Giardini e Paesaggi aperti 2014 - Bologna

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aiapp.net L’AIAPP, Associazione Italiana di Architettura del Paesaggio, è stata fondata nel 1950 su iniziativa di Elena Luzzato e Pietro Porcinai. L’Architettura del Paesaggio é la disciplina che si occupa dell’analisi, della progettazione e della gestione degli spazi aperti: dal giardino, al parco, al paesaggio. L’AIAPP riunisce professionisti e cultori impegnati nella disciplina dell’Architettura del paesaggio e contribuisce al miglioramento della conoscenza, conservazione attiva e tutela dei valori del paesaggio e a qualificare e promuovere la professione dell’ Architetto del Paesaggio. AIAPP è membro di IFLA (International Federation of Landscape Architects) e di IFLA Europe e conta oltre 750 iscritti, di cui 550 sono Soci, ammessi secondo norme europee. L’architetto del paesaggio pianifica e progetta paesaggi urbani e rurali nello spazio e nel tempo, sulla base delle caratteristiche naturali e dei valori storici e culturali del territorio. A questo fine fa riferimento a metodi e princìpi estetici, funzionali, scientifici e gestionali, con un appropriato uso di tecniche e materiali sia naturali che prodotti dall’uomo (Bruxelles EFLA Declaration,1989).

Paesaggi e Giardini Aperti 2014 AIAPP Associazione Italiana Architettura del Paesaggio Sezione Triveneto Emilia Romagna Via Prà Lungo 11 37139 Verona Presidenza Fabio Pasqualini +39 339.3116888 presidente.trivenemiliaromagna@aiapp.net Segreteria Barbara Negroni +39 3337773932 segreteria.triveneto@aiapp.net segreteria.emiliaromagna@aiapp.net

12 - 13 Aprile Il Progetto di paesaggio, motore di sviluppo economico

SCOPRIRE IL PAESAGGIO DI CASALECCHIO DI RENO Socio Referente: Barbara Negroni

in collaborazione con: Azienda Agricola Tizzano, Biodiversi e OrTalon


Azienda Agricola Tizzano

Comune di Casalecchio di Reno Patrocinio

Ordine dei Dottori Agronomi e dei Dottori Forestali dell’Emilia Romagna

Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori di Bologna

In un paesaggio collinare di grande fascino è situata l’Azienda Agricola Tizzano di Visconti di Modrone, con una prestigiosa cantina che produce vini tipici dei colli bolognesi, L’esposizione a mezzogiorno rende il sito ideale alla coltivazione della vite, che in questo luogo veniva coltivata da secoli. I proprietari hanno saputo strutturare i vigneti disegnando un paesaggio che si snoda accanto a un grande parco nel quale sorgono preziosi edifici storici: la villa e l’antico Eremo. La Villa fu, a partire dal Settecento, residenza della nobile famiglia Marescalchi che aveva acquistato da monaci benedettini una vastissima proprietà collinare. Passò poi tramite matrimonio alla famiglia Visconti di Modrone, attuali proprietari. La villa è stata parzialmente distrutta durante l’Ultima Guerra Mondiale. Ne rimane una piccola parte e un lungo porticato che delimita e circonda un prato con grandi alberi. Più a monte sorge l’antico eremo medievale AIAPP di Tizzano. Oggi non ha più la funzione religiosa, ma la Associazione Italiana sua suggestiva mole domina dall’alto di un poggio tutta Architettura del Paesaggio la proprietà. Segreteria Viale F.lli Rosselli, 31 16123 Firenze, Italia tel/fax +39 055 350711 segreteria.nazionale@aiapp.ne c.f. 97009890589 p.i. 01151180997

. sabato 12 aprile 2014 mattinata di visita alla Azienda Agricola Visconti di Modrone

Ritrovo alle ore 9.30 nel primo parcheggio di Via Cimarosa Casalecchio di Reno (BO).Il luogo è raggiungibile anche con mezzo pubblico Linea azzurra 92

. domenica 13 aprile 2013 Percorso nel Parco Talon con visita all’ Azienda Biodiversi e all’associazione OrTalon

Ritrovo alle ore 9.30 all’ingresso Parco - Chiesa di San Martino - Casalecchio di Reno (BO).Il luogo è raggiungibile con mezzo pubblico Linea 20 . Si consigliano abbigliamento e scarpe comode

Un oliveto sottolinea ulteriormente la dolcezza del clima. In questo luogo si intrecciano tutte le valenze che fanno di questo paesaggio un luogo magico: la collina, la villa storica, l’antico Eremo, il vigneto, l’oliveto. Qui si viene per godere del dono di Bacco, per ascoltare musica nelle serate estive e si immerge lo sguardo in una campagna meravigliosa che in autunno si accende di rossi e di gialli. Il paesaggio del vigneto che unisce la bellezza all’utilità risponde veramente al tema dell’anno di “Giardini e paesaggi aperti”: Il paesaggio come motore di sviluppo economico.

Azienda Biodiversi ed OrTalon

aiapp.net

Il Parco della Chiusa è un parco periurbano di circa 110 ettari esteso lungo la destra del fiume Reno fino al crinale delle prime colline bolognesi. Storicamente costituiva una delle grandi tenute di campagna della famiglia nobile Sampieri Talon. Il parco ha conosciuto momenti di grande splendore mondano, in particolare nel ‘700 e ha ospitato feste e personaggi celebri come Stendhal. Nel 1975 la proprietà fu donata al Comune di Casalecchio, diventando così parco pubblico. Dal 2006 il territorio del Parco è stato incluso nel SIC (Sito di Interesse Comunitario) – ZPS (Zona di Protezione Speciale) “Boschi di San Luca e del Reno” e fa parte del “Paesaggio naturale e semi-naturale protetto”, (L.R. 6/2005): un grande parco regionale che abbraccia il contrafforte Pliocenico da una parte e Monte Sole dall’altra, e come centro il parco della Chiusa, porta d’accesso al sistema collinare bolognese; e’ caratterizzato da una ricchissima biodiversità e da molteplici habitat naturali, dal bosco golenale lungo il fiume Reno, ai boschi di querce lungo la fascia collinare a ridosso del Santuario di San Luca, dall’area agricola in parte rinaturalizzata, al parco storico Aiapp. alla Villa Talon, costruito all’epoca secondo i attorno 500 soci che cambiano canoni della scuola francese di Le Notre. la progettazione del paesaggio. Dal 2007 l’amministrazione ha dato vita ad una gestione che considera il parco ed il suo contesto come una struttura unitaria, costituita da una delicata relazione tra elementi architettonici e paesaggio.In questa prospettiva si è optato per una manutenzione del parco ed una conduzione agricola a basso input, individuando l’agricoltura biodinamica come elemento di sistema: la cooperativa agricola Biodiversi sita nel cuore del parco, affiancata dall’Associazione Ortalon, ha promosso e realizzato in questi anni progetti di ricerca, culturali e sociali in collaborazioni con i cittadini e diverse università.


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