Rollup spring 2016

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Cucina tradizionale,

ma non troppo! Via Ciotti, 5 路 TERAMO www.condito.net





OCCHIALI DA SOLE NATURALI SUNBOO: 100% GREEN!

FENDI JUNGLE

Non sono un sogno ma una realtà fashion in cui lo stile moderno si fonde con l’ecosostenibilità regalandoci una linea di occhiali da sole straordinari, prodotti con materiali totalmente naturali: Bio Sunboo. Il mondo green, i prodotti bio e la ricerca di ingredienti naturali spopolano nel mondo della bellezza e ora questa tendenza arriva anche nel campo degli accessori moda! OCCHIALI DA SOLE NATURALI, IN BAMBOO Plastica? No grazie. Gli occhiali Bio Sunboo rifiutano il classico concept che vede gli occhiali da sole e da vista essere generalmente in plastica e ridefinisce i confini, creando una gamma di occhiali completamente naturali! I Sunboo sunglasses sono infatti composti completamente da bamboo naturale e lenti Zeiss colorate nelle nuance verde, arancio e blu oceano. I nuovi Fendi Jungle, già must have della stagione calda, presentano linee anni ’50 e una montatura leggera dal taglio a farfalla a cui si intreccia una combinazione di colori brillanti e audaci e motivi camouflage che giocano con la trasparenza della montatura. Sei modelli femminili, ricchi di elementi nella loro semplicità, perfetti sia per un look casual che per uno più chic. Ogni modello presenta delle fantasie e delle sfumature che ci fanno entrare nell’atmosfera tribale e frizzante della giungla, animata da serpenti variopinti, fiori, libellule e colori vivaci.

«SWATCH THE EYES» «Personalizzare» è la nuova parola d’ordine: Swatch The Eyes firma le infinite combinazioni di uno stile squisitamente individuale. Tre sono le forme base che danno vita al tutto: la classica tonda, quella squadrata e un po’ spigolosa e quella «a farfalla» si sposano con un’elettrizzante

carosello di trenta diversi frontali monocromatici, bicolore o a fantasia. Il primo occhiale non si scorda mai! È solo l’inizio di una lunga intesa, che cresce a ogni nuovo frontale acquistato. Gli occhiali completi e i singoli frontali clipon dispongono di un astuccio colorato dove riporli al sicuro dopo l’uso.


DIOR SPLIT, I NUOVI OCCHIALI DA SOLE DELLA COLLEZIONE SUMMER 2016 Dior Split, questo il nome della nuova linea di occhiali da sole presentata da Dior. Una

reinterpretazione grafica che ha saputo dare una scossa al modello di uno degli accessori più amati.” Il dettaglio è il particolare capace di fare la differenza. Questa è una delle regole fondamentali della moda e l’esempio più eclatante dell’assioma è il nuovo modello di occhiali da sole presentato da Dior. Sulla classica montatura aviator, segno di riconoscimento della Maison, è stata aggiunta una fascia o una striscia che su determinati modelli può diventare bicolore. Particolare unico che regala un tocco di freschezza e dinamicità alle linee degli occhiali, trasformando un classico in un accessorio nuovo. Colpo di genio di Dior destinato a diventare la novità hype della nuova collezione Summer 2016. Magari gli affezionati al modello tradizionale arricceranno il naso, poco convinti dalla novità, ma basterà poco per affezionarsi al cambiamento, basato su giochi di contrasto di linee e colori, voluti per esaltare la forma.

Nato come stuzzicheria a gestione famigliare, L’Angoletto è, per il rapporto qualità prezzo, il miglior ristorante della città, senza scadere nel clichè dell’approssimazione. L’ Angoletto, infatti, offre un ambiente rilassante e ricercato, ideale per i palati sfiziosi che amano la buona cucina, ma senza esagerare con le portate. Punto di forza della stuzzicheria, infatti, è l’antipasto, composto da 14 assaggi che ben assolvono la funzione di cena. Due le anime dell’Angoletto: quella romantica che permette di mangiare dell’ottimo pesce sotto la storica cupola del Duomo di San Flaviano, e quella goliardica, fatta di amici che amano cenare a qualsiasi ora della sera e chiacchierare davanti ad un bicchiere di vino proveniente dalla sperimentale carta dei vini, selezionata e aggiornata costantemente.

Piazza Buozzi 61 • Giulianova Alta info 346 6484938 • 388 1929922 www.langolettoristorante.it


TRASH THE DRESS

PRIMA MI SPOSO, POI LO DISTRUGGO

Il Trash the dress è una delle ultime tendenze in

fatto di wedding ed è pronto a stravolgere per sempre qualsiasi idea tradizionale in fatto di nozze

HANGOVER MAKE-UP:

LA TENDENZA CHE ARRIVA DALL’ORIENTE Dall’Oriente arriva una nuova folle tendenza: l’hangover make-up, ovvero il trucco effetto “post sbornia” Dopo la tendenza della byojaku face, ovvero del trucco che simula un’aria malaticcia, con tanto di occhiaie e borse sotto gli occhi, dall’Oriente, più precisamente dalla Corea e dal Giappone, arriva un nuovo trend che rasenta la follia: l’hangover make-up. Come dice lo stesso nome, si tratta di un trucco che vuole ricreare l’effetto post sbornia, con viso pallido e guance rosse, occhi gonfi e occhiaie. Un look decisamente poco attraente, ma che pare andarà forte per tutto il 2016 e che su Instagram è già diventato trend con tanto di hashtag dedicato.

Sebbene il matrimonio si faccia in due (a volte perfino in tre… ma queste sono altre storie), al netto di uomini particolarmente egocentrici, è la sposa con il suo abito a essere la protagonista indiscussa. Ore e ore nei negozi tra metri di stoffe, bustini mozzafiato (nel senso proprio che spesso non fanno respirare!) e continue prove per renderlo assolutamente perfetto. Migliaia di euro spesi per poter vivere quel momento come lo si è immaginato per tutta la vita, con la consapevolezza che quel gioiellino di tessuto finirà nell’armadio e non avrà più una seconda opportunità. Ma allora, se in fondo si sa che non lo si indosserà mai più, perché non…distruggerlo? E’ questa la pazza moda che spopola nel favoloso mondo a stelle e strisce e che porta il nome di Trash the dress o Fearless bridal (abito da sposa senza paura). Il Trash the dress è un pensiero nato pochi anni fa in Nevada che prevede fotografie e video al termine della cerimonia che ritraggono la sposa intenta a rovinare il proprio abito nuziale.


PET ON WHEELS: FIDO SU DUE RUOTE Si chiama Pet on Wheels, per gli amici Pow, ed è il sistema che permette di portare Fido in scooter o bicicletta in modo comodo e sicuro.

OSTERIA DA MASSIMO BEVESSIMO E MAGNASSIMO

Altro non è che un trasportino omologato per le due ruote. Basta situazioni pericolose in cui il cane viaggia ai nostri piedi o in borse-trasportino a tracolla. Pow è un bauletto-trasportino disegnato per gli scooter, ma che si adatta anche a biciclette e automobili. Si fissa con un gancio al portapacchi, oppure con delle cinghie al sellino, o al sedile dell’auto. Permette al cane di viaggiare in modo confortevole, anche in mezzo al traffico, evitando le distrazioni per chi guida. All’Osteria da Massimo, “bevessimo e magnassimo” è lo slogan che più superlativamente rappresenta la voglia di vulcanica esplosione di umori e di sapori. Un goliardico menu d’autore tutto dall’intonazione romanesca che è possibile scorgere tra le vie della stazione di Giulianova e che spazia dall’amatriciana al cacio e pepe, dalla pajata ai saltimbocca e alla trippa (ovviamente) romana per finire con gli estrosi piatti, armonici ed esilaranti, offerti dall’incontenibile popolanità del titolare e del suo figlio Andrea, come quello della “scoreggiona” e della “troiona”. Un luogo che evoca le interpretazioni poliedriche di Aldo Fabrizi e della famosa Sora Lella, due fratelli in simbiosi culinaria. Impossibile non sospirare con le quantità esagerate delle porzioni, non ridere e non rimanere colpiti dalla eclettica personalità degli osti che, con colore e sentimento, offrono pietanze al suon di battute presenti persino su una parete elettronica in cui sono proiettate centinaia di vignette ironiche, le più spassose del web. Difficilissimo non perdere la mascella alla lettura dello spiritosissimo regolamento che sancisce e celebra l’irrealizzabilità di usare il maiale persino “p’er cappuccino”. Usciti dall’Osteria da Massimo è davvero da credere alla dieta inattuabile di Aldo Fabrizi e ai suoi moniti che, a proposito di gricia, si pronunciava così: “Dentro a quattro mura se gode più de ‘na villeggiatura”, ma soprattutto sosteneva “Pe’ non fa er fanatico romano mejo sempre morì co’ la forchetta in mano”.

Piera Ruffini

Via Galileo Galilei 19 • Giulianova Lido (TE) INFO-LINE: 085.9943208


HARVEY WALLBANGER

SPEAKEASY, IL BAR È CLANDESTINO

L’Harvey Wallbanger è un long drink inventato nell’anno 1952 dal famoso barman e pluricampione mondiale mixologist Donato Antone detto “Duke”. Il barman, che lavorava in California, servì uno Screwdriver corretto al Galliano ad un suo amico, un surfista cliente abituale del locale. Donato esagerò però con il Galliano ed Harvey si avviò verso casa ubriaco fradicio; nell’uscire dal locale, il surfista andò a sbattere contro il muro, dando involontariamente vita (e nome) ad uno dei più famosi cocktail. Ben presto l’Harvey Wallbanger divenne molto popolare, anche per merito della sua semplicità: bastano infatti della vodka, della spremuta d’arancia e del Galliano, oltre che del ghiaccio, per creare questo delizioso cocktail, che ancora oggi è estremamente diffuso ed anzi sta tornando sempre più in voga negli ultimi anni. INGREDIENTI • HARVEY WALLBANGER Vodka: 45 ml. Liquore Galliano: 15 ml. Spremuta d’arancia: 90 ml.

La prima regola degli speakeasy? Non parlare mai degli speakeasy! Forse ho esagerato, ma un certo velo di segretezza è fondamentale per l’atmosfera di questi locali che sin dal nome rimandano all’epoca del proibizionismo americano degli anni Venti, quando vendere alcolici era proibito e occorreva mantenere la massima discrezione per evitare la chiusura. Oggi gli alcolici tutto sono tranne che proibiti, ma alcuni elementi come la porta di ingresso seminascosta, l’accesso selezionato, le voci sommesse e la prevalenza delle luci basse, sono rimaste le caratteristiche fondamentali di questi ritrovi. Nella sua accezione più tradizionale si tratta di cocktail bar di qualità (la bravura del barman nella mixology è un obbligo per uno speakeasy che si rispetti) dove poter passare una tranquilla serata tra pochi amici, con un po’ di musica (spesso live) selezionata e senza orde di ragazzini che fanno confusione. Nell’epoca del tutto è permesso si torna quindi ad apprezzare la selezione all’ingresso, l’insindacabile giudizio del bartender che evita di servire alcolici a chi ritiene già “pieno”, l’imposizione di moderare l’uso del cellulare e della voce e l’ingresso con parola d’ordine.



CONVERSE

NEW BALANCE 574 EXPEDITION

Potevamo parlare di sneaker primavera 2016 senza citare Converse? No, ovviamente! E allora ecco il modello alto con pattern crochet, bianco in questo caso, suola e punta in gomma. Linea davvero molto femminile per un’intramontabile scarpa come la Converse che è tornata davvero di gran moda negli ultimi anni. Abbinatela ad un minidress e rifinite il vostro look con una minibag a tracolla! Il risultato sarà assicurato…

New Balance presenta il pack 574 Expedition che prende ispirazione dai viaggi dei backpacker in Arizona: le nuove sneaker si vestono dei colori dei paesaggi della città di Sedona, conosciuta in tutto il mondo per la bellezza delle sue rocce rosse, dai toni grigi della pietra, ai blu del cielo fino ai giallo e rosso del sole.

WOMSH LE SNEAKERS FASHION A IMPATTO ZERO Impatto zero, rispetto e riciclo… nasce un nuovo modo di concepire le sneakers. Womsh è una collezione di calzature molto speciale ma soprattutto rappresenta una nuova filosofia di acquisto, consapevole e rispettosa dell’ambiente. Le Womsh, sono molto più che semplici sneakers, sono il risultato di un ciclo di vita a Impatto Zero®.

VEJA ESPLAR Domina il nero, sui nuovi modelli Esplar di Veja, brand francese di sneaker ecologiche che utilizza cotone organico per la soletta e le imbottiture e gomma riciclata per la suola e i dettagli sulla tomaia in pelle.


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DISCHI IN VINILE PERSONALIZZATI, VINYLIFY STAMPA I TUOI BRANI DIGITALI.

NON TI SCORDAR DI ME

Il fascino del vinile non è mai tramontato, anche per la Mp3 generation! Vinylify è una giovane azienda olandese (startup creata da venture studio di Bored of Advisors) che offre la possibilità di incidere il proprio LP personalizzato e di riceverlo direttamente a casa. Nel negozio Vinylify ad Amsterdam (Overtoom 228), i dischi in vinile vengono tagliati a mano (con macchine da taglio degli anni Ottanta) e l’audio digitale viene convertito in analogico in modo ottimale. Il servizio, fino ad ora disponibile solo in Olanda, si apre a tutto il mondo. Attraverso il sito web si può scegliere o caricare la propria playlist da incidere (nei formati mp3, flac e waw) per una durata massima di dieci minuti per lato e si può scegliere la copertina tra quelle proposte nel catalogo online. Dopo tre settimane di lavoro, il tuo disco in vinile personalizzato sarà pronto e spedito al costo di 50 euro (spese di spedizione escluse). I dischi in vinile vivono una seconda giovinezza di pari passo con il giradischi, le vendite infatti, crescono del 20% ogni anno.

NON TI SCORDAR DI ME nasce dall’idea di Melissa, la titolare, con l’obiettivo di fare qualcosa di bello e di buono. Il bar è cool e moderno da vivere da mattina a sera, dalla colazione a base di cornetti, dolci artigianali, muffin e un buonissimo caffè, al pre dinner. Molto animato durante l’aperitivo, da consumare dentro, o fuori nella sala fumatori. Un ambiente frequentato da tanta gente diversa, un luogo tranquillo, rilassante e curato in ogni minimo dettaglio.

Via Metella Nuova, 28 • S.Omero(TE) BAR NON TI SCORDAR DI ME



KILO SHOP,IL NUOVO TREND È ACQUISTARE GLI ABITI A PESO

Se avete sempre desiderato riempire carrelli di abiti e accessori, adesso sappiate che il sogno diventa realtà. Si chiama Kilo Shop, una tendenza che sta prendendo sempre più piede in Italia. Il trend soffia dalle grandi capitali, da Parigi a Berlino a Tokyo. Si tratta di store che vendono gli abiti a peso. Ebbene sì: dimenticate etichette con prezzi fissi da tagliare solo in tempo di saldi. Le camicette di seta, i jeans e gli abiti griffati si mettono sul piatto di una bilancia e si tirano le somme, come al banco del mercato. A Napoli, Kilo Shop ha aperto in via Chiaia e in Via dei Mercatini (Fuorigrotta), una delle strade deputate allo shopping. Lo store è dedicato agli abiti vintage, altra moda che sta espandendo in confini nel Belpaese. Nonostante le reticenze iniziali, sempre più italiani si lasciano sedurre dal fascino retrò e acquistano capi usati (il negozio partenopeo, comunque, li rigenera ed igienizza prima di metterli in vendita). Ma da Kilo Shop si trova anche merce nuova: si tratta, infatti, per lo più di merce invenduta. I prezzi? L’abbigliamento va dai 19 ai 50 euro al chilo e il plus è che non è necessario raggiungere il chilo. Così, se un top, ad esempio, è in vendita a 19 euro al chilo e pesa solo 100 grammi, il cliente spenderà semplicemente 1,90 euro! Tra l’abbigliamento, tanti capi griffati. Il risparmio è enorme, soprattutto se si pesca nell’haute couture. In mezzo ai 20 quintali di merce che il negozio acquista ogni settimana, infatti, è possibile trovare un trench Burberry: prezzo originario circa 600 euro, sulla bilancia l’ago punterà intorno ai 40 euro. L’atmosfera è quella dei mercatini delle pulci e il design ha il gusto del riciclaggio: il lampadario è fatto con le lattine di Coca-Cola e, oltre alle bilance professionali che pesano i vestiti, anche bilance che sembrano raccontare una storia della moda che inizia con “C’era una volta”.


THE MAINICHI NEWSPAPER

WINGBOARD

IL GIORNALE GREEN DA PIANTARE UNA VOLTA LETTO

VUOI SURFARE TRA LE NUVOLE?

LUn’idea rivoluzionaria, un green newspaper, il ‘The Mainichi’, che cambierà l’impatto del giornali sull’ambiente e si spera che aumenti l’interesse verso la lettura

La Wyp Aviation sta lavorando a un progetto rivoluzionario. Si tratta di una tavola da surf pensata per il cielo e trainata da un aereo sportivo. Pronti al decollo?

Un giornale che, dopo essere stato letto, può essere piantato e dar vita in poco tempo a dei germogli: è il progetto realizzato dalla testata giapponese “The Mainichi“, il primo giornale “green” al mondo. Il Giappone seppur con le sue metropoli e il relativo inquinamento, è tra i primi paesi al mondo per quanto riguarda l’attenzione all’ambiente e all’innovazione, che sono abilmente uniti in questo quotidiano. Il meccanismo è semplice quanto geniale: le pagine del giornale sono realizzate da materie prime riciclate e sono ricoperte di semi pressati e compattati durante la lavorazione della carta. Stessa cosa per l’inchiostro, prodotto utilizzando sostanze interamente vegetali. È con questa idea che il “The Mainchi” segue l’intero ciclo della carta, ritornando ad essere nuovamente pianta, riciclando e rispettando l’ambiente. Il progetto è stato diffuso anche nelle scuole per sensibilizzare gli alunni tanto all’importanza della lettura, quanto alla necessità del riciclo. Il quotidiano ha ottenuto da questa iniziativa anche un ritorno economico notevole: da una tiratura media di 5 milioni di copie, con questa idea ha attirato nuovi lettori e guadagnato oltre 80 milioni di yen (più di 600mila euro) in più.

Amanti dello sport estremo? Se non soffrite di vertigini, ecco lo sport che nel futuro (prossimo) farà certamente per voi: il WingBoard. Si tratta dell’innovativo progetto firmato da Wyp Aviation. Società fondata da Aaron Wypyszynski, un master in Ingegneria Aeronautica e una mente vulcanica, propone di portare gli appassionati di surf direttamente tra le nuvole e il cielo. Affascinato dal progetto da quando era ragazzino, ha iniziato a lavorarci seriamente da adulto, puntando all’idea di una tavola in stile skate trainata direttamente da un aereo, in grado di lasciare il surfer – dotato di apposito paracadute e sistemi di sicurezza libero di chinarsi e fare torsioni, pur mantenendo una posizione stabile (e sicura!) grazie alla forza di traino. Giunti alla fase di produzione di un modello, Aaron Wypyszynski e il suo team stanno facendo parlare molto di sé su media e social, suscitando moltissima curiosità. Per ora si sono affidati a Kickstarter, sito web di crowdfunding per progetti creativi, sperando di raccogliere fondi a sufficienza per il lancio ufficiale.


LA STRACCIAVOCC I SAPORI DELLA TRADIZIONE

Quella della Stracciavocc è una tappa obbligatoria per chiunque voglia vivere le suggestioni dei sapori della tradizione. Quella della freschezza del pesce appena pescato, della pasta fatta in casa e del ricevere con stile. Non a caso la Stracciavocc è il termine utilizzato dai giuliesi per indicare la pannocchia. Nato nel 1996, il ristorante riesce a regalare momenti di convivialità italiana in un ambiente che ti fa sentire come a casa. Sarà che allo Stracciavocc tutto parla di casa: dalla gestione, di natura famigliare alla realizzazione della pasta, fatta proprio come avveniva nelle case. La cucina del territorio è legata alla bontà del pescato ed è per questo che i proprietari hanno i propri pescatori di riferimento e un menù che segue la stagionalità dei prodotti. Il che, unito alla genuinità della pasta, rende i primi il punto forte dello Stracciavocc. Si va dai maltagliati con calamaretti alle linguine al nero di seppia, con spigole e calamaretti. Immancabile, invece, tra i secondi il guazzetto alla giuliese. Nessuna esagerazione nelle decorazioni, nessun compromesso con le mode. Nessun escamotage a discapito del cliente. Neppure quando la pesca è ferma e mantenere gli standard si fa complicato. Solo passione, voglia di fare e rispetto della tradizione e degli ospiti. Solo così Lo Stracciavocc ama lavorare. Fossi in voi un pensierino lo farei.

Federico Flammini Albanii

LA STRACCIAVOCC Via Trieste 159 • Giulianova Lido (TE) INFO-LINE: 085.8005326 www.lastracciavocc.it Chiuso Domenica sera e Lunedì


DJ

DJ I | | DJ PON

M O P O R U MA

in rare La o v . a a l nni 90 na a ato ag nizi i degli comp e DJ i ac com ha li iniz o i i l za estr ag se pon om e P.R. ca hou perien ndi ma ono P es ra ro om os usi Mau teca c r la m , la sua i dei g ispirat cuso, i o m e r c an se. o t o p s s i n n M e o d n I sion iorni n i anni. e lo ha , David ica hou to, s a p ai g vent e ch izia van mus fino più di a hous arry Le della eva in echno i v L r a T c a , è d musi ckles pionie dove chno, hetta a ic dell kie Knu alcuni, o li da sica Te un et n). Ha u t r n li a e e r m a n p r n e i r r lex F b re d uce è to cita di A izaper o anni rodutto e, prod ds( Ib alibro , Alex r 7 c s Dop è un p p Hou k Reco sti del , Nice efano i i t a ogg se, Dee la V2 con art , Pirup ppoli,S molti i a n u L e c l o o l fi e , e avini, o a H ino li, L uzy ogr S ons disc iviso c a Angiu Massim n T, Yo uderie ato in d i con , Giorg a Vid, , Simo cali, Sc a suon h k o i Ner on, D Strun molti l Ibiza n a n n i n , i t o e s n c K ora alcu , Du o. cial 66k Collab itarne , e Vet offi o . à c i r r n r u ra alt o, pe ima Gua Olm come pon m o club k•p

boo

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live music

| THE LINKED SOUND |

THE LINKED SOUND Andrea DI Giacinto | Voice Massimo D’auri | Lead guitar Diego DI Eleonora | Bass guitar Andrea D’ascenzo | keyboards/Piano Lidio Mancini | Drums/percussions

LINKEDSOUND ROCKBAND

THE LINKED SOUND

Il gruppo “The Linked Sound” originariamente chiamato “The Sparkles” , prende forma nel 2005 e nasce come progetto musicale “Simple Minds cover band”, da un’idea di Massimo Lucci (ex batterista 2005/06), Marco Berardinelli (ex chitarrista 2005/11) ed Andrea Di Giacinto (Voce e attuale frontman versatile all’interno dell Band ). SI uniranno successivamente per completare il quintetto Diego Di Eleonora (Basso) ed Andrea D’ascenzo (tastiere) . E’ comunque Lidio Mancini (batteria) che dal 2006 sostituirà “l’amico Lucci”. I Linked Sound calcano la scena musicale sin dal loro inizio, riproponendo le musicalità delle più famose rock bands che hanno rappresentato e dominato la scena del rock, pop e punk rock durante gli anni ’80 e non solo; a titolo di esempio gruppi quali: Simple Minds, U2, Billy Idol etc. LA band subisce vari cambiamenti nel corso degli anni, facendo fronte anche a momenti di difficoltà, successivamente risolti grazie alla dedizione per la musica, alla grande passione ed alla continua voglia di cimentarsi nei diversi stili musicali. Nel 2012, l’ex chitarrista Berardinelli sarà definitivamente rimpiazzato dal chitarrista (Massimo D’auri). Quest’ultimo ha certamente contribuito con il resto dei Linked Sound a dare un tocco di nuova freschezza e fantasia all’intero progetto musicale. D’auri sI contraddistingue oltre che per il suo talento come chitarrista, anche per il suo stile poliedrico, che può variare dalla pennata graffiante Rock a quella più delicata propriamente Pop. I Linked Sound durante questi 11 anni di attività musicale “iin qualità di Cover Band”, possono vantare molteplici serate dal vivo sia nei locali quali pubs, e, sia nelle grandi piazze dei Comuni del Teramano e/o presso le zone limitrofe. Oltre alla tournée di serate Live, “Estive”, essi sono attualmente anche molto impegnati in un nuovo progetto Musicale per la realizzazione di un EP che comprenderà circa 5 brani inediti, testi in “Inglese ed in Italiano” e musiche scritte e composte interamente dai Linked Sound. (Registrazione cEP prevista a fine Maggio 2016). La Band ha certamente raggiunto una forte identità musicale e sta acquisendo sempre più nel corso di questi anni quelle fondamentali caratteristiche che la contraddistinguono: la determinazione, la compattezza del gruppo, la devozione alla musica ed il grande impegno .




solo , nonrché la o i c s e no li co p veraianali. Ec l o food p s ri i artig Nel endo o . l l e t a t d lle n Cha acca denz rodo serà e i tentrada i p non pas a Coco che sta ili bar e narso. d ù i o e v s p l b p l , e o o e a c m i n r n e n qu suo sco , d ei m tendo, e si fa th funzio r esta uesto è abile n lmente eva nel tato r a b e u t l c t I cela erm sti an i. Q era do criv mis da del v sano, loo decenniglia imme poi lettguerra, sdrebbe atenuta ina t s e o o t n p i a e m p te do ta bo elle z l dop che a mpr i trovav o l l de e s t e

VERMUTH

d vo vo od lo eri no as mo Le nano, a th, una o buon on ton moder andav mente rket. M ioni t z b u r a t a e a o l c o l o i rit il verm el sal na de alate che n prat ass-m ormu nel g i con inette d ia, reg ale di i testo) anno fa dotti m ge, le f te largo z u a i r n o t d e t t n ve na Le e (ma libro ualch on pr ail vin vame o c Don r Viver come Fino a q e solo i cockt atti nu o è e e f e dott uth Sap scuol ttiglia. rcato, oda d i sono o r p e e s rmo ri sto nell una bo uperm uesta m icchia nale. que ano (ve ordina s a q n o i s l i i i z a a d d d c arp stra ro erna h? ente ne tica otti a fa li hipste i prod ogia int rmout venzio detto C rodotti cnicam lcol, a n l e e e e p g ’i o v i l T n i l e e x . l e erar ) d iana la mi s’è i che to d risce io B one artig do del : che co , dato Anton annov ino a Li diziona he diffe co e o mon a cosa ’italiana 786 da osson éry, vic ne, ad greto c o, bian p s Prim ut, all atata 1 si, che Chamb giova mix se ori (ros o d i n Verm ese e i france olin d sia vin ezie (u ersi col ato). va D torin rivono outh ato, os rbe e sp in div o e chin nuo e m lo sc e il Ver fortific so di e ). Esist tra secc o una e u ata, com n vino i un inf duttor cco, ex scend iorn e o o e d g r u s n , p e a ? o l e è c d im hero ore a (dolc ta ante e pr tren zucc rodutt lcezze uth s mo o ma dur desso l verso i u e p o r a s r i m , rv venti da to) e d ver on pre p le19 a se i di c rosa hé il ? Stile ere sem a dopo ciano ione d on i n c v z b i a r Pe inezz nizia a mincia si com iscela h che c ce, i i giov bblico a si co di città he la mvermut sempl in c Il pu tre prim lle gran modo rché i mo più infusa l i u e men nde ne o fa in ecco p n cons evanda endo a t v u i b s è v v d d e e a e a u b uth atti ica, o un amo 7, q le 1 o alcol ono ad essend che sti il vermnto di s men 16-19° geribili gio è eziati, e asi pro andi r g u loro più di vanta ktail sp cktail q l, dai g i di l i o son . L’altro ei coc è un co cockta a quel d vino ento perché diversi sente, momto utile resta a già pre mol ma si p e era . suo ici dov razione s clas va gene u n o

E SI TORNA A BERE CLASSICO


BRACI & GRANI

Braci e Grani è una fabbrica di illuminazioni, una ricerca nei filoni delle meraviglie alimentari italiane (e non solo), un’officina di sorrisi. Il team dinamico dei tre soci ha investito soprattutto in un’idea, semplice ma allo stesso tempo concreta. Quella di creare, con serietà e passione, un laboratorio che dà spazio e luce alle materie prime di ottima qualità e freschezza, preparate e presentate con cura in un ambiente caldamente misurato ed essenziale. I due livelli su cui si sviluppa il locale, muniti di maxi-schermo e televisore, godono di un arredamento tradizionale che non manca dell’attenzione al dettaglio e si impreziosiscono d’estate dell’area esterna, in prossimità del porto, che ha il potere seducente di elargire, ai piatti distribuiti, il profumo del mare. A rendere l’atmosfera ancora più unica è la “trasparenza” degli ambienti: i succulenti tagli di carne contenuti nella vetrina frigo sono ben visibili dalla sala principale, così come il grande forno a legna, a dimostrazione della sincerità e della naturalezza dello chef. “Braci” indica nel menu l’intera gamma delle carni proposte, da quelle irlandesi e neozelandesi a quelle pregiate nazionali, come la chianina, la scottona, la razza marchigiana. Un impegno per la carne da chilo, realizzato con l’acquisto di lombate la cui frollatura, molto spesso, è a cura degli stessi titolari. Le specialità variano dagli arrosticini agli hamburger per i quali la quantità pura di prodotto è certificata dai fornitori degli allevamenti locali e il cui pane è preparato direttamente dallo staff del ristorante. In particolare, il vasto assortimento di hamburger è con carne chianina, balck angus, cervo, cinghiale, canguro e molto altro ancora. Con il termine “Grani”, invece, si specifica l’interesse orientato sulle farine (per la pizza) e sulle birre artigianali, non solo abruzzesi. Un connubio di successo che concepisce il cibo come narrazione perché le pietanze sono pensate in relazione al messaggio che il team di Braci e Grani, direzionato anche sul take-away, vuole esprimere. Mangiare non è soltanto nutrizione, ma una via di conoscenza. Conoscenza degli alimenti, educazione alla qualità e, soprattutto, sentimento e semplicità dei sapori.

Piera Ruffini

Braci & Grani Lungomare Spalato • Giulianova lido (TE) INFO-LINE: 389 9172518 Braci & Grani Braceria Pizzeria


COME IL VINO CI CAMBIA LA FACCIA

Come cambiano le facce delle persone dopo il primo, il secondo e il terzo bicchiere di vino. Il fotoprogetto di Marco Alberti “Il primo bicchiere di vino è dedicato al cibo, il secondo all’amore, il terzo alla confusione”. Voleva assicurarsi che questo proverbio fosse vero, per questo il fotografo brasiliano Marcos Alberti ha deciso di mettere insieme le sue più grandi passioni, gli amici, la fotografia, il vino e a farne un progetto grandioso. Nato quasi per gioco dopo una pesante giornata di lavoro, Marcos ha cominciato a fare ritratti dei suoi amici riprendendoli con il suo obbiettivo prima nel loro stato “naturale”, poi dopo il primo bicchiere di vino e dopo il secondo. Ma mano che la serata andava avanti, il progetto prendeva corpo e così dopo scatto che fotografa i volti dei ragazzi al terzo bicchiere di vino è nata l’idea. Un fotoprogetto che mostra come il volto, ma anche lo stato d’animo, può cambiare buttando giù un bel rosso: visi più rilassati, sorrisi larghi, teste un po’ confuse. E un grande senso di libertà e serenità. Perché un bicchiere di vino non fa male a nessuno, forse neanche tre. E per una sera e per un po’ di goliardia ben venga che “il primo bicchiere sia dedicato al cibo, il secondo all’amore, il terzo alla confusione”..



SALOPETTE DENIM: IL RICHIAMO ANNI’90 Indossate da personaggi famosi nel periodo POP degli anni ’90 e riproposto per la nuova stagione da Gwen Stefani, Kate Moss e Alexa Chung, la salopette in denim è tra i capi più in voga dell’anno. Lunghe o corte, “used” o da “brava ragazza”, dal taglio classico a quello super stretto o extralarge: l’importante è che siano in denim! Che si tratti del modello tre quarti largo oppure in versione “vestito” per un tocco più femminile poco importa. Facile da abbinare con sandali flatform, sneakers o slip-on di giorno, mentre per la sera con un tacco sexy e aggressivo. Non importa quale modello venga scelto, l’importante è fare posto nel guardaroba a questo capo. Considerato un capo versatile e adatto ad ogni tipo di donna e stile, da quello più glam abbinato a un crop top e bijoux gold, a quella più casual con sneakers, t-shirt lunga dal gusto vintage e bijoux gommosi colorati. Infine adatto anche alle ragazze più sexy e country, con salopette corta, stivaletto e camicetta rigata o tessuto Oxford.

GIACCA DI JEANS: IL MUST WEAR DI STAGIONE Questa primavera estate 2016 sarà uno dei must wear: in tutte le sue versioni, da quella vintage al modello over size, la giacca di jeans è una vera e propria mania. La giacca di jeans è uno di quei capi senza tempo che non può mancare nel guardaroba di una donna: è super versatile, glamour e viene in nostro soccorso ogni qualvolta che non sappiamo che giacca mettere! Questa primavera estate 2016 però sarà un vero must e la vedremo più che mai in tutte le sue versioni: dalla giacca di jeans strappata al modello vintage fino a quelle over size.




A CURA DI • ANDREA AKA CRISI •

FOOD & MUSIC | STUZZICA Ogni mese qui su Roll Up pubblicheremo una ricetta che ci suggerirà il nostro caro amico Alessandro Gualitti e noi ci abbineremo una selezione accurata di tracce da ascoltare mentre si prepara! Questo mese purtroppo Alessandro è sommerso di lavoro, quindi abbiamo deciso di lasciarlo ai suoi impegni e ci siamo rimboccati noi le maniche, ci siamo inventati una ricetta per un panino gustosissimo! Ricetta: Ingredienti per 4 persone Una dozzina di asparagi grandi Una scamorza • Quattro uova Due cipolle rosse • Un’etto di guanciale Un tartufo scorzone • Quattro hamburger di manzo Maionese Procedimento: Iniziamo pulendo gli asparagi, tagliandoli a julienne e mettendoli direttamente in padella con un po’ di acqua, una volta ritirata li sfumiamo con della birra ed aggiungiamo olio e sale. Proseguendo passiamo alle cipolle rosse, tagliate a fette, messe in padella, aggiunto un pizzico di sale, aceto e zucchero in quantità sufficiente per caramellare, piano piano girando. Ora possiamo preparare il guanciale croccante, mettendo una padella sul fuoco, facendola scaldare per poi metterci le fettine che in pochi secondi diventeranno croccanti, poi le adagiamo su di un piatto con della carta così da far assorbire il grasso in eccesso. A questo punto possiamo mettere nella padella gli hamburger ed a fine cottura mettere su ognuno una fetta di scamorza. Ora prendiamo le uova e con una padella antiaderente (importante) le facciamo alla “occhio di bue”. Adesso con tutti gli ingredienti pronti possiamo passare alla composizione del panino, come base mettiamo la maionese, poi adagiamo gli asparagi sui quali andrà poggiato l’hamburger, poi cipolla rossa caramellata, guanciale croccante, uovo e sopra di esso le scaglie di tartufo! Mentre ci si accinge a sporcare i fornelli per preparare questa bontà, alzate il volume e mettete su la nostra selezione di pezzi dal nome “ASSAGGINI” che abbiamo abbinato a questa ricetta:

1 - Ray Charles - Baby won’t you please come home 2 - Etta Jones - Don’t Worry About Me 3 - Nina Simone - African Mailman 4 - Dave Brubeck - Take Five 5 - Charles Mingus - Moanin’

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I NOSTRI 70 ANNI IN SELLA A UNA VESPA Nel Dopoguerra ci rimettemmo in piedi, salendo su due ruote. Era il 29 marzo 1946, esattamente 70 anni fa, quando la Piaggio lanciò sul mercato la Vespa 98, primo prototipo dello scooter più celebre d’Italia. In quel contesto, rappresentò insieme la capacità di riconversione delle industrie italiane (passate dai mezzi bellici a mezzi di trasporto per civili), l’eccellenza del nostro design e la voglia di spensieratezza dopo gli anni bui del conflitto. Quell’oggetto, sensuale e funzionale, ispirò capolavori del cinema come Vacanze romane, venendo immortalato insieme a Gregory Peck e Audrey Hepburn, e poi ha traghettato gli italiani nel percorso verso la modernità e la globalizzazione, approdando in pellicole come American Graffiti e Il talento di Mr. Ripley. Ma la Vespa è anche il richiamo del paese, sono le uscite in tre con gli amici in motorino, sono le fughe da scuola a bordo di uno scooter, è l’ebbrezza di sfrecciare nel vento senza casco e del primo appuntamento con una ragazza, te a guidare lei dietro sul sellino; è tutta l’epopea goliardica e romantica cantata dai Lunapop in 50 Special. La Vespa compie 70 anni ma non va in pensione, perché è nel piccolo la biografia di una nazione: un nome e un modello capaci di resistere al tempo e di diventare famosi nel mondo, attraenti e sinuosi come l’Italia stessa. La Vespa è lo Stivale salito a bordo di uno scooter; la Vespa è il Belpaese che ha conquistato l’America, trasformandola in Vespuccia, come quell’Amerigo che la scoprì…


RISTORANTE LASCIATI TENTARE STEAKHOUSE & MORE Quando la seduzione della carne esalta lo spirito. Lasciati tentare è un ristorante fuori dagli schemi, un perfetto incastro tra creatività e gusto, tra cucina ed emozione, un’esperienza multisensoriale che lascia senza fiato. Già dalla disposizione delle sedie si intuisce la poco ordinarietà del locale che è ambiente caldo e confortevole ed è proprio da lì che ci si siede per realizzare un viaggio con i sapori, i colori ed i profumi anche più lontani. Gli sfiziosi antipasti di prodotti di eccellente qualità, compresi i prosciutti tagliati a coltello, aprono il cammino alle altre appetitose portate, che variano dai primi di pasta fresca, realizzati, con cura nei dettagli, dal titolare, a quelle di carne con tagli pregiatissimi provenienti da tutto il mondo (un esempio il Wagyu di Kobe, bovino giapponese). L’attenzione ai foraggi essiccati ha permesso di creare una sinergia persino con l’Università degli Studi di Bologna e la scelta degli aceti, degli oli, delle salse da barbecue insieme a quella degli strumenti, come l’affumicatore posto al centro del tavolo, danno lustro alla magia emozionale che vi si respira. Mario, il giovane proprietario del luogo delle tentazioni, tira sorprese fuori dal cilindro e, da chef, abbandona la cucina per entrare in sala a raccontare ai clienti la provenienza, le peculiarità e la storia dei suoi piatti. E’ anche lui l’artefice dei capricci di gola e delle dolci tentazioni, come quella del raviolone ripieno di cioccolata e ricotta o del cuore caldo al cioccolato. Mario guarda avanti con curiosità alla cucina molecolare, al gelato estemporaneo all’azoto liquido. E’ lui l’ideatore di questo favoloso percorso di inarrivabili emozioni. Un’emozione da provare ad un prezzo a partire da 25 euro!!

Piera Ruffini

Lasciati Tentare Viale Trieste, 70 • Alba Adriatica (TE) INFO-LINE: 0861.370110 - 327.7365650 www.lasciatitentare.it


O O T T A T D N

di annohe e n u c o stat ecni isti 15 è nto di at . Gli artsulla 0 2 l pu io f are i 5 he i no cmessa adecennssibile ,f ecco gl o v i r n e sc la a u è po rme ettorlari, coinbili finiociò chedi confe s l a d an co ss ti lla ddet etta mpo miti e gr i de Gli auaggi sipderati iidare i lwi entry tant isti e r o v p t f i ta li cons o a s tra ne im ni. R ente. più m gi s sti ntinuanana. E, rrivo. o ure sonag , ovvia g o fi t r n t e e l o co lle um oo in a l i p a t e a T , d r e e t c a t n pe nd tatt lismtiicrosrciocipniic, antcooorne new ge a tre m i e r

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ile o st ntat colore e v i d i di , isex h sso, Pica n blocc e se un o l b h o i Pa ioca c e, anc h ad g ttur cnica fiori. c i p di sta te ali e e l i t e s u nim allo a. Q di a elle crescit ritratti p a l sul grande colari ggi e tta oma ttoo in re spe le donn a l a t a z di realiz olto per ciono m piac

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P E U N I Z L A LMAG

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