Modena nei '60

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Carlo Orlandini La “limonaia” Virginia Ferro all’angolo tra Corso Duomo e Via Sant’Eufemia 9 marzo 1960 Fondo Orlandini, Fotomuseo Giuseppe Panini «La merce esposta dalla Virginia è tutta in una cesta, piena di limoni, appoggiata su due cassette vuote, per contorno alcuni elastici, lacci per scarpe, un po' di naftalina "in polvere e in pallina", canfora e stuzzicadenti: il minimarket dei poveri. [...] La signora Virginia con il suo viso rubicondo, accenna ogni tanto al famoso ritornello: "Limoni belli!" alternato dall’altro, addirittura in plurale maiestatis: “Abbiamo della roba bella!"», ritornelli che decanta da quarantanni senza aver mai potuto vincere un festival o diventare almeno un Orietta Berti». La vita agra della “limonerà", in: Riccardo Pellati, Le facce della città, Modena, Teic, 1973, p. 25.


Gaetano Roli Interno di un supermercato, 1962 Fondo Matteo Panini - Foto Roli «Le persone si riconoscono nelle loro merci; trovano la loro anima nella lor automobile, nel giradischi ad alta fec nella casa a due livelli, nell’attrezzai della cucina. Lo stesso meccanismi lega l'individuo alla sua società è mt e il controllo sociale è radicato nei ; bisogni che esso ha prodotto». Herbert Marcuse, L'uomo a una dimensione. L'ideologia della società industriale avanzata, (1964), Milano, CDE, 1984, p. 29.

Gaetano Roli Negozio di elettrodomestici, 1965 Fondo Matteo Panini - Foto Roli


Studio Botti & Pincelli L’inaugurazione della Coop di Via Vaciglio, 1 maggio 1968 Fondo Botti &. Pincelli, Comune di Modena

«A Modena, che era una città al tempo stesso piccola e grande, gli anni sessanta furono anni speciali. Tutto cambiava in fretta. Ogni giorno era pieno di novità e assomigliava ben poco al giorno prima. Insegne al neon. Grandi cartelli pubblicitari. Negozi ben forniti. Gran quantità di generi e prodotti da acquistare e da consumare». Giancarlo Benatti. Gli anni sessanta formidabili, anzi normali, in: Beppe Zagaglia (a cura di), Gli anni Sessanta dal boom alla contestazione, Modena, Il Fiorino, 2002, p. 20.


Donna in posa a fiam Fondo Comune di Soliei «Tra le cose che vanno scomj quelle meravigliose, possenti Si delle nostre estati bambine, quai carrettiere con un carretto gocfic caffelatte, che andava a distribuirà I "boom" del frigorifero casalingo n| ghiaccio, riducendone notevolmente ii 'Ghiaccio addio' nonostante la canii in «Gazzetta dell'Emilia», 3 agosto 196'

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Anonimo Dimostrazione pubblicitaria della macchina da cucire Necchi alla Standa in Via Emilia Centro, anni Sessanta Fondo Standa - Scaltriti

VIENE ESEGUITO CON LA NUOVA


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Studio Botti & Pincelli L’inaugurazione della Coop di Via Vaciglio, 1 maggio 1968 Fondo Botti &. Pincelli, Comune di Modena «A Modena, che era una città al tempo stesso piccola e grande, gli anni sessanta furono anni speciali. Tutto cambiava in fretta. Ogni giorno era pieno di novità e assomigliava ben poco al giorno prima. Insegne al neon . Grandi cartelli pubblicitari. Negozi ben forniti. Gran quantità di generi e prodotti da acquistare e da consumare». Giancarlo Benatti, Gli anni sessanta formidabili, anzi normali, in: Beppe Zagaglia (a cura di) Gli anni Sessanta dal boom alla contestazione, Modena, Il Fiorino, 2002, p. 20.


Studio Botti & Pincelli L’inaugurazione della Coop di Via Vaciglio, 1 maggio 1968 Fondo Botti &. Pincelli, Comune di Modena «A Modena, che era una città al tempo stesso piccola e grande, gli anni sessanta furono anni speciali. Tutto cambiava in fretta. Ogni giorno era pieno di novità e assomigliava ben poco al giorno prima. Insegne al neon. Grandi cartelli pubblicitari. Negozi ben forniti. Gran quantità di generi e prodotti da acquistare e da consumare». Giancarlo Benatti, Gli anni sessanta formidabili, anzi normali, in: Beppe Zagaglia (a cura di), Gli anni Sessanta dal boom alla contestazione, Modena, Il Fiorino, 2002, p. 20.


Anonimo Donna in posa a fianco ad un frigorifero, anni Sessanta Fondo Comune di Soliera, Archivio fotografico «Tra le cose che vanno scomparendo o rapidamente declinando sono [...] quelle meravigliose, possenti stecche di ghiaccio che vi sono ancora nei ricordi delle nostre estati bambine, quando per le vie della citta passava un robusto carrettiere con un carretto gocciolante tramato da un massiccio stallone color caffelatte, che andava a distribuire le stecche di ghiaccio a domicilio. [...] Il "boom" del frigorifero casalingo ha decisamente messo in crisi l'industria del ghiaccio, riducendone notevolmente la produzione e la richiesta». ‘Ghiaccio addio' nonostante la canicola, in «Gazzetta dell’Emilia», 3 agosto 1967.

Anonimo Dimostrazione pubblicitaria della macchina da cucire Necchi alla Standa in Via Emilia Centro, anni Sessanta Fondo Standa - Scaltriti 59


Anonimo Giardini pubblici, sfilata “La moda e l’auto”, 1965 ca. Fondo Standa - Scaltriti

«L'indumento, per significare, può fare a meno di una parola che lo descriva, lo commenti, gli faccia dono di significanti e di significati abbastanza abbondanti per costituire un vero sistema di senso?» Roland Barthes, Sistema della moda, Torino, Einaudi, 1970, p. XV.

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Anonimo Grandi magazzini Standa in Via Emilia Centro, la Lambretta "Lui" della Innocenti, premio del concorso "Alla Standa c’è tutto?", 1969 ca. Fondo Standa - Scaltriti Nel 1967 usci il famoso scooter “Ciao" della Piaggio. Cosi sul giornale: «Oggi nelle famiglie sta maturando qualcosa di nuovo: l’età del ciclomotore. Ecco perché è nato “Ciao": è molto di più di una bicicletta motorizzata, diremmo che è un fatto di costume [...]. Due ruote di giovinezza che contribuiranno anche a snellire il traffico: doppiamente amiche quindi». Franco Mento, Abbiamo provato il “Ciao", in «Gazzetta dell'Emilia», 19 ottobre 1967.

Studio Botti & Pincelli Controllo dei documenti al proprietario di un auto con targa provvisoria, 1962 Fondo Botti &. Pincelli, Comune di Modena

«Modenesi ricordatevi di osservare le disposizioni della circolazione. Alla Polstrada la tutela della nostra incolumità nell’infernale carosello del periodo estivo. Cercare di salvaguardare, con buonsenso ed accortezza, la propria e anche I altrui incolumità, è non soltanto un dovere ma un obbligo», ,n “Gazzetta dell’Emilia», 13 luglio 1962. 61


Giuliano Bandieri Casa di immigrati meridionali tra Rua Muro e Corso Canalchiaro, 1969 Courtesy l'autore «Nella sua stanza c’era un letto matrimoniale, dove ci dormivano un paio di donne. Altre donne dormivano per terra, insieme a ragazzetti e bambini. Le pareti erano piene di quadri: religiosi e nudi artistici mescolati. [...] Nell'unico spazio vuoto gettò un giaciglio di sacco, un paio di vecchie coperte rattoppate. - Cuscini non ce n'è! - disse. Misi il mio fagotto dietro la testa, come cuscino, e mi stesi vestito com'ero. Con le coperte sotto il mento guardavo il soffitto di travoni. Dagli interstizi delle tegole si vedeva qualche stella. Nonostante che dall’alto entrava aria gissa, l'aria era pesante di russari, di corpi, di respirari fondi, incoscienti». Lucio Mastronardi, Il meridionale di Vigevano, Torino, Einaudi, 1964, in: Antonietta Notarangelo, Susanna Marina Ripanti, Claudia Terzi, Letteratura e cinema raccontano l'emigrazione, Modena, Istituto Storico della Resistenza, 2005, p. 53. 68


Studio Botti & Pincelli Il gioco televisivo “Campanile sera” in Piazza Martiri a Carpi, presentato da Mike Bongiorno. 9 marzo 1961 Fondo Botti & Pincelli, Comune di Modena «Debutto televisivo della "Piccola Milano". Carpi-Bracciano alla ribalta di “Campanile sera". Il maestro Mario De Pietri aprirà le ostilità alle 21.15 circa colla prova culturale - "Tutto bene" - hanno telefonato da Bracciano i ciclisti della Nicolò Biondo. Provano in piazza Martiri i fantini che guideranno i pomes nella prova ippica», in «Gazzetta dell'Emilia», 8 marzo 1961.

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Anonimo Cape Kennedy , Tina Zuccoli (a sinistra) e l’astronauta Tohr Wieman davanti al razzo Titan Il che portò in orbita la capsula “Gemini”, marzo 1965 Fondo Tina Zuccoli

«Un episodio squisitamente gentile, lega un po’ Modena alla capsula "Gemini" che porterà oggi in orbita i due astronauti Grisson e Young: ciascuno dei due aviatori porterà oggi con sé la minuscola crocetta di San Geminiano, simbolo di augurio dei bimbi modenesi recato a Capo Kennedy dalla maestra Tina Zuccoli». In Gli auguri dei bimbi modenesi in orbita con la capsula “Gemmi", in «Gazzetta dell'Emilia», 23 marzo 1965-


Anonimo Cimitero degli Eroi (Arlington, Virginia), tomba di John Fitzgerald Kennedy. Un militare davanti alla corona di fiori con scritto «A John F. Kennedy la città di Modena», 1964 Fondo Don Casimiro Bettelli, Archivio della Curia Arcivescovile di Modena «Ero commosso. Quando fummo arrivati ad un metro dallo steccato, il picchetto ci fece fermare. I due militari sostarono anch'essi, salutando. Suonò il silenzio: un suono argentino, straziante. [...] Credo che non ci fosse una sola persona che non piangesse. Si scorgeva, su quel cumulo semplice e così umano di terra, la “fiamma" accesa un anno prima da Jaqueline. Intorno alla fiamma, con la bandiera americana, un cuore, due berretti militari su uno dei quali erano visibili le lettere M.P. [...] Sulla sinistra la piccola tomba del figlio di Kennedy con la scritta “Patrick Bouvier Kennedy, August 7/1963-August 9/1963" sulla destra una rozza croce per "Baby girl Kennedy", la bambina che non ha avuto nome, morta nell’agosto del 1956». Casimiro Bettelli, Un viaggio a New York, Modena, Edizioni Ager, 1991, p. 83. 75


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Carlo Orlandini Chiesa di San Giorgio, processione della Beata Vergine Ausiliatrice del popolo modenese, 1960 ca. Fondo Orlandini, Fotomuseo Giuseppe Panini

Studio Botti &, Pincelli Interno della chiesa di Sant'Agostino, benedizione degli infermi, anni Sessanta Fondo Botti & Pincelli, Comune di Modena 92


Gaetano Roli Il presepe, 1966 Fondo Matteo Panini - Foto Roli

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Studio Botti & Pincelli Il Mercato ortofrutticolo di Viale Ciro Menotti, 8 giugno 1964 Fondo Botti & Pincelli, Comune di Modena

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Carlo Savigm Interno del Bar Grand’Italia in Largo Porta Bologna, 19 5 ca. Courtesy l'autore Editing Silvia Bernabei - Studio Foto Dotti, Modera «Il luogo di ritrovo, il punto

di riferimento, la'pròda ringadora'di tulli noi era il BAR GRAND'ITALIA. [...] Il Bar rimarrà per lu:

ittà e crocevia delle compagnie dislocate nei vari quartieri. Come la citta si venire un luogo di incontro fondamentale per la 0 le occasioni per collaudare le prime aspirazioni. È caro ricordare amici come Victor e cresceva, anche i suoi giovani abitanti creavano sando a quei tanti felici momenti è facile sentirli, ancora oggi, tra di noi». Sogliani, Franco Bonvicini, Augusto Daolio; ripef1 Francesco Guccini, Franco Fini Storchi, Una città che cambia...!n: Massimo Masini (a cura di). Seduto in quel caffè pi> 2003, p. 12. Fotocronache dell'era beat, Modena, RFM Edizio


Studio Botti & Pincelli Palazzo dei Musei, Festival nazionale del libro economico, il punto vendita Feltrinelli con l’editore Giangiacomo Feltrinelli, al centro, 1962-1969 Fondo Comune di Modena, Ufficio Stampa

Giangiacomo Feltrinelli (Milano, 1926 - Segrate, 1972), uomo politico e fondatore deH’omonima casa editrice, morto in circostanze oscure. In un intervista rilasciata a «La Stampa» nel 1968, alla domanda “Come immagina la società migliore di domani?", così rispose: «Non lo so. È una strada lunga. Si deve arrivare a qualcosa in cui le parole abbiano un senso, la vita sia vita, l'uomo e la donna siano esseri vivi liberi, sciolti da costrizioni, da terrorismi». Aldo Grandi, Giangiacomo Feltrinelli. La dinastia, il rivoluzionario, Milano, Baldini &. Castoldi, 2000, p. 376.

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Studio Botti & Pincelli La libreria Rinascita il giorno dell'inaugurazione. A destra l’assessore Germano Bulgarelli, futuro sindaco di Modena, 25 maggio 1967 Fondo Comune di Modena, Ufficio Stampa


Studio Botti & Pincelli L’attore Gino Cervi alla Stazione delle Ferrovie dello Stato, anni Sessanta Fondo Botti & Pincelli, Comune di Modena

3otti & Pincelli Largo Garibaldi, l’attrice Marisa Del Frate al bar dell'Hotel Reai Fini, marzo 1965 Fondo Botti &. Pincelli, Comune di Modena 114



Studio Botti & Pincelli Il Cantagiro in Piazza d’Armi (ora Parco Novi Sad). In senso orario: Gianni Morandi, Rita Pavone e la giuria, 4 luglio 1964 Fondo Botti & Pincelli, Comune di Modena


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Foto Studio Livio Malagoli “I Nomadi”, 1964 ca. Fondo Giò Barbieri, Modena - Bali - Modena


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Carlo Savigni L’“Equipe 84” al negozio di arredamenti De Soko, in Via Emilia, 1965 ca. Courtesy l'autore Editing Silvia Bernabei - Studio Foto Dotti, Modena

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Carlo Savigni L’“Equipe 84” al negozio di arredamenti De Soko, in Via Emilia, 1965 ca. Courtesy l'autore Editing Silvia Bernabei - Studio Foto Dotti, Modena


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Studio Botti & Pincelli Viale Verdi, pressi del Provveditorato agli Studi,

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manifestazione degli studenti, 14 novembre 1968 Fondo Botti & Pincelli, Comune di Modena «Alle prime avvisaglie di scontro con gli agenti i quali avevano iniziato il solito carosello delle camionette e facevano largo uso degli sfollagente, il Provveditore doti. Misley ed il Sindaco Triva, scendevano incontro agli studenti e rivolgevano ai dimostranti opportune esortazioni di calma. Una calma, sia pure relativa, ritornava e cedevano i cartelli recanti le scritte più polemiche: "Galileo scopri il metodo sperimentale, la scuola fatica a scoprire Galileo"; “Basta con la scuola dei padroni"; "Siamo stanchi di imparare ad obbedire"; "Libertà e democrazia nella scuola"; ecc». La marea degli studenti davanti al Provveditorato, in «Gazzetta di Modena», 15 novembre 1968.

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Studio Botti & Pincelli Viale Ciro Menotti, corteo di protesta studentesco, 1969 Fondo Botti & Pincelli, Comune di Modena


Sport

Studio Botti & Pincelli Stadio Braglia, Modena-Milan, 4 novembre 1962 Fondo Botti & Pincelli, Comune di Modena

La partita si concluse col pareggio 2 a 2; tra i calciatori si riconosce Gianni Rivera, col numero 10. Cosi Giorgio Mottana su «La Gazzetta dello Sport» del 5 novembre 1962: «Un errore di Liberalato a 1’ dalla fine è costato al Milan la vittoria che era riuscito a costruire soprattutto in virtù di un consumato mestiere e di una buona dose di opportunismo. [...] Il Modena era all'ultima delle sue generose ed insistenti offensive: quando il Milan era diventato floscio, altrettanto il Modena era teso e caparbio in continuo movimento. [...] Liberalato era chiamato a respingere di pugno: Pagliari, saltando alla sua altezza, ebbe invece la meglio e inzuccò a bersaglio. Boato della folla, che vedeva premiata l’attesa sua e il forcing di rimonta della squadra gialloblu, e il Milan col muso lungo...»

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■ Studio Botti &. Pincelli

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Fruttivendolo in occasione del passaggio del Modena in Serie A, giugno 1962 Fondo Botti &. Pincelli, Comune di Modena

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Studio Botti & Pincelli

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La schedina, 1967 Fondo Botti &, Pincelli, Comune di Modena

«Si diffonde [...] sempre più la illusoria mentalità del facile guadagno proprio in quei ceti popolari che di denaro hanno più pressante bisogno e si tende a deprimere l'aspirazione ad un effettivo progresso sociale, cui si può giungere unicamente producendo di più e di meglio e soprattutto vivendo del proprio lavoro». Condotta dall' "Osservatore della domenica". Un'inchiesta sui "pericoli sociali" delle lotterie e dei giochi a premio, in «Gazzetta dell Emilia», 18 marzo 1965. 139



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