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GARANZIA U35 ISMEA SU MUTUI AGRICOLI, AL VIA LE DOMANDE

GARANZIA U35 AL VIA: LIQUIDITÀ DELLE PMI IN DIFFICOLTÀ PER I RINCARI ENERGETICI GARANZIA ISMEA U35 SUI MUTUI AGRICOLI: AL VIA LE DOMANDE

Si rinnova la garanzia ISMEA sui mutui di PMI agricole: è, infatti, attivo il portale per la presentazione delle domande di nuova Garanzia ISMEA U35. Si tratta delle novità previste dal DL Aiuti (Articolo 20 DL 50/2022) in considerazione dei rincari energetici, nel rispetto dei limiti previsti dal Quadro Temporaneo UE per gli aiuti di Stato concessi per la guerra e la crisi energetica.

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In cosa consistono le novità? U35 è rilasciata a fronte di finanziamenti bancari destinati alle PMI agricole e della pesca colpite dai rincari energetici, del carburante e delle materie prime. U35 copre al 100% le operazioni di credito di importo fino a 35mila euro e comunque entro il valore dei costi per l’energia, carburante e materie prime registrato nel 2021, della durata fino a 10 anni comprensivi di un periodo di preammortamento di almeno 24 mesi. U35 è gratuita e cumulabile con le altre garanzie rilasciate da ISMEA ed è automatica, ottenuta con le stesse modalità sperimentate per le operazioni L25 COVID. Funziona così: l’azienda che ha subito l’aumento di costi chiede un finanziamento alla banca. Questa dopo la conclusione positiva dell’istruttoria segnala a Ismea il finanziamento accordato. L’Ismea, dopo aver effettuato i controlli, attiva le garanzie U35 previste dell’ambito del Quadro temporaneo Ucraina. A questo punto l’impresa riceve il finanziamento con garanzia al 100%.

Controlli Icqrf: in calo dal 2019 i prodotti irregolari È stato pubblicato il Report 2021, riepilogo significativo delle attività svolte dal Dipartimento Icqrf nell’ambito delle filiere agroalimentari italiane. Come ogni anno il rapporto pone in evidenza anche l’importante attività di controllo svolta per il comparto dell’agricoltura biologica. Per l’agricoltura biologica nel 2021 l’Icqrf ha effettuato 6.097 controlli (4.574 ispettivi e 1.523 analitici), sottoponendo a verifica 3.355 operatori e 5.040 prodotti, controlli che si vanno ad aggiungere a quelli svolti dagli enti di certificazione riconosciuti e vigilati dal MIPAAF. L’attività di polizia giudiziaria dell’Ispettorato nel settore Bio per l’anno 2021 si è conclusa con 25 notizie di reato, 311 contestazioni amministrative, 143 diffide e 22 sequestri per un totale di 215.499 kg di prodotti a cui corrisponde un valore di 315.763 €. I controlli totali effettuati nel 2019 sono stati 6.689 (5.131 ispettivi e 1.558 analitici), mentre durante il 2020 sono stati 7.420 (+11% rispetto al 2019). Durante il 2020 i controlli sono aumentati a seguito della continua crescita del settore e del costante aumento delle vendite dei prodotti biologici. L’attività nel 2021 ha avuto necessariamente un rallentamento, anche a causa delle difficili condizioni operative. Dalla lettura del report si evince con chiarezza che i settori che presentano maggiori irregolarità sono il settore vitivinicolo, l’ortofrutticolo, il miele e gli oli e grassi con percentuali che oscillano tra l’8% e il 12% ogni anno.

Risorse genetiche vegetali: scadenza bando 30 settembre 2022 L’Operazione 10.2.1 “Sostegno per conservazione, uso e sviluppo sostenibili delle risorse genetiche vegetali” del PSR 2014-2020 si propone di sostenere e promuovere l’attività di recupero, caratterizzazione e conservazione ex situ delle risorse vegetali locali del Piemonte. La dotazione finanziaria è pari a € 335.134,23 ed il sostegno previsto per le attività progettuali è un contributo in conto capitale in base ai costi realmente sostenuti. Sono ammessi a partecipare al presente Bando Gruppi di cooperazione composti da organismi di ricerca; enti dell’UE; scuole agrarie e istituti superiori agrari; orti botanici; organizzazioni non governative; altri soggetti che riportino, tra gli scopi statutari, la conservazione ex situ o che abbiano maturato esperienza nella conservazione ex situ. Gli stessi soggetti possono presentare singolarmente domanda di sostegno.

Arriva la polizza multirischi dedicata agli agriturismi Dalla partnership tra Green Assicurazioni, la società di intermediazione assicurativa, e Terranostra, l’associazione nazionale per l’agriturismo, l’ambiente e il territorio di Coldiretti, nasce la polizza esclusiva riservata alle aziende agrituristiche associate a Coldiretti, Campagna Amica e Terranostra. Una gamma completa di coperture assicurative per avere la possibilità di scegliere, grazie ad un ampio ventaglio di proposte, la formula più adatta alle proprie esigenze e necessità tra quella Base, Estesa e Top. Le garanzie prestate e i valori assicurati sono fissi per ogni formula e variano in base a quella prescelta e al premio pagato. Una scelta sicura che copre i danni derivanti da Responsabilità Civile verso terzi, compresa l’attività di ristorazione, Incendio, Furto e altri eventi. La polizza ti permette di proteggere la tua attività dai rischi del settore. Ottieni copertura da danni diretti e indiretti ai beni. Affronti serenamente anche la richiesta di risarcimento danni da terzi. La giusta protezione per gli imprenditori con attività agrituristica comprensiva di ristorazione, per proteggere i beni e l’attività gestita con facilità e completezza. Premi di polizza altamente competitivi rispetto ad analoghe coperture assicurative multirischio sul mercato. Per ricevere maggiori informazioni puoi contattare convenzioni@greensrl.com

POPILLIA JAPONICA: AVVIATO IL PIANO DI CONTROLLO 2022

Aperto il bando 2022 a sostegno delle aziende vivaistiche piemontesi che intendono richiedere contributi per l’acquisto di reti anti insetto e dispositivi analoghi finalizzati a prevenire la diffusione di Popillia japonica N. e Anoplophora glabripennis. Il bando regionale sull’ Operazione 5.1.1 “Prevenzione dei danni da calamità naturali di tipo biotico” del Programma di sviluppo rurale 2021-2022 ha una dotazione finanziaria complessiva di 813mila euro. Il termine ultimo per la presentazione delle domande di contributo è il 2 settembre 2022. Il contributo all’80% è destinato agli agricoltori attivi su tutto il territorio piemontese, con priorità per chi svolge l’attività vivaistica ed opera in zone tampone e infestate dagli insetti definite dal Settore Fitosanitario della Regione Piemonte. A fine maggio il Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte in collaborazione con Ipla ha avviato il Piano di controllo 2022 che ha lo scopo di abbassare il livello della popolazione dell’insetto.

La Popillia japonica è un coleottero, originario del Giappone, che si sta diffondendo sul nostro territorio, e infesta foglie, fiori e frutti di diverse varietà di piante. In particolare in questo periodo gli esemplari adulti iniziano a emergere dai prati e attaccano le piante. Dal 2014 il Settore Fitosanitario della Regione Piemonte, in collaborazione con Ipla, interviene con un costante monitoraggio del territorio e azioni concrete, concordate a livello nazionale e in raccordo con la Regione Lombardia: da maggio è operativo il Piano di controllo 2022, attivato dal Settore Fitosanitario e servizi tecnico-scientifici della Regione Piemonte in collaborazione con IPLA che ha lo scopo di abbassare il livello della popolazione dell’insetto e di contenerne la diffusione. Sono state posizionate 3000 trappole “attract and kill” con forma a ombrello con una rete impregnata di insetticida che attirano il coleottero con esche specifiche e lo eliminano. Le trappole hanno un cartello informativo ed è importante non spostarle o distruggerle. In alcune aree sono presenti trappole per il monitoraggio settimanale per valutare la popolazione del coleottero. Sono anche iniziati i monitoraggi nella zona cuscinetto dove l’insetto non è ancora stato segnalato. Uffici Coldiretti Alessandria a disposizione per informazioni.

COSA FACCIO SE LA TROVO? In giardini, orti e frutteti è bene evitare un uso ripetuto di insetticidi chimici, visto l’impatto negativo ambientale e tossicologico in genere associato a queste molecole. Inoltre, eliminando spesso i limitatori naturali presenti, hanno effetti collaterali indesiderati: i piretroidi, ad esempio, se ripetuti possono favorire gli attacchi di ragnetto rosso o di altri fitofagi secondari. Contro le larve che vivono in tappeti erbosi è riconosciuta l’efficacia di formulati a base di nematodi entomopatogeni della specie Heterorhabditis bacteriophora Formulati: Nematop (Biogard-CBC), Larvanem (Koppert), Nemax H (Serbios), Nemopak H (Bioplanet). Occorre accertarsi che i prodotti siano stati conservati in frigorifero dal rivenditore e vanno conservati in frigorifero (non in congelatore) fino alla distribuzione. Quando: questi prodotti, assolutamente innocui per l’uomo e gli animali, possono essere distribuiti sulla superficie dei tappeti erbosi (previo sfalcio e irrigazione) da fine agosto a metà settembre (periodo in cui le larve sono più sensibili e sono localizzate a pochi centimetri di profondità). Vanno distribuiti in soluzione acquosa, a cui va fatta seguire una ulteriore bagnatura.

ANCHE PER GLI ALLEVATORI CHE PRODUCONO MANGIMI MEDICATI PER AUTOCONSUMO UTILIZZANDO MEDICINALI VETERINARI

MANGIMI MEDICATI: NOTA DEL MINISTERO DELLA SALUTE CON PRESCRIZIONI REGOLAMENTO

Il Ministero della Salute ha fornito chiarimenti in merito all’applicazione del Regolamento (UE) 4/2019 relativo alla fabbricazione, all’immissione sul mercato e all’utilizzo di mangimi medicati. Dal 28 gennaio scorso, infatti, è direttamente applicabile il Regolamento (UE) 4/2019 sui mangimi medicati e la normativa nazionale, dove incompatibile, va già disapplicata, mentre le disposizioni nazionali compatibili con le prescrizioni del Regolamento restano vigenti e necessitano di una specifica abrogazione. Il Ministero della Salute, nelle more dell’approvazione dei Decreti Legislativi a recepimento dello stesso Regolamento (UE) 4/2019, ha fornito agli operatori le seguenti indicazioni:

• PROCEDURE PER L’AUTOCERTIFICAZIONE E IL RICONOSCIMENTO DEGLI OPERATORI DEL SETTORE DEI MANGIMI MEDICATI (OSMM) Devono essere riconosciuti anche gli allevatori che producono mangimi medicati per autoconsumo utilizzando medicinali veterinari. Sono esclusi, invece, gli allevatori che acquistano, stoccano e usano mangimi medicati presso la propria azienda. Gli OSMM già autorizzati potranno continuare la loro attività se, entro il 28 luglio 2022, presenteranno una dichiarazione alla ASL in cui autocertificano la loro conformità ai requisiti previsti dal regolamento (art.15). Per quanto riguarda i nuovi riconoscimenti, il Ministero ritiene opportuno che fin da adesso le Regioni e Province autonome siano individuate come autorità competenti per il riconoscimento. Gli elenchi degli OSMM sono già stati pubblicati sul sito della Ricetta Elettronica Veterinaria (Rev) che origina dal Sistema informativo SINVSA (Sistema Informativo Nazionale Veterinario per la Sicurezza Alimentare). Il SINVSA verrà, a breve, modificato per permettere di inserire le nuove attività previste dal regolamento (trasporto, deposito/stoccaggio, vendita al dettaglio, somministrazione ad animali da pelliccia, distributori e miscelatori mobili). • REQUISITI Decadono gli obblighi previsti dalla norma nazionale, ad esempio i requisiti del personale (c.d laureato responsabile), le frequenze minime di campionamento richieste in autocontrollo, i requisiti relativi alle registrazioni della produzione, l’etichettatura dei Medicati e dei prodotti intermedi. In proposito, il Ministero si riserva di fornire indicazioni più dettagliate.

PRESCRIZIONE DI MANGIMI MEDICATI E PRODOTTI INTERMEDI La prescrizione dei mangimi medicati e dei prodotti intermedi avviene attraverso il sistema REV, sia per l’acquisto che per l’autoproduzione aziendale. Il sistema, fermo restando la validità della REV di 5 gg (medicati con antimicrobici) o 3 settimane (animali DPA), è stato modificato per permettere il ritiro frazionato (consegna multipla) del mangime medicato prescritto. Il ritiro frazionato del mangime medicato prescritto, utile in caso di grandi quantità, è ammesso fino a 14 giorni dal primo ritiro se il mangime medicato contiene antibiotici e fino a 30 giorni negli altri casi. Si sta verificando come permettere la produzione di mangime medicato per autoconsumo e l’acquisto del medicinale veterinario da parte dell’allevatore con un’unica prescrizione unificata. Per produzione per autoconsumo aziendale si intende anche la fornitura a diversi allevamenti non contigui, ma aventi identico proprietario, di mangimi medicati preparati presso uno di tali allevamenti autorizzato alla produzione di mangimi medicati per autoconsumo. A differenza da quanto avviene per i medicinali veterinari, la somministrazione di un medicato che contiene antimicrobici a scopo profilattico è sempre vietata. Pertanto, anche qualora sia strettamente necessario, la somministrazione di un antimicrobico a scopo profilattico non potrà mai avvenire attraverso il mangime medicato.

• SISTEMA DI FARMACOVIGILANZA E RACCOLTA DATI SUL CONSUMO DI MEDICINALI VETERINARI Verranno effettuati utilizzando la modulistica e le procedure già in essere per i medicinali veterinari.

INCENDI BOSCHIVI

In Piemonte massima pericolosità dal 21 luglio al 31 dicembre 2022. Con lo stato di massimo rischio la combustione di residui vegetali agricoli e forestali è sempre vietata.

RISTRUTTURAZIONE VIGNETI: PROROGA DOMANDE A SALDO

SPUMANTI: DEROGA SU CONFEZIONE

Una nota della Regione Piemonte, a seguito delle disposizioni AGEA, conferma la possibilità di proroga per le domande di saldo campagne 2018/19 e 2019/20 con anticipo già erogato al 20 giugno 2022, fino al prossimo 31 dicembre. La proroga sarà resa automatica per tutti coloro che non hanno presentato la domanda di saldo entro la data dell’originale scadenza dello scorso 20 giugno 2022. Si ricorda che l’inosservanza rispetto i tempi della domanda di saldo comporta la decadenza della domanda di contributo con il conseguente mancato pagamento e l’applicazione del regime sanzionatorio.

Nelle more dell’uscita dell’atteso decreto sull’etichettatura, che dovrà recepire i dettami del Regolamento UE 33/2019, il Ministero ha emanato una circolare di chiarimento in merito alla possibilità di applicare la deroga prevista dalle norme comunitarie per l’etichettatura e la presentazione dei prodotti vitivinicoli ai fini dell’esportazione e la commercializzazione su aeromobili. La deroga riguarda in particolare gli spumanti: se esportati in Paesi Terzi, qualora non sia espressamente richiesto, o se serviti su aerei, possono presentarsi in confezioni prive della cosiddetta “lamina” che copre interamente il tappo a fungo.

CAMPAGNE INFORMATIVE E DI COMUNICAZIONE: ENTRO L’8 SETTEMBRE 2022

Vanno presentati entro le ore 12 dell’8 settembre 2022 i progetti del settore vitivinicolo che beneficiano dei contributi previsti dal decreto del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali del 23 marzo 2022, n. 138367, «Interventi per la filiera vitivinicola ai sensi dell’articolo 1, comma 128, della legge 30 dicembre 2020, n. 178 che istituisce il ‘Fondo per lo sviluppo e il sostegno delle filiere agricole, della pesca e dell’acquacoltura’». Il decreto direttoriale del 7 luglio indica le modalità per accedere agli aiuti per le iniziative finalizzate a sviluppare “azioni di informazione, formazione e promozione per migliorare la conoscenza, favorire la divulgazione e sostenere lo sviluppo dei prodotti vitivinicoli contraddistinti dal riconoscimento Ue”. I progetti devono sostenere e incrementare la commercializzazione dei vini fornendo un’adeguata informazione ai consumatori su regimi di qualità e consumo responsabile, e sviluppare la divulgazione su proprietà, caratteristiche e qualità dei vini. I finanziamenti sono concessi a campagne di informazione, in particolare sui sistemi delle denominazioni di origine e delle indicazioni geografiche, azioni di divulgazione, informazione e formazione rivolte ad operatori del settore della distribuzione e del canale HO.RE. CA.; formazione professionale presso le scuole alberghiere; azioni in materia di promozione e pubblicità veicolate attraverso i principali mezzi di comunicazione tradizionale e i canali digitali, partecipazioni a fiere ed esposizioni. Il contributo non può superare il 90% delle spese ammissibili. Il decreto precisa che i progetti devono avere un importo minimo di 100.000 euro, mentre il contributo massimo è di 500.000 euro. I progetti devono essere completati entro il 31 luglio 2023. L’aiuto può essere erogato in una unica soluzione oppure in un anticipo pari al 50% del contributo concesso, previa presentazione domanda di pagamento in anticipo, corredata da fideiussione bancaria o assicurativa, mentre il restante 50% è concesso a conclusione delle attività e deve essere corredato dalla rendicontazione delle spese. I soggetti interessati possono recarsi presso gli uffici della Coldiretti per informazioni e supporto per la presentazione delle iniziative.

TERRE DEL GIAROLO: ACCOLTA LA CANDIDATURA PROMOSSA DALLA REGIONE

80 MILIONI ALLA ZOOTECNIA: PRIME INDICAZIONI DA AGEA

Terre del Giarolo è una delle due nuove aree interne piemontesi: il Ministero della Coesione territoriale ha dato il proprio via libera alla candidatura presentata dalla Regione. Insieme all’Area interna della Valsesia, si aggiungerà alle altre quattro già riconosciute sul territorio del Piemonte: Valli Maira e Grana, Valli dell’Ossola, Valle Bormida e Valli di Lanzo. Un traguardo importante che grazie a un primo stanziamento di 8 milioni di euro (quattro da parte del Governo e altri 4 dalla Regione attraverso il Fondo europeo di sviluppo regionale) consentirà di mettere in campo interventi di digitalizzazione ed efficientamento energetico, ma anche progetti su cultura, sanità, istruzione e trasporti per una comunità che coinvolge 29 Comuni: Albera ligure, Alolasca, Berzano di Tortona, Borghetto di Borbera, Brignano-Frascata, Cabella Ligure, Cantalupo Ligure, Carrega Ligure, Casasco, Castellania Coppi, Costa Vescovato, Dernice, Fabbrica Curone, Garbagna, Gremiasco, Grondona, Momperone, Mongiardino Ligure, Monleale, Montacuto, Montegioco, Montemarzino, Pozzol Groppo, Roccaforte ligure, Rocchetta ligure, San Sebastiano Curone, Stazzano, Vignole Borbera, Volpeglino.

A queste risorse potranno in futuro aggiungersi anche altri fondi del Fondo sociale europeo e del Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale.

AGEA ha fornito le prime indicazioni operative, propedeutiche alla presentazioni delle domande di aiuto previste dal Decreto che ha stanziato 80 milioni di euro a sostegno delle filiere zootecniche (suinicola, ovicaprina, cunicola, avicola, bovini da carne). Nelle indicazioni si specifica che: • gli aiuti dovranno essere concessi entro il 31/12/2022 (come previsto già dal Decreto), pertanto le domande saranno precompilate sulla base dei dati messi a disposizione dalla BDN (anagrafe zootecnica). • la stessa AGEA, al massimo entro il 1° settembre 2022, dovrà ottenere lo scarico dalla BDN dei dati necessari a precompilare le domande. Pertanto, per evitare spiacevoli inconvenienti, si raccomanda agli allevatori di verificare la correttezza dei dati del proprio allevamento presenti in BDN, rettificando eventuali errori entro il 1°settembre 2022. In particolare: • nel caso di aiuti calcolati in base alla consistenza degli allevamenti, verificare la correttezza dei dati presenti in

BDN; • nel caso di aiuti calcolati in base ai capi macellati, verifica-

re che i propri macelli di riferimento registrino correttamente i dati delle macellazioni in BDN. Sempre AGEA segnala che, in base alle anticipazioni, i dati necessari a precompilare le domande potrebbero riguardare: • i suini nati, allevati e macellati in Italia nel periodo dal 1° marzo 2022 al 31 maggio 2022; • le scrofe allevate al 30 giugno 2022; • le pecore e le capre allevate nel periodo dal 1° aprile 2022 al 31 maggio 2022; • i conigli macellati nel periodo dal 1° aprile 2022 al 31 maggio 2022; • le galline ovaiole, i tacchini e i polli presenti in allevamento dell’ultimo ciclo utile al 30 aprile 2022; • I bovini di età inferiore agli 8 mesi, allevati da almeno 4 mesi e macellati in Italia nel periodo dal 1° aprile 2022 al 30 giugno 2022; • i bovini da carne (vitelloni e vacche) iscritti ai Libri Genealogici delle razze autoctone presenti in allevamento. Tutte le predette condizioni, inclusa l’iscrizione ai Libri Genealogici per i bovini da carne, sono oggetto di registrazione nella BDN.

La maturazione delle gemme

 Formazione gemme ibernanti  Perfetto agostamento  Equilibrio vegetativo  Equilibrio fisiologico  Accorciare ciclo fenologico

scheda vite n°69

La fenologia vegetale studia le fasi ricorrenti nel ciclo vitale delle piante (germogliamento, fioritura, maturazione dei frutti, caduta delle foglie, etc.) in relazione ai fattori ambientali, in particolare a quelli meteoclimatici (temperatura, umidità, radiazione, etc.). La conoscenza dei dati fenologici è importante per le diverse pratiche agricole, in quanto alcuni interventi (trattamenti fitosanitari, concimazioni, potature verdi, etc.) per essere pienamente efficaci, debbono essere effettuati (o evitati) in corrispondenza di specifiche fasi di sviluppo della vite. Le viti, da parte loro, mostrano poi differenti sensibilità agli agenti esterni (gelate, ondate di caldo, grandine, attacchi di insetti, di funghi, etc.) in relazione alle fasi fenologiche durante il quale l'evento si verifica. Un momento di sviluppo delle viti molto importante ma spesso non tenuto nel dovuto conto, è quello nel quale le gemme maturano e si preparano alla produzione dell’anno successivo. Da germoglio erbaceo a tralcio maturo

Ogni anno a partire dal germogliamento e nel corso della prima metà dell’estate, il germoglio erbaceo completa il suo sviluppo. Dal momento in cui viene raggiunta la corretta dimensione della chioma, in relazione allo sviluppo radicale e alle riserve accumulate e/o alla disponibilità di elementi nutrizionali, si avvia la fase definita di maturazione o d’agostamento. Da questa fase avvengono trasformazioni tramite le quali si accumulano le risorse necessarie per le attività fisiologiche della prossima primavera. La formazione del legno accelera e procede in misura evidente e attraverso i processi di suberificazione si forma la corteccia, meglio definita come ritidoma. Le gemme, ora in pre-dormienza, completano la loro formazione preparandosi alla quiescenza vera e propria. Il nuovo tralcio è quindi pronto ad affrontare l’inverno ed il lungo riposo.

Partire presto per accumulare tanto...

Nel corso della sua formazione, il germoglio si accresce con la formazione di internodi successivi. I primi internodi che si formano e che noi definiamo come “basali”, sono i più vecchi mentre identifichiamo come apicali quelli di recente costituzione. La lignificazione del tralcio avviene secondo questa scalarità e le parti distali del tralcio risultano sempre quelle di lignificazione più tardiva. I momenti in cui ciò accade non sono comunque sempre i medesimi e può accadere che, in relazione all’andamento climatico del periodo autunnale, il ciclo vegetativo si completi con diversi livelli di agostamento. Un prolungato rigoglio vegetativo nel mese di agosto induce la formazione di nuovi internodi e questo evento è certamente assai negativo in quanto la vite, nel momento in cui riprende l’attività vegetativa, non provvede adeguatamente alle operazioni di accumulo delle sostanze zuccherine e di riserva né nei grappoli, né nel legno e nelle gemme: nuovi tessuti differenziati non avranno così più il tempo sufficiente per completare la propria maturazione. Nel primo periodo della caduta foglie, si accumulano nei tralci sostanze di riserva utili alla schiusura delle gemme nella primavera successiva. Il primo sviluppo della vegetazione avverrà quindi prioritariamente grazie alle sostanze già disponibili nella pianta.

Imparare a riconoscere una buona maturazione del legno

Un semplice sistema per evidenziare un’avvenuta buona maturazione di legno e gemme, è quello di sezionare il tralcio in autunno per valutare la quantità di midollo che in caso di buon agostamento, è di dimensioni assai ridotte; altro metodo, unitamente al precedente, consiste nell’osservare la sezione di un tralcio a livello di un internodo: l’eventuale comparsa di piccole goccioline di linfa è segno inequivocabile di un arresto non ancora completato.

Netta separazione tra fasi le vegetative e di accumulo

Per una soddisfacente formazione del legno come presupposto imprescindibile per un ottimale ciclo vegetativo e produttivo nell’annata successiva, è quindi necessario che l’attività vegetativa debba essere ultimata prima delle fasi di accumulo e lignificazione in quanto la vite, dovendo modificare la propria fisiologia, non è nelle condizioni di assolvere correttamente due compiti tra loro contrapposti nello stesso momento. Il risultato sfavorevole non lo si noterebbe nella quantità dei grappoli presenti nella campagna seguente in quanto gli abbozzi dei grappoli nelle gemme si formano ad inizio estate, ma la loro perfetta riuscita dipenderà dall’andamento climatico dell’inverno che, se sfavorevole, potrebbe compromettere la schiusura di parte delle gemme. Presentandosi queste condizioni, i viticoltori potrebbero ridurre questo pericolo adottando specifiche tecniche di potatura: nel caso di piante particolarmente deboli, potrebbe essere indicata quella a speroni lunghi, in modo da eliminare le parti di tralcio meno lignificate privilegiando i primi internodi. Nella quasi totalità dei casi, invece, si potrebbe lasciare un’abbondanza di gemme con l’intento di selezionarle dopo il germogliamento, quando sarà possibile rilevare la presenza dei frutti.

SCATTATA LA RACCOLTA DEL POMODORO

LA SICCITÀ BRUCIA L’11% DELLA PRODUZIONE

Addio quest’anno a più di una bottiglia di passata di pomodoro su dieci con la siccità e le temperature roventi che hanno tagliato dell’11% il raccolto del pomodoro dal salsa destinato a polpe, passate, sughi e concentrato con una produzione nazionale stimata in calo, per un totale di 5,4 miliardi di chili. E’ quanto emerge dallo studio della Coldiretti presentato in occasione dell’avvio della raccolta del pomodoro. Un appuntamento che quest’anno parte in anticipo per le condizioni climatiche che hanno accelerato i processi di maturazione e messo a rischio le produzioni in campo. A livello nazionale il pomodoro per la salsa Made in Italy, per passate, pelati e concentrati è coltivato su circa 70mila ettari per una filiera dove operano 6500 imprese agricole, circa 90 imprese di trasformazione e impiega 10.000 addetti, per un fatturato di 3,7 miliardi di euro di cui più della metà realizzato grazie alle esportazioni all’estero in crescita del 5% nei primi quattro mesi del 2022 nonostante la guerra in Ucraina. L’Italia rappresenta il 15% del raccolto mondiale, è il primo produttore europeo di pomodoro davanti a Spagna e Portogallo e il secondo a livello globale subito dopo la California. A livello alessandrino sono oltre 2.300 gli ettari coltivati a pomodoro da industria, per una produzione totale di circa 1.700.000 quintali. La salsa Made in Italy è trainata dal successo della dieta Mediterranea nel mondo ma è minacciata dall’esplosione dei costi di produzione sulla scia delle speculazioni internazionali, dagli effetti del conflitto scatenato dai russi e delle tensioni internazionali sulle materie prime. Le aziende agricole italiane stanno lottando su tutti i fronti contro aumenti che vanno dal +170% dei concimi al +129% per il gasolio, il vetro costa oltre il 30% in più rispetto allo scorso anno, ma si registra un incremento del 15% per il tetrapack, del 35% per le etichette, del 45% per il cartone, del 60% per i barattoli di banda stagnata, fino ad arrivare al 70% per la plastica, secondo l’analisi Coldiretti. Rincarato anche il trasporto su gomma del 25% al quale si aggiunge la preoccupante situazione dei costi di container e noli marittimi, con aumenti che vanno dal 400% al 1000%. I rincari dell’energia hanno un impatto devastante sulla filiera, dal campo alla tavola. I consumi diretti per le aziende agricole includono i combustibili per trattori e i trasporti mentre fra i consumi indiretti ci sono quelli che derivano da fitosanitari, fertilizzanti e impiego di materiali come la plastica, vetro o tetrapack. Il comparto alimentare richiede invece ingenti quantità di energia, soprattutto calore ed elettricità, per i processi di produzione, trasformazione, conservazione dei prodotti, funzionamento delle macchine e climatizzazione degli ambienti produttivi e di lavoro. Uno scenario drammatico in cui si paga più la bottiglia che il pomodoro in essa contenuto: in una bottiglia di passata da 700 ml in vendita mediamente a 1,3 euro oltre la metà (53%) è il margine della distribuzione commerciale con le promozioni, il 18% sono i costi di produzione industriali, il 10% è il costo della bottiglia, l’8% è il valore riconosciuto al pomodoro, il 6% ai trasporti, il 3% al tappo e all’etichetta e il 2% per la pubblicità. Una situazione in linea in realtà con molti altri prodotti poiché in media per ogni euro speso dai consumatori in prodotti alimentari freschi e trasformati appena 15 centesimi vanno in media agli agricoltori ma se si considerano i soli prodotti trasformati la remunerazione nelle campagne scende addirittura ad appena 6 centesimi, secondo un’analisi Coldiretti su dati Ismea. Nel carrello della spesa degli italiani fra le conserve di pomodoro si trovano al primo posto le passate seguite dalla polpa, pelati e pomodorini e da ultimo i concentrati, per una media di 20 chili a famiglia.

IMPORTANTI NOVITÀ ENTRATE IN VIGORE DALLO SCORSO 1° LUGLIO

ABOLIZIONE ESTEROMETRO ED EMISSIONE DI FATTURE ELETTRONICHE CON L’ESTERO

Per effetto dell’abolizione del cosiddetto Esterometro dallo scorso 1° luglio 2022 è obbligatorio trasmettere all’Agenzia delle Entrate i dati relativi alle cessioni di beni e alle prestazioni di servizi effettuate e ricevute verso e da soggetti non stabiliti nel territorio dello Stato, salvo quelle per le quali è stata emessa una bolletta doganale e quelle per le quali siano state emesse o ricevute fatture elettroniche. Per le operazioni in esame tutti i soggetti interessati dovranno pertanto trasmettere all’Agenzia delle Entrate i relativi dati utilizzando le stesse modalità tecniche attualmente previste per la fatturazione elettronica in Italia. Pertanto, con il nuovo obbligo occorrerà rispettare le regole tipiche della fattura elettronica. Ecco una sintesi.

Per le operazioni attive (vendite): la trasmissione telematica dei dati deve avvenire entro i termini di emissione delle fatture ordinarie o dei documenti che ne certificano i corrispettivi ossia entro 12 giorni dalla data di effettuazione dell’operazione oppure entro il giorno 15 del mese successivo in caso di fattura differita; si dovrà quindi generare un documento elettronico di “tipo documento” TD01, valorizzando il campo codice destinatario con “XXXXXXX” salvo che il destinatario sia in possesso di un proprio codice destinatario o di un indirizzo Pec. Nel caso in cui il cliente estero non sia dotato di codice fiscale italiano e, quindi, non possa accedere ai servizio online dell’Agenzia delle Entrate, diventa indispensabile inviargli una copia analogica e, se possibile, anche il duplicato elettronico della fattura emessa. Quest’ultimo, infatti, essendo un duplicato informatico, ha la stessa validità giuridica di conformità rispetto all’originale.

Per le operazioni passive (acquisti): la trasmissione telematica dei dati riferiti ai documenti ricevuti dovrà avvenire entro il 15° giorno del mese successivo al giorno in cui si è ricevuto il documento oppure al giorno di effettuazione dell’operazione.

Pertanto, una volta ricevuta la fattura in modalità analogica dai fornitori esteri, il cliente italiano dovrà emettere l’integrazione o l’autofattura generando un documento elettronico del seguente tipo: TD17 per l’integrazione/ autofattura per acquisto servizi dall’estero. Si tratta di reverse charge esterno dove il fornitore dei servizi è un soggetto estero residente in UE o extra UE e l’acquirente è un soggetto che risiede nel territorio italiano. Il prestatore estero emette una fattura (anche nel formato analogico) che riporta solo l’imponibile (non l’IVA in quanto imponibile in Italia). Quando il soggetto italiano riceve questo documento contabile dovrà optare per integrare la fattura ricevuta con l’indicazione dell’imponibile, dell’aliquota IVA, dell’importo dell’IVA e il totale della fattura, se il fornitore dei servizi appartiene ad un paese UE; è quindi l’acquirente italiano che deve assolvere al conteggio dell’IVA, contabilizzando il relativo valore sia nel registro vendite che acquisti.

Se il fornitore è di un paese extra-UE bisogna emettere una autofattura elettronica con l’integrazione dell’imposta. Anche questo documento deve essere registrato negli acquisti e nelle vendite IVA.

Documento elettronico TD18 per l’integrazione per acquisto di beni intracomunitari: in questo caso, sempre di reverse charge esterno , l’acquirente italiano deve procedere all’ integrazione della fattura ricevuta dal venditore estero tramite un’annotazione che dichiari l’imponibile, l’aliquota IVA, l’importo dell’IVA e il totale della fattura. Il codice TD18 deve essere utilizzato anche nel caso di acquisti intracomunitari di beni in un deposito IVA.

Documento elettronico TD19 per l’integrazione/autofattura per acquisto di beni art. 17, comma 2 del D.P.R. n. 633/1972 (si tratta di operazioni compiute con un soggetto estero privo di stabile organizzazione in Italia): anche in questo caso il soggetto italiano deve applicare il reverse charge sulla fattura, emettendo un’autofattura, se il venditore è extracomunitario, o un’integrazione alla fattura ricevuta, se il venditore è comunitario.

TRA I DIFFERIMENTI ANCHE LA DICHIARAZIONE DELL’IMPOSTA DI SOGGIORNO DL SEMPLIFICAZIONI: TANTE PROROGHE PREVISTE

Il Decreto Semplificazioni (DL 73/2022), pubblicato in Gazzetta Ufficiale il 21 giugno scorso, ha introdotto diversi differimenti di importanti ed imminenti scadenze.

Imposta di soggiorno È stato confermato il differimento al 30 settembre 2022 (in luogo del 30 giugno 2022) del termine di presentazione della Dichiarazione relativa all’imposta di soggiorno per le strutture ricettive, inclusi gli agriturismi.

Autodichiarazione aiuti di Stato Con provvedimento del Direttore dell’Agenzia delle Entrate è stato prorogato al 30 novembre 2022 (prima 30 giugno 2022) il termine di presentazione di un’autodichiarazione degli aiuti di Stato ottenuti. I contribuenti che hanno beneficiato di aiuti di Stato, di natura fiscale e non fiscale, erariale ed extraerariale, previsti ai sensi della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 e successive modifiche (cosiddetto Quadro temporaneo degli aiuti volti a sostenere l’economia conseguente all’emergenza epidemiologica da Covid-19), sono tenuti a presentare apposita dichiarazione, per consentire alla Pubblica Amministrazione di aggiornare un Registro nazionale degli aiuti di Stato.

Dichiarazione IMU Prorogato al 31 dicembre 2022 anche il termine di presentazione della dichiarazione IMU per il periodo d’imposta 2021, al posto della precedente scadenza del 30 giugno 2022.

Velocizzazione rimborsi agli eredi Il Decreto ha previsto che (tutti) i rimborsi fiscali di competenza dell’Agenzia delle Entrate spettanti al defunto sono erogati, salvo diversa comunicazione degli interessati (le cui modalità di trasmissione saranno definite con prossimo provvedimento), ai chiamati all’eredità, come indicati nella Dichiarazione di successione da cui risulti che l’eredità è devoluta per legge, per l’importo corrispondente alla rispettiva quota ereditaria. Chi non accetterà il rimborso fiscale potrà riversare l’importo erogato all’Agenzia delle Entrate.

Estensione termine registrazione atti Viene esteso a 30 giorni (in luogo dei 20 precedenti) il termine per la richiesta di registrazione, in termine fisso, di tutti gli atti formati in Italia (ad esempio un comodato immobiliare concluso in forma scritta), e non solo, ad esempio, per le locazioni e gli affitti immobiliari, come già avveniva in precedenza. Lo stesso termine deve essere rispettato anche per la denuncia di eventi successivi (avveramento condizione sospensiva, esecuzione dell’atto prima dell’avveramento della condizione, proroga, ecc.). La registrazione deve essere richiesta entro 60 giorni se l’atto è stato formato all’estero.

Scadenza 730/2022

Il termine è il 30 settembre. L’ultima data disponibile è il 30 novembre con il Modello Redditi.

Offrono un’ampia gamma di proposte per l’attività e il benessere di bambini e ragazzi

FATTORIE DIDATTICHE: DOPO IL MARE VINCONO LE AGRICOLONIE, TRA SPAZI APERTI E NATURA

Tra chi non ha altre opportunità essendo ancora impegnato con il lavoro e chi punta al recupero della socialità per i più piccoli, che hanno sofferto di più le restrizioni di due anni di pandemia, la risposta si chiama agricolonie. Si tratta dell’attività svolta dai campi estivi organizzati nelle fattorie didattiche che offrono un’ampia gamma di proposte per l’attività e il benessere di bambini e ragazzi. Se il mare resta la soluzione più gettonata dalle famiglie, al secondo posto ci sono proprio le agricolonie, i centri estivi in campagna, che battono montagna e città. Si tratta di una realtà che proprio la pandemia ha fatto esplodere insieme al bisogno di libertà e sicurezza degli italiani che vanno alla ricerca di spazi aperti e contatto con la natura. Nelle circa tremila fattorie didattiche presenti sul territorio nazionale, oltre 200 in Piemonte e circa 60 in provincia di Alessandria accreditate dalla Regione si impara “facendo”, attraverso attività pratiche ed esperienze dirette come seminare, raccogliere, trasformare, manipolare e creare. “Le attività proposte dalle aziende sono moltissime, si va dal laboratorio del bio pittore per dipingere

Prosegue il lavoro realizzato durante la scuola con il progetto Educazione alla Campagna Amica

QUESTO SERVIZIO È DISPONIBILE PRESSO

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con i colori estratti da foglie, fiori e ortaggi a quello dei baby chef dove imparare a cucinare risparmiando fino a quello dei più esperti dove allenare i sensi dell’olfatto, del gusto, del tatto e della vista ed imparare a riconoscere le piante aromatiche o assaporare i diversi tipi di miele”, ha affermato il Presidente Coldiretti Alessandria Mauro Bianco. Le fattorie didattiche di Coldiretti, in collaborazione con gli enti locali e le altre autorità territoriali coinvolte, possono inoltre rappresentare un valido supporto alle politiche di sostegno dei bambini e delle loro famiglie, dando spazi alla didattica innovativa in campagna, con l’offerta di attività anche per i disabili.

Un’opportunità preziosa per integrare i servizi educativi per l’infanzia in una situazione che vede oggi in Italia escluse 3 famiglie su 4 (75%) da questo tipo di possibilità. Nelle agricolonie prosegue il lavoro portato avanti durante la scuola con il progetto Educazione alla Campagna Amica di Donne Impresa Coldiretti che ha coinvolto negli ultimi venti anni circa 10 milioni di

bambini, praticamente mezzo milione all’anno, di cui il 70% nella fascia d’età compresa fra i 4 e gli 11 anni, dalla scuola materna alla primaria e il 30% studenti più grandi medie e superiori. Sul territorio alessandrino durante l’anno scolastico appena concluso sono stati coinvolti oltre 1.000 bambini delle scuole primarie per circa cinquanta classi. “Coldiretti mette a disposizione la sua rete di fattorie didattiche, la propria esperienza, le proprie competenze in ambito educativo e didattico e i propri spazi e aule all’aperto per offrire sostegno ai genitori e ai bambini - ha aggiunto il Direttore Coldiretti Alessandria Roberto Bianco -. In un periodo di svolta

come quello che stiamo vivendo, si afferma sempre più il ruolo strategico dell’agricoltura per l’economia e la società. Nei prodotti e nei servizi offerti non c’è solo il loro valore intrinseco, ma anche un bene comune per la collettività fatto di tutela ambientale, di difesa della salute, di qualità della vita e di valorizzazione della persona”. Le Fattorie Didattiche dalla provincia di Alessandria sono on line nella seziona “Diamo spazio ai bambini” al seguente indirizzo https://donneimpresa.coldiretti.it

Le foto sono state scattate durante i campi estivi organizzati da Stefania Grandinetti a Cascina “Le Piagge”, Agriturismo di Campagna Amica e fattoria didattica, a Ponzone. Al termine di ogni settimana di Summer Camp, i bambini tornano con una valigia piena di amicizie, emozioni, condivisione di esperienze indimenticabili e soprattutto un rapporto più intimo con la natura!

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