Relazione dei Dieci Anni di Attività della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità

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Mercato del Lavoro e Soggetti Svantaggiati: esperienze di un decennio



Sommario

La Fondazione Adecco per le Pari Opportunità celebra i primi dieci anni di vita

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I dieci anni della Fondazione

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2001 Convegno di Presentazione

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2002 Progetto “Un centesimo, un’opportunità”

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2003 Disabilità e lavoro

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2004 Progetto “Superare lo Stigma”

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2005 Progetto “Athlete Career Programme”

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2006 Progetti Comunitari

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2007 Progetto “Informatica in comunità”

pag. 20

2008 Progetto “Diversità al lavoro”

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2009 Progetto “Lavorando per lavorare”

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2010 Progetto “Ancora”

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2010 Progetto “Lavori in corso”

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2001- 2010 Risultati complessivi

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La Fondazione Adecco per le Pari Opportunità celebra i primi dieci anni di vita

L’ambizioso obiettivo di contribuire in maniera innovativa allo sviluppo di politiche del lavoro a favore delle persone tradizionalmente “svantaggiate” si è realizzato anno dopo anno, con esperienze di diversa portata. Il bisogno di interventi specifici a sostegno di soggetti “svantaggiati” è andato crescendo in questi anni per la crescente complessità del mercato del lavoro, che aumenta i rischi di esclusione ed emarginazione. A questi bisogni si deve rispondere con una rete di servizi personalizzati che vanno predisposti in primo luogo dalle istituzioni pubbliche ma che richiedono proprio per la complessità dei bisogni una presenza qualificata di operatori privati, sia imprenditori, sia soggetti non profit come è la nostra Fondazione. La prestazione di servizi di assistenza e di sostegno, in specie a favore di soggetti deboli, è un’area di elezione per le istituzioni non profit. Il loro intervento è essenziale per raggiungere le diversità di molti soggetti e per integrare l’azione pubblica, anche quando questa sia ben organizzata. Nel caso dei servizi per l’impiego l’opera è particolarmente delicata per l’importanza decisiva che l’inserimento al lavoro riveste nella vita di queste persone. Richiede soggetti qualificati e provvisti di esperienza, come la nostra Fondazione ha dimostrato di essere, impegnandosi in questi anni per l’accesso al lavoro di categorie di persone particolarmente significative. Il lavoro svolto dalla Fondazione, nell’ottica dei sistemi di rete (in partnership con istituzioni pubbliche e private), è stato diretto a promuovere politiche a favore della disoccupazione di lunga durata, a sostegno dell’occupabilità dei soggetti in età matura, alla diffusione delle pari opportunità nel mercato del lavoro ed all’integrazione professionale

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delle persone ad alto rischio di esclusione sociale, con particolare attenzione alle persone con disabilità. Come Fondazione operativa, le iniziative alle quali si è dato vita sono state svolte con la partecipazione diretta e concreta. Questo approccio e gli strumenti utilizzati (conoscenza puntuale del mercato del lavoro, percorsi specifici di orientamento e formazione, sostegno all’inserimento al lavoro, monitoraggio) hanno permesso di raggiungere risultati importanti nell’integrazione lavorativa delle migliaia di soggetti coinvolti. Un’esperienza consolidata ed una valutazione attenta dei mutamenti sociali ed economici, proiettano l’attività della Fondazione nel prossimo decennio con rinnovata volontà e con il desiderio di offrire un ulteriore contributo alla realizzazione di un mondo del lavoro più inclusivo e aperto alle diversità. Il Presidente Tiziano Treu


2001 - 2010: celebriamo un decennio di esperienze straordinarie. Straordinarie sono state le persone che abbiamo incontrato, straordinari sono stati l’impegno e la professionalità delle colleghe, straordinario è stato il sostegno costante dei membri del Consiglio di Amministrazione, straordinarie sono state le collaborazioni con altri soggetti, pubblici e privati (associazioni, aziende, altre Fondazioni, servizi sociali e per l’impiego, enti di formazione) impegnati nel rendere più inclusivo il mondo del lavoro. Nel 2001 il Gruppo Adecco ha deciso di sostenere la creazione della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità con l’obiettivo di contribuire ad offrire una risposta al bisogno di persone in situazione di svantaggio nel mercato del lavoro: persone con disabilità, persone over 40, donne con carichi di famiglia, disoccupati di lunga durata, atleti di alto livello al termine della carriera agonistica. Nasce un ente no profit, una fondazione privata che si porta in dote risorse e know-how del più importante operatore del mercato del lavoro a livello globale e che si mette a disposizione per integrare i servizi per l’impiego già esistenti. La portata dell’intervento si è ampliata nel corso degli anni e si è trasformata in virtù dei cambiamenti della società e del mercato del lavoro. Lo stesso concetto di svantaggio è mutato: dalle statiche categorie di svantaggio si è passati alle dinamiche situazioni di svantaggio. I progetti sviluppati hanno cercato di interpretare questi mutamenti favorendo le pari opportunità e la non discriminazione in tutti i “singoli mercati del lavoro” locali. Abbiamo inteso valorizzare la diversità nella diversità che caratterizza il mercato del lavoro del

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nostro Paese. Siamo intervenuti promuovendo o sostenendo progetti specifici, costruiti su specifiche esigenze dell’individuo o di gruppi di individui. La centralità della persona, accanto al dialogo costruttivo con i partner pubblici e privati, risulta la caratteristica trasversale più rilevante del nostro operato. La Fondazione si è impegnata a offrire alle persone incontrate gli strumenti per poter godere di pari opportunità nel cammino verso una completa integrazione sociale, attraverso la conquista della più ampia consapevolezza e autonomia nella definizione di una nuova o rinnovata identità professionale. Con lo stesso impegno guardiamo al futuro, confortati dalle esperienze positive che abbiamo maturato e, nello stesso tempo, riflettendo sulle debolezze emerse, lavoriamo su nuovi modelli di intervento a favore di nuove situazioni di svantaggio che la dinamica sociale, economica, demografica e occupazionale provocherà. Il Segretario Generale Claudio Soldà


I dieci anni della Fondazione

2001 - Il 13 febbraio nasce la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità La positiva esperienza della Fondazione Adecco spagnola ha spinto il Gruppo Adecco a replicare l’esperienza in Italia, dando vita alla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità nel mercato del lavoro. Obiettivo della nuova realtà è quello di offrire percorsi di educazione e orientamento al lavoro finalizzati ad agevolare la ricerca di occupazione di persone in situazione di svantaggio. Il primo anno di vita della Fondazione è dedicato alla sensibilizzazione e alla diffusione di tematiche sulle Pari Opportunità nel mercato del lavoro. Vengono organizzati numerosi momenti di confronto: convegni, seminari e tavole rotonde nelle principali città italiane. Si sviluppa il programma di integrazione al lavoro “Persone con disabilità” con l’obiettivo di valorizzare la diversità nel contesto organizzativo, al di là degli obblighi normativi della L.68/99. Si promuovono i primi progetti formativi volti soprattutto all’acquisizione di competenze professionali dei beneficiari per rendere più efficace la preparazione al mondo del lavoro. La Fondazione sostiene il progetto “Master 2000” rivolto ad atleti di alto livello al termine della carriera agonistica, confermando l’efficacia metodologica sperimentata nel progetto pilota del 1999 definito dal protocollo d’intesa tra Comitato Olimpico Nazionale Italiano e Adecco. 2002 - La costituzione di partnership Avvio dei programmi di educazione al lavoro attraverso la collaborazione con enti e realtà terzi. Nel secondo anno viene consolidata la metodologia e ampliata la tipologia di gruppi di persone con svantaggio coinvolti: alle persone con disabilità si aggiungono le donne con carichi di

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famiglia e le persone disoccupate di lunga durata. I progetti raggiungono obiettivi qualitativi più rilevanti grazie alla costituzione di reti di soggetti, pubblici e privati, che mettono a sistema risorse e competenze. Continua con determinazione l’attività di sensibilizzazione e informazione, in particolare sui temi delle Pari Opportunità e sulla Legge 68 del 1999: vengono organizzati convegni e workshop a cui partecipano istituzioni pubbliche, aziende e beneficiari. La Fondazione aderisce e interviene nei primi progetti nazionali e transnazionali promossi dal Fondo Sociale Europeo, asse Equal. Vengono pubblicati e distribuiti due manuali destinati alle aziende con informazioni pratiche su disabilità e lavoro: “Informazioni sulla disabilità” realizzato in collaborazione con ASPHI, “La legge 68/99: risposte fondamentali” scritto dal Prof. Roberto Romei. 2003 - Anno Europeo del Cittadino con Disabilità La Fondazione organizza e partecipa attivamente alle molte iniziative (progetti di integrazione al lavoro, convegni, dibattiti, seminari) promosse in occasione dell’Anno europeo del cittadino con disabilità promosso dalla Commissione Europea. Il 2003 è l’anno in cui si consolida e matura la metodologia di lavoro della Fondazione, viene ulteriormente valorizzato il percorso di educazione al lavoro a favore di tutti i beneficiari. Vengono organizzati numerosi momenti di orientamento al lavoro e corsi professionalizzanti. L’iniziativa più rappresentativa è il progetto “Un centesimo, un’opportunità”, realizzata in collaborazione con l’Associazione Italiana Persone Down. L’iniziativa, finanziata attraverso una raccolta fondi, ha consentito lo sviluppo di uno


specifico percorso di educazione e integrazione al lavoro per persone con sindrome di Down, durato due anni. Il crescente e preoccupante tema degli incidenti stradali e delle conseguenze sulla vita delle persone, ha spinto la Fondazione a promuovere una ricerca qualitativa sul fenomeno. Attraverso la collaborazione con la Prof.ssa Laura Balbo ed il Dipartimento di Sociologia dell’Università di Padova viene pubblicata la ricerca “I Rischi della Mobilità e le Nuove Disabilità”, presentata durante un convegno presso il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

sulle iniziative e nella ridefinizione degli obiettivi della Fondazione, il bisogno di analisi delle aree di intervento e la necessità di diffondere una cultura delle pari opportunità nel mercato del lavoro portano alla pubblicazione di due nuove ricerche: “Donne in azienda” in collaborazione con le Consigliere di Parità della Regione Lombardia e “Over 45: Zavorra o Risorsa” in collaborazione con la SDA Bocconi e la società di indagini di mercato Astrademoskopea. 2005 - Il valore della condivisione delle compe-

2004 - Progetti di respiro nazionale con sviluppo locale I progetti in partnership con importanti aziende ed istituzioni pubbliche di carattere nazionale vedono impegnata l’intera struttura della Fondazione su diverse aree del territorio italiano (es. progetto POLI dedicato a donne over 40, progetto Eli Lilly a favore di persone con disagio psichico, progetto Ida destinato a donne con carichi di famiglia). Grazie anche al sostegno da parte delle aziende, nei progetti vengono assegnate borse lavoro durante il periodo di tirocinio affrontato dai beneficiari, con una forte riduzione dei rischi di abbandono. La Fondazione avvia in modo strutturato il monitoraggio delle proprie attività e del risultato a medio e lungo termine sulla vita professionale dei beneficiari. Nel 2004 si costituisce internamente alla struttura il Gruppo di lavoro sul Bilancio Sociale e sul Codice Etico con l’obiettivo di migliorare la misurazione dell’impatto delle attività svolte e di predisporre una rendicontazione trasparente e responsabile nei confronti dei propri stakeholder, sempre più coinvolti nel confronto

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tenze con altre realtà L’esperienza acquisita negli anni precedenti spinge la Fondazione a valutare altre forme di sinergia con i partner dei progetti. Nell’ottica del miglioramento continuo delle relazioni con enti e aziende, si ampliano gli obiettivi delle collaborazioni sviluppate sui singoli territori. La competenza ed il contributo della Fondazione trovano sempre più ampio apprezzamento da parte degli stakeholder esterni. L’esigenza di sperimentare, acquisire e potenziare know how e strumenti porta all’individuazione di percorsi formativi sull’educazione al lavoro a cui partecipano gli stessi operatori della Fondazione. Un’ulteriore risposta a tale esigenza è costituita da confronti e scambi di esperienze con operatori di altre realtà con cui si aprono le collaborazioni. 2006 - I percorsi di educazione al lavoro: la nuova metodologia Nel 2006 la Fondazione focalizza la propria attenzione sui beneficiari strutturando una nuova metodologia per il percorso di educazione al lavoro. In particolare viene redatto internamente un manuale specifico per i beneficiari e uno per il


team della Fondazione. Il primo risponde all’esigenza di fornire ai beneficiari una raccolta dei contenuti trasmessi durante il percorso effettuato con la Fondazione. Il secondo racchiude la formalizzazione dei modelli e dei metodi adottati. La finalità principale è quella di rendere, a livello nazionale, più uniforme e condiviso il metodo di intervento. Nei percorsi di educazione al lavoro viene inclusa la “giornata in azienda” (un momento di confronto diretto con la realtà organizzativa) rendendo ancora più efficace il percorso per l’integrazione al lavoro. Ma il 2006 è anche l’anno del consolidamento della metodologia del Bilancio Sociale, che da semplice documento di rendicontazione delle attività svolte diventa un vero e proprio sistema operativo con l’obiettivo di guidare l’organizzazione supportando i propri membri nel confronto dialettico e costruttivo con tutti gli stakeholder. 2007 - Anno Europeo delle Pari Opportunità per tutti Cade esattamente dieci anni dopo l’Anno europeo contro il razzismo e l’introduzione, nel trattato CE, dell’articolo 13, che vieta all’interno dell’Unione europea ogni forma di discriminazione. L’anno europeo si basa soprattutto sulla lotta alle discriminazioni basate sul genere, l’origine etnica, sulla religione o la diversità di opinione, sulla disabilità, sull’età o sugli orientamenti sessuali. La Fondazione promuove e organizza alcuni eventi di sensibilizzazione ed informazione su tali tematiche. Vengono inoltre formalizzati i progetti: “Progetto Provincia”, “Superare lo Stigma”, futuro@lfemminile, Progetto Università. Si procede ad una prima verifica del Manuale di educazione al lavoro: viene valutata l’efficacia degli

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incontri con i beneficiari e viene creato un gruppo di lavoro interno per un confronto continuo su relativi processi e risultati. 2008 - Buone prassi e nuove iniziative Il team della Fondazione replica l’impegno in progetti che sono ormai diventate buone prassi. Oltre a nuove edizioni dei già citati “futuro@lfemminile” e “Superare lo stigma” ha un significato rilevante l’iniziativa “Diversitalavoro” in collaborazione con Synesis, Fondazione Sodalitas e Unar, (Ufficio nazionale antidiscriminazione razziale). Si tratta di un evento nato con l’obiettivo di offrire opportunità di lavoro a persone con disabilità e persone di origine straniera, coinvolgendo aziende ed istituzioni sensibili a valori come il diversity management. 2009 - Nuove tipologie di beneficiari Anno caratterizzato dall’incontro con nuove tipologie di disagio e da conseguenti nuove metodologie di interventi. Il progetto con il Consiglio Italiano Rifugiati, il progetto “Donne Migranti”, il progetto “Tratta” in collaborazione con la cooperativa “Lotta contro l’emarginazione”, costituiscono le iniziative più particolari. Si intensifica inoltre l’attività formativa professionale (dall’informatica di base alla comunicazione) destinata ad aumentare le competenze professionali dei beneficiari, grazie all’intervento di partner competenti. 2010 - Un sistema di enti di erogazione Il 2010 vede l’avvio di una collaborazione strutturata con altre Fondazioni ed enti di erogazioni attraverso la quale realtà con ambiti di intervento diversi offrono una risposta integrata a


dimensioni diverse del bisogno della persona. Il progetto “ANCORA” con Fondazione De Agostini ha permesso alle due fondazioni di destinare le rispettive risorse all’Unità Spinale dell’Ospedale Maggiore di Novara con un unico e corale intervento che ha dato contemporaneamente risposta a più bisogni dei pazienti durante il percorso di riabilitazione. Il progetto “Casa Dolce Casa” in collaborazione con Fondazione Umana Mente ed Enel Cuore è rivolto a comunità di accoglienza per donne madri e offre la soluzione della struttura edilizia e del percorso di orientamento al lavoro per le ospiti. Continua la collaborazione con enti locali attraverso la definizione di un protocollo d’intesa con il Comune di Roma.

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2001 Convegno di Presentazione

in collaborazione con:

Luiss Libera Università Internazionale Degli Studi Sociali

Guido Carli

CESRI Centro Studi delle Relazioni Industriali

“Il Lavoro Temporaneo come strumento di integrazione sociale”

19 aprile 2001 Ore 9.30 - 13.00 Università Luiss Viale Pola, 12 ROMA

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Invito La Fondazione Adecco per le Pari Opportunità è Lieta di invitarLa al Convegno “ Il Lavoro Temporaneo come strumento di integrazione sociale”

Il Lavoro Temporaneo ha ormai assunto un ruolo determinante nelle dinamiche del mondo del lavoro. Le potenzialità di tale canale offrono lo strumento ideale per ridurre la distanza che divide le categorie di persone con difficoltà di inserimento lavorativo dalla loro realizzazione professionale. Attraverso il Lavoro Temporaneo è possibile raggiungere una piena integrazione sociale.

PROGRAMMA Benvenuto Prof. GINO GIUGNI Presidente CESRI . Centro per lo Studio delle Relazioni Industriali Luiss Guido Carli Presidente Onorario Fondazione Adecco per le Pari Opportunità Introduzione e moderazione On. Prof. TIZIANO TREU Ex Ministro del Lavoro, promotore della legge 196/97, Presidente della Fondazione Adecco "Disabilità e mercato del lavoro: la legge 68/99" Interventi: On. Prof. LAURA BALBO Ex Ministro delle Pari Opportunità “L’inserimento di donne capo famiglia nel mondo del lavoro”

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JEROME CAILLE Amministratore Delegato Adecco SpA "La Fondazione Adecco per le Pari Opportunità nel Lavoro" CLAUDIO SOLDÀ Direttore Operativo Fondazione Adecco per le Pari Opportunità nel Lavoro "I progetti in fase di sviluppo" Coffe Break MANUEL PIMENTEL Ex Ministro del Lavoro in Spagna "Il rapporto McKinsey sull'impatto economico e sociale del Lavoro Temporaneo in Europa: verso la creazione di 4 milioni di posti di lavoro" PACO MESONERO Direttore Generale Fondazione Adecco Spagna (Fundatión Adecco para la Integración Laboral) "Integrazione attraverso il Lavoro Temporaneo: l'esperienza spagnola" MANUELA DI CENTA Membro CIO e Presidente Consiglio Nazionale Atleti "Il progetto MASTER di ricollocamento di ex atleti: bilancio e prospettive" CARMELO PRESTILEO Segretario Generale CPO UIL "Il punto di vista delle Organizzazioni Sindacali" Conclusioni Ministro CESARE SALVI Ministro del Lavoro Pranzo a buffet


2002 • Progetto “Un centesimo, un’opportunità”

Il percorso formativo realizzato dall’AIPD (Associazione Italiana persone Down), si è articolato in diverse fasi: • l’informazione delle aziende sulla Sindrome di Down; • la preparazione dei candidati ai colloqui di lavoro per il successivo inserimento professionale; • l’organizzazione di percorsi di formazione personalizzati per ogni partecipante; • l’assistenza di educatore AIPD sul posto di lavoro durante i primi 6 mesi.

In occasione del Natale 2002 e in virtù dell'anno 2003 “Anno Europeo del cittadino con disabilità" la Fondazione, in collaborazione con l'Associazione Italiana Persone Down, ha promosso il progetto “Un centesimo un’opportunità”. Attraverso la raccolta fondi promossa sensibilizzando le aziende partner, il progetto si è posto l'obiettivo di finanziare la formazione e il successivo inserimento al lavoro di persone con la Sindrome di Down. La raccolta fondi si è basata su un semplice principio: il versamento di un centesimo di euro per ogni ora lavorata nel mese di dicembre dai dipendenti di un’azienda. Al progetto ha aderito, in primo luogo il Gruppo Adecco che con i suoi 35.000 lavoratori, ha trasformato quello che può apparire come un piccolo contributo in un investimento importante su persone “diversamente” abili.

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La Fondazione Adecco per le Pari Opportunità ha raccolto e destinato ad AIPD risorse pari a € 41.148,00. L'83% è stato raggiunto attraverso il sostegno del Gruppo Adecco, sulla base del meccanismo del versamento, da parte dell’azienda, di un centesimo di euro per ogni ora di lavoro dei propri dipendenti fissi e temporanei nel mese di dicembre. La restante parte, con il coinvolgimento di altre aziende private presenti sul territorio nazionale. Riportiamo di seguito un quadro sintetico dei 19 percorsi di inserimento lavorativo intrapresi nell’arco degli anni 2003 e 2004 da AIPD grazie al sostegno del contributo ottenuto con il Progetto “Un centesimo, un’opportunità”. SEZIONI AIPD

N. INSERIMENTI EFFETTUATI

ROMA

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TARANTO

2

VENEZIA

2

MATERA

1

L’AQUILA

1

NARDO’

2

SEDE NAZIONALE

1

TOTALE

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2003 • Disabilità e lavoro

Il 2003 è stato l'anno dedicato alle persone con disabilità e, al fine di ottemperare alle indicazioni poste dall'UE di diffusione dei diritti di uguaglianza e di pari opportunità, la Fondazione Adecco ha mantenuto alta l'attenzione sul tale programma, impegnandosi nella promozione e diffusione delle tematiche relative alle Pari Opportunità. Tra le tante iniziative previste è stata promossa dalla Commissione UE la campagna "Tutti a bordo: una marcia attraverso l'Europa": Il 26 gennaio è partito un autobus che, dalla Grecia, ha percorso tutti i Paesi d'Europa e ha terminato il viaggio in Italia alla fine del 2003. La Fondazione Adecco ha deciso di promuovere, in coincidenza con le tappe del bus, iniziative a livello locale finalizzate a fornire un concreto contributo agli obiettivi posti dall'Unione Europea di informazione e di diffusione dei diritti di uguaglianza e di libera partecipazione delle persone con disabilità alla vita sociale e in particolar modo alla vita professionale. L'arrivo a Roma ha coinciso con la manifestazione di chiusura dell'Anno Europeo che si è svolta sotto il semestre di presidenza italiana dell'Unione Europea. In particolare la Fondazione ha organizzato le seguenti attività:

Biella - 6/7 novembre 2003 - In occasione della tappa di Biella la Fondazione Adecco, in collaborazione con il Comune di Biella, ha organizzato un momento di incontro per discutere sul tema persone con disabilità e mercato del lavoro. Pescara - 26 novembre 2003 - La Fondazione Adecco ha organizzato un convegno sul tema "persone con disabilità e mercato del lavoro" in collaborazione con l'Assessorato al Lavoro, l'Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia di Pescara, l'Unione Industriali e il Gruppo Ceteas Srl, una realtà aziendale presente sul territorio. Cagliari - 3 dicembre 2003 - La Fondazione Adecco ha coinvolto, nell'ambito di un convegno sulle tematiche dell'integrazione lavorativa delle persone con disabilità, autorità istituzionali locali, quali l'Assessore al Lavoro della Provincia di Cagliari e alcuni rappresentanti dello stesso Comune, e cooperative presenti sul territorio che potessero fornire un concreto contributo alle metodologie di inserimento al lavoro.

Treviso - 30/31 ottobre 2003 - In occasione delle due giornate di Treviso la Fondazione Adecco ha organizzato due incontri, uno dedicato alle persone con disabilità e un altro alle aziende. Nei confronti dei beneficiari è stato preparato un incontro di orientamento rivolto a 15 persone con disabilità sul tema “Conoscere il mondo del lavoro”, e una visita presso la società Goppion Cafè finalizzata a far conoscere nuovi ambienti di lavoro. Nei confronti delle aziende, la Fondazione, in occasione di visite presso realtà produttive locali, ha promosso la diffusione delle tematiche sulle pari opportunità. È stato siglato il protocollo di intesa con il Comune e la Provincia di Milano finalizzato a definire le modalità di interazione per favorire l’integrazione al lavoro di soggetti deboli, svantaggiati, in difficoltà.

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2004 • Progetto “Superare lo Stigma”

Il progetto “Superare lo Stigma” è nato nel 2004 dalla collaborazione tra l’Azienda Sanitaria di Firenze (MOM - SMA - Moduli Operativi Multidisciplinari Salute Mentale Adulti), l’Agenzia Lavoro di Bologna e la società Eli Lilly Italia Spa con l’intento di sviluppare progetti di supporto all’inserimento lavorativo rivolti a persone con svantaggio psichiatrico. Il progetto è stato sviluppato e consolidato negli anni ampliando l’area territoriale di riferimento, e arrivando, nel 2010 alla 7°annualità.

- Autoanalisi delle proprie competenze/ aspettative. • Il percorso di educazione al lavoro prevede questi temi specifici: - analisi delle esperienze e delle aspettative; - concetto di competenza (abilità, sapere, saper essere); - piano di azione: il progetto lavorativo; - la rappresentazione del lavoro; - gli strumenti: curriculum, colloquio, diario attività di ricerca attiva.

La metodologia seguita è la seguente: • Le ASL - CSM (Centri di salute mentale) si impegnano a pre-individuare gli utenti motivati al percorso di orientamento e di inserimento lavorativo. Si tratta di persone seguite dai servizi psichiatrici che sono pronti ad intraprendere un percorso di educazione ed istruzione al lavoro. • Le persone svolgono un primo colloquio conoscitivo con i responsabili della Fondazione Adecco in collaborazione con gli operatori della ASL attraverso un incontro durante il quale si illustrano gli obiettivi dell’azione, l’impegno che verrà richiesto ai partecipanti e le competenze che verranno acquisite con la partecipazione al corso. Di notevole importanza sono la condivisione dei ruoli dei partner e le rispettive responsabilità. • I macro-obiettivi del percorso di orientamento al lavoro sono: - Know-how e competenze specifiche spendibili nel mercato del lavoro; - Opportunità di confronto con il mercato del lavoro; - Autonomia nel percorso di inserimento al lavoro;

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• In seguito viene concordato un percorso professionale personalizzato in base all’obiettivo professionale definito. Insieme agli educatori di riferimento/assistenti sociali e/o psichiatri viene svolto un colloquio finale di verifica sul percorso di educazione al lavoro e/o sul corso professionale e viene individuata la realtà aziendale (o associativa) dove svolgere l’esperienza di lavoro. Ogni persona beneficia di un percorso individuale, personalizzato e graduale. La tipologia di integrazione al lavoro può essere, a seconda dell’obiettivo concordato, con un momento di socializzazione al lavoro (inserimento socio terapeutico) o finalizzato al lavoro (tirocinio, stage, contratto a termine o indeterminato). • Nelle realtà lavorative viene svolto un tutoraggio da parte del Centro di Salute Mentale. La Fondazione Adecco a distanza di minimo tre mesi dalla conclusione del progetto monitora l’integrazione al lavoro dei beneficiari per rendere il percorso sempre più efficace ed efficiente. • Al fine di favorire l’inserimento lavorativo si prevede, inoltre, la possibilità di utilizzare un periodo di borsa lavoro della durata di 3/6 mesi.


La borsa lavoro, erogata dalla Fondazione Adecco, grazie ai contributi da parte della società Eli Lilly Italia Spa, utilizza il contesto produttivo e lavorativo come luogo di apprendimento e di esperienza per l’acquisizione di abilità e competenze. È un percorso osservativo delle attitudini del beneficiario quanto a capacità di adattarsi ad un determinato contesto, a svolgere una certa mansione, ad apprendere nuove abilità, a sostenere un impegno e una responsabilità. Verso la fine del percorso, le realtà lavorative valutano la tipologia contrattuale da proporre ai beneficiari sulla base delle specifiche situazioni verificate durante la borsa lavoro. Dal 2004 al 2010: FORMATI: 374 AVVIATI AL LAVORO: 219 EFFICACIA DEL PROGETTO: 60%

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2005 • Progetto “Athlete Career Programme”

Nel 2005 prende avvio, a livello mondiale, il progetto International Olympic Commitee “Athlete Career Programme”, grazie ad un accordo ufficiale ed esclusivo con il Comitato Olimpico Internazionale. Nel 2007 l’accordo viene siglato anche con il Comitato Paralimpico Internazionale. Il Progetto “Athlete Career Programme” è stato sviluppato in ventotto paesi al mondo grazie ai risultati ottenuti in Spagna ed Italia in cui è stata sperimentata, dal 2001, la fase di sviluppo ed applicazione della metodologia. In Italia il Progetto è stato avviato nel 2001 in risposta ad un accordo esclusivo con il Comitato Olimpico Nazionale Italiano (di seguito CONI) e ha come obiettivo quello di fornire un percorso di orientamento ed educazione al lavoro per gli atleti al fine di agevolare il loro ingresso nel mercato del lavoro. Il Progetto “Athlete Career Programme” è nato, infatti, per sostenere l’ingresso degli atleti di vertice nel mondo del lavoro sia durante che alla fine della carriera sportiva. La Fondazione Adecco per le Pari Opportunità ed il CONI nella conduzione del progetto, si avvalgono della collaborazione di una rete di partner, pubblici e privati, che condividono gli obiettivi predisposti dal Progetto. Collaborano all’Athlete Career Programme le Federazioni Nazionali Sportive e le Discipline Associate, i CONI Regionali e Provinciali, le Leghe Sportive Professionistiche, la Pubblica Amministrazione, le Aziende pubbliche e private, le Società Sportive e le Associazioni Sportive di diverso tipo.

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Le finalità del progetto La sfida principale per molti atleti è quella di gestire la transizione delle loro caratteristiche personali e delle loro competenze dal mondo sportivo ad una carriera professionale di successo. Gli elementi principali dell’Athlete Career Programme sono strutturati per agevolare gli atleti a compiere questa transizione, esaltando i loro punti di forza e riversandoli sulle opportunità di carriera. Questo programma è nato sia dalla consapevolezza che l'impegno richiesto dall'attività sportiva agonistica di alto livello spesso sottrae tempo prezioso alla formazione scolastica e professionale, che dall’evidenza che molti atleti terminano l'attività sportiva ad un'età che non permette loro un inserimento immediato nel mondo del lavoro. Tuttavia va considerato che gli sportivi sviluppano, durante la loro attività, attitudini particolari quali forza di volontà, capacità di lavorare in team, facilità di risposta di fronte a situazioni di stress, metodologie di lavoro per obiettivi, capacità di creare un clima positivo, rispetto per le regole, quindi disciplina; tutte caratteristiche valide tanto quanto l'esperienza e la formazione. A chi è rivolto il Progetto Athlete Career Programme Il Progetto Athlete Career Programme rivolge il suo intervento prevalentemente ad atleti che hanno terminato la carriera sportiva di alto livello, ovvero atleti che abbiano partecipato a competizioni internazionali quali: Olimpiadi, Campionati del Mondo, Campionati Europei, Giochi del Mediterraneo. Altri requisiti di cui si tiene conto sono lo stato di disoccupazione, il titolo di studio minimo (licenza media), motivazione, determinazione e disponibilità.


Le attività rivolte agli atleti e previste dal Progetto Athlete Career Programme All’interno del Programma, ogni atleta ha l’opportunità di stabilire le proprie aspettative iniziali ed è seguito utilizzando le risorse disponibili assistendolo per ottenere gli obiettivi desiderati. Alcune parti del Programma di Carriera per Atleti si sviluppano in gruppo ed altre attraverso attività uno-ad-uno. L’intervento formativo viene affrontato nel rispetto delle esigenze di ciascun atleta; è possibile, dunque, che gli atleti non partecipino a tutte le fasi del Progetto ma solo a parti di esso. Le fasi del Progetto: • Colloqui conoscitivi e motivazionali individuali e/o di gruppo; • Orientamento formativo: riguarda tutte le informazioni sulla ricerca del lavoro, i canali da intraprendere e gli strumenti da utilizzare per cercare lavoro; • Orientamento informativo: permette di trasferire tutte le informazioni utili relative al mercato del lavoro ed in particolare quelle che riguardano le leggi che regolano il mercato del lavoro e le tipologie contrattuali; • Consulenza orientativa per la definizione del Progetto Professionale e dell’Obiettivo Professionale; • Seminari di Transizione di Carriera e Gestione del Cambiamento; • Formazione Professionale di Base (in gruppo); • Formazione Professionale Avanzata (in gruppo); • Accompagnamento all’inserimento lavorativo; • Tutoraggio e Monitoraggio costante; • Diffusione delle buone prassi attraverso la raccolta di testimonianze di atleti di vertice che lavorano grazie al contributo dell’IOC ACP;

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• Organizzazione di workshop e seminari formativi per atleti in preparazione Olimpica; • Organizzazione di giornate in azienda per familiarizzare con i contesti aziendali. La chiave di questo programma permette all’atleta, una volta stabilite le aspettative ed i parametri entro i quali collaborare, di rivolgersi al mondo del lavoro con più serenità e strumenti più efficaci. I Risultati ottenuti • Dal 2001 al 2010. • 1081 Atleti sono stati coinvolti. • 737 Atleti hanno trovato lavoro con un contratto a tempo determinato ed indeterminato. • 682 Atleti sono stati orientati e formati. • 39 Seminari di Transizione di Carriera sono stati organizzati.


2006 • Progetti Comunitari

La Fondazione partecipa operativamente in qualità di partner in alcuni Progetti Comunitari la cui progettualità è iniziata nel 2005. In particolare riportiamo la descrizione di due Progetti Equal a cui la Fondazione ha aderito.

Progetto Equal - Sistema Sviluppo di Innovative Strategie Territoriali per il Marketing Nuoro Il progetto si è proposto di agire su tutto il territorio del nuorese su un particolare problema, rilevato nel corso dell’erogazione dei servizi agli imprenditori locali che operano nei settori tradizionali dell’economia sarda: ossia la qualità del loro rapporto con gli attori dello sviluppo locale, che li rende inadeguati alle evoluzioni del mercato. “Sistema” ha voluto agire sull’integrazione tra le politiche attive del lavoro e le politiche dello sviluppo locale, promuovendo attività che facciano dialogare gli imprenditori e i rappresentanti delle istituzioni, per concertare insieme strategie di sviluppo sostenibile del nuorese. Il soggetto referente era la società MCG di Palermo. La Fondazione è stata coinvolta con il ruolo di: • Coordinare in parte le attività da realizzarsi nell’ambito dell’azione di comunicazione e diffusione e in particolare si è fatta carico di organizzare un convegno tenutosi a Nuoro il 20 ottobre 2006 dal titolo il “Distretto Culturale della Barbagia e Mandrolisai: un Sistema innovativo di integrazione tra attori dello sviluppo territoriale e PMI” e di produrre una pubblicazione sugli argomenti oggetto dell’intervento; • Collaborare nella definizione della strategia insieme al resto della PS; • Partecipare al Comitato tecnico scientifico collaborando al monitoraggio e alla valutazione del progetto.

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Progetto Equal - Ricomincio da 45 Piemonte Il progetto “ricomincio da 45” è un progetto finanziato dall’Unione Europea nell’ambito dell’iniziativa comunitaria Equal, soggetto capofila la società Tecnorete Piemonte. Il progetto, approvato ed avviato nel 2005, si è proposto di promuovere modelli di gestione delle risorse umane e modelli organizzativi, che inducono le imprese a ripensare la loro organizzazione nella prospettiva di una vita lavorativa che si sviluppa su 35-40 anni, così da avvicinare agli obiettivi indicati dall’Unione Europea (tasso di attività della fascia di età 55-64 pari al 50% nel 2010). Le imprese, attraverso il percorso proposto hanno avuto l’occasione di imparare a riconoscere e quindi prevenire gli effetti di una vita lavorativa lunga che necessita di misure specifiche per evitarne o contrastarne gli effetti più negativi, quali l’usura fisica precoce legata a certe postazioni, l’invecchiamento delle competenze e qualifiche, la demotivazione legata all’assenza di rinnovamento nelle prestazioni o nelle prospettive. Obiettivi del progetto sono stati: • Valorizzare l’immagine del lavoratore over 45 al fine di mitigare gli stereotipi esistenti; • Favorire i lavoratori over 45 nell’accesso ad una seconda o terza carriera all’interno della propria azienda o sul territorio; • Facilitare l’accesso a percorsi formativi personalizzati; • Promuovere un approccio preventivo ripensando la questione della gestione dell’età sull’arco del ciclo di vita professionale; • Diffondere modelli di management che favoriscano la valorizzazione delle diversità delle risorse umane.


La strategia proposta: 1) Effettuare una diagnosi all’interno delle imprese relativa alla gestione dell’età con strumenti ad hoc. 2) Piano d’azione per ciascuna impresa che possa comprendere l’ideazione di profili di competenze, ritmi di lavoro, rinnovamento del bagaglio di competenze. 3) Sperimentazione sia degli strumenti di diagnosi che dei piani d’azione. L’intervento della Fondazione ha riguardato le attività di monitoraggio e di valutazione dell’andamento di tutto il progetto. Operativamente si è occupata delle seguenti attività: • incontri con i partner; • predisposizione delle attività tra i membri della Fondazione; • azioni di monitoraggio sul processo e sui risultati dell’azione; • analisi della documentazione; • analisi e verifica della conformità.

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2007 • Progetto “Informatica in comunità”

“Informatica in comunità” nasce nel 2007 dalla volontà e dall’impegno del CNCA (Coordinamento Nazionale Comunità di Accoglienza), Microsoft Italia e Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, con l’obiettivo di facilitare, attraverso l’informatica, l’inserimento nel mondo del lavoro delle persone socialmente svantaggiate. Si tratta di una collaborazione che vede profit e no-profit uniti in nome di un obiettivo comune e ambizioso: la riqualificazione professionale e il reinserimento nel mondo del lavoro delle persone socialmente svantaggiate. Il progetto ha da poco concluso il suo quarto anno di attività con risultati molto soddisfacenti: più di 5.200 persone hanno frequentato i corsi di informatica, organizzati presso 55 comunità di accoglienza presenti in 8 regioni italiane. Ben 800 fra i partecipanti hanno ad oggi iniziato un percorso di inserimento lavorativo e 60 hanno trovato un impiego. I corsi si basano sui contenuti del Digital Literacy, cioè dei moduli disponibili gratuitamente sul sito di Microsoft che offrono contenuti e strumenti per imparare ad utilizzare il computer e a conoscere gli strumenti software più diffusi. I corsi, articolati in moduli di 3 ore ciascuno, prevedevano un massimo di 10 persone in aula per permettere ai partecipanti di apprendere in modo semplice e diretto ad usare il pc, un programma di videoscrittura, un foglio di calcolo, a navigare in Internet e aprire un indirizzo di posta elettronica. Oltre 70 computer portatili acquistati negli anni grazie al contributo di Microsoft con il programma Unlimited Potential - Community technology Skills, hanno viaggiato per le 8 regioni e sono stati portati direttamente dai docenti presso le 55 sedi, seguendo un modello creato specificamente per il programma: portare l’informatica il più vicino possibile alle persone che ne hanno effettivamente bisogno. In totale sono stati erogati 623 corsi.

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All’interno del progetto, il contributo della Fondazione Adecco per le Pari Opportunità è stato di erogare percorsi di educazione al lavoro in alcune delle regioni coinvolte. Si tratta di momenti d’incontro che prevedono attività di orientamento professionale e consulenza che, insieme alle competenze informatiche acquisite, mirano a rendere più autonomi nella ricerca del lavoro, cercando di agevolare la reintegrazione delle persone che parteciperanno al progetto. In particolare, il modulo gestito dalla Fondazione Adecco è stato articolato in due sezioni: nella prima un affiancamento consulenziale ha aiutato le partecipanti a riflettere sui propri interessi, le proprie motivazioni e a conoscere le opportunità e i vincoli del mercato dal lavoro; la seconda è stata incentrata su come sviluppare abilità necessarie per la ricerca del lavoro: come scrivere un curriculum e una lettera di presentazione, affrontare colloqui e test di selezione in modo adeguato, come reperire, rielaborare e utilizzare le informazioni in modo autonomo. Anche per il 2010 partner dell’iniziativa è stato futuro@lfemminile, progetto di responsabilità sociale ideato da Microsoft Italia in collaborazione con Acer, in collaborazione con Cluster Reply patrocinato dal Dipartimento delle Pari Opportunità, per sensibilizzare l’opinione pubblica sul tema delle differenze di genere.


2008 • Progetto “Diversità al lavoro”

Il 15 maggio 2008 si è svolto a Milano, presso la sede del Sole24ore, la prima edizione dell’evento “Diversitàllavoro”, rivolto a persone con disabilità e di origine straniera. L’obiettivo era di accrescere la responsabilità sociale d’impresa e facilitare l’incontro tra candidati e il mondo aziendale. I promotori del progetto sono stati: Fondazione Sodalitas, Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, JEIA e Unar. Diversitàlavoro si è realizzato con il patrocinio della Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per i Diritti e le Pari Opportunità. L’evento, alla sua prima edizione, ha visto la partecipazione delle seguenti aziende: L’oreal, ABB, Accor Services, Autogrill, Accenture, Allianz, IBM, Roche Diagnostics, Pirelli, Coca Cola HBC Italia, Sweet, Danone, Ernst & Young, Henkel, Alcatel-Lucent, JTI International, Microsoft, BMW, che hanno messo a disposizione i job posting. I beneficiari per potersi candidare inserivano il loro profilo sul sito creato apposta per l’evento. La Fondazione Adecco si è occupata dell’organizzazione e dello screening dei curricula, di facilitare l’incontro tra le aziende e i potenziali candidati, ma soprattutto di farlo in un’ottica in grado di valorizzare entrambe le posizioni. Per questo motivo sono stati organizzati momenti di confronto con le aziende, con le realtà che si occupano di persone con disabilità o di origine straniera. Il fine principale era proprio quello di promuovere la concreta realizzazione delle pari opportunità nel mondo del lavoro.

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I risultati della 1° edizione sono stati: • 18 imprese coinvolte. • 102 job posting. • 420 persone che hanno inviato il curriculum vitae. • 1080 candidature. • 569 candidature selezionate. • 310 persone invitate al colloquio. Il progetto, è stato realizzato anche nel 2009 e nel 2010. Ogni anno sono stati organizzati due eventi: uno con sede a Milano e uno con sede a Roma.

SODALITAS

SODALITAS


2009 • Progetto “Lavorando per lavorare”

Il progetto è nato da un’iniziativa sviluppata dall’Associazione Italiana Persone Down che ha coinvolto in questo progetto la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità. Il Progetto si è sviluppato grazie alla consapevolezza che le persone con Sindrome di Down vedono ormai aumentare la propria aspettativa di vita e, grazie all’inserimento scolastico e a vari percorsi di conquista dell’autonomia, possono e hanno il diritto di perseguire l’obiettivo di un pieno e dignitoso inserimento nel mondo del lavoro. Le fasi del progetto sono state: Fase 1: seminario nazionale dedicato esclusivamente al coinvolgimento ed alla formazione degli operatori AIPD; Fase 2: creazione dei SIL (Servizio di Integrazione Lavorativa) nelle sezioni AIPD coinvolte; Fase 3: seminari congiunti operatori/giovani con Sindrome di Down sulle tematiche del mondo del lavoro; Fase 4: inserimento lavorativo giovani con Sindrome di Down.

La Fondazione Adecco nell’ambito del progetto ha svolto le seguenti azioni: • Nella Fase 1: formazione a 60 operatori dei Centri di Avviamento al Lavoro delle diverse sezioni di AIPD sulle tematiche relative all’approccio e alla relazione alle aziende; • Nella Fase 3: incontri di orientamento di gruppo a 39 beneficiari con Sindrome di Down sui seguenti argomenti: • organizzare la ricerca di un lavoro; • scrivere curricula e lettere di presentazione; • affrontare i colloqui e i test di selezione in modo adeguato; • reperire, rielaborare e utilizzare le informazioni in forma autonoma. • Nella Fase 4: contributo borsa lavoro. Risultati • 39 persone orientate. • 12 tirocini formativi avviati. • 2 tirocini formativi finalizzati all’assunzione (L.68/99) avviati. • 1 contratto a tempo determinato. • 3 borse lavoro del valore di euro 1200 l’una, erogate. • 60 operatori formati.

Nel 2009 è stato realizzato il Progetto INCONTRI SUL LAVORO in collaborazione con AIPD Venezia Mestre che ha visto la realizzazione di un percorso di orientamento rivolto ad un gruppo di 10 persone con sindrome di down di cui 2 hanno successivamente ottenuto un’opportunità di lavoro a tempo determinato.

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2010 • Progetto “Ancora”

Insieme per aiutare il reinserimento sociale e professionale dei pazienti con disabilità ospiti dell’Unità Spinale A.O.U. Maggiore della Carità di Novara, Ospedale San Giuliano. Il progetto ANCORA è nato con l’intento di prevedere una serie di interventi relativi al recupero delle autonomie, alla formazione, all’inserimento nel mondo lavorativo e nella vita sociale di persone mielolese in seguito a incidente stradale o a malattia, e ha visto coinvolta oltre alla Fondazione Adecco per le Pari Opportunità, l’Associazione ANCORA onlus (Associazione Non profit per la Costruzione Orientata a Reinserimento e Autonomia), la Fondazione de Agostini e la Società Adecco Italia Spa. L’obiettivo, condiviso con tutti i partner è stato quello di permettere ad un gruppo di pazienti o ex pazienti dell’Ospedale San Giuliano e ad altre persone con disabilità presenti sul territorio, di prendere parte ad un percorso di avvicinamento al mondo del lavoro. La finalità è stata quella di portarle ad acquisire maggiore consapevolezza di sé, delle proprie competenze ma anche conseguirne di ulteriori per rientrare nell’attuale contesto di lavoro. La Fondazione Adecco si è occupata in particolar modo del percorso di educazione e orientamento al lavoro. La Fondazione De Agostini ha provveduto all’acquisto di un automezzo attrezzato per facilitare le uscite dei degenti (seguiti da una figura professionale dedicata) nella sperimentazione di nuovi approcci col mondo esterno, nella pratica delle attività sportive riabilitative, per i rientri a casa nei weekend, per recarsi a colloqui di lavoro. La Fondazione De Agostini ha, inoltre, partecipato all’allestimento di un locale per la formazione nel quale, grazie alla collaborazione della società Adecco Italia Spa, sono stati installati personal computer con connessione ad internet. È stato

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inoltre creato, all’interno dell’aula, uno spazio destinato alle attività ludicoricreative. Nell’aula attrezzata con personal computer, la Fondazione De Agostini ha supportato l’organizzazione di corsi di informatica per il conseguimento del patentino europeo (ECDL). Risultati In sinergia con le altre competenze presenti all’interno dell’Ospedale e sul territorio, si è messo a punto un efficace modello di servizio in grado di rispondere ai bisogni e alle potenzialità richieste dalle persone e dal mercato del lavoro. Hanno preso parte al percorso di educazione e orientamento al lavoro 14 persone. La maggior parte delle patologie riscontrate sono di tipo fisico ma ci sono anche esiti da trauma cranico, problemi sensoriali e difficoltà di tipo psicologico.


2010 • Progetto “Lavori in Corso”

Il Progetto Lavori in Corso nasce dalla collaborazione tra la Fondazione Adecco ed il Comune di Roma con la finalità di: • stimolare una riflessione nei beneficiari rispetto alla propria storia formativa e professionale, alle proprie competenze/aspettative e alle proprie risorse/limiti, che porti ad individuare un obiettivo professionale; • trasferire informazioni e abilità utili nella ricerca del lavoro, in particolare sulla stesura del curriculum, su come affrontare un colloquio di lavoro, sui benefici della L. 68/99 e sulle finalità dei tirocini promossi dalla Fondazione e dai COL (Centri di Orientamento al Lavoro) coinvolti; • offrire l’opportunità di confrontarsi con realtà aziendali sul territorio; • fornire agli operatori dei COL un’occasione di osservazione dei beneficiari in situazione d’aula, con attenzione alle dinamiche e agli aspetti relazionali emersi nel gruppo; • fornire ai beneficiari informazioni formative professionalizzanti finalizzate ad aumentare i livelli di autodeterminazione professionale. Il progetto ha coinvolto 38 persone. Risultati Sono stati organizzati 11 INCONTRI DI GRUPPO (orienta-informa) con utenti inviati da tutta la rete COL di cui: • 9 incontri di gruppo finalizzati a trasferire le informazioni relative al progetto e ad accogliere le disponibilità; • 2 incontri di gruppo di feedback e monitoraggio, successivi alla formazione professionale. Sono state erogate: • 20 ore di orientamento al lavoro (approfondimenti legati all’orientamento

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formativo ed informativo); • 112 ore di formazione professionale di cui: 14 ore sul Sistema HACCP; 10 ore di sicurezza sul lavoro; 8 ore di diritti e doveri dei lavoratori; 20 ore di pratica nel settore della ristorazione; 20 ore di teoria nel settore della ristorazione e aggiornamento HACCP; 20 ore di pratica nel settore della GDO; 20 ore di teoria nel settore della GDO e aggiornamento HACCP. Al termine del percorso: • 30 persone sono state formate di cui 20 persone con disabilità di tipo cognitivo, psichico e fisico; • 4 persone hanno iniziato un tirocinio; • 13 persone hanno bisogno di un tirocinio da avviare (settori: gdo, ristorazione); • 7 persone sono già pronte al lavoro e alcune di loro sono state inserite in iter selettivi; • 1 persona ha trovato lavoro (utilizzando la certificazione haccp). È stato siglato il Protocollo con il Comune di Roma come buona prassi orientativa di raccordo pubblico/privato a sostegno dell’integrazione socio lavorativa di persone in situazione di svantaggio.


I risultati complessivi

I risultati che complessivamente la Fondazione Adecco per le Pari Opportunità ha raggiunto dal 2001 al 2011 possono essere sintetizzati nelle seguenti tabelle:

BENEFICIARI

INTEGRAZIONI AL LAVORO

Persone con Disabilità

1.624

Donne con Carichi Familiari

337

Persone Disoccupate di Lunga Durata

216

Persone Over 40

296

Atleti al termine della carriera agonistica

675

Totale

3.148

Altre Attività dal 2001 al 2011

Persone colloquiate

5.847

Persone formate

3.541

Persone orientate

3.740

Partner coinvolti (PA, Aziende, CFP, Associazioni, Fondazioni, altro)

672

Convegni e seminari

58

Ricerche

4

Pubblicazioni

7

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Note



A cura di: Irene Canavese, Laura Ciardiello, Monia Dardi, Caterina letti, Michaela Imperatori, Stefania Paglialunga e Claudia Previotto Supervisione a cura di Claudio SoldĂ www.fondazioneadecco.org


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