fuoridelcomunePaoloBertuzzo
orientamenti strategici in spazi di comunicazione, marchi, manifesti, editoria e allestimenti nascono tutti sotto un segno comune di coerenza e continuita`. La centralita` del manifesto, come strumento primario di un sistema di comunicazione visiva, evoluzione nel tempo, adeguamento linguistico, progetto di identita` che coniuga rigore con una passione civile.
CITT存 D I VENEZIA
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nuove segnal/azioni veneziane
tourists
venetians
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1998
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2004 2004
2005
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2003 2004
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1997 1997 1998
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1996 1996
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1996 1993
1991 1993
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2005 2000 1997
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2001
1998
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1991 1996 2002
2001 2001/2005 1975
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1981 1998
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1983 1998/2001
2003 2004/2005
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1983
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1984 1989
1991
1990
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1991 1982
1981 1997
21
2001/2005
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1999 1997 1999 2001/1999 1999
2001 1990 2005
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1997 2000 1996 2001
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1984 1996 2002 2004
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2005
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2004 2005 2003
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2005
2003/04/05
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2001 2002 2005
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1994 1992
2003 1994
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1992 2000
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1993 1999
1993 1996
2003 2003
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2004 1996/2001
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1994 1995
1988
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1989 1988
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1988
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foto: FRANCESCO BARASCIUTTI 2001
Paolo Bertuzzo
Grafico? Fotografo? Illustratore? È difficile identificare una attività che, avvalendosi di varie discipline, riesce a raggiungere una sola espressione artistica. Veneziano dal 1951. Comincia a mostrare le sue doti pittoriche attraverso dei “graffiti” sulle pareti di casa, poi le sviluppa in maniera più ordinata grazie allo studio. Frequenta prima l’Istituto Statale d’Arte di Venezia, sezione Grafica e Decorazione del libro, con importanti insegnanti come Carlo della Zorza, e successivamente all’Accademia di Belle Arti di Venezia, con Emilio Vedova. L’incontro con questi maestri della pittura e grafica segna una svolta decisiva nel modo di interpretare e comunicare l’immagine. Tra il 1982 e il 1983 partecipa ai seminari di fotografia organizzati a Venezia da Palazzo Fortuny con i fotografi Franco Fontana, A. Gilardi, F. Roiter, ma si tratta solo di un approfondimento, la fotografia entra nel suo quotidiano già negli anni sessanta con una Kodak Instamatic. Nel 1974 prende in considerazione la tecnica del fumetto collaborando con la casa editrice Sansoni di Milano. Inizia anche ad illustrare libri di favole per editori italiani come Fabbri, Bonechi, Electa, Marsilio, e giapponesi come Shogakukan. Nel 1978, in seguito alla riorganizzazione del settore della Comunicazione Pubblica, collabora all’apertura dell’Ufficio Grafico del Comune di Venezia. Cambia così per l’Amministrazione il modo di comunicare, si progettano manifesti, libri, opuscoli, allestimenti di stand, con una grafica nuova dove trova posto anche l’illustrazione e la fotografia. La selezione dei materiali grafici di questa brochure per mancanza di spazio, non è stata semplice, ma si propone di dare una visione sufficientemente completa e, aggiornata dell’attività svolta fino ad oggi. Molti lavori, non meno importanti, sono quindi rimasti silenziosi su gli scaffali dell’archivio.