Ticonzero news n 85

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Ticonzero news n.

Notizie aperiodiche degli articoli pubblicati

I n. 85 maggio 2018 n. Codice ISSN 2420-8442

Sommario Scienza&Società I commenti posi

Le rubriche aperiodiche attive di Ticonzero

Ghisi Grütter, L'ambiente urbano nelle canzoni tivi dei clienti dei cantautori italiani consentono di  Luigi Campanella, Scenari climatici / In palio per dimostrare i sucla Sylicon Valley / Giornata internazionale dei cessi raggiunti e Musei  Roberto Vacca, Quando l’avvenire non si calcodi porre in risalto la

M. Agostinelli L. Agostini P. L. Albini P.L. Albini Autori Vari Autori Vari

Energenze Note critiche Labirinti di lettura Recensioni di saggi EconomiaPoliticaSocietà Frodi&Favole

Autori Vari

Articoli di Scienza&Società

Autori Vari A. Bailetti G. Camarda L. Campanella A. Castronuovo O. Cilona

R/C recensioni e critica A proposito di film Cronache di politica economica Comunicare scienza Meccanica della fantasia Democrazia&Impresa

Recensioni e critica

G. Corchia A. M. Curci E. D’Alessio A. De Marco G. Grütter G. Iannarone M. Maggi P. Manzelli

Cultura&Società Il cielo indiviso Altrove e Dintorni Bioculture Disegno e Immagine Educazione alla legalità Tecnorischio&Ambiente Scienza e Arte

Racconti

L. Michelini R. Nobili S. Ombuen P. Pallottino F. Rufo R. Vacca E. Ventura F. Zucco

Civitas Filosofia scientifica Urbania Figure Biopolitiche Fuori dal coro Divagazioni Bioetica: Donne & Scienza

EPS—EconomiaPoliticaSocietà  Luigi Agostini, Alienazione  Giuseppe Croce, Reddito di cittadinanza. È la risposta giusta alla prossima rivoluzione industriale? 

Alessandra Bailetti, Happy Prince / Ferrante Fever / La casa sul mare ,

EbookEbookEbook

 Claudio Falasca, Come si legge un’opera d’arte  Giuseppe Gesano, Il lavoro

Segnalazioni 

S.M. Aglioti e G. Berlucchi, Neurofobia  E.R. Kandel, Arte e neuroscienze  Le Scienze: Calo senza precedenti dei ghiacci marini in Alaska

Immagini interne: Pianeti


Comunicare scienza di Luigi Campanella 48. Scenari climatici / In palio per la Sylicon Valley / Giornata internazionale dei Musei 48.1

Scenari climatici

Gli scenari climatici del futuro prossimo elaborati dal Centro Euromediterraneo sui Cambiamenti Climatici (Cmcc) prospettano ulteriori aumenti termici su tutto il Paese e riduzioni della piovosità estiva soprattutto al Nord. Attrezzarci contro la siccità non è affare da poco: ci vogliono certo infrastrutture idrauliche come invasi, acquedotti e canali che hanno tempi di realizzazione lunghi e costi elevati, ma l’esperienza della California, alle prese con sei anni di forte carenza idrica, ha mostrato che i muDisegno e immagine di Ghisi Grütter scoli delle pompe non sono sufficienti, bisogna la37. L'ambiente urbano nelle canzoni dei cantautori vorare anche sulle abitudini delle persone, sulla italiani giurisprudenza dell’acqua e su nuove scelte agricoL'ambiente urbano ha svolto un importante ruolo di le resilienti. basilare importanza nell'universo di tanti autori, in letteratura così come in musica, con particolare ri48.2 In palio per la Sylicon Valley guardo ai testi delle canzoni.1 La letteratura e la musica contribuiscono ad assolvere la funzione di spec- Ha messo in palio un biglietto aereo per la Silicon chio del sociale, e a creare mondi diversi mostrando Valley, la .it Cup del Registro .it, una delle più note talvolta anche i territori dell’utopia. Molte sono dun- competizioni per startup operanti nel settore que le città protagoniste di canzoni. Le parole posso- dell’Information and communication technology, no narrare sia del piccolo borgo accogliente, sia della giunta ormai alla sesta edizione. Si era aperta uffigrande città repulsiva o ancora del paesaggio natura- cialmente il 5 maggio 2017 ed è durata fino al 3 le. È prevalente l’ideologia anti-urbana e la città è luglio, la cosiddetta call, ossia la fase delle iscrizioconsiderata il “luogo”insicuro e violento, dove si ni: potevano candidarsi (sul sito moltiplicano le solitudini e dove c’è assenza di rap- www.itcupregistro.it) sia nuove società giuridicaporti umani. Così Fabrizio De Andréuno degli espo- mente costituite, sia gruppi di giovani con idee in nenti della famosa scuola genovese di cantautori2 - fase di sviluppo, purché non avessero già ricevuto cantava ironicamente in “Delitto di paese” nel 1965: finanziamenti di rilievo da investitori terzi. A orga“Non tutti nella capitale sbocciano i fiori del male, nizzare la competizione […] [continua] qualche assassinio senza pretese lo abbiamo anche noi in paese”. Talvolta il vivere in città è una situazione non desiderata, una scelta subìta per mancanza di lavoro o per assenza di infrastrutture nei paesi di origine. Quindi, sono affrontati temi come quelli dell’immigrazione e dell’occupazione. In Italia verso la fine degli anni ’60, come conseguenza del boom economico, si sviluppa una certa sensibilità nei confronti del sociale e delle condizioni abitative delle fasce non privilegiate. Il neo-realismo - che secondo Italo Calvino: «…non fu una scuola, ma un insieme di voci in gran parte periferiche, una molteplice scoperta delle diverse Italie, specialmente di quelle fino allora più sconosciute dalla letteratura» per primo, porta sullo schermo le borgate (Pier Paolo Pasolini) […] [continua]


Note critiche di Luigi Agostini

Fuori dal coro di Roberto Vacca 24. Quando l’avvenire non si calcola Fisici e ingegneri sanno calcolare che cosa succederà a sistemi semplici di cui conoscono le condizioni iniziali. Se non appaiono fattori imprevisti, calcoliamo come si comporteranno: macchine, circuiti elettrici ed elettronici, edifici, corpi che si trovano in campi gravitazionali. Facendo ipotesi semplificative calcoliamo cosa accadrà a grandi sistemi tecnologici. Invece non abbiamo strumenti per calcolare l'avvenire di sistemi socio-economici che includono grandi numeri di persone, interventi politici, mercati, mode, invenzioni, tecnologie, eventi naturali Pure fare previsioni è necessario a chi prende decisioni. Il modo più semplice di farle consiste nel supporre che le tendenze in corso continuino come in passato. Poi immaginiamo che si apra un ventaglio: gli sviluppi prossimi potranno essere migliori oppure un po' peggiori o molto peggiori che in passato. Raramente un singolo evento sconvolgente (cataclisma, guerra di sterminio, crisi economica) ha conseguenze durature. Però non sappiamo calcolare che cosa accadrà. Possiamo, invece, immaginare la storia futura. Così economisti, politologi, sociologi provano a raccontarla in modi plausibili. Scrivono sceneggiature di quanto potrà accadere come farebbero per un film. La parola entrata in italiano è "scenario" - che in inglese significa appunto "sceneggiatura". Solo gli eventi futuri confermano o smentiscono uno scenario intuìto. A priori gli esperti possono solo discuterlo fra loro provando a raggiungere un consenso sulla sua ragionevolezza. In effetti, poi, anche i modelli matematici ed econometrici sofisticati raramente prevedono l'avvenire meglio di quanto viene fatto con scenari. Vale la pena, quindi, di ragionare sui modi migliori per raccontare il futuro a noi stessi. [continua]

32. Alienazione L’opera di Rahel Jaeggi riveste un valore particolare. Questo mio intervento vuole essere poco più che una giusta segnalazione ed un invito alla lettura. Il concetto di alienazione, dall’essere stato il concetto centrale-persino sovrabbondante - della critica sociale di sinistra (ma anche di quella conservatrice), sembra essere diventato problematico e persino inattuale. Il concetto di alienazione oggi - sostiene la Jaeggi - non solo è pressoché sparito dalla letteratura filosofica, ma ha perso un qualsiasi ruolo, connotato e forza nella diagnosi della condizione sociale del nostro tempo. Tutto ciò avviene paradossalmente proprio nel momento in cui le tendenze alla “mercificazione” o alla ”commercializzazione” di ambiti di vita, sostenute dalla potenza pervasiva della rivoluzione informatica, stanno diventando sempre più estesi e profondi. Il concetto di alienazione, proposto da Jaeggi, alla fine di un percorso, insieme storico e filosofico, fa di esso, proprio all’interno del nuovo contesto determinato dalla rivoluzione informatica, uno strumento di analisi formidabile e insieme un’arma politica di straordinaria efficacia. L’opera, uscita nel 2005 e ora apparsa nella traduzione italiana, infatti, non solo ricostruisce la storia di tale categoria, ma ne ridisegna profilo e fondamenti. Jaeggi ripercorre l’affermarsi di tale concetto nelle sue due versioni fondamentali: il filone Rousseau / Marx ed il filone Kierckegaard / Heidegger. Assumere Marx e Heidegger, la teoria di Marx e l’ontologia esistenziale di Heidegger come le fonti di due versioni storicamente decisive del concetto di alienazione e combinare i due percorsi risulta particolarmente fecondo. Entrambe le concezioni […] [continua]


A proposito di film di Alessandra Bailetti 56. Happy Prince / Ferrante Fever / La casa sul mare Rupert Everett

Happy Prince

Vision Distribution 2018

EPS—EconomiaPolticaSocietà di Autori Vari 123. Reddito di cittadinanza. È la risposta giusta alla prossima rivoluzione industriale?, di Giuseppe Croce Tra le idee oggi al centro del dibattito politico, non solo in Italia, vi sono varie ipotesi di redistribuzione del reddito che, talvolta impropriamente, vengono indicate come reddito di cittadinanza (di quella avanzata dal M5S si sono occupati in modo approfondito FraGRa in questa rivista). La proposta di un intervento di questo tipo, che per comodità indichiamo come reddito di cittadinanza, viene spesso evocata, con particolare urgenza, come rimedio per fronteggiare gli effetti di una probabile imminente fase di cambiamento tecnologico con conseguente rischio di disoccupazione di massa. In questa nota si vogliono mettere in evidenza alcuni gravi limiti che un’ipotesi di intervento di questo tipo assume entro lo scenario indicato. Secondo diversi economisti e osservatori sarebbe ormai prossima una nuova “rivoluzione industriale”, caratterizzata da forti aumenti di produttività e ampi effetti diretti di distruzione di occupazione, con la conseguente minaccia di una nuova ondata di disoccupazione tecnologica che non riguarderebbe più soltanto i lavoratori meno istruiti e qualificati ma, in misura crescente, anche quelli con elevati livelli di istruzione (ad esempio, Brynjolfsson e McAfee, The Second Machine Age; Frey e Osborne, The future of employment: How susceptible are jobs to computerisation?). Oltre alla distruzione di posti di lavoro le nuove tecnologie potrebbero implicare anche accentuate polarizzazioni nella distribuzione di potere e opportunità. Si tratta di uno scenario non facilmente prevedibile né rispetto ai tempi in cui dovrebbe manifestarsi né rispetto alle sue effettive caratteristiche, […] [continua]

Se si tiene conto che solo nel 2017 la regina di Inghilterra ha riabilitato Oscar Wilde, morto nel 1900 a 46 anni, e con lui i tanti omosessuali imprigionati e vessati nei cento anni precedenti, quella di Rupert Everett di interpretare e dirigere un film sugli ultimi anni dell’autore de Il ritratto di Dorian Gray è stata una scelta ideale generosa.

Eppure, questo film che percorre la spietatezza degli eventi che portarono alla morte di O.W., la sua degenerazione estrema causata dal processo contro di lui e dalla prigione, non riesce a riabilitarlo del tutto. Sono convinta che le biografie di personalità famose e apprezzate per le loro opere non possano e non debbano mescolarsi con la loro arte. È vero che spesso è la vita la musa ispiratrice dell’artista che si riversa nella sua creatività, è vero che conoscerla aiuta a comprenderne le opere, ma è anche vero che quasi mai la storia personale è all’altezza di quelle opere; le fragilità, gli opportunismi, le contraddizioni umane finiscono spesso con minarne o perfino oscurarne il valore. Così mi appare l’esistenza di O.W. rappresentata nel film, malgrado siano evidenti le pesanti responsabilità omofobiche e […] [continua]


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Racconti di Giuseppe Gesano Il lavoro Nessun lavoro è vergogna: poltrire è vergogna [Esiodo, VIII-VII sec. a.C., “Le opere e i giorni”, trad. E. Romagnoli: v. 311] La sindrome da fatica cronica si stava diffondendo in modo pauroso. Intorno non vedevi che facce tristi e smunte; sentivi spesso dei colpi di tosse secca e nervosa; le voci, flebili e strascicate, parlavano a monosillabi; negli ambienti chiusi si percepiva un odore malsano, come accanto al letto di un moribondo. I marchingegni e i servizi dovevano girare tutti rallentati, altrimenti gli utilizzatori, in larga misura tardi e privi di forze, non sarebbero stati in grado di usarli. Prevaleva ovunque un clima depresso, privo d’interesse per il presente e senza speranze per il futuro. Eravamo a un passo dalla disperazione. Eppure l’assegno continuava a venire versato regolarmente a ogni cittadino che ne avesse il diritto. Anzi, la provvidenza era ormai diventata pressoché universale dopo che il primo boom di domande era stato accolto in modo quasi indiscriminato, anche per la difficoltà di verificare la sussistenza dei requisiti richiesti. I successivi controlli sul rispetto delle regole fissate per il mantenimento del diritto erano stati poi solo amministrativi, affidati all’autocertificazione dei beneficiari. Tutto ciò aveva invogliato sempre più cittadini a rinunciare al solo impedimento veramente cruciale: il reddito da un lavoro, che per molti di loro era stato del resto saltuario, oltre che precario. La crescente difficoltà a trovare gente disposta a qualsiasi condizione di lavoro aveva indotto molti imprenditori a trasferire le proprie aziende e le relative ragioni sociali all’estero, mentre gli artigiani e gli “industrialotti” del Centro-Nord avevano preferito chiudere la loro attività pur di rientrare tra gli aventi diritto. La disoccupazione era perciò aumentata a dismisura, [..]. [continua]


Segnalazioni

Sottotitolo: Chi ha paura del cervello?

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Le Scienze news Calo senza precedenti dei ghiacci marini in Alaska

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salvo diversa indicazione Editor e publisher: PierLuigi Albini

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