta dalle indagini della Magistratura per corruzione di politici e discariche abusive di materiali pericolosi. Una volta sbancato il luogo e iniziata la realizzazione del buco sotto la collina, ci si è resi conto che non avrebbe resistito e infatti, in seguito ad alcuni giorni di pioggia, venne giù tutto e a nulla servirono i tentativi dell’impresa per correre ai ripari riversando nel sito tonnellate di terra... (chissà di che genere?). Da allora è tutto bloccato. Indagini, nuovi progetti, nuovi sindaci e tante ipotesi. Nessuno ha pagato per quel disastro e, nel frattempo, sul pendio e sulla frana è risorto un bosco di erbacce e arbusti che nasconde oggi alla vista quello scempio. Si poteva anche ipotizzare che venisse tutto dimenticato ma non è così. Il partito del parcheggio alla fine ha avuto la sua rivincita e l’attuale amministrazione ha dato nuovamente il via alla realizzazione del parcheggio sotterraneo. Incredibile ma vero! Nonostante avessero promesso di realizzarne uno molto più piccolo e al servizio dei residenti in Città Alta, tutto è stato riapprovato come se niente fosse. Adesso, un comitato composto da abitanti di Berghem de sura ma non solo, sta raccogliendo le firme per impedire la ripresa dei lavori, spalleggiato da tutte le associazioni ambientaliste e da autorevoli urbanisti. Ma la Giunta fa spallucce e il parcheggio si farà. Quando sarà terminato porterà inevitabilmente un aumento del traffico di quanti ora scelgono di lasciare la vettura in città bassa e usare i mezzi pubblici o le gambe per salire sul colle. Sempre che non frani tutto un’altra volta e, davvero, non sappiamo cosa sarebbe meglio....

Appaltatrice dei lavori era la conosciutissima Impresa Locatelli che, poco dopo, è stata travolta dalle indagini della Magistratura per corruzione di esponenti politici e occultamento doloso di sostanze inquinanti, che faranno finire in galera il suo titolare. Dopo la frana si tentò di tamponare lo smottamento con materiali di riporto che non risulterebbero derivanti da rimozioni di coperture di amianto(!)

COSA DIVENTEREMO?

POLITICANDO di Maurizio Maggioni

La politica in Europa ormai si somiglia tutta. Nei nostri articoli di questi ultimi mesi, ma direi anche anni, abbiamo spesso previsto e raccontato quanto stava succedendo in quella che ancora chiamiamo la culla della civiltà. Proprio da queste parole dobbiamo ripartire e fare un ragionamento serio, sviluppando un’equazione che ci permetta poi di giungere alla famosa formula E=mc2, che rivoluzionò il mondo ed introdusse nuovi concetti fisici e matematici. In politica questa formula è data dalla forza di volontà dei popoli di conoscere se stessi, le proprie esigenze e le proprie aspirazioni senza badare al “politicamente corretto” che tanti errori ha comportato in questi ultimi 10-15 anni. Il mondo gira sempre per lo stesso verso, i desideri di ognuno di noi sono sempre uguali e quelli ormai un po’ in là con gli anni, si ritrovano a pensare come i giovani minimalisti: dobbiamo imparare a vivere con poco, ma orientati alla ricerca del bene comune. Ecco perché la politica è in stallo perché ragiona come due lustri fa, agisce con metodi rivoluzionari cibernetici, ma è incapace di creare sintesi, di sprigionare energia da quella massa critica che è il pensiero occidentale. Il Regno Unito, con le elezioni di giugno, ha dimostrato palesemente tutto ciò. Vuole uscire dall’Europa ma pagando poco, vuole essere laburista ma non troppo. Sceglie di rimanere una monarchia perché i politici made in England sono mediocri, come i nostri, vedi la sig.ra May… Una volta morta la regina Elisabetta II, in cinque anni diventeranno una Repubblica… Vedrete. Invece, è chiaro che il mondo musulmano ha quella spinta propulsiva per partire alla conquista territoriale, perché quella economica l’ha già consumata. Infatti, oggi sono i Paesi Arabi con i cinesi, i veri proprietari del mondo. Soltanto adesso ci si oppone al Qatar dimenticando che, con i suoi fondi sovrani, quello stato è presente in molte delle nostre aziende, dall’Alitalia alle banche e se la ride di quanto accade da noi. Controlla le banche e queste come si vede quotidianamente condizionano la politica. Il capitalismo ha fallito, ha creato un mostro che vive arricchendosi ed espandendosi alle nostre spalle mentre noi ci manteniamo “liberi”, grazie a loro. La borsa e l’economia fanno la politica. Quindi, accettata l’analisi, riconosciute le colpe, fatta la confessione che ci riconcilia, cosa dovremmo fare? Diventare tutti “grillini”, non vaccinarci e imparare ad usare il web? Oppure “alfaniani” per distinguerci da tutti in quanto diventati una minoranza da proteggere? Potremmo anche scegliere di essere “renziani” ed abbonarci al Corrieri dei Piccoli... Oppure “meloniani” evitando però di fare il saluto romano... Allora meglio “leghisti” per rincorrere sempre una chimera che mai raggiungeremo… Perchè allora non “berlusconiani”? Per rilanciare un’idea liberale che liberale mai diverrà perché i soliti conosciuti tradiranno sempre e solo per interesse... Meglio quindi “giustizialisti” come Travaglio o Saviano, per poi capire che i Servizi ed il potere informano e dirigono sempre come vogliono loro, con i giudici che non sanno fare politica e che nemmeno sanno più giudicare? Rimaniamo cittadini liberi e leali con noi stessi, rivoluzionari borghesi come quelli del 14 luglio francese, oppure gandhiani cominciando a fare desistenza o resistenza...!? Bel dilemma ma non possiamo pensare però che tutto questo guazzabuglio venga risolto da 1000 disgraziati che siedono nelle nostre Camere Parlamentari, i quali, oltre a badare ai loro onorevoli interessi (legittimi), pensando a quando raggiungeranno il tanto sospirato vitaliazio, spesso non sanno neppure parlare in italiano e pensare in modo razionale con la loro testa e vengono manipolati come burattini. Essi sono l’espressione dei partiti, scelti e votati dal popolo sovrano, per cui tocca a noi immaginare qualcosa di diverso da proporre, e poi realizzare, magari pensandoci bene quest’estate in vacanza, aspettando Angela Merkel ad ottobre, sperando che nel frattempo si spengano vite tristi ed inopportune che ammorbano la nostra politica con la P maiuscola. Riflettiamo, riflettiamo… attendendo il voto libero per le Idi di marzo.

CHI C’ERA Ph. Sergio Nessi

AMITIÉ SANS FRONTIERES:

SPAZIO ALL’ALTRUISMO Una serata di inizio estate in una location adagiata tra le verdi colline ed i vigneti della

provincia bergamasca: qui, dove sorge la rinomata Tenuta Acquaroli La Serradesca di Scanzorosciate, la sera del 9 giugno scorso si è riunita una delle organizzazioni che da anni si impegna per promuovere campagne d’aiuto a favore di quanti necessitano disupporto e sostegno: Amitié Sans Frontieres. Fondata nel Principato di Monaco nel 1991 oggi Amitiè Sans Frontieres annovera tra le sue file decine di Paesi che, abbracciandone i valori, si impegnano annualmente nel conseguimento dei propri obiettivi.

Puoi vedere tutte le immagini dellâ&#x20AC;&#x2122;evento su www.qui.bg.it

CHI C’ERA Ph. Sergio Nessi

È il caso di Amitié Sans Frontieres Bergamo, guidato dal Presidente Maurizio Budua, che dopo essersi di recente riunito con il Consiglio Direttivo, ha illustrato durante la serata conviviale gli obiettivi che per il 2017 verranno perseguiti dall’organizzazione. Services che vedono incentrata l’attenzione sulle necessità della città di Bergamo, attraverso un sostegno diretto al Centro di Ascolto della Parrocchia di Sant’Alessandro della Croce di Via Pignolo ed alla Parrocchia di San Lorenzo in Redona. Per entrambe unica la necessità di sostenere attivamente tutte le volontarie che con grande passione e costanza prestano quotidianamente tempo ed energie per seguire, ascoltare e aiutare le tante famiglie e persone in difficoltà della nostra città. Oltre a questo importante progetto il Presidente ha rinnovato l’impegno per il 2017 per l’U.I.L.D.M di Bergamo, per la lotta alla distrofia muscolare, seguendo i desideri della presidente Fondatrice Luciana Previtali Radici. Ospiti della serata Regine Vardon West, Presidente ASF Internationale, Yurie Hatanaka, Presidente ASF Tokyo, e Francesco Busso, Presidente ASF Italia che coordina l’attività dei 14 Club italiani. Madrine della serata Cristina Parodi e Stefania Cento. Puoi vedere tutte le immagini dell’evento su www.qui.bg.it

INAUGURAZIONE NUOVO SHOWROOM GIOVEDÃ&#x152; 6 LUGLIO DALLE ORE 17.30 ALLE ORE 22.00 BERGAMO VIA BORGO PALAZZO 103 (ANGOLO VIA GRITTI) Tel. 035 4243837 www.bergamoceramiche.it - info@bergamoceramiche.it

T.F. love Gucci

Tiziana Fausti e il nuovo corner Gucci. Un amore iniziato anni fa, tramutatosi lo scorso 19 maggio in un corner interamente dedicato alle linee della maison siglata Alessandro Michele. E il mondo delle fashion victime â&#x20AC;&#x153;made in Bergamoâ&#x20AC;? non puĂ˛ che esultare!

ODONTOIATRIA

A cura del Dr. Stefano Daina

CONSIGLI UTILI PER VACANZE SERENE

I SERVIZI DEL CENTRO > PEDODONZIA > ORTODONZIA > IGIENE ORALE > CONSERVATIVA > ENDODONZIA > PARODONTOLOGIA > ODONTOIATRIA ESTETICA > PROTESI > IMPLANTOLOGIA DENTALE > IMPLANTOLOGIA DENTALE IN CARICO IMMEDIATO > CHIRURGIA ORALE > CHIRURGIA OSSEA RIGENERATIVA > CHIRURGIA PRE-PROTESICA > CHIRURGIA PARODONTALE > CHIRURGIA MAXILLO FACCIALE > GNATOLOGIA > LOGOPEDIA > NUTRIZIONE > INDAGINI RADIOGRAFICHE DIGITALI > ANESTESIA TOTALE > SEDAZIONE COSCIENTE > TRATTAMENTO PAZIENTI ODONTOFOBICI E CON GRAVI DEFICIT PSICOFISICI NON COLLABORANTI > DAY-HOSPITAL > LABORATORIO ODONTOTECNICO > CORSI TEORICO PRATICI > CONVEGNI E CONFERENZE

CENTRO DAINA Salute orale dal 1978

Capita spesso, durante le pause estive che improvvisamente scaturisca il mal di denti. Il caldo, infatti, esaspera le infiammazioni e aumenta la vasodilatazione sanguigna. Le persone si trovano così a gestire un’urgenza odontoiatrica che si manifesta quasi sempre con un dolore acuto e lancinante. In alcuni casi può derivare da una carie e il fastidio si nota soprattutto quando in bocca si avvertono sbalzi termici (caldo- freddo) oppure il dolore si presenta con un ascesso provocato da un’infezione cronica non curata. Non si possono e non si devono assumere farmaci senza avere prima consultato il proprio dentista per una corretta diagnosi. Durante il periodo estivo anche la rottura delle protesi può condizionare e, in certi casi, rovinare la tanto sospirata vacanza. Questi eventi capitano quasi sempre perché si sottovalutano le periodiche visite di controllo e di prevenzione. Il mio consiglio è di effettuare visite odontoiatriche con una cadenza semestrale, per fare in modo che, la tanto attesa e meritata vacanza, non si trasformi in un incubo. Il Centro Daina, sempre attento alle innovazioni, ma soprattutto all’esigenza di ogni persona, informa che, per un servizio completo e continuativo, anche quest’anno LA CLINICA RIMARRÀ APERTA PER TUTTO IL MESE DI AGOSTO.

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Chiara Saurgnani

Commerciali pimpanti a volte si nasce ma più spesso si diventa. I commerciali di INTERNI in parte lo sono e in parte lo diventano… la direzione di Bergamo nella persona dell’architetto Antonio Cazzaniga, certo non ti lascia senza stimoli, basti pensare alle recenti sette nuove aperture di altrettanti showroom a Milano. Negli ultimi anni, e parliamo davvero di una manciata, due o tre, le vetrine su Milano di INTERNI sono duplicate cammin facendo, prima l’ampliamento di via Turati e poi l’exploit nel giro di un semestre, i punti vendita tutti differenti nella tipologia, nel carattere e nella proposta sono arrivati a sette, più gli storici caposaldi e il conto somma a undici. E beh, sì come non farsi coinvolgere da quest’onda di entusiasmo che la famiglia Cazzaniga alla terza generazione sta immettendo nell’azienda. Le nuove generazioni, si occupano della tecnologia, loro pane quotidiano e “vanno a scuola” di esperienza, e quanta ne trovate nel Gruppo INTERNI. L’estero e le grandi realizzazioni sono alla loro portata, basta dare uno sguardo al sito www.internionline.it Ma torniamo ai commerciali pimpanti, da non confondersi con rampanti. Loro sentono da subito di far parte di una grande squadra, dove ognuno ha il suo ruolo, ma tutti insieme sul campo. Perché sì, questo si vede quando entri nei loro show room, la carica, quella che ti trasmettono presentandoti l’ultima nata di ARCLINEA e la tecnologia che contiene, o il divano che non credevi possibile, comodo e bello, e ti stupirai del meglio… I loro arredamenti, le loro proposte sono importanti e pregiate, ma mai scontate, e non passano di moda. Perché sì, questo è un fattore da non sottovalutare, la casa potrebbe restare la stessa per anni, e a questo che pensano i commerciali di INTERNI: seguirvi senza imporsi, a scegliere con voi e supportarvi nella tecnica, ma restano fedeli al vostro gusto, interpretando il vostro stile.Ecco se volete la vostra casa, INTERNI e i suoi commerciali pimpanti, fanno al caso vostro.

Buona casa. Roberto Zanella

Chiara e Clarissa Anteprima

Quando ci siamo conosciute ho subito capito che sarebbe scattata la scintilla del Team Perfetto il così detto Women’s Power!

Che dire di Clarissa? Clarissa e’ giovane,brillante, creativa, la collaborare con lei e’ il top , non c’e’ nulla di meglio nel lavoro che avere il collega giusto, il risultato sara’ sempre assicurato, ma soprattutto la sintonia porta a realizzare al meglio ogni nostro progetto. Clarissa si occupa di tutta la parte relativa alla concretizzazione su carta delle idee progettuali e la stesura dei preventivi da presentare poi al cliente. Collabora con me all’allestimento della vetrina ed ogni volta il risultato e’ magnifico. Le scelte vengono fatte sempre insieme sia a livello progettuale sia nell’organiz zazione, sulla scelta degli arredi per la vetrina che per gli abbinamenti dei colori e materiali da suggerire al nostro cliente.

P COMMERCIALI I M P A N T I

Chiara porta tutta la sua esperienza nel settore dell’arredamento d’interni in quello che consideriamo il nostro showroom, con la sua personalità frenetica ed esuberante è sempre alla ricerca di novità ed idee per stuzzi care la clientela. Oltre che un ottima collega è anche un ottima insegnante, pronta a illustrarmi le mille sfaccettature di questo lavoro che ho da poco intrapreso. Ogni progetto viene studiato ed elaborato in modo tale da soddisfare a pieno le esigenze dell’acquirente, dal classico al moderno, cerchiamo di rendere ogni ambiente il più confortevole possibile.

Un team coeso e sempre pronto al confronto,sia reciproco che col cliente, Ă¨ la base su cui poggia Anteprima! A Bergamo in via Silvio Spaventa 7

Roberto e Tiziano INTERNI

Loro sono diversi, nel senso che proprio non li puoi confondere. L’aspetto che più li accomuna è sicuramente la grande esperienza maturata in chiave commerciale. Non hanno paura di nulla, ogni sfida li stimola perché viene affrontata con determinazione e senso pratico, anche se ognuno denota sempre il proprio stile e la propria personalità. Tiziano è solare, sempre sorridente e con una naturale predisposizione alle pubbliche relazioni e ad entrare subito in empatia con i clienti. Appassionato del suo lavoro, trasmette un grande entusiasmo rispetto alle nuove sfide e ai nuovi progetti, nei quali riesce a districarsi sempre con grande destrezza. Da anni cura anche i rapporti con gli architetti e la progettazione sia di ambienti domestici che contract ottenendo sempre la soddisfazione dei clienti più esigenti. Al di fuori della sfera professionale, si gode un po’ di relax, necessario per ricaricare le pile

Roberto è una persona passionale, un uomo di cantiere e di showroom. Professionalità e pragmatismo sono le doti che più gli vengono riconosciute. Preciso e attento nella gestione dei dettagli di ogni progetto. La passione per il lavoro lo porta a non stare fermo un attimo: seguendo meticolosamente ogni lavoro, progetto o cantiere. Nutre inoltre molteplici passioni, tra cui le corse e i motori: è uno spirito libero, dinamico e molto intraprendente.

Esperienza, professionalità e simpatia unite alla dei brand proposti nello showroom

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FESTA D’ESTATE

MONICA BRESCIANI E MINI LARIO BERGAUTO, LE AFFINITÀ ELETTIVE Un inizio di stagione all’insegna della raffinatezza e della sobria eleganza i tratti distintivi della Festa d’Estate svoltasi lo scorso 7 giugno nel cortile del passaggio Santa Giulia, tra via XX Settembre,70 e via Sant’Orsola, 10. Un evento voluto da Monica Bresciani, il cui showroom trova sede in questa magnifica location, e dalla concessionaria MINI Lario Bergauto che, per l’occasione, ha presentato il vero lusso ovvero una MINI Cabrio con interni in pelle color tabacco a lavorazione trapuntata. Decisamente all’altezza della vettura esposta i complementi d’arredo di Monica Bresciani: ceramiche smaltate in oro zecchino, vasi soffiati a Murano, preziose porcellane di Limoges e pezzi d’arredo antichi. Alla serata presenti i migliori clienti delle due realtà commerciali di Bergamo, il cui prestigio e levatura hanno caratterizzato l’evento, durante il quale un aperitivo con showcooking, un sottofondo musicale decisamente soft e le preziose candele della Cereria Pernici, hanno creato l’atmosfera perfetta per un evento assolutamente da ripetere.

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UNIGASKET

30 ANNI IN CONTINUA CRESCITA LE SUE GUARNIZIONI DAVILLONGO NEL MONDO “La fabbrica del futuro: la fabbrica 4.0. Macchine al servizio dell’uomo per creare efficienza e produrre in modo competitivo e combattere la dilagante concorrenza delle low cost country mantenendo sul territorio i nostri insediamenti produttivi e far crescere il tessuto umano generato dalla nostra terra”. Questo il sogno che Vittorio Calissi, fondatore e patron di Unigasket insieme al fratello Danilo, sta concretizzando con la sua azienda del Sebino. Che, in questi giorni, compie 30 anni di attività. Una storia di successo, in continua crescita, celebrata presso il quartier generale a Villongo in due grandi ed emozionanti eventi. Il primo riservato ai clienti e agli ospiti giunti da varie parti del mondo dove Unigasket si sta sviluppando. Il secondo dedicato ai propri dipendenti. “Partiti come produttori di nastri in Ptfe, abbiamo scalato le classifiche ed ora siamo tra i primi sei trasformatori mondiali di polveri fini di Ptfe, pronti a combattere le multinazionali quotate in borsa per scalare altre posizioni ci ritroviamo già al terzo posto in Europa. Arrivati al top del settore dei tubi fluorurati siamo stati in grado di rimetterci in gioco diversificando le nostre produzioni nel settore delle guarnizioni estruse e stampate applicando la stessa filosofia che ci ha contraddistinto”. Impegno, dedizione e serietà. Questa la formula vincente di Unigasket. Una realtà in ascesa, che non smette di investire. Nemmeno nel calcio (Atalanta e Pisa) accettando sempre nuove sfide.

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2° Dog

Day

A LEVATE, GRAZIE ALL’INIZIATIVA DI SILVIO BRAMBILLA E DI PARECCHI VOLONTARI (TRA CUI GLI IMMANCABILI ALPINI) SI È SVOLTO IL 2 GIUGNO IL SECONDO DOG DAY, UNA GIORNATA DEDICATA AI CANI E AI LORO PADRONI

Sono stati davvero in tanti quelli che, appofittando della giornata festiva del 2 giugno, caratterizzata da un sole cocente che ha messo a dura prova cani e padroni, hanno aderito all’invito per passare una giornata in compagnia dei propri cani e di altri amici a “sei zampe”. Il raduno al mattino per una scarpinata tra i campi di Levate, poi la festa con la cucina organizzata dagli Alpini della locale sezione aiutati da tanti volontari che si sono prestati perchè tutto andasse per il giusto verso. Dopo il successo dell’anno scorso gli organizzatori, primo fra tutti Silvio Brambilla, conosciuto per la sua attività nel commercio di orologeria e gioielleria, nonchè per l’enoteca Cornali Divino, hanno voluto ripetere il Dog Day finalizzandolo ad una raccolta di fondi per sostenere il Canile di Levate che svolge un ruolo indispensabile per accogliere cani abbandonati cercando poi di trovare chi li possa adottare. Dopo la passeggiata ed il pranzo, il pomeriggio è stato dedicato agli esercizi di Dog agility e ai consigli di alcuni prestigiosi addestratori. È seguita la premiazione dei cani più simpatici e infine uno show-cooking a cura del rinomato chef Chicco Coria. Tanti bau bau di ap-

e i z a Gr o! Si l v i

Vieni a prenderci Il fenomeno del randagismo è molto più diffuso nel sud Italia dove vengono anche usati metodi molto drastici per disfarsi del problema... Un colpo di fucile, una pietra in testa e il caso è risolto. Ecco a voi la prima parte dei cuccioli ritrovati nella “missione Sicilia”, durante la quale alcuni volontari dell’Associazione si sono recati nella bellissima isola per sterilizzare le femmine e raccogliere le cucciolate destinate spesso ad un fine atroce. Sono tutti cuccioli di 3 mesi circa, nati da mamme randagie che ogni giorno rischiano la vita. Vi raccontiamo brevemente la loro storia. FIOCCO, PANNA, WHITE, NEVE, incrocio maremmano/golden, nati in aperta campagna, erano 7 fratellini, purtroppo 2 sono deceduti ed uno è stato adottato, come vedete nella foto, gli è stata costruita una sorte di cuccia ma non erano al sicuro, una famiglia gentilissima si sta prendendo cura di loro per evitare il peggio ed evitare che vadano in strada, ma lo stallo terminerà tra 15/20gg. Sono degli orsetti meravigliosi, simpatici sempre in cerca di attenzioni e carezze. ARON, CANDY, MIELE, KORA, LOLA, la loro mamma li ha partoriti in un casolare abbandonato, sono a rischio, perché hanno incominciato a girare, ed escono in strada, Miele e Candy sono incroci Labrador come la loro mamma, dolcissimi sempre in cerca di coccole. PIPPO, CLOE, SEM, TOBIA, CHICCA, nati in aperta campagna, erano 7 fratellini, ne sono rimasti 5, due sono spariti e non li hanno più ritrovati. Sono un uragano di simpatia in cerca di coccole. Chicca, la più timida, l’abbiamo trovata nascosta in una buca scavata forse per mettersi al sicuro. PEDRO e CARLA, li abbiamo conosciuti ad aprile quando siamo scese in Sicilia, al nostro rientro la brutta notizia che i piccoli erano stati buttati in mare, perché in Sicilia si fanno anche queste cose per liberarsi dei cani randagi, erano 8, solo loro 2 sono stati salvati tra gli scogli, ma il destino con loro non è stato dei migliori. Dopo essere stati salvati hanno riscontrato la gastroenterite, hanno lottato tra la vita e la morte, loro non hanno mollato sono stati combattivi ed hanno vinto, ora hanno circa 4 mesi e vorremmo portarli a Bergamo per trovargli una casa per sempre, la loro voglia di vivere va premiata. BETTY e GUENDA, trovate con i fratellini e la loro mamma, sotto un ponte diroccato, sono state portate al sicuro ed ora arrivate a Bergamo in cerca di casa, un pochino timide, ma appena ricevono coccole si sciolgono. Tutti loro sono figli di mamme randagie, partoriti in campagna o in casolari abbandonati, che rischiano ogni giorno di essere investiti, avvelenati e uccisi. Hanno tutti circa 3/4 mesi di futura taglia media e medio/grande per i maremmani/golden. Verranno affidati regolarmente vaccinati, microchippati con regolare modulo di affido e controlli post adozione. Per le femmine, STERILIZZAZIONE OBBLIGATORIA al 7° mese Chiamate per loro, salvategli la vita!

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RITORNO ALLO SMALTO CON... LARIO BERGAUTO

Tempo d’estate ed è subito tempo di Smalto che, per i pochi che non lo sapessero, altro non è che il gettonatissimo estivo della storica discoteca Capogiro di Curno. Estate dopo estate Smalto ha sbaragliato tutti quanti, posizionandosi come la scelta perfetta per la movida della “bella” Bergamo, accaparrandosi anche una partnership degna di nota, quale quella con Lario Bergauto Bergamo. Un amore iniziato anni fa e oggi più che mai vivo, grazie ad una collaborazione senza sosta, come la presenza della Boutique MINI Lario Bergauto negli spazi della discoteca e l’esposizione delle vetture BMW e MINI delle concessionarie di Bergamo, Lecco e Sondrio. Una vetrina perfetta se considerato che Capogiro annovera nel suo “circuito” anche i resort Sportpiù di Curno e di Cenate Sotto, roccaforti del fitness and wellness bergamaschi. E così il 26 maggio scorso, tra un cocktail e una stuzzicante cena al Bistrot del ristorante Fusillo situato nella sede di Sportpiù a poche centinaia di metri dal locale, la serata di inaugurazione della stagione estiva ha siglato un tutto esaurito, segnale indiscusso del trend che anche per questa estate imperverserà nelle notti estive targate Bg. E così, oltre ad ammirare le stupende auto MINI e BMW in esposizione per tutta la stagione, tutti quanti potranno ballare e divertirsi fino all’alba, ricaricando le energie con una leggera cena al Bistrot o assaporando le delizie dello Street Food firmato Smalto!

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DIELLE: PERCORSI D’ARTE, PASSANDO DA ARTDATE DIELLE e l’arte: storia di una passione che si consolida attraverso gli anni. L’azienda bergamasca, leader nei rivestimenti per interni ed esterni, ha vissuto da protagonista la rassegna d’arte contemporanea The Blank ArtDate 2017. Una partnership che ha ripreso il filo intessuto in gennaio dall’evento “L’Arte in Ceramica”, lo ha sviluppato prima in GAMeC attraverso le mostre di Andy Warhol e Pamela Rosenkranz, quindi nell’Oratorio di Longuelo con le arcaiche suggestioni tra Sacro e Sagra. Il percorso, condiviso con un centinaio di professionisti che affiancano quotidianamente DIELLE nella creazione di soluzioni ricercate e innovative, è vissuto all’insegna degli intrecci d’arte. Da un lato il binomio tra creatività progettuale e superfici di pregio, favorito dalla collaborazione che lega DIELLE a realtà di spicco come CEDIT Ceramiche d’Italia. Dall’altro lo spirito rivoluzionario di Andy Warhol, profeta della riproducibilità: la trasformazione dell’arte in elemento quotidiano e domestico. Un concetto che ben si accompagna all’unione tra estro e materiali comuni come la ceramica, plasmata da visioni progettuali d’avanguardia capaci di produrre capolavori in serie. I luoghi, così, diventano ambienti umanizzati, ricchi di componenti emotive e formali. L’evento creato da DIELLE in occasione di ArtDate ha raccontato questa trama di rimandi nella semplicità della condivisione: prima con un buffet di benvenuto, poi attraverso le sale della Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea, infine ai tavoli della Sagra dell’Arte. In una serata che si è conclusa con un inno alla sorte: protagonista la Ruota della Fortuna, pregiata opera di Erik Saglia.

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NUOVA BMW R nineT Urban G/S

EMOZIONI A FIOR DI PELLE

Le due ruote, da sempre sinonimo di grandi emozioni, da anni trovano in BMW la combinazione perfetta tra prestazioni e design. Esempio concreto di tutto questo la nuova Urban Gs, neonata della famiglia bavarese, appartenente alla famiglia BMW Heritage, presentata ufficialmente lo scorso 10 giugno da Perego Moto, con un super evento nella sede di Lallio. Qui clienti, amici e curiosi si sono ritrovati per ammirare questa moto, tanto attesa dai fans delle due ruote fin dalla prima apparizione all’EICMA, dove aveva registrato un sold out di tutti i primi modelli prodotti. Tutto questo frutto di uno stile unico, con richiami alle moto BMW che hanno fatto la storia, come la R80GS, dalla quale ha preso i colori unici, il serbatoio e la sella, il parafango alto ed il cupolino, per un’impronta unica ed inconfondibile. Non da meno, a livello tecnico, il parallelo va alla sorella Scrambler, con motore Boxer da 110 cv, raffreddato ad aria, capace di regalare emozioni uniche. Inoltre l’abs presente su tutta la gamma trova nulla Urban Gs una maggiore sicurezza di guida così come i cerchi a raggi di serie. Ma i plus di questa super BMW non finiscono qui: per quanti volessero, vi è la possibilità di effettuare l’ordine dalla casa madre con l’aggiunta del controllo di trazione, manopole riscaldabili, frecce a led e la versione con pneumatici tassellati o la versione stradale. L’evento organizzato per il lancio della nuova Urban Gs è stato anche l’occasione di una partnership vincente con il negozio Curnis che ha esposto nella concessionaria la gamma di orologi del brand tag Heuer, con focus principale sul prodotto Connected, l’orologio modulare con la capacità di passare in pochi secondi dal nuovo smartwatch al più sofisticato dei cronografi meccanici. Perego Moto ha così conquistato, come in ogni suo evento, tutti i suoi ospiti e si prepara al prossimo appuntamento di settembre che avrà come focus la gamma Tourer di BMW, ovvero tutte le moto costruite e progettate per il massimo del confort di viaggio... con una grande sorpresa che, sicuramente, saprà allietare anche i palati più fini. Stay tuned!

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l’azienda

COSBERG:

35 ANNI DI PASSIONE UN PO’ DI STORIA

Partiamo dal principio. Cosberg nasce nel Dicembre 1982 in una piccola veranda che al tempo ospitava una grande Passione, quella di Gianluigi Viscardi e dei suoi due fratelli, Antonio ed Ermanno. All’epoca la neonata Cosberg, frutto di un’intuizione di Gianluigi e di un’innata capacità di trasformare le difficoltà in opportunità, contava tre persone (i tre fondatori), grandi idee e tanta voglia di fare. Da allora sono passati diversi anni e alcune cose sono cambiate radicalmente. La piccola Cosberg è diventata un Gruppo di 95 Persone, con un fatturato medio annuo di oltre 22 Milioni di Euro, tre filiali estere, quattro consociate, diversi premi, brevetti e riconoscimenti di ogni tipo. Oggi infatti Cosberg è una realtà di riferimento nella meccatronica, nella robotica e nelle soluzioni di assemblaggio. Studia, progetta e costruisce macchine e moduli per l’automazione dei processi di montaggio: tavole rotanti, macchine lineari a pallet liberi, impianti robotizzati e una vasta gamma di moduli standardizzati. Soluzioni create su misura, veloci, affidabili e flessibili, adatte sia per assemblare pezzi complessi che unità molto piccole. Impianti destinati a svariati settori, tra cui accessori per mobili, automotive, elettrico, elettronico, medicale, cosmetico, casalinghi ed elettrodomestici, audio, video, pc e anche occhialeria, oreficeria, orologeria, accessori moda.

INNOVAZIONE

La capacità di investire e migliorare tecnologie e persone. Altro caposaldo è legato all’Innovazione, fronte su cui Cosberg investe ogni anno oltre il 10% del fatturato. Una percentuale importante che, nel tempo, ha portato ottimi frutti: nonostante sia una PMI infatti, vengono depositati dai 2 ai 4 brevetti l’anno. Del resto, la sfida è sempre aperta per un’Azienda che, sostanzialmente, realizza prototipi e che affronta ogni commessa come fosse un abito su misura

I VALORI

Quelli che hanno ispirato il papà Luigi e quelli che proseguono con Michele Fortemente caratterizzata dal binomio flessibilità-organizzazione, che unisce il dinamismo di una piccola azienda e l’impostazione manageriale di una grande, poggia su alcune fondamenta che, nel tempo, ne hanno decretato il successo. Tra queste, ce ne sono alcune che spiccano per la loro importanza. Un esempio è il tema dell’Orchestra: ogni Collaboratore deve immaginarsi come componente di una grande Orchestra, un musicista di talento che pensa a suonare al meglio il proprio strumento seguendo uno spartito comune e puntando al massimo delle proprie performance affinché il risultato finale risulti eccellente. Questa metafora esprime bene il senso di squadra che Cosberg ha coltivato nel tempo: valorizzazione delle competenze del singolo e, al contempo, attenzione agli obiettivi comuni, da raggiungere sommando gli sforzi di tutti.

Antonio Gianluigi ed Ermanno Viscardi fondatori di Cosberg

da progettare e costruire per soddisfare pienamente le esigenze del cliente. Ma per Cosberg, fare Innovazione non significa solo creare un nuovo prodotto o sviluppare nuove Tecnologie. Anzi. Significa soprattutto “pensare” in modo innovativo in tutti i comparti aziendali, assicurando così una continua ottimizzazione dei processi e, di conseguenza, livelli qualitativi elevati. Questo, negli anni, ha dato vita a un progetto ampio e ambizioso: la “Conoscenza Globale”. Si tratta di una piattaforma - fatta di hardware, software e procedure - sviluppata ad hoc per codificare, archiviare, tutelare e condividere il Know-How che quotidianamente viene generato. In pratica, rendendo consulta-

bile la conoscenza derivata dall’esperienza di tutti, le persone possono concentrarsi solo sul risolvere nuove problematiche o sviluppare nuovi concept, senza sprecare tempo a rifare ragionamenti o percorsi mentali già praticati in passato. Non a caso, oggi Cosberg viene presa a riferimento nell’ambito della gestione e della salvaguardia del vero Patrimonio Aziendale, ovvero delle competenze che ognuno sviluppa svolgendo il proprio lavoro, al di là di ruoli e mansioni. A dimostrarlo sono i Premi ricevuti, ma anche gli articoli di giornale e i servizi sui media nei quali l’Azienda di Terno d’Isola viene presentata come Caso di Successo, come esempio a cui ispirarsi.

COSBERG:

35 ANNI DI PASSIONE

TERRITORIO

Giovani, scuole, formazione, occupazione Ai giovani e alle scuole, Cosberg apre le porte. E offre molto. Ospita ragazzi, partecipa attivamente a iniziative ed eventi organizzati presso gli Istituti, sostiene tesisti e laureandi. Per capire “quanto” offre, è sufficiente guardare i numeri: più di 500 ragazzi hanno visitato l’azienda negli ultimi tre anni e oltre 80 studenti hanno potuto contare su Cosberg per fare tirocinio, sviluppare la tesi, portare avanti attività di Laboratorio, effettuare l’alternanza scuola-lavoro. Il pensiero del CEO, Gianluigi Viscardi, in merito a questo tema si può riassumere così: “La formazione scolastica garantisce ai giovani la cultura. Gli imprenditori devono invece dare loro l’opportunità di accrescere il “saper fare” e di far emergere il loro talento. Ognuno di noi ha almeno un talento e un bravo imprenditore deve essere capace di individuarlo, a costo di uscire dagli schemi, di sperimentare, di rischiare. L’imprenditore che assume un giovane non può pretendere che questi sia formato per la sua azienda. Sta a lui riuscire a trasmettere il metodo e la filosofia. Inoltre, per avere ragazzi preparati, le aziende devono prima prestarsi alle scuole: aprirsi agli studenti e anche ai formatori”.

SOLIDARIETÀ

Accademia dello sport e altro.... Da sempre Cosberg crede fortemente nello sport e lo promuove concretamente. Tra le iniziative che negli ultimi anni sono state portate avanti, spiccano le sponsorizzazioni all’Accademia dello Sport, il sostegno al Tennis Club Bergamo (Cosberg è sponsor del Team ed è presente in modo attivo attraverso Antonino Viscardi, uno dei Soci Fondatori dell’Azienda) e a Bergamo Golf for Charity (anch’essa organizzata a scopo benefico). Inoltre, sul fronte Golf, è ormai immancabile l’appuntamento annuale con il Trofeo Cosberg - Despe - Plastik, fortemente voluto dai fondatori delle tre omonime realtà bergamasche. Da segnalare anche il supporto continuo ad alcune squadre di calcio e calcetto locali. Infine, tra i destinatari delle azioni benefiche Cosberg c’è anche l’Associazione Monvico, con la pedalata annuale, nata per promuovere la valorizzazione e la diffusione della figura, della vita e delle opere del Beato Papa Giovanni XXIII.

INTERVISTA A MICHELE VISCARDI

La seconda generazione COSBERG Il suo primo giorno in azienda come è stato? “In realtà ero troppo piccolo per ricordarmelo. Ho passato davvero molto tempo in azienda e, quand’ero studente, venivo in Cosberg dopo la scuola per osservare, esplorare, apprendere e, all’occorrenza, dare una mano. Il mio primo giorno “a tempo pieno” però, lo ricordo bene. Mi affidarono un progetto ambizioso: seguire e sviluppare un nuovo business legato all’applicazione e alla commercializzazione di un sistema innovativo per il quale avevamo appena comprato il brevetto. Da quel primo passo, la direzione verso cui mi sono mosso non è mai cambiata: fare innovazione è per me un must, non solo in termini di prodotto, ma anche e soprattutto relativamente ai processi”. Quali sono state le difficoltà ad inserirsi nell’azienda di “papà”? “Più che parlare di difficoltà, preferisco parlare di opportunità, raccontando il percorso che ho seguito in Cosberg. Ho avuto la fortuna di lavorare operativamente in tutti gli ambiti aziendali, vivendo da vicino - cioè “da dentro” - ogni reparto e ufficio. Questo mi ha permesso di acquisire know-how nel modo più efficace, ovvero imparando direttamente sul campo. E, al tempo stesso, ha gettato le basi per quella visione d’insieme che ora caratterizza il mio modo di agire, di scegliere e di organizzare. Grazie alle esperienze derivanti da questo percorso e dai numerosi viaggi che ho la fortuna di fare (soprattutto per lavoro), sono riuscito a crearmi un’idea precisa della situazione attuale e dei possibili scenari futuri, relativi non solo a Cosberg, ma al settore in generale. E, grazie anche a questo, dal 20 Aprile scorso – data in cui sono stato eletto Presidente di AIdAM (Associazione Italiana di Automazione Meccatronica) - rappresento ufficialmente l’intero comparto”. Considerando che lei è “il più piccolo” del CDA, ed uno dei messaggi che l’azienda ha dato nel tempo è stato: “quando il piccolo diventa grande”, ha mai avuto il sospetto che la stavano aspettando ? “Fin da prima che io entrassi nel CdA, in Cosberg era iniziato un cambio generazionale che riguardava tutta l’azienda. Un’evoluzione che ho vissuto in prima persona e che mi ha portato ad assumere, via via, ruoli sempre più di responsabilità fino ad arrivare all’ingresso nel Consiglio di Amministrazione. Ma nessuno mi stava aspettando, perché in azienda ognuno deve guadagnarsi il proprio spazio e meritarsi il ruolo che gli viene attribuito. Non ci sono eccezioni perché la filosofia su cui Cosberg poggia la propria crescita è orientata all’oggettività e alla gestione manageriale. Una filosofia che si continuerà a perseguire in quanto, nel tempo, ha portato successi, crescita, solidità”. I fratelli Viscardi sono sportivi tra tennis golf e calcio... Michele? “Sin da piccolo, ho praticato diversi sport, tra cui tennis, calcio, vela, nuoto. Attualmente, nonostante i numerosi impegni, riesco a dedicarmi al calcio, impegnandomi non solo come giocatore, ma partecipando alla vita di una piccola società sportiva a cui fanno capo una squadra di calcio a 5 e una di calcio a 7. La mia grande passione rimane però la navigazione a vela, attività a cui in passato ho dedicato tempo, energie e risorse e che ho dovuto sospendere, temporaneamente, per far fronte ai vari impegni aziendali e istituzionali.

I POVERI ITALIANI

FUOCHI DI PAGLIA di Giorgio Paglia www.fuochidipaglia.it Anche su Twitter: @Fuochidipaglia

La bassa pianura bergamasca è ancora ricca di cascine agricole, dove il regista Ermanno Olmi ha ambientato un film famoso per descrivere la vita contadina di un tempo che fu: “L’albero degli zoccoli”. Gli anziani di oggi ricordano bene quegli anni di sacrifici e di povertà estrema. Gesti semplici, ma dettati dalla sopravvivenza: allora d’inverno le coperte prima di essere messe sui letti venivano scaldate sulle schiene delle mucche, i vestiti erano grezzi, gli zoccoli si intagliavano direttamente dai tronchi del bosco, il cibo spesso non bastava per tutti, i panni si lavavano al fiume e le stagioni scandivano il ritmo naturale di una vita dura. La gente però si aiutava e le famiglie potevano crescere anche tra mille difficoltà. Però non c’erano aiuti pubblici e lo Stato forniva solo l’assistenza sanitaria e quella scolastica. Per il resto bisognava adattarsi e arrangiarsi con la fatica nei campi. Questi stessi anziani vedono ora i loro paesi totalmente cambiare. Una moltitudine di africani, arabi e indiani hanno trovato lavoro, anche in nero, nelle stalle e nelle serre. Lo stipendio è alto, ma, si sa, gli italiani non vogliono più fare certi mestieri. Persone straniere che vengono da culture diverse, con usanze molto differenti e che fanno fatica ad integrarsi. Però non sono loro a creare malumore. Sono le altre centinaia di migliaia che arrivano qui e a cui lo Stato italiano offre vitto, soldi, cure e alloggi gratuiti senza pretendere nulla in cambio. Extracomunitari che ciondolano tutto il giorno senza lavorare e senza rendersi utili alle comunità che li ospitano. Per loro non esistono regole di integrazione, o leggi da rispettare. Anzi, le nostre scuole hanno persino abolito certe ricorrenze religiose e alcuni segni della tradizione cattolica pur di non suscitare dissapori in classi sempre più multietniche. Chiunque tenti di far capire che esiste una bella differenza tra l’immigrazione economica, che è il 90%, e quella umanitaria (10%), viene subito tacciato di razzismo e di cattiveria. Ma c’è anche un problema non da poco, finanziario e morale. L’Italia spende per i migranti stranieri quasi 5 miliardi di euro all’anno e non se lo può assolutamente permettere. Non solo per una questione di bilancio statale, ma soprattutto perché ci sono più di 8 milioni di connazionali in povertà assoluta o relativa che non ricevono nessun aiuto pubblico, se non quello di alcune associazioni benefiche private. Come è possibile pensare agli altri se non si è in grado prima di mantenere se stessi? E torno ai nostri contadini. Se andate nella bassa e provate a chiedere cosa ne pensi la gente di questa situazione, vi troverete di fronte a tanto, tantissimo malessere e disappunto. Loro, 50 anni fa, il vitto, il salario e l’alloggio se lo sono dovuti guadagnare col sudore della fronte e con il rispetto silenzioso. E, badate bene, non è populismo, non è razzismo, è solo un ragionamento dettato dalla logica dei fatti. Ma parlare in questo modo ad una infervorata Boldrini e a una certa area della sinistra oggi non è possibile. Non è che non intendono, è che proprio non vogliono capire. La stessa Presidenta della Camera si dichiara contro le armi e non saluta i nostri paracadutisti della Folgore che sfilano a Roma nella parata del 2 giugno, ma alla sua personale scorta armata quotidiana, pagata dai contribuenti, non rinuncia di certo. Ecco l’ipocrisia della politica e l’arroganza delle istituzioni. Invece cosa ci sia, economicamente parlando, dietro al traffico dei migranti, lo dimostrano le tante inchieste e le evidenze giudiziarie, ma guai a farlo presente ai soliti buonisti di turno. E la religione qui non c’entra niente, perché il terrorismo dei fanatici islamici contro i cristiani e lo scontro ideologico basato su fedi diverse che per secoli non sono riuscite a convivere, sono tutta un’altra cosa. Questa è solo una semplice analisi asettica di un mondo sociale che si è trasformato anche in mancanza di leggi precise e di doveri da rispettare. E la situazione sta velocemente degradando verso una società sregolata, sempre meno tollerante, lontana dalle tradizioni, colma di contraddizioni e costretta a convivere forzatamente senza che ci sia stata una libera scelta dei cittadini italiani. Diversità che perciò continueranno a dividere, in una guerra di ingiustizie palesi tra i tanti poveri, nostrani e stranieri che siano. Poi sarà inutile chiudere le nostre stalle quando i buoi saranno già scappati. E “L’albero degli zoccoli 2” Ermanno Olmi non lo girerà più.

fashion on the lake Atmosfere di altri tempi, quelli in cui l’eleganza e l’estremo charme erano d’abitudine: così appare l’Hotel Bellerive di Salò, location perfetta per ambientare il servizio moda che in questo numero vi presentiamo. Il topic è senza alcun dubbio un mood chic e ricercato, racchiuso sia negli abiti che negli accessori abbinati, i primi confezionati dal “sarto” Maurizio Valzania ed i secondi parte della collezione primavera/estate 2017 dello storico store Ottica Cattozzo. A rendere il tutto ancora più speciale, Barberia Italiana che ha minuziosamente curato acconciatura e barba di Paolo, il nostro modello. E così, in un caldo pomeriggio di primavera, con lo scintillante luccichio del lago di Garda, affacciati al terrazzino e avvolti dal profumo del gelsomi

no, Paolo e Denise indossano uno spezzato doppiopetto blu con pantalone beige per lui, un sensuale dress in voile color cipria per lei; il tutto reso cool da occhiali sfumati rosa iperfemminili e da Ray-Ban dandy. Dal terrazzo con vista incantevole ai bordi della piscina, plus del Bellerive, un contesto perfetto per render ancora più piacevole il soggiorno presso questo incantevole hotel. Qui la scelta è ricaduta sui toni del mare: Paolo indossa un raffinato spezzato, azzurro per la giacca e blu per il pantalone, mentre per Denise l’abito è avvolgente, a fiori ricamati, completato da un cappottino bluette. Completano il look un occhiale rotondo con lente azzurra per lei, mentre per lui la scelta

è ricaduta su una montatura di tendenza. Dal giorno alla sera: la mise cambia, lo scenario si fa più soft e le lunghezze si allungano per l’incantevole dress longue, color carta da zucchero, in pizzo e jersey indossato da Denise, mentre per Paolo si passa alla perfezione di un vestito grigio sartoriale, ravvivato da un cravatta sui toni dell’arancio. Dall’eleganza del salotto del Bellerive al bancone del bar, per un drink e la “romanticheria” di una poltrona a dondolo, sempre contraddistinta dall’allure impeccabile di un vestito hand made, con cravatta a nodo stretto per l’uomo, mentre per la donna toni neutri di un dress raffinato in pizzo e jersey. E qui lasciamo all’immaginazione la favola perfetta, sulle rive del lago, in un posto incantevole che parla d’amore, in ogni piccolo dettaglio di stile.

Si ringrazia: Location: Hotel Bellerive Via Pietro da Salò, 11 - Salò (Bs) Tel. 0365.520410 - www.hotelbellerive.it Dresses: Maurizio Valzania Via S.Benedetto, 4 - Bergamo Tel. 035.212360 www.facebook.com/Maurizio-Valzania-1023618547665542/ Eyeswear: Ottica Cattozzo Via XX Settembre, 50 - Bergamo. Tel. 035.242576 - www.otticacattozzo.it Servizio hairstyle e rasatura per uomo: Barberia Italiana Via XX Settembre, 115 - Bergamo. Tel. 035.19966403 Via Fratelli Lechi, 11 - Brescia. Tel. 030.2053262 www.barberiaitaliana.com Models: Paolo e Denise Agency: Image Time Via Fratelli Lechi, 15 - Brescia Tel. 030.5055755 - www.image-time.it

Eleganza, stile e quel tocco di blu capace di rendere ogni creazione un sogno ad occhi aperti. Questo è il segreto di Fm Studio Piscine, l’azienda di Villa di Serio che, in oltre 17 anni di storia, grazie alla bravura di un team di professionisti e dei titolari, Franco Mirminia e la figlia Noemi, hanno portato il loro brand in mezzo mondo. La loro realizzazioni infatti sono veri gioielli capaci di valorizzare le abitazioni che le ospitano, grazie ad uno studio mirato per ogni diverso lavoro, ponendosi per ognuno di essi l’obiettivo di massima riuscita. Ogni progetto infatti, oltre ad essere presentato su carta al cliente, viene anche proposto con un video in 3d che consente di visualizzare come sarà la nuova piscina prima dell’inizio dei lavori. Piccoli dettagli per grandi risultati, quelli di FM Studio Piscine che, negli ultimi anni, si è aggiudicato per le edizioni 2011, 2012, 2013, 2015 e 2017 il primo premio al concorso Italian Pool Award per la migliore piscina residenziale indoor. Lusso, innovazione e semplicità gli elementi di questa storia di successo.

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70 ANNI PER LA COPPA DELLE DOLOMITI PER CELEBRARE IL 70° ANNIVERSARIO DELLA COPPA D’ORO DELLE DOLOMITI, DAL 20 AL 23 LUGLIO A CORTINA PREVISTA LA PRESENZA DEI MIGLIORI SPECIALISTI DELLA REGOLARITÀ CLASSICA E NUMEROSI EQUIPAGGI INTERNAZIONALI

La storia della Coppa d’Oro delle Dolomiti prese il via domenica 20 luglio 1947 quando, sotto una pioggia incessante, partì la prima edizione della Coppa delle Dolomiti (“d’Oro”dal 1951). Lungo il percorso di Km 303,800, rimasto immutato per i dieci anni di corsa e che oggi viene riproposto per la prima volta dal 1956 (come prima tappa di gara), iniziò la magnifica avventura di quella che già allora venne definita la “Mille Miglia delle Montagne”. Per la cronaca, la gara, allora di velocità pura, fu vinta da Salvatore Ammendola su Alfa Romeo 6C 2500 SS seguito da Piero Dusio su Cisitalia 202 MM e Alberto Gidoni su Fiat 1100 S. Nei dieci anni numerosi campioni, quali i fratelli Marzotto, Villoresi, Taruffi e Gendebien si sono sfidati – sotto gli “occhi di falco” di Nuvolari - sui tornanti delle meravigliose Dolomiti, “le montagne più belle del mondo”, Patrimonio Unesco dell’Umanità. Oggi la Coppa d’Oro delle Dolomiti è una competizione di regolarità classica per auto storiche che mantiene intatto il fascino di un tempo riuscendo al contempo a rinnovarsi costantemente: dalla sempre maggiore presenza di equipaggi esteri in gara nel corso degli anni alla crescente attenzione mediatica anche internazionale. La prossima edizione del 70esimo anniversario prevede più di 500 Km suddivisi in due giornate di gara. Il 21 luglio partenza da Corso d’Italia a Cortina per il percorso delle prime edizioni. Passo Pordoi, Falzarego, Rolle, Passo Cimabanche, Misurina, Canazei e il passaggio pomeridiano a Belluno in Piazza dei Martiri, davanti alla sede dell’ACI fondatore della corsa, sono solo alcuni dei luoghi di questa magnifica celebrazione.

Il 22 luglio, seconda giornata di gara regalerà invece ad appassionati e concorrenti un “festival di passi dolomitici” con la possibilità di ammirare anche alcuni tra i più rinomati luoghi turistici, quali Dobbiaco e Corvara. Durante la gara è previsto anche il passaggio a Sappada e in altri luoghi della 1° Guerra Mondiale di cui ricorre il 100° Anniversario. Coppa d’Oro delle Dolomiti organizzata per il quinto anno da Meet Comunicazione, sotto l’egida di Aci Storico e con la concessione di AC Belluno, è con Mille Miglia e Targa Florio uno dei tre

70 ANNI COPPA DELLE DOLOMITI

Grandi Eventi di Regolarità Classica nel Calendario Internazionale ACI Sport /FIA ed è la seconda prova del Primo Campionato Italiano Grandi Eventi Regolarità che comprende anche Targa Florio Classica e Gran Premio Nuvolari. Alla corsa sono ammesse fino ad un massimo di 120 macchine costruite tra il 1919 e il 1961, con una categoria speciale con classifica dedicata riservata ad un massimo di 30 auto realizzate tra il 1962 e il 1965 che siano di particolare interesse storico o che si siano distinte per particolari meriti sportivi. “Coppa d’Oro delle Dolomiti si conferma un appuntamento imperdibile nel calendario del motorismo storico – ha dichiarato il Presidente dell’Aci Angelo Sticchi Damiani – un appuntamento che offre la possibilità di vedere correre nell’affascinante scenario delle Dolomiti le auto protagoniste della nostra tradizione. Il mix magico di Coppa d’Oro delle Dolomiti riesce ad entusiasmare anche i tanti turisti e curiosi che si avvicinano alla corsa e diventano immediatamente ambasciatori del valore storico e culturale dell’heritage a quattro ruote. Non potrò mancare al 70° anniversario della Coppa d’Oro, come concorrente, come appassionato e ovviamente come Presidente di Aci e Aci Storico”. Il campione in carica Giovanni Moceri è fresco vincitore della Targa Florio Classic. La sfida cresce, il conto alla rovescia è partito. Poco più di due mesi e Cortina sarà per quattro giorni centro nevralgico dell’automobilismo storico! Iscrizioni online sul sito www.coppadorodelledolomiti.it

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LEGGENDARIA, POTENTE E DINAMICA COME NESSUN’ALTRA AUTO Stile inconfondibile, prestazioni eccezionali, eleganza ed efficienza senza paragoni: finalmente la Nuova Ford Mustang è arrivata in Europa, ridisegnata nei dettagli, ma sempre fedele all’originale. Fastback o Convertible, 2.3 EcoBoost o 5.0 V8: la Mustang che hai sempre sognato ora può essere tua.

La Ford Mustang è stata l’auto sportiva più venduta negli Stati Uniti negli ultimi 50 anni, e ora, grazie al crescente successo in Europa e negli altri mercati globali, l’iconica ‘muscle car’ è stata incoronata come la vettura sportiva più venduta al mondo, secondo i dati elaborati da IHS sulle immatricolazioni nel segmento delle auto sportive. La Ford Mustang, con oltre 150.000 esemplari venduti nel 2016, è stata infatti la ‘World’s Best-Selling Sports Car’ secondo IHS. Le vendite globali hanno espresso una crescita complessiva del 6% rispetto al 2015, sostenute dalla crescente diffusione della ‘muscle car’ anche al di fuori del mercato americano, grazie a 45.000 esemplari di Mustang venduti nel resto del mondo, per un incremento pari al 101%. L’iconica Ford Mustang - con oltre 8,4 milioni di like - è anche l’auto più amata su Facebook ed è ora disponibile in 140 diversi Paesi, spopolando in tutti i continenti. Durante questo primo ‘intero’ anno di vendite in Europa sono stati venduti complessivamente oltre 15.300 esemplari, 500 dei quali acquistati da clienti italiani.

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MUSTANG SPECIAL EDITIONS L’Ovale Blu ha recentemente introdotto 2 nuove edizioni speciali della ‘hero car’, la Black Shadow Edition e la Blue Edition, concepite per offrire uno stile ancora più sofisticato e ricercatamente sportivo ai clienti europei. La Mustang Black Shadow Edition è spinta dal potente V8 5.0, che grazie ai 421 CV e ai 530 Nm di coppia permette di accelerare da 0 a 100 km/h in soli 4,8’’ e può essere equipaggiata con cambio sia manuale - a 6 velocità - che automatico. Disponibile in 4 tonalità - Detroit Platinum White, Miami Yellow, San Francisco Red e Philadelphia Blue - la Black Shadow Edition è caratterizzata dal leggendario emblema di colore nero sulla griglia, dal badge 5.0 - anch’esso di colore nero - sul passaruota anteriore, dagli esclusivi cerchi in lega da 19’’ con razze a Y in colore nero lucido e dalle stripes nere ad effetto dissolvenza sul cofano e sulla parte laterale inferiore della carrozzeria. La Blue Edition incarna il classico spirito della ‘hero car’ evocando immediatamente l’idea delle prestazioni adrenaliniche esaltate dall’iconica tonalità Grabber Blue, ulteriormente valorizzata dalle stripes centrali di colore nero, a effetto dissolvenza, che percorrono il cofano e il tetto e dai cerchi in lega multi-razze da 19’’ neri. La Mustang Blue Edition è spinta dal potente V8 5.0 da 421 CV o dal brillante EcoBoost 2.3 da 317 CV e in entrambi i casi può essere equipaggiata con cambio sia manuale a 6 velocità che automatico.

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“Dal Circolo Polare Artico al Mediterraneo, la Ford Mustang ha dominato le classifiche delle vendite di vetture sportive nei mercati di tutta Europa”, ha dichiarato Roelant de Waard, Vice President, Marketing, Sales & Service, Ford Europa. “I clienti europei continuano a ricoprire un ruolo significativo nel successo globale di Ford Mustang. La popolarità dell’iconica ‘muscle car’ è trasversale e non mostra alcun segno di flessione: nel primo trimestre 2017, NZA infatti, E RICAMBI abbiamo già venduto in Europa oltre 3.600 Mustang”. Dal suo lancio in Cina nel 2015,12b Mustang diventata l’auto sportiva più venduta nel mercato oni spanati, tel.è06 55 55 555 automobilistico più vasto al mondo con una crescita del 74% rispetto al 2015. atalitiche, 12b tel. 06 55 55 555

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HYBRID & ELECTRIC L’impressione è che ormai da parecchio tempo i veicoli elettrici siano sul punto di diventare fenomeno di massa e in realtà i primi prototipi furono presentati dalle case automobilistiche trent’anni fa. Da allora le ibride hanno avuto un grande impatto sul mercato, tanto che ormai le auto elettriche si preparano a cambiare il mondo dei motori, rendendo le nostre città meno inquinate e mutando il modo stesso in cui pensiamo all’energia e a come usarla. In passato a frenare la marcia delle elettriche c’erano il costo elevato delle batterie e la loro autonomia limitata. I consumatori si facevano due conti, rendendosi conto che avrebbero pagato di più per un’automobile in grado di coprire distanze minori. Negli ultimi anni tutto ciò è drasticamente cambiato. Un sondaggio condotto nel 2016 da Bloomberg New Energy Finance ha previsto che entro il 2022 il costo totale di proprietà, cioè prezzo d’acquisto e manutenzione, finirà per calare al di sotto delle tradizionali diesel e benzina. I costi delle batterie si sono drasticamente ridotti, del 65% dal 2010, per due motivi principali: innanzitutto man mano che le case automobilistiche trovano nuovi sistemi per rendere più efficienti processi e materiali, cala pure il costo di produzione; in secondo luogo l’economia di scala fa sì che più si diffondono, più scende il costo della singola batteria. L’altro fattore decisivo per le batterie dipende dal miglioramento del funzionamento, che ne va ad incrementare l’autonomia. Da una ricarica all’altra, un tempo, un’auto elettrica aveva un autonomia di circa 50 km, mentre oggi lo standard si colloca sui 150, più che sufficiente per l’uso quotidiano medio, mentre i veicoli dotati di batterie più grandi sono in grado di superare i 400. Un altro problema era l’assenza delle colonnine. Ciò comportava, durante i viaggi più lunghi, una serie di deviazioni per assicurarsi di non finire con la batteria scarica. Nel Regno Unito invece, ad esempio, la rete delle colonnine di ricarica si sta ampliando rapidamente. Adesso ce ne sono 4100, cosa notevole se si pensa che fino al 2011 ce n’erano solo poche centinaia. Se si confronta il dato cogli 8472 benzinai tradizionali, crollati del 75% negli ultimi quarant’anni, salta agli occhi un mutamento importante. In base a questi trend, i punti di ricarica elettrica supereranno i benzinai entro il 2020. Lo stesso accade anche in altre parti del mondo. L’Unione Europea ha predisposto una bozza di direttiva che dovrebbe entrare in vigore nel 2019, secondo la quale ogni abitazione nuova o ristrutturata dovrà dotarsi di colonnine di ricarica, mentre il 10% dei parcheggi nei nuovi edifici dovrà offrire punti di ricarica entro il 2023. Paesi come Norvegia e Olanda stanno spingendo con forza su iniziative analoghe, per far scomparire del tutto i motori diesel entro il 2025. Inoltre le colonnine di nuova concezione ad alta velocità, in grado di ricaricare completamente un’automobile in soli 40 minuti, si faranno più comuni, cosa che renderà tutto più conveniente per gli automobilisti. Ce l’hanno ripetuto per anni che i veicoli elettrici sarebbero diventati il futuro, ma adesso che quel futuro comincia a prender forma, e che la gente inizia a comprenderne i vantaggi economici e ambientali, la loro diffusione aumenterà esponenzialmente e nel giro di una generazione con tutta probabilità i veicoli elettrici finiranno per diventare gli unici mezzi che vedremo per strada.

NUOVA VOLKSWAGEN GOLF GTE L'AUTO SPORTIVA DAL CUORE EFFICIENTE E LA GRINTA GTI Nuova Golf GTE è il punto d’incontro tra piacere di guida ed efficienza, tra il mondo della sportivissima GTI e le vetture a propulsione puramente elettrica a emissioni 0 come e-Golf. Esterni: La vera bellezza emana energia. Grazie alla tecnologia Plug-in Hybrid, la Golf GTE non è soltanto energica e scattante, è soprattutto innovativa nelle linee e nel concept. Le linee definite e i dettagli di colore blu fanno subito intuire che si è di fronte a un’auto speciale. Interni: Atmosfera sportiva. Salendo a bordo si viene avvolti dall’avanguardia del design degli interni e dai materiali pregiati di Nuova Golf GTE: cuciture decorative blu, padiglione nero e pedaliera sportiva in acciaio. Con il loro design sofisticato, i sedili sportivi sono un piacere per gli occhi e per la schiena. La fantasia Clark, tipica delle sportive di casa Volkswagen, viene declinata in blu a bordo di Nuova Golf GTE. Gruppi ottici: Illuminare meglio in modo più efficiente. Il risparmio energetico è la base del concept che ha ispirato Nuova Golf GTE. Per questo gruppi ottici anteriori e posteriori impiegano l’avanzata tecnologia a LED, che garantisce elevata efficienza luminosa e consumi ridotti. Perfomance: La forza incontra l’economia dei consumi. Un binomio perfetto grazie ai due motori ulteriormente ottimizzati. Nuova Golf GTE ha un doppio potenziale. La tecnologia ibrida Plug-in, infatti, è l’unione perfetta di due motori diversi: quello a benzina e quello elettrico, completo di batteria ricaricabile. I due motori sono comandati dal sistema di gestione della propulsione, che assicura la collaborazione perfetta tra i due motori. Cambio a tripla frizione DSG a 6 rapporti per cambi di marcia automatici e senza strappi. L’energia accumulata nella moderna batteria agli ioni di litio regala un’autonomia fino a 45 chilometri in modalità e-Mode. La nuova Golf GTE può essere guidata in diverse modalità, ciascuna identificata da una denominazione intuitiva: e-Mode, GTE, Hybrid Auto, Battery Charge. Nasce un nuovo modo di viaggiare, la guida si trasforma in un’esperienza digitale, intuitiva e personale, che rende protagonista assoluto chi si mette al volante. Adaptive Cruise Control - Controllo velocità di crociera adattivo che mantiene la distanza di sicurezza. Active Info Display che permette di avete tutto ciò che serve, sempre davanti agli occhi. Sistemi Radio con tecnologia intuitiva e gestuale. App-Connect che permette all’auto e smartphone di diventare un tutt’uno.

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NUOVA PORSCHE PANAMERA 4 E-Hybrid IL CORAGGIO CAMBIA TUTTO

Design: Il coraggio assume svariate forme. Poche cose richiedono più coraggio del cambiamento. Mettere in discussione ciò che funziona. Perseguire uno stile personale anche se sarebbe molto più semplice adeguarsi ai cliché. Ma si può seguire un orientamento chiaro solo se si tratta del proprio. E se si continua a definirlo in modo sempre più preciso. Design dell’esterno: Una berlina sportiva deve necessariamente avere l’aspetto di una berlina? O potrebbe apparire più atletica? Magari con una linea del tetto più tesa, un andamento più piatto e armonico che faccia pensare ad una vettura due posti? La silhouette e le proporzioni dei nuovi modelli Panamera sono Porsche più che mai. Profili definiti, muscolatura potente e una pronunciata silhouette da vettura sportiva sottolineano la precisione del nuovo design. Il passo è stato aumentato di 3 mm rispetto al modello precedente: la sporgenza anteriore più corta e quella posteriore più lunga creano dinamismo estetico. L’accentuata plasticità della fiancata conferisce una linea e una leggerezza tipicamente Porsche. Un marcato tratto distintivo del frontale: i fari principali a LED con luci diurne a 4 punti. Caratteristiche

distintive in verde acido: pinze freno, indicatore della strumentazione, bordatura delle scritte “e-hybrid” sulle porte anteriori e del nome modello sul portellone posteriore. Design degli interni: Sono stati completamente rielaborati pur rimanendo tipicamente Porsche. Il tunnel centrale è ascendente. Il cruscotto ha un andamento piatto e allargato. Il contagiri analogico è situato al centro della strumentazione. Una novità è rappresentata anche dalla logica dei comandi: il Porsche Advanced Cockpit. Il tunnel centrale con Direct Touch Control è dotato di una superficie effetto vetro con tasti sensibili al tocco per consentire un accesso diretto alle principali funzioni. Al centro si trova la leva selettrice compatta. Nel cruscotto è integrato uno schermo touchscreen da 12 pollici ad alta risoluzione. In combinazione con il climatizzatore automatico a 4 zone è disponibile un ulteriore schermo touchscreen per i passeggeri che occupano la zona posteriore. I display ad alta

risoluzione a destra e a sinistra del contagiri consentono di visualizzare strumenti virtuali, mappe e altre informazioni. Ma gli interni offrono soprattutto molto spazio e comfort elevato. Caratteristiche sorprendenti per una vettura sportiva. Non per la nuova Panamera. Il motore: Il coraggio richiede forza. Con la nuova Panamera 4 E-Hybrid il modo di vedere la tecnologia ibrida subisce un enorme cambiamento. Così come la realtà quotidiana. Tutto questo grazie a 462 CV di pura performance da vettura sportiva e a un consumo di soli 2,5 l/100 km. Questo va oltre il coraggio. È un enorme salto verso il futuro.

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NUOVA BMW 225xe ELETTRICA, EFFICIENTE E DINAMICA NELLA GUIDA BMW amplia la BMW Serie 2 Active Tourer con una variante ibrida plugin a trazione integrale. La BMW 225xe, la BMW Serie 2 Active Tourer con eDrive, offre una combinazione di sportività, di guida economica e praticità giornaliera unica nel segmento di appartenenza. Il modello permette di guidare localmente a emissioni zero senza dover rinunciare al tipico divertimento di guida BMW, abbinando l’esperienza di guida elettrica e un’elevata autonomia alla funzionalità e l’uso giornaliero. La BMW 225xe mette a disposizione una potenza di sistema superiore e un bagagliaio dal volume più grande dei competitor. Grazie al sistema di propulsione ibrido plug-in, la BMW 225xe combina BMW EfficientDynamics con comfort, divertimento di guida e trazione integrale; una vettura compatta dall’elevato grado di versatilità e generosa abitabilità. Nella BMW 225xe, la combinazione di BMW eDrive e di un motore tre cilindri da 1.500 cc dotato di BMW TwinPower Turbo offre sia l’esperienza di guida nella modalità elettrica che mobilità senza alcuna limitazione. Il consumo combinato di 2,1 – 2,0 litri* per 100 chilometri ed emissioni di rispettivamente solo 49 – 46 grammi* di CO2 per chilometro, definiscono il benchmark nella categoria di appartenenza. La tecnologia ibrida plug-in della BMW 225xe consente sia di guidare localmente a emissioni zero che di percorrere delle distanze più lunghe, qualora richiesto. La vettura è dunque ideale sia per il traffico dei grandi agglomerati urbani che per vivere il proprio tempo libero con la famiglia in modo attivo. Analogamente a tutte le BMW Serie 2 Active Tourer, anche la BMW Serie 2 Active Tourer con eDrive affascina con l’ampia abitabilità degli interni, i dettagli pratici e i comandi ergonomici. Grazie alla batteria agli ioni di litio ad ingombro minimo, sistemata sotto il divanetto posteriore, e alla completa unità del motore elettrico integrata sotto il bagagliaio, il volume del bagagliaio è disponibile senza quasi nessuna limitazione.

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NUOVA BMW 530e iPERFORMANCE BUSINESS ATHLETE

Performante: con due motori c’è più piacere di guidare. Pensare in maniera creativa. Essere al passo coi tempi. Sono questi i due concetti alla base della sostenibilità su cui si basa la BMW 530e iPerformance. Una vettura all’avanguardia e dal futuro brillante, con una propulsione ibrida plug-in che offre un piacere di guida elettrico mai provato prima. Potenti motori BMW TwinPower Turbo, struttura leggera intelligente, Integral Active Steering per la massima agilità e un handling di prima classe, Adaptive Mode: Nuova BMW Serie 5 è progettata per un’esperienza di guida sportiva senza eguali, sempre un passo avanti alla concorrenza. Nuova BMW Serie 5 è un esemplare perfetto di berlina business all’avanguardia. Il suo design dinamico ed elegante la rendono unica: look sportivo e piacere di guidare uniti ad una tecnologia sempre più innovativa. La BMW 530e iPerformance combina un motore elettrico e un motore benzina a 4 cilindri TwinPower Turbo in una propulsione ibrida plug-in BMW eDrive di massima efficienza. Il sistema garantisce un’autonomia puramente elettrica ad emissioni zero con prestazioni particolarmente dinamiche. Il sistema propulsivo è composto da un motore benzina a 4 cilindri da 185 kW (252 CV) con tecnologia BMW TwinPower Turbo, un motore elettrico da 70 kW (95 CV) e una batteria ad alta tensione agli ioni di litio con capacità di 9,2 kWh. Quando si guida in modalità puramente elettrica, la vettura ha un’autonomia di circa 46 km e una velocità massima elettrica di 140 km/h.

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MINI COOPER S E COUNTRYMAN ALL4 AGILE,VERSATILE, ELETTRIZZANTE Adesso, il tipico divertimento di guida MINI si trasforma in un’esperienza affascinante e sostenibile. La MINI Cooper S E Countryman ALL4 è il primo modello del marchio premium britannico equipaggiato con un propulsore ibrido plug-in che apre la possibilità di vivere una mobilità esclusivamente elettrica, dunque localmente a emissioni zero, abbinata a un’agilità sportiva e una versatilità straordinaria. Il compito di assicurare un’efficiente spinta lo assolvono insieme un motore tre cilindri a benzina e un motore elettrico sincrono. I due motori generano una potenza di sistema di 165 kW/224 CV. Altrettanto affascinante sono il consumo di carburante di 2,3 - 2,1 litri per 100 chilometri e il valore di CO2 di 52 - 49 grammi per chilometro (valori nel ciclo di prova UE per vetture ibride plug-in). La MINI Cooper S E Countryman ALL4 si posiziona così come la vettura ideale per target-group urbani, che desiderano sfruttare per esempio i vantaggi della mobilità esclusivamente elettrica negli spostamenti giornalieri tra casa e ufficio e disporre il fine settimana di un utilizzo illimitato a lungo raggio. La MINI Cooper S E Countryman ALL4 combina la versatilità offerta dal concetto di spazio della nuova generazione di modelli con la sostenibilità della tecnologia eDrive di BMW Group e della trazione integrale elettrificata. Le ruote anteriori vengono azionate dal motore endotermico, le ruote posteriori dal motore elettrico. La MINI Cooper S E Countryman ALL4 è in grado di avanzare elettricamente non solo nel traffico di città ma anche fuori dagli ambienti urbani, con una velocità massima di 125 km/h e un’autonomia fino a 42 chilometri. Ed è in grado di regalare divertimento di guida anche laddove terminano le strade asfaltate. “Il nuovo propulsore ibrido plug-in è perfetto per la nuova MINI Countryman, perché offre un concetto intelligente di trazione integrale e, inoltre, consente la guida esclusivamente elettrica sia in città che su distanze più lunghe.

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anni azzurri A cura del Direttore Johnny Vinella johnny.vinella@anniazzurri.it

RSA APERTA E RESIDENZIALITÀ LEGGERA

NUOVE RISPOSTE AI BISOGNI DI FAMIGLIE E ANZIANI

Vicina agli anziani e alle loro famiglie e aperta al territorio: con questa filosofia la Residenza Anni Azzurri San Sisto opera dal 2014 nell’ambito della terza età e della non autosufficienza attraverso servizi residenziali sul territorio di Bergamo. Un cammino in continua crescita, che vede oggi la Residenza arricchire il proprio ventaglio di offerta con nuovi, importanti servizi: si tratta nello specifico dei servizi di Rsa Aperta e di Residenzialità Leggera previsti dalla delibera regionale 2942 del dicembre 2014, che si inseriscono negli interventi rivolti a sostegno della famiglia e dei suoi componenti fragili. Presto dunque sarà possibile richiedere assistenza a domicilio e/o ospitalità temporanea in convenzione presso la Rsa: attività che sono in linea con l’obiettivo di Residenze Anni Azzurri, che è quello di creare una continuità nell’assistenza e nella presa in carico dei bisogni delle persone fragili e a sostegno dei loro familiari/caregiver. “Con il servizio di Rsa Aperta Anni Azzurri San Sisto si propone di raggiungere le famiglie in difficoltà anche al loro domicilio, con interventi e prestazioni individualizzate per l’anziano fragile, realizzate a cura dei nostri professionisti: medici, infermieri, operatori d’assistenza Asa/Oss, educatori professionali, fisioterapisti, assistente sociale e psicologo - afferma il direttore della Residenza Anni Azzurri San Sisto, dottor Johnny Vinella – Un’altra opportunità è quella di accogliere presso la Residenza le persone che necessitano di alcune prestazioni previste nel progetto individuale e nel PAI (Progetto assistenziale individualizzato) concordato con

la famiglia e l’ATS (ex Asl) di Bergamo”. La Rsa Aperta offre la possibilità di usufruire di un intervento di supporto domiciliare o di prestazioni in struttura per alcuni momenti della giornata. Si tratta di un servizio che sarà aperto a tutte le persone residenti in Bergamo e provincia, che abbiano compiuto i 75 anni e siano affette da demenza/Alzheimer in condizioni di non autosufficienza. La misura di Residenzialità Leggera, per 20 posti sempre in collaborazione con l’Ats, è pensata come un ulteriore servizio per venire incontro alle necessità di famiglie e anziani: è aperta a tutte le persone residenti sul territorio di Bergamo e provincia, e prevede l’erogazione di prestazioni sociosanitarie e assistenziali a persone che versano in condizione di fragilità e parziale autosufficienza, che abbiano compiuto 60 anni e necessitino di un inserimento in Rsa per periodi limitati, la cui durata è stabilita attraverso il Piano assistenziale individualizzato in accordo con l’Ats di Bergamo. Per tali periodi la persona viene inserita in Rsa, a sollievo del caregiver/familiare, e usufruisce dei servizi erogati dalla struttura e dell’assistenza prevista dal progetto individuale, con un approccio che pone l’ospite al centro, e un’attenzione costante alle attività quotidiane, alle esigenze mediche e riabilitative, al benessere psicologico e relazionale. I destinatari dell’intervento, in ogni caso, sono persone assistite al proprio domicilio da un familiare/caregiver, anche se già usufruiscono di altre forme di assistenza domiciliare quali ADI e SAD comunale.

In collaborazione con

Via Colognola ai colli, 8 - Bergamo Tel. 035 08641 - Fax 035 19909256 residenzasansisto@anniazzurri.it

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VIVERE LA CITTÀ in tutta l’elegante sobrietà che da sempre la denota. Così Carom, sempre attenta a tutto ciò che dà lustro a Bergamo, ha preso parte alla Donizetti Night, la serata di “arrivederci” al Teatro Donizetti (da oggi in fase restauro), che lo scorso 17 giugno ha attirato nelle vie del centro oltre 47 mila persone. Un dress chic, dai toni accesi per lei ed un vestito slim, sobrio ed elegante per lui, le scelte di stile di una vetrina “catalizzatrice” di sguardi. Carom, Piazza Matteotti, 17 Bergamo Tel.035.234945 carom-srl@libero.it Facebook e Instagram Carom Abbigliamento Bergamo

QUANDO LA MODA è una passione, una miscela di gusto e fantasia: questo è il mondo di Cocco & Drilli, lo store di Trescore Balneario che soffia sulle sue prime 20 candeline. Un compleanno nel segno del fashion, come per le proposte made firmate Gianluca Vacchi, capsule collection.

ARTE D DESIGN continua il ciclo di appuntamenti nello store Elisa Gatti di via Borgo Palazzo che vede protagoniste le realizzazioni di artisti unici. Prossima appuntamento dall’1 al 15 luglio con le opere dell’artista Dionigi Annoni, nato a Milano nel 1930, ingegnere e parallelamente amante della scultura, al punto da farne un’arte celebrata da grandi nomi come il critico Franco Passoni.

Da Cocco & Drilli Via A. Locatelli, Trescore B.rio Tel. 035.940970 Facebook Cocco-drilli

Per ammirare le opere dell’artista ELISA GATTI Via Borgo Palazzo, 14/c Tel.035.210678 Facebook Elisa Gatti

ACQUA DI MONTISOLA: L’ESSENZA DEL LAGO D’ISEO www.acquadimontisola.it PESCHIERA Fragranza unisex che trova la sua forza dal contrasto tra la dolcezza dei fiori e l’intensità dei legni e del muschio. Le note di testa agrumate, fruttate e fresche, introducono un cuore malizioso di fiori pregiati: un bouquet che vi accompagna in tutte le stagioni dell’anno. Il fondo racchiude note legnose e leggere del cedro, dell’ambra e del muschio bianco in un mix avvolgente. PESCHIERA WOMAN Un accordo fresco e sensuale, che parte dalle note di testa agrumate e fruttate per far emergere nel suo cuore la femminilità e la seduzione dei fiori bianchi, della fresia e della violetta con il tocco esotico dell’orchidea. Sul fondo la ricchezza della vaniglia, del neroli e della tuberosa donano a questa fragranza fascino ed eleganza al tempo stesso.

PESCHIERA MAN Fragranza forte, intensa, dal mood estremamente maschile ed elegante. Le note agrumate e fruttate della testa si tuffano in un cuore di garofano e mogano, impreziosito da un tocco speziato di cannella. Sul fondo le note dei legni pregiati e del vetiver chiudono in modo deciso questa composizione olfattiva inebriante e magnetica. NUOVO CR-8710 iOS Card Reader firmato PhotoFast che consente di espandere la memoria complessiva del proprio iPhone, iPad e iPod fino a 128GB offrendo velocità, sicurezza, affidabilità, memoria extra, trasferimento, lettura, archiviazione e backup tutto in un solo prodotto. CR-8710 supporta tutti i maggiori brand di SD Card in commercio (Sandisk, Samsung, Lexar e Stontium). Per acquistarlo, visitare il sito: www.amazon.it ESTRO, FANTASIA e quel pizzico di ironia per arredare la casa in modo unico ed originale. Perpetua nasce oggi nel cuore di Bergamo, in un romantico spazio tutto da scoprire, un cortiletto dove, già varcando la soglia, si può respirare l’atmosfera magica e un po’ fiabesca di un posto in cui tutto può accadere. Qui, tra piante, luci, vasi e arredi si passa poi all’interno dello store, dove una moltitudine di complementi d’arredo, utensili ed accessori colorati e della forme più originali e inconsuete sono in grado di per rendere lo stile della vostra abitazione più “funny to live”! Perpetua, via Borfuro, 3 Bergamo Tel.035.2917629 www.perpetuabergamo.it

Misani propone nuove collezioni di cui non stancarsi mai: collane, bracciali ed orecchini coloratissimi e poliedrici, un trionfo di dettagli da scoprire e apprezzare ogni giorno. Pietre naturali ed oro martellato caratterizzano lo stile inconfondibile di questa Maison che propone vere e proprie opere d’arte.

Da oltre cinquant’anni la Gioielleria Monti Decio 1912 propone le collezioni Misani

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CHI C’ERA Ph. Sergio Nessi

COW PARTY 2017 Torna l’estate... torna Cow Party. Come ogni anno la sera più crazy, organizzata dal Lions Club Bergamo Sant’Alessandro, capace di fare “saltare” tutta la “meglio Bergamo” a suon di sound ha siglato il tutto esaurito. Location riconfermata anche per questa edizione la Cascina Carlinga di Curno, dove tutti gli ospiti si sono dati appuntamento per una cena a base di pane e salamella, salame, formagella e hot dog. Non solo: per questa edizione uno stand Castadiva Food ha preparato le apprezzatissime bruschette, cous cous e tanto altro ancora. A cena terminata, sound e danze per tutta la notte, grazie ai dj Sertori e Luciano Bombardieri e voice Matteo Gulinati da Face2 FAce che, con la rinomata grinta, hanno fatto ballare tutti quanti fino a notte fonda. Un divertimento come ogni anno a fin di bene, in quanto tutto il ricavato è stato devoluto all’Associazione Nepios per la realizzazione dello spazio multifunzionale “Le Parole Leggere” nel reparto di Neuropsichiatria infantile dell’ospedale Papa Giovanni XXIII ovvero uno spazio dotato di strumenti multimediali a tecnologia avanzata appositamente sviluppato da esperti nella riabilitazione dell’età evolutiva. Un aiuto concreto e innovativo per i bambini con disturbi di apprendimento, di comunicazione e del linguaggio. E così ancora una volta merito al Lions Sant’Alessandro che, con il suo impegno e la sua determinazione, è sempre pronto nel prestare un aiuto concreto.

Puoi vedere tutte le immagini dellâ&#x20AC;&#x2122;evento su www.qui.bg.it

DOVI & DUCATI FOTO DI CLAUDIA CAVALLERI Sembrava impensabile che in questa stagione Andrea Dovizioso potesse vincere due gare consecutive, ma la realtà è esattamente questa. Il Dovi ha regalato la seconda vittoria di stagione alla Ducati con un vero capolavoro a Barcellona, che gli ha permesso di replicare il successo del Mugello. L’italiano della Ducati, ha passato gran parte della gara alle spalle di Dani Pedrosa, ma quando lo spagnolo ha iniziato ad alzare il ritmo ha capito che era arrivato il momento giusto per attaccare. Quando ha sferrato l’attacco a Pedrosa, Dovizioso ha iniziato a forzare aumentando il gap giro su giro, mentre alle sue spalle il solo Marquez ha tentato di tenere il ritmo, senza riuscirci. Quarto è finito Jorge Lorenzo, che ha completato la grande festa Ducati con un risultato di alto livello. Nella classifica generale Vinaless, arrivato decimo, sale a quota 111 punti mentre Dovizioso è a quota 104. Terzo posto per Marc Marquez con 88 punti, che spodesta Rossi, giunto ottavo al traguardo, a quota 83. Anche Pedrosa passa Rossi nella generale, confinandolo al quinto posto. Zarco è sesto a 75, mentre Jorge Lorenzo sale a 59 grazie ai punti del quarto posto di Barcellona. Sembra così finito il duopolio Honda -Yamaha e siamo molto orgogliosi dei risultati di questa grande moto made in Italy.

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Progettare, ristrutturare, costruire non solo in tradizionale ma anche con le innovative e rivoluzionarie tecniche della bioedilizia: per tutto questo è nata a Bergamo la società Rizzardo che ha aperto i suoi uffici nella centralissima via Silvio Spaventa. “In sintesi - ci hanno raccontato, Roger Busetti titolare della Rizzardo srl e Francesco Pagano titolare della Effepi Consulting partners dello studio - gestiamo con la formula “chiavi in mano” ogni problematica relativa all’abitare contemporaneo, occupandoci della progettazione e della cantieristica che va dalla costruzione edile, alla posa di pavimentazioni e rivestimenti, a quella degli impianti idraulici ed elettrici con soluzioni avanzate per la loro gestione attraverso la domotica, arrivando infine a proporre e realizzare arredamenti interni completi e personalizzati. Qualsiasi tipo di problematica viene gestita internamente, avvalendoci delle migliori aziende specializzate nei vari settori e tutto è garantito dalla nostra esperienza e passione che oggi mettiamo anche al servizio di chi vuole costruire in modo ecosostenibile”.

Parliamo di bio-edilizia... “Siamo esclusivisti di MBA Green Build per Bergamo e provincia che produce pareti con materiali assolutamente naturali ed ecologici che possono essere utilizzati per qualsiasi tipologia di costruzione. Nessuno, almeno in Italia, costruisce con questo sistema che invece si sta velocemente imponendo fuori dai confini nazionali”. Come sono le pareti e come vengono realizzate ? “In pratica hanno un telaio in legno nel quale è inserito il materiale isolante del tutto naturale, quindi solo lana di roccia o canapa e niente polistiroli o poliuretani che successivamente viene tamponato con pannelli di magnesite la quale può essere a sua volta rivestita o rifinita come si preferisce”. Cos’è la magnesite? “È la vera novità in questo settore. Si tratta di un materiale che viene estratto dalle profondità marine, opportunamente trattato e compresso. Da questo processo si ottengono lastre con caratteristiche uniche. Oltre ad essere ecologiche, sono ignifughe, resistenti all’acqua e agli urti e risultano molto adatte ai rivestimenti di interni ed esterni. È un prodotto interamente naturale costituito da componenti minerali e acqua, senza prodotti sintetici, fibre di asbesto, amianto, formaldeide, ammoniaca, oli ed elementi nocivi, né metalli pesanti. Per sua natura resiste a muffe, batteri o funghi e risulta repellente per insetti e roditori; è esente da odore, non è radioattivo e risulta elettricamente neutro. Infine è completamate riciclabile e riutilizzabile”.

Come si costruisce con le Pareti MBA Green Build ? “La caratteristica importante è la loro comodità per il cliente. Infatti le pareti giungono sul cantiere come da progetto desiderato, quindi in pochissimi giorni vengono assemblate sulla platea di cemento. Questo sia per le strutture perimetrali, sia per quelle interne e tutte sono già predisposte con corrugati per il passaggio dei cavi, dei tubi, delle scatole di derivazione, di interruttori ecc. Gli operai restano sul cantiere solo il tempo necessario per fissare le pareti attraverso apposite staffe e maschiature e poi si può procedere alle finiture”. Ma che differenza c’è tra le vostre strutture e quelle che si acquistano a catalogo? “Noi non realizziamo edifici abitativi standardizzati, ma eseguiamo fedelmente qualsiasi progetto ci venga commissionato, come si trattasse di edilizia tradizionale. Realizzare progetti personalizzati in base alle specifiche esigenze è la nostra prerogativa. Chi sposa la nostra filosofia aziendale sceglie di utilizzare una nuova tecnica costruttiva con molteplici

CHI C’ERA Ph. Sergio Nessi

vantaggi: abitare in un edificio che ha raggiunto i massimi livelli di sicurezza in termini di antisismica e protezione al fuoco, la consapevolezza di vivere in un ambiente più salubre grazie ai materiali naturali utilizzati e partecipare con noi alla salvaguardia ambientale”. Costa di più? “No, anzi… Abbiamo eseguito delle comparazioni ed i costi risultano inferiori almeno di un 10-15%. Inoltre l’utilizzo delle pareti MBA Green Build, di cui siamo esclusivisti e che possiamo fornire anche ad altri costruttori, permette di conseguire notevoli risparmi sulle spese energetiche, fino ad ottenere abitazioni con consumi quasi azzerati o abitazioni praticamente passive. Una nostra realizzazione, una villa di Filago per esempio, ha ottenuto la certificazione energetica A4 che significa il massimo ottenibile. Anche nel caso venga sposata l’idea di costruire con la bio-edilizia, così come per le costruzioni con metodi tradizionali, il nostro servizio è da intendere “chiavi in mano” e chi si rivolge a noi può lasciarsi accompagnare nel percorso per la sua nuova casa o nella ristrutturazione di quella che possiede, con la certezza di avvalersi delle migliori tecnologie e della collaborazione di aziende che abbiamo scelto in quanto affidabili, precise e di solida esperienza”. In queste pagine le fotografie scattate durante l’inaugurazione degli uffici della Rizzardo srl. In particolare, in alto in questa pagina, sono ritratti Roger Busetti, titolare della Rizzardo srl e Francesco Pagano, titolare della Effepi Consulting partners dello studio, e Roberto Redaelli, titolare di MBA Green Build

info@rizzardobg.it - bergamo@mbagreenbuild.com - effepiconsulting@gmail.com - busettiroger@live.it Via Silvio Spaventa, 21 Bergamo Tel. 035 5291076

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HOME STAGING COME RENDERE PIÙ VENDIBILE UN IMMOBILE BY RAMONA ABIS

Se vi è capitato almeno una volta di vendere un’abitazione, non vi sarà difficile capire come sia tutto più facile se l’immobile si trova nelle condizioni ottimali per riuscire a convincere un eventuale acquirente. Se, viceversa, vi è accaduto di doverlo acquistare, magari per andarci a vivere, sapete bene come possa essere frustrante visitare una casa dopo l’altra trovandovi di fronte a realtà scadenti, con pareti ingiallite, pavimenti sporchi, muri scrostati, fili che penzolano qua e là con l’immancabile agente immobiliare che vi rassicura che tutto sarà messo in ordine o prova a farvi immaginare quell’abitazione quando verrà arredata, ripulita, restaurata... Ecco, per non incorrere in tali inconvenienti, esiste una vera e propria tecnica che raccoglie sempre maggiori consensi sia da parte di chi deve vendere, sia da quella dell’acquirente che si chiama Home staging. Per capirne di più ne parliamo con Ramona Abis, una vera pioniera di questa specialissima forma di marketing immobiliare. Perché si è specializzata in Home staging? “In un momento di piena crisi del mercato immobiliare, mi è piaciuta l’idea di portare una soluzione per i proprietari che volevano vendere al meglio possibile, aiutandoli nella valorizzazione del loro immobile con questa tecnica americana. Sprigionando il fascino di una casa in modo che il cliente abbia il colpo di fulmine nei primi 90 secondi della sua visita; per rendere questo possibile andiamo a lavorare sui sensi, vista, udito, olfatto, creando una atmosfera accogliente, profumata con i sapienti trucchi da stager studiati secondo il target di mercato a cui ci rivolgiamo, quindi ogni intervento è diverso, come un abito cucito su misura”. C’è una qualifica per la professione? “È stato da poco raggiunto per noi un grande traguardo cioè il riconoscimento dell’Associazione degli Home stager Professionisti Italia, di cui sono una delle prime associate, da parte del Ministero dell’Economia. Ne sono personalmente orgogliosa perchè era un’esigenza molto sentita.” Solitamente, visitando un immobile da acquistare, si cerca di immaginare come sarà poi una volta arredato…

In queste immagini il prima e il dopo l’intervento di Home staging

“Esatto, un grande scoglio da superare è l’immaginazione. Infatti, nell’era dei social il nostro cervello è più reattivo alle immagini già pronte ed è più limitata l’immaginazione. Noi aggiriamo l’ostacolo e quindi, per esempio, in un appartamento nuovo finito e vuoto, inseriamo un allestimento di elementi di arredo ed accessori, profumi etc., che permettano al visitatore di immaginare la sua vita all’interno dell’immobile. Creiamo quindi emozioni. Naturalmente, il proprietario non acquista nulla perché abbiamo dei pacchetti già pronti che può noleggiare per il tempo della vendita. Invece, se l’immobile è in costruzione e quindi non è possibile allestirlo fisicamente, usiamo la tecnica di Virtual staging, con il 3D.” Ed è qui che si inserisce l’Home staging… “In pratica si tratta di costruire un mix vincente di marketing immobiliare, con il preciso intento di trasformare al meglio un appartamento, una villa o un palazzo storico, valorizzandone le caratteristiche, mettendo in luce i pregi e le potenzialità e in bella mostra ciò che può risultare difficile da immaginare.” Quanto tutto questo influisce sulla vendita? “Risultati alla mano, l’Home staging rende decisamente più veloce la vendita o l’affitto di un immobile. Si pensi che il tempo medio di permanenza di un immobile sul mercato si aggira intorno ai 280 giorni (fonte Banca d’Italia) e che, in seguito ad un intervento di Home staging, lo stesso immobile rimane invenduto per due mesi al massimo. Anche il prezzo ne risente positivamente e lo sconto scende dal 20% medio al 7%. Quindi l’Home staging è un investimento per non essere costretti a svendere l’immobile”. Vi rivolgete anche direttamente ai privati? “Collaboro con alcune agenzie immobiliari, per le quali svolgo attività di consulenza a 360 gradi ma non sono pochi anche i privati che affidano i loro immobili alle mie cure. Con uno staff di specialisti possiamo davvero trasformare un immobile trascurato e difficilmente vendibile, facendolo diventare molto più attraente. Cura dei giardini, se ve ne fossero,

MI trovate in Facebbok come Emotional home di Ramona Abis Su Instagram e Linkedin come Ramona Abis mentre il sito sarà on line a breve. PER INFORMAZIONI E CHIARIMENTI TEL. 334 2027990

tinteggiatura e pulizia dei pavimenti, sistemazione di tendaggi ed inserimento di elementi di arredo, anche minimali, ma che possono dare l’idea di trovarsi in un luogo accogliente che è stato ben curato dai precedenti proprietari e che quindi non riserverà sorprese. Sembra forse esagerato ma anche un’accurata profumazione degli ambienti e il dosaggio sapiente della luce esterna con quella artificiale, influenzano la percezione di chi desidera acquistare quell’immobile che, appunto, viene a visionare. Cerchiamo di influenzare positivamante il nostro interlocutore con una esperienza multi sensoriale”. Come avviene l’intervento in pratica? “Si esegue un sopralluogo, un’analisi dell’immobile, zona, ubicazione, prezzo etc., se c’è, col supporto dell’agente immobiliare con cui collaboriamo e l’analisi del target di riferimento. Dopo questi elementi tecnici, andiamo sul pratico con un nostro report che analizza le criticità e i punti di forza, e anche eventuali problemi da risolvere, e non da nascondere, perchè l’etica rimane uno dei nostri valori principali. In seguito, procediamo con i preventivi se ci sono dei lavori da eseguire come la tinteggiatura e la pulizia, progettiamo l’eventuale allestimento e forniamo il tutto. Questo lo facciamo in tempi brevissimi, massimo 5 giorni, in modo che l’immobile sia subito sul mercato. Una volta preparato l’immobile, viene realizzato un servizio fotografico professionale e, nel caso di immobili di pregio. anche un spot video con i droni. Infine, il tocco finale, con un annuncio in cui descriviamo le emozioni che si provano vedendo l’immobile, oltre ai dettagli tecnici. Il nostro obbiettivo è far sentire il cliente già “a casa” dal clic sul web, così la strada per l’agente o per il proprietario è spianata per la vendita”. Quanto costa l’intervento di home staging? “Fare un listino è impossibile perchè è un servizio su misura che cambia secondo l’immobile, però non supera il 2% del valore dell’immobile. Il quale non lo definirei un costo visto quanto si risparmia nel tempo di vendita e anche a volte un incremento di prezzo o semplicemente una minor trattativa su di esso. Quindi più che un costo è sempre un guadagno”.

Da questo numero inauguriamo un nuovo con-

tenitore editoriale dedicato al gusto e ai sapori. Considerato il crescente interesse nei confronti

dell’enogastronomia e l’accresciuta consapevo-

IL PERCORSO

DEI SAPORI

lezza rispetto a quello che mangiamo, abbiamo

pensato che, ogni mese, fosse carino darvi qual-

che dritta per conoscere ed apprezzare le migliori tavole presenti a Bergamo e provincia.

Il Percorso dei sapori’, il nome di questa nuova

rubrica, vuole essere da un lato una vetrina per

coloro che desiderano descrivere la propria offerta enogastronomica attraverso un breve testo, qualche immagine d’impatto ed i recapiti della

propria attività, e dall’altro una bussola per coloro che, invece, sono alla ricerca di un luogo piacevole e rilassante dove poter mangiare.

Spazieremo il più possibile, raccontandovi le molteplici esperienze culinarie che possiamo vivere oggi:

dalla ristorazione italiana a quella asiatica (con una predilezione per la cucina giapponese e cinese

di qualità), dalla proposta vegetariana e vegana a quella crudista, dalla tradizionale cucina messicana a quella indiana, passando persino da quella greca. Vuoi segnalarci il tuo ristorante preferito? Scrivici all’indirizzo: redazione@qui.bg.it

IL PERCORSO DEI SAPORI

Nudo e Crudo: Sushi experience L’arte del sushi così come lo conosciamo nelle sue infinite varianti, ci è stata tramandata da antiche mani sapienti nell’ormai lontano Giappone del 1800, dove i primi maestri, nonché pionieri di questa che sarebbe diventata più che una cucina, preparavano queste prelibatezze per le vie di Tokio, su banchetti di legno. Oggi da Nudo e Crudo l’obiettivo principale è proprio quello di proporre al cliente i migliori piatti della tradizione, puntando sulla qualità delle materie prime, quali pesce, riso, salse e guarnizioni, sapientemente trattate e lavorate esclusivamente dalla Chef secondo le tecniche tradizionali per dare vita a veri piatti della tradizione giapponese. Da qui anche i consigli di non utilizzare wasabi o soia, per non alterare la bontà del sapore dei piatti, così come il non utilizzare posate metalliche ma solo le bacchette per non rendere impuro tale pesce. Questi solo alcuni dei consigli della Chef Alessia che, in un continuo sperimentare di abbinamenti e impiattamenti da vita ad una esperienza continua e non statica di proposte, anche fuori menù, frutto della momentanea disponibilità sul mercato di prodotti particolarmente pregiati. A rendere il tutto più unico uno staff coordinato, per un servizio in sala che ha come modello quello dei ristoranti di blasone, l’attenzione al cliente e quella coccola in più, capace di rendere tutto estremamente speciale. Ultimo plus il settore beverage, costituito da una cantina con oltre 60 etichette di vino e cocktail unici, creati e realizzati appositamente per Nudo e Crudo da uno dei barman più competenti dell’intero panorama bergamasco. Nudo e Crudo, un’esperienza di gusto da vivere fino all’ultimo assaggio! NUDO E CRUDO Cenate Sotto (Bg)

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IL PERCORSO DEI SAPORI

Civico 18: Wine and Food

L’esperienza comprovata nel campo della ristorazione, grazie alla gestione di uno dei ristoranti più noti della provincia di Bergamo, l’Abbazia di San Paolo d’Argon, uniti alla voglia di misurarsi in nuove avventure, hanno spinto lo scorso anno i titolari nella realizzazione di un locale a tutto tondo. Un nuovo inizio che ha preso il nome di Civico 18 ovvero un locale in cui poter trovare in ogni momento della giornata il posto perfetto per una sosta veloce o per trascorrere del buon tempo in compagnia. Tutto questo grazie ad uno staff cordiale e altamente preparato e ad un ambiente accogliente, curato anche nei piccoli dettagli, con quell’impronta di stile unica sia negli interni che nella veranda, perfetta nel periodo estivo per gustare aperitivi sfiziosi. Le serate al Civico 18 sono infatti i momenti migliori per degustare una delle etichette della ricca carta di vini selezionata così come distillati quali cognac, rum e wisky e per sorseggiare cocktails sia tradizionali che originali, frutto di ricerche continue tra le tendenze del momento che, unite a stuzzicherie preparate nella cucina del locale, danno vita a sfiziosi aperitivi. Non da meno i pranzi con piatti semplici ma sfiziosi e colazioni all’italiana, fatte di ingredienti semplici ma ricci di tradizione, come solo il nostro Paese sa fare. Civico 18 diventa così, ogni giorno della settimana, il posto giusto per concedersi momenti di libertà e meritata tranquillità, con un pizzico di pepe nei momenti serali.

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Villa Anna

Incastonata nelle colline intorno a Sarnico, Villa Anna offre un bellissimo panorama del Lago di Iseo. Concepita come una abitazione privata, offre 6 splendide ed accoglienti camere per un totale di 16 posti letto. Anna e Umberto Bortolotti gestiscono questo locale con grande passione e cura, il ristorante è strutturato su diverse sale e salette, alcune dotate di camino, una bellissima veranda che si affaccia sulla terrazza coperta da pergolato in legno. Per Anna e Umberto gli avventori non sono clienti ma ospiti con i quali condividere momenti di relax gustando piatti genuini e gustosi, preparati con materie prime di qualità e tanta cura. Il menù è vario e varia nel tempo, spaziando dalla pasta fresca al pesce e alla carne con attenzione anche per vegetariani e vegani.Villa Anna è un luogo ideale per una gita fuori porta e per una cena in compagnia. Dotata di piscina ad uso esclusivo degli ospiti, rende i week-end estivi un’esperienza molto divertente e rilassante, immersi nel verde del frutteto circostante che offre i prodotti di stagione. La cucina, come detto, è varia e di ispirazione mediterranea e locale: non manca la polenta nelle sue varie declinazioni, il coniglio, i volatili e la selvaggina d’inverno; d’estate si spazia ad esplorare i sapori del mondo con ad esempio il ceviche, piatto cileno a base di pesce marinato. Naturalmente non manca la griglia con una buona scelta di tagli e provenienze, nazionali ed internazionali. La pasta ed il pane sono fatti in casa, come gli gnocchi e i grissini. Il locale è sempre aperto per le camere, mentre il ristorante è attivo dal giovedì alla domenica; la domenica pranzo e cena con apericena. Insomma è un locale da visitare, vale la pena farci un salto e poi giudicare!

VILLA ANNA

Via Bossoletti, 4 Gandosso www.villaannasarnico.it

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OGNI GIORNO È UN LIONS DAY! La natura a portata di... Bergamo. Ancora una volta Lions Club Sant’Alessandro ha mostrato la sua sensibilità verso un tema che in questi ultimi anni ha ottenuto un’assoluta centralità ovvero la Biodiversità. Un aspetto importante al punto dall’aver ricevuto l’attenzione delle istituzioni cittadine che hanno tradotto in concreto questo aspetto, provvedendo alla realizzazione di una vera e propria valle della Biodiversità che ha trovato sede nella verdeggiante Astino. Qui, su un appezzamento di terreno pari a 21.700 metri quadrati, sono stati piantumati oltre 200 varietà di alberi di specie vegetali tra i quali nocciolo, corniolo, melo, pero, gelso, melograno, kiwi, fico, sorbolo, mandorlo, nespolo giapponese e molte altre ancora. Un vero e proprio “patrimonio botanico”, curato costantemente dalle due associazioni “Orto Botanico di Bergamo-Lorenzo Rota” e “Amici Orto Botanico di Bergamo” che lo scorso 6 maggio hanno collaborato con i membri dei Lions Club Bergamo Sant’Alessandro e i club della Zona 11 per organizzare una giornata dedicata alla scoperta di un tema così importante come la Biodiversità. Molto coinvolgente il programma stabilito per la giornata, suddiviso in quattro “tappe”: una relativa al progetto europeo Big Pic Nic, relativo alla sostenibilità alimentare, una sul diritto al cibo a cura dell’Associazione Amici dell’orto Botanico

e per finire due di natura tecnico-naturalistica. Tutti i partecipanti, divisi in gruppi contraddistinti ognuno da un colore diverso, hanno sostato all’incirca 20 minuti ad ogni tappa e, allo scadere del tempo scandito da un gong, venivano avvisati per il cambio di tappa. Coinvolti nell’open day bio anche i bimbi, raggruppati in una zona della valle, dove si sono cimentati nella semina in campo. Nel pomeriggio invece spazio dedicato alla solidarietà grazie ad un’asta benefica di alcune piantine, il cui ricavato è stato devoluto all’Associazione Amici dell’Orto Botanico, sempre attivi per mantenere perfetta questa grande risorsa della città. Momento emozionante della giornata è stato infine la messa a dimora di una pianta a ricordo di questo Lions Day, per rendere indelebile l’impegno dei Lions per tutta la comunità. Una mission per la quale sono state organizzate nel corso dell’anno una serie di eventi ed iniziative, dimostrazione dello spirito vivo e costante che anima i Lions Club Sant’Alessandro. Uno spirito mantenuto vivo da tutti i soci e dalle diverse cariche che, giusto lo scorso 13 maggio, in concomitanza con il 22 Congresso di Primavera svoltosi presso la sala Mosaico del Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni presso la Camera di Commercio di Bergamo, ha visto l’elezione del nuovo direttivo, presieduto da Anna Valli.

Il momento della messa a dimora di una pianta (un melo Red Love) a ricordo del Lions Day (per cui verrà preparata una targa). Protagonisti da dx il Governatore del distretto 108 Ib2 Stefano Cimarosti, il Presidente Zona 11 Pierantonio Bombardieri e il Presidente della Circoscrizione 1 Giovanni Canu.