Tempo illustrato

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AFFARI INTERNI

UN MOMENTO DELICATO

i disordine dimostra i confronti di ogni nei La decisione del governo di irrigidire la propria posizione fase molto critica per la democrazia a una che anche la classe politica è convinta che siamo giunti Roma, marzo I a settimana scorsa, l’indoL mani di una di quelle riu­ nioni dei partiti della mag­ gioranza che vengono pom­ posamente chiamate ”vertici”, sul più diffuso quotidia­ no della capitale apparve un titolo che fece ridere tutta Roma. « Il governo ha deci­ so — annunciava quel titolo a caratteri di scatola — di garantire l’ordine pubblico ». Era opinione piuttosto diffu­ sa che il mantenimento del­ l’ordine pubblico fosse il pri­ mo dei compiti, anzi il pri­ mo dei doveri, di un governo che si rispetti; e parve dav­ vero strano che il governo del­ l’onorevole Mariano Rumor avesse atteso l’alba di un gior­ no di marzo del 1969 per farci sapere di essersi deciso ad adempiere quel dovere. Eppure, dietro quelPannuncio così inconsueto, e così criticabile alla luce del sem­ plice buon senso, si adombra­ va una novità che ben merita­ va tutto il rilievo che il gior­ nale aveva dato. In quella riunione notturna si era in­ fatti deciso di intervenire nel­ l’Ateneo romano, a far cessa­ re una occupazione studente­ sca che si stava risolvendo in un vandalico scempio degli edifìci, delle suppellettili e delle attrezzature della città universitaria della capitale. A quella decisione — e in ciò stava il fatto nuovo che il giornale aveva voluto sottolineare — aveva aderito il socialista vicepresidente del consiglio onorevole Francesco De Martino, che fino ad al­ lora si era opposto fermamen­ te ad operazioni del genere, arrivando persino a minac­ ciare le sue dimissioni, e quin­ di la crisi del governo, se il suo punto di vista non fosse stato accolto. Questo punto di vista si riassumeva in una frase di cui gli oratori e il giornale so­ cialista avevano fatto il loro motto, la loro parola d’ordine: « Non è con la polizia che si risolvono i problemi della Università », ma che non reg­ ge ad un esame critico super­ ficiale, anche se il ministro della Pubblica Istruzione l’ha fatta propria, e ripetuta di­ nanzi al Parlamento. Non conosciamo, in verità, un solo deficiente il quale abbia mai detto che i problemi dell’Uni­ versità si risolvono con la Celere o con i Carabinieri; ma è evidentemente con la Celere e con i Carabinieri, quando le esortazioni e le pre­ diche siano risultate vane, che si impediscono le occupazio-

ni arbitrarie, le vandaliche de­ vastazioni, la paralisi degli studi e degli esami nelle Uni­ versità: cose tutte che il go­ verno non può tollerare. Quali ragioni abbiano in­ dotto i socialisti demartiniani, sedicenti rappresentanti del­ l’anima progressiva del socia­ lismo in seno al governo, a dare la loro adesione allo sgombero della città universi­ taria romana, provocando esplosioni di malumore in molti compagni di corrente (persino del vicesegretario del

partito, Gino Bertoldi) è dif­ fìcile accertare. Si deve pre­ sumere che a ciò abbiano con­ tribuito le manifestazioni di crescente insofferenza della massa degli studenti e dei ge­ nitori per il disordine cronico portato nelle scuole dalle in­ temperanze nevropatiche e dal cieco vandalismo degli estremisti della contestazione; e i sempre più frequenti con­ flitti, le zuffe ormai all’ordine del giorno tra studenti e cit­ tadini di opposte idee, spetta­ colo che evocava il ricordo di

un’altra Italia: un’Italia che divenne campo di bajtagt di opposte fazioni, e fini male proprio per l’incapacità del o Stalo di reprimere 1 illegali a e imporre a tutti il rispetto delle norme e dei principi di una civile e democratica con­ vivenza. Probabilmente si ten­ ne anche conto del danno giàve ed ingiusto a cui si trovavano ormai esposti decine di migliaia di giovani se, per­ durando l’arbitraria occupa­ zione, avessero perduto l’an­ no scolastico.

L’evoluzione dell'atteggi mento dei socialisti, e quj^j dei governo, nei confronti del disordine universitario, è sta­ ta accompagnata da un analogo, parallelo mutamento delle sue valutazioni della situa­ zione generale del Paese, n primo sintomo di questo mu­ tamento Io si è colto nelle rea­ zioni dei partiti della maggio­ ranza alla manovra dei comu­ nisti, lanciatisi a capo fitto in un tentativo di sfruttamento politico e propagandistico, in grande stile, della contesta­ zione giovanile, con contorno di menzogne spudorate (Gian­ carlo Pajetta ha insinuato che le devastazioni dell’ateneo ro­ mano siano opera delle forze di polizia) e con eccitazioni e minacce equivalenti ad al­ trettanti appelli alla insurre­ zione. Si è detto che i comu­ nisti tentavano di scatenare le masse studentesche ed ope­ raie per presentarsi poi agli altri parliti democratici come i soli domatori capaci di ripor­ tarle nell’alveo della legalità, e così farsi accettare nella maggioranza per poter assol­ vere questa funzione; ma il fatto è che la manovra vaga­ mente ricattatoria non è riu­ scita, anzi ha ottenuto un ri­ sultato opposto e contrario: anche molti di coloro i quali avevano giudicato positivamente il congresso comunista di Bologna si sono ricreduti, ed hanno espresso l’opinione che è vano attendersi dal PCI un contributo costruttivo al consolidamento dello Stato. Un altro sintomo di inte­ ressanti novità sta nella con­ vinzione ormai maturala in molti uomini della sinistra democratica e socialista che mia stia attraversando un periodo critico, e che se non pOI'rl ^ne disordine, al 1° dobbiamo at. ,e'ci fatalmente o la sor-

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ENRICO MATTEI


Ss documento è una piattaforma che servirà da guida per i Piani quinquennali redatti in previsione del periodo 1971-75, 1976-80. Il ministro del Bilancio e della Programmazione Eco­ nomica, Luigi Preti, illustra i cri­ teri validi per le scelte future

Il ministro Luigi Preti - socialista -

è ferrarese, laureato in giurisprudenza e lettere.

PARTE

IL PROGETTO ’80" vuole essere semplicemente Roma, marzo A I documento per le op- | un. plattulormu. Qmgu, » me

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SjrKTS •_“J -V3S.VJLC suo ambito — non si riesce so deriveranno differiscono mai a predeterminare con allezza lo sviluppo di un Paese, proprio perchè in cinque anni avvengono molti fatti e appaiono nuovi fattori, inizialmente non orevedibili Ma, se si fa riferimento non tanto alla programmazione specifica degli interventi e delle singole realizzazioni, bensì ali! linee di sviluppo socia""economico di un Paese, cinque anni rappresentano

sensibilmente dal primo p gi­ no quinquennale, che aveva una caratterizzazione Pre,'a lentemente economie . sviluppo economico e in ti strettamente collegato a quello sociale, e pertanto un piano veramente moderno non può porre un accento quasi esclusivo sulle carateristìche e suittai di svi­ luppo dell economia di un Paese, ma deve dareimportanza in certo' P

KSawSSJS SSVSPsBSi evoluzione della società ita-

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ignorare che sono in via di costituzione le regioni a statuto ordinario, e che que­ ste, sulla scia degli attua­ li "comitati regionali per la programmazione economica”, daranno un apporto notevole alla redazione dei due futuri piani quinquenI nali. Gli strumenti di politica economica, che il sistema centrale di programmazione può utilizzare, per assicurare la attuazione degli obiettivi del piano senza violare l’autonomia degli al­ tri centri di decisione, pos­ sono essere raggruppati in tre categorie: progetti socia­ li, progetti di promozione e politiche generali. Nella prima categoria rientrano tutte le azioni pro­ grammatiche, di cui è di­ rettamente responsabile il sistema centrale di program­ mazione, e cioè i progetti Nella seconda categoria

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alla luce dei rapidi progressi politica economica. yere un cert0 comportarne!!tecnologici e scientifici in | t0 da parte di determinati L’apporto regionale | centri di decisione. Appar­ atto. Il documento delle opzio­ tengono a questa sfera tut­ ni, o "progetto ’80”, non te le forme di incentivazio­ Nei piani quinquennali, va confuso assolutamente ne, persuasione, dissuasione che saranno redatti sulla bacon un piano quinquennale. e accordo, che il Governo, se del "progetto ’80”, non Esso abbraccia il periodo esercitando i suoi poteri, si intende realizzare una di due piani quinquennali può porre in atto nei con­ programmazione eccessiva­ (1971-1975 e 1976-1980), fronti delle grandi imprese mente centralizzata, e si ter­ ma non tratta gli elementi — pubbliche o private — rà conto dell’apporto degli particolari dello sviluppo o di gruppi di imprese le altri centri decisionali. del Paese, nè si sofferma cui decisioni influiscono in Non si può, ad esempio, sulle cifre, appunto perchè

to incremento del numero dei lavoratori occupati e raggiungere nel 1980 quella che potrebbe dirsi piena oc­ cupazione (allo stesso livel­ lo dei Paesi più industrializzati) bisognerebbe realiz­ zare un tasso di incremen­ to del reddito nazionale di circa il 6 per cento, come è previsto in altre due ipo­ tesi di sviluppo. Questo obiettivo non è certamente irrealizzabile, ma è anche vero che solo il Giappone e lo Stato di Israele sono riusciti a fare di più nelrultimo ventennio. Se si vuole pertanto con­ Ipotesi di sviluppo seguire questo non facile e ambizioso obiettivo, bisogna Il "progetto ’80” prevede mobilitare tutte le categorie tre ipotesi di sviluppo del­ economiche e le forze so­ l’economia nazionale da og­ ciali del Paese, garantire gi al 1980. La prima ipote­ l’aspetto politico ed si di sviluppo prevede un | sotto economico un regime di rea­ tasso medio annuo di au­ le stabilità, realizzare il mas­ mento del reddito nazionale simo possibile degli investi­ del 5 per cento. Tenendo menti, incrementando con­ però conto dell’evoluzione temporaneamente i consutecnologica in atto nel set­ mi, rendere più efficiente la tore dell’industria, e tenen­ "macchina pubblica” e ot­ do altresì conto dell’inevi­ tenere nel contempo il mas­ tabile esodo di un gran nu­ simo dalla iniziativa privata. mero di lavoratori agrico­ Anche i partiti politici e li (che approssimativamen­ le organizzazioni sindacali te sarà di due milioni di devono dimostrarsi all’altez­ unità lavorative da qui al za del compito. Se no, po­ 1980), questa ipotesi di svi­ tremo forse superare di po­ luppo non porterebbe a un co il tasso medio di svilup­ aumento dell’occupazione po del 5 per cento, ma non complessiva, lasciando per­ tanto insoluto un problema I raggiungeremo quell’obietti­ vo più ambizioso, di cui il la cui importanza e gravi­ "progetto ’80” indica la pos­ tà non ha bisogno di esse­ sibilità di realizzazione. re sottolineata. LUIGI PRETI Per realizzare un adegua-

modo determinante sulla formazione e sull’impiego delle risorse. La terza categoria com­ prende i tradizionali stru­ menti della politica econo­ mica — il credito, il fìsco, i controlli amministrativi . — in quanto siano utilizzati per influenzare il comportamen­ to deirinsieme del sistema economico o di ampie cate­ gorie settoriali e territoria­ li, variando le condizioni di convenienza entro le quali esse agiscono.


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Un nemico pericoloso

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IL “PATRIOTTISMO DI MlNISTbKU In questa intervista, il professor Carlo Arnaudi • che è stato il primo ministro incaricato della^ r.nnOVamento. tinca - denuncia le rivalità e le gelosie burocratiche che bloccano puntualmente ogni

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glio Nazionale delle Ricerche.che P^^Jr avef pre-

s™-;srs j Professore di Microbiologia agraria, il senatore Carlo Arnaudi ha 70 anni ed è stato ministro nel primo e nel secondo governo Moro. E’ un esponente del partito socialista.

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Domanda - In sua amarezza per *lo ^stato della ri cere

Unùiare la carriera de, P^^°£Lrl della ; all’azione svolta dalla Agricoltura e Foreste, per impedire la »/?""“ del.le j zioni sperimentali da esso dipendenti, ns limitazione dei principi che erano contenuti ne app sita legge-delega approvata dal Parlamento: basti avete ! presente la dura azione svolta dal Ministero del Tesoro per condizionare il Consiglio Nazionale delle Ricerche, impedendogli di usufruire dei propri fondi per allargare < i ruoli dei ricercatori, migliorarne la carriera ed il tratta­ mento economico. Unica preoccupazione del Tesoro è j impedire che nessun dipendente dello Stato sfugga al- j Vappiattimento burocratico delle carriere. Chi potrà per­ suadere tale ambiente del fatto che un ricercatore scien­ tifico non può essere valutato in base alla anzianità di i laurea od all’età? D. - Giudica insufficienti gli stanziamenti previsti dal Piano quinquennale per la ricerca scientifica? li R' ' stanziamenti previsti dal Piano quinquennale j

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le s,na^rii0 deUal0r0 Palerna 'compreìisione per ce vano La situazione potrebbe essere considerata mutata deSBÌ VOrÌ lMOrÌ che la costituiscono

per il coordinamento orJamzza2'?'7<?> « livello ministeriale te!‘luire°un Ministero Z ia Ri? ^ adizioni di

ne tale da rnnf Un nw"mo dl armonizzazio■ ‘ i rSTrne ,l coord‘»omento. I !r0 Stai° ha. rmora rinunciato alla funzione di sdTntifira1 “ordlnazI°ne e d) orientamento della ricerca Zittii r° 51 7^ r SeCOnd° Iei - ^est0 at‘ I Ce 0" tale abisso tra politici e scienziati da impedire una collaborazione? R. - £o Stato, con i governi di centro-sinistra, nelle tenzlnne1 a*laZl0n' ulJicÌaU- ha sempre riaffermato Fintensione di esercitare funzioni di stimolo e di coordiTaZW,nL r rrrCa sc‘enl/,ca- E’ venula meno invece a volontà politica e la forza capace di superare gli ostacoli costituiti dal "patriottismo di ministero" parI ‘:?r'frmeT Sorte alla Pubblica Istruzione, aWIndustria, all Agricoltura, ma presente in tutti i ministeri tecnici sciendfiai'o ,1^!“ ™

gica agile ma autorevole cannrlfvsclent^ica e tecnolozioni settoriali cal si è latto Z ' SUperare le °PPOsiReZ"° Unito. staccando le Uni?,????' ?Ppure si imiti il Pubblica Istruzione, affidandole insi? rfa/ Ministero della “r'Ca‘ ad m lmic° DicZe 'oJ ’ 6 °"a ricerc“ ecienvarsi tale evenienza e con»C°'"e venanno a iròtecnologie, cioè le scienze ?, r polraimo espandersi le C°,ra c,le in trancia e Germania v'1-l,a,ia- P‘ù anC „ ™ so"° Per tradizione considerate “tS<jlpline 1ecnologi,UC0 con una tal quale siJriZ ?al mond° accade ?™r,°.fenologico esige chfZ vil paramento del Organizzazione scientifica siane oll0centesche dpi per 1 Università e per le Scie? SUperatC- Un MinisfeL ° <1““"!? a avvenuto nel Refi base• “"«Iogamenti genza dl isl‘tuire anche un le Vnu°- Porrebbe P ^ ~ tetecnologi^ ll^T'^e Z

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Tale spirito di corpo è sostenuto da gerarchie buroWm*.e Pseudo-lecmche. Ogni ministero viene a trovars/ m concorrenza e quindi in opposizione con tutti gli altri ma lutti solidarizzano per evitare che si realizzi un coordinamento generale, che necessariamente andrebbe contro lo splendido isolamento di ciascuno di essi. Non ritengo esista un abisso fra politici e scienziati.

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Gl, scienziati ed il mondo accademico confondono spesso le responsabilità dei politici con quelle deWaha burocrazia. I primi condividono le responsabilità di tutla la classe dirigente, per insufficiente attenzione verso « problemi cultural, e scientifici,■ il mondo burocratico è invece direttamente responsabile, sul piano pratico, degli ostacoli frapposti allo sviluppo della ricerca scientifica. Basti rammentare le insidie intessute negli anni decorsi

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Salone di Ginevra

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“FLAVIA 2000” COUPÉ’

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MOTORE: quattro cilindri orizzontali contrapposti per complessivi 1991 cc.f alimentazione con carburatore a doppio corpo POTENZA MASSIMA: 107 cavalli (Sae) a 5.800 giri al minuto CAMBIO: a quattro marce, tutte sincronizzate, piu retromarcia; comando con corta cloche sulla consolle centrale RUOTE MOTRICI: anteriori FRENI: a disco sulle quattro ruote, con circuiti separati e servofreno; limitatore posteriore di frenata SOSPENSIONI: anteriori indipendenti, posteriori a? rigido e balestre longitudinali DIMENSIONI: lunghezza cm. 454, larghezza cm. 160, altezza cm. 133 PESO: 1190 chili, in ordine di marcia YELOCITA’ MASSICA: 185 chilometri all'ora

~ | ""Bdir bagaglio ^ qUattr° persone pìù 40 ch,,ì I

PREZZO: non ancora stabilito

CARRGZZERIÀ DI PININFARINA. Piìiinfàrina; cté già aveva carrozzato i precedenti coupé Flavia ”1500” e/”Ì800”,è l'autore della nuova ”2000”: il suo stile^^ e riconoscibile in molti particolari, soprattutto nella fiancata, nella linea del padiglione e nel taglio della coda. L'abitabilità dei posti posteriori è molto mi­ gliorata. MUSICA STEREOFONICA A 185 ALL'ORA. Ciò che sorprende in questo coupé è il grado di confortevolezza raggiunto dai tecnici della Lancia, con la collaborazione di Pininfarina. La vettura è molto silen­ ziosa ed è possibile ascoltare la radio o il "giranastri” anche a forte andatura: nelle portiere sono già previsti di serie i vani per gli altoparlanti dell'impianto stereofonico. Sulla plancia un lungo sportello dà accesso al vano portacarte e alla "centrale” con i fusibili, che possono essere sostituiti rimanendo al volante. PRESTAZIONI DA SPORTIVA. Nonostante il com­ fort da "berlina di lusso”, la nuova "Flavia 2000” coupé ha prestazioni da autentica "gran turismo”: il chilometro con partenza da fermo viene percorso in meno di 33 secondi.


[| MOTORE: sei cilindri a "V" di 65 gradi per complessivi 2400 ccM tre car[ buratori, quattro assi a camme (due per ogni fila di cilindri) H POTENZA MASSIMA: circa 210 cavalli (Din)

CAMBIO: a cinque marce tutte sincronizzate, più retro RUOTE MOTRICI: posteriori (motore centrale montato trasversalmente) FRENI: a disco sulle quattro ruote con servofreno SOSPENSIONI: indipendenti sulle quattro ruote DIMENSIONI: lunghezza cm. 420, larghezza cm. 170, altezza cm. 112

PESO: circa 920 chili, in ordine di marcia ! VELOCITA' MASSIMA: circa 250 chilometri all'ora CONSUMO: 14 litri ogni 100 chilometri ABITABILITÀ': per due persone più 60 chili di bagaglio PREZZO: non ancora stabilito

IL MOTORE CHE HA VINTO IN TASMANIA. La "Dino” Ferrari che dovrebbe fare il suo debutto al Salo­ ne di Ginevra è contraddistinta dalla sigla ”246 G.T.” (dove, secondo la consuetudine della casa di Maranello, '24 sta per 2400 cc. e 6 indica che il motore è a sei cilindri). Dicendo "dovrebbe” alludiamo al fatto che, sino all’ultimo momento, non si sa­ prà la decisione definitiva di Enzo Ferrari: la vettura, tuttavia, esiste ed è pronta per il lancio. Rispetto alla precedente ”206 G.T.” (2000 cc., sei cilindri) si differenzia per la cilin­ drata del motore che, dagli originali due litri (come per le Fiat "Dino”), passa a 2400 cc. Si tratta in defini­ tiva della versione "per clienti” del motore che — montato sulla mono­ posto di Chris Amon — ha portato al trionfo la Ferrari nel Campionato di Tasmania, conclusosi nei giorni scorsi dopo sei durissime prove. La potenza, grazie all’aumento di cilin­ drata, sale di una trentina di cavalli e la velocità massima di questa agile beriinetta si aggira così sui 250 chilo­ metri all'ora. Il motore è montato trasversalmente dietro l’abitacolo e

davanti al retrotreno, in posizione co­ siddetta "inboard”, UNA CARROZZERIA DI PININFARINA COSTRUITA A MODE­ NA. La carrozzeria della "Dino” di Ferrari è stata disegnata e realizzata da Pininfarina che, contrariamente a quanto avviene per le altre vetture di Maranello, non ne cura però la fabbricazione in serie: questa è affi­ data a Scaglietti, noto carrozziere mo­ denese, specializzato in vetture da competizione. L’auto è una "due po­ sti secca”, come si conviene a una vera sportiva, però con ottima abi­ tabilità interna. IL FUTURO DELLA "DINO” FIAT. L’aumento di cilindrata della "Dino” di Ferrari prelude a un analogo cam­ biamento anche nei motori delle ”Dino” Fiat. La cosa è già program­ mata: resta solo il dubbio dell’epoca in cui verrà annunciata ufficialmente. Probabilmente ciò accadrà a prima­ vera inoltrata. Sul coupé e sullo spi­ der realizzati a Torino, che sono a motore anteriore, muterà anche il retrotreno: anziché rigido sarà a ruo­ te indipendenti.

Fine


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PRIMO CANALE 11.00 12.00 12.30 13.30 14.00 14.45 17.00

18.10 19.00 19.10 2030 21.00 22.10 2235 23.00

Santa Messa II prete fra gli uomini. (5a) Settevoci. Prima edizione Telegiornale La TV degli agricoltori Pomeriggio sportivo La TV dei ragazzi - Gulliver (8a puntata) Braccobaldo show - Nel regno delle mar­ motte L’avventura di )anet. Telefilm Telegiornale Telecronaca di una partita Telegiornale fekyll. Teleromanzo. (4n) La domenica sportiva Prossimamente Telegiornale

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PRIMO CANALE

7..777““;.... 10.30 Trasmissioni scolastiche 12.30 Corso di francese 13.00 II circolo dei genitori. ”1 ge­ melli”; ’T primi passi” 13.25 Previsioni del tempo 13.30 Telegiornale 15.00 Trasmissioni scolastiche 17.00 Giocagiò 17.30 Telegiornale 17.45 La TV dei ragazzi - Immagini dal mondo - Lassie. Telefilm 18.45 Tuttilibri 19.15 II laboratorio. (9* puntata) 20.30 Telegiornale 21.00 Essi vivranno! Film 2235 Prima visione 22.45 15 minuti con R. Del Turco 23.00 Telegiornale

.. . 10.30 Trasmissioni scolastiche 12.30 Gli adolescenti (3a) 13.00 Cartoni animati. ”11 terribile ca­ liffo” 13.30 Telegiornale 15.00 Trasmissioni scolastiche 17.00 Centostoric: "Vespertino al Lu­ na Park” 17.30 Telegiornale 17.45 La TV dei ragazzi - ”11 contafilm: La Fayette” (3a) - "Pagi­ ne di musica” 18.45 La fede oggi 19.20 L’età di mezzo (3a) 19.50 Telegiornale sport 20.30 Telegiornale 21.00 La moglie ideale. Commedia 22.35 Amazzonia inesplorata. Doc. 23.00 Telegiornale

10.30 Trasmissioni scolastiche 12.30 Corso di francese 13.00 Tanto era antico. Cronache di antiquariato 13.30 Telegiornale 14.30 Trasmissioni scolastiche 17.00 Giocagiò 17.30 Telegiornale 17.45 La TV dei ragazzi - 11 ragazzo e il cavallo - La gita dell’orsac­ chiotto 18.45 Opinioni a confronto 19.15 L’opera ieri e oggi. (311) 19.45 Telegiornale sport 20.30 Telegiornale 21.00 Mille giorni di parole: "La con­ quista delle parole” 22.00 Mercoledì sport 23.00 Telegiornale

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o30 Trasmissioni scolastiche 2 30 L’uomo e la campagna. (5a) 5 00 3.30 5 00 -’nn 7,W

Viva Francia, Viva Messico Telegiornale Trasmissioni scolastiche H teatrino del giovedì. ’T sogni di Ernesto”

7.30 7 45 g.45 9 15 9.50 20.30 21.00 22.00 23.00

Telegiornale La TV dei ragazzi - Teleset Quattrostagioni Gli atomi e la materia. (3a) Telegiornale sport Telegiornale Vidocq. Originale televisivo. (4a) Tribuna politica Telegiornale

10.30 Trasmissioni scolastiche 12.30 Corso di francese 13.00 In casa. Rubrica per le telespcttatrici 13.30 Telegiornale 15.00 Trasmissioni scolastiche 17.00 Lanterna magica 17.30 Telegiornale 17.45 La TV dei ragazzi - "Vangelo vivo” - "La facile scienza” "Allegre avventure” 18.45 Concerto 19.15 I segreti degli animali. (3a) 19.45 Telegiornale sport 20.30 Telegiornale 21.00 TV 7. Settimanale di attualità 22.00 La nave nella bottiglia. Telefilm 23.00 Telegiornale

______ 10.30 Trasmissioni scolastiche 12.30 Profili di protagonisti: ”Lenin” 13.00 Oggi le comiche. ”Charlot pugih?\ ”Charlot attore” 13.30 Telegiornale 15.00 Trasmissioni scolastiche 17.00 Giocagiò 17.30 Telegiornale 17.45 La TV dei ragazzi - Chissà chi Io sa? Spettacolo di indovinelli 18.45 Capolavori nascosti 19.10 7 giorni in Parlamento 19.35 Tempo dello spirito 19.50 Telegiornale sport 20.30 Telegiornale 21.00 Doppia coppia. Spettacolo musicale 22.15 Un volto, una storia 23.00 Telegiornale

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Massimo Girotti (foto) è Utterson nella versione moderna del romanzo di R. L. Stevenson.

Concerto dei Solisti veneti Atletica leggera a Belgrado La donna di fiori. (4a) Telegiornale Settevoci. Edizione serale 100x100. Panorama economico

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Grazia Maria Spina (foto) è tra le interpreti dello ”sceneggiato” giallo di Masacci e Ciambricco.

Sylvie Vartan (foto) è tra le animatrici dello spettacolo mu­ sicale di Alighiero Noschese.

Silvio Noto (foto) presenta le "Allegre avventure" nella TV dei ragazzi.

SECONDO CANALE

SECONDO CANALE 1635 1730 1835 21.00 21.15 2230

Aldo Novelli (foto) cura le tra­ smissioni di ”Teleset”, il cine­ giornale dei ragazzi.

Paola Piccini (foto) presenta la nuova rubrica di antiquariato curata da Claudio Balit.

Gastone Moschin (foto) è uno tra i protagonisti della fortunata commedia di Marco Praga.

fune AUison (foto), assieme a Humphrey Bogart, è la prota­ gonista del film di R. Brooks.

19.00 Corso di inglese 21.00 Telegiornale 21.15 Noi e gli altri: Paese che vai, tasse che trovi 22.15 Concerto sinfonico

15.00 19.00 21.00 21.15 22.15

Ciclismo Corso di tedesco Telegiornale Nascita del partito popolare Disco verde. Giovani alla ri­ balta della TV

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Peter Tumiati (foto) prende parte al dibattito sulle differenze tra i vari sistemi fiscali.

Don Luigi Sturzo (foto) fu il fondatore del partito popolare, di cui ricorre il 50° anniversario.

19.00 21.00 21.15 23.00

Corso di lingua inglese Telegiornale 11 comandante. Film L’approdo

15.00 19.00 21.00 21.15

Ciclismo: Tirreno-Adriatico Corso di tedesco Telegiornale A che gioco giochiamo? Spetta­ colo musicale 2230 S.O.S. Polizia. Telefilm 23.00 Pugilato: Tomasoni-Coopcr

16.30 Corsa tris di trotto 1830 Corso di inglese 21.00 Telegiornale 21.15 Nero Wolfc: "Circuito chiuso" (2a puntata) 22.25 Cronache del cinema

Tino Buazzelli (foto) risolve. Totò (foto) è il protagonista, con Andreina Pagnani, del film diretto nel 1963 da P. Heusch.

Tony Renis (foto) interpreto .. ”Portafortuna” nello spettacolo musicale di Corrado.

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15.00 1830 21.00 21.15 22.45

Ciclismo: Tirreno-Adriatico Corso di tedesco Telegiornale Cinema del mistero Questi nostri figli. (3a)

Diego Fabbri (foto) è l'autore della libera trasposizione di ”,Pa­ ne vivo” di Francois Mauriac.

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di un mito

j| Blue Team, la prodigiosa squadra italiana che per 12 anni ha detenuto il record mondiale batten­ do i più forti professionisti del bridge, si scioglie

Quattro porta-carte, quattro schede e tutti possono diventare campioni: il Telebridge, la famosa scatola magica, è tutto qui. • Purtroppo la notizia che il Blue Team, la favolosa squa­ dra italiana detentrice del titolo mondiale dal 1957, si scioglie, è vera. Giorgio Bella­ donna e Benito Garozzo, di passaggio a Milano la scorsa settimana, me lo hanno con­ fermato uflìcialmente. La fine di questa prodigiosa squadra è per gli italiani un colpo du­ rissimo nel campo del bridge internazionale, perchè il Blue Team, oltre che essere unti formazione invincibile, era an­ che un bellissimo esempio di classe pura, di rispetto del compagno e di unità soprat­ tutto nei momenti diffìcili. Gli americani hanno accolto la notizia dapprima con una certa incredulità e poi con grande gioia. Basti pensare che la Federazione americana con­ ta circa venticinque milioni di iscritti, decine di professioni­ sti e una industria editoriale che gravila attorno al bridge, con interessi di milioni di dol­ lari. Per gli statunitensi essere ormai da anni continuamente battuti era una situazione in­ sostenibile; vincere un titolo mondiale invece vuol dire es­ sere rivalutati agli occhi di mi­ lioni di tifosi e vuol dire so­ prattutto scrivere testi di brid­ ge e venderne migliaia di co­ pie, aprire scuole, vedere decine di allievi nuovi iscriversi e così via. Insomma, è finito un mito, il mito di sei stu­ pendi dilettanti che hanno per dodici anni tenuto in scacco i Miliardari del bridge mondia­ te, coloro che hanno fatto del ondge uno sport e una pro­ fessione. !n Primavera, a Rio de Ja* neiroj il Blue Team difenderà Pcr l’ultima volta la Bermuda .WJ e poi i sci vecchi amici daranno la mano per un filmo saluto. A questa triste conclusione i sei sono arrivati opo aver constatato che imPegni di lavoro e familiari non .... Permettevano più di affrontare enamenti e trasferte così imRnative come i mondiali e le Olimpiadi.

Quasi

cartoline postali giacciono in attesa dello scrutinio definiti­ vo che darà il nome del vinci­ tore. Prima di proporre all’at­ tenzione dei lettori le mani n. !6. 17 e 1S vorrei dare al­ cuni chiarimenti da più parti

teggio notarile, mi tiasfcrirò in redazione e con un paio di aiutanti cominccrò l’esame del­ le risposte. Considerati i ter­ mini del regolamento, sino ai primi di maggio non sarò in grado di fornire la classifica finale. In questi giorni molti bridgisti mi hanno scritto per av­ vertirmi che hanno tutte le ri­ sposte pronte e che me le in­ vieranno tutte insieme a con­ corso finito. Rimando questi super-distratti ai termini del regolamento relativi all’invio delle risposte in redazione. Molti, poi, mi hanno chie­ sto precisazioni relative alla Rivista Bridge d’Italia, al Te­ lebridge, al meeting di Sor­ rento, eccetera. Prego tutti di scrivermi (non telefonarmi) all’indirizzo di studio (Mila­ no, Piazza della Conciliazione n. 5, C.A.P. 20123) allegando un francobollo per la risposta. Infine il Fiori Romano: la terza edizione del bellissimo sistema è stata pubblicata da

LE MANI N. 16-17-18 MANO N. 16 Duplicato - Nord Sud in seconda - Dichiarante Est NORD OVEST SUD EST 4 picche passo 2 picche 1 quadri ? 5 quadri Cosa dichiarale in Sud con: * AD F 7 6 5 4 4 OH * R D F6 MANO N. 17 Torneo a coppie - Tutti in prima - Dichiarante Nord OVEST SUD EST NORD passo 1 cuori passo 1 quadri passo 5 cuori passo 2 picche ? passo 4 cuori Cosa dichiarate in Sud con: ♦ 986 <?ADF76 ❖ R 10 5 * D 5 MANO N. 18 ,. „ , Torneo a coppie - Nord Sud in prima - Dichiarante Ovest SUD EST OVEST NORD ?. passo 3 quadri contro .. Cosa dichiarate in Sud, tenendo conto che d contro di Nord è opzionale, con: ♦ R F 10 8 9 D 8 7 3 ❖ F 2 *R 109 una società editrice di Milano (Bridge d'Oggi) a cura degli appassionali che tramite la stessa si occupano del bridge solo come hobby. Quindi lo copie del nuovissimo sistema sono state limitate a duemila, oltre metà delle quali già ven­ dute o prenotate. Il libro, già stampato, uscirà fra una quin­ dicina di giorni. E mutile quindi che i brf.dg.sti perdano tempo a cercarlo nelle librerie. PIER MASSIMO FORNARO

richiestimi. Le cartoline dei concorrenti, che giungono alla redazione, vengono subito (con tanto di timbro di arrivo) smi­ state all’ufficio abbonamenti il cui responsabile vista le carto­ line degli abbonati c scarta quelle dei non abbonati. Dopo di ciò le cartoline con le ri-

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tasswas?minalo, c dopo il previsto sor-

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Concorrente: Cognome..............

.......... Nome ....... Città.....

Via............................................. (Provincia)..............................._

al traguardo

Mano N. 16

j. ^°n la prossima settimana .nostro torneo dichiarativo ungerà al traguardo della Jfiunesima mano proposta Mten2ione degli appassioIn redazione centinaia di

Mano N. 17. Mano N. 1&

......... " —

C.A.P............


— Ti dico che il posto dove abbiamo li­ tigato la prima volta è più avanti!


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