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SPECIALE IL MESSAGGERO

IL MESSAGGERO MARTEDÌ 10 LUGLIO 2012

Lovano-Rava all’Arena C’èancheNididinote

C

di FABIO NUCCI

Il pannello che disegna una radio anni 80 sul palco annuncia il concerto della sera, il Radio music society tour di Esperanza Spaulding. Sul main stage di Umbria Jazz, con la musica va in onda la tecnologia e il suono di un sistema audio, Energy 15, utilizzato per la prima volta in Italia. Tra i punti fermi del festival, il direttore Carlo Pagnotta pone la qualità audio-luci, al Santa Giuliana come ai Carducci o in piazza IV Novembre. Un aspetto che da anni tira in ballo Reference Laboratory di Angelo Tordini. Batte all’arena il cuore pulsante del suono Uj che contende a Montreux il titolo di festival più tecnologico. «Sono gli unici che vantanounufficio di produzione tecnica spiega Tordini - ma ci vogliono anche gli uominigiusti che sappiano interpretare al meglio, ad esempio, la tecnologia del cavo». Perché un sistema da migliaia di watt andrebbe sprecato, non fosse per i circa 2 chilometri di cavi che si intrecciano sopra e sotto il palco. Stesi lungo il palco, arrampicati fin sopra la copertura, nascosti nel retro, «hanno la loro dignità, sono un nodo decisivo». Il cablaggio Reference consente ad esempio di isolare la power box che dalla centrale elettrica smista l’energia per gestire audio e luci. «Viene annullata la distorsione causata dall’elettricità ma il nostro cavo mantiene fedele l’audio non disperdendo le frequenze alte», spiega Tordini. Il lavoro inizia a maggio con l’elaborazione dei progetti audio («ogni artista ha il suo layout del palco») e durante il festival, la vita all’Arena comincia alle 7: tutti a raccolta per i concerti della serata, tarando il tutto sul massimo che serve. Ieri sera, ad esempio, il riferimento era la mini big band della Spaulding, inscena dopo il quartetto Scofield. Per l’intero festival, la stella polare è tuttavia Sting, annunciato con una squa-

Lavori in corso quotidiani all’Arena: l’allestimento del palco in stile Esperanza Spaulding, ieri in concerto (Foto Marco Giugliarelli)

URIOSO, ma vero. I vigili urbani sono chiamati a controllare i vicoli. Non tanto per eventuali violenze, ma contro la minzione selvaggia. In città non si trovano bagni pubblici e in occasione di Uj si può vendere alcol fino alle due e mezzo di notte. Come fare? Forse qualcuno deve rimettere l’urologio.

L’Arena apre al progetto Sound prints che vede il ritorno a Uj del sassofonista Joe Lovano che completa il quintetto del chitarrista Dave Douglas con Linda Oh al contrabbasso e Joey Baron alla batteria. A seguire, sempre stasera, Rava on the dancefloor, il tributo che Enrico Rava e il Parco della musica jazz lab dedicano a Michael Jackson. Al Morlacchi, round midnight, c’è il «fiatista» Scott Robinson come guest della Eastman jazz orchestra di Ryan Truesdell. Alle 17,30, nello spazioUmbria (sala Cannoniera, Rocca Paolina), la presentazione di Nidi di note, progetto che spiega come la musica e la lettura possono far crescere meglio. Interviene Paolo Fresu.

Calde note in salsa ipertecnologica

Per la prima volta in Italia il sistema audio da 85mila watt. Luci e palco modello Sting IL BACKSTAGE DI REID & CINDY È vero non era la Macy Gray di Sanremo Tre uscite con tre abiti in altrettanti colori e sfumature le stesse che la sua voce, con la big band di David Murray hanno condotto Uj tra soul e gospel

Vernon Reid e la Perugia Jazz Orchestra col direttore Mario Raja primo sax A lato l’inossidabile Jack Bruce versione Spectrum Road con Cindy Blackman Santana alla batteria

Rileggendo il passato di Tony Williams e Cream il concerto degli Spectrum road ha segnato un salto in avanti e anche la presenza dell’organo hammond di John Medeski non fa pensare a questo sound come a qualcosa concepito 40 anni fa. Il progetto di Jack Bruce è quanto mai attuale e lo dimostrano gli apprezzamenti che circolavano a fine esibizione tra gli spettatori. Si parlava di «energia» e «modernità» ma anche di quattro stili che si fondono in un a visione unica della musica. Che per Cindy Blackman-Santana e Vernon Reid «non è indipendente daldra di tecnici che analizzeranno ogni metro quadrato della platea. «Il segreto è riprodurre quanto accade sul palco in modo appropriato», spiega Tordini. «Il pubblico non si scalda se il suono non lo avvolge». Per farlo, ecco il sistema Energia (linearray Adamson) chesviluppa 85mila watt «da sfruttare in dinamica non in volume«. Le due componenti sono appese, nascoste ai lati del palco: non semplici altoparlanti anche se sfruttano l’idea dei diffusori sovrapposti delle chiese. «Qui c’è anche tecnologia meccanica, con due motori per orientarli e coprire al meglio la platea». Con il doppio sub woofer alla base, che evita ogni ritorno sul palco che non siano le spie dei musicisti, i diffusori side, front e lip field, il suono arriva con la stessa intensità e dinamica sia stando in gradinata che seduto in prima fila. A prova di labirinto e di dettaglio.

Quella fusione jazz-rock che arriva dal cuore l’intelletto, dal cuore, dall’educazione e dalla voglia di fare». Il concerto è appena finito, ma nel backstage, il chitarrista (che ricorda la sua ultima volta in Umbria, «con i Living Colour, tanti tanti anni fa») e la batterista si prestano a raccontare il loro progetto. «È bello sapere che viene considerato moderno - aggiunge Reed - ma è lui (riferito a Williams) che ci

ha ispirato: era molto avanti e per questo è considerato ancora oggi attuale, come il brano cantato da Cindy (Where)». Partecipare a un festival jazz è poi un passaggio naturale. «Dal jazz mutuiamo improvvisazionema anchearmonie e influssi reciproci», aggiunge Cindy. «Anche se attingiamo al jazz rock, la nostra è una musica unica cui è diffici-

le dare un nome anche per il fatto che ognuno di noi quattro e ogni volta che saliamo sul palco non sappiamo mai cosa ci aspetterà». C’è anche il divertimento di avere una donna nel gruppo. «Ogni volta che ci troviamo ci divertiamo a fare battute», svela Reed. «Ma io non guardo giù verso di voi», si limita a dire Cindy. E la possibile reunion dei Cream? «Chi lo sa. Si sono esibiti insieme già cinque anni fa ricorda Reed - e se in futuro succedesse ancora sarebbe bellissimo». E Cindy: «Ancor più bello se chiamassero anche noi, magari per fare un cd insieme».

DIETRO LE QUINTE

Con i video-candid, Uj vola anche sul web Dal sound-check al concerto, tutto il racconto del retropalco

AngeloTordini Tordiniindica indica il line array Adamson Angelo il line array Adamson

È una sorta di daily news, un report video quotidiano che racconta Uj dal retropalco. Li realizza e li produce lo staff Reference che ogni giorno cura riprese e montaggio dei concerti dell’Arena. «Una sorta di candid camera», spiegano dallo stand di Piazza Italia I video, visibili su referencelaboratory.com e su youtube , nascono dalle riprese del perugino Michele Patucca con il progetto coordinato da Armando Grati (responsabile web) con il gruppo in azione a Perugia per i 10 giorni Uj che si completa con Lorenzo Curzi, Luca Poli (sales) e Claudio Bargoni (marketing). Riprese inedite, per vedere che capita durante il soundcheck ma anche per dare un punto di vista diverso dei concerti, raccontati attraverso i tre minuti di cronaca concessi, sufficienti a dare un’idea originale e nuova del festival. -MSGR - 06 UMBRIA - 36 - 10/07/12-N:

DIETRO LE QUINTE

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