nostri
www.confagricolturacuneo.it IMBALLAGGI
forza per affrontare le tante sfide sul campo
Abellonio direttore di Confagricoltura CuneoSiamo ormai entrati nella “coda” di questo difficile 2022. La congiuntura eco nomica che stiamo attra versando non ha prece denti: la pandemia, pri ma, e lo scoppio delle ostilità in Ucraina, ora, stanno facendo vacillare molte nostre certezze, prime fra tutte la pace e l’equilibrio socio-economico mondiale. Nell’ultimo anno il rincaro delle materie prime e dei costi energetici ha innescato una spirale inflattiva che ha indotto le au torità monetarie ad aumentare, dopo oltre un decennio, i tassi di interesse. Corriamo il rischio di una severa recessione, anche per ef fetto della contrazione dei consumi interni, dovuta alla riduzione del potere di acquisto delle famiglie. In questo scenario sono forti le preoccupazioni delle imprese agrico le, alle prese con aumenti dei costi di produzione senza precedenti e sempre più esposte a rischi climatici, ambientali e di transizione che ne minano la competitività. A ciò si aggiunge la prospettiva di una nuova PAC che non convince, perché non costruita sulle esigenze della nostra agricoltura e che va adeguata al nuovo contesto geopo litico.
Con la prospettiva di un 2023 complesso, denso di sfide per il com parto agricolo, invitiamo i nostri associati a rinnovarci la fiducia: il loro sostegno sarà fondamentale per aiutarci ad affrontare con più forza le battaglie che stiamo portando avanti, prima fra tutte la riforma della nuova PAC che è chiamata a garantire la prioritaria tutela delle redditività delle aziende agricole.
OBIETTIVO UE
ADDETTI NEL 2022
900 allevamenti avicoli attivi in Piemonte
BOTTIGLIE ASTI E MOSCATO
59,4mln vendite totali di Asti e Moscato d’Asti al 30 settembre 2022
coli e per analizzare CONVEGNO SUINICOLTURA Il 6 dicembre a Cavallermaggiore si parla di biosicurezza in azienda e PSA CONTATTI UFFICIO PROVINCIALE DI CUNEO Tel: 0171/692143 – 0171/344494 Fax: 0171/698629 E-mail: cuneo@confagricoltura.it
Martedì 6 dicembre, a partire dalle 10, presso i locali de “Le Cupole” a Cavallermaggiore, la Confagricoltura di Cuneo organizza un convegno per affrontare con tecnici ed esperti il tema della biosicurezza negli allevamenti suinila situazione aggiornata legata alla Peste Suina Africana che da ormai quasi un anno sta creando apprensione all’intero comparto. Per informazioni e adesioni contattare gli uffici di Confagricoltura Cuneo.
AVICOLTORI IN PIEMONTE 3 L’Agricoltore cuneese N.08 • NOVEMBRE 2022
I
associati ci danno
L’annata agraria 2022, secon do il bilancio tracciato da Confagricoltura Piemonte in occasione della tradizionale con ferenza stampa di fine campagna lunedì 7 novembre a Torino, presso il Circolo del Design, sarà ricordata principalmente per lo straordinario andamento climatico, caratterizza to da una perdurante assenza di piogge che ha sottoposto a un pe sante stress e tutte le coltivazioni, causando una sensibile riduzione della produzione di mais, prative e foraggere. Hanno tenuto meglio
le produzioni cerealicole invernali, quali grano e orzo; leggermente in calo, ma non in modo significativo, i raccolti di frutta, nocciole e uva, che hanno fatto registrare livelli qualitativi buoni, con punte di ec cellenza.
Le quotazioni di quasi tutte le produzioni agricole hanno fatto re gistrare aumenti, ma nel contempo i rincari dei costi dei mezzi tecnici e dell’energia, quali corrente elet trica, gas e carburanti, sono stati particolarmente pesanti.
“Il bilancio complessivo – dichiara
15.180
numero di aziende agricole attive in provincia di Cuneo
IN GRANDA
Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Piemonte e Cuneo – è positivo, ma il futuro è incerto per quanto riguarda la tenuta dei prezzi agricoli all’origine. L’aumen to dei costi energetici preoccupa le imprese, soprattutto quelle zo otecniche, che a fronte dei rincari dei mangimi e dei foraggi e di un modesto aumento del valore delle produzioni di carne e latte non rie scono più a far quadrare i conti”. Timori anche per i bilanci delle imprese frutticole, con i costi di produzione che superano i prezzi
dei prodotti all’origine e gli oneri di frigoconservazione in continuo aumento.
Continua la flessione del numero di aziende
Ancora in calo le imprese agricole, che negli ultimi cinque anni hanno fatto registrare una contrazione delle attività di circa il 13%, pas sando da 46.667 unità del 2018 a 38.492 di quest’anno; di conse guenza è aumentata la superficie media aziendale, che ora si assesta a 22,5 ettari. In provincia di Cuneo, secondo l’Anagrafe Agricola Unica della Regione Piemonte, le imprese attive nel 2022 sono 15.180, an che qui in calo rispetto ai 12 mesi precedenti.
Agricoltura, settore che crea occupazione
Crescono invece gli addetti agricoli, che a giugno di quest’anno erano 81mila, con un netto incremento rispetto ai 63mila medi del 2021, in controtendenza rispetto al dato nazionale che vede gli occupati del settore primario in diminuzione. Stabile il numero dei giovani agri coltori: nel 2021 i giovani sotto i 41 anni di età rappresentavano il 13,7% del totale dei titolari delle imprese agricole, mentre quest’an no sono il 14% (6.041 aziende). Non mancano ovviamente i pro blemi sul tavolo di un’annata che sarà ricordata anzitutto per lo scoppio del conflitto in Ucraina oltre che per la prolungata siccità e gli strascichi del post pandemia da Covid-19.
Molti i problemi irrisolti
“Continuano purtroppo a essere irrisolti i problemi dell’eccessiva proliferazione dei selvatici – ag giunge Enrico Allasia – ai quali si è aggiunta la peste suina africana: l’epidemia, fortunatamente con finata per il momento, preoccupa le imprese suinicole, che vedono il loro futuro incerto. Alle istituzioni chiediamo una presa di posizione forte, che ci rassicuri sull’effettiva volontà di contrastare l’abnorme diffusione dei cinghiali”.
La nuova politica agricola comuni taria, che impone vincoli ambientali sempre più stringenti, il conflitto russo ucraino, l’aumento dei costi produttivi e il peso degli oneri energetici in forte aumento, gli aumenti del costo del gasolio, dei fertilizzanti e delle materie prime
mettono in difficoltà il settore primario piemontese, caratteriz zato da produzioni di qualità che richiedono importanti apporti di manodopera.
Servono strumenti nuovi per sfide complesse
“Con il miglioramento delle pro duzioni, l’innovazione tecnologica e la ricerca di nuovi mercati – con clude Allasia – le imprese agricole piemontesi si stanno impegnando ogni giorno per contrastare que sta congiuntura sfavorevole. Alla politica regionale chiediamo inter venti rapidi, procedure snelle e un contributo coordinato per la valo rizzazione delle nostre produzioni, per consentirci di superare la crisi nell’interesse dell’agricoltura e del territorio”.
“L’agricoltura oggi si trova ad
FRUTTA
Buone le produzioni, ma con problemi di redditività
Dopo un biennio con produzioni ai minimi per le gelate primaverili, le pesche e nettarine ritornano su un livello normale. In Piemonte però l’offerta 2022 è inferiore di circa il 30% a causa della diminuzione delle superfici. Tra gennaio e giugno 2022, le vendite hanno mostrato una forte crescita rispetto al 2021 (+28%) e al 2020 (+6%), con un prezzo medio al dettaglio superiore del 23% sullo scorso anno.
Per le mele, nonostante la siccità ed il caldo, la qualità delle produzioni è stata ottima. In Piemonte la superficie a melo, tipica della zona compresa tra Pinerolo e Cuneo, coinvolge più di 4mila aziende con quasi 7 mila ettari e continua a crescere, con una produzione di 225 tonnellate (+20% rispetto al 2021). Anche per le mele però esiste un problema di redditività, per gli elevati costi di produzione e di frigoconservazione.
In Piemonte il mirtillo, in continua crescita dal 2006, è coltivato da oltre 1.000 aziende, su oltre 560 ettari (l’80% degli impianti si trova in provincia di Cuneo). Come per gli altri piccoli frutti, la produzione 2022 è stata dan neggiata in modo sensibile dagli eventi atmosferici eccezionali del mese di maggio, che hanno interessato il Saluzzese, a cui si aggiungono gli effetti della siccità. Nel periodo estivo c’è stata una grave carenza di manodopera. Le superfici italiane coltivate a kiwi attualmente superano i 25.000 ettari, in Piemonte, con 3.300 ettari (2.323 in provincia di Cuneo), viene prodotto circa il 17% del totale italiano. La campagna 2022 ha risentito del forte impatto dei cambiamenti climatici, che hanno reso molto difficile portare il prodotto alla raccolta. La scarsità idrica avrà anche un effetto negativo sulle quotazioni a causa dei calibri piccoli.
Il Piemonte rappresenta il 4% degli allevamenti italiani con il 14% dei suini (circa 1.3 milioni) destinati soprattutto al circuito DOP dei prosciutti. I prezzi per i suini da macello sono in rialzo, specie negli ultimi mesi, e la redditività congiunturale in crescita a 3,2% per i suini da ingrasso a ciclo aperto. Anco ra negativa invece la redditività degli allevamenti a ciclo chiuso. La maggiore preoccupazione del comparto è rappresentata dall’emergenza Peste suina africana (Psa) che ha contagiato numerosi cinghiali nell’Alessandrino, Asti giano e, ultimamente, in alcuni Comuni del Cuneese. Se la situazione dovesse sfuggire di mano si rischia la sopravvivenza dell’intera filiera.
L’Italia è deficitaria per il 50% della carne bovina e, nonostante ciò, gli allevamenti sono spesso in affanno. In un decennio in Piemonte la riduzione del numero di stalle è stata del 20%. Oggi gli allevamenti dei due segmenti più importanti del comparto ammontano rispettivamente a poco più di 3.800 con 268.000 capi per la razza Piemontese e a poco più di 1.000 con 149.000 capi per le altre razze da ingrasso (prevalentemente francesi). La redditività delle aziende è diminuita a partire dal 2020. Con il 2022 e le conseguenze della situazione politica internazionale, lo scenario è peggiora to sul fronte dei rincari e dei costi di produzione. Anche se i prezzi alla stalla dei vitelloni sono in risalita da giugno di quest’anno, il segmento della razza Piemontese sta lavorando in perdita. Un’analisi condotta recentemente dalle Associazione allevatori piemontesi ha rivelato che il costo di produzione al kg di carne (vitellone di 17 mesi) è di 4,90 – 5,20 euro contro un prezzo che, complice anche il calo dei consumi, si attesta ai 4 euro/kg.
ADDETTI
81.000
addetti in agricoltura nel 2022 in Piemonte
IN PIEMONTE
Il segmento lattiero caseario sconta da sempre la volatilità dei prezzi sia sui costi di produzione sia sui ricavi dei produttori e questo aspetto ha inciso e incide tuttora sulla tenuta degli allevamenti che, negli ultimi anni, sono scesi a poco meno di 1.500 in Piemonte. Il fatto positivo è che la produzione me dia di latte per allevamento è salita, negli ultimi anni, del 35%. Oggi il segmento dei bovini da latte è alle prese con l’aumento dei prezzi energetici e dei mangimi con l’aggravante di aver chiuso un 2021 caratteriz zato da basse quotazioni del latte alla stalla. Anche la siccità ha contribuito a incrementare le spese dell’alimentazione per la scarsità dei foraggi sia in termini di qualità e quantità, sia per il costo più che raddoppiato. Per contro gli acquirenti stentano a riconoscere un’adeguata remunerazio ne ai produttori. Le quotazioni del latte alla stalla sono salite lentamente e gradualmente da 40 – 42 cent/l di questa primavera agli attuali 56 centesimi con proiezione a 60 centesimi entro fine anno. L’attuale prezzo copre a malapena i costi delle aziende più strutturate con disponibilità di foraggi propri. Le perdite dei mesi precedenti non si posso no recuperare tant’è che alcune aziende hanno già deciso di chiudere o di ridurre la consistenza aziendale con macellazione delle vacche per diminuire le perdite.
affrontare sfide molto serie per le quali servono strumenti nuovi –sottolinea Lella Bassignana Presi dente AGRIPIEMONTEFORM, ente per la formazione professionale e direttore di Confagricoltura del Piemonte che ha elaborato i dati dell’annata agraria – La popolazio ne del pianeta è in aumento, men tre la terra coltivabile diminuisce a causa della cementificazione e i cambiamenti climatici riducono le produttività e le rese. Negli ultimi decenni le politiche europee hanno chiesto agli agri
coltori di produrre di meno: oggi dobbiamo tornare a produrre di più: siamo il primo settore dell’e conomia del Paese e dobbiamo essere messi nelle condizioni di poterlo fare con politiche che in centivino la produzione nel rispetto della salute del consumatore e dell’ambiente. Il mondo agricolo ha bisogno di: investire in ricerca (Enti di ricerca, Università, aziende) per varietà resistenti alla siccità e alle fitopatologie promuovendo nuove forme di miglioramento genetico; avviare velocemente la
“OCCORRE INVESTIRE NELLA RICERCA PER AVERE VARIETÀ PIÙ RESISTENTI E IL MIGLIORAMENTO GENETICO”
Un momento della presentazione dell’annata agraria a Torino
BOVINI DA LATTE BOVINI DA CARNEll prezzo alla stalla in rialzo non copre i costi
Ricavi in continuo calo per la Piemontese
fase operativa del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, per una rete idraulica in grado di rispon dere ai cambiamenti climatici, per incrementare la percentuale di acqua piovana che oggi riusciamo a trattenere in bacini con funzioni di riserva idrica e limitare le perdite dei canali; potenziare percorsi di formazione per la qualificazione e la specializzazione del personale e corsi di aggiornamento per diri genti agricoli”.
Durante la presentazione dei risul tati dell’annata agraria sono inter venuti anche l’assessore regionale all’Agricoltura, Marco Protopapa,
GRANO E MAIS
Rese in netta discesa ma quotazioni in aumento
La campagna 2022 del grano tenero si è chiusa in Piemonte con un calo delle rese del 10-15% circa. Il bilancio della stagione, nonostante la siccità e l’aumento dei costi di produzione, è però sostanzialmente positivo, soprattutto per il consistente aumento dei prezzi (+25% per il grano tenero e +20% per l’orzo rispetto a ottobre 2021). 425 euro/ton grano di forza e 325 euro/ton orzo.
Il mais ha risentito in modo ancora più netto dell’andamento stagionale sfavorevole (caldo e siccità), arrivando in Pie monte a rese mediamente inferiori del 35% rispetto a quelle ordinarie, con punte addirittura del 75%. Sul versante dei prezzi si segnala una discreta crescita delle quotazioni, intorno a un +30% su base annua (a ottobre 363-365 euro/ton), che comunque non riesce a compensare il crollo delle rese e l’aumento dei costi di produzione.
Federico Spanna, del Settore fitosanitario della Regione Piemonte, per un approfondimento sugli
effetti del cambiamento climatico e il professor Andrea Moglia del Dipartimento DISAFA Università
di Torino, che ha approfondito le Tecniche di Evoluzione Assistita, e in particolare l’editing del genoma.
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Titoli PAC
In attesa che la Commissione Europea in questi giorni si esprima sulle osservazioni effettuate dall’Italia, proseguiamo il nostro viaggio alla scoperta delle novità e dei dettagli presenti nella nuova Politica Agricola Comune (PAC) che, giuridicamente parlando, entrerà in vigore a partire dal 1° gennaio 2023. Pur non essendoci ancora alcuna ufficialità al riguardo, è infatti tuttavia possibile analizzare i punti cardine e i principi su cui si fonda la nuova PAC.
Dopo avere riferito, nello scorso numero de L’Agricoltore cuneese (07/2022), delle dero ghe all’alternanza delle colture, proseguiamo nell’illustrazione di quali sono le altre novità che attendono le aziende agricole italiane.
Le principali novità della Politica Agricola Comune Gli ecoschemi
Gli ecoschemi sono la principale novità della nuova PAC in parziale sostituzione di quello che era il premio Greening, hanno l’obiettivo di premiare le aziende che adottano misure particolarmente virtuose a tutela del clima e dell’ambiente. All’Eco-1 sono ammissibili al primo livello gli allevamenti (bo vini, ovini, caprini, bufalini, suini) che rispetto alla distribuzione della “mediana regionale” cal colata per l’anno precedente tramite il sistema integrato Classyfarm, mantengono valori DDD (dose media di mantenimento giornaliera pre sunta per un farmaco utilizzato) entro il valore definito oppure mantengono valori DDD entro il
La nuova programmazione prevede il manteni mento dei Titoli PAC già in essere alle aziende (stesso numero e superficie), ma con un rical colo del loro valore. Il titolo verrà infatti rical colato nella misura del 52% circa del valore attuale + Greening (l’obbligo per gli agricoltori che ricevono il pagamento di base di rispettare pratiche benefiche per il clima e l’ambiente o di attuare pratiche equivalenti che apportino un beneficio pari o superiore alle pratiche benefiche per il clima e l’ambiente ndr) il cui pagamento cesserà di esistere. Se, ad esempio, nel 2022 un Titolo base da 200 euro all’ettaro +100 euro Greening portavano a circa 300 eu ro circa ad ettaro, nel 2023 tali 300 euro ver ranno moltiplicati per 0,52 (nuovo coefficiente indicativo) per circa 156 euro all’ettaro.
Sostegno redistributivo al reddito
Nella nuova PAC, oltre a quello di base, viene inserito per la prima volta il pagamento redi stributivo (CRISS) che prevede un pagamento per i primi 14 ettari ammissibili a premio an che se non coperti dai Titoli. Superati i 50 ettari di superficie a premio aziendale, il pagamento del CRISS (circa 81,7 euro ad ettaro) non viene più erogato (vedi tabella a lato).
Accesso alla riserva
Le regole per l’accesso alla riserva rimarranno sostanzialmente identiche a quelle attuali. Precisamente priorità a giovani e nuovi agri coltori, a cui seguono le zone montane, le zone svantaggiate, gli aventi diritto da deci sioni giudiziarie e i soggetti aderenti a piani di ristrutturazione e sviluppo. La dimensione minima per richiede l’accesso alla riserva sarà pari a 1 ettaro e sarà introdotto un vincolo al trasferimento dei titoli assegnati dalla riserva pari a 3 anni. Per i titoli senza terra trasferiti in affitto sarà applicata una trattenuta.
Condizionalità
Così come nell’attuale, anche nella prossima
(Eco) in parziale sostituzione del Greening
PREMIARE LE AZIENDE PIÙ SOSTENIBILI
valore soglia indentificato dal terzo quartile, ma lo riducono del 20% o ancora hanno valori DDD che passano dal quarto al terzo quartile con una riduzione di almeno il 10%. Al secondo livello sono ammessi solo gli allevamenti bovini da car ne, latte o duplice attitudine e i suini con alleva mento semibrado, che aderiscono al sistema di
certificazione volontario SQNBA impegnandosi al pascolamento dei capi, con il rispetto degli impegni del relativo disciplinare. L’Eco-2 riguar da invece le superfici occupate da colture per manenti (legnose agrarie) e altre specie arboree e premia, tra gli altri, chi non effettua diserbo chimico e chi durante tutto l’anno gestisce la
AZIENDE
Inferiore a 0,5 ettari
IMPORTO
Nessun pagamento
Fino a 14 ettari 81,7 euro/ha
Da 14 ettari fino a 50 ettari 81,7 euro/ha per i primi 14 ettari
Maggiore di 50 ettari
programmazione sarà obbligatorio rispettare i parametri della condizionalità, che diventerà “rafforzata”. Ciò significa che gli agricoltori dovranno rispettare impegni più ampi e strin genti per ricevere il pagamento di base che, tra l’altro, diminuirà rispetto al precedente. Verrà inoltre introdotta la condizionalità sociale, vale a dire il rispetto delle norme fondamentali in tema di condizioni di lavoro e di occupazione dei lavoratori agricoli e di sicurezza e salute sul lavoro da parte dei beneficiari dei pagamenti diretti con riduzione o esclusione del premio PAC nel caso di mancato rispetto di tali norme.
Premio giovani
Così come la precedente, anche la nuova PAC ha l’obiettivo di premiare i giovani agricoltori,
copertura vegetale erbacea solo mediante opera zioni meccaniche di sfalcio, trinciatura sfibratura della vegetazione erbacea. L’Eco-3 ha l’obiettivo di salvaguardare il valore storico e paesaggistico degli oliveti, mentre l’Eco-4 vuole incentivare l’introduzione in avvicendamento di colture le guminose e foraggere nell’ottica di compensare le emissioni di CO2. L’Eco-5, infine, contiene misure specifiche per gli impollinatori che nelle superfici a seminativo e nelle coltivazioni arboree, non eseguono sfalcio, asportazione, trinciatura o sfibratura delle piante di interesse apistico su tutte le coltivazioni arboree e dei seminativi, dalla germinazione a fine fioritura. [F.R.].
Nessun pagamento
individuati come quelli sotto i 40 anni di età. Lo farà attraverso un pagamento annuale per i primi 90 ettari di circa 87 euro ad ettaro, con il pagamento solo per i primi 5 anni dall’aper tura dell’azienda o dalla presentazione della domanda e con l’obbligo di avere adeguati requisiti (ancora da definire) di formazione o competenze. Per i soggetti con premi giovani nella precedente programmazione, gli stessi
AGLI AGRICOLTORI
verranno pagati per gli anni rimanenti con il nuovo importo. Quella che sta per entrare in vigore è dunque una nuova PAC nella quale la diminuzione dei contributi di base può essere compensata dal comportamento virtuoso delle aziende che dovranno essere sempre più atten te, tra le altre cose, a sostenibilità, benessere ambientale, sicurezza sul lavoro e formazione dei propri addetti.
GESTIONE DEL RISCHIO
Come funziona il Fondo di Mutualità Nazionale
L’Italia ha deciso di integrare gli strumenti di gestione del rischio già presenti istituendo il Fondo di Mu tualità Nazionale finanziato con il 3% dalla quota nazionale destinata ai pagamenti diretti e cofinanziata da risorse provenienti dallo sviluppo rurale. Tutti i soggetti percettori dei pagamenti diretti PAC subiranno dal 2023 un 3% di prelievo e tutti questi soggetti beneficeranno del Fondo in caso di eventi catastrofali. Questo 3% sarà versato nel Fondo di nuova istituzione e ciò varrà 105 milioni annui, ovvero il 30% del totale, a cui si affiancherà una quota pubblica, pari al 70%.
Il Fondo copre gli eventi catastrofali (gelo o brina, siccità, alluvione) che determinino perdite superiori a una soglia minima del 20% della produzione media annua dell’agricoltore nel triennio prece dente o della sua produzione media triennale calcolata sui cinque anni precedenti (escludendo l’anno con la produzione più bassa e quello con la produzione più elevata).
Il tasso di sostegno potrà avere una soglia massima di contributo pari al 70% del valore del danno, che potrebbe variare sulla base di un meccanismo di premialità che favorisce chi ricorre ad assicurazioni age volate e altri strumenti mutualistici, incentivando così gli agricoltori ad abbracciare la cultura della gestione del rischio. Si attende quindi l’approvazione definitiva del Piano Strategico Nazionale da parte della Com missione EU, con successiva produzione normativa nazionale, che andrà a definire con maggiore dettaglio le soglie di aiuto e le modalità di accesso al fondo in caso di eventi calamitosi. Maggiori informazioni sui prossimi numeri de L’Agricoltore cuneese e negli uffici Confagricoltura.
Fauna, si vada oltre il “de minimis” per i risarcimenti
IN CRESCITA I DANNI PROVOCATI DAI SELVATICI ALLE AZIENDE AGRICOLE. TIMORI PER LA SICUREZZA PUBBLICA“La cronaca quo tidiana locale ci consegna in numerevoli esempi di pro liferazione incontrollata della fauna selvatica, con cinghiali che scorrazzano indisturbati sui viali cen trali delle nostre cittadine e sulle arterie extraurbane o di lupi che con i loro at tacchi colpiscono mandrie e greggi non più soltanto
in zone pedemontane o collinari, ma anche in pianura. Tutto questo non è più tollerabile perché si traduce in gravi rischi all’incolumità dei cittadini e in danni molto ingenti alle aziende agricole”. Confagricoltura Cuneo torna a denunciare con forza l’insostenibilità della presenza fuori controllo di selvatici in provincia e, in
generale, su tutto il terri torio piemontese. I problemi sono di varia natura e ben noti, ma a mancare sono delle solu zioni concrete. Tutto que sto mentre sul territorio continua ad incombere il rischio reale di espansione della Peste Suina Africana. “Il vaso è colmo e lo è da un pezzo ormai – attacca il presidente di Confagri
BANDO REGIONALE
Contributi per misure di difesa del bestiame dai lupi
La Regione Piemonte ha aperto il bando Psr n. 2/2022 che concede contributi per la difesa del bestiame e il risarcimento dei danni causati dalle predazioni da grandi carnivori al patrimonio zootecnico piemontese, tramite l’attuazione di misure di prevenzione quali: A) recinzioni per il ricovero notturno dimensionate in relazione al numero di capi secondo una delle tipologie descritte all’art. 8 di cui all’allegato 1 della DGR n. n. 19-3033 del 26 marzo2021 o provve dere alla stabulazione notturna degli animali; B) almeno due cani da guardiania dellle razze: Cane da pastore Maremmano-Abruzzese, Cane da montagna dei Pirenei); C) custodia degli animali da parte dell’allevatore, della famiglia o di suo personale o recinzioni per l’intera area di pascolamento; D) dissuasori faunistici che rilevano l’avvicinamento di animali e persone alle zone di ricovero/pascolo. Gli allevatori per poter accedere all’aiuto per la prevenzione devono obbligatoriamente assi curare la prescrizione di cui alla lett. C) e devono aver messo in atto almeno uno dei sistemi di difesa di cui alle lett. A) o B). Gli allevatori devono impegnarsi, in caso di controllo in loco, a dimostrare il possesso dei sistemi di prevenzione adottati o documentazione relativa. L’am montare del premio non potrà comunque superare il tetto massimo di 3.000 euro e potrà subire delle riduzioni. Le domande dovranno essere presentate sul sistema Siap – applicativo Nembo entro il prossimo 7 dicembre. Gli uffici di Confagricoltura sono a disposizione
coltura Cuneo, Enrico Allasia –; il numero complessivo di cinghiali abbattuti in Piemonte a fi ne ottobre per contrastare la PSA supera di poco le 10mila unità, un numero ben inferiore ai 55mila che si è data la Regione da abbattere entro l’anno e, intanto, tra gli allevatori cresce la paura. Vanno ri cercate con urgenza tutte le soluzioni praticabili per arginare un’emergenza che non è risolta, anzi con il passare del tempo diventa più seria. Se non vogliamo mettere a re pentaglio il futuro della filiera suinicola provinciale e regionale occorre agire con maggiore determina zione”.
Ora che il nuovo ministro Agricoltura e della Sovra nità alimentare, Francesco Lollobrigida, si è insediato alla guida del dicastero,
Confagricoltura Cuneo auspica un sempre mag gior confronto sull’annoso tema dei danni provocati dalla fauna selvatica alle coltivazioni e agli alleva menti: “Oltre a rivedere, come detto più volte, la legge 157/92 che tutela la fauna selvatica e disci plina l’attività venatoria in Italia, occorre andare oltre il regime del de mi nimis sugli aiuti di Stato nell’ambito del sistema di indennizzi alle imprese con tutti i limiti da esso imposti.
Gli agricoltori che subi scono dei danni provo cati da selvatici hanno il sacrosanto diritto ad ottenere un risarcimento pieno di quanto perso e in tempi consoni: troppa l’attesa media di 2-3 anni per la liquidazione da par te di ATC e CA”, conclude Allasia.
Cinghiali sempre più liberi di scorrazzareL’INVITO DI CONFAGRI È A GARANTIRE IL PIÙ AMPIO USO DELLE RISORSE EUROPEE
PSR, rischio disimpegno per i progetti già approvati
A CAUSA DEI RINCARI DELLE MATERIE PRIME E DELLA SCARSA LIQUIDITÀ LE AZIENDE SONO IN DIFFICOLTÀ
Confagricoltura Pie monte, pur apprez zando l’impegno della Regione Piemonte finalizzato a ampliare la platea dei beneficiari delle misure Psr di sostegno agli investimenti strutturali attraverso gli scorrimenti delle graduatorie dei relativi bandi, ha già manifestato da tempo la forte preoccupazione che i progetti di ammoderna mento e miglioramento presentati recentemente dalle aziende agricole non vengano realizzati nella loro interezza a causa dei forti rincari dei materiali da costruzione.
Per questo Confagricoltura invita la Regione a man tenere alta l’attenzione affinchè sia garantito il più ampio utilizzo delle risorse europee da parte delle imprese agricole, anche rendendo meno restrittive le percentuali di realizzazione dei progetti sia in termini di spesa sostenuta sia in termini di investi
menti portati a termine, senza incorrere nella revo ca del finanziamento.
“Nonostante l’approva zione di molte iniziative di investimento aziendale, a causa degli aumenti delle materie prime e della sem pre più ridotta liquidità delle aziende - dichiarano da Confagricoltura Piemonte - si corre il concreto rischio che i lavori non vengano poi realizzati o eseguiti solo in parte, determinando l’ap plicazione di forti penalità e di conseguenza il suc cessivo disimpegno delle risorse non spese e la loro restituzione a Bruxelles. Di fronte a questo, per ora, ipotetico, ma non auspi cabile, scenario invitiamo dunque la Regione a mo nitorare attentamente lo stato di avanzamento dei lavori e soprattutto a ren dere più elastiche le regole di decadimento dei pro getti qualora questi ultimi non venissero realizzati in maniera perfettamente aderente a quanto appro vato con l’ammissibilità a
finanziamento. “Siamo fiduciosi - conclu de l’organizzazione - che la Regione farà del suo meglio per non lasciarsi sfuggire risorse finanziarie fondamentali al rilancio del comparto agricolo e per sostenere quelle azien de che hanno necessità di continuare a programmare il loro futuro, ancor più in un momento come l’attua le che le vede strette nella
morsa di costi di produzio ne ed energetici in rialzo e generalizzate difficoltà di mercato”.
Primi segnali dalla Regione
Un primo segnale di at tenzione importante si è avuto nelle scorse setti mane quando la Regione Piemonte ha deciso di incrementare la dotazio ne finanziaria sul bando 4.1.1, grazie all’utilizzo
delle economie originate dai bandi precedenti, da aiuti di Stato regionali non utilizzati e dalla dotazione finanziaria residua dello stesso bando 2021, il tutto per un ammontare complessivo di oltre 16 milioni di euro, che si sono aggiunte allo stanziamen to iniziale di 28 milioni di euro. Grazie a queste nuove risorse sarà possi bile avviare all’istruttoria i progetti di investimento di 180 aziende, molte in provincia di Cuneo, che avevano presentato domanda di contributo lo scorso anno ed erano risultate ammissibili, ma non finanziabili per caren za di fondi.
PRIMO INCONTRO
Sostenibilità, lavoro e energia sono i tre temi principali attorno a cui si sviluppano le prio rità di Confagricoltura che il presidente, Massimiliano Giansanti, ha esposto durante l’incontro di venerdì 12 novembre a Palazzo Chigi al Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni. La prima urgenza su cui la Confederazione chiede particolare attenzione da parte del Gover no riguarda la tutela della liquidità delle imprese agricole, dato che le imprese necessitano di essere poste nelle condizioni di far fronte agli impegni finanziari assunti anche attraverso moratorie, misure di garanzia pubblica rafforzate e la possibilità di rinegoziazione dei prestiti, soprattutto dopo mesi durissimi di emergenze e rincari energetici. Unitamente a questo primario intervento, Confagricoltura ha posto l’accento sulla necessità di intervenire sul versante lavoristico approntando una riduzione del cuneo fiscale, modificando le regole sui flussi in entrata di lavoratori dall’estero e garantendo incentivi all’occupazione, data la cronica carenza di manodopera che coinvolge il settore primario. Il documento consegnato al Governo contiene, infine, le richieste di Confagricoltura di soste nere il settore primario nel processo di transizione ecologica ed energetica, ponendo particola re attenzione all’innovazione tecnologica e digitale.
Le richieste di Confagricoltura al presidente Giorgia Meloni
La Commissione europea pre senterà a breve la proposta per un “Regolamento del Par lamento europeo e del Consiglio sugli imballaggi e i rifiuti di imbal laggio”. Tra i contenuti, la revisio ne, al rialzo, degli obblighi comu nitari vincolanti per il contenuto minimo di materiale riciclato, il divieto di immissione di imballaggi non riciclati al 2030, nuovi adem pimenti legati all’etichettatura nonché l’istituzione obbligatoria di sistemi di deposito cauzionale per contenitori monouso. “La nuova normativa imballaggi dell’Unione Europea rischia di penalizzare le imprese agricole” denuncia Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo. Il Regolamento prevede infatti delle restrizioni sia per le cassette di plastica per frutta e verdura sia per il polistirene espanso che potrebbe portare delle difficoltà anche nel sistema di deposito su cauzione, detto drs (deposit and return systems) non tanto per quanto riguarda le bottiglie di plastica dato che vino, latte e caseari sono in gran parte esonerati, quanto il drs per i con tenitori in metallo fino a 3 litri.
Imballaggi, preoccupa la proposta europea
RESTRIZIONI PER LE CASSETTE DI PLASTICA
E INTRODUZIONE DI ETICHETTE COMPOSTABILI
Anna Pellegrino“Per quanto riguarda l’etichetta tura, non preoccupa la richiesta di apporre delle nuove informa zioni obbligatorie, in quanto in Italia quest’obbligo sarà già in vigore dal 1° gennaio 2023 e Confagricoltura ha intenzione di organizzare a breve un webinar informativo sul tema a favore degli associati in collaborazione con Conai – continua Abellonio -. Allarmante però è l’ipotesi di estensione di richiesta di compo stabilità, non soltanto ai sacchetti in plastica leggera, ma alle eti chette da apporre sulla frutta: una
novità che potrebbe determinare ricadute sulle imprese che vendo no prodotti ortofrutticoli e anche su importatori e distributori che saranno chiamati a verificare una serie di informazioni tecniche con un onere gestionale non indiffe rente”. Infine, da approfondire la tematica della quantità di rifiuti di imbal laggio biodegradabili sottoposti a trattamento aerobico o anae robico che potrà essere utilizzata sul terreno: dovranno essere ana lizzati con attenzione i parametri che verranno definiti affinché tale
Cassette in plastica per la frutta nel mirino
materiale sia considerato come utile per apportare benefici all’agricoltura.
In breve, un approfondimento sui principali temi del nuovo regola mento.
Obiettivi riciclaggio
La bozza di Regolamento della Commissione europea prevede un obiettivo generale di riciclaggio per il 2025 del 65% di tutti gli imballaggi in peso, con i minimi individuali per categoria (25% per il legno, 50% per la plastica e alluminio, 70% per vetro e metalli ferrosi, e 75% per carta e carto ne). La quantità di rifiuti di imbal laggio biodegradabili sottoposti a trattamento aerobico o ana erobico può essere conteggiata come riciclata se tale trattamento genera compost, digestato o altro output con una quantità simile di contenuto riciclato rispetto all’input, che sarà utilizzato come prodotto, materiale o sostanza ri ciclata. Nel caso in cui l’output sia utilizzato sul terreno, è conside rato riciclato solo se tale utilizzo comporta benefici per l’agricoltura o un miglioramento ecologico.
Contenuto minimo di materiale riciclato
La bozza della Commissione prevede obiettivi vincolanti più elevati per il contenuto minimo di materiale riciclato: 50% per le bottiglie monouso e 45% per gli altri imballaggi entro il 2030, per arrivare al 65% in entrambi i casi entro il 2040. Le cifre rispettive per gli imballaggi in plastica “sen
sibili al contatto” sono rispettiva mente del 25% e del 50%.
Misure riduzione rifiuti
Per ridurre i rifiuti complessivi, la proposta di Regolamento sug gerisce che tutti gli imballaggi immessi sul mercato a partire dal 2030 dovranno essere riciclabili. Potrebbe, pertanto, generarsi una criticità relativa alle cassette in plastica utilizzate per la vendita di frutta e verdura.
Etichettatura
Al fine di facilitare la selezione da parte dei consumatori, la bozza della Commissione prevede che
gli imballaggi dovranno essere contrassegnati da un’etichetta contenente informazioni sulla loro composizione e sulla loro riutiliz zabilità, compresa la disponibilità di un sistema per il riutilizzo e di punti di raccolta.
Prevenzione dei rifiuti da imballaggio e sistemi di riutilizzo
Vengono previsti obiettivi di pre venzione dei rifiuti, con l’obbligo per gli Stati membri di “ridurre i rifiuti di imballaggio prodotti pro capite” del 5% entro il 2030, del 10% entro il 2035 e del 15% entro il 2040. Questo obiettivo
può essere raggiunto in parte “promuovendo la creazione e il funzionamento efficace dei siste mi di riutilizzo”.
Plastica compostabile È necessario stabilire regole chiare sugli imballaggi compostabili, che impongano l’uso di tali materiali, in particolare della plastica, solo quando il loro utilizzo comporta un chiaro beneficio per l’ambien te o la salute umana. La bozza di Regolamento stabilisce che, ad esempio, le etichette adesive attaccate a frutta e verdura e i sacchetti di plastica “molto legge ri” dovranno essere compostabili
in impianti industriali di compo staggio entro due anni dall’en trata in vigore del Regolamento.
Sistemi di deposito cauzionale entro il 2028
Entro il 1° gennaio 2028, gli Sta ti membri dovranno istituire per le bottiglie in plastica monouso e i contenitori in metallo monouso con capacità fino a 3 litri un sistema di deposito cauzionale. Sono esclusi da quest’obbligo i contenitori monouso che conten gono vino, bevande alcoliche, il latte e tutti i prodotti lattiero-ca seari.
Vendita con ritiro in azienda previa ordinazione. Spedizioni in Italia e all’estero (UE) da valutarsi in base al quantitativo ordinato.
Sono state ricevute in queste settimane dalle aziende agricole le prime fatture elettroniche emesse dal GSE, che adde bita ai produttori di energia fotovoltaica la differenza sul prezzo dell’energia già corrisposto, in attuazione della previsione contenuta in materia di extra-profitti dall’art. 15bis d.l. 4/2022. Confagricoltura ha sotto lineato che, nella maggio ranza dei casi, le imprese agricole, già alle prese con i rincari registrati nel corso
Extra-profitti fotovoltaico la Confagricoltura ricorre
SFORZO MASSIMO PER OTTENENRE L’ANNULLAMENTO DI UNA MISURA DI DUBBIA LEGITTIMITÀ SECONDO L’ASSOCIAZIONEdell’anno e con le gravi conseguenze derivanti dalla siccità, non abbiano a disposizione tali somme. È in corso un’interlocuzione con il GSE per ottenere una dilazione del termine di pagamento, con l’ulteriore possibilità di rateizzare le
somme dovute.
In aggiunta permangono incertezze dal punto di vista fiscale, senza chiari menti né dal Ministero né dall’Agenzia delle Entrate (poichè le fatture ricevute dal GSE sono rilevate negli acquisti, le stesse non do
vrebbero incidere sull’am montare dei corrispettivi con la conseguenza che le imprese agricole corrono il serio rischio di essere tassate su profitti che non hanno maturato).
Confagricoltura ricorda come nei confronti della
delibera ARERA attuativa dell’art. 15bis d.l. 4/2022 penda un giudizio promos so, da Confagricoltura e numerosi soci, dinanzi al TAR Lombardia, con udienza fissata per fine novembre 2022. Considerato il giudi zio pendente e le numerose incertezze che ancora ca ratterizzano la misura, lo sforzo di Confagricoltura è massimo per ottenere l’an nullamento di una misura di dubbia legittimità e, nell’at tesa, sia disposta la postici pazione del pagamento.
Agroenergie e forestazione al centro della fiera Ecomondo
SUCCESSO PER IL DOPPIO CONVEGNO ORGANIZZATO DA CONFAGRI A RIMINI. PER IL PIEMONTE HA PARTECIPATO IL PRESIDENTE ALLASIASi è tenuta dall’8 all’11 novembre a Rimini la 25a edizione di Ecomondo 2022, la manifestazione fieristica leader in Europa per la green economy. Confagricoltura Pie monte con il presidente Enrico Allasia in veste di presidente della FNP Risorse Boschive ha partecipato attivamente alla manifestazione che rappresenta una vera e propria community, che deve la sua unicità all’intreccio virtuoso tra
il business della parte espositiva e le relazioni istituzionali. Grande affluenza di visitatori allo stand di Confagricoltura in cui si sono svolti una serie di incontri programmati sulle agro energie, sulla sostenibilità, sulla forestazione delle aree urbane, periurbane e rurali, e sullo sviluppo delle aree interne, con una attenzione particolare al carbon farming.
Due sono stati i convegni organizzati da
Confagricoltura che hanno visto una notevole affluenza. Nel primo dal titolo “Farm to fork 2.0: filiere agroalimentari rigenerative, food security, competitività economica”, si è discus so dell’importanza che la sicurezza alimentare e la sostenibilità rivestono nelle strategie produttive agricole e agroalimentari di oggi. Il convegno ha previsto una tavola rotonda che ha visto la partecipazione dei presidenti di Confagricoltura, Federalimentare, Agrofarma, Assofertilizzanti e Assobiotec.
Il secondo “Nuove frontiere per le filiere fore stali: policy e governance per dare valore ad una risorsa strategica per il nostro Paese”. Si è fatto il punto sulle recenti novità del comparto, a partire dalla pubblicazione della Strategia forestale europea e di quella italiana.
“Agricoltura femminile singolare” un libro consigliato
CON DODICI STORIE DEBORAH PIOVAN IMPRENDITRICE AGRICOLA E DIVULGATRICE RACCONTA COSA C’È DIETRO AL CIBO di Anna Pellegrino DEBORAH PIOVANIl suo testo viene definito come un viaggio dietro le quinte del percorso che porta al cibo: cosa vuole raccontare?
tagoniste. L’obiettivo finale è anche quello di fornire dei ruoli a bambine e ragazze, ma an che a bambini e ragazzi: dobbiamo abituarci a vedere la componente femminile come mem bro attivo e paritetico del mondo del lavoro e della società.
E perché donne da tutto il mondo?
Èdisponibile il primo libro di Deborah Piovan, imprenditrice agricola che, oltre all’impegno nell’associazionismo agricolo, come presidente della Federazione nazionale proteoleaginose di Confagricoltura, si occupa di divulgazione delle tematiche re lative all’innovazione nel settore agricolo, in particolare dell’accettazione da parte della so cietà delle biotecnologie per il miglioramento genetico.
Il libro è stato presentato per la prima volta nell’ambito dell’evento “Sostenibilità Incrociate”, tenutosi durante la Fiera Internazionale del tartufo ad Alba, nel mese di ottobre. Ne parliamo con l’autrice: una bella esperienza?
“Sicuramente è stata una grande emozione avere, per la prima volta, la possibilità di rac contare al pubblico il perché di questo lavoro. In particolare, mi ha colpito il titolo dell’in contro ‘Sostenibilità incrociate’: l’ho trovato estremamente indovinato, geniale, perché è proprio dall’incontro delle diverse esigenze e delle varie sostenibilità che possono giungere le risposte e la spinta della società ad accetta re l’innovazione”.
“L’idea nasce dalla volontà di raccogliere delle testimonianze che raccontino che cos’è l’agricoltura e che cosa c’è dietro la produ zione di cibo. Il lavoro degli agricoltori e delle agricoltrici, ma anche di chi fa ricerca o di chi racconta con il giornalismo scientifico e di settore o di chi lavora per far crescere l’agri coltura e le società dei Paesi in via di sviluppo. In questo libro voglio raccontare come tutta la produzione del cibo abbia un bisogno con tinuo di attenzione all’innovazione, sperando di aiutare le persone a vincere alcune delle paure che le frenano quando devono scegliere se usare o meno un’innovazione nel campo della produzione del cibo e dell’agricoltura. Lo faccio attraverso le storie di dodici donne, che si occupano a vario titolo di ricerca e agricol tura e che ci ricordano come in un mondo in continuo cambiamento sia sbagliato fermarsi e smettere di innovare”.
Dodici racconti che di ricerca e agricoltura, le protagoniste sono solo donne?
“Sono tutte donne perché voglio riequilibrare il racconto di quella che è l’attività dell’agri coltura, solitamente narrata tramite archetipi maschili. Mi piace l’idea di raccontare dei modelli, spero che ogni lettore e lettrice trovi dentro di sé un pezzetto di ciascuna delle pro
“Perché mi piace raccontare una componente variegata di quello che è l’agricoltura sul pia neta, visto che siamo così interconnessi: l’agri coltura italiana stessa dipende da importazioni che provengono da altri paesi, esportiamo in altri paesi, tutto ciò che noi facciamo qui in Italia o in Europa ha influenza su altri Paesi”. Un libro che racconta di innovazione sotto tanti punti di vista, si parla anche di editing genetico, biotecnologie, OGM?
“Nel libro ne parlo perché sono una compo nente importante delle innovazioni che oggi potremmo avere a disposizione; ne discuto, ad esempio, con Anna Meldolesi, tra le altre cose autrice di uno dei libri più importanti sugli OGM e sulla loro storia, con Vittoria Brambilla, ricercatrice che ha messo a punto un riso resi stente ad una malat tia funginea, e con Elena Cattaneo che parla dell’im portanza del finanziamento della ricerca di base.
Presidente Federazione Proteoleaginose di ConfagricolturaBANDO PER INTERVENTI DI BIOSICUREZZA NEGLI ALLEVAMENTI SUINICOLI
La Regione Piemonte ha aperto un bando del Psr specificamente dedicato alle aziende suinicole con più di 10 UBA, con cui vengono sostenuti tutti gli investimenti previsti dal decreto del ministero della Salute del 28 giugno 2022 che accrescono la biosicurezza negli allevamenti anche al fine di contrastare la diffusione della Peste suina africana (Psa).
Il bando, che rimarrà attivo fino al prossimo 20 dicembre, concede un contributo per la realizzazione dei seguenti interventi:
- Installazione recinzioni a prova di bestiame attorno ai locali in cui sono allevati i suini e agli edifici in cui sono stoccati mangimi e lettiere;
- Adeguamento ai criteri di biosicurezza raf forzata delle strutture di allevamento e delle zone filtro all’ingresso delle stesse, oltre che i varchi carrabili di accesso all’area di alle vamento, le aree di carico degli animali e le piazzole di disinfezione dei mezzi;
- Realizzazione di box di quarantena per i capi di nuova introduzione;
- Acquisto di attrezzature per la pulizia e la disinfezione dei locali e delle attrezzature zootecniche, per lo stoccaggio sicuro degli animali morti e dei sottoprodotti di origine animale in attesa di smaltimento, nonché di cartellonistica, ad uso interno ed esterno,
che illustri le norme di biosicurezza in alle vamento.
La dotazione finanziaria del bando è pari a 5,4 milioni di euro. Il contributo massimo erogabile è stato fissato a 100 mila euro per ciascuna domanda ammessa, con una percentuale pari all’80% della spesa sostenuta Possono essere presentate più domande di adesione purché relative ad allevamenti di stinti (ovvero con codici azienda zootecnica diversi). Non è prevista una soglia minima di spesa.
Dal momento che si tratta di un intervento emergenziale, sono ammissibili anche le spe se già sostenute dalle imprese nel periodo che va dal 7 gennaio di quest’anno (data di notifica della presenza della malattia in Piemonte) fino alla presentazione della do manda di adesione al bando.Viene data pri orità agli allevamenti in ambiente confinato e agli allevamenti localizzati nelle zone di restrizione II (c.d. area infetta) e I (c.d. area di sorveglianza) definite dal Regolamento (UE) 2021/605 e smi.
Per informazioni e per la presentazione delle domande rivolgersi agli uffici di Confagricol tura Cuneo.
NOVITÀ SULLA NORMATIVA ANTINCENDIO
Tre nuovi decreti del Ministero dell’Interno hanno introdotto, a partire dal 25 settembre 2022, sostanziali modifiche al quadro normativo sulla prevenzione incendi. 1 - Il decreto 1/9/2021 “Controlli”, entrato in vigore il 25 settembre, riguarda i criteri in base ai quali eseguire e registrare gli interventi di manutenzione e di controllo sugli impianti, le attrezzature e gli altri sistemi di sicurezza antincendio. 2 - Il decreto GSA 02/09/2021 “Criteri per la gestione dei luoghi di lavoro in esercizio ed in emergenza e caratteristiche dello specifico servizio di prevenzione e protezione antincendio”, in vigore dal 4 ottobre, contiene le misure che il datore di lavoro deve adottare per la gestione della sicurezza antincendio, in esercizio e in emergenza, nei luoghi di lavoro. È anche inserito uno specifico capitolo sull’informazione e sulla formazione che devono ricevere tutti i lavoratori, la designazione degli addetti al servizio antincendio, i corsi specifici di formazione e aggiornamento; il piano di emergenza obbligatorio, etc. 3 - Il decreto “Mini-Codice”, in vigore dal 29 ottobre 2022, introduce, con l’Allegato I, criteri semplificati per la valutazione del rischio di incendio ed indica le misure di prevenzio ne, protezione e gestione antincendio da adottare nei luoghi di lavoro a basso rischio d’incendio. Gli uffici di Confagricoltura Cuneo sono a disposizione per informazioni e predisporre i documenti eventualmente richiesti.
DICHIARAZIONE DEI REDDITI
2022: ECCO QUAL È LA DOCUMENTAZIONE NECESSARIA
La Dichiarazione dei Redditi va presentata dai contribuenti obbligati alla trasmissione o da coloro che intendono portare a deduzione e a detrazione ai fini Irpef sui redditi le spese sostenu te nell’anno di riferimento della dichiarazione.
È stato pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale il Decreto con cui il Ministero della transizione ecologica intende sostenere, con una dotazione di 1.730,4 milioni di euro, la produzione di biome tano immesso nella rete del gas naturale e prodotto da impianti di nuova realizzazione alimentati da matrici agricole e da rifiuti organici o da impianti per elettri cità da biogas agricolo oggetto di riconversione.
Il CAF Confagricoltura Cuneo è a disposizione per la compilazione e l’invio dei modelli 730 e UNICO. Per tutte le pratiche (anche per i precompilati) il CAF verifica i dati della dichiarazione dei redditi, im pegnandosi a conservare la docu
del coniuge e dei famigliari a carico;
- CU 2022 relativo a somme per cepite nell’anno 2021;
- Assegni periodici corrisposti al coniuge;
- Copia Mod. 730 o UNICO anno 2021 (se non redatta presso i nostri uffici);
- Atti notarili relativi a vendite e/o acquisti di terreni o fabbricati anno 2021;
Possono accedere agli incentivi gli impianti per i quali gli in terventi non sono stati avviati prima della pubblicazione della graduatoria e che completano la realizzazione delle opere ammes se a finanziamento ed entrano in esercizio entro il 30 giugno 2026. Il Ministero precisa che gli interventi si intendono avviati al momento dell’assunzione della prima attività che rende un inve stimento irreversibile, quale, ad
- Contratti di affitto per fabbricati locati e relativi estremi di registrazione;
- Ricevute di versamento premi assicurazione sulla vita o contro infortuni anno 2021;
- Ricevute di pagamento dei contributi previdenziali ed as sistenziali, nonché i versamenti dei contributi per la previdenza complementare;
- Mod. RAD per coloro che pos siedono azioni (dividendi) e che non hanno optato per la ritenuta alla fonte;
esempio, quella relativa all’ordine delle attrezzature o all’avvio dei lavori di costruzione. L’acquisto di terreni e le opere propedeutiche quali l’ottenimento di permessi e lo svolgimento di studi prelimina ri di fattibilità non sono da consi derarsi come avvio dei lavori. L’incentivo consiste in un con tributo in conto capitale pari al 40% delle spese ammissibili e in una tariffa incentivante applicata alla produzione netta di biome
- Certificazioni relative a colla borazioni o gettoni di presenze anno 2021;
buti previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza per sonale o familiare anno 2021 (badanti, colf);
- Attestati di versamento degli ac conti d’imposta (Md. F24) esegui ti direttamente dal contribuente anno 2021;
- Per le spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio: ricevute dei bonifici bancari, quie tanze di pagamento degli oneri di urbanizzazione, attestati di versamento delle ritenute operate dal condominio sui compensi dei professionisti, nonché le quietan ze rilasciate dal condominio atte stante il pagamento delle spese imputate al singolo condomino;
tano, per una durata di quindici anni, erogata dalla data di entra ta in esercizio dell’impianto. Sono considerate spese ammis sibili: a) i costi di realizzazione ed efficientamento dell’impianto quali le infrastrutture e i mac chinari necessari per la gestione della biomassa e del processo di digestione anaerobica, per lo stoccaggio del digestato, la realizzazione dell’impianto di purificazione del biogas, la trasformazione, compressione e conservazione del biometano e della CO2, la realizzazione degli impianti e delle apparecchiature per l’autoconsumo aziendale del biometano; b) le attrezzature di monitoraggio e ossidazione del
- La ricevuta postale della rac comandata con la quale è stata trasmessa al Centro Servizio delle Imposte Dirette e Indirette com petente la comunicazione della data di inizio lavori limitatamente ai lavori iniziati prima del 14 maggio 2011;
- Copia fatture e pagamenti effet tuati per sistemazioni aree verdi.
- Per le spese sostenute per Superbonus 110% copia bonifici effettuati, fatture, asseverazione costi e attestazione energetica,
scheda informativa intervento eseguito, abilitazioni amministra tive, attestato APE, comunicazio ne ENEA.
- Bonus Facciate 90% copia bonifici effettuati, fatture emesse an no 2021 da chi ha prestato lavori, asseverazioni tecnico abilitato, attestato qualificazione energe tica APE, quietanze pagamenti urbanizzazione, comunicazione ENEA,
- Calcolo IMU dovuta per il 2021, se non effettuato presso i nostri uffici.
biometano, dei gas di scarico e di monitoraggio delle emissioni fug gitive; c) i costi di connessione alla rete del gas naturale; d) i co sti per l’acquisto o acquisizione di programmi informatici funzionali alla gestione dell’impianto; e) le spese di progettazione, direzione lavori, collaudo, consulenze, studi di fattibilità, acquisto di brevetti e licenze, connessi alla realizzazio ne dei sopraindicati investimenti, nella misura massima comples siva del 12% della spesa totale ammissibile; f) i costi per la fase di compostaggio del digestato. Gli uffici tecnici di Confagricoltura sono a disposizione per ulteriori approfondimenti.
Alla dichiarazione deve essere allegata copia della documenta zione, che dovrà essere conser vata in originale dal contribuente per tutto il periodo entro il quale l’amministrazione ha facoltà di richiederla e cioè, per la dichia razione di quest’anno, fino al 31 dicembre 2027.
Il contribuente deve, inoltre, presentare al CAF la scheda per la scelta dell’8 per mille, del 5 per mille e del 2 per mille (Mod. 730-1), anche se non espressa la scelta.
Per maggiori informazioni contattare l’ufficio CAF Confagricoltura nella propria zona di riferimento.
PSR INTEGRAZIONE SULLE MISURE AGRO-CLIMATICO-AMBIENTALI E AGRICOLTURA BIOLOGICA
L’assessorato all’Agricoltura e Cibo della Regione Piemonte ha assegnato 2,5 milioni di euro complessivi ad integrazione del le risorse finanziarie dei bandi 2022 del Programma di sviluppo rurale 2014-2022 relativi alle misure agro climatico ambientali e agricoltura biologica. Con questa ulteriore dotazio ne finanziaria si garantisce il sostegno alle aziende agricole piemontesi che hanno parteci
pato ai bandi 2022 per inter venti a favore della biodiversità nelle risaie, per le tecniche di agricoltura conservativa, per l’allevamento di razze autoctone minacciate di abbandono, per la gestione ecosostenibile dei pascoli e sugli interventi a favore della conversione agli impegni dell’agricoltura biologica, in quanto permetterà la copertura di tutti i beneficiari ammessi in graduatoria della misura del Psr
sull’agroambiente e della mag gioranza dei beneficiari della misura sull’agricoltura biologica.
Le cifre previste sulle varie misure
Nello specifico 2.376.000 euro sono ad integrazione del bando della misura 10 “Impegni agro climatico ambientali”, che ha una dotazione finanziaria di 4,5 milioni di euro; 200.000 euro so no ad integrazione del bando da
2,7 milioni di euro della misura 11.1.1 “Conversione all’agricol tura biologica”.
La presentazione delle domande per entrambi i bandi è scaduta nel mese di giugno 2022 ed
è in corso la definizione delle graduatorie dei soggetti finan ziabili.
Per maggiori informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.
C’È L’OK ALLE GRADUATORIE OCM VINO
L’assessorato all’Agricoltura della Regione Piemonte ha ap provato la graduatoria dei progetti regionali e multiregionali ritenuti idonei al sostegno della misura OCM vino promozione del vino sui mercati dei Paesi terzi per l’annualità 2022 – 2023. La dotazione finanziaria di 8,7 milioni di euro sul bando 2022 interessa quasi 400 aziende agricole piemontesi e 5 consorzi di tutela: Consorzio tutela dell’Asti docg, Consorzio tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Consorzio tutela del Gavi, Consorzio Barbera d’Asti e vini del Monferrato, Consorzio tute la Roero. La graduatoria è sul sito della Regione Piemonte.
QUALITÀ DELL’ARIA: VINCOLI INVERNALI ALLA BRUCIATURA DEI RESIDUI COLTURALI
Bruciare i residui colturali è una pratica da abbandonare, per motivazioni agronomiche, in quanto si distrugge sostanza organica, elemento alla base del la fertilità del suolo, ambientali dato che si produce particolato fine, molto nocivo per la salute dei cittadini, e di sicurezza per ché aumenta il rischio di incendi boschivi.
Dal 2021 (DGR 26 febbraio 2021, n. 9-2916) sono vigenti vincoli rafforzati nel periodo invernale, quando è particolarmente alto il rischio di superamento delle so glie massime di concentrazione delle polveri sottili: - nelle aree di superamento dei valori massimi di particolato
nell’aria (Comuni delle Zone IT0118, IT0119 e IT0120), dal 1 settembre al 15 aprile è vietato bruciare le paglie e le stoppie di riso, mentre dal 15 settembre al 15 aprile è vietato bruciare qualsiasi materiale vegetale, sia erbaceo che arboreo, anche se in piccoli cumuli e/o al di fuori dell’ambito agricolo professionale (es. orti e giardini privati) né è applicabile da parte dei Sindaci alcuna deroga temporanea al divieto.Ad oggi, non è applicabi le nemmeno la deroga prevista per le emergenze fitosanitarie, poiché in Piemonte l’Autorità competente non ha proclamato emergenze fitosanitarie che pre scrivano la bruciatura dei residui
colturali.
- nel resto del territorio regiona le (Comuni della Zona IT0121), il divieto di bruciatura decorre dal 1 novembre al 31 marzo; ai sensi della Legge regionale 1/2019, i Sindaci possono derogare con propria ordinanza per max 30 giorni, anche non continuativi, purchè siano tenuti in debito conto le condizioni meteoclima tiche sfavorevoli e i rischi per la pubblica e privata incolumità e la salute umana, con particolare riferimento al rispetto dei livelli annuali delle polveri sottili, non ché sia preventivamente verifica ta l’assenza della dichiarazione di “stato di massima pericolosità per incendi boschivi”.
MUTUI ISMEA A GIOVANI E DONNE
L’Ismea ha riattivato la possibilità di presentare domande di mutuo agevolato (tasso zero) e contributi a fondo perduto (fino al 35% della spesa per investimenti) da parte di giovani e di donne titolari, o soci in posizione preminente, di imprese agri cole che presentino un progetto di sviluppo con investimenti di natura materiale e immateriale.
Si tratta del regime di aiuto conosciuto come «Più Impresa», per il quale sono disponibili due opzioni:
- Subentro: quando il beneficiario assume la gestione di una azienda agricola attiva da almeno due anni ed esegue operazio ni di investimento per aumentare la competitività e migliorare le prestazioni dal punto di vista ambientale.
- Ampliamento: quando il beneficiario, che ha in gestione una azienda da almeno 2 anni, intende mettere in atto un progetto di sviluppo e affrontare degli investimenti.
Anche gli aiuti sono di due tipi cumulabili tra loro: - Contributi a fondo perduto fino al 35% delle spese ammissibili - Mutuo a tasso zero.
I progetti finanziati possono arrivare a una spesa massima di 1.500.000 euro esclusa IVA e devono essere finalizzati a favorire la competitività, lo sviluppo sostenibile e l’innovazione tecnologica delle PMI agricole condotte da giovani e da donne.
Le domande per l’accesso alle agevolazioni possono essere pre sentate sul portale di Ismea.
VINO - AUTORIZZAZIONI DI NUOVO IMPIANTO, NESSUNA SANZIONE
Il MIPAAF ha diffuso una nota che chiarisce la non applicabilità delle sanzioni previste dalla legge 238/2016 (3 anni di esclusio ne dalle misure dell’OCM Vino e sanzioni fino a 1500 €/ha) in caso di non utilizzo delle autorizzazioni di nuovo impianto per cause di forza maggiore e circostanze eccezionali. La nota è il risultato di un confronto fra Regioni e MIPAAF sollecitato dalla richiesta di Confagricoltura mirata a tutelare i titolari di autorizzazione del 2019 scadute a luglio 2022 che non hanno potuto utilizzarle per cause legate alla situazione geopo litica ed economico-sanitaria contingente. In più è stata ampliata la mancata applicazione delle sanzioni anche alle autorizzazioni in scadenza al 31 dicembre 2022 ovvero anche quelle assegnate nel 2017 e 2018 che erano già state prorogate di 1 o 2 anni. Non dovrà essere presentata nessuna pratica da parte dell’azienda, la Regione provvederà automaticamente al cancellamento dell’autorizzazione entro i termini previsti.
RIVALUTAZIONE PENSIONI 2023 IN ARRIVO GLI AUMENTI ATTESI. CONTATTARE IL PATRONATO ENAPA
Il ministro dell’Economia e delle Finanze Giancarlo Gior getti ha firmato il decreto che dispone a partire dal 1 gennaio 2023 un adeguamento pari a +7,3% delle pensioni. L’aumento, come previsto dalla normativa vigente, è stato calcolato sulla base della va riazione percentuale che si è verificata negli indici dei prezzi al consumo forniti dall’Istat. Va ricordato anche che le pre stazioni interessate dalla riva
lutazione annuale sono quelle memorizzate nel Casellario centrale delle pensioni, anche erogate da enti diversi dall’Inps.
Gli aumenti
In sostanza si dovrebbe trattare di questi aumenti: - per gli assegni delle pensioni minime, di 38 euro mensili netti in più; - per le pensioni da 1000 euro, circa 75 euro mensili netti in più;
- per le pensioni da 2000 euro, circa 100 euro netti in più; - per le pensioni da 2500 euro lordi, circa 111 euro di au mento; - per le pensioni da 4000 euro lordi, circa 150 euro di au mento.
Per il calcolo della pensione e per informazioni riguardo lo stato contributivo, contattare il Patronato ENAPA Confagricoltura più vicino.
In vetrina ad Alba i prodotti DOC e DOCG
SUCCESSO PER “INCONTRIAMOCI IN FIERA” DI
CASCINE PIEMONTESI E CONFAGRICOLTURA di Francesca BragheroGrande successo per la quin ta edizione della mostra mercato “Incontriamoci in Fiera”, organizzata dal consorzio Cascine Piemontesi e Confagricol tura Cuneo, tenutasi come di con sueto ad Alba, nell’area di Piazza Garibaldi e Piazza San Francesco dal 29 ottobre al 1° novembre scorsi, in occasione della 92ª Fiera Internazionale del Tartufo. Tante le aziende consorziate a Ca scine Piemontesi protagoniste del la mostra, che hanno presentato i propri prodotti enogastronomici di qualità proponendone degu stazione e vendita: dalle nocciole Piemonte IGP allo zafferano, dalle farine ai gelati artigianali, dalla verdura e frutta da aziende certi ficate Sqnpi ai prestigiosi vini Doc e Docg del cuneese, come Barolo, Barbaresco, Roero Arneis, Mosca to, Barbera d’Alba e Nebbiolo, ol tre a miele, formaggi, riso e salumi di produzione locale. “Quest’anno abbiamo registrato un’importante presenza di visita tori, anche grazie alla maggiore durata dell’evento, che coincideva con il ponte dei Santi, oltre che ad un clima particolarmente grade vole che ha favorito il passaggio
CUNEO
DURANTE LA MOSTRA MERCATO MOLTO APPREZZATI I MOMENTI DIVULGATIVI NELLO STAND ISTITUZIONALE
di un gran numero di avventori – spiega Fabio Fogliati, re ferente di Incontriamoci in Fiera per Confagricoltura Cuneo, zona di Alba–. Anche la presenza degli stand in due piazze, che teme vamo potesse essere un limite, è stato in realtà qualcosa di posi tivo, che ha spinto le persone a transitare da una piazza all’altra. Le aziende che hanno preso parte alla mostra mercato sono state molto soddisfatte dell’interesse di mostrato dal pubblico per i propri prodotti e delle relative vendite”. Particolarmente apprezzati i momenti divulgativi organizzati da Cascine Piemontesi presso il proprio stand istituzionale, dedi cati alle produzioni di eccellenza del Piemonte: Moscato d’Asti DOCG, produzioni biologiche di riso e miele, Mela Rossa Cuneo IGP, Roero Arneis DOCG e Barbera
d’Alba DOC, che hanno incuriosito i passanti. “Incontriamoci in Fiera è una manifestazione tramite la quale Confagricoltura Cuneo desidera accompagnare i visitatori in un viaggio alla scoperta dei sapori del nostro territorio – conclude Fogliati –. Il successo di questo evento e il riconoscimento del marchio da parte del pubblico dimostra la grande opportunità di visibilità offerta dal consorzio Cascine Piemontesi per le aziende associate, che hanno così modo di farsi conoscere e promuovere la filiera agricola piemontese attra verso le produzioni tipiche”.
Diversi scatti della manifestazione che si è svolta nella capitale delle Langhe
Allevatori di polli e conigli stretti nella morsa dei costi
IL SETTORE AVI-CUNICOLO CUNEESE CHIEDE PIÙ ATTENZIONE
DA PARTE DELLE ISTITUZIONI PER FAR FRONTE ALLE DIFFICOLTÀ
Iforti rincari delle materie prime e l’aumento dei costi energetici stanno mettendo in seria difficoltà anche il comparto avi-cunicolo piemontese. Il settore avicolo è, al momento, l’unico che garantisce auto approvvigionamento al nostro Paese: solo in Piemonte sono presenti quasi 900 allevamenti avicoli, per oltre 22 mi lioni di animali allevati tra galline, anatre, polli, tacchini e faraone e circa 350 allevamenti di gal line ovaiole. Anche quello delle uova è un mer cato tonico, con una crescita dei consumi fino a 219 uova in media per abitante e oltre 2.600 allevamenti in tutta Italia. Tuttavia, nell’ultimo periodo la redditività delle imprese del settore è messa a dura prova dalle spese di produzio ne, in costante incremento, al punto che molte
aziende stanno oggi lavorando ai limiti della sostenibilità economica. Oreste Massimino, presidente degli allevatori avicoli di Confagricol tura Piemonte e Cuneo, spiega: “Oltre al costo energetico, sentito in particolare durante la scor sa estate quando le temperature elevate hanno costretto gli allevatori ad aumentare le spese per il raffreddamento degli ambienti, pesa sul comparto anche il rincaro dei mangimi, del mais, della soia, incidendo fortemente sui bilanci delle imprese. E, come se non bastasse – continua – a tutto ciò si aggiunge ora anche la paura dell’in fluenza aviaria. Ogni giorno sentiamo nuovi casi di contagi ad alta patogenicità con mortalità elevatissime in Veneto e Lombardia e, sebbene il Piemonte per ora resti fuori da questa situa zione, viviamo in tensione, minacciati da questa
spada di Damocle che sarebbe un colpo durissimo per il comparto già provato”. A questo proposito è stato già organizzato un incontro con veterinari dell’ASL per sollecitare gli allevatori ad applicare rigorosamente le misure di biosicurezza.
Momento non facile per il comparto dei conigli
Prestigiosi riconoscimenti per l’azienda zootecnica F.lli Rinaudo di Fossano alla 42esima edizione della Mostra Nazionale della Razza Piemontese, che si è svolta al MIAC di Cuneo il primo weekend di novembre. La famiglia residente in frazione Murazzo, dove conduce un allevamento di 180 capi della storica razza autocto na, ha vinto il secondo premio con il toro Ercole nella categoria 5 (24-36 mesi), mentre Francesco, figlio di Giovanni Rinaudo, è stato insignito del riconoscimento Giovane allevatore in Fiera. “Siamo orgogliosi dei risultati espressi dai nostri capi alla Mostra perché ci ripagano almeno simbolicamente del duro lavoro svolto ogni giorno in stalla”, sottolineano dall’azienda.
Sorte analoga, per alcuni versi anche peggiore, per il settore cunicolo, già per sua natura di dimensioni inferiori e rivolto ad un mercato più di nicchia. “I costi attuali sono troppo pesanti, non sostenibili da un’azienda di allevamento di piccole e medie dimensioni – afferma Denis Testa, allevatore di Tarantasca –. Non vediamo la luce in fondo al tunnel, considerando anche il fatto che quello cunicolo è un mercato partico lare, non a largo consumo come quello avicolo. I nostri consumatori continuano ad apprezzare la qualità del prodotto e sono consapevoli che la causa dell’aumento dei prezzi al dettaglio è una conseguenza dell’incremento spropositato dei costi di produzione, ma nonostante questo, anche loro devono fare i conti con il caro vita e spesso si trovano costretti a ridurre l’acquisto di beni non indispensabili”.
Per questi motivi, oltre ai sostegni diretti agli alle vatori già previsti a livello comunitario e naziona le e a quelli indispensabili finalizzati a contenere il costo dell’energia, è importante una maggiore attenzione da parte del mondo politico e delle istituzioni al comparto avi-cunicolo, da sempre concorrenziale e caratterizzato da un costo conte nuto per le famiglie.
Spandimento reflui, tornano i bollettini della Regione
LO STRUMENTO SI INTEGRA COL SEMAFORO DI QUALITÀ DELL’ARIAÈripartita l’operatività del Bollettino Reflui della Regione Piemonte che consente di ve rificare in zona vulnerabile ai nitrati i vincoli all’uso agronomico dei reflui zootecnici, dige stati e assimilati quando vengono distribuiti su colture in atto o residui colturali. La valutazione della possibilità di distribuire viene svolta a scala di macroarea ZVN (Zona vulnerabile da nitrati), sulla base dei suoli prevalenti nella macroarea, del grado di saturazione idrica raggiunto e delle
previsioni meteo. Il bollettino 2022-23 si integra maggiormente con il “Semaforo di qualità dell’a ria”, aumentando la propria frequenza da due a tre volte la settimana e dettagliando all’interno di ciascuna macroarea le zonizzazioni del Piano di qualità dell’aria e l’eventuale presenza dei relativi vincoli. Con semaforo arancione o rosso, le operazioni di fertilizzazione azotata (organica e minerale) devono essere svolte utilizzando solo tecniche a bassa emissione di ammoniaca:
iniezione diretta, interramento immediato conte stuale alla distribuzione, distribuzione rasoterra seguita da una lavorazione del terreno (svolta con macchine combinate o separate che operano in modo consequenziale, nel minor lasso di tem po possibile) e, per i prati, distribuzione rasoterra in bande o con scarificatore. Quando invece il semaforo è verde, sono adottabili anche le tecni che tradizionali di concimazione. Sull’intero ter ritorio regionale è in ogni caso vietato l’utilizzo agronomico di qualsiasi matrice non palabile nel periodo dal 1° dicembre al 31 gennaio.
PER APPROFONDIRE
Inquadra il QR Code e accedi al sito della Regione Piemonte sull’uso agronomico di reflui e digestati
Sono numeri positivi quelli che contraddistinguono l’Asti Spumante e il Moscato d’Asti Docg nel 2022, nonostante il quadro geopolitico internazionale e i costi dell’energia che si stanno abbat tendo sulle aziende. La sfida, come indicato dal Consorzio in una nota di inizio ottobre, è mantenere le cifre che hanno caratterizzato il 2021, quando si erano registrati oltre 60 milioni di bottiglie di Asti Spumante e 42 milioni di Moscato d’Asti.
Contrassegni
I dati relativi alla consegna dei contrassegni Docg alle aziende che imbottigliano Spumante e Moscato, tradizionale cartina di tornasole delle richieste di mercato, dicono che la consegna di contrassegni totale è di oltre 81 milioni, a fronte dei 78,8 milioni del 2021 (+2,87%). A fare la differenza è l’Asti che nei primi 10 mesi dell’an no ha totalizzato 51,4 milioni di contrassegni contro i 44,3 milioni del 2021 (+16,09%). In flessione (-14,11%) le richieste per il Mosca to: dalle 34,4 milioni del 2021, si è passati alle 29,6 milioni del 2022.
Dati di vendita
Passando invece all’analisi dei dati di vendita (aggiornati a set tembre 2022, ndr), il totale delle due tipologie raggiunge i 59,4 milioni di bottiglie vendute contro le 60,5 milioni del 2021, in leg gera flessione nel periodo (1,04 milioni di bottiglie in meno, pari ad un - 1,73%). Nel dettaglio, molto bene l’Asti Spumante, che stacca la
Asti e Moscato reggono sui mercati
VENDITE IN LINEA CON QUELLE DEL 2021, SALE LO SPUMANTE, IN LIEVE CALO LA VERSIONE DOLCE
di Gilberto Manfrinmiglior prestazione dal 2019 con 38,7 milioni di bottiglie vendute a fronte delle 36,2 milioni del 2021 (2,5 milioni di bottiglie in più, pari a + 6,93%). Più in calo il Moscato d’Asti, che scende a 20,7 milioni di bottiglie vendute contro le 24,2 milioni del 2021 (3,5 milioni di bot tiglie in meno, pari a -14,67%).
Sui mercati
Sul fronte dei mercati, la Russia si conferma punto di riferimento per l’Asti Spumante: con oltre 9 milioni di bottiglie vendute, la tipologia supera di gran lunga il risultato di fine settembre 2021, quando le vendite arrivarono a poco più di 6,5 milioni. Stati Uniti e Gran Bretagna si confermano sul podio dei Paesi di maggior consumo, subito davanti all’Italia. Le vendite di Asti risultano in crescita anche nel Belpaese: a
settembre 2022 sono state infatti vendute 2,6 milioni di bottiglie con tro le 2,2 milioni dello stesso perio do di un anno fa. Passando invece al Moscato, gli Stati Uniti con 12,6 milioni di bottiglie si confermano “patria” del prodotto, seppur con vendite in calo nell’ordine di 3,5 milioni. Stabili Italia e Corea del Sud, al secondo e terzo posto nelle vendite, rispettivamente con 1,6 e 1,4 milioni di bottiglie piazzate.
La voce del Consorzio
“In questi 10 mesi di 2022 abbia mo avuto una minore consegna di Moscato d’Asti, mentre l’Asti Spumante continua a registrare un trend di crescita soddisfacente che avevamo già notato dalla fine del mese di giugno - afferma Stefano Ricagno, vice presidente senior del Consorzio dell’Asti Spumante e del Moscato d’Asti Docg -. A trainare è il mercato russo, quest’anno
con picchi davvero importanti. Il Moscato d’Asti, di contro, vive una territorialità e punta un mercato, quello a ‘stelle e strisce’, che in questi mesi ha avuto una piccola flessione dovuta a una sovraccarico dei magazzini che devono ancora essere smaltiti completamente. Da un’analisi dei volumi parliamo di un 4% sui volumi totali della de nominazione: non ci si deve a mio avviso preoccupare di nulla, ma occorre come sempre monitorare la situazione. Le aziende stanno seguendo le tradizionali attività che devono fare per vendere e ce ne sono alcune, leader sul mercato americano, che non manifestano particolare preoccupazione per il calo. La tipologia spumante conti nua, invece, nel suo trend positivo ormai consolidato in particolare sul mercato russo; le misure che l’Unio ne europea ha adottato per met tere un freno alle esportazioni non hanno riguardato l’ambito enologi co. Ci sono aziende che hanno una loro presenza molto importante su questo mercato e continuano ad esportare nonostante gli eventi bel lici”. E se l’obiettivo del Consorzio non è quello della vendita, deve però lavorare per la valorizzazione
del prodotto: “l’obiettivo è quello di aiutare le aziende a vendere di più e meglio - conclude Ricagno -. Questi sono gli obiettivi principali di un Consorzio di tutela, finaliz zati ad una giusta riconoscibilità della denominazione sui mercati, sia in Italia che all’estero”.
Sponsorizzazioni
L’Asti Spumante e il Moscato d’A sti Docg continuano a celebrare il grande sport, schierandosi ancora una volta al fianco dei migliori esponenti della scena internazio nale. A inizio novembre la deno minazione è stata la bollicina uf ficiale degli European Golden Boy Awards 2022, il premio calcistico istituito nel 2003 da Tuttosport e assegnato ogni anno al miglior calciatore Under21 d’Europa. Du rante la serata di Gala, nella sug gestiva cornice delle Officine Gran di Riparazioni, gli ospiti e l’élite del calcio hanno sorseggiato l’Asti e il Moscato d’Asti. Non solo: la Docg Asti si è resa protagonista, per il secondo anno consecutivo, in veste di Official Sparkling Wine e Silver Partner delle Nitto ATP Finals 2022 di Torino, il prestigioso finale di stagione dell’ATP Tour. Infine, mercoledì 16 novembre, presso l’Aula della Camera Italiana del Museo Nazionale del Risorgimento Italiano, il Consorzio ha presentato il Forum “Novant’anni di Bollicine. Storia e Prospettive della Deno minazione Asti” e ha inaugurato la Mostra storica “Novant’anni di Bollicine” che il museo torinese ospiterà fino all’8 gennaio.
Martedì 29 novembre, dalle 9 alle 13, presso la Cantina Terre del Barolo (via Alba Barolo 8) a Castiglione Falletto, si terrà la 51^ edizione degli Incontri Fitoiatrici su “Difesa sostenibile della vite dai patogeni fungini in uno scenario di cambiamenti climatici”. L’incontro, organiz zato da Agroinnova, Centro di Competenza dell’Università di To rino e da Confagricoltura Cuneo, mira a fare il punto sulle ultime novità della ricerca nel settore vitivinicolo. L’appuntamento sarà moderato dalla prof.ssa Monica Mezzalama, del Centro di Compe tenza per l’Innovazione in campo Agro-Ambientale, Agroinnova, Università di Torino. “Sempre più, a fronte dei re pentini cambiamenti climatici, è opportuno lavorare sulla ricerca, in particolare alla luce delle evidenti ripercussioni che questi stanno avendo negli ultimi anni sulla vi ticoltura - dichiara Enrico Allasia, presidente di Confagricoltura Cuneo e Piemonte -. A Castiglione Falletto proveremo ad esaminare quali sono le possibili strade da intraprendere per attuare una di fesa efficace e nello stesso tempo
sostenibile tra i vitigni, così da valo rizzare sempre meglio il bagaglio di eccellenze, competenze e tradizioni di cui è ricco il territorio provinciale e regionale in questo importantissi mo settore”.“Gli incontri fitoiatrici sono una serie di appuntamenti che ha iniziato il prof.Angelo Garibaldi quando fondò il centro di compe tenza per l’innovazione in campo agroambientale (Agroinnova) con la professoressa Maria Lodovica Gullino per comunicare a tecnici e operatori del settore i più recen ti risultati ottenuti dalla ricerca scientifica nell’ambito della difesa delle colture - aggiunge Monica Mezzalama di Agroinnova -. Nel corso dell’appuntamento il focus sarà sulla viticoltura, in particolare sulla difesa dai patogeni fungini che colpiscono la vite. Affronteremo e proveremo a dare risposte alle problematiche in questo scenario di cambiamento climatico che non è più una novità, e che a seconda delle annate pone una nuova sfida nella difesa dai patogeni delle pian te obbligandoci ad accelerare lo studio di nuove strategie e la messa a punto di metodi di lotta inno vativi”. L’incontro entrerà nel vivo con l’intervento di Federico Spanna (Regione Piemonte - Direzione Agri coltura e cibo - Settore Fitosanitario
e servizi tecnici scientifici Sezione Agrometeorologia) su “Influen za sull’ecosistema vigneto delle anomalie climatiche nell’annata 2021-2022”; Vladimiro Guarnaccia (Agroinnova, Università di Torino) interverrà su “Patogeni del legno della vite in Piemonte, identificazio ne e diagnostica”. Spazio quindi a Massimo Pugliese e Matteo Mon chiero, (Agroinnova ANT-net) per “Alcune esperienze sull’utilizzo di modelli previsionali per la riduzione dei trattamenti antiperonosporici”. Giorgio Gambino (Istituto per la Protezione Sostenibile delle Piante del Consiglio Nazionale delle Ricer che - IPSP-CNR) illustrerà invece le “Risposte fisiologiche e metaboliche della vite agli induttori di resistenza impiegati nella lotta alle malattie fungine”. Chiuderà il programma Antonio Marino (Confagricoltura Cuneo) che fornirà il bilancio fitoia trico dell’annata 2021-2022. Verrà ovviamente dato ampio spazio alla discussione dei temi presentati. Al termine è prevista una visita alle Cantine di Terre del Barolo.
Quotazioni delle uve 2022 Articolo 45 legge 203/82
DEFINITI DALLA COMMISSIONE RIUNITASI LO SCORSO 28 OTTOBRE
PREZZI UVE 2022
Valori indicativi (in €/kg) Accordo collettivo art. 45 Legge 203/82
DA A Valore Medio
UVA DESTINATA ALLA DOCG
Nebbiolo per vino “BAROLO”
4,00 4,40 4,20
Nebbiolo per vino “BAROLO” con menzione aggiuntiva 4,80 5,20 5,00
Nebbiolo per vino “BARBARESCO” 2,80 3,20 3,00
Nebbiolo per vino “BARBARESCO” con menzione aggiuntiva 3,30 3,60 3,45
Dolcetto per vino “DOGLIANI” e “DOGLIANI superiore” 1,10 1,50 1,30
Dolcetto per vino “DOLCETTO DI DIANO D’ALBA” 1,10 1,50 1,30
Nebbiolo per vino “ROERO” 1,70 2,20 1,95
Arneis per vino “ROERO ARNEIS” 1,30 1,70 1,50
Pinot e Chardonnay per vino "ALTA LANGA"
1,40 1,50 1,45
Moscato per vino “ASTI” e “MOSCATO D’ASTI” 1,18 1,28 1,23 UVA DESTINATA ALLA DOC
Barbera per vino “BARBERA D’ALBA”
1,40 1,60 1,50
Barbera per vino “BARBERA D’ALBA superiore o selezionata” 1,60 2,00 1,80
Dolcetto per vino “DOLCETTO D’ALBA”
Nebbiolo per vino “NEBBIOLO D’ALBA”
Nebbiolo per vino “LANGHE NEBBIOLO”
Arneis per vino “LANGHE ARNEIS”
Freisa per vino “LANGHE FREISA”
Favorita per vino “LANGHE FAVORITA”
Chardonnay per vino “LANGHE CHARDONNAY”
Pinot Nero per vino “LANGHE PINOT NERO”
Pelaverga per vino “VERDUNO PELAVERGA”
Pelaverga per vino “COLLINE SALUZZESI PELAVERGA”
1,10 1,50 1,30
1,70 2,10 1,90
1,60 2,00 1,80
1,30 1,50 1,40
1,20 1,40 1,30
1,20 1,40 1,30
1,20 1,40 1,30
1,20 1,40 1,30
1,60 2,00 1,80
1,10 1,30 1,20
Lo scorso 28 ottobre si è riunita la com missione di cui all’art. 5 dell’accordo col lettivo sui contratti agrari (Legge 203/82) della provincia di Cuneo, per determinare i valori delle uve per ogni singola Denominazio ne, in modo che possa trovare applicazione il calcolo del canone d’affitto annuale secondo i parametri di percentuale convenuti nei singoli contratti. Dopo l’approfondita analisi circa l’andamento dell’annata agraria, della ven demmia e del mercato delle uve, la commissio ne nominata dalle Organizzazioni di Categoria che hanno sottoscritto l’accordo collettivo, ha espresso i valori della tabella a fianco
VINO Proroga al 30 novembre
Il Ministero dell’Agricoltura, con un provve dimento del 14 novembre, ha prorogato i termini per la presentazione delle domande di sostegno relative all’Ocm vino – misura investimenti 2022/2023. Le nuove scadenze sono state fissate al 30 novembre per il rilascio telematico delle istanze e al 7 dicembre 2022 (alle ore 18) per la consegna cartacea. Per maggiori informazioni contattare gli uffici della Confagricoltura Cuneo.
Danni da gelate: in arrivo i ristori per 370 aziende cuneesi
ALLA GRANDA AIUTI PER 7,8 MILIONI. PONSO: “QUESTE RISORSE SONO UN SOSTEGNO IMPORTANTE PER LA LIQUIDITÀ DELLE IMPRESE” di Anna Pellegrino
Dopo lunghi solleciti e richiami da parte di Confagricoltura, finalmente la Regione sta provvedendo alla liquidazione dei ristori per i danni causati dalle gelate del 7 e 8 aprile 2021. Sono 710 le aziende agricole piemontesi che ne beneficeranno per un totale di 13,4 milioni di euro, derivante dal Fondo di
solidarietà nazionale in Agricoltura. In provincia di Cuneo sono 370 le aziende, di cui 323 per produzioni vegetali, 35 per produzioni apistiche, 12 per produzioni apistiche più vegetali, per un totale di 7,8 milioni di euro di ristori.
La giunta regionale, su proposta dell’assessore all’Agricoltura Marco Protopapa, ha stabilito di erogare la percentuale massima di contributo alle aziende agricole danneggiate da questo
evento calamitoso: la liquidazione dei contributi da parte dell’organismo pagatore del Piemonte Arpea agli agricoltori ammessi a finanziamento è prevista in breve tempo.
“I fondi assegnati erano attesi da tempo, tant’è che siamo intervenuti a più riprese sulla Regione affinché si accelerassero le istruttorie - spiega Michele Ponso, presidente della Fe derazione nazionale frutticoltura di Confagricoltura -. Queste risorse costituiscono un sostegno importante per la liquidità delle aziende alle prese con i rincari generalizzati e la drammatica situazione del reparto frutta: auspichiamo che questa sia davvero la volta buona per l’arrivo dei ristori. Condividiamo la scelta della Regione di erogare la percentuale massima di contributo a copertura degli ingenti danni subiti”.
Da 25 anni ti aiutiamo a scegliere la soluzione migliore, per il tuo sorriso.
La campagna di rac colta delle nocciole 2022-2023, a livello di quantitativi e qualità dei frutti, può essere definita soddisfacente. A differenza dello scorso anno, quando
le gelate precoci avevano causato una produzione scarsa e deludente fa cendo registrare uno dei peggiori livelli degli ultimi anni, per questa stagione i numeri sono stati sicu
ramente in aumento. Tut tavia, anche la campagna attuale è stata fortemente condizionata dall’anda mento climatico, carat terizzato da temperature sopra la media stagionale
e prolungata siccità. Come nel resto d’Italia, anche in Piemonte ci si trova di fronte ad una situazione disomogenea sul piano produttivo, con zone più o meno colpite da un’importante cascola di frutti e calibri di frutti al di sotto della norma, ma la qualità delle nocciole in generale è buona e le quantità raccolte sono ovunque in netto migliora mento rispetto allo scorso anno. Questo è quanto è emerso dall’incontro
annuale UE-Turchia sulle nocciole, a cui ha preso parte anche Gianluca
Griseri come rappresen tante di Confagricoltura, illustrando l’andamento del comparto a livello nazionale. “Sebbene la si tuazione sia migliore dello scorso anno, non mancano i problemi – ha eviden ziato nel suo intervento – dal continuo incremento dei costi di produzione agli attacchi parassitari, alla continua riduzione di molecole disponibili per la
SULLO STATO DI SALUTE DEL COMPARTO DURANTE L’INCONTRO ANNUALE UE-TURCHIA
difesa fitosanitaria, fino ad arrivare alla fortissima pre occupazione delle imprese per la proposta di regola mento sull’uso sostenibile
dei fitofarmaci, meglio nota come SUR. Tutti fat tori che stanno intaccando in modo preoccupante la marginalità economica delle imprese corilicole”. Inoltre, il prezzo delle nocciole al momento è stabile e si attesta sui 300 euro al quintale, con un crollo su base annua che va dal 18 al 23%, come evidenziato da Aldo Gavuzzo, presidente della sezione Frutta in guscio di Confagricoltura Cuneo: “La campagna è stata per
alcuni magra dal punto di vista quantitativo, ma la grossa nota dolente è l’andamento dei prezzi di vendita del prodotto finale al consumatore. Alla base di questa situazione c’è, ovviamente, la crisi econo mica dell’ultimo periodo, che porta ad un consumo di gran lunga inferiore alla norma del prodotto finito, che a sua volta si ripercuo te sul prezzo finale”. Di fronte a questi proble mi, ciò di cui il comparto avrebbe bisogno ora è
contenere i prezzi all’origi ne, oltre ad adottare misu re per cercare di contrasta re i cambiamenti climatici e lavorare per promuovere
le caratteristiche e la qua lità della nocciola piemon tese, anche tramite una maggiore aggregazione tra produttori.
“Fedeltà al Lavoro” agricoltori premiati
Domenica 6 novembre a rice vere il riconoscimento “Fe deltà al Lavoro e Progresso Economico 2022”, conferito dalla Camera di commercio di Cuneo presso il Palazzetto polivalente “C. Giraudo” di Boves, c’erano anche due imprenditori agricoli associati alla Confagricoltura di Cuneo: Ono rato Rosso di Vottignasco e Teresa Soria di Castiglione Tinella. Onorato Rosso nel 1993 ha fondato, insieme al fratello Aldo, l’azienda agricola di famiglia: un al levamento suinicolo per l’ingrasso, che partendo da 600 capi è arrivato ad allevarne 1400, una parte nella
sede di Vottignasco e una parte a Savigliano. Tutti i capi sono per la produzione dei prosciutti Parma e San Daniele.
Teresa Soria, appena finiti gli studi nelle scuole medie inizia a lavorare nell’azienda vinicola di famiglia con i genitori Armando ed Anna, nel cuore della zona classica del Moscato d’Asti e dell’Asti spu mante DOCG. Intuendo da subito quanto fosse importante aver la capacità di trasformare le proprie le uve, l’offerta dell’azienda si è am pliata negli anni, fino ad arrivare ad offrire la possibilità di visite in vi gneto e degustazioni in cantina.
GIOVANI AGRICOLTORI CONFAGRICOLTURA
L’Anga ha un nuovo presidente nazionale, il vercellese Saviolo vice
È Giovanni Gioia il nuovo presidente dei Giovani di Confagricoltura, succede a Francesco Mastrandrea. “Ringrazio per questa grande responsabilità. Sono or goglioso di avere raggiunto un traguardo con la vostra collaborazione, ma allo stesso tempo sono conscio - ha affermato il neopresidente dell’Anga - che si tratta solo di un punto di partenza e di un impegno per la crescita della nostra Associazione, in una fase storica così delicata. Un grazie a Claudia Guidi per il nostro confronto leale, che ha portato vivacità ed energia. Cominciamo oggi, con grande senso del dovere, insieme al nuovo Comitato, un’esperienza umana e sindacale all’interno di Confagricoltura”. Palermitano, 30 anni, Gioia rappre senta la quarta generazione di una famiglia attiva nell’imprenditoria agricola nell’entroterra siciliano, da sempre vocato alla cerealicoltura. È la coltivazione di grano duro da seme certificato il core business della sua impresa, l’Agricola Kibbò, nel territorio di Petralia Sottana. Oggi l’azienda produce, oltre a grano duro certificato, foraggi di qualità, leguminose da granella, olio extravergine d’oliva, canapa, lino e miele. Giovanni Gioia è affiancato dai vicepresidenti Do menico Parisi 31 anni, salernitano, produttore di kiwi, grano duro, olio e mais da trinciato; Giorgio Grani, 31 anni, di Viterbo, che coltiva seminativi, lavandeti biologici e conduce un agriturismo ed un centro equestre federale CONI e Luigi Saviolo, 30 anni, di Vercelli, imprenditore nell’azienda risicola di famiglia. Quest’ultimo, attuale presidente della sezione del Piemonte, appena eletto ha dichiarato: “Senza dubbio è un incarico che ricoprirò con discrezione e con molta responsabilità”. A livello europeo, Saviolo dallo scorso 2021 fa parte del Civil dialogue group sul riso in rappresentanza del Ceja.
I due premiati: in alto Onorato Rosso, sotto Teresa Soria (foto Foto Bruno Boves)Èattiva la convenzione per tutti i soci di Confa gricoltura Cuneo con IG Service di Iacovelli Giuliano, sita in Saluzzo in via Pignari 36, che prevede uno sconto del 20% su fornitura e posa serramenti, tende
da sole e zanzariere. La società è, inoltre, disponibile per preventivi e sopralluoghi gratuiti in tutto il Pie monte. Per maggiori informazioni contattare Giulio al 339-3007850 o Alessandro al 348-5200655 op pure scrivere una mail all’indirizzo iacovelli.giuliano@libero.it.
Anche
neo prevede cambio gomme a prezzo agevolato i soci (22 euro anziché 35) e sconti sui lavori di meccanica ad ogni tipologia di veicolo. L’officina si trova in via Vecchia di Borgo San Dalmazzo, tel. 0171-492261.
A partire dal prossimo 1° gennaio, nuova convezione per i soci che si
del 10% sul listino occasionale di spedizione e condizioni di favore sugli abbonamenti per tutte le aziende che desiderassero sotto scrivere un contratto. La sede di Cuneo si trova in via della Moto rizzazione 30 - Tel. 0171413109 –cuneo.commerciale@gls-italy.com; mentre la sede di Alba in viale
La passione per le api sboccia in val Casotto
L’AZIENDA DI RODOLFO BONO A PAMPARATO CONIUGA TRADIZIONE, TECNICA E COMPETENZA
di Paolo RagazzoNei boschi che accarezzano i versanti della val Casotto i colori sono quelli dell’au tunno. Un caldo sole pomeridiano illumina scenari variopinti capaci di conquistare occhi e spirito, prima che la penombra della notte torni a ricordare che qui la vita è aspra e bisogna sapersi arrangiare. Siamo a Pamparato, dove ha sede l’azienda agricola di Rodolfo Bono, di profes sione apicoltore. Un mestiere che soprattutto negli ultimi anni, in Pie
monte, ha catturato l’interesse di molti giovani proprio come accadde a lui che fin da ragazzo, nel 1961 ad appena 15 anni, spinto dalla cu riosità sfidava anche qualche “pun tura” pur di vedere le api al lavoro nelle prime due casette comprate dal papà. Una passione cresciuta anno dopo anno, affiancata da tecnica e competenza, per arrivare ad avere un’azienda tutta sua. “Nel 1992 ho comprato un terreno, dove non c’era nulla a parte la splen dida visuale sul castello – spiega Rodolfo Bono -. Ho realizzato i
terrazzamenti con muri a secco, su cui poi ho costruito una struttura coperta in cui collocare i miei 60 alveari e poterci lavorare tutti i me si dell’anno, anche in inverno”. Sono 50/60 mila le api all’interno di ogni arnia, che l’apicoltore cura minuziosamente ogni giorno e
sposta in parte anche in altre zone della valle per ricavare prezioso miele di castagno e millefiori. “So no anni che purtroppo non si riesce più ad ottenere miele di acacia, ma quest’anno l’annata è andata co munque bene grazie anche ad una bella fioritura dell’acero – racconta
l’apicoltore -. Ho avuto qualche problema causato dalla siccità, per cui ho dovuto intervenire nutrendo le api, ma tutto sommato sono soddisfatto”.
Lotta alla varroa anche con trappole bio meccaniche
Ma oltre all’andamento climatico, che influisce molto anche sullo stato di salute e sull’economia del comparto apistico, la vera sfida da vincere è contro un nemico molto subdolo: la varroa. Un parassita giunto dall’Asia che si nutre del corpo grasso della covata in cui si riproduce e degli adulti di tutte le caste di api, causando malforma zioni, alterazioni del comportamen to e riduzione dell’aspettativa di vita delle api e conseguente inde bolimento e collasso delle famiglie. “Non esistono antagonisti naturali
purtroppo – commenta Rodolfo
Bono -, i rimedi sono chimici e biologici, ma con risultati comunque ancora da migliorare. Io, ad esem pio, utilizzo anche una trappola bio meccanica inventata da Michele Campero che consiste nell’inserire un telaino a tre settori all’interno della famiglia quando ha almeno sei favi di covata. Partendo dal presupposto che lo sviluppo della varroa avviene nella covata maschi le nei fuchi in primavera, si inizia lasciando solo un settore aperto su cui iniziano a costruire. Dopo sette giorni controllo e se vedo che tutto procede regolarmente vuol dire che la famiglia sta bene e apro il secondo settore. Dopo sette giorni verifico nuovamente. Se in questo lasso di tempo noto che vi è varroa elimino il favo colpito e così tengo sotto controllo lo sviluppo del pa rassita, oltre che dell’alveare. Metto
un telaino di questo genere in ogni casetta”.
Questa dovizia nell’affrontare an che una minaccia così impattante per il settore la dice lunga sulla cura che Rodolfo Bono mette nello svolgere il lavoro che fa e si riflette anche in tutti gli adeguamenti da lui apportati alle arnie per lavorare in modo funzionale e far stare me glio le sue api. “Se non ci fossimo noi apicoltori non avremmo più api allo stato brado a causa della varroa – sotto
linea –, ma dobbiamo essere aiutati e messi in condizione di lavorare più agevolmente riducendo la tanta burocrazia che grava anche sul no stro settore sia nella fase di condu zione dell’allevamento che in quella della lavorazione del miele”.
Esempi di agricoltura eroica, come quello di Rodolfo Bono, che oltre a produrre eccellenze aiuta a pre servare e mantenere un territorio bello, quanto impervio, occorre dunque sostenerli con gesti concre ti… per il bene di tutti.
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Chiuso in redazione il 18/11/2022
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