Comunità Miscano-Fortore-Irpinia

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Anno XIX n. 62 - Luglio 2012

LE VACANZE E L’ALDILA’ di Padre Marco I NOSTRI PATRONI 21 - 22 Luglio di Alessandro Pagliaro

MOMENTI INDIMENTICABILI a cura della Redazione

R...ESTATE

PICCOLA POSTA a cura della Redazione

con noi!!! 4 14 15 16

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EDITORIALE LA BIBBIA

ANNO XIX - LUGLIO 2012 - n. 62

CRONACA COMUNITARIA

MERAVIGLIE DELLA NATURA

I NOSTRI PATRONI


LE VACANZE E L'ALDILA' Le vacanze sono anche un’occasione, ammirando le bellezze della natura, per rivolgere il pensiero al Creatore dell’universo. La nostra fede cristiano-cattolica ci dice che Dio è Amore (Prima Lettera di San Giovanni Evangelista) e che ha creato per amore non solo l’universo ma anche l’uomo e la donna, gli unici creati a sua immagine e somiglianza (Libro della Genesi). Adamo ed Eva erano stati creati immortali,ma dotati di libertà, si misero contro Dio, accettando la proposta del diavolo, angelo ribelle a Dio e vollero esercitare una libertà assoluta, volendo essi stessi decidere ciò che è bene e ciò che è male. Da questa scelta derivò la perdita dell’immortalità con la conseguente entrata nel mondo della sofferenza e della morte. Il Figlio di Dio per riportare l’uomo al primitivo disegno accetta di morire e di risorgere e afferma: “Io sono la risurrezione e la vita,chiunque vive e crede in me non morirà in eterno (Vangelo di Giovanni 11,25-26). Prima di ritornare al Padre, dice: “Vado a prepararvi un posto che nessuno vi toglierà

diavolo e i suoi seguaci…” (Vangelo di Matteo 25,31-46). La Madonna a Fatima fece vedere ai tre veggenti il Paradiso e l’inferno. Santa Faustina Kowalska afferma nel suo diario di aver potuto vedere il Paradiso, il Purgatorio e l’inferno ,lo stesso affermano i veggenti di Medjugorje, anzi due di loro Vizka e Jacov affermano di essere stati portati con il loro corpo dalla Madonna a vedere il Paradiso caratterizzato da una gioia che non esiste sulla terra. Il Purgatorio è stato visto come una grande nebbia con gemiti di grande sofferenza ricca di speranza, mentre l’inferno è una situazione di grande tormento e la pena più grande è la perdita eterna di Dio, liberamente scelta con il rifiuto della Misericordia Divina. San Giovanni Bosco, il santo dei giovani,racconta di un giovane Luigi Colle che dopo aver ricevuto i sacramenti muore e appare una ventina di volte al Santo immerso in un mare di luce, bellissimo nell’aspetto e racconta la sua felicità nel Paradiso. Per chi crede non c’è bisogno di nessuna apparizione di persone che vengono nell’aldilà, per chi non crede lo stesso Gesù afferma che neanche un morto risuscitato lo convincerà che esiste l’aldilà (Vangelo di Luca 16,19-31).

Conclusione anno catechistico 2011/2012 Ariano Stazione - Camporeale

e non ci sarà più pianto, ne pena alcuna” ( Vangelo di Giovanni, 16). Nel credo diciamo: “Credo nella risurrezione della carne e nella vita eterna”. L’uomo è completo se in lui vi è l’anima spirituale e il corpo che fanno di lui una persona umana. Nel momento della morte l’anima spirituale si separa dal corpo che per effetto del peccato originale si corrompe. Alla fine del mondo Gesù Cristo ritornerà sulla terra e con la potenza dello Spirito Santo farà risorgere i corpi che si riuniranno all’anima e chi ha fatto il bene sentirà le parole di Gesù ”Venite benedetti nel regno preparato per voi, mentre chi ha fatto il male senza pentirsi sentirà le parole: “Andate maledetti nel fuoco eterno preparato per il

Gita interparrocchiale per i catechisti a Trani (BA)


VIVERE LA PAROLA Il terzo momento proposto dall’apostolo Giacomo per accostarsi alla Bibbia, quello su cui l’apostolo insiste di più, è il seguente: “Siate di quelli che mettono in pratica la parola…, se uno ascolta soltanto e non mette in pratica…; chi la mette in pratica, troverà la sua felicità nel praticarla”. Tale aspetto sta a cuore a Gesù: “Mia madre e miei fratelli sono coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica” (Lc 8, 21). Senza questo “mettere in pratica la Parola”, tutto resta illusione, un esercizio astratto di lettura della Bibbia. Si è lontani dall’aver compreso la parola perché, come scrive san Gregorio Magno, la parola di Dio la si comprende davvero solo quando si comincia a praticarla (Su Ezechiele, I, 10, 31). Tale momento potrebbe essere inteso nel senso di obbedire alla parola. Il termine greco usato nel Nuovo Testamento per designare l’obbedienza (hypakouein) tradotto letteralmente, significa “dare ascolto”, eseguire ciò che si è ascoltato. Il senso di un tale atteggiamento è espresso nel lamento di Dio quando dice: “Il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, Israele non mi ha obbedito”(Sal 81,12).

Ritiro Spirituale cresimandi Ariano Stazione Camporeale - Santuario di Valleluogo

P.Cosimo Pagliara o.carm. Via Crucis cittadina - Ariano Irpino (AV)

Nella Bibbia l’obbedienza è sempre considerata in rapporto alla Bibbia, come obbedienza alla parola di Dio. Basta vedere le lettere di Paolo, dove si parla di obbedienza all’insegnamento (Rm 6, 17), di obbedienza al Vangelo (Rm 10, 16; 2 Ts 1, 8), di obbedienza alla verità (Gal 5, 7), di obbedienza a Cristo (2 Cor 10, 5). Gesù stesso ha esercitato l’obbedienza alla Parola di Dio contenuta nelle Scritture. Basti pensa alle tentazioni del deserto, l’obbedienza di Gesù consiste nel richiamare le parole di Dio e attenersi a esse: “Sta scritto!”. Inoltre la sua obbedienza la esercita, in modo particolare, sulle parole che sono scritte di lui e per lui “nella legge, nei profeti e nei salmi” e che egli, come uomo, scopre a mano a mano che avanza nella comprensione e nel compimento della sua missione. La parola di Dio regge tutta la sua vita. Siamo chiamati a vivere, sull’esempio di Gesù, l’obbedienza alla parola di Dio. L’obbedienza si deve innanzitutto a Dio che manifesta la sua volontà nella Bibbia. Terminiamo questa nostra breve riflessione facendo nostra la preghiera che S. Agostino eleva a Dio, nelle sue Confessioni, per ottenere la comprensione della parola di Dio: “Siano le tue Scritture le mie caste delizie; ch'io non m'inganni su di esse, né inganni gli altri con esse... Volgi la tua attenzione sulla mia anima e ascolta chi grida dall'abisso... Concedimi tempo per meditare sui segreti della tua legge, non chiuderla a chi bussa… Ecco, la tua voce è la mia gioia, la tua voce un piacere superiore a tutti gli altri. Dammi ciò che amo... Non abbandonare questo tuo filo d'erba assetato... Si aprano i recessi delle tue parole, a cui busso... Ti scongiuro per il Signore nostro Gesù Cristo... in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della scienza (Col 2, 3). Quei tesori io cerco nei tuoi libri”( Conf. XI, 2, 3-4).


LE VOSTRE LETTERE, LE NOSTRE RISPOSTE... TUTTA VESTITA A FESTA

Ho ricevuto la tua bella rivista, tutta vestita a festa, colorata, con importanti articoli socio-culturali, con poesie, racconti, testimonianze, foto di gruppo, frasi celebri e preghiere. E’ tutta completa, fa piacere leggerla e sfogliarla. Per quasi tutto l’anno insieme ad altre persone ogni giorno andavamo a casa di Don Donato Coco, il quale essendo ammalato, celebrava nella sua casa la santa Messa. Ho scritto una poesia per lui che spero pubblicherai. Don Donato ora è in cielo. E’ stato un dono per la chiesa, un bravo sacerdote, fine poeta e di grande cultura teologica. I miei 87 anni mi fanno sentire il campanello di allarme. Ti saluto caramente insieme ai miei cari, da me tante affettuosità, Dora Delli Carri, Foggia Grazie per il tuo apprezzamento della rivista. E’ un modo bello per vivere la comunione anche con voi che il Signore mi ha fatto conoscere e di cui ho un bellissimo ricordo. Quando don Donato veniva a celebrare al santuario del Carmine di Foggia, veniva stimato per la sobrietà e la profondità delle sue omelie. Posso testimoniare che era veramente un santo sacerdote e che dal cielo possa pregare per tutti noi e noi per lui. Ti auguro tanta buona salute spirituale e fisica e ricambio i saluti ai tuoi cari.

PER ANGELO

Sospendo l’attività didattica e ci uniamo alla preghiera per Angelo, suor Pinuccia (RN) Il piccolo Angelo era un bambino di Foggia che nell’ingoiare il cibo si era soffocato e un mio carissimo amico Antonio Desideri aveva chiesto preghiere urgenti per ottenerne la guarigione; lanciai un appello all’email di preghiera paolamaschio@fastwebnet.it e tra le risposte più commoventi c’è stata quella di suor Pinuccia, che ha sospeso la lezione e ha invitato i suoi alunni a pregare per il piccolo Angelo. Purtroppo il bambino non ha superato la prova ed ora è un angelo del cielo che certamente prega non solo per i suoi genitori angosciati ma anche per tutti quelli che hanno pregato per lui.

NEVE COPIOSA

Mi è dispiaciuto che la neve così copiosa abbia impedito le Sante Quarantore al Santuario del Carmine che tu dovevi animare. Ora ti invio il mio elaborato per il tuo ottimo periodico e fra poco ti invierò un qualche mio prossimo libretto, don Fernando, Marano di Napoli. don Fernando, Marano di Napoli (NA)

Giornata Diocesana dell’Ammalato a Grottaminarda (AV)

Grazie, carissimo don Fernando per il tuo articolo poetico e per i tuoi lavoretti veramente preziosi. Quando tu eri a Milano collaboravo con te alla Rivista del Clero Italiano. Ora sono felice della tua collaborazione alla mia rivista e auguro anche a te tanta gioia e serenità. GiornataD iocesana dell'Ammalato a Grottaminarda (AV)

Percorso dei fidanzati Zona di Ariano Irpino


IL RACCONTO - LA PREGHIERA DEL CONTADINO Un contadino, durante un giorno di mercato, si fermò a mangiare in un affollato ristorante dove pranzava di solito anche il fior fiore della città. Il contadino trovò un posto in un tavolo a cui sedevano già altri avventori e fece la sua ordinazione al cameriere. Quando l'ebbe fatta, congiunse le mani e recitò una preghiera. I suoi vicini lo osservarono con curiosità piena di ironia, e un giovane gli chiese: "A casa vostra fate sempre così? Pregate veramente tutti? Il contadino, che aveva incominciato tranquillamente a mangiare, rispose: "No, anche da noi c'è qualcuno che non prega". Il giovane ghignò: "Ah sì? Chi è non prega?" "Beh!- proseguì il contadino- per esempio le mie mucche, il mio asino e i miei maiali"..." O la preghiera trasforma la vita o la vita eliminerà la preghiera...

a cura di Morrone Eugenio

Ritiro Spirituale interparrocchiale Santuario di Visciano (NA)

Ritiro Spirituale interparrocchiale Santuario di Visciano (NA)

FRASI CELEBRI

Amadib

* La cultura non deve essere mai sulbarterna e compiacente. Compito della cultura è oggi più che mai, quello di agire come coscienza critica della società e della storia, facendo propri i grandi problemi e le ansie dell'uomo moderno, Leonida Repaci, scrittore. * Quando non si ha ciò che si ama, bisogna amare quel che si ha, Roger de Rabutin, conte di Bussy, scrittore. * Rivelare l'uomo all'uomo,essere un linguaggio universale, accessibile a tutti, questo per me è il compito primordiale della fotografia, Gisèle Freund, fotografa. * Non arrestarti mai, cammina con i tuoi fratelli, corri verso la meta, seguendo la traccia del Cristo. E la sua traccia è un cammino di luce: Io sono, ma anche voi siete la luce del mondo... Affinchè la luce del Cristo ti penetri, non basta contemplarla come se tu fossi soltanto puro spirito, devi impegnarti decisamente in questo cammino, anima e corpo, frère Roger Shutz, fondatore di Taizé.


LA CHIESA CHE PREGA Noi che siamo fragili,appesantiti da mille preocupazioni,come possiamo vivere la preghiera? La risposta ci viene dalla lettera agli Ebrei: "Gesù nei giorni della sua vita terrena, offrì preghiere e suppliche con forti grida e lacrime" e nel salmo 26:"Non nascondermi il tuo volto.. non abbandonarmi.. non espormi alla brama dei miei avversari". La preghiera stessa è riconoscimento della nostra fragilità. Scopriamo Gesù che si rende solidale con la nostra povertà. Nel salmo 50 chiediamo che Dio crei in noi un cuore nuovo,uno spiri-

to nuovo,di non respingerci dalla sua presenza e non privarci del suo santo spirito. Nella messa iniziamo dicendo: "Signore che sei venuto a chiamare i contriti di cuore, abbi pietà di noi!". Quando siamo in preghiera con la chiesa Cristo ci attrae e fa di noi una sola cosa con lui, ci fa uscire dalla nostra mediocrità e ci fa entare nel suo Cuore divino (Confronta Carlo Maria Martini, Le virtù del cristiano, pagine 274-275).

Ritiro interdiocesano dei sacerdoti ad Avellino

I sacerdoti alla gita dei catechisti a Trani (BA)

Messaggio di Medjugorje del 25 Marzo 2012 "Cari figli! Anche oggi con gioia desidero darvi la mia benedizione materna e invitarvi alla preghiera. Che la preghiera diventi per voi bisogno affinché ogni giorno cresciate di più nella santità. Lavorate di più sulla vostra conversione perché siete lontani figlioli. Grazie per aver risposto alla mia chiamata.” Messaggio di Medjuorje del 25 Aprile 2012 Cari figli! Anche oggi vi invito alla preghiera e che il vostro cuore, figlioli, si apra a Dio come un fiore verso il calore del sole. Io sono con voi ed intercedo per tutti voi. Grazie per aver risposto alla mia chiamata. Messaggio di Medjuorje del 25 Maggio 2012 Cari figli! Anche oggi vi invito alla conversione e alla santità. Dio desidera darvi la gioia e la pace attraverso la preghiera ma voi, figlioli, siete ancora lontano, attaccati alla terra e alle cose della terra. Perciò vi invito di nuovo: aprite il vostro cuore e il vostro sguardo verso Dio e le cose di Dio e la gioia e la pace regneranno nel vostro cuore. Grazie per aver aver risposto alla mia chiamata.


DA GIOVANE COMUNISTA A SACERDOTE

di Antonio Gaspari

Come l'esperienza del Rinnovamento nello Spirito ha cambiato la vita a don Fulvio Bresciani RIMINI, lunedì 30 aprile 2012 (ZENIT.org) Aveva nove anni quando ha perso il padre. Il dolore lo ha allontanato dalla Chiesa. E’ diventato un dirigente dei giovani comunisti. Ha iniziato a interessarsi del Rinnovamento nello Spirito (Rns) per capire come facevano ad attrarre i giovani. L’incontro con la preghiera, con i canti, con l’amicizia con lo Spirito, gli ha aperto il cuore, così quanto aveva poco più che ventiquattro anni ha chiesto di entrare in seminario. Da laico ha accompagnato monsignor Dino Foglio, da sacerdote è stato segretario del cardinale Tonini, ora è il delegato nazionale per i giovani del RnS. Questa è la storia di Don Fulvio Bresciani, che ZENIT ha incontrato a Rimini il 30 aprile, alla convocazione Nazionale dei Gruppi e delle Comunità del Rinnovamento nello Spirito Santo. La perdita del padre lo aveva allontanato da Dio e dalla Chiesa. Fulvio divenne un giovane comunista “ci credevo davvero” – ha sottolineato- “ero convinto che il comunismo avrebbe cambiato il mondo “. Lavorava sodo, nei volantinaggi e nel tesseramento. Divenne segretario bresciano della Federazione dei Giovani Comunisti Italiani. Venne preso nella segreteria nazionale del partito. Studiava come reclutare i giovani. Era preoccupato dei movimenti cattolici che toglievano tesserati ai comunisti. Bisognava capire come facevano i cattolici ad attrarre i giovani. A Fulvio toccò di studiare e spiare il Rinnovamento nello Spirito. C’era il professore di religione, un salesiano, che lo invitava ad andare ai loro incontri. Fulvio andò con lo scopo di carpirne i segreti, invece ne rimase sconvolto, fino a donare la sua vita per Cristo...

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La nostra vita nell'Istituto Santa Famiglia (3) M.Grazia ed Ettorino Usai [continua dal n. 61, pag. 7]... Di fronte ad un fatto così megalitico, avrei potuto alzare i pugni chiedendo il perchè, oppure avrei potuto chiedermi in me stessa, rinunciando alla vita, rischiando la pazzia o la disperazione. Ma chi ero io, per potermi ergere contro Dio? D’altra parte, nostro figlio è morto con onore, non disprezzato e umiliato come il figlio di Dio, non ha sofferto come Lui. Come madre, privata di un figlio, mi sono sentita vicina e in grado di comprendere, se pur molto lontanamente, il dolore della Vergine Santissima, di fronte all’immane tragedia del Golgota. La fede in Cristo ed il nutrimento dell’Eucaristia ci ha sorretti e ci ha fatto riprendere il nostro cammino verso la patria cui siamo diretti. Mio marito, il giorno dopo il tumulo del figlio, è rientrato nel suo ufficio di cancelliere della Corte d’Appello di Cagliari ed io ho tenuto l’udienza come Giudice di Pace il giorno successivo. Uno dei figli, in seguito ad una delusione e ad una ingiustizia scolastica mal digerita, rifiutava cibo e cure. Spettatrice impotente, supplicavo almeno qualche briciola, come la cananea. Un giorno, prostrata ai piedi della statua della Madonna di Fatima, arrivai a dirle:” Ma che ci state a fare in Paradiso, tu e San Giuseppe?”. Stanca di supplicare, continuai ad andare nella stessa Chiesa eucaristica; avevo posto l’ultima speranza nel compleanno della Mamma Santissima (l’8 settembre). Il 6 settembre, esaurite tutte le cartucce, nella solita Chiesa, deserta, ai piedi del Santissimo Sacramento esposto, mentre versavo ancora lacrime, improssivamente una nitida voce interiore mi dice:” Interverrò personalmente”. Puntuale, lo stesso giorno o il giorno dopo, è intervenuto [...] persona di un amico Sacerdote missionario vincenziano, che ha convinto il figlio a farsi ricoverare in un reparto di medicina interna, dove, grazie alle fleboclisi, in poco tempo è stato rimesso in sesto. Questo episodio ci ha fatto riscoprire il Sacerdote. Ogni battezzato è prezioso testimone di Nostro Signore Gesù; ma voi Sacerdoti, usciti dal cuore di Dio, siete i continuatori storici della redenzione. Tutti seguaci di Gesù siamo nel mondo, ma non lavoriamo per il mondo. Voi Sacerdoti, in particolare, lavorate per aiutare Dio a riempire di suoi figli il Paradiso. Allora, quando siamo soddisfatti di noi stessi e tutto ci va bene, dobbiamo ricordarci che fra cento anni, non si saprà neppure che siamo passati in questo mondo. E quando le cose non ci vanno bene e tendiamo allo scoraggiamento, non dobbiamo dimenticare che siamo preziosissimi davanti a Dio, tanto che ha mandato suo Figlio per salvare ciascuno di noi. Carissimi Sacerdoti, vi siamo tanto grati per il dono del vostro sacerdozio; vi vogliamo bene; e vi chiediamo di benedirci.


CRONACA COMUNITARIA Maggio/Giugno 2012 MAGGIO 1 – Inizia il mese di Maggio dedicato alla Madonna. Viene celebrata una S. Messa a Camporeale anche in onore di S. Giuseppe artigiano a cui si affidano tutti gli operai che hanno perso il lavoro e tutte le famiglie in difficoltà. 2 – Presso la Parrocchia S. Giovanni Evangelista Beniamino Tanga e Riccio Incoronata celebrano il 25° di matrimonio con i loro figli Alessandro e Sara e i parenti più intimi. Alla fine vengono affidati alla Vergine Maria, perché possano continuare a volersi bene e superare tutte le prove. 3 – Inizia il corso per Animatori dell’ANSPI presso il Centro Pastorale S. Francesco ad Ariano Irpino. Una responsabile regionale interviene e comunica le tecniche dell’animazione. Buona la partecipazione di tutte le parrocchie. 5 – Nella Cattedrale di Ariano vengono ammessi agli ordini Roberto (???), Marco (???), Antonio (???), Cornelio (???) della Romania. A loro l’assicurazione della preghiera da parte dei nostri lettori. 6 – Viene battezzato il piccolo Fabrizio Cristino, figlio di Giuseppe ed Elisabetta Scrima; padrini Leopoldo Del Core e Antonietta Stoppa. Alla famiglia viene augurato di restare uniti a Gesù per produrre frutti di vita nuova. Nella Parrocchia S. Maria Maggiore, un seminarista Michele Puopolo di Ariano riceve il Ministero di Accolito. Vengono molti seminaristi suoi amici di Napoli. Al caro Michele gli auguri di tutti noi di prepararsi bene al sacerdozio. 8 – Anche nella nostra Chiesa di S. Giovanni Evangelista, dopo la S. Messa si recita la supplica alla Madonna di Pompei. In precedenza P. Marco, con il diacono Giovanni Orsogna, aveva celebrato una S. Messa per ricordare Madre Dorotea e il fratello P. Augusto nella Chiesa di S. Anna. 10 – Liturgia penitenziale per i fanciulli della Prima Messa di Comunione a Villanova del Battista. Partecipano P. Marco e don Michele Ventre. 11 – Il clero di Ariano si reca a Posillipo presso il seminario interregionale per una giornata insieme ai seminaristi. Alla stazione di Ariano Liturgia penitenziale, adorazione di Gesù, S. Messa e preparazione liturgica per fanciulli, genitori e catechisti della Prima Messa di Comunione a S. Giovanni Evangelista. 12 – Presso il nuovo salone di S. Vito a Camporeale in serata si procede alla votazione del presidente e consiglio dell’ANSPI. Le votazioni proseguono dalle 10:30 alle 11:30 di domenica 13 maggio.

Ritiro dell'Istituto Gesù sacerdote a Pompei (NA)

Redazione

Ritiro Spirituale di Pasqua dei sacerdoti a Valleluogo

13 – A S. Giovanni Evangelista 9 fanciulli ricevono per la prima volta Gesù Eucarestia. Si tratta di Giulia Sorrentino, Romano Francesca, Grasso Francesco e Marco, Serluca Antonella e Giuseppe, Intonti Nicoletta, Castagnozzi Francesco Pio, Iannarone Valentino. Ai fanciulli viene augurato di restare fedeli a Gesù anche quando diventeranno grandi. La catechista che li ha preparati si chiama Katia Cusano. In Consiglio Pastorale Parrocchiale a S. Giovanni Evangelista, P. Marco legge il cap. II degli Atti degli Apostoli dove la prima comunità cristiana viveva come un cuor solo e un’anima sola. Il regolamento della Metropolia di Benevento dice che può far parte del comitato festa chi ha un comportamento rispettoso della vocazione cristiana, chi ama la Chiesa, non bestemmia, frequenta la comunità cristiana e dia prova di onestà. Luca Pannese, presidente della Pro Loco presenta i membri del comitato e si accetta di fare la festa religiosa il 21 e 22 luglio e la sagra, le mostre dal 23 al 26 agosto. Per quanto riguarda Camporeale si farà solo la festa religiosa e dei giochi non essendosi formato il comitato. 16 – Celebrano il loro matrimonio a S. Vito di Camporeale Alba De Palma e Alessandro Panzone. Alla nuova famiglia viene augurato di coltivare la fede per superare tutte le prove e restare fedeli. 18 – Secondo ritiro spirituale per fanciulli e genitori della Prima Messa di Comunione a S. Vito Camporeale. P. Marco celebra la S. Messa, segue l’adorazione solenne di Gesù e la Liturgia Penitenziale. Al Santuario Madonna di Fatima I° Congresso Mariologico con la partecipazione di Sergio Gaspari 19 – Liturgia Penitenziale alla Chiesa dei Martiri per fanciulli e genitori della Prima Messa di Comunione. 20 – Prima Messa di Comunione a S. Vito Camporeale di 5 fanciulli. Si tratta di: Spartaco Cristian, De Vitto Iacopo Pio, Manselli Erika, Di Palma Antonio, Pollastrone Pio Francesco. P. Marco augura loro fedeltà a Gesù Cristo. A Montefalcone festa della Madonna di Pompei. La processione per le vie del paese è molto seguita. La serata viene allietata dal complesso bandistico Città di Conversano.


CRONACA COMUNITARIA Maggio/Giugno 2012

Altare della Reposizione Giovedì Santo Chiesa S. Giovanni Evangelista 23 – Ritiro spirituale per i giovani cresimandi di S. Giovanni Evangelista, stazione di Ariano. Il ritiro si svolge presso il Santuario Salute degli Infermi di Valleluogo. 17 i giovani partecipanti con due catechisti: Guido Giardino e Pina Iannarone. Anima don Marco di Valleluogo che parla dei doni dello Spirito Santo e P. Marco che parla del Paradiso. Nel pomeriggio si recita il Rosario dello Spirito Santo e si partecipa all’adorazione eucaristica. 24 – A S. Giovanni Evangelista si consacrano a Gesù Cristo nel matrimonio cristiano Castagnozzi Carmelo e Santuoro Silvia. Testimoni Filomena Di Rienzo e De Gregorio Giuseppe. Alla nuova famiglia viene augurato di vivere la beatitudine proposta da Gesù Cristo per vivere il vero amore. 25 – Ad Ariano presso l’Auditorium Comunale, tavola rotonda sui problemi dell’obesità dei ragazzi. Interviene anche Carlo Petrella, nostro e amico e fondatore della comunità di recupero “La locanda del gigante di Acerra (NA). 26 – Nel pomeriggio tradizionale pellegrinaggio a piedi dal cimitero di Ariano al Santuario di Valleluogo per la solennità di Pentecoste e per la festa di Maria salute degli infermi. P. Marco approfondisce il primo mistero della gioia. Partecipano anche tre diaconi che animano gli altri misteri. In serata in Cattedrale veglia di Pentecoste a cui sono invitati tutti i giovani. 28 – Due sacerdoti della diocesi lasciano questa terra per il cielo: don Salvatore Bardaro, già parroco della Concattedrale di Lacedonia e don Peppino Pannese ex cancelliere della Curia Vescovile. Due bravi e buoni sacerdoti lasciano un buon ricordo, ci auguriamo che siano nella gloria di Dio. 31 – Secondo ritiro spirituale per i cresimandi, padrini e genitori a S. Giovanni Evangelista, stazione di Ariano. S. Messa, adorazione di Gesù, liturgia penitenziale con confessione, preparazione liturgica per 17 giovani che si preparano a ricevere il Sacramento della Confermazione. Al termine fiaccolata per la chiusura del mese di Maggio e atto di affidamento alla Madonna. GIUGNO 1 – Primo Venerdì del Mese. In mattinata S. Comunione agli ammalati. Nel pomeriggio si continua a portare Gesù agli ammalati, segue l’adorazione di Gesù e la S. Messa. 2 – 17 giovani ricevono il dono dello Spirito Santo per l’imposizione delle mani e l’unzione con il Sacro Crisma da parte del Vescovo mons. Giovanni d’Alise. Sono: Guiducci Ivan e Manuel, Elena Chianca, Mirko Manzelli, Dentato Maria Giovanna e Angelo Pio, Salza Michele, Tarantino Giuseppe e Mario, Di Palma Silvia, Eziandio Martina, Ciccarelli Matteo, Melito Andrea, Melito Giammarco, Spartaco Rossella, Cardinale Daniela, Mainiero Simone. A tutti i giovani viene donata una pergamena-ricordo con il Vangelo e gli Atti degli Apostoli e viene loro augurato che con l’aiuto dello Spirito Santo restino fedeli a Gesù Cristo. Nel pomeriggio presso il centro S. Francesco esibizione dei nuovi talenti del prof. Luigi Monaco.

3 – 60 giovani ricevono il dono dello Spirito Santo nella parrocchia S. Maria dei Martiri animata da don Costantino Pratola. 7-8 – Madre Rosaria fondatrice dei figli del Divino Amore insieme con Roland ex tossicodipendente e in cammino verso il sacerdozio portano la loro testimonianza a Vieste (FG). In serata liturgia penitenziale per cresimandi e padrini alla Parrocchia di S. Pietro alla Guardia di Ariano Irpino. 9 – A S. Giovanni Evangelista si conclude l’anno catechistico con un momento di preghiera e un momento di festa. Pochi i ragazzi partecipanti. 10 – Solennità del Corpus Domini. In serata concelebrazione in Cattedrale presieduta dal Vicario mons. Antonio Blundo, essendo il vescovo indisposto; segue la processione per le vie del centro storico. Il circolo ARCI di Montefalcone organizza il Giocagiò, rassegna di ballerini, giochi il cui ricavato andrà per i bambini delle Missioni di El Salvador e per i terremotati dell’Emilia 13 – Festa di Sant’Antonio da Padova. Si prega per tutti gli amici e le amiche che portano questo nome. 14 – Gita per i catechisti di Ariano nord-est. nella bella città di Trani con la stupenda cripta dove si svolge l’adorazione eucaristica. Segue il momento conviviale e la visita al santuario Madonna di Fatima dai Padri Rogazionisti. 15 – Solennità del Sacro Cuore di Gesù e giornata mondiale di santificazione sacerdotale ad Avellino il Padre Rettore della Facoltà Teologica di Posillipo (NA) P. Roberto parla della santificazione sacerdotale attraverso il ministero. In serata a S. Vito Camporeale festa di S. Vito Martire. Poche persone partecipano. 16 – Festa del Cuore Immacolato di Maria. Celebrazione della S. Messa e affidamento di tutta la comunità al cuore immacolato di Maria.

Venerdì Santo Chiesa S. Giovanni Evangelista


NELLA SALA “CHIESA DOMESTICA” Nella sala, in cerchio seduti attorno al tavolo imbandito per la Mensa Divina, umili e silenziosi attendiamo serafico nel viso vestito di bianco come un angelo: don Donato appare per celebrare la Santa Messa. E’ gioia grande,gioia vera: commossi partecipiamo a questo grande e venerabile mistero della Parola e del Corpo di Cristo. In questa sala,provvisoria “chiesa domestica”, con fede ringraziamo Gesù e la madre Maria, per averci fatto sì grande dono

A DON DONATO COCO Quell’angelo star con noi più non ha potuto. Andar doveva in cielo con un coro di angeli a cantar in eterno lodi a Gesù e a Maria

Dora Delli Carri (FG)

Dora Delli Carri (FG)

E’ L‘ORA DEL LUPO

Cari giovani, / vi racconto quello che non vi ho mai detto. / Ho tanti anni più di voi. Mi porto sulle spalle storie di ferite e di sconfitte. / Sono senza ricchezze. / Sono senza potere. / Non conosco il vostro linguaggio. / Avverto disagio, spesso per i vostri amori. Racconto favole. Coltivo sogni. / lavoro campi. Convivo con i drogati. / Ho qualche intuito, a volte, indovino il futuro. / Vedo lontano. Mi aiuta il contatto continuo con il dolore e l’infelicità. / Avverto sogni di tempi nuovi. / Questa è l’ora del lupo. / E’ notte, ma è vicina l’alba. / La notte sta andando via ed il sole sta sorgendo. / Cari giovani, l’ora del lupo è la vostra ora. / E’ arrivata la vostra ora. / Qualcuno ve lo deve gridare. / Dal mio piccolo mondo locanda vi mando un urlo. / Noi apparteniamo ad un paese mutilato. Siamo eredi di barbari e contadini. / Siamo figli di una terra uccisa. La nostra acqua e la nostra aria sono senza custodi ed avanzano i mostri. / I servizi per la gente sono scadenti e gli uomini che amministrano sono ciechi. / Troppo ciechi. / Non vedono la complessità e riducono il mondo a un cortile oppure al loro condominio. / Cari giovani fate presto, mettevi insieme, imparate velocemente a fare la somma. / Spiegate alla gente che bisogna partecipare. / Che bisogna votare gli amanti dell’alba e quelli che hanno voglia di un giorno nuovo. / Non vi perdete nella foresta dei partiti,nel buio delle formule. / Non naufragate nella palude politica. / Dimostrate di essere capaci di un gesto diverso. / L’essenziale nell’ora del lupo non è il colore delle bandiere,ma l’amore per un’avventura,

Carlo Petrella, Locanda del Gigante, Acerra (NA)

Falò di S. Giuseppe Piazzale Ariano Scalo

Gita dei catechisti a Trani (BA)


COSA ACCADE INTORNO A NOI? E’ con grande piacere, oltre a sentirmi onorato per essere stato contattato da Don Marco, che mi accingo ad osare di diventare un componente di questa grande famiglia. Non posso non esprimere un affettuoso omaggio a chi mi ha egregiamente preceduto, Benedetto Canfora. Una persona, un comunicatore, un amico ma soprattutto un insegnante di vita, racchiuso nel suo “aplomb” . Ma ora tocca a me. Don Marco non me ne voglia se scelgo argomenti che riguardano i cittadini ed il loro territorio. Volendo sfogliare un diario all’indietro, vorrei tornare a qualche mese addietro. Nel Fortore e nel Miscano e nell’Irpinia, anche se i media ne hanno parlato tanto, il dramma degli operai forestali resta ancora qualcosa fine a se stesso. Oltre duecento capi famiglia vivono il dramma del mancato pagamento del salario. In una società consumistica, dove ogni oggetto, svago, insulso ed inutile spreco sembra all’ordine del giorno a pagarne gli effetti indesiderati sono famiglie semplici, timorate e magari all’antica. Quella voragine in cui molti uomini, donne e giovani precipitano, fatta di gioco, tentare fortuna, e quant’altro serva a dare una svolta positiva alla vita, ormai è senza fondo. E tutto questo a causa di uomini che sotto mentite spoglie di chi, attraverso ruoli istituzionali, avrebbe dovuto attendere e offrire garanzie ai

Celestino Agostinelli cittadini oggi rappresentano il male. I cittadini non hanno più alcuna fiducia nel governo, nei partiti e nei politici locali oltre che nelle istituzioni. La loro sfiducia nei confronti del futuro è altissima. Soprattutto quella dei giovani che non credono più che studiare e impegnarsi possa servire a qualcosa. E allora si indignano. E hanno ragione. Perché quando la fiducia crolla, forse non resta altro che indignarsi nella speranza che qualcuno li ascolti,per riscoprire il valore dell'affidabilità e della credibilità. Un tempo la parola aveva il valore di un atto: la fiducia scaturiva dall'affidabilità in coloro che si erano mostrati capaci di rispettare le promesse fatte. Certo, con questo non voglio dire che un tempo tutte le promesse venissero rispettate e che tutti fossero affidabili. Incertezze e tradimenti sono sempre esistiti. Ma non c'era questa moda assurda di promettere sistematicamente quello che si sapeva già di non poter realizzare. E nella nostra terra non si è realizzato nulla. E quelle famiglie degli operai forestali lo sanno bene cosa significa affidarsi giorno per giorno a promesse magari strappate dal sentimento. Allora invochiamo per queste famiglie la sincerità. Una sincerità che possa far di nuovo germogliare il seme della fiducia che consentisse di passare dall'indignazione all'impegno, dalla sfiducia alla speranza.

Gita dei catechisti a Trani (BA)

COME EDUCARE I FIGLI OGGI - Clima di fiducia [3] Alcune volte fingiamo di avere fiducia, perché diamo più peso alla nostra autorità e alla nostra sorveglianza che alla responsabilità del fanciullo, il quale va associato progressivamente alla direzione della famiglia o del gruppo. Due sono i possibili atteggiamenti o comandare in tutto e sorvegliare tutto, impedendo ai ragazzi di volere e di pensare, oppure chiedere molto facendo leva sulla sua responsabilità per favorire la crescita e la giusta autonomia. La prima educazione coincide con i primi anni di vita e non va mai saltata, negli anni successivi si deve rispettare la libertà spirituale del bambino aiutandolo a superare i capricci e a fortificare la personalità nascente controllando il suo istintivo individualismo. I bambini moderni respirano il clima odierno che non accetta le imposizioni e le costrizioni,ma non rifiutano una proposta di una disciplina segno di responsabilità e di maturazione. Ciò si può verificare nell’organizzazione di un grup-

Amadib

po dove i ragazzi stessi sono protagonisti. Ragazzi stessi sono protagonisti. I responsabili si interessano di lui, i regolamenti sono improntati al buon senso, i giochi sono preparati insieme. Nel gruppo il ragazzo viene accolto amichevolmente dai compagni che lo fanno sentire a suo agio e lo indirizzano alle attività che preferisce. Dopo un po’ familiarizza con gli animatori che vivono tra i ragazzi come due di loro ma con più esperienza e capacità di dare un parere su come superare eventuali difficoltà. Tutto questo lo stiamo esperimentando nel Circolo ANSPI Associazione Nazionale San Paolo Italia, presente in alcune parrocchie per far vivere l’oratorio. Il ragazzo viene aiutato nel suo desiderio di indipendenza e di attività e contribuisce a rendere più vivo lo stesso gruppo e vede valorizzate le sue capacità. (Confronta Educare educandosi di L.Evely, pag.131132).


I PIU' BEI SCATTI DELLA NOSTRA COMUNITA'... Scelti x voi A BREVE sarà di nuovo on-line il sito ufficiale della rivista dove troverete più contenuti, commenti, foto, video e aggiornamenti costanti sul Miscano - Fortore - Irpinia. Troverete anche tutti gli articoli presente su ogni numero della rivista. Abbiamo selezionato per voi i momenti più importanti della nostra comunità interparrocchiale attraverso questi scatti fotografici...

Battesimo Samuele Di Palma

Laurea in Belle Arti di Maria Giovanna Dentato

Felicitazioni a Maria Altobelli di Montefalcone per la sua Laurea in Economia e Commercio

Laurea in Belle Arti di Lucia Della Bella

Laurea in Ingegneria energetica di Liberato Dionisio

25° di matrimonio Giuseppe Maraia & Lo Conte Carmela


LA NATURA E IL SUO MESSAGGIO Dio parla all’uomo in molteplici modi. Nei secoli lontani ha parlato a noi per mezzo dei profeti, poi nella pienezza dei tempi la sua Parola si è fatta carne ed è venuta fra noi come luce che tutto rischiara, come Amore che tutti abbraccia. Gesù è la perfetta rivelazione del Padre. Dio però ci parla sempre per mezzo della natura,messaggio divino di bontà e provvidenza, di bellezza e tenerezza. La natura è un libro aperto davanti agli occhi di tutti, sempre ricco di messaggi, anche se spesso difficile da decifrare. La natura si apre all’uomo quando con il suo splendore ci lascia intuire che siamo parte di un progetto vasto e grandioso. Sono le emozioni che tutti proviamo contemplando il disco rosso del sole quando scompare all’orizzonte con colori vividi e caldi,così pure ammirando la sconfinata distesa del mare che appare come uno specchio di cristallo e un velo trasparente,così ancora guardando il cielo azzurro coronato di miriadi di stelle. Quando saliamo su una montagna sospesa fra cielo e terra, inframmezzata dal ruvido biancore della roccia, spesso ammantata dal luccichio adamantino della neve, noi vediamo e ascoltiamo la bellezza di Dio, la sua voce, la sua provvidenza, il suo amore che non abbandona mai le creature, nonostante tanti dinieghi e voltafaccia. L’uomo non è il padrone del creato, ma solo il suo custode, la sua sentinella, il fruitore, anche se spesso forse sembra che le creature umane siano esse a guidare la natura e la storia.

Binari dello scalo ferroviario di Ariano Irpino innevati

Don Fernando Di Stasio

La natura ci ricorda che tutto il creato deve essere difeso, rispettato con amore, assecondandone i ritmi e le leggi, evitando lo sfruttamento insensato che tante volte va poi a discapito nostro con frane, smottamenti e allagamenti. La natura, inoltre, ci insegna che la virtù della pazienza e della serena attesa devono essere punto fermo della vita: se diamo tempo al cespuglio, a suo tempo ci offrirà la rosa, se diamo tempo al biancospino,esso poi ci darà il profumo inebriante e il suo delicato fiore. La natura è offerta di solarità,quello che fa rifiorire la rosa del mondo, la rosa della vita. Custodire e difendere il creato è dovere e impegno, dovendo noi consegnarlo alle future generazioni intatto e ordinato: i doni vanno accettati con riconoscenza e con la consapevolezza che essi devono essere gioia. Alla natura “vegetale” occorre associare quella “animale”, come sono gli animali da cortile, di bosco, del cielo. A volte questi sono disprezzati e annientati, ma ciò dimostra che il nostro spirito è ancora piccolo e meschino. Concludendo si dirà che tutti siamo invitati ad alzare il cuore e le mani al nostro Padre e Creatore per quanto di continuo ci regala: la riconoscenza è un fiore profumato che sboccia in un cuore gentile. E che il sentimento di gratitudine vola gradito davanti al Signore e che è anche mezzo per attirare altre grazie e benedizioni.


Dopo le abbondanti nevicate che quest’anno hanno interessato gran parte dell’Italia, con varie difficoltà per la circolazione (scuola, lavoro etc.); per Carnevale con i ragazzi abbiamo organizzato qualcosa di diverso “una simulazione di un matrimonio “ per le strade del paese; in cui lo sposo era una ragazza e la sposa un ragazzo, le ragazze indossavano abiti maschili mentre i ragazzi indossavano abiti femminili. C’è stata la sfilata per le strade del paese, con la coppia degli sposi sul calesse e tutti gli “invitati”a seguire, poi c’è stata proprio la divertente scena del matrimonio; il tutto con la conclusione di un buffet presso la sede della Misericordia, che ha coinvolto tutta la comunità creando un clima allegro e divertente. In occasione della festa della donna l’Associazione Mani Tese insieme alla Proloco hanno organizzato una piccola festa per dare la possibilità di far riunire un bel gruppo di donne più anziane per trascorrere momenti di festa in compagnia; e dopo aver ballato, cantato e mangiato rustici e dolci tutti insieme, è stato dato un piccolo omaggio alla donna più anziana presente in sala (di 88 anni)e alla donna più giovane (bambina di 4 anni). In occasione della settimana Santa, Venerdì Santo c’è stata la Via Crucis con i penitenti, ormai siamo alla undicesima edizione , sempre molto sentita e ogni anno ci sono sempre nuovi penitenti che si aggiungono al gruppo . L’ultimo Sabato di Aprile ci sono stati i tradizionali solchi e come sempre sono momenti che coinvolgono tutta la comunità, in modo particolare il gruppo dei

Carnevale a Castelfranco

Antonietta Riccio

Veduta di Castelfranco

Giovedì Santo a Castelfranco

giovani-tracciatori che da qualche anno sono protagonisti di un solco per conto loro. La seconda Domenica di Maggio in occasione della Festa della mamma c’è stato il pranzo di beneficenza presso l’Agriturismo Caseria per contribuire all’iniziativa promossa dal gruppo Centro Aiuti per l’Etiopia che si è concluso con la celebrazione della Santa Messa. Domenica 27 Maggio c’è stata la celebrazione della prima Comunione, hanno ricevuto Gesù per la prima volta tre bambini: Gaetano Verrilli, Maria Elisa Scinto e Leonardo Scalzi. In occasione del Corpus Domini quest’anno c’è stata ancora più partecipazione per preparare gli altarini per i vari quartieri per cercare di accogliere in un clima più ospitale e degno Gesù che attraversa le strade del nostro paese. A conclusione della Catechesi, Sabato 16 Giugno si è organizzata una biciclettata/passeggiata al bosco per tutti: ragazzi, catechisti, genitori etc. e alle 12.00 c’è stata la celebrazione della Santa Messa e poi ci siamo trattenuti per un pic-nic allietati da un bellissimo sottofondo musicale, il cinguettio degli uccelli che la natura, grazie a Dio, ancora ci offre. A fine Giugno c’è stata la festa annuale dell’Associazione Mani Tese in cui i ragazzi, che hanno frequentato il corso di musica con la prof.ssa Antonietta Rosato e il marito prof. Umberto Aucone, si esibiranno per un concerto; per concludere la serata ci sarà un buffet organizzato dalla comunità. Buona estate 2012 a tutti.


Valerio Figliola Un intenso inverno ha segnato il primo semestre del 2012, con le eccezionali nevicate, che hanno colpito anche Montefalcone facendo raggiungere una coltre di neve alta ben 7 metri sulla strada provinciale che collega a Benevento. Il piano neve, previsto dall’Amministrazione Comunale è stato efficiente grazie anche all’impiego nel centro storico di squadre di volontari formate da circa 25 giovani. Durante il mese di maggio si sono svolti i festeggiamenti in onore della Madonna del Rosario di Pompei. Intanto il circolo Arci-Uisp ha avviato le manifestazione estive con la passeggiata ecologica “lungo i sentieri del vento”, svoltasi domenica 5 giugno e con lo spettacolo di beneficenza “Giocagin”, pro Missione El Salvador di domenica 17 giugno. Encomiabile anche l’iniziativa dell’infiorata, realizzata in occasione della processione del Corpus Domini del 10 giugno.

Giocagyn ARCI Montefalcone

Santuario del Carmine di Montefalcone

Carissimi ragazzi e giovani della Stazione di Ariano e di Camporeale, nei giorni scorsi P. Marco mi ha consegnato la somma di Euro 50,00, quale contributo per l’istituzione di una borsa di studio a beneficio di bambini poveri in El Salvador C.A, dove dal 1996 svolgiamo la nostra attività missionaria in favore di quelle popolazioni particolarmente disagiate per povertà di mezzi e di assistenza. La nostra attenzione è rivolta soprattutto ai bambini, ai ragazzi, agli anziani e a chiunque necessiti di un aiuto o di un conforto. Ogni piccolo gesto di solidarietà è sempre ben accetto, rende felice chi lo riceve e fa onore a chi lo dona. I poveri – ha detto Gesù – saranno sempre con noi, aiutandoli, testimoniamo che il Signore è vicino, si prende cura di loro, fascia le loro ferite e vi versa il balsamo del suo amore. Vi sono grata per il gesto di solidarietà che avete espresso in memoria di mio padre Michele. Una lunga e penosa infermità lo ha costretto a rimanere paralizzato a letto senza poter svolgere le funzioni più elementari e basilari della nostra

vita, come il mangiare o il bere o il parlare…gli era rimasta solo la possibilità di vedere, di muovere gli occhi e di avere uno sguardo cosciente e attento a tutto ciò che poteva muoversi all’intorno, fossero persone, rumori o suoni… Possa il vostro aiuto permettere a qualche bambino di spalancare gli occhi e di aprire il cuore alla conoscenza della vita e al mistero che racchiude in sé. Il Signore e la Madonna benedicano voi, i vostri sforzi di bene, e le vostre famiglie. Con gratitudine, Sr. M. Rocchina Paoletti


Vincenzo Grasso La città di Ariano Irpino ha sempre svolto un ruolo di guida nell'ambito di un vasto comprensorio. Per ragioni storiche, culturali ed economiche. Anche se non è mai diventata provincia, nonostante qualche timido tentativo portato avanti dalla sua classe dirigente nel dopoguerra, è sempre riuscita ad ospitare uffici e servizi comprensoriali. Deriva da qui la sua forza di attrazione rispetto al territorio e la sua capacità di rinnovarsi. Ma negli ultimi anni sta cambiando qualcosa e tutto a svantaggio della città. Un campanello di allarme si è sentito allorquando è stata soppressa l'ASL; è bastato questo provvedimento, dettato dall'esigenza della Regione Campania di risparmiare e mettere a posto i conti della sanità, per penalizzare non solo il centro di Ariano, ma anche i comuni limitrofi. Si è visto subito l'effetto negativo sulla gestione di molti servizi sanitari e soprattutto dell'ospedale. Ma negli ultimi mesi è accaduto qualcosa di ancora peggio. Il Parlamento italiano con la legge delega n.148 del 2011 ha affidato al Governo il compito di rivedere le circoscrizioni giudiziarie. In pratica ha messo nella mani del Governo l'arma di tagliare e accorpare i Tribunali minori. Prima il ministro del Governo Berlusconi, onorevole Nitto Palma e successivamente il Ministro del Governo tecnico, Paola Severino, hanno messo in piedi una commissione con l'incarico di riordinare la geografia giudiziaria. Compito nobile, necessario, ma molto delicato. Di fronte all'assunto secondo cui con i tagli e gli accorpamenti di servizi si possono risparmiare risorse, la commissione ministeriale ha proposto di eliminare in Italia , in un sol colpo, 600 uffici del Giudice di pace, 150 sedi di staccate di Tribunali e 33 tribunali sub- provinciali. In pratica anche Ariano Irpino che verrebbe accorpato a Benevento. Quando sono cominciate a circolare queste indiscrezioni, è cominciata anche una mobilitazione, degli avvocati del foro locale, della

Europei 2012 - Italia-Germania semifinale vista nel salone parrocchiale

civica amministrazione, di intesa con le altre amministrazioni locali, e infine di politici e amministratori regionali. Ma di inversione di marcia, ovvero di sospensione o rinvio della delega non si parla ancora. Si sa solo che il Ministro Severino sta ancora riflettendo. Nonostante sulla questione siano intervenuti l'Organismo Unitario dell'Avvocatura e il Consiglio Forense Nazionale con proposte che potrebbe comportare la sopravvivenza del Tribunale di Ariano. In effetti da questi due organismi e da esponenti politici sono stati contestati i criteri adottati dalla commissione ministeriale e sono state ribadite, invece, le ragioni che consigliano la sopravvivenza del tribunale di Ariano e di altri centri minori: l'efficienza, la produttività, i tempi di emissione di una sentenza, la specificità del territorio, il ruolo strategico del presidio di legalità in un'area sulla quale ha spesso puntato la criminalità organizzata. E come se non bastasse, non è affatto vero che accorpando i tribunali la spesa pubblica si riduce. Per non parlare dei disagi che deriverebbero al cittadino. Basta considerare che per un residente a Montaguto occorre fare circa 90 chilometri prima di raggiungere Avellino o Benevento, in caso di eliminazione del tribunale di Ariano. Insomma, la città da alcuni mesi sta lottando per far restare in vita la cittadella giudiziaria. Da mesi si susseguono proteste ed iniziative. Da ultimo è stato commissionato al Consorzio Aaster di Milano presieduto dal professore Bonomi uno studio che dimostra la necessità della permanenza del tribunale e di altri servizi e infrastrutture sul territorio, se non si vuole favorire una desertificazione e arretramento complessivo dell’area. Ecco perché la battaglia, che vale la pena di portare avanti, è proprio questa. In gioco c'è il futuro di Ariano. Ma ne siamo tutti consapevoli?


IL 21 E 22 LUGLIO FESTEGGIAMO I NOSTRI PATRONI A Ottobre prossimo inizierà l’anno della fede indetto dal Santo Padre Benedetto XVI per ricordare i 50 anni del Concilio Ecumenico Vaticano II. Nel Triduo approfondiremo i documenti del Concilio per rinnovare la nostra fede. Processione di Gesù Salvatore

Alessandro Pagliaro

IL PROGRAMMA 19 LUGLIO ore 18:30 - Santo Rosario ore 19:00 - Santa Messa 20 LUGLIO ore 18:30 - Adorazione solenne di Gesù ore 19:00 - Santa Messa 21 LUGLIO ore 18:30 - Santo Rosario ore 19:00 - Santa Messa ore 20:30 - AGNESE GINOCCHIO, cantautrice per la Pace 22 LUGLIO ore 8:00 / 11:00 - Sante Messe Solenni ore 18:30 - Processione per viale stazione ore 19:30 - Santa Messa Solenne La cantautrice Agnese Ginocchio

Lo staff di ArtExpò

dal 23 al 26 Agosto la VII edizione di Ariano Music Station IL PROGRAMMA 23 AGOSTO II edizione del Baby Festival Station 24 AGOSTO VII edizione dell’ArianoMusicStation 25 AGOSTO Gli “ALLABUA” in concerto 25 AGOSTO I “FLUIDO LIGNEO” in concerto dal 23 al 26 AGOSTO III edizione di ArtExpò dal 23 al 26 AGOSTO VII edizione Sagra degli Antichi Sapori

a cura della

www.proloconuovamente.it


Ilustrazione di Zeppa Gianluigi

DAL DOTTORE - Dottore, dottore, corra! Pierino ha ingoiato una penna! - E voi che cosa avete fatto nel frattempo? - Abbiamo usato le matite! Giuseppe Boglio, Brescia su Popotus di Avvenire

Corriere della Sera

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