POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 2, DCB/CN - ANNO XII - N. 03•2014 - APRILE 2014 - CONTIENE I.P.
N. 03 • 2014 U N I O N E
P R O V I N C I A L E
A G R I C O L T O R I
Foto di Beppe Malò
Confagricoltura la burocrazia Qualesede! futuro per il latte dopo le quote? Vi aspettiamo nellacontro nostra nuova
L'agricoltura è in attesa di risposte
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il nuovo concessionario 2 L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
POSTE ITALIANE S.P.A. - SPED. IN A.P. D.L. 353/2003 (CONV. IN L. 27/02/2004 N° 46) ART. 1, COMMA 2, DCB/CN - ANNO XII - N. 03•2014 - APRILE 2014 - CONTIENE I.P.
Sommario
N. 03 • 2014 U N I O N E
P R O V I N C I A L E
A G R I C O L T O R I
Sprechi e malaffari, ecco a chi serve il Sistri Foto di Beppe Malò
Confagricoltura la burocrazia Qualesede! futuro per il latte dopo le quote? Vi aspettiamo nellacontro nostra nuova
L'agricoltura è in attesa di risposte
L’Agricoltore cuneese Testata mensile dell’Unione Provinciale Agricoltori di Cuneo Rivista fondata nel 1946 Direttore responsabile: Paolo Ragazzo Redazione e realizzazione grafica: Autorivari studio associato C.so IV Novembre, 8 - Cuneo Tel. 0171/601962 Fax 0171/436301 E-mail: upa@autorivari.com Direzione e amministrazione: Unione Provinciale Agricoltori C.so IV Novembre, 8 12100 - Cuneo Tel. 0171/692143 Fax 0171/698629 cuneo@confagricoltura.it Pubblicità: Tec Pubblicità e Grafica Via dei Fontanili, 1 - Fossano Tel. 0172/695897 Fax 0172/695898 adv@tec-artigrafiche.it Stampa: Tipolitografia Subalpina C.so Gramsci, 18/c - Cuneo Tel. e Fax 0171/692077 Info@tipografiasubalpina.it Chiuso in redazione il 02/04/2014 Poste Italiane S.p.a. Spedizione in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN Iscrizione al Tribunale di Cuneo 6/3/1975 al n. 36
Roberto Abellonio, direttore di Confagricoltura Cuneo
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l di là di tutte le proroghe, i rinvii e le modifiche che hanno accompagnato in questi anni l’entrata in vigore del Sistri, il dubbio che regna attorno al sistema di tracciabilità dei rifiuti pericolosi è questo: serve davvero? Come Confagricoltura abbiamo da subito posto interrogativi circa la sua dubbia utilità ed efficacia e ci siamo battuti con gli organi competenti per una sua drastica revisione. A poco tuttavia sono serviti gli appelli che, insieme a noi, anche altre categorie produttive hanno rivolto a chi ha ideato questa ennesima perversa macchina burocratica. Nelle intenzioni, il Sistri doveva diventare l’arma per sconfiggere le eco-mafie, ma è stato dimostrato
a più riprese come dietro al sistema di controllo della tracciabilità dei rifiuti si nascondano spesso sperperi pubblici e favori a vantaggio proprio di chi è incaricato dallo Stato di progettare e mettere a regime il sistema. L’ultimo capitolo di questa vicenda è l’arresto avvenuto qualche giorno fa a Napoli di quattro persone, due ex dirigenti e due imprenditori, con l’accusa di associazione per delinquere e corruzione. Adesso è più chiaro: se per le aziende il Sistri è un balzello evitabile, a qualcuno invece serve, eccome.
IN QUESTO NUMERO NUOVA SEDE CONFAGRICOLTURA A CUNEO
INSERTO TECNICO
Come arrivare, la mappa
4
Scedenze Uma e Domanda Unica
I
Orari e recapiti invariati
5
Modello 730/2014
II
A TUTTO CAMPO
Bandi del Psr 2007/2013
III
Pascoli in alpe, tutto da rifare
6
Proroga al 2015 certificati esenzione ticket
IV
"Nuovo aggravio" con i tagli al gasolio
7
FRUTTICOLTURA
TURISMO RURALE La tassa sui rifiuti è troppo elevata
8
Agriturismi verso l'Expo 2015
8
IMPRESE AL FEMMINILE L'agricoltura dà voce alle donne
9
Imprese 'in rosa', binomio vincente
9
L'INTERVISTA Sergio Capaldo, presidente de "La Granda"
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ZOOTECNIA
Gestire i residui di potatura
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Concimazione vite e fruttiferi
16
CONFAGRICOLTURA NEWS Agricoltori tra Veneto e Trentino
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Pensionati all'udienza del Papa
17
BATTAGLIE COMUNI Confagricoltura guida Agrinsieme
18
Assicurazioni: c'è tempo fino al 30 aprile
18
GOCCE DI MEMORIA
Biogas di successo a Vottignasco
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Da tutta la regione per il 'patentino'
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Incontro allo Zooprofilattico di Teramo
12
LE NOSTRE AZIENDE
Arretra l'indice di valore del latte
13
I segreti del vino scolpiti in Alta Langa
Il Cosman riunito per le assemblee
13
IL TECNICO IN FRUTTETO
Pasqua festa 'mobile', vi spiego perchè
Prevenire il Deperimento del melo
VITIVINICOLTURA Il Consorzio Roero abbassa le rese 2014
14
IL MERCATINO DELL'AGRICOLTORE
Assemblee parziali Agrinisme Moscato
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SPECIALE FRUTTINFIORE A LAGNASCO
Al Vinitaly si parla internazionale
15
L'omaggio alla produzione frutticola locale
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
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o ! m e a i d t e t s e p a s v a uo i V an l l ne
DAL 24 MARZO LA CONFAGRICOLTURA DI CUNEO SI È SPOSTATA NEI NUOVI LOCALI INVARIATI ORARI E RACAPITI TELEFONICI
NUOVA SEDE
CUNEO
Da marzo 2014 gli uffici provinciali e quelli della zona di Cuneo sono in
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oncluse come da programma le operazioni di ‘trasloco’, da lunedì 24 marzo è pienamente operativa la nuova sede della Confagricoltura di Cuneo in via Bruno Caccia 4, 6 e 8, all’angolo con via Vinay, nel quartiere San Paolo. Al suo interno trovano collocazione gli uffici provinciali e quelli della zona di Cuneo, per decenni collocati nello storico palazzo di Corso IV Novembre, 8.
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Restano invariati gli orari di apertura al pubblico (8,00/12,30 - 14,30/17,30 (giovedì, venerdì e sabato pomeriggio chiuso), così come i recapiti telefonici (0171/692143 e 0171/634891) e di posta elettronica (cuneo@confagricoltura.it). “Questo cambio di sede rappresenta un momento importante per la storia della Confagricoltura provinciale - sottolinea Oreste Massimino, presidente dell’associazione -. Non è stato di certo semplice lasciare lo stabile di corso IV Novembre, progettato per la nostra organizzazione dall’architetto Mollino, ma le esigenze dei nostri associati sono mutate molto in questi decenni e la nostra nuova ‘casa’, oltre ad essere di proprietà, è più ampia - circa 800 metri quadri a piano terra -, è disposta su un unico piano ed è situata in un’area con un numero adeguato di parcheggi per l’utenza. Si trova, inoltre, in una zona residenziale di Cuneo, il quartiere San Paolo, molto popolosa e sprovvista di uffici; noi riusciremo a offrire alla cittadinanza un’ampia gamma di servizi, Patronato (Inps, Inail, calcolo pensioni) e Caf (730, Unico, Isee) ad esempio, per i quali i residenti non dovranno più necessariamente raggiungere il centro cittadino, ma potranno espletare molte pratiche direttamente ai nostri uffici”.
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
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A tutto campo
Pascolo in alpe, tutto da rifare IL CONSIGLIO DI STATO HA SOSPESO LA CIRCOLARE AGEA SUL PASCOLO TERZI. CONFAGRICOLTURA CUNEO: "LA POCA CHIAREZZA NORMATIVA STA COMPLIANDO LE COSE" Capi di Piemontese in alpe
di Gilberto Manfrin
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i rischia il caos sugli alpeggi dopo che il Consiglio di Stato ha sospeso una circolare Agea che stabiliva, a partire dalla Domanda Unica presentata per la campagna 2014, l’impossibilità del pascolamento da parte di terzi, ai fini dell'ammissibilità delle superfici dichiarate a pascolo magro. Una sentenza che rischia seriamente di mandare in tilt l’apparato contributivo per un intero settore, soprattutto in Piemonte, dove ci sono 305mila ettari di pascoli, il 44% dei quali di proprietà pubblica. Per il Consiglio di Stato, la circolare Agea comportava una "significativa innovazione rispetto ai consolidati principi del disaccoppiamento e della condizionalità". Non solo. Si
legge ancora nella sentenza: "le imprese appellanti, le quali tutte ricorrono al pascolamento da parte di terzi subirebbero effetti negativi sulla loro attività economica, non solo per il 2014, ma anche per le annualità seguenti". "Sulla base di quanto accaduto sono state adeguate da parte di Arpea le procedure di redazione delle domande di pagamento unico 2014, reintroducendo la possibilità di dichiarare le informazioni previste in caso di pascolamento da parte di terzi - afferma Gualtiero Dalmasso, responsabile Caa di Confagricoltura Cuneo -. Sembra di rivivere la situazione che si è creata con le quote latte in cui a colpi di ricorsi e sospensive dei Tar si è finito per restituire
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i soldi anche vent’anni dopo". A farla da padrone, insomma, è ancora una volta la mancanza di certezze: "Se l’intenzione era quella di dare finalmente una norma certa ai margari e a chi vive di alpeggio, ma anche alle aziende che ricorrono al pascolamento da parte di terzi, sta purtroppo succedendo l’esatto opposto - aggiunge Adriano Rosso, direttore della Confagricoltura, zona di Cuneo -. Ancora una volta, la poca chiarezza normativa sta complicando le cose. Occorre trovare al più presto una soluzione, per tutelare sia chi veramente contribuisce al miglioramento dei pascoli montani, sia le aziende che per sopravvivere necessitano dei premi Pac".
S
ono diventati effettivi i nuovi tagli alle agevolazioni sul gasolio, con assegnazioni ridotte del 5% rispetto all’anno scorso. La manovra Monti del 2013 prevedeva la riduzione del 15% in due anni dei consumi medi standardizzati dei carburanti agricoli da ammettere all’impiego agevolato di cui al decreto del Ministro delle politiche agricole e forestali 25 febbraio 2002. A seguito dell'approvazione della DGR n. 30-7256 del 17 marzo 2014 la riduzione delle assegnazioni dei carburanti agricoli a prezzo agevolato, a valere dal 1° gennaio 2014, è stata portata dal 14,5% al 15%, allineandola a quanto stabilito dalla legge di stabilità 2013 come modificata dalla legge di stabilità 2014. Così, come si temeva, dopo aver già applicato la riduzione del 10% per le assegnazioni di gasolio nel 2013 sui valori 2012, ora si aggiunge un ulteriore 5%. Confagricoltura Cuneo aveva presentato una memoria sull’argomento in Regione, chiedendo di intervenire sull’applicazione di questo ulteriore taglio. Il Piemonte, infatti, lo scorso anno aveva già applicato una riduzione del 10% prevista dall’esecutivo Monti, mentre molte Regioni non avevano provveduto all’intervento. "Comprendiamo il fatto che la Regione non poteva far altro che adottare il provvedimento, ma si tratta di un altro aggravio di costi, l’ennesimo, sull’agricoltura - commentano i vertici di Confagricoltura Cuneo -. Senza contare l’incertezza di un provvedimento prima solo paventato e poi reso
"Nuovo aggravio" con i tagli al gasolio CONFERMATA LA RIDUZIONE DELLE ASSEGNAZIONI DEI CARBURANTI AGRICOLI A PREZZO AGEVOLATO AL 15% PER ALLINEARSI ALLA LEGGE DI STABILITÀ 2013 di Ilaria Blangetti
Nuovi tagli alle agevolazioni sul gasolio agicolo utilizzato per le operazioni in azienda
effettivo a danno, ancora una volta, del nostro sistema". L'applicativo UMA è stato aggiornato con i nuovi valori. Dal 2 gennaio, infatti, è possibile presentare domanda per i buoni Uma (Utenti motori agricoli) e ottenere così le assegnazioni di gasolio agricolo. Sono però cambiate le modalità di assegnazione in quanto la Regione Pie-
monte ha modificato i sistemi informativi che andranno ad assegnare il carburante sulla base delle lavorazioni effettivamente svolte e dichiarate dall’azienda. Per presentare domanda rivolgersi presso gli uffici del Caa di Confagricoltura Cuneo. Le domande si possono presentare fino al 30 giugno 2014.
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Turismo rurale
La tassa sui rifiuti è troppo elevata AGRITURIST E CONFAGRICOLTURA HANNO AVVIATO UN CONFRONTO TECNICO PER MITIGARE GLI EFFETTI DELLA TASSA SUI RIFIUTI PER LE AZIENDE AGRITURISTICHE di Ilaria Blangetti
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griturist e Confagricoltura in campo per mitigare gli effetti della tassa sui rifiuti. Le due associazioni hanno avviato un tavolo di confronto tecnico con l’Amministrazione Finanziaria, al fine di evidenziare le criticità relative al calcolo della TARI (Tassa sui rifiuti) per le aziende agrituristiche. La Confagricoltura di Cuneo ha inviato
agli agriturismi della Granda una lettera in cui spiega nel merito le iniziative che si stanno portando avanti per mitigare l’effetto dell’imposta. “La maggior parte dei fabbricati rurali, utilizzati per l’esercizio dell’attività agrituristica, sono caratterizzati da superfici normalmente maggiori dello standard necessario per il normale uso abitativo, ricettivo e produttivo, in quanto
Gli agriturismi sono una delle scelte preferite dalle famiglie per le vacanze
Agriturismi verso l'Expo AD ASTI SI È SVOLTO IL FORUM NAZIONALE DI AGRITURIST. ALL'EVENTO ANCHE GUIDI
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a dato molti spunti di riflessione il Forum Nazionale di Agriturist, prima associazione di agriturismo nata nel 1965 e che raggruppa oltre 1400 strutture, svoltosi ad Asti dal 25 al 27 marzo, organizzato da Agriturist Piemonte e Confagricoltura Asti in collaborazione con le associazioni nazionali e regionali. Al Forum è intervenuto anche Mario Guidi, presidente nazionale di Confagricoltura, che ha ribadito l’importanza strategica della collaborazione tra Confagricoltura e Agriturist. “Siamo tessere dello stesso mosaico - ha commentato - fatto di persone che amano la terra e lavorano e vivono per essa con passione,
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realizzati per la gran parte in epoche ormai remote con standard ed esigenze diverse – spiega il presidente di Agriturist Cuneo, Valter Roattino -. Si tratta di edifici per i quali, sul piano teorico, visti anche i vincoli paesaggistici, non è possibile effettuare ottimizzazioni, abbattimenti e riduzioni degli stessi alle dimensioni effettivamente necessarie. Ne consegue che, una norma che fissa la tassazione sulla superficie, determina un’imposizione sovradimensionata”. L’ipotesi di lavoro suggerita in ambito rurale dall’associazione, è quella di prevedere un coefficiente di riduzione che tenga conto effettivamente del quantitativo di “rifiuti prodotti per mq”. In tal senso sono stati indicati alcuni parametri oggettivi cui riferirsi per l’individuazione del coefficiente di riduzione, ad esempio la comunicazione giornaliera delle presenze ai fini della Pubblica Sicurezza. Nel caso di un agriturismo con 30 posti letto, utilizzati mediamente per 50 giornate, è equiparabile, adottando questo semplice calcolo, ad una famiglia di 4 persone residenti, perché il suo indice di utilizzazione dei posti letto sarebbe del 13% (dato equo, facilmente “reperibile”). “Sulla questione, Agriturist e Confagricoltura continueranno a seguire l’evoluzione della normativa - conclude Roattino -, affinché anche i Comuni possano tener conto delle peculiarità del comparto agrituristico e della necessità di non continuare a colpire un’attività economica già in difficoltà, stante il perdurare della crisi economica”.
dedizione e professionalità. E perché dobbiamo prepararci alla importante vetrina dell’Expo 2015 di Milano, ma anche al suo ‘dopo’ in un quadro di prospettiva di lavoro che deve tendere al massimo risultato”. Infine il presidente Guidi ha consegnato al presidente nazionale di Agriturist Cosimo Melacca, la medaglia della Presidenza della Repubblica al Forum Agriturist, “in riconoscimento dei valori di ospitalità, di tutela dell’ambiente e dell’impegno imprenditoriale delle strutture agrituristiche”. “Il Forum è stato molto interessante, è stata l’occasione per sviscerare le problematiche delle aziende agrituristiche rimarcando come, negli ultimi 10-15 anni, queste realtà siano aumentate del 150% a fronte, però, di una forte riduzione delle aziende agricole tradizionali – commenta Valter Roattino, presidente Agriturist Cuneo -. Questa riduzione evidenzia come le aziende agricole che rimangono attive cerchino di differenziare ed ampliare produzione e offerta per essere competitive. Al Forum, inoltre, è stata sottolineata l’importanza di una crescente professionalità nel settore oltre alle opportunità delle nuove frontiere che propone il web, soprattutto nell’approccio alla clientela straniera, sempre più esigente”.
Imprese al femminile
2%
36,9%
Non classificate
Agricoltura
5,5%
24,4%
Industria
3%
Altri servizi
Costruzioni
7,3%
20,9%
Turismo
Commercio
Le imprese femminili registrate per settore di attività economica. Fonte: Unioncamere Piemonte - Camera di Commercio di Cuneo su dati InfoCamere
L'agricoltura dà voce alle donne
cercando di tutelare le donne che già lavorano in agricoltura e cercando di attirarne di nuove, ma gli ostacoli da superare sono tanti, alcuni comuni a tutte le aziende agricole. “Bisogna ridurre le barriere della burocrazia per permetterci di lavorare meglio continua - e incentivare la banda larga che arrivi a tutte le aziende agricole delle nostre campagne”. Perché il lavoro nei campi è una risorsa per il nostro Paese. “Il nostro lavoro è un grande contributo all’economia, ma una voce da sola non basta. Per questo con Confagricoltura Donna possiamo farci sentire, far capire il nostro potenziale e uscire allo scoperto. Il mio è un appello a chi ha la possibilità di coltivare la terra e può rimanere in agricoltura, creando così preziosi posti di lavoro”, conclude Maria Teresa Ballauri.
MARIA TERESA BALLAURI (CONFAGRICOLTURA DONNA) SOTTOLINEA LE OPPORTUNITÀ PER LE IMPRENDITRICI di Ilaria Blangetti
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l nostro scopo, in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo, è nobilitare il lavoro in campagna delle donne, troppo spesso associato a situazioni di difficoltà, per far comprendere quanto la figura femminile sia importante in agricoltura”. Maria Teresa Ballauri, rappresentante di Confagricoltura Donna per la provincia di Cuneo e imprenditrice vitivinicola nell’azienda agricola “Cascina Monsignore” di Vicoforte, parla del valore dell’agricoltura “in rosa”. Uno degli obiettivi principali di Confagricoltura Donna, ancora all’inizio del suo percorso ma già presente in sei regioni (oltre al Piemonte, in Liguria, Emilia Romagna, Lombardia, Calabria e Umbria), è quello di dare voce all’imprenditoria femminile, per cogliere le opportunità che si possono presentare in ambito sindacale, formativo e tecnico, al fine di rappresentare, tutelare e valorizzare il lavoro e il ruolo della donna in agricoltura. “È importante che una donna possa rimanere in campagna - continua Ballauri -, questo permette non solo di dedicarsi al lavoro, ma anche di crescere i figli, accudire i genitori, rendersi utili alla comunità di appartenenza. Così si è autosufficienti, e si diventa una ricchezza per lo Stato, perché non si grava sulle spalle di nessuno. La storia insegna che sono state spesso le donne,
con le loro capacità, a permettere ad intere realtà di risollevarsi dopo momenti bui proprio per la capacità e la volontà di conciliare lavoro e famiglia”. “Non posso dire a chi ha lasciato tempo fa la campagna di tornarci - continua - ma vorrei che chi in agricoltura c’è già capisse il patrimonio che ha tra le mani e lavorasse per coltivarlo”. Confagricoltura Donna vuole sostenere l’affermazione femminile,
Maria Teresa Ballauri
IMPRESE "IN ROSA"
Donne e agricoltura, binomio vincente L’importanza delle donne in agricoltura e nel tessuto produttivo in generale è evidente nei numeri. Al 31 dicembre 2013 le imprese femminili registrate al Registro della Camera di Commercio di Cuneo ammontava a 17.168, un dato in flessione su base annua del -1,61%, ma più intenso rispetto alla percentuale rilevata per il tessuto imprenditoriale cuneese nel suo complesso (-1,03%). Analizzando i settori del tessuto imprenditoriale femminile provinciale si osserva una maggiore concentrazione delle imprese femminili cuneesi proprio in agricoltura con il 36,9% del totale. Bisogna anche sottolineare, però, come fare impresa “in rosa” in agricoltura non sia affatto facile, proprio questo settore mostra un’intensa flessione, la più rilevante fra tutti i comparti analizzati, pari al - 4,9%. Intanto la Regione Piemonte ha presentato i risultati del progetto “Valorizzazione delle imprese agricole ed agroalimentari al femminile” che ha portato, tra l'altro, alla costituzione di un tavolo di lavoro permanente per la comunicazione e la condivisione delle attività, alla creazione di un data base delle imprese agricole femminili consultabile sul sito della Crpo, alla produzione di un vademecum contenente tutte le informazioni utili alle donne che intendono avviare un’attività in ambito agricolo, alla promozione negli istituti tecnici ed agrari dell’imprenditorialità agricola e zootecnica, alla condivisione di esperienze ed allo scambio di buone prassi in ambito internazionale, all’emersione di criticità come la difficoltà di accesso al credito e l’eccesso di burocrazia.
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L'intervista
"Differenziarsi per uscire dalla crisi" SERGIO CAPALDO, PRESIDENTE DEL CONSORZIO LA GRANDA ILLUSTRA LE SUE IDEE PER IL RILANCIO DELLA PIEMONTESE di Paolo Ragazzo
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roprio quest’anno il Consorzio “La Granda” con sede a Fossano, ma spazi operativi a Genola, compie 20 anni. Due decenni sono trascorsi da quando ha iniziato a prendere corpo l’idea di valorizzare in maniera differente la carne Piemontese, sotto la regia di Sergio Capaldo, presidente del Consorzio. Presidente Capaldo quali sono i principi ispiratori de “La Granda”? “Vent’anni fa si incentivava molto l’allevamento di Frisona da latte e poco la Piemontese. Ho pensato così che fosse giunto il momento di pensare ad un progetto diverso per la storica razza da carne del nostro territorio. Bisognava, in sostanza, ideare un modello capace di incoraggiare gli allevatori ridando loro orgoglio e reddito. Abbiamo dovuto, per questo, riscrivere per così dire alcune regole e siamo stati i primi in provincia a inserire l’obbligo di iscrizione dei capi all’albo genealogico”. Ci sono stati altri cambiamenti? “Certo, sono diversi i pilastri su cui poggia fin dall’inizio la nostra filosofia di allevamento: un’alimentazione particolare,
eliminando l’insilato, la selezione del sesso più indicato per diversificare la carne e l’etichettatura volontaria (dal 2000). Non è stato semplice seguire questo percorso, specie all’inizio. Tuttavia siamo riusciti a ottenere una carne con gusto e valori nutrizionali importanti, oltre a pagarla in maniera soddisfacente agli allevatori, grazie ad un prezzo fisso per capo, adeguato sui valori Istat dei foraggi”. Ad oggi quanti allevatori raggruppate? “Circa 90 tra le province di Cuneo e Torino. Cerchiamo di crescere in proporzione alle richieste del mercato, per non creare squilibri”. Prezzi stagnanti e calo dei consumi mettono in difficoltà molte aziende bovine. Lei cosa ne pensa? “In generale la Piemontese non sta passando un momento facile, ma il Consorzio da diversi anni sta andando in controtendenza: nel 2013 ha fatto registrare un +27%. Il calo dei consumi c’è, ma il prezzo non è stato determinante, perché la gente cerca la qualità. Sta crescendo, infatti, una fascia di
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Cultura dell’Alimentazione Il logo del consorzio di allevatori
consumatori consapevoli ed esigenti. Detto questo ritengo che per stare sul mercato non esistano strade opposte, bensì parallele. C’è spazio per tutti, ma va tenuto ben presente che le regole per allevare l’animale incidono sul risultato finale”. Secondo il Rapporto 2013 sul mercato della carne bovina i consumatori si riforniscono per il 38,9% nei supermercati e per il 37,9% nelle macellerie. Due modi molto differenti, ma entrambi fondamentali per il mercato. In che modo il tipo di canale incide sul mercato della carne? “Le ripercussioni possono essere sulla qualità. Nella Grande Distribuzione si rischia talvolta di trovarsi di fronte ad operatori impreparati, ma un macellaio dev’essere come un bravo sarto, la materia prima va trattata bene. Serve più formazione”. Quale ruolo possono avere i giovani nelle aziende di famiglia? “Chi decide di restare in azienda o di ritornarci deve essere sempre più preparato, perché ha nelle proprie mani la nostra salute. Deve conoscere, inoltre, molto bene i principi dell’economia, per affrontare una società complessa e in evoluzione”. Riuscirà la zootecnia, e più in generale l’agricoltura, a risollevarsi da una crisi che sta lasciando segni indelebili? “Io credo fortemente sul rilancio dell’agricoltura, ma serve il coraggio di cambiare senza rinnegare il passato. Occorre considerare la crisi come un cambiamento naturale e non attendere immobili l’arrivo di soluzioni miracolose. Agli allevatori dico che bisogna differenziarsi; è uno sforzo importante, perché in fondo tutti noi tendiamo a essere conservatori. Ma vale la pena provarci”.
Zootecnia
Biogas di successo a Vottignasco L'IMPIANTO, INAUGURATO UN ANNO FA, HA OTTENUTO A CREMONA IL PRIMO PREMIO NAZIONALE DI BIOENERGIA di Gilberto Manfrin
Nell'impianto conferiscono i liquami 26 aziende riunite nel Consorzio allevatori
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d un anno dalla sua inaugurazione, l’impianto a biogas di Vottignasco, il primo in Piemonte ad avvalersi del sistema di strippaggio a caldo per l’abbattimento dell’azoto, consentendo agli allevatori di risolvere il problema dello smaltimento dei liquami in agricoltura, è stato
premiato con il primo premio nazionale di bioenergia. Lo scorso 5 marzo infatti, il sindaco Daniela Costamagna, insieme a Massimo Cellino, responsabile del settore energie rinnovabili del Gruppo Egea, che ha realizzato e gestisce l’impianto, e a Onorato Rosso, presidente del Consorzio allevatori
Vottignasco, che riunisce 26 aziende del territorio che conferiscono i liquami dei suini, ha ritirato a Cremona il premio nella sezione “Migliori pratiche bioenergy 2014” per la categoria enti pubblici. “Raccogliamo i primi riscontri postivi di un progetto che consente agli allevamenti di aver a disposizione una quantità minore di terreni in asservimento per lo spandimento dei reflui zootecnici - afferma Onorato Rosso, presidente del Consorzio allevatori Vottignasco -. Il premio conferma la bontà di un’idea alla quale ho sempre creduto, ossia raggruppare tutte le aziende che conferiscono il liquame all’impianto. È un risultato che va a coronare i nostri sforzi, a conferma di come il progetto stia riscontrando il parere favorevole anche degli esperti del settore”. Un impianto meritevole di menzione considerando che l’approvvigionamento avviene in un raggio massimo di 8 chilometri, così come lo smaltimento dei reflui, e che consente una piena valorizzazione della propria produzione (energia elettrica e digestato). Il tutto dando vita ad una virtuosa sinergia territoriale tra soggetti pubblici e privati che si è tradotta in risultati tangibili ed efficaci.
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Vasta la partecipazione di imprenditori avicoli al corso svoltosi a Cuneo
Da tutta la regione per il 'patentino' OLTRE 70 IMPRENDITORI AVICOLI HANNO PRESO PARTE IN CONFAGRICOLTURA CUNEO AL CORSO PER OTTENERE L'AUTORIZZAZIONE AD ALLEVARE POLLI DA CARNE
stero, ha ribadito: “Questa autorizzazione fa parte delle misure previste dalle nuove politiche comunitarie, per cui gli allevatori vanno prima aggiornati e poi sottoposti ad una prova che attesti l’effettiva conoscenza dei concetti di fisiologia e biosicurezza necessari per allevare. Grazie anche a momenti come questo, in provincia di Cuneo per fortuna abbiamo standard qualitativi e quantitativi decisamente elevati, con imprenditori che hanno capito quanto importante sia il rispetto di rigorose modalità di allevamento. Dobbiamo tuttavia farci conoscere di più, per proporre al meglio tutta la qualità che riusciamo a produrre”. Al termine delle tre ore di lezione, i presenti hanno svolto la prova di valutazione finale, ottenendo così l’abilitazione all’allevamento rilasciata dall’Asl. Tale certificato ha valore su tutto il territorio italiano e il nominativo di chi ha superato il corso è stato inserito in un elenco nazionale.
di Paolo Ragazzo
"A
ncora una volta l’alta affluenza di imprenditori avicoli giunti a Cuneo da tutto il Piemonte per partecipare al corso per il rilascio del ‘patentino’ necessario per l’allevamento testimonia come l’argomento trattato sia di particolare interesse per gli operatori del settore. Come associazione siamo stati i primi in Italia ad organizzare un momento formativo di questo tipo, lo scorso agosto, perché crediamo fortemente nelle potenzialità del comparto avicolo cuneese e nella formazione continua”. Oreste Massimino, presidente di Confagricoltura Cuneo, non nasconde la sua soddisfazione per la buona riuscita del terzo corso organizzato dall’associazione agricola per permettere agli allevatori avicoli di ottenere il certificato necessario per allevare polli da carne. Oltre 70 allevatori avicoli provenienti non solo dalla Granda, ma anche dalle province di Asti, Alessandria, Torino e Vercelli, giovedì 6 marzo hanno infatti affollato il salone della sede provinciale della Confagricoltura a Cuneo. L’autorizzazione, prevista dal Decreto legge 181 del 12 aprile 2013, è obbligatoria per tutti gli allevatori di polli da carne, mentre sono tenuti a frequentare un corso di formazione soltanto coloro che hanno avviato l’attività dopo il 30 giugno 2010. “Venendo alla tematica oggetto dell’incon-
tro - ha proseguito Massimino - va ribadito che l’autorizzazione è obbligatoria per legge, per cui non è più possibile allevare polli senza questo ‘patentino’, che attesta la conoscenza del benessere animale e delle misure previste dall’Unione Europea”. Andrea Dadone, veterinario dell’Asl CN1 - Area C, che ha preso parte al corso in qualità di docente accreditato dal mini-
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Il saluto del presidente Oreste Massimino
SEZIONE AVICOLA E SUINICOLA
Allo Zooprofilattico di Teramo incontro sulla nuova anagrafe e la gestione dati Importante incontro giovedì 20 marzo a Teramo nella sede dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell'Abruzzo e del Molise "G. Caporale" di Teramo. La Federazione Nazionale Avicola e Suinicola di Confagricoltura insieme ad Unaitalia (Unione Nazionale delle filiere agroalimentari delle carni e delle uova) hanno discusso della nuova anagrafe e dell'inserimento dei dati nella Banca Dati Nazionale. Hanno partecipato all'incontro Giovanna Parmigiani, presidente nazionale sezione Suinicola di Confagricoltura, Roberto Allocco, Rossella Pedicone, funzionaria Unaitalia e il presidente della Confagricoltura Cuneo, nonchè presidente nazionale sezione Avicola, Oreste Massimino: “La riunione è stata possibile grazie all'interessamento del direttore dell'Istituto Zooprofilattico Nando Arnolfo - afferma il presidente Oreste Massimino - che ha messo a nostra disposizione tutto il personale che opera all'interno dell'Istituto nella programmazione dell'anagrafe avicola e nella gestione dei dati epidemiologici. Abbiamo potuto esporre le difficoltà informatiche che attualmente si incontrano nel comunicare i dati richiesti e quali sono le esigenze delle sezioni da noi guidate. In particolare, abbiamo messo in luce come il settore avicolo sia diverso dagli altri, soprattutto da quello bovino, in quanto normato quasi totalmente dai contratti di soccida. A maggio torneremo a parlare nuovamente dell'argomento anche con il Ministero della Sanità, per questo è stato utile aver esposto le nostre esigenze prima di quell’incontro”.
Arretra l'indice di valore del latte DEGIOVANNI: "QUOTAZIONI LEGATE SEMPRE PIÙ AL RIALZO E AL RIBASSO DELLE MATERIE PRIME DECISO IN BORSA" di Gilberto Manfrin
A
febbraio si è osservato un arretramento dell’indice di valore del latte, che ha perso rispetto al mese precedente circa il 2%. Lo scarto in confronto ad un anno prima è così caduto al +3,1%, contro il +4,9% di gennaio. La causa di questo ridimensionamento, di entità tale che non si era più osservata da luglio 2013, sta nella concomitante contrazione sia del valore dell’indice parziale relativo ai costi di produzione del latte, che di quello riferito al mercato esterno. La prima di queste due componenti ha perso oltre il 4%, sospinta al ribasso soprattutto dal crollo delle quotazioni della soia (-14%). In un clima di debolezza tendenziale del mercato di questo prodotto, che sui mercati a termine mostrava già prospettive di flessione nei mesi a venire, a causa dell’abbondanza dei raccolti
previsti in Sudamerica, è subentrata la notizia della cancellazione di ordini cinesi agli Usa, con consegna prevista al 31 agosto per 245 mila tonnellate. Sia pure con minore entità, la riduzione del prezzo della soia ha trascinato con sè anche quello dell’orzo. Il secondo elemento che ha pesato negativamente sul valore del latte è riferito al mercato europeo dei suoi derivati, con particolare evidenza per il burro che perde il 7,6%, portando così la riduzione al 13% negli ultimi 4 mesi; peraltro anche tutte le altre quotazioni europee mostrano un segno negativo, più accentuato per il latte in polvere, sia intero che scremato. Malgrado questi cali, la variazione a dodici mesi della componente internazionale dell’indice rimane ampiamente positiva, scendendo dal 18,6% al 17,7%.
T
Il Cosman riunito per le assemblee
empo di assemblee per il Cosman (Consorzio smaltimento rifiuti di origine animale) che ai sensi degli artt. 11 e 18 dello Statuto ha convocato le assemblee parziali e generale. Per i consorziati della provincia di Cuneo l’assemblea parziale si svolgerà giovedì 17 aprile, alle 20 in prima convocazione e alle 21 in seconda convocazione, a Fossano, presso il salone “Brut e Bon” (area Foro Boario). Questi i punti all’ordine del giorno: discussione materie oggetto dell'Assemblea Generale; nomina dei delegati partecipanti all'Assemblea Generale; illustrazione dei programmi e delle attività del Consorzio. Ogni consorziato ha diritto ad un voto, può farsi rappresentare con delega scritta da altro consorziato o da un famigliare convivente e può rappresentare al massimo altri due consorziati. La delega deve essere accompagnata da fotocopia della carta d’identità del delegante e riportare chiaramente i dati identificativi del delegato. L’assemblea
Il valore del latte è in calo del 2% su gennaio
"Ormai l’andamento dell’indicizzato, per il quale continuo a manifestare il mio scetticismo, è dato dal calo e dal rialzo delle materie prime, soia in particolare - sostiene Giampiero Degiovanni, presidente della sezione Lattiero casearia Confagricoltura Cuneo -. Il destino, per chi produce latte, non è più legato alla reale produzione, ma sempre più alle quotazioni delle materie prime stabilite dalla Borsa mondiale”.
LE ASSISE PARZIALI E GENERALE SONO GIOVEDÌ 17 A FOSSANO E MERCOLEDÌ 30 APRILE A TORINO di Enzio Isaia
generale è invece in programma in prima convocazione martedì 29 aprile alle 9.30, presso la sede del Consorzio in Corso Stati Uniti, 21 a Torino (Palazzo della Regione) e in seconda convocazione mercoledì 30 aprile, alle 9.30, sempre presso la sede del Consorzio. I delegati eletti nelle Assemblee Parziali discuteranno dei seguenti punti all’ordine del giorno: approvazione del bilancio consuntivo 2013, della relazione del Presidente e del Collegio sindacale; approvazione del Bilancio Preventivo 2014 e della Relazione Previsionale; approvazione
del Regolamento Consortile; nomina dei componenti il Cda; nomina dei componenti il Collegio sindacale; nomina della Società di Revisione; determinazione dei compensi, indennità e rimborsi spese ai consiglieri, sindaci e revisori. Il termine per la presentazione delle liste è fissato alle 16 del 22 aprile presso la sede del Consorzio. Per ogni informazione rivolgersi agli uffici del Consorzio (Tel. 011/4326084, fax 011/4326085, e-mail info@cosmanpiemonte.it). Lo Statuto ed il Regolamento Consortile sono disponibili sul sito www.cosmanpiemonte.it.
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Vitivinicoltura A G R I N S I E M E M O S C AT O
Assemblee parziali ad aprile
Il Consorzio Roero abbassa le rese 2014 DECISIONE PRESA DALL'ASSEMBLEA CON LA VOLONTÀ DI VALORIZZARE IL PRODOTTO di Ilaria Blangetti
È
nato quasi un anno fa ed ha già raggiunto un primo, importante traguardo. Il Consorzio di tutela del Roero è stato creato con l’intento di valorizzare, lavorando in condivisione con lo storico Consorzio di tutela del Barolo e Barbaresco, le specificità delle produzioni del Roero, particolarmente cresciute negli ultimi decenni. L’iniziativa ha trovato spunto soprattutto dai numeri della produzione: quasi mille ettari di superficie vitata e ben 10 milioni di bottiglie realizzate. Il 20 marzo a Vezza d’Alba si è tenuta un’assemblea del Consorzio del Roero per fare il punto sulla situazione e prendere le prime importanti decisioni ad un anno dalla creazione. “In un anno sono state raggiunte la rappresentatività e l’erga omnes commenta Valerio Falletti, dell’azienda “Malabaila” di Canale -, quindi il Consorzio è arrivato a rappresentare la maggioranza assoluta dei produttori di Roero Arneis, sia in termini di terreni coltivati che di persone. Tutte le decisioni che saranno prese dal Consorzio risulteranno quindi vincolanti anche per i non iscritti. Questo è sintomo di vicinanza e fiducia nel Consorzio da parte di tutte le persone operanti nel settore, e permette uno spazio d’azione molto utile ed interessante”. Tra le tematiche discusse e poi approvate durante l’assemblea anche la questione relativa alla gestione delle rese per la vendemmia 2014. Da quest’anno, infatti, entrano in produzione i vigneti impiantati dai 3 ai 4 anni fa e, visto i numeri dello scorsa vendemmia, era necessario un adeguamento. “Per evitare speculazioni e mantenere vivo l'interesse, il Consorzio ha pensato di mettere un freno alla produzione e dare così uno ‘scossone’ al mercato - continua Falletti -. Per la vendemmia 2014 si è quindi deciso di abbassare le rese da 100 quintali all’ettaro a 90 quintali all’ettaro. Un provvedimento valevole solo per quest’anno che potrà essere modificato nelle successive vendemmie, a seconda delle esigenze che si presenteranno. Si spera che questa variazione del 10% possa mettere pressione ed aumentare l’entusiasmo sui mercati per la prossima vendemmia”.
14 L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
Entra sempre più nel vivo l’attività di Agrinsieme Moscato con le convocazioni delle assemblee parziali. Per la Granda l’appuntamento è mercoledì 23 aprile alle 20,30 negli uffici della Confagricoltura zona di Alba, in via dell’Acquedotto, 2. All'ordine del giorno l'esame e l'approvazione del bilancio al 31/12/2013 - deliberazioni in merito alla destinazione degli utili; il programma attività 2014; l'analisi della situazione del comparto; la nomina dei delegati Assemblea Generale Ordinaria convocata per domenica 11 maggio alle 4 (in prima convocazione) e, in seconda convocazione, lunedì 12 maggio alle 16,30 presso Foresteria Gancia – Santo Stefano Belbo (Asti). Agrinsieme Moscato rappresenta circa 950 produttori, con sette cantine sociali e 2900 ettari. L’associazione è nata ad ottobre riunendo Confagricoltura, Cia e Aci (l’alleanza delle Cooperative che raggruppa Confcooperative, Lega Coop e Agci) e si occupa del mondo del moscato, a 360 gradi. La nuova realtà, presieduta da Pietro Cirio, ha lo scopo di portare avanti, con una unica voce, progetti e istanze che favoriscano lo sviluppo del comparto, troppo spesso al centro di polemiche e contrapposizioni. Ed un primo obiettivo è già stato raggiunto: di recente, infatti, la Regione ha comunicato lo sbloccaggio dei 5 quintali per ettaro di rimanenza di Moscato che diventano così Dogc e sono a disposizione delle case spumantiere per soddisfare le esigenze del mercato. Provvedimento per il quale Agrinsieme Moscato avete espresso parere molto favore per dare "un aiuto ai nostri agricoltori ma anche all’industria".
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INSERTO TECNICO
N. 04 • 2014
FEASR
Programma di Sviluppo Rurale 2007-2013 Misura 111.1 sottoazione B Informazione nel settore agricolo
Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale: l'Europa investe nelle zone rurali
LA 'NUOVA SABATINI' FACILITA L'ACQUISTO DI BENI STRUMENTALI
È
possibile presentare le domande per accedere alle agevolazioni previste dalla Sabatini Bis. Le istanze possono essere inoltrate alle banche e agli intermediari finanziari aderenti alla convenzione MiSE-ABI-CDP e devono essere presentate, in formato elettronico, utilizzando il modulo disponibile nella sezione “Beni strumentali (Nuova Sabatini)” del sito internet www.mise. gov.it. Sono ammesse le micro, piccole e medie imprese, anche del settore agricoltura. Sono finanziabili gli investimenti (anche mediante operazioni di leasing finanziario) in macchinari, impianti, beni strumentali di impresa e attrezzature, hardware, software e tecnologie digitali. La misura agevolativa riconosce un contributo in conto interessi, da concedersi a fronte di finanziamenti, contratti dall’impresa (anche a mezzo di leasing finanziario), finalizzati agli investimenti ammessi. Il contributo in conto interessi riguarda i soli finanziamenti concessi, fino al 31 dicembre 2016, da banche/ società di leasing, aderenti alla convenzione MISE-ABI-CDP del 14 febbraio 2014, a valere sull’apposito plafond (pari a 2,5 miliardi di euro), istituito presso Cassa Depositi e prestiti. Il finanziamento deve avere durata massima di 5 anni dalla data di stipula del contratto e può coprire fino al 100% dei costi ammissibili, per un importo compreso tra 20mila e 2 milioni di euro, per ogni impresa. Il limite massimo del prestito/leasing concedibile può essere raggiunto anche attraverso più operazioni. Il contributo in conto interessi è a parziale copertura degli interessi sui finanziamenti ed è pari all’ammontare complessivo degli interessi calcolati al tasso del 2,75% su un piano convenzio-
ELENCO CLIENTI FORNITORI: PRESENTARSI ENTRO IL 12 APRILE
L’
articolo 21 del D.Lgs 78/2010 introduce l’obbligo per le aziende agricole, che non tengono la contabilità IVA, in quanto esonerate ai sensi dell’articolo 34 DPR 633/72 inferiore a 7000 euro, di inviare entro il 30 aprile 2014 l’elenco clienti/fornitori all’agenzia delle Entrate con modalità telematiche. Confagricoltura si era da subito attivata contro questo provvedimento contenuto nella legge di Stabilità 2014 ed in effetti il Senato aveva approvato la cancellazione della norma, successivamente reintrodotta però dalla Camera dei Deputati. L’associazione continuerà a proporre, in ogni sede utile, la soppressione dell'obbligo di comunicazione
nale di ammortamento, con rate semestrali costanti e della durata di 5 anni, di importo corrispondente al finanziamento. Il totale del contributo così calcolato viene ripartito in 10 quote semestrali di valore costante. Lo stanziamento complessivo di bilancio per il riconoscimento dei contributi in conto interessi è pari a 191,5 milioni di euro, per gli anni 2014-2021. Le imprese hanno la possibilità di beneficiarie anche della garanzia del Fondo per le PMI, fino all’80% dell’ammontare del finanziamento. Il Ministero comunica sul proprio sito (www.mise.gov.it) e sul sito internet di CDP (www.cassaddpp.it), nonché nella Gazzetta Ufficiale - l’avvenuto esaurimento delle risorse disponibili e la chiusura dello sportello per la presentazione delle domande.
SCADENZE UMA E DOMANDA UNICA GIOVEDÌ 15 MAGGIO 2014 • Presentazione della domanda unica per i pagamenti della Pac 2014. • Presentazione delle domande per ottenere i pagamenti riferiti alla "Misura 214 - Pagamenti agroambientali” del Psr 2007/2013. • Presentazione telematica delle domande riferite alla “Misura 211 - Indennità compensativa a favore degli agricoltori operanti in zone montane”.
SABATO 31 MAGGIO 2014 • Scadenze termini per richiedere il buono carburante 2014 per non incorrere nelle riduzioni previste dalla legge. Scadono invece il 30 giugno i termini per la verifica della rimanenza di gasolio agricolo. Le aziende, che prendano o meno il gasolio agricolo, devono infatti dichiarare le eccedenze di giacenza al 31 dicembre 2013. telematica all'Agenzia delle Entrate delle operazioni rilevanti a fini Iva per le aziende agricole con volume d'affari non superiore ai 7 mila euro, in quanto si tratta di un ulteriore costo provocato da un eccesso inutile di burocrazia. Purtroppo però per l'anno 2014 l'obbligo è stato confermato e per evitare di incorrere nelle sanzioni previste è necessario adempiere ed effettuare l'invio dei dati richiesti. L'elenco in oggetto dovrà contenere i dati relativi a tutte le fatture ricevute per gli acquisti dell'anno 2013 e a tutte le autofatture relative alle vendite effettuate nel 2013. Il mancato invio potrà essere sanzionato con importo minimo di 258 euro. Si ricorda che le ditte che hanno superato nel 2013 i 7 mila euro di vendite, tra autofatture e corrispondenti a privati, devono entrare in contabilità IVA dall'01/01/2014. Gli interessati sono invitati a presentarsi entro il 12 aprile presso gli uffici di Confagricoltura Cuneo muniti di tutte le fatture ricevute nell'anno 2013 e le autofatture emesse per effettuare gli adempimenti necessari all'invio dell'elenco clienti fornitori nei termini previsti.
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
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MODELLO 730/2014
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n vista della scadenza del 31 maggio 2014 per la denuncia dei redditi 2013 la Confagricoltura di Cuneo invita i contribuenti a presentarsi presso gli uffici dell’organizzazione agricola entro il 15 maggio 2014 per la stesura e la preparazione della dichiarazione.
NOVITÀ 2014 - MODELLO 730 Modello Cud 2014 pensionati Gli enti previdenziali (INPS, ex INPDAP, ecc.) rendono disponibile il CUD non più attraverso l’invio in forma cartacea (direttamente al domicilio del contribuente), ma in modalità telematica. Gli uffici saranno a disposizione per la visualizzazione e la stampa del proprio modello CUD, previo rilascio di apposito mandato corredato da copia del documento di identità. Soggetti privi di sostituto di imposta Per effetto del "Decreto Fare" i soggetti titolari di redditi di lavoro dipendente e assimilati possono adempiere agli obblighi di dichiarazione dei redditi presentando il modello 730 al Caaf anche in assenza di sostituto. A partire dalla dichiarazione 2014 il contribuente può avvalersi di tale possibilità sia nel caso in cui dalla dichiarazione emerga un credito, sia che emerga un debito. Detrazione di interventi di recupero patrimonio edilizio Per le spese relative agli interventi del recupero del patrimonio edilizio sostenute dal 01/01/2013 al 31/12/2013 la detrazione d’imposta è pari al 50%, nel limite di spesa di € 96.000, detrazione da ripartire in 10 quote annuali. Per le spese finalizzate ad un risparmio energetico sostenute dal 01/01/2013 al 05/06/2013 spetta la detrazione del 55%, misura che aumenta al 65% nel caso in cui le spese siano sostenute dal 06/06/2013 al 31/12/2013.
I REDDITI CHE POSSONO ESSERE DICHIARATI CON IL 730 Il Mod. 730 può essere utilizzato per dichiarare le seguenti tipologie di reddito, possedute nel 2013: • redditi di lavoro dipendente, • redditi assimilati a quelli di lavoro dipendente, • redditi dei terreni e dei fabbricati, • redditi di capitale, • redditi di lavoro autonomo per i cui non è richiesta partita IVA, • alcuni redditi diversi e redditi assoggettabili a tassazione separata.
COME SI PRESENTA Chi si rivolge al CAF Confagricoltura Pensionati srl può consegnare il modello già compilato oppure chiedere assistenza per la compilazione. Nel caso in cui la dichiarazione viene presentata al CAF debitamente compilata con allegate fotocopie della relativa documentazione, nessun compenso è dovuto. In ogni caso il contribuente deve esibire al CAF la documentazione necessaria per permettere la verifica
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della conformità dei dati esposti nella dichiarazione. Per quanto riguarda gli oneri, deve essere esibita la documentazione idonea a consentire la verifica del diritto al riconoscimento degli stessi nei limiti e alle condizioni previsti dalla normativa vigente.
DOCUMENTAZIONE NECESSARIA • atto di acquisto e di stipula del mutuo, parcelle notarili per acquisto dell’abitazione principale anche se relativi ad anni antecedenti il 2013; • codice fiscale di: contribuente, coniuge e famigliari a carico; • CUD 2014 di lavoro anno 2013; • assegni periodici corrisposti al coniuge; • copia Mod. 730 o UNICO anno precedente; • atti notarili relativi a vendite e/o acquisti di terreni o fabbricati anno 2013; • contratti di affitto per fabbricati locati e relativi estremi di registrazione; • spese mediche datate anno 2013; • scontrini fiscali farmacie solo con codice fiscale del contribuente natura e quantità del farmaco acquistato datati 2013; • rate mutui su fabbricati pagati nel 2013; • ricevute di pagamento interessi passivi per mutui agrari anno 2013; • ricevute di versamento premi assicurazione sulla vita o contro infortuni anno 2013; • ricevute di pagamento contributi previdenziali ed assistenziali, e i versamenti dei contributi per previdenza complementare; • mod. RAD per coloro che possiedono azioni (dividendi), e che non hanno optato per la ritenuta alla fonte; • certificazioni relative a collaborazioni o gettoni di presenze anno 2013; • eventuale certificazione Inail per indennità temporanea (infortunio) o Cassa Edile anno 2013; • fatture o ricevute per spese funebri, veterinarie, istruzione, attività sportive praticate dai ragazzi e contributi volontari a favore di Istituzioni Religiose o Paesi in via di sviluppo, ONLUS, ONG sostenute nell’anno 2013; • ricevuta versamento Polizza RC auto anno 2013 (quota SSN), • attestati di versamento contributi previdenziali ed assistenziali versati per gli addetti ai servizi domestici ed all’assistenza personale o familiare anno 2013 (badanti, colf); • attestati di versamento degli acconti d'imposta (Md. F24) eseguiti direttamente dal contribuente anno 2013; • per le spese sostenute per il recupero del patrimonio edilizio: ricevute dei bonifici bancari, quietanze di pagamento degli oneri di urbanizzazione, attestati di versamento delle ritenute operate dal condominio sui compensi dei professionisti, nonché le quietanze rilasciate dal condominio attestante il pagamento delle spese imputate al singolo condomino; • calcolo IMU dovuta per il 2013, se non effettuato presso gli uffici Confagricoltura. Alla dichiarazione deve essere allegata copia della documentazione, che dovrà essere conservata in originale dal contribuente per tutto il periodo entro il quale l'amministrazione ha facoltà di richiederla e cioè, per la dichiarazione di quest'anno, fino al 31 dicembre 2019. Il contribuente deve, inoltre, presentare al CAF la scheda per la scelta dell'8 per mille e del 5 per mille (Mod. 730-1), anche se non espressa la scelta.
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
PIANO VERDE 2014 LA REGIONE HA STANZIATO LE RISORSE
"AGROAMBIENTALI": CONTINUITÀ DELLA MISURA ANCHE NEL 2014
L'
assessorato regionale all'Agricoltura ha comunicato che anche nel 2014 prosegue l’azione del Piano verde, il programma regionale per la concessione di contributi negli interessi su prestiti per la conduzione.per le piccole e medie imprese agricole aventi sede in Regione Piemonte. BENEFICIARI È stato predisposto, mediante determina, il documento che prevede l’apertura di un bando dedicato alle cooperative agricole e alle altre forme associate composte da almeno 5 imprenditori agricoli per la concessione di contributi negli interessi sui prestiti contratti. SCADENZA Il bando è immediatamente operativo, rimarrà aperto fino alla scadenza del 31 dicembre 2014. Le risorse stanziate corrispondono ad una somma pari a euro 700 mila. CONTRIBUTO Il contributo regionale negli interessi sui prestiti per la conduzione aziendale è stabilito nell’1% per le imprese ubicate in zona di pianura o di collina e nell’1,5% per quelle ubicate in zona di montagna. Nel caso in cui almeno il 50% dell’importo del prestito sia assistito da garanzia prestata da confidi esso è aumentato di 0,30 punti percentuali. Per informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.
MISURA 121: FONDI ALLE AZIENDE ESCLUSE DAL BANDO 2008
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C
ome anticipato sullo scorso numero de L'Agricoltore cuneese, la Giunta regionale, su proposta dell’Assessore regionale all’Agricoltura Claudio Sacchetto, ha deliberato il provvedimento che consente di dare continuità all’attuazione della misura 214 “Pagamenti agroambientali” del Psr 2007/2013 nell’anno di transizione al nuovo periodo di programmazione 2014/2020. Mediante approvazione di delibera si è stabilito, per l’anno 2014, il prolungamento facoltativo degli impegni pluriennali scaduti nel 2013, la prosecuzione degli impegni non ancora scaduti e la possibilità di presentare nuove domande di manutenzione (collegate alla misura 216 “Investimenti non produttivi”). L’operazione è consentita dal regolamento comunitario, il quale prevede per la misura 214, nel caso siano state impegnate tutte le risorse assegnate dal Psr 2007/2013 e i cui pagamenti verranno completati nel corso del 2014/2015, di applicare il regime di transizione tra i due periodi di programmazione. La Direzione Agricoltura Regionale procederà all’avvio delle procedure necessarie per poter rendere possibile la conclusione della presentazione delle domande entro il 15 maggio 2014. Per informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.
QUALITÀ ALIMENTARE: NUOVE SCADENZE PER PAGAMENTO E AIUTI
a Giunta regionale ha deliberato l’adozione di un Programma regionale in regime 'de minimis' di concessione di aiuti a beneficio delle aziende agricole con il fine di sostenere interventi di ammodernamento aziendali nell’ambito della misura 121 del Psr 2007/2013. Preso atto che i criteri inseriti nella precedente legislatura per il bando 2008 della misura 121 esclusero oltre 1000 domande tecnicamente valide, è stata disposta l’attuazione di un programma regionale apposito. BENEFICIARI Possono partecipare esclusivamente le aziende agricole che avevano presentato domanda sul bando 2008 della Misura 121 del PSR e che su tale bando non sono state finanziate pur essendo idonee. CONDIZIONI DI AMMISSIBILITÀ Possono essere presi in considerazione solo investimenti per i quali erano stati richiesti gli aiuti della Misura 121 con la domanda presentata sul bando 2008; tali investimenti devono essere stati effettivamente realizzati entro il 31/12/2012 ed entro tale data devono essere stati fatturati e pagati con una forma di pagamento tracciabile. PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE L’istruttoria, la definizione e la liquidazione delle domande pervenute ai sensi del Programma regionale in regime de minimis sarà effettuata dalle Provincia. Dal 15.04.2014 e fino al 30.06.2014 è aperta la presentazione per via telematica delle domande. Per informazioni rivolgersi agli uffici di Confagricoltura Cuneo.
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n relazione alla misura 132 del PSR 2007-2013 (partecipazione degli agricoltori ai sistemi di qualità alimentare) sono stati approvati dalla Regione il bando e le istruzioni operative relative al bando anno 2014. Le nuove scadenze sono le seguenti: • domande di pagamento bando anno 2013: 15 maggio 2014 alle ore 24 (sia per le domande telematiche, sia per quelle cartacee); • domande di aiuto bando anno 2014: telematica, entro e non oltre il 15 maggio 2014 alle ore 24; cartacea (solo per quelle presentate dai beneficiari in proprio) entro e non oltre il 20 maggio 2014 alle ore 12, alle Province di competenza. In caso di spedizione fa fede il timbro data dell’ufficio postale accettante.
MENZIONE "VIGNA" IN ETICHETTA Le aziende vitivinicole che rivendicano in etichetta la dicitura "Vigna" seguita dal relativo toponimo o nome tradizionale devono registrare le menzioni nell'elenco positivo predisposto dalla Regione. La menzione "Vigna" dovrà essere rivendicata nella denuncia annuale di produzione delle uve, a condizione che la vinificazione delle uve corrispondenti avvenga separatamente e che il vino venga imbottigliato. La menzione presuppone una riduzione normalmente imputabile ad un 10% del disciplinare di produzione per non incorrere nelle frequenti sanzioni.
INSERTO TECNICO L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
III
VINI DOC O DOCG: DICHIARAZIONE PER LA RICHIESTA DI IDONEITÀ
La Regione Piemonte ha approvato le modalità per la gestione della richiesta di idoneità o della sua variazione, per quanto riguarda le superfici vitate ai fini della rivendicazione delle uve destinate alla produzione di vini a Denominazione di Origine. La richiesta di idoneità riguarda uno dei seguenti casi: a) sup. vitate già esistenti e iscritte allo schedario senza una idoneità a produrre una DOC o DOCG; b) variazione di idoneità da una DO ad una altra DO. La dichiarazione deve essere predisposta e presentata, utilizzando la procedura informatizzata di compilazione predisposta dalla Regione Piemonte sull'applicativo SIAP, pertanto chi è interessato può rivolgersi presso gli uffici di Confagricoltura. Le dichiarazioni potranno essere presentate entro il 30 giugno.
PROROGA AL 31 MARZO 2015 DEI CERTIFICATI DI ESENZIONE TICKET
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A
decorrere dal 1° gennaio 2013 è stata introdotta un’indennità a favore dei Co.Co.Co.Pro, iscritti in via esclusiva alla gestione separata Inps che restano senza lavoro. L’ INPS rende noto che per il 2014 la presentazione delle domande – con riferimento alla disoccupazione verificatisi nel 2013 – va effettuata online. Per quanto concerne i requisiti che in via congiunta il richiedente deve possedere, il reddito lordo massimo per il 2013 è di 20.200 €. REQUISITI DEL RICHIEDENTE a) aver operato nel corso dell’anno precedente in rapporto di monocommittenza (rapporti sempre con uno stesso datore/committente); b) nell’anno precedente il reddito lordo complessivo soggetto a imposizione fiscale non deve essere stato superiore al limite di 20.200 euro; c) nell’anno di riferimento (quello in cui si presenta la domanda) deve essere stata accreditata almeno una mensilità; d) deve esserci un periodo di disoccupazione, ininterrotto di almeno due mesi nell’anno precedente; l’attestazione può essere rilasciata dal richiedente con autocertificazione contenuta nel nuovo modello di domanda. e) nell’anno precedente devono risultare accreditate almeno quattro mensilità nella Gestione Separata. In via transitoria si prevede che per gli anni 2013-2014 e 2015 sono sufficienti solo tre mesi di mensilità accreditata. Per informazioni contattare gli uffici Enapa di Confagricoltura Cuneo.
EROGAZIONI PER INFORTUNI, CHIEDERE ALL'INAIL IL CUD 2014
L’INAIL ha comunicato ai Patronati nazionali l’attivazione sul proprio portale internet del servizio on-line per il rilascio dei CUD 2014 di propria pertinenza. Anche quest’anno l’Istituto non ha previsto alcuna funzione riservata ai Patronati che, a differenza di quanto avviene con l’INPS, non risultano pertanto abilitati alla richiesta della certificazione per conto del proprio assistito. Pertanto si raccomanda a tutti coloro che per l’anno 2013 hanno avuto delle erogazioni per infortuni, di rivolgersi all’Inail per il rilascio del cud 2014, che in fase di dichiarazione dei redditi anno 2014 devono presentare insieme alla dichiarazione.
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a Regione Piemonte ha confermato fino al 31 marzo 2015 la validità dei certificati di esenzione per reddito dalla compartecipazione alla spesa sanitaria sia per la specialistica sia per la farmaceutica per le seguenti categorie: E01 cittadini di età inferiore a sei anni e superiore a sessantacinque anni, appartenenti ad un nucleo familiare con reddito complessivo non superiore a euro 36.151,98; E03 titolari di pensione o assegno sociale e loro familiari a carico; E04 titolari di pensioni al minimo di età superiore a sessant'anni e loro familiari a carico, appartenenti ad un nucleo familiare con un reddito complessivo inferiore a euro 8.263,31, incrementato fino a euro 11.362,05 in presenza del coniuge ed in ragione di ulteriori euro 516,46 per ogni figlio a carico. È stata, inoltre confermata, sempre fino al 31 marzo 2015, anche la validità dei certificati di esenzione per la sola spesa farmaceutica, riportanti il seguente codice: E05 bambini di età sup. a 6 anni e cittadini inf. a 65 anni appartenenti a nuclei familiari con reddito complessivo lordo inferiore a 36.151,98 euro.
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600
Svizzera
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Giappone
141
Svezia
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Francia
129
Danimarca
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Olanda
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Olanda
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Russia
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Confagricoltura partecipa a Vinitaly con numerose attività. In primo luogo lo stand, il numero 75, nel padiglione C – Sol, punto di riferimento per le aziende vitivinicole associate. In evidenza l’appuntamento di Agrinsieme di domenica 6 aprile alle 15 nell’Auditorium Verdi, con il primo convegno del Coordinamento di Confagricoltura, Cia e Alleanza delle Cooperative, dal titolo “L’Italia del vino vuole crescere: sostenibilità, mercato, politica agricola europea”. Per tutta la durata della kermesse nello stand confederale si alterneranno degustazioni di vino e olio delle aziende associate. Tema portante delle degustazioni di vino, guidate dal giornalista Antonio Paolini, è la sostenibilità, a cui sarà dedicato anche il workshop di martedì 8 aprile: una “degustazione in salotto”, in cui i produttori che hanno fatto della sostenibilità il loro punto di forza ne discuteranno con il giornalista e faranno assaggiare i loro vini ai partecipanti. Mercoledì 9, infine, si terrà un incontro con i giovani di Confagricoltura dal titolo “I Giovani produttori di Confagricoltura ci mettono la faccia: degustazione guidata di prodotti enogastronomici per un approccio consapevole alla qualità”.
Cina
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Ecco quanto spendono i principali acquirenti del vino italiano (valori in milioni di euro) [Fonte: elaborazione Vinitaly su dati Oiv, Istat, Ismea, Federvini, UIV, Assoenologi]
Al Vinitaly si parla internazionale DAL 6 AL 9 APRILE A VERONA ATTESI BUYERS DA 120 STATI. PRESENTI AZIENDE DI CONFAGRICOLTURA CUNEO
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orna a Verona dal 6 al 9 aprile l'appuntamento con Vinitaly, giunto alla 48esima edizione. Fra le parole chiave di questa edizione c'è "internazionalizzazione", con buyers in arrivo da oltre 120 nazioni. Confagricoltura Cuneo è come sempre tra i protagonisti della fiera; saranno una quarantina, infatti, le aziende che prenderanno parte all’evento. “Vinitaly rappresenta per l'Italia il migliore biglietto
da visita internazionale che il settore possa esibire - afferma il direttore della Confagricoltura zona di Alba Mario Viazzi -. È ritenuto importante dai produttori vitivinicoli per gli indispensabili contatti diretti, finalizzati anche ad una maggior conoscenza del territorio di produzione, della nostra cultura e delle potenzialità turistiche ed enogastronomiche di cui l'Italia e quindi anche la nostra regione dispone”.
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Frutticoltura
Oltre un centinaio gli imprenditori presenti
Gestire i residui di potatura PARTECIPATO INCONTRO AD ALBA PER CAPIRE COME TRATTARE GLI SCARTI NEI NOCCIOLETI
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iovedì 20 marzo un centinaio di imprenditori corilicoli di Langhe e Roero ha partecipato alla prova dimostrativa organizzata da Confagricoltura Cuneo e Ascopiemonte, presso l’azienda agricola “La Madonnina” in località Scaparoni ad Alba, per presentare diverse possibili gestioni in campo dei residui derivanti dalla potatura del nocciolo. In particolare sono state messe a confronto alcune tipologie di trince e trituratori, con o senza raccoglitori. Il personale tecnico di Confagricoltura Cuneo ha sottolineato: “L’argomento è sempre più d’attualità tra gli operatori del settore, visti i risultati produttivi che si ottengono in noccioleto dopo gli interventi di potatura. Di conseguenza occorre gestire i residui e il materiale di risulta. Durante l’incon-
tro, quindi, le aziende hanno potuto constatare le varie opportunità e soluzioni messe a disposizione dalla meccanizzazione, osservando molto attentamente i particolari costruttivi delle diverse attrezzature messe in campo ed il lavoro svolto con il materiale rimasto a terra”. Anche i responsabili tecnici di Ascopiemonte hanno precisato l’importanza di una corretta gestione dei residui di potatura: “Sul nocciolo la quantità di legno prodotto è cospicua e può rappresentare un problema di non facile soluzione. Ecco perché occorre provare e confrontare macchinari innovativi e metodologie nuove, che rispettano l’ambiente e considerano anche il valore energetico per biomasse che da una coltura come il nocciolo può scaturire”.
Concimare vite e fruttiferi MOLTE LE NOVITÀ PRESENTATE A COSSANO BELBO DA CONFAGRICOLTURA E TIMAC AGRO
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artedì 25 febbraio presso l’agriturismo San Bovo a Cossano Belbo, immersi tra le vigne più rappresentative della Valle Belbo, un nutrito gruppo di aziende ha partecipato all’incontro promosso da Confagricoltura Cuneo, in collaborazione della società Timac Agro, dove sono stati affrontati i temi della nutrizione delle piante, in particolare nocciolo e vite. La particolarità delle nozioni diffuse agli imprenditori agricoli consiste nell’utilizzo di prodotti a base di derivati delle alghe che fungono da biostimolanti e aiutano a risolvere le principali carenze di micro e macro
I partecipanti alla serata presso l'agriturismo San Bovo
16 L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
elementi. L’occasione è altresì servita ai tecnici di Confagricoltura Cuneo per illustrare le novità che verranno introdotte dal nuovo Piano d’Azione Nazionale per l’uso sostenibile degli agrofarmaci e le nuove regole per le assicurazioni antigrandine. È stato infine presentato il nuovo servizio tecnico orticolo messo a disposizione delle aziende da Confagricoltura, oltre al potenziamento di quello corilicolo. “Si tratta di migliorie e sviluppi necessari per soddisfare sempre di più le esigenze che emergono dal territorio in cui operano le aziende”, dichiarano da Confagricoltura.
Confagricoltura news
Foto di gruppo davanti allo stabilimento Melinda
Agricoltori tra Veneto e Trentino
Pensionati all'udienza del Papa
ltre 50 imprenditori cuneesi del settore vitivinicolo e frutticolo, aderenti alla misura 114 (utilizzo dei servizi di consulenza in agricoltura) del Psr 2007/2013, giovedì 6 e venerdì 7 marzo hanno preso parte al viaggio-studio organizzato da Confagricoltura Cuneo in Veneto e in Trentino Alto Adige. Obiettivo dell’iniziativa, a cui hanno aderito tecnici e addetti ai lavori, è stato quello di conoscere più da vicino la realtà imprenditoriale agricola e cooperativa delle due regioni, andando a visitare di persona alcuni luoghi significativi dell’economia locale e non solo. Il giovedì la comitiva cuneese è stata alla cantina “Soave” nel Veronese. Fondata nel 1898, la cantina sociale è oggi una delle realtà più interessanti del panorama enologico italiano; con i suoi 6.000 ettari di vigneto è riuscita ad estendersi andando ben oltre il territorio di Soave, terra dell’omonimo vino, fino a toccare le terre del Garda e le colline della Valpolicella, regno dell’Amarone. Durante la visita gli imprenditori hanno potuto confrontarsi direttamente con i dirigenti e la struttura commerciale della cantina analizzando insieme le strategie produttive e di marketing nazionale e internazionale. Il viaggio è proseguito in direzione nord, verso Cunevo in provincia di Trento, per un interessante tour degli stabilimenti Melinda. Qui si sono potute osservare tutte le fasi di lavorazione delle mele, dal loro arrivo al consorzio, alla selezione, fino al confezionamento finale. Nel corso della visita gli imprenditori cuneesi hanno avuto modo di confrontarsi con tecnici del posto che hanno fornito una panoramica sulla frutticoltura tipica del Trentino, sottolineando alcune novità tecniche in ambito colturale. Infine, c’è stato tempo anche per una veloce visita a Bolzano, con sosta in locali tipici della città. “Come previsto sono state due giornate molto interessanti per chi vi ha preso parte - ha commentato il tecnico di Confagricoltura Cuneo, Antonio Marino -, lo scambio di esperienze e conoscenze con tecnici di alto livello è sicuramente stimolo ed occasione per formare una visione più allargata, sempre più necessaria nella gestione delle nostre aziende. Sono rimasti tutti molto soddisfatti di questa iniziativa che ha permesso di approfondire contesti per certi versi distanti e differenti rispetto al territorio cuneese, ma con analogie importanti essendo il vino e la frutta strategici anche per la nostra economia provinciale”.
i è svolto dal 27 febbraio al 6 marzo il 35° soggiorno dei pensionati di Confagricoltura, organizzato dal sindacato nazionale. Come ogni anno ha preso parte al viaggio una delegazione cuneese, guidata dal presidente Remo Tortone e dal vice presidente Graziella Bechis. Il gruppo è andato alla scoperta di Roma, delle sue bellezze, provando soprattutto l’emozione di assistere all’udienza di Papa Francesco in piazza San Pietro. I pensionati cuneesi hanno soggiornato presso l’Nh Midas Hotel, dove hanno accompagnato a divertenti momenti conviviali, come gare di ballo e tornei di briscola, alcune ore di relax. Il gruppo ha potuto soprattutto prendere parte a numerose visite ed escursioni, nel dettaglio: i Musei Vaticani e la basilica di San Pietro, il Palatino con il Circo Massimo, piazza Bocca della Verità, la chiesa di Santa Maria in Cosmedin, il teatro Marcello, la basilica di San Giovanni in Laterano, il Battistero e la Scala Santa, la chiesa di Santa Croce in Gerusalemme con tour in bus panoramico attraverso i Fori imperiali, il Colosseo e l’Arco di Tito. E ancora: il ghetto ebraico e la sinagoga, l’Isola Tiberina, la zona di Trastevere con la splendida chiesa di Santa Maria. La comitiva ha poi effettuato anche una visita a Tarquinia per ammirare il Torrione di Matilde di Canossa, la chiesa romano-gotica di Santa Maria, il castello, il palazzo comunale e la necropoli etrusca. “Il soggiorno ha riscosso come sempre un grande successo tra i partecipanti, confermandosi un importante momento di socializzazione - hanno dichiarato Remo Tortone e Graziella Bechis, presidente e vice presidente del gruppo pensionati di Confagricoltura Cuneo -: il gruppo è rimasto particolarmente affascinato quest’anno dall’udienza del Santo Padre. Fin dal mattino presto di mercoledì ci siamo appostati in piazza San Pietro, in attesa di prendere parte ad un momento che, visto il buon esito e i commenti euforici, sicuramente in pochi dimenticheranno”.
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L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
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Battaglie comuni
Confagricoltura guida Agrinsieme
le problematiche con una voce unica. In questo momento rappresenta un migliaio di produttori, con sette cantine sociali e 2900 ettari coltivati.
IL TESTIMONE DEL COORDINAMENTO PASSA A MARIO GUIDI MENTRE AGRINSIEME MOSCATO SI RAFFORZA IN PIEMONTE di Gilberto Manfrin
A
un anno dalla sua costituzione, passa a Confagricoltura il timone di Agrinsieme, il Coordinamento tra Cia, Confagricoltura e Alleanza delle Cooperative agroalimentari costituito nel gennaio 2013. Il presidente di Confagricoltura, Mario Guidi è subentrato a Giuseppe Politi, ex presidente della Cia. La nascita di Agrinsieme ha rappresentato un momento di discontinuità rispetto alle logiche della frammentazione del mondo agricolo, facendosi portatore di un nuovo modello di rappresentanza. Il bilancio dopo un anno è più che positivo: la presenza di Agrinsieme è oggi diffusa e consolidata sul territorio. Il coordinamento è stato costituito in diciassette regioni tra cui il Pie-
monte, con una presenza diffusa in oltre il 60 per cento delle province italiane, come in provincia di Cuneo. Importanti i numeri espressi da Agrinsieme Piemonte: sono 350 le imprese cooperative agroalimentari di Alleanza delle Cooperative che, a loro volta, associano 37 mila aziende. Confagricoltura e Cia rappresentano insieme circa 25 mila aziende agricole. Ma a livello regionale è da segnalare anche la costituzione nell’ottobre scorso di Agrinsieme Moscato (fa parte del direttivo il direttore di Confagricoltura Cuneo, Roberto Abellonio), associazione nata trasversalmente per permettere una sinergia fondamentale in grado di rafforzare il mondo del Moscato e poter discutere
25.000 aziende agricole
37.000 aziende agricole
Importanti i numeri di Agrinsieme Piemonte
PIÙ TEMPO PER LE ASSICURAZIONI
Le polizze si possono stipulare fino al 30 aprile Agrinsieme ha accolto con soddisfazione la proroga al 30 aprile 2014 per la stipula delle polizze assicurative agevolate sulle colture autunnoprimaverili e quelle permanenti. Lo spostamento della data di scadenza, precedentemente fissata al 31 marzo 2014, era stata sollecitata con una lettera al ministro per le Politiche agricole Maurizio Martina, dal coordinatore di Agrinsieme Mario Guidi. La richiesta nasceva dal fatto che molte imprese agricole si trovavano in forti difficoltà a rispettare le date fissate dal piano assicurativo 2014, soprattutto quella del 31 marzo, che interessa tutto il comparto della frutta, l’uva da vino e i seminativi, a causa dei tempi ristrettissimi disponibili. “È da considerare - evidenzia Agrinsieme - che l’inizio della campagna assicurativa di quest’anno non è stato in linea con le attese. Ci sono stati, infatti, ritardi nelle definizioni finali delle tariffe fra compagnie e consorzi di difesa e vi sono ancora diverse importanti aree del Paese dove non vi è un quadro completo e definito delle tariffe e condizioni assicurative da applicare ai contratti. La proroga concessa consentirà di certo alle imprese di procedere con maggiore serenità alla scelta dei prodotti assicurativi per la copertura delle produzioni e allo stesso tempo permetterà una definizione completa dei contratti assicurativi su tutto il Paese”.
18 L’Agricoltore cuneese N. 03 • APRILE 2014
Gocce di memoria
Pasqua festa 'mobile': cade tra il 22 marzo e 25 aprile
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Il professore Luigi Fulcheri
ella nostra comune curiosità, ricorre abitualmente la domanda: “Quest’anno, quand’è Pasqua?”. Domanda legittima, perché la Pasqua è una festa mobile, la cui data varia di anno in anno, in relazione alle discrepanze tra il calendario solare e quello lunare e determina le altre feste mobili, l’Ascensione e la Pentecoste. Agli inizi della nostra era, i cristiani erano soliti celebrare la Pasqua, la festa più importante della nuova religione, in concomitanza con la Pasqua ebraica, nel giorno che noi chiamiamo il Giovedì Santo, ma presto la spostarono alla Domenica successiva, per privilegiare la Resurrezione, rispetto al sacrificio dell’Agnello-Cristo del GiovedìVenerdì Santo. Presto però, sorsero motivi di confusione. Nell’impero romano vigeva il calendario giuliano, un calendario solare, mentre la religione giudaica e, per continuità, molte comunità cristiane, seguivano il calendario ebraico, un calendario lunare. Per mettere ordine nella cristianità ed uniformare la celebrazione della Pasqua tra tutte le chiese locali, nel 325 l’imperatore Costantino convocò il primo concilio ecumenico, a Nicea, in Asia minore, nel quale i padri conciliari, oltre alla condanna dell’arianesimo e alla formulazione del “Credo”, stabilirono che la Pasqua si dovesse celebrare la prima domenica dopo il plenilunio della luna di marzo, purché questo fosse successivo all’equinozio di primavera, il 21 marzo; pertanto la Pasqua può cadere in uno spazio di tempo compreso tra il 22 marzo e il 25 aprile. Tale disposizione è ancora in vigore oggi ed è il motivo per cui la nostra Pasqua non coincide più con quella ebraica, dalla quale, inoltre, si differenzia per l’evento che ricorda: la Pasqua ebraica è la rievocazione del passaggio, dalla schiavitù alla libertà, del popolo di Israele, quella cristiana, invece, celebra la Resurrezione di Cristo e la conseguente riapertura della strada della salvezza tra la terra e il Cielo. Come se non bastasse, gli Ortodossi non seguono, né la tradizione giudaica, né la chiesa di Roma; infatti il loro calendario liturgico è ancora quello giuliano, in ritardo sul nostro, il gregoriano, di circa 15 giorni. Questo perché le chiese patriarcali ortodosse, greche e slave dell’ex impero bizantino, non aderirono alla riforma di papa Gregorio XIII del 1582, quando, per riportare l’equinozio di primavera al 21 marzo, fu introdotta una correzione di 10 giorni, per fare coincidere l’evento astronomico con tale data. Va ricordato inoltre che, nel citato concilio di Nicea, per stabilire la data della Pasqua, si adottò il metodo dell’Epatta, come formulato dall’astronomo Metone del V secolo a.C.. Tale metodo è valido tuttora e molti anziani lo sanno ancora applicare. Adesso che abbiamo capito quando cade la Pasqua, che sia alta, che sia bassa, non importa; prendiamola com’è e godiamocela tutta e magari, per divertimento, impariamo a calcolare l’età della luna con l’Epatta. Gigi Fulcheri
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Le nostre aziende
Elena ed Enzo, sorella e fratello titolari dell'azienda vinicola Patrone, che si estende su 7 ettari tutti terrazzati
I segreti del vino scolpiti nelle pietre dell'Alta Langa di Paolo Ragazzo
A CORTEMILIA L'AZIENDA PATRONE CONIUGA TRADIZIONE E INNOVAZIONE IN BOTTIGLIE CHE PARLANO DEL TERRITORIO
I
n Alta Langa l’agricoltura è abituata a convivere con un ambiente tutt’altro che agevole. Lo fa da sempre avendo profondo rispetto delle peculiarità del territorio, fino a considerare un valore aggiunto proprio le condizioni più impervie. Anche perché l’obiettivo finale non è prevalere,
ma riuscire ad amalgamarsi in modo armonico. Paladini coraggiosi di questa continua scommessa sono soprattutto gli imprenditori agricoli che operano su pendii aspri come quelli su cui sorgono da decenni le vigne dell’azienda Patrone a Cortemilia. Un vigneto di dolcetto con oltre 70 anni di età testimonia come Elena e Enzo, fratelli di 24 e 26 anni, da qualche tempo al timone dell’impresa di famiglia, non siano per nulla interessati a stravolgere i ritmi della natura, quanto più impegnati ad assecondarli. “Fin da piccoli abbiamo seguito i nostri genitori e nonni in vigna - spiega la giovane titolare Elena Patrone - e
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crescendo la passione ci ha spinti a continuare sulle loro orme, alla continua ricerca della qualità. È una soddisfazione enorme riuscire a trasformare in vino ciò che coltivi con cura”. L’azienda Patrone si estende su 7 ettari completamente terrazzati perché, con una pendenza decisamente più montana che collinare, i secolari muretti in pietra di Langa sono fondamentali per la coltivazione. Ed Enzo lo sa bene: “La difficoltà delle operazioni in vigneto - racconta - consiste proprio nel lavorare su terreni favolosi per certi punti di vista, ma estremamente complicati per altri. Effettuiamo la raccolta a mano e cerchiamo di preservare al meglio i muretti in pietra: quando cedono cerchiamo di tirarli su quanto prima anche perché senza sarebbe impossibile lavorare”. Quasi a voler rendere omaggio a questi terrazzamenti, le etichette dei vini prodotti da Patrone raffigurano qualche elemento in pietra: vuoi un muretto (Chardonnay), vuoi il mezzo busto scolpito di una donna, datato 1798 e trovato proprio nel territorio dell’azienda (Dolcetto d’Alba). “La leggenda narra che a quei tempi per ogni donna sopravvissuta alla peste venisse fatto un volto in pietra a simboleggiare la tenacia di chi era riuscita a sconfiggere il male”, dice ancora Enzo. Aspetti storici a parte, la pietra garantisce una buona mitigazione climatica, in quanto nelle ore notturne
rilascia il calore assorbito durante il giorno. Proprio le caratteristiche microclimatiche della zona sono alla base della filosofia di produzione dell’azienda Patrone: “Le nostre vigne sono esposte a sud-est, su terreni sabbiosi, la cui carenza idrica consente un positivo stress delle viti - continua Enzo -. Inoltre la forte escursione termica tra il giorno e la notte, abbinata agli influssi delle correnti marine che arrivano dalla Liguria, consentono ai nostri vini di raggiungere livelli di maturità importanti”. Qui è costante inoltre la ricerca del miglior connubio tra tradizione nella gestione dei vigneti e moderne tecniche di vinificazione. Per lo Chardonnay, ad esempio, viene impiegato il processo dell’iper-riduzione: i grappoli vengono pigiati aiutandosi con ghiaccio secco per eliminare l’ossigeno. Anche nelle successive fasi sono ricostruite condizioni asettiche, andando a saturare l’ambiente, per evitare il contatto con l’ossigeno del mosto, prima, e del vino, poi. “Questo procedimento permette di preservare profumi primari legati al vitigno – continua Elena Patrone -, andando a caratterizzare il nostro prodotto. Siamo consapevoli che una buona lavorazione in vigneto e in cantina è fondamentale per ottenere vini in grado di giocarsela sui mercati di tutto il mondo”. È così che dall’azienda cortemiliese escono bottiglie di Dolcetto d’Alba (40%), Chardonnay (30%), Barbera superiore (15%) e Langhe Nebbiolo (15%). Prodotti che coniugano passato e futuro e finiscono in tutta Italia, oltre che in alcuni Paesi europei. E nel futuro? “Nel breve periodo abbiamo in programma lo spostamento del magazzino al piano terra dell’azienda e delle vasche di produzione e dei barriques al livello superiore, così da ottimizzare gli spazi conclude Elena -. Ma seguendo la strategia
dei piccoli passi, intendiamo estendere sempre più la quota di export, consapevoli che la vera forza dei nostri prodotti non è tanto nei numeri, ma nella qualità”. Oltre alle competenze giuste, acquisite durante gli studi alla Scuola Enologica di Alba, i due fratelli Patrone sembrano avere le idee chiare: mantenere ben saldo nei loro vini il legame tra storia, paesaggio e persone che nei secoli hanno abitato queste colline. Tutti tasselli di un mosaico scolpito…nella pietra.
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Foto sopra: i vini di Patrone fanno bella mostra di sè e sullo sfondo i barriques Foto sotto: la sala di produzione con vasche e parte dell'attrezzatura
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I NOSTRI
UFFICI
Sede provinciale: Via Bruno Caccia, 4-6-8 - 12100 Cuneo Tel. 0171.692143 - Fax 0171.698629 - cuneo@confagricoltura.it ORARIO: 8,00 / 12,30 - 14,30 / 17,30 (giovedì, venerdì e sabato pom. chiuso) PATRONATO ENAPA Il Patronato Enapa di Confagricoltura Cuneo è presente in tutti gli uffici di zona.
ZONA DI CUNEO
Cuneo
Via Caccia, 4-6-8 Tel. 0171.692143 - 0171.634891 Fax 0171.698629
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Via IV Novembre, 20 - (c/o Geom. Garbarino) Tel. 0171.918182
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Via dell’Acquedotto, 2 Tel. 0173.281929 - Fax 0173.280979 segreteria.alba@confagricolturacuneo.it
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Corso V. Emanuele II, 121 - (c/o Milano Assicurazioni) Tel. 0172.425477 - Fax 0172.44167
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Via Garibaldi, 25 (c/o Pratiche Auto) Tel. 0172.489764
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P.zza Capuccini, 1 - 1° piano (sopra Consorzio Agr.) Tel. 0174.282038
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Via Torino, 40 Tel. 0175.217120 - Fax 0175.248784 salu.direzione@confagricolturacuneo.it
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C.so C. Battisti, 8 (c/o Ass. Generali) Tel. 0175.392733
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Via San Giovanni, 8 - (c/o Centro Anziani)
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Via Togliatti, 16 Tel. 0172.712372 - Fax 0172.725796 savi.direzione@confagricolturacuneo.it P.zza C. Alberto, 5 c/o SAI Ass.) Tel. 0172.85253
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Via Marconi, 112 - Tel. 0172.637242 fossano@confagricolturacuneo.it
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Il tecnico in frutteto
Prevenire il "Deperimento del melo" È UNA FITOPATIA SEMPRE PIÙ DIFFUSA IN PROVINCIA DI CUNEO: MOLTI I POSSIBILI FATTORI, CURA DIFFICILE
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n questi ultimi anni nei meleti della provincia di Cuneo risulta essere sempre più significativo il riscontro della fitopatia chiamata "Deperimento del melo". Le piante colpite manifestano un indebolimento generale, avvizzimento e disseccamento dei germogli, sfogliature sul tronco e cancri. Le piante debilitate possono successivamente venire attaccate da patogeni secondari come funghi (nectria) o insetti (scolitidi): il tutto si traduce in un inevitabile grave calo vegetoproduttivo che può portare anche alla morte delle piante. Le cause riconducibili al fenomeno sono molteplici: • REIMPIANTO nella realizzazione di un impianto nuovo di melo su superficie precedentemente coltivata a melo, le probabilità di riscontrare questa problematica aumentano a causa della stanchezza del terreno, il quale, essendo ricco di tossine, ostacola lo sviluppo degli apparati radicali delle giovani piante che di conseguenza crescono meno vigorose e maggiormente sensibili. • STRUTTURA DEL TERRENO su un terreno povero di sostanze nutrienti e con alta percentuale di scheletro, i tessuti faticano a lignificare e la pianta rimane decisamente più suscettibile anche a causa degli stress idrici ai quali può andare incontro. • TEMPERATURE INVERNALI TROPPO RIGIDE periodi di gelo particolarmente intenso (oltre -15°) possono costituire il fattore scatenante del deperimento del melo. Le basse temperature provocano lesioni o ferite sul tronco e sui rami andando a costituire una potenziale via di penetrazione per altri patogeni che si insediano nella pianta. Il più importante per il nostro areale, fortemente associato al deperimento, è il batterio Pseudomonas syringae pv syringae.
La cura delle piante affette da deperimento difficilmente è risolutiva: possono essere impiegati induttori di resistenza prima o dopo la fioritura, fitofarmaci ad azione sistemica registrati sulla coltura o spennellature di rame sul tronco.
Per questo motivo è fondamentale cercare di prevenire le cause predisponenti scegliendo correttamente: • il tipo di portinnesto in relazione alle caratteristiche pedologiche del suolo (è preferibile un materiale più vigoroso e maggiormente adatto nel caso di suoli poveri); • il sesto d’impianto deve essere valutato nel rispetto di quelli che diventeranno gli spazi necessari allo sviluppo radicale e della fitomassa, in modo da evitare i fenomeni di concorrenza tra gli individui. In particolare, nei casi di reimpianto è molto importante procedere alla lavorazione del terreno e all’eliminazione delle radici presenti. L’impiego di sostanza organica come letame o compostati migliora le qualità chimico fisiche del terreno e contrasta l’effetto negativo delle tossine accumulate dal ciclo precedente. Sono inoltre basilari le fasi di potatura di allevamento e produzione e la corretta concimazione delle piante: irrigazioni e apporti spinti di fertilizzanti in epoca inoltrata (nel caso ad esempio di stagione autunnale particolarmente mite) sono da evitare poiché così facendo aumenta la sensibilità della pianta alle prime gelate invernali. Per informazioni contattare i tecnici di Confagricoltura Cuneo Nicolas Anghilante (342-1422203) e Simone Monge (346-0809796)
Esempi di Deperimento su cultivar "Jeromine" al secondo anno
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Il mercatino dell'agricoltore
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Speciale Lagnasco
L'omaggio alla produzione frutticola del territorio DALL'11 AL 13 APRILE APPUNTAMENTO CON "FRUTTINFIORE". PRESENTE ANCHE LO STAND ISTITUZIONALE DI CONFAGRICOLTURA CUNEO
Una vetrina sulla produzione cuneese
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i rinnova a Lagnasco, dall’11 al 13 aprile, l’appuntamento con “Fruttinfiore”, la manifestazione che rende omaggio alla miglior produzione frutticola della Granda con il motto “quella sana, buona… e in fiore!”. Confagricoltura Cuneo, anche quest’anno, è tra gli enti organizzatori dell’evento e sarà presente con uno stand istituzionale mentre e sarà rappresentata anche da alcune aziende agricole e vitivinicole associate. Giunta alla sua dodicesima edizione, l'inaugurazione è in programma venerdì 11 aprile alle 16,30 nel piazzale Asprofrut. Fruttinfiore accompagnerà i visitatori in una full immersion nel mondo della frutta per far scoprire e valorizzare il lavoro di un intero territorio. Come da tradizione, anche l’edizione 2014 vanta un calendario ricco di appuntamenti. Protagonisti saranno, co-
me sempre, lo STAO, Salone delle Tecnologie Applicate all’Ortofrutticoltura, i mercatini ricchi di prelibatezze, i laboratori e tante attività didattiche per i più piccoli. E non solo: arte e convegni, bancarelle ricche di curiosità, ospiti e, per tutti gli appassionati di fitwalking, la sesta edizione della “Camminata tra i frutteti in fiore”. Sabato 12 aprile ci sarà l’ormai consueto appuntamento dei "Fuochi di Frutta" dalle 21. Torna anche Fruttintavola (sabato dalle 10 alle 22 e domenica dalle 10 alle 20), un percorso gastronomico in collaborazione con le associazioni di categoria, per celebrare la frutta anche a tavola, tra piatti tradizionali e gustose ricette innovative. All’organizzazione, la cui regia è affidata alla Pro loco di Lagnasco, partecipano, oltre all’amministrazione comunale, le tre più importanti associazioni di produttori
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Sabato 12 e domenica 13 ci sarà anche "Fruttintavola". Per informazioni e il programma dettagliato consultare il sito www.fruttinfiore.it
frutticoli del Piemonte, quali l’Asprofrut, la Lagnasco Group e l’Ortofruit Italia, nonché l’associazione che le raccoglie ossia Assortofrutta. All'interno del suggestivo scenario del Castello di Lagnasco, inoltre, l'IGP Mela Rossa Cuneo si mette in mostra e "si sposa" con la giovane Dop "Crudo di Cuneo": accanto alla consueta mostra pomologica allestita con cura dal CReSO, con la presentazione di tutte le più importanti varietà di mele coltivate nel saluzzese, troverà spazio un'esposizione di prosciutti curata dal "Consorzio di Tutela e Promozione del Prosciutto Crudo di Cuneo" (le sale del Castello saranno aperte venerdì 11 aprile dalle 18 alle 20; sabato 12 aprile dalle 9 alle 12 e dalle 14 alle 23; domenica 13 aprile dalle 9 alle 20). Per il programma dettagliato visitare il sito ufficiale della manifestazione www.fruttinfiore.it.
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