2 minute read
La comunicazione
7 . ALTRE INFORMAZIONI
La comunicazione
Anche sul fronte della comunicazione, il 2020 è stato un anno fuori dal comune. La resilienza dell’organizzazione e delle sue varie componenti nell’affrontare una situazione economica e sanitaria del tutto imprevista, ha portato ad adottare una enorme flessibilità e prontezza di reazione anche nella capacità dell’organizzazione di comunicare, internamente e esternamente e di rimanere in connessione con i diversi stakeholder.
Tra febbraio e giugno, l’organizzazione ha vissuto diverse fasi di adattamento alla situazione, segnate da rimodulazioni delle attività di raccolta fondi, programma e comunicazione, ridefinendo campagne e ripensando gli obiettivi, con l’intento di rimanere un attore rilevante per le proprie audience ma soprattutto di rispondere ai diversi bisogni dei donatori, delle aziende/partner che ci supportano, delle nuove esigenze nate sui territori e nelle comunità in cui siamo presenti.
L’organizzazione ha avuto l’ambizione di presentarsi come una comunità coesa e resiliente anche sul fronte della comunicazione che ci ha visto:
» rafforzare la nostra presenza online (sito/ piattaforme social) con piani editoriali sempre aggiornati e sempre orientati a relazionarsi con le audiences di riferimento; » rimanere in connessione continua con i nostri stakeholder: attivisti/donatori, corporate/ partner e alleanze/territori, trovando anche soluzioni nuove per assicurare la qualità delle relazioni in condizioni diverse; » proporre campagne valoriali e strumenti innovativi con registri comunicativi non convenzionali » puntare sempre più a una comunicazione coerente: perché le narrazioni devono essere specchio delle azioni Le nostre parole guida nella comunicazione sono stati i nostri valori: coraggio, inclusione, empatia, solidarietà. Parole che hanno caratterizzato anche la comunicazione interna, in un momento in cui molte organizzazioni/ aziende per via del prolungato smartworking, hanno assistito a una popolazione aziendale che si trovava in una situazione di preoccupazione oltre che di “isolamento emotivo” e rafforzando una serie di attività di comunicazione interna coerenti con quella esterna.
Lo storytelling dei primi sei mesi ha raccontato l’impegno, l’entusiasmo, la tenacia, con una serie di iniziative volte a rafforzare il posizionamento dell’organizzazione, in coerenza con le ambizioni strategiche e con quanto svolto prima del Covid 19 e dandone continuità dopo la fase di crisi. Il tono di voce scelto è stato quello della positività, dell’autorevolezza, centrato sul mettere in luce l’aumento delle disuguaglianze per chi nelle fasi di crisi pandemica sconta il prezzo più alto: giovani, donne, migranti, comunità dei paesi più poveri.
Abbiamo quindi adottato una veloce ridefinizione delle strategie di comunicazione perché i contenuti fossero coerenti con il contesto emergenziale italiano e globale. Durante il primo lockdown l’attività sui media e sui nostri canali digitali si è trasformata nella campagna #Insiemesipuò, in risposta all’emergenza Covid-19 in Italia e nel mondo. Sul versante italiano, l’organizzazione ha risposto, dando visibilità alle principali emergenze segnalate da comunità e territori: l’aiuto alimentare in due contesti particolarmente fragili e disagiati a Corsico (provincia di Milano) e a Napoli; la promozione del Fondo di emergenza #closed4women a favore dei centri antiviolenza in difficoltà nel garantire i servizi alle donne che avevano bisogno di aiuto o a quelle già inserite nei percorsi di uscita dalla violenza, e il sostegno alla piattaforma comunitaria Covid19.