Report Annuale Sve 2013

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Servizio Volontario Europeo

Rapporto Annuale 2013

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Indice

Introduzione ................................................................ ................................................................................................ ...................................1 Cosa è lo sve? Cosa è la formazione all’arrivo? 1. Il percorso di ricerca ................................................................................................ ................................ ................................................ 4 Presentazione questionario Info socio – anagrafiche ................................ ............................. 8 2. Competenze ............................................................................................................................. 3. Aspettative .............................................................................................................................. ................................ .............................. 12 4. Il progetto SVE ....................................................................................................................... ................................ ....................... 15 5. Percezioni interculturali ................................................................................................ ................................ ......................................... 18

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Introduzione Il Parlamento Europeo ed il Consiglio con la decisione n° 1719/2006/CE hanno istituito il propro gramma comunitario “Gioventù Gioventù in azione azione” per il periodo 2007 – 2013. Gli obiettivi generali e specifici del programma sono declinati agli articoli 2 e 3 del testo della deci decisione 1 ed includono la promozione della cittadinanza attiva dei giovani iovani e della consapevolezza dell’appartenenza europea, lo sviluppo e la promozione di sentimenti di solidarietà solid rietà e tolleranza al fif ne di rafforzare la coesione sociale all’interno dell’Unione, l’incoraggiamento della comprensione rreciproca tra giovani di diversa nazionalità, lo sviluppo dei sistemi di sostegno alle attività giovanili, lo sviluppo delle capacità delle organizzazioni che operano nel settore della gioventù e il migliora miglioramento della cooperazione europea nel settore specifico. Il Governo Italiano ano con decreto legge n°297/2006, convertito con modificazioni nella legge n°15/2007 ha recepito ed attuato la decisione europea, europe istituendo l’Agenzia Agenzia Nazionale per i Giovani (ANG) col compito di dare attuazione su scala nazionale a quanto previsto dagli articoli articoli 2 e 3 della decisione. A tal fine l’ANG ANG promuove le attività di volontariato previste dall’ azione 2 di tale programma ddenominate “Servizio Volontario Europeo”” (SVE)2. Cosa è lo SVE? Servizio Volontario Europeo è un’ azione che contiene al suo interno numerose attività che mirano a promuovere e sviluppare la solidarietà, la cittadinanza attiva e a favorire la comprensione reciproca tra i giovani europei.. E’ rivolto a giovani dai 18 ai 30 anni, anche se alcune attività con adeguat adeguato controllo possono essere svolte già a partire dai 16 anni. La durata minima è di 2 settimane mentre quella massima è di 2 anni. Durante urante questo periodo di tempo i giovani coinvolti nei numerosi progetti pro attivati da molte organizzazioni europee europ hanno l’opportunità di svolgere un’esperienza di apprendi apprendimento interculturale in contesto informale attraverso la partecipazione ad attività non lucra lucrative e non remunerate che vanno a beneficio della collettività. Si svolge in numerosi ambiti della vi vita sociale ed

1

Reperibile

all’indirizzo

eur-

lex.europa.eu/Notice.do?val=436193:cs&lang=it&list=483263:cs,436193:cs,&pos=2&page=1&nbl=2&pgs=10&hword s=&checktexte=checkbox&visu=#texte 2

Le altre azioni sono in ordine: “Gioventù Gioventù per l’Europa”, l’Europa “Gioventù nel mondo”, “Sistemi Sistemi di sostegno per i giovani giovani”, “Sostegno alla

cooperazione europea nel settore della gioventù”.

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aggregativa quali lo sport, il tempo libero, la cultura, l’ambiente, la protezione civile, l’aiuto allo svisv luppo. A ciascun partecipante viene fornito un pocket money mensile che è volto a coprire parzialparzia mente o interamente le spese di viaggio, viaggi di sussistenza e di assicurazione. Lo SVE rappresenta una grande opportunità per chi vuole rendersi utile alla collettività e nel frattempo acquisire competenze compe informali da poter spendere nella vita futura ma anche per creare una rete di conoscenze e solidarietà tra i giovani europei. Cosa è la formazione all’arrivo? L’ANG ha il compito di organizzare incontri formativi all’arrivo e di valutazione intermedia per i vvolontari europei. Tali attività divise in 2 lotti (Formazione all’arrivo e valutazione valutazione intermedia) ven vengono assegnati tramite una gara a procedura aperta ad organizzazioni specializzate specializzate nel settore della giove gioventù e del volontariato. Le attività di valutazione intermedia e di formazione all’arrivo per l’anno 2013 sono state assegnate al Raggruppamento ggruppamento Temporaneo d’ Impresa AMESCI/MODAVI. Gli obiettivi che la formazione all’arrivo si pone sono: •

Garantire rantire ai giovani volontari l’acquisizione di strumenti necessari a rendere la loro espe esperienza davvero straordinaria.

Sviluppare nei giovani la consapevolezza dell’impegno assunto con la partecipazione allo SVE e di illustrare il sistema di regole che lo governano in modo da rendere meno probabile il rischio di abbandono in itinere.

Favorire l’adattamento dei giovani alle sfide culturali e personali personali che li attendono una volta intrapreso lo SVE.

Permettere ai volontari europei di conoscersi e di sviluppare la consapevolezza di rappresen rappresentare una risorsa importante per l’integrazione europea.

Questi obiettivi sono raggiunti attraverso la sviluppo nel n volontario della conoscenza: - di informazioni storiche, politiche, sociali dell’Italia, sugli aspetti culturali più importanti ed inforinfo mazioni zioni sull’inserimento nella comunità locale; conoscenza delle procedure amministrative vi vigenti in Italia relative ai visti, ai permessi di residenza, allo stato giuridico del volontario; - del ruolo di ciascun partner coinvolto nel progetto (organizzazione di invio, accoglienza, coordina coordinamento), dei propri diritti e delle proprie responsabilità; responsabilità; l’EVS Agreement e che cosa aspettarsi dal Servizio zio di Volontariato Europeo; il ruolo del mentor; il ruolo del tutor; - degli obiettivi e i principi dello SVE e del Programma Gioventù in Azione; 4


- dell’esistenza delle reti/network tra agli altri volontari volo SVE e gli ex volontari SVE; - del supporto fornito ai volontari da parte dell’Agenzia Nazionale, i centri Salto, Youth Helpdesk dell’Agenzia Esecutiva; - del funzionamento dell’assicurazione e gestione della crisi (documentazione e procedure relative relati a AXA); - dell’apprendimento, della comunicazione interculturale, dell’educazione non formale; - di base sull’Unione Europea, delle sue principali politiche e dei programmi in ambito giovanile; - del significato dell’essere volontario/a europeo/a, motivazioni mo ed aspettative; - del dispositivo Youthpass; - di elementi base della lingua italiana (per un minimo di 27 ore). Nel caso di progetti di durata inferiore ai 2 mesi tali attività dovranno essere rimodulate in ragione della minore lunghezza temporale orale del progetto. In particolare L’ANG raccomanda che gli elementi di base della lingua italiana dovranno vranno essere proporzionali al numero di ore previste per tale servizio di formazione.

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Il percorso di ricerca In questo primo capitolo, come introduzione alla successiva analisi, descriveremo dapprima la strut struttura e gli obiettivi conoscitivi del questionario somministrato e poi proseguiremo con la presenta presentazione delle informazioni socio – anagrafiche. Il questionario: obiettivi e struttura. Il questionario,, integralmente a rispost risposta chiusa e diviso in 5 sezioni, è stato somministrato a 617 giovani volontari che hanno partecipato alle attività di formazione all’arrivo svolte dall’ AMESCI tra il marzo del 2013 ed il marzo del 2014. A causa di un elevato numero di mancate risposte, si è deciso di eliminare 52 questionario: quindi i risultati dell’analisi dei dati è stata effettuata su un totale di 565 questionari. La sezione A raccoglie le informazioni socio - anagrafiche dei giovani quali il genere, l’età, la nazione e la città di provenienza, il titolo di studio e la condizione occupazionale al momento della partenza. La sezione B focalizza l’attenzione sulle competenze pregresse e su quelle che si pensa di acquisire partecipando al progetto di servizio volontario; volontario; in particolare è stato chiesto se i giovani avessero avuto esperienze di volontariato ed esperienze di lavoro precedenti e se le competenze acquisite gragra zie alla partecipazione al progetto pot potessero influire sulla loro condizione lavorativa. La sezione C si concentra sulle aspettative e sulle prospettive future dei giovani volontari, indagando in particolare l’opinione sulla possibile utilità o meno dell’esperienza SVE. La sezione D raccoglie informazioni sul luogo e sul soggetto attuatore del progetto, sulle modalità con le quali si è venuto a conoscenza del progetto e sulle tematiche dello stesso. Inoltre in questa se sezione vi sono alcune domande sulle motivazioni che hanno spinto i giovani a partecipare allo Sve Sve, a scegliere gliere quel progetto e l’ Italia come paese di destinazione. Nella sezione E ci si è voluti soffermare sulle opinioni e sui giudizi che i volontari si sono formati al momento del loro arrivo in Italia e sul senso di appertenza europea.

Informazioni socio – anagrafiche Come abbiamo già detto, la prima sezione del questionario contiene contiene alcune domande volte ad otteot nere alcuni informazioni socio – anagrafiche dai da 565 intervistati considerati. Solo per quanto riguarda il sesso degli intervistati abbiamo calcolato le percentuali tenendo a rifer riferimento il totale dei volontari incontrati cioè 617. Come possiamo vedere dalla tab. 1, poco più del 70% dei volontari è femmina mentre i maschi sono circa il 30%.

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Tab. 1: Distribuzione dei partecipanti per sesso (v. a. ; %) v. a.

%

Maschio

182

29, 29,5

Femmina Totale

435 617

70, 70,5 100,0

L’età media dei partecipanti è pari a 26 anni circa. Dalla tabella 2 possiamo evidenziare che le donne sono leggermente sovrarappresentate nella fascia d’età che va dai 18 ai 23 anni, mentre i maschi lo sono nella fascia d’età che va dai 27 ai 30 anni e più. La maggior parte dei partecipanti ha tra i 24 e i 26 anni con una prevalenza delle femmine riri spetto ai maschi. Tab. 2: Distribuzione dei partecipanti per sesso ed età in classi (% di col.) Sesso

Totale

Maschio

Femmina

13,8%

14,8%

14,5%

25,7%

27,9%

27,3%

32,3%

36,2%

35,0%

19,8%

14,6%

16,1%

7,8%

6,5%

6,9%

0,6% 167 100,0%

0,0% 398 100,0%

0,2% 565 100,0%

18 - 20 anni 21 - 23 anni 24 - 26 anni 27 - 29 anni 30 anni e più Nr Totale

Per quanto riguarda la provenienza geografica abbiamo aggregato le risposte isposte fornite dai volontari in macroaree operando un duplice criterio di distinzione. Infatti abbiamo distinto i paesi in Stati che non fanno parte dell’Unione Unione Europea, Stati di cui si sta considerando l’adesione o sono considerati potenziali candidati3, paesi UE. All’interno di quest’ultimo raggruppamento raggruppamento abbiamo applicato un criterio geografico di aggregazione4. 3

Per le liste dei paesi abbiamo attinto alla seguente pagina web: http://europa.eu/about-eu/countries/index_it.htm /countries/index_it.htm

4

Candidati e candidati potenziali:: Albania (6), Bosnia Erzegovina (3), Macedonia (5), Montenegro (4), Turchia (62).

Sud UE:: Spagna (117), Grecia (9), Portogallo (25). Extra UE:: Algeria (1), Armenia (14), Bielorussia (8), Brasile (2 (2), Camerun (1), Cina (1), Costa Rica (1), Emirati Arabi Uniti (1), Messico (2), Nepal (2), Perù (2), Russia (20), Senegal (1), Svizzera (1), Ucraina (4), Uganda (1), Venezuela (1), Vietnam (1). Est UE:: Romania (5), Polonia (36), Ungheria (33), Croazia (10),, Slovacchia (4), Slovenia (6) Rep. Ceca (5), Bulgaria (5). Centro Nord UE:: Francia (60), Germania (46), Belgio (7), Svezia (3), ), Finlandia (1), Olanda (2), Regno Re Unito (8), Austria (10), Estonia (9),), Lettonia (4), Lituania ((11).

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Il grafico 1 ci mostra che poco più di ¼ dei partecipanti allo SVE proviene da paesi che ancora non fanno parte dell’UE (tra candidati e non), non) circa il 18,5% proviene dai paesi dell’Est, più del 26% dai paesi del Sud ed infine quasii 1/3 dai paesi del Centro Nord Gr. 1: Distribuzione dei partecipanti per area di provenienza geografica (% ; n=565) n=

8


La tabella che segue racchiude sinteticamente le informazione riguardo al titolo di studio e alla condizione zione sociale precedente alla partenza per il sesso dei volontari. Tab. 3: Distribuzione dei partecipanti per titolo di studio e condizione sociale secondo il sesso (% di col.) Sesso

Titolo di studio

Condizione sociale precedente Sve

Maschio

Femmina

Totale

Primario

1,2%

0,5%

0,7%

Secondario

32,9%

21,4%

24,8%

Universitario

56,3%

66,6%

63,5%

Post - universitario

9,0%

10,3%

9,9%

Nr

0,6%

1,3%

1,1%

Occupato

24,0%

26,9%

26,0%

Inoccupato/disoccupato

31,1%

22,1%

24,8%

Studente

31,7%

28,1%

29,2%

Lavoratore occasionale

7,2%

18,3%

15,0%

Altro (Specificare)

4,8%

4,0%

4,2%

Nr

1,2%

0,5%

0,7%

Totale

167

398

565

100,00%

100,00%

100,00%

Per quanto riguarda il titolo di studio la maggior parte dei partecipanti possiede un titolo di studio di livello universitario. Sommando questo dato a coloro che possiedono un titolo di studio post unive universitario si raggiunge quasi il 75% dei volontari. Il restante quarto della distribuzione è composto da coloro che hanno un titolo di studio o corrispondente al secondo ciclo di istruzione. Irrilevante è la quota di coloro che hanno un titolo di studio studi di livello primario. Più del 66% % delle femmine pospos siede un titolo di studio universitario o post universitario contro circa il 57% % dei maschi. Per quanto riguarda la condizione sociale precedente alla partenza per lo SVE il 26% dei partecipanti dichiara di essere stato occupato, il 24, 24,8% di essere inoccupato e/o disoccupato, il 155% di svolgere qualche lavoro occasionale ed 1/3 di essere essere studente. C’è da notare che mentre tra i maschi la quota di coloro che dichiarano di essere inoccupati occupati o disoccupati è maggiore rispetto alle femmine, queste ultime svolgono in misura maggiore dei lavori occasionali prima di partire per lo SVE. 9


Le competenze Nella seconda sezione del questionario è stato approfondito il tema delle competenze sia pregresse, ovvero quelle acquisite dai giovani volontari nel loro paese di origine, sia quelle attese ovvero quelle che i volontari ritengono di poter acquisire durante la partecipazione allo SVE. Con la prima domanda di questa sezione è stato chiesto ai partecipanti quali competenze avessero acquisito durante la scuola o università frequentata nel proprio paese. Gr. 2: Competenze acquisite a scuola o università (% di risposte affermative sul totale delle de risposte per ciascuna modalità)

Il grafico 2 mostra che nella maggior parte dei casi le competenze acquisite acquisite durante i percorsi di st studio o sono di tipo relazionale e di tipo linguistico e ciò potrebbe potrebbe preparare i ragazzi ad affrontare un periodo di volontariato all’estero durante il quale questo tipo di competenze possono essere utilizutiliz zate per superare agevolmente eventuali barriere di tipo culturale. I ragazzi inoltre hanno maggior maggiormente acquisito competenze di tipo organizzativo e di tipo tecnico – professionale. In misura mi minore vengono “trasmesse” nelle scuole o università del paese di origine competenze utili a gestire lo stress e i conflitti. Nella tabella 4 sono mostrate le risposte alla domanda dom “Hai Hai avuto esperienze precedenti di volonta volontariato?” in base al sesso, al titolo di studio, alla condizione sociale, al paese di origine e all’età. Il 58% dei part partecipanti panti ha avuto precedenti esperienze di volontariato di cui il 72% femmine. Coloro che dichiarano di avere avuto esperienze di volontariato ha hanno un titolo di studio universitario (66,7%) %) e affermano di essere stati occupati (28%). %). Rispetto al paese di origine possiamo evidenziare che quasi 1/3 di ccoloro che provengono dal Sud UE ha fatto volontariato, mentre per quanto riguarda l’età chi ha svolsvo to volontariato precedentemente all’ esperienza SVE ha tra i 24 e i 26 anni (38,5%). 10


Tab. 4: Hai avuto esperienze precedenti di volontariato? (% di col.)

Sesso

Titolo di studio

Condizione sociale precedente Sve

Macroarea di origine

Classi di età

Si

No

Totale

Maschio

28,0%

31,9%

29,6

Femmina

72,0%

68,1%

70,4

Primario

0,9%

00,4%

0,7

Secondario

22,0%

28,8%

24,8

Universitario

66,7%

59,0%

63,5

Post - universitario

9,5%

10,5%

9,9

Nr

0,9%

1,3%

1,1

Occupato

28,0%

23,1%

26

Inoccupato/disoccupato

21,7%

29,3%

24,8

Studente

29,5%

28,8%

29,2

Lavoratore occasionale

15,5%

14,4%

15

Altro (Specificare)

4,2%

4,4%

4,2

Nr

1,2%

00,0%

0,7

Centro Nord UE

26,5%

31,4%

28,5

Est UE

23,2%

11,4%

18,4

Sud UE

28,0%

24,9%

26,7

Candidati e candidati potenziali

9,8%

20,5%

14,2

Extra UE

11,9%

11,4%

11,7

Nr

0,6%

00,4%

0,5

18 - 20 anni

13,1%

16,6%

14,5

21 - 23 anni

25,6%

29,7%

27,3

24 - 26 anni

38,7%

29,7%

35

27 - 29 anni

13,7%

19,7%

16,1

30 anni e più

8,6%

4,4%

6,9

Nr

0,3%

00,0%

0,2

336

229

565

Totale

Successivamente è stato chiesto dove, tra un paese estero o quello d’origine, avessero svolto volonta volontariato. Abbiamo incrociato le risposte affermative ottenute da ciascuna delle due modalità con l’area geografica di origine. Dal grafico 3 si può vedere come coloro che si sono spostati in misura mag maggiore per svolgere tale attività sono coloro che provengono dai paesi non appartenenti all’ UE, UE seguiti da coloro che provengono dall’Est. dall’Est

11


Gr. 3: Dove hai svolto le precedenti esperienze ienze di volontariato? volontar (per area geografica di origine)

Le aree di intervento dove in maggior parte sono state svolte le attività di volontariato sono l’assistenza e la cultura (Gr. 4). Gr.. 4: Distribuzione dei partecipanti che hanno svolto esperienze precedenti di volontariato per area di intervento (% di risposte affermative per ciascuna area di intervento)

L’89,2% % dei volontari ha svolto un’attività lavorativa. Tale attività è stata svolta in misura maggiore nel settore dei servizi (36%) e dell’educazione o insegnamento (26,3%).

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Gr. 5: Distribuzione dei partecipanti per settore di esperienza lavorativa precedente (% di si per ciascun settore)

Ben il 91,5% % dei partecipanti è convinto che la partecipazione al servizio volontario europeo può dare competenze spendibili nel mercato del lavoro del proprio propri paese di origine.

Tab. 5: Pensi che lo SVE ti darà competenze spendibili nel mercato del lavoro? (v. a. ; %) v. a.

%

Si

517

91,5

No Nr Totale

35 13 565

6,2 2,3 100,0

In particolare i volontari indicano la capacità di comunicare in lingua straniera quella che maggior maggiormente potrebbero trovare utile. Gr. 6: Quali competenze? (% di risposte affermative per ciascuna modalità)

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Le aspettative Le maggiori aspettative che i partecipanti ripongono nella partecipazione allo SVE (gr. 7) riguardano l’approfondimento delle proprie conoscenze e competenze (51%), ( %), l’arricchimento del proprio baga bagaglio culturale (40%) e l’acquisizione sizione di strumenti utili al proprio percorso di vita (32%). (3 %). Molto alt alto è il consenso ricevuto dalla modalità “Sviluppo “ di una maggiore capacità di adattamento” (27, 7,2%) e per la modalità “stringere nuove amicizie”. Gr. 7: Cosa ti aspetti da questa esperienza SVE?

Negative sono le aspettative verso le opportunità di svago e la possibilità di confrontarsi con una nuova realtà culturale.

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Riguardo alla possibilità che l’esperienza del progetto possa influenzare le prospettive future dei pa partecipanti,, il consenso intorno alla risposta affermativa è pressoché unanime (circa 92%). %). E’ significa significativo che tra coloro che posseggono un titolo di studio universitario e tra gli studenti vi sia maggiore sfiducia rispetto a questa possibilità (Tab. 6). Tab. 6: Pensi che l’esperienza SVE influenzerà le tue prospettive future? (% di col.) Si Titolo di studio

Condizione sociale

No

Totale (%)

Primario

0,8%

0,0%

0,7

Secondario

25,3%

19,1%

24,8

Universitario

63,3%

66,0%

63,5

Post - universitario

9,7%

12,8%

9,9

Nr

1,0%

2,1%

1,1

Occupato

25,9%

27,7%

26

Inoccupato/disoccupato

24,7%

25,5%

24,8

Studente

28,6%

36,2%

29,2

Lavoratore occasionale

16,2%

2,1%

15

Altro (Specificare)

4,1%

6,4%

4,2

Nr

0,6%

2,1%

0,7

518

47

565

Totale

Successivamente è stato chiesto ai volontari cosa intendevano fare dopo la partecipazione al Servizio Volontario Europeo. Dalle risposte ottenute (Tab. 7) è possibile dire che il 55% dei volontari non vorrebbe tornare al proprio paese, il 75% non vuole restare in Italia e più dell’ 80% vorrebbe trasf trasferirsi in un altro paese. Tab. 7: Cosa pensi di fare quando avrai finito lo SVE? Si

No

Nr

Totale

Tornare nel tuo Paese

39,8%

55,0%

5,2%

565

Restare in Italia

18,3%

75,0%

6,7%

565

Trasferirti in un altro Paese

11,8%

80,4%

7,8%

565

15


La tabella 8 riporta le percentuali di chi ha risposto affermativamente alle domande poste distribuite secondo il sesso.

Tab. 8: Cosa pensi di fare dopo lo SVE? (per sesso - % di si – non somma 100 perché possibili più risposte) Sesso Maschio

Femmina

Tornare nel tuo Paese

36,5%

41,2%

Restare in Italia

18,0%

18,3%

Trasferirti in un altro Paese

7,8%

13,6%

Totale

565

565

Possiamo vedere che sia la percentuale di coloro che risponde di voler tornare nel proprio paese sia la percentuale di coloro che rispondono di voler trasferirsi è più alta tra le femmine, mentre è uguale per coloro che rispondono di voler restare in Italia. La stessa tipologia di incrocio è stata effettuata anche per le macroaree di provenienza (Tab. 9). Tab. 9: Cosa pensi di fare dopo lo SVE? (per macroaree di provenienza - % di si – non somma 100 perché possibili più risposte) risposte Macroaree di provenienza Centro Nord UE

Est UE

Sud UE

Candidati e candidati potenziali

Extra UE

Nr

Tornare nel tuo Paese

46,6%

27,9%

37,7%

51,3%

31,8%

66,7%

Restare in Italia

13,0%

21,2%

23,8%

15,0%

18,2%

,0%

Trasferirti in un altro Paese

10,6%

4,8%

17,9%

11,3%

13,6%

,0%

565

565

565

565

565

565

Totale

La percentuale più alta di risposte affermative la troviamo tra coloro che provengono dal centro nord europeo e dai paesi candidati, mentre la quoto più alta di risposte affermative per la modalità “Trasferirti in un altro paese” la troviamo tra i paesi del del Sud dell’ Unione. Per quanto riguarda la modalità “Restare in Italia” possiamo notare che le risposte affermative sono maggiori tra coloro che provengono dal sud d e dall’est dell’UE e dai paesi extra – comunitari.

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La tabelle10, 11 e 12 indicano cosa nello specifico vorrebbero fare i volontari se tornassero nel propr prio paese, o restassero in Italia oppure si trasferissero altrove. Tab. 10: Tornare nel tuo paese e…..* Risposte Riprendere gli studi Iscriverti ad un nuovo corso di studio Abbandonare gli studi e cercare care un lavoro Riprendere il lavoro che svolgevi olgevi precedentemente Cercare un nuovo lavoro Abbandonare il lavoro e iscriverti riverti ad un corso di studio Altro Totale

% di casi*

N 117 96 56 67 140

% 22,5% 18,5% 10,8% 12,9% 26,9%

24

4,6%

6,9%

20 520

3,8% 100,0%

5,7% -

33,4% 27,4% 16,0% 19,1% 40,0%

*non somma 100 perché possibili più risposte

Come vediamo il 33% dei volontari afferma di voler riprendere gli studi ed il 40% di voler cercare un nuovo lavoro una volta tornati nel proprio paese, tra coloro che vogliono tornare in Italia quasi il 70% vorrebbe cercare un nuovo lavoro. Tale quota scende al 62% circa di coloro che vorrebbero trasferirsi in un altro paese. Tab. 11: Restare in Italia e….. Risposte N 71 92 7 170

Iscriverti ad un corso di studi Cercare un lavoro Altro Totale

% 41,8% 54,1% 4,1% 100,0%

% casi* 51,8% 67,2% 5,1% -

*non somma 100 perché possibili più risposte Tab. 12: Trasferirti in un altro paese e….. Risposte N 41 64 25 130

Iscriverti ad un corso di studio Cercare un lavoro Altro Totale

*non somma 100 perché possibili più risposte

17

% 31,5% 49,2% 19,2% 100,0%

% di casi* 39,4% 61,5% 24,0% -


Il progetto SVE La maggior parte dei progetti è stata svolta nelle regioni del nord, il 35% al sud e nelle isole mentre solo il 15% nelle regioni del centro5.

Tab. 13: Distribuzione dei partecipanti per macroarea di svolgimento del progetto (v. a. ; %) v. a. Nord 290 Centro 82 Sud 188 Nr 5 Totale 565

% 51,3 14,5 33,3 0 0,9 100,0

Il canale di diffusione maggiore delle informazioni per la partecipazione allo SVE è stata la rete ami amicale (35,2%), seguita da internet (18,44%), %), dai centri di informazione giovanile, dalla scuola o univer università e dalla famiglia. Tab. 14: Come sei venuto a conoscenza dello SVE? (v. a. ; %) v. a. 48 199 52 6 1 5 48 17 55 104 1 20 9 565

Famiglia Amici Scuola/Università Radio Televisione Stampa Associazioni Enti Locali Centri di informazione giovanile Internet Campagne di comunicazione Altro Nr Totale

% 8,5 35,2 9,2 1,1 0,2 0,9 8,5 3,0 9,7 18,4 0,2 3,5 1,6 100,0

Gli ambiti di intervento (Gr. 8)) nei quali maggiormente sono stati impegnati i volontari sono la dis disabilità, l’ambiente, la comunicazione e l’infanzia. Anche le politiche giovanili, l’educazione attraverso attra lo sport ed altre attività e l’arte e la cultura hanno visto la partecipazione di più volontari. I volon volontari sono stati impegnati in misura minore in progetti che riguardano riguarda l’anti – discriminazione, la coopecoop razione allo sviluppo e le minoranze etniche. 5

Nord: Trentino Alto Adige (11), Emilia Romagna (41), Friuli (4), Liguria (5), Lombardia (75), Piemonte (38), Toscana

(26), Veneto (90). Sud e isole:: Puglia (62), Campania (10), Calabria (3), Basilicata (4), Abruzzo (13), Sicilia (77), Sardegna (19). Centro: Marche (10), Lazio (66),, Umbria (6).

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Gr. 8: Ambiti di intervento SVE (% di risp. affermative per ciascuna modalità)

Riguardo alle motivazioni ioni che hanno “spinto” i ragazzi a richiedere la partecipazione allo SVE, il grafico 9 ci mostra che l’apprendimento di una lingua è considerat considerato un incentivo dal 42% 4 circa dei volontari. Gr. 9: Quale tra le seguenti motivazioni ti ha spinto a partecipare al Servizio Volontario Volontar Europeo?

L’impegno in attività di volontariato è stato scelto dal 36,6% 36, % dei volontari mentre il fare esperienza all’estero e la conoscenza di una cultura straniera sono motivo di partecipazione per poco più di 1/3 dei volontari. La domanda successiva riguarda le motivazioni riguardanti la richiesta di partecipare al progetto sp specifico. Come vediamo dalla tabella 15 nel 55,8% % dei casi la motivazione è l’interesse personale, se seguita dall’attinenza al proprio percorso di studi (21,4%). (2

19


Tab. 15: Motivazioni vazioni per il progetto specifico (v. a. ; %) v. a. 121 315 64 31 16 18 565

Attinenza al tuo percorso di studio Attinenza ai tuoi interessi personali Per la destinazione Per la durata del progetto Altro Nr Totale

% 21,4 55,8 11,3 5,5 2,8 3,2 100,0

Dal grafico 10 vediamo che l’Italia è stata scelta come destinazione poiché c’era interesse ad apprenappren dere la lingua e per conoscere la cultura. Gr.10: Perchè hai scelto l’Italia come paese di destinazione?

La conoscenza pregressa della lingua non è sembrata una variabile fondamentale al momento della scelta del nostro paese come destinazione, così come la conoscenza della realtà. Pochissimi volontari hanno considerato l’Italia come una scelta di ripiego.

20


Percezioni interculturali L’impatto iniziale con l’Italia è stato positivo per la stragrande maggioranza dei volontari come ddimostra la somma delle percentuali dei ei giudizi “molto positivo” e “positivo” presentate nella tabella 16. I giudizi negativi riguardano solo 66 casi su 565,, mentre quelli molto negativi riguardano 1 caso soltanto. Tab. 16:: Opinione dei partecipanti sul proprio impatto con l'Italia. (v. a. ; %) v. a. 1 66 38 253 203 4 565

Molto negativo Negativo Indifferente Positivo Molto positivo Nr Totale

% 0,2 11,7 6,7 44,8 35,9 0,7 100,0

Dalla tabella 17 notiamo che l’opinione che ci si forma dell’Italia all’arrivo nel nostro paese è la stessa che si ha prima di partire nel 40,5% % dei casi. Tab. 17:: La tua attuale opinione sull’Italia è uguale a quella che avevi prima dell’arrivo? v. a. No 83 In parte 196 Si 229 Nr 57 Totale 565

% 14,7 34,7 40,5 10,1 100,0

L’ Italia per i volontari SVE è del tutto o molto associata all’arte, al turismo e al cibo, mentre è per niente o poco associata alla musica e al cinema. Negativi sono i giudizi espressi per quanto rriguarda la percezione dell’Italia come paese “legale”: infatti infat quasi il 30% dei partecipanti allo SVE ha dell’Italia un’ immagine poco associata al concetto di legalità.

21


Gr: 11: Indica quanto per te l’Italia è associata a…..

Più del 40% dei volontari si sente “molto” o “del tutto” cittadino europeo, mentre circa il 22% si sente “poco” o “per niente” europeo. Tab. 18: Quanto ti senti europeo? (v. a. ; %) v. a. 27 101 165 160 99 13 565

Per niente Poco Abbastanza Molto Del tutto Nr Totale

% 4,8 17,9 29,2 28,3 17,5 2,3 100,0

Tab. 19:: Sentimento di appertenenza europea per area di provenienza geografica (% di col.). Centro Nord UE

Est UE

Sud UE

Candidati e candidati potenziali

Extra UE

Nr

Totale (%)

Per niente

6,8%

1,9%

4,0%

7,5%

3,0%

0,0%

4,8

Poco

15,5%

10,6%

22,5%

21,3%

21,2%

0,0%

17,9

Abbastanza

29,2%

31,7%

26,5%

33,8%

25,8%

33,3%

29,2

Molto

28,0%

35,6%

25,2%

22,5%

33,3%

0,0%

28,3

Del tutto

19,9%

17,3%

20,5%

12,5%

9,1%

66,7%

17,5

Nr

0,6%

2,9%

1,3%

2,5%

7,6%

,0%

2,3

Totale

161

104

151

80

66

3

565

22


La percentuale di “poco” o “per niente” aumenta tra i cittadini dei paesi del Sud UE e, in misura maggiore, tra i volontari olontari provenienti dai paesi candidati o potenziali candidati, tra chi ha un titolo di studio medio – basso, tra i disoccupati/inoccupati, tra gli studenti e tra i lavoratori occasionali. In particolare lare per quanto riguarda la provenienza geografica, possiamo possiamo evidenziare come tra i volontari che provengono dai paesi dell’Est dell’Unione (che sono anche quelli di più recente adesione), la percentuale tuale di chi dichiara di sentirsi “molto” o “del tutto” europeo è elevata. elevata. Tra coloro che propr vengono dal Sud, i paesi colpiti dalla crisi e dalle misure restrittive dell’Unione , invece possiamo aazzardare una lettura duplice dei dati: da un lato, il 21,7% si sente poco europeo (ed è il gruppo che probabilmente accosta l’Europa in senso geografico all’Unione in senso sens storico – politico) mentre il 20% si sente del tutto europeo. Il sentimento di identificazione europea sembra poi decrescere tra chi ha un titolo di studio medio – basso, tra chi non ha oppure ha perso l’occupazione, tra gli studenti e tra coloro che sv svolgono lavori occasionali. Gr: 12: Quanto ti senti cittadino europeo?

Ma perché ci si sente cittadini europei? Nella definizione dell’identità europea per questi volontari l’amicizia con persone di cultura diversa è indicata come “del tutto importante” dal 377% dei casi che sommato al 17% di chi la ritiene un fattore “molto importante” ci dà l’idea di un’identità identità “costruita” soprattutto attraverso le reti amicali. 23


Gr. 13: Perché ti senti cittadino europeo?

Anche l’aver visitato città europee ha una grande importanza, così come l’aver partecipato cipato a progetti europei. Scarsa sa importanza viene assegnata al ruolo della famiglia multiculturale e all’aver vissuto all’estero.

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