Bilancio Sociale 2009/2010
Fondazione Adecco per le pari opportunitĂ
INDICE LETTERA DEL SEGRETARIO GENERALE 4 LA METODOLOGIA
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capitolo I
L’IDENTITÀ DELLA FONDAZIONE 7
ll Contesto di riferimento 8 La Vision 9 La Mission 9 I Valori 10 Il Codice Etico 11 La Relazione Annuale del Codice Etico 15 Gli Organi istituzionali 16 La Struttura interna 19 Le Strategie 20
A cura di: Irene Canavese Laura Ciardiello Monia Dardi Caterina Ietti Michaela Imperatori Stefania Paglialunga Claudia Previotto Supervisione: Claudio Soldà Fondazione privata senza fini di lucro Piazza Diaz, 2 – 20123 Milano Tel. 02.88142605 Fax 02.88142630 fondazione.adecco@adecco.it www.fondazioneadecco.org Iscritta nel registro delle persone giuridiche della Prefettura di Milano
capitolo II
LE ATTIVITA’ DELLA FONDAZIONE 21
Il percorso di educazione al lavoro 22 La storia della Fondazione 29 I Cinque Programmi istituzionali 32 I Progetti del 2009 e del 2010 35 Altre attività 63
capitolo III
LA RELAZIONE SOCIALE 65 La Mappa degli Stakeholder 66 Gli Indicatori 67 L’Opinione e i giudizi degli Stakeholder 80 Gli Obiettivi di miglioramento 88
capitolo IV
LA RELAZIONE ECONOMICA 91
Lo Stato Patrimoniale 92 Il Rendiconto della Gestione 94 La Nota Integrativa 66
QUESTIONARIO BILANCIO SOCIALE 2009-2010
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LETTERA DEL SEGRETARIO GENERALE
Con il piacere e l’entusiasmo che abitualmente accompagnano questi importanti appuntamenti, presentiamo ai nostri attenti interlocutori il Bilancio Sociale 2009-2010 della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità. Prosegue il dialogo con i nostri stakeholder al fine di riuscire nel tentativo di soddisfare le loro crescenti e mutevoli esigenze informative e di rispondere alla necessità di comunicare gli effetti sociali del nostro intervento, esplicitando la coerenza tra scopi statutari, attività, modalità operative e risultati raggiunti. In modo omogeneo rispetto agli anni precedenti, abbiamo voluto rappresentare in un quadro unitario il rapporto tra visione, obiettivi, risorse e risultati, abbiamo confermato la formulazione dei nostri valori e delle nostre finalità, abbiamo identificato i programmi ed i progetti e chiarito gli indirizzi e le priorità di intervento. Il periodo di riferimento del documento è stato caratterizzato da una recessione economica con riflessi molto negativi sul
LA METODOLOGIA
mercato del lavoro, con una riduzione del tasso di partecipazione ed un ampliamento della platea di soggetti con difficoltà di ingresso o reingresso. Sono aumentati i bisogni dello svantaggio ed è cresciuto il loro grado di complessità. Ci siamo trovati a operare in un contesto più difficile che ha richiesto impegni e sforzi maggiori rispetto al passato. In questa direzione si è posto lo sviluppo di nuove attività, l’utilizzo di nuovi strumenti e la ricerca di nuove collaborazioni sui singoli territori in cui abbiamo operato avviando nuove formule di sperimentazione. Ci auguriamo che la rendicontazione di informazioni economiche e contabili all’interno di un’analisi dei fatti e delle operazioni così come la proponiamo nelle pagine seguenti, possa essere la chiave di lettura opportuna per chi vuole conoscere e valutare la nostra realtà. In conclusione, vogliamo ricordare che, nel solco della nostra tradizione, i contenuti di questo bilancio sono frutto di un intenso ed impegnativo lavoro della struttura interna.
Claudio Soldà
L’edizione del Bilancio Sociale 2009 – 2010 ha introdotto alcune innovazioni rispetto all’edizione precedente: prendendo in considerazione alcuni importanti feedback da parte dei nostri stakeholder abbiamo rivisto e semplificato la parte redazionale dei progetti aggiungendo alcune voci di sintesi. Abbiamo raccolto maggiori testimonianze proprio per rendere i nostri interlocutori parte integrante del Bilancio Sociale dando maggiore risalto agli effetti e alle considerazioni finali sui percorsi di educazione al lavoro pensando che l’efficacia dei progetti sia ben rappresentata nelle parole dei nostri stakeholder. La metodologia nel percorso di educazione al lavoro rimane l’area che più ha richiesto una continua evoluzione ed integrazione di nuove conoscenze. Molti progetti hanno infatti introdotto elementi innovativi sia in termini di nuovi bisogni dei beneficiari sia in termini di livelli diversi di intervento. Il Bilancio Sociale 2009 – 2010 continua ad esprimere la nostra volontà di volere condividere la nostra esperienza e il nostro know-how favorendo un confronto e un dialogo costruttivo con tutte le realtà impegnate nell’inclusione lavorativa di soggetti svantaggiati.
Il Bilancio Sociale
Note alla lettura del documento Nel Capitolo I viene presentata l’identità della Fondazione: i valori, la vision, la mission, le strategie e il Codice etico con annessa la relazione di monitoraggio, controllo e di verifica dei principi. Nel Capitolo II è descritta la storia della Fondazione, le tappe principali e le trasformazioni che hanno cambiato e migliorato la metodologia soprattutto nei confronti dei beneficiari che sono diventati sempre più il centro dei nostri progetti. Il Capitolo III sulla “relazione sociale” mostra in maniera analitica gli indicatori sociali e i risultati ottenuti nel corso del 2009 – 2010 . Il Capitolo IV fa riferimento al bilancio economico contabile, approvato dal Consiglio di Amministrazione. Anche in questa redazione non è stato elaborato il Valore Aggiunto in quanto difficilmente rilevabile per la nostra organizzazione.
i principi di redazione del bilancio sociale della fondazione individuati dal gbs Responsabilità: responsabilità nei confronti di ogni stakeholder individuato nei cui confronti la Fondazione si impegna a rendere conto delle sue attività Identificazione: complete informazioni circa la struttura, l’identità i valori di riferimento e il governo della Fondazione Trasparenza: al fine di rendere comprensibili ai terzi il sistema di rilevazione e di riclassificazione Inclusione: dare voce a tutti gli stakeholder direttamente o indirettamente esplicitando la metodologia di indagine. Le esclusioni verranno motivate Coerenza: delle politiche adottate con i valori di riferimento dichiarati Neutralità: e indipendenza da interessi di parte Competenza di periodo: rilevazione dell’impatto sociale nel momento in cui si realizzano Prudenza: aziendale
nella rappresentazione della realtà
Comparabilità: dei dati nei confronti dei bilanci dei prossimi anni Comprensibilità, chiarezza ed intellegibilità: informazioni contenute devono essere chiare e comprensibili Periodicità e ricorrenza: essendo complementare al bilancio di esercizio esso corrisponde al periodo amministrativo di quet’ultimo Omogeneità: nelle espressioni quantitative monetarie Utilità: informazioni utili a soddisfare le aspettative del pubblico Significatività e rilevanza: tener conto dell’impatto che gli eventi economici e non hanno prodotto nella realtà circostante Verificabilità dell’informazione: verificabilità della costruzione del procedimento di raccolta e rendicontazione dei dati e delle informazioni Attendibilità e fedele rappresentazione: informazioni sono una fedele rappresentazione senza errori e pregiudizi. Prevalenza nelle informazioni degli aspetti sostanziali su quelli formali
capitolo I L’IDENTITÀ DELLA FONDAZIONE
Grafica: Virtual Coop Coop. Sociale ONLUS
ll Contesto di riferimento La Vision La Mission I Valori Il Codice Etico La Relazione Annuale del Codice Etico Gli Organi istituzionali La Struttura interna Le Strategie
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Capitolo I
IL CONTESTO DI RIFERIMENTO Il contesto economico del 2009 e 2010 ha evidenziato una continuità con la crisi iniziata nel 2007. La prima recessione dell’epoca della globalizzazione è stata caratterizzata da una rapidità nella propagazione grazie alla diffusione dei canali della finanza rispetto a quelli dello scambio commerciale che impiegano reazioni più dilatate. I settori maggiormente colpiti sono stati quelli dell’industria (settore manifatturiero) e dell’edilizia (crisi del mercato immobiliare). I dati ISTAT confermano però che anche il 2010 lascia un’eredità pesante sul fronte occupazionale: il numero degli occupati è stabile (442.000), ma i disoccupati sono aumentati di 7.000 unità rispetto al 2009 (già nel 2009 erano aumentati di 6.000 unità rispetto al 2008). Il tasso di disoccupazione sale quindi al 5% (4% per gli uomini, 6% per le donne), un valore più che raddoppiato nel 2008. Il dato più preoccupante tuttavia è rappresentato dall’incremento dei tassi di disoccupazione giovanile (15-24 anni) giunti al 27.8% per gli uomini e al 30.9% per le donne.
L’IDENTITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Vengono anche maggiormente delineate le linee guida per la formazione che da procedurali dovranno diventare maggiormente improntate verso le conoscenze, le competenze e le abilità grazie ad un miglioramento della rilevazione dei fabbisogni territoriali e professionali e valutando il riconoscimento dell’apprendimento non formale2. In questo difficile contesto socioeconomico permangono ancora delle forti criticità, soprattutto per le politiche attive nei confronti delle persone con svantaggio sociale. La Legge di Stabilità, approvata in via definitiva dal Senato (Atti Senato, 2464) il 7 dicembre 2010, riduce la spesa sociale: per il 2009, il finanziamento complessivo al Fondo per le Politiche Sociali è stato di circa 584 milioni (60 al Ministero, il resto alle Regioni). L’impegno per il 2010 scende ancora: 435 milioni complessivi da suddividere fra Regioni (380 milioni) e Ministero.
LA VISION
Il rapporto CNEL sul mercato del lavoro 2008/20091 evidenzia la perdita del numero di occupati per gli uomini di 274mila mentre per le donne le perdite appaiono più contenute 105mila. Analizzando le caratteristiche della disoccupazione emergono delle analogie con altri paesi europei: l’incidenza della disoccupazione sui giovani, sui lavoratori meno istruiti e sul minor coinvolgimento della componente femminile.
La Fondazione contribuisce alla realizzazione di un mercato del lavoro accessibile nel rispetto dei principi di: • Non discriminazione • Pari opportunità • Diritto al lavoro • Inclusione sociale
L’andamento più favorevole per le donne è effetto della caratterizzazione settoriale e dalla crescita del tempo parziale (2,4 punti percentuali): dal 1998 al 2008 il tempo parziale è passato dal 6% al 14,8%.
in cui ogni persona abbia la possibilità di esprimere il proprio potenziale valorizzando la propria diversità.
L’accordo con le Regioni sugli ammortizzatori sociali del febbraio del 2009 ha consentito di sostenere il reddito dei lavoratori (compresi gli atipici e temporanei) mettendo in atto le misure di protezione del reddito. Garantendo una continuità del rapporto di lavoro attraverso l’estensione straordinaria della cassa integrazione e incentivazione dei contratti di solidarietà, è stato possibile mantenere e limitare la caduta occupazionale riconosciuta anche dal G20 di Washington. A tal proposito I ministri del lavoro e occupazione si sono incontrati per discutere sulle misure adottate e per quelle ancora da approntare per affrontare il quadro economico di crisi mondiale.
LA MISSION La Fondazione ha come scopo esclusivo l’istruzione e l’educazione al lavoro finalizzata a sostenere l’integrazione nel mercato del lavoro di gruppi di persone che hanno difficoltà nella ricerca di un’occupazione. La Fondazione ha deciso di dedicare il proprio impegno a cinque gruppi in particolare:
Le raccomandazioni concordate sono state: accelerare la creazione di occupazione per assicurare una ripresa duratura e una crescita sostenibile, rafforzare i sistemi di protezione sociale e promuovere politiche attive del mercato del lavoro, porre l’occupazione e la riduzione della povertà al centro delle strategie economiche nazionali e internazionali, migliorare la qualità dell’occupazione per i nostri cittadini e preparare i lavoratori alle sfide e opportunità future. Il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ha redatto il piano triennale per il lavoro “Liberare il lavoro per liberare i lavori” nel quale vengono previsti determinati interventi sia legislativi attraverso il ripristino della legge Biagi reintroducendo e ampliando la regolazione delle tipologie contrattuali che possono facilitare l’accesso al lavoro (contratto a termine, somministrazione di lavoro, intermittente, buoni lavoro o voucher, apprendistato con formazione aziendale, ammissibilità del cumulo tra lavoro e pensioni) sia relativi a misure di sicurezza del lavoro (dal Testo Unico sulla sicurezza all’introduzione della patente a punti in edilizia e di qualificazione delle imprese). 1
Rapporto CNEL sul mercato del lavoro 2009 – 2010 - 20 luglio 2010
• Persone con disabilità • Persone disoccupate di lunga durata • Donne con carichi di famiglia • Persone over 40 • Atleti al termine della carriera agonistica Nel perseguimento di questo obiettivo la Fondazione può instaurare relazioni istituzionali o concludere accordi con entità pubbliche e private a livello sia nazionale che internazionale e partecipare a programmi di attività europei.
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Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali “Piano triennale per il lavoro - Liberare il lavoro per liberare i lavori” 30 luglio 2010
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo I
L’IDENTITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
I VALORI
IL CODICE ETICO
I valori che guidano ed ispirano le azioni della Fondazione sono individuabili nei principi che tutelano i soggetti più deboli del mercato del lavoro.
Il codice formalizza i principi guida della Fondazione nelle relazioni con tutti i suoi Stakeholder, individuando per ciascuno di loro i valori, gli impegni e il contesto di attuazione. Il codice etico è stato redatto nel 2004 in seguito ad un confronto fra tutti i dipendenti della Fondazione i quali hanno declinato una serie di principi e di valori verso ogni interlocutore nei confronti dei quali l’attività svolta ha un impatto.
La non discriminazione “Fatte salve le altre disposizioni del presente Trattato e nell’ambito delle competenze da esso conferite alla Comunità, il Consiglio deliberando all’unanimità su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento Europeo, può prendere i provvedimenti opportuni per combattere le discriminazioni fondate sul sesso, la razza o l’origine etnica, la religione o le convinzioni personali, gli handicap, l’età e le tendenze sessuali.” (Trattato di Amsterdam, art. 13). Dal principio di non discriminazione sancito dal Trattato di Amsterdam può e deve derivare una politica attenta a valorizzare nel concreto la persona come risorsa, umana, morale, sociale, economica, culturale. La diversità di ogni essere umano è da valutare come risorsa positiva, come patrimonio multiforme di cultura, capacità, attitudini, di vita.
Le pari opportunità Realizzare le “Pari Opportunità” significa rendere possibile un processo attraverso il quale i diversi aspetti della vita sociale siano accessibili a tutti. Attuando i principi di parità di trattamento e di uguaglianza tra i cittadini, la Fondazione promuove azioni volte a garantire, nello specifico, l’effettiva parità di accesso al lavoro a coloro che si trovano in posizione di concreto svantaggio.
Il diritto al lavoro “La Repubblica riconosce a tutti i cittadini il diritto al lavoro e promuove le condizioni che rendono effettivo questo diritto. Ogni cittadino ha il dovere di svolgere secondo le proprie possibilità e la propria scelta un’attività o funzione che concorra al progresso materiale e spirituale della società.” (Costituzione della Repubblica Italiana, art. 4). Il lavoro è per tutti i cittadini garanzia di identità personale, autonomia economica e dignità sociale. È lo strumento attraverso il quale è possibile superare quella serie di ostacoli che tendono ad escludere la persona dalla realtà della società in cui vive.
L’inclusione sociale L’inserimento nel mondo del lavoro rappresenta uno dei principali strumenti per favorire l’integrazione e l’inclusione sociale. Mediante l’attivazione di politiche preventive sia per giovani che adulti al fine di evitare che la disoccupazione divenga di lunga durata, la Fondazione fornisce ai soggetti coinvolti gli strumenti per iniziare o ritornare a lavorare attraverso un sostegno efficace, un supporto che garantisca loro un approccio personalizzato al mercato del lavoro.
PRINCIPI ETICI GENERALI La Fondazione, nel promuovere l’attività, si ispira principalmente ai seguenti valori:
Non discriminazione e pari opportunità: nelle relazioni sia interne che esterne non sono
ammessi comportamenti che abbiano un contenuto discriminatorio basato sulle opinioni politiche e sindacali, la religione, l’origine etnica, l’età, il genere, l’orientamento sessuale, lo stato di salute e in genere qualsiasi caratteristica della persona umana.
Valorizzazione del capitale umano: la Fondazione pone la persona al centro di ogni iniziativa e attività valorizzandone le diversità e individuando gli strumenti per lo sviluppo delle potenzialità. Autonomia e integrità morale: nello svolgimento di qualsiasi attività, funzione e ruolo devono prevalere gli interessi che caratterizzano la missione della Fondazione. Nei rapporti con gli stakeholder la Fondazione si impegna ad agire in modo corretto e trasparente, evitando informazioni ingannevoli e comportamenti tali da trarre vantaggio rispetto ad altre situazioni di debolezza o di non conoscenza. La Fondazione mantiene un contegno irreprensibile, agendo secondo diligenza e buona fede, rispettando gli impegni assunti. Trasparenza e onestà: la Fondazione fornisce ai propri interlocutori notizie e chiarimenti necessari ed opportuni, assicurando verità di informazione, trasparenza di azione e piena credibilità. Legalità: tutti i collaboratori della Fondazione sono tenuti al rispetto delle leggi e normative
vigenti nel Paese.
Responsabilità: la Fondazione promuove e incentiva un utilizzo diligente e professionale di tutti gli strumenti a disposizione sulla base di principi di efficacia ed efficienza. Riservatezza: la Fondazione deve assicurarsi che i suoi collaboratori tutelino la riservatezza
dei dati e deve adoperarsi affinché siano osservati tutti gli adempimenti previsti dalle attuali normative in materia di privacy.
Innovazione: la Fondazione sviluppa progetti caratterizzati dall’utilizzo di metodologie innovative e che siano replicabili e condivisibili in diversi contesti territoriali ed economici.
Comunicazione e dialogo: la Fondazione incentiva un dialogo costante con i propri stakeholder al fine di creare un clima di condivisione delle informazioni, scopi e obiettivi.
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Capitolo I
L’IDENTITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
GLI IMPEGNI DELLA FONDAZIONE NEI CONFRONTI DI OGNI STAKEHOLDER
Fondazione e garantendo un uguale trattamento a tutti i partner.
I Beneficiari diretti
Responsabilità: la Fondazione si impegna a rispettare la propria missione e a svolgere le
Non discriminazione e pari opportunità: la Fondazione promuove percorsi di educa-
attività previste dal proprio oggetto sociale.
zione ed orientamento che permettono di raggiungere la piena autonomia nella ricerca di un’occupazione nel rispetto dei principi di non discriminazione e pari opportunità.
Innovazione: la Fondazione si impegna a creare percorsi di educazione al lavoro in un’ottica di rete nel rispetto delle singole competenze, capacità e know-how.
Valorizzazione del capitale umano: la Fondazione si impegna a rispettare le singole diver-
Riservatezza: la Fondazione si impegna a non divulgare informazioni sensibili riguardanti i
sità e a valorizzarle garantendo il pieno accesso ai percorsi di integrazione al mercato del lavoro. Rispetta la dignità della persona, la sua integrità morale, le sue capacità e potenzialità professionali. Sviluppa le competenze e le capacità attraverso percorsi di riqualificazione.
partner con i quali collabora.
LA FONDAZIONE NEI CONFRONTI DEI DIPENDENTI E DEI COLLABORATORI
Fiducia: la Fondazione instaura un rapporto di empatia e di fiducia con le singole persone
Valorizzazione del capitale umano: la Fondazione si impegna a favorire la crescita professionale, la formazione continua, la valorizzazione delle capacità individuali e di gruppo. In particolare stimola la curiosità e il confronto finalizzato ad una maturità professionale e personale.
Responsabilità: la Fondazione si impegna a rispondere tempestivamente alle richieste dei beneficiari coinvolgendo strutture specializzate qualora si ritenesse necessario per una migliore comprensione dei loro bisogni e delle loro esigenze.
Non discriminazione e pari opportunità: in fase di selezione, di assunzione, di crescita professionale la Fondazione utilizza criteri di non discriminazione. Inoltre, valorizza e rispetta le diversità, promuove politiche di conciliazione, adotta criteri di merito e competenza nei rapporti di lavoro.
Riservatezza: la Fondazione si impegna a mantenere riservate le informazioni sensibili for-
Legalità: la Fondazione utilizza regolari contratti di lavoro, prevalentemente di tipo subor-
Trasparenza e onestà: la Fondazione adotta criteri di valutazione oggettivi nella fase di
incontro con le persone e garantisce la partecipazione ai progetti a titolo gratuito.
adottando un comportamento improntato alla disponibilità, al rispetto e alla cortesia.
nite durante gli incontri con i beneficiari nel rispetto della legislazione vigente.
Comunicazione e dialogo: la Fondazione è disponibile ad un confronto costante anche con i beneficiari al fine di un continuo miglioramento delle proprie prestazioni, ascoltandone le esigenze ed accogliendone eventuali reclami.
Lealtà, autonomia e integrità morale: la Fondazione adotta un comportamento moral-
mente integro e disponibile nei confronti dei beneficiari. In particolare, i collaboratori della Fondazione si astengono dallo svolgimento delle attività di educazione ed istruzione al lavoro nei confronti di beneficiari loro familiari o conoscenti. In questi casi, il collaboratore della Fondazione deve comunicare al proprio Responsabile la natura della relazione con il beneficiario e valutare eventuali possibile alternative da offrire in sostituzione al proprio supporto professionale.”
Innovazione: la Fondazione mette a disposizione dei beneficiari strumenti e progetti innovativi di istruzione ed educazione ai fini di una più efficace integrazione al lavoro.
dinato e a tempo indeterminato, definisce e aggiorna la retribuzione in osservanza delle norme di legge e contrattuali vigenti.
Comunicazione e dialogo: la Fondazione promuove la condivisione delle conoscenze, delle informazioni sulle mansioni da svolgere, le politiche e strategie definite, gli obiettivi stabiliti, il dialogo aperto e propositivo, il confronto e lo scambio di opinione. La Fondazione fornisce, inoltre, tutte le informazioni necessarie ad un utilizzo corretto degli strumenti a disposizione. Riservatezza: la Fondazione tratta i dati personali e sensibili dei propri dipendenti e ope-
ratori interni nel rispetto della legislazione vigente, mantenendo altresì la riservatezza in merito a qualsiasi informazione inerente la sfera privata delle persone.
I DIPENDENTI E I COLLABORATORI NEI CONFRONTI DELLA FONDAZIONE Responsabilità: i dipendenti e tutti i collaboratori nei confronti dell’organizzazione si ren-
Onestà e trasparenza: la metodologia della Fondazione è improntata a criteri di chiarezza e trasparenza al fine di mantenere rapporti professionali corretti e collaborativi. La Fondazione si impegna, inoltre, a rendicontare le proprie attività.
dono responsabili di uno scrupoloso e parsimonioso utilizzo degli strumenti aziendali con la consapevolezza di rappresentare in ogni momento l’organizzazione e i suoi valori. Mantengono atteggiamenti professionali e comportamenti adeguati. Sono responsabili nei confronti dei colleghi nell’impegno alla piena collaborazione e al sostegno reciproco. Si impegnano nel richiedere prestazioni efficienti e professionali da parte di ciascun componente del gruppo al fine di creare utilità sociale e valore aggiunto.
Lealtà, autonomia e integrità morale: la Fondazione si propone di sviluppare iniziative
Fiducia: ciascuno si impegna alla condivisione della missione sul rispetto dei valori e alla
I Soggetti partner
congiunte con altri soggetti privilegiando gli interlocutori che condividono i principi della
stretta osservanza delle disposizioni del presente codice. La fiducia si intende anche nei
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Capitolo I
L’IDENTITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
confronti dei colleghi di lavoro e nella loro osservanza di tali principi.
DISPOSIZIONI DI CARATTERE GENERALE
Trasparenza e onestà: i dipendenti e i collaboratori si impegnano alla correttezza nelle
Con il termine “beneficiari” intendiamo gli utenti che rientrano in una delle cinque categorie indicate dalla Fondazione nella propria mission, senza nessuna distinzione di genere. Con il termine “collaboratori” intendiamo i dipendenti della Fondazione e tutti coloro che collaborano in qualità di professionisti alle attività di sviluppo dei progetti, senza nessuna distinzione di genere.
azioni, alla trasparenza nelle attività, in coerenza con le linee guida della Fondazione. Si astengono dall’effettuare pressioni indebite, adottando decisioni nella massima trasparenza ed evitando di beneficiare di situazioni di privilegio
Riservatezza: il sistema informativo dei dati e la documentazione o modulistica specifica
vengono salvaguardati nel rispetto della riservatezza delle informazioni dirette all’espletamento dell’esercizio specifico delle funzioni.
Lealtà, autonomia e integrità morale: i dipendenti e i collaboratori non accettano doni o
altri benefici salvo che abbiano valore simbolico. Ognuno si impegna a non utilizzare gli spazi e gli strumenti di lavoro per fini e benefici privati e a non svolgere altre attività autonome attinenti all’oggetto sociale della Fondazione per finalità proprie salvo che non siano espressamente autorizzate. Comunicazione e dialogo: i dipendenti e i collaboratori si impegnano a trasferire e condividere tutte le informazioni legate all’attività all’interno del gruppo al fine di incrementare le conoscenze individuali.
Non discriminazione e pari opportunità: i dipendenti e i collaboratori si impegnano al
rispetto delle diversità all’interno del gruppo in un’ottica di crescita e valorizzazione.
I FORNITORI Non discriminazione e pari opportunità: la Fondazione si propone di selezionare i fornitori valutando la loro condivisione e il rispetto dei valori privilegiando le condizioni di pari opportunità e non discriminazione e i comportamenti socialmente responsabili. Legalità: la Fondazione adempie agli obblighi contrattuali stipulati nel rispetto delle norma-
PROCEDURE DI ATTUAZIONE E CONTROLLO Al fine di monitorare il rispetto e la conformità delle azioni della Fondazione al presente codice etico, è stata prevista l’organizzazione di un incontro di verifica annuale tra tutti i dipendenti. Di seguito pubblichiamo la relazione annuale relativa all’attività di monitoraggioe controllo svolta nel corso del 2010.
LA RELAZIONE ANNUALE DEL CODICE ETICO In data 30 novembre 2010 il personale della Fondazione si è riunito per valutare l’applicabilità e la condivisione del Codice Etico. A seguito della lettura del Codice Etico sono state espresse le seguenti considerazioni: La Fondazione nei confronti dei dipendenti e dei collaboratori
Comunicazione e dialogo: al fine di migliorare la comunicazione interna al gruppo e il dia-
logo è stata proposta la seguente soluzione: organizzare una “riunione operativa” trimestrale per condividere progetti, strumenti orientativi, rapporto con i partner, “casi” difficili.
tive vigenti.
La Collettività
LA COLLETTIVITÀ
Innovazione: al fine di rispettare il nostro impegno ad innovare nei nostri processi è stato proposto di mettere a regime la metodologia relativa all’Empowerment. Ad es. introdurre questionario Locus of control all’inizio e alla fine del percorso dei beneficiari oltre al questionario di gradimento che già viene fatto compilare. Ciò consentirebbe di raccogliere dati sempre più misurabili da comunicare all’esterno e ai partner.
Innovazione: la Fondazione contribuisce alla valorizzazione del territorio in cui opera at-
traverso la promozione di progetti di istruzione ed educazione che coinvolgono una rete di soggetti rappresentanti del settore pubblico e privato, la replicabilità degli stessi in altre aree, e il sostegno alla ricerca e agli studi sulle materie di pari opportunità nel mercato del lavoro.
Non discriminazione e pari opportunità: la Fondazione diffonde i principi di pari opportunità, uguaglianza e non discriminazione nel mercato del lavoro. Comunicazione e dialogo: la Fondazione promuove azioni di sensibilizzazione e di coinvolgimento delle parti sociali nei confronti delle tematiche affrontate. Diffonde i risultati con tempestività e trasparenza. Legalità: la Fondazione rispetta la normativa vigente.
E’ stata, inoltre, discussa ed approvata la seguente integrazione al Codice Etico (al paragrafo “Beneficiari diretti”, al punto “Autonomia ed Integrità Morale” ): “I collaboratori della Fondazione si astengono dallo svolgimento delle attività di educazione ed istruzione al lavoro nei confronti di beneficiari loro familiari o conoscenti. In questi casi, il collaboratore della Fondazione deve comunicare al proprio Responsabile la natura della relazione con il beneficiario e valutare eventuali possibile alternative da offrire in sostituzione al proprio supporto professionale.” Infine, è stato inserito il paragrafo “Disposizioni di carattere generale” al fine di rendere più esplicito il significato di alcuni termini che la Fondazione utilizza nell’ambito delle sue attività di comunicazione.
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo I
GLI ORGANI ISTITUZIONALI Gli organi istituzionali vengono definiti nello Statuto:
Articolo 8 Organi della Fondazione Sono organi della Fondazione: il Consiglio di Amministrazione - il Comitato Esecutivo; il Presidente della Fondazione ed il Vice Presidente; il Segretario Generale; il Revisore dei conti.
Articolo 9 Consiglio di Amministrazione Il Consiglio di Amministrazione è composto da un minimo di tre fino ad un massimo di quindici membri nominati in sede di atto costitutivo. I membri del Consiglio di Amministrazione restano in carica fino all’approvazione del bilancio consuntivo del terzo esercizio successivo alla loro nomina e possono essere rinominati. Allo scadere del mandato,il Consiglio di Amministrazione uscente procederà alla nomina dei membri del nuovo Consiglio di Amministrazione. Il membro del Consiglio di Amministrazione che, senza giustificato motivo, non partecipa a tre riunioni consecutive, può essere dichiarato decaduto dal Consiglio stesso. In tal caso, come in ogni altra ipotesi di vacanza della carica di Consigliere, i membri restanti devono provvedere alla cooptazione di altro Consigliere che resterà in carica sino alla scadenza del Consiglio di Amministrazione. Il Consiglio di Amministrazione approva gli obiettivi ed i programmi della Fondazione e verifica i risultati complessivi della gestione della medesima. [...] Il Consiglio di Amministrazione istituisce il Comitato Esecutivo, composto dal Presidente, dal Vice Presidente, dal Segretario Generale e fino a due altri Consiglieri, con mansioni esclusivamente gestorie, nei limiti di quelle delegategli dal Consiglio di Amministrazione. All’atto della nomina del Comitato Esecutivo, il Consiglio di Amministrazione ne determina compiti, attribuzioni e, nei limiti di Legge e di Statuto, limiti di spesa. La carica di membro del Consiglio di Amministrazione è compatibile con quella di membro del Comitato Esecutivo. Il Consiglio di Amministrazione può istituire Comitati Tecnici e Consultivi di progetto, determinandone numero di componenti, durata nella carica, compiti e regole di funzionamento.
Articolo 11 Presidente della Fondazione Il Presidente della Fondazione, che è anche Presidente del Consiglio di Amministrazione e del Comitato Esecutivo è nominato dal Consiglio di Amministrazione al proprio interno. Il Presidente ha la legale rappresentanza della Fondazione di fronte ai terzi, agisce e resiste avanti a qualsiasi autorità amministrativa o giurisdizionale, nominando avvocati. Il Presidente può delegare specifici compiti e funzioni al Vice Presidente ed al Segretario Generale. Il Presidente cura le relazioni con enti, istituzioni, imprese pubbliche e private ed altri organismi, anche al fine di instaurare rapporti di collaborazione e sostegno delle singole iniziative della Fondazione.
Articolo 12 Segretario Generale Il Segretario Generale è nominato dal Consiglio di Amministrazione e, relativamente ai poteri ad esso conferiti al momento della nomina ovvero previsti dal presente Statuto, ha piena autonomia decisionale
L’IDENTITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
e poteri di firma e rappresentanza legale di fronte a terzi e poteri di delega, nell’ambito dei programmi e delle linee di sviluppo della Fondazione e degli stanziamenti di Bilancio. Il Segretario Generale è responsabile del buon andamento gestionale ed amministrativo della Fondazione. Egli, in particolare: provvede alla gestione organizzativa ed amministrativa della Fondazione nonché alla organizzazione e promozione delle singole iniziative, predisponendo mezzi e strumenti necessari per la loro concreta attuazione; sovrintende alla gestione nonché all’organizzazione della Fondazione, impartendo le opportune istruzioni alla struttura; assume e licenzia il personale; sovrintende alla gestione di tutto il personale; dà esecuzione, nelle materie di sua competenza, agli atti del Presidente.
Articolo 13 Revisore dei Conti Il Revisore dei Conti è nominato dal Consiglio di Amministrazione tra persone iscritte nel Registro dei Revisori Contabili. Il Revisore dei Conti è organo di consulenza tecnico contabile della Fondazione, accerta la regolare tenuta delle scritture contabili, esamina le proposte di budget previsionale e di bilancio consuntivo, redigendo apposite relazioni, ed effettua verifiche di cassa. Il Revisore dei Conti può partecipare, senza diritto di voto, alle riunioni del Consiglio di Amministrazione e del Comitato esecutivo se nominato. Il Revisore dei Conti resta in carica sino all’approvazione del bilancio consuntivo relativo al terzo esercizio successivo alla nomina e può essere riconfermato. Le azioni prioritarie per l’attuazione dei fini statutari vengono definite dal Consiglio di Amministrazione, che è composto dai seguenti membri: TIZIANO TREU Presidente LAURA BALBO
Vice Presidente
CRISTINA DE LUCA
Consigliere
GIOVANNI PETRUCCI
Consigliere
MIGUEL PINERO
Consigliere
ROBERTO ROMEI
Consigliere
ENRIQUE DE LA RUBIA
Consigliere
ROBERTO DAMONTE
Consigliere
SERGIO PICARELLI
Consigliere
GIANNI BOCCHIERI
Consigliere
FEDERICO VIONE
Consigliere
I membri del Consiglio di Amministrazione restano in carica fino all’approvazione del bilancio consuntivo del terzo esercizio successivo alla loro nomina e possono essere rinominati. Tra i compiti principali del Consiglio di Amministrazione vi sono la definizione degli obiettivi e delle strategie di lungo periodo della Fondazione, l’approvazione annuale del budget e del bilancio consuntivo. Il Consiglio si riunisce almeno due volte l’anno.
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo I
Il Comitato Esecutivo è, invece, composto dai seguenti membri: Tiziano Treu Laura Balbo Claudio Soldà Gianni Bocchieri
L’IDENTITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA STRUTTURA INTERNA Nel 2009-2010 la struttura della Fondazione ha avuto la seguente composizione:
Con decorrenza dal 3 giugno 2008 è stato nominato il revisore dei conti Dott. Luca Berta, che rimarrà in carica fino al 2011. I membri del Consiglio di Amministrazione restano in carica fino all’approvazione del bilancio consuntivo del terzo esercizio successivo alla loro nomina e possono essere rinominati. Tra i compiti principali del Consiglio di Amministrazione vi sono la definizione degli obiettivi e delle strategie di lungo periodo della Fondazione, l’approvazione annuale del budget e del bilancio consuntivo. Il Consiglio si riunisce almeno due volte l’anno.
presidente
vice presidente consiglio di amministrazionee segretario generale
responsabile amministrativo e finanziario
responsabile sviluppo progetti di integrazione
responsabile programma persone con disabilità
responsabile programma atleti
Coloro che hanno la responsabilità di sviluppare i progetti di educazione al lavoro sul territorio nazionale, concentrano la loro attività in particolare sulle seguenti città: Milano, Torino, Padova, Venezia, Bologna, Firenze e Roma. Una risorsa è dedicata alla gestione degli aspetti amministrativi e finanziari, al controllo di gestione e della comunicazione interna ed esterna alla Fondazione. Il Segretario Generale, invece, è responsabile della supervisione, della realizzazione dei programmi e delle attività ad essi connesse, della definizione degli obiettivi nel breve-medio periodo, delle politiche ad essi relative, oltre che dell’efficacia ed efficienza economica e gestionale di tutte le attività avviate.
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Capitolo I
LE STRATEGIE Fondazione Adecco per le pari opportunità
Educare ed orientare al mercato del lavoro valorizzando le caratteristiche personali e professionali di ciascun individuo perseguendo l’obiettivo di consentire il raggiungimento dell’autonomia nella gestione del loro percorso professionale Fondazione Adecco per le pari opportunità
Definire percorsi di avvicinamento al mercato del lavoro sempre più specifici e mirati per la tipologia di persone incontrate e in base alle nuove esigenze riscontrate nel mercato del lavoro Fondazione Adecco per le pari opportunità
Intervenire con maggiore efficacia ed innovatività in tutte le fasi previste nel percorso di educazione al lavoro Fondazione Adecco per le pari opportunità
Sensibilizzare le aziende affinché vengano ridotte le barriere all’ingresso per quelle persone che presentano maggiori difficoltà nel mercato del lavoro Fondazione Adecco per le pari opportunità
Diffondere e potenziare al nostro interno il concetto di misurazione di efficienza delle attività svolte Fondazione Adecco per le pari opportunità
Garantire la massima trasparenza delle nostre iniziative e della gestione delle nostre risorse Fondazione Adecco per le pari opportunità
Diffondere i valori di Responsabilità Sociale nelle imprese, nelle organizzazioni e nei confronti di tutti i soggetti con i quali entriamo in contatto, con particolare riferimento alle politiche di non discriminazione e di tutela dei lavoratori Fondazione Adecco per le pari opportunità
Diffondere i valori di Responsabilità Sociale nelle imprese
capitolo II LE ATTIVITà DELLA FONDAZIONE Il percorso di educazione al lavoro La storia della Fondazione I Cinque Programmi istituzionali I Progetti del 2009 e del 2010 Altre attività
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Capitolo II
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
IL PERCORSO DI EDUCAZIONE AL LAVORO
Le Fasi del Percorso
I percorsi sviluppati dalla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità hanno come obiettivo quello di preparare le persone coinvolte ad affrontare con consapevolezza e autonomia il mondo del lavoro. Con educazione al lavoro intendiamo un percorso che si propone di arricchire il proprio patrimonio di conoscenze rispetto al mercato del lavoro da un lato e di far riflettere sul proprio modo di “essere” in relazione ad esso. Ma la finalità sottesa a questo obiettivo va oltre, ha a che vedere con il significato profondo dell’azione educativa e cioè come momento di crescita, che può essere di volta in volta culturale, sociale, professionale o personale. È in questi termini che l’attività educativa lega inestricabilmente apprendimento e cambiamento (Quaglino, Fare Formazione, il Mulino, 1985). L’ orientamento invece ha come significato etimologico: “trovare la propria strada in rapporto ad un punto dell’orizzonte dove si leva il sole”. Oggi con questo termine si indica l’attività progettuale dell’individuo che necessariamente si deve confrontare con i cambiamenti sociali ed economici in atto. In particolare con orientamento professionale si circoscrive un intervento per promuovere le capacità personali utili per saper cogliere e gestire le molteplici opportunità e le sfide che il mercato del lavoro offre. Un intervento per stimolare una presa di decisione affinché la persona sia in grado di decidere in quale ambito professionale dirigersi e quali sono le tappe per il raggiungimento della meta.
Il percorso, che si concretizza con momenti di lavoro individuale e/o di gruppo, può essere così strutturato: • colloquio conoscitivo • incontri di orientamento al lavoro • formazione professionale (in collaborazione con enti di formazione) • integrazione al lavoro • monitoraggio e tutoring
Il Modello di Riferimento Il modello concettuale che guida il percorso vede la persona come PROTAGONISTA del proprio processo di orientamento ed educazione al lavoro. Si sottende l’idea di una persona in grado di compiere analisi, di riflettere sugli eventi che la riguardano e dunque di regolare il proprio comportamento esercitando una qualche forma di controllo sul proprio futuro (Nota e Soresi, 2000). L’idea di base è quella per cui orientare significa sostenere il soggetto, coinvolto in processi di scelta, avendo fiducia nella CAPACITA’ delle persone di capirsi e di risolvere da sole i propri problemi (Rogers). Si ha in mente una persona in grado di valutare le proprie risorse e capacità e di individuare una strategia di azione rispondendo con creatività alle proprie necessità.
La Metodologia Chi orienta e si occupa di educare al lavoro ha la responsabilità di creare il giusto CLIMA relazionale per permettere al soggetto di riflettere su di sé così da diventare consapevole dei propri personali modi di rappresentarsi la realtà, di vivere la propria storia, etc. Si vuole promuovere un CAMBIAMENTO, creando un clima che permetta di dare nuovo SIGNIFICATO al proprio percorso di vita stimolando un processo di attivazione per portare la persona all’autorealizzazione, alla propria responsabilizzazione e valorizzazione, unica via per promuoverne l’autonomia. E’ la persona che dà significato al mondo ed è dunque la visione soggettiva che dà della propria vita a incidere sul grado di autodeterminazione possibile nel proprio processo di orientamento.
colloquio conoscitivo
Ha l’obiettivo di conoscere la persona, valutare le competenze possedute, analizzarne le necessità e comprendere se può beneficiare del percorso di educazione al lavoro.
incontri di orientamento al lavoro
Sono momenti di approfondimento sulla conoscenza di sé, del mercato del lavoro e delle strategie di ricerca e si sviluppano con le seguenti modalità: Orientamento informativo: per far acquisire le informazioni di cui una persona ha bisogno per trovare un’occupazione o rientrare nel mondo del lavoro (es. la legislazione di riferimento, la riforma del mercato del lavoro, le politiche di conciliazione, le tipologie contrattuali, etc.) Consulenza orientativa: ha l’obiettivo di individuare e costruire un progetto professionale realizzabile attraverso: • la ricostruzione, l’analisi e la rielaborazione della propria storia lavorativa, formativa e personale • una riflessione sui propri interessi e sulle proprie motivazioni • la conoscenza delle opportunità e dei vincoli che pone il mondo del lavoro Orientamento formativo: per sviluppare le abilità importanti nella ricerca del lavoro utili per: • organizzare la ricerca di un lavoro • reperire, rielaborare e utilizzare le informazioni in forma autonoma • scrivere curricula e lettere di presentazione efficaci • affrontare colloqui e test di selezione in modo adeguato
corsi di formazione professionale
Nel caso fosse necessario approfondire specifiche conoscenze professionali, possono essere proposti momenti di formazione. I contenuti dei corsi di formazione, organizzati da enti di formazione qualificati, sono valutati in base alle concrete esigenze del mercato e delle potenzialità dei soggetti beneficiari. Si possono distinguere principalmente due aree: • un percorso formativo di base: mirato all’acquisizione delle competenze indispensabili per il lavoro (es. la comunicazione, l’informatica, etc.) • un percorso formativo professionale: per trasferire i contenuti e le abilità utili allo svolgimento di una specifica mansione,
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Capitolo II
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
integrazione al lavoro
La partecipazione ai percorsi di orientamento e ai corsi di formazione può avere due possibili sbocchi: • l’attivazione autonoma di canali di ricerca di opportunità professionali avendo maturato la consapevolezza nei confronti del proprio ruolo • la creazione di un percorso mirato per facilitare l’accesso nel mercato del lavoro con il supporto di una rete di soggetti competenti • L’integrazione al lavoro potrà avvenire anche attraverso l’avvio di tirocini, borse lavoro o altre modalità di inserimento.
Monitoraggio e tutoring
Il monitoraggio del percorso consiste nel verificare costantemente con i/le partecipanti l’evoluzione della loro situazione professionale. Nel caso di attivazione di tirocini, stage o borse lavoro l’attività di tutoring viene svolta dai responsabili delle associazioni o degli enti coinvolti e dalle responsabili della Fondazione mediante verifiche periodiche durante tutta la durata del lavoro. Attraverso l’attività di monitoraggio e tutoring, infine, si vogliono raccogliere tutte le informazioni utili ad un’analisi completa dei risultati raggiunti (successi e criticità). Il percorso che ne può seguire è rappresentato nello schema seguente.
colloquio conoscitivo ANALISI DEI BISOGNI
incontri di ORIENTAMENTO AL LAVORO ORIENTAMENTO INFORMATIVO
CONSULENZA ORIENTATIVA
FORMAZIONE PROFESSIONALE
INTEGRAZIONE AL LAVORO
MONITORAGGIO/TUTORING
ORIENTAMENTO FORMATIVO
Fondazione Adecco per le pari opportunità
ALCUNI PROGETTI METODOLOGICAMENTE INNOVATIVI NELLA CONDUZIONE DEGLI “INCONTRI DI ORIENTAMENTO AL LAVORO” Nel corso del 2010, la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità sfruttando le competenze interne e la professionalità di una consulente esterna, la dott.ssa Tiziana Frau - psicologa e psicoterapeuta - PhD in Psicologia Clinica - ha sperimentato nei percorsi di educazione al lavoro un approccio teorico e metodologico innovativo. I progetti su cui è stato possibile realizzare questi interventi, sono stati:
• Progetto “Informatica in Comunità” (provincia di Milano) • Progetto “Ancora” (Novara) • Progetto “Casa dolce Casa” (Genova) In linea con una visione cognitivo-costruttivista, dell’organizzazione della conoscenza (Guidano, 1988), è stato pensato un percorso nel quale i/le partecipanti potessero esplorare:
• la rappresentazione di sé, del loro valore professionale, in termini di qualità
e competenze e della propria condizione di salute psicofisica (nel caso di persone con disabiltà); • la costruzione di senso e significato dell’esperienza personale; • l’assunzione di responsabilità sugli eventi; • flessibilità e capacità di adattamento L’apertura alla discussione in un lavoro di gruppo senza elementi di valutazione e giudizio, ha permesso loro di condividere in un clima caldo e accogliente, pensieri ed emozioni associati alla loro condizione lavorativa. I/Le partecipanti hanno fatto esperienza delle loro difficoltà nello stare in gruppo, della complessità necessaria per poter organizzare in forma narrativa la propria esperienza e portarla in condivisione. Inoltre hanno potuto osservare prospettive e punti di vista simili e differenti dai propri. Il gruppo è diventato un luogo privilegiato d’accettazione e sostegno del disagio, ma allo stesso tempo di presa in carico della propria condizione e responsabilità sul proprio futuro, con un aumento del livello di consapevolezza percepito. La cornice di riferimento in cui si sono collocati questi progetti ha inoltre in mente una persona inserita in una rete sociale e sottolinea l’importanza e la centralità della costruzione di questi legami stimolando una riflessione sui contesti e sulle motivazioni che regolano il loro sviluppo e il loro mantenimento. In ambito lavorativo quest’approccio è ben espresso attraverso la metafora del “lavoro in rete” che prevede la possibilità di conoscere ma ancora prima di farsi conoscere in un insieme di multi e plurivariate relazioni personali e professionali. Per valutare il livello di cambiamento intervenuto, è stato somministrato ai/alle 11 partecipanti all’inizio e alle fine del percorso lo strumento del locus of control. Di seguito i risultati derivanti dalla somministrazione del test “Locus of control” (LoC) effettuato all’inizio e alla fine del percorso (l’elaborazione dei dati è stata effettuata per mezzo del software SPSS versione 18).
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo II
Statistiche T test per campioni appaiati coppia 1
coppia 2
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Media
N°
Deviazione std.
Errore std. Media
LoC_Interno
12,0000
11
3,46410
1,04447
LoC_2_Interno
12,5455
11
3,93354
1,18601
LoC_esterno
13,6364
11
3,29462
0,99337
LoC_2_esterno
12,6364
11
3,13920
0,94650
L’analisi mette in evidenza una differenza significativa delle medie dei punteggi al locus of control “esterno” dal tempo T1 (somministrazione ad inizio percorso) al tempo T2 (somministrazione a fine percorso) ( (α = ,013). Questa differenza evidenzia una modifica del “LoC esterno” con una diminuzione dei punteggi medi ottenuti alla fine del corso. A livello concettuale, questo va a sostegno dell’efficacia dell’intervento in termini di cambiamento della valutazione soggettiva di attribuzione di responsabilità verso gli eventi. I/Le partecipanti alla fine del corso mostrano una diminuzione della percezione di causalità rispetto al destino e agli eventi che va bilanciare i punteggi di responsabilità personale circa gli esiti del proprio progetto personale e professionale. Si osserva altresì una tendenza all’aumento del locus of control interno. Un aumento della numerosità del campione risulta necessaria per poter meglio avvalorare questo dato.
Fondazione Adecco per le pari opportunità
aLCUNI PROGETTI METODOLOGICAMENTE INNOVATIVI NEL “MODELLO DI INTERVENTO” Oltre al focus e all’attenzione sul percorso di orientamento al lavoro, alcuni progetti si sono distinti per il modello di servizio che si è andato costruendo a seguito delle esigenze e dei bisogni emersi dall’incontro con i/le beneficiari e dallo scambio con i referenti
• Nel Progetto “Ancora” Il metodo del percorso di educazione si è maggiormente calato sulle problematiche della disabilità acquisita di conseguenza la referente di psicologia dell’Ospedale S. Giuliano ha progettato un percorso di supporto psicologico di gruppo. Inoltre i partecipanti hanno avuto la possibilità di usufruire di una consulenza da parte della terapista occupazionale oggi in forza nel progetto che ha arricchito il dossier confidenziale dei partecipanti ma anche fornito significative indicazioni per una maggiore autonomia delle persone sul luogo di lavoro.
• Nel Progetto “Casa dolce Casa” la collaborazione con il Cpi ha permesso alle
beneficiarie di usufruire di un voucher per la conciliazione permettendole di seguire con maggiore agio le fasi del lavoro.
• Nel Progetto “ANMIL” Milano la collaborazione con l’Agenzia Lavoro ci ha permesso di beneficiare di percorsi di formazione professionale della durata di 50 ore per persona e di utilizzare i fondi Provinciali per l’avvio dei tirocini.
• Nel Progetto “CENACOLO” grazie alla progettazione condivisa con il Centro
Polifunzionale per rifugiati politici e richiedenti asilo del Comune di Firenze è stato possibile adattare il percorso di educazione al lavoro a persone con un livello di conoscenza della lingua italiana basso perché di origine straniera. L’orientamento ha previsto l’utilizzo di molte immagini e concetti semplificati. Di rilevante importanza è stata la presenza di un mediatore madrelingua che ha potuto contestualizzare le aree tematiche introdotte e arricchire i contenuti della formazione con confronti tra le diverse culture e nazionalità.
•
Nel progetto “Superare Lo Stigma” di Firenze si è potenziato il percorso di educazione
al lavoro con la codocenza di una referente della Fondazione e una counselor che ha svolto un’implementazione su altre aree rispetto al percorso standard di orientamento, quali: autostima, self – empowerment, responsabilità nei confronti del gruppo e autoefficacia. Nelle prossime edizioni verrà potenziata la rilevazione dell’efficacia del percorso di educazione al lavoro.
•
Il locus of control (LoC) è una variabile psicologica che indica il grado di percezione rispetto al controllo del proprio destino e gli eventi. Vedere il futuro come “autodeterminabile” e comprendere l’esigenza di attivarsi senza attendere il fato,dipende sostanzialmente dal posizionamento del locus of control . Un LoC “esterno” attribuisce prevalentemente al destino o agli “altri” il controllo di quanto accade. Un LoC “interno” vede invece il sog getto molto più indirizzatoa considerare il destino come un effetto delle proprie azioni e quindi una variabile “intervenibile”
Nel Progetto “Lavori in Corso” si è dato vita ad una prima sperimentazione complessa di politiche attive e sviluppo di buone prassi di raccordo pubblico-privato. Il modello metodologico di intervento, rivolto a persone in situazione di forte svantaggio sociale e lavorativo, modificato in seguito all’analisi dei successi e delle criticità, verrà replicato nel 2011 potenziando le aree di miglioramento attraverso la strutturazione di un percorso orientativo che preveda più momenti di “esperienza in situazione” per i beneficiari.
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Capitolo II
Alcuni “Strumenti” metodologicamente innovativi In alcuni casi i progetti, il lavoro di consulenza nei confronti delle persone ci hanno portato a seguirle non soltanto nella fase di ingresso nel mondo del lavoro o nel primo periodo di inserimento ma anche nel loro percorso di sviluppo professionale. Con questa finalità è stato costruito un nuovo strumento “Scheda di valutazione dello sviluppo professionale” a integrazione di quanto già presente nell’attività di montioraggio.
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA STORIA FONDAZIONE ADECCO PER LE PARI OPPORTUNITà: LE TAPPE FONDAMENTALI 2001
Il 13 febbraio nasce la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità
La positiva esperienza della Fondazione Adecco spagnola ha spinto il Gruppo Adecco a replicare l’esperienza in Italia, dando vita alla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità nel mercato del lavoro. Obiettivo della nuova realtà è quello di offrire percorsi di educazione e orientamento al lavoro finalizzati ad agevolare la ricerca di occupazione di persone in situazione di svantaggio. Il primo anno di vita della Fondazione è dedicato alla sensibilizzazione e alla diffusione di tematiche sulla Pari Opportunità nel mercato del lavoro. Vengono organizzati numerosi momenti di confronto: convegni, seminari e tavole rotonde nelle principali città italiane. Si sviluppa il programma di integrazione al lavoro “persone con disabilità” con l’obiettivo di valorizzare la diversità nel contesto organizzativo, al di là degli obblighi normativi della L.68/99. Si promuovono i primi progetti formativi volti soprattutto all’acquisizione di competenze professionali dei beneficiari per rendere più efficace la preparazione al mondo del lavoro. La Fondazione sostiene il progetto “Master 2000” rivolto ad atleti di alto livello al termine della carriera agonistica, confermando l’efficacia metodologica sperimentata nel progetto pilota del 1999 definito dal protocollo d’intesa tra Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Adecco.
2002
La costituzione di partnership
Avvio dei programmi di educazione al lavoro attraverso la collaborazione con enti e realtà terzi. Nel secondo anno viene consolidata la metodologia e ampliata la tipologia di gruppi di persone con svantaggio coinvolti: alle persone con disabilità si aggiungono le donne con carichi di famiglia e le persone disoccupate di lunga durata. I progetti raggiungono obiettivi qualitativi più rilevanti grazie alla costituzione di reti di soggetti, pubblici e privati, che mettono a sistema risorse e competenze. Continua con determinazione l’attività di sensibilizzazione e informazione, in particolare sui temi delle Pari Opportunità e sulla Legge 68 del 1999: vengono organizzati convegni e workshop a cui partecipano istituzioni pubbliche, aziende e beneficiari. La Fondazione aderisce e interviene nei primi progetti nazionali e transnazionali promossi dal FondoSociale Europeo, asse Equal. Vengono pubblicati e distribuiti due manuali destinati alle aziende con informazioni pratiche su disabilità e lavoro: “Informazioni sulla disabilità” realizzato in collaborazione con ASPHI, “La legge 68/99: risposte fondamentali” scritto dal Prof. Roberto Romei.
2003
Anno Europeo del Cittadino con Disabilità
La Fondazione organizza e partecipa attivamente alle molte iniziative (progetti di integrazione al lavoro, convegni, dibattiti, seminari) promosse in occasione dell’ Anno europeo del cittadino con disabilità promosso dalla Commissione Europea. Disegni realizzati dai ragazzi con sindrome di down nell’ambito del progetto di educazione al lavoro promosso in collaborazione con AIPD di Mestre
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Capitolo II
Il 2003 è l’anno in cui si consolida e matura la metodologia di lavoro della Fondazione, viene ulteriormente valorizzato il percorso di educazione al lavoro a favore di tutti i beneficiari. Vengono organizzati numerosi momenti di orientamento al lavoro e corsi professionalizzanti. L’iniziativa più rappresentativa è il progetto “Un centesimo, un’opportunità”, realizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Persone Down. L’iniziativa, finanziata attraverso una raccolta fondi, ha consentito lo sviluppo di uno specifico percorso di educazione e integrazione al lavoro per persone con sindrome di Down, durato due anni. Il crescente e preoccupante tema degli incidenti stradali e delle conseguenze sulla vita delle persone, ha spinto la Fondazione a promuovere una ricerca qualitativa sul fenomeno. Attraverso la collaborazione con la Prof.ssa Laura Balbo ed il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Padova viene pubblicata la ricerca “I Rischi della Mobilità e le Nuove Disabilità”, presentata durante un convegno presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
2004
Progetti di respiro nazionale con sviluppo locale
I progetti in partnership con importanti aziende ed istituzioni pubbliche di carattere nazionale vedono impegnata l’intera struttura della Fondazione su diverse aree del territorio italiano (es. progetto POLI dedicato a donne over 40, progetto Eli Lilly a favore di persone con disagio psichico, progetto Ida destinato a donne con carichi di famiglia). Grazie anche al sostegno da parte delle aziende, nei progetti vengono assegnate borse lavoro durante il periodo di tirocinio affrontato dai beneficiari, con una forte riduzione dei rischi di abbandono. La Fondazione avvia in modo strutturato il monitoraggio delle proprie attività e del risultato a medio e lungo termine sulla vita professionale dei beneficiari. Nel 2004 si costituisce internamente alla struttura il Gruppo di lavoro sul Bilancio Sociale e sul Codice Etico con l’obiettivo di migliorare la misurazione dell’impatto delle attività svolte e di predisporre una rendicontazione trasparente e responsabile nei confronti dei propri stakeholder, sempre più coinvolti nel confronto sulle iniziative e nella ridefinizione degli obiettivi della Fondazione, Il bisogno di analisi delle aree di intervento e la necessità di diffondere una cultura delle pari opportunità nel mercato del lavoro portano alla pubblicazione di due nuove ricerche: “Donne in azienda” in collaborazione con le Consigliere di Parità della Regione Lombardia e “Over 45: Zavorra o Risorsa” in collaborazione con la SDA Bocconi e la società di indagini di mercato Astrademoskopea.
2005
il valore della condivisione delle competenze con altre realtà
L’esperienza acquisita negli anni precedenti spinge la Fondazione a valutare altre forme di sinergia con i partner dei progetti. Nell’ottica del miglioramento continuo delle relazioni con enti e aziende, si ampliano gli obiettivi delle collaborazioni sviluppate sui singoli territori. La competenza ed il contributo della Fondazione trovano sempre più ampio apprezzamento da parte degli stakeholder esterni. L’esigenza di sperimentare, acquisire e potenziare know how e strumenti porta all’individuazione di percorsi formativi sull’educazione al lavoro a cui partecipano gli stessi operatori della Fondazione. Un’ulteriore risposta a tale esigenza è costituita dai confronti e scambi di esperienze con operatori di altre realtà con cui si aprono le collaborazioni.
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
2006
Fondazione Adecco per le pari opportunità
I percorsi di educazione al lavoro: la nuova metodologia
Nel 2006 la Fondazione focalizza la propria attenzione sui beneficiari strutturando una nuova metodologia per il percorso di educazione al lavoro. In particolare viene redatto internamente un manuale specifico per i beneficiari e uno per il team della Fondazione. Il primo risponde all’esigenza di fornire ai beneficiari una raccolta dei contenuti trasmessi durante il percorso effettuato con la Fondazione. Il manuale predisposto per il team della Fondazione racchiude la formalizzazione dei modelli e dei metodi adottati. La finalità principale è quella di rendere, a livello nazionale, più uniforme e condiviso il metodo di intervento. Nei percorsi di educazione al lavoro viene inclusa la “giornata in azienda” (un momento di confronto diretto con la realtà organizzativa) rendendo ancora più efficace il percorso per l’integrazione al lavoro. Ma il 2006 è anche l’anno del consolidamento della metodologia del Bilancio Sociale, che da semplice documento di rendicontazione delle attività svolte diventa un vero e proprio sistema operativo con l’obiettivo di guidare l’organizzazione supportando i propri membri nel confronto dialettico e costruttivo con tutti gli stakeholder.
2007
Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti
Cade esattamente dieci anni dopo l’Anno europeo contro il razzismo e l’introduzione, nel trattato CE, dell’articolo 13, che vieta all’interno dell’Unione europea ogni forma di discriminazione. L’anno europeo si basa soprattutto sulla lotta alle discriminazioni basate sul genere, l’origine etnica, sulla religione o la diversità di opinione, sulla disabilità, sull’età o sugli orientamenti sessuali. La Fondazione promuove e organizza alcuni eventi di sensibilizzazione ed informazione su tali tematiche. Vengono inoltre formalizzati i progetti: Progetto Provincia, Superare lo Stigma, futuro@lfemminile, Progetto Università. Si procede ad una prima verifica del Manuale di educazione al lavoro: viene valutata l’efficacia degli incontri con i beneficiari e viene creato un gruppo di lavoro interno per un confronto continuo su relativi processi e risultati.
2008
Buone prassi e nuove iniziative
Il team della Fondazione replica l’impegno in progetti che sono ormai diventate buone prassi . Oltre a nuove edizioni dei già citati “futuro@lfemminile” e “Superare lo stigma” ha un significato rilevante l’iniziativa “Diversitalavoro” in collaborazione con Synesis, Fondazione Sodalitas e Unar, (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale). Si tratta di un evento nato con l’obiettivo di offrire opportunità di lavoro a persone con disabilità e persone di origine straniera, coinvolgendo aziende ed istituzioni sensibili a valori come il diversity management.
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Capitolo II
2009
Nuove tipologie di beneficiari
Anno caratterizzato dall’incontro con nuove tipologie di disagio e da conseguenti nuove metodologie di interventi. Il progetto con il Consiglio Italiano Rifugiati, il progetto “Donne Migranti”, il progetto “Tratta” in collaborazione con la cooperativa “Lotta contro l’emarginazione”, costituiscono le iniziative più particolari. Si intensifica inoltre l’attività formativa professionale (dall’informatica di base alla comunicazione) destinata ad aumentare le competenze professionali dei beneficiari, grazie all’intervento di partner competenti.
2010
Un sistema di enti di erogazione
Il 2010 vede l’avvio di una collaborazione strutturata con altre Fondazioni ed enti di erogazioni attraverso la quale realtà con ambiti di intervento diversi offrono una risposta integrata a dimensioni diverse del bisogno della persona. Il progetto “ANCORA” con Fondazione De Agostini ha permesso alle due fondazioni di destinare le rispettive le risorse all’Unità Spinale dell’Ospedale Maggiore di Novara con un unico e corale intervento che ha dato contemporaneamente risposta a più bisogni dei pazienti durante il percorso di riabilitazione. Il progetto “Casa Dolce Casa” in collaborazione con Fondazione Umana Mente ed Enel Cuore è rivolto a comunità di accoglienza per donne madri e offre la soluzione della struttura edilizia e del percorso di orientamento al lavoro per le ospiti. Continua la collaborazione con enti locali attraverso la definizione di un protocollo d’intesa con il Comune di Roma.
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
emergere la capacità e la consapevolezza necessarie ad effettuare in autonomia le diverse scelte professionali; • la condivisione e lo scambio con i partner pubblici e privati di buone prassi orientative; • la creazione di percorsi innovativi condivisibili e replicabili in situazioni e contesti diversi;
programma persone con disabilità Un’integrazione lavorativa che valorizzi capacità e potenziale, rappresenta non solo uno step indispensabile all’interno del percorso di autonomia personale ed economica delle persone con disabilità ma anche un fattore di successo per un’efficace azione di integrazione sociale. I percorsi di orientamento ed educazione al lavoro sviluppati dalla Fondazione in favore delle persone con disabilità vanno a rafforzare il rapporto tra la persona con disabilità ed il mondo del lavoro, determinando una crescita significativa delle possibilità di successo in ambito professionale. Lo spirito che incoraggia la Fondazione a sviluppare progetti innovativi di orientamento ed educazione al lavoro, sottolinea la necessità di abbandonare la vecchia logica assistenzialistica valorizzando invece le capacità personali e professionali dell’individuo sostenendole attivamente attraverso il trasferimento di strumenti più efficaci per approcciare con più forza al mercato del lavoro. Allo stesso tempo la Fondazione rivolge il proprio intervento anche nei confronti del mondo aziendale, sensibilizzando, coinvolgendo e stimolando gli interlocutori affinchè, in un’ottica di Responsabilità Sociale, possano contribuire attivamente alla creazione di un mercato del lavoro che si dimostri più preparato ed accogliente nei confronti delle persone con disabilità, indipendentemente e a prescindere dalle indicazioni di legge.
programma persone disoccupate di lunga durata
I CINQUE PROGRAMMI ISTITUZIONALI I programmi di educazione e di orientamento al lavoro della Fondazione, si sviluppano principalmente attraverso la strutturazione, la pianificazione e la promozione di progetti che vengono pensati in seguito al manifestarsi di esigenze che riguardano l’integrazione nel mercato del lavoro di persone in situazione di svantaggio sociale. Nel perseguire lo sviluppo dei programmi di educazione e l’attuarsi dei progetti a sostegno dei beneficiari che per debolezza nei confronti del mercato del lavoro sono esposti a rischio di esclusione sociale, La Fondazione interviene a diversi livelli. Questo intervento avviene grazie alla costituzione di un sistema di rete tra soggetti, pubblici e privati che, attraverso specifiche competenze e attraverso lo sviluppo delle attività, creano un percorso strutturato e completo. I soggetti partner sono: associazioni o enti che si occupano, a vari livelli, di persone con difficoltà, realtà della Pubblica Amministrazione, altre fondazioni, enti di formazione, aziende pubbliche e private ed in generale tutti quei soggetti che a vario titolo possono condividere l’oggetto sociale della Fondazione. Le azioni svolte dalla Fondazione si propongono il raggiungimento delle seguenti finalità:
• la creazione di un percorso professionale per beneficiari o gruppi di beneficiari che incontrano difficoltà nel trovare un’occupazione;
• l’orientamento e la preparazione dei beneficiari al mondo del lavoro, al fine di far
La disoccupazione di lunga durata rappresenta un fenomeno che negli ultimi anni ha coinvolto molte persone indebolendo il loro ruolo e posizionamento sociale. La Fondazione, di concerto con altri soggetti pubblici e privati, sviluppa progetti di orientamento ed educazione al lavoro volti a facilitare la ripresa dei ritmi, degli stili di vita e della coscienza lavorativa delle persone che per motivi diversi sono distanti dal mercato del lavoro da un lungo periodo. L’orientamento al lavoro rappresenta, per le persone disoccupate da molto tempo, un’occasione di aggiornamento e preparazione rispetto alle nuove logiche di mercato influenzate dalle rapide trasformazioni dell’attuale mondo del lavoro. In questo scenario, i percorsi di educazione al lavoro sviluppati dalla Fondazione si inseriscono all’interno dei principali strumenti di contrasto alla disoccupazione di lunga durata insieme alla formazione, la riqualificazione, i tirocini e le work experiences.
programma donne con carichi di famiglia Evidente è l’esistenza di barriere all’accesso al mercato del lavoro per le donne che hanno carichi familiari. Il variare dei tassi di occupazione in virtù del ruolo in famiglia e del numero di figli, ne è la chiara testimonianza (Cnel-Istat, 2003). La Fondazione, si propone di sviluppare concreti progetti di educazione al lavoro che partano dalla volontà di investire o reinvestire le donne, che sono state lontane dal lavoro
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Capitolo II
per diversi motivi familiari, del loro ruolo di lavoratrici. Per raggiungere questo scopo, i percorsi di orientamento tengono conto delle effettive difficoltà di conciliazione lavoro-famiglia e degli eventuali vincoli che ne derivano, della necessità delle beneficiarie di identificare nuovi obiettivi professionali, della possibilità di individuare nuovi percorsi di riqualificazione e della necessità di coinvolgere e sensibilizzare le aziende sulla possibilità di attivare politiche di conciliazione che tengano conto delle effettive necessità familiari delle donne.
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
I PROGETTI 2009 - 2010 Nel 2009 i progetti della Fondazione sono stati suddivisi nelle seguenti tipologie:
programma atleti al termine della carriera agonistica Le difficoltà e le situazioni di forte svantaggio vissute dagli atleti al termine di una carriera sportiva di grande impegno e soprattutto la totale assenza di programmi volti a favorire l’ingresso nel mercato del lavoro di queste persone, hanno spinto la Fondazione a dedicare parte del proprio impegno alla strutturazione di un percorso di educazione al lavoro innovativo e successivamente condiviso a livello mondiale, a sostegno dell’integrazione lavorativa degli atleti di vertice. L’intervento orientativo tiene conto del bagaglio di esperienze e delle competenze trasversali degli atleti ma anche delle difficoltà nel gestire in modo adeguato la transizione di carriera dal mondo dello sport a quello del lavoro partendo dalla conoscenza delle proprie capacità, unita al sostegno nell’individuazione di un’alternativa di carriera che possa rappresentare un nuovo obiettivo di vita e professionale. Il Programma dedicato agli atleti, attivo fin dal 2001, viene condotto in sinergia con tutte le più importanti istituzioni sportive a livello nazionale ed internazionale. La metodologia applicata in Italia rappresenta un modello di intervento a livello mondiale che è stato replicato in altri 28 paesi.
in base al soggetto promotore
• progetti promossi direttamente dall’iniziativa della Fondazione condotti con il supporto della rete dei partner con cui la Fondazione è entrata in contatto;
• progetti promossi in partnership con altri soggetti, che nascono da un’iniziativa progettuale
programma persone over 40 La precoce espulsione dal mercato del lavoro di individui in età adulta, caratterizza in modo determinante una delle emergenze sociali dei nostri tempi. Le persone che perdono per motivi diversi, il lavoro dopo i quarant’anni, sperimentano, loro malgrado importanti criticità nel percorso di reinserimento lavorativo. Lo stato di disoccupazione in età adulta porta con se un inevitabile senso di inadeguatezza ed emarginazione che accompagna i soggetti coinvolti e che spesso determina frustrazione e senso di malessere causato in particolar modo dal sentirsi discriminati. La Fondazione, nel tentativo di contrastare le resistenze del mercato del lavoro nei confronti delle persone over 40, propone programmi di educazione ed orientamento al lavoro la cui finalità è permettere ai beneficiari di riflettere sulle proprie abilità, arricchire il personale bagaglio di conoscenze, migliorare ed aggiornare le proprie competenze tecnicoprofessionali al fine di contrastare con maggiori strumenti le difficoltà di approccio al mercato del lavoro.
Fondazione Adecco per le pari opportunità
condivisa;
• progetti promossi da Enti Terzi, in cui la Fondazione è coinvolta per svolgere uno o più interventi relativi alla propria attività;
in base ai contenuti del progetto
• progetti di base, in cui la Fondazione sviluppa, nello svolgimento dell’attività istituzionale,
una o più azioni previste dalla propria metodologia per i percorsi di Educazione e Istruzione al lavoro; • progetti specifici, sono caratterizzati da modalità di intervento mirato da parte della Fondazione o di altri enti promotori, nello sviluppo di una o più attività, realizzando dei focus specifici su beneficiari, obiettivi, contesto e/o azioni svolte; • progetti innovativi, che si differenziano per tipologia di beneficiari, obiettivi, contesto e/o delle azioni svolte rispetto alla metodologia di base della Fondazione. Complessivamente tra il 2009 e il 2010 la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità ha contribuito ad avviare e sviluppare 40 progetti. Al fine di facilitarne la loro lettura, abbiamo utilizzato lo strumento della tabella, per fornire una sintesi relativa a: • i progetti di base promossi dalla Fondazione nel 2009 - 2010 • i progetti specifici/innovativi promossi da Enti Terzi nel 2009 - 2010 Per i progetti specifici/innovativi promossi dalla Fondazione e/o in partnership, abbiamo, invece, utilizzato delle schede riassuntive.
Bilancio Sociale 2009 - 2010
35__________
Capitolo II
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
i progetti di base avviati dalla fondazione nel 2009-2010
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Percorso di orientamentoal lavoro Corso di formazione professionale: • Addetto alla sistemazione scaffali nella GDO
Progetto Retail
Progetto Una Bussola per il mondo del lavoro
Tirocinio formativo
__________36
2009 - 2010
Annuale continuativo Rif. 2009 2010
Padova
Milano: 3 edizioni nel 2009 e una edizione nel 2010 settore Supermercati, Abbigliamento ed Editoria Roma,Bologna e Ferrara: settore Abbigliamento
Dld Over 40 Persone con disabilità
Comune di Padova Ufficio Progetto Giovani
Celav ALA Sacco di Milano Afol Nord Milano AGPD
Persone con disabilità
Catene di Supermercati e negozi di Milano Negozi settore abbigliamento di Milano, Bologna e Roma Negozi Libri e Dischi di Milan
Percorso di orientamento al lavoro di gruppo e individuale
Percorso di orientamento al lavoro Formazione Professionale Integrazione lavorativa
Periodo riferimento
Risultati Nel biennio considerato i risultati sono stati i seguenti: 21 persone orientate 21 persone formate 13 tirocini formativi avviati
progetto retail
Adecco Formazione Unicoop Firenze CSM ASL 10 Firenze
Macroazioni svolte dalla Fondazione
Annuale continuativo Rif. 2009
5 persone assunte a TD e poi a TIin seguito al Tirocinio tutte le persone hanno ricevuto opportunità di integrazione al lavoro
progetto passepartout
Persone con disabilità
Partner
Annuale Continuativo 2002 - 2010 Rif. 8 e 9° annualità
Area
Roma: settore editoria Firenze: settore editoria
Torino e Comuni limitrofi
Torino e Comuni limitrofi
Tipologia beneficiari coinvolti
Partner
Negozi settore libri e dischi Atleti Dld
CIR Consiglio Italiano per i Rifugiati Centro Enea
Macroazioni svolte dalla Fondazione Percorso di orientamento al lavoro Corso di formazione professionale: • Corso per addetti alle vendite Tirocinio formativo
Persone con disabilità
Servizio Passepartout (sportello del Comune di Torino
Percorso di orientamento al lavoro
Persone con disabilità
Ospedale Locale Servizio di Psichiatria
Percorso di orientamentoal lavoro
Donne con carichi di famiglia
Cooperativa Ulisse gestore dell’Informagiovani di Treviglio
Donne Over 40
Adecco Formazione
Donne Dld
Adecco Italia Spa Filiale di Treviglio
Risultati Firenze 2009: 1 Persona orientata 1 persona assunta a tempo indeterminato Roma 2009: 3 Persone orientate 1 Persona formata 2 tirocini avviati di cui 1 trasformato in CTD 1 CTD
8 persone orientate Più 14 7 tirocini avviati di cui 5 con finalità assuntive
26 persone orientate 2 tirocini formativi avviati
Milano 2009: 14 persone orientate alcune con la modalità di gruppo e alcune individuale 2 persone formate 14 tirocini formativi avviati Milano 2010: 5 tirocini formativi avviati 3 persone assunte a TD Roma 2009: 2 persone orientate 2 persone assunte con CTD Ferrara 2009: 1 persona orientata 1 persona assunta con CTI Bologna 2009: 1 persona orientata 1 persona assunta con CTD
progetto Nuove Prospettive
Firenza
Tipologia beneficiari coinvolti
progetto Spazio Giovani
2009-2010 1° e 2° annualità
Area
progetto Donne Migranti
Progetto gdo
Periodo riferimento
2008 2009 2010 Progetto in corso
2009
2009
Treviglio (Bg)
Milano
Bilancio Sociale 2009 - 2010
Donne Dld o con carichi familiari
Sportello Migranti Adecco Formazione
Percorso di orientamentoal lavoro Corso di formazione professionale: • Informatica di base
Percorso di orientamento al lavoro Corso di formazione professionale: • Corso cameriera ai piani
24 persone orientate 5 persone integrate al lavoro
10 persone orientate 10 persone formate 2 persone integrate al lavoro
10 persone orientate 10 persone formate
37__________
Capitolo II
Donne ospiti di comunità mamma/ bambino
Partner
Cooperativa Farsi Prossimo Fondazione Umanamente Adecco Formazione
Macroazioni svolte dalla Fondazione
Percorso di orientamento al lavoro Corsodi formazione professionale: • Corso di informatica • Corso di cameriera ai piani
Progetto Anmil
__________38
4 persone orientate 2 persone formate 2 tirocini avviati di cui uno presso una struttura alberghiera 2 persone hanno intrapreso in autonomia delle attività lavorative
2010
2010
Area
Milano
Roma
Tipologia beneficiari coinvolti
Partner
Persone con disabilità
Park Hayatt
Persone di origine straniera
Fondazione Il Faro
2009
2009
2010
Venezia Mestre
Venezia Mestre
Milano
Persone con Sindrome Down
Persone con disabilità
Persone con disabilità
AIPD Venezia Mestre
SIL territoriali Struttura Alberghiera locale
Anmil e Provincia di Milano
Percorso di orientamento di gruppo
Percorso di orientamento al lavoro Visita del gruppo di beneficiari presso l’azienda partner
Percorso di orientamento al lavoro Tirocinio formativo
26 persone formate
10 persone orientate 2 persone assunte a TD
17 persone orientate 2 visite presso l’azienda partner Occasione di approfondimento per gli operatori del Sil
11 persone orientate 11 tirocini avviati 9 persone assunte
Progetto Informatica
Adecco Formazione
Corsi di formazione professionale: 2 edizioni • Informatica
Progetto Crisalide
2009
Persone con disabilità
2010
2010
2010
2010
Firenze
Rivoli
Milano
Venezia
Bilancio Sociale 2009 - 2010
Persone discriminate per motivi di salute
Persone over 40, dld e donne con carichi di famiglia
Persone con disabilità
Donne con carichi di famiglia
Macroazioni svolte dalla Fondazione
Percorso di orientamento al lavoro Tirocinio formativo
Orientamento al lavoro Padova Venezia Mestre
Progetto Ala San Paolo
Progetto Gruppi in azione
Progetto Incontri sul lavoro
Progetto Informatica e Comunicazione
Tirocinio formativo
Periodo riferimento
Risultati
Progetto Park Hayatt
Milano
Tipologia beneficiari coinvolti
Progetto Orientamento formativo
2009
Area
Progetto RI.DO
Progetto Fondazioni
Periodo riferimento
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Centro di Salute Mentale di Firenze Adecco Formazione
Cisa (Consorzio Intercomunale Socio Assistenziale) di Rivoli, Rosta, Villarbasse
Ala San Paolo
Percorso di orientamento al lavoro
Risultati
Una persona orientata Un tirocinio avviato
34 persone orientate
Percorso di orientamento al lavoro Corso di formazione professionale: • Informatica di base
7 persone orientate e formate
7 persone orientate Percorso di orientamento
Percorso di orientamento Tirocini formativi
Comune di Mira Centro Risorse Donna dei Comuni di Mira, Fiesso d’Artico e Camponogara (Venezia)
Fondazione Adecco per le pari opportunità
4 persone hanno avuto opportunità di integrazione al lavoro
17 persone orientate 9 tirocini avviati 7 persone assunte a tempo indeterminato
11 persone orientate Percorso di orientamento
8 persone hanno avuto un’opportunità di integrazione al lavoro
39__________
__________40
Capitolo II
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
i progetti di base avviati dalla fondazione nel 2009-2010
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Macroazioni svolte dalla Fondazione
Progetto Ponti
Progetto Rondine
Percorso di orientamento al lavoro
2009-2010 1° e 2° annualità
2009-2010 1° e 2° annualità
Padova
Provincia Padova
Persone rifugiate e richiedenti asilo
Dld e donne
Partner capofila e promotore: Comune di Padova Settore Gabinetto del Sindaco-Unità Progetti Accoglienza Immigrazione
Partner capofila: Ciofs/FP Don Bosco
2009 13 persone orientate 20 occasioni formative proposte Nel 2009 Percorso di for- 2 tirocini avviati mazione professionale: 2010 • Informatica di base • Sicurezza nei luoghi di 9 persone orientate lavoro • Saldatore e carrellista Un beneficiario inserito in tiro• Addetti ai piani d’al- cinio dalla Fondazione, a cui è stato proposto successivabergo mente un contratto a termine • Addetti sala bar dall’azienda. Altri 3 beneficiari sono stati integrati al lavoro. Tirocinio formativo
Percorso di orientamento al lavoro
Progetto Cirah
Percorso di orientamento l lavoro 2009
Milano
Persone con disabilità
C.I.R.A.H. Adecco Formazione
Progetto Labor. .attori
Fondazione S. Carlo Onlus
2009
Milano
Persone con disabilità
Fondazione Bertini Malgarini Onlus Associazione Formazione Giovanni Piamarta Ente pubblico locale territoriale
Formazione professionale corso di formazione professionale: • Informatica
Percorso di orientamento al lavoro
2009 10 persone orientate 2 tirocini formativi avviati 1 inserimento al lavoro in autonomia
2009
2010
Area
15 persone orientate dalla Fondazione Adecco Risultati complessivi del progetto: 15 persone formate 2 persone inserite al lavoro
Percorso di orientamento al lavoro
Integrazione lavorativa
Tipologia beneficiari coinvolti
Partner
Istituto Cechi di Milano Provincia di Milano
Milano
Persone con disabilità
Padova
Persone migranti, disoccupate di lunga Partner capofila: durata, ex abitanti del Comune di Padova complesso Serenissima di via Anelli
2010: 28 persone orientate 3 persone integrate con tirocinio formativo
Formazione professionale Formazione professionale • Informatica di base Informatica di base • Laboratori specifici di • • Laboratori specifici di seserigrafia, Ortoflororigrafia, Ortoflorovivaismo, vivaismo, assemblagassemblaggio, elettronico gio, elettronico Integrazione lavorativa
Periodo riferimento
Risultati
Albo Centralinisti
Partner
Progetto Oltre il Ghetto di Via Anelli
Tipologia beneficiari coinvolti
Macroazioni svolte dalla Fondazione
Percorso di orientamento al lavoro
Risultati
10 persone orientate
7 persone orientate Percorso di orientamento ed integrazione al lavoro
2 persone inserite in azienda con borsa lavoro, 1 di loro ha ottenuto un contratto a termine al seguito del tirocinio
• Giovani con disa-
Progetto Muovo
Area
Progetto Non solo Vacanze
Periodo riferimento
2010
Padova
2010
Bilancio Sociale 2009 - 2010
bilità iscritti alla lista provinciale della legge 68/99 • Giovani in condizione di svantaggio, con difficoltà persoCiofs/FP Don Bosco nali o familiari (in base a dichiarazione dei Servizi sociali del Comune relativamente alla situazione personale/familiare/ economica)
Adolescenti/giovani/ adulti con sindrome di Down e operatori provenienti dalle diverse sedi AIPD (41 attualmente).
Percorso di orientamento ed integrazione al lavoro
Capofila del progetto: Percorso di orientamento AIPD – Associazioal lavoro ne Italiana Persone Down
17 persone orientate 17 tirocini formativi avviati
------
41__________
__________42
Capitolo II
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
i progetti specifici /innovativi promossi da enti terzi del 2009 e del 2010
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Progetto
Periodo di riferimento
Tipologia di beneficiari coinvolti
superare lo stigma
2009-2010
Persone con svantaggio per motivi di salute
csapsa
2009-2010
Persone con disabilità
lavorando per lavorare
2009
Persone con disabilità
ancora
2010
Persone con disabilità
lavori in corso
2010
Persone con disabilità
fondazione gualandi
2010
Persone con disabilità
tratta
2009
Uomini e Donne vittime di sfruttamento
vivai
2009-2010
Persone disoccupate di lunga durata
raee
2009-2010
Persone disoccupate di lunga durata
diversità al lavoro
2009-2010
Persone con disabilità e di origine straniera
informatica in comunità
2009 -2010
Persone con svantaggio sociale
2010
Donne con svantaggio sociale
ioc acp italy
2009-2010
Atleti al termine della carriera agonistica
formiamoci in itinere
2009-2010
Atleti di alto livello
in rete
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Progetto SUPERARE LO STIGMA 6° e 7° anno
Progetto avviato nel 2004 - Progetto in corso Periodo considerato: 2009-2010 Area territoriale coinvolta: Pomezia, Roma Firenze, Padova, Milano, Venezia Partner: Servizi Psichiatrici Centri di Salute Mentale territoriali, Eli Lilly Italia Spa Adecco Formazione Srl, ALA Sacco Milano, SIL territoriali, Supermercati locali, ASPIAG. Beneficiari: Persone discriminate per problemi di salute
Descrizione
Il progetto “Superare lo Stigma” è nato nel 2004 dalla collaborazione tra i servizi psichiatrici CSM a Firenze, con l’Agenzia Lavoro di Bologna, la Fondazione Adecco e la società Eli Lilly Italia Spa con l’intento di sviluppare progetti di supporto all’inserimento lavorativo rivolti a categorie deboli del mercato del lavoro. Le ASL - CSM si impegnano a pre-individuare gli utenti candidati al percorso di orientamento e di inserimento lavorativo. Le persone vengono conosciute dai responsabili della Fondazione Adecco e dagli operatori della ASL attraverso un incontro durante il quale si illustrano gli obiettivi dell’azione, l’impegno che verrà richiesto ai partecipanti, le competenze che verranno acquisite con la partecipazione al corso. I destinatari del progetto sono gli utenti seguiti dai Centri di Salute Mentale che sono pronti per intraprendere un percorso di educazione e istruzione al lavoro. I macro-obiettivi del percorso di orientamento al lavoro sono: 1. Know-how e competenze specifiche spendibili nel mercato del lavoro 2. Opportunità di confronto con il mercato del lavoro 3. Autonomia nel percorso di inserimento al lavoro 4. Autoanalisi delle proprie competenze/aspettative
5.
Il percorso di educazione al lavoro prevede questi aspetti: • analisi delle esperienze e delle aspettative • concetto di competenza (abilità, sapere, saper essere) • piano di azione: il progetto lavorativo • la rappresentazione del lavoro • gli strumenti: curriculum, colloquio, diario attività di ricerca attiva
•
In seguito viene concordato un percorso professionale a seconda dell’analisi degli obiettivi professionali e del mercato del lavoro. Insieme ai Centri di Salute Mentale e agli educatori di riferimento/assistenti sociali e/o psichiatri, viene svolto un colloquio finale di verifica sul percorso di educazione al lavoro e sul corso professionale. Insieme viene individuata la realtà aziendale (o associativa) dove svolgere l’esperienza di lavoro. 18 Ogni persona beneficia di un percorso individuale, personalizzato e graduale. La tipologia di integrazione al lavoro può essere, a seconda dell’obiettivo, concordato con un momento di socializzazione al lavoro (inserimento socio terapeutico) o finalizzato al lavoro (tirocinio, stage, contratto a termine o indeterminato). Nelle realtà lavorative viene svolto un tutoraggio da parte del Centro di Salute Mentale.
Bilancio Sociale 2009 - 2010
43__________
__________44
Capitolo II
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
La Fondazione Adecco a distanza di minimo tre mesi dalla conclusione del progetto monitora l’integrazione al lavoro dei beneficiari al percorso per rendere il percorso sempre più efficace ed efficiente. Al fine di favorire l’inserimento lavorativo si prevede, inoltre, la possibilità di utilizzare un periodo di borsa lavoro della durata di 2/3 mesi. La borsa lavoro, erogata dalla Fondazione Adecco, grazie ai contributi da parte della società Eli Lilly Italia Spa, utilizza il contesto produttivo e lavorativo come luogo di apprendimento e di esperienza per l’acquisizione di abilità e competenze. È un percorso osservativo delle attitudini del paziente quanto a capacità di adattarsi ad un determinato contesto, a svolgere una certa mansione, ad apprendere nuove abilità, a sostenere un impegno e una responsabilità. Verso la fine del percorso, le aziende valutano la tipologia contrattuale da proporre ai beneficiari sulla base delle specifiche situazioni verificate durante la borsa lavoro.
Risultati:
Dal 2004 al 2010: 374 persone formate - 219 persone avviate al lavoro. Per il 2009 e il 2010 le attività e i risultati possono essere così sintetizzati: Benficiari coinvolti
Tirocini
Altri Risultati
Percorso di orientamento al lavoro Percorso formativo per la mansione di scaffalista
10 persone con disabilità
10 tirocini formativi avviati
7 persone hanno state assunte al termine del tirocinio
Percorso di orientamento al lavoro Percorso formativo di informatica di livello intermedio
12 persone con disabilità
6 tirocini formativi avviati
------
Percorso di orientamento al lavoro Due percorsi formativi: - Coadiutore amministrativo, - Addetto ai servizi generali
19 persone con disabilità
18 persone integrate con tirocinio formativo
L’azienda Ulss 12 Veneziana ha avviato al lavoro 14 beneficiari (il percorso svolto è stato considerato ai fini del punteggio nella selezione pubblica)
11 persone
3 tirocini avviati
Due persone hanno intrapreso un’attività con contratto a progetto
Percorso di orientamento al lavoro individuale
4 persone
4 tirocini ormativi avviati
------
Percorso di orientamento al lavoro Due percorsi formativi: - Informatica generale - Addetto agli scaffali
40 persone
17 tirocini formativi avviati
------
2010
Percorso di orientamento al lavoro individuale
11 persone
4 tirocini ormativi avviati
2 persone assunte a tempo determinato 2 inserimenti socio terapeutici
Milano 2009
Percorso di orientamento al lavoro Percorso formativo per il ruolo di scaffalista addetto alla GDO
7 persone
5 tirocini ormativi avviati
------
Città
Padova 2009 2010
Venezia 2010 Pomezia (Roma) 2009 Roma 2010 Firenze 2009
Azioni
Percorso di orientamento al lavoro Percorso formativo per il ruolo di “Impiegato amministrativo di base”
Fondazione Adecco per le pari opportunità
PROGETTO CSAPSA
Progetto promosso in partnership con CSAPSA Progetto avviato a Giugno 2009 – nel 2010 è alla seconda annualità Area territoriale coinvolta: Bologna Partner: CSAPSA - Centro Studi Analisi di Psicologia e Sociologia Applicate, Coop Sociale Onlus, Agenzia Lavoro - Centro di Salute Mentale ASL di Bologna, Adecco Formazione Srl Beneficiari: Persone con disabilità
Descrizione
Il Progetto CSASA è un progetto Innovativo: un team di persone con svantaggio sociale lavora per la ricerca attiva al lavoro di altre persone con svantaggio sociale. Il progetto ha l’obiettivo di formare persone con disabilità al ruolo professionale di Operatore di Call Center - Addetto al Customer Care da inserire nella neonata Agenzia Ricerca Disponibilità Aziendali. All’interno di CSAPSA, infatti, verrà creato un team di ricerca di disponibilità di stage aziendale in grado di aiutare altre persone in svantaggio sociale nella ricerca del lavoro. Il progetto si propone di costituire un’Agenzia di Ricerca Disponibilità Aziendali per l’inserimento formativo e lavorativo di persone in condizioni di svantaggio, provenienti da segnalazioni dei servizi territoriali. Le mansioni previste per il ruolo professionale sono: • compiere ricerca generica di postazioni aziendali tramite telefono • implementare i dati mancanti delle Aziende (dati anagrafici, fiscali, spazi, attrezzature ecc.) • verificare la disponibilità a stage • definire mansionario di attività • compilare schede dal cartaceo al computer Le azioni realizzate dalla Fondazione Adecco sono le seguenti: • incontri conoscitivi con 9 persone diversamente abili segnalate da Agenzia Lavoro-CSM Bologna • partecipazione al percorso formativo con il modulo di educazione al lavoro • realizzazione di un piano di azione personale • accordo servizi di psichiatria per progetti individuali • rimborso spese (con contributo Eli Lilly Italia spa)
Risultati anno 2009
9 persone orientate 9 persone formate 8 persone inserite in tirocinio nella struttura CSAPSA per Call Center 1 persona inserita in tirocinio nella Cooperativa Virtual Coop 1 persona assunta a tempo indeterminato, 3 persone assunte con contratto a progetto.
Risultati anno 2010
9 persone orientate 8 persone formate 9 stage (1 ancora in essere in Virtualcoop) 3 persone con contratto a progetto in CSAPSA 1 persona assunta a tempo indeterminato in azienda come addetta al call center 1 persona in borsa lavoro in CSAPSA
Bilancio Sociale 2009 - 2010
45__________
__________46
Capitolo II
PROGETTO LAVORANDO PER LAVORARE
Progetto promosso in partnership con AIPD Progetto Biennale avviato nel 2008 - concluso nel dicembre 2009 Area territoriale coinvolta: Roma e Territorio Nazionale Partner: AIPD Nazionale Beneficiari: Persone con disabilità
Descrizione
Il progetto nasce da un’iniziativa sviluppata dall’Associazione Italiana Persone Down che ha coinvolto in questo progetto la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità. Il Progetto si sviluppa grazie alla consapevolezza che le persone con Sindrome di Down vedono ormai aumentare la propria aspettativa di vita e, grazie all’inserimento scolastico e a vari percorsi di conquista dell’autonomia, possono e hanno il diritto di perseguire l’obiettivo di un pieno e dignitoso inserimento nel mondo del lavoro. Le fasi previste dal progetto sono: • Fase 1: seminario nazionale dedicato esclusivamente al coinvolgimento ed alla formazione degli operatori AIPD • Fase 2: creazione dei SIL (Servizio di Integrazione Lavorativa) nelle sezioni AIPD coinvolte • Fase 3: seminari congiunti operatori/giovani con Sindrome di Down sulle tematiche del mondo del lavoro • Fase 4: inserimento lavorativo giovani con Sindrome di Down La Fondazione Adecco nell’ambito del progetto svolge le seguenti azioni: • Nella Fase 1: formazione a 60 operatori dei Centri di Avviamento al Lavoro delle diverse sezioni di AIPD sulle tematiche relative all’approccio e alla relazione alle aziende; • Nella Fase 3: incontri di orientamento di gruppo a 39 beneficiari con Sindrome di Down sui seguenti argomenti: • organizzare la ricerca di un lavoro, • scrivere curricula e lettere di presentazione, • affrontare i colloqui e i test di selezione in modo adeguato, • reperire, rielaborare e utilizzare le informazioni in forma autonoma. • Nella Fase 4: contributo borsa lavoro
Risultati
39 persone orientate 12 tirocini formativi avviati 2 tirocini formativi finalizzati all’assunzione (L.68/99) avviati 1 contratto a tempo determinato 3 borse lavoro del valore di euro 1200 l’una, erogate 60 operatori formati
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
PROGETTO ANCORA
Progetto promosso in partnership Progetto avviato nel 2010 Area territoriale coinvolta: Provincia di Novara Partner: Associazione ANCORA Onlus (Associazione Non profit perla Costruzione Orientata a Reinserimento e Autonomia), Fondazione de Agostini e Adecco Italia Spa. Beneficiari: Persone con disabilità
Descrizione
Il progetto ANCORA è nato con l’intento di prevedere una serie di interventi relativi al recupero delle autonomie, alla formazione, all’inserimento nel mondo lavorativo e nella vita sociale di persone mielolese in seguito a incidente stradale o a malattia, e ha visto coinvolta oltre alla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, l’Associazione ANCORA onlus (Associazione Non profit per la Costruzione Orientata a Reinserimento e Autonomia), la Fondazione de Agostini e la Società Adecco Italia Spa. L’obiettivo, condiviso con tutti i partner è stato quello di permettere ad un gruppo di pazienti o ex pazienti dell’Ospedale San Giuliano e ad altre persone con disabilità presenti sul territorio, di prendere parte ad un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro. La finalità è stata quella di portarle ad acquisire maggiore consapevolezza di sé, delle proprie competenze ma anche conseguirne di ulteriori per rientrare nell’attuale contesto di lavoro. La Fondazione Adecco si è occupata in particolar modo del percorso di educazione e orientamento al lavoro. La Fondazione De Agostini ha provveduto all’acquisto di un automezzo attrezzato per facilitare le uscite dei degenti (seguiti da una figura professionale dedicata) nella sperimentazione di nuovi approcci col mondo esterno, nella pratica delle attività sportive riabilitative, per i rientri a casa nei weekend, per recarsi a colloqui di lavoro. La Fondazione De Agostini ha, inoltre, partecipato all’allestimento di un locale per la formazione nel quale, grazie alla collaborazione della società Adecco Italia Spa, sono stati installati personal computer con connessione ad internet. È stato inoltre, creato all’interno dell’aula, uno spazio destinato alle attività ludico ricreative. Nell’aula attrezzata con personal computer, la Fondazione De Agostini ha supportato l’organizzazione di corsi di informatica per il conseguimento del patentino europeo (ECDL).
Risultati
In sinergia con le altre competenze presenti all’interno dell’Ospedale e sul territorio, si è messo a punto un efficace modello di servizio in grado di rispondere ai bisogni e alle potenzialità richieste dalle persone e dal mercato del lavoro. Hanno preso parte al percorso di educazione e orientamento al lavoro 14 persone. La maggior parte delle patologie riscontrate sono di tipo fisico ma ci sono anche esiti da trauma cranico, problemi sensoriali e difficoltà di tipo psicologico.
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo II
PROGETTO LAVORI IN CORSO
Progetto promosso in partnership con il Comune di Roma Progetto avviato nel 2010 Area territoriale coinvolta: Comune di Roma Partner: Comune di Roma Beneficiari: Persone con disabilità certificata (l. 68/99); persone disoccupate di lunga durata; persone inoccupate; persone in situazione di disagio sociale (persone con disabilità non certificata, persone con status di rifugiato, basso livello di scolarizzazione, espulsione dal mercato del lavoro in età adulta)
Descrizione
Il Progetto Lavori in Corso nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Adecco ed il Comune di Roma con la finalità di: • stimolare una riflessione nei beneficiari (utenti della rete COL che avessero intrapreso un percorso di orientamento di 1° e 2° livello e di educazione al lavoro) rispetto alla propria storia formativa e professionale, alle proprie competenze/aspettative e alle proprie risorse/limiti, che porti ad individuare un obiettivo professionale; • trasferire informazioni e abilità utili nella ricerca del lavoro, in particolare sulla stesura del curriculum, su come affrontare un colloquio di lavoro, sui benefici della L. 68/99 e sulle finalità dei tirocini promossi dalla Fondazione e dai COL (Centri di Orientamento al Lavoro) coinvolti; • offrire l’opportunità di confrontarsi con realtà aziendali sul territorio; • fornire agli operatori dei COL un’occasione di osservazione dei beneficiari in situazione d’aula, con attenzione alle dinamiche e agli aspetti relazionali emersi nel gruppo; • fornire ai beneficiari informazioni formative professionalizzanti finalizzate ad aumentare i livelli di autodeterminazione professionale. Il progetto ha coinvolto 38 persone
Risultati
Sono stati organizzati 11 incontri di gruppo (orienta-informa) con utenti inviati da tutta la rete COL di cui: • 9 incontri di gruppo finalizzati a trasferire le informazioni relative al progetto e ad accogliere le disponibilità; • 2 incontri di gruppo di feedback e monitoraggio, successivi alla formazione professionale Sono state erogate: • 20 ore di orientamento al lavoro (approfondimenti legati all’orientamento formativo ed informativo); • 112 ore di formazione professionale su tematiche quali Il sistema HACCP, la sicurezza sul lavoro, i diritti e doveri dei lavoratori; il settore della ristorazione, il settore della GDO. Al termine del percorso: - 32 persone formate di cui 20 persone con disabilità di tipo cognitivo, psichico e fisico. In ambiente di sostegno all’integrazione al lavoro: - 12 persone hanno ottenuto un’opportunita’ di tirocinio; - 10 persone hanno iniziato a lavorare; - 10 persone sono in attesa di intraprendere un tirocinio (per la maggior parte delle persone in attesa di tirocini si sono già presi accordi con diverse aziende e si è in fase di definizione del progetto formativo); - 6 persone non hanno portato a termine il percorso progettuale intrapreso.
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
PROGETTO FONDAZIONE GUALANDI Progetto promosso in partnership Progetto avviato nel 2010 Area territoriale coinvolta: Bologna Partner: Fondazione Gualandi Beneficiari: persone con disabilità uditiva
Descrizione
Il progetto è innovativo sia per i contenuti affrontati sia per la presenza di due traduttrice per i segni e una facilitatrice dei segni. Il progetto nasce da una collaborazione già avviata tra Fondazione Adecco e Fondazione Gualandi negli anni 2007-2008 in percorsi formativi professionali dedicati alle persone con disabilità uditiva. L’ultimo giorno di formazione sono intervenuti anche i referenti della Provincia del collocamento mirato, una operatrice di una cooperativa sociale e un referente di associazione di categoria. Gli incontri hanno affrontato le seguenti tematiche: • Il concetto di competenza (nelle parti del sapere, saper fare e saper essere) • L’obiettivo professionale • Il curriculum e il colloquio di selezione
Metodologia:
La metodologia d’aula utilizzata è stata sia frontale che interattiva. I partecipanti sono stati coinvolti in roleplaying e in modalità di gruppo rafforzando le capacità di teamworking e di analisi del proprio percorso.
Risultati:
17 persone orientate
PROGETTO TRATTA
Progetto avviato e concluso nel 2009 Area territoriale coinvolta: Monza e Varese Partner: Cooperativa Lotta Contro l’Emarginazione, con Catene di distribuzione organizzate locali Beneficiari: Uomini e Donne vittime di sfruttamento Il progetto Tratta è un progetto innovativo per la tipologia di beneficiario coinvolto.
Descrizione
Circa 27 milioni di persone sopravvivono nel mondo in situazioni di schiavitù; milioni di persone - uomini, donne, bambini e bambine - privati della libertà e dei diritti fondamentali, sono sfruttati sessualmente, obbligati al lavoro forzato, all’accattonaggio, alle economie illegali, alle adozioni illegali, alla guerra; rapiti per lo scambio di organi. (Dall’introduzione degli atti del convegno “Nuove Schiavitù. Fenomeni, strumenti e prospettive”, Comune di Roma e CNCA, 24-25 settembre 2004).
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo II
“La tratta si realizza attraverso la considerazione e il trattamento di esseri umani alla stregua di proprietà private o merci di scambio deprivando l’individuo della possibilità di fruire dei diritti che invece gli sono garantiti costituzionalmente. In questo senso la tratta viola la dignità e il diritto all’autodeterminazione della persona” (La tratta degli esseri umani. Rapporto del gruppo di esperti nominato dalla Commissione Europea, 2003). Scopo del progetto di protezione sociale è il pieno raggiungimento dell’autonomia economica e abitativa attraverso la ricerca e il mantenimento di un’attività lavorativa che permetta la conversione del permesso di soggiorno da motivi umanitari a motivi di lavoro. Nell’attivare un’esperienza di formazione professionale e/o inserimento lavorativo nell’ambito di un percorso di protezione sociale, non possiamo sottovalutare il fatto che le persone migranti hanno riferimenti culturali e simbolici molto diversi dai nostri. Tale fattore aumenta notevolmente la complessità delle azioni da svolgere per un efficace progetto di accompagnamento al lavoro. Al principio di un’esperienza lavorativa infatti vi sono riti di passaggio estremamente significativi che hanno bisogno di supporto ed accompagnamento specifico. L’orientamento al lavoro in questo senso diventa uno degli strumenti privilegiati per facilitare la comprensione dei codici culturali del nostro paese, utile ad orientarsi nella realtà italiana, permettendo, se non una piena integrazione, almeno un soddisfacente ed efficace adattamento al nuovo contesto. “Trovare lavoro”, infatti, è la ragione intorno cui prende forma il progetto migratorio delle persone incontrate all’interno dei programmi di protezione sociale e il sostegno al soddisfacimento di questo bisogno permette di intercettare la loro attenzione, la loro disponibilità. Il passaggio dalla struttura di accoglienza protetta all’inserimento lavorativo e quindi all’esperienza che porta all’autonomia, rappresenta uno dei momenti più critici del percorso di risocializzazione; la persona infatti sperimenta il passaggio dall’essere oggetto di un intervento all’essere soggetto attivo del proprio progetto, perciò persona capace di fare scelte, incidere sulla determinazione del proprio futuro ed essere parte attiva nel contesto sociale ed economico. Le specificità soggettive dei lavoratori, le caratteristiche del mondo del lavoro e le esigenze delle imprese per un consenso ed una piena collaborazione, rimarcano la necessità di una metodologia rigorosa e qualificata. Un sistema operativo che agisce in una situazione di complessità richiede una metodologia chiara e condivisa, necessaria per poter supportare le persone a gestire anche un eventuale o momentaneo insuccesso. Nel progettare le metodologie di accompagnamento al lavoro è stato necessario tenere presente i problemi di adattamento alle regole organizzative dello stesso mondo del lavoro. Quindi, vista la complessità dell’integrazione, è stato essenziale attivare un’area della mediazione per facilitare il percorso di transizione verso il lavoro, realizzando un legame tra i futuri lavoratori e il sistema formativo/produttivo. È stato significativo introdurre periodi di osservazione e orientamento direttamente nel sistema produttivo, supportando la persona a riconoscere le proprie competenze ed attitudini. Affrontare il tema dell’integrazione lavorativa significa individuare nel lavoro uno o più fattori importanti per consentire l’emancipazione dell’individuo e realizzare processi di inclusione attraverso attribuzione di ruoli lavorativi: senza il lavoro non si assicurano i diritti reali di cittadinanza e di inclusione sociale. L’obiettivo del percorso di accompagnamento al lavoro è stato quello di mettere la persona in condizione non solo di trovare un lavoro nei tempi adeguati all’uscita dal programma
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
di protezione sociale, ma soprattutto di padroneggiare una serie di strumenti che possa metterla in grado di orientarsi autonomamente in un contesto produttivo sempre più frammentato, flessibile e complesso. In questo senso le metodologie adottate per l’accompagnamento al lavoro hanno tenuto conto di due dimensioni fondamentali: quella delle aspirazioni e competenze individuali e quella del territorio (sistema produttivo e servizi presenti). Il modello di riferimento utilizzato dalla cooperativa è stato quello, non tanto di trovare noi un lavoro alla persona in carico, ma metterla in condizione di trovarsi un lavoro, di valutare la congruità di quel lavoro con le proprie competenze, abilità e aspirazioni ed eventualmente di modificare nel tempo il proprio progetto professionale, indipendentemente dalla presenza nel tempo del supporto degli operatori. I punti fermi del nostro modello di intervento sono stati in ogni caso i seguenti: • il protagonismo e la centralità della persona unitamente al diritto di ognuno ad essere attore fondamentale nella scelta della sua vita attraverso il riconoscimento delle sue risorse e delle sue competenze; • i contenuti del progetto individuale (tempi, luoghi, obiettivi, priorità), che sono stati caratterizzati dall’essere flessibili e negoziabili nel momento in cui entrambe le parti lo ritengano opportuno; • la centralità del territorio come ambito concreto e simbolico dove i bisogni si esprimono e devono trovare risposte non solo istituzionali e tecniche ma anche di solidarietà sociale. Per ottimizzare la fruizione di queste risorse da parte dell’utenza, gli operatori hanno aperto canali di collaborazione in cui hanno fatto circolare le informazioni sui servizi stessi e sulle differenti modalità di intervento. Questa circolarità di informazioni ha facilitato in primo luogo la condivisione di buone prassi, un approccio più globale all’utenza e, non ultimo, l’invio della stessa da parte degli operatori a specifiche agenzie. La metodologia sviluppata in questi anni rispetto l’accompagnamento al lavoro prevede diverse fasi, strutturate in una serie di attività specifiche, tra cui prevalente è il ricorso allo strumento del colloquio, di volta in volta focalizzato sui seguenti aspetti: • ricostruzione della biografia formativa e lavorativa, • stesura curriculum, ed eventuale lettera di accompagnamento, • simulazione di un colloquio di lavoro, • trasmissione di informazioni sulla lettura degli annunci di lavoro, • informazioni sulle principali agenzie di intermediazione lavorativa, • eventuale proposta di inserimento in percorsi formativi ad hoc. L’obiettivo parallelo all’inserimento lavorativo della persona è stato quello di condividere delle buone prassi tra gli attori coinvolti per mettere a punto un modello condivisibile e riproducibile, oltre alla messa a disposizione di forme di volontariato (colloqui in lingua italiana, ecc.) in favore delle persone vittime di sfruttamento. La Fondazione si è occupata di seguire i beneficiari, un gruppo di 10 uomini e donne vittime di sfruttamento, in percorsi di educazione al lavoro.
Risultati
10 persone orientate 4 persone hanno trovato un’occupazione
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Capitolo II
PROGETTO VIVAI
Progetto avviato a febbraio 2009 – nel 2010 è alla 2° annualità Area territoriale coinvolta: Firenze Partner: Adecco Formazione Srl, Vivai Fiorentini Srl Beneficiari: Persone disoccupate di lunga durata
Descrizione
Il progetto Vivai è nato dall’accordo di collaborazione tra Vivai Fiorentini Srl, Adecco Formazione Srl e la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità con l’intento di sviluppare progetti di formazione professionale rivolti a persone disoccupate di lunga durata e Over 40 motivate all’attività di manutenzione del verde. L’obiettivo principale del percorso formativo è stato quello di raggiungere le competenze professionali dell’ “addetto alla manutenzione del verde”: una figura di rilevante importanza nella gestione del patrimonio ambientale cittadino. Tale figura professionale ha la funzione di gestire, attraverso una efficace ed efficiente manutenzione dello spazio verde urbano sia pubblico che privato, quello che è da intendersi anche come patrimonio comune da salvaguardare e proteggere. L’addetto alla manutenzione quindi è un operatore che esegue interventi su aree verdi curandone crescita, sviluppo e salute di piante e fiori.
Risultati 2009
13 persone orientate 13 persone formate 12 persone avviate al lavoro: 4 persone assunte da Vivai Fiorentini Srl 2 persone assunte da altre realtà locali con contratto a tempo indeterminato 6 persone assunte da altre realtà locali con contratti di collaborazione
Risultati 2010
15 persone coinvolte 15 persone formate alla mansione di addetto al verde pubblico 7 persone assunte a tempo determinato e una persona seguita con l’inserimento socioterapeutico
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
PROGETTO RAEE (Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche) Progetto promosso in partnership Progetto avviato nell’ottobre 2009 – ancora in corso Periodo considerato: 2009-2010 Area territoriale coinvolta: Regione Sicilia Partner: Cooperativa IKrisalide Onlus Beneficiari: Persone disoccupate di lunga durata Contributi ottenuti: Progetto Finanziato con il contributo di Ebitemp Progetto innovativo per i contenuti del percorso formativo Descrizione
I RAEE sono i Rifiuti di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche e rappresentano la categoria di rifiuti in più rapido aumento a livello globale con un tasso di crescita del 3 - 5% annuo, tre volte superiore ai rifiuti normali. Esempi di RAEE : • televisori,video registratori, lettori DVD • telecamere, macchine fotografiche • radio, impianti stereo, lettori Mp3, Mp4, cuffie • computer, telefoni e cellulari • elettrodomestici per la casa e la persona (frigoriferi, lavatrici, forni, aspirapolvere, ferro da stiro, tostapane, frullatori, asciugacapelli, rasoi, orologi, ecc.) • climatizzatori, ventilatori, stufette elettriche • utensili elettrici (trapani, seghe, tagliaerba) • giocattoli funzionanti con energia elettrica • strumenti musicali elettrici Il progetto persegue la finalità di realizzare strumenti di intervento sociale, educativo e lavorativo, finalizzati al recupero di giovani a rischio di esclusione sociale e al loro inserimento nel mondo del lavoro. Il progetto inoltre, mira a coinvolgere i cittadini di alcuni comuni siciliani della zona calatina Sud-Simeto (Vizzini, Caltagirone e Militello in Val di Catania) alla raccolta differenziata e in particolare alla raccolta dei RAEE e ad “aiutare” le suddette Amministrazioni comunali a sviluppare un’azione di sensibilizzazione porta a porta delle metodologie e procedure di raccolta. Il progetto è pensato in maniera tale da poter essere replicato anche in altri comuni. Lo sviluppo del progetto mira a: • inserire nel mondo lavorativo persone che appartengono alle fasce deboli; • formare soggetti da coinvolgere in un’azione mirata alla sensibilizzazione e all’informazione dei cittadini per incentivare e incrementare la raccolta differenziata; • sostenere l’organizzazione della raccolta differenziata RAEE ; • incrementare la percentuale di raccolta differenziata contribuendo a migliorare l’ambiente dei territori comunali e la sua vocazione turistica.
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Capitolo II
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Incrementazione percentuale della raccolta differenziata
Le fasi del progetto sono le seguenti:
Mese per mese sono stati monitorati e misurati i rifiuti raccolti in modo differenziato.
Inserimento nel mondo lavorativo: destinatari
I destinatari del progetto sono soggetti socialmente svantaggiati (disoccupati, inadempienti o espulsi dalla scuola, lavoratori in nero, coinvolti in attività ai limiti della legalità, giovani con particolari problematiche familiari, giovani con una bassa stima circa le proprie capacità, donne con particolari carichi familiari). Sono stati coinvolti 10 soggetti, con le predette caratteristiche, domiciliati nei territori dei comuni coinvolti. L’individuazione concreta dei destinatari dell’intervento è stata curata mediante il raccordo ed il coinvolgimento diretto delle istituzioni pubbliche territoriali competenti in materia di politiche sociali e di politiche attive del lavoro; i servizi competenti potranno segnalare le situazioni di disagio meritevoli di essere incluse nel progetto.
Orientamento e preselezione dei soggetti da coinvolgere nel progetto
Dopo la prima fase di preselezione dei soggetti segnalati dagli Enti e dalle Istituzioni coinvolte, sono stati avviati colloqui orientativi e di selezione per i soggetti da coinvolgere nell’azione.
Formazione dei soggetti coinvolti
Sono state utilizzate metodologie innovative per la formazione, con la preferenza accordata all’alternanza, l’accento posto sulle attività di pratica e costruzione di piani individuali negoziati con i singoli soggetti, verificati e ritarati in itinere. La formazione professionale ha visto l’organizzazione di in un corso della durata di 80 ore, comprendenti sia lezioni in aula che attività pratiche. I contenuti del corso hanno affrontato le problematiche legate ad un corretto smaltimento dei rifiuti, la conoscenza dei vari materiali da raccogliere, la conoscenza delle tecnologie impiegate per la raccolta e lo smaltimento, elementi di legislazione in materia di rifiuti, sicurezza nei luoghi di lavoro, tecniche di comunicazione per l’attività educativa e promozionale.
Tirocinio formativo
Dopo l’azione di orientamento e formazione, ai partecipanti è stata data la possibilità di intraprendere tirocini formativi presso aziende operanti nel territorio di riferimento. Questo è un modo privilegiato per acquisire un’esperienza professionale pratica e utile ad un inserimento lavorativo nel campo della raccolta differenziata, del riciclo dei rifiuti, della comunicazione sociale.
Promozione della raccolta differenziata
È stata avviata, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali e con KALAT Ambiente, un’accurata azione di informazione della popolazione alla raccolta differenziata. Le attività hanno previsto momenti di contatto diretto e telefonico della cittadinanza, nonché la distribuzione di materiale educativo ed informativo.
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Risultati dell’attività svolta nella prima fase del progetto – anno 2009
10 persone orientate 10 persone formate 10 persone avviate in un periodo di tirocinio A seguito del progetto si è riscontrato nel territorio un aumento significativo della percentuale di raccolta differenziata.
Risultati dell’attività svolta nella seconda fase del progetto – anno 2010
Nel corso del 2010, a partire dal mese di gennaio si è svolta l’attività di informazione e di sensibilizzazione alla raccolta differenziata nel comune di Vizzini. I risultati sono stati sorprendenti e presentati durante una conferenza stampa, che si è tenuta ad aprile in cui hanno preso parte il sindaco e il personale di Kalat ambiente. Il comune è balzato sulle cronache nazionali perché la percentuale di raccolta differenziata è passata dal 5% al 75%. Questo ottimo risultato è risuonato molto e ci sono stati molti passaggi stampa anche sui canali nazionali. Nel mese di aprile, con l’azienda Kalat e il comune di Caltagirone si è studiata la fattibilità di un’attività di sensibilizzazione sulla raccolta differenziata sul territorio in particolar modo sulle borgate. Dopo una giornata di studio sulle azioni da intraprendere l’attività si è svolta nel mese di aprile. Il personale ha proseguito con le informazioni e la distribuzione di materiale porta a porta.
PROGETTO DIVERSITÀ AL LAVORO – 2ª e 3° anno
Progetto promosso in partnership Progetto avviato nel 2008 Periodo considerato: 2009-2010 Area territoriale coinvolta: Milano e Roma Partner: Fondazione Sodalitas, Synesis Carer Service con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari Opportunità Beneficiari: Persone con disabilità e di origine straniera Il progetto Diversità al Lavoro è un progetto innovativo per la metodologia di conduzione delle attività.
Descrizione
L’obiettivo del progetto è quello di accrescere la responsabilità sociale d’impresa e di facilitare l’incontro tra candidati e il mondo aziendale. I promotori del progetto sono: Fondazione Sodalitas, Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, JEIA e Unar. Diversitàlavoro si è realizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità. L’evento, alla sua prima edizione, ha visto la partecipazione delle seguenti aziende: L’oreal, ABB, Accor Services, Autogrill, Accenture, Allianz, IBM, Roche Diagnostics, Pirelli, Coca Cola HBC Italia, Sweet, Danone, Ernst & Young, Henkel, Alcatel-Lucent, JTI International,
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo II
Microsoft, BMW, che hanno messo a disposizione i job posting. I beneficiari per potersi candidare inserivano il loro profilo sul sito creato appositamente per l’evento. La Fondazione Adecco si è occupata dell’organizzazione e dello screening dei curricula, di facilitare l’incontro tra le aziende e i potenziali candidati, ma soprattutto di farlo in un’ottica in grado di valorizzare entrambe le posizioni. Per questo motivo sono stati organizzati momenti di confronto con le aziende, con le realtà che si occupano di persone con disabilità o di origine straniera. Il fine principale è stato proprio quello di promuovere la concreta realizzazione delle pari opportunità nel mondo del lavoro. Nell’edizione del 2009 i risultati sono stati i seguenti:
Milano Roma Imprese partecipanti 22 10 Candidature inviate attraverso il sito 4930 2004 Visitatori alle sessioni dei colloqui 456 256 Integrazioni al lavoro a seguito dell’evento 30 11
PROGETTO INFORMATICA IN COMUNITA’
Progetto promosso in partnership Progetto avviato nel 2007 Periodo considerato: 2009 - 2010 Area territoriale coinvolta: Milano, Perugia, Bologna e Alba Partner: Microsoft Italia, CNCA - Coordinamento Nazionale Comunità Alloggio Beneficiari: Persone socialmente svantaggiate
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
del lavoro, cercando di agevolare la reintegrazione delle persone che parteciperanno al progetto. In particolare, il modulo gestito dalla Fondazione Adecco è stato articolato in due sezioni: nella prima un affiancamento consulenziale ha aiutato le partecipanti a riflettere sui propri interessi, le proprie motivazioni e a conoscere le opportunità e i vincoli del mercato dal lavoro; la seconda è stata incentrata su come sviluppare abilità necessarie per la ricerca del lavoro: come scrivere un curriculum e una lettera di presentazione, affrontare colloqui e test di selezione in modo adeguato, come reperire, rielaborare e utilizzare le informazioni in modo autonomo. Anche per il 2010 partner dell’iniziativa è stato futuro@lfemminile, progetto di responsabilità sociale ideato da Microsoft Italia in collaborazione con Acer, in collaborazione con Cluster Reply patrocinato dal Dipartimento delle Pari Opportunità, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle differenze di genere.
Risultati
Il progetto ha da poco concluso il suo quarto anno di attività con risultati molto soddisfacenti: più di 5.200 persone hanno frequentato i corsi di informatica, organizzati presso 55 comunità di accoglienza presenti in 8 regioni italiane. Ben 800 fra i partecipanti hanno ad oggi iniziato un percorso di inserimento lavorativo e 60 hanno trovato un impiego. Oltre 70 computer portatili acquistati negli anni grazie al contributo di Microsoft con il programma Unlimited Potential – Community technology Skills, hanno viaggiato per le 8 regioni e sono stati portati direttamente dai docenti presso le 55 sedi, seguendo un modello creato specificatamente per il programma: portare l’informatica il più vicino possibile alle persone che ne hanno effettivamente bisogno. In totale sono stati erogati 623 corsi. I beneficiari seguiti dalla Fondazione Adecco nel percorso di orientamento professionale, sono stati 36 (in prevalenza ospiti delle comunità alloggio). Di questi, 17 hanno avuto un’opportunità di integrazione lavorativa.
Descrizione:
“Informatica in comunità” nasce nel 2007 dalla volontà e dall’impegno del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Microsoft Italia e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, con l’obiettivo di facilitare, attraverso l’informatica, l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone socialmente svantaggiate. Si tratta di una collaborazione che vede profit e no-profit uniti in nome di un obiettivo comune e ambizioso: la riqualificazione professionale e il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone socialmente svantaggiate. I corsi si basano sui contenuti del Digital Literacy, cioè dei moduli disponibili gratuitamente sul sito di Microsoft che offrono contenuti e strumenti per imparare ad utilizzare il computer e a conoscere gli strumenti software più diffusi. I corsi, articolati in moduli di 3 ore ciascuno, prevedevano un massimo di 10 persone in aula per permettere ai partecipanti di apprendere in modo semplice e diretto ad usare il pc, un programma di videoscrittura, un foglio di calcolo, a navigare in Internet e aprire un indirizzo di posta elettronica. All’interno del progetto, il contributo della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità è stato di erogare percorsi di educazione al lavoro in alcune delle regioni coinvolte. Si tratta di momenti d’incontro che prevedono attività di orientamento professionale e consulenza che, insieme alle competenze informatiche acquisite, mirano a rendere più autonomi nella ricerca
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo II
PROGETTO IN RETE
Progetto promosso in partnership Progetto avviato nel 2010 e si concluderà nel 2011 Tipologia di beneficiari coinvolti: Le partecipanti provengo dai seguenti circuiti: ATS - Ambito Territoriale Sociale, Centro Antiviolenza, Comunità Madre Bambino, AGA Agenzia Giovani e Adulti, CSM - Servizi di salute mentale e il libero accesso Area territoriale coinvolta: Genova Partner: Fondazione Umana Mente e Fondazione Enel Cuore Onlus Beneficiari: Donne con svantaggio nel mercato del lavoro Progetto Innovativo per la tipologia di partnership
Descrizione
Dall’accordo di collaborazione tra la Fondazione UMANA MENTE, Enel Cuore Onlus e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità , nasce l’idea di operare prestando particolare attenzione alle altre fondazioni ed enti d’erogazione. L’ottica è quella di attivare strategie di collaborazione che portino allo scambio di competenze atto a rispondere al meglio ai bisogni emergenti nel contesto sociale: da una parte aumentano e si complicano le problematiche da affrontare, dall’altra cresce la necessità di risorse economiche alternative. E’ per questo che nel confronto con l’Associazione ENEL Cuore ONLUS e la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità si è colta l’occasione per sperimentare una collaborazione tra enti erogativi nella co-progettazione e co-gestione di una nuova attività filantropica congiunta. L’obiettivo, condiviso con gli altri partner di progetto è stato quello di permettere ad un gruppo di donne seguite dalla Rete Madre Bambino di prendere parte ad un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro. La finalità era quella di portarle ad acquisire maggiore consapevolezza di sé, delle proprie competenze ma anche acquisirne di ulteriori per rientrare nell’attuale contesto di lavoro. Il progetto si è strutturato prendendo come riferimento il contesto produttivo genovese e le competenze possedute dalle beneficiarie del servizio Sol. La prima analisi è stata realizzata grazie al supporto delle filiali Adecco presenti sul territorio, gli studi e le ricerche realizzate dalla Provincia di Genova ma anche l’esperienza sul campo del servizio Sol. Quest’ultimo è stato fondamentale per pensare a progetti professionali realizzabili dalle persone da loro seguite. Il servizio Sol in base alla conoscenza delle persone, delle competenze possedute, della loro motivazione e disponibilità, ha redatto un dossier confidenziale e indirizzato le persone verso uno dei tre percorsi. La scelta è stata condivisa con gli altri partner, si sono soppesate diverse variabili che hanno tenuto conto delle specifiche situazioni delle persone e delle loro potenzialità percepite. Le partecipanti provengo dai seguenti circuiti: ATS – Ambito Territoriale Sociale, Centro Antiviolenza, Comunità Madre Bambino, AGA – Agenzia Giovani e Adulti, CSM- Servizi di salute mentale e il libero accesso. Un gruppo di sette beneficiarie ha preso parte al percorso di educazione al lavoro: sono stati realizzati tre incontri, della durata di quattro ore, a cadenza settimanale. In linea con una visione cognitivo-costruttivista, dell’organizzazione della conoscenza (Guidano, 1988), è stato pensato un percorso nel quale le partecipanti potessero esplorare:
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
• la rappresentazione di sé, del loro valore professionale, in termini di qualità e competenze;
• l’attribuzione di significato personale; • l’assunzione di responsabilità sugli eventi; L’apertura alla discussione in un lavoro di gruppo senza elementi di valutazione e giudizio, ha permesso loro di condividere in un clima caldo e accogliente, i loro pensieri ed emozioni associati alla loro condizione lavorativa. Le partecipanti hanno fatto esperienza delle loro difficoltà nello stare in gruppo, della complessità necessaria per poter organizzare in forma narrativa la propria esperienza e portarla in condivisione. Inoltre hanno potuto osservare prospettive e punti di vista simili e differenti dai propri. Il gruppo è diventato un luogo privilegiato d’accettazione e sostegno del disagio, ma allo stesso tempo di presa in carico della propria condizione e responsabilità sul proprio futuro, con un aumento da parte delle partecipanti del livello di consapevolezza percepito. A conclusione del lavoro sono riportati i profili delle partecipanti delineati a conclusione dei lavori con una restituzione sul loro funzionamento individuale e di gruppo, sulle aree di vulnerabilità e di risorsa, da spendere in ambito lavorativo.
Risultati
La seconda ipotesi di progetto ha portato le partecipanti a seguire un corso di formazione professionale sulla mansione di cameriere ai piani. Il corso si svolto presso l’hotel Ac di Genova con la collaborazione della governate dello stesso hotel. Il progetto, infine, ha permesso ad alcune delle partecipanti di sperimentarsi in percorsi di integrazione lavorativa. Quattro beneficiarie hanno iniziato la work experience in qualità di cameriere ai piani. Le altre partecipanti hanno ottenuto contratti di lavoro di differenti tipologie.
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo II
PROGETTO INTERNATIONAL OLYMPIC COMMITEE ATHLETE CAREER PROGRAMME Progetto annuale continuativo avviato nel 2001 Periodo considerato 2009 - 2010 Area territoriale coinvolta: l’intero territorio nazionale Partner: Adecco Italia Spa, CONI Beneficiari: Atleti al termine della carriera agonistica
Descrizione
Il Programma di Carriera per Atleti è stato progettato per sostenere l’entrata degli atleti nel mondo del lavoro sia durante la carriera sportiva che alla fine della carriera. In Italia il Programma di Carriera per Atleti è attivo dal 2001 in risposta ad un accordo esclusivo tra CONI e Adecco Italia e ha come obiettivo quello di fornire un percorso di orientamento al lavoro per gli atleti. Il Programma di Carriera per Atleti si rivolge agli sportivi di alto livello che abbiano partecipato alle seguenti competizioni dal 1992 in poi:
• • • • • •
atleti/ex atleti partecipanti a Giochi Olimpici e Paralimpici, atleti/ex atleti partecipanti a Campionati del Mondo, atleti/ex atleti partecipanti a Campionati Europei, atleti/ex atleti partecipanti a Giochi del Mediterraneo, atleti/ex atleti campioni nazionali assoluti e di categoria, atleti/ex atleti che hanno partecipato a competizioni internazionali non sopracitate • atleti/ex atleti partecipanti a tornei nazionali di Serie A e B.
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
e Provinciali, Commissione Nazionale Atleti, Federazioni Nazionali Sportive, Enti di Promozione Sportiva, Società Sportive e Associazioni Benemerite del CONI).
Colloqui individuali con i beneficiari: ogni persona segnalata dagli operatori dell’Informagiovani ha fatto un primo colloquio conoscitivo con la responsabile della Fondazione Adecco, che ha fatto un’analisi delle esigenze orientative e formative e illustrato l’attività della Fondazione e il percorso di educazione al lavoro. Incontri di orientamento (individuali o di gruppo) sui seguenti argomenti: • Analisi delle competenze e la scelta del progetto professionale: la ricostruzione,
l’analisi e la rielaborazione della propria storia lavorativa, formativa e personale, una riflessione sui propri interessi e sulla proprie motivazioni, la conoscenza delle opportunità e dei vincoli che offre il mercato del lavoro) • Informazioni utili sul mondo del lavoro: la legislazione, la riforma del mercato del lavoro, le forme contrattuali • Come organizzare la ricerca del lavoro: organizzare la ricerca di un lavoro, scrivere curricula e lettere di presentazione, affrontare colloqui e test di selezione in modo adeguato, reperire, rielaborare e utilizzare le informazioni in forma autonoma
Monitoraggio: il monitoraggio del progetto consiste nel verificare costantemente
l’evoluzione della situazione professionale dei beneficiari. In particolare si effettueranno incontri periodici anche con il supporto degli operatori dell’Informagiovani.
Risultati nel 2009
Requisiti di base: • Stato di disoccupazione • Titolo di studio minimo: terza media • Motivazione, determinazione, disponibilità e volontà a ricercare un lavoro
21 atleti hanno partecipato agli incontri di orientamento, con modalità di gruppo ed individuali 32 atleti hanno ottenuto un contratto a tempo determinato 1 atleta ha ottenuto un contratto a tempo indeterminato
Il progetto si propone, come sfida principale, di gestire la transizione delle caratteristiche personali degli atleti e delle loro competenze dal mondo sportivo ad una carriera professionale di successo. Gli elementi principali del Programma di Carriera per Atleti sono strutturati per agevolare gli atleti a compiere questa transizione, esaltando i loro punti di forza, riversandoli sulle opportunità di carriera. Questo programma è nato sia dalla consapevolezza che l’impegno richiesto dall’attività sportiva agonistica di alto livello spesso sottrae tempo prezioso alla formazione scolastica e professionale che dall’evidenza che molti atleti terminano l’attività sportiva ad un’età che non permette loro un inserimento immediato nel mondo del lavoro.
17 atleti sono stati orientati 33 atleti sono stati formati 68 atleti sono stati assunti
Risultati nel 2010
Dal 2001 al 2010
1081 atleti coinvolti 737 atleti che hanno trovato lavoro con un contratto a tempo determinato ed indeterminato 682 atleti orientati e formati 39 Seminari di Transizione di Carriera organizzati
Le azioni realizzate dalla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità sono:
Azioni di informazione e sensibilizzazione nei confronti della rete di organismo dello sport deputati alla gestione e alla cura degli atleti (CONI Nazionale, Regionali Bilancio Sociale 2009 - 2010
61__________
__________62
Capitolo II
LA ATTIVITà DELLA FONDAZIONE
PROGETTO FORMIAMOCI IN ITINERE
Progetto avviato a Febbraio 2009 - Durata Biennale Periodo di riferimento: 2009-2010 Area territoriale coinvolta: Roma Partner: Centro Ginnastica Flaminio, Adecco Formazione Srl Beneficiari: Atleti di alto livello
Descrizione
Il Progetto Centro Ginnastica Flaminio Roma si inserisce all’interno di tutte le iniziative sviluppate a favore dell’integrazione lavorativa degli atleti di alto livello ed in particolare nelle azioni di accompagnamento al Lavoro per Atleti in Attività Sportiva, percepisce dunque tutti i principi dell’ IOC Athlete Career Programme stabiliti dal Protocollo d’Intesa CONI-Adecco. Le persone individuate per questo progetto sono 4 Atlete di Alto livello segnalate dalla Società C.G.Flaminio di Roma che rispondono ai requisiti di palmares previsti dal Progetto ovvero giovani atlete di alto livello rispondenti ai requisiti di palmares come da Protocollo d’Intesa CONI-Adecco, in attività sportiva e di età compresa tra i 18 e i 28 anni. Gli atleti segnalati sono tutti ancora in attività sportiva e rispondendo ad un’esigenza di tipo educativo, dovranno manifestare totale disponibilità e motivazione ad intraprendere un percorso di orientamento e di avvicinamento al mondo del lavoro aderendo ad iniziative formative individuali e di gruppo. L’obiettivo del Progetto è quello di permettere alle atlete che stanno ancora svolgendo l’attività agonistica, di acquisire le competenze necessarie per far si che, al termine naturale dell’attività sportiva, possano proporsi con più facilità al mercato del lavoro. I macro-obiettivi del percorso di educazione al lavoro, per le beneficiarie, sono: • acquisire know-how e competenze specifiche spendibili nel mercato del lavoro • offrire un’opportunità di confronto con il mercato del lavoro • maturare autonomia nel percorso di integrazione al lavoro • aumentare la propria capacità di analisi delle proprie competenze/aspettative Le azioni realizzate dalla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità: • individuazione dei soggetti da coinvolgere nel progetto • colloqui conoscitivi con i beneficiari • incontri di educazione, orientamento al lavoro • presentazione e visita presso la struttura della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, della multinazionale Adecco Italia S.p.A. o di altre realtà aziendali • formazione professionale di base (informatica, comunicazione, gestione del cliente) • eventuali tirocini e stage formativi • sostegno nell’integrazione al lavoro successiva all’attività sportiva • tutoring e monitoraggio.
Risultati
Nel periodo considerato hanno partecipato agli incontri di orientamento 5 giovani atlete con modalità di gruppo. Gli argomenti affrontati sono stati: • Presentazione dei partecipanti • Presentazione dei soggetti partners
Fondazione Adecco per le pari opportunità
• Presentazione del Progetto di Accompagnamento al Lavoro • Presentazione dell’Athlete Career Programme
Successivamente le atlete hanno seguito un percorso di educazione e orientamento al lavoro di tipo individuale e finalizzato alla definizione del Progetto Professionale.
ALTRE ATTIVITà Organizzazione di tavole rotonde, convegni, workshop e altre attività di comunicazione esterna
2009 Firenze, 22 gennaio 2009
Intervento alla tavola rotonda “Incontro” con Consiglio di Quartiere 5 e ASF Toscana sulle “Buone prassi di inserimento lavorativo di persone seguite dalla psichiatria”;
Firenze, 21 aprile 2009
Intervento alla tavola rotonda “Inserimenti lavorativi – un confronto” con ASF Toscana Quartiere 2;
Milano, marzo 2009
Partecipazione alla commissione di valutazione dei progetti candidati alla 7^ Edizione del Sodalitas Social Award.
Milano, maggio 2009 e Roma novembre 2009
Seminari rivolti al personale HR delle aziende partner nel progetto “Diversità al Lavoro”. Tematiche affrontate: - “La normativa di riferimento e modelli di integrazione per l’inserimento in azienda di persone con disabilità e/o persone di origine straniera in azienda” - “Il Diversity Management” In alcuni casi i seminari sono stati organizzati in collaborazione con soggetti partner: Studio Duo, ItaliaLavoro, Consorzio Farsi Prossimo, Unar.
Losanna, 3-4-5 settembre 2009
Forum Internazionale IOC ACP (International Olympic Commitee Athlete Career Programme) presso il Museo Olimpico; evento di respiro internazionale che ha visto impegnati 50 rappresentanti di Adecco e dei diversi Comitati Olimpici Nazionali di tutto il mondo aderenti all’IOC ACP al fine di discutere ed approfondire risultati, metodologie, strategie ed opportunità del progetto;
Firenze 30 ottobre 2009
Intervento al convegno “Inserimenti lavorativi nella salute mentale: presente e futuro – la strada è lunga. Uniti per la Salute Mentale”. In collaborazione con ASF Toscana e Comune di Firenze
Bilancio Sociale 2009 - 2010
63__________
__________64
Capitolo II
2010 Padova, 26 aprile 2010
Accoglienza delegazione del Comune di Loures (Portogallo) in visita ai centri/servizi che si occupano di integrazione lavorativa;
Trieste, 16 giugno 2010:
Intervento al master in Assistive Technologies dell’Università di Trieste: “Stato dell’arte, storie di casi e prospettive di lavoro per le persone disabili”;
Padova, 28 giugno 2010
Accoglienza, come partner del progetto Rondine, di rappresentanti del progetto SPRAR dei comuni Malnate e Alice Bel Colle nell’ambito dello scambio di visite tra progetti;
Padova, 19 ottobre 2010
Partecipazione al “Tavolo di lavoro permanente sull’integrazione lavorativa delle persone con disabilità” promosso da Confindustria, Fòrema e Camera di Commercio di Padova;
Padova, 2 dicembre 2010
Intervento al cineforum tematico Punto di vista “Lavoro: opportunità, trasformazione o crisi?” organizzato dal Comune di Padova, Settore Servizi Sociali, Ufficio Progetto Giovani;
Losanna, 6-7-8-9 ottobre 2010
Forum Internazionale IOC ACP (International Olympic Commitee Athlete Career Programme) presso il Museo Olimpico; quarta edizione dell’evento internazionale che riunisce tutti i rappresentanti di Adecco e dei diversi Comitati Olimpici Nazionali di tutto il mondo aderenti all’IOC ACP;
Roma, 11 novembre 2010
Organizzazione e partecipazione del Seminario rivolto ad Associazioni ed Aziende, previsto dal Progetto Diversità al Lavoro e dal titolo: “Le Pari Opportunità nel mondo del lavoro”. Argomenti trattati: • L’inserimento lavorativo delle persone di origine straniera • L’inserimento lavorativo delle persone sorde
capitolo III LA RELAZIONE SOCIALE La Mappa degli Stakeholder Gli Indicatori L’Opinione e i giudizi degli Stakeholder Gli Obiettivi di miglioramento
__________66
Capitolo III
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA RELAZIONE SOCIALE
LA MAPPA DEGLI STAKEHOLDER
GLI INDICATORI I BENEFICIARI DIRETTI Gli incontri di orientamento al lavoro
soggetti sostenitori collaboratori interni società dell’informazione
Vengono organizzati sull’intero territorio nazionale momenti di orientamento al lavoro sviluppando principalmente i seguenti argomenti: • Informazioni utili sul mondo del lavoro (la legislazione, la riforma del mercato del lavoro, le forme contrattuali, la Legge 68/99 sul Collocamento Mirato, le politiche di conciliazione, la responsabilità sociale). • La scelta del mio progetto professionale (la ricostruzione, l’analisi e la rielaborazione della propria storia lavorativa, formativa e personale, una riflessione sui propri interessi e sulla proprie motivazioni, la conoscenza delle opportunità e dei vincoli che offre il mercato del lavoro). • Come organizzare la ricerca del lavoro (organizzare la ricerca di un lavoro, scrivere curricula e lettere di presentazione efficaci, affrontare colloqui e test di selezione in modo adeguato, reperire, rielaborare e utilizzare le informazioni in forma autonoma).
fornitori beneficiari diretti
partner
dipendenti
colletività
EDUCAZIONE AL LAVORO
n° persone orientate
anno
persone con disabilita'
donne cf
dld
persone over 40
atleti
totale
2010
182
34
104
17
17
354
2009
163
24
65
28
22
302
2008
176
37
24
26
15
278
2007
138
77
30
29
21
295
2006
160
20
63
42
15
300
2005
197
38
53
113
5
406
2004
260
119
13
82
40
514
2003
98
36
10
73
29
246
1374
385
362
410
164
2695
Bilancio Sociale 2009 - 2010
67__________
__________68
Capitolo III
anno
2010
2009
2008
2007
2006
2005
2004
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA RELAZIONE SOCIALE
I corsi di formazione personale
Le opportunità di integrazione al lavoro
Se in seguito all’orientamento vengono individuate eventuali lacune rispetto a conoscenze professionali specifiche ma necessarie per facilitare l’inserimento al lavoro, al partecipante viene proposto un percorso di riqualificazione. I contenuti dei corsi di formazione, organizzati da Enti di Formazione qualificati, sono valutati in base alle concrete esigenze del mercato e delle potenzialità dei soggetti beneficiari e sono finalizzati all’acquisizione di competenze professionali e relazionali. I beneficiari che a seguito del percorso di educazione hanno manifestato l’esigenza di una maggiore qualificazione o riqualificazione professionale e pertanto sono state coinvolti in giornate di formazione sono stati 194 nel 2009 e 171 nel 2010.
Il progetto di educazione al lavoro può prevedere anche una fase caratterizzata da un periodo di formazione/inserimento presso le aziende facenti parte della rete di soggetti partner. Il periodo che la persona passerà presso l’azienda può caratterizzarsi da diverse tipologie contrattuali soprattutto in relazione alle singole situazioni e caratteristiche dei partecipanti. Il numero di persone che ha effettuato delle esperienze di integrazione in azienda viene sintetizzato nella seguente tabella:
formazione professionale
persone con disabilita'
donne cf
dld
persone over 40
atleti
TOTALE
N° PERSONA FORMATE
96
9
18
5
33
171
N° CORSI FORMAZIONE
7
1
5
1
--
14
N° PERSONA FORMATE
10
9
50
11
19
194
N° CORSI FORMAZIONE
11
4
11
9
--
35
N° PERSONA FORMATE
91
6
31
32
16
176
N° CORSI FORMAZIONE
12
3
5
1
--
21
N° PERSONA FORMATE
73
9
32
1
45
160
N° CORSI FORMAZIONE
8
2
3
--
--
13
N° PERSONA FORMATE
222
15
31
8
89
365
N° CORSI FORMAZIONE
19
2
4
2
--
27
N° PERSONA FORMATE
347
31
41
127
53
599
N° CORSI FORMAZIONE
33
3
4
11
--
51
N° PERSONA FORMATE
334
100
6
101
59
600
N° CORSI FORMAZIONE
42
12
1
12
--
67
N° PERSONA FORMATE
1268
2179
219
285
314
2265
N° CORSI FORMAZIONE
132
27
33
36
0
228
integrazione al lavoro fondazione anno
persone con disabilita'
donne cf
dld
persone over 40
atleti
TOTALE
2010
99
13
22
12
68
214
2009
88
8
26
13
61
196
2008
92
16
22
11
22
163
2007
80
22
18
8
45
173
2006
144
22
10
11
71
258
2005
196
41
28
62
67
394
2004
251
75
15
60
95
496
TOTALE FONDAZIONE
950
197
141
177
429
1894
TOTALE
Bilancio Sociale 2009 - 2010
69__________
__________70
Capitolo III
LA RELAZIONE SOCIALE
L’incidenza del percorso sviluppato dalla Fondazione sull’integrazione al lavoro nel corso del 2010 a confronto con l’anno precedente:
Fondazione Adecco per le pari opportunità
La tipologia di persone che si è rivolta alla Fondazione è possibile analizzarla attraverso la lettura delle seguenti grafici:
Atleti al termine della carriera agonistica (età media 30 anni) 2009 Beneficiari
n° persone incontrate
n°persone seguite in una o più fasi
di cui n° persone integrate
%incidenza del percorso sull'inserimento
Persone Con Disabilità
259
151
54
35,76%
Persone Disoccupate Di Lunga Durata
47
26
13
50,00%
Donne con Carichi di Famiglia
39
28
10
35,71%
Persone Over 40
90
51
15
29,41%
attestato 1,75%
laurea 15,79% elementari 0
medie 22,81%
diploma superiore 59,65%
Atleti al Termine della Carriera Ag.
Donna 31,58%
2010 Beneficiari
n° persone incontrate
n°persone seguite in una o più fasi
di cui n° persone integrate
%incidenza del percorso sull'inserimento
Persone Con Disabilità
230
139
55
39,57%
Persone Disoccupate Di Lunga Durata
119
79
10
12,66%
Donne con Carichi di Famiglia
62
21
7
33,33%
Persone Over 40
40
22
10
45,45%
Atleti al Termine della Carriera Ag.
61
Uomo 68,42%
Nord 11,11%
Sud 77,78% Centro 11,11%
Bilancio Sociale 2009 - 2010
71__________
__________72
Capitolo III
LA RELAZIONE SOCIALE
Persone over 40 (età media 50 anni) attestato 10,00%
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Donne con carichi di famiglia (età media 39 anni)
laurea 12,50%
attestato 13,85%
laurea 16,92% elementari 0
elementari 2,50%
medie 17,50%
diploma superiore 33,85%
diploma superiore 57,50%
medie 35,38%
Uomo 0,00%
Donna 52,50%
Donna 100,00% Uomo 47,50%
Centro 22,50%
Centro 4,62% Sud 0
Sud 0,00%
Nord 95,38%
Nord 77,50%
Bilancio Sociale 2009 - 2010
73__________
__________74
Capitolo III
LA RELAZIONE SOCIALE
Persone disoccupate di lunga durata (età media 27 anni) attestato 6,15%
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Persone con disabilità (età media 37 anni) attestato 13,25%
laurea 12,31%
laurea 7,95% elementari 0,33%
elementari 3,85% diploma superiore 33,08%
diploma superiore 42,72%
medie 35,76%
medie 44,62%
Donna 33,85%
Donna 62,03%
Uomo 37,97%
Uomo 66,15%
Sud 28,39%
Sud 7,30% Centro 36,50%
Centro 32,26%
Nord 39,35%
Nord 56,20%
Bilancio Sociale 2009 - 2010
75__________
__________76
Capitolo III
Monitoraggio
Il monitoraggio è un sistema di osservazione partecipato che riguarda la fase di integrazioneal lavoro o in alternativa la fine di un percorso di orientamento o di formazione professionale. Permette a distanza di tempo (minimo di due mesi) di poter verificare l’efficacia del percorso di educazione al lavoro. Inoltre l’attività di monitoraggio consente di ancorare il percorso professionale del beneficiario ad una continua interazione e scambio di informazioni utili che rendano più efficace l’integrazione al lavoro. Viene applicato con diverse metodologie: • face to face (colloquio di monitoraggio) e qualora non fosse possibile per distanze geografiche la modalità diventa telefonica; • in affiancamento sul luogo di lavoro/ tirocinio Dal confronto con i nostri stakeholder nel corso del 2007 è emerso che l’attività di monitoraggio nei confronti dei beneficiari è quella meno sviluppata e riconosciuta. Abbiamo cercato di focalizzare maggiormente l’attenzione su questa fase della nostra attività facendo in modo che anche i nostri interlocutori ne percepissero l’importanza. Dal 2008 tutto il team della Fondazione utilizza uno strumento di rilevazione (scheda follow up) che permette di poter rilevare e analizzare i risultati dell’attività di monitoraggio. Nel corso del 2009 e del 2010 sono state monitorate rispettivamente 157 e 163 persone.
I PARTNER Durante il 2009 – 2010 sono state avviate le seguenti nuove collaborazioni:
Università ed Enti di Formazione
ISFID Prisma Formazione e Consulenza
Il Settore della Pubblica Amministrazione
Dipartimento Attività Economiche - Produttive Formazione – Lavoro Roma Capitale C.O.L. - Centri di Orientamento al Lavoro Roma Capitale Sportello Incontragiovani Roma Capitale Biblioteche di Roma Capitale Comune di Mira (VE)
Organizzazioni e Associazioni di rappresentanza Fondazione DeAgostini Associazione Ancora Fondazione Enel Cuore Fondazione Umanamente del gruppo Allianz AIPD Mestre Centro Donna del Comune di Preganziol (TV) Cooperativa Sociale Orizzonti
LA RELAZIONE SOCIALE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Università ed Enti di Formazione
Università degli Studi di Milano Afol Milano (Agenzia formazione orientamento lavoro) Fondazione Faro CIOFS/FP Veneto FormAzione Co&So Network GFA Consulting & Training
Il Settore della Pubblica Amministrazione
Celav (centro mediazione al lavoro del Comune di Milano) Comune di Padova Ulss 16 di Padova - Servizio di Integrazione Lavorativa Ulss 12 Veneziana - Servizio di Integrazione Lavorativa Sportello passepartout - Comune di Torino Azienda Sanitaria Fiorentina Comune di Firenze
Organizzazioni e Associazioni di rappresentanza
Federazioni Nazionali Sportive Commissione Nazionale Atleti AIPD – Associazione Italiana Persone Down ALA San Paolo (Agenzia lavoro e apprendimento Ospedale San Paolo di Milano) ALA Sacco (Agenzia lavoro e apprendimento Ospedale Sacco Milano) ANMIL (Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi del Lavoro) Cooperativa Sociale Il Sestante Coop Csapsa di Bologna
Aziende
Eli Lilly Italia Vivai Fiorentini S.r.l. Unicoop Firenze Sono state, inoltre, rinnovate tutte le collaborazioni con le aziende operanti nei settori dell’editoria e della musica, della Grande Distribuzione e dell’abbigliamento, presenti nelle diverse città italiane.
Aziende
Hotel Park Hyatt - Milano Hotel Principe di Savoia – Milano A.FA.M - Farmacie Fiorentine S.p.A I partner con i quali sono stati rinnovati i progetti di educazione al lavoro nel 2009-2010 sono:
Bilancio Sociale 2009 - 2010
Disegni realizzati dai ragazzi con sindrome di down nell’ambito del progetto di educazione al lavoro promosso in collaborazione con AIPD di Mestre
77__________
__________78
Capitolo III
LA RELAZIONE SOCIALE
LA COLLETTIVITà
Descrizione
Attività svolte verso la collettività
2007
2008
2009
2010
Convegni organizzati
1
--
--
--
Tavole rotonde e seminari
1
2
3
2
Attività di informazione 4
7
6
2
4
Ricerche avviate
--
--
--
--
Borse di studio
1
1
-
-
Organizzazioni sostenute
1
1
-
-
Pubblicazioni
Report Attività
1
-
Composizione del personale
Salute e Sicurezza
Turn Over
2007-2008
2009-2010
Al 31.12. 08 la Fondazione presenta una struttura composta da 6 dipendenti. Le donne rappresentano a fine anno il 100%dell’organizzazione.
Al 31.12.2010 la Fondazione presenta una struttura composta da 7 dipendenti. Le donne rappresentano a fine anno il 100%dell’organizzazione.
Tipologia di contratto
Tutti contratti a tempo indeterminato
Tutti contratti a tempo indeterminato
N. infortuni
Nessun infortunio
Nessun infortunio
Totale Dipendenti
Corsi antincendio e pronto soccorso Visite mediche specializzate
2009-2010
People care autovettura in contratto di leasing
Tutti i dipendenti che svolgono l’attività sull’area hanno la possibilità di utilizzare un’autovettura della Fondazione in contratto di leasing. Tutti i dipendenti hanno a disposizione un Pc portatilee un telefono cellulare; ciascuno di loro è inoltre, sostenuto attraverso una polizza infortuni professionali ed extraprofessionali.
Tutti i dipendenti che svolgono l’attività sull’area hanno la possibilità di utilizzare un’autovettura della Fondazione in contratto di leasing. Tutti i dipendenti hanno a disposizione un Pc portatile e un telefono cellulare; ciascuno di loro è inoltre, sostenuto attraverso una polizza infortuni professionali ed extraprofessionali.
Dimissioni e nuove assunzioni
N. maternità /Tot Dipendenti
È stato messo a regime il piano di formazione pre e post maternità previsto nel 2004. La Direzione si è dimostrata attenta e disponibile a valutare qualsiasi tipologia di politica atta a favorire la conciliazione della vita professionale e familiare del proprio personale dipendente, considerando anche il telelavoro. 2 persone hanno un contratto part-time di 6 oreper conciliare gli impegni familiari.
• • • Formazione interna
Tutti i dipendenti hanno partecipato ai corsi previsti dalla normativa
Nel 2008 a gennaio è entrata a far parte dell’organico una nuova risorsa
Sia nel 2007, sia nel 2008 due persone hanno goduto del periodo di maternità, per un totale di 4 persone.
Maternità Indicatore
2007-2008
Report Attività
I DIPENDENTI
Descrizione
Benefits
Indicatore
Tutti i dipendenti hanno partecipato ai corsi previsti dalla normativa
• • •
Tutti i dipendenti sono stati sottoposti alla visita medica prevista.
Tutti i dipendenti sono stati sottoposti alla visita medicaprevista
Si intende per attività di informazione la partecipazione all’interno di Master/Corsi universitari, conferenze stampa, attività svolte a livello internazionale, etc.
Partecipazione Simposio di Padova - Guidance and Diversity: Research and Application. Conference IAEVG-SVP-NCDA Symposium 2007 - 4,5,6 settembre 2007 Corso di Project Management al Politecnico Milano, 26-27-28 novembre 2007 Corso di Inglese (Ente di formazione Shenker) - 15 lezioni (da gennaio 2008 e 2009) Formazione FAD in Adecco (Contratto Collettivo) Diverse partecipazioni a convegni e seminari esterni al fine di approfondire specifiche tematiche in tema di mercato del lavoro e Corporate Social Responsibility
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Nel biennio 2009-2010 non ci sono stati dimissioni e/o nuove assunzioni. Nel 2010 è stata offerta ad una persona di effettuare un periodo di tirocinio presso la postazione di Padova. Nel 2009 due persone hanno goduto del periodo di maternità La Direzione si è dimostrata attenta e disponibile a valutare qualsiasi tipologia di politica atta a favorire la conciliazione della vita professionale e familiare del proprio personale dipendente, considerando anche il telelavoro. Al 31.12.2010 :
• • • •
3 lavoratrici con un orario di 30 ore settimanali; Una lavoratrice con un orario di 20 ore settimanali; Una lavoratrice con un orario di 24 ore settimanali 2 lavoratrici con orario full time di 40 ore settimanali
Nel 2010 Corso di specializzazione ISPER “Progettare la formazione Linee guida di formazione per formatori”. Otto giornate di formazione
4
Bilancio Sociale 2009 - 2010
79__________
__________80
Capitolo III
L’OPINIONE E I GIUDIZI DEGLI STAKEHOLDER Quest’anno si è deciso di dare spazio all’analisi del questionario finale contenuto nel Bilancio Sociale consegnato per comunicare il lavoro della Fondazione a tutti gli stakeholder. L’analisi è stata fatta sui 18 questionari che sono ritornati compilati rappresentativi degli interlocutori coinvolti nel corso degli anni (es. beneficiari, partner di progetto, enti pubblici, aziende, enti di formazione, etc..) I dati che emergono mostrano come il Bilancio sia coerente con l’operato della Fondazione e con quanto dichiarato nella mission e nel Codice Etico. I contenuti completi e veicolati in maniera chiara. Inoltre la lettura del documento ha permesso agli stakeholder di conoscere più a fondo e in maniera più completa il ruolo della Fondazione. In particolare risulta di maggiore interesse la parte del Bilancio che tratta delle attività svolte. Il Bilancio Sociale viene inoltre considerato (dalla maggior parte del campione) come uno strumento efficace non solo per la comunicazione ma anche per la valutazione dei progetti e delle attività svolte. Alcuni spunti di miglioramento provengono dalla risposta alla domanda 4 “ Quale capitolo o sezione del Bilancio Sociale avrebbe potuto essere meglio sviluppata? In sintesi, le risposte riguardano: le testimonianze, i dati di riferimento sulla disoccupazione dei target di riferimento, la mappa degli stakeholder , la descrizione delle attività, la relazione sociale, i progetti (contesto, metodi, strumenti, etc…), la storia, gli elementi di trasferibilità dei progetti e la relazione con Adecco e le altre realtà finanziatrici. Altri suggerimenti e spunti emersi dai questionari riguardano inoltre la modalità per veicolare il Bilancio Sociale. Alcune proposte sono di organizzare incontri informativi, mettere il documento on line come ipertesto, inserire un executive summary e pensare ad una versione più sintetica con meno testo e più immagini. Complessivamente dall’analisi dei questionari emerge in maniera chiara quanto il Bilancio continui ad essere un ottimo strumento per comunicare e informare gli stakeholder. Ringraziamo tutti/e per le proposte e i suggerimenti che analizzeremo e porteremo come riflessioni interne.
LE TESTIMONIANZE Testimonianze di alcuni partner nei progetti della Fondazione Adecco Il progetto realizzato a partire dal 2004 in collaborazione con la Fondazione Adecco per le pari opportunità aveva come obiettivo primario quello di “supportare gli utenti psichiatrici nell’inserimento lavorativo in aziende attraverso l’ideazione di percorsi integrati di orientamento, formazione di base e professionale” e vedeva tra i suoi aspetti qualificanti quello di “far incontrare su un medesimo obiettivo professionalità diverse: quelle operanti nei servizi di salute mentale, che hanno come competenze specifiche quelle rivolte ai percorsi di cura e riabilitazione della persona e quelle operanti nelle agenzie per l’intermediazione e la ricerca del lavoro che hanno fra le loro competenze specifiche quelle rivolte al mondo del lavoro in tutti i suoi aspetti”. Credo che a distanza di 5 anni non solo si sia raggiunto l’obiettivo, realizzando una grande quantità di occasioni formative e di inserimento effettivo nel mondo del lavoro, ma si sia messa in luce proprio la ricchezza del confronto fra le diverse
LA RELAZIONE SOCIALE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
professionalità. Ciò che nel rapporto tra istituzioni pubbliche (Azienda Sanitaria, Comune, Provincia) è spesso difficile per rigidità di ruoli e normative, si è potuto infatti realizzare con le operatrici del progetto Fondazione Adecco per la loro specifica professionalità ma anche per la loro sensibilità e capacità di ascolto. Tutto ciò ha consentito di mettere a punto nel tempo strategie sempre più efficaci: il progetto realizzato nell’ultimo anno con Unicoop Toscana oltre a dare straordinari risultati sul piano dell’occupazione(6 persone assunte su 8 partecipanti), ha potuto porsi come un modello di operatività da esportare in altri ambiti.
Luca Paoletti Referente aziendale percorsi riabilitativi Salute Mentale Adulti - Azienda Sanitaria Fiorentina La collaborazione con la Fondazione Adecco è risultata, a mio parere, un’ottima occasione per le ospiti della comunità di accoglienza “Chicco di grano”: è stata data loro la possibilità di intraprendere un percorso di educazione al lavoro mai sperimentato in precedenza nel corso delle esperienze personali di vita. Quest’occasione ha permesso alle donne di interrogarsi più concretamente circa le proprie necessità, bisogni futuri per sé e i propri figli, facendo emergere nel contempo le capacità personali e le risorse in possesso spendibili nel mondo del lavoro. Il percorso offerto ha consentito alle ospiti di conoscere ed entrare in contatto con una serie di realtà presenti sul territorio (enti di formazione, agenzie di lavoro, aziende e ambienti lavorativi, colloqui di selezione, ecc.) nuove e stimolanti. Questa esperienza ha permesso loro di conoscere informazioni utili nella ricerca del lavoro e sul mercato del lavoro stesso e soprattutto ha permesso alle donne di conoscere meglio se stesse interrogandosi sui propri interessi, sui propri desideri, aspettative e bisogni. Tutto questo è stato possibile e si è concretizzato grazie all’intervento professionale e umano delle persone della Fondazione Adecco. La loro competenza, disponibilità, attenzione hanno aiutato notevolmente le ospiti ad intraprendere e seguire un percorso completamente nuovo per loro e per questo anche impegnativo, complesso e faticoso, che le ha portate a mettersi in discussione ed affrontare anche aspetti critici della propria esperienza passata e della vita futura. La presenza della Fondazione Adecco è stata, secondo me, fondamentale proprio perché oltre a fornire gli strumenti e le informazioni concrete relative alla ricerca del lavoro, è stata un punto di riferimento, di ascolto, di motivazione per le donne, accogliendole e seguendole con attenzione anche dal punto di vista umano e psicologico. Altra nota positiva è stato il coinvolgimento in prima persona di noi educatrici: la condivisione del percorso di orientamento e della metodologia per la ricerca del lavoro mi ha permesso di supportare in particolare una delle ospiti nella ricerca attiva del lavoro, stimolandola a responsabilizzarsi di fronte a questo impegno così importante per lei e valorizzando le capacità personali, aiutandola a riconoscere
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo III
LA RELAZIONE SOCIALE
le risorse in suo possesso al fine di trovare un impegno lavorativo per il suo futuro in autonomia. La mia valutazione conclusiva sul progetto in collaborazione con la Fondazione Adecco è perciò pienamente positiva e ritengo auspicabile replicarla con le nuove e future ospiti della comunità, arricchendola e incrementandola grazie alle conoscenze acquisite in questa prima esperienza.
Annalisa Suigo “Educatrice”
“La Fondazione Adecco per le pari Opportunità offre da alcuni anni una collaborazione ai Servizi di Salute Mentale dell’ASL Firenze per la formazione e l’inserimento al lavoro di pazienti affetti da patologia mentale, attraverso l’attivazione di progetti e lo sviluppo di percorsi di inserimento lavorativo. Questa collaborazione tra limiti e difficoltà ha generato un insieme di buone pratiche terapeutiche: - confrontarsi in un’esperienza gruppale; - acquisire una maggiore consapevolezza delle proprie competenze professionali e delle - aspettative di lavoro; - accrescere la conoscenza del mercato del lavoro, in particolare dell’integrazione lavorativa dei disabili. Ha altresì stimolato la riflessione sulla progettualità individuale. Per gli operatori dei nostri servizi è stata un’importante occasione per approfondire la conoscenza degli utenti, attraverso l’osservazione dei contenuti, delle dinamiche e degli aspetti relazionali emersi nel gruppo. E’ un’importante collaborazione che da parte nostra faremo di tutto per continuare.
Dr.Sandro Domenichetti Resp. UFSMA Firenze
La bellezza del limite: oltre lo stigma. Prima di giudicare un uomo cammina per tre lune nelle sue scarpe. (Proverbio Indiano) “Vorrei andare con la bicicletta sull’Everest”, grida a gran voce Simone, “Ed io vorrei fare l’attrice, ma quella di teatro, un po’ impegnata!”, ribatte Ornella, “Mentre io vorrei fare il posteggiatore: ritirare il biglietto e aiutare a parcheggiare le auto. Questo è il mio sogno!” aggiunge, infine, Alberto. Inzia così il corso di Orientamento al lavoro all’interno del progetto “Superare lo Stigma” organizzato dalla Fondazione Adecco per le pari Opportunità. Ma soprattutto inizia così una settimana in cui i ragazzi si mettono in gioco, si aprono all’altro, si guardano dentro e cercano di creare una nuova immagine di se dal punto di vista professionale. Iniziamo: li invito a sognare per almeno un’ora, a tirare fuori il loro sogno professio-
Fondazione Adecco per le pari opportunità
nale senza paura. Giocano, ridono, si sorprendono, a volte, anche di ciò che dicono. I giorni che seguono sono orientati a comprendere se il sogno può essere realizzabile. Parliamo di cosa chiede il mercato del lavoro, di come si sentono accolti dalle aziende, lavoriamo sui limiti e le risorse di ognuno di loro. Cerchiamo di riportare il loro sogno sul piano della realtà e di creare un progetto professionale che gli aiuti a dare una direzione al loro nuovo inserimento lavorativo. Darsi un obiettivo professionale significa costruire un percorso d’integrazione lavorativa che tiene conto delle caratteristiche e dei bisogni individuali e delle opportunità esistenti:bisogni diversi richiedono differenti percorsi. È dunque una settimana di accoglienza, di abbraccio, di passaggio verso il riconoscimento di un ruolo lavorativo. I ragazzi arrivano al corso carichi di esperienze di vita dolorose che talvota portano con se un disagio psichico. A volte lo stigma che accompagna la malattia mentale fa sentire le persone che arrivano al corso private di diritti e benefici, isolate, incapaci di trovare un lavoro. Così lavoriamo insieme una settimana. Insieme per raccontarsi, supportarsi, integrarsi. Insieme per superare lo stigma, prima di tutto dentro se stessi. L’arte dello stare insieme ci permette di provare a trasformare l’idea che oguno ha di se, affinchè ogni persona che partecipa al corso possa farsi artefice del proprio percorso professionale per trovare una propria collocazione sociale. L’unicità di questo corso è proprio qui. Sta nel rapporto con l’imperfezione. L’imperfezione diventa risorsa e il valore della diversità viene messo in gioco. Noi proviamo a dire: “Se avete delle difficoltà noi possiamo supportarvi facendo un pezzo di strada insieme. Diventate consapevoli di ciò che potete fare e di ciò che non potete fare. Poi ognuno di voi fa la sua parte, fa quello che può!” L’essenziale è “come fare in modo” che uno arrivi a scegliere il proprio progetto professionale, “come fare in modo” che uno riesca a restare fedele a quel progetto che lo condurrà ad un inserimento lavorativo. Per questo motivo il progetto propone lo sviluppo e la creazione di una serie diversificata di opportunità e percorsi lavorativi (Inserimenti socio terapeutici, stage, tirocini, lavoro a tempo determinato/ indeterminato). Durante questi corsi c’è un cuore unico che ricorda che anche la persona è unica e con una sua identità specifica. Al termine di ogni corso riesco solo a percepire la capacità di ognuno, più che la diversità. Riesco a sentire uno sbocciare di sorprese, di sorrisi, di amicizia, di desiderio di rimettersi in gioco professionalmente. E poi ancora è in quel desiderio di riprovare a misurarsi col mercato del lavoro, nel bisogno di relazione, nel bisogno di essere accolti dall’altro che sento che il corso è un buon inizio di un cammino lungo che passa attraverso la conoscenza e la sperimentazione delle proprie competenze e attitudini sul piano dell’autonomia e dell’apprendimento e arriva a promuovere l’acquisizione di competenze sociali e di abilità lavorative in modo che il lavoro possa diventare un’occasione, oltre che un diritto, per tutti.
Dott.ssa Stefania Ermini “Formatrice”
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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Capitolo III
LA RELAZIONE SOCIALE
Testimonianza di alcune persone che hanno partecipato ai progetti della Fondazione Adecco Per quanto riguarda la mia testimonianza sull’esperienza avuta in Fondazione Adecco per le Pari Opportunutà, ritengo sia stata per me positiva per i seguenti motivi: in affiancamento alla Responsabile della Fondazione ho potuto riacquistare fiducia nella possibilità di cercare un lavoro, affinando il mio c.v., rafforzando alcuni punti e soprattutto individuando i settori lavorativi verso cui indirizzare il mio profilo professionale. La Responsabile della Fondazione Adecco mi fornisce tempestivamente tutte le informazioni relative alle mansioni ricercate dalle aziende. In un periodo come questo, in cui la ricerca di un lavoro è impresa ardua, poter contare sull’aiuto delle persone che lavorano in Fondazione Adecco, significa non essere soli.
Grazie Pina Basile To 04/12/10
Fondazione Adecco per le pari opportunità
Ho partecipato al progetto promosso dal Comune di Padova – Informagiovani e dalla Fondazione nel mese di marzo 2009. Le quattro giornate di incontro sono state organizzate in modo strutturato epuntuale, e ne sono stata soddisfatta. Oltre a tutti gli aspetti tecnici affrontati, mi ha coinvolto positivamente la parte dedicata all’analizzare le proprierisorse, e i propri punti deboli e forti. Ho sicuramente scoperto nuovi aspetti del mio bagaglio tecnico e operativo, ed ho definito con maggiore chiarezza i miei obiettivi e le mie possibilità. Così ad Aprile del 2009 ho partecipato alla selezione per Mediatori Interculturali di Sportello presso la di sede di Fòrema Scarl/ Confindustria Padova. Alla fine delle ore d’aula, ho fatto la stage presso il Centro per l’Impiego di Padova. Questo progetto si è concluso a giugno del 2009. Oggi facendo un primo bilancio di questo percorso, sento che gli incontri fatti con la Fondazione Adecco sono stati molto importanti per acquisire consapevolezza dei miei mezzi, e dei miei limiti. Infatti, credo che sia un aspetto molto importante per poter affrontare il mercato del lavoro in modo reciprocamente soddisfacente: per chi assume e per chi viene assunto. Purtroppo la mia successiva esperienza di formazione professionale non è stata solo positiva, perché credo di aver eccessivamente puntato su ciò che sò fare, e di aver sottovalutato ciò che non posso fare, che nel mio caso si traduce in una limitata scorta di risorse fisiche, essendo io diversamente abile. Quindi ho deciso di dedicarmi esclusivamente alla mia tesi di laurea, concludendo così il mio percorso accademico. Infatti, ho compreso che in questo periodo della mia vita è più produttivo per me dedicarmi allo studio, dandomi la possibilità di migliorare fisicamente, e quindi potermi spendere con maggior serenità e soddisfazione in ambito lavorativo.
Monica, da Padova
Disegni realizzati dai ragazzi con sindrome di down nell’ambito del progetto di educazione al lavoro promosso in collaborazione con AIPD di Mestre
Bilancio Sociale 2009 - 2010
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__________86
Capitolo III
IL CLIMA INTERNO La misurazione del clima interno è stata effettuata attraverso la somministrazione a ciascun dipendente di un questionario elaborato nel 2004 dal nostro staff . La compilazione è rigorosamente anonima e si propone di rilevare le seguenti tematiche: • gli aspetti di appartenenza e di condivisione dei valori della Fondazione • gli aspetti relazionali con i superiori e i colleghi • il contenuto dell’attività operativa • gli aspetti economici e di crescita professionale Di seguito presentiamo uno schema riassuntivo dei valori medi emersi dal 2004 al biennio 2009-2010, da cui emerge che: Gli Items con punteggio più alto sono: • La condivisione della missione dei valori della Fondazione • Le opportunità di conciliazione tra la vita professionale e personale • La conoscenza degli obiettivi della propria attività Gli Items con punteggio più basso sono: • Lo scambio di informazioni nel gruppo di lavoro • Lo scambio di informazioni con la direzione • La conoscenza degli obiettivi a lungo termine • Il livello di sviluppo della carriera lavorativa Le criticità maggiori relative ai problemi di comunicazione derivano principalmente dalla dislocazione territoriale delle singole persone che fanno parte dello staff e dall’ampia autonomia richiesta dal ruolo professionale. Nonostante le varie forme di scambio di informazioni, oggi in nostro possesso, la distanza e i diversi orari di lavoro dovuti a politiche flessibili di conciliazione, rendono difficoltosa la comunicazione tra le persone del team e con la direzione. A fine 2010 sono state valutate le seguenti possibilità da mettere a punto nel biennio successivo: • conference call settimanale tra il team di lavoro e la direzione; • reintegro della figura di coordinamento per lo sviluppo delle buone prassi tra i responsabili nelle diverse aree; • costituzione di gruppi di lavoro al fine di sviluppare ed approfondire insieme tematiche e politiche relative alla nostra attività; • individuazione di un soggetto terzo che predisponga il prossimo questionario del clima interno e ci supporti nella valutazione ed analisi dei risultati, al fine di raggiungere una visione sempre più oggettiva della situazione interna.
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA RELAZIONE SOCIALE
2009 2010
2007 2008
2006
2005
In che misura condividi la mission e i valori della Fondazione?
9,4
9,2
8,5
9,4
9,2
Qual è il tuo livello di coinvolgimento nel gruppo di lavoro?
6,8
8
7,7
7,5
7,3
Qual è il tuo livello di coinvolgimento nelle decisioni riguardanti le attività da svolgere?
7,2
7,4
7,5
5,5
7,8
7
6,6
8,1
8,3
8,1
Qual è il livello di disponibilità all'ascolto delle esigenze personali da parte della Direzione?
7,4
8,4
8,7
9
8,2
A quale livello vengono offerte opportunità di conciliazione tra la vita personale e professionale?
8,2
8,8
9,1
9,2
8,5
Come valuti lo scambio di informazioni all'interno del gruppo di lavoro?
5,4
6,6
6,8
7,2
6,7
Come valuti lo scambio di informazioni dalla Direzione?
5,4
6
7,2
7,2
6,8
Come valuti il livello di accessibilità e chiarezza delle informazioni utili alla tua attività?
6,4
7,4
7,5
7,9
8,1
Breve termine
7,4
7,8
8,5
Medio temine
6,8
7
7,4
Lungo termine
4,2
6
6
Qual è il tuo livello di conoscenza degli obiettivi della tua attività?
8,5
8,6
8,7
8,7
9,1
Qual è il livello di conoscenza delle mansioni assegnate?
8,2
8,4
8,7
9
8,6
Come valuti le relazioni con i colleghi della Fondazione?
7,1
8
8,5
8,4
8,3
In termini di professionalità, interesse e motivazione qual è il grado di soddisfazione del tuo lavoro?
7,8
8,2
8,2
7,9
8
Come valuti il riconoscimento da parte della Direzione del lavoro che svolgi?
7,1
7,4
8,1
7,9
7,6
Qual è il livello di sviluppo della carriera lavorativa?
5,1
7
6,8
6
6,7
Come valuti il sistema di valutazione delle prestazioni?
6,4
7
7,7
6,9
7,5
Come valuti il tuo livello di retribuzione rispetto ad altre realtà non profit più simili alla nostra?
7,2
7,6
8,4
8,4
7,7
Come valuti gli incentivi e i benefits ricevuti rispetto ad altre realtà non profit più simili alla nostra?
7,8
8
9
8,7
8,3
8
8
8,7
8,4
8,3
7,4
7,4
7,1
7,8
questionario clima interno
Come valuti il livello di ascolto nel momento in cui proponi soluzioni per migliorare attività e processi?
2004
Qual è il tuo livello di conoscenza degli obiettivi di breve/medio/lungo periodo della Fondazione?
Qual è il livello di sicurezza nei luoghi in cui si svolge la tua attività? Come valuti la qualità della formazione ricevuta?
Bilancio Sociale 2009 - 2010
6,8
7,7
7,6
87__________
__________88
Capitolo III
GLI OBIETTIVI DI MIGLIORAMENTO OBIETTIVI E RISULTATI 2010 Tutti gli stakeholders
Fissare momenti nei quali si raccolgono le considerazioni degli interlocutori rispetto alla percezione del nostro ruolo e sull’efficacia della nostra attività. Risultato: non è stato raggiunto nel suo complesso e soprattutto non sono stati elaborati documenti di raccolta oggettivi. A questo proposito ci si impegnerà nella realizzazione di documentazione che possa rilevare la percezione del nostro ruolo da parte dei soggetti con i quali entriamo in contatto (questionari o testimonianze semi-strutturate) da raccogliere alla conclusione di ogni singolo progetto. Mantenere alta l’attenzione rispetto al coinvolgimento su progetti comunitari, valutando di volta in volta l’impegno e le prospettive professionali che potrebbero scaturire dalla nostra adesione. Risultato: La Fondazione ha partecipato in qualità di partner di rete ad alcuni progetti FSE rafforzando lo scambio di buone prassi.
LA RELAZIONE SOCIALE
Fondazione Adecco per le pari opportunità
to in condivisione che hanno permesso il confronto. A fine 2010 è stato istituito un Gruppo di Lavoro interno che potrà rendere ancora più concreto il raggiungimento di tale obiettivo nel corso dei prossimi anni.
Collettività
Aumentare il numero di eventi/convegni attraverso la collaborazione con enti pubblici e associazioni; organizzare seminari su tematiche di integrazione al lavoro per le aziende. Risultato: Abbiamo partecipato ad alcune tavole rotonde a livello locale sul tema dell’integrazione al lavoro delle persone con disabilità in collaborazione con enti pubblici e associazioni. Sono stati, inoltre, realizzati seminari per le aziende in occasione dell’evento Diversitàlavoro.
Associazioni e PA
Continuare a lavorare in rete con la PA e le associazioni consolidando le collaborazioni già formalizzate e implementandone di nuove per aumentare la conoscenza del territorio e delle fasce escluse dal mercato del lavoro Risultato: E’ stata confermata e implementata la presenza della Fondazione nei sistemi di rete locale dei servizi di orientamento delle fasce deboli.
Aziende
Migliorare la comunicazione esterna attraverso l’aggiornamento costante del sito e la realizzazione di un prodotto audiovisivo a testimonianza delle attività svolte da divulgare in occasione di convegni ed altri eventi che ci vedono coinvolti. Risultato: tale obiettivo non è stato raggiunto e non abbiamo avuto l’occasione di realizzare il prodotto audiovisivo come previsto, per mancanza di risorse umane da coinvolgere.
Coinvolgere ulteriormente le aziende nei percorsi di educazione al lavoro in termini di assunzione di responsabilità sociale prevedendo maggiori visite aziendali per i gruppi di beneficiari interventi in aula di responsabili HR e allargando le opportunità di tirocini formativi. Risultato: Sono aumentati gli orientamenti che hanno previsto momenti di intervento da parte di referenti delle Risorse Umane di aziende partner.
Beneficiari
Dipendenti:
Continuare a seguire la metodologia relativa al sistema di monitoraggio implementata nei due anni precedenti aumentando il numero dei beneficiari coinvolti. Risultati: E’ aumentato il numero e la frequenza delle attività di monitoraggio. Sono state sperimentate anche esperienze di monitoraggio di gruppo. Raccogliere e consolidare i dati raccolti ed individuare momenti nei quali confrontarci sugli effetti e benefici dell’attività svolta. Risultati: Sono stati individuati momenti di confronto sui risultati dei progetti pur in maniera occasionale. E’ un’attività da standardizzare e programmare in modo più strutturato. Dar voce ai beneficiari attraverso videointerviste, rispetto al percorso da loro intrapreso con il sostegno della Fondazione. Le interviste raccolte potranno essere utilizzate come materiale di documentazione nelle attività di comunicazione esterna in occasione di convegni e workshop. Risultato: non sono state effettuate le attività previste. Tale obiettivo verrà riproposto nel biennio successivo. Aumentare il confronto di gruppo sulle esperienze di aula e condividere nuovi strumenti e tecniche di gestione dell’aula. Risultato: Nel corso del biennio considerato sono state organizzate giornate di orientamen-
Mantenere un confronto periodico e regolare con il gruppo sia in conference call sia attraverso riunioni periodiche. Risultato: Tale obiettivo è stato raggiunto e messo a regime alla fine del biennio considerato. Potremo analizzare pienamente i suoi effetti nei prossimi anni. Comunicare in modo costante le attività svolte, gli aspetti innovativi o critici della propria attività quotidiana. Risultato: La comunicazione interna rappresenta una criticità nel nostro gruppo di lavoro a causa della delocalizzazione geografica delle persone. Tale obiettivo non è ancora stato pienamente raggiunto sebbene si stia cercando di mettere a sistema un metodo efficace e continuativo di comunicazione. Implementare il lavoro d’equipe su progetti specifici di carattere nazionale, aventi per oggetto l’educazione al lavoro, la formazione alle aziende e attività di ricerca e documentazione, con il fine di creare maggior coesione nel gruppo e migliorare la comunicazione esterna. Risultato: Si è lavorato molto su progetti a carattere nazionale come Diversitàlavoro e Informatica in Comunità, oltre ai momenti di formazione interna. Inoltre, a fine 2010 sono stati creati tre Gruppi di Lavoro Interni per implementare la documentazione interna e le attività di ricerca.
Bilancio Sociale 2009 - 2010
89__________
__________90
Capitolo III
PROPOSTE PER GLI OBIETTIVI PER IL PROSSIMO BIENNIO
2011-2012
Beneficiari
Elaborazione di nuovi strumenti di feedback (fotografie, interviste e/o videointerviste, etc)
Collettività
Costante aggiornamento dei contenuti del sito internet della Fondazione; Creazione di momenti di confronto e di comunicazione dei risultati raggiunti.
Associazioni e PA
Costante confronto sulla metodologia con gli enti che hanno in carico le persone con svantaggio sociale al fine di acquisire nuove conoscenze sui beneficiari con l’obiettivo di rendere ancora più personalizzato il percorso di educazione al lavoro.
Aziende
Maggiore coinvolgimento delle aziende partner già nella fase di progettazione dei percorsi di educazione al lavoro; Elaborazione di nuovi strumenti di feedback rispetto alla collaborazione avviata.
Dipendenti
Incremento dei momenti di formazione e di scambio di buone prassi all’interno del gruppo di lavoro; Revisione del sistema di valutazione delle prestazioni Implementazione di mezzi comunicativi alternativi (web cam e teleconferenze) in modo da rendere più efficace la comunicazione interna.
capitolo IV LA RELAZIONE ECONOMICA Lo Stato Patrimoniale Il Rendiconto della Gestione La Nota Integrativa Disegni realizzati dai ragazzi con sindrome di down nell’ambito del progetto di educazione al lavoro promosso in collaborazione con AIPD di Mestre
__________92
Capitolo IV
LO STATO PATRIMONIALE
attivo Totale attivo circolante (C)
FONDAZIONE ADECCO PER LE PARI OPPORTUNITA Sede in Milano - P.zza Diaz 2 Fondo di Dotazione Euro 104.000 Codice Fiscale n.97287980151
A B
Immobilizzazioni immateriali
II
13.612
-13.612
-13.612
-12.172
-10.732
0
0
1.440
2.880
22.742
22.742
22.742
22.742
-22.476
-22.168
-21.598
-20.454
266
574
1.144
2.288
Immobilizzazioni finanziarie
0
0
0
0
F.do ammortamento Imm finanziarie
0
0
0
0
Immobilizzazioni finanziarie nette
0
0
0
0
266
574
2.584
5.168
Immobilizzazioni materiali
Immobilizzazioni materiali nette III
Totale immobilizzazioni (B)
attivo circolante
C C
I
136.681
208.435
Risconti attivi
1.427
0
0
0
Totale ratei e risconti (D)
1.427
0
0
0
393.182
151.408
139.265
213.602
II
-143.031
10.160
-172.683
-222.813
-79.782
-89.942
42.390
42.390
42.390
42.390
104.000
104.000
104.000
104.000
0
0
0
0
167.031
-26.293
-76.423
66.608
106.870
93.419
72.315
57.325
78.809
41.926
66.085
55.078
0
4.294
4.776
2.504
Debiti v/istituti previdenza sociale
14.390
16.473
14.905
8.056
Altri debiti
26.082
21.589
57.557
23.957
0
0
0
0
119.281
84.282
143.323
89.595
49
74
3) Riserve statutarie II
Fondo di Dotazione dell'ente
III
Patrimonio vincolato Totale patrimonio netto (A)
B
fondi per rischi e oneri
C
trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato
D
debiti Debiti - Entro esercizio successivo
Debiti tributari
Crediti Crediti - Entro esercizio successivo
2.597
1.550
18.736
26.111
Crediti - Oltre esercizio successivo
0
0
0
0
2.597
1.550
18.736
26.111
Debiti - Oltre esercizio successivo Totale debiti (D)
C
III
Attività finanziarie che non costituiscono immobilizzazioni
0
0
0
0 E
C
IV
Denaro e valori in cassa Totale Disponibilità Liquide
ratei e risconti Ratei passivi
Disponibilità liquide Depositi Bancari e postali
31.12.07
50.130
2) Risultato gestionale da esercizi precedenti
Rimanenze
Totale crediti
31.12.09 31.12.08
193.324
Debiti verso fornitori C
31.12.10
Patrimonio Netto Libero 1) Risultato gestionale esercizio in corso
13.612
F.do ammortamento Imm materiali
B
I
13.612
Immobilizzazioni immateriali nette
31.12.07
150.834
passivo patrimonio netto
A
31.12.07
13.612
F.do ammortamento Imm immateriali
B
31.12.09 31.12.08
31.12.09 31.12.08
391.489
totale attivo
STATO PATRIMONIALE
31.12.10
31.12.10
Ratei attivi
BILANCIO AL 31 dicembre 2010
attivo crediti verso soci per versamenti dovuti Immobilizzazioni
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA RELAZIONE ECONOMICA
388.892
149.284
117.935
182.313
0
0
10
10
388.892
149.284
117.945
182.323
Risconti passivi Totale ratei e risconti (E)
totale passivo Bilancio Sociale 2009 - 2010
1 0
0
50
74
393.182
151.408
139.265
213.602
93__________
__________94
Capitolo IV
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA RELAZIONE ECONOMICA
IL RENDICONTO DELLA GESTIONE oneri
31.12.10
31.12.09
31.12.08
proventi proventi attivita' istituzionali (tipiche)
oneri delle attivita' istituzionali (tipiche) Materie Prime
0
0
0
Servizi
77.514
62.000
50.869
Godimento beni di terzi
41.450
22.092
24.388
241.861
228.217
237.178
308
570
1.144
0
0
0
361.133
312.879
313.579
Personale Ammortamenti Oneri diversi di gestione Totale Oneri delle attività Istituzionali (A)
oneri promozionali e di raccolta fondi
1.1
Da contributi su progetti
1.2
368
2.822
Totale Oneri finanziari e patrimoniali
358
368
2.822
31.12.08
392.000
215.000
Da contributi con enti pubblici
0
0
0
1.3
Da soci associati
0
0
0
1.4
Altri Proventi
0
30.940
144
586.900
422.940
215.144
Interessi attivi di conto corrente
400
1.412
1.192
Totale Proventi finanziari e patrimoniali
400
1.412
1.192
7.488
526
0,00
0,00
0,00
594.788
424.878
216.652
Totale Proventi delle attività Istituzionali (A)
proventi da raccolta fondi proventi da attivita’ accessorie proventi finanziari e patrimoniali 4.1
358
31.12.09
586.900
ONERI DA ATTIVITA’ ACCESSORIE Interessi passivi di conto corrente
31.12.10
proventi straordinari
ONERI STRAORDINARI
altri proventi di supporto generale
ONERI DI SUPPORTO GENERALE
6.1
Materie Prime
6.2
Servizi
6.3
Godimento beni di terzi
Godimento beni di terzi
6.4
Personale
Personale
6.5
Ammortamenti
6.6
Oneri diversi di gestione
Materie Prime Servizi
Ammortamenti
29.389
0
23.494
1.440
28.597
1.440
Totale Proventi di supporto generale
Oneri diversi di gestione Totale Oneri di supporto generale
29.389
24.934
30.037
altri proventi TOTALE PROVENTI
altri oneri
10.584
36.567
13.245
TOTALE ONERI
401.464
374.748
359.683
RISULTATO DI GESTIONE POSITIVO
193.324
50.130
TOTALE A PAREGGIO
594.788
424.878
RISULTATO DI GESTIONE
Bilancio Sociale 2009 - 2010
143.031
95__________
__________96
Capitolo IV
ratei e risconti
LA NOTA INTEGRATIVA AL BILANCIO AL 31.12.2010
Sono calcolati secondo il principio della competenza economica e temporale in applicazione del principio di correlazione dei costi e dei ricavi del medesimo esercizio.
Dati generali sulla Fondazione
patrimonio netto
La Fondazione Adecco per le pari opportunità è stata costituita il 13/02/2001 con atto del notaio Camillo Verde di Roma, n. di repertorio 7653/4469, con la qualifica di O.N.L.U.S, alla quale ha rinunciato in data 16 giugno 2005, con delibera del Consiglio di Amministrazione verbalizzata dal Notaio Paolo Silvestro di Roma, n. repertorio 77718 e raccolta 17307. La Fondazione non ha scopo di lucro, persegue finalità di solidarietà sociale ed ha come scopo principale l’istruzione e l’educazione finalizzata all’inserimento o il reinserimento nel mercato del lavoro di gruppi di persone che hanno difficoltà nella ricerca di occupazione. La Fondazione è amministrata da un Consiglio di Amministrazione che ha nominato un Presidente ed un Vicepresidente. Si segnala inoltre che la Fondazione ha ottenuto il riconoscimento giuridico, e pertanto è stata iscritta, in data 25/11/2003, nel registro delle persone giuridiche della Prefettura di Milano al numero d’ordine 465 della pagina 720 del volume 2°.
I - Patrimonio libero Accoglie il valore dei fondi disponibili della Fondazione costituiti sia dal risultato gestionale dell’esercizio che dai risultati di esercizi precedenti; tali fondi hanno la caratteristica di essere liberi da vincoli specifici e sono quindi utilizzabili per il perseguimento dei fini istituzionali della Fondazione stessa. I fondi sono iscritti al loro valore nominale. II - Fondo di dotazione Il fondo di dotazione è iscritto al valore nominale e rappresenta il valore di quanto conferito in fase di costituzione. III - Patrimonio vincolato Accoglie il valore dei fondi vincolati, divenuti tali sia per volontà espressa dall’erogatore che per volontà degli organi deliberativi della Fondazione.
Struttura e contenuto del Bilancio Il bilancio della Fondazione è stato redatto in conformità al codice civile e alle raccomandazioni emanate dalla Commissione Aziende non Profit del Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti. Il rendiconto di gestione, a sezione divise e contrapposte, è suddiviso per “Aree gestionali” ed evidenzia, attraverso la comparazione tra oneri e proventi, l’origine delle risorse acquisite e il loro impiego.
proventi e oneri
Sono esposti in bilancio secondo i principi della competenza e della prudenza con rilevazione dei relativi ratei e risconti.
ANALISI DELLE VOCI DELLO STATO PATRIMONIALE Attività B) Immobilizzazioni
Criteri di valutazione e principi di redazione del bilancio immobilizzazioni immateriali
Per le immobilizzazioni sono stati predisposti appositi prospetti che indicano per ciascuna voce i costi storici, gli ammortamenti contabilizzati, i movimenti dell’esercizio ed i saldi finali.
Le immobilizzazioni immateriali sono rappresentate da costi ed oneri che hanno utilità ultra annuale. Sono iscritte in base al criterio del costo d’acquisto sostenuto e ammortizzate in relazione alle loro residue possibilità di utilizzo.
Immobilizzazioni immateriali
Le immobilizzazioni immateriali al 31/12/2010 risultano completamente ammortizzate . La voce oneri pluriennali comprende servizi di consulenza per la modifica dello statuto avvenuta durante l’anno 2005. In dettaglio esse risultano così costituite:
immobilizzazioni materiali e fondi ammortamento
Le immobilizzazioni materiali sono iscritte in bilancio al costo di acquisto. Nella determinazione di tale costo si è tenuto conto di eventuali spese accessorie, incrementative, di ammodernamento e di ampliamento. Le quote di ammortamento, imputate a conto economico in misura costante, sono state calcolate attesi l’utilizzo, la destinazione e la durata economico-tecnica dei cespiti, sulla base del criterio della residua possibilità di utilizzazione; le aliquote applicate sono quelle previste dal D.M. 31 dicembre 1988 e dal D.M. 7 novembre 1992.
crediti e debiti
I crediti sono esposti al presunto valore di realizzo. I debiti sono esposti al loro valore nominale.
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA RELAZIONE ECONOMICA
valore al 31.12.10
variazioni
fondo amm.to al 31.12.10
amm.to esercizio
valore al 31.12.09
Spese di costituzione
2.944
0
2.944
0
0
Programmi software
3.468
0
3.468
0
0
Oneri Pluriennali
7.200
0
7.200
0
0
13.612
0
13.612
0
0
descrizione
Totale
Bilancio Sociale 2009 - 2010
97__________
__________98
Capitolo IV
Immobilizzazioni materiali
Al 31/12/2010 le immobilizzazioni materiali nette ammontano a complessivi Euro 266. Le aliquote di ammortamento sono calcolate in modo da rispecchiare l’effettivo deperimento economico - tecnico dei beni. Le immobilizzazioni materiali sono in dettaglio così costituite: valore al 31.12.09
descrizione
fondo amm.to al 31.12.09
variazioni
amm.to esercizio
valore al 31.12.10
Categoria Hardware Personal computer
20.246
0
20.114
132
0
1.079
0
1.079
0
0
Scanner
535
0
535
0
0
Videoproiettore
882
0
440
176
266
22.742
0
22.168
308
266
Categoria Macchine Elettroniche Stampante
Totale
Disponibilità liquide
Le disponibilità liquide della Fondazione ammontano a complessivi Euro 388.892 e sono costituite interamente da depositi bancari. Il saldo rappresenta le disponibilità liquide e l’esistenza di numerario e di valori alla data di chiusura dell’esercizio.
D) Ratei e risconti Ratei e risconti attivi
I ratei e i risconti attivi ammontano a Euro 1.427 I risconti attivi sono riferiti a costi sostenuti per servizi erogati nell’esercizio successivo e quindi sospesi, in particolare il costo a cui si riferisce il risconto è relativo a polizze previdenziali. Non sussistono, al 31/12/2010 , ratei e risconti aventi durata superiore a cinque anni.
Passività A) Patrimonio netto Il Patrimonio Netto presenta un saldo negativo pari ad Euro 173.466. Di seguito viene evidenziata la movimentazione avvenuta nel corso dell’esercizio:
C) Attivo Circolante Crediti
descrizione
31.12.2009
incremento
decremento
31.12.2010
0
0
0
0
Fondo di dotazione dell'ente
104.000
0
0
104.000
Riserve statutarie
42.390
0
0
42.390
(222.813)
50.130
50.130
193.324
(50.130)
199.759
(26.293)
243.454
(50.130)
167.031
Al 31/12/2010 i crediti ammontano a complessivi Euro 2.596 di seguito il dettaglio:
Patrimonio vincolato
descrizione
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
Crediti Tributari
2.596
0
TOTALE
2.596
0
Risultato gestionale da esercizi precedenti
I Crediti tributari risultano così composti: descrizione ERARIO C/IMPOSTA SOST SU TFR ERARIO C/RIT ACC.INTERESSI IRAP SALDO 2010 IMPOSTA SOSTITUTIVA
Fondazione Adecco per le pari opportunità
LA RELAZIONE ECONOMICA
Risultato gestionale esercizio in corso
entro 12 mesi
TOTALE
(172.683)
419 1.238 110 70
ERARIO IRPEF DIPENDENTI STAFF
759
TOTALE
2.596
La società non ha crediti residui assistiti da garanzie reali nè di durata superiore ai 5 anni.
Il presente bilancio evidenzia un risultato gestionale positivo pari ad Euro 193.324. Per effetto di tale risultato il patrimonio netto della Fondazione al termine dell’esercizio 2010 è nuovamente positivo e pari ad Euro 167.031 e risulta pertanto interamente ripristinato il fondo di dotazione iniziale.
C) Trattamento di fine rapporto di lavoro subordinato La movimentazione è così costituita.
Bilancio Sociale 2009 - 2010
99__________
__________100
Capitolo IV
LA RELAZIONE ECONOMICA
Variazioni
Importo
Saldo al 31/12/2009
93.419
Incremento per accantonamento dell'esercizio
13.451
Decrementi per destinazione ad altri fondi previdenza ed utilizzi per risoluzione rapporti
Saldo al 31/12/2010
106.870
Il fondo accantonato rappresenta l’effettivo debito della società al 31/12/2010 verso i dipendenti in forza a tale data, al netto degli anticipi corrisposti. A seguito della riforma del “secondo pilastro” (Legge 27 dicembre 2006, n. 296, e relativo decreto di attuazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale, n.70, del 3 aprile 2007), la società ha contabilizzato mensilmente il TFR maturato e versato al fondo di tesoreria istituito presso l’INPS o ai fondi di previdenza complementare.
Fondazione Adecco per le pari opportunità
I debiti v/istituti di previdenza sociale rappresentano gli oneri contributivi e previdenziali dovuti in relazione a retribuzioni di competenza dell’esercizio 2010 e sono pari a Euro 14.390. Gli altri debiti risultano composti in prevalenza (Euro 26.081) da debiti verso dipendenti per ratei ferie e permessi ed accantonamenti per la 14 mensilità. I debiti sono valutati al loro valore nominale e la scadenza degli stessi è entro l’esercizio successivo. La società non ha debiti assistiti da garanzie reali, né debiti di durata residua superiore a cinque anni.
ANALISI DELLE VOCI DEL RENDICONTO DELLA GESTIONE ONERI
Al 31/12/2010 gli oneri ammontano a complessivi Euro 401.464 di seguito il dettaglio delle voci:
1 . Oneri delle Attività Istituzionali (Tipiche) Servizi
D) Debiti
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata:
Al 31/12/2010 i debiti ammontano a complessivi Euro 118.454, di seguito il dettaglio: descrizione
entro 12 mesi
oltre 12 mesi
78.809
0
Debiti v/Fornitori Debiti tributari
0
Debiti v/istituti di previdenza sociale
14.390
0
Altri debiti
26.084
0
TOTALE
119.281
0
descrizione
31.12.2010
31.12.2009
48.642
24.236
0
0
Spese per carburante
1.603
1.117
Spese di viaggio e trasferta
16.058
11.357
Buoni pasto
4.877
4.302
0
0
4.410
18.027
229
1.523
Altri costi
1.695
1.438
TOTALE
77.514
62.000
Spese per progetti di educazione v/ beneficiari Erogazioni liberali vs enti terzi
Spese per l’organizzazione di convegni e workshop Prodotti di sensibilizzazione e diffusione dati
I debiti verso fornitori risultano così composti:
Spese per la formazione interna debiti verso fornitori
importo
Debiti per fatture già emesse (al netto delle note di credito da ricevere)
40.657
Debiti per fatture da ricevere
38.152
TOTALE
78.809
I debiti tributari risultano così composti: Debiti tributari
importo
I prodotti di sensibilizzazione e diffusione dati, riguardano la stampa della “Relazione Attività 2009” e del materiale di esercizio relativo ai manuali di orientamento al lavoro da distribuire presso i nostri beneficiari,
Ritenute di acconto su retribuzioni Debito IRAP
TOTALE
Le spese per i progetti di educazione al lavoro di euro 48.642 sono relative alle borse lavoro a favore di quei beneficiari che presentano maggiori difficoltà nell’avvicinarsi al mercato del lavoro e necessitano di un sostegno economico durante la fase del percorso di educazione rappresentata dal tirocinio presso aziende partner della Fondazione. In particolare, si fa riferimento alle borse lavoro di coloro che hanno partecipato al Progetto Superare lo Stigma nelle diverse realtà territoriali.
0
Bilancio Sociale 2009 - 2010
101__________
__________102
Capitolo IV
LA RELAZIONE ECONOMICA
Godimento beni di terzi
6 . Oneri di supporto generale
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata:
Servizi
descrizione
31.12.2010
31.12.2009
Affitto locali
19.240
0
Noleggio auto
22.210
22.092
0
0
41.450
22.092
Godimento beni di terzi
TOTALE
Personale
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata: descrizione
31.12.2010
31.12.2009
Stipendi
168.797
154.451
Inail
1.152
1.398
Inps
51.872
53.024
Accantonamento TFR
17.188
18.749
Altri costi
2.852
595
TOTALE
241.861
228.217
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata: descrizione
31.12.2010
31.12.2009
Servizi di consulenza esterna (amministrative/legali)
22.639
18.889
Costi di ufficio
6.750
4.605
29.389
23.494
TOTALE
La voce Servizi di consulenza esterna comprende gli onorari per consulenze legali e fiscali e il costo del service agreement con Adecco Italia Holding Spa. I costi di ufficio comprendono i costi legati alle spese telefoniche, spese postali e dei corrieri, e alle spese relative alla manutenzione delle attrezzature di ufficio.
Ammortamenti
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata: descrizione Amm.to oneri pluriennali
TOTALE
Ammortamenti
7 . Altri oneri
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata:
31.12.2009
0
1.440
0
1.440
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata:
31.12.2010
31.12.2009
Amm.to macchinari
176
230
Amm.to Computer
132
340
Amm.to Software
0
0
308
570
TOTALE
31.12.2010
Amm.to Spese di costituzione
La voce comprende l’intera spesa per il personale dipendente ivi compresi i miglioramenti di merito, i passaggi di categoria, gli scatti di contingenza, il costo delle ferie non godute e gli accantonamenti di legge e dei contratti collettivi.
descrizione
Fondazione Adecco per le pari opportunità
descrizione
31.12.2010
31.12.2009
Sopravvenienze passive
4.149
30.022
IRAP dell’esercizio
6.435
6.545
0
0
10.584
36.567
Ritenuta a titolo d’imposta sul conto corrente bancario
TOTALE
4 . Oneri Finanziari e Patrimoniali
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata: descrizione Interessi bancari passivi Spese bancarie
31.12.2010
31.12.2009
0
0
358
368
358
368
Ravvedimento Operoso ritardato pagamento
TOTALE
Bilancio Sociale 2009 - 2010
103_________
__________104
Capitolo IV
PROVENTI
Al 31/12/2010 i proventi ammontano a complessivi Euro 594.788 di seguito il dettaglio delle voci:
1 . Proventi delle Attività Istituzionali (Tipiche)
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata: descrizione
31.12.2010
31.12.2009
Erogazioni liberali
586.900
392.000
358
368
Rimborso spese Progetto www.pro-donna.it Rimborso spese Progetto
0
Rimborso spese Progetto
30.940
Il dettaglio della voce Erogazioni liberali è il seguente:
• • • •
Ebi Temp
13.500,00
Eli Lilly Spa
60.000,00
Adecco Formazione
500.000,00
Altre erogazioni private
13.400,00
4 . Proventi finanziari e patrimoniali
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata: descrizione
31.12.2010
31.12.2009
Interessi attivi di conto corrente
400
1.412
TOTALE
400
1.412
5 . Proventi Straordinari
La voce, alla data del 31 dicembre 2010, è così dettagliata: descrizione
31.12.2010
31.12.2009
Sopravvenienze attive
7.488
526
TOTALE
7.488
526
Il Consiglio di Amministrazione Il Presidente (Tiziano Treu)
QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE BILANCIO SOCIALE 2009-2010
__________106
QUESTIONARIO DI VALUTAZIONE
Le chiediamo di dedicare alcuni minuti del suo tempo per fornirci la sua opinione sul bilancio sociale 2009-2010 ed esprimere suggerimenti ed osservazioni per migliorare le future edizioni. 1. A quale gruppo di stakeholder appartiene?
6. Il bilancio sociale le ha fatto scoprire qualcosa della fondazione di cui prima non era a conoscenza? No Si, in particolare............................................................................................................................... ............................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................
Beneficiario diretto Aziende Ente di Formazione Provincia, Ente pubblico, Università Fornitore Collettività 2. Come valuta il bilancio sociale relativamente a questi aspetti? insufficiente
5. Quale capitolo o sezione del bilancio sociale avrebbe potuto essere meglio sviluppato? (più risposte) .............................................................................................................................................................................................. ............................................................................................................................................................................................. ..............................................................................................................................................................................................
sufficiente
buono
ottimo
Chiarezza espositiva Completezza delle informazioni Coerenza delle informazioni con l’operato della Fondazione Capacità di migliorare la conoscenza della Fondazione 3. Quale parte del bilancio sociale l’ha maggiormente interessata? l’identità della Fondazione le attività della Fondazione la relazione sociale la relazione economica 4. Ritiene che il bilancio sociale possa rappresentare una modalità di valutazione efficace della relazione tra la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità e i propri stakeholder? Si No perché ............................................................................................................................................................................... ................................................................................................................................................................................................ ...............................................................................................................................................................................................
7. Quali suggerimenti può darci per migliorare le prossime edizioni del bilancio sociale? .............................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................. 8. Rispetto alle sue esigenze ed interessi, che informazioni si aspetta di trovare nel prossimo bilancio sociale? .............................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................. 9. Secondo lei sono rispettati i nostri comportamenti dichiarati nella mission e nel codice etico? Si No Commenti: ................................................................................................................................................................... .............................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................. 10. Secondo lei, quali aree di attività, in cui interviene la fondazione, non sono state sviluppate affatto? ............................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................. .............................................................................................................................................................................................. Grazie per la collaborazione! Le chiediamo gentilmente di mandare via fax o posta il questionario compilato a: Fondazione Adecco per le Pari Opportunità P.zza Diaz, 2 - 20123 Milano Tel. +39 02.881.426.05 - Fax +39 02.881.426.30
Bilancio Sociale 2009 -2010
107_________