ADVISOR ottobre 2019

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leaders 2004

anno XV - n. 10 | ottobre 2019 - 7 euro prima immissione sul mercato: 01/10/2019 Mensile - Poste Italiane SpA - Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv in L. 27/02/2004 n. 46) Art. 1 comma 1, DCB Milano


leaders 27

29

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Carla Rabitti Bedogni

Marco Tofanelli

Antonella Massari

Maurizio Bufi

Luca Mainò

Massimo Scolari

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OCF

Anasf

Assoreti

Nafop

AIPB

Ascofind

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Milano a 1, DCB 1 comm 46) Art. n. 2/2004 in L. 27/0 3 (conv 353/200 - D.L. postale namento in abbo izione - Sped

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ne SpA e Italia - Post Mensile

4

200 S R E LEAD

Sergio Albarelli

Q

15 anni

uindici anni, 189 copertine corrispondenti a oltre 100 manager. Sono questi alcuni dei numeri della storia di ADVISOR, nato nel 2004. Per celebrare questo importante anniversario abbiamo chiesto alle associazioni di categoria, alle società di consulenza e ai contributors abituali di ripercorrere questo arco temporale per individuare i grandi traguardi raggiunti dall’industria e le sfide da superare. In queste due pagine (e in copertina), invece, potrete vedere una “breve” carrellata di alcuni dei volti che hanno animato le copertine di ADVISOR in 15 anni. A tutti i manager protagonisti delle nostre cover in questi anni va il nostro più sentito ringraziamento.

Lorenzo Alfieri

Emauele Vincenzo Bellingeri Bafunno

Matteo Astolfi Matteo Benetti Giacomo Campora

Tommaso Corcos 4|

Matteo Arpe

Antonio Bottillo

Matteo Colafrancesco Manuela D’Onofrio

Maurizio Bufi

Elio Conti Nibali Massimo Doris


in una cover Paolo Federici

Alessandro Foti Giorgio Girelli Pietro Martorella

Gian Maria Mossa

Paolo Martini

Pietro Giuliani

Paolo Molesini Simona Merzagora Paola Pietrafesa Giovanni Sandri

Silvio Ruggiu

Alessandro Gandolfi

Ferdinando Rebecchi Cosmo Schinaia Luca Tenani

GianLuca Sichel

Cinzia Tagliabue Sergio Trezzi Marco Tofanelli |5


sommario 89

CS COVERSTORY

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di Cristina Catania - McKinsey & C.

14

La crescita delle nuove geografie di Edoardo Palmisani - BCG

16

I tre fattori che creano valore di Giovanni Andrea Incarnato - EY

Dario Di Muro IwBank

18

Delivery model da ripensare di Daniele Funaro e Marco Mazzucchelli Bain&C.

90

22

I 5 Key Driver dell’industry di Giulio Carlo Dell’Amico - KPMG

25

En attendant i GAFA del gestito di Claudio Torcellan - Oliver Wyman

regulars

Parola d’ordine: differenziare

11

Editoriale di Francesco D’Arco

38

Mondo advisory

AT

di Giuseppe G. Santorsola

advisorthink

Norme & intermediari

Un’altra tappa per ConsulenTia

L’aula del tribunale

45

a cura della redazione

Duccio Marconi CheBanca!

A asset

ASSET ALLOCATION OUTLOOK - AGGIORNAMENTO SEMESTRALE • AGOSTO 2019

Utile per i tuoi clienti!

Politiche monetarie accomodanti e crescita in rallentamento

Strappa e conserva

I rendimenti passati non sono una garanzia né un indicatore attendibile dei risultati futuri. Tutti gli investimenti comportano rischi e possono subire perdite di valore. L'investimento nel mercato obbligazionario è soggetto a taluni rischi, tra cui il rischio di mercato, di tasso d'interesse, di emittente, di credito, di inflazione e di liquidità. Il valore della maggior parte delle obbligazioni e delle strategie obbligazionarie varia in funzione delle fluttuazioni dei tassi d'interesse. Le obbligazioni e le strategie obbligazionarie con duration più lunga tendono a evidenziare una maggiore sensibilità e volatilità rispetto a quelle con duration più breve. Di norma, i prezzi delle obbligazioni diminuiscono in caso di aumento dei tassi d'interesse e i contesti di bassi tassi d'interesse fanno aumentare tale rischio. Le riduzioni di capacità delle controparti obbligazionarie possono contribuire al calo della liquidità del mercato e all'aumento della volatilità dei prezzi. Al momento del rimborso gli investimenti obbligazionari possono avere un valore superiore o inferiore al costo iniziale. I titoli di Stato sono di norma garantiti dal governo emittente. Gli obblighi delle agenzie federali e delle autorità statunitensi sono sostenuti in varia misura, ma in genere non beneficiano della piena garanzia del governo degli Stati Uniti. I portafogli che investono in tali titoli non sono garantiti e possono subire fluttuazioni di valore. Le obbligazioni indicizzate all'inflazione di emittenti governativi sono titoli a reddito fisso la cui quota capitale viene modificata periodicamente in funzione del tasso di inflazione; il valore di tali titoli diminuisce in caso di aumento dei tassi d'interesse reali. I TIPS sono obbligazioni indicizzate all'inflazione emesse dal governo statunitense. Il valore delle azioni può diminuire a causa delle condizioni di mercato, economiche e industriali sia reali che percepite. L'investimento in titoli domiciliati all'estero e/o denominati in valute estere può comportare elevati rischi dovuti alle fluttuazioni valutarie, nonché rischi economici e politici che possono risultare più accentuati nei mercati emergenti. I tassi di cambio possono registrare fluttuazioni significative nel breve periodo e possono ridurre i rendimenti di un portafoglio. Le materie prime sono caratterizzate da un rischio maggiore, in termini di rischio di mercato, politico, regolamentare e connesso ad eventi naturali e possono non essere idonee per tutti gli investitori. L'investimento in master limited partnership (MLP) comporta rischi diversi dall'investimento azionario, tra cui una capacità di controllo ridotta e diritti di voto limitati in relazione a questioni afferenti alla partnership. Le MLP sono partnership istituite negli Stati Uniti e soggette a taluni rischi fiscali. Possono emergere conflitti di interesse tra partecipanti ordinari, partecipanti subordinati e il general partner o membro dirigente. Le MLP possono essere condizionate da fattori macroeconomici e di altro tipo che influiscono sul mercato azionario nel suo complesso, dalle aspettative sui tassi d'interesse, dal sentiment degli investitori nei confronti delle MLP o del settore energetico, dalla mutata situazione finanziaria di un particolare emittente, nonché dalla performance sfavorevole o inaspettatamente deludente di un dato emittente. Le distribuzioni di liquidità da parte delle MLP non sono garantite e dipendono dalla capacità di ciascuna partnership di generare flussi di cassa adeguati. Gli MBS e gli ABS possono essere sensibili alle fluttuazioni dei tassi d'interesse o esposti al rischio di rimborso anticipato. Sebbene di norma beneficino di garanzie private, pubbliche o emesse da agenzie federali, non è possibile assicurare che i garanti facciano fronte ai loro obblighi. I titoli ad alto rendimento e a basso rating comportano rischi maggiori rispetto ai titoli con un rating più elevato. I portafogli che investono in tali titoli sono esposti a livelli più elevati di rischio di credito e di liquidità rispetto ai portafogli che non detengono tali strumenti. La qualità creditizia di un determinato titolo o insieme di titoli non garantisce la stabilità o la sicurezza del portafoglio. La diversificazione non garantisce l'assenza di perdite. Con rischio di gestione si intende il rischio che le tecniche d’investimento e le analisi del rischio impiegate da PIMCO non producano i risultati desiderati e che talune politiche o determinati sviluppi possano incidere sulle tecniche d'investimento a disposizione di PIMCO nella gestione della strategia. Non sussiste alcuna garanzia che le suddette strategie di investimento si rivelino efficaci in tutte le condizioni di mercato o che siano idonee a tutti gli investitori. Ciascun investitore è tenuto a valutare la propria capacità di investimento a lungo termine, in particolare nei periodi di flessione del mercato. Prima di prendere decisioni di investimento gli investitori devono consultare professionisti di loro fiducia. Gli esempi ipotetici e simulati presentano numerosi limiti intrinseci e di norma vengono elaborati con il beneficio dell'esperienza. Spesso vi sono nette differenze tra i risultati simulati e quelli effettivi. Diversi fattori connessi ai mercati in generale o all'attuazione di una strategia d'investimento specifica non possono essere presi in considerazione nell'elaborazione di risultati simulati e possono incidere negativamente sui risultati effettivi. Non vi sono garanzie che i risultati indicati saranno conseguiti. Le stime di rendimento hanno scopo meramente illustrativo e non costituiscono alcuna previsione né proiezione di rendimenti futuri. Le ipotesi di rendimento contenute nel presente documento sono una stima dei potenziali guadagni prodotti dagli investimenti in media nel medio-lungo periodo. I rendimenti effettivi possono essere superiori o inferiori a quelli illustrati e possono variare sensibilmente su orizzonti temporali più brevi. I termini "conveniente" e "costoso" utilizzati nel presente documento si riferiscono generalmente a titoli o a classi di attivo considerati nettamente sottovalutati o sopravvalutati rispetto alla loro media storica e alle aspettative future del gestore degli investimenti. Non vi sono garanzie di risultati futuri né del fatto che la valutazione di un titolo possa assicurare profitti o proteggere dalle perdite. Alfa è una misura di performance corretta per il rischio calcolata confrontando la volatilità (rischio di prezzo) di un portafoglio con la performance corretta per il rischio di un indice di riferimento; l'extra-rendimento rispetto al benchmark è l'alfa. Beta è una misura della sensibilità dei prezzi alle oscillazioni del mercato. Il beta di mercato è pari a 1. Il presente documento riporta le opinioni del gestore, che possono essere soggette a variazioni senza preavviso. Questo materiale viene distribuito unicamente a scopo informativo. Le previsioni, le stime e talune informazioni contenute nel presente documento sono basate su ricerche proprietarie e non devono essere considerate alla stregua di una consulenza di investimento o di una raccomandazione in favore di particolari titoli, strategie o prodotti di investimento. Non è possibile investire direttamente in un indice non gestito. Le informazioni contenute nel presente documento sono state ottenute da fonti ritenute attendibili, ma non si rilascia alcuna garanzia in merito. PIMCO fornisce servizi solo a istituzioni e investitori qualificati. Questa non è un’offerta rivolta a persone in qualsiasi giurisdizione in cui essa sia illegale o vietata. | PIMCO Europe Ltd (Società n. 2604517) e PIMCO Europe Ltd - Italy (Società n. 07533910969) sono autorizzate e regolamentate dalla Financial Conduct Authority (12 Endeavour Square, Londra E20 1JN) nel Regno Unito. La filiale italiana è inoltre regolamentata dalla Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (CONSOB) ai sensi dell’Articolo 27 del Testo Unico Finanziario italiano. I servizi offerti da PIMCO Europe Ltd sono destinati unicamente a clienti professionali come da definizione contenuta nel manuale della Financial Conduct Authority, e non agli investitori individuali, i quali non devono fare assegnamento sulla presente comunicazione. | PIMCO Deutschland GmbH (Società n. 192083, Seidlstr. 24-24a, 80335 Monaco di Baviera, Germania), la filiale italiana di PIMCO Deutschland GmbH (Società n. 10005170963), la filiale spagnola di PIMCO Deutschland GmbH (N.I.F. 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I servizi offerti da PIMCO Deutschland GmbH sono destinati unicamente a clienti professionali come da definizione contenuta alla Sezione 67, Comma 2, della Legge sulla negoziazione di titoli tedesca (WpHG) e non agli investitori individuali, i quali non devono fare assegnamento sulla presente comunicazione. | Nessuna parte del presente documento può essere riprodotta in alcuna forma o citata in altre pubblicazioni senza espressa autorizzazione scritta. PIMCO è un marchio depositato di Allianz Asset Management of America L.P. negli Stati Uniti e nel resto del mondo. ©2019, PIMCO.

AUTORI

La divergenza tra l’andamento positivo degli

qualità hanno superato quelle value.1 Tale

attivi rischiosi globali e la decelerazione della

dinamica è coerente con l'orientamento

crescita mondiale nel 2019 ha lasciato

espresso a inizio 2019 da PIMCO di

perplessi molti investitori. Le valutazioni degli

predilezione di un posizionamento di

attivi finanziari hanno raggiunto nuovi

Erin Browne Gestore Asset Allocation

nostro Asset Allocation Outlook annuale, "Investire nella fase avanzata del ciclo").

spread creditizi e tassi hanno tutti conseguito risultati complessivamente positivi, malgrado la flessione della redditività delle aziende e il rallentamento della domanda globale di investimenti. Crescita economica e utili in flessione non sono certo la ricetta tradizionale per un rialzo degli attivi rischiosi, ma l'inversione di rotta delle banche centrali

Geraldine Sundstrom Gestore Asset Allocation

indotta dal rallentamento ha impresso slancio alle quotazioni finanziarie spinte da prospettive di riduzione dei tassi e aspettative di nuovi cicli di quantitative easing. Le previsioni di futuri rialzi dei tassi ufficiali nelle economie del G3 si sono infatti tramutate in aspettative di tagli dei tassi, e, in molti casi, in tagli veri e propri. I tassi d'interesse reali,

Mihir Worah Chief Investment Officer Asset Allocation e Real Return

portafoglio difensivo e di alta qualità (cfr.

massimi dall'inizio dell'anno. Pur con qualche ondata di volatilità durante l'estate, azioni,

ossia corretti per l'inflazione, sono crollati. È importante notare che sebbene le misure

Ora che l'allentamento è stato abbondantemente inglobato nei prezzi e la crescita futura rimane incerta, la domanda che gli investitori devono porsi è se le politiche accomodanti siano in grado di compensare il rallentamento dell'economia, ancorché quest'ultima sia ancora in crescita. Lo scenario di base a tre-cinque anni delineato da PIMCO per l'economia globale prevede tassi di espansione medi ancora esili, un'inflazione ostinatamente anemica e tassi d'interesse mantenuti dalle banche centrali ancora su livelli pari o inferiori alla Nuova Neutralità (al momento i mercati incorporano nei prezzi tassi sensibilmente più bassi). Inoltre, sono almeno cinque i trend strutturali che potrebbero scuotere l'economia globale (illustrati in dettaglio nel nostro Secular

aggregate dei rendimenti multi-asset abbiano

Outlook"Affrontare i cambiamenti

mostrato una scarsa riflessività al contesto di

dirompenti").

crescita globale, ad una più attenta analisi emerge una notevole differenziazione tra fattori, regioni e settori, celata in parte dall'effervescenza generale dei mercati. La divergenza macro tra i settori terziario e manifatturiero si è riflessa nei mercati azionari, laddove i titoli difensivi hanno sovraperformato quelli ciclici e le azioni di

Nei capitoli successivi presentiamo il nostro orientamento sulle varie classi di attivo e approfondiamo due argomenti specifici: il nostro modello tattico di asset allocation, che integra la nostra analisi macroeconomica; e il nostro approccio agli investimenti azionari, che combina l'analisi di bilancio con input derivati dalla mappatura degli stili e dal ciclo degli utili. Ci auguriamo che questi due

1 Ad esempio, sia utilities (difensivi) che tecnologici (qualità) hanno sovraperformato i bancari (ciclici/value).

approfondimenti aiutino a comprendere le implicazioni della dicotomia fra forza degli attivi rischiosi e crescita in rallentamento.

65125

68

Stacca e conserva l’inserto PIMCO

di Luigi Gaffuri

40

di Carlo Emilio Esini

42

Agorà di Nicola Ronchetti

43

53

di Nunzia Melaccio

di Francesco D’Arco

Radar fondi: azionari consumer

56

di Max Malandra

di Alessandro Gandolfi - PIMCO

Barometro ADVISOR

62

a cura di Daniele Riosa

di Max Malandra

Newsroom

65

a cura di Greta Bisello

di Greta Bisello

I numeri

92

a cura della redazione

La differenza tra opportunità e minaccia? È nella strategia

pimco.it

39

Asset manager dal volto umano

La volatilità piace se è low

“Buy and hold” non funziona più

Fund revolution

67

74

88

100

L’amministrato traina la raccolta di Massimo Morici

96

Bond: record di raccolta a giugno di Massimo Morici

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Francesco D’Arco

e d i t o r i a l e

nuove ambizioni

I

l 21 aprile 2004 il Parlamento europeo emanava la direttiva 2004/39/CE, conosciuta come “MiFID”. La normativa muoveva i suoi primi passi e perseguiva fin da subito obiettivi molto chiari: tutelare gli investitori; garantire l’integrità dei mercati; rafforzare i meccanismi concorrenziali; rendere più efficiente il mercato riducendo il costo dei servizi offerti. Nel 2004 è di fatto partito un processo di sviluppo volto a modificare molte delle tradizionali dinamiche dell’industria considerate “negative” per il cliente finale: su tutte le commissioni pagate a terzi e la gestione dei conflitti di interesse. Ma la direttiva conteneva anche riconoscimento per il mercato italiano: il tied agent. Così viene definita la “persona fisica” che colloca strumenti finanziari e presta servizio di consulenza presso clienti. In una parola: i promotori finanziari, in Italia ancora visti come meri “collocatori” di strumenti di investimento. a livello europeo venivano presi come valido “punto di partenza” per definire nuove regole volte a migliorare la qualità dei servizi di investimento offerti alla clientela finale. In quello stesso anno muoveva i suoi primi passi ADVISOR e lo faceva sposando fin da subito un principio cardine della MiFID: la valorizzazione del servizio di consulenza finanziaria. In un mercato che curava 181 miliardi di euro, nasceva la prima (e allora unica) testata giornalistica dedicata al “mondo della consulenza finanziaria”, questa la mission che da sempre accompagna il nostro magazine che celebra quest’anno (e con questo numero) il suo quindicesimo anniversario. Quindici anni durante i quali abbiamo raccontato un’industria che oggi vanta masse superiori di oltre 200 punti percentuali rispetto al 2004, che si deve confrontare con la MiFID II e con una rivoluzione tecnologica che 15 anni fa non era prevedibile, ma che abbiamo descritto e cavalcato trasformando ADVISOR da magazine a “brand leader” dell’industria dell’informazione finanziaria. Un brand che racchiude un sistema di comunicazione che vede, affianco al magazine che state leggendo, un sito web (AdvisorOnline.it), una business community esclusiva (AdvisorProfessional.it), un bimestrale e un sito web dedicati al mondo del private banking (AdvisorPrivate e AdvisorPrivate.it), un’App (ADVISOR - Open Financial Communication), una presenza attiva sui social (Facebook, LinkedIn, Twitter), una rubrica fissa sul sito Ansa.it (Risparmio & Investimenti), eventi fisici dedicati (Wealth Management Conference). Un risultato raggiunto grazie ad una squadra di professionisti che ogni giorno si adopera per fornire ai nostri lettori un’informazione competente e di qualità. Giornalisti (e non solo) che dedicano tempo e risorse a un progetto che si prepara a innovare ancora una volta il mercato della comunicazione con due importanti novità che vedranno la luce entro la fine del 2019: MyAdvisor e AdvisorPlay. Due novità sulle quali alzeremo il velo nelle prossime settimane, che saranno seguite da altre importanti innovazioni nel corso del 2020 e che confermano la nostra voglia di crescere ulteriormente con la consapevolezza di essere stati i “primi” e con l’ambizione di restare “leader”.

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advisor think

un’altra

tappa per

advisothink | 45


Nick Hayes

AXA Investment Managers

le opportunitĂ ?

Si creano


A

la differenza tra opportunità e minaccia? È nella

strategia Francesco D’Arco @darcofrancesco

“A

vere accesso a un ampio universo obbligazionario investibile e quindi a diverse fonti di reddito e rischio, oggi è cruciale. Attraverso la diversificazione e una gestione attiva dell’asset allocation e della selezione titoli, puntiamo a ottenere attraenti ritorni corretti per il rischio lungo tutto il ciclo economico”. È questo il mantra di Nick Hayes, gestore di AXA Investment Managers, che ha incontrato a settembre i consulenti finanziari nelle città di Torino e Padova e che a ottobre sarà a Milano e Roma (rispettivamente il 9 e il 10 ottobre) per spiegare meglio la strategia del fondo AXA WF Global Strategic Bonds. Una strategia “diversificata in tutto lo spettro del reddito fisso, e pensata per avere più flessibilità sul mercato puntando a una minore volatilità”. Ma come è possibile oggi ridurre la volatilità e ottenere rendimenti interessanti puntando sul reddito fisso? E, soprattutto, cosa dobbiamo aspettarci dai mercati da qui a fine anno? Siamo davvero vicini ad una recessione? Nick Hayes lo spiega in questa intervista. E lo fa con un pizzico di sarcasmo “inglese”. Quali sono i principali fattori che influenzano, oggi, i mercati finanziari? Generalmente prendiamo le nostre decisioni di investimento analizzando quattro famiglie di variabili: quelle macroeconomiche (valutazione dell’attuale fase del ciclo economico e commerciale); quelle fondamentali (isoliamo le valutazioni di una singola asset

class); il sentiment (analizziamo l’outlook sull’andamento attuale e futuro di una singola asset class); quelle tecniche (valutiamo la dinamica quantitativa della domanda e dell’offerta). Considerando questi elementi, cosa dobbiamo aspettarci dal mercato obbligazionario per il resto dell’anno? Ci aspettiamo un aumento della volatilità. Da un lato, dobbiamo confrontarci con una serie di eventi geo-politici, come la guerra commerciale USA-Cina, la Brexit e le crescenti tensioni in Medio Oriente. Dall’altro, ci troviamo di fronte ad uno scenario economico indebolito e con i prezzi delle singole asset class che non sono lontani dai massimi storici. Ma le aspettative di ulteriori stimoli da parte delle banche centrali rimangono elevate, e dalla politica monetaria dipendono i rendimenti registrati negli ultimi 10 anni. Considerando un tale contesto, e vista l’incertezza, non saremmo quindi sorpresi di assistere ad una presa di profitto in alcune attività rischiose con un’ulteriore rotazione verso beni rifugio. A proposito di volatilità. Quali sono le principali cause degli attuali alti e bassi dei mercati? Stiamo assistendo a una ripresa della volatilità in termini assoluti, ma anche in termini relativi se confrontata a quella ridotta registrata negli ultimi anni grazie alla politica monetaria e al QE. Oggi, però, come accennavo in precedenza, l’economia globale sta entrando in una nuova fase di crescita debole, di bassa inflazione e di possibile recessione.

asset | 53


Nick Hayes axa investment managers

54 |


numbers

189 NUMERDI DI ADVISOR PUBBLICATI DAL 2004 AL 2019

114

MANAGER CHE IN 15 ANNI HANNO PRESTATO IL LORO VOLTO ALLE COPERTINE DI ADVISOR

100 |

15.368 PAGINE STAMPATE IN 15 ANNI DI STORIA


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