paolo bertuzzo
foto: FRANCESCO BARASCIUTTI
Paolo Bertuzzo
Come definirlo? Grafico? Fotografo? Illustratore? È difficile identificare una attività che, avvalendosi di varie discipline, riesce a raggiungere una sola espressione artistica. Veneziano dal 1951. Comincia a mostrare le sue doti artistiche attraverso dei “graffiti” sulle pareti di casa, poi le sviluppa in maniera più ordinata grazie allo studio. Frequenta prima l’Istituto statale d’Arte di Venezia, sezione Grafica e decorazione del libro, con Carlo della Zorza, e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Venezia con Emilio Vedova. L’incontro con questi maestri della pittura segna per lui una svolta decisiva nel modo di interpretare e comunicare l’immagine, tanto che in alcune esposizioni riceve riconoscimenti per l’incisione ma anche per la pittura. Tra il 1982 e il 1983 partecipa ai seminari di fotografia organizzati a Venezia da Palazzo Fortuny con i fotografi Franco Fontana,A. Gilaridi, F. Roiter, ma si tratta solo di un approfondimento, la fotografia entra nel suo quotidiano già negli anni sessanta con una Kodak Instamatic. Nel 1974 prende in considerazione la tecnica del fumetto collaborando con la casa editrice Sansoni di Milano, nel 1980 è invitato alla prima rassegna nazionale del fumetto a Venezia “Immaginaria”, e infine nel 1999 sempre a Venezia, la rassegna curata da P. Zanotto “I Veneziani del Fumetto”. La grafica lo premia nel 1970 con il primo premio nel concorso per la realizzazione della copertina per la rivista della Camera di Commercio di Venezia. La sua attività nel Comune di Venezia inizia nel 1978, quando, in seguito alla riorganizzazione del settore grafico della Comunicazione Pubblica, viene costituito l’Ufficio Grafico. In questo ambito lavora in progetti per manifesti, libri, opuscoli, nei quali l’illustrazione comunica il messaggio favorendo la “maniera divertente”; tra i più impegnativi quelli riguardanti gli Itinerari Educativi per la scuola, il Carnevale in gondola, inoltre dal 1979 inizia ad illustrare libri di favole per editori italiani e giapponesi. L’invito alla prima “Biennale della Grafica” a Cattolica nel 1984 è una conferma del lavoro maturato nei primi anni di attività. Nel 1999, in occasione del Salone della Comunicazione Pubblica di Bologna,ottiene il primo premio per la grafica congressuale per un manifesto realizzato nel 1997 per l’Assessorato alla Cultura. Con un’esperienza improvvisata, ma non meno impegnativa, si trova nel 1986 ad affrontare la scenografia arrivando tra i finalisti all’VIII concorso del Teatro Comunale di Treviso, da questa esperienza nasce il “coraggio”, a partire dal 2001, di allestire gli stand per il Comune nei vari saloni di Comunicazione Pubblica. La selezione dei materiali grafici da inserire in questo libro non è stata semplice, ma si propone di dare una visione sufficientemente completa dell’attività svolta fino ad oggi. Molti lavori, non meno importanti, sono rimasti silenziosi tra gli scaffali dell’archivio.
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AMBIENTE
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spettacolo
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TRADIZIONI
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