IL PROGETTO
SNOWR KNOWN Metodologie innovative per la stima dello SWE a scala di bacino
Paola Dellavedova Fondazione Montagna sicura, Courmayeur (AO)
Barbara Frigo Fondazione Montagna sicura, Courmayeur (AO) DISTR, Politecnico di Torino
Alberto Godio, Roberto Rege DITAG, Politecnico di Torino
Ivan Bevilacqua, Stefano Ferraris, Maurizio Previati ed Enrico Borgogno Mondino DEIAFA, Università degli Studi di Torino
Edoardo Cremonese, Umberto Morra di Cella Arpa, Valle d'Aosta
Il progetto “SnowRKnown”, finanziato dalla Fondazione CRT ha avuto lo scopo di investigare il volume idrico equivalente di un manto nevoso di copertura (Snow Water Equivalent - SWE) a scala di bacino con l’utilizzo di metodologie innovative. La stima dello SWE, prodotto tra l’altezza del manto nevoso ed il rapporto fra le densità della neve e quella dell’acqua, è solitamente basata su misure puntuali effettuate con tecnica tradizionale (escavazione manuale di trincee in manto nevoso e successivo rilievo dei profili verticali di densità per ciascuno strato). Quest’ultima risulta però molto onerosa sia per le tempistiche di realizzazione che per il forte impiego di risorse umane, soprattutto se applicate ad ampi bacini alpini. Il progetto ha quindi previsto la verifica dell’uso di metodologie elettromagnetiche, quali il georadar (Ground Penetrating Radar- GPR), la riflettometria nel dominio del tempo (Time Domain Reflectometry- TDR) e la riflettometria del contenuto idrico (Water Content Reflectometry- WCR) per una rapida misura indiretta delle proprietà fisiche della neve necessarie alla stima dello SWE. Lo studio è stato condotto attraverso ripetute campagne di rilievi effettuate su una porzione di bacino del Breuil (Valtournenche - AO) durante l’aprile 2008 e l’aprile 2009.
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