Glossario minimo di Erasmus+:Gioventù

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Apprendimento non formale: è l'apprendimento connesso ad attività pianificate ma non esplicitamente progettate come apprendimento (quello che non è erogato da una istituzione formativa e che che non rientra nel sistema di istruzione e formazione formale); Apprendimento informale: le molteplici forme dell'apprendimento mediante l'esperienza risultante dalle attività della vita quotidiana legate al lavoro, alla famiglia, al tempo libero, non è organizzato o strutturato. Entrambe possono esser semplificate con l’espressione: imparare facendo, apprendimento laerning by doing. Attraverso il capitolo Gioventù di Erasmus+ si finanziano quindi progetti che non prevedono un meccanismo e/o approccio di formazione frontale (tipico di scuole e/o università) ma progetti che consentono di cimentarsi nella realizzazione di attività legate a temi quali: cultura, sport, assistenza sociale, arte, tempo libero, impegno civile, ambiente, innovazione sociale, sviluppo cooperativo

Youthpass: documento che certifica le competenze acquisite nell’ambito dell’apprendimento non formale ed informale.

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Youth Worker:

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conosciuto anche come animatore giovanile o socio educativo. Figura legata al Terzo settore che si occupa di animazione socioeducativa e di lavorare con organizzazioni giovanili. Svolge un ruolo importante nel recupero dei NEET. Le opportunità di mobilità, di formazione e messa in rete rivolte agli Youth Workers sono contenute all’interno del capitolo Gioventù di Erasmus+.

Erasmus+: Erasmus+ è il nuovo programma dell'Unione Europea che promuove e finanzia progetti e attività nell’ambito di istruzione, formazione, gioventù e sport. Cosa offre? Corsi di istruzione superiore, attività di volontariato, scambi giovanili, stage e tirocini professionali. Borse di studio e prestiti per corsi di laurea e master. La possibilità di collaborare con altre scuole superiori e università o di diventare partner strategico di operatori giovanili o imprese. Erasmus+ aiuta a migliorare le tue competenze imparando una nuova lingua, rafforzando la tua capacità di adattamento e la tua consapevolezza. È l'opportunità di conoscere persone e culture differenti, scoprire nuove idee, nuovi modi di pensare, di imparare, di insegnare, di lavorare. Di vivere. In Italia è gestito da tre Agenzie: Agenzia Nazionale per i Giovani per il capitolo Gioventù, Agenzia Nazionale Erasmus+ Indire per il capitolo di Istruzione e Agenzia Nazionale Erasmus+ Isfol per il capitolo Formazione. You

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Servizio Volontario Europeo (SVE):

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opportunità offerta ai giovani 17 e i 30 anni che consente di svolgere un'attività di volontariato in un Paese del programma o al di fuori dell’Europa. I giovani si impegnano come “volontari europei” per un periodo che va da 2 a 12 mesi, e possono occuparsi di progetti in diverse aree di intervento: cultura, gioventù, sport, assistenza sociale, patrimonio culturale, arte, tempo libero, protezione civile, ambiente, sviluppo cooperativo. Lo Sve costituisce un'esperienza di apprendimento interculturale in un contesto non formale. Attraverso questa esperienza hai l'opportunità di entrare in contatto con nuove culture, esprimere solidarietà agli altri e acquisire nuove competenze e capacità utili alla loro formazione personale e professionale e spendibili nel mercato del lavoro.

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ERASMUS+

per il capitolo GIOVENTÙ gestito da ANG

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È rivolto ai giovani di età compresa tra i 13 e i 30 anni a prescindere dal loro grado e dal loro livello di scolarizzazione. Erasmus+ ti consente di fare un’esperienza di mobilità (attraverso ad esempio scambi di giovani o servizio volontariato europeo) per acquisire conoscenze e competenze spendibili nel mercato del lavoro all’insegna dell’educazione non formale e informale. Il capitolo Gioventù si differenzia dagli altri capitoli del programma perché è rivolto a tutti i giovani, a prescindere dal loro grado di istruzione e formazione ed è rivolto anche quelli con minori opportunità e maggior rischio di esclusione sociale. Infatti l’inclusione sociale, insieme alla promozione della cittadinanza europea, rappresentano il cuore pulsante del capitolo gestito da Ang. Le finalità principali del Programma sono la promozione della partecipazione attiva alla vita democratica del Paese, la cittadinanza attiva e l’avvicinamento al mercato del lavoro. Parole d’ordine: dialogo interculturale e solidarietà; favorire miglioramenti della qualità nell'ambito dell'animazione socioeducativa; integrare le riforme politiche rivolte ai giovani a livello locale, regionale e nazionale e sostenere lo sviluppo di una politica giovanile basata sulla conoscenza e ed esperienze concrete; il riconoscimento dell'apprendimento non formale e informale, mediante una cooperazione politica rafforzata; accrescere la dimensione internazionale delle attività nel settore della gioventù e il ruolo degli animatori socioeducativi (Youth Workers) e delle organizzazioni giovanili quali strutture di sostegno per i giovani.

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Riconoscimento delle competenze

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Le iniziative europee nel settore dell’istruzione e della formazione sottolineano, sin dagli anni ’90, il ruolo centrale del concetto di apprendimento. Le iniziative e i programmi europei hanno come scopo l’apprendimento con il fine della realizzazione personale nonché le attività e i percorsi per sviluppare la cittadinanza attiva, l’inclusione sociale e l’occupabilità. I giovani possono partecipare ad una vasta gamma di attività al di fuori dei sistemi di istruzione e formazione formale, attraverso l’animazione giovanile e l’associazionismo, il volontariato, lo sport e le attività ed i progetti di mobilità educativa transnazionale. Il Consiglio d’Europa e la Commissione Europea incoraggiano gli Stati membri a promuovere pari opportunità attraverso il riconoscimento della formazione e delle competenze acquisite dai giovani attraverso l’istruzione/l’apprendimento non formale ed individuano le diverse modalità di certificare le esperienze e le qualifiche acquisite in questo quadro. L’istruzione non formale è una parte essenziale nel processo di apprendimento e ne è elemento integrante nel processo di apprendimento permanente.

Volontariato Animazione giovanile

Sport

Associazionismo

Mobilità

La Raccomandazione del Parlamento Europeo del 23 Aprile 2008 sollecita gli Stati appartenenti all’UE affinché si dotino di un approccio basato sui risultati dell’apprendimento, nel descrivere i titoli e le qualifiche, per la validazione e la certificazione delle competenze. Certificare le competenze permette a chiunque di dotarsi di un documento che gli permetta di "spenderle" o utilizzarle a suo vantaggio, nella continuazione di altri o diversi percorsi di formazione a sua scelta, o per l'accesso a posizioni lavorative nel quale è richiesto di conoscere e mettere alla prova le sue reali competenze. Dal 2012 in poi tutte le nuove qualifiche e i titoli di studio dovranno riferirsi al EQF (il Quadro Europeo delle Qualifiche) in modo che siano così riconoscibili e comparabili a livello europeo.

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