Carta dei servizi

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Bozza del 7 maggio 2011

PROVVEDITORATO AGLI STUDI DI PERUGIA DIREZIONE DIDATTICA 2° CIRCOLO DI PERUGIA VIA M. MAGNINI, 11 – 06127 – PERUGIA

CARTA DEI SERVIZI DELLE SCUOLE PRIMARIE E DELLE SCUOLE DELL’INFANZIA ISPIRATA AGLI ARTT. 3,30,33 E 34 DELLA COSTITUZIONE ITALIANA E REGOLAMENTO APPROVATI CON DELIBERA DEL CONSIGLIO DI CIRCOLO N._____DEL_________


CARTA DEI SERVIZI PRINCIPI FONDAMENTALI ARTICOLO 1 Uguaglianza I principi fondanti dell’azione educativa sono il riconoscimento della differenza e l’uguaglianza delle opportunità. All’interno della scuola nessuna discriminazione può essere compiuta per motivi riguardanti condizioni socioeconomiche, psicofisiche, di lingua, di sesso, di etnia, di religione, d’opinioni politiche. L’azione educativa della scuola non si realizza in un’offerta unica e indistinta, indifferente alla diversità di cui ciascuno è portatore, ma si articola in modo da tener conto delle situazioni di partenza di ciascuno. Ne deriva che la scuola deve operare con ogni mezzo per: - differenziare la proposta formativa adeguandola alle esigenze di ciascuno: a tutti gli alunni deve essere data la possibilità di sviluppare al meglio le proprie potenzialità; - valorizzare le molteplici risorse esistenti sul territorio (enti locali, associazioni culturali e professionali, società sportive, gruppi di volontariato, ma anche organismi privati) allo scopo di realizzare un progetto educativo ricco e articolato affinché l’offerta formativa della scuola non si limiti alle sole attività ARTICOLO 2 Imparzialità e regolarità Gli

operatori

scolastici

agiscono

secondo

criteri

di

obiettività

ed

equità

nell’espletamento delle funzioni richieste. In collaborazione con gli Enti Locali la scuola garantisce la regolarità e la continuità dei servizio. In particolare l’utenza sarà informata: sul calendario scolastico; sull’orario delle lezioni; sull'orario di servizio del personale; sull’assegnazione dei docenti alle classi/sezioni o agli ambiti disciplinari;

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sulle occasioni di colloqui con i docenti; sui servizi minimi garantiti in caso di sciopero; sul servizio di sorveglianza degli alunni all’ingresso a scuola e al temine delle attività didattiche. La scuola s’impegna a garantire la vigilanza, la continuità dei servizi e delle attività educative nel rispetto dei principi e delle norme sanciti dalla legge e in applicazione delle disposizioni contrattuali del comparto scuola. ARTICOLO 3 Accoglienza ed integrazione La scuola si impegna a rendere l’ambiente scolastico il più sereno possibile, cercando di favorire negli alunni il superamento di eventuali situazioni di disagio. Sono

elaborati

dai

docenti

progetti

d’accoglienza

per

favorire

e

migliorare

l’inserimento e la permanenza degli alunni a scuola. La scuola promuove iniziative di conoscenza / accoglienza per i bambini provenienti dalla scuola dell’infanzia nella fase di passaggio alla scuola Primaria; nelle classi quinte promuove iniziative di continuità nella fase di passaggio alla scuola secondaria di 1° grado. Sono

previste

assemblee

dei

genitori

al

fine

di

renderli

consapevoli

delle

problematiche scolastiche e sensibili ad un’interazione con i docenti. Per i genitori vengono organizzati incontri di presentazione della scuola dell’infanzia e della scuola primaria. La scuola promuove iniziative specifiche, contenute nella programmazione didattica, al fine di rimuovere le possibili cause di discriminazione e disuguaglianza. La scuola, grazie ad un fattivo collegamento con i servizi sociali, attua tutte le possibili strategie per l’inclusione e l’integrazione. ARTICOLO 4 Diritto di scelta – obbligo scolastico - frequenza La scuola garantisce la libertà di scelta fra istituzioni statali dello stesso tipo, nei limiti della capienza di ciascuna di esse. In caso di eccedenza delle domande è considerato prioritario il criterio della territorialità (residenza, domicilio, sede di lavoro dei familiari). L’obbligo scolastico e la regolarità della frequenza sono assicurati attraverso la collaborazione funzionale ed organica tra tutte le istituzioni coinvolte. 3


Ognuna di esse, secondo i propri compiti e responsabilità, si attiva per la prevenzione ed il controllo dell’evasione e della dispersione scolastica. La scuola si impegna a favorire le migliori condizioni per l’effettivo esercizio del diritto allo studio di ciascun alunno. Articolo 5 Partecipazione – efficienza – trasparenza La scuola favorisce la partecipazione del personale docente, ATA e dei genitori attraverso una gestione partecipata, nell’ambito degli organi e delle procedure vigenti con l’obiettivo della più ampia realizzazione dell’efficacia del servizio. Si impegna inoltre ad agevolare le attività extra-scolastiche che realizzano la funzione della scuola come centro di promozione culturale, sociale e civile consentendo l’uso degli edifici e delle attrezzature su preciso progetto o richiesta anche fuori dell’orario scolastico, in accordo con l’Amministrazione Comunale e nei limiti della normativa vigente. Il P.O.F. e il Regolamento di Circolo definiscono i criteri per il buon funzionamento del servizio scolastico. Sul versante educativo-didattico il personale docente, valutata la situazione iniziale di ogni classe, imposta la programmazione educativo-didattica, ne verifica in itinere la validità, adeguandola alle necessità degli alunni. Il Collegio Docenti e il Consiglio di Circolo valutano ogni anno il funzionamento del servizio scolastico attraverso l’analisi dei percorsi e della progettazione attivata. L’attività scolastica e in particolare l’orario di servizio di tutte le componenti si basa su criteri di efficienza, efficacia, flessibilità nell’organizzazione dei servizi amministrativi e dell’attività didattica. L’istituzione scolastica, al fine di promuovere ogni forma di partecipazione, garantisce la massima semplificazione delle procedure e un’informazione completa e trasparente. Il POF, la Carta dei Servizi, il Regolamento di Circolo e i progetti didattici sono visionabili sul sito dell’istituzione scolastica. Il diritto di accesso alla documentazione scolastica è garantito secondo le norme di cui alla legge 241/1990 e del D.P.R. n. 184/2006.

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ARTICOLO 6 Libertà di insegnamento e aggiornamento del personale La libertà di insegnamento è espressione della professionalità docente e riguarda la scelta dei contenuti e della metodologia in funzione degli obiettivi disciplinari e del diritto dell’alunno all’ apprendimento, nel rispetto delle finalità formative e degli obiettivi delineati nelle Indicazioni Nazionali vigenti e delle strategie educative definite dal Collegio Docenti. Tutti i docenti che operano nella classe sono corresponsabili a pieno titolo del processo educativo oltre che contitolari di classe con pari diritti e doveri. L’aggiornamento costituisce un impegno per tutto il personale scolastico e compito per l'amministrazione in quanto è condizione indispensabile per un servizio di qualità. Annualmente viene approvato dal Collegio Docenti un piano di aggiornamento autonomo anche in collaborazione con altri Enti o Istituzioni.

PARTE IA AREA DIDATTICA

Articolo 7 Obiettivi didattici La scuola individua ed elabora gli strumenti per garantire: a.

le esigenze formative degli alunni;

b.

obiettivi educativi istituzionali;

c.

attività educative adeguate;

d.

competenze professionali del personale;

e.

collaborazione e concorso delle famiglie;

f.

contributo delle istituzioni e della società civile.

Individua gli strumenti per garantire la continuità educativa verticale tra i diversi ordini e gradi di istruzione e quella orizzontale all’interno di ogni scuola: continuità didattica e di personale docente nei limiti del possibile. La continuità è favorita dagli incontri fra insegnanti finalizzati ad uno scambio di informazioni utili per consentire un passaggio armonico degli alunni da una scuola ad altra successiva.

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Con la collaborazione delle famiglie individua le soluzioni idonee a rendere possibile un’equa distribuzione dei testi scolastici nell’arco della settimana per evitare il sovraccarico di peso da trasportare. Nell’assegnazione dei compiti a casa, di approfondimento o ricerca i Docenti di classe operando di concerto ed in coerenza con la programmazione didattica individuano per l’allievo razionali tempi di studio in modo da garantirgli la possibilità di svolgere attività di gioco o sportive e finalizzate all’apprendimento di lingue straniere o arti. Nessun compito deve essere assegnato che l’alunno non sia in grado si svolgere autonomamente con chiara coscienza delle procedure, del linguaggio e della terminologia richiesta. Nel rapporto con gli allievi, in particolare con i più piccoli, i Docenti colloquiano in modo pacato e teso al convincimento. Non devono ricorrere ad alcuna forma di intimidazione o minaccia di punizioni mortificanti. Fermo restando l’obiettivo del raggiungimento dei fini istruttivi ed educativi della scuola, la programmazione annuale delle attività didattiche delle classi dovrà articolarsi temporalmente sulla base delle nozioni e delle abilità operative possedute dagli allievi rilevate all’inizio dell’anno scolastico e verificate periodicamente. I Docenti favoriscono la partecipazione attiva degli alunni incoraggiandone la fiducia nelle proprie possibilità, rispettando la specificità individuale del modo di apprendere. Gli alunni dovranno essere puntuali nell’esecuzione dei compiti e dovranno rispettare le persone che lavorano dentro la scuola, l’ambiente esterno ed i beni comuni (attrezzature, suppellettili, strutture, ecc.). Documenti relativi all’adozione educativa e didattica. Articolo 8 Progetto educativo d’Istituto Il Progetto Educativo di Istituto viene elaborato dal Collegio, di norma diviso in commissioni, sulla base delle verifiche effettuate a Giugno al termine delle attività, tra il 1° settembre e l’inizio delle lezioni. Esso costituisce un impegno per l’intera comunità scolastica. Contiene: le proposte culturali che possono pervenire da Docenti, Genitori, Organi Collegiali, Enti ed Istituzioni;

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le scelte educative (progetti finalizzati di azione educativa) compresi i piani di sostegno, di recupero, di formazione integrata in senso culturale e trasversale (offerte formative del Comune e di altri Enti); l’uso delle risorse e l’organizzazione per lo svolgimento e fruizione delle attività; i criteri per la formazione delle classi, l’assegnazione dei Docenti alle stesse, la formulazione dell’orario del personale docente ed A.T.A., la valutazione complessiva del servizio scolastico. Nei criteri di formazione delle classi, in caso di sovrannumero, a parità di condizioni, bisogna dare priorità agli alunni che hanno fratelli nella stessa scuola; è integrato dal regolamento di Istituto che contiene le norme relative a: -

vigilanza alunni: ingresso, svolgimento attività e uscita;

-

comportamento

alunni,

regolamentazione

dei

ritardi,

uscite,

assenze

e

giustificazioni; -

uso degli spazi e dei laboratori e della biblioteca;

-

conservazione delle strutture e delle dotazioni;

-

regolamentazione degli incontri dei Docenti con i genitori di mattina e

pomeriggio (prefissati e/o per appuntamento); -

modalità

di convocazione e di svolgimento

delle

assemblee di classe,

organizzate dalla scuola o richieste dai genitori, dei Consigli di Interclasse, di Intersezione, del Consiglio di Circolo; -

il calendario di massima delle riunioni e la pubblicazione degli atti. Articolo 9 Informazione all’utenza sul progetto educativo d’istituto

Il Progetto Educativo di Istituto viene redatto entro l’inizio delle lezioni. La pubblicizzazione è assicurata mediante lo svolgimento di apposite assemblee con i genitori entro il 20 ottobre di ogni anno. Una copia del Progetto Educativo di Istituto è depositata in Segreteria e presso ogni scuola. È possibile prendere visione ed estrarre copia del Progetto Educativo di Istituto presso la Segreteria. La copia è subordinata al pagamento di euro_________per pagina. Articolo 10 Programmazione educativa e didattica La Programmazione Educativa e Didattica è elaborata dal Collegio dei Docenti suddiviso in gruppi. Essa contiene: 7


a)

finalità ed obiettivi educativi delineati nei programmi;

b)

percorsi formativi correlati;

c)

strumenti per la rilevazione della situazione iniziale e finale e per la verifica e la

valutazione di percorsi didattici; d)

elaborazione di attività di formazione integrata e di attività di recupero e di

sostegno da parte dei team dei moduli nelle ore di compresenza. Articolo 11 Informazione all’utenza sulla programmazione educativa La Programmazione Educativa e Didattica viene redatta entro l’inizio delle lezioni. La pubblicizzazione è assicurata mediante lo svolgimento di apposite assemblee con i genitori entro il 20 ottobre di ogni anno. Copia della Programmazione Educativa e Didattica è depositata in Segreteria e presso ogni scuola. È possibile prendere visione ed estrarre copia della La Programmazione Educativa e Didattica presso la Segreteria previo pagamento di euro_________per pagina. Essa viene elaborata dal Consiglio di Interclasse o Intersezione e si articola nella Programmazione didattica annuale che delinea il percorso formativo della classe e del singolo alunno e viene redatta entro il 31 ottobre di ogni anno scolastico. La Programmazione didattica annuale è sottoposta sistematicamente a momenti di verifica e di valutazione dei risultati al fine di adeguare l’azione didattica alle esigenze formative che emergono in “itinere”. Articolo 12 Informazione all’utenza sulla programmazione didattica

La Programmazione didattica viene redatta entro il 31 ottobre di ogni anno. Essa è pubblicizzata

mediante lo svolgimento di apposte assemblee con i genitori

entro il 10 novembre. Copia della Programmazione didattica è depositata in Segreteria e presso ogni scuola. È possibile prenderne visione ed estrarne copia previo pagamento di euro_________a pagina. Articolo 13 Contratto formativo

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Il contratto formativo è la dichiarazione esplicita e partecipata della progettualità e dell’operato della scuola. Esso coinvolge tutti gli organi dell’Istituto, Genitori e gli Enti interessati al servizio scolastico. In particolare, nella Scuola dell’Infanzia e nella Scuola Primaria il Docente deve, nei confronti dei genitori: -

esprimere la propria offerta formativa;

-

motivare il proprio intervento didattico;

-

esplicitare strategie, strumenti di verifica, criteri di valutazione;

Nei confronti degli alunni esplicita le strategie didattiche via via che si svolgono le attività curriculari ed, in particolare, di ricerca. Il Genitore deve: -

conoscere l’offerta formativa;

-

esprimere pareri e proposte;

-

collaborare nelle attività;

-

contribuire a realizzare il processo formativo proposto dalla scuola;

-

favorire l’azione educativa dell’insegnante attraverso il controllo quotidiano dei

mezzi e dei sussidi didattici del proprio figlio affinchè siano sempre in ordine e sufficienti per un ordinato e produttivo svolgimento delle attività formative a scuola. PARTE IIA SERVIZI AMMINISTRATIVI Articolo 14 Fattori di qualità L’attività amministrativa persegue gli obiettivi indicati in appresso. a)

Celerità delle procedure:

le pratiche interne e quelle relative ai rapporti con l’Amministrazione e con terzi vengono espletate al più presto o entro qualche giorno per quelle più complesse; per quelle a scadenza prefissata da norme gerarchiche o di altri enti, entro i limiti stabiliti. b)

Trasparenza:

tutte le operazioni relative a fornitura di materiali didattici, di acquisto sussidi e di macchine per uffici, di contratti a tempo determinato per supplenze temporanee, di compilazioni di graduatorie e di ogni altro atto o deliberazione riguardanti le decisioni degli OO.CC., verranno comunicate agli utenti, agli enti interessati e ai sindacati (ove previsto dal C.C.N.L. del 04/08/1995)

nelle forme più flessibili e trasparenti, 9


mediante: affissione all’albo, accesso agli atti amministrativi secondo le norme in vigore, informazioni dirette individuali e/o collegiali. c)

Informatizzazione dei servizi di segreteria:

si procederà entro breve tempo e nei limiti delle disponibilità finanziarie al potenziamento dei servizi di informatizzazione relativi all’anagrafe e altri servizi di segreteria. d)

Tempi di attesa agli sportelli:

non vi sono tempi di attesa se non di qualche minuto nel caso vi sia un afflusso contemporaneo di più persone in occasione della presentazione delle domande di iscrizione. e)

Flessibilità degli orari degli uffici a contatto con il pubblico:

I genitori e gli altri utenti possono accedere in segreteria dalle ore 08.30 alle ore 13.00 di tutti i giorni. Il giovedì pomeriggio gli uffici di Segreteria e Direzione sono aperti al pubblico dalle ore 16.00 alle ore 18.00. Articolo 15 Standard specifici delle procedure I moduli di iscrizione o per altre richieste sono effettuati “a vista”in tutti i giorni; le domande di iscrizione vengono accolte subito e rapidamente evase, se complete della documentazione prevista; Il rilascio dei certificati è effettuato nel normale orario di apertura della Segreteria al pubblico entro tre giorni lavorativi per quelli di iscrizione e frequenza e di cinque giorni per quelli con giudizio; Gli attestati e i documenti di valutazione sono consegnati “a vista” dai Docenti entro cinque giorni dal termine delle operazioni di scrutinio o di esame di licenza o idoneità; L’ufficio di Direzione riceve il pubblico di norma ogni giorni dalle ore 08.30 alle ore 13.00 e il giovedì dalle ore 16.00 alle ore 18.00 su appuntamento telefonico, compatibilmente con gli impegni scolastici; La scuola assicura agli utenti la tempestività del contatto telefonico, precisando nella risposta il nome dell’Istituto, il nome e la qualifica di chi risponde e la persona in grado di fornire le informazioni richieste. Per le informazioni sono predisposti: a)

Tabella di orario di lavoro dei Docenti affissa all’esterno della porta dell’aula;

b)

Tabella di orario del personale A.T.A. e collaboratori scolastici rispettivamente

all’esterno degli uffici di Segreteria o all’albo; 10


c)

Organigramma degli Uffici, delle Aule e dei Laboratori Didattici esposti all’albo;

d)

Organigramma degli Organici Collegiali esposto al relativo albo;

e)

Organico del personale Docente, A.T.A. esposto all’albo;

f)

Bacheca sindacale;

g)

Bacheca dei genitori;

h)

Spazio riservato alle informazioni culturali;

Presso ogni portone d’ingresso o nelle vicinanze vi è un collaboratore scolastico che fornisce all’utenza le prime informazioni per la fruizione dei servizi; Tutti gli operatori amministrativi e collaboratori scolastici indossano il cartellino di identificazione in maniera ben visibile per l’intero orario di lavoro; Il regolamento d’istituto verrà pubblicizzato mediante affissione all’albo e informazioni dirette agli utenti. PARTE III CONDIZIONI AMBIENTALI DELLA SCUOLA Articolo 16 Ambiente scolastico L’ambiente scolastico deve essere pulito, accogliente confortevole e sicuro. I collaboratori scolastici o le imprese incaricate dovranno garantire la costante igiene dei servizi; La scuola si impegna a sensibilizzare le istituzioni interessate, comprese le associazioni dei genitori, degli utenti e dei consumatori al fine di garantire agli alunni ed agli operatori scolastici la sicurezza interna ed esterna; Articolo 17 Fattori di qualità relativi all’ambiente scolastico Ogni scuola individua i seguenti fattori di qualità e ne dà informazione all’utenza: a) Il numero delle aule, dimensioni (superficie, cubatura, numeri degli alunni), dotazioni (cattedre, banchi, lavagne, armadietti, sussidi) delle aule ove si svolge attività didattica, orari settimanali di utilizzo dei laboratori e aule speciali; b) la dimensione (superficie e cubatura) dei locali adibiti a palestra (dove esistono) dotazioni di essi e media delle ore di utilizzazione per attività curriculari ed extracurriculari; c) il numero, le dimensioni e le dotazioni dei locali di servizio per fotocopie e stampa con ciclostile; 11


d) il numero, le dimensioni e le dotazioni di libri e riviste nonché le modalità per la consultazione ed il deposito dei libri in biblioteca; e) il numero dei servizi igienici (che non sono adeguati alle esigenze degli alunni diversamente abili); f) le barriere architettoniche da abbattere; g) le descrizioni degli spazi esterni attrezzati e non; h) i piani di evacuazione degli edifici in caso di calamità o di incendio. PARTE IV PROCEDURA DEI RECLAMI E VALUTAZIONE DEL SERVIZIO Articolo 18 Procedura dei reclami I reclami possono essere espressi in forma orale, scritta, telefonica, via fax e devono contenere generalità, indirizzo e reperibilità del proponente; I reclami orali e telefonici devono essere successivamente sottoscritti; Il Dirigente scolastico, dopo aver esperito ogni possibile indagine in merito, risponde, con celerità non oltre i quindici giorni, sia per vie brevi se è urgente che a seguire per iscritto e, comunque, non oltre quindici giorni, attivandosi per rimuovere le cause che hanno provocato il reclamo. Qualora il reclamo non sia di competenza del capo di istituto al reclamante sono fornite indicazioni circa il corretto destinatario. Annualmente il capo di istituto formula per il Consiglio una relazione analitica dei reclami e dei successivi provvedimenti. Tale relazione è inserita nella relazione generale del Consiglio nell’anno scolastico. Articolo 19 Valutazione del servizio Allo scopo di raccogliere elementi utili viene effettuata una rilevazione mediante questionari opportunamente tarati, rivolti ai Genitori, ai Docenti e ai non Docenti. I questionari, opportunamente graduati, vertono sugli aspetti didattici, organizzativi e amministrativi e devono consentire la possibilità di formulare proposte e di recepire indicatori forniti dagli organi dell’amministrazione scolastica e dagli enti locali. Alla fine dell’anno scolastico, il Collegio redige una relazione sull’attività formativa della scuola che viene sottoposta all’attenzione del Consiglio di Circolo. PARTE V Articolo 20 Norma finale 12


Le indicazioni contenute nella presente carta si applicano fino a quando non intervengono, in materia, disposizioni modificate contenute nei contratti collettivi o in norma di legge; La presente carta è stata riscritta sulla base del Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 7 giugno 1995, del Contratto Collettivo Nazionale di Lavoro – Comparto Scuola del 4 agosto 1995 e della Direttiva del Minsitro della Pubblica Istruzione n. 254 del 21/07/1995; Essa ha validità triennale e può essere modificata in qualsiasi momento per esigenze relative al punto a) della parte V e per esigenze di miglioramento della qualità del servizio sulla base delle indicazioni degli utenti e degli operatori previo parere motivato del Collegio dei Docenti e Delibera del Consiglio di Circolo; Sono stati sentiti i Consigli di Interclasse, Intersezione e il Collegio dei Docenti di Scuola Elementare in data 28/05/1996 e di Scuola Materna in data 11/06/1996. Tutti gli organi menzionati hanno espresso il loro parere favorevole. La bozza è stata pubblicizzata mediante affissione all’albo con avviso ai genitori. La Carta è stata adottata dal Consiglio di Circolo nella seduta del 31/05/1996.

REGOLAMENTO DI CIRCOLO REGOLAMENTO REDATTO AD INTEGRAZIONE DELLA CRAT DEI SERVIZI Articolo 1 Disposizioni generali sul funzionamento degli organi collegiali La convocazione degli organi collegiali deve essere disposta con un congruo preavviso – di massima non inferiore ai 5 giorni – rispetto alla data delle riunioni. 13


La convocazione deve essere effettuata con lettera diretta ai singoli membri dell’organo collegiale e mediante affissioni all’albo di apposito avviso. In ogni caso, l’affissione all’albo dell’avviso è adempimento sufficiente per la regolare convocazione dell’organo collegiale. La lettera e l’avviso di convocazione devono indicare gli argomenti da trattare nella seduta dell’organo collegiale. Di ogni seduta dell’organo collegiale viene redatto processo verbale, firmato dal presidente e dal segretario, steso su apposito registro a pagine numerate. Articolo 2 Programmazione delle attività degli organi collegiali Ciascuno degli organi collegiali, programma le proprie attività nel tempo in rapporto alle proprie competenze allo scopo di realizzare, nei limiti del possibile, un ordinato svolgimento delle attività stesse, raggruppando a date, prestabilite in linea di massima, la discussione di argomenti su cui sia possibile prevedere con certezza la necessità di adottare decisioni, proposte o pareri. Il calendario delle riunioni relativo allo svolgimento delle attività funzionali all’insegnamento è approvato dal Collegio dei Docenti entro il 31 ottobre. Articolo 3 Svolgimento coordinato dell’attività degli organi collegiali. Ciascun organo collegiale opera in forma coordinata con gli altri organi collegiali che esercitano competenze parallele ma con rilevanza diversa in determinate materie. Ai fini di cui al precedente comma si considerano anche le competenze, in materie definite, di un determinato organo quando il loro esercizio costituisca presupposto necessario od opportuno per l’esercizio delle competenze di altro organo collegiale. Articolo 4 Elezioni contemporanee di organi di durata annuale Le elezioni, per gli organi collegiali di durata annuale, hanno luogo, entro il 31 ottobre dell’anno scolastico, con procedura semplificata, come da O.M. 215/91, invitando i genitori almeno 8 giorni prima. Le assemblee hanno inizio alle ore 16.10 per le scuole materne ed elementare a tempo pieno; alle ore 15.00 per le scuole elementari a tempo normale. Le operazioni di votazione si svolgeranno, conseguentemente dalle ore 18.10 alle ore 20.10 e dalle ore 17.00 alle ore 19.00. 14


Articolo 5 Convocazione del consiglio di interclasse/sezione Il consiglio di interclasse/sezione è convocato dal direttore didattico di propria iniziativa o su richiesta scritta e motivata della maggioranza dei suoi membri, escluso dal computo il presidente. Il consiglio si riunisce, di regola e mediamente, almeno una volta al mese, alternativamente con la componente genitori o alla presenza dei soli insegnanti. Articolo 6 Programmazione e coordinamento delle attività del consiglio di interclasse/sezione Le riunioni del consiglio di interclasse/sezione devono essere programmate secondo i criteri stabiliti all’articolo 2 e coordinate con quelle di altri organi collegiali secondo i criteri stabili all’articolo 3. Articolo 7 Convocazione del collegio dei docenti Il collegio dei docenti è convocato secondo le modalità stabilite dall’art.4, terz’ultimo comma, del decreto del presidente della repubblica 31 maggio 1974 n. 416, nei limiti delle ore previste dal C.C.N.L. Articolo 8 Modalità di convocazione e di svolgimento delle assemblee dei genitori organizzate dalla scuola e richieste dai genitori e dal Comitato dei genitori Le assemblee possono essere di classe, di interclasse/sezione, di plesso, di interplesso e di Circolo. Tali assemblee sono convocate direttamente dal capo di istituto o su richiesta del Consiglio di Circolo, del Collegio dei docenti o su richiesta della maggioranza dei rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di interclasse/sezione. I rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di interclasse/sezione possono costituirsi in comitato di plesso che può riunirsi nei locali della scuola, in orario extrascolastico, previa richiesta da presentare al direttore didattico almeno 5 giorni prima, sottoscritta dalla maggioranza dei membri e con l’indicazione precisa dell’0ordine del giorno e dell’orario. Articolo 9 15


Programmazione e coordinamento dell’attività del collegio dei docenti Per la programmazione ed il coordinamento delle attività del collegio dei docenti si applicano le disposizioni dei precedenti articoli 2 e 3. Articolo 10 Prima convocazione del consiglio di circolo La prima convocazione del consiglio di circolo, immediatamente successiva alla nomina dei relativi membri, è disposta dal direttore didattico. Articolo 11 Elezione del presidente e de vice presidente del consiglio di circolo Nella prima seduta, il consiglio è presieduto dal direttore didattico ed elegge, tra i rappresentanti dei genitori membri del consiglio stesso, il proprio presidente. L’elezione ha luogo a scrutinio segreto. Sono candidati tutti i genitori membri del consiglio. È considerato eletto il genitore che abbia ottenuto la maggioranza assoluta dei voti rapportata al numero dei componenti del consiglio. Qualora non si raggiunga detta maggioranza nella prima votazione, il presidente è eletto a maggioranza relativa dei votanti, sempre che siano stati presenti alla seduta la metà più uno dei componenti in carica. Il consiglio può deliberare di eleggere anche un vice presidente da votarsi fra i genitori componenti il consiglio stesso secondo le stesse modalità previste per l’elezione del presidente. Articolo 12 Convocazione del consiglio di circolo Il consiglio di circolo è convocato dal presidente del consiglio stesso. Il presidente del consiglio è tenuto a disporre la convocazione del consiglio su richiesta del presidente della giunta esecutiva ovvero della maggioranza dei componenti del consiglio stesso. Articolo 13 Relazione annuale

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La relazione annuale del consiglio di circolo al Provveditore agli studi e al consiglio scolastico provinciale prevista dall’art. 6, ultimo comma, del decreto del presidente della repubblica 31maggio 1974, n. 416, è predisposta nel mese di settembre di ogni anno dalla giunta esecutiva ed è oggetto di discussione e approvazione in apposita seduta del consiglio, da convocarsi entro il mese di ottobre e, comunque quando si dia luogo al rinnovamento dell’organo, prima dell’insediamento del nuovo organo. La relazione, firmata dal presidente del consiglio di circolo e dal presidente della giunta esecutiva, è inviato al provveditore agli studi e al consiglio provinciale, entro 15 giorni dalla data della sua approvazione, dal direttore didattico. Articolo 14 Pubblicità degli atti La pubblicità degli atti del consiglio di circolo, disciplina dall’art. 27 del decreto del presidente della repubblica 31 maggio 1974, n. 416, deve avvenire mediante affissione in apposito albo del circolo, della copia integrale – sottoscritta e autenticata dal segretario del consiglio – del testo delle deliberazioni adottate dal consiglio stesso. L’affissione all’albo avviene entro il termine massimo di otto giorni dalla relativa seduta del consiglio. La copia della deliberazione deve rimanere esposta per un periodo di 10 giorni. I verbali e tutti gli atti scritti preparatori sono depositati nell’Ufficio di segreteria del Circolo e – per lo stesso periodo – sono esibiti a chiunque ne faccia richiesta. La copia della deliberazione da affiggere all’albo è consegnata al direttore didattico dal segretario del consiglio: il direttore didattico ne dispone l’affissione immediata e attesta in calce ad essa la data iniziale di affissione. Non sono soggetti a pubblicazione gli atti e le deliberazioni concernenti singole persone, salvo contraria richiesta dell’interessato. Le sedute del consiglio di circolo sono aperte al pubblico. Articolo 15 Convocazione del comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti Il comitato per la valutazione del servizio degli insegnanti è convocato dal direttore didattico:

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a) In periodi programmati, ai sensi del precedente articolo 2, per la valutazione del servizio richiesta dai singoli interessati a norma dell’art. 66 del decreto del presidente della repubblica 31 maggio 1974, n. 417; b) Alla conclusione dell’anno prescritto, agli effetti della valutazione del periodo di prova degli insegnanti, ai sensi dell’art. 58 del decreto del presidente della repubblica 31 maggio 1974, n. 417; c) Ogni qualvolta se ne presenti la necessità. Articolo 16 Funzionamento della biblioteca, dei laboratori, delle palestre e di altri locali scolastici a) L’accesso alla biblioteca da parte degli alunni è consentito tutte le mattine, dalle ore

08.30

alle

ore

13.00,

secondo

le

esigenze

dell’attività

didattica

programmata; vi possono accedere anche docenti e genitori compatibilmente con l’orario di servizio e gli impegni degli alunni nella medesima sala biblioteca esistente; b) La consultazione è libera; c) È consentita la partecipazione, in via consultiva, degli alunni e genitori alla scelta delle dotazioni librarie da acquistare per la biblioteca dell’infanzia; per quella magistrale la scelta è riservata ai soli docenti e direttore didattico. Il direttore didattico può, su designazione del collegio dei docenti, affidare a docenti le funzioni del responsabile della biblioteca e dei laboratori didattici, tenuto conto, peraltro, degli impegni dei docenti stessi. Il funzionamento dei locali adibiti a palestre avviene in modo da assicurare la disponibilità, a rotazione oraria, a tutte le classi della scuola; nei casi previsti dalle norme in vigore la scuola realizza la sua funzione di centro di promozione culturale, sociale e civile, consentendo l’uso dei locali scolastici, in orario extrascolastico, ad enti ed associazioni culturali e sportive, previo parere favorevole del Consiglio di circolo e autorizzazione del Comune. Articolo 17 Vigilanza sugli alunni Pa la vigilanza sugli alunni durante l’ingresso e la permanenza nella scuola nonché durante l’uscita dalla medesima valgono le norme seguenti:

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a) Gli alunni entrano nella scuola nei cinque minuti che precedono l’inizio delle lezioni; pertanto, il personale docente dovrà trovarsi in classe almeno cinque minuti prima dell’inizio delle lezioni; b) Gli alunni in ritardo giustificato rispetto all’orario, di cui sopra, sono ammessi in classe con decisione del capo d’istituto o del docente delegato; c) Qualora gli alunni debbano lasciare la scuola prima della fine delle lezioni, il capo d’istituto, ne informerà preventivamente i genitori, salvo che l’uscita prima del termine delle lezioni non avvenga a richiesta dei medesimi, direttamente o da persona delegata conosciuta o facilmente identificabile; d) Per le assenza causate da malattia è necessario esigere il certificato medico quando esse di protraggono per oltre cinque giorni, senza tale certificazione non è possibile accogliere gli alunni; in caso di sospetta malattia infettiva il certificato medico può essere richiesto anche per assenze inferiori a cinque giorni; per le assenze dovute a motivi di famiglia superiori a dieci giorni è necessaria

la giustificazione preventiva, se è possibile, o successiva al

momento del rientro; e) Durante l’intervallo delle lezioni, che è di 15 minuti, è necessario che il personale docente di turno vigili sul comportamento degli alunni in maniera da evitare che si arrechi pregiudizio alle persone ed alle cose; i collaboratori scolastici vigilano nei pressi dei servizi igienici; f) Al termine delle lezioni l’uscita degli alunni avviene per i piani e con la vigilanza del personale docente e non docente di turno, secondo criteri ottimali di deflusso concordati con il relativo personale; g) Gli alunni i cui genitori ne facciano richiesta motivata, possono entrare a scuola prima dell’orario stabilito e permanervi dopo la fine delle lezioni in

attesa di

essere rilevati, secondo i limiti di orario che decide il Consiglio di Circolo ogni anno e nell’ambito degli accordi con il Comune per i carichi di vigilanza a cui sono tenuti i collaboratori scolastici. Articolo 18 Conservazione delle strutture e dotazioni La conservazione delle strutture è affidata dal capo d’istituto ai collaboratori scolastici, ai docenti e ai non docenti, sia in ordine all’uso che alla funzionalità di esse.

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La conservazione e l’uso dei sussidi e dei laboratori didattici è affidata dal capo d’istituto a docenti e non docenti designati dai rispettivi collegi e dall’assemblea A.T.A. Articolo 19 Modalità di comunicazione con i genitori I genitori sono invitati alle assemblee di classe, di plesso o di circolo e ai consigli di interclasse/sezione, mediante avviso scritto da esporre all’albo almeno cinque giorni prima e mediante foglio di invito realizzato dalla segreteria con ritorno dello scontrino per presa visione. In tale invito sono chiaramente indicati l’orario, il luogo e l’ordine del giorno. I colloqui individuali, dei docenti con i genitori avvengono all’inizio dell’anno scolastico, a dicembre, a febbraio (informazione sugli scrutini quadrimestrali), ad aprile e a fine anno (informazioni sugli scrutini finali o risultati d’esame). I

colloqui

individuali

tra

docenti

e

genitori

possono

avvenire

anche

per

appuntamento al termine delle attività di programmazione/verifica nel pomeriggio o al mattino nell’eventuale orario libero del docente stesso. Articolo 20 Suddivisione dell’anno ai fini della valutazione L’anno scolastico è diviso in quadrimestri ai fini degli scrutini.

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