REVOLUCION
manifestante è colui che prende parte a una pubblica manifestazione, perlopiÚ di protesta.
Celerino è il nome tradizionale degli agenti della Polizia di Stato impegnati nelle operazioni di ordine pubblico. Il nome deriva da “la Celere”, ovvero l’insieme dei “Reparti Celeri” autotrasportati di Pubblica Sicurezza.
Dell’anno 2011, la parola indignados rimarrà a segnare l’epoca della nuova e mansueta ribellione giovanile; e sarà messa insieme, nel nuovo glossario, a parole antiche come tenda, piazza, accampamento, occupazione; o formule, tipo «99 per cento»; o a luoghi esotici come Tahrir; o a nuvole, come Twitter. Se mettete insieme tutte le pagine di indignati così come, per esempio, appaiono su Facebook, otterrete una potente geografia inaspettata dello stato degli accampamenti della gioventù nel mondo: attraversa tutti gli Stati Uniti, e deborda in America Latina, con forte attivismo in Cile; occupa tutta la vecchia Europa; è accampata nelle piazze del Nord Africa, di Israele, della Siria, arriva anche in Australia. Ma tutto ha avuto inizio dalla Spagna, entrata in verticale crisi economica dopo anni di “miracolo”, e in qualche maniera la Spagna è stata la prima a ricevere il contagio dell’altra sponda del Mediterraneo, con l’Egitto e la Tunisia improvvisamente e inaspettatamente svegliatisi da un torpore che si credeva garantito per l’eternità (era la polizia che lo garantiva, s’intende). Tutto inizia il 15 maggio 2011, quando viene fissato un appuntamento in decine di piazze della Spagna
per esprimere, per dirla con un eufemismo, il proprio disagio. Il lavoro che non c’è, il precariato, la scuola che costa tantissimo, l’avvenire incerto e l’amara sensazione di non contare niente. Funziona, arrivano in tantissimi; vuol dire che il disagio esisteva davvero. E si incanala subito in una richiesta di «democrazia». Non tanto di «maggiore democrazia», o – e sarebbe stato anche questo possibile – di «minore» democrazia, ma proprio dell’essenza della questione: partecipazione, uguaglianza (ogni testa un voto), vigilanza nei confronti dell’abuso di potere. Ai giovani spagnoli la democrazia è piaciuta; e proprio perché in qualche modo le sono affezionati, la ricordano con nostalgia, ma sanno bene che il suo stato di salute è pessimo. È ingiusta, perché privilegia i ricchi; è egoista, perché ha formato una casta di professionisti insensibili; è immorale perché usa il denaro per ottenere quello che vuole, riduce a nulla il voto, protegge unicamente se stessa. E, conclusione: «non ci rappresenta».
BURN BABY BURN
ABBI CORAGGIO DELLE TUE AZIONI
...E NON DIMENTCARE i compagni!
Loukanikos, il cane anarchico greco: Coraggioso, poco amante della polizia, non indietreggia nemmeno quando partono i fumogeni.
THE END