CMP BERGAMO SPEDIZIONE IN A. P. D.L 353/2003 (CONV. IN L.27/02/2004 N.46) ART.1, COMMA 1, DCB BERGAMO IN CASO DI MANCATO RECAPITO RESTITUIRE AL MITTENTEEDITA PERIODICI S.R.L. VIA B. BONO, 10 BERGAMO 24121TASSA PAGATA BG CPO ANNO 18 - N° CENTOTTANTA - OTTOBRE 2022 - € 5 BRESCIA MAGAZINE Riapre la Strada del Soccorso Nuovo Museo di Scienze Naturali Croce Rossa Italiana, serata benefica a Villa Sigurtà Futura Expo: la rivoluzione green è iniziata Consegna diplomi e borse di studio al Liceo Guido Carli Festa del cuoco: Brescia capitale anche della cucina 1000 Miglia 2023: edizione straordinaria She Made a Difference 2022 Scuola di volo Vittoria Alata IL PROGRAMMA 2023 CAPITALE DELLA CULTURA Cover story Loretta Forelli e Cristiana Bossini alla festa della Croce Rossa Italiana ph. Sergio Nessi
La Grande Musica 17 OTTOBRE ORE 20.00 RAFFAELE PE CONTROTENORE LA LIRA DI ORFEO ENSEMBLE BAROCCO VIRTUOSISSIMO! MUSICHE DI GEORG FRIEDRICH HÄNDEL, ANTONIO VIVALDI, LEONARDO VINCI, RICCARDO BROSCHI 23 OTTOBRE ORE 11.00 ENSEMBLE DEL TEATRO GRANDE MUSICHE DI CLAUDE DEBUSSY, TORU TAKEMITSU, GABRIEL FAURÈ, DANUSHA WASKIEWICZ 25 OTTOBRE ORE 20.00 FULVIO LUCIANI VIOLINO MASSIMILIANO MOTTERLE PIANOFORTE MUSICHE DI FRANZ SCHUBERT, ARVO PÄRT, MARIO CASTELNUOVO-TEDESCO, WOLFGANG AMADEUS MOZART, JOHANNES BRAHMS 3 NOVEMBRE ORE 20.00 TAKE OFF MUSICHE DI MAURO MONTALBETTI 14 NOVEMBRE ORE 20.00 INTENDE VOCI ENSEMBLE MIRKO GUADAGNINI TENORE E MAESTRO CONCERTATORE MUSICHE DI DOMENICO SCARLATTI, ALESSANDRO SCARLATTI, HERBERT HOWELLS 3 DICEMBRE ORE 20.00 ROTTERDAM PHILHARMONIC ORCHESTRA LAHAV SHANI DIRETTORE YEFIM BRONFMAN PIANOFORTE MUSICHE DI LUDWIG VAN BEETHOVEN, ANTON BRUCKNER 13 DICEMBRE ORE 20.00 NIKOLAY KHOZYAINOV PIANOFORTE MUSICHE DI MAURICE RAVEL, IGOR STRAVINSKIJ, ERIK SATIE, MANUEL DE FALLA 20 DICEMBRE ORE 20.00 CORO E ORCHESTRA CREMONA ANTIQUA ANTONIO GRECO DIRETTORE CONCERTO DI NATALE MUSICHE DI GEORG FRIEDRICH HÄNDEL I progetti speciali 5 NOVEMBRE ORE 15.00 IL GRANDE PER I PICCOLI La Grande Danza 27 OTTOBRE ORE 20.00 EMANUEL GAT DANCE LOVETRAIN2020 23 NOVEMBRE ORE 20.00 CAMILLA MONGA EMANUELE MANISCALCO SULL’ATTIMO 25 NOVEMBRE ORE 20.00 TRAVIS S C-KNIGHT E JAMES PETT | MOONWALK PRODUCTION IMAGO 1 DICEMBRE ORE 20.00 SABURO TESHIGAWARA RIHOKO SATO | KARAS ADAGIO PRIMA ITALIANA STAGIONE SETTEMBRE . DICEMBRE 2022 EMANUEL GAT DANCE LOVETRAIN 2020 PH. © JULIA GAT Biglietti on line e in Biglietteria dal 24 maggio Biglietti in vendita on line su teatrogrande.it, vivaticket.com e presso la Biglietteria del Teatro Grande. Orari di apertura della Biglietteria del Teatro Grande: dal martedì al venerdì dalle 13.30 alle 19.00 e il sabato dalle 15.30 alle 19.00. Chiusura domenica, lunedì e festivi.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Tutti noi ce la prendiamo con la storia ma io dico che la colpa è nostra.
È evidente che la gente è poco seria quando parla di sinistra o destra, Ma cos’è la destra? cos’è la sinistra?
Fare il bagno nella vasca è di destra, far la doccia invece è di sinistra.
Un pacchetto di Marlboro è di destra, di contrabbando è di sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Una bella minestrina è di destra, il minestrone è sempre di sinistra. Tutti i film che fanno oggi son di destra, se annoiano son di sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Le scarpette da ginnastica o da tennis hanno ancora un gusto un po’ di destra, ma portarle tutte sporche e un po’ slacciate, è da scemi più che di sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
I blue-jeans che sono un segno di sinistra, con la giacca vanno verso destra.
Il concerto nello stadio è di sinistra, i prezzi sono un po’ di destra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
I collant son quasi sempre di sinistra, il reggicalze è più che mai di destra.
La pisciata in compagnia è di sinistra, il cesso è sempre in fondo a destra.
Ma cos’è la destra? cos’è la sinistra?
La piscina bella azzurra e trasparente, è evidente che sia un po’ di destra. Mentre i fiumi, tutti i laghi e anche il mare sono di merda più che sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
L’ideologia, l’ideologia, malgrado tutto credo ancora che ci sia. È la passione, l’ossessione della tua diversità, che al momento dove è andata non si sa.
Dove non si sa, dove non si sa. Io direi che il culatello è di destra, la mortadella è di sinistra.
Se la cioccolata svizzera è di destra, la Nutella è ancora di sinistra.
Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Il pensiero liberale è di destra, ora è buono anche per la sinistra Non si sa se la fortuna sia di destra, la sfiga è sempre di sinistra. Ma cos’è la destra? cos’è la sinistra?
Il saluto vigoroso a pugno chiuso è un antico gesto di sinistra.
Quello un po’ degli anni ‘20, un po’ romano, è da stronzi oltre che di destra. Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
L’ideologia, l’ideologia Malgrado tutto credo ancora che ci sia È il continuare ad affermare un pensiero e il suo perché con la scusa di un contrasto che non c’è. Se c’è chissà dov’è, se c’è chissà dov’è
Tutto il vecchio moralismo è di sinistra, la mancanza di morale è a destra.
Anche il Papa ultimamente è un po’ a sinistra è il demonio che ora è andato a destra. Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra? La risposta delle masse è di sinistra, con un lieve cedimento a destra. Son sicuro che il bastardo è di sinistra, il figlio di puttana è a destra. Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra? Una donna emancipata è di sinistra, riservata è già un po’ più di destra Ma un figone resta sempre un’attrazione che va bene per sinistra e destra. Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra?
Tutti noi ce la prendiamo con la storia Ma io dico che la colpa è nostra È evidente che la gente è poco seria Quando parla di sinistra o destra Ma cos’è la destra? cos’è la sinistra? Destra, sinistra. Basta!
Alessandro Luporini Giorgio Gaberscik Testo di Destra-sinistra © Curci Edizioni S.r.l.
Illuminanti le parole di questa canzone, scritta nel 1994, che Giorgio Gaber cantava mettendo alla berlina le contraddizioni, le banalità e i luoghi comuni legati alle ideologie, della destra e della sinistra. Parole quanto mai utili per capire i tempi che stiamo attraversando.
Un numero tutto da guardare con il ritorno dei grandi eventi charity in cui la città si ritrova con la generosità e la capacità di rendersi disponibile per chi rimane indietro. Nonostante tutto, Bergamo riparte con il suo grande cuore. Buona lettura.
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DOPO QUATTRO ANNI, RIAPRE LA STRADA DEL SOCCORSO, IL CARATTERISTICO PERCORSO STORICO CHE RAGGIUNGE IL PIAZZALE DELLA LOCOMOTIVA IN CASTELLO DA VIA PUSTERLA, GRAZIE A UN INVESTIMENTO COMPLESSIVO DI CIRCA 270MILA EURO, 239MILA DEI QUALI FINANZIATI DAL COMUNE DI BRESCIA. UN RISULTATO RESO POSSIBILE ANCHE GRAZIE AL CONTRIBUTO DEL FAI – FONDO PER L’AMBIENTE ITALIANO ETS E DI INTESA SANPAOLO NELL’AMBITO DEL PROGETTO “I LUOGHI DEL CUORE” E ALLA COLLABORAZIONE DI A2A ILLUMINAZIONE E FONDAZIONE BRESCIA MUSEI CASTELLO DI BRESCIA Riaperta la STRADA DEL SOCCORSO
“I Luoghi del Cuore” è il censimento che il FAI promuove ogni due anni, in collaborazione con Intesa Sanpaolo, per dare voce alle segnalazioni dei luoghi più cari agli italiani e assicurare loro un futuro. Grazie alla partecipazione attiva del la popolazione, attraverso questa iniziativa il FAI sollecita le istituzioni locali e nazionali competenti affinché metta no a disposizione le forze per salvaguardare e valorizzare i luoghi amati dai cittadini. Nel 2020, in occasione della 10ª edizione del censimento, il Castello di Brescia si classificò al terzo posto della classifica nazionale, grazie ai voti di 43.469 persone: una mobilitazione promossa dagli Amici del Cidneo onlus e sostenuta dal Comune, da associazioni e aziende locali e da numerosi bresciani celebri. In seguito a questo importante risultato, FAI e Intesa San paolo hanno assegnato al Comune di Brescia un contributo di 30mila euro per un progetto di recupero e valorizzazio ne da concordare insieme. Su proposta dell’Amministrazio ne, si è scelto di impiegare il contributo per valorizzare la Strada del Soccorso del Castello di Brescia, la “via di fuga” che, un tempo, consentiva ai soldati di uscire o di acce dere alla fortezza, attraverso la riqualificazione dell’illumi nazione monumentale e lo sviluppo di elementi didattici e divulgativi, con la collaborazione di Fondazione Brescia Musei. Contemporaneamente si è reso necessario mette re in sicurezza il percorso per prevenire cadute di pietre dalle pareti rocciose che incombono sulla strada: questo intervento è stato realizzato dal Comune di Brescia insieme con Fondazione Brescia Musei, che gestisce, fra gli altri complessi museali, anche il Castello.
RIQUALIFICAZIONE
DELL’ILLUMINAZIONE DELLA STRADA DEL SOCCORSO
L’Unità di Progetto Completamento Pinacoteca Riqualifi cazione Castello e Patrimonio Monumentale del Comune si è occupata di individuare il progetto definitivo al quale destinare il contributo economico del FAI e di Intesa San paolo. Tramite uno studio di progettazione illuminotecni ca, la società A2A Illuminazione Pubblica ha elaborato una proposta per riqualificare l’impianto di illuminazione della Strada del Soccorso: un percorso di fuga storico risalente al periodo visconteo del Castello. Il tracciato si colloca nella zona nord-occidentale del complesso e conduce, dalle pendici settentrionali del colle Cidneo (dal parco di via Pusterla cosiddetto “della Montagnola”), fino al piazza le del bastione di San Faustino, detto “della Locomotiva”, attraverso una serie di ambienti diversi tra loro per carat teristiche geometriche e architettoniche. L’illuminazione del percorso è stata radicalmente rinnovata sia nei tratti in galleria sia in quelli all’aperto. Sono stati creati ambienti di luce differenti e continui, con una luce poco invasiva, migliorando o implementando l’impianto esistente e ren dendo più sicuro il passaggio per i visitatori.
Queste opere rientrano nel contratto per la gestione dei servizi di illuminazione pubblica in essere tra il Comune di Brescia e A2A Illuminazione Pubblica. L’intervento, del co sto totale di 115.681 euro, è stato eseguito da A2A con un contributo comunale di 81.011 euro, previa condivisione ed autorizzazione da parte della Soprintendenza. I lavori sono stati eseguiti nei mesi di luglio e di agosto 2022. Il progetto fa parte del programma promosso dall’Ammini strazione comunale per la riqualificazione e la valorizza zione del Castello di Brescia in vista degli eventi culturali del 2023, anno in cui Brescia sarà Capitale Italiana della Cultura. In particolare, la riscoperta e la valorizzazione della Strada del Soccorso è strettamente connessa con la riqualificazione e il restauro degli edifici di epoca tardo cinquecentesca chiamati Grande e Piccolo Miglio, adia centi allo sbocco del percorso nell’ambito fortificato. Tra questi, è ora in corso la realizzazione del nuovo Museo del Risorgimento, da tempo dismesso a causa di problemi strutturali e impiantistici.
CASTELLO DI BRESCIA Riaperta la STRADA DEL SOCCORSO
SVILUPPO DI ELEMENTI CON FINALITÀ DIDATTICODIVULGATIVA, CON LA COLLABORAZIONE DI FONDAZIONE BRESCIA MUSEI
Quale seconda fase del progetto di riqualificazione della Strada del Soccorso condiviso con FAI e Intesa Sanpaolo, Fondazione Brescia Musei, entro il mese di dicembre 2022, elaborerà un progetto esecutivo - del quale a oggi sono già state stilate le linee guida dalla stessa Fondazione - dedicato agli aspetti didattici e di vulgativi della Strada del Soccorso, che sarà inserita tra gli itinerari culturali connessi con il futuro Museo del Risorgimento. Il piano informativo comprenderà layout grafici, pannelli illustrativi, mappa con relativo posizio namento e contenuti multimediali e sarà operativo “sul campo” nei primi mesi del 2023. Nella Palazzina Ufficia li, che si trova al termine superiore della Strada del Soccorso, sarà realizzato, inoltre, uno spazio da utilizzare come sala didattica multiuso. All’interno si potranno or ganizzare servizi ludico-didattici e formativo-scientifici, pensati principalmente per istituti scolastici e famiglie.
Per raccontare al visitatore la Strada del Soccorso, più volte protagonista di importanti eventi storici cittadini, sono stati individuati quattro punti in cui collocare i pannelli didattici con QRCode. Lo scopo è quello di favorire una maggiore conoscenza e fruizione di que sta struttura del Castello attraverso le immagini, facen do “parlare” i documenti iconografici (piante, disegni, stampe, quadri, fotografie d’epoca) e alcune ricostru zioni grafiche (in pianta e in 3D), in modo da offrire un’immediata visualizzazione del luogo e delle sue evo luzioni nel corso dei secoli. Ogni pannello, dotato di un testo sintetico e di un’immagine, avrà un QRCode per accedere a contenuti multimediali. I quattro punti individuati in cui posizionare i pannelli seguiranno un percorso di visita che si sviluppa dal cancello d’ingresso in sommità al Parco della Montagnola, su via Pusterla, e termina con l’uscita dalla galleria coperta adiacente alla Palazzina Ufficiali sul Bastione di San Faustino.
CASTELLO DI BRESCIA Riaperta la STRADA DEL SOCCORSO
Il percorso, attraverso una time-line basata an ch’essa su numerose fonti iconografiche, verrà illustrato su una parete della Palazzina Ufficiali. Messa in sicurezza della Strada del Soccorso A completamento dei lavori di valorizzazio ne, in accordo con Fondazione Brescia Musei sono stati realizzati alcuni interventi per met tere in sicurezza le pareti rocciose che incom bono sulla Strada del Soccorso, caratterizzate da banchi di medolo, per evitare il rischio di caduta di frammenti lapidei. Per individuare le opere da effettuare, Fondazione Brescia Musei ha affidato a proprie spese i necessari incari chi tecnici di progettazione, direzione lavori e coordinamento sicurezza.
Sul versante, sulla parete rocciosa e lungo il ciglio sono stati rimossi gli arbusti, la vege tazione e i frammenti rocciosi instabili. Sono quindi state collocate sulle porzioni di pare te a rischio alcune reti a doppia torsione e con rafforzamento corticale. I lavori sono sta ti realizzati nei mesi di luglio e agosto 2022 con ditta specializzata in tecniche alpinistiche (lavori in fune). L’unità di progetto Comple tamento Pinacoteca, riqualificazione Castello e patrimonio monumentale si è occupata per il Comune di Brescia dell’appalto dei lavori e della supervisione tramite la propria dire zione operativa. L’intervento complessivo ha previsto una spesa di 109.593 euro, 85.921 dei quali per opere, ed è stato finanziato con i fondi Pnrr, escluse le spese tecniche affidate dalla Fondazione con fondi propri. L’accesso del cantiere è avvenuto da via Turati grazie alla disponibilità del proprietario dell’adiacente Vigneto Pusterla, che ha consentito l’ingresso dei mezzi e rendendo quindi possibile l’intero intervento.
PARCO DELLA MONTAGNOLA
BOTANICO
DEL SOCCORSO (INGRESSO NORD AL CASTELLO)
ORARIO DI APERTURA
888
GIARDINO
STRADA
ORA LEGALE dalle 7 alle 21.30 ORA SOLARE dalle 7 alle 20
DI GARA DAL
AL 17 GIUGNO
La 1000 Miglia 2023 si presenta con una sor presa: saranno 5 le giornate di gara che, dal 13 al 17 Giugno, impegneranno le 405 auto ammesse al via da Brescia. La Corsa si svi lupperà fra Brescia, Roma e ritorno lungo un percorso di oltre 2.000 km. Dopo la parten za da Viale Venezia e aver accarezzato il Lago di Garda, attraversato Verona, Ferrara, Lugo e Imola, il convoglio concluderà la prima tappa a Cervia-Milano Marittima; la seconda gior nata sarà caratterizza-ta dal passaggio a San Marino, Senigallia, Macerata con sosta pranzo, Fermo e Ascoli Piceno e dalla sfilata finale in via Veneto a Roma; la terza tappa risalirà dal la Capitale proponendo il pranzo in gara nella spettacolare Siena, proseguirà verso Pistoia, il Passo dell’Abetone, Modena e Reggio Emilia e terminerà a Parma; il quarto giorno, dopo Stra della e Pavia, la Corsa raggiungerà il Pie-monte con pranzo ad Alessandria, poi Asti e Vercelli e, via Novara, si dirigerà verso il centro di Milano che ospiterà l’ultima notte di gara; nella quinta giornata, dopo il saluto a Bergamo, città gemel la di Brescia quale Capitale della Cultura 2023, e il transito dalla Franciacorta, Ospitaletto e Gussago, la 1000 Miglia 2023 si concluderà a Brescia in tarda mattinata con un circuito citta dino prima della passerella finale sulla pedana di Viale Venezia e del pranzo di chiusura. In se rata, l’arrivederci al 2024 con la notte bianca della Freccia Rossa, la 1000 Miglia The Night che concluderà l’intensa settimana. Il 2023 sarà anche l’anno della celebrazione dei 100 Anni dell’Aeronautica Militare Italiana, da sempre molto vicina alla nostra Corsa, e il claim “In volo verso il futuro” ben rappresenta anche la strada che la Freccia Rossa ha intrapreso quasi cento anni fa e che ancora oggi è più attuale che mai.
1010 1000 MIGLIA SPECIALE 2023: 5 GIORNI
13
EDIZIONE STRAORDINARIA 5 giorni di gara dal 13 al 17 giugno 2023
La Corsa toccherà in ogni tappa un luogo emblematico dell’Aeronautica: agli aeroporti di Ghe di, Cervia Pisignano e Piacenza San Damiano, la Patrona dell’Arma a Loreto, il Museo di Vigna di Valle a Bracciano e il Palazzo dell’Aeronautica in Piazza Novelli. Le iscrizioni saranno aperte dal 13 Ottobre al 13 Gennaio 2023. Comunicazione accettazione: entro il 10-04-2023. Per richiedere l’iscrizione, le auto dovranno essere in possesso, o aver richiesto, il certificato del Registro 1000 Miglia e potranno essere ammesse solo previo ottenimento del certificato stesso.
Chi C’ERA
Sabato 8 ottobre, nella Villa dei Conti Sigurtà a Valeggio sul Mincio, si è svolta la cena benefica in favore del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Durante la serata, allietata da intrattenimenti musicali, è stato conferito il Premio all’Eccellenza Conte Carlo Sigurtà al noto campione di motociclismo Giacomo Agostini, già vincitore di 15 campionati mondiali, al quale è anda to anche il Premio per la Proiezione Internazionale nello Sport dell’Accademia della Diplomazia, conferito fino ad ora soltanto alla Fondazione Real Madrid.
Croce Rossa Italiana Serata benefica a Villa Sigurtà
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L’8 OTTOBRE SCORSO, NELLA CORNICE SEICENTESCA DELLA VILLA DI STILE PALLADIANO DEI CONTI SIGURTÀ, È ANDATA UNA SERATA BENEFICA IN ONORE DELLE INFERMIERE VOLONTARIE DELLA CROCE ROSSA ITALIANA
Ph. Sergio Nessi
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Croce Rossa Italiana Serata benefica a Villa Sigurtà
Croce Rossa Italiana - Serata benefica a Villa Sigurtà
L’Accademia della Diplomazia del Regno di Spagna, invece, ha conferito il prestigioso premio alla Solidarietà per l’anno 2022 a Sorella Emilia Bruna Scarcella, Ispettrice Nazionale del Corpo delle Infermiere Volontarie della Croce Rossa Italiana. Tantissimi gli imprenditori presenti che non sono voluti mancare per offrire il proprio supporto e contribuire attivamente alla raccolta fondi devoluti alla Croce Rossa Italiana. Numerose le autorità civili e militari presenti tra cui il Prefetto di Brescia, la Dott.ssa Maria Rosaria Laganà e il Prefetto di Mantova, Dott. Michele Formiglio. 16
Arriva anche a Brescia il bonus di 700 euro in sostegno ai collaboratori
Saottini Auto erogherà un bonus di 700 euro a tutti i Collaboratori a prescindere dal livello gerarchico. Il bonus riguarderà tutti i collaboratori assunti prima del 1° luglio 2022 e verrà erogato entro la fine del quarto trimestre 2022 sotto forma di voucher, che potranno essere spesi in diversi esercizi commerciali, nelle stazioni di rifornimento e anche sulle principali piattaforme di e-commerce. Questo bonus è un segno tangibile dell’attenzione che il Gruppo Eurocar Italia, di cui Saottini Auto fa parte, ha nei confronti dei suoi Collaboratori e delle necessità delle loro famiglie. In un periodo in cui la crescita dell’inflazione e i rincari esponenziali dell’energia mettono a dura prova i bilanci famigliari, il Gruppo Eurocar ha deciso di supportare i propri Collaboratori con un aiuto concreto. L’investimento totale per questa iniziativa, attivata nonostante le difficili condizioni del mercato dell’auto italiano che si riflettono negativamente sul fatturato, supererà il milione di euro.
“I nostri collaboratori sono la nostra risorsa più importante. Siamo consapevoli delle difficoltà che i nostri Collaboratori e le loro famiglie stanno affrontando in questo periodo di crisi, in cui i rincari colpiscono molti generi di prima necessità e l’inflazione cresce di mese in mese, senza contare gli aumenti del costo dell’energia e del gas che impattano negativamente sui bilanci famigliari, soprattutto in vista dell’approssimarsi dell’inverno. Per questo abbiamo deciso di creare questa iniziativa, con un impegno concreto, pur in un periodo sfidante per l’economia nazionale. Noi del Gruppo Eurocar Italia riteniamo che i nostri Collaboratori siano la nostra risorsa più importante, il motore portante e con il recente Family Day abbiamo dato una dimostrazione di come ce ne prendiamo cura. Non ci limitiamo ad affermare che la nostra missione è quella di essere il miglior datore di lavoro nel settore Automotive; per noi contano i fatti e questo contributo tangibile ne è la prova migliore” ha dichiarato in merito all’iniziativa Matthias Moser, Managing Director e CEO di Eurocar Italia.
Il Gruppo Eurocar Italia
Il Gruppo Eurocar Italia è controllato al 100% da Porsche Holding. In Italia è il più grande gruppo di distribuzione ed assistenza per i marchi Volkswagen, Volkswagen Veicoli Commerciali, Audi, Seat, Skoda, Porsche e Lamborghini, Das WeltAuto e Audi Prima Scelta: plus. Presente in Friuli Venezia Giulia, Lombardia, Veneto, Trentino Alto Adige, Toscana, Piemonte, Liguria, Emilia Romagna e Toscana, con oltre 1.700 collaboratori, distribuiti in 44 sedi. Nel 2021 il Gruppo Eurocar Italia ha venduto circa 37.500 auto nuove e 20.400 auto usate, eseguendo 536.000 ore produttive nelle officine e un fatturato complessivo di € 1,7 miliardi. Dal 2017, anno in cui era presente con cinque sedi in Friuli Venezia Giulia, il Gruppo Eurocar Italia ha iniziato un importante percorso di crescita con l’integrazione di aziende storiche e molto conosciute nel loro territorio di appartenenza dapprima di Volkswagen Group Firenze, e successivamente del Gruppo Bonaldi (Bergamo - 2018), di Vicentini (Verona - 2018), del Gruppo Dorigoni (Trento - 2019), del Gruppo Saottini (Brescia - 2019) Iob Silvano & C. (Gemona del Friuli, UD - 2019), del Gruppo Erre Esse (Torino - 2020), di Rinaldi (Torino - 2021) e Autocentro Baistrocchi (Parma - 2021).
OLTRE UN MILIONE DI EURO DI BONUS AI COLLABORATORI. SAOTTINI AUTO INVESTE NELLE RISORSE UMANE UN BONUS DI 700 EURO VERRÀ EROGATO A TUTTI I COLLABORATORI ENTRO LA FINE DEL QUARTO TRIMESTRE 2022
Nuovo Museo di scienze naturali
Il progetto, i cui costi variano da 32 a 44milioni di euro a seconda delle opzioni scelte, fa convergere esigenze funzionali, estetiche, urbanistiche e ambientali: collegando il par co Marconi con il parco Lussignoli, che sarà caratterizzato anche dall’orto botanico, l’edificio sarà emblema di sosteni bilità ed efficientamento energetico per l’edilizia e i sistemi impiantistici, in parte basati sulle nature based solutions.
Il Nuovo Museo di Scienze Naturali rappresenterà una si gnificativa nuova proposta culturale che manca alla città: un polo scientifico culturale, immerso in un’ampia area verde, luogo di socialità e condivisione, che parla di scienze, di biodiversità e di futuro sostenibile a basso impatto.
LA STRUTTURA
L’attuale edificio che ospita il Museo di Scienze Naturali è costituito da una complessa articolazione di parallelepipedi che, nel tempo, ha limitato la fruizione spaziale e l’allesti mento. Le coperture degli edifici, ad altezze differenti, erano trattate a giardini pensili e oggi versano in condizioni di degrado visto il pressoché totale inutilizzo della struttura. A questo vanno ad aggiungersi problemi di impossibilità, se non con costi elevatissimi, di adeguamento alle più recenti normative antincendio, in materia di sismica e accessibilità.
L’Amministrazione comunale, consapevole delle carenze della struttura museale, ha avviato un percorso di rinnova mento evidenziando i limiti dell’attuale condizione spaziale, che non risulta adatta alle contemporanee logiche esposi tive e al rapporto con il parco e la città, e sottolineando alcune importanti caratteristiche che il nuovo Museo dovrà avere quali polifunzionalità, flessibilità degli spazi, standard Nzeb, sensibilità paesaggistica e accessibilità senza barriere architettoniche. Dal punto di vista funzionale e dimensionale il nuovo Museo dovrà comprendere: uno spazio per esposizione permanente di circa 900 metri quadrati, sale per esposizioni temporanee di circa 650 metri quadrati, una biblioteca di circa 350 metri quadrati, laboratori didattici di circa 100 metri quadrati, un auditorium/sala conferenze con almeno 200 posti di circa 350 metri quadrati e uffici e laboratori per il personale di circa 180 metri quadrati. Infine, il nuovo Museo non si concentrerà solo sull’allestimento interno ma animerà gli spazi esterni, valorizzando percorsi e sistemi di accesso e creando luoghi di incontro, svago e sosta come nei più famosi musei contemporanei.
HA PRESO FORMA LO STUDIO DI FATTIBILITÀ DEL NUOVO MUSEO DI SCIENZE NATURALI, CONDIVISO A FEBBRAIO 2022 ATTRAVERSO UN ATTENTO PROCESSO DI COINVOLGIMENTO DEI PUBBLICI STRATEGICI (STAKEHOLDER ENGAGEMENT), COADIUVATI DA CODICE EDIZIONI E A CURA DELLO STUDIO TECTOO
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L’edificio del Nuovo Museo di Scienze sarà costituito da due corpi di fabbrica connessi dalla lobby principale. Caratteristica di questo spazio saranno la trasparenza e la permeabilità visiva che metteranno in connessione il museo tra lato nord e sud del parco mediante un passaggio, una sorta di piazza coperta liberamente attraversabile dal pubblico e, a tutti gli effetti, porta di ingres so ed espressione del museo. Sarà delimitato da pareti definite “falesie” che, oltre a modellare i volumi e conferire il carattere architettonico, costituiranno anche una componente strutturale e funzionale importante del progetto. Questo spazio rappresen terà un’opportunità espositiva interessante, grazie a tassidermie e apparati vegetativi collocati sulle pareti (come sulle pareti rocciose delle montagne bresciane), e realizzerà un imponente diorama che reinterpreta la modalità storica espositiva dei musei delle scienze naturali. L’illuminazione avverrà dall’alto mediante una copertura di vetrate fotovoltaiche che creerà l’atmosfera di montagna, un paesaggio immersivo e suggestivo che racchiude i temi espositivi e la biodiversità della provincia bresciana.
I due edifici, quello est e quello ovest, saranno caratterizzati rispettivamente dalla torre degli archivi e dalla presenza dell’audi torium al piano terra. La torre degli archivi rappresenterà il luo go della conservazione, dell’arricchimento, della ricerca. Questo spazio, a seconda delle esigenze di conservazione ed esposizione, potrà essere connesso visivamente e/o fisicamente al percorso museale. L’auditorium al piano terra sarà uno spazio flessibile, tra sparente a sud e a nord in modo da mettere in connessione visiva i due lati dell’edificio e del parco. A sud, verso il percorso verde di collegamento est-ovest, la facciata dell’auditorium potrà esse re aperta e il palco utilizzato anche per spettacoli estivi, avendo immaginato di realizzare una cavea all’aperto ai piedi dell’edificio ovest. Al piano terra saranno inoltre collocati il bookshop, il bar aperto verso il parco e gli spazi per le associazioni. L’esposizione permanente verrà collocata al primo piano (con gli uffici scientifici e i laboratori didattici, così da creare un dialogo visivo ed espositivo) per permettere una più fluida accessibilità all’utenza. L’esposizione passerà dall’edificio est a quello ovest attraversando le falesie e passeggiando sospesa sopra lo spazio della lobby, quasi ad emulare una ferrata di montagna e, proprio per questo, le passerelle saranno strutture leggere. L’esposizione temporanea, invece, verrà collocata al secondo piano (con la biblioteca, nella porzio ne est), occupandone tutta la porzione ovest, così da rimanere autonoma in caso di affluenza o al contrario in caso di inattività. L’insieme di queste funzioni ed elementi forniranno l’opportunità per creare una nuova polarità urbana e un’opportunità di sviluppo, di confronto e di arricchimento per tutto il territorio bresciano.
Liceo Carli
CONSEGNA DIPLOMI E BORSE DI STUDIO
Sono venti gli studenti (17 ragazze e 3 ragazzi) che hanno ricevuto le borse di studio al Liceo internazionale per l’impresa Guido Carli. Alla cerimonia uffi ciale, oltre a studenti e famiglie, hanno partecipato numerose autorità tra cui la presidente Fondazione Aib, Loretta Forelli, il Direttore Cinzia Pollio, Franco Gussalli Beretta, Presidente Confindustria Brescia e il preside del Liceo, Andrea Bernesco Làvore. “Abbiamo voluto fin dall’inizio l’erogazione del bando – ha spiegato la Presidente Forelli – per i r agazzi meritevoli, le cui famiglie magari non possono sostenere l’onere della retta ed anche per elevare il livello dell’u tenza, selezionando i destinatari in base alla preparazione. Il Carli non è solo il liceo per i figli degli imprenditori. Crediamo – ha aggiunto – che la scuola possa essere un ascensore sociale e che possa ampliare le opportunità in base ad un criterio meritocratico”. Gli studenti, premiati con una borsa di studio del valore di 135.000 euro, si sono distinti non solo per aver superato un test al primo anno ma per aver mantenuto negli anni successivi un’alta media nei voti. “La scuola - ha osservato il presidente di Confindustria, Franco Gussalli Beret ta - è aperta alla futura classe dirigente, del nostro territorio e non solo. Alla luce delle grandi trasformazioni che stanno interessando il tessuto industriale e produttivo riveste oggi un ruolo ancor più centrale”. Durante questa cerimonia ufficiale sono stati consegnati anche i diplomi per i maturati dell’anno scolasti co conclusosi quest’estate, che hanno confermato gli ottimi risultati conseguiti dai ragazzi del Liceo Carli. La media delle valutazioni dei 36 diplomati, infatti, come ha sottolineato il preside Andrea Bernesco Làvore, è di 85,7/100 e ben 8 diplomati hanno traguardato la vetta dei 100/100, di cui 5 con lode. Una media nettamente superiore a quella nazionale, che vede soltanto poco più del 50% dei diplomati raggiungere una valutazione superiore a 80/100. Il Liceo internazionale per l’impresa, che ha sede in via Stretta, conta attualmente 161 iscritti, un dato in crescita rispetto agli ultimi tre anni: le nuove iscrizioni hanno toccato le 53 unità, confermando l’interesse sempre più crescente nel settore Stem ovvero Science, Technology, Engineering e Mathematics.
L’11 OTTOBRE AL LICEO GUIDO CARLI È AVVENUTA LA TRADIZIONALE CERIMONIA DI CONSEGNA DI BORSE DI STUDIO E DIPLOMI
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Brescia è capitale italiana anche della cucina
Con oltre 6.000 presenze registrate tra cuochi, studenti degli alberghieri e golosi - la Festa del cuoco, even to nazionale quest’anno (per la prima volta) ospitato dalla città di Brescia, ha registrato un grande successo. Una due giorni ricca di appuntamenti ed eventi culinari aperti anche al pubblico. Un evento di rilevanza nazio nale, che la nostra provincia si è aggiudicata superando la concorrenza di alcune tra le realtà più rilevanti sul fronte turistico, a partire da Venezia. L’evento, patrocinato d Regione Lombardia e Comune e Provincia di Brescia, ha avuto due padrini d’eccezione: il re dei pa sticceri italiani, Iginio Massari, e lo chef stellato Philippe Léveillé del Miramonti L’Altro.
“Per noi è stata una grande soddisfazione – ha com mentato il Presidente dell’Associazione Cuochi Bre sciani, Luca Venturelli – ringrazio il direttivo, i testimo nial, le autorità, gli sponsor e tutti coloro che ci hanno dato una mano per organizzare un evento impegnativo, ma che alla prova dei fatti si è rivelato un successo. Abbiamo avuto adesioni da tutta Italia e la cittadinanza ha accolto con grande favore l’iniziativa. Credo – ha aggiunto – che si sia trattato di un importante spot anche per Brescia: terra di produttori e ristoranti d’eccellen za, che non sempre sono conosciuti come meritereb bero”. In primavera si conoscerà il nome della città italiana che prenderà il testimone di Brescia, una sfida non facile vista la grande partecipazione dell’edizione 2022.
MIGLIAIA
DI PERSONE E CENTINAIA DI CHEF DA TUTTA ITALIA SONO GIUNTI NELLA NOSTRA CITTÀ PER LA FESTA NAZIONALE DEL CUOCO ANDATA IN SCENA IL 12 E 13 OTTOBRE SCORSI 22
She Made a Difference 2022
UN’EDIZIONE SPECIALE, LA 13a
Presso il Salone Vanvitelliano di Brescia è stato conferito, il 14 Ottobre scorso, il prestigioso premio di She Made a Difference assegnato da EWMD Brescia a quattro donne (di cui una giovane promessa) che si sono distinte per la loro professionalità dando lustro alla nostra provincia. La serata è stata aperta dall’intervento di Elisabetta Selmi, curatrice dell’antologia “Le stanza segrete: le donne bresciane si rivelano”, e moderata da Nadia Busato, gior nalista ed esperta di innovazione. Un’iniziativa, She made a diffe rence, che copre oltre un semestre di preparazione di un team di lavoro tra le associate del network quest’anno capitanato da Laura Bressi: analisi, interviste, riflessioni teoriche e socio-politiche, continuo monitoraggio per evidenziare correttamente progressi e buone pratiche per colmare il gender gap. Sulla narrazione han no lavorato nei mesi, attraverso il progetto FABULA, studenti di Ge.CO (corso di laurea magistrale in Gestione di contenuti digi tali per i media, le imprese e i patrimoni culturali) dell’Università Cattolica di Brescia e del Liceo Guido Carli. Esempio virtuoso di collaborazione tra generazioni che testimonia l’attitudine dell’as sociazione di guardare alle questioni di genere da prospettive diverse. EWMD Brescia, ricordiamo, è la delegazione bresciana del network internazionale EWMD (European Women’s Mana gement Development Network), associazione storica attiva sul tema dell’equità di genere nelle organizzazioni, sempre attenta alla complessità, alle interazioni tra valori, pratiche e stereotipi, ai cambiamenti socio-culturali in atto. La seconda parte della serata è stata invece dedicata alla consegna dei premi. Alessandra Teresa Cignarella, Annamaria Fratelli, Sonia Freddi e Anita Pasotti sono i nomi delle quattro donne a cui EWMD Brescia ha conferito il premio She Made a Difference 2022. Quattro donne simbolo, non solo della lotta culturale di EWMD ma anche modelli positivi per le generazioni attuali e future. “Il premio She Made a Diffe rence - ha commentato la co-presidente Alberta Menici - si pone come un riconoscimento per valorizzare l’impegno, la costanza e la perseveranze delle donne nel raggiungimento dei loro obiettivi professionali e non solo. She Made a Difference cerca di abbat tere le barriere che impediscono alle donne di raggiungere ruoli apicali abbattendo i numerosi stereotipi che permeano la nostra società”.
RICCA DI CONTENUTI CULMINATA CON LA CONSEGNA DEL PREMIO A QUATTRO DONNE DISTINTE NELLA PROFESSIONE
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La rivoluzione green è già iniziata
FUTURA
Si è conclusa con un successo su tutta la linea FUTURA EXPO, l’evento di sistema forte mente voluto dalla Camera di Commercio di Brescia e ProBrixia, per diffondere la cultura della sostenibilità fra le imprese e la popolazione. che si è tenuto al Brixia Forum di Brescia dal 2 al 4 ottobre. Il numero di visitatori registrato a chiusura dell’Expo è di oltre 22.000, un forte segno di quanto la cittadinanza sia interessata e consapevole al tema della sostenibilità, in tutte le sue declinazioni.
“Grande successo per FUTURA EXPO che ha chiuso con un’affluenza davvero rilevante, sia in termini di presenza degli imprenditori, sia delle famiglie e dei ragazzi, a testimonianza di come i giovani mettano al primo posto l’ambiente e la sostenibilità sollecitando un maggior impegno da parte dei brand e delle imprese verso un vero cambiamento di passo, che segni l’affermarsi di un’economia più green e di un maggior proliferare di industrie eco-sostenibili”, ha dichiarato Roberto Saccone, Presidente di Camera di Commercio di Brescia e ProBrixia.
“FUTURA EXPO ha inoltre determinato nuovi sviluppi del concetto di sostenibilità, esten dendolo non solamente alla dimensione ambientale, ma anche a quella sociale, puntando i riflettori sul benessere della comunità. La manifestazione ha messo le basi per un impegno comune di tutto il territorio, dalle istituzioni, alle imprese, ai cittadini, volto ad iniziare un percorso rivolto ad una sostenibilità globale. Un ringraziamento a chi ha creduto e suppor tato questo importante progetto, in particolare i main partner A2A, Confindustria Brescia, Fondazione Una e Intesa Sanpaolo, e le istituzioni, il Ministero del Turismo, il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, Regione Lombardia, Provincia e Comune di Brescia”.
EXPO OLTRE 22.000 PRESENZE REGISTRATE NELLA TRE GIORNI IN FIERA. LE FIRME DEL PATTO PER LA SOSTENIBILITÀ SUPERANO QUOTA 270
Sono stati ben 107 gli espositori che han no occupato gli spazi della fiera, mentre oltre 100 convegni con più di 400 spea ker di caratura nazionale ed internaziona le hanno approfondito ogni aspetto della vita quotidiana declinato in chiave green, affrontando temi come enogastronomia, arte e cultura, turismo; ma anche di mobi lità e moda sostenibile, economia circolare, cambiamento climatico e crisi idrica, tutela della biodiversità, digitalizzazione, giovani e lavoro. A FUTURA EXPO, hanno parteci pato numerose autorità e personalità del mondo politico, istituzionale e imprendito riale, ma anche accademici e grandi artisti: Alessandro Baricco, uno dei più versatili autori della letteratura contemporanea che ha dato una chiave di lettura della ri voluzione che stiamo vivendo e ci ha aiuta to a capire quanto è importante non solo agire ma anche comunicare efficacemen te; Leonardo Manera e Alessandro Milan, attori e speaker radiofonici di Radio24 che armati di ironia hanno mostrato quali comportamenti adottare per una vacanza assolutamente NON sostenibile; il coach e formatore comportamentale Paolo Ma nocchi, il drammaturgo Marco Paolini con un incontro dedicato alla necessità e al coraggio del cambiamento, Ermete Rea lacci, Presidente di SYMBOLA, e Roberto Battiston, professore Ordinario di Fisica sperimentale dell’Università di Trento ed ex Presidente dell’Agenzia Spaziale Italia na che ha parlato di come le nuove forme tecnologiche possano aiutarci a trovare nuove fonti energetiche in grado di cam biare il nostro modo di vivere e il nostro rapporto con l’energia.
E ancora Carlo Petrini, con una lezione sul cibo sostenibile e sullo slow food, gli eco nomisti Jeffrey Sachs e Angelo Riccaboni, l’imprenditrice Emma Marcegaglia, Marco Berry e Andrea e Michele di RadioDeeJay, che hanno animato un evento dedicato alle start-up innovative. Il “Patto per la So stenibilità – Brescia 2050” ha continuato la sua crescita con oltre 270 sottoscrittori dell’impegno a definire appropriati inter venti e strategie di lungo termine per la decarbonizzazione e l’azzeramento di emissioni, rifiuti e consumi di risorse natu rali entro il 2050. Di questi oltre 270 ben 210 hanno firmato direttamente in fiera.
Chi è l’uomo con il rosario?
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GRAZIE
A UN PRESTITO STRAORDINARIO DAL MUSEO NIVAAGAARDS MALERISAMLING DI NIVÅ, IN DANIMARCA, È ARRIVATO A BRESCIA L’INTRIGANTE DIPINTO DALLE ATMOSFERE NORDICHE DI LORENZO LOTTO (1480/81 556) 28
LOTTO
MARTINENGO
Una figura maschile dall’identità sconosciuta, una stanza rischiarata da una finestra, un paesaggio sullo sfondo, tra le mani un rosario di ambra, la ricchezza nei gioielli e nella pelliccia di lince, un grande cappello, lo sguardo interlocutorio, uno straordi nario stato di conservazione per una pittura bellissima. Chi è l’uomo ritrattato? Chi commissionò l’opera? E quando? Il paesaggio potrebbe essere una costa marchigia na o una veduta del Lago d’Iseo? Quando fu dipinto? Perché per molti anni fu attri buito a Hans Holbein il Giovane e, solo dopo il 1910, universalmente riconosciuto di Lorenzo Lotto? Il retro della tavola, perduto, era dipinto ma come? Quali pensieri e sentimenti? Negli anelli l’indizio dell’identità? Fondazione Brescia Musei presen ta, con Ritratto di uomo con rosario, il nuovo appuntamento con PTM Andata/ Ritorno, il progetto che trasforma le “partenze” collegate alle richieste di prestito in “arrivi” di opere ospiti, offrendo inedite riletture della collezione permanente e consolidando la rete di rapporti con istituzioni culturali nazionali e internazionali.
“Il ritratto di uomo con rosario di Nivaga ard è senza dubbio uno dei più impor tanti esempi della produzione ritrattistica di Lorenzo Lotto, per la monumentalità dell’impostazione ma anche per l’eccezio nale stato conservativo, che consente di apprezzare al massimo grado i virtuosi smi esecutivi del maestro che, come sem pre, si contraddistingue per una impla cabile analisi dell’individualità psicologica del personaggio effigiato”. Enrico Maria Dal Pozzolo, docente di Storia dell’Arte Moderna e in Storia del Disegno presso l’Università degli studi di Verona, autore del catalogo generale di Lorenzo Lotto recentemente pubblicato da Skira.
“Con questo nuovo appuntamento di PTM – Andata e ritorno si conferma l’enco miabile capacità progettuale e relazionale dei nostri musei, frutto di una credibilità acquisita sul campo e di una mirata programmazione di valorizzazione costruita con l’Amministrazione comunale. Ciò ha fatto sì che negli ultimi anni Brescia si sia posizionata non solo come una meta in costante crescita nel turismo culturale, sia nazionale che internazionale, ma anche come un riferimento importante per le isti tuzioni museali di tutto il mondo. La Tosio Martinengo nasce dal dono straordinario di un grande collezionista spinto dall’amore per l’arte e per la propria città: offrire ai bresciani e ai visitatori tutti l’opportunità di ammirare questo importante dipinto di Lorenzo Lotto in dialogo con i capolavori della raccolta, così come l’intero progetto PTM – Andata e ritorno, rappresenta una degna continuazione di quella appassio nata visione della cultura e dell’arte”. Laura Castelletti,Vice Sindaco e Assessore alla Cultura Comune di Brescia
“La Pinacoteca Tosio Martinengo è al centro delle programmazioni artistico cul turali di Fondazione Brescia Musei. La continua sollecitazione al dialogo artistico che interviene tra le opere ospiti e la collezione permanente, principio base del format Andata e Ritorno, dimostra la vitalità di un luogo che come in un antico palazzo accoglie metaforicamente l’ospite d’eccellenza. Lorenzo Lotto, uno dei più grandi artisti del Rinascimento italiano, che sarà qui per nove mesi in dialogo con i meravigliosi ritratti di Savoldo, Moroni, Romanino e Moretto, ci ricorda il ruolo sempre più centrale nella politica culturale europea che la nostra collezione di pittura bresciana riveste.
PINACOTECA TOSIO
LORENZO
> PTM Andata/Ritorno Fino al 21 gennaio 2023
Il pubblico ha meno bisogno di grandi espressioni di potenza rappre sentate dalle titaniche “grandi mostre” e sempre di più necessità di con centrarsi sull’approfondimento, il dibattito nel confronto e lo studio, se non addirittura la ricerca. Infine l’edizione del PTM Andata e Ritorno Lorenzo Lotto è il primo progetto formalmente di Fondazione Brescia Musei che, per la sua durata a scavallo dell’anno Capitale della Cultura, anticipa le intense emozioni che ci attendono nel 2023”. Francesca Ba zoli, Presidente Fondazione Brescia Musei
Ritratto di uomo con rosario di Lotto è certamente uno dei dipinti su cui maggiormente hanno indagato e si sono interrogati, nei decenni, gli storici dell’arte da Bernard Berenson a Giovanni Morelli, ad Adolfo Venturi.Tanti i quesiti, molti dei quali a oggi inevasi e legati insieme in una sorta di mistero che accresce, se possibile, il fascino di un capolavoro. Tra i dati ora certi la paternità a Lorenzo Lotto, risultato anche qui di un’indagine partita da lontano che ha visto alterne vicende. Morelli nel 1875 già parla di Lotto ma l’opera, per molti anni, rimase attribuita a Hans Holbein il Giovane, pittore tedesco alla corte di Enrico VIII. Pas sata da una collezione modenese a una parigina, attribuita questa volta a Quentin Metsys (artista fiammingo di una generazione precedente al maestro veneziano), il dipinto viaggia verso Colonia con un nuovo riferimento a Ridolfo del Ghirlandaio (figlio di Domenico). Solo dopo il 1910, sempre grazie a Morelli ma in particolare a Gustavo Frizzoni, la mano di Lotto è definitivamente riconosciuta. L’opera, databile tra il 1524 e il 1525, all’interno della Pinacoteca Tosio Martinengo va ad ar ricchire la sala dei ritratti del Cinquecento, dove già risplendono opere di Savoldo, Romanino, Moretto e Moroni, permettendo di indagare non solo una delle correnti pittoriche più presenti all’interno della collezio ne bresciana, e più in generale uno dei temi preminenti della pittura cinquecentesca, ma anche di immaginare un arco temporale lottesco che arriva al 1530 grazie alla presenza, in collezione, della straordinaria Adorazione dei Magi.
Chi è l’uomo con il rosario?
In cambio del prestigioso prestito da Pinacoteca Tosio Martinengo, sono partiti alla volta di Nivå: Ritratto di canonico lateranense di Sofonisba Anguissola e Ritratto di Europa di Lucia Anguissola, protagoniste nella prima mostra in Scandinavia dedicata alla pittrice Sofonisba Anguissola, pioniera delle donne artiste, dal 3 settembre 2022 al 22 gennaio 2023. Le due opere proseguiranno il viaggio con una seconda tappa a Enschede, presso il Rijksmuseum Twenthe, dal 12 febbraio all’11 giugno 2023.
“Siamo estremamente felici di questo scambio di importanti opere rinascimentali con il vostro meraviglioso museo di Bre scia e siamo lieti di prestare il nostro straordinario ritratto di Lorenzo Lotto, uno dei capolavori della nostra collezione. L’uo mo ritratto è senz’altro felice di essere tornato nel suo paese, e ci auguriamo che nei prossimi mesi lo tratterete con riguardo, apprezzando il suo sguardo intenso e le sue vesti eleganti”. Birgitte von Folsach, curatrice della Nivaagaard Collection
“Con questo prezioso prestito si conferma un modello di va lorizzazione delle nostre collezioni nella contaminazione tem poranea con le grandi istituzioni europee e con le realtà più originali da cui, grazie ai rapporti di mutualismo espositivo, at tingiamo per presentare ai cittadini bresciani e ai visitatori della Pinacoteca opere di grande pregio che entrano in dialogo con le nostre opere. In questa occasione si celebra anche la natura pubblica delle collezioni di Brescia e Nivå: entrambe devono la loro ricchezza ai lasciti di illustri cittadini come Paolo Tosio, Ca millo Brozzoni o Johannes Hage per la città di Nivå. È pertanto particolarmente importante che con questa nuova edizione del format PTM Andate e Ritorno, oltre a presentare un’opera a dir poco straordinaria, ricordiamo anche il prezioso ruolo dei grandi fondatori di queste collezioni europee”.
Stefano Karadjov, direttore Fondazione Brescia Musei
La Pala di San Domenico torna in Pinacoteca
TORNA IN PINACOTECA TOSIO MARTINENGO LA PALA DI SAN DOMENICO DI ROMANINO
La Pala di San Domenico di Romanino torna in Pinacoteca Tosio Martinengo dopo essere stata pro tagonista del progetto Restituzioni di Intesa Sanpaolo e la conseguente esposizione nella mostra La Fragilità e la Forza recentemente tenutasi alle Gallerie d’Italia a Napoli, dopo il restauro sostenuto dalla Banca nell’ambito della XIX edizione del programma biennale di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio artistico nazionale, in collaborazione con il Ministero della Cultura. Per Fondazione Brescia Musei il suo ritorno è anche occasione per presentare al pubblico gli esiti del restauro della Pala Ro vellio di Moretto, oggetto di significativo intervento conservativo, realizzato in loco con un “cantiere aperto” nella Sala Rossa della Pinacoteca, reso possibile proprio dalla momentanea assenza della pala del Romanino.
La Pala di San Domenico è tra le prime opere entrate a far parte della collezione pubblica, oggi ammirabile nelle sale della Pinacoteca Tosio Martinengo, un capolavoro simbolo dell’impegno civico che questa raccolta rappresenta: molti esponenti del mondo della cultura bresciana del secondo Ottocento, autorità̀ e amatori delle belle arti, si mobilitarono per far entrare nel museo quindici opere (tra affreschi staccati e pale d’altare) di Romanino e Moretto, per evitare che “prendessero il volo come tante cose belle e onorate, da Brescia e dall’Italia”. Così accadde per la Pala di San Domenico, quando fu chiusa e poi demolita la chiesa che la ospitava. Il restauro della Pala di San Domenico di Romanino, selezionata nel 2019 dal bando Restituzioni di In tesa Sanpaolo grazie a una segnalazione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per le province di Bergamo e Brescia, presentata anche nel volume Re stituzioni. Tesori d’arte restaurati edito da Gallerie d’Italia – SKIRA, è stato realizzato da Monica Abeni e Paola Guerra, che hanno anche collaborato ad alcune fasi dell’in tervento sulla Pala Rovellio di Moretto, quest’ultimo affidato allo studio Marchetti e Fontanini. Il restauro della Pala Rovellio è stato sostenuto da Fab S.p.A. attraverso un contributo Art Bonus; i due cantieri, che si sono susseguiti in Pinacoteca tra il 2020 e il 2022, sono stati progettati in un'ottica di sostenibilità ambientale e hanno beneficiato della sponsorizzazione tecnica dell’azienda Imbal Carton. Gli interventi di restauro si sono arricchiti del contributo scientifico dei Laboratori Integrati del Dipartimento Culture e Civiltà dell'Università di Verona diretti dal prof. Valerio Terraroli, che hanno effettuato dettagliate analisi finalizzate fra l'altro alla lettura dell'underdrawing, ovvero del disegno sottostante la stesura pittorica. Entrambe le tele hanno in effetti rivelato diverse modifiche in corso d'opera, mascherate in fase esecutiva dagli artisti. Una for tuna artistica, quella del Romanino che si lega alla storia della Pinacoteca Tosio Mar tinengo sin dalla sua origine e che Fondazione Brescia Musei ha celebrato anche con tre giorni di attività dedicate proprio al pittore bresciano, dal 7 al 9 ottobre: incontri, concerti, percorsi da vivere nella realtà virtuale e approfondimenti tematici dedicati alla sua arte e al suo tempo.
Comune di Brescia e Fondazione Brescia Musei presen tano la Pala di San Domenico di Romanino, che dopo essere stata restaurata e ospitata dal 21 maggio al 25 settembre 2022 nella mostra La Fragilità e la Forza organizzata da Intesa Sanpaolo a Napoli, torna in Pinacoteca Tosio Martinengo nella sua colloca zione originale, in dialogo con la Pala Rovellio di Moretto, a sua volta interessata da recen ti restauri
Pinacoteca Tosio Martinengo Brescia Per informazioni e prenotazioni: 030 2977833/834 Orari di apertura: Mar/Dom dalle 10:00 alle 18:00 Stefano Karadjov direttore Fondazione Brescia Musei 32
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SCUOLA DI VOLO VITTORIA ALATA DOVE SI INSEGNA A VOLARE CON PASSIONE E SICUREZZA
VIENI A VOLARE CON NOI
La Scuola di Volo Vittoria Alata affonda le proprie radici nella storia del volo leggero in Italia e da anni forma piloti VDS (Volo da Diporto e Sportivo) con passione. Da oltre 18 anni la Scuola è basata presso l’aviosuperficie Santa Lucia di Comezzano Cizzago (BS), una delle più belle e attrezzate della Lombardia con una pista unga 650 m, con entrate a zero (senza ostacoli, ndr.) in erba, dove gli allievi piloti possono apprendere con facilità l’arte del volo. Tutto il team della Scuola, i membri del consiglio direttivo, il direttore tecnico e gli istruttori, sono piloti con alle spalle migliaia di ore di volo e che con la loro esperienza hanno potuto scrivere una pagina della storia del volo. Il Direttore Luca Fratini, ex pilota ed istruttore militare su MB-339 e Tornado, attualmente pilota civile presso una nota compagnia aerea, con la sua grandissima esperien za ha ampliato l’offerta formativa della scuola introducendo nuove discipline e ponendo l’accento sulla sicurezza del volo. La sicurezza del volo (in inglese flight safety) è un campo che comprende l'indagine e lo studio degli incidenti aerei e la prevenzione di questi ultimi, consapevolezza fondamentale che ogni pilota dovrebbe maturare.
Il team istruttori si completa con gli istruttori VDS Paola Valtulini anche esami natore per l’AEROCLUB d’Italia, Erica Ferrari e Stefano Peverelli che, durante le lezioni sia teoriche che pratiche, stimolano con la loro esperienza gli allievi piloti non solo ad imparare a volare, ma contribuiscono a creare un’ambiente che li stimoli a sviluppare anche le proprie attitudini personali. Chi vola Vittoria Alata si addestra con un velivolo mod. CTLS della Flight De sign con cellula e semiali in carbonio motorizzato Rotax 912 UL. La cabina spaziosa offre una grande comodità a bordo e la configurazione ad ala alta offre una vista dall’alto unica nel suo genere che facilita l’apprendimento dell’allievo. Diventare pilota è semplice, il primo passo da compiere è provare ad avvicinar si a questa disciplina con un volo di ambientamento che permette di capire sin da subito se il volo può tramutarsi da singola esperienza a vera e propria passione. La scuola segue l’allievo durante tutta la sua formazione proponendo sia corsi basici che avanzati e corsi di aggiornamento, passaggi macchina nonché incontri di aggiornamento sul mondo del volo con esperti.
Ph. Giorgio Varisco
L’obiettivo della scuola è quello di formare nuovi piloti VDS con solide basi, oltre a far mantenere i titoli di volo ai suoi molti soci, con la stessa professionalità ed efficienza di una scuola di categoria superiore: sono stati infatti attivati, grazie al Direttore Luca Fratini, nuovi strumenti per agevolare la comunicazione e le attività degli allievi ed ampliata l’offerta formativa soprattutto in termini di sicurezza del volo.
“Grazie ad uno staff di istruttori e tutors di alto livello capitanati da Luca Fratini, la Scuola Volo Vittoria Alata è il riferimento per il mondo del volo sportivo Italiano, con un clima ideale dove poter far crescere i piloti di domani” ha affermato il Presidente Francesco Piccinelli.
A VOLARE CON
VIENI
COME DIVENTARE PILOTA VDS
Diventare pilota VDS base e quindi in autonomia saper pilotare un aereo dal decollo all’atterraggio con consapevolezza è semplice! Il corso comprende un minimo di 16 ore di volo con istruttori certificati su velivolo a doppi comandi e un minimo 33 ore di teoria in aula e via streaming. La durata del corso è mediamente tra i 4 e i 6 mesi a seconda della frequenza con cui un allievo segue la parte teorica ed effettua i voli. La scuola è attiva tutto l’anno e l’allievo potrà iniziare la parte teorica in qualsiasi momento. La parte pratica potrà essere svolta con testualmente a quella teorica questo grazie all’introduzione dei “Long Briefings”, che preparano al meglio l’allievo ad affrontare ogni fase del volo.
Ogni lezione di volo ha un proprio statino sul quale dopo ogni lezione vengono trascritti dall’Istruttore i punti deboli ed i punti di forza così da documentare costantemente l’apprendimento del futuro pilota. Terminato il corso base VDS si può sostenere l’esame alla presenza di un esami natore inviato dall’Aero Club d’Italia e a seguire si può iniziare a volare da solisti ed accedere successivamente a tutti gli altri corsi di specializzazione. (biposto, idrovolante, fonia aeronautica, pilotaggio avanzato, volo in formazione). Tutte le informazioni sono disponibili sul sito www.vittorialata.com oppure con tattando la segreteria al numero +39 392 2468660 o inviando una mail a: info@ vittorialata.com
SICUREZZA DEL VOLO AL PRIMO POSTO
Il Direttore Luca Fratini pone da sempre tra i suoi obiettivi quello della divul gazione della cultura aeronautica. Per questo durante le lezioni di teoria sia dei corsi base che avanzati si pone sempre attenzione alla tematica della sicurezza del volo. Con il termine Flight Safety o Sicurezza del volo si indica la condizione in cui la possibilità di nuocere a persone e/o cose è ridotta, e mantenuta sotto un livello ritenuto accettabile, attraverso un processo continuo di identificazione dei pericoli e di gestione del rischio (Safety Risk Management).
NOI
UNA
Su questo tema la Scuola Volo Vittoria Alata organizza anche incontri aperti al pubblico sulla tematica della Sicurezza per sensibilizzare tutti i piloti alla miglior pratica di questa disciplina. Paola Valtulini e Erica Ferrari sono le istruttrici in rosa della Scuola Volo Vittoria Alata. Tra gli allievi istruttori Ombretta, ad oggi pilota VDS e futura istruttrice, mentre nel corso VDS sono iscritte ad oggi due allieve. Paola Valtulini, pilota civile da oltre 30 anni, fa parte dell’Associazione A.D.A., As sociazione Donne dell’Aria, destinata a coinvolgere le donne che fanno parte della famiglia aeronauti ca. ADA è stata fortemente voluta da Fiorenza de Bernardi, prima donna in Italia a svolgere la profes sione di pilota di linea, per affermare e sostenere la presenza delle donne nell’Aviazione nazionale ed internazionale, a tutti i livelli e favorire la conoscenza, la solidarietà e lo scambio di informazioni tra le donne di ogni settore dell’Aviazione. Il primo di ottobre le nostre donne della Scuola Volo Vit toria Alata hanno partecipato al raduno nazionale A.D.A. a Carzago Riviera (BS) per condividere con tutte le donne protagoniste del volo questa pas sione.
S.s.d. SCUOLA DI VOLO VITTORIA ALATA a r.l. via Rudiana, 6 Cizzago (BS) info@vittorialata.com Info line: 392.2468660
SCUOLA IN ROSA
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EU ROPEI di domani
Un sorriso che ti cattura, una pelle dorata, una cascata di ricci, e uno sguardo furbetto, Francesca Unuagbon18 anni, nata a Clusone, frequenta il quinto anno presso l’Istituto Tecnico di Lovere dove vive. Grazie al programma di Intercultura e alla borsa di studio messa a dispsizione dalla Fondazione Pesenti ha potuto trascorrere quasi un anno in Belgio presso una famiglia ospitante. Come hai conosciuto Intercultura?
“È successo quando frequentavo ancora le scuole medie grazie ad un video visto su Internet. Poi un’amica, grazie a questa organizzazione, ha trascorso un anno di studio all’estero e dalla sua positiva esperienza, ho iniziato ad informarmi su come poter accedere al programma. Insieme ad una ‘compagna di viaggio’ abbiamo conosciuto i volontari di Intercultura che ci hanno spiegato tutto. Dopodichè ci siamo iscritte al programma e, dopo un percorso di selezione, siamo state scelte per la borse di studio messa a disposizione dalla Fondazione Pesenti”.
Hai scelto tu in che paese andare?
“C’era una lista di alcuni paesi ospitanti e ho scelto il Belgio Fiammingo. Le altre destinazioni erano Danimarca e Finlandia, che ho scartato subito. Ero molto contenta del Belgio poi erano disponibili destinazioni anche più lontane come Costarica e Honduras ma alla fine ho preferito il Belgio”.
TRAMITE INTERCULTURA E GRAZIE AD UNA BORSA DI STUDIO EROGATA DALLA
FONDAZIONE PESENTI FRANCESCA UNUAGBON HA TRASCORSO UN ANNO DI STUDIO IN BELGIO OSPITE DI UNA FAMIGLIA VICINO AD ANVERSA ECCO COM’È ANDATA
ph. Paolo Stroppa
In un mondo sempre più globalizzato la capacità di confrontarsi con culture diverse assume sempre maggiore importanza. Questa esigenza è particolarmente avvertita da Fondazione Pesenti che ha deciso di sostenere il progetto di Intercultura come importante opportunità formativa per il futuro delle nuove generazioni e per favorire il dialogo tra le culture e gli scambi giovanili internazionali.
La partecipazione alle selezioni per i programmi di Intercultura si effettua iscrivendosi al bando di concorso accessibile e consultabile alla pagina www.intercultura.it/a-scuola-in-europa entro e non oltre il 10 novembre 2022. Alla scadenza delle iscrizioni, tutti i candidati intenzionati a partecipare sosterranno un percorso di selezione che comprende una prova d’idoneità online, colloqui condotti da volontari esperti dell’Associazione e un incontro con la famiglia del candidato. Per ogni ulteriore informazione è possibile scrivere a borsedistudio@intercultura.it. Le prossime partenze sono previste nel corso dell’estate 2023. L’esperienza all’estero prevede l’acco glienza in famiglie selezionate, la frequenza di una scuola locale e viene seguita passo passo da un gruppo di volontari presenti in loco. Gli studenti partecipanti riceveranno da Intercultura la certificazio ne delle competenze acquisite in ogni fase del programma.
“Fondazione Pesenti crede fortemente nell’importanza dei programmi di mobilità internazionale rivolti alle nuove generazio ni e per questo diamo il nostro sostegno al progetto ‘A Scuola in Europa’ di Intercul tura, che ci permette di incontrare giovani straordinari pronti a costruirsi un futuro in Europa - dichiara Sergio Crippa, Segretario Generale di Fondazione Cav. Lav. PesentiLa consapevolezza della dimensione euro pea, attraverso la contaminazione di cultu re, esperienze e valori, è un prezioso valore aggiunto durante il percorso di formazione”.
Come è iniziata l’avventura?
“C’è un corso di pre-partenza da seguire con laboratori, work shop, organizzati dai volontari di Intercultura. Quello che mi ha colpito di più era quello sugli stereotipi. Ci hanno chiesto quali stereotipi conoscevamo sui popoli che ci avrebbero ospitato, quelli sugli italiani e se anche noi saremmo stati pronti a subirne. Tipo: sei italiana sei brava a cucinare e a suonare la chitarra ecc. È stato utile. I Francesi ad esempio sono terribili con i Belgi… e loro lo sono con tutti, anche tra di loro per la separazione linguistica. Sono davvero agguerriti. Nella parte fiamminga mi è stato detto molte volte che, da quelle parti, si sentivano più vicini all’Olanda e che i Francesi sono come i valloni e non parlano l’inglese”.
Raccontaci di quando sei arrivata.
“Dall’aeroporto siamo stati trasferiti in un campus poco fuori Bruxelles con tutti gli studenti di Intercultura destinati in Belgio: eravamo 184 da tutto il mondo. È stato molto divertente.
Tre giorni durante i quali i volontari vi hanno istruito in cui il secondo i laboratori con i volontari ci hanno itrodotto alla vita in Belgio in una nuova famiglia con la quale si dovrà vivere per un anno con nuove abitudini, nuove regole e routine”.
Dove’eri di preciso e com’è la famiglia da cui sei stata ospitata?
“In un piccolo paese della provincia di Anversa, accolta da una famiglia con papà, mamma e un fratellino di dodici anni. È andato tutto molto bene e mi hanno messo subito a mio agio. I nuovi genitori avevano altri tre figli molto più grandi e già fuori casa, che era grande e dove avevo molto spazio per me. Non ero la prima ma la sesta ragazza ospite di questa famiglia, che quindi era già pratica di queste ‘adozioni temporanee’. Ho frequentato un istituto tecnico quindi una scuola simile a quella che frequento in Italia vicino alla casa dove abitavo”.
Hai ancora contatti con loro?
“Siamo in contatto continuamente e anche adesso sanno che sono qui per questa intervista. Sono già venuti a trovarmi. Come una seconda famiglia. Una bella esperienza più importante dello studio”.
Il ricordo più bello?
“Quando siamo andati insieme Praga. Era un momento di stress per via degli esami e loro hanno deciso di portarmi in vacanza a Praga con il mio fratellino ed è stata bellissimo.”
Cosa ha significato per te vivere questa esperienza?
“Poter vedere il mondo da altri punti di vista. Ho incontrato molti studenti provenienti da tutto il mondo, da altre culture e capire le differenze, apprezzarle e farne tesoro, mi ha arricchito molto. Mi sento molto più europea”.
Parlaci dell’organizzazione di Intercultura.
“Non posso che parlarne bene e desidero diventare presto volontaria di intercultura. All’inzio del percorso li ho conosciuti per il disbrigo delle pratiche di pre-partenza. e quando arrivata in Belgio ho capito in cosa effettivamente ti aiutano. Non solo per compilare documenti ma nella vera introduzione al Paese ospitante”.
Come sono i ragazzi in Belgio?
“Sono più teneri, forse anche più ingenui. A scuola qui vedo molti ragazzi che non sono troppo gentili con i professori mentre in Belgio sono tutti molti più rilassati. Non solo a scuola. Possiamo dire che a gioventù in Italia è molto più arrabbiata”. Sostanze e alcool. Peggio o meglio?
“In Belgio bere birra è legale e quindi, fin da giovani sono più educati al bere senza esagerare. Da noi si tende a strafare un po di più”. (V.E.Filì)
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Sergio Crippa, Segretario Generale della Fondazione Cavaliere del Lavoro Carlo Pesenti
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CREATT i VA sempre più international
L’edizione autunnale di Creattiva Bergamo festeggia la promo zione a ‘internazionale’ con un grande successo di pubblico: ben 48mila gli appassionati che hanno partecipato in Fiera Berga mo alla 26a edizione del salone di Promoberg dedicato alle arti manuali. L’appuntamento autunnale si è svolto nei 15mila mq al coperto del polo fieristico, con 218 imprese presenti prove nienti da 15 regioni italiane e da 11 paesi stranieri. Apprezzato come sempre il format, che abbina alla ricca parte espositiva un altrettanto nutrito calendario di eventi collaterali, con centinaia di appuntamenti tra corsi, laboratori, dimostrazioni e workshop. Oltre a quelle “storiche”, sono state subito molto apprezzate e frequentate anche le due nuove aree dedicate alla fotografia e alla tavola per le grandi occasioni. Molto interesse per le numero se iniziative dedicate agli insegnanti come il World Teachers’Day decretato dall’UNESCO per il 5 ottobre, che è stato festeggiato a Creattiva sabato 8 ottobre). Da sei anni a questa parte, l’edi zione autunnale di Creattiva Bergamo, si chiude in bellezza con la sfilata della “Fashion Half Marathon”, concorso dedicato ai giovani fashion designer. Domenica pomeriggio il via alla sfilata degli abiti realizzati durante i primi tre giorni della manifestazione dai 21 gio vani stilisti della moda italiana che hanno conquistato la finale. In una appassionata sfida con ago, filo, forbici e macchina per cucire, le/i giovani designer quest’anno si sono confrontate/i su un tema (scelto sempre dalla giuria) molto appassionante e nello stesso tempo complicato: l’abito da sposa, ovvero quello che ogni donna sogna di indossare per rendere indimenticabile il giorno del matri monio. Dopo una valutazione non certo facile, vista la qualità del lavoro svolto da tutti i finalisti, ecco la terna vincente, premiata dal presidente di Promoberg, Luciano Patelli, dal direttore operativo di Promoberg, Carlo Conte, dalla responsabile del progetto Cre attiva Sara Camozzi, dalla giuria e dagli sponsor: 1° posto a Sarah Arcifa, siciliana di San Giovanni la Punta (CT); 2° posto a Sonia Giua di Benetutti, (SS), diplomata al liceo artistico Francesco Ciusa di Nuoro e all’istituto di moda Burgo di Milano; 3° gradino del podio alla bergamasca Francesca Basta di Terno d’Isola, diplomata all’Istituto superiore Caterina Caniana di Bergamo. Le tre stiliste si sono aggiudicate in premio una macchina tagliacuci Juki consegna ta da Dario Belloli, General manager di Juki Italia. Assegnati poi un premio speciale della giuria conferito da Atelier Emé a Marzia Orlando di Agnone (IS), che vince uno stage retri buito della durata di tre mesi da svolgersi presso la sede di Atelier Emé, a Castiglione delle Stiviere (Mantova); un premio speciale della giuria conferito dall'Accademia Nazionale dei Sartori a Lu cia Romaniello di Cassano Irpino (AV), che vince uno stage della durata di una settimana da svolgersi presso la sede dell’Accade mia Nazionale dei Sartori, a Roma. Infine, menzione speciale da parte di Atelier Emé per Veronica Ortolani di Foligno (PG) e Lisa Mastrangelo di Santa Croce di Magliano (CB), che saranno ricon tattate da Atelier Emé per future collaborazioni.
Oltre allo storico sponsor tecnico JUKI, importante marchio inter nazionale di macchine per cucire professionali e domestiche che dalla prima edizione mette a disposizione di tutte/i le/i designer le macchine per cucire, tagliacuci ect, quest’anno la Fashion half ma rathon di Creattiva ha avuto un altro partner d’eccezione, Atelier Emé, brand di riferimento per la creazione di abiti da sposa di grande qualità e dal savoir-faire, squisitamente Made in Italy.
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IDROSANITARIA CHIARI INAUGURA IL NUOVO SHOWROOM DEDICATO ALLE MINIPISCINE, ALL’IDROMASSAGGIO, ALLE SAUNE ED ALL’HAMMAM
L’Idrosanitaria di Giuseppe Chiari e Figli fu fondata nel lontano 1973, da Anacleto e Giuseppe Chiari, due dina mici fratelli, che fin da subito misero a disposizione della propria clientela, oltre alla loro voglia di emergere, una superficie di 1.000 mq con annesso un piccolo showroom del bagno. Circa dieci anni più tardi, nel 1985, fu realizzato l’ampliamento della sede di Rovato, raddoppiando la superficie. Alla fine del 1999 uno dei soci fondatori, Anacleto, uscì dalla società (solo formalmente, ancora oggi lo trovate spesso in sede!) spinto dalla convinzione di lasciare spazio ai giovani nipoti Riccardo e Daniele. Nel 2001 venne ampliato il magazzino che oggi può vantare 10.000 mq coperti. Nel 2003 ebbero inizio i lavori per rimodernare la sede e per creare il nuovo showroom: dopo tre anni di lavori naque una struttura completamente nuova, con un architettura all’avanguardia che ancora oggi risulta estremamente moderna.
L’Idrosanitaria Chiari ha sede a Rovato, in Franciacorta, ed è specializzata nella distribuzione all’ingrosso e al det taglio di prodotti termoidraulici e arredo bagno.
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L’IDROSANITARIA CHIARI HA INAUGURATO IL 15 OTTOBRE 2022 IL NUOVO SHOWROOM DEDICATO AL WELLNESS,ENTRANDO, DI FATTO, IN UNA NUOVA EPOCA: QUELLA DELLA CURA DEL CORPO.
Lo spirito di gruppo, la serietà, la competenza, la ricerca costante di migliorare il servizio e la qualità dei marchi trattati, sono sempre stati la filosofia di base dell’azienda e fanno dell’ Idrosanitaria Chiari un partner affidabile per installatori, progettisti e tutti coloro che necessitano di arredare con eleganza e fun zionalità il proprio bagno. La struttura commerciale, dislocata in tutta la Lombardia, permette un supporto tecnico costante e un servizio efficiente di consegna a domicilio a tutti i clienti.
Seguendo la propria ideologia, oggi la famiglia Chiari ha deciso di dare più spazio espositivo ai prodotti per il benessere personale quali: bagno turco, saune, minipiscine, attrezzi sportivi, sempre selezionando prodotti di alta qualità:
Le minipiscine di Villeroy & Boch (azienda fondata nel 1748 e riconosciuta a livello mondiale) possiedono diverse caratteristiche che in nessun altra minipiscina è possibile trovare, le saune ed hammam di Effe Per fect Wellens, azienda italiana leader del settore ed infine l’ennesima sfida, quella del fitness in partnership con Technogym.
Con queste premesse e con l’ausilio di uno staff competente e sempre disponibile, all’Idrosanitaria Chiari otterrete la certezza di aver fatto la “scelta giusta” e di aver acquistato prodotti di alta qualità.
Street art in Italia.
Viaggio fra luoghi e persone
È uscito a settembre per Polaris Editore Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e perso ne (di Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi, già fondatrici di Travel on Art): la prima guida alla scoperta dell’arte urbana in Italia. Oltre 500 opere, 58 località e 17 regioni per avvicinarsi a un nuovo turismo on the road: viaggi e percorsi a cielo aperto in cui l’arte urbana, effimera per definizione e in continua evoluzione, diventa un filo che traccia legami invisibili ma al tempo stesso indelebili tra territori e persone, attraverso graffiti writing, street art, neo-muralismo e opere pubbliche che strizzano l’occhio alle installazioni. Nata dalla penna, dallo sguardo e soprattutto dall’esperienza diretta di Anna e Anastasia - coppia nel lavoro e nella vita e sempre accompagnate dal loro cane - Stre et art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone propone 58 idee per viaggi on the road, una vera e propria guida dedicata a una selezione di 58 destinazioni che hanno trasformato la geografia e lo skyline delle città e dei borghi del nostro paese.
Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone nasce da ore e ore di ricerca e scouting, da centinaia di incontri con artisti, direttori artistici, project manager: un viaggio durato 6 anni che Anna Fornaciari e Anastasia Fontanesi dal 2016 raccontano su Travel on Art, tra i primi blog italiani a occuparsi di turismo culturale contemporaneo.
Street art in Italia. Viaggio fra luoghi e persone non è una mappatura, ma una selezione in continua evoluzione di progetti che hanno una rilevanza artistica, sociale, ma so prattutto un potenziale turistico che prende le persone per mano e le accompagna alla scoperta di itinerari meno battuti. Dalle metropoli ai borghi, dalle periferie ai centri storici, questa atipica guida di viaggio conduce i curiosi alla scoperta di numerose destinazioni turistiche che custodiscono autentici capolavori, aperti a tutti (anche agli amici a 4 zampe) senza un biglietto da pagare o orari di chiusura
Un viaggio tra periferie rurali e urbane, accompagnato da foto, aneddoti e consigli pratici per scoprire progetti di arte pubblica al di là dei soliti itinerari. Da Parco Dora a To rino ai Quartieri Spagnoli di Napoli, passando per borghi che ospitano “più opere d’arte che abitanti” come Camo, in Piemonte, e Stigliano, in Basilicata.
Se Blu, Giulio Vesprini, Fabio Petani, Collettivo FX, Vesod, Mrfijodor, Jim Avignon, Pixel Pancho sono solo alcuni degli artisti raccontati in questo itinerario che percorre l’Italia in tutta la sua complessità, la guida comprende anche 7 contributi di professionisti del settore culturale contem poraneo, per offrire un racconto a più voci della realtà dell’arte urbana in Italia.
LA PRIMA GUIDA ALLA SCOPERTA DELL’ARTE URBANA IN ITALIA OLTRE 500 OPERE, 58 DESTINAZIONI E 17 REGIONI PER IL NUOVO TURISMO ON THE ROAD A FIRMARLA SONO ANNA FORNACIARI E ANASTASIA FONTANESI, GIÀ FONDATRICI DI TRA VEL ON ART
“In questi 6 anni di ricerca sul campo ci siamo lasciate guidare dalla curiosità” hanno spiegato Anna Fornaciari e Anasta sia Fontanesi, autrici di Street Art in Italia e già fondatrici di Travel on Art, “che ci ha permesso di scoprire quartieri, borghi e intere aree quasi del tutto sconosciute ai circuiti turistici, altre invece decisamente più conosciute, ma che abbiamo impara to ad osservare con uno sguardo diverso. Con Street Art in Italia vogliamo raccon tare il turismo culturale contemporaneo, evitando il mordi e fuggi, invitando ad ap profondire i progetti non solo dal punto di vista artistico, ma anche mordi e fuggi, invitando ad approfondire i progetti non solo dal punto di vista artistico, ma an che culturale e sociale. Quando si parla di arte negli spazi pubblici infatti, non si può commettere l’errore di scindere l’at to artistico, dal territorio e dalle persone che lo abitano. Per questo, oltre a sugge rire e condividere idee di viaggio, per noi è importante che questo libro racconti le persone, oltre ai muri”
“È questo il senso dell’arte urbana: un’ar te effimera che serve per tracciare lega mi invisibili, ma al tempo stesso indelebili, con le persone”. Parola di Anna e Ana stasia.
Graffiti writing: consiste principalmente in scritte, realizzate spesso con bombo lette spray o marker, del nome del writer o della crew (anche i tag ne fanno parte).
Street art: può essere realizzata con bombolette, vernici, pennelli e rulli, è nata come fenomeno illegale come il graffiti writing e ha un aspetto più figurativo Neo muralismo: riguarda la produzione di grandi opere sui muri ed è solitamente realizzato su commissione
Street Art in Italia edito da Polaris Editor è disponibile in tutte le librerie e sui rivenditori online dal 29 settembre 2022 e su polariseditore.it
TURNING PAIN INTO POWER
La mostra TURNING PAIN INTO POWER, che Kunst Meran Merano Arte ospita dal 15 ottobre 2022 fino al 29 gennaio 2023, pone l’accento sul potenziale dell’arte nel risvegliare e incrementare la consapevolezza sulle ingiustizie sociali e politiche. La col lettiva presenta una selezione di artist* che contrastano diverse forme di iniquità attraverso strategie forti, consapevoli e creative, affrontando tematiche quali il razzismo, la violenza di genere e la lotta alle discriminazioni, come ad esempio quelle rivolte contro la comunità LGBTQIA+.
Oltre alla parola, anche altre forme espressive – come gesti o simboli – possono diventare segni di resistenza collettiva. Giusep pe Stampone cattura un momento storico impresso nella nostra memoria collettiva riproducendolo con una biro: nel 1968, du rante la premiazione alle Olimpiadi di città del Messico, l’atleta afroamericano Tommie Smith alza il pugno proponendo il saluto del movimento Black Power, un segno contro la discriminazione della popolazione afroamericana. A distanza di circa cinquant’anni, il gesto di inginocchiarsi proposto da molti atlet* in tutto il mon do come atto di solidarietà, in relazione al movimento Black lives matter, si ricollega a queste strategie di protesta pacifica.
La mostra si apre con un motto militante scritto a lettere rosse: “I won’t shut up”, che in inglese significa “non terrò la bocca chiusa”. Il lavoro, di Monica Bonvicini, si riferisce alla libertà di espressione, sancita dall’articolo 11 della Carta dei diritti fondamentali dell’U nione europea, che esprime quasi il dovere di “aprire la bocca” e non accettare in silenzio le ingiustizie. Le relazioni annuali di organizzazioni come Reporter Senza Frontiere, PEN Internatio nal o FREEMUSE – defending artistic freedom fanno emergere in modo impressionante come, in molte zone del mondo, il diritto di far sentire la propria voce continui a non essere tutelato e come assumere delle posizioni critiche possa addirittura essere una fonte di pericolo.
15.10.2022 - 29.01.2023 A cura di Judith Waldmann 52
Negli anni del nazionalsocialismo le persone omosessuali venivano marchiate con un triangolo rosa, il cosid detto “Rosa Winkel”. Questo simbolo era cucito sulle casacche dei depor tati nei campi di concentramento a causa del loro orientamento sessuale o della loro identità di genere. “Ko stüm Kakaduarchiv” (2022) di Philipp Gufler mostra come il “Rosa Winkel” sia stato adottato nella Germania po stbellica, accompagnato dalla scritta “Gays against Oppression and Fasci sm”, come segno contro l’omofobia e contro l’oblio delle atrocità perpetrate dal nazionalsocialismo. Attraverso una contestualizzazione fornita da testi monianze dell’epoca - come ad esem pio la foto dello striscione riportante: “Chi tace sui crimini contro le persone omosessuali, finisce per approvarli” –e da altri materiali documentari foto grafici e testuali, il gioco di riferimenti e rimandi apre a riflessioni e ulteriori approfondimenti.
La violenza di genere è affrontata con par ticolare intensità anche nel lavoro di Regina José Galindo. Nel video esposto a Merano, “El dolor en un pañuelo” (1999), il corpo femminile vulnerabile, perché nudo, dell’ar tista diventa letteralmente una superficie di proiezione: su di esso, legato a un letto verti cale, vengono infatti fatte scorrere diapositi ve che mostrano articoli di giornale sugli in numerevoli casi di violenza contro le donne in Guatemala. In questo modo l’artista rende il proprio corpo una piattaforma che porta all’attenzione dei visitatori e delle visitatrici i crimini commessi contro le donne, spronan doli a confrontarsi con questa tematica.
TURNING PAIN INTO POWER è pensata da Merano Arte come punto di partenza di un lavoro a lungo termine sui rapporti tra arte, attivismo e formazione, volto a inda gare, mettere in discussione e contrastare i “punti ciechi”, cioè quelle forme di pregiudizio inconsapevoli, e i gli aspetti da cui scatu riscono le diverse forme di discriminazione.
Urus S
Automobili Lamborghini presenta Urus S, ultima erede della capostipite Urus che ha definito il concetto di Super SUV nel segmento delle auto di lusso. Urus S offre una maggiore potenza abbinata a versatilità e design inediti, affiancandosi alla nuova Urus Performante, progettata per chi cerca il massimo in termini di dinamica ed emozioni di guida.
“Urus ha dimostrato quanto possa essere attrattiva la combinazione perfetta tra la versatilità di un SUV e la sportività di una Lamborghini anche nell’utilizzo quotidiano: Urus S si colloca perfettamente al fianco della nuova Urus Performante, per chi sceglie prestazioni, lusso e versatilità allo stato puro”, ha dichiarato Stephan Winkelmann, Chairman e CEO di Automobili Lamborghini. “Il successo di Urus, con oltre 20.000 unità prodotte, conferma le sue credenziali di primo e inimitabile Super SUV: Urus S eleva tale reputazione a un livello ancor più alto.” Prestazioni, lusso e versatilità
Il motore V8 biturbo eroga una potenza aumentata da 650 a 666 CV, eguagliando quello della Performante, con un rapporto peso-potenza ottimizzato a 3,3 kg/Cv e sviluppa 850 Nm di coppia da 2.300 giri/min. fino ad un regime massimo di 6.000 giri/min. Anche l’accelerazione è incrementata: Urus S scatta da 0 a 100 km/h in 3,5 secondi e da 0 a 200 km/h in 12,5 secondi. A fronte di una velocità massima di 305 km/h, Urus S frena da 100 a 0 km/h in appena 33,7 m. Inoltre il nuovo sistema di scarico esalta le sensazioni di sportività Lambor ghini regalando un sound più deciso ai bassi regimi e note uniche in ogni modalità di guida.
Il telaio di Urus, abbinato a sospensioni pneumatiche adattive, assicura allo stesso tempo tutto il piacere di una guida super sportiva e una grande maneggevolezza su strada nelle modalità di guida STRADA, SPORT CORSA ed EGO, con una risposta di coppia immediatamente disponibile ed un preciso controllo del corpo vettura mediante specifiche tarature per la guida off-road: TERRA, NEVE e SABBIA. Sfruttando la stessa calibrazione motore di Urus Performante, Urus S offre una reattività e prestazioni ottimali quando necessario, accanto a tutto il piacere di una guida quotidiana all’insegna del confort, garantito da una attenta calibrazione di tutti i sistemi del complesso sistema di autotelaio di Urus. Grazie alla formidabile versatilità delle sue personalità di guida su qualsiasi strada e in qualsiasi condizione, Urus S rappresenta il Super SUV lifestyle per eccellenza.
Eleganza e design
Urus S introduce specifici e sofisticati perfezionamenti sul fronte del design, che ne supportano il carattere sportivo ma dallo stile lussuoso, rendendo la sua presenza inconfondibile in qualsiasi contesto. Un aumento significativo delle opzioni in termini di colori e finiture per cerchi, style package e dettagli interni ed esterni consente una personalizzazione a 360°, per spaziare dallo stile più discreto al massimo della sportività.
Il nuovo design del paraurti anteriore adotta linee ancor più raffinate e include di serie un nuovo elemento sottoscocca in acciaio inox verniciato nero opaco, abbinato al design a linee nere orizzontali della griglia ante riore. Cinque ulteriori opzioni di configurazione di stile combinano il colore della carrozzeria, il nero lucido, un design specifico del paraurti anteriore e componenti in fibra di carbonio in finitura lucida e opaca, offrendo configurazioni inedite. Il nuovo cofano alleggerito in fibra di carbonio verniciata, presenta prese d’aria nero opaco, con finiture opzionali nello stesso colore della carrozzeria, in nero lucido o in fibra di carbonio con finitura lucida od opaca. Il tetto in fibra di carbonio a vista (opzionale) sottolinea l’eleganza atletica della nuova Urus S.
Il nuovo stile del paraurti posteriore conferisce alla vettura una linea più filante e distinta. La parte inferiore, verniciata in nero opaco, vanta uno scarico a doppio terminale dal design rinnovato in acciaio spazzolato, con la possibilità di scegliere come optional le speciali colorazioni nero opaco o lucido, o Ad Personam cromo brillante. Accanto ai cerchi standard da 21” sono disponibili nuove colorazioni opzionali, come i Nath da 22” con finitura in titanio opaco diamantato, mentre il modello Taigete da 23” potrà essere configurato in versio ne bronzo diamantato. Gli interni propongono un’offerta di colori e finiture completamente rinnovata. Sia il nuovo allestimento Bicolore Sportivo che la nuova opzione Bicolore Sophisticated presentano il motivo di cuciture della nuova Urus Performante. L’allestimento Bicolore Sportivo prevede un uso più discreto del colore complementare; il rivestimento in pelle bicolore Sophisticated offre invece, in abbinamento alla pelle nera, nuove opzioni di co lore a contrasto. Insieme ai nuovi raffinati Blu Leandro e Verde Aura si trovano colori cuoio, crema e marrone.
La nuova Urus S offre ai clienti la possibilità di personalizzare completamente la vettura in base al proprio stile e le nuove combinazioni di colori e finiture sottolineano l’elevato livello di performance, offrendo al contempo un lusso elegante e senza tempo. La connettività in Urus S include un sistema di navigazione connesso di ultima generazione, numerose funzioni di sicurezza e servizi di controllo della vettura da gestire anche tramite smartphone e smartwatch, tra cui la funzione chiave virtuale dell’auto e il sistema di parcheggio da remoto attivabile con la app Unica. Prezzi per l’Italia a partire da 192.651 Euro (tasse escluse). Consumo di carburante e valori d i emissione per Urus S; Consumo ed Emissioni combinato: 14,1 l/100km (WLTP); Emissioni di CO2 combinate: 320 g/km (WLTP). 54 Urus S
Viaggiare innovativo
IL 24 SETTEMBRE, A CHANTILLY ARTS & ELEGANCE, NEI PRESSI DI PARIGI, IL GRUPPO VOLKSWAGEN HA PRESENTATO UN INNOVATIVO STUDIO DI DESIGN CHE RIDEFINIRSCE LA MOBILITÀ SULLE LUNGHE DISTANZE.
L’Innovation Experience Vehicle (IEV), a propulsione 100% elettrica, è un prototipo reale a guida autonoma (Livello 5) che offre una visione realistica della mobilità del prossimo decennio. La modularità degli interni lo rende un’alternativa flessibile e sostenibile di Mobility-as-a-Service ai voli a corto raggio. L’obiettivo del veicolo di ricerca GEN.TRAVEL è testare il concetto e le nuove funzionalità e valutare la risposta dei clienti. Sulla base dei risultati dello studio, le singole funzionalità potranno essere successivamente trasferite ai veicoli di serie.
Con GEN.TRAVEL, il Gruppo Volkswagen ha sviluppato uno studio iconico e ricco di innovazioni che rap presenta una categoria di veicoli completamente nuova nel portafoglio premium, che si colloca tra berline e MPV (Multi Purpose Vehicle). “Con la strategia NEW AUTO, il Gruppo Volkswagen dà forma alla mobilità per le generazioni a venire - una mobilità sostenibile e digitale”, afferma Nikolai Ardey, Responsabile di Volkswagen Group Innovation.
“All’interno del dipartimento Volkswagen Innovation Research, che opera a livello di Gruppo, stiamo svilup pando ulteriormente questa idea, mostrando come i nostri clienti potranno vivere la mobilità in futuro, per esempio come un servizio. Con GEN.TRAVEL, possiamo sperimentare già oggi ciò che, grazie alla tecnologia innovativa, sarà possibile nel prossimo futuro: il viaggio porta-a-porta a un nuovo livello, a zero emissioni e senza stress”.
GEN.TRAVEL guida autonomamente; il conducente diventa un passeggero rilassato, che ha tempo per altre cose: lavoro, relax, svago, famiglia. Klaus Zyciora, Responsabile del Design del Gruppo Volkswagen, spiega: “GEN.TRAVEL offre un’anticipazione dei viaggi del futuro. Ci mostra come sarà la guida autonoma. GEN. TRAVEL incarna il design visionario di dopodomani per la mobilità di domani. Il design estremamente distin tivo è caratterizzato dall’efficienza delle forme. Così, in un’epoca di perfezione tecnica e di possibilità virtual mente illimitate, “la forma segue la funzione” diventa “la forma segue la libertà”. L’automobile non sarà solo migliore, ma anche più entusiasmante che mai”.
GEN.TRAVEL propone un concept unico per quanto riguarda la modularità degli interni, che possono essere personalizzati in base alla tipologia del viaggio e sono prenotabili all’interno dell’offerta di Mobility-as-a-Service.
A seconda della configurazione, il veicolo può trasportare fino a quattro persone. Per i viaggi di lavoro il setup da riunione, con quattro comodi sedili e un ampio tavolo al centro dell’abitacolo, crea un contesto rilassato. L’illuminazione dinamica dà vita a un ambiente di lavoro piacevole e riduce la possibilità che si manifesti la cine tosi (mal d’auto). L’allestimento notturno consente di distendere due sedili fino alla posizione completamente orizzontale.
Un innovativo sistema di ritenuta garantisce la massima sicurezza degli occupanti anche in posizione sdraiata. Il sistema di illuminazione di GEN.TRAVEL incide sulla produzione di melatonina, aiutando i passeggeri ad addor mentarsi e svegliarsi in modo naturale. Per i viaggi in famiglia, il GEN.TRAVEL con sedili anteriori può essere configurato per intrattenere i bambini utilizzando la realtà aumentata (AR). Gli interni sono luminosi, caratte rizzati da un design naturale. Tutti gli elementi dell’interfaccia uomo-macchina (HMI, Human-Machine Interface) sono prodotti con materiali sostenibili, combinati con materiali riciclati o naturali.
Gli esterni futuristici di GEN.TRAVEL sono divisi in due parti: la cabina trasparente, in vetro, è perfettamente integrata nella sezione inferiore, che ospita tutte le soluzioni tecniche e tecnologiche necessarie. Il bordo del finestrino si trova all’altezza della vita, molto in basso, in modo da massimizzare la visuale esterna. Allo stesso tempo, quando i passeggeri sono completamente sdraiati non percepiscono alcuno stimolo dall’esterno. Le porte ad ala di gabbiano di GEN.TRAVEL agevolano l’ingresso e l’uscita.
Per garantire il massimo comfort possibile, GEN.TRAVEL è dotato di sospensioni attive eABC (electric Active Body Control) che calcolano in anticipo movimenti verticali e laterali come l’accelerazione, la frenata o il raggio delle curve, ottimizzando di conseguenza lo stile di guida e la traiettoria. L’intelligenza artificiale e il platooningla guida completamente autonoma in convogli - sono utilizzati per aumentare ulteriormente l’autonomia per i viaggi sulle lunghe distanze.
NUOVE MERAVIGLIE DEL MONDO 60
In Brasile il Cristo più grande del mondo
La statua del Cristo più grande del mondo, alta 37,5 metri escluso il piedistallo, è in fase di completamento nel sud del Brasile, a Encantado, una cittadina a 145 chilometri da Porto Alegre, capitale dello Stato del Rio Grande do Sul - confinante con Uruguay e Argentina - e si prevede che venga inaugurata, insieme a un complesso turistico attualmente in costruzione, nella prima metà del 2023.
Il Cristo Protettore di Encantando è più alto di 1,5 metri del Cristo Re polacco, ufficialmente il più alto del mondo, e supera i 34,2 metri del Cristo della Concordia della Bolivia e del suo famoso connazionale, il Cristo Redentore di Rio de Janeiro, alto 30 metri. L'apertura alare delle braccia aperte del Cristo è di 39 metri, una misura superiore all'altezza della statua stessa, che pesa 1.700 tonnellate. Nonostante le sue dimensioni, la sua altezza è ben lontana da quella di altre statue, come la più alta del mondo (182 metri) in India, la Statua dell'Unità, la Statua del Buddha in Primavera in Cina con i suoi 128 metri, il Guanyin di Nanshan sempre in Cina con 108 metri o la Statua della Libertà negli Stati Uniti di 93 metri.
Dubai Creek Tower, un nuovo record a Dubai
Lo spagnolo Santiago Calatrava è l'autore del nuovo progetto ar chitettonico di Dubai, la Dubai Creek Tower, che mira a scalzare il primato del Burj Khalifa, la struttura attualmente più alta del mondo, con i suoi 828 metri, anch'essa situata nell'Emirato. Non si sa quanto sarà alto il nuovo grattacielo, ma sicuramente sarà più alto. L'obiet tivo della futura Dubai Creek Tower, i cui lavori di costruzione pro cedono regolarmente dopo un'interruzione dovuta alla pandemia, è quello di diventare il nuovo emblema di Dubai, in quanto si ispira al fiore del giglio, caratteristico dell'Emirato, e ai minareti delle mo schee. Un record, il suo, destinato però a non durare moltissimo: è già in progetto un altro grattacielo di Tokyo, la Sky Mile Tower, che misurerà non meno di 1.700 metri, anche se la sua apertura è pre vista solo nel 2045.
1.000 alberi a Shanghai
A lungo chiusa al turismo a causa della politica “zero Covid” del governo ci nese, Shanghai e altre città del Paese stanno lentamente iniziando a riaprirsi. Il progetto “1.000 Tress Shanghai”, di 300.000 metri quadrati, è costituito da due montagne ricoperte di alberi che si affacciano sul lungomare, popolate da 400 terrazze e 1.000 colonne strutturali: combina natura, arte e cemento ed emula i giardini pensili di Babilonia. Il progetto è firmato dallo Studio Heatherwick che lo ha pensato su un'ex area dismessa, modellata per creare una torre molto particolare, lontana dai freddi e monolitici grattacieli. Per le fondamenta sono stati necessari centinaia di pilastri di varie altezze, che in questo caso non sono nascosti, ma utilizzati come grandi fioriere in cui far crescere alberi e piante, che, insieme ai fiori alla base, creano l'aspetto di un pendio di montagna che cambia con le stagioni. È una fitta vegetazione, uno scenario naturale in città.
Edge, la terrazza panoramica a New York
La più alta terrazza all'aperto dell'emisfero occidentale nel quartiere Hudson Yards di New York, che ha aperto nell'ottobre 2021, è sospesa a 345 metri dal suolo su una piat taforma all'aperto a forma di freccia che sporge dal 100° piano dell'edificio per offrire la migliore vista a 360 gradi di Manhattan. I visitatori possono scrutare l'abisso dal bordo della terrazza, separata solo da un pannello di vetro inclinato e senza cornice. Sebbene l'ingresso al sito costi 38 dollari, la domanda è in crescita. E per chi vuole spingersi oltre, Crocierissime consiglia la City Climb, la scalata di un edificio a cielo aperto più alta del mondo. I più coraggiosi si arrampicano sull'esterno di un grattacielo a più di 365 metri dal suolo, poi si sporgono e guardano giù dalla piattaforma esterna più alta di New York. È un'avventura come nessun'altra al mondo e un'impresa che i protagonisti ricorderan no per tutta la vita. L'esperienza da brividi costa 143 euro.
La Statua dell’Unità, la più alta al mondo
È un monumento dedicato al politico Sardar Vallabhbhai Patel, uno dei fondatori dell’In dia moderna, che si distinse per la sua lotta per l’indipendenza al fianco di Gandhi. Questa scultura si trova nella provincia di Gujarat, vicino alla foce del fiume Narmada, e con un’altezza di 182 metri è attualmente la statua più alta del mondo. Sapevate che è uno dei simboli più importanti di questo paese?
LE NUOVE MERAVIGLIE DELMONDO
M+ Museo di Hong Kong
In una Hong Kong in continua evoluzione, un nuovo grattacielo non dovrebbe attirare l'attenzione, ma in questo caso lo fa. L'edificio M+, nel quartiere culturale di West Kowloon, è uno dei più grandi musei di cultura visiva moderna e con temporanea del mondo. Situato all'estremità meridionale di Kowloon e affacciato sul Victoria Harbour, è uno dei punti di riferimento più iconici di Hong Kong, monumentale nella sua forma architettonica e completamente aperto nella sua posizione nel paesaggio urbano. La facciata di M+ è rivestita da un sistema a led che proietta opere d'arte digitali visibili dal lungomare di West Kowloon. È impos sibile trovare un'attrazione più visiva di quella sviluppata dallo studio Herzog & de Meuron per il fiore all'occhiello del progetto che mira a presentare Hong Kong come polo artistico a livello internazionale. Una moltitudine di spazi di lavoro e sale espositive sono distribuiti sui diversi livelli dell'edificio. Quest'anno Hong Kong presenterà anche il Palace Museum, un edificio progettato da Rocco Design Architects che esporrà una reinterpretazione contemporanea dell'arte imperiale cinese, con straordinari pezzi d'oro, bronzo e giada, dipinti e oggetti in ceramica.
Museo Nazionale Zayed ad Abu Dhabi
Gli Emirati Arabi non smettono di stupire con i loro nuovi musei e le loro gigantesche costruzioni. Uno dei più recenti è il Museo Nazionale Zayed che, grazie alla sua architettura e al design contemporaneo, è uno dei fulcri del futuro Distretto Culturale che sorgerà sull'isola Saadiyat di Abu Dhabi, dove sono già esposte opere dei migliori architetti di oggi come il Louvre Abu Dhabi, progettato da Jean Nouvel, che si è ispirato alle cupole classiche dell'architettura araba, il futuro Guggenheim di Frank Gehry (sarà completato entro il 2025), il centro Manaratal Saadiyat e il già citato Zayedy National Museum di Norman Foster. È stato concepito come monumento e memoriale del defunto sceicco Zayed bin Sultan Al Nahyan, presidente fondatore degli Emirati Arabi Uniti. Il progetto del museo risponde anche al riconosciuto amore del sultano per la natura ed è un'interpretazione delle soluzioni edilizie degli Emirati. Le antiche torri del vento che si possono ammirare nel quartiere Bastakiya di Dubai sono state d’ispirazione per le spettacolari cinque strutture leggere in acciaio che si ergono dalla collinetta centrale.
SeaWorld ad Abu Dabi Ancora una volta Abu Dhabi offre qualcosa di nuovo, un’at trazione adatta a tutti. In collaborazione con SeaWorld Parks & Entertainment, SeaWorld Abu Dhabi presenterà il parco a tema marino di nuova generazione a Yas Island. Costruito su cinque piani coperti, su una superficie totale di circa 183.000 m², sarà caratterizzato da sei diversi regni con un design uni co, offrirà esperienze immersive e habitat dinamici che ospite ranno diverse specie insieme, proprio come nel loro habitat naturale. L'acquario più grande del mondo avrà oltre 68.000 animali marini, tra cui squali, mante, tartarughe e banchi di pesci che saranno curati da un team esperto di zoologi, veterinari, nutrizionisti e specialisti che condividono la passione e l'impe gno a mantenere la salute e il benessere degli animali affidati alle loro cure.
Il grattacielo futuristico ed ecologico di Zaha Hadid in Cina Mentre l'Europa tende a realizzare edifici di piccole dimensioni, la Cina continua a rivoluzionare il campo dell'architettura moderna con proposte azzardate e grandi grat tacieli. È un paradiso per gli architetti e gli studi più all'avanguardia che vogliono distin guersi. Lo studio di architettura di Zaha Hadid è in prima linea. Dopo lo spettacolare e gigantesco nuovo aeroporto di Pechino, di oltre 700.000 metri quadrati, ha vinto un nuovo premio di progettazione per la costruzione della Torre C. Sarà il centro di una super sede finanziaria e di un grande centro commerciale nella baia di Shenzhen (area metropolitana di Hong Kong). Il design spettacolare dell'edificio non lascia indifferenti: due grandi torri che raggiungono i 400 metri di altezza, con un involucro di pareti di vetro e uno scheletro architettonico che collega le due torri alla base. I due grattacieli si completano nella parte inferiore con un sistema di terrazze a gradoni che sono state progettate come estensione naturale di uno dei parchi adiacenti al complesso.
Rifugio del Risol
UN PARADISO A DUE PASSI DA CASA
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Ph. Matteo Gambarini Officina Fotografica
Chi non è mai stato almeno una volta nella vita a pranzo o a cena alla Trattoria Risol? Se si passa da Dorga è praticamen te una tappa fissa e diventa obbligatorio fermarsi per gustare le specialità di Leo, il proprietario che, insieme alla sua famiglia, gestisce da generazioni questo locale top nel cuore della Valle Seriana.
Piatti tipici della cucina bergamasca, dai gusti antichi e autentici, sapientemente ri visitati in chiave moderna da chef esperti, a base di carne e pesce, accompagnati da un’ottima selezione di vini, e proposti da personale sempre attento e cordiale. Un’atmosfera accogliente, un ambiente intimo e raffinato ma che allo stesso tempo vi fa sentire come a casa… sia all’interno del locale che nel suo magico e suggestivo dehor.
Il Rifugio del Risol, a pochi passi dalla trattoria, è il luogo ideale per trascorrere la tua vacanza o semplicemente qualche giorno in totale relax, dotato di ogni comfort, in stile decisamente moderno è composto da due appartamenti, cinque camere e una super suite con vasca idromassaggio.
Il paradiso vicino a casa ti aspetta!!! Castione della Presolana (BG) Via Andrea Fantoni, 71 Telefono: 0346 31420 www.trattoria-risol.it Il rifugio del Risol Via Foppi I /335.484126
Sergio Nessi
Saliscendi night
Un anno dopo la Kamon Night, lo studio di progettazione BEPLANO (fondato dall’Arch.Cesare Grasseni e della Dott.ssa Angela Laurino) torna protagonista con un evento pensato per celebrare le storie di aziende, persone e oggetti che, soprattutto oggi, sono chiamati ed evolvere nella loro versione migliore, nonostan te condizioni esterne non sempre favorevoli.
66 NELLA SUGGESTIVA CORNICE DI PALAZZO AGLIARDI, IL 23 SETTEMBRE SCORSO È STATA ORGANIZZATA LA SERATA SALISCENDI. L’ICONICA LAMPADA SALISCENDI - PROGETTATA DAI FRATELLI CASTIGLIONI NEGLI ANNI ’50 - È DIVENTATA IL PRETESTO NARRATIVO PER RAC CONTARE L’ALTALENA EMOZIONALE CHE HA CON TRADDISTINTO GLI ULTIMI ANNI DELLE NOSTRE VITE Chi C’ERA Ph.
“Sono sempre e solo le relazioni di valore a garantirci benessere umano e professionale” ci ha raccontato Cesare Grasseni, titolare dello studio, che con tinua “Il passato ci regala tanti esempi positivi di “evoluzione” e a noi piace trarre idee e ispirazioni dal passato per costruire un futuro ricco di opportuni tà, fondato su principi veri e concreti”.
“Siamo felici - ha concluso Angela Lau rino - di aver raccolto tanti progettisti e tanti imprenditori in una serata comune perché crediamo che la contaminazione dei mondi professionali e umani possa essere un’ottima leva di crescita per il futuro di tutti”.
Programma e Protagonisti
“La difficile stagione della pandemia ha fatto sentire Brescia e Bergamo città sorelle nel mo mento più duro. Quel sentimento conta ancora oggi: è stato questo a unirci davvero. Avevamo già l’idea di candidare Brescia a Capitale italiana della cultura, il sindaco Gori ha accettato di farlo insieme. E le altre città in corsa ci hanno ceduto il passo ritirandosi dalla competizione, a dimostra zione del forte sentimento che attraversava il Paese in quel momento. Da qui è partita la nostra avventura, la cui prima sfida è stata quella di imparare a lavorare insieme: siamo città simili, specchi che si riflettono, ma non c’era una storia di collaborazione fra noi. Sono convinto che sarà questa l’eredità più bella che lasceremo perché quanto abbiamo costruito continuerà ad esistere anche dopo. Le nostre eredità saranno anche gli investimenti che già ora stiamo operando sulla città: avremo un nuovo stile di mobilità e di arredo del centro storico, dove le grandi piazze saranno totalmente pedonalizzate entro l’anno, così come via Musei, cuore archeologico di Brescia. E poi la valorizzazione del Castello, potenzialità inespressa per tanti anni: stiamo intervenendo sul Piccolo e Grande Miglio, abbiamo riaperto la Strada del soccorso e a gennaio inaugureremo il nuovo mu seo del Risorgimento. Abbiamo voluto non chiuderci nelle città e uscire sui territori: il Cammino delle due sorelle e la Ciclovia sono due dei progetti emblematici di questa volontà. Siamo due città e due territori che sapranno stupire”. Emilio Del Bono, Sindaco di Brescia
“Oggi abbiamo offerto uno spaccato di cosa si gnifichi per noi mettere al centro delle politiche amministrative la cultura, investendo in modo si gnificativo nell’attivazione di processi: è il percorso intrapreso dieci anni fa e che ora si concretizza in questa opportunità che abbiamo voluto condivi dere da subito con le migliaia di bellissime realtà che animano Brescia. Per la nostra città è sempre stato fondamentale attivare dei processi, ma noi abbiamo fortemente scelto anche di essere pro duttori di offerta culturale. Siamo sempre stati convinti, e in questi due anni di progettazione ne abbiamo avuto la conferma, che creare e soste nere una rete sia la chiave per assicurare che le nostre comunità possano guardare al futuro con una chiara direzione per il benessere, la crescita e l’inclusione sociale. Questa è la nostra visione e abbiamo avuto la fortuna di trovare nei colleghi bergamaschi un'attenzione speculare e condivisa, che ci ha permesso di condividere un metodo di lavoro da cui sono nati ottimi frutti”.
Laura Castelletti, Vicesindaco di Brescia)
“Alla base della Capitale della Cultura 2023 c’è un’idea di cultura come forza rigeneratrice, sia sociale che economica. Abbiamo quindi lavorato per rafforzare non solo il lavoro di rete sul territorio e tra territori, cercando un nuovo model lo di governance tra associazioni ed enti pubblici e privati, attraverso un vero sfor zo collettivo, cresciuto dal basso e che ha generato una progettualità confluita nelle 4 aree che caratterizzano il pro getto di Bergamo e Brescia 2023. Valori come l’inclusione sociale e la collabora zione tra due territori che mai lo hanno fatto prima – su cui permea la nostra vi sione della Capitale 2023 – si affiancano all'ambizione di un importante ruolo di produttori culturali, una produzione di alto profilo e possa avere eco nazionale e internazionale”.
Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultu ra di Bergamo
“Capitale della Cultura per la città di Bergamo innesca un processo di realizzazione di iniziative e progetti culturali, ma è anche occasione per incidere fisicamente nel tessuto urbano e i territori con la cultura, la sostenibilità, la bellezza a fare da elementi fondamentali di un impe gno che prevede grandi investimenti economici da parte dell’Ammini strazione. A Bergamo ferve il lavoro che consentirà di completare o aprire molti interventi significativi durante il 2023, che vanno dalla rigenerazione urbana alla valoriz zazione di un patrimonio storico e culturale di straordinaria importan za. La Capitale della Cultura 2023 è per la nostra città una miccia, una scintilla che dà vita e slancio a un grande processo di cambiamento e arricchimento, un processo che proseguirà oltre il 2023 con i grandi interventi infrastrutturali e di colle gamento della città previsti anche grazie al PNRR. E questo avviene in alleanza con Brescia in un’ottica di crescita comune che può generare benefici a medio e lungo termine per questa parte della Lombardia così ben collegata al resto del Paese e dell'Europa”.
Giorgio Gori, Sindaco di Bergamo
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LA “FESTA DELLE LUCI”
BRESCIA (10-19 FEBBRAIO)
E BERGAMO (17 -26 FEBBRAIO)
Le due città diventeranno gallerie d’arte a cielo aperto, con una serie di prestigiosi artisti nazionali e internazionali, tra i quali Kumari Burman, Marco Lodola, Federica Marangoni e Ivan Navarro, che accompagneranno i visitatori alla scoperta dei te sori storici delle due città in un’alternanza tra pas sato, presente e futuro. Il programma sarà arricchi to da performance live di musica, teatro e danza. La direzione artistica è affidata ad Angelo Bonello, light artist di fama internazionale e fondatore dello studio Kitonb con il quale ha realizzato opere e spettacoli in 40 paesi nel mondo.
GAMeC - GALLERIA D’ARTE MODERNA E CONTEMPORANEA DI BERGAMO
LUCI DELLA MONTAGNA
DAL 24 MARZO 2023
MUSEO DI SANTA GIULIA BRESCIA
A cura di Fondazione Brescia Musei e Skira
CECCO DEL CARAVAGGIO
L’ALLIEVO MODELLO
ACCADEMIA CARRARA - BERGAMO
26 GENNAIO > 4 GIUGNO 2023
A cura di Gianni Papi e M. Cristina Rodeschini
Un percorso di circa 40 opere per la prima espo sizione mondiale dedicata a Cecco del Caravaggio (1580 – 1630), all’anagrafe Francesco Boneri, il più misterioso e geniale tra gli allievi diretti di Caravag gio. La mostra riunisce, per la prima volta, circa 20 opere autografe, delle non oltre 25 che compon gono il suo catalogo. Il percorso, attraverso impor tanti prestiti, tra cui opere di Caravaggio, mette in evidenza sia autori da cui Cecco trasse ispirazione, ma artisti che furono da lui influenzati.
La GAMeC di Bergamo ritorna su alcune delle più complesse tematiche del nostro tempo. L’anno si aprirà a febbraio con Salto nel vuoto. Arte al di là della materia, il terzo e ultimo capitolo della Tri logia della Materia dedicato al tema della smate rializzazione. Seguiranno in estate la prima mostra personale in un museo italiano dell’artista di ori gini svizzero-argentine, guatemalteca di adozione, Vivian Suter, l’intervento site-specific per il Palazzo della Ragione dell’artista britannica Rachel White read e un nuovo percorso del ciclo La Collezione Impermanente. In autunno saranno ospitate le mostre dell’artista argentino Tomás Saraceno – in collaborazione con Fondazione MERU-Medolago Ruggeri per la ricerca biomedica – e del filmmaker e artista libanese Ali Cherri, in collaborazione con Fondazione In Between Art Film.
Luci della Montagna è la grande mostra che Fondazione Brescia Musei e Skira metteranno in scena per esplorare, con 3 mostri sacri della foto grafia del Novecento e con un maestro contem poraneo, l'universo iconografico della Montagna attraverso la più importante esposizione mai rea lizzata sul mondo delle vette. E' infatti la montagna il giacimento della maggiore biodiversità, il biotopo che determinerà, nella salvaguardia della sua con dizione di salute, il futuro ecologico e la stabilità dell'ambiente in cui viviamo.
MUSEO DEL RISORGIMENTO
LEONESSA D’ITALIA - BRESCIA
29 GENNAIO 2023
Il 29 gennaio, dopo un lungo periodo di chiusura, il Museo del Risorgimento di Brescia riaprirà al pub blico con il nome di Museo del Risorgimento Le onessa d’Italia, completamente trasformato da un progetto di recupero e valorizzazione dell’edificio e dell’allestimento. Saranno circa un centinaio i re perti esposti - dipinti, sculture, bandiere, uniformi, medaglie, oggetti d’uso, armi, cimeli e memorabilia – in un percorso caratterizzato da un approccio fortemente narrativo, dinamico e multimediale.
BRESCIA MUSEO DI SANTA GIULIA
La mostra dovrà mettere in luce da un lato il radi camento di Ceruti entro l’avventura della “pittura della realtà” in Lombardia, avviatasi tra Bergamo e Brescia nel pieno Cinquecento, dall’altro il respiro internazionale del suo percorso, in grado di inter cettare istanze sovraregionali.
VETTE DI LUCE NAOKI ISHIKAWA SULLE ALPI OROBIE 23 GIUGNO > 3 SETTEMBRE 2023
ACCADEMIA CARRARA
Selezione a cura di Filippo Maggia
Il tema del paesaggio e della montagna berga masca verrà celebrato attraverso l’esposizione di una preziosa selezione di opere dell’Accademia Carrara che lo ritraggono, insieme ad altri dipinti provenienti dall’ampia collezione del CAI Berga mo. Opere antiche che entreranno in dialogo con il racconto fotografico dell’artista contemporaneo ed esperto alpinista Naoki Ishikawa, che esplorerà le Orobie per documentare in forma esperien ziale fotografica il paesaggio alpino del territorio bergamasco.
TUTTA IN VOI LA LUCE MIA
PITTURA DI STORIA E MELODRAMMA 28 SETTEMBRE 2023 > 14 GENNAIO 2024
ACCADEMIA CARRARA
A cura di Fernando Mazzocca
Un grande evento espositivo celebrerà il fermen to culturale dell’Ottocento romantico, attraverso la pittura di storia e l’esaltazione del melodramma, che trova nei grandi compositori italiani - Rossini, Bellini, Donizetti e Verdi - i suoi più acclamati espo nenti. Un percorso che esplora la commistione tra linguaggio figurativo e scenico, attraverso la rela zione tra pittura e teatro, le storie di personaggi tragici come Maria Stuarda o Anna Bolena e le consuetudini sociali dell’epoca come i balli in co stume.
GIACOMO CERUTI. PITTORE EUROPEO DAL 14 FEBBRAIO 2023
CULTURA D’IMPRESA TRA BERGAMO E BRESCIA. STORIE DI INNOVAZIONE IN FOTOGRAFIA
INAUGURAZIONE 31 MARZO 2023 - MUSEO DELLE STORIE DI BERGAMO, CONVENTO DI SAN FRANCESCO
L’iniziativa espositiva racconterà per immagini al grande pubblico le specificità della cultura d’im presa nelle due città lungo il XX secolo, indivi duando nell’innovazione uno dei tratti distintivi di questo sviluppo. Con questa iniziativa Museo delle storie di Bergamo (ente capofila), Fondazione Ne gri, Fondazione per la storia economica e sociale di Bergamo, Fondazione Dalmine e musil - Museo dell’industria e del lavoro di Brescia traducono lo slogan “due città un’unica capitale” in “due mostre, un catalogo unico”: questa la forza del progetto che valorizza e promuove in modo sinergico e condiviso i più importanti Archivi fotografici delle due città e il ricchissimo patrimonio di immagini che essi custodiscono. Le due mostre si terranno l’una a Bergamo e l’altra a Brescia; una terza sezio ne presente sul territorio a Dalmine (BG) presso la Fondazione Dalmine.
SPIRITI RAPITI. DUBBI E CERTEZZE NEL RINASCIMENTO A BRESCIA DAL 29 SETTEMBRE 2023 - MUSEO DI SANTA GIULIA
Prendendo avvio dalle drammatiche vicende del sacco del 1512 e inoltrandosi sino al sesto de cennio del secolo, la mostra si pone l’obbiettivo di presentare, attraverso una lettura di necessità sintetica e scandita da punti salienti, la straordinaria complessità di questa stagione, provando a deline are alcuni nodi emblematici. Al tempo stesso am bisce a fornire al visitatore gli strumenti necessari per penetrare nello spirito del tempo attraverso la “guida” fornita dai dipinti di Alessandro Bonvi cino il Moretto, Girolamo Romanino e Giovanni Gerolamo Savoldo. Ll’esposizione si articolerà in cinque sezioni attorno a opere-cardine da cui fio rirà un racconto di volta in volta arricchito da altre testimonianze.
TEATRO GRANDE | BGBS2023
UNA GRANDE “MADAMA BUTTERFLY” – 20 E 22 LUGLIO 2023
L’apertura della Stagione Opera e Balletto sarà dedicata a un titolo molto caro al Teatro Grande di Brescia, Madama Butterfly di Giacomo Puccini. Nel maggio 1904 proprio a Brescia, dopo l’inatte so fiasco della prima milanese, la nuova versione “bresciana” dell’opera ottiene un enorme succes so internazionale e rende immortale il capolavo ro pucciniano. Lo spettacolo sarà un nuovo alle stimento riproposto nella sua seconda edizione, quella “bresciana” appunto, di rara esecuzione e debutterà il 20 e 22 luglio 2023. Vedrà nel ruolo della protagonista la celebre soprano Eleonora Buratto, alla direzione una delle bacchette italiane più note nel mondo, quella del Maestro Riccardo Frizza e alla regia la giovane e talentuosa regista greca Rodula Gaitanou, in continuazione di quel “filo rosa” che contraddistingue le tre regie di inaugurazione del triennio 2022-2024.
LE MURA DI BERGAMO. UNA FORTEZZA ALLA MODERNA DELLA REPUBBLICA DI VENEZIA. INAUGURAZIONE 28 OT TOBRE 2023 - PALAZZO DEL PODESTÀ, SALA DEI GIURISTI E MUSEO DEL CIN QUECENTO, PIAZZA VECCHIA
Nelle sale di Palazzo del Podestà e della prestigio sa Sala dei Giuristi, la mostra ripercorrerà i temi cardine relativi alla progettazione e all’edificazione delle Mura di Bergamo, dal 2017 patrimonio Une sco, restituendo attraverso testimonianze fisiche (manufatti, documenti, disegni, libri) e installazioni multimediali “il caso Bergamo”. La mostra intende inoltre affermare i valori Unesco e tramandare a pubblici di provenienza sia locale che internazio nale la storia del nostro patrimonio materiale e immateriale.
LOTTO, ROMANINO, MORETTO, CERUTI I CAMPIONI DELLA PITTURA A BRESCIA E BERGAMO
DAL 21 GENNAIO ALL’11 GIUGNO 2023 BRESCIA – PALAZZO MARTINENGO
Attraverso 80 capolavori, per la prima volta, ver ranno messi a confronto diretto i più grandi pittori attivi nelle due città tra Rinascimento e Barocco, dando vita a un derby culturale che proseguirà al piano nobile del Palazzo con quattro approfondi menti che indagheranno argomenti caratterizzanti la storia e l'identità di Brescia e Bergamo.
DONIZETTI OPERA | BGBS2023
Il festival Donizetti Opera, fondato nel 2015 con la direzione artistica di Francesco Micheli e la di rezione musicale di Riccardo Frizza, è stato sin dall’inizio sensibile a certi temi solo apparente mente estranei al mondo dell’opera ma che in vece la drammaturgia e le scelte del compositore bergamasco duecento anni fa possono far oggi approfondire e proporre sulla scena. Ecco, quindi, che in occasione di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura, il programma pensato per il festival Donizetti Opera 2023 metterà in evidenza alcuni aspetti centrali come la sostenibilità, il valore universale e condiviso dell’arte e della musica, il ruolo fondamentale dell’educazione e della for mazione dei giovani. Titolo inaugurale del festi val a novembre (Teatro Donizetti) sarà Il diluvio universale, opera di rara esecuzione di Gaetano Donizetti ispirata al Vecchio Testamento e ad altre fonti letterarie; “azione tragico-sacra” di successo nell’Ottocento, la cui ripresa, oltre che per l’inte resse musicale, la rende spunto di riflessione per il pubblico operistico ma anche per quello delle scuole che segue i percorsi formativi del festival, sui temi dell’emergenza climatica e di sostenibilità ambientale, che saranno sottolineati con forza dal la parte visiva dello spettacolo.
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CITTA’ INVISIBILI.
FUTURO E’ UN DOVERE CENTRO TEATRALE BRESCIANO
Per il programma di Bergamo Brescia Capitale del la cultura 2023, il Centro Teatrale Bresciano firma la produzione di tre progetti affidati a dramma turghi, registi e interpreti tra i più interessanti della scena nazionale.Tre spettacoli che lavorano a tutto campo sulle possibilità del teatro di oggi: partendo da drammaturgie originali, ispirate a grandi capo lavori della letteratura moderna e al mito greco, il CTB si concentra sull’elaborazione di diversi percorsi artistici che coinvolgono lo spettatore in una dimensione contemporanea di teatro diffuso, interpretata attraverso la tecnologia e la multidisci plinarietà, ma anche attraverso il teatro di parola, e il coinvolgimento diretto del pubblico nell’azio ne e nello spazio scenico, con eventi site specific per la città di Brescia. Evento clou del programma del CTB, Le Città invisibili. Il futuro è un dovere, liberamente ispirato al romanzo di Italo Calvino, con la drammaturgia originale di Marco Archet ti e Silvia Quarantini, la regia di Fausto Cabra e 20 artisti coinvolti. Con strumenti tecnologici e di realtà aumentata, arti performative e percorsi in terconnessi, in un luogo misterioso di Brescia, dal 6 al 20 maggio 2023 andrà in scena uno spettacolo visionario e coinvolgente, per cercare insieme la città che "potrebbe essere" domani, attraverso il senso di ciò che "è" da sempre.
plo per l’edizione 2021/2022 prevede, per la sua seconda annualità, l’allargamento del programma alla città di Brescia in collaborazione con Circuito Claps in qualità di partner bresciano.
1000 MIGLIA DAL 13 AL 17 GIUGNO 2023
L’evento per eccellenza della Società, una gara da interpretarsi come un unicum, i cui valori e carat teristiche sono tali perché strettamente connessi con l’Italia ed i suoi paesaggi, con la passione della sua gente e le molteplici eccellenze dei territori attraversati. È un evento che vedrà sempre in Brescia la propria patria. Eventi collaterali a 1000 Miglia: 1000 Miglia Green, 1000 Miglia Experience, Ferrari Tribute.
IL MANTELLO DI ARLECCHINO
TEATRO TASCABILE BERGAMO
Il Mantello di Arlecchino è una ipotesi originale ideata dal TTB Teatro tascabile di Bergamo - Ac cademia delle Forme Sceniche e condivisa con HG80 impresa sociale. Il progetto sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Bergamo e condi viso dalle Reti di Quartiere, prende vita e si ispira alle differenti esperienze e linee d’azione nei con testi di teatro partecipato e di progettazione in ambito socio-culturale che le due realtà hanno sviluppato durante il corso delle loro esperienze professionali. Già finanziato da Fondazione Cari
FESTA DELL’OPERA 9 E 10 GIUGNO 2023
La Festa dell’Opera è un evento gratuito, colto e popolare che coinvolge decine di migliaia di persone ad ogni edizione e si è affermato come importante strumento di promozione dell’Opera e di valorizzazione turistica nazionale e internazio nale del territorio bresciano grazie anche alla sua valenza sociale. Oltre 70 appuntamenti musicali in oltre 50 luoghi della città, pubblici e privati, acco glieranno i suoni e le voci di oltre 250 artisti in un vorticoso susseguirsi di emozioni. L’obiettivo è aprire l’Opera a tutti anche attraverso contamina zioni con altri linguaggi musicali (jazz, elettronica, pop, musica contemporanea). Così l’Opera invade strade, piazze e cortili, scuole, chiese, teatri, musei e luoghi della cultura, ma anche luoghi del lavoro e del sociale, mercati, fabbriche, esercizi commer ciali, luoghi della cura e del disagio, ristoranti e case private con spettacoli, concerti, recital, incontri, im provvisazioni per costruire un forte momento di socialità e felicità condivisa, restituendo così un'im magine di città unita e solidale.
FESTIVAL PIANISTICO INTERNAZIONALE
DI BRESCIA E BERGAMO - 60^ EDIZIONE
INAUGURAZIONE 28 APRILE A
BERGAMO E 29 APRILE A BRESCIA
Il 60° Festival verrà inaugurato venerdì 28 aprile 2023 al Donizetti di Bergamo e sabato 29 al Tea tro Grande di Brescia dalla Filarmonica del Festival diretta da Pier Carlo Orizio, direttore principale dell’orchestra, con solista Mikhail Pletnev, uno dei più apprezzati pianisti e direttori al mondo. Il tema dell’inaugurazione sarà la rinascita, intesa sia come rinascita individuale che come quella di un popo lo. Un percorso sonoro da vivere e soprattutto ascoltare ad occhi aperti, grazie ad una dramma turgia della luce e dell’immagine che stimolerà il pubblico ad immergersi e riconoscersi nella mu sica eseguita.
DONIZETTI NIGHT
Il 2023 segnerà il ritorno a giugno della Donizetti Night, volto estivo del Festival che coinvolge non solo le principali istituzioni ma anche decine di altre realtà all’insegna di Donizetti, attraverso una rete fittissima di collaborazioni artistiche e imprendito riali, in primo luogo quella con il Conservatorio. La Night 2023 trasformerà ancora una volta il centro di Bergamo in un palcoscenico vero e proprio, dove il pubblico potrà confrontarsi con la vita e le opere di Donizetti in modi e forme diverse, affin ché il patrimonio donizettiano sia sempre più per cepito come eredità culturale della città e stimolo per il suo sviluppo intellettuale, sociale e turistico.
LA CITTÀ DEL JAZZ - TAKE OFF MEETS PANORCHESTRA: I TEATRI PER IL JAZZ
DA FEBBRAIO 2023 IN AVANTI
La Città del Jazz è il progetto elaborato congiun tamente da Fondazione Teatro Donizetti di Ber gamo e Fondazione Teatro Grande di Brescia in occasione di “Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Le due Fondazioni, entrambe attive nel campo della musica jazz rispettivamente con La Grande Notte del Jazz e Bergamo Jazz Fe stival, hanno unito le proprie risorse ideative attor no a due formazioni orchestrali, Take Off e Panor chestra, che saranno protagoniste di eventi speciali con prestigiosi ospiti stranieri programmati nelle due città in modo da creare un dialogo tra i ri spettivi pubblici. Il progetto vede la collaborazione artistica di Emanuele Maniscalco e Luigi Radassao.
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IL
FESTA DELLA MUSICA BRESCIA 24 GIUGNO 2023
La Festa della Musica di Brescia è una grande festa aperta a tutti, sia sul palco che sotto di esso. Festa della Musica è pronta ad animare Brescia nell’an no della Capitale italiana della Cultura il prossimo sabato 24 giugno, con una edizione che promette di essere ancor più coinvolgente delle precedenti.
SUB LIMEN – BRESCIA E BERGAMO
Sub Limen è un progetto di Associazione Musical ZOO e DASTE in collaborazione con Le Canni bale che attraverso l’unione tra forme di musica e arte contemporanea, mira a ripensare il rapporto dei giovani 20-35enni di Bergamo e Brescia con il patrimonio culturale locale, favorendone la risco perta e la fruizione. Per Bergamo Brescia Capitale della Cultura 2023 si prevedono sei spettacoli di musica contemporanea suddivisi in due macro appuntamenti, uno estivo ed uno invernale, per un’attivazione inedita di due luoghi della cultura. Per il primo si è individuato il magnifico Teatro Romano di Brescia, il secondo prevede invece il coinvolgimento di Daste, il centro culturale nato nell'ex centrale elettrica del quartiere Celadina, simbolo di rinascita della periferia est bergamasca.
laboratori, mostre e installazioni, capaci di attira re migliaia di visitatori ogni anno (oltre 270.000 nell’edizione di quest’anno). Prima tra tutte, la Green Square di Bergamo, cuore pulsante della manifestazione e che sarà affidata al noto studio berlinese Topotek 1, specializzato nel campo del paesaggio e dell'architettura.
BERGAMO FILM MEETING DALL’11 AL 19 MARZO 2023
La 41ª edizione di Bergamo Film Meeting, che si svolgerà dall'11 al 19 marzo 2023, offrirà un pro gramma ricco e variegato che conferma l’inces sante lavoro di ricerca del Festival per mettere a confronto le tendenze più innovative del cinema contemporaneo con gli stili, i generi e gli autori del passato. Per nove giorni, con circa 150 film, tra corti e lungometraggi, BFM 41 sarà il crocevia del cinema internazionale, proponendo ospiti, incontri, eventi speciali, webinar, percorsi di visione per le scuole e numerose iniziative che - grazie alla colla borazione di partner e istituzioni - consentiranno di spaziare tra le infinite contaminazioni del cine ma con l’arte, la letteratura, la musica e i fumetti.
50MIGLIA: IL NUOVO
PROGETTO VIVA VITTORIA Bergamo e Brescia: unite nella lotta al Covid, unite nella capitale della Cultura 2023, unite nella cate na umana. Uno straordinario evento per tradurre il metro e mezzo che ci ha separato durante la pandemia in un metro e mezzo di unione e so lidarietà: 40.000 persone unite da una striscia in maglia lunga 1 metro e mezzo si disporranno una accanto all’altra lungo il percorso di circa 80 km “che unisce” Bergamo e Brescia. La catena uma na prenderà vita contemporaneamente da Piazza Vecchia a Bergamo e Piazza Loggia a Brescia, de finendosi poi lungo il tracciato: il punto d’incontro avverrà sul ponte tra Sarnico e Paratico, la tappa intermedia del percorso.
FESTIVAL BERGAMO SCIENZA
NON SO STARE SCIENZA DI TE
RASSEGNA DI DIVULGAZIONE
SCIENTIFICA 13 MARZO – 20 DICEMBRE
A Brescia la mostra e le conferenze saranno ospi tate presso la “Cavallerizza” appositamente ristrut turata per ospitare le iniziative di Capitale Italiana della Cultura 2023, mentre la Scuola in piazza si svolgerà presso Piazza della Vittoria. A Bergamo la mostra verrà ospitata presso Palazzo della Li bertà, le conferenze si svolgeranno presso la sede dell’Associazione, il BergamoScienceCenter e la Scuola in piazza verrà ospitata sul Sentierone. L’As sociazione BergamoScienza organizza l’omonimo Festival da vent’anni e svolge iniziative di divulga zione scientifica tutto l’anno sia presso la propria sede che in altre realtà territoriali.
LANDSCAPE FESTIVAL 2023
7-24 SETTEMBRE 2023
Landscape Festival – I Maestri del Paesaggio, l’e vento di rilievo internazionale dedicato alla pro mozione della cultura del paesaggio, organizzato dall’associazione senza scopo di lucro Arketipos e dal Comune di Bergamo., sarà uno degli appun tamenti principali tra quelli proposti in occasione di Bergamo- Brescia, Capitale Italiana della Cultura 2023 e si terrà dal 7 al 24 settembre. Come in tut te le dodici passate edizioni, le giornate del Festival saranno arricchite da numerosi eventi, come talk,
RACCONTO TRA DUE CITTÀ
BERGAMO 2023
RICETTE PER UN FUTURO PRESENTE A cura di Luca Molinari Studio
Progetto di allestimento: Piovenefabi
Progetto grafico: CamuffoLab
Obiettivo della mostra sono Bergamo e i suoi ter ritori urbani e non. Il racconto che qui si immagina sarà rivolto principalmente a due tipi di pubblico, uno locale, che ha familiarità con le specificità della città e uno episodico, per il quale si ritiene utile una riflessione più ampia, che parta da una rilettura della città, ragionando sugli equilibri interni e sulle relazioni di interdipendenza con l’area vasta.
FDE FESTIVAL DANZA ESTATE DI BERGAMO E TEATRO GRANDE DI BRESCIA
Il progetto Agorà | Le città vicine intende agire per la creazione di una geografia immersiva e condivisa tra persone, luoghi, territori e comunità. FDE Festival Danza Estate di Bergamo e Fondazione Teatro Grande di Brescia hanno invitato il coreografo Virgilio Sieni, uno dei più straordinari artisti italiani a coprogettare per Ber gamo-Brescia Capitale italiana della Cultura 2023. Il viaggio tra le due città sarà concepito come un cammino che s’insinua nei luoghi di una geografia complessa ed emotivamente ricca di richiami artistici e intellettuali, con l’obiettivo di creare una percezione rinnovata del territorio, riconoscibile nella vicinanza di luoghi e nella diversità di abitanti. Verranno individuate otto località nei territori della provincia, oltre alle città di Bergamo e Brescia, coinvolgendo le amministrazioni pubbliche, le realtà e le associazioni del territorio. Le azioni saranno poi riunite e rappresentate in due grandi eventi pubblici finali il 13 e il 14 maggio 2023 a Bergamo e a Brescia, dove verranno fatti convogliare tutti i partecipanti e tutte le performance realizzate nelle altre otto località, proponendo uno sguardo aperto e circolare sull’incontro e sulla cooperazione: si assisterà alla coesistenza di tutte le azioni e di tutte le comunità con la partecipazione attiva di centinaia di cittadini.
IL ROSSO E IL BLU FESTIVAL 2-25 MAGGIO 2023
CSMT INNOVATIVE CONTAMINATION HUB E KILOMETRO ROSSO
Tra innovazione e sviluppo etico, incontri ed eventi per dare "colore" al futuro. Due città unite da una manifesta zione che ha come obiettivo raccogliere e valorizzare le energie di un territorio straordinario, per comporre un disegno orientato al futuro e al rilancio, nel quale l’azione culturale possa agire come catalizzatrice di "visioni" nei più diversi ambiti della convivenza. Da questa mission, nasce l’unione tra due poli tecnolog ici delle città simboli di iniziativa imprenditoriale, sostenibilità e valorizzazione delle risorse, uniti per la prima volta da un originale Festival dedicato all’innovazione e allo sviluppo etico: il Rosso e il Blu. Una rassegna di incontri ed eventi, per parlare in primis ai giovani, e per lasciare idee e progetti in eredità agli "artisti del domani", quelli che guideranno il mondo nel futuro prossimo, diciamo nel 2050.
Partner di un’idea
“I progetti finanziati sono caratterizzati da iniziative estremamente interessanti, che prevedono azioni in tutti gli ambiti tematici in cui si articola l’evento Capitale della Cultura 2023. Presentano inoltre collaborazioni tra più enti, favorendo in tal modo la formazione o lo sviluppo di reti non solamente all’interno dei singoli territori provinciali, ma anche tra le due province e i rispettivi capoluoghi. An che dal punto di vista geografico i contributi destinati ai novantadue progetti selezionati sono ben distribuiti e consentiranno di rag giungere una vasta area, coprendo con omo geneità i nostri territori, per garantire quanto più possibile l’inclusione e il coinvolgimento dell’intera comunità. Quanto proposto dagli enti è certamente testimone della profon da vivacità culturale bresciana e bergamasca che, sono certa, saprà attirare e affascinare il pubblico sia nazionale che internazionale”.
Alberta Marniga, Presidente Fondazione della Comunità Bresciana
“Con la presentazione dei progetti selezionati dal Bando Capi tale della Cultura promosso da Fondazione Cariplo, Fondazione della Comunità Bergamasca e Fondazione della Comunità Bre sciana “insieme per il territorio”, la grande scommessa del 2023 assume una forma più definita. Ogni progetto scelto, 42 per Ber gamo e la sua provincia, è espressione innovativa e creativa del territorio di riferimento e della capacità dei soggetti proponenti di leggere in chiaroscuro risorse, talenti, bisogni delle comunità. Sappiamo che la cultura è un traino importante per lo sviluppo dell’economia e del turismo dei nostri territori. Tuttavia, credo sia importante comunicare una volta di più la differenza tra un investimento duraturo a beneficio delle comunità e una straor dinaria operazione di marketing. A ricordare questo cambio di passo è proprio il logo di Bergamo Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, in cui a me piace riconoscere un filo rosso che si intreccia e lega le nostre città. È il nodo dell’azione congiun ta di Bergamo e Brescia, delle collaborazioni e alleanze strette per il bene delle comunità, della chiamata alla partecipazione dei giovani e di tutti coloro che hanno minori opportunità di accesso alle risorse culturali, della nostra prospettiva che abbrac cia anche le aree più periferiche e decentrate, comprese quelle montane, per raggiungere tutte e tutti. Non avremo difficoltà a raccontare le bellezze di Bergamo e Brescia. E potrebbe anche bastarci, se non avessimo a cuore le relazioni, se non avessimo il desiderio di continuare a scrivere quella lunga storia di ap partenenza che la nostra Fondazione ha con la sua comunità. È per noi un privilegio poter partecipare ad una così significativa occasione di rinascita delle nostre città con Fondazione Cari plo, che da sempre ha attenzione per i territori e le persone, e con Fondazione della Comunità Bresciana”. Osvaldo Ranica, Presidente Fondazione della Comunità Bergamasca
Osvaldo Ranica
Alberta Marniga
Giovanni Fosti, Presidente di Fondazione Cariplo
Marco Patuano, Presidente del CDA di A2A
Michele Coppola, Executive Director Arte Cultura e Beni Storici Intesa Sanpaolo
Roberto Vavassori, Direttore Affari Pubblici e Relazioni Istituzionali di Brembo
Simona Bonaldi, Vicepresidente di Fondazione della Comunità Bergamasca
Festival InternazionaleOrganistico Città di Bergamo 2022
Venerdì 28 ottobre si concluderà il Festival Organistico Internazionale Città di Ber gamo e, se ancora siete in tempo, non perdetevi il concerto di chiusura che vede, eccezionalmente insieme, il tedesco Jurgen Essl e il sudafricano Jeremy Joseph, musicisti di fama internazionale che si esibiranno in improvvisazioni a due organi e sarà il finale adeguato alla 30a edizione della manifestazione di cui pubblicheremo un reportage sul prossimo numero. La serata inaugurale ha visto seduto all’organo della Cattedrale di Bergamo Alta il giovane organista francese Jean Batpiste Dupont che ha dato prova del suo riconosciuto talento suonando pezzi di Bach, Franck e Stravinsky e, ancor di più, nella parte del concerto dedicata all’improvvisazione.
Fabio Galessi, direttore artistico del Festival e Maurizio Maggioni, presidente dell’Asso ciazione Vecchia Bergamo che lo organizza, presentando il Festival 2022, hanno riper corso il cammino di questa manifestazione che ha visto esibirsi nelle chiese cittadine i più grandi organisti del mondo, con una risonanza internazionale e una ricaduta d’im magine per il territorio che poche altre manifestazioni possono vantare. Un successo che si rinnova ogni anno e che vede aumentare il numero di spettatori e di appassio nati provenienti da tutta Europa.
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Fabio Galessi, Direttore Artistico del Festival Organistico internbazionale Citta di Bergamo
Maurizio Maggioni presidente dell’Associazione Vecchia Bergamo
Dall'inizio della sua carriera internazionale come con certista, Jean-Baptiste Dupont ha tenuto circa 500 recital in diversi paesi europei (Germania, Danimarca, Spagna, Finlandia, Francia, Italia, Lituania, Lussemburgo, Norvegia, Paesi Bassi, Polonia, Svizzera... ), negli USA e in Russia, interprete di un vasto repertorio che va dal Rinascimento ai nostri giorni, ma anche improvvisatore nell'ambito di numerosi recital dedicati all'improvvisa zione, film-concerto, incontri multidisciplinari, ecc. I suoi concerti sono stati trasmessi su Radio negli Stati Uniti, Germania, Lussemburgo e Francia. Si è esibito in luoghi prestigiosi (Cattedrali di New York, Parigi, Westminster, Mosca, Colonia, Copenaghen, Berlino…, Filarmonica di Essen, Mariinskye il Conservatorio di San Pietrobur go; Bolshoi di Mosca, ecc.) e in molti festival d'organo e di musica classica.
Jean Baptiste Dupont
Jean Baptiste Dupont
Viene regolarmente invitato a masterclass, in particolare nel campo dell'improvvisazione. È stato membro di giuria per concorsi in Francia, Stati Uniti e Germania.
Attualmente sta registrando le opere per or gano complete di Max Reger per Hortus , i cui primi volumi pubblicati sono stati acclamati dalla critica internazionale. La sua versione del la fantasia corale opus 52-3 è stata preferita ad altre sei versioni del programma "Le Jardin des Critiques" di France-Musique. Riconosciuto per il suo lavoro attorno al lavoro di Max Reger, ha partecipato, nell'ottobre 2012, al col loquio internazionale organizzato dall'Istituto Max Reger e dall'Accademia delle scienze e della letteratura di Magonza (Germania) e, nel 2016, molti eventi intorno al centenario del la morte del compositore. Nel 2019 registra il suo primo album dedicato all'improvvisazione . Il suo ultimo disco dedicato a Widor per l' etichetta Audite ha già ricevuto molte recensioni positive ed è stato acclamato dalla stampa musicale.
Improvvisazione: la libertà rigorosa
Ad introdurre la stagione del Festival Organistico, che ha nell’improvvisazione la cifra più riconoscibile, giovedì 22 settembre nel Ridotto Gavazzeni del Teatro Donizetti, in collaborazione con la Fondazione Donizetti, è stato invitato, per la prima volta a Ber gamo, Giovanni Bietti il musicologo e divulgatore più amato e conosciuto in Italia, la ‘voce’ del seguitissimo programma di Rai Radio3 ‘Lezioni di Musica’, che ha raccontato, accompagnandosi al pianoforte, l’importanza dell’improvvisazione.
La musica nasce sempre come improvvisazione fin dai suoi albori. I primi uomini che provarono a far seguire ad un suono, un altro differente e poi un’altro ancora, inventando i primi ritmi, non facevano altro che improvvisare. E così per tanti secoli a seguire, quando la musica, in qualsiasi forma e suonata anche con i primitivi strumenti musicali, veniva tramandata solo con la memoria di chi la creava o la ascoltava. Que sto fino a quando non vennero codificate le note sulla carta che posero un limite all’improvvisazione, anzi nè segnarono in qualche modo il declino. Per l’interprete non c’era più spazio improvvisare e gli autori pretendevano che si rispettasse fedelmente la partitura scritta. E così è ancora oggi, i margini per l’interpretazione sono sempre molto stretti nell’esecuzione fedele dei classici in un concerto, quindi quanto mai importante la proposta del Festival Organistico di Bergamo che inserisce sempre, nel programma dei musicisti invitati, uno spazio riservato alla libera interpretazione, all’improvvisazione, alla creatività irripetibile di quel momento.
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Magica Bergamo Alta
ph Sergio Nessi
Per la prima volta a bergamo Giovanni Bietti
LIBERI TUTTI, FINALMENTE!
Le elezioni del 25 settembre scorso hanno ben definito i ruoli dei partiti in Italia e ne hanno determinato la loro connotazione. Finalmente il panorama politico adesso è molto chiaro, il Popolo ha votato con scienza e coscienza, senza nessun mal di pancia, senza stimoli viscerali e, soprattutto, si è liberato di quei fardelli pseudoi deologici che ci hanno tenuto fermi per troppi anni. Nonostante le difficoltà di questa guerra non dichiarata, subdola e, quel che è peggio, solo economica, gli italiani non si sono lasciati intimorire dalle ingerenze dei “paesi amici”, che tutt’ora dopo il voto continuano a trattare l’Italia come se fosse un paese del terzo mondo in cui non esistono ne libertà, nè democrazia. Per questo il voto ha determinato la vittoria del centrodestra, come nel 1994: il centrosinistra ha fallito ancora una volta.
La sinistra non è stata in grado di fare la sinistra, è diventata il braccio armato dell’economia globalizzata, della burocrazia europea, delle banche e ha perso il contatto con la base produttiva del paese, con gli operai, gli arti giani cioè il mondo a loro più congeniale. Ha pensato solo ad ostacolare la democrazia popolare, non facendo ricorso al suffragio universale quando era necessario, ha potuto regnare (perchè così si deve dire) per 12 anni senza alcun mandato elettorale, costruendo governi papocchio con chiunque, pur di ri manere in sella.
Non è utile a nessuno elencare i loro insuc cessi, la loro incapacità a proporre qualcosa di rivoluzionario... Gramsci si rigira nelle tom ba perché nessuno legge più i suoi Quaderni eTogliatti, il Migliore, si alzerebbe di scatto dal suo giaciglio vedendo come hanno rovinato i rapporti con la Russia... Ne potremmo citare di casi, ma soprattutto dobbiamo dire che non hanno presentato alcun progetto. Dopo Aldo Moro, il Diluvio. E non c’è niente da ridere in tutto ciò: senza una sinistra forte ed illuminata, con progetti seri e realizzabili che tengano conto delle tante realtà del paese, non potrà mai esserci una destra costruttiva. Ora che il Paese ha scelto con chiarezza, anche grazie alla diminuzione dei parlamentari, forse sarà possibile sedersi attorno ad un tavolo e discutere di rinnovamento, sia costituzionale, sia di governo. Già nel ‘95 si cercò di arrivare a questo, con la Bicamerale, voluta da D’Alema e Berlusconi, che poi, proprio la sinistra fece fallire per la paura di scomparire. Infine Prodi iniziò la disgregazione della sinistra annacquandola con il centro...
Il nord ha votato con chiarezza dando una lezione alla Lega che ha perso di vista gli obiettivi che ne giustificano l’essitenza stessa, mentre il sud ha deciso di palesarsi come territorio ancora una volta a strascico dell’assisten zialismo. Il centro italia è variegato secondo interessi specifici, ma deciso a cambiare e non è più rosso vermiglio. Oltre il 35% degli aventi diritto non ha votato, come accade in tutta Europa, così i partiti canonici resistono, i cespugli appassiscono e i pasdaran del nulla spariscono. È più interessante e necessario uno spinello e una voglia sessuale omo libera per tutti oppure pensare a come difendere la famiglia e figliare di più per non morire asfit ticamente e per non farsi invadere? Meglio votare o farsi governare dalle paure di ogni genere?
In fondo non siamo proprio così stupidi, abbiamo dimostrato che possiamo votare a settembre, sciogliere le camere a luglio, non aver paura della legge di bilancio (gli americani falliscono ad ogni cambio di amministrazione e poi trovano la quadra con l’opposizione), e samo riusciti a dare concretezza alla parola democrazia dove chi vince governa mentre chi perde realizza una opposizione costruttiva.
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POLITICANDO di Maurizio Maggioni
continua alla prossima pagina 77
POLITICANDO
di Maurizio Maggioni continua dalla pagina precedente
Certo è che se la destra deve fare quello che la si nistra non ha fatto e continua a non fare, allora è corretto che questa destra di Giorgia Meloni possa serenamente governare, anche cercando l’appoggio esterno di quel campo largo che Letta non è riuscito ad ottenere.
Come potranno Renzi e Calenda non aderire al pro getto di revisione costituzionale ch’essi stessi chiedo no? Come non potranno supportare le scelte euro peiste del futuro governo in chiave economica che tenga ben presente gli interessi dell’Italia ormai desta? Difficile pensare ad una opposizione ad oltranza, chi la farà sarà severamente punito dalla storia e dal popolo. Il prossimo governo dovrà dimostrare di essere vera mente all’altezza della situzione, pur tenedo conto del manuale Cencelli che non passa mai di moda. Sarà il primo governo presieduto da una donna ed è di destra, alla faccia delle femministe di sinistra che non sono mai riuscite ad avere ruoli di questo tipo, nemmeno assoldando politici fluidi e politicamente trans-versali. Non serve dichiarare la propria sessualità o voler cavalcare quella degli altri, bisogna avere idee valide e buone per tutta la società, saper soffrire sino in fondo per affermarle e far sì che diventino di tutti, senza attaccare, offendere o umiliare il proprio avver sario. Che sia un monito per il futuro.
I giovani sono coloro che più hanno creato interesse in queste elezioni, sono andati in pochi a votare, hanno votato soprattutto per Renzi-Calenda, ma ancora si sono fatti “drogare” da quei partiti surreali come i 5 Stelle o i cespugli, facendo così il gioco del vecchio sistema. Hanno però fatto una scelta di campo non votando PD.
È stata una battaglia sul web e sui social, dove i vari leader non hanno però avuto la capacità di dirigere i voti se non quelli della società borghese che, non volendo votare a destra, non ha però votato il PD per lanciare un messaggio finale: avete stancato.
Bene, con la stampa contro, con le tv di stato contro, con Ursula che esterna a pochi giorni dal voto contro il popolo italiano, la guerra, non voluta da nessuno che ci sta affamando, (ma noi siamo in prima linea a sostenere il popolo ucraino), con i francesi che vorrebbero metterci sotto tutela, partendo dalla direttrice del fondo monetario ed alcune ministre di “Micron”, possiamo dire che questa tornata elettorale è stata stupenda, abbiamo dimostrato chi siamo.
Un popolo stupendo, libero, pensatore, amante della democrazia, quella vera che viene da Atene e si instaura a Roma, noi che fondiamo la Cee e poi l’Europa Unita, noi siamo la vera cultura europea, noi saremo il faro della libertà del futuro. Speriamo che i nuovi Eletti e i Mandarini capiscano bene tutto ciò e che la magistratura stia ferma un giro, lasciando emergere le potenzialità delle decisioni prese con il voto dal Popolo Italiano. Per aspera ad astra, ora tocca a noi dirigere la navicella spaziale del nuovo vento europeo, come sta facendo AstroSamantha.
Il mondo e gli “amici” americani capiscano che siamo migliori e più affidabili dei tedeschi infingardi e dei francesi sciovinisti. Siamo italiani!
Italiani veri cantava Toto Cutugno applaudito anche da Sandro Pertini, il Presi dente per antonomasia. Siamo risorti da Mani Pulite e Sigonella 30 anni fa e sicuramente sapremo tenere la barra al centro per un cambiamento definitivo.
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Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare. (Winston Churchill)
LUPUS IN FABULA
Benito Melchionna Procuratore emerito della Repubblica
I- Leggi e salsicce
QUALE DIRITTO, QUALE GIUSTIZIA
2- Il diritto tra politica e sovrastrutture
Potrà forse stuzzicare la curiosità del lettore la storiella da me raccontata tra i dialoghi irriverenti del Saggio “Elogio della Trasgressione” (2015).
Si presta, infatti, ancora a qualche amaro umorismo l’esila rante aforisma attribuito al cancelliere di ferro Otto von Bi smarck (1815-1898): “se ti piacciono le leggi e le salsicce non guardare mai come vengono fatte”
È noto che quel navigato marpione di statista prussiano, ide atore della realpolitik, si intendeva sia di leggi sia di salsicce.
Avrà perciò avuto le sue buone ragioni per consigliarci di non andare a sbirciare troppo all’interno di entrambe.
L’ironica massima del principe “anarchico severo” ci fa anzitut to riflettere sul fatto che le leggi vengono confezionate nelle segrete stanze dei bottoni, ben lontano da occhi indiscreti; allo stesso modo in cui nelle appartate cucine viene manipolata senza tanti scrupoli la carne di maiale.
Possiamo allora dire che, quando il diritto e/o la consuetu dine impongono regole troppo indigeste, la gente soffre e si indigna a vuoto, così come si rode il fegato se mangia grassi e salumi in eccesso.
Il nostro codice penale stabilisce ovviamente che “nessuno può invocare a propria scusa l’ignoranza della legge”: ciò per evitare, ad esempio, che un ladro possa difendersi sostenen do che non sapeva che il furto fosse reato. Ma come la mettiamo se vediamo che la gente comune igno ra l’abc dell’ordinamento giuridico e finanche i princìpi fonda mentali della Costituzione?
Ciò deriva anzitutto dal fatto che solo da un paio d’anni si cerca di insegnare (poco e male!) nella scuola media i rudi menti dell’educazione civica.
Pertanto, l’inadeguata formazione scolastica e civica in dire zione della cittadinanza attiva e responsabile è certamente tra le cause del degrado sociale e della instabilità, che da qualche decennio caratterizza il nostro sistema politico-isti tuzionale. Guarda caso, un sistema che si basa sulla centralità rappresentativa del potere legislativo del Parlamento, libera mente espresso appunto dalla sovranità attribuita al popolo, prudentemente contenuta “nei limiti e nei modi” della Costi tuzione (art. 1 Cost.).
Il diritto, inteso come complesso di norme legislative che discipli nano i rapporti sociali, viene “fabbricato” dalle maggioranze parla mentari di turno. Le quali sono spesso sollecitate dall’incalzare del mondo che cambia a “riconfezionarle” (spesso... pasticciandole) con nuovi e diversi ingredienti.
Le elezioni politiche del 25 settembre 2022, in netta discontinuità con il più recente assetto politico, hanno assegnato la maggioranza parlamentare e di governo alla coalizione di centrodestra. Per essa si aprono quindi spazi di potere in grado di immaginare nuove (più qualificate?) prospettive di convivenza, alternative rispetto all’attuale pantano istituzionale.
Qualcuno fa in ogni caso notare che di solito la gente dà fidu cia e consenso, in larga misura, a quei governanti che promettono benessere e in più qualche sussidio, nel solco (magari arato in ec cesso!) dei pur sacrosanti “doveri inderogabili di solidarietà” indicati nell’art. 2 Cost.
Tale ampia adesione risulta ovviamente “forzata” nei regimi totalita ri; ma si registra in parte - attraverso scelte volubili e disinformateanche nelle “democrature” delle civiltà in crisi, come la nostra. Dove in effetti il potere, gestito sottobanco dietro una facciata di legalità, è esercitato da sovrastrutture che tendono a lasciare il popolo in bra ghe di tela, soprattutto con la strumento del diritto: vedi, al riguardo, i potentati economico-finanziari nazionali e sovranazionali, i massme dia di propaganda bla-bla-bla, i partiti e i corpi sociali intermedi organizzati per sostenere interessi precostituiti e frammentati… Perciò anche i nuovi padroni del vapore, stando a quanto messo nero su bianco nei programmi elettorali, annunciano di voler met tere mano a profonde innovazioni sul versante sociale, economico e politico. A cominciare dalla razionalizzazione della spesa e del debito pubblico con la introduzione della flat tax (tassa piatta), e riscrivendo la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza (Nadef). Ciò allo scopo di arginare in primis la grave emer genza economica e in particolare il caro energia, con le bollette di luce e di gas ormai insostenibili per le imprese in difficoltà e le famiglie bisognose.
Si intende poi proseguire con il “riposizionamento” dell’Italia nel contesto geopolitico internazionale sconvolto dalla guerra in Ucrai na; rivedendo quindi - nel segno di risorgenti nazionalismi identi tari - la nostra “collocazione” nel quadro dell’Unione europea, rive dendo tra l’altro la prevista supremazia dei Trattati europei rispetto alla legislazione interna.
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Via Bono,
QUALE DIRITTO, QUALE GIUSTIZIA
3- Verso una “giustizia giusta”?
Oltre che dalle buone relazioni e dal rispetto della dignità di ciascuno, la pace e l’ordine sociale dipendono dall’osservanza della legalità. La quale tuttavia, per essere condivisa e responsabilmente applicata, deve a sua volta ispirarsi e coincidere con i valori di equità e di giustizia; il che ovviamente non si verifica nei casi di leggi inique e dispotiche quali quelle che, ad esempio, decretano la guerra oppure il respingimento dei migranti e dei rifugiati con i muri e/o con le armi.
BERGAMO MAGAZINE BRESCIA MAGAZINE
Aut. Tribunale di Bergamo n°3 del 22/01/1992
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Hanno collaborato: Maurizio Maggioni Benito Melchionna Giorgio Paglia Andrea Romano Valentina Visciglio Stampa: Euroteam Nuvolera (Bs)
Stampato con inchiostri a base vegetale.
Per quanto riguarda in particolare la questione giustizia, la nuova maggio ranza intende anzitutto procedere alla revisione di alcuni punti della Costitu zione, tra cui il presidenzialismo e il rafforzamento delle autonomie regionali; e annuncia poi altre importanti modifiche all’ordinamento costituzionale concernenti: - la composizione e le funzioni del Consiglio superiore della magistratura (Csm); - la separazione delle carriere dei magistrati del P.M. e dei giudici; - la eliminazione dell’obbligo dell’azione penale da parte del pubblico ministero (art. 112 Cost.)
Tuttavia, a questo riguardo occorre fare i conti con l’art. 138 Cost. che, per la revisione della Costituzione e delle altre leggi costituzionali, richiede proce dure complesse, la maggioranza assoluta dei componenti di ciascuna Came ra e la possibilità di chiedere referendum popolare Comunque, per ovviare alla persistente insofferenza nei confronti di una “giustizia ingiusta”, già la legge costituzionale 22.XI.1999, n. 2, in adeguamento ai vincoli fissati dall’art. 6 della Convenzione europea dei diritti dell’uomo (Cedu), ha inserito nell’art. 111 Cost. il principio del “giusto processo”, che tra l’altro garantisce - almeno sulla carta - la parità tra accusa e difesa. In tale direzione, il 28 settembre 2022 il Consiglio dei ministri ha definitiva mente approvato la travagliata Riforma Cartabia, ossia i testi dei tre decreti delegati sul rito penale, su quello civile e sull’ufficio del processo (abbrevia zione dei tempi delle indagini, digitalizzazione dei fascicoli processuali, giustizia riparativa, ecc.).
La suddetta Riforma, però, non convince la coalizione di centrodestra che, appena giunta al comando, si dichiara pronta a rivederla in più punti, con specifico riguardo alle norme (da definire) sull’ordinamento giudiziario. Sarà pertanto necessario tornare ad incontrarci per cercare di approfondire almeno i temi più dibattuti relativi alla… giustizia giusta. (B.M.)
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