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S.E GIULIO ALAIMO NUOVO AMBASCIATORE D’ITALIA NEL PRINCIPATO DI MONACO

Si chiama Giulio Alaimo ed è il nuovo ambasciatore italiano a Monaco. Si è insediato il 16 settembre 2020 con una cerimonia che ha definito “emozionante”. Il sesto ambasciatore italiano del Principato viene dalla capitale. Classe 1961, sposato con tre figli, dopo la laurea in Scienze Politiche alla Sapienza, ha iniziato la carriera diplomatica nei primi anni degli anni ’90. Il suo percorso annovera incarichi di prim’ordine in vari Paesi: da segretario di legazione a Consigliere per l’emigrazione e gli affari sociali, a Console generale di prima classe, spaziando da Islamabad a La Plata, da Ottawa a Zurigo sino ad approdare a Monaco. Senza tralasciare che nel 2013 è stato nominato Cavaliere Ufficiale dell’Ordine al merito della Repubblica italiana. Monaco Imprese gli ha posto qualche domanda.

INTERVISTA ALL’AMBASCIATORE GIULIO ALAIMO

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Eccellenza Le chiedo un commento sul suo recente insediamento in questo difficile periodo, ha avuto precise o differenti consegne, dato il momento delicato che stiamo attraversando?

Il mio insediamento è avvenuto formalmente con la presentazione a S.A.S. il Principe Albert II delle Lettere con le quali il nostro Presidente della Repubblica mi ha nominato Ambasciatore d’Italia nel Principato; in occasione di una cerimonia svoltasi il 16 settembre u.s., fastosa ed emozionate, che testimonia i rapporti di grande amicizia fra i nostri due Paesi. Devo aggiungere che quanto questi legami siano saldi ho avuto modo di verificarlo a seguito della recente tempesta Alex, che ha colpito il Ponente ligure; allorquando il Governo del Principe ha immediatamente assunto la decisione di donare un milione di Euro in favore del Comune di Ventimiglia e delle località limitrofe, una generosa prova di solidarietà nei confronti di territori prossimi non solo geograficamente, ma anche culturalmente e direi perfino affettivamente al Principato Se lei per “difficile periodo” intende anche la grave situazione sanitaria che stiamo attraversando, è del tutto evidente che l’emergenza da Covid 19 condiziona pesantemente non solo le nostre vite personali, ma anche l’organizzazione del lavoro e la realizzazione di eventi e manifestazioni. Pur guardando con spirito di ottimismo al futuro, sul presente dobbiamo agire con cautela e spirito di realismo.

La sua vicinanza agli imprenditori italiani e come Ambasciatore come sarà al loro fianco, in che modo?

I rapporti economici e commerciali fra il Principato di Monaco e l’Italia sono tradizionalmente ottimi: il contributo che assicurano i nostri connazionali, siano essi residenti che frontalieri, è straordinario, moltissime sono le imprese amministrate da cittadini italiani, l’interscambio bilaterale ci vede al primo posto nel 2019. L’Ambasciata farà quanto nelle sue possibilità per sostenere la nostra imprenditoria, consolidando il tanto che già esiste, ma anche promuovendo iniziative nuove: sposando, condividendo e promuovendo progetti e innovative linee di azione. E’ mio fermo convincimento – che è poi la linea di azione che il nostro Ministero degli Affari esteri e della Cooperazione internazionale ha varato nell’ultimo decennio – che occorra giocare maggiormente “di squadra”, riunendo intorno al medesimo tavolo progettuale tutte le componenti del “Sistema Italia” presenti nei vari Paesi, ovviamente quelle che hanno interesse a condividere questa impostazione.

Come pensa di sopperire, in questo periodo di incertezza, al “contatto” (spesso agevolato da eventi sociali e culturali) con la comunità italiana residente e nello specifico la categoria imprenditoriale?

Lo strumento che viene utilizzato, non solo dalle Ambasciate ma da tutti gli Organismi internazionali e dalle istituzioni private, è la comunicazione a distanza. Nella piena consapevolezza che lo scambio ed il “contatto” di persona costituiscono un momento ineliminabile ed indispensabile per dare sostanza alle relazioni. Certamente cercheremo, per quanto possibile, di continuare ad organizzare eventi “in presenza”; così è avvenuto per la Settimana della Lingua italiana, e come pure testimonia lo svolgimento del recente Festival della Commedia, sebbene quest’ultimo non sia stato organizzato dall’Ambasciata. Si userà ogni possibile prudenza, ma senza purtroppo escludere rischi di cancellazione, come pure è avvenuto per taluni appuntamenti programmati per la stessa Settimana della Lingua. Nella realizzazione degli eventi non ci sono infatti soltanto i rischi connessi agli assembramenti, ma anche le difficoltà crescenti negli spostamenti. In sostanza, si darà impulso alla comunicazione digitale.

Ci sono delle misure concrete che è bene conoscere per noi residenti, adottate da ambasciata in questo periodo Covid (anche eventualmente per lavoratori frontalieri)?

Si tratta delle disposizioni che sono adottate in tutti i Paesi europei; inutile precisare in questa sede le singole misure concrete, anche perché nei pochi giorni che ci separano dalla pubblicazione di questa intervista potrebbero intervenire nuove prescrizioni. Lo stiamo osservando di recente, con l’introduzione nei vari Paesi di sempre nuove misure, che purtroppo vanno nella direzione di maggiori restrizioni. Con riguardo al punto, assai importante, che lei segnala, i nostri lavoratori frontalieri sono oggi esclusi dall’obbligo del cd “tampone” nello spostamento dal territorio italiano al Principato e viceversa. Approfitto della sua domanda per invitare tutti a visitare regolarmente il sito dell’Ambasciata, che dedica un’apposita sezione proprio a questo a questo tema e che provvediamo ad aggiornare regolarmente, mettendo a disposizione dell’utenza non solo informazioni ma anche modulistica, sito del quale ricordo di seguito il link: https://ambprincipatomonaco.esteri.it/ambasciata_monaco/it/

Cosa conosceva di Monaco e del Principato prima di insediarsi come Ambasciatore? E cosa la ha colpita per ora?

Avevo visitato Monaco da turista, apprezzando la bellezza dei paesaggi e del contesto urbano. Mi ha ora colpito, come osservavo poc’anzi, non solo la profondità del legame che unisce i due Paesi e i due popoli; ma anche quanto, a fronte della sua limitatezza geografica, il Principato goda di un grande prestigio internazionale. Ho trovato pienamente confermato quanto si è soliti dire, vale a dire che il Principato di Monaco è oggi una straordinaria ed unica “vetrina” mondiale. Il nuovo Ambasciatore afferma “L’Ambasciata farà quanto nelle sue possibilità per sostenere la nostra imprenditoria, consolidando il tanto che già esiste, ma anche promuovendo iniziative nuove: sposando, condividendo e promuovendo progetti e innovative linee di azione”

Intervista : Sara Contestabile Vignale / Monaco Imprese

www.mediapartner.mc

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