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Pag Piazzalunga più sostenibile di corsa verso il futuro

DI CORSA NEL FUTURO

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PIAZZALUNGA LEADER NELLA LOGISTICA, E NEI PROCESSI DI AUTOMAZIONE DELLA MOVIMENTAZIONE SU SCALA INDUSTRIALE VIVE LA RIVOLUZIONE DELLE BATTERIE AGLI IONI DI LITIO CHE EQUIPAGGIANO I NUOVI CARRELLI ELEVATORI DI TOYOTA

Tommaso Revera - ph. Paolo Stroppa La tecnologia delle batterie al litio applicata al settore dei carrelli elevatori è una delle innovazioni più importanti degli ultimi anni in ambito di logistica e automazione. Per rispondere al tema della salvaguardia ambientale, anche i costruttori di carrelli elevatori sono alle prese con una rapida evoluzione dei sistemi di alimentazione: una novità condizionata da molteplici fattori normativi. Toyota per esempio - da sempre in prima linea sul fronte dell’innovazione e delle nuove energie - fornisce batterie agli ioni di Litio completamente integrate su tutta la gamma - prodotte internamente secondo gli standard del Toyota Production System (TPS) - che offrono significativi vantaggi e risparmi energetici. Una soluzione sicura e di alta qualità che ha esteso anche ai carrelli controbilanciati a 48 Volt e i carrelli retrattili per garantire la più ampia offerta disponibile oggi sul mercato e soddisfare le esigenze del settore manifatturiero e logistico. Ma quali sono i vantaggi conseguibili dall’utilizzo delle batterie a ioni di litio? Lo abbiamo chiesto a Giuseppe Castagneto, Co-CEO di Piazzalunga Srl e di Cemiat Srl - una realtà che, oltre ad essere dealer ufficiale Toyota, vanta un’esperienza trentennale maturata nel settore della movimentazione merci ed una riconosciuta conoscenza delle diverse esigenze in ambito di magazzino e logistica. “La durata è di tre volte superiore alle batterie piombo acido, il rendimento energetico migliore del 30% con una netta riduzione delle emissioni di CO2 oltre che dei costi energetici. Con l’impiego delle batterie al litio non sussiste più la necessità di fare il cambio della batteria e neppure di avere le batterie supplementari nella sala ricarica grazie alle ricariche parziali; non richiedono manutenzione e ciò consente di ridurre al minimo i tempi di fermo macchina, assicurano inoltre, non solo una maggior sicurezza, grazie all’esclusiva spina di ricarica di Toyota, ma anche un’efficienza operativa in ambienti refrigerati e un’opzione di riscaldamento della batteria per ricarica e lavoro continuativo in cella frigo.

La prima offerta di carrelli con batteria agli ioni di litio presentata da Piazzalunga comprendeva un solo modello TRANSPALLET con pedana 7PML20. Ora, complice anche gli investimenti in ambito di produzione e commercializzazione sostenuti da Toyota Material Handling dal 2016-2017, la famiglia di carrelli con batteria a ioni di litio può contare su altre cinque gamme: gli elevatori elettrici (BT Staxio SPE & SWE), i carrelli retrattili (BT Reflex RRE), i trattori elettrici (BT Movit TSE) e la gamma Traigo 48, il primo carrello controbilanciato con batteria agli ioni di litio. Grazie alle competenze del gruppo di Toyota, le soluzioni di batterie agli ioni di Litio presentano una configurazione modulare. “Ogni cliente può avere la giusta dimensione della batteria corrispondente alle proprie esigenze - ha sottolineato Giuseppe Castagneto. La configurazione modulare garantisce inoltre una non indifferente flessibilità nel post-vendita grazie alle pochissime parti coinvolte, garantendo il massimo tempo di attività. Indipendentemente dalle dimensioni delle operazioni, la soluzione prodotta internamente garantisce un rapido recupero dell’investimento, rendendola adatta all’utilizzo in tutti i tipi di applicazioni, a bassa o alta intensità. I clienti possono anche stare tranquilli con una garanzia estesa di 7 anni senza limitazioni”. Da quando avete iniziato ad investire su questa tecnologia? “Per rispondere alle esigenze di un nostro cliente della logistica che aveva necessità di contenere i costi di manutenzione delle batterie al piombo-acido - ha proseguito il CoCEO di Piazzalunga srl e Cemita srl - abbiamo iniziato a considerare il litio ancora nel 2013, anno in cui anche Toyota Material Handling stava iniziando a muoversi in questa direzione - prendendo contatti con un costruttore che già ai tempi acquistava le celle di litio con la relativa elettronica e il relativo software per costruire batterie a trazione destinate ai carrelli elevatori. Dopo un anno di test gratuiti, siamo riusciti ad accontentarlo consentendogli non solo di azzerare i costi di manutenzione ordinaria e straordinaria delle batterie ma anche riuscendo ad equiparare il turno di lavoro di un carrello con due batterie tradizionali ad uno con una batteria al litio”. Un’intuizione che non solo dimostra la propensione al futuro dell’azienda di Sorisole ma certifica anche la disponibilità nel ricercare soluzioni su misura per i propri clienti. Toyota Material Handling guarda al futuro e investe sulle batterie agli ioni di litio al fine di garantire ai propri clienti una riduzione del consumo energetico, un aumento della produttività e una movimentazione più semplice dei materiali nel pieno rispetto dell’ambiente.

Oggi quanti carrelli dotati di batterie al litio avete in flotta? “Nel 2013, quando abbiamo iniziato ad intuire le potenzialità delle batterie al litio, sui 3.500/4.000 carrelli in flotta tra service e noleggio, avevamo solo 2 macchine disponibili; oggi, invece, il 10% dei carrelli della nostra flotta è al litio”. In percentuale qual è la richiesta delle aziende interessate alle soluzioni agli ioni di Litio di Toyota? “Oggi è molto forte: la richiesta si attesta sul 20/30% della domanda”. La soluzione agli ioni di Litio di Toyota, pur richiedendo un investimento iniziale maggiore, presenta molteplici punti di forza ma non è per tutti, è corretto? “La batteria al litio presenta innumerevoli vantaggi (è più piccola, leggera, a zero emissioni e non richiede manutenzione) ma ha uno svantaggio legato al fisiologico fermo macchina: per caricare la batteria infatti, nonostante il suo intervallo di ricarica duri un quarto del tempo rispetto alla batteria acido piombo, bisogna fermare il carrello e questo, per chi necessita di una linea di produzione a ciclo continuo, è un disincentivo non da poco”. Una dimostrazione tangibile dell’importanza di questa tecnologia, l’ha data la stessa Toyota che, dallo scorso anno, ha messo in produzione il litio in fabbrica costruendo da sé le batterie per integrarle sui propri carrelli. “Proprio così e, ad oggi, i carrelli Toyota sono gli unici che montano batterie agli ioni prodotte dal costruttore stesso dei carrelli elevatori. Addirittura sono arrivati a produrre i carrelli sulle batterie al litio: il nuovo LWI 160, per esempio, è una macchina nata dalla batteria al litio dalle dimensioni e dal peso notevolmente ridotti”. Ci sono degli incentivi per chi decide di investire sulle batterie al litio? “A livello europeo sicuramente perché, a parità di consumo e ricariche, questo genere di batteria consente un risparmio energetico non indifferente. Inoltre con l’impiego del litio non si hanno emissioni di idrogeno che, al contrario, con l’impiego di batterie all’acido piombo si hanno, nella misura di 15-20%, nell’ultima fase di ricarica”. A livello di smaltimento, invece, cosa avviene di diverso rispetto all’utilizzo di batterie tradizionali (che, lo ricordiamo, vengono recuperate quasi al 100%)? “Quando si esaurisce una batteria al litio di un carrello elevatore, invece, viene inserita in gruppi di continuità come fonte di accumulo di energia eolica o solare. Una volta esaurita completamente - ha concluso Giuseppe Castagneto - si sta ragionando a livello europeo su cosa fare nel fine vita di una batteria al litio nel rispetto dell’ambiente”.

IL LITIO RISPETTA L’AMBIENTE La soluzione agli ioni strizza l’occhio all’ambiente coerentemente alla politica adottata ormai da diverso tempo da Totoya Material Handling Italia in tema di sostenibilità ambientale. Lo scorso giugno, per esempio, TMHIT ha celebrato il mese dell’ambiente, un’iniziativa divenuta ormai abituale per rinnovare il proprio impegno nel campo della sostenibilità. Un’occasione utile anche per fare il punto dei progetti in essere: Toyota e 3Bee: l’adozione a distanza di alveari tecnologici per proteggere le api dall’estinzione, essendo insetti fondamentali per la sopravvivenza dell’ecosistema; Riciclo plastica da imballo ricambi: progetto realizzato dai tecnici della Sede Centrale di TMHIT per riutilizzare i sacchetti di plastica e riciclare la plastica da imballo; Rivending: progetto di riutilizzo della plastica riciclabile (PET) derivante dai prodotti dei distributori automatici presenti in azienda.

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