RICERCA SULLE SALE D’ATTESA NELL’AMBITO SANITARIO Alessia Concato
Corso di CONTEMPORARY INTERIORS Docenti: Fulvio Irace - Maria Manuela Leoni A.A. 2016/2017
INDICE Introduzione Sale d’attesa dedicate ai più piccoli (p. 4-11) _Reparto Odontoiatrico, Stephen Smit (Royal Hospital, Londra) _Matsumoto Clinica Pediatrica dentale, Studio Naoki Terada (Nerima, Tokyo) _Sheffield Children’s Hospital, Morag Myerscough (Inghilterra)
Sale d’attesa: come sentirsi a casa (p. 12-19) _’A Warm Clinic’ Progetto per uno studio odontoiatrico, Studio Rigi (Tianjin, Cina) _Dental Clinic, Tato Architecs (Kobe, Japan) _Dental Clinic, Architetto Germain Canon e Li Mengshu (Taiwan, Cina)
Sale d’attesa e i pattern per creare nuovi interni (p. 20-29) _G Clinic 7f, Studio KORI e Arimoto Yushiro (Tokyo, Giappone) _Dental Clinic, Ren Pepe Arquitetos ( Porto, Portogallo) _Dental Clinic, MMVA Arquitetos ( Torres Vedras, Portogallo) _Carema Healthcare Centre, Studio TAF (Stoccolma, Svezia)
Sale d’attesa ma non nell’aspetto (p. 30-39) _The Dean Street Express, Studio Penson (Soho, Londra) _Dental Clinic, Studio MG2 ( Nashville, Tennessee) _Sexual Health Clinic, Studio Urban Salon (Londra) _Clinica Odontoiatrica, Studio Prototype (Gheldria, Olanda)
Sale d’attesa e utilizzo dei materiali (p. 40-49) _Clinica Cardiologica, Studio Dost (Zurigo, Svizzera) _Whitw Space- Clinica Ortodontoiatrica, Studio Bureauhub (Catania, Sicilia) _ORL clinic,Mal Vi Architecs (Thessaloniki, Greece) _Dental Clinic, Studio Hago (Malaga Spagna)
Sale d’attesa come migliorarle (p. 50-59) _Progetto di un sistema di Infografica Ospedaliera nelle sale d’attesa del Pronto Soccorso, Studio Pearsonlloyd (Londra) _ReDesign delle sale d’attesa ospedaliere, Studio Fuelfor _Kit di sopravvivenza per la sala d’attesa, Philip Luschen _Pick, kit for children, Ido Abulafia
Conclusioni Bibliografia e Sitografia
Introduzione In questa ricerca vengono analizzati quei luoghi, ovvero le sale d’attesa, che spesso figure professionali come architetti e designers non prendono in considerazione dal punto di vista della pregettazione e di cura dei dettagli. Spesso le sale di attesa soprattutto negli studi medici, vengono trascurate o lasciate in secondo piano, tendendo a dare più spazio e visibilità all’ufficio del singolo professionista. In realtà soprattutto in alcuni campi (come quello medico) questo spazio ha un ruolo importante non tanto per il fatto di rappresentare lo stile (questo è molto più importante nei lavori creativi) quanto quello di contribuire dal punto di vista psicologico alla serenità del cliente e a farlo sentire a proprio agio, specie se si tratta di luogo dove si attende una visita o un piccolo intervento. La volontà di indagare proprio sulle sale d’attesa mediche nasce dal fatto che in esse troviamo una componente psicologica ed emotiva molto più forte rispetto a tutte le altre. Punto critico comune alle aree d’attesa di qualunque genere è ad esempio il fatto che troviamo una costrizione quasi fisica a dover interagire con l’altra persona nella stessa stanza. La disposizione delle sedie consentirebbe il potersi guardare, parlare, incrociare eppure molti preferiscono accavallare le gambe, stringersi nei propri cappotti, rovistare nelle proprie borse per trovare lo smartphone o addentrarsi nel mucchio delle riviste per sfogliarle senza attenzione piuttosto che condividere il proprio tempo con l’altro che fisicamente è nello stesso spazio; piuttosto che aprirsi alla possibilità di stare con l’altro senza dover fare nulla, senza anticipare l’idea di dover fare per forza qualche cosa o intraprendere conversazioni. Probabilmente questa scarsa apertura nei confronti di chi è seduto al nostro fianco è aumentata da un ambiente poco favorevole a questo tipo di approccio; non solo dal punto di vista del layout dell’arredamento ma anche dalla scelta di forme, colori, tipologia di illluminazione, che molto spesso non mette a proprio agio colui che attende, magari un visita importante, ed è già agitato per conto suo.
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Pensando ad esempio ai famigliari e i pazienti in cura presso il Pronto Soccorso, l'esperienza in sala d'attesa assume una particolare valenza emotiva determinata dalla preoccupazione per la propria salute o quella di una persona cara. L'attesa può essere aggravata ed influenzata da numerosi fattori, in generale le attese in solitudine e prive di informazioni sono meno tollerate rispetto a quelle trascorse in gruppo, lo stesso vale per le attese percepite dall'utente come ingiuste. Molti studi sottolineano come l'esperienza dell'attesa sia fortemente condizionata dai rapporti comunicativi che si instaurano tra i diversi soggetti, ma anche da stimoli esterni e da esperienze pregresse. Anche l'ambiente fisico è un fattore determinante che influenza il modo di vivere l'esperienza d'attesa in Pronto Soccorso. Coloro che si trovano ad attendere un quest'area devono confrontarsi con la propria ansia circa le possibili cause del malessere o quello che gli accadrà. Aggravano, inoltre, l'ansia percepita la mancanza di privacy, l'affollamento e la perdita di controllo sulla propria situazione di salute. Molto spesso lo spazio dedicato all'area di attesa è spoglio e anonimo, lo spazio dovrebbe invece, configurarsi come un luogo semiprivato così da mettere a proprio agio il paziente. La finitura delle pareti e la scelta degli arredi deve rispondere certamente a obiettivi funzionali (come esigenze igieniche e facilità di manutenzione), è altrettanto vero però che i colori, i materiali e le finiture di questi luoghi incidono in modo significativo sullo stato d’animo dei pazienti e quindi, in misura variabile, sulla qualità della loro degenza e sulle possibilità di guarigione. Un buon design di questi ambienti dovrebbe essere guidato non solo da esigenze pratiche, ma anche e soprattutto dalla volontà di ottimizzare lo stato emozionale delle persone, e seguire non solo principi estetici astratti, ma delle logiche di comunicazione, basate su competenze rigorose relative alla percezione. L’essere umano vive quotidianamente avvolto dalle emozioni, come corredo imprescindibile della sua personalità. L’emozione è un complesso di modificazioni fisiologiche, cognitive e comportamentali in risposta ad uno stimolo che viene considerato importante per chi lo percepisce.
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Le emozioni sono un processo multicomponenziale di interazione con l’ambiente. All’origine di ogni emozione c’è un’antecedente sia soggettivo che oggettivo, dipendente da ciò che accade nella relazione e dalla nostra percezione. Le emozioni sono conseguenze di squilibri, consistono dunque, nel continuo monitoraggio di noi stessi e dell’ambiente, processo teso a valutare se le situazioni sono in linea con i nostri scopi. L’espressione relazione interpersonale, si riferisce al rapporto che intercorre tra due o più individui. Le relazioni sociali hanno luogo in ogni contesto umano: dai rapporti di amicizia, alla famiglia a qualsiasi forma di aggregazione umana. Le relazioni non si stabiliscono solo con le persone ma anche con gli oggetti e gli ambienti. L’uomo entrando in relazione modifica l’ambiente e l’ambiente modifica l’uomo in un interscambio sottile e impalpabile di emozioni e sensazioni che determinano conseguenti comportamenti. Dal latino, communico=mettere in comune, far partecipe, nella sua prima definizione, è l’insieme dei fenomeni che comportano la distribuzione delle informazioni. La comunicazione è intesa come sensibilizzazione. Attraverso la comunicazione si crea un ponte tra sè e l’altro, tra sè e l’ambiente. Comunicando si mettono a fuoco i propri stati emozionali, riuscendo a leggere la realtà e l’ambiente stesso secondo specifici ed individuali vissuti. Nella sala d’attesa bisognerebbe puntere ad ottenere il benessere del paziente che è ottenuto appunto dall’attenzione verso le emozioni che esso prova entrando in un ambiente, il tipo di relazione che si instaura con quest’ultimo e con gli altri pazienti e e la comunicazione delle informazioni su come vivere l’ambiente (almeno in alcune situazioni come ad esempio gli ospedali).
Ecco allora la decisione di indagare su come architetti e designers abbiano risolto i diversi problemi che si creano abitualmente nelle sale d’attesa, facendo leva su differenti fattori come materiali, colori, ricreando all’interno di queste aree contesti casalinghi che trasmettessero calore e tranquillità, o favorendo un’interazione più positiva con l’ambiente stesso.
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Sale d’attesa dedicate ai piÚ piccoli
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Negli esempi successivamente riportati vediamo come alcuni designer hanno risposto alla volontà di creare ambienti medici o ospedialieri per i più piccoli. Vedremo come nonstante quasi tutte le soluzioni per queste sale d’attesa siamo molto colorate e giocose queste ultime non risultano mai essere pacchiane e caotiche, ma riescano sempre, attraverso la giustapposizione di materiali e colori, a ricreare ambienti tranquilli e rilassanti. Nelle sale d’attesa per bambini infatti è importante che il piccolo paziente viva il pre-visita in maniera serena e rilassata, sia per una questione fisiologica (essere a proprio agio favorisce la guarigione), sia psicologicia, il bambino sarà più disponibile a farsi visitare e questo favorisce oltretutto le tempistiche di attesa mediche.
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Reparto Odontoiatrico
Royal Hospital, Londra Stephen Smit, Commissionato da Arts Vital Stephen Smith è un illustratore con sede nel Regno Unito che opera attraverso una varietà di progetti e commissioni. Di recente, è stato impegnato nel creare un’illustrazione su larga scala nel reparto odontoiatrico del Royal Hospital di Londra a Whitechapel. Il lavoro presenta un mix di stampe di grande formato in tandem con figure illustrate, animali, uccelli, foreste e architettura urbana. Lo scopo del lavoro è stato quello di creare un dialogo giocoso tra le figure illustrate, animali, uccelli, foreste e l’architettura urbana, con bambini molto piccoli e adolescenti nello stesso spazio.
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L'opera è stata creata in tutto il reparto in particolare nei luoghi in cui le illustrazioni potessero essere viste mentre il paziente si trova sulla poltrona del dentista, per aiutare a rilassare il paziente che in alcuni casi era troppo agitato. Particolare cura è stata presa per fondere lo schema dei colori nei colori già esistenti dell’arredamento e altre attrezzature nel reparto, e di creare un armonioso equilibrio tra il lavoro visualizzato e l'architettura ospedaliera. Anche la sala d’attesa è stata creata con gli stessi colori e illustrazioni in modo che il bambino mentre aspetta prende famigliarità con l’ambiente, in questo caso colorato e giocoso, che lo accompagnerà per il resto della visita.
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Matsumoto Clinica Pediatrica dentale Nerima, Tokyo Studio Naoki Terada
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Lo Studio di architettura di Naoki Terada ha progettato questa soluzione giocosa per uno studio dentistico per bambini in Nerima, Tokyo. Per questo progetto gli architetti dello Studio Terada hanno utilizzato animali di legno che accolgono i bambini quando arrivano dal dentista, nella speranza che questo li aiuterà ad avere un’ esperienza più serena e rilassata. Anche il design dell’arredamento della sala d’attesa è stato consepito con l’idea che i bambini potessero utilizzarlo per giocare e distrarsi. Infatti notiamo come una parete attrezzata sormonti le sedute della sala d’attesa ed in essa sia inseriti altri giochi per essere utilizzati dai giovani pazienti. Interessante è vedere come attraverso questi “giochi a incasso” non si perda la pulizia e la semplicità del design che crea un luogo di pace e tranquillità. Le grafiche fiabesche presenti nelle vetrate d’ingresso si ripresentano su pannelli di vetro che separano le stanze di visita, in modo che il bambino anche una volta all’interno di questa stanza possa rimanere a proprio agio.
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Sheffield Children’s Hospital Inghilterra Morag Myerscough
Morag Myerscough, ha illuminato i reparti dell'Ospedale Sheffield per bambini con sistemi di progettazione per 46 camere con bagno e sei campate multiple di occupazione . Le camere sono l'ultimo di una serie di commissioni da Artfelt, programma di arti del Charity Hospital dei bambini, come parte della sua missione di trasformare gli spazi dei pazienti che utilizzano l'arte e il design. Piochè stava lavorando in una zona clinica, tutto doveva essere totalmente sterile e facile da pulire. La venatura del legno su Formica è serigrafato su carta e poi laminato. Morag e Artfelt Manager, Cat Powell, si sono riuniti e hanno parlato con i pazienti per vedere quali colori e modelli fossero i preferiti e successivamente hanno parlato con gli infermieri per esplorare quali fattori clinici dovevano essere assolutamente considerati. Per Morag, questo processo di consultazione è uno dei passi più importanti nella sua creazione dell’arte pubblica: "Io non sono un esperto. Io non sono un infermiere e non sono stato un paziente troppo spesso. Quando si lavora negli ospedali è una zona molto sensibile. Come artista non si può perdere la visione di come le cose potrebbero essere, ma allo stesso tempo è necessario accogliere le preoccupazioni della gente. Si tratta di una collaborazione, piuttosto che un compromesso. "
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Sale d’attesa: come sentirsi a casa
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Negli esempi successivamente riportati vediamo come alcuni designer hanno risposto alla necessità di rendere le sale d’attesa il più accoglienti possibili; quale modo migliore se non ispirarsi ad ambienti domesti? Ecco allora l’utilizzo di materiali e colori caldi per questi ambienti che sono stati progettati tenendo conto dell’arredo casalingo. Il paziente quando entra in questi spazi non ha la sensazione di trovarsi in una clinica ma piuttosto in un ambiente famigliare che di conseguenza lo mette a proprio agio e psicologicamente ben disposto a farsi visitare.
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A warm Clinic, studio odontoiatrico Tianjin, Cina Studio Rigi
Una clinica dentistica in cui l'audace progetto di architettura e design d'interni crea ambienti caldi e accoglienti che si ispirano agli spazi domestici, è il progetto originale dello studio cinese Rigi. Situata nella città portuale di Tianjin, ‘A warm clinic' rivoluziona la concezione dei luoghi di cura con un design solare e rassicurante. Non più fredde reception e tristi sale d’attesa, anticamera di preoccupazioni e ansie: l’obiettivo dei progettisti è di ideare spazi che trasmettano sensazioni positive e di fiducia, di creare ambienti confortevoli e sereni, specchio di un ideale di vita più felice. L’atmosfera rilassante e luminosa è ottenuta grazie alle diverse soluzioni adottate, dalla definizione degli spazi all’utilizzo del legno e di colori caldi per le pareti, dal logo arancio dello studio odontoiatrico, la cui forma circolare ritorna come trait d’union in tutto il progetto, alle luci e agli arredi informali ‘rubati’ alla casa. Il bancone della reception è contraddistinto da un grande ‘bollo’ arancione, in continuità con l’identità visiva della clinica. Si attendono le visite dentistiche in una living room, si potrebbe dire, seduti intorno a un tavolo da pranzo. Scompaiono le tradizionali poltroncine allineate con ordine, capaci di scatenare solo alla vista l’ansia dei pazienti. Nella sala d’attesa trasformata, le persone possono
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comunicare l’una di fronte all’altra in un clima più rilassato, e ritrovare, grazie al design, un po’ dell’atmosfera di casa. Grande cura è rivolta anche ai più piccoli, un tema progettuale che rivela senso di responsabilità, sottolineano i designer di Rigi. Proprio di fianco all’ingresso è collocata una divertente e colorata area per bambini, inserita in un volume bianco e incorniciata da un’apertura ad arco a forma di casa, con arredi-gioco di design e una parete-lavagna per dare sfogo alla fantasia. All’angolo un cerchio arancio, scavato nel muro, marca, ancora una volta, l’unità degli spazi. Il vetro, invece, contraddistingue in modo univoco l’area dei servizi della clinica.
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Dental clinic Kobe, Japan Tato Architects
Lo Studio giapponese Tato Architects ha iniziato la ristrutturazione mettendo a nudo l'interno di calcestruzzo e pitturandolo di bianco, prima di aggiungere il volume centrale trasparente per ospitare tre aree di trattamento separate. Schermi in legno per la parete dello spazio centrale. Le pareti comprendono un vetro rivestita con film, mentre il soffitto è costituito da fogli di policarbonato traslucido. L’ architetto Yo Shimada dice che l'illuminazione addolcita è d’aiuto ai pazienti per ritenere lo spazio più comodo: ". Abbiamo puntato a produrre uno spazio pulito e tranquillo allo stesso tempo controllando lo stato della luce". Una sala d'attesa e la reception sono posizionati nella parte anteriore della clinica e arredate con sgabelli quadrati, scaffalature in legno e piante in vaso. Lampadine nude pendono dal soffitto, mentre una sala giochi per i bambini si affaccia sulla strada.
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Dental clinic
Taiwan, Cina Architetto Germain Canon e Li Mengshu
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La clinica, che è nella città di Taoyuan, è stata creata per essere accessibile ai visitatori, piuttosto che "ermetica". "Il nostro obiettivo era quello di progettare una clinica nella quale avremmo meno paura ad andare", ha detto l’architetto belga che vive a Taipeifotografo e illustratore. Il trattamento e il ricevimento del centro sono collegati da un corridoio principale che è posto adiacente alla strada in modo da riempirla con luce naturale. Gli spazi sono divisi da pareti divisorie e pannelli scorrevoli, utilizzati per rendere le camere come un prolungamento dell’altra. Hanno completato lo spazio con mobili bassi, tra cui grandi cuscini sul pavimento della sala d'attesa che lo rendono più simile a una zona giorno.
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Sale d’attesa e i pattern per creare nuovi interni
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In questo capitolo vediamo come i designer hanno prediletto un atteggiamento estetico per il miglioramento visivo delle sale d’attesa. Questo aspetto non è da considerare più superficiale degli altri poichè anche l’aspetto visivio dei luoghi scaturisce sensazione nel paziente, che trovandosi in sale non solo scomode o poco funzionali ma anche ‘brutte’ viene condizionato negativamente a livello emozionale. Dunque il disagio che si prova in alcune di questi ambienti non è per forza scaturito dalla scomodità delle poltrone, piuttosto che alla inadeguata disposizione dell’arredo, ma bensì anche dall’aspetto estetico complessivo della stanza. Ecco allora come alcuni designer hanno risposto per migliorare l’aspetto visivo di queste zone attraverso l’utilizzo di un pattern che in maniera delicata animino e decorino l’interior e allo stesso tempo diano una forte personalità all’ambiente.
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G Clinic 7f
Tokyo Studio KORI e Arimoto Yushiro
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Gli schermi forati separano posti a sedere nella reception e sala d'attesa, dove il blu, divani verdi e neri aggiungono colore ad uno spazio altrimenti bianco. Quadratini bucano anche la superficie della reception e quadrati grigi pallidi sono dipinti sulle pareti. Questa tipologia di pattern vivacizza la sala d’attesa mantenedo però l’aspetto semplice e quasi asettico. Anche il colore dell’arredamento aiuta a movimentare l’ambiente, sempre in maniera delicata.
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Dental clinic
Porto, Portogallo Ren Pepe Arquitetos I dentisti risiedono al primo piano di un edificio di cinque piani situati nel centro della città portoghese. Lo Studio locale Ren Pepe Arquitetos - che è guidato da architetti Ren Ito e Alessandro Pepe - ha cercato di dare la clinica un'estetica distintiva. "Ci sono un sacco di edifici con piastrelle in questo quartiere e abbiamo voluto utilizzare uno di questi modelli di piastrelle nel nostro disegno", ha detto Ito. "Il nostro concetto di design si ispira a un tale disegno: il mulino a vento." Questo motivo è composto da triangoli simili alla facciata di un edificio appartamento recentemente ristrutturato in un’altra parte della città. Gli architetti li hanno applicati alle pareti interne e gli arredi, ma anche integrati in apparecchi di illuminazione, porte e schermi.
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Dental clinic
Torres Vedras, Portogallo MMVArquitecto
Fantasia a righe verticali di verde e nero, le pareti semitrasparenti circondano la reception e sala d'attesa della clinica e sono costituiti da pannelli in vetro riciclato di diverso spessore. "L'ispirazione è venuta da un blocco di ghiaccio", ha detto l'architetto Miguel Marques Venâncio, e spiega "potenzia le riflessioni e le vibrazioni della luce, creando una percezione dello spazio che è in continua mutazione." Profondi solchi si piegano intorno alle pareti e soffitti, e sono illuminati da dietro per fornire canali di luce. A parte gli schermi colorati, la clinica ha un interno tutto bianco che viene interrotta solo da una manciata di sedie rosse e blu all'interno delle tre sale operatorie.
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Carema Healthcare Centre Stoccolma, Svezia Studio TAF
I grappoli di materiali stratificati in colori neutri sono ispirati da bende, cerotti e altre attrezzature mediche. Il progetto ha previsto la creazione di una reception, sale d'attesa, sale di visita e servizi igienici. Quando si entra al Carema Center si ha l’impressione di sentirsi già meglio. Qui il concetto di pattern diventa una specie di mosaico costituito da strumenti di utilizzo quotidiano negli ospedali. Un ottimo esempio di come oggetti nella maggior parte poco piacevoli per i pazienti vengano invece utilizzati per la creazione delle forme e colori di questo magnifico pattern. La luce viene filtrata attraverso le tende sottili che danno una sensazione di pulito e arioso.
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Sale d’attesa ma non nell’aspetto
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Continuando ad indagare sulle diverse risposte dei designer su come migliorare l’aspetto delle sale d’attesa, si possono osservare esempi di come alcuni di essi abbiano deciso di creare delle zone d’attesa che non sembrino tali. Vediamo come questi esempi siano spesso legati a cliniche dove i pazienti si sentono ancora a meno agio rispetto a tutte le altre ovvero quelle sessuali. Ecco allora che i designer hanno ideato per questi luoghi spazi progetti di interior che non assomiglino per niente a cliniche ma ma abbiano un’ispirazione estetica di altro genere e che allo stesso tempo permettano molta privacy, in modo da non mettere il paziente in condizione di ansia e disagio dovute a possibili situazioni imbarazzanti e sgradevoli.
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The Dean Street Express Soho, Londra Studio Penson
La clinica di salute sessuale é stata progettata attraverso un design ispirato l'estetica e temi del territorio, Dean Street Express non è quello che ci si potrebbe aspettare da una struttura sanitaria. E' tutto automatizzato. Pazienti vecchi e nuovi si registrano su iPad all'ingresso, scoprono quanto tempo bisogna attendere prima di entrare nella "screening room", fanno i test e entro sei ore ricevono i risultati via sms. Tramite una vetrata è possibile anche vedere gli scienziati all'opera in laboratorio. Le quattro "screening room" hanno ognuna un'insegna al neon che rimanda ai negozi della zona. Le pareti sono ricoperte di foto del quartiere, gli specchi amplificano gli spazi, la sala d'attesa ha comode poltrone da cinema e la sala consulenze è decorata
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con poster cinematografici vintage. Tutto è pensato per evitare i classici ambienti asettici e freddi di un ospedale e per far sentire le persone più rilassate possibile. La clinica serve per i check up sessuali di routine, analisi del sangue, test AIDS (il risultato arriva entro 60 secondi) e altro. Non c'è bisogno di prenotare. La sala d'attesa dispone di posti a sedere ispirate alle poltrone del cinema e le stanze di consulenza adiacenti sono decorate con manifesti di film d'epoca che fanno riferimento alla storia del teatro di Soho. Non è necessario l'appuntamento ed è aperto a tutti, indipendentemente dall'età, orientamento sessuale o se siano o meno residenti della zona. Questo progetto ha rivoluzionato il modo in cui le cliniche sessuale-sanitari. E’ l'opposto di un ospedale, sia in senso estetico e di atmosfera, ed è un perfetto esempio di come le cliniche non debbano avere sempre l’aspetto squallido che le persone si aspettano.
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Dental Clinic
Nashville, Tennessee Studio MG2
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Potrebbe essere difficile trovare le onde da surf sul mare Nashville, Tennessee, ma che non ha mai fatto demordere Steven CRAM e dr. Rob Smith 'Smith dentale' nel perseguire con passione questo sport. Dentisti di professione e amanti dell'oceano hanno assunto il team dello Studio MG2 di Seattle per infondere al loro ufficio una sensazione come essere in spiaggia. L'esperienza unica presenta pezzi d'arte unici, camere per il trattamento colorate ciascune legate ad un famoso luogo di surf - e vari finiture che ricordano le coste e la cultura skate. Pannelli in legno di recupero, moquette a righe, creano un ambiente che è moderno, un romanzo, che potrebbe rendere la visita dal dentista un po piÚ piacevole
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Sexual health clinic Londra Studio Urban Salon
Questa clinica salute sessuale da London Studio Urbano salone dotato di un enorme gatto verde sul muro e strutture mobili con riferimenti agli organi sessuali. Situato sotto due archi della ferrovia a sud di Londra, il Centro di salute sessuale Burrell Street è stato progettato da Urban Salon per fornire un ambiente non clinico che incoraggia piÚ persone a entrare per un check-up. Gli architetti hanno lavorato al fianco di artisti Arnold Goron, Allison dring e Martin McGrath per aggiungere una serie di grafica colorata e motivi. Le due strutture mobili sospese pendono sopra le teste dei pazienti in sala d'attesa, mentre sfondi astratti basati su giochi di parole e immagini sessuali coprono i soffitti delle sale di consultazione. "L'intento era quello di creare una clinica accogliente, che aveva un aspetto grafico che era molto diverso dall'ambiente ospedaliero standardizzato per contribuire ad abbattere i tabÚ intorno alla natura della clinica", spiega lo studio. La reception e le aree di attesa sono posizionati dietro una nuova facciata in vetro, che viene proiettato con una grafica per proteggere la privacy dei pazienti. Un lungo tavolo si estende in tutto lo spazio e offre caffè e giornali.
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Clinica Odontoiatrica a Wjchen Gheldria, Olanda Studio Prototype
Studio Prototype ha voluto creare una clinica dentistica ordinata e luminosa con una forma scultorea che agisce come una chiave di volta per il vicinato. Pareti bianche ad angolari con ampie vetrate incorniciano il quartiere e il paesaggio circostante. Lo spazio è sormontato da un tetto alto costituito da fogli di alluminio profilato che crea un interno spazioso. Per portare molta luce all'interno, gli architetti hanno inserito un lucernario sopra un corridoio al centro dello spazio. Legno di betulla incornicia una serie di finestre lungo l'apertura ed estende l'intera lunghezza dell'edificio come sua spina dorsale. Il carattere distintivo della scultura in combinazione con la sua posizione indipendente esalta il carattere aperto e accessibile della clinica. Le pareti sono scolpite ulteriormente per creare un'entrata coperta che si apre su una luminosa reception in legno, che è fissata a una diagonale su una piattaforma leggermente rialzata. Accanto alla reception, una passerella conduce sotto il lucernaio attraverso il principale spazio aperto.
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Una serie di spazi aperti per il trattamento sono disposti su una linea sul lato giardino dell'edificio, offrendo al paziente una panoramica dei trattamenti in corso, mentre dei bassi schermi in vetro tra le postazioni divisioni creano delle divisioni. Due stanze piĂš private vengono posizionate all'interno di spazi chiusi sul lato opposto dell'edificio, a fianco della stanza dei raggi x, quella della sterilizzazione e delle cmere-modello. Al fine di creare un ambiente sereno per i pazienti, gli architetti hanno scelto colori neutri per gli interni, tra cui mobili in legno betulla tinto chiaro e cornici di vetro traslucido per gli armadi lungo il corridoio.
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Sale d’attesa e l’utilizzo dei materiali
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In questi esempi vediamo come i designer hanno utilizzato un materiale in particolare per dare una forte identità all’ambiente; o come in uno di questi esempi, vengono utilizzati due materiali con colori e finiture diverse per marcare la differenza spaziale tra la sala d’attesa e la zona di visita/ controllo. Il motivo della scelta del materiale può derivare dalla volontà di creare delle forme particolari e quel materiale nello specificosi presta a questa volont, oppure il materiale viene scelto per le sue caratteristiche tecniche che permettono la trasmissione di una determinata funzione allo spazio.
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Clinica Cardiologa Zurigo, Svizzera Studio Dost
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Lo studio svizzero Dost ha trasformato un ristorante del 1960 in un centro di trattamento del cuore a Zurigo, caratterizzato da cubicoli di sughero e sale d'attesa. Dost ha riorganizzato le esistenti camere e corridoi dello spazio di 260 mq, che si sviluppa su due piani di un edificio esistente nella città Svizzera. Il team ha poi aggiunto una gamma di cabine rivestite in sughero e aree di attesa, destinati legare insieme visivamente i due livelli. Hanno accuratamente proporzionato la struttura dei cubi allo spazio e organizzato i percorsi per l'utente. Successivamente hanno diviso le zone d'attesa basandosi sull'urgenza del paziente, diminuendo così l’angoscia di chi attende e aumentando la sensazione di tempi d’attesa brevi. Il materiale di sughero dalle tonalità calde compensa le finiture bianche cliniche di tutto il resto dello spazio, contribuendo a creare un ambiente meno sterile. Il sughero favorisce naturalmente il riverbero sonoro confortevole, regola l'umidità e trattiene gli odori. Gli spazi risultanti incarnano i valori principali dei clienti – cura e tranquillità. Di là della reception e l'area di attesa iniziale, c'è una suite di camere di consultazione ed esame, inclusi gli spazi per l'imaging di cuore e test di stress. I posti a sedere delle sale d’attesa sono ricavati in delle nicchie nel muro di sughero. All'interno delle sale di consultazione le apparecchiature informatiche sono immagazinate in nicchie a parete nera. Le camere sono vestite con mobili bianchi e dai toni pastello e hanno tende traslucide davanti alle finestre.
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White Space- Clinica Ortodontoiatrica Catania, Sicilia Studio Bureauhub
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White Space è una clinica ortodontica privata per un opinion leader e luminare che si applica nella ricerca di tecniche più avanzate e materiali nella sua disciplina. Bureauhub ha immaginato un concetto di impianto sulla base di utilizzo tipico ortodontico di dispositivi medici di alta precisione, come principio di design in tutto lo spazio. Le superfici delle pareti interne e mobili si fondono con continuità in un guscio bianco di Corian. I componenti plug-in sono deformazioni ergonomiche come appendiabiti o porta spazzolino piegati e rivestiti di Corian fino a impianti tecnici come un touch screen e pulsante del telecomando per il controllo o TV schermi a raggi X per informazioni mediche. Dal momento che l'80% dei pazienti della clinica sono rappresentati dai bambini, Bureauhub con lo scopo di solleticare i sensi e la curiosità ha invertito le aspettative tipiche di utilizzo come sala d'attesa in un ambiente di auto-esplorazione. Al centro di queste aree troviamo un mobile multifunzionale progettato ad hoc per intrattenere con valore pedagogico: da un lato tre sfere vuote formano uno spazio grotta come da esplorare da parte dei bambini, mentre dall'altro lato una superficie dotata di nicchie per le matite e fumetti è dedicata allo studio e schizzi. Una grafica segnaletica giocosa con icone personalizzate create con il Corian è posizionata intenzionalmente all'altezza degli occhi dei bambini. Vi è inoltre un pannello grafico retroilluminato che indica l'organizzazione spaziale della clinica. Qui la retroilluminazione è stata creata da un uso pionieristico di moduli di illuminazione OLED, fonte di luce prossima generazione sostenibile realizzato con materiale elettroluminescente organico che contribuirà a ridurre le emissioni di CO2. Obiettivo principale del contesto futuristico si basa su tutti i componenti incorporati artigianali meticolosamente progettati fino nei minimi dettagli che ricordano la precisione e la maestria di ortodonzia.
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ORL clinic
Thessaloniki, Greece Mal Vi Architecs
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Lo Studio greco di architettura Mal-VI ha creato 'ORL clinica' a Salonicco, Grecia che si concentra sulla comunicazione visiva. Lo scopo del progetto è di rompere le aspettative stereotipate di ciò che uno studio medico dovrebbe essere simile. La caratteristica principale della lobby è un muro con un'applicazione di MDF tagliato formando delle stecche curve per creare l'illusione che un'onda acustica che è in viaggio attraverso la superficie. Le stesse lamelle avvolgono la reception, formando una scrivania utilizzando le linee continue. La non trattata, e semplicità del materiale contrasta con la complessità delle forme che crea.
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Dental Clinic Malaga, Spagna Studio Hago
Con sede a Madrid lo Studio di architettura Hago ha creato un nuovo 'studio dentistico', posizionata all'interno del secondo piano di un edificio a Malaga, in Spagna. Una parete di vetro traslucido forma un corridoio luminoso che collega le aree comuni e le camere dei pazienti. Le funzioni interne seguono una progressione programmatica, cominciando con la ricezione e l'area d’attesa contenuta da una parete di legno piegata e curvata. Dopo aver girato l'angolo, i seguenti laboratori, lo stoccaggio, la sterilizzazione, uffici e sale mediche vengono rivelati. Poste lungo la facciata esposta a nord, l’illuminazione naturale inonda le camere perimetro dei pazienti ed attraverso il vetro arriva fino alle aree di attesa.
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Sale d’attesa come migliorale
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Quando si parla di progetti per le sale d’attesa sicuramente la prima cosa a cui pensiamo è un progetto di interior. Certi designer invece hanno ideato dei dispositivi da applicare a situazioni già esistenti per rendere più confortevole l’attesa. Alcuni di loro si sono focalizzati sul cercare di dare più informazioni possibli dull’andamento dell’attesa al paziente, altri invece hanno puntato a gadget per distrarre chi aspetta e rendere i tempi d’attesa un pò più piacevoli.
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Sistema di Infografica Ospedaliera Studio Pearsonlloyd
Lo Studio PearsonLloyd a Londra ha trovato un sistema per le sale d’attesa del pronto soccorso degli ospedali per ridurre l'aggressività e la violenza del 50 per cento. I risultati del design di queste zone del pronto soccorso è stato studiato durante lo scorso anno in un ospedale a Londra e un altro a Southampton; il direttore dello Studio PearsonLloyd, Tom Lloyd ha annunciato che i risultati sono stati estremamente positivi. Per qualche motivo l’area di attesa del pronto soccorso è uno spazio dove persone si sentono come se avessero il diritto di arrabbiarsi e iniziare a gridare. Così l’idea di base del progetto era quella di crare luoghi in cui il paziente potesse sentirsi calmo in modo da abbassare la probabilità di incidenti vioelenti. Molta della frustrazione che porta alla rabbia è solo una mancanza di conoscenza e una mancanza di comprensione di come funzionano le cose. Essa è causata dal fatto che i pazienti non capiscono il linguaggio clinico, il percorso da effettuare o perché qualcuno che arriva dopo di loro è visitato prima di loro. In questo progetto la soluzione a questa mancanza di informazione si concentra
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sull'inserimento di informazioni chiave in posizioni rilevanti all'interno della sala d'attesa e le aree di consultazione così i pazienti sono costantemente consapevoli di dove sono e quanto tempo potrebbe prendere ogni parte del processo. Una mappa del percorso nella sala d'attesa guida i pazienti che arrivano nel pronto soccorso, dal check-in alla visita, dal trattamento ai passi successivi ed è completata da un volantino con maggiori dettagli. Sono stati creati pannelli verticali in tutto il dipartimento che spiegano le attività che si svolgono in ogni spazio e il loro aspetto li rende facilmente identificabili. Informazioni in tempo reale su quanto sia pieno il dipartimento e previsioni sui tempi di attesa per le diverse visite sono visibili sui monitor e i progettisti hanno proposto un'applicazione mobile che potesse dirigere i pazienti verso il pronto soccorso più vicino con i tempi di attesa più brevi. Per creare una sala d’attesa più confortevole, oltre ad aggiungere qeste informazioni, i designers hanno pensato anche ad un arredamento economico, con sedie confortevoli ed un’illuminazione apposita, in modo che questo layout potesse essere applicato a qualsiasi tipo di ospedale a costo quasi zero. PearsonLloyd sviluppato anche una serie di linee guida che consentono al sistema di essere implementato in qualsiasi ospedale esistente e fornire consulenza per architetti e interior designer per lo sviluppo di nuove strutture sanitarie.
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ReDesign delle sale d’attesa ospedaliere Studio Fuelfor
Quando ci siediamo ad un tavolo la sua superficie crea naturalmente uno spazio personale intorno a noi. TABLEAU è un tavolo comune per sale d'attesa che fornisce lo spazio privato e sociale per le persone per leggere, scrivere, rilassarsi o socializzare. L’illuminazione integrata, i pannelli di gestione coda creano un'area dedicata in cui le persone possono prepararsi o fare un resoconto dopo una consultazione. Anche il personale di servizio può utilizzare Tableau come uno spazio di lavoro informale o un luogo per le conversazioni con i pazienti e le persone care.
MODU è un sistema di mobili componibili che possa essere adattato per supportare diversi tipi di attività, persone e servizi; gli elementi possono essere tranquillamente riconfigurati da un operatore sanitario a seconda delle necessità. Bracci mobili e la scelta di cuscini di diversa densità permettono alle persone di creare la propria zona di comfort.
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FOLIO è una soluzione low-tech che aiuta persone a revisionare e ad organizzare i documenti medici, del passato e del presente. Importanti dettagli circa i farmaci e gli appuntamenti vengono memorizzati in un semplice cartella di carta. Preparare e memorizzare fogli su cui le persone possono registrare appunti sulla loro salute possono e conservarli in un unico posto, pronti per essere consultati. Le informazioni sono volutamente semplici, visuali e con codifica a colori per una più facile interazione.
COUNTER ACT è unità indipendente per la sala d'attesa che combina una superficie di visualizzazione per i messaggi di sanità pubblica con il distributore automatico di acqua e spuntini sani. E’ molto più un banco da cucina che una vero e proprio distributore automatico, l'unità attiva le persone a interagire e praticare abitudini sane in un contesto dove sono propensi a pensare alla loro salute. INLINE è un'applicazione per iPhone che ti dice più del tuo numero nella coda. È possibile utilizzarlo per fissare l’appuntamento sanitario, individuare la sala di consultazione del medico presso la clinica, nonché fare uso del tempo di attesa per un consulto medico migliore e più efficace.
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Kit di sopravvivenza alla sala d’attesa Philip Luschen
Il progetto, suggerisce ironicamente ai pazienti come superare l'imbarazzo, la noia, l'ansia della sala d'attesa. Aspettare, attendere circondati da persone sconosciute, senza nulla, apparentemente, da condividere; aspettare, guardandosi intorno, alla ricerca del particolare altro, senza mai, apparentemente, trovarlo. Luschen spiega che "attendeva sotto copertura in diverse sale d'attesa ... come un paziente senza un appuntamento" . Il designer ha trovato rapidamente la sua mente vagare. e si è chiesto se ci fosse un modo per sfuggire da questo spazio e ha iniziato a fare disegni sui luoghi dove gli sarebbe piaciuto attendere: una fabbrica di caramelle, la cima di un iceberg, sul retro di uno struzzo... La sua prima idea era quella di costruire una macchina di teletrasporto per rimuovere se stesso dai locali del tutto, ma trovando che fosse troppo difficile, ha iniziato a cercare di capire quali fossero le esigenze di chi sostava nelle sale d’attesa: 1. Non voler chiacchierare o essere riconosciuto da chi si conosce. 2. Tendenza a spiare gli altri. 3. Fare il prima possibile.
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'Libro di sopravvivenza sala d'attesa' contiene suggerimenti su come si dovrebbe gestire il tempo di attesa. Un opuscol o di grandi dimensioni perforato attraverso con due buchi per gli occhi, offrendo la classica attività da sala d'attesa di tutto rispetto (lettura), facilitando invece il reale passatempo: spiare le altre persone. 'Naso stare in incognito' é un naso finto che serve a chi aspetta in sala d’attesa a non essere riconosciuto. Vi è un distributore di questi nasi nella sala d’attesa che può esere preso e messo sul naso. ‘Strumento nascondi persona' Si tratta di una foto in scala di posti vuoti da collocare di fronte alle persone che aspettano nella sala d'attesa per farli 'sparire', consentendo per la persona che possiede il manifesto per diventare prossimo in linea.
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Pick, kit for children Ido Abulafia
'Pick' è un progetto dell’israeliano Ido Abulafia che ripensa all'esperienza dell'ospedale specificamente per i bambini. Dopo aver osservato varie strutture pediatria, Abulafia ha compreso che i tipici metodi di distrazione dei clown erano tutt'altro che adeguata. Il suo progetto non si concentra sul cambiare l'ambiente, piuttosto, utilizza oggetti di forma simile a quella di dispositivi medici ma con forme più giocose. La serie di kit giocattolo si concentra, in questo caso, in particolare nelle visite relativo ago Ogni uovo colorato contiene una siringa di plastica, senza aghi, una molla metallica, un piccolo fischietto, e un uccello pieghevole bidimensionale. Nella sala d'attesa, al bambino viene dato un kit da assemblare con un genitore. Il giocattolo dà loro qualcosa con cui occupare la loro mente invece di sguazzare nel terrore - e contemporaneamente introduce diversi strumenti medici. Quando il personale dell'ospedale chiama, possono farsi visitare con un po 'meno stress e ansia di prima. L'infermiere agisce anche come elemento finale del kit, quando si prepara l'ago per l’iniezione, la guaina viene rimossa, invece di buttarla nel cestino come prima, diventa l'ultimo pezzo del puzzle, il becco, che termina ogni uccello. Abulafia vede 'pick' come l'inizio di un progetto molto più ampio, in cui gli oggetti progettati facilitano l’avvicinamento tra i medici, i bambini, e il trattamento.
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Conclusioni Abbiamo osservato surante il corso di questa ricerca che ci sono svariati modi per migliorare l’aspetto delle sale d’attesa che si riflette anche su un miglioramento dello stato d’animo dei pazienti in visita nelle varie cliniche. Alcuni designer si sono specializzati per rassenerare maggiormente i più piccoli, non solo nelle cliniche pediatriche ma hanno trovato delle soluzioni che possono soddisfare le loro aspettative anche in aree non specifiche per loro. Non soltanto aggiungendo a questi luoghi la componente del gioco ma rendendoli più estetici anche dal punto di vista dei materiali e colori attraverso graviche e disegni che non si loimitano solo alla sala d’attesa, ma invadono tutta la struttura. In altre sistuazioni invece si è data maggiore importanza alla scelta delle forme e materiali per rendere più confortevole l’aspetto di queste aree e farle percepire da parte dell’utente non come un posto buio e solitario ma bensì accogliente e gradevole alla vista. L’intuizione di alcuni designer nel ricreare aspetti domestici ha favorito indubbiamente sensazioni positive e di fiducia, creando ambienti confortevoli e sereni, specchio di un ideale di vita più felice. No sempre è possibile affidarsi alle mani esperte dei designer per ricreare spazi del genere; da non sottovalutare inoltre vi è l’aspetto economico, non tutte le cliniche possono permettersi di investire nella modifica delle sale d’attesa. Certamente però possono ispirarsi a questi spazi per cercare nel loro piccolo di emulare finiture, colori che esperti hanno pensato per queste zone, migliorando così di molto l’attesa dei paziente, che più sereni e tranquilli sono psicilogicamente più propensi a farsi visitare. Inoltre abbiamo osservato come non sempre serva rivoluzionare del tutto l’ambiente di questi spazi, a volte basta anche migliorare il servizio di comunicazione dei tempi d’attesa, o creare postazioni o applicazioni che aiutino il paziente a monitorare l’andamento delle visite per farlo sentire meno angosciato e più a suo agio.
Sitografia - http://www.designboom.com - https://www.dezeen.com - Bright hues and graphic patterns light up this children’s hospital in England, in http://www.curbed.com - http://architecture-design.ir - http://www.archdaily.com - https://www.fastcodesign.com - http://cargocollective.com/ - La sopravvivenza nelle sale d’attesa, in http://www.acrimonia.it - http://www.dagospia.com - Spazi di lavoro: le sale d’attesa, in http://www.arredativo.it
Bibliografia - Marco Maiocchi, Margherita Pillan, Design e comunicazione, Milano, Alinea, 12009 - P. Watzlawic, Pragmatica della comunicazione umana ,Astrolabio/Ubaldini - F.Mari, Sala d’attesa, la Feltrinelli