ALBERTO CARLO
PERA
Portfolio
2014
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04 02 06
CURRICULUM VITAE
PROFILO
Esposizione “Rifugi alpini ieri e oggi. Un percorso storico tra architettura, cultura e ambiente” 23 ottobre 2013
Alberto Carlo Pera Asti, 04/11/1984 P.le alla Vittoria 12, Asti albertocarlo.pera@gmail.com +39 3492626629
Pubblicazione, ”Un tetto in paglia a Roccasparvera” ArchAlp #4, dicembre 2012 CARRIERA SCOLASTICA
ESPERIENZE LAVORATIVE Politecnico di Torino - I Facoltà di Architettura Laurea Magistrale - Architettura Costruzione Città, 2010-2013 Tesi: “Progetto di un bivacco alpino tipo per il 150° del CAI” Valutazione: 110/110 con Lode e pubblicazione su internet
Tirocinio presso Arcos Engineering ottobre 2013 - novembre 2013, Torino Operatore nel campo televisivo presso DeltaTre agosto 2006 - in corso, Torino Attività on venue di raccolta delle statistiche di gioco, per gli eventi calcistici della UEFA Champions League.
Politecnico di Torino - I Facoltà di Architettura Laurea in Scienze dell’Architettura, 2007-2010 Tesi: “Analisi di un edificio costruito in mattoni crudi” Valutazione: 101/110
Commentary System Operator presso Tobo febbraio 2006, Cesana (To) Attività on venue di lavoro sul sistema di commento durante lo svolgimento dei XX Giochi Olimpici Invernali. Progettazione di locali presso PERA CARLO 2004 - in corso, Asti Attività di progettazione di locali tecnici per la lavorazione di alimenti.
Politecnico di Torino - I Facoltà di Ingegneria Corso di laurea di Ingegneria Civile, 2003-2006 21 esami superati CONOSCENZE LINGUISTICHE Inglese: PET pass with Merit Francese: conoscenza di base
PUBBLICAZIONI - EVENTI CONOSCENZE INFORMATICHE Esposizione “2000 metri sopra le cose umane” 11 marzo - 4 aprile 2014, Mendrisio Convegno “Progetto di valorizzazione della Valle Stura” 22 novembre 2013
Software: Adobe Photoshop, Adobe InDesign, pacchetto MS Office, Autodesk Autocad 2D/3D, Autodesk 3ds Max + mental ray, Autodesk Revit, Rhinoceros+Grasshopper
ESPERIENZE ACCADEMICHE EXTRA CURRICOLARI
COLLABORAZIONI DIDATTICHE
“Paesaggi Terrazzati” - cantiere didattico 1-8 settembre 2013, Frazione Ghesc - Montecrestese (VB) Rappresentate studentesco Architettura Costruzione Città dicembre 2012 - in corso, Torino “Arte e la citta’: Smartworkshop di architettura gentile” 24-29 settembre 2012, Torino ALLEGATO 02
“Agritectura - Lo Spazio Elementare” - cantiere didattico 6-26 agosto 2012, Fraz. Tetti Beraudo - Roccasparvera (CN) “Architettura Montana” - cantiere didattico 1-6 agosto 2011, Fraz. Tetti - Roccasparvera (CN)
ALLEGATO 03
“Lavascape” - cortometraggio 22-29 luglio 2012, Catania “Implementing the masterplan: the design of the southern boulevard of Skopje” - workshop di progettazionbe 7-12 novembre 2011, Torino “Bamboo for emergency”- cantiere didattico 24-27 settembre 2009, Lequio Berria (CN) Collisioni 2011 “The rock edition” - lavoro di allestimento 18-29 maggio 2011, Novello (CN)
Progetto di architettura e processi di rigenerazione urbana Prof. Massimo Crotti, Prof. Gianni Ferrero dicembre 2013-in corso Strutture Prof. Giulio Ventura novembre 2012 - settembre 2013 Atelier di Composizione architettonica e urbana Prof. Gianpaolo Cimellaro novembre 2012 - luglio 2013 Strutture Prof. Marco Paggi novembre 2012 - giugno 2013 Atelier di Composizione architettonica e urbana Prof. Giulio Ventura febbraio 2011 - giugno 2012 Atelier di Composizione architettonica e urbana Prof. Giuseppe Pistone febbraio 2011 - giugno 2012
La tesi si colloca nell’ampio ambito dell’architettura montana contemporanea, proponendo un progetto di bivacco in quota, differente per concezione e aspetto dalle configurazioni precedenti, realizzate o meno. Il bivacco ha una disposizione verticale ed è composto quindi da un guscio esterno in vetroresina, di netta suggestione cristallina, che si pone in coesistenza con il paesaggio d’alta quota. Il volume totale risulta pari a 50 m3 al filo esterno della scocca, ospitando un massimo di 12 persone, comprese le attrezzature. Il basamento ha una superficie di appoggio a terra molto ridotta, pari a 2,50 m2, e contiene al suo interno i sistemi di accumulazione dell’energia elettrica e dell’acqua piovana. La struttura interna è composta da profili in alluminio e consente di ospitare gli alpinisti su due livelli calpestabili differenti. L’ambiente interno viene infine posto in comunicazione con l’esterno tramite numerose aperture che permettono l’illuminazione naturale interna ed il posizionamento in luoghi e verso viste particolarmente panoramiche.
01
PROGETTO DI UN BIVACCO ALPINO PER IL 150° DEL CAI Tesi di Laurea Magistrale_ 2013 Relatori: M. Crotti, A. De Rossi, O. Marengo
10.
A. CORPO CENTRALE_13,60 m3 1. bussola d’ingresso 2. piano cottura/lavabo
8.
9.
3. ripiani d’appoggio per attrezzature
D C
4. scala d’accesso al piano superiore
A
B. SOGGIORNO_9,86 m3 5. configurazione giorno_panche/tavolo 6. configurazione notte_3 POSTI LETTO
7.
C. SOPPALCO_12,60 m3 7. configurazione giorno 8. configurazione notte_4 POSTI LETTO
B 4.
D. LETTI SOVRAPPOSTI_7,45 m3 9. configurazione giorno 10. configurazione notte_5 POSTI LETTO 5.
E
1.
3.
E. VANO TECNICO_7,30 m3 TOTALE POSTI LETTO 12
6. 2.
VOLUME TOTALE A FILO ESTERNO 50,80 m3
Elemento distributivo interno: la scala
P.T.
P.T.
1째 P.
1째 P.
Configurazione giorno
Configurazione notte
L’involucro è realizzato tramite l’unione di pannelli in vetroresina. Lo schema a sinistra è un’esploso della struttura completa di involucro esterno, scheletro interno e serramenti.
t
Un workshop didattico nato dalla collaborazione tra il Politecnico di Torino ed il comune di Roccasparvera. La proposta prevedeva, tramite l’organizzazione di un cantiere didattico, il ripristino di una fontana del Seicento nella frazione di Tetti Beraudo, finanziata in parte grazie ai fondi derivanti dal Politecnico e da aziende esterne. Organizzare questa esperienza mi ha permesso di pormi come figura professionale nei confronti di istituzioni ed abitanti locali, seguendo per intero un processo architettonico, dalla fase metaprogettuale fino alla costruzione. Questo intervento, oltre a generare una benefica copertura mediatica dei luoghi in oggetto ha permesso il rinnovamento delle condizioni di vita di chi la montagna la abita, aumentando le possibilità di fruizione di un territorio; tema che considero comune alla tesi magistrale che ho svolto. L’architettura che nasce da questi intenti, motore spesso della rinascita di luoghi quasi dimenticati, rimane perciò al servizio delle persone, diventando il segno più tangibile di un processo condiviso di successo.
02
LO SPAZIO ELEMENTARE Cantiere didattico Gruppo Agritectura Roccasparvera (Cn)
Fasi del cantiere didattico
Stato di fatto e schizzo di progetto
settimana I 06-10 Agosto 2012
settimana II 13-17 Agosto 2012
settimana III 20-24 Agosto 2012
Platea e Pilastri
Pilastri e capriate
Copertura in paglia e finiture
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RAPPRESENTAZIONE Cortometraggio Render
AITNA - Cortometraggio Politecnico di Torino
Salt House, Inghilterra - Alison Brooks Architects Rendering environment: 3ds max 2013 Rendering engine: mental ray
L’insegnamento richiede di ridisegnare un’abitazione civile, esistente o semplicemente progettata, con l’ausilio del software BIM Autodesk Revit. Il programma prevede di lavorare direttamente su un modello tridimensionale, da cui è possibile ottenere tutte le rappresentazioni classiche, oltre alla possibilità di realizzare molteplici viste e renderizzazioni che aumentano notevolmente la comprensione e la percezione dell’architettura.
04
RIDISEGNO CASO STUDIO Modellazione digitale parametrica Prof. A. Tonin Pirihueico House - Arch. Alejandro Aravena
Rendering environment: 3ds max 2013 Rendering engine: mental ray
Si richiede di progettare lo spazi dell’ex caffetteria di Palazzo Bricherasio per adibirlo a temporary shop. La ricerca sviluppata sul concetto di temporaneità ha condotto alla realizzazione di una serie di elementi espositivi che fossero al contempo oggetti di arredo e forte caratterizzazione interna, con la possibilità di poterli montare e smontare con facilità e rapidità. Nasce quindi il concetto dell’espositore modulare “Triangolo”, a cui viene affiancato l’elemento “Onda” che, in aperto contrasto stilistico con il primo, realizza nicchie, camerini e casse. Il progetto è stato infine curato sotto l’aspetto illuminotecnico, grazie all’utilizzo del software Dialux, prevedendo apparecchi con tecnologia LED, distribuiti in modo da garantire, nelle zone di passaggio, un illumininamento medio mantenuto pari a 200 lux.
05
TEMPORARY OUTLET Architettura degli interni e allestimento Prof. M. Vaudetti, S. Canepa Corpo vetrato di Palazzo Bricherasio
Progetto dell’espositore
Calcolo dell’illuminamento Pianta e sezione A-A’
Rendering environment: 3ds max 2012 Rendering engine: V-ray
Il lavoro si è sviluppato sulla parte urbana che si frappone tra il tessuto più denso e organizzato della periferia torinese e l’area naturale lungo il fiume Stura. Si tratta di una situazione di frangia nella quale presenze industriali sono frammiste a porzioni di tessuto residenziale o misto. L’ipotesi è che questa fascia funzioni come una membrana osmotica in grado di presentare al suo interno i caratteri delle parti che separa: luogo privilegiato per articolare le relazioni tra città e fiume. Il progetto ha tentato di aumentare la porosità di questa frangia, andando a considerare in dettaglio la sua conformazione. Le situazioni di cui la membrana risulta composta sono state assimilate a materiali con porosità e caratteristiche differenti (calcestruzzo, acciaio, laterizio, spugna) che si è immaginato di sottoporre a diversi processi di corrosione al fine di favorire spazi e opportunità di condivisione più intensi di quelli attuali.
06
HAPPENING D.U. Plein Air Prof. C. Bianchetti, A. Sampieri Torino Nord - Basse di Stura
Reportage fotografico
Matrice d’analisi di Torino con focus sull’area di progetto
Carta della permeabilità
Individuazione delle aree di progetto: il territorio tra la Stura e C.so Grosseto è stato diviso in quattro aree differenti, a cui corrispondono quattro livelli di permeabilità, secondo una similitudine materica.
IL LATERIZIO: intervento sul tessuto esistente, spazio semi privato di supporto alla condivisione esistente
Interventi sul tessuto esistente
Pergolati
Serre
Velari
Il progetto prevede la realizzazione di un sistema di passerelle collegate, costruite sopra gli attuali edifici. Gli spazi in blu sono semi pubblici, poichÊ regolati e di pertinenza degli privati, qui rappresentati in rosso. Gli schemi sottostanti rappresentano la possibile evoluzione dei tipi edilizi esistenti, in spazi che possano ospitare attività di condivisione internamente all’isolato stesso. Zone umide
Cinema
energie alternative
Orti comuni
v
La Design Unit prevede la realizzazione di una copertura che ospiti eventi e spettacoli ad alta quota, situata di fronte al Rifugio Massimo Mila. Il lavoro si è concretizzato nella trasposizione del concetto di una catasta di legna che diventa un oggetto fortemente inorganico, accogliendo quindi al suo interno l’uomo. La copertura è quindi un costrutto massivo realizzato con scatole cave composte da travi piene in legno lamellare. La loro principale caratteristica è quella di essere attraversabili dai visitatori, che possono entrarvi all’interno e quindi camminare nell’architettura.
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LA CATASTA D.U. Costruire nello spazio alpino Prof. A. Rosso, A. Bessso Marcheis Ceresole Reale (To)
Sezione e prospetto trasversali
Prospetto e sezione longitudinali
Il tema del laboratorio di progettazione è la sopraelevazione di un edificio in muratura esistente, seguendo uno schema strutturale predefinito, che prevede la realizzazione di tre nuovi piani fuoriterra, sostenuti direttamente da una struttura in acciaio. Il caso studio è un edificio di modeste dimensioni, situato nel centro di Torino che è stato adibito a residenza per studenti/foresteria. Questa scelta è stata motivata dalle dimensioni ridotte dell’esistente in pianta, e dalla volontà di declinare un esistente in una architettura capace di ridefinire il concetto di ospitalità temporanea attraverso spazi di qualità architettonica. La scelta cade su un sistema costruttivo a secco che pone nelle caratteristiche termo-acustiche il suo punto di forza e che si esprime nella facciata principale realizzata con pannelli ceramici tipo NBK.
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LABORATORIO DI ARCHITETTURA-TECNOLOGIA Sopraelevazione di un edificato Prof. M Crotti, C. Picco C.so Re Umberto 35/bis, Torino
1. Chiusura superiore: - Rivestimento tipo Alubel mod. Tek 28 - 40x40 mm a omega in acciaio - 2x2 mm guaina impermeabilizzante - 20 mm pannello in OSB - 80 mm lana minerale ad alta densità - 20 mm pannello in legno tra travetti - 140 mm lana minerale - barriera al vapore - 15 mm pannello OSB - 20 mm pannello in legno 2. Parete perimetrale esterna: 1.
- 30 mm rivestimento in ceramica NBK - 60 mm lana minerale ad alta densità - barriera impermeabilizzante - 20 mm pannello compensato - 100 mm lana minerale ad alta densità - 60 mm lana minerale a bassa densità - 50 mm pannello in fibra di legno - Orditura di travetti in legno 40x30 mm - 20 mm lastra in gessofibra 3. Orizzontamento nuova realizzazione: - 20 mm pavimentazione in legno - 30 mm massetto in cls alleggerito - 10 mm materassino anticalpestio - 60 mm riscaldamento a pavimento - 30 mm pannello in OSB - 100x2 mm lana minerale - 30 mm pannello in OSB - 20 mm pannello in legno a vista
5.
2.
4. Orizzontamento esistente: - 20 mm pavimentazione in legno - 30 mm massetto in cls alleggerito - 10 mm isolante acustico - 50 mm riscaldamento a pavimento - 60 mm lana minerale ad alta densità - 230 mm struttura esistente - barriera al vapore - 60 mm lana minerale ad alta densità - 20 mm pannello in legno
3.
5. Parete divisoria ambienti interni (modello iwmxxo01a ditta Dataholz): - 10 mm pannello in gessofibra - 95 mm parete in legno massello - 10 mm pannello in gessofibra
4.