Ticonzero news n.
Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati
I n. 81 gennaio 2018 n. Codice ISSN 2420-8442
Sommario Scienza&Società
I commenti posi-
dei clienti La città nel cinema tivi di fantascienza, consentono di di Ghisi Grütter Comunicare scienza, di Luigi Campanella dimostrare i suc Gli oggetti antichi misurano il tempo, male, cessi raggiunti e di Roberto Vacca di porre in risalto Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il cinese, di Pietro Greco
Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero M. Agostinelli L. Agostini P. L. Albini P.L. Albini Autori Vari Autori Vari
Energenze Note critiche Labirinti di lettura Recensioni di saggi EconomiaPoliticaSocietà Frodi&Favole
Autori Vari
Articoli di Scienza&Società
Autori Vari A. Bailetti G. Camarda L. Campanella A. Castronuovo O. Cilona
R/C recensioni e critica A proposito di film Cronache di politica economica Comunicare scienza Meccanica della fantasia Democrazia&Impresa
G. Corchia A. M. Curci E. D’Alessio A. De Marco G. Grütter G. Iannarone M. Maggi P. Manzelli
Cultura&Società Il cielo indiviso Altrove e Dintorni Bioculture Disegno e Immagine Educazione alla legalità Tecnorischio&Ambiente Scienza e Arte
L. Michelini R. Nobili S. Ombuen P. Pallottino F. Rufo R. Vacca E. Ventura F. Zucco
Civitas Filosofia scientifica Urbania Figure Biopolitiche Fuori dal coro Divagazioni Bioetica: Donne & Scienza
EPS—EconomiaPoliticaSocietà
Algoritmo Infosfera Dominio, di Luigi Agostini
Recensioni e critica
Rose Ausländer: il fiore che sboccia nella parola, di Giuseppe D'Acunto Un Montale per tutte le occasioni, di Emiliano Ventura Fortunata / La ruota delle meraviglie / Victoria e Abdul / Napoli velata / Suburbicon, di Alessandra Bailetti
Segnalazioni
La scienza questa sconosciuta nei TG Rai, di Davide Mancino Fausto Pesarini, Il naturalista minimalista, 2017 Le Scienze news, Suoli sempre più aridi con il cambiamento del clima
Immagini interne: microimmagini
Comunicare scienza di Luigi Campanella 44. Seta / Consumo di carne / Siccità e ACEA / Ricerca e cancro 44.1
Disegno e immagine di Ghisi Grütter 35. La città nel cinema di fantascienza La città come referente Molti critici hanno rilevato che l'ambiente urbano ha svolto un ruolo specifico nell'universo ideologico di tanti autori e la città, un ruolo di basilare importanza sia nella letteratura sia nella cinematografia. Scriveva John Ruskin a proposito del Père Goriot nel 1885: «Questa storia è tale che i suoi violenti contrasti e le peculiarità del suo intreccio drammatico potevano essere ambientate e concepite solo in una grande città». A sua volta, la città va considerata metafora spaziale del rapporto tra individuo e società per l'alternanza di spazi pubblici e privati, per la distribuzione territoriale delle classi sociali e per il proporre luoghi -simbolo all'identificazione collettiva. Il cinema, come la letteratura, contribuisce sia ad assolvere la funzione di specchio del sociale, sia a creare mondi diversi mostrando i territori dell’utopia o della distopia. Le città del futuro: alcuni esempi Le città immaginarie e le città reali sono soggetti fondamentali della cinematografia che non sempre riesce a tracciarne un confine: la città reale si carica di forti connotazioni immaginarie e, a sua volta, la città immaginaria si costruisce basandosi su elementi presenti nella realtà urbana sensibile. In alcuni film, come ad esempio in Edward mani di forbice del 1990 e in Big Fish del 2003 - entrambi di Tim Burton - il modello urbano proposto dal cinema assomiglia molto a quello immaginato da Frank Lloyd Wright già negli anni '30. Wright per il suo progetto urbano di Broadacre City aveva ipotizzato un acro di terra (corrispondente allo iugero romano cioè 4046,72 mq) per ogni insediamento […] [continua]
Seta
Anche in Italia è stata approvata una disciplina di produzione per certificare la seta. La lavorazione della seta è pratica molto antica, risalendo al sesto millennio avanti Cristo. Questo tessuto viene prodotto dal baco da seta, la larva di una farfalla che crea un bozzolo di filamento lungo e resistente. L’insetto rimane nel bozzolo il tempo necessario a completare la metamorfosi in farfalla. Per la produzione della seta quindi gli animali vengono sfruttati ed uccisi: la lavorazione cela quindi una grande crudeltà della quale spesso gli acquirenti sono ignari. Con l’arrivo dei cinesi sul mercato della seta ha avuto origine il contrabbando dei bachi in Italia. Oggi, dopo tanti anni, si continua ad investire nella seta, in una nuova seta. Una delle start up più creative sul territorio italiano sta esplorando i differenti aspetti e utilizzi chimici della fibroina, una proteina prodotta dai bachi e dotata di straordinarie proprietà meccaniche e rigenerative che la fanno definire bioseta o biomateriali della seta. Il piano della start up prevede lo sviluppo di protesi vascolari per bypass periferici, fino a raggiungere applicazioni di drug delivery per il rilascio controllato di farmaci con focus iniziale in oncologia. È una delle tendenze delle start up di sviluppare aree prima meno esplorate, soprattutto nell’ambito delle applicazioni mediche: si tenga conto del fatto che i materiali di origine biologica sono i più antichi utilizzati in ambito medico. Tornando […] [continua]
Articoli di Autori Vari 84. Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il cinese, di Pietro Greco
Fuori dal coro di Roberto Vacca 21. Gli oggetti antichi misurano il tempo, male Se apri un vecchio cassetto, puoi trovare vecchie foto (il pro-zio – Gaetano -- o Alberto?), orologi fuori uso (di chi?), lettere con firme illeggibili, certificati. Di rado: un diario rivelatore o un documento datato di rilevanza affettiva – o anche storica. Tracce importanti del passato si trovano in archivi, scritti inediti e pubblicati, edifici antichi, antiquariato, ruderi, opere d’arte. Datarle può essere arduo e incerto. Autori classici hanno lasciato testimonianze ottime: le leggi e fermi il tempo. Ti sembra di sentire la voce di Plinio, di Giulio Cesare, di Catullo. Taluno ha pensato di creare capsule temporali contenenti scritti e oggetti che descrivano il nostro mondo ai posteri. L’idea non è recente. Il 31 dicembre 1900, W.C. Maybury, sindaco di Detroit riempì un contenitore di foto, lettere di 56 prominenti cittadini che descrivevano la loro vita e avanzavano previsioni. La capsula fu aperta il 31/12/2000. Non fu una grande rivelazione: offrì solo modeste curiosità. La Westinghouse produsse un’altra capsula nel 1939 per la Fiera Mondiale di New York. Ci mise oggetti d’uso comune, alimenti, semi, un microscopio, un filmato di notizie, un dizionario, un almanacco, un microfilm con il catalogo delle merci offerte da Sears Roebuck. Il contenitore fu sepolto 15 metri sotto terra nel sito della Fiera. Nel 1965 gliene fu affiancato un altro analogo. L’idea è che vengano aperti nel 6939. Il 28 maggio 1940 l’Università di Oglethorpe (Atlanta, Georgia) ha sigillato con porte d’acciaio un’intera stanza – chiamata Cripta della Civiltà che dovrebbe essere aperta […] [continua]
Il neutrino parla italiano, ma sta imparando il cinese. Volessimo riassumere in uno slogan il racconto che Lucia Votano fa del suo oggetto principale di studio, il neutrino appunto, nel nuovo libro, La via della seta. La fisica da Enrico Fermi alla Cina appena pubblicato con l’editore Di Renzo (novembre 2017; pp. 127; € 12,50), questo ci sembra il più calzante. Il fatto è che la proposta editoriale della prima donna chiamata a dirigere un grande centro di ricerca in fisica, il Laboratorio Nazionale del Gran Sasso, non riguarda solo i neutrini e neppure solo la fisica delle alte energie, ma il modo con cui “una persona cresciuta nel profondo Sud, una donna e una scienziata” ha attraversato e sta ancora attraversando la terza transizione significativa nella storia dell’economia umana, quella dalla società e dall’economia classica alla società e all’economia della conoscenza. Non sappiamo se è stato deciso a tavolino, ma certo i capitoli del libro procedono con la stessa capacità di oscillazione che hanno i neutrini che, viaggiando nello spazio, passano da uno all’altro di tre diversi sapori. I quattro sapori del viaggio di Lucia Votano I sapori che si intrecciano nel viaggio di Lucia Votano sono almeno quattro. Ma prima si seguirli è meglio chiarire chi è l’autrice: una signora nata a Villa San Giovanni in Calabria appena dopo la guerra e laureatasi in fisica a Roma nel 1971, ha lavorato come “sperimentale” ai Laboratori Nazionali di Frascati, al CERN di Ginevra e al DESY di Amburgo, oltre che ai Laboratori Nazionali del Gran Sasso (il più grande laboratorio sotterraneo al mondo di fisica delle astroparticelle) e che ora collabora […] [continua]
R/C Recensioni e critica di Autori Vari 28. Rose Ausländer: il fiore che sboccia nella parola, di Giuseppe D'Acunto 1. Rose, nonostante tutto Una delle liriche più celebri della Ausländer suona così: Mi sono trasformata in me stessa di attimo in attimo // andata in frantumi / sul cammino della parola // Lingua Madre / mi compone // mosaico umano.
Note critiche di Luigi Agostini 30. Algoritmo Infosfera Dominio La lotta dei lavoratori di Amazon di Piacenza rompe un incantesimo e apre una nuova epoca. Amazon è una delle sette sorelle del silicio, i signori della Rete; cosi sono chiamate le nuove multinazionali dell’informatica. I signori del silicio stanno sostituendo le antiche sette sorelle del petrolio nel dominio del mondo. La determinazione dei ritmi e delle modalità di lavoro in Amazon, come in tante altre imprese, è affidata ad un algoritmo: l’algoritmo ha assunto anche il ruolo del vecchio Capo cottimo. Ma l’algoritmo si configura-a differenza del Capo cottimo- come una presenza oggettiva, univoca, neutra. Una potenza astratta, immateriale, cioè il massimo della potenza: una potenza apparentemente assoluta, la potenza del razionale. Lo sciopero dei lavoratori di Amazon non è quindi uno sciopero tra i tanti, ma assurge al livello di un atto di ribellione, di un segno che, anche nel nuovo Eden del capitalismo informazionale – mito costruito e sostenuto da una formidabile campagna ideologica, senza badare a spese -, il rapporto tra Capitale e Lavoro non ha niente di oggettivo, resta un rapporto di forza, la cui dialettica conflittuale non può essere spenta. La vertenza di Amazon è testimonianza che le forme cambiano, ma la sostanza resta e ha la testa dura. Su Repubblica del 9 dicembre si annuncia che il divorzio in una giovane coppia si può gestire con un’app. A Modena, attraverso la piattaforma digitale, con l’assenso del giudice, i genitori di due figli, non essendosi accordati per la separazione consensuale, gestiranno ogni rapporto […] [continua]
Qui, si parla della poesia come di quella potenza, sovrana dell’attimo, che dà modo a ciascuno di divenire ciò che già è, come un cammino, all’insegna della parola più fidata, lungo il quale si vanno componendo, nel profilo di una figura compiuta, tutti quei tasselli che, altrimenti, resterebbero scoordinati e dispersi. E la parola a tal punto funge da principio architettonico, rispetto alla nostra vita, che essa è pari ad una «sfera» entro la quale possiamo entrare: da cui effonde una «luce color d’aria», sprizzano «stelle d’acqua», nonché sboccia un’esile efflorescenza che al minimo soffio si sgretola nella sua «trama sottile [feingesponnen]». Lo spazio nativo della parola, il «foglio bianco», è paragonato anche ad un «bosco fitto d’uccelli» e il momento recettivo che precede la composizione ad una fase in cui il poeta, aguzzando le orecchie, «guard[a] con gli / occhi di civetta della notte», nonché respira, nella speranza che «anche domani [in Zukunft] / rose si schiuderanno»: E rose tuttavia [Dennoch Rosen] / colme d’estate […] / […] le morte rose / dopo la notte [continua]
Divagazioni di Emiliano Ventura 11. Un Montale per tutte le occasioni
Un poeta malgrado Eugenio Montale, in una intervista del 1975 a Giorgio Zampa,1 curatore del testo Sulla poesia2 che raccoglie articoli e interviste, consegna alcune affermazioni importanti; una è la famosa metafora dell’aver scritto un solo libro, prima si è dedicato al recto poi al verso, dichiarazione che ricorda molto quella heideggariana secondo cui «ogni pensatore pensa un unico pensiero». Si riferisce naturalmente alla sua non enorme produzione; nello stesso anno nel discorso tenuto per il Nobel a Stoccolma farà un bilancio delle sue cose scritte: «sei volumi, innumerevoli traduzioni e saggi critici. Hanno detto che è una produzione scarsa». Questo è stato uno dei modi in cui il poeta è stato visto e giudicato, ha scritto poco, come se la quantità avesse in sé il valore della qualità. È uno dei clichè che lo ha accompagnato insieme all’essere il poeta del ‘negativo’ e del ‘miracolo’, il poeta della vita al cinque per cento’, tutti veri ma tutti allo stesso tempo molto limitanti. Più avanti, scorgiamo altre definizioni che segnano un carattere e una vita, scopriamo che un suo professore, il professor Mannucci: «diceva che avrei potuto scrivere sulla «Domenica del Corriere» ma non più su, però», in questo annuncio di un piccolo fallimento si trova al contrario la realizzazione di una persona nella poesia. [continua]
A proposito di film di Alessandra Bailetti 52. Fortunata / La ruota delle meraviglie / Victoria e Abdul / Napoli velata / Suburbicon Il film si apre inquadrando i piedi e le gambe di Fortunata. Lei si muove velocemente in casa nel preparare, raccogliere e rassettare prima di uscire con la figlia di otto anni. Entrambe trascinano un trolley, quello professionale di Fortunata, che inizia la giornata come parrucchiera a domicilio, quello della bimba che va a scuola. Fortunata è una giovane donna coraggiosa che ama la vita e corre sempre per sbarcare il lunario e raggiungere il sogno di un negozio tutto suo. Ha un ex marito con la pistola, perché fa la guardia giurata, la minaccia continuamente di toglierle la figlia e con questo ricatto la umilia e la violenta quando vuole. I soldi mancano sempre, ma Fortunata sprizza scintille e energia, ha un gruppo di amiche come lei che non vogliono rinunciare a essere libere, a scegliere, a ridere, fare sesso e divertirsi. Una rosa di personaggi (alcuni improbabili) ruotano intorno a lei: Chicano un ragazzo gay e tossicomane che la adora, Lotte la madre di lui, una ex attrice straniera malata di Alzheimer e infine Patrizio, lo psicoterapeuta assegnato dal servizio pubblico per il sostegno della bambina. [continua]
Segnalazioni
La scienza questa sconosciuta nei TG Rai di Davide Mancino su
Fausto Pesarini, Il naturalista minimalista Ed. Belvedere, 2017
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