POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 1, NO/CN - ANNO XVII - N. 01•2019 - FEBBRAIO 2019 - CONTIENE I.P.
01/2019
La fatturazione elettronica è da sospendere
LA MANOVRA 2019 Tutti i provvedimenti “agricoli” nell’Inserto tecnico
FAUNA SELVATICA Un rischio per la sicurezza pubblica
REFLUI ZOOTECNICI Serve più flessibilità nella definizione dei divieti
SELVICOLTURA Il pioppo “made in Italy“ torna a respirare
Cambio di veste per contenuti nuovi e differenziati Roberto Abellonio
direttore di Confagricoltura Cuneo
Una nuova veste per contenuti sempre più differenziati. Il primo numero del 2019 de “L’Agricoltore cuneese” mostra diversi e importanti interventi pensati per migliorare quello che da anni è il principale canale di comunicazione tra Confagricoltura Cuneo e i suoi soci. La novità più evidente è il cambio di formato, scelto per differenziare il nostro storico periodico proprio a partire dal suo “abito”. Ma altre novità evidenti sono presenti al suo interno. Con l’obiettivo di connettere tra loro contenuti sempre più multimediali, sono stati inseriti qua e là diversi QR Code che rimandano ad approfondimenti specifici. La grafica, inoltre, è stata rivista per mettere in risalto gli elementi prioritari di ciascuno servizio, primi fra tutti i dati e i numeri che rendono idea della questione affrontata o del contesto di riferimento. Spazio poi a notizie “in pillole” su ciò che accade in agricoltura al di fuori dei confini provinciali. In ultimo, ogni numero vedrà l’inserimento di uno speciale su un argomento di sicuro interesse per le aziende agricole nel momento di uscita del giornale. Per il resto tante conferme: dalla trattazione degli argomenti sindacali più importanti e attuali, all’approfondimento di temi tecnici nell’inserto centrale, fino alla ormai consolidata rubrica che mette in vetrina il meglio delle aziende agricole del territorio. Convinti che questi ingredienti sapranno stuzzicare la vostra curiosità, rendendovi più informati, restiamo aperti ad ogni consiglio o indicazione utile a migliorarci e vi auguriamo buona lettura!
I NUMERI DI QUESTO NUMERO
2017
EBAT FAVLA
incremento export alimenti e bevande cuneesi in UK
% di aziende agricole cuneesi assuntrici di manodopera aderenti al Favla
+22% OLTRE MANICA
GALLINE
65%
98%
A SERVIZIO DEL SETTORE
PIOPPI
12.475
% di galline ovaiole allevate in provincia sul totale regionale
gli ettari di pioppo coltivati in Piemonte. La nostra regione è al 2° posto in Italia
IN GRANDA
IN PIEMONTE
Manovra 2019 tutte le misure “agricole“ PAG. 17
PAG. 29
CONTATTI
UFFICIO PROVINCIALE DI CUNEO tel. 0171/692143 – 0171/344494 • Fax 0171/698629 cuneo@confagricuneo.it 8.30/12.30 – 14.30/17.30 dal lunedì al mercoledì • 8.30/12.30 dal giovedì al sabato
L’Agricoltore cuneese N.01 • FEBBRAIO 2019
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In primo piano
Da Cuneo il NO alla fattura elettronica CONFAGRICOLTURA HA INCONTRATO I PARLAMENTARI NELLE SUE SEDI E VA AVANTI NELLA PROTESTA di Fabio Rubero
N
ei primi giorni dell’anno, Confagricoltura Cuneo ha lanciato l’iniziativa “Fattura elettronica? No grazie!” in virtù della quale tutti i parlamentari cuneesi sono stati invitati a recarsi presso gli uffici dell’associazione affinchè potessero verificare sul campo le difficoltà che le aziende agricole cuneesi stanno riscontrando nell’utilizzo del nuovo sistema attraverso cui emettere e ricevere fatture entrato in vigore lo scorso 1° gennaio. Confagricoltura Cuneo ha ritenuto necessario che Monica Ciaburro, Chiara Gribaudo, Marco Perosino, Enrico Costa, Flavio Gastaldi, Giorgio Bergesio e Monica Dadone si rendessero personalmente conto del disagio che stanno vivendo molte aziende affinchè possano condurre €
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meglio e con maggiore consapevolezza in sede parlamentare una battaglia sacrosanta a favore delle imprese. Dal canto loro, gli esponenti politici hanno favorevolmente accolto l’appello, così durante gli incontri sono emersi diversi spunti interessanti sui quali lavorare. Una battaglia, quella sulla fatturazione elettronica, che l’Unione degli agricoltori cuneesi porta avanti da tempo visto che Confagricoltura Cuneo (unica associazione agricola ad averlo fatto) aveva evidenziato pubblicamente tutte le difficoltà alle quali si sarebbe andati incontro già molto prima della sua entrata in vigore.
I costi Una delle principali criticità, ad esempio, è rappresentata dall’eccessivo impiego di risorse economiche e temporali che il sistema richiede. Nei mesi precedenti l’entrata in vigore di questa importante “riforma” è stato sbandierato a più riprese il concetto di “rivoluzione intelligente”. Secondo i suoi promotori,
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Alcuni dei parlamentari che si sono recati presso gli uffici di Confagricoltura
infatti, la fatturazione elettronica avrebbe dovuto ridurre la dispersione di risorse economiche e temporali nella produzione delle fatture. Non solo non si è realizzato quanto dichiarato, ma dall’1 gennaio scorso è accaduto l’esatto contrario. Sia perché alle aziende viene richiesto un investimento di tempo che va dai venti minuti a un’ora solo per la produzione di una fattura, mentre con il sistema precedente il tutto avveniva in pochi minuti, sia perché non sono pochi i costi che l’azienda deve sostenere per acquistare il relativo gestionale, lo spazio di archiviazione e, laddove le competenze tecnologiche non sono sufficienti, anche per affidarsi ad un consulente esterno all’azienda.
Il Sistema non sempre funziona Un altro problema è rappresentato dal fatto che il Sistema
di Interscambio non è ancora perfettamente funzionante. Ciò sta generando notevoli difficoltà nella gestione delle fatture stesse, soprattutto per via dei ritardi e degli scarti generati tra la generazione e la ricezione delle fatture. Non accade di rado, infatti, che affinché esse vengano realmente consegnate siano necessarie una o due settimane. Affiorano, inoltre, molti dubbi sulla tenuta di tale Sistema di Interscambio nel momento in cui dovrà gestire un volume di dati ancora maggiore, visto che già oggi, benché non oberato di richieste, ha già manifestato carenze significative.
Autofatturazione impossibile Per non parlare poi dell’impossibilità di gestire l’autofatturazione. Un’azienda che supera i 7000 euro annui, quando effettua un’operazione di acquisto
La richiesta di Confagricoltura: sospensione e nessuna sanzione per il 2019
Da sinistra: Enrico Costa, Marco Perosino, Monica Ciaburro e Chiara Gribaudo
da un’altra di più piccole dimensioni, deve comunque produrre un’autofattura che attesti l’operazione. Attualmente, però, molti dei gestionali presenti in commercio non contemplano tale possibilità.
Questione privacy La gestione dei dati, inoltre, lascia piuttosto perplessi dal punto di vista della privacy. Sotto quest’ultimo aspetto, lo stesso Garante, nelle scorse settimane, ha giudicato il “trattamento sistematico, generalizzato e di dettaglio di dati personali su larga scala, potenzialmente relativo ad ogni aspetto della vita quotidiana dell’intera popolazione, sproporzionato rispetto all’obiettivo di interesse pubblico, pur legittimo, perseguito”. Forse, dunque, non è solamente un caso che, in questo momento, soltanto due paesi eu-
ropei hanno adottato il sistema della fatturazione elettronica: Italia e Portogallo. In tutti gli altri stati europei tale sistema non è in vigore e non vi entrerà nell’immediato futuro. Anche il lodevole obiettivo per il quale ufficialmente viene adottato il sistema, quello di combattere l’evasione fiscale, da un lato non pare motivo sufficientemente valido in rapporto alle difficoltà che crea, dall’altro, proprio a causa dei gravi problemi annessi e connessi, potrebbe paradossalmente portare all’effetto contrario. Confagricoltura Cuneo si chiede e chiede dunque se fosse davvero necessario ricorrere alla modifica di un sistema dimostratosi funzionante nei suoi 45 anni di vita, soprattutto se a sostituirlo è un modello che attualmente appare ancora in fase embrionale.
“Ringraziamo tutti i politici per l’attenzione che hanno voluto riservare a questa tematica rispondendo al nostro invito – dichiara Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo –. Hanno così potuto constatare tutte le problematiche evidenziate già da tempo dalla nostra organizzazione. I nostri uffici sono ovviamente a disposizione delle aziende associate per aiutarle a districarsi in questa
ASSISTENZA ALLE AZIENDE
vera e propria rivoluzione, tuttavia continuiamo a non comprendere il perché di questo sistema che, a nostro avviso, non riuscirà a combattere l’evasione fiscale. Chiediamo quindi la sospensione del sistema o, perlomeno, una sanatoria di un anno per quanto concerne l’emissione tardiva, applicabile anche nel caso di eventuali errori o dati indicati non correttamente. Ci auguriamo che anche altri decidano di unirsi alle nostre iniziative di protesta contro un sistema che rischia di penalizzare tutto il mondo produttivo”.
Gli uffici sono a disposizione
Dopo aver informato le aziende associate attraverso uno speciale fatturazione elettronica sul numero de “L’Agricoltore cuneese” nel novembre scorso e attraverso numerosi incontri su tutto il territorio provinciale a dicembre, tutti gli uffici di Confagricoltura Cuneo sono a disposizione delle imprese agricole per aiutarle a districarsi nel labirinto di passaggi e adempimenti previsti dalla fatturazione elettronica.
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Emergenza fauna
Selvatici: a rischio la sicurezza pubblica PREVISTO L’INTERVENTO DEI PROPRIETARI SUI FONDI DANNEGGIATI, MA MANCA ANCORA IL PIANO DELLA PROVINCIA SI CHIEDE CHE QUESTA DELIBERA SIA PRESTO EFFICACE A TUTELA DI TUTTI di Silvia Agnello
A
ncora sospese per la Provincia di Cuneo le battute per il contenimento dei cinghiali. Un passo in avanti per sbloccare la situazione è stato compiuto lo scorso 20 dicembre, con l’approvazione da parte della Giunta regionale della delibera che, secondo quanto espresso dall’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero, andrebbe a sistematizzare le norme per affrontare il problema della proliferazione dei cinghiali.
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Il provvedimento regolamenta le indicazioni operative per le Province nella stesura o nell’aggiornamento dei piani di loro competenza relativi all’attività di controllo del cinghiale, con particolare riferimento all’attività di controllo in capo a conduttori dei fondi. È previsto infatti che, nel caso in cui gli interventi d’urgenza richiesti alle Province non vengano attivati nelle 48 ore dalla segnalazione, gli stessi proprietari e conduttori, fatte le dovute comunicazioni, nelle seguenti 72 ore possano procedere all’abbattimento, per poi darne obbligatoriamente comunicazione alla Provincia nelle 48 ore successive. Per dare il via alle azioni di contenimento sul nostro territorio, sia quelle programmate sia quelle d’emergenza, è
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dunque necessario che le disposizioni regionali vengano recepite dalla Provincia attraverso l’adozione di un proprio piano di contenimento.
Confagricoltura: si dia corso a quanto deliberato Confagricoltura chiede che si proceda al più presto nel dare corso a quanto approvato dalla Giunta regionale: “Apprezziamo - affermano i responsabili - che la Regione Piemonte su
RISARCIMENTI ALLE AZIENDE
Emergenza cinghiali su tutto il territorio
proposta dell’assessore Ferrero abbia approvato la delibera che stabilisce le indicazioni operative per l’approvazione e l’esecuzione dei piani di contenimento numerico dei cinghiali nei casi in cui non esistano metodi ecologici efficaci o perseguibili per tenerne sotto controllo la proliferazione. Chiediamo dunque che non si perda ulteriore tempo e che questa delibera sia presto efficace per il bene e la
salvaguardia dei nostri agricoltori, ma anche degli automobilisti”. Il riferimento è ai numerosi incidenti stradali provocati dagli animali, alcuni con conseguenze gravissime, come quello di inizio anno sull’autostrada A1, dove la presenza di un gruppo di cinghiali sulla carreggiata ha provocato un morto e diversi feriti, tra cui alcuni bambini. Non si tratta purtroppo di un caso isolato. Secondo quanto riporta l’Osser-
La Regione annuncia tre milioni di euro per i danni
Tre milioni di euro dalla Regione Piemonte per risarcire i danni causati da animali selvatici. Lo ha annunciato l’assessore all’Agricoltura Giorgio Ferrero in terza Commissione, nel corso della seduta in cui è stato dato parere consultivo favorevole al Bilancio di previsione finanziario 2019 – 2021 per le materie di competenza. Lo stanziamento andrà a favore degli agricoltori che abbiano subito danneggiamenti, ma anche per finanziare iniziative di prevenzione. Ferrero ha specificato che per il 2019 verranno trasferiti 1.250.000 euro alla Città Metropolitana e alle Province e 1.750.000 agli Ambiti territoriali di caccia e ai Comprensori Alpini.
2017
Il presidente della Provincia di Cuneo, Federico Borgna, interpellato sull’avanzamento dei lavori per la definizione e approvazione del piano di controllo: “Ci rendiamo conto che quello del
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incidenti significativi con il coinvolgimento di animali
IN ITALIA
Ora tocca alla Provincia
FOCUS
Xylella e fauna selvatica al centro del confronto a Bruxelles tra il presidente Giansanti e il commissario Andriukaitis Leggi tutto sul sito www.confagricoltura.it
controllo dei cinghiali stia diventando un tema pressante non solo per la categoria dei produttori agricoli, ma anche dal punto di vista della sicurezza stradale: è un dato di fatto che di cinghiali, nonostante ne vengano abbattuti circa 5.500
manderemo la bozza all’ISPRA per il rilascio del parere. Una volta ottenuto, andremo ad approvare il documento in tempi brevi. Se l’ISPRA non avanza alcun rilievo, la previsione è di avere il piano approvato entro marzo”.
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all’anno, ce ne sono tanti - dichiara -. Il piano di controllo è praticamente pronto: come Provincia abbiamo recepito il regolamento contenente le linee guida approvato dalla Regione alla fine dello scorso anno e nei primi giorni di febbraio
PE
sone sono morte e 205 sono rimaste seriamente ferite. In 138 casi l’incidente è avvenuto con un animale selvatico.
PE
vatorio Asaps, l’Associazione degli Amici della Polizia Stradale, nell’anno 2017 si sono registrati 155 incidenti significativi con il coinvolgimento di animali, nei quali 14 per-
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A tutto campo
Riordino agricoltura, si poteva osare di più CONFAGRICOLTURA APPREZZA LA SEMPLIFICAZIONE VOLUTA DALLA REGIONE, MA LA NUOVA LEGGE LASCIA DEI DUBBI
“A
pprezziamo l’opera di semplificazione legislativa e normativa che è stata adottata, che ci auguriamo si traduca presto in uno sgravio di burocrazia per il mondo agricolo, ma dal provvedimento ci saremmo aspettati qualcosa in più per lo sviluppo del settore, in particolare per quanto riguarda la valorizzazione delle filiere”. Così Confagricoltura Piemonte, commenta l’adozione da
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parte del Consiglio regionale avvenuta martedì 8 gennaio della nuova legge sul riordino delle funzioni in materia di agricoltura e sviluppo rurale. La legge – a parere di Confagricoltura – dedica ampio spazio agli aspetti non propriamente caratteristici del settore primario, seppur degni di considerazione, quali la multifunzionalità, l’agricoltura sociale, l’agriturismo, ma riserva un ruolo pressoché residuale agli interventi che concer-
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nono l’attività produttiva tradizionale, che costituisce il fondamento del settore primario piemontese.
Posizione ingiustificata Nel testo della nuova legge è inoltre stato introdotto tra le finalità della legge (art. 1) “il recupero, la conservazione, l’uso e la valorizzazione delle risorse genetiche in agricoltura anche evitando inquinamenti da parte di piante geneticamente modificate”, nonché “il
DEDICA AMPIO SPAZIO AGLI ASPETTI NON PROPRIAMENTE CARATTERISTICI DEL SETTORE mantenimento del divieto di coltivazione di piante geneticamente modificate”. Tale accentuata presa di posizione nei confronti delle coltivazioni ogm – a giudizio di Confagricoltura – non trova giustificazione soprattutto a seguito della recente pubblicazione dell’autorevole studio dell’Università di Pisa che, dopo aver analizzato per vent’anni oltre 10 mila dati sulle colture di mais praticate negli Stati Uniti, Europa, Sud America,
Asia, Africa e Australia, ha dimostrato che non c’è alcuna evidenza che il mais ogm sia rischioso per la salute umana, per gli animali e per l’ambiente. Inoltre, è emerso che le colture di mais transgenico hanno una resa superiore dal 5 al 24 per cento rispetto a quello tradizionale, aiutano a ridurre gli insetti dannosi ai raccolti e hanno percentuali inferiori di contaminanti pericolosi per gli alimenti. Questi studi avrebbero dovuto suggerire una pausa di riflessione sulla questione ogm, per poter assumere decisioni future appropriate e soprattutto non influenzate da posizioni non avvalorate da elementi scientifici.
NOMINE IN REGIONE E ARPEA
Buon lavoro ai direttori Valter Galante ed Enrico Zola Enrico Zola, classe 1958, già responsabile regionale dei servizi antisofisticazioni vinicole e presidente del tavolo vitivinicolo, è stato nominato direttore di Arpea, l’organismo pagatore della Regione Piemonte, venerdì 25 gennaio. Con il suo insediamento l’attuale direttore di Arpea Valter Galante potrà assumere la guida della Direzione Agricoltura della Regione, che dopo il pensionamento di Gaudenzio De Paoli era stata affidata al vicario Mario Ventrella. La Confagricoltura di Cuneo esprime ad entrambi i neo nominati direttori le congratulazioni, augurando buon lavoro nei rispettivi incarichi al servizio dell’agricoltura piemontese e dei suoi tanti addetti. di Gilberto Manfrin
C
on una delibera regionale dello scorso 20 dicembre sono state sospese tutte le commissioni di accertamento requisiti IAP e CD provinciali. Viene istituita un’unica Commissione regionale d’esame per l’accertamento delle capacità professionali, ma la Regione ha comunque previsto una sessione d’esame semestrale anche a Cuneo, Alessandria e Vercelli. Nel capoluogo della Granda la prima data utile è giovedì 14 marzo in corso De Gasperi 40.
Confagricoltura impegnata per avere più sessioni a Cuneo Confagricoltura Cuneo, pur apprezzando l’istituzione di un’unica Commissione regionale ai fini di semplificare e uniformare le norme, ha evidenziato nelle scorse settimane alcune criticità e problemi, riguardanti perlopiù la necessità di doversi recare a Torino (la sede si trova in corso Stati Uniti 21) per sostenere l’esame. Come accaduto lo scorso 31 gennaio, con sei imprenditori agricoli cuneesi che hanno do-
Capacità professionale IAP e CD, c’è un’unica Commissione regionale CONFAGRICOLTURA AL LAVORO PER AVERE PIÙ SESSIONI DI ESAME ANCHE A CUNEO. LA PRIMA È GIOVEDÌ 14 MARZO vuto sostenere la prova ‘sotto la Mole’. Ecco perchè Confagricoltura si sta attivando per fare in modo che vengano attivate più sessioni provinciali, con maggiori date anche in provincia di Cuneo.
Parodi e Bima in Commissione Non solo. In una lettera inviata all’assessore regionale Giorgio Ferrero la Confagricoltura aveva sottolineato alcune criticità relative alle regole sulla composizione della nuova Commissione che non consentivano di garantire la partecipazione dei rappresentanti delle organizzazioni agricole soprattutto quando la sede d’esame fosse stata spostata da Torino ad altra provincia. Il 16 gennaio, infine, per la Confagricoltura sono stati
nominati in Commissione, per i prossimi tre anni, Valter Parodi (titolare) e Fabrizio Bima (supplente).
A cosa serve superare l’esame Il superamento dell’esame è richiesto a chi non ha ancora 3 anni di contributi agricoli o diploma/ laurea in materie agrarie in caso di: • accesso a misure del PSR strutturali (insediamento giovani o miglioramento); • concessioni edilizie da parte dei comuni o acquisto terreno.
Programma La prova di esame consiste in un colloquio su una parte generale e su una più specifica. La parte generale si svolgerà tramite alcune domande riguardanti, in partico-
lare: la conoscenza del ruolo e delle responsabilità dell’imprenditore agricolo; le attività ricompresse nell’art. 2135 del Codice Civile; gli aspetti previdenziali e fiscali; la prevenzione e la sicurezza sul lavoro in campo agricolo; le opportunità agevolative e contributive comunitarie, nazionali e regionali; il ruolo e le funzioni dei diversi Enti Pubblici competenti in agricoltura. La parte specifica verterà sugli aspetti tecnici per tipologia aziendale (ad es. vitivinicola, orticola, cerealicola, zootecnica, ecc.) rilevabile dalla documentazione in possesso della Commissione (es. domanda contributo su Psr, documentazione Commissione agricoltura comunale, ecc.).
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Gestione aziendale
I quaderni di campagna vanno conservati in azienda
derni di campagna la cui tenuta, si ricorda, è in capo a tutte le aziende che utilizzano antiparassitari e diserbanti in genere.
CONFAGRICOLTURA CUNEO È A DISPOSIZIONE DELLE IMPRESE AGRICOLE PER FORNIRE SOSTEGNO NELLA COMPILAZIONE DEI DOCUMENTI
Questa, invece, la normativa per quanto concerne la tenuta del registro concimazioni: se fino a poco tempo fa gli enti di controllo (Arpa, Spresal, Arpea) non chiedevano che il registro fosse detenuto in azienda, ora è necessario che il documento sia invece presente in precise categorie di allevamenti, aziende agricole e impianti a biogas, secondo obblighi amministrativi previsti dal Regolamento reg. 10/R/2007 e s.m.i. Per conoscere le categorie che devono essere in possesso del registro concimazioni e per avvalersi dell’assistenza di Confagricoltura per la sola compilazione del documento (come per il quaderno di campagna) è possibile contattare i Caa di zona.
di Gilberto Manfrin
Quaderno di campagna
I
Ma che cos’è questo strumento? Si tratta di un registro cartaceo o informatizzato nel quale vanno inserite, appunto, tutte le suddette informazioni, così da non incorrere in sanzioni che possono arrivare fino a 1.500 euro. Il quaderno di campagna va sempre detenuto presso l’azienda mentre Confagricoltura Cuneo può essere di supporto alle aziende per la sola compilazione dei registri (ai sensi del D.L. del 14/08/2012 n.150), previa notifica all’Asl di competenza. Per questa ragione, l’imprenditore agricolo interessato ad adottare tale soluzione, è
l Pan (Piano di Azione Nazionale) e le regole relative alla condizionalità obbligano tutti gli utilizzatori di prodotti fitosanitari ad un uso sostenibile di fitofarmaci e antiparassitari consentiti per la cultura, nelle quantità di utilizzo permesse e nei tempi di carenza. Un obbligo in vigore da tempo, che rappresenta un requisito necessario per avere l’accesso ai contributi PAC e PSR. Le informazioni sui prodotti e sul loro utilizzo vanno inserite e possono essere desunte nel quaderno di campagna.
tenuto a recarsi presso gli uffici provinciali o zonali, dove i tecnici potranno illustrare i dettagli del servizio. Nel caso in cui, invece, si voglia compilare il registro autonomamente, occorre recarsi presso gli uffici per la firma della dichiarazione di compilazione in proprio. Per la compilazione autonoma Confagricoltura mette a disposizione un servizio on-line a pagamento che dà accesso al programma di compilazione.
Controlli Negli ultimi mesi, diversi organismi di controllo, nel corso delle loro ispezioni nelle aziende, hanno richiesto l’esibizione dei qua-
Registro concimazioni
Caramagna P.te 0172 810283 geocap.it
geocap.it
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Oltre confine
2017
+22% incremento export alimenti e bevande cuneesi in UK
OLTRE MANICA
“P
er l’agricoltura italiana il recesso del Regno Unito senza un accordo sarebbe lo scenario peggiore possibile e il Piemonte e la provincia di Cuneo sarebbero tra i territori più penalizzati”. Il presidente di Confagricoltura Piemonte e Cuneo Enrico Allasia commenta così il voto del Parlamento britannico che ha respinto l’accordo raggiunto con Bruxelles e già approvato, a di-
“Caos” Brexit, la Granda penalizzata ALLASIA: ”IL RECESSO DEL REGNO UNITO SENZA ACCORDO LO SCENARIO PEGGIORE PER IL PIEMONTE” cembre, dal Consiglio europeo. Per l’Italia, il Regno Unito è il quarto mercato di sbocco con vendite annuali nell’ordine di 3,5 miliardi di euro, e il terzo per il settore vitivinicolo, dopo Stati Uniti e Germania. I prodotti a indicazioni geografica e di qualità incidono per il 30%. Per il Piemonte, l’agroalimentare è il terzo settore per valore di tutto l’export, con un peso di poco inferiore all’11% e il primo settore
nelle esportazioni verso il Regno Unito, dove il solo comparto dei vini vale circa 200 milioni di euro. Nel 2017 le esportazioni cuneesi di alimentari e bevande verso il Regno Unito hanno superato, in valore, i 213 milioni di euro (+22% sull’anno prece-
dente), rappresentando il 44,3% dell’export della Granda verso lo UK. Il Regno Unito è saldamente al terzo posto tra i Paesi meta dei nostri prodotti agroalimentari, dopo Francia e Germania. “Va fatto ogni sforzo – aggiunge Allasia - per scongiurare una situazione che la Commissione UE ha definito di grande sconvolgimento per i cittadini e le imprese; ma dobbiamo prepararci a tutti gli esiti possibili”. Confagricoltura ha già chiesto la costituzione di una task force presso il ministero delle Politiche agricole a fianco delle imprese.
FOCUS
Confagricoltura: la “Hard Brexit” è il peggiore scenario per il sistema agroalimentare italiano. Rischio blocco esportazioni Leggi tutto sul sito www.confagricoltura.it
CONTERNO CONTERNO C C O OCCELLI OCCELLI O
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Agricoltura e dintorni
Ebat Favla, molto più che un ente di assistenza di Fabio Rubero
NATO 45 ANNI FA, NEL 2013 È DIVENTATO UN ENTE BILATERALE DI CUI FA PARTE ANCHE CONFAGRICOLTURA
G
arantire alle maestranze agricole indipendenti dalle aziende agricole la necessaria ed adeguata assistenza economico-sociale in caso di malattia e di infortunio. Con questo ambizioso obiettivo ed in virtù di un accordo stipulato tra le rappresentanze cuneesi delle associazioni di categoria e delle organizzazioni agricole, il 27 febbraio di 45 anni fa nasceva EBAT FAVLA, un ente all’interno del quale è presente anche Confagricoltura Cuneo, con due propri consiglieri nel Comitato di gestione.
Le prestazioni e i servizi Pur rimanendo fedele alla sua mission iniziale, in questi quattro decenni e mezzo EBAT FAVLA ha diversificato notevolmente i servizi che offre sia alle aziende, sia ai lavoratori ottenendo nel tempo un consenso trasversale visto che oggi il 98% delle aziende agricole assuntrici della provincia di Cuneo vi aderisce. Aziende che, tra le altre cose, possono usufruire di un importante contributo economico per l’acquisto di dispositivi di sicurezza individuale. In questo
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ambito, EBAT FAVLA finanzia il 50% della spesa documentata per un importo massimo pari a 150 euro per dipendente ed un importo massimo per azienda nel biennio pari a 500 euro che vanno sommati al 20% del contributo medio annuo versato dall’azienda nell’ultimo biennio. Ci sono tuttavia dei limiti che variano, anch’essi, a seconda di quanto versato dall’azienda durante il biennio. EBAT FAVLA è anche un’utilissima interfaccia per la sicurezza sul lavoro e per le visite mediche dei dipendenti. Inoltre, nei casi in cui il dipendente dell’impresa agricola sia assente dal lavoro per malattia o infortunio, EBAT FAVLA interviene integrando quanto riconosciuto dall’azienda al lavoratore facendo sì che egli percepisca in totale una somma quanto più vicina possibile a quella che ordinariamente avrebbe percepito. Anche per i lavoratori dipendenti EBAT FAVLA rappresenta un interlocutore di particolare interesse. A fronte di una piccola ritenuta sulla propria busta paga, infatti, essi possono accedere ad una lunga serie di sussidi frutto di importanti accordi sindacali come, ad esempio, i contributi previsti in caso di matrimonio, della nascita di un figlio e delle sue spese scolastiche.
Formazione, la nuova sfida “Nel corso degli anni le cose sono cambiate molto e continuano a cambiare - commenta
GIANCARLO
BANDIERA Presidente E.B.A.T. F.A.V.L.A.
il presidente Giancarlo Bandiera -. Una certezza è però che quello agricolo, insieme a quello industriale ed edilizio, è uno dei segmenti produttivi a più alto rischio dal punto di vista della sicurezza sia da un punto di vista strettamente numerico, ma anche, purtroppo, da quello della gravità dei singoli infortuni, a volte anche mortali. Per questo motivo è importante per un’azienda poter contare da un lato sulle nostre competenze per far sì che gli incidenti non accadano e dall’altro, quando accadono, avere da parte nostra un importante contributo economico. Ma vogliamo fare di più. In un settore come quello agricolo che si è così radicalmente modificato negli ultimi anni e che continua ad evolversi piuttosto rapidamente è di fondamentale importanza riuscire anche a fornire l’adeguata formazione a coloro i quali prestano il proprio lavoro presso le aziende. Dovremo sempre più cercare di far incontrare domanda e offerta di lavoro, andando ad individuare le figure professionali di cui il settore ha necessità, ed intervenire in tal senso”.
EBAT FAVLA
98%
% di aziende agricole cuneesi assuntrici di manodopera aderenti al Favla
A SERVIZIO DEL SETTORE
Innovazione & Sostenibilità
IV EDIZIONE DELL’INIZIATIVA REALIZZATA DA CONFAGRICOLTURA. NEGLI ULTIMI DUE ANNI IL RICONOSCIMENTO È ANDATO AD ALBA
La premiazione del Comune di Alba, unica “Spiga verde” del Piemonte anche nel 2018
“Spighe verdi” ai Comuni più sostenibili
D
iversi Comuni della provincia di Cuneo hanno già dimostrato il loro interesse per la nuova edizione del programma Spighe Verdi 2019, realizzato dalla Foundation for Environmental Education – FEE Italia in collaborazione con Confagricoltura (il 2019 sarà la quarta edizione). Nelle edizioni del 2017 e del 2018 l’unica amministrazione comunale ad aggiudicarsi il riconoscimento in Piemonte è stata Alba.
NOVITÀ 2019
Obiettivo: migliorare sempre Obiettivo principale è indirizzare la politica di gestione locale delle località rurali, verso un processo di sostenibilità ambientale, accompagnando le Amministrazioni locali in un miglioramento continuo, inserendo gradualmente nuovi elementi verso una completa gestione sostenibile del territorio. Il programma si basa, infatti, sullo sviluppo di azioni in chiave sostenibile in diversi
ambiti, da quello agricolo, valutando la conservazione del paesaggio e l’uso del suolo, a quello della valorizzazione di centri storici e aspetti culturali dei luoghi, per finire con lo sviluppo turistico e l’educazione ambientale. La Spiga Verde si rivela così un eco-label volontario rivolto ai Comuni a vocazione rurale che vogliono intraprendere un percorso di sostenibilità riconoscibile.
Aperte le candidature Le candidature sono aperte e Confagricoltura Cuneo è a disposizione delle amministrazioni interessate a partecipare al bando per fornire assistenza nella compilazione della modulistica.
Confagricoltura premia le aziende più innovative
Confagricoltura bandisce la prima edizione del Premio Nazionale per l’innovazione nel settore dell’agricoltura. Il Premio ha l’obiettivo di valorizzare l’innovazione nel settore, contribuire al miglioramento dell’immagine e di mettere in luce l’ampiezza e l’articolazione dei processi e prodotti innovativi già presenti e che si stanno sviluppando in agricoltura e nel settore agroalimentare. La partecipazione è aperta a tutte le imprese agricole, con sede legale in Italia, iscritte nel Registro delle Imprese. Ci si può presentarsi sia in forma individuale che collettiva. Le imprese agricole possono partecipare al Premio presentando la domanda in una delle seguenti tre categorie:
a) Nuove frontiere: innovazioni tecnologiche relative a processi, prodotti e servizi applicate a livello di impresa; b) Reti e filiere: soluzioni innovative intraprese tra due o più attori; c) Smart land, smart city: innovazioni che mettano in relazione le aree rurali con le aree urbane; progetti innovativi che uniscono arte, turismo e cultura creando sinergie fra la dimensione agricola e quella culturale in varie forme. Si possono presentare le domande fino al 28 febbraio 2019. La procedura per la compilazione e la presentazione della domanda è online accedendo nelll’apposita sezione del sito www.confagricoltura.it
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Selvicoltura
Il pioppo “made in Italy” torna a respirare PREZZI IN CRESCITA E RICHIESTE SUL MERCATO RIDANNO IL SORRISO AGLI OPERATORI, MA OCCORRE RADDOPPIARE LA SUPERFICIE
PIOPPI
12.475
gli ha di pioppo coltivati in Piemonte. La nostra regione è al 2° posto in Italia dietro alla Lombardia (19.850 ha) e davanti all’Emilia Romagna (4.700 ha)
PIEMONTE SECONDO
Oggi il legno di pioppo trova il suo principale utilizzo industriale nella produzione dei pannelli (in particolare dei compensati), nell’industria degli imballaggi di legno e della carta
di Gilberto Manfrin
È
un periodo favorevole per la pioppicoltura nazionale, una filiera di nicchia che meglio di altre rappresenta il made in Italy. Dopo alcuni anni di stagnazione, il prezzo degli alberi in piedi e quello degli assortimenti con maggior qualità risulta infatti in crescita. Un dato che conferma parallelamente la ripresa della produzione industriale relativa in particolare al comparto pannelli.
Mercato in crescita ma... Utile citare i dati illustrati nel corso di un convegno svoltosi a Milano a dicembre dal tema ‘Pioppo: il valore di una filiera sostenibile’: i consuntivi 2016 relativi al settore pannelli hanno fatto registrare una crescita
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del 3% pari a oltre 2 miliardi di euro. Tale crescita è sostenuta sia dalle esportazioni sia dall’aumento della domanda interna del settore arredamento, trend confermato anche dai preconsuntivi 2017 che rilevano un’ulteriore crescita del 4%. “Il mercato è in forte crescita - commenta Confagricoltura Cuneo -. Ci aspettiamo che con la nuova programmazione europea del Psr si possa incentivare la coltivazione del pioppo che, è bene ricordarlo, fa bene anche all’ambiente (secondo alcune stime, un ettaro di pioppeto, pari a circa 300 piante, è in grado di assorbire 18 tonnellate di CO2 in un anno, ndr). Detto questo servono incentivi per la sua coltivazione nelle aree golenali e demaniali, proprio a partire dal sostegno dei
fondi Psr”. Non solo: “Visti i dati, è davvero giunto il tempo di ragionare ad un accordo di filiera con la parte industriale – aggiunge Confagricoltura - per arrivare ad una programmazione che dia certezza ai pioppicoltori. Ormai siamo al cospetto di una filiera consolidata che va incentivata, soprattutto perché non c’è più materiale a disposizione”. Ed è proprio così. Alla ripresa del mercato fa da contraltare infatti ciò che è avvenuto negli ultimi anni: la superficie coltivata è costantemente diminuita portando a un significativo aumento delle importazioni di materia prima di provenienza estera a discapito di un materiale, quello nostrano, dalle caratteristiche fisiche ed estetiche uniche, riconosciute nel mondo.
Il Piemonte al secondo posto Una fotografia della situazione attuale, confermata dal primo Inventario della pioppicoltura in Italia, stima in circa 46.000 gli ettari coltivati, che garantiscono una produzione di 1 milione di metri cubi di materia prima su una domanda annua di oltre 2 milioni. In particolare, come ben riportato in un servizio realizzato dalla rivista “Terra e Vita” n.342018, la pioppicoltura specializzata risulta concentrata nella pianura padano-veneta (94%), con il 70% delle piantagioni, localizzate in Lombardia e Piemonte. La nostra regione, in particolare, è al secondo posto nel podio per ettari di piantagioni di pioppo ad
alto fusto (12.475 ettari), dietro alla Lombardia (19.850 ettari) e davanti all’Emilia Romagna (4.700 ettari).
Disponibilità e fabbisogno Oggi il legno di pioppo trova il suo principale utilizzo industriale nella produzione dei pannelli (in modo particolare, dei pannelli compensati), nell’industria degli imballaggi di legno e della carta. Le disponibilità attuali di materia prima italiana non sono però in grado di soddisfare il fabbisogno dell’industria di trasformazione nazionale che è costretta a importarne notevoli quantitativi dall’est Europa e dalla Francia. Considerando, come detto, che il fabbisogno industriale stimato è
IN ITALIA SONO CIRCA 46MILA GLI ETTARI DI PIOPPO COLTIVATI. GARANTISCONO UNA PRODUZIONE DI 1 MILIONE DI METRI CUBI DI MATERIA SU UNA DOMANDA ANNUA DI OLTRE 2 MILIONI pari a circa 2 milioni di metri cubi annui, per raggiungere il livello minimo di autosufficienza industriale sarebbe necessario raggiungere una superficie coltivata pari a 115.000 ettari, più del doppio della superficie attuale.
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Vitivinicoltura
Export, B2B a Roma e Zurigo DOPPIO EVENTO DI CONFAGRICOLTURA DEDICATO ALLE AZIENDE DEL VINO
S
i svolgeranno a Roma a marzo e a Zurigo a maggio i prossimi eventi di Confagricoltura per le aziende vitivinicole nell’ambito del programma di promozione OCM Vino di Confagri Promotion.Da un’accurata indagine di mercato sono stati individuati come i più interessanti per il settore i mercati di Stati Uniti, Canada, Russia, Giappone, Cina, Messico, Sud Est Asia, Brasile, Vietnam e Svizzera. Le imprese associate incontreranno quindi buyer ed operatori di questi paesi, sia in occasione di B2B, sia di cene dedicate.
Appuntamenti a marzo e a maggio Queste le date da segnare in agenda per le aziende: 27 e 28 marzo a Roma, a Palazzo della Valle, sarà l’occasione per le imprese di Confagricoltura di conoscere da vicino i mercati con un seminario di approfondimento, nel pomeriggio del 27 marzo, che prevede interventi di massimi esperti di marketing e di alcuni buyer dei paesi coinvolti; 13 e 14 maggio a Zurigo. Tutti gli appuntamenti prevedono B2B, seminari di approfondimento sui mercati esteri coinvolti e cene con gli operatori stranieri. Le aziende possono decidere se partecipare a tutti gli appuntamenti oppure se dare la preferenza ad un solo evento. Per maggiori informazioni e per le adesioni contattatare gli uffici di Confagricoltura Cuneo, zona di Alba (0173/281929 - bottallo@confagricuneo.it).
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LUTTO
Cordoglio per la morte di Beppe Colla
Lo scorso 15 gennaio ad Alba è mancato all’affetto dei suoi cari Beppe Colla, all’età di 88 anni. Nel 1956 comprò la storica cantina Prunotto, nel 1990 fondò con il fratello Tino la cantina Poderi Colla e fu anche presidente del Consorzio del Barolo e Barbaresco. Un ricordo nel messaggio del direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio. “Con la scomparsa di Beppe Colla Alba e tutti noi i viticoltori perdiamo un uomo onesto capace di vedere oltre il business del vino, che ha vissuto veramente per il suo territorio e la sua gente. Grazie Beppe Colla. A Federica esprimo a nome di tutta l‘associazione le più sentite condoglianze”.
Fondi dall’Ocm vino per gli investimenti FINO AL 15 FEBBRAIO È POSSIBILE PRESENTARE DOMANDA
È
aperto il bando OCM Vino relativo alla misura investimenti per la campagna 2018/2019. La misura prevede la possibilità di finanziare, oltre al punto vendita extra-aziendale, anche punti vendita aziendali, localizzati cioè all’interno della cantina e riguarda le spese per: - opere di natura edilizia (costruzione, ristrutturazione, riattamento acquisto per un valore max del 30%), acquisto
di attrezzature e impianti, di attrezzature informatiche e relativi programmi e piattaforme per punti vendita aziendali comprensivi di sale degustazione. I progetti dovranno rispettare il limine di spesa minima ammissibile di 20mila euro e massima di 350mila euro. Il sostegno è concesso nel limite massimo del 40% della spesa sostenuta.
Le scadenze 15 febbraio 2019 per il rilascio telematico della
domanda di aiuto; 22 febbraio 2019 (ore 19.00) per la consegna cartacea della domanda; 31 agosto 2019 per il completamento dell’investimento annuale e il rilascio telematico della domanda di pagamento; 31 agosto 2020 per il completamento dell’investimento biennale e il rilascio telematico della domanda di pagamento. Per avere ulteriori informazioni e presentare la propria domanda contattare gli uffici di Confagricoltura Cuneo.
NOTIZIE SEMPRE AGGIORNATE E APPROFONDIMENTI SU WWW.CONFAGRICOLTURACUNEO.IT O SU WWW.FACEBOOK.COM/CONFAGRICOLTURACUNEO
I PROVVEDIMENTI “AGRICOLI” DELLA MANOVRA 2019 Riportiamo in queste pagine un quadro complessivo delle principali novità introdotte dalla recente Legge di Bilancio 2019 che interessano il settore dell’agricoltura. Ora si apre la fase delicatissima dei decreti attuativi che vedrà Confagricoltura impegnata nell’attività di lobby affinché i provvedimenti previsti incidano effettivamente sul cambiamento per una più ordinata crescita pratica del nostro sistema economico. Vediamo quali sono i principali contenuti, consapevoli di non poter esaurire qui tutti i dettagli delle novità, ancora peraltro in via di definizione.
LAVORO E PREVIDENZA Revisione premi e contributi antinfortunistici INAIL La legge dispone la revisione dei premi e contributi antinfortunistici dovuti all’INAIL dai lavoratori autonomi e dai datori di lavoro per l’assicurazione obbligatoria contro gli infortuni sul lavoro e le malattie professionali, compresi quelli del settore agricolo.
Più nello specifico le previsioni contenute costituiscono la base finanziaria per l’attuazione vera e propria dell’operazione di revisione della contribuzione INAIL già prevista, per tutti i settori produttivi, da una precedente legge di bilancio (articolo 1, comma 128, della legge 27 dicembre 2013, n. 147) e fino ad ora attuata solo parzialmente e con tagli lineari. Le nuove norme aggiungono, infatti, alle risorse già stanziate a partire dal 2014 (1,2 miliardi all’anno) ulteriori risorse per il triennio 2019-2021 (410 milioni di euro per il 2019, 525 milioni
per il 2020 e 600 milioni per il 2021). I dettagli della revisione saranno definiti nei prossimi mesi.
Maggiorazione di alcune sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale È prevista la maggiorazione di una serie di sanzioni in materia di lavoro e legislazione sociale, che possono essere così schematizzate: maggiorazione del 20% della sanzione amministrativa pecuniaria per: •• l’impiego di lavoratori
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•• •• ••
subordinati senza preventiva comunicazione di instaurazione del rapporto di lavoro da parte del datore di lavoro privato; la violazione del limite di durata media dell’orario di lavoro per periodi di sette giorni o della prescrizione sul riposo di almeno 24 ore consecutive per i medesimi periodi; la violazione della disciplina sul periodo minimo annuale di ferie retribuite; la violazione delle norme sul riposo minimo giornaliero; la violazione di alcune norme in materia di som-
ministrazione di lavoro e di mercato del lavoro (vale anche per le ammende penali); •• la violazione di alcuni obblighi posti dalla disciplina sul distacco temporaneo in Italia (da parte del datore di lavoro) di lavoratori occupati abitualmente in un altro Stato; maggiorazione del 10% degli importi dovuti per sanzioni penali pecuniarie di natura contravvenzionale (ammende) e per sanzioni amministrative pecuniarie connesse alla violazione di norme in materia di tutela
INSERTO TECNICO
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della salute e della sicurezza nei luoghi di lavoro di cui al d.lgs. n.81/2008. Tale maggiorazione si aggiunge all’aumento dell’1,9% scattato automaticamente dal 1° luglio 2018, per effetto del meccanismo d’indicizzazione quinquennale. Questo nuovo aumento interessa solo le sanzioni previste dal d.lgs. n. 81/2008, e non quelle contenute in altre norme in materia di salute e sicurezza. Esso riguarda comunque una vastissima gamma di violazioni quali, a mero titolo di esempio, quelle relative agli obblighi di valutazione dei rischi e di redazione del relativo documento (DVR), d’informazione e formazione, di visite mediche, di tesserino identificativo negli appalti, etc. A ciò si aggiunga il raddoppio delle predette maggiorazioni nell’ipotesi in cui, nei tre anni precedenti, il datore di lavoro sia stato destinatario di sanzioni amministrative o penali per i medesimi illeciti (una sorta di recidiva). Le risorse ricavate dalla maggiorazione delle sanzioni sopra indicate saranno destinate al rafforzamento dell’attività di contrasto del fenomeno del lavoro sommerso e irregolare e alla valorizzazione del personale dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro.
Esonero contributivo per assunzione giovani con 110 18
INSERTO TECNICO
e lode o con dottorato di ricerca Viene introdotta, per il solo anno 2019, una nuova forma di esonero dal versamento dei contributi previdenziali per i datori di lavoro privati che assumono giovani in possesso della laurea magistrale con la votazione di 110 e lode o in possesso di un dottorato di ricerca, ottenuti nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2018 e il 30 giugno 2019. Per i neolaureati è richiesto anche lo svolgimento di una carriera universitaria con votazione media ponderata non inferiore a 108 su 110. Il titolo deve essere stato conseguito entro la durata legale del corso di studi e prima del compimento del trentesimo anno di età, presso Università statali o non statali legalmente riconosciute. L’esonero - che spetta ai datori di lavoro privati che, a decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2019, assumano con contratto di lavoro subordinato a tempo indeterminato soggetti in possesso dei requisiti - può essere fruito per un periodo massimo di 12 mesi decorrenti dalla data di assunzione, nel limite massimo di 8.000 euro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL. L’esonero spetta anche in caso di contratto a tempo
parziale (proporzionalmente ridotto) e nel caso di trasformazione, avvenuta nel periodo compreso tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2019, di un contratto di lavoro a tempo determinato in contratto di lavoro a tempo indeterminato (fermo restando il possesso dei requisiti sopra ricordati alla data della trasformazione).
Saldo e stralcio per omessi versamenti di imposte e contributi Degna di nota è la definizione agevolata per i contribuenti in difficoltà (art.1, commi 185-199) che contempla tra i primi effetti rilevanti della presentazione della dichiarazione quello della sospensione dell’avvio di procedure cautelari. Nel contempo, sarà possibile il rilascio del DURC ed il debitore non è considerato inadempiente ai fini della compensazione dei pagamenti da parte di pubbliche amministrazioni. NOTA BENE - La legge di bilancio per il 2019 non ha rinnovato l’esonero contributivo per i giovani lavoratori autonomi agricoli (coltivatori diretti e IAP con meno di 40 anni di età) che si iscrivono all’INPS, diversamente da quanto avvenuto nel 2017 e 2018. Resta fermo che coloro
che si sono iscritti nel 2017 e nel 2018, la cui domanda è stata accolta, continueranno a beneficiare degli sgravi nelle misure previste per il periodo residuo (complessivamente 5 anni).
FISCO Imposta sostituiva per raccolta occasionale di prodotti selvatici non legnosi e piante officinali spontanee È introdotta una tassazione sostitutiva ai fini Irpef e delle relative addizionali, pari a 100 euro, per i redditi derivati dallo svolgimento, in via occasionale delle attività di raccolta di prodotti selvatici non legnosi (funghi, tartufi, bacche, ecc.), e di piante officinali spontanee. L’imposta va versata, entro il 16 febbraio dell’anno di riferimento, dalle persone fisiche in possesso del titolo di raccolta rilasciato dalla Regione o Enti subordinati. Sono esclusi dal versamento dell’imposta coloro i quali effettuano la raccolta esclusivamente per autoconsumo. L’ attività di raccolta di prodotti si intende svolta in via occasionale se i corrispettivi percepiti dalla vendita del prodotto non superano il limite annuo di euro 7.000
euro. I tartufi freschi, da prodotti di lusso sono diventati ai fini IVA prodotti agricoli, ai quali potrà applicarsi il regime speciale. La legge di bilancio 2019 ha, invero, dimezzato l’aliquota di imposta, portandola dal 10% al 5%.
Disciplina della vendita diretta Attraverso l’aggiunta del comma 1-bis all’art. 4 D.lgs. n. 228/2001 (vendita al dettaglio dei prodotti agricoli), si stabilisce che gli imprenditori agricoli, singoli o associati, possano vendere non solo prodotti provenienti in misura prevalente dalle rispettive proprie aziende, come già oggi previsto, ma anche prodotti agricoli ed alimentari, appartenenti a comparti agronomici diversi da quelli dei prodotti della propria azienda, purché direttamente acquistati da altri imprenditori agricoli. Il fatturato relativo alla vendita dei propri prodotti deve comunque restare prevalente rispetto al fatturato derivante dalla vendita del totale dei prodotti acquistati da altri imprenditori agricoli. Resta ferma l’attuale normativa fiscale in ordine al regime di reddito d’impresa applicabile per l’attività di mera commercializzazione dei prodotti acquistati da terzi.
Equiparazione disciplina fiscale dei coadiuvanti al titolare dell’impresa agricola Ai coadiuvanti familiari del coltivatore diretto, appartenenti al medesimo nucleo familiare, iscritti nella gestione assistenziale e previdenziale agricola quali coltivatori diretti, si applica la disciplina fiscale propria del titolare dell’impresa agricola, al cui esercizio gli stessi familiari partecipano attivamente. In considerazione dell’ampiezza della predetta equiparazione, si ritiene che la disposizione trovi applicazione, ad esempio, in materia di esenzione IMU, di acquisto di terreni agricoli con le agevolazioni ex PPC, ecc., ancorché tali misure dovevano già considerarsi applicabili in base alla precedente normativa (v. sul punto la nota n. 20535 del 23 maggio 2016 del Ministero dell’economia e delle finanze).
Sistemazione verde Si prevede la proroga, limitatamente all’anno 2019, della detrazione del 36 per cento dall’IRPEF delle spese sostenute per interventi di “sistemazione a verde” di aree scoperte di immobili privati a uso abitativo (giardini terrazzi, ecc.), pertinenze o recinzioni. Si ricorda che
la detrazione va ripartita in dieci quote annuali di pari importo e va calcolata su un importo massimo di 5.000 euro per unità immobiliare a uso abitativo, comprensivo delle eventuali spese di progettazione e manutenzione connesse all’esecuzione degli interventi.
AMBIENTE CLIMA ED ENERGIA È disposta la proroga, per l’anno 2019, delle detrazioni spettanti per le spese sostenute per gli interventi di efficienza energetica, ristrutturazione edilizia e per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici, la cui disciplina è contenuta, rispettivamente, negli articoli 14 e 16 del decreto legge 4 giugno 2013, n. 63.
Detrazioni fiscali per interventi di riqualificazione energetica Prorogato al 31 dicembre 2019 il termine previsto per avvalersi della detrazione d’imposta nella misura del 65% per le spese relative ad interventi di riqualificazione energetica degli edifici (cosiddetto ecobonus) Si tratta di riduzioni Irpef e Ires che riguardano le spese sostenute per: •• la riduzione del fabbisogno energetico per il
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riscaldamento: detrazione massima 100.000 euro; il miglioramento termico dell’edificio (finestre, comprensive di infissi, coibentazioni, pavimenti): detrazione massima 60.000 euro; l’installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda: detrazione massima 60.000 euro; la sostituzione degli impianti di climatizzazione invernale con impianti dotati di caldaie a condensazione e contestuale messa a punto del sistema di distribuzione: detrazione massima 30.000 euro; la sostituzione di scaldacqua tradizionali con scaldacqua a pompa di calore dedicati alla produzione di acqua calda sanitaria, nel limite massimo di 30.000 euro (articolo 4, comma 4, del D.L. n. 201 del 2011).
Detrazioni fiscali per interventi di ristrutturazione edilizia Prorogata al 31 dicembre 2019 la misura della detrazione al 50 per cento, fino ad una spesa massima di 96.000 euro, per gli interventi di ristrutturazione edilizia previsti dall’articolo 16-bis del TUIR. Ossia: •• interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria, restauro e risanamento conservativo
e ristrutturazione edilizia; •• ricostruzione o ripristino dell’immobile danneggiato a seguito di eventi calamitosi; •• realizzazione di autorimesse o posti auto pertinenziali; •• eliminazione delle barriere architettoniche; •• misure finalizzate a prevenire il compimento di atti illeciti da parte di terzi; •• opere finalizzate alla cablatura degli edifici e al contenimento dell’inquinamento acustico; •• opere finalizzate al conseguimento di risparmi energetici e all’installazione di impianti basati sull’impiego delle fonti rinnovabili di energia; •• adozione di misure antisismiche; •• bonifica dall’amianto e opere volte ad evitare gli infortuni domestici.
Impianti di biogas La legge prevede che, fino al riordino della materia, gli impianti a biogas fino a 300 KW, realizzati da imprenditori agricoli, anche in forma consortile, alimentati con sottoprodotti provenienti da attività di allevamento e della gestione del verde, continuino ad accedere agli incentivi previsti per l’energia elettrica prodotta da fonti rinnovabili diverse dal fotovoltaico, ai sensi del decreto ministeriale 23
giugno 2016, nel limite di un costo medio annuo pari a 25 milioni di euro. Come richiesto in più occasioni anche da Confagricoltura, quindi è stata prevista una specifica misura volta ad incentivare la realizzazione di piccoli impianti di produzione elettrica alimentati a biogas realizzati da imprenditori agricoli. Anche se trattasi di un intervento ponte e non strutturale, è un segnale positivo che riporta l’attenzione sull’importanza strategica delle bioenergie, in particolare nel settore zootecnico, attraverso un modello di sviluppo che mette al centro la risorsa biologica, l’economia circolare e l’innovazione tecnologica. Ciò detto i vincoli amministrativi, agronomici e tecnologici che sono stati introdotti nel corso della definizione delle nuove regole, contrariamente a quanto richiesto da Confagricoltura, non sono certo incoraggianti e rendono più complesso il quadro di accesso agli incentivi rispetto al decreto 23 giugno 2016, il precedente regime di intervento che si era concluso nel 2017, a cui le nuove norme si richiamano. Peraltro non è prevista alcuna norma per far salvi gli impianti entrati in esercizio nel corso del 2018 in assenza di un regime di incentivazione specifico.
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Finanziamento progetti nel settore apistico La legge prevede lo stanziamento di un milione di euro in ciascuno degli anni 2019 e 2020 per la realizzazione di progetti nel settore apistico “finalizzati al sostegno di produzioni e allevamenti di particolare rilievo ambientale, economico, sociale e occupazionale”. Le modalità per l’attuazione di tale misura sono disposte con decreto del Mipaaft da emanare entro sessanta giorni dalla entrata in vigore della legge di bilancio 2019.
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INSERTO TECNICO
Introduzione di misure in favore delle aziende agricole prealpine di collina, pedemontani e della pianura non irrigua. La norma estende alle aziende agricole ubicate nei comuni prealpini di collina, pedemontani e della pianura non irrigua la facoltà già prevista per quelle ubicate nei comuni montani di non dover disporre del titolo di conduzione del terreno agricolo ai fini della costitu-
zione del relativo fascicolo aziendale con riferimento ai terreni agricoli contraddistinti da particelle fondiarie di estensione inferiore a 5.000 metri quadrati.
Catasto produzioni frutticole Si provvede a stanziare risorse per 2 milioni di euro nel 2019 e 3 milioni di euro nel 2020 destinate alla istituzione del catasto delle produzioni frutticole nazionali “attraverso una ricognizione a livello aziendale delle
superfici frutticole, distinte a livello delle principali cultivar”. I criteri e le modalità di realizzazione del catasto sono stabilite con decreto del Mipaaft da adottare entro novanta giorni dalla entrata in vigore della legge di bilancio 2019 e previa intesa con la Conferenza Stato-Regioni e PPAA. La misura va incontro alle richieste di Confagricoltura che la
aveva indicata tra le priorità delle filiere frutticole. Una perfetta conoscenza delle informazioni sulle superfici e sul potenziale produttivo del comparto frutticolo possono infatti contribuire ad una migliore pianificazione delle produzioni ed equilibrio di mercato. Rimane da verificare la modalità di attuazione della misura tramite il decreto ministeriale previsto.
TESTO COMPLETO
Tutta la Legge di Bilancio 2019 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale
Zootecnia
Marchiatura uova in allevamento, avanti così ORESTE MASSIMINO, PRESIDENTE FNP AVICOLA CONFAGRICOLTURA PLAUDE ALLA RISOLUZIONE UNITARIA DELLA COMMISSIONE CAMERALE di Silvia Agnello
M
aggiori garanzie di tracciabilità e più trasparenza sulla provenienza delle uova: sulla base di queste considerazioni Confagricoltura accoglie con favore la risoluzione unitaria della Commissione Agricoltura della Camera in materia di marchiatura delle uova. La risoluzione prevede che venga abolita la deroga alla marchiatura per le uova destinate alla sgusciatura per uso industriale e venga introdotta un’indicazione chiara del Paese di provenienza del prodotto sulle confezioni destinate al consumatore finale. Nel documento si esprime anche la volontà di intraprendere azioni presso le opportune
sedi dell’Unione Europea affinché venga introdotto per tutti i Paesi membri l’obbligo di timbratura per tutte le uova, con la sola eccezione per quelle vendute direttamente al consumatore in azienda, e che la stampigliatura debba essere apportata esclusivamente presso l’azienda produttrice.
Soddisfatta la Confagricoltura All’audizione che ha preceduto la risoluzione in Commissione, era presente per Confagricoltura Oreste Massimino, in qualità di presidente della Federazione Nazionale Avicola: “Si tratta di una risoluzione a favore della tracciabilità, che tutela sia i produttori sia i consumatori – spiega Massi-
mino –. L’obbligo di timbrare in allevamento eliminerebbe la possibilità di attribuzioni errate, cosa che può invece accadere se lo si fa nei centri di imballaggio, con il rischio di commistione di prodotti di provenienza diversa che, magari, non presentano i medesimi standard di sicurezza alimentare. In Piemonte si allevano circa 2,5 milioni di galline per la produzione di uova, di queste il 65% sono in provincia di Cuneo. Dopo anni di grande crisi, il mercato avicolo nel 2018 si è chiuso abbastanza bene, anche se nel comparto delle uova i margini sono estremamente ridotti, nonostante la qualità delle produzioni sia eccellente, i controlli sanitari funzionino molto bene e le prospettive di consumo siano interessanti.
GALLINE CUNEO
65%
% di galline ovaiole allevate in provincia di Cuneo sul totale in Piemonte
DEL TOTALE REGIONALE
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Zootecnia
Dal 30 gennaio è ripartito in ZVN il bollettino della Regione per lo spandimento dei liquami
di Silvia Agnello
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a questione delle limitazioni durante i mesi autunnali e invernali all’utilizzo dei reflui zootecnici è stata oggetto nelle ultime settimane di una presa di posizione decisa da parte di Confagricoltura, sia a livello locale sia nazionale. Il nodo della questione è che i vincoli imposti per lo spandimento non tengono conto della variabilità delle condizioni meteo-climatiche, che possono presentare andamenti diversi di anno in anno e da zona a zona.
La normativa Attualmente la normativa vieta lo spandimento nel periodo compreso tra il 1° novembre e la fine di febbraio, lasciando facoltà alle Regioni di individuare decorrenze diverse in caso di condizioni meteo favorevoli, che risultino documentate da apposita relazione tecnica. Questo significa che le Regioni possono prevedere delle “finestre” in cui lo spandimento è
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Reflui zootecnici, serve più elasticità CONFAGRICOLTURA È INTERVENUTA SUI DIVIETI DI UTILIZZO IN INVERNO PER GLI ALLEVAMENTI consentito, rendendo il periodo di proibizione non continuativo. La possibilità di sospendere il divieto è però limitata nel numero di giorni e non riguarda i mesi di dicembre e gennaio. Ne consegue che, con qualsiasi condizione climatica, dal 1° dicembre al 31 gennaio l’utilizzo agronomico degli effluenti zootecnici è vietato dappertutto.
ANABORAPI
Confagri Cuneo: si tenga conto del clima Nel mese di dicembre, con una lettera indirizzata alla Direzione Agricoltura della Regione, Confagricoltura Cuneo aveva segnalato la situazione di criticità dovuta all’andamento climatico anomalo del 2018: al ritardo della semina in primavera, è seguito
un posticipo della raccolta e delle operazioni colturali autunnali, tra cui l’applicazione al suolo dei reflui. Le piogge hanno poi ridotto ulteriormente il lasso di tempo a disposizione prima del divieto, limitando la finestra utile a 9-10 giorni contro i 20-21 potenziali. La Regione, pur recependo le segnalazioni, ha ribadito il divieto assoluto dall’1 dicembre al 31 gennaio ed in qualsiasi momento in caso di suolo innevato, gelato o saturo d’acqua, sottolineando inoltre come per il mese di febbraio saranno applicabili solo più altri 10 giorni di divieto, essendone già stati previsti 20 (dei 30 complessivi a disposizione) a novembre 2018. Pertanto, Confagricoltura ha scelto di proseguire nella propria azione, alla ricerca di una soluzione pratica ed anticipata: “Nell’ottica di garantire sempre il minor impatto ambientale possibile, occorre tuttavia stabilire una deroga che tenga conto dei cam-
Colombero eletto nell’associazione
Tra gli eletti a partecipare all’Assemblea generale dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese (Anaborabi) c’è anche l’associato di Confagricoltura Cuneo Andrea Colombero. La nomina è avvenuta lo scorso 25 gennaio presso la Sala Contrattazione del Miac, che ha ospitato l’Assemblea Comitato di Razza di Cuneo. L’Assemblea generale provvederà, a sua volta, alla nomina del Direttivo dell’associazione. La procedura è parte del nuovo corso dell’Anaborapi, che lo scorso settembre è diventata associazione di primo livello, un nuovo modello organizzativo previsto dalla recente normativa sulla riproduzione animale, che ha portato a essere soci direttamente gli allevatori e non più le APA e le ARA a cui gli stessi aderivano.
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biamenti del clima – ha dichiarato il direttore provinciale Roberto Abellonio -. Alcuni sindaci del territorio, con gli strumenti in loro possesso, hanno cercato di venire incontro alle esigenze delle aziende, tuttavia tali modalità sono apparse impossibili da percorrere”.
L’istanza a Roma È seguita, a metà gennaio, un’istanza da parte della Confagricoltura nazionale che ha inviato ai Ministeri alle Politiche Agricole e all’Ambiente la richiesta di prevedere, in ragione delle condizioni
BAGTANK vuoto
climatiche anomale degli ultimi anni, maggiore flessibilità nella definizione dei periodi in cui le Regioni possono autorizzare l’utilizzo agronomico degli effluenti.
RICETTA ELETTRONICA
In particolare, si è chiesto di predisporre gli opportuni adeguamenti tecnici e normativi affinché già da quest’anno le Regioni abbiano maggiore libertà nell’au-
torizzare lo spandimento attraverso una definizione di “finestre utili” più ampia, seppur sempre supportata da appositi bollettini agrometeorologici.
Per ora è facoltativa
La ricetta elettronica veterinaria non è ancora un obbligo, anche se facoltativamente si può già operare con questa modalità. Il Ministero ha incontrato le organizzazioni di categoria per recepire i problemi che si stanno presentando o si potrebbero verificare, al fine di perfezionare il sistema prima dell’obbligatorietà. Il Decreto Ministeriale applicativo, dunque, non è stato ancora firmato, per permettere di trovare le opportune soluzioni alle criticità. In merito alle osservazioni di Confagricoltura, si chiarisce che dove l’allevatore non abbia a disposizione sistemi digitali o possibilità di connessione alla rete, il veterinario potrà stampare la ricetta o far trascrivere il numero della ricetta e il PIN. Con questi riferimenti l’allevatore potrà recarsi dal farmacista o grossista per l’approvvigionamento.
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Patronato Enapa
Quota 100, requisiti e finestre mobili di uscita I requisiti
di Fabio Rubero
SERVONO ALMENO 62 ANNI DI ETÀ E UN’ANZIANITÀ CONTRIBUTIVA PARI O SUPERIORE A 38 ANNI. INFO AL PATRONATO ENAPA
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I requisiti per raggiungere il pensionamento con quota 100 sono: un’età pari o superiore ai 62 anni ed una anzianità contributiva pari o superiore a 38 anni, raggiungibile anche cumulando contributi versati in altre gestioni, fatta eccezione per i contributi versati nelle casse dei liberi professionisti. Non ci sono quindi differenze tra dipendenti pubblici e privati per quanto riguarda i requisiti. Ad esempio: chi è nato nel 1957 e ha 38 anni di contributi può usufruire della finestra del 2019.
a cosiddetta “Quota 100”, contenuta nel Decreto Legge n. 4/2019, approvato lo scorso 17 gennaio e pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 gennaio, è una proposta per anticipare l’età pensioLe “finestre” mobili nabile per i lavoratori iscritti presso l’AssiAlle pensioni Quota 100 si applicherà il curazione Generale Obbligatoria (AGO), le meccanismo delle cosiddette “finestre” mogestioni speciali dei lavoratori autonomi, la bili 16:59 che sono pari a 3 mesi per i lavoratori gestione separata ed i fondi sostitmc dell’Inps bozza1:Layout 1 24-11-2008 Pagina 1 tutivi ed esclusivi dell’assicurazione genera- privati ed a 6 mesi per i lavoratori pubblici. Più precisamente per i lavoratori privati (dile obbligatoria.
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pendenti ed autonomi) che hanno maturato i requisiti entro il 2018 la prima finestra è 1° aprile 2019, mentre per chi matura i requisiti dal 1° gennaio 2019 la pensione Quota 100 decorrerà dopo tre mesi. Per i lavoratori pubblici che raggiungono i requisiti alla data di entrata in vigore dei Decreto (29 gennaio 2019) la prima finestra è 1° agosto 2019, mentre per chi matura i requisiti dopo l’entrata in vigore del Decreto la Pensione Quota 100 decorrerà dopo sei mesi e comunque non prima della data del 1° agosto 2019. Per i dipendenti pubblici è previsto la comunicazione della domanda di collocamento a riposo con un preavviso di sei mesi. Particolari disposizioni vengono fissate per il personale del comparto scuola e AFAM, per il quale è prevista - in questo primo anno di applicazione - la possibilità di presentare domanda di cessazione entro il 28 febbraio 2019 e quindi andare in pensione con quota 100 con l’inizio del nuovo anno scolastico. La normativa su quota 100 non trova applicazione nei confronti dei lavoratori che hanno già stipulato accordi finalizzati ad
acquisire prestazioni di accompagnamento alla pensione di vecchiaia o anticipata.
Il servizio del Patronato Enapa Il servizio offerto dal patronato Enapa di Confagricoltura Cuneo per la valutazione delle opportunità garantite dalle vigenti norme è completamente gratuito. Si consiglia, invece, a chi fosse già in pensione di rivolgersi comunque agli uffici per verificare la congruità dell’importo percepito, in quanto esistono numerose opportunità per ottenere un incremento. Per ogni informazione, rivolgersi al Patronato Enapa presente negli uffici di Confagricoltura Cuneo.
REQUISITI IMMUTATI
Pensione anticipata (Fornero) A decorrere dal 1° gennaio 2019 e fino al 31 dicembre 2026, l’incremento della speranza di vita (per il biennio 2019 e 2020 è di 5 mesi) non troverà applicazione per i soggetti che accedono alla Pensione Anticipata con la sola anzianità contributiva. Pertanto, i requisiti per la pensione anticipata restano fermi a 42 anni e 10 mesi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. Nei loro confronti troverà applicazione il meccanismo delle cosiddette finestre mobili di 3 mesi dalla data di maturazione dei predetti requisiti. Per il 2019 la prima decorrenza, sia per privati che pubblici, è fissata al 1° aprile 2019 (si fa presente che l’incremento della speranza di vita dei 5 mesi continuerà a trovare applicazione per quanti accedono alla pensione di vecchiaia e alla pensione anticipata con requisiti riservati ai contributivi puri pari a 64 anni + 5 mesi e 20 anni di contributi e importo soglia superiore a 2,8 l’assegno sociale).
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Confagricoltura news
OFFERTE PER SOCI E DIPENDENTI TUTTE LE CONVENZIONI L’elenco aggiornato si può consultare sul sito www.confagricolturacuneo.it, nella sezione Convenzioni
Studio fisioterapico Dr. La Spina Confagricoltura Cuneo ha stipulato una convenzione con lo studio fisioterapico del dottor Stefano La Spina a Saluzzo (Via Donaudi 7) specializzato in riabilitazione ortopedica, neurologica, sportiva dei disordini muscolo scheletrici. Previsto uno sconto del 20% per qualsiasi servizio fisioterapico. Info: 3343693069
Terme di Lurisia Rinnovata per tutto il 2019 la convenzione con le Terme di Lurisia, con nuove offerte per tutti gli associati e i dipendenti di Confagricoltura Cuneo. Sono previste numerose scontistiche sia nella convenzione “salute” che in quella “benessere”. Per info e prenotazioni: 0174/683421 - info@termedilurisia.it.
NASCITA
Congratulazioni alla neo mamma
Il 20 dicembre scorso è nato Pietro, figlio di Francesca Dalmasso, dipendente Confagricoltura zona di Cuneo, e di Fabrizio Mello Rella. Da tutta la grande famiglia di Confagricoltura Cuneo giungano i migliori auguri di “buona vita” al piccolo, ai genitori e alla sorellina Viola.
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Haccp e Dvr: corsi e servizi per le aziende IL 20 E 27 FEBBRAIO, AD ALBA E MONDOVÌ, PREVISTI DUE INCONTRI PER GLI OPERATORI DEL SETTORE ALIMENTARE di Gilberto Manfrin
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accp è l’acronimo di Hazard Analysis Critical Control Point (Analisi dei Rischi e Controllo dei Punti Critici). Si tratta di un sistema di controllo, relativamente alla produzione degli alimenti, che ha come obiettivo la garanzia della sicurezza igienica. La normativa obbliga infatti chiunque tratti alimenti e bevande a mettere a punto un manuale di autocontrollo che deve contenere tutte le informazioni relative al piano igienico-sanitario SICUREZZA E HACCP
adottato dall’azienda sulla base del sistema HACCP e ad assicurare che il personale addetto alla manipolazione dei prodotti alimentari segua una formazione sui rischi sanitari. Per aiutare le aziende agricole a rispettare quanto previsto dalla legge, la Confagricoltura Cuneo ha programmato per il mese di febbraio un corso di formazione per operatori del settore alimentare della durata di 4 ore (dalle 8.30 alle 12.30) che si terrà mercoledì
20 febbraio presso la sede di Alba (per gli associati delle zone di Cuneo, Alba, Saluzzo, Savigliano) e mercoledì 27 febbraio presso la sede di Mondovì (per gli associati della zona di Mondovì). Al termine del corso verrà rilasciato ai partecipanti un attestato di partecipazione, a dimostrazione della formazione seguita. Per ulteriori informazioni in merito ai servizi è possibile fare riferimento alle sedi di competenza dell’Unione Agricoltori.
Potenziato il servizio tecnico
Confagricoltura dallo scorso 1° gennaio ha deciso di potenziare il proprio servizio tecnico per sicurezza e certificazioni, a disposizione delle aziende agricole per l’aggiornamento o stesura del Dvr (Documento valutazione rischi), per l’ottenimento delle certificazioni alimentari e per l’aggiornamento e stesura dei manuali Haccp. Per maggiori informazioni è possibile rivolgersi alla sede di Confagricoltura Cuneo chiedendo del responsabile del servizio, Stefano Ramero.
NEWS
In pillole SPRECO ALIMENTARE
Confagricoltura: “Ricerca e innovazione per sviluppare l’economia circolare minimizzando i rifiuti prodotti e valorizzando l’uso di residui vegetali e sottoprodotti di origine animale”
DIBATTITO IN EUROPA Uno dei corsi tenuti dai tecnici di Confagricoltura a Saluzzo
Patentini, corsi nelle sedi di zona L’ABILITAZIONE È OBBLIGATORIA PER TUTTI COLORO CHE USANO PRODOTTI FITOSANITARI AD USO PROFESSIONALE
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a Confagricoltura di Cuneo ha organizzato per il periodo invernale, da gennaio a marzo, corsi per il rilascio e rinnovo del patentino per l’utilizzo dei fitofarmaci. L’abilitazione è obbligatoria per tutti gli utenti che acquistano e utilizzano i prodotti fitosanitari ad uso professionale. Alcuni si sono già svolti nelle scorse settimane nei diversi uffici di zona, altri sono in programma. Per avere chiara informazione degli appuntamenti, contattare direttamente gli uffici di zona. Ne approfittiamo per ricordare i requisiti e le caratteristiche dei percorsi formativi.
Corso rilascio Per chi non ha mai avuto il patentino o
per chi ce l’ha scaduto da più di 5 anni sono organizzati corsi di 20 ore più l’esame finale.
Corso rinnovo Devono frequentare i corsi di rinnovo di 12 ore, senza esame, tutti gli utenti in possesso del patentino rilasciato nell’anno 2014 prima della scadenza dello stesso. Si ricorda, infine, che i titolari di diplomi in materie agrarie o lauree in scienze agrarie o veterinarie possono richiedere il patentino dopo aver superato l’esame presso la Regione, senza la frequenza di nessun corso. Per informazioni contattare gli uffici di Confagricoltura Cuneo.
Il presidente di Confagricoltura Giansanti incontra il commissario Hogan. Pac, Brexit e accordi internazionali i temi urgenti dell’agenda politica ed economica
ANNATA AGRARIA 2018
Istat: per Confagricoltura il 2018 si chiude con un bilancio positivo ma con criticità forti per determinati comparti ed alcuni preoccupanti segnali che devono indurre attenzione
GIUDIZIO SULLA MANOVRA
Manovra, Confagricoltura: i provvedimenti per il settore nel complesso positivi, ma attendiamo dal Governo uno sforzo maggiore per lo sviluppo del sistema agroalimentare
BULGARIA: CRESCE LA PRODUZIONE VINICOLA
Nel 2018 in Bulgaria sono stati prodotti 5,8 milioni di ettolitri di vino da 260 produttori registrati
UNGHERIA: IN AUMENTO LA PRODUZIONE AGRICOLA
Secondo l’ufficio centrale di statistica ungherese, nel 2018 la produzione agricola nazionale è aumentata del 3,1%
USA: PIÙ SOIA VERSO LA UE
Tra luglio e dicembre 2018 le importazioni di soia dell’Unione europea dagli Stati Uniti sono aumentate del 112%, a parere della Commissione europea Scarica l’app di Confagricoltura per essere informati su tutte le iniziative della tua associazione
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Obblighi e normative
Obblighi di controllo per macchine irroratrici PREVISTI DALLE NORME IN MATERIA PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE
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i ricordano due diversi obblighi di controllo per le macchine di distribuzione di fitosanitari.
Il controllo funzionale delle macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari È obbligatorio per tutti gli utilizzatori professionali ai sensi del PAN per la sostenibilità ambientale in riferimento all’articolo 12 del decreto legislativo 150/2012 e viene rilasciato da tecnici abilitati e da centri prova autorizzati dalla Regione Piemonte.
NORMATIVA ANTINCENDIO
Sono esonerate dal controllo: 1) irroratrici portatili e spalleggiate, azionate dall’operatore, con serbatoio in pressione o dotate di pompante a leva manuale; 2) irroratrici spalleggiate a motore prive di ventilatore, quando non utilizzate per trattamenti su colture protette. L’intervallo tra i controlli funzionali non deve superare i 5 anni fino al 31 dicembre 2020, e i 3 anni per le attrezzature controllate dopo. Le attrezzature acquistate dopo il 26 novembre 2011, sono sottoposte al primo controllo funzionale entro 5 anni dall’acquisto.
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Per regolazione della macchina irroratrice, comunemente denominata taratura, si intende l’adattamento delle modalità di utilizzo di quest’ultima alle specifiche realtà colturali aziendali. Questa tipologia di regolazione è obbligatoria per tutti gli utilizzatori professionali i quali aderiscano e rientrino nelle misure agroambientali del Piano di Sviluppo Rurale della Regione Piemonte. È d’obbligo almeno una regolazione nell’arco del quinquennio del PSR. Si ricorda a tutte le aziende aderenti alle misure agroambientali che la scadenza per effettuare la regolazione è il 15/03/2019. Per info o prenotazioni tarature contattare gli uffici di zona di Confagricoltura Cuneo.
Cisterne di gasolio, le indicazioni previste
Secondo le regole introdotte dal DM 22/11/2017, che ha aggiornato la disciplina antincendio, la capacità geometrica massima del contenitore distributore mobile fuori terra di gasolio è fissata in 9 mc e può essere ottenuta anche con più contenitori, la cui distanza deve essere almeno di 0,8 metri. In un’attività possono essere installati più depositi di distribuzione, nel rispetto della distanza di sicurezza interna per una capacità complessiva non oltre i 45mc. I contenitori devono essere installati su uno spazio scoperto al di fuori di zone in cui possono formarsi atmosfere esplosive. È vietata l’installazione su terrazza o su aree sovrastanti luoghi chiusi. Vanno installati in piano e protetti da idonea difesa per impedire urti accidentali. Quelli provvisti di bacino di contenimento devono essere dotati di tettoia di protezione dagli agenti atmosferici in materiale incombustibile eccetto che siano in un box prefabbricato. Le distanze di sicurezza. 5 metri da: fabbricati, eventuali fonti di accensione, depositi di materiali combustibili o infiammabili non compresi tra le attività soggetti a controlli di prevenzione incendi ai sensi dell’allegato I del decreto del
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Regolazione delle macchine per la distribuzione dei prodotti fitosanitari (Taratura)
Presidente della Repubblica del 10 agosto 2011, n.151. 10 metri da: fabbricati e/o locali destinati anche in parte ad abitazione civile, esercizi pubblici, collettività, luoghi di riunione di intrattenimento o di pubblico spettacolo, depositi di materiali combustibili e/o infiammabili costituenti attività soggette ai controlli di prevenzione incendi ai sensi dell’allegato I del decreto del Presidente della Repubblica del 10 agosto 2011, n.151. 15 metri da linee ferroviarie e tranviarie. Il contenitore-distributore deve essere dotato di dispositivo di blocco dell’erogazione che intercetti l’alimentazione elettrica al motore del gruppo erogatore in caso di basso livello carburante nel serbatoio. Il contenitore deve essere provvisto di idonea messa a terra. In prossimità di ogni cisterna deve essere garantita la presenza di almeno due estintori portatili con capacità estinguente non inferiore a 21A-89B. Nel caso in cui la capacità complessiva del deposito sia superiore a 6mc deve essere garantita anche la presenza di un estintore carrellato con capacità estinguente non inferiore a B3, raggiungibile con un percorso effettivo non superiore a 20 m.
Consigli utili per la corretta gestione degli impianti FEBBRAIO E MARZO SONO I MESI IDEALI PER INTERVENIRE, VEDIAMO COME. Noccioleti, vigneti o alberi da frutta…è il momento di “rifarsi il trucco”. Febbraio e marzo (avversità climatiche permettendo) sono da sempre i mesi ideali per la potatura degli impianti; attività tanto articolata e delicata, quanto preziosa e fondamentale non solo per la stagione produttiva a venire, ma anche per quelle successive. Forniamo alcune utili indicazioni generali ricordando che il servizio tecnico di Confagricoltura Cuneo è a disposizione per ogni esigenza.
NOCCIOLETO
La potatura di produzione del noccioleto è fondamentale per mantenere il corretto equilibrio tra la produzione e lo sviluppo vegetativo delle piante. Una potatura adeguata permette infatti di incrementare positivamente le produzioni ad ettaro, migliorare notevolmente la resa alla sgusciatura, ridurre le cascole dei frutti non allegati nel mese di luglio, migliorare la difesa dagli agenti patogeni. Per ottenere i migliori risultati e ottimizzare gli
interventi è d’obbligo seguire alcune regole. • Eliminare le branche e le pertiche attaccate da funghi (citospora) o insetti (agrilo), o altri insetti xilofagi. • Effettuare tagli di ritorno nel caso le branche o le pertiche siano state rotte dall’eccessivo peso della neve, avendo cura di eseguire i tagli netti e con organi di taglio ben affilati. • Eliminare le pertiche o branche in eccesso. • Effettuare tagli di ritorno
Realizzato grazie ai contributi di Antonio Marino, Nicolas Anghilante e Simone Monge accorciando le branche su rami secondari robusti e ben orientati nello spazio, in maniera da dare forza e sviluppo alla pianta nei “punti vuoti”. • Allontanare dal noccioleto il legno di potatura infetto da funghi e insetti per evitare inutili e spiacevoli propagazioni dei patogeni sulle piante sane. Non accatastare il legno di potatura nei pressi dei corileti. • Effettuare i grossi tagli di ritorno con leggera inclinazione (becco di clarino) per favorire lo sgrondo delle acque meteoriche, SPECIALE POTATURA
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contrastando l’insediamento dei patogeni di origine fungina. • Avere cura di disinfettare bene i tagli di potatura (possibilmente oltre i 3 cm di diametro del tronco o branche) con prodotti rameici e coprire con mastici cicatrizzanti medicati, così da creare una barriera tra l’esterno e l’interno della pianta. • Migliorare la penetrazione della luce all’interno del noccioleto: in quelli troppo fitti la luce interessa solo la parte alta delle chiome e le piante fruttificano solo lì, mentre nella parte in ombra ci si trova nella situazione di avere rametti molto esili e deboli che non riescono a produrre e quando lo fanno il più delle volte i frutti sono destinati alla cascola naturale. • Nel caso del cespuglio cercare di svuotare l’interno della pianta eliminando le pertiche in eccesso e troppo ravvicinate, poiché
Evoluzione storica della potatura sul melo in Piemonte: da Taille Longue ad asse colonnare (Foto Agrion)
la sovrapposizione annulla lo sviluppo vegetativo.
FRUTTETO
La potatura del frutteto (sia autunnale che estiva) è una pratica fondamentale per garantire una produzione di qualità in termini di calibro e colore , di durata nel tempo dell’intero impianto e di contenimento delle avversità (es. afide lanigero, cidia pomonella , monilia spp.,ecc).
Bono
Vasto assortimento di piante per agricoltori, hobbisti, garden Prodotti disponibili a radice nuda, in vaso e confezionate in pack Produzione di piante di nocciole certificate (Tonda Gentile) Produzione di piante di castagni Autorizzazione Passaporto CEE - QUALITÀ CE ITALIA Via Montanera, 49 (Murazzo) Fossano • Tel./Fax 0172 641091 cell. Andrea 338 7589323 • cell. Riccardo 339 8308721 e-mail: richibono@hotmail.it
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PIANTE DA FRUTTO
MELO: la potatura del melo sta subendo una rivoluzione rispetto ai tempi passati: mentre una volta si tendeva a gestire una pianta con rami molto lunghi (Taille Longue), adesso si cerca di gestire una pianta con una potatura in parete lavorando su rami molto più corti e con dei tagli di rinnovo ogni anno, in modo da evitare l’esaurimento delle branche e di conse-
guenza l’eventuale perdita del palco basale. Si raccomanda in linea di massima di effettuare tagli di ritorno importanti e di pulire l’interno dei rami, facendo sempre attenzione a lasciare qualche piccolo brindillo indietro in modo che negli anni successivi potrà servirmi come rinnovo della branca. La gestione della parte alta negli ultimi tempi è cambiata e siamo passati da una gestione
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della punta con piegatura ad una cimatura su un ramo laterale (operazione effettuata a giugno). PESCO: per quanto riguarda il pesco si raccomanda di lasciare al massimo 2 rami misti medi (30-50cm) per palco e la pulizia delle femminelle. Si ricorda che per quanto riguarda la gestione fitopatologica la presenza di forti zone d’ombra comporterà un incremento di monilia ed altre muffe secondarie (penicil-
lium,rizhopus...ecc) . La chioma va gestita assolutamente in parete onde evitare la formazione del cosìdetto cappello e la conseguente perdita della pianta nella parte basale. NETTARINA: la potatura della nettarina si basa sul concetto della cravatta, cioè ramo di 2 o più anni con inseriti 4-5 rami misti corti (15-20cm) distanziati opportunamente. Come per il pesco si raccomanda di pulire bene il centro pianta in modo da favorire l’ingresso del-
la luce; la gestione della cima va fatta a maggior ragione con questa specie molto in parete. SUSINO: la potatura del susino segue un criterio legato molto alla forma di allevamento. Nel dettaglio: se ho un impianto ad astoni fitto dovrò effettuare tagli corti (cosidetti tagli a biro); al contrario, se avrò un impianto in parete a sesti larghi dovrò allevare 3-4 cordoni, che andranno legati fino al raggiungimento della altezza definita dell’impianto (su questa tipologia di
impianto potrò tranquillamente tenermi più lungo con i rami senza creare chiaramente zone d’ombra e intrecci con le piante vicino). Si raccomanda a prescindere dei casi di effettuare la potatura degli impollinatori nel mese di giugno. ACTINIDIA: la potatura dell’actinidia non è cambiata molto dal passato. Si cerca di mantenere una pianta pulita e di allevare 6-7 cordoni per lato di rami nuovi.
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Le nostre aziende
Il futuro della Piemontese è nella passione di chi alleva NELL’AZIENDA DEI FRATELLI VIZIO A ROCCA DE’ BALDI L’INGRESSO DEL GIOVANE MASSIMO HA FAVORITO NUOVI IMPORTANTI INVESTIMENTI di Paolo Ragazzo
I
l futuro della razza Piemontese passa anche attraverso la scelta di giovani come Massimo che, a 26 anni, conduce ormai da tempo insieme al papà Adriano l’azienda agricola dei fratelli Vizio a Rocca de Baldi. Una volta terminata la scuola dell’obbligo per lui non c’è stata alcuna esitazione su quale potesse essere il suo impiego nella vita: lo storico allevamento situato in frazione Pasquero era già lì che lo aspettava a “brac-
cia aperte”. E lui ha risposto “presente”, spinto soprattutto tanta, naturale passione: “L’impegno quotidiano in questa attività è totale – spiega Massimo Vizio –, ma la fatica si sente decisamente di meno se si è mossi da una grande voglia di fare questo lavoro e dall’amore per gli animali”. Già, perché un aspetto che sorprende parlando con il giovane allevatore è proprio la sua naturale affinità che ha con gli animali, la stessa che
La nuovissima stalla inaugurata a dicembre. Sopra, Massimo Vizio mentre accarezza una delle sue vacche
aveva il nonno materno: “Sono in grado di riconoscerle tutte guardando la loro testa e ogni giorno entro nei box accarezzandole una ad una – racconta –, sembra che non aspettino altro”. È anche per questo che, ad esempio, preferisce una levataccia notturna per controllare personalmente insieme al papà che le vacche gravide stiano bene, piuttosto che affidarsi alla tecnologia e dotarsi di strumenti che lo avvertano quando è giunto il momento del parto. “Sono comunque sistemi basati sull’inserimento di corpi estranei all’interno dell’animale e anche se assolutamente sicuri, temendo che possano dare fastidio, non li utilizziamo”, sottolinea Massimo.
Dalle 10 vacche degli anni ‘60 alle 200 di oggi Il giovane è l’ultimo arrivato in un’azienda che va avanti con tenacia da tre generazioni e
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LA NUOVA STALLA, IN FUNZIONE DA DICEMBRE, PERMETTE UNA PIÙ FUNZIONALE ORGANIZZAZIONE DEL LAVORO che dalle 10/12 vacche degli anni ‘60 è arrivata a contarne oggi oltre 200, per oltre 120 parti l’anno. Merito dei fratelli Adriano (papà di Massimo) e Giacomo Vizio (ora in pensione), che nel tempo hanno migliorato e ingrandito l’attività, aumentando anche i terreni destinati a foraggio e a mais passati da 11 a 50 giornate di proprietà e altrettante in affitto. Ultimo tassello, in ordine di tempo, di questo importante percorso è la nuovissima stalla,
terminata e messa in funzione solo lo scorso dicembre. “Eravamo ad un bivio: smettere o andare avanti rinnovandoci? Abbiamo scelto la seconda strada. In sette mesi abbiamo realizzato una struttura moderna in grado di contenere un centinaio di capi all’interno di box, dando agli animali la capacità di muoversi più liberamente”, spiega con entusiasmo Adriano, mentre ci fa notare anche le vasche interrate per la raccolta dei liquami. Non è solo una nuova stalla, ma un nuovo modo di organizzare il lavoro, molto più automatizzato rispetto a prima grazie all’ausilio di attrezzature e macchinari (nuovi anche quelli) che consentono di ottimizzare i tempi in azienda. “Ogni giorno finiamo un’ora prima rispetto a quando avevamo a disposizione solo la vecchia stalla, risalente al 1973 (anno di approdo anche in Confagricoltura Cuneo, ndr)”, racconta il titolare 66enne. Struttura che tuttavia non è stata dismessa, ma ospita oggi un numero ridotto di animali, perlopiù vacche gravide o mamme con i loro vitellini, fino allo svezzamento. “Se non ci fosse stato Massimo la nuova stalla non l’avremmo realizzata e la nostra storica azienda avrebbe col tempo chiuso i battenti come successo ad altre in
zona – confida mamma Marina, anche lei impegnata da sempre al fianco del marito e del figlio nella gestione dell’allevamento. Il cuore di mamma non mente: la scelta del figlio non solo ha reso possibile immaginare un futuro di continuità, ma ha ridato nuova linfa a tutta la grande famiglia Vizio. Così la Piemontese potrà continuare a contare su alcuni dei suoi più storici alfieri sul territorio.
Foto di gruppo nella nuova stalla, da sinistra: Massimo Vizio con i nipotini, mamma Marina e papà Adriano, poi i tecnici di Confagricoltura zona di Mondovì (Claudio Botto e Cristiano Gallio) e Giacomo Vizio. Sotto, la vecchia stalla con le mamme e i loro vitellini
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L’Agricoltore cuneese N.01 • FEBBRAIO 2019
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Dolcissima 29enne, molto bella, lunghi capelli biondi, occhi azzurri, snella, agricoltrice, ama la montagna, non ha incontrato un uomo con cui convivere o sposarsi, oggigiorno tutti pensano ad avere una bella macchina e a divertirsi, ma a lei questo non basta e vorrebbe avere una famiglia tutta sua.
Ama le lunghe passeggiate nella natura, divorziata, 45enne, carattere gioioso, donna attraente, molto femminile, bionda, occhi celesti, nel suo cuore coltiva il sogno di rifarsi una famiglia, con un uomo rispettoso, anche con figli, ma con il desiderio di innamorarsi di nuovo, perche’ lei e’ una brava persona e se lo merita davvero!!
Società editrice: Tipolitografia Subalpina snc C.so Gramsci, 18/c - Cuneo Tel. e Fax 0171.692077 info@tipografiasubalpina.it
È una donna semplice, è attraente, femminile, stupendi occhi verdi, capelli castani, simpaticissima, sempre pronta a sorridere della vita, 35enne, allevatrice, fa volontariato, considera importante avere una famiglia, conoscerebbe uomo, non importa l’età, ma seriamente motivato ad innamorasi e a condividere, insieme a lei, la vita.
Che tristezza la vita senza avere qualcuno da abbracciare teneramente, 51enne, vedova, lavora, ha un figlio ormai sposato, vive sola, e soffre di solitudine, vorrebbe incontrare l’uomo giusto, con cui farsi buona compagnia, di cui prendersi cura e con cui essere di nuovo completamente felice.
Pubblicità: Tec Arti Grafiche Srl Via dei Fontanili 12 - Fossano Tel. 0172.695770 adv@tec-artigrafiche.it
Affascinante, dai colori mediterranei, occhi neri e capelli scuri, piemontese di nascita vive e lavora in un agriturismo, 40enne, divorziata, senza figli, sarebbe disponibile anche a trasferirsi, se incontrasse un uomo leale, anche piu’ maturo ma buono di cuore, cui volere bene, a lei piacciono tanto le coccole e gli abbracci. v 340 3848047
Simpatica signora piemontese, molto carina e semplice, 62enne, casalinga, è giovanile, automunita, gode di ottima salute, vive una vita serena, ama coltivare l’orticello, cucinare e tenere in ordine la casa, incontrerebbe signore con cui pensare di trascorrere un bel futuro in compagnia e con affetto.
v 348 6939761
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IL MERCATINO
L’Agricoltore cuneese Testata mensile di Agrimpresa Srl Rivista fondata nel 1946
Stampa: Tipolitografia Subalpina snc
Direttore responsabile: Paolo Ragazzo
Chiuso in redazione il 06/02/2019
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