Comunità Miscano-Fortore-Irpinia

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LA NUOVA RIVISTA Alessandro Pagliaro IL NATALE, IL CINISMO E L’IPOCRISIA Padre Marco LA BIBBIA - Accogliere la Parola Padre Cosimo Pagliara

IL RACCONTO Bruno Ferrero

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L E PAGINE DEL...

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MISCANO pag. 14 FORTORE pag. 15 IRPINIA pag. 16

LA RIVISTA ON-LINE pag.

LA POESIA

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LA NUOVA RIVISTA

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EDITORIALE

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PICCOLA POSTA

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BRICIOLE DI CULTURA

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LA PREGHIERA

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DIRETTORE EDITORIALE Padre Marco Di Brita Antonio

TESTIMONIANZE

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DIRETTORE RESPONSABILE Benedetto Canfora

MISSIONE

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SEGNI DI SPERANZA

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LA POESIA

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LA VOCE DEL M.F.I.

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LA RIVISTA ON-LINE

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L’ANNO CHE VERRA’ CASTELFRANCO OGGI

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MONTEFALCONE OGGI

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ARIANO OGGI

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LA BIBBIA

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Comunità Miscano - Fortore - Irpinia Organo di collegamento delle Comunità del M.F.I. Corso Garibaldi, 22 82025 Montefalcone di Valfortore (BN) - Italy Tel./Fax 0825/969207 - 969070 Tel./Fax 0825/881012 - Cell. 335/8112896 www.comunitamfi.it info@comunitamfi.it - marcodibrita@tin.it DICEMBRE 2010 - n. 59

CREDITS Walter Kasper - Antonio Resta, Antonella Nardella Stella, Dino Gagliardo, Francesco Verrilli, Antonio Verrilli, Carmen Trancucci, Antonietta Riccio, Valerio Figliola, Luigi Picuccio, Vincenzo e Mario Manganiello, Maria Mainiero, Carmela Pisano, Vincenzo Grasso, Monache Carmelitane di Ostuni GRAFICA & WEB Ag. Pubblicitaria “Irpinia Pubblicità” Ariano I. STAMPA Grafiche LUCARELLI - Ariano I. Autorizzazione del Tribunale di Benevento n. 188/93 In copertina: Film “Nativity” (2006)

Salvo altra indicazione quelle che riproducono immagini della comunità sono di repertorio e non si riferiscono alle persone o cose di cui si parla

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SORRIDETE SE POTETE pag. 18


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ECCO A VOI... LA NUOVA RIVISTA!!!

Alessandro Pagliaro

Ecco qui. Avete tra le mani la nuova rivista. Ci abbiamo lavorato per mesi. Non pretendo che vi piaccia, anzi il mio desiderio è quello di sapere se c’è qualcosa che non vi convince o che vi lascia perplessi. Intendiamoci, i complimenti sono ben accetti. Per “parlare” con me potete inviare una mail, fare una visita sul nostro sito www.comunitamfi.it (anche lì sono prossime un mucchio di novità). Le novità di questo numero sono in primis il nuovo aspetto grafico. La lettura sarà più pratica e sarà più bello consultare e sfogliare la nostra rivista. Ma le novità non sono finite… Nei prossimi numeri la rivista diventerà sempre più veloce e fluida che naviga nel presente. Sarà una rivista-trampolino. La nostra attenzione al nuovo, al futuro e alle tecnologie sarà palpabile e non solo per le nuove pagine. Sfogliando Comunità M.F.I. sarete in grado di interagire e avere nuove esperienze informative. Molti degli articoli che vi piaceranno potrete finire di leggerli e/o consultarli sul nostro sito internet. Questo ci consentirà di inserire nelle nostre pagine e nelle nostre sezioni più contenuti ricchi di immagini… Ma questo non è tutto: gli articoli saranno disseminati di Qr con video, interviste, testimonianze che ne impreziosiranno il contenuto. Ma cos’è un QR? Il codice Qr è un codice a barre bidimensionale (o codice 2D) a matrice, composto da moduli neri disposti all’interno di uno schema di forma quadrata (vedi esempio qui sotto). Viene impiegato per memorizzare informazioni destinate ad essere lette tramite un telefono cellulare o uno smartphone. Il nome QR è l’acronimo dell’inglese quick response (risposta rapida), in virtù del fatto che il codice fu sviluppato per permettere una rapida decodifica del contenuto. Qui e là farete conoscenza con la straordinaria esperienza della realtà aumentata, mentre chi vorrà essere aggiornato sulle notizie della nostra comunità parrocchiale potrà frequentare il sito internet. Un ringraziamento particolare va al direttore editoriale Padre Marco che ha creduto in questa innovazione E adesso non mi resta che augurarvi buona lettura, con la sincera speranza di non avervi alla fine deluso.

LA RIVISTA AL PASSO CON LE NUOVE TECNOLOGIE IL CODICE QR IL SITO INTERNET www.comunitamfi.it ritorna dal 2011 con ricchissime novità vai a pag. 12

Siamo su Facebook Cerca “Comunità Parrocchiale S. Giovanni Ev. con S. Vito e S. Donato

Ti basterà puntare il tuo cellulare per accedere a contenuti extra


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IL NATALE, IL CINISMO E L'IPOCRISIA

Padre Marco

Molti lettori si meraviglieranno di questo accostamento. Il primo sono proprio io a dire che i temi in oggetto si contrappongono. Infatti il Natale vuol dire sincerità, umiltà, solarità, semplicità, stupore. Difatti il Figlio di Dio, cosa inaudita, si fa uomo nel grembo di una donna, semplice, umile, solare come è stata la Vergine Maria. Il grande sant’Agostino diceva: “ Dio si fa uomo perché l’uomo diventi Dio”. Di fronte a questo avvenimento, unico nella storia, dovremmo stupirci eternamente. L’evangelista Matteo dice che il Salvatore nasce in una mangiatoia usata per gli animali. Non ha neppure una tenda come l’avevano i beduini. Nasce in una giovane famiglia con grande disagio e precarietà. Anche chi non crede si sente interpellato da questo accadimento. Anche per chi crede questo Bambino è il Maestro e Signore, ma nella pratica della vita spesso si vive con cinismo e ipocrisia, si preferisce l’avere all’essere. Gesù è la stessa misericordia del Padre, ma ha avuto parole di fuoco contro il cinismo e l’ipocrisia dei farisei, chiamandoli sepolcri imbiancati, capaci di annullare la Parola di Dio con le loro tradizioni e di mettere sulle spalle della gente pesi insopportabili che loro non volevano portare. (Matteo, 3-7; 5,20; 9,11; Luca, 7,36-50; 14,1-6; Giovanni 1,24; 3,1; 7,45-48; Atti 5,33). Non solo nell’ambiente laico, ma anche nell’ambiente cristiano non mancano persone ciniche e ipocrite. Anzi è molto più scandaloso quando anche quelli costituiti in autorità nella Chiesa appaiono ma non sono persone che vivono il messaggio evangelico. Ecco perché nel corso della storia, il Signore ha suscitato uomini e donne che con la loro vita erano un pugno nello stomaco sia per i corrotti, i cinici e gli ipocriti nell’ambito civile sia nell’ambiente ecclesiale, penso a Francesco d’Assisi l’inventore del primo presepe, a Madre Teresa di Calcutta, a Giorgio La Pira, a Giovanni Bosco, a Martin Lutero, a Bonheffer, a Martin Lutero King. Il Natale è un forte invito a vivere i valori della sincerità, dell’onestà, della trasparenza, a liberarsi da un modo di agire cinico e ipocrita che abbruttisce l’umanità e rende opaco il Natale di Gesù Cristo, il Figlio di Dio e Figlio dell’uomo.


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LE VOSTRE LETTERE, LE NOSTRE RISPOSTE...

Redazione

GESU’ PREMIERA‘ LA VOSTRA GENEROSI- Insieme ai circa 100 sacerdoti con i quali ho TA’ partecipato agli esercizi spirituali ad Ariccia (RM), brillantemente predicati da Mons Grazie di cuore per l’offerta che ci avete Arturo Aiello,vescovo di Teano-Calvi, ho mandato da parte dei fanciulli della Prima avuto la gioia di conoscervi e di ascoltare la Messa di Comunione e dei giovani della vostra significativa testimonianza, dalla Cresima. Siate certi che Gesù premierà la quale ho appreso che fu proprio il servo di Dio vostra generosità con il suo amore e la Don Stefano Lamera a incoraggiarvi a mansua amicizia. Lui non mancherà di riempi- dare gli auguri a tutti i sacerdoti italiani re il vostro cuore e la vostra vita del suo dell’Istituto Gesù Sacerdote nell’ anniversario spirito di sapienza e di santità. Non dell’ ordinazione sacerdotale. Noi tutti vi dimenticate le meraviglie e le grazie che siamo riconoscenti per il ricordo costante che Lui vi ha fatto. Nutritevi sempre di Lui e fate di noi nella vostra quotidiana preghiera. invocate lo Spirito Santo in tutte le vostre Da parte nostra vi mettiamo nel calice ogni azioni, con tanto affetto, giorno insieme a tutti i vostri cari e a tutte le le monache carmelitane, monastero famiglie, specialmente quelle della santa di Ostuni, BR Famiglia. Anche tutti noi vi ringraziamo delle preghiere che notte e giorno elevate per noi. E’ giusto ricordarci di voi in alcuni giorni così significativi della nostra vita. La vostra preghiera ottenga anche che questi ragazzi possano scegliere di formare famiglie sante o di seguire Gesù Cristo nella vita sacerdotale o religiosa. PARTECIPIAMO AL SUO 44° SACERDOZIO Con grande gioia partecipiamo al suo 44° di sacerdozio,sempre dono ineffabile della presenza di Gesù Cristo sulla terra. Preghiamo che maturino copiosi i frutti dell’anno sacerdotale. Lo Spirito Santo ci aiuterà ad amare di più il Sacerdote e a contemplare con più verità il mistero divino della Sua persona. La Santa Famiglia di Nazareth faccia irradiare sempre più la grazia del Signore in tutti i sacerdoti e in particolare,nel nostro amico Don Antonio,l’abbracciamo di cuore e accogliamo la Sua ricca Benedizione

AMICIZIA E FRATERNITA’ Amicizia e fraternità siano il buon nutrimento della Sua casa interiore e diano felicità ai suoi giorni, facendoli ricchi di generosità e di carità. Ancora buon onomastico con animo devoto in Domino, con stima, don Antonio Raviele, Benevento

Grazie per le vostre belle parole. Ci siamo incontrati alla festa della laurea del carissimo don Massimiliano Palinuro e sembra che ci siamo conosciuti da sempre. Nell’anno sacerdotale appena trascorso il vostro augurio fa capire che ci sono bravi sacerdoti che vivono la vocazione come vera missione e vivono l’amicizia sacerdotale sincera tanto importante anche per dare il buon esempio ai laici, i quali non sempre restano edificati dal modo come si comportano alcuni sacerdoti, in comunione Padre Marco.

Maria Grazia Ettorino Usai, Cagliari

inviaci le tue domande a info@comunitamfi.it - marcodibrita@tin.it


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20/12/2010

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IL RACCONTO DI BRUNO FERRERO

Bruno Ferrero

Se non tagli la "fune", non approdi a nulla Una sera due turisti trovandosi in un camping sulle rive di un lago, decisero di attraversarlo in barca per andare a “farsi un bicchierino” sull’altra riva. Ci rimasero fino a notte fonda, scolandosi una discreta serie di bottiglie. Quando uscirono dal bar ondeggiavano alquanto, ma riuscirono a prendere posto nella barca per il viaggio di ritorno. Cominciarono a remare gagliardamente. Sudati e sbuffanti, si sforzarono per due ore. Finalmente uno disse all’altro:” Non pensi che a quest’ora dovremmo aver già toccato l’altra riva?”. “Certo! - rispose l’altro. Ma forse non abbiamo remato con abbastanza energia “. I due raddoppiarono gli sforzi ancora per un’ora. Solo quando spuntò l’alba constatarono stupefatti che erano sempre allo stesso punto. Si erano dimenticati di slegare la fune che legava la loro barca al pontile. Morale: quanta gente annaspa e si agita tutto il giorno senza approdare a nulla perché non si libera davvero dai legami e dalle abitudini vischiose. (da 365 piccole storie dell’anima – ElleDiCi).

FRASI CELEBRI

Amadib

*”Sì quando sei obbediente, mi prendo la tua debolezza ed al suo posto ti do la Mia forza. Sono molto stupito che le anime non vogliano fare questo scambio con Me” (Gesù a Santa Faustina Kovalska, diario). *”Egli fa uscire il vivo dal morto e fa uscire il morto dal vivo e fa rivivere la terra quando è morta. Così anche voi sarete fatti uscire da sepolcro” (Maometto, Corano, sura 30,17-20). *Che tristezza lasciare il tabernacolo, congedarsi dall’Ospite divino! Ma sei sempre con me, sei nel mio cuore… unico mio Diletto! (Beata Elisabetta della Trinità, Carmelitana, Pensieri dal Passero Solitario, pagina10). *”Gesù Cristo, vivente nella sua Chiesa, è sorgente di speranza. Per questo, noi diciamo a tutti i cristiani:” Non vi sgomentate, né vi turbate, ma adorate Cristo, nei vostri cuori, pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi”. (1 Pietro 3.14-15 Gesù sorgente di speranza, sinodo 2005). *Tutte le volte che mi preoccupo della Provvidenza, il buon Dio mi punisce per le mie preoccupazioni, mandandomi aiuti inaspettati (100 pagine del Curato d’Ars, Città nuova p.3).


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LA CHIESA CHE PREGA

Amadib

Quando la Chiesa si è manifestata e si manifesta in preghiera? Fin dall’inizio. Negli Atti degli Apostoli (2-42-46) viene presentata una giornata tipica della comunità primitiva dalle 9 del mattino al calar della notte e, al termine della narrazione, si dice:” Erano assidui nell’ascoltare l’insegnamento degli Apostoli, vivevano insieme fraternamente, partecipavano alla Cena del Signore e pregavano insieme... Ogni giorno tutti insieme frequentavano il tempio… lodando Dio”. La Chiesa è quindi in preghiera fin dall’inizio. Ed è in preghiera sempre. In tutti i 28 capitoli c’è almeno una menzione della preghiera, proprio per farci capire che l’essere in preghiera è una caratteristica costante e permanente della Chiesa. (Carlo Maria Martini, Le virtù del cristiano, pagine 272-273). Messaggio di Medjugorje del 25 Settembre 2010 Cari figli, sono con voi e vi benedico tutti con la mia benedizione materna di pace e vi esorto a vivere ancora di più la vostra vita di fede perché siete ancora deboli e non siete umili. Vi esorto figlioli, a parlare di meno e a lavorare di più sulla vostra conversione personale affinché il vostro testimoniare sia fruttuoso. E la vostra vita sia una preghiera. Grazie per avere risposto alla mia chiamata. Messaggio di Medjuorje del 25 Ottobre 2010 Cari figli, questo tempo sia per voi il tempo della preghiera. Il mio invito desidera essere per voi, figlioli, un invito a decidersi a seguire il cammino della conversione, per questo pregate e chiedete l’intercessione di tutti i santi. Essi siano per voi esempio, sprone e gioia verso la vita eterna. Grazie per aver risposto alla mia chiamata . Messaggio del 2 Novembre 2010 a Mirjana Cari figli, con perseveranza e amore materni vi porto la luce della vita, affinché distrugga in voi la tenebra della morte. Non rifiutatemi, figli miei. Fermatevi e guardate in voi stessi e vedete quanto siete peccatori. Riconoscete i vostri peccati e pregate per il perdono. Figli miei, non volete accettare di essere deboli e piccoli, ma potete anche essere forti e grandi compiendo la volontà di Dio. Datemi i vostri cuori purificati, perché possa illuminarli con la luce della vita, mio Figlio. Vi ringrazio. Preghiere spontanee dei fedeli delle nostre comunità *Signore benedici tutte le famiglie, perché siano piccole chiese domestiche e imitino la santa famiglia di Nazareth, Gesù, Giuseppe e Maria. * O Dio Padre onnipotente aiutami a rinnovare me stesso. * Voglio che nella mia vita tutto si ordinato,desidero restare con il mio ragazzo senza avere problemi con i miei. Gesù aiutami Tu.


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MEDJUGORJE TI CAMBIA LA VITA

Ferdinando Protano Gherardi

Mi chiamo Ferdinando ed ho iniziato il pellegrinaggio con le mie abitudini "comodose", già per il posto sull'autobus ho rischiato il litigio perchè odio stare seduto indietro,ma subito è accorsa una persona di buona volontà (Carmela) che mi ha ceduto il posto.Il viaggio è proseguito tranquillamente, all'arrivo l'impatto con l'hotel: senza ascensore di conseguenza due piani a piedi con le valigie, la stanza senza televisione, il bagnetto con doccia spartana... il mio stato d'animo: ma chi me lo ha fatto fare!!! Il giovedi si affronta in gruppo la prima collina il Podbrdo... nulla di che!!! La sera si va tutti insieme nella piazza retrostante la chiesa per l'adorazione del Sacramento: 3000/4000 persone in un silenzio che ti apre l'anima. Lì è iniziato il mio viaggio a Medjugorje ai piedi di Maria e di suo figlio Gesù. Un'ora di adorazione così intensa da farmi comprendere quanto il quotidiano ti allontana dalla "vera vita" ossia la comunione profonda con il prossimo. Ho iniziato a guardare i miei compagni di viaggio con l'occhio dell'anima: la sig.ra Antonella che poco prima si era "permessa" di sedersi al mio tavolo, la trovo una persona squisita, Luca, un bambino autistico, che in pullman avrei strozzato perchè irrequieto, è un angelo che avrei voluto come figlio; io che mi vantavo di conoscere a menadito New York, Parigi, Roma, mi ritrovo a scoprire me stesso in una piccola città. Il giorno successivo decido di affrontare il Krizevac a piedi nudi come il mio amico Angelo (di nome e di fatto). La salita è abbastanza dura, si arriva alla Croce, tanta serenità ma... nella discesa, inizio a provare una tale sofferenza, certamente anche fisica ma sopratutto spirituale, che mi paralizza ed è qui che comprendo appieno il perchè della mia chiamata a Medugorje. Il mio motto dopo questo pellegrinaggio? "Prega e non preoccuparti". L'augurio più grande che posso fare a tutti è quello di andare a Medjugorje. P.S. Io e mia moglie, dopo Medjugorje, recitiamo ogni giorno il Santo Rosario e pur conoscendoci da 30 anni non avevamo mai pregato insieme.


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VANGELO SENZA CONFINI?

Giovanni Zevola

Fare parte del gruppo missionario, organizzare la pesca missionaria, leggere riviste missionarie (come non ricordare le vicende di Nerofumo nel “Piccolo Missionario”), pregare per i missionari nel mondo (e c’era l’operazione “Passare i mari”, attraverso la quale si aiutavano i missionari nelle diverse nazioni) e poi avanti... mi sono ritrovato come condotto sulla soglia d’ingresso del noviziato dei Missionari Oblati. Cosi` sono cresciuto nella vocazione missionaria che mi ha portato ad “andare oltre” a superare i confini geografici della patria e gli affetti dei familiari, amici e compagni di seminario. Quando hai di fronte una simile persona come non invitarla a dare la sua testimonianza? “Venga Padre e ci parli della sua missione”, cosi` negli anni scorsi mi e` capitato di soddisfare piu` di una richiesta, visitando comunita` oblate in Italia, parrocchie e gruppi vari. “Padre ci dica cosa significa essere missionari” e cosi` poco alla volta nell’ascolto di esperienze e fatti della missione, non importa se in quell’ Africa tra foreste e deserti quasi sempre bisognosa di un qualcosa, nella pampas sconfinata, costellata di mandrie al pascolo, o tra le risaie e i fiumi di un Asia da sogno) si notano come dei cliche`: un vangelo che continua la sua corsa, confini geografici quasi sempre da superare, la vocazione specifica di alcuni, e il ribadire che tutti siamo missionari con l’ invito alla preghiera e perche` no... una mano al portafoglio! Lo scorso anno ho avuto l’ occasione e la grazia di un anno sabbatico ( un periodo vissuto fuori dal solito tran tran) e quindi si sono moltiplicate le occasioni per riascoltare quell’ invito: “Venga Padre, ci parli della missione”. E devo confessare che con il passare degli anni quel cliche` su cui organizzare il mio discorso sembrava vacillare e le domande trovavano maggiore spazio di tante risposte troppo spesso confezionate ad hoc. Mi sono chiesto se l’essere missionario a 10.000 chilometri “dall’amata patria” e dall’abbraccio dei tuoi, insieme alla privazione di quella pasta fatta in casa (scordatevi la Barilla!) sempre accompagnata da prodotti tipici nostrani (leggi capicollo e caciocavallo) e innaffiati da quel vino di cui ora puoi ancora ammirare i grappoli maturi e i pampini ingialliti dal sole autunnale, se tutto questo sia il necessario che ti fa` missionario. Se l’andare oltre, il superare la frontiera, e` tipico del missionario, allora gli altri lo sono solo nel cooperare con aiuto materiale e spirituale? Queste e tante altre domande mi hanno fatto visita e ho dato loro accoglienza, senza farle subito incontrare con risposte veloci ed esaustive. “La domanda e` figlia dell’ ignoranza -diceva Aristotele- ma la domanda e` anche madre della sapienza”. E allora rimango un missionario con tante domande, che ne pone anche qualcuna : “Tu di che squadra sei?” Cosi` si puo` iniziare con i bambini ed ecco le risposte immediate, quasi gridate e sempre di parte “ Forza..... ( inserire qui il nome della squadra del cuore)”. Al bambino per essere tifoso non basta mettere in risalto la bravura dei giocatori della propria squadra, ma occorre parlare male delle altre squadre, soprattutto di quella piu` vicina, di quella della stessa citta`. Per un bambino e` normale fare cosi`, e noi grandi sorridiamo a quelle grida “Forza Inter, abbassa Milan” ( o viceversa). Ma noi un po` piu` cresciutelli come e cosa “tifiamo’? Qual’è la nostra squadra? Riusciamo ad accettare quelli della “squadra avversaria”? e mi riferisco alla “squadra” che e` la famiglia, qualsiasi gruppo di appartenenza, gruppo ricreativo o religioso, appartenenza politica o sociale. Sappiamo riconoscere di avere dei confini (di formazione intellettuale, culturale, politica, religiosa) e che queste frontiere vanno superate? C’e` l’accettazione del limite e la volonta` di un suo superamento? Ecco dove sta l’oltre confine, l’andare oltre; non e` questo forse essere missionari? Vi sono infatti confini meno evidenti di quel 38 parallelo che taglia in due una nazione come la Corea, eppure piu` difficili da affrontare e superare. Chi e` dunque il missionario? Quelle piccole vicende che non riempono certo le prime pagine dei giornali, ma le nostre giornate si`: incontri, piccole gelosie, conflitti in ambito familiare e con il compagno di ufficio, quei silenzi che occupano troppo spazio.. (aggiungere qui a piacere, secondo la propria esperienza), tutto questo e` il confine, la frontiera, il limite. Ed ogni qual volta con pazienza e perseveranza si cerca di andare oltre, nel superare il confine e` allora, si` proprio allora che si e` missionari. Quando quelle piccole forme di ostilita` vogliono essere occasione di possibile ospitalita`, e` allora che la nostra vocazione e` missionaria. Tra le tante possibili domande , ti chiedo di accogliere questa ultima: “ Ma tu di che squadra sei?”


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20/12/2010

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CRONACA COMUNITARIA - NOVEMBRE

Redazione

1 – Solennità di tutti i Santi. E’ un’occasione per ricordare che tutti gli uomini sono chiamati alla santità. Ad Ariano c’è pure la fiera che tenta parecchi cristiani a disertare la S. Messa. 2 – Commemorazione solenne dei fedeli defunti. Si può applicare ai fedeli defunti l’indulgenza plenaria, cioè l’estinzione di tutte le pene dovuta dai peccati per i meriti della passione e morte di Gesù Cristo. E’ un’occasione per rinnovare la fede nella risurrezione dei morti di cui molti dubitano. 4 – Giornata di caduti e festa dell’Unità d’Italia. Ricordare le parole di Pio XII:” Con la guerra tutto si perde, con la pace tutto è possibile”. 7-12 7 sacerdoti della Diocesi di Ariano Irpino – Lacedonia partecipano al corso di esercizi spirituali ad Ariccia organizzato dall’Istituto Gesù Sacerdote fondato dal beato Giacomo Alberione. Circa 100 sacerdoti di tutta Italia partecipano al corso animato brillantemente dal Vescovo di Teano Mons. Arturo Aiello. La store di Mosè viene attualizzata ed applicata alla vita del sacerdote. Anche canzoni di Mango e De Gregori aiutano nella riflessione. E’ un’esperienza che non si dimenticherà. 13 – Si riunisce il consiglio per gli affari economici della Chiesa di S. Vito di Camporeale. Viene fatto il bilancio trimestrale agosto-settembre-ottobre. Restano circa 5.000 € da pagare alla ditta che ha eseguito i lavori per rendere agibile il nuovo salone 16 – Padre Marco accompagna Don Michele Brescia nuovo direttore del Centro Ecumenico e sostituto dello stesso Padre Marco a Pompei dove si raduna la commissione regionale ecumenica per la programmazione annuale. 20 – A Ginestra degli Schiavonin (Bn) nel corso della settimana del Benessere Psicologico in Campania, il Sindaco di Ginestra e Presidente della Comunità Montana del Fortore avv. Zaccaria Spina organizza con la partecipazione di tutti i sindaci del Fortore la conferenza ambiente e identità, l’adattamento umano alle trasformazioni sociali. Relatori Maria Piccirillo e Stefano Marchesa, psicologi. 21 – Presso la cattedrale di Ariano Irpino il Vescovo da inizio alla visita pastorale alle parrocchie della Diocesi. Alla fine della concelebrazione viene consegnato al parroco e ai due rappresentanti laici il kit (materiale) per preparare e vivere la stessa visita pastorale. 23 – Per il trentennale del terremoto del 1980 che devastò l’Irpinia e la Basilicata con 3.000 morti il Comune di Vallata e la Parrocchia S. Bartolomeo Apostolo dello stesso comune organizzano due giorni per non dimenticare, il 19 dicembre la testimonianza di Mons. Raffaele *** Vescovo emerito di Caserta con la partecipazione del Prof. Ortenzio Zecchino e Prof. Franco Roberti, 20 novembre presentazione dell’opera d’arte in memoria delle vittime del sisma dello scultore sac. Battista Marcello, tavolo che in rovina con i segni della cena non consumata. 27 – In Cattedrale il Centro Pastorale per la famiglia organizza in sintonia con il Santo Padre in Vaticano una veglia di preghiera per la vita nascente.


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20/12/2010

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A NATALE C’è chi mangia ed aspetta di fare lunghi pranzi e cene C’è chi spende per fare regali C’è chi prega davanti ad un bambino di gesso C’è chi prepara un albero con tanti luci. A Natale di quest’anno c’è un silenzio pesante. E’ il silenzio di tanti:sono poveri non lo dicono. Il silenzio di chi non sa chiedere. C’è il mio silenzio. Non so chiedere. A tutti quelli che hanno conosciuto,amato questo luogo, regalo il mio silenzio di Natale. Gli amici comprendono questo regalo. Ricordo la frase che un frate eremita mi disse in un giorno difficile: “Carlo, se vuoi costruire una barca,non agitarti per trovare i soldi Ed aprire il cantiere. Devi solo preoccuparti che ai tuoi amici Venga la voglia del mare”. A Natale vorrei che i miei amici sentissero tanta voglia di Locanda. Carlo Petrella, Locanda del Gigante, Acerra NA

MONTEFALCONE DI VALFORTORE Dolce paesello/ dalle linde case/ che ammantano il monte/ tra bianche viuzze/e ripide scalinate/che s’inerpicano/nel cuore del borgo antico./ Profumo di saggezza/calorosa accoglienza/operosità feconda/geniale creatività. /Frequenti rintocchi/di campane/dalle alte torri/scandiscono il tempo:/parlano al cuore/invitano alla preghiera./ Crogiuolo di spiritualità/risposte vocazionali/aneliti missionari/per diffondere la luce di Cristo/ e donare ai fratelli/il sorriso dell’amore/ la gioia della vita/il conforto della speranza./ Sentinella del cielo,/accogli il mio spirito errante/nella tua dolce quiete/e donagli,/sotto lo sguardo materno/ della bella Vergine del/Carmelo,/la gioia della pace;/tu che sei lo spartiacque/tra l’incanto della vita/ e il mistero dell’Immenso. Saverio Martino, Benevento.

LA NOTTE DI NATALE Nel cielo velato di stelle/avanza la notte tra/alberi e monti,è Natale./E’nato un bel bambino/che tutti adoriamo,è il nostro/Signore,il nostro Creatore./ La neve a fiocchi cade/dal cielo come tante bianche/pecorelle. Dormi, dormi/Nostro Signore,tra le braccia/ della tua mamma bella. Lo Conte Assunta, Ariano Irpino


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20/12/2010

18.46.38

IL GIRO D'ITALIA TORNA AD AVELLINO

Benedetto Canfora

• Il Consiglio comunale di San Bartolomeo in Galdo BN nella seduta straordinaria del 2/12/10 ha approvato la convenzione tra i Comuni delle provincie di Foggia e di Benevento per la realizzazione di interventi per risparmio di energia elettrica con valenza intercomunale e interregionale,il regolamento per la toponomastica cittadina,ha intitolato l’Istituto Comprensivo “San Bartolomeo e Leonardo Bianchi”. • La settima tappa del prossimo giro d’Italia,il 13 maggio 2011 partirà da Maddaloni CE e si concluderà a Montevergine AV, passando per la città di Avellino. Tutta l’Irpinia esulta,perché questa tappa sancisce una visibilità ed una promozione di tutto il territorio. Si tratta di cento chilometri ma che metterà a dura prova gli aspiranti alla maglia rosa. • In molte parti dell’Irpinia è stato ricordato il terribile terremoto del 23 novembre 1980. “Il Mattino” titolava:”Fate presto”. In un minuto e mezzo morirono circa tremila persone. Crollarono case e chiese. Giovanni Paolo II visitò il 25 novembre 1980 le zone terremotate e ridiede speranza ai feriti nell’ospedale di Avellino mettendo nel suo cuore le immagini e le persone con le indescrivibili distruzioni. A Vallata la parrocchia e il comune hanno prodotto anche un monumento artistico per ricordare alle nuove generazioni l’evento e impegnarli a costruire comunità in cammino dando un senso religioso a tutti gli avvenimenti

COME EDUCARE I FIGLI OGGI - Emergenza educativa

Amadib

Educazione nuova Per loro natura i ragazzi sono molto fragili e lo diventano ancora di più se noi adulti non li trattiamo con immensa pazienza,con incoraggiamento e rispetto. Davanti a un adolescente converrebbe quasi annullarsi per farsi accettare come testimone,più che imporsi come maestro. Si favorisce così la nascita della sua personalità che sembra sfidare la nostra e conciliarcela anche quando dobbiamo aiutarli per evitare gli eccessi. (1)La parabola evangelica dei due figli è illuminante.” Un uomo aveva due figli;rivolgendosi al primo gli disse:figlio mio,va a lavorare nella mia vigna. Questi rispose: non ho voglia,ma dopo,pentito,vi andò. Rivolgendosi al secondo il padre diede il medesimo ordine e il figlio rispose: vado; però non ci andò. Quale dei due ha fatto la volontà del padre?”( Matteo 21,28-30). Il dramma dell’adolescenza può essere visto nel modo come interpretiamo questa parabola. La quale ci fa capire che non sempre il bambino “facile”,il “cocco della mamma”,,quello che dice sempre si e non dubita di niente sia il migliore,anzi potrebbe essere colui che resta sempre bambino dipendente. Negli atteggiamenti dei nostri ragazzi alcune volte sentiamo dinanzi a un nostro comando una risposta negativa,proprio come nella parabola:”Non ci vado”. Egli non fa altro che manifestare il suo bisogno di indipendenza,vuole mostrare che non è debole,che vuole uscire dall’infanzia e che in fondo non vuole che veramente amarci e obbedirci(1)L.Evely,Educare educandosi p.126-127.


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20/12/2010

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Articoli, foto, video e tanto altro... tutto su www.comunitamfi.it A partire dal 2011 sarà di nuovo on-line il sito ufficiale della rivista dove troverete più contenuti, commenti, foto, video e aggiornamenti costanti sul Miscano - Fortore Irpinia. Troverete anche tutti gli articoli presente su ogni numero della rivista. Ecco cosa propone la nostra redazione ai nostri lettori da consultare on-line...

LA FIGURA DEL PASTORE NELLA CHIESA CRISTIANA EVANGELICA UNA PIOGGIA DI "GOCCE DI SOLIDARIETA'" PER L'ALBANIA

I Diaconi in ritiro a Castelfranco - Giugno 2010

I figli del Divino Amore di Medjugorje - Settembre 2010

Inaugurazione anno scolastico Camporeale

di Giovanni Orsogna

Presentazione del libro di Don Massimiliano Palinuto Tu chi sei Agosto 2010

TUTTO QUESTO E ALTRO ANCORA SU www.comunitamfi.it Agli otto Diaconi don Raffaele Mainiero, don Antonio De Gruttola, don Raffaele Battiante, don Antonio Cappuccio, don Giovanni Orsogna, don Generoso Colangelo, don Antonio Pasquale e don Antonio Triggianese l’augurio di servire il popolo di Dio come Gesù Cristo. (nella foto da sinistra a destra: don Raffaele Mainiero, don Antonio De Gruttola, don Antonio Cappuccio e don Raffaele Battiante con il vescovo Mons. Giovanni D’Alise)

Ai tre novelli sacerdoti don Michele De Vincentis, don Raffaele Iorizzo, don Antonio Ventulli l’augurio di essere sacerdoti secondo il cuore di Cristo. (nella foto da sinistra a destra: don Michele, don Antonio e don Raffaele)


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ARMONIA DELLE STAGIONI

Don Fernando Di Stasio

Le stagioni dell’anno sono come un girotondo voluto da Dio Creatore: dal freddo grigiore e dalle brume dell’inverno, che pure presenta spazi di serenità e di pace con il candido manto della neve e con la sua iridescenza creata dal sole,si passa alla gioia della primavera. Questa è una festa di colori, di verde, di nuovi fiori, che rallegra le persone e tutto rinnova, spirito, energia, natura. La stagione primaverile ci dona la Pasqua del Signore, che per la chiesa e per tutti i cristiani è vittoria e vita nuova. Se l’odio aveva avuto a Gerusalemme il sopravvento, se l’invidia degli scribi e dei farisei sembrava avesse avuto la meglio sull’opera di Gesù Salvatore, con la Pasqua di risurrezione tutto si capovolge. Da quel giorno la morte e il peccato sono sconfitti dal mistero pasquale di Cristo, la nostra vita ormai ha un senso, la morte non è più l’ultima parola,ma è una nuvola passeggera nel nostro firmamento, perché tutto continua nel cielo con i mille e mille anni di Dio, accanto a Cristo risorto, capo dell’umanità nuova. Primavera vuol dire bellezza, fragranza di fiori,vita rinnovata. Come Cristo è risorto da morte, così l’uomo deve risorgere dal sepolcro dell’odio e del male e camminare per una strada nuova,quella dell’amore di Dio e del prossimo, del Vangelo delle Beatitudini. Ecco quindi esplodere i colori dell’estate preparati dalla primavera. I campi e gli alberi ormai ci offrono i loro frutti, messi biondeggianti allietano la nostra vista con spighe piene di chicchi d’oro,i monti sono meta degli appassionati delle vette, i mari con le loro acque cristalline offrono freschezza a piccoli e grandi. L’estate è la festa della completezza e perciò nel pieno di questa stagione gli occhi si volgono all’assunzione della Vergine Maria. L’Assunta ci parla di cielo, di altezze, di vittoria, perciò è invito a seguire la Madre sulla sua stessa strada. Anche per noi non tutto sarà semplice e facile, le difficoltà prenderanno mille volti,il dolore sarà spesso compagno di vita, le tentazioni ancora ci daranno tribolazioni, ma con Maria e come Maria assunta in anima e corpo in cielo potremo tutto superare. Se l’inverno è tempo di riposo per l’uomo e la natura, se la natura col sorriso della primavera prepara la luminosa trasparenza dell’estate, se poi la stagione estiva ci dona svago, spensieratezza, tutto è dono di Dio, che nella sua sapienza ha disposto ogni cosa per il nostro bene. Ma occorre completare questo itinerario entrando nella mitezza dell’autunno, che dopo l’ardore dell’estate riporta le cose allo stato di sempre. Ora le foglie cadono dagli alberi come farfalle senza ali, il verde dell’estate si spegne nei campi, il cielo presenta grovigli di nuvole, gli aratri solcano la terra per la seminagione. Ora è tempo di ripensamento,di esame di coscienza. Tutto è aiutato dall’aria mite che ci circonda, dal silenzio che tutto coinvolge con i suoi colori morbidi e tenui. Occorre profittare dei ritmi delle stagioni per vivere serenamente. Non si può essere sempre tristi e schiacciati dalla sofferenza, non si può vivere dimenticando realtà essenziali, occorre spesso rientrare in noi stessi per prendere nuove iniziative e decisioni e per cambiare molte cose nella nostra vita.


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20/12/2010

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LA TRADIZIONE E LA MODERNITA'

Antonietta Riccio

Siamo ormai in clima Natalizio e alla fine di un altro anno. Il tempo passa in fretta e facendo una pausa di riflessione: cosa abbiamo fatto ? Cosa è successo in questo 2010? L’esperienza fatta da alcuni ragazzi insieme a Don Rosario a Lourdes nel mese di Luglio è stata molto positiva; mi auguro che questo piccolo gruppo di ragazzi possa essere lievito nella nostra Comunità per far scoprire con il loro esempio anche ai coetanei e ai più piccoli che dedicare un po’ del nostro tempo per il prossimo, soprattutto per gli anziani e i ragazzi è molto importante; è un grande dono che arricchisce molto. Nel mese di Agosto l’appuntamento con le feste dal 9 con San Lorenzo fino al 20 con il ”7° Memorial Pasquale Pappano” del Maestro Antonio Pappano, serata indimenticabile e da lodare il Signore per questo grande dono che il maestro Pappano ogni anno ci fà; un grazie di cuore a chi si attiva per organizzare un’evento straordinario e ad alto livello in una piccola Comunità come la nostra. Il 23 Agosto abbiamo fatto una gita all’ Aqualand di Vasto, organizzata dall’Associazione di volontariato Mani Tese di cui i ragazzi che fanno parte hanno contribuito anche a livello economico perché sono riusciti a pagare il pullman con il ricavato della vendita dei quadretti realizzati con il legno da alcuni di loro in collaborazione con Mario Ciarmoli. E’ stata una bella esperienza, per fare più unità, comunione tra di noi; abbiamo organizzato il pranzo con panini preparati dai ragazzi la sera prima e quasi tutti hanno collaborato per trascorrere bei momenti di divertimento in allegria e con tanta serenità. A Settembre c’è stata la dodicesima Sagra del caciocavallo in occasione della festa di San Fedele e anche quest’anno è stata una bella manifestazione organizzata dall’Associazione allevatori Castelfranchesi; ormai con questa bellissima iniziativa Castelfranco si stà facendo conoscere non solo dai paesi limitrofi, ma anche da svariate località. A Ottobre sono riprese le varie attività in parrocchia, Catechesi per i vari gruppi, il percorso di Cresima, la Catechesi per adulti del dopo missione; il Lunedì sera alle 21,00 con la presenza di un gruppo di Montefalcone nella sala parrocchiale e il Primo Lunedì’ del mese c’è l’Adorazione Eucaristica dalle 21.00 alla 21.30 prima della Catechesi. A Novembre il gruppo che segue la Catechesi degli adulti ha partecipato a un ritiro ad Assisi e lo stesso giorno è venuta a mancare all’improvviso una giovane catechista di Castelfranco, Maria Nannavecchia di 42 anni; un dolore immenso per i genitori e una grande sofferenza per tutta la Comunità, per una morte prematura e sconcertante; chiediamo al Signore di aiutarci a vivere con tanta fede e a offrire questo dolore per un progetto di un amore sempre più grande secondo la sua volontà. Il 3 dicembre ancora un lutto per la nostra comunità, un giovane di 46 anni Raffaele Vernacchia, tanto provato da una grave malattia, in poco tempo ha concluso la sua esistenza terrena. Per le festività di Natale tra le varie iniziative organizzate da Parrocchia, Scuola, Pro-loco, Associazione di Volontariato Mani Tese: ricordiamo la Castagnata il 23 Dicembre dopo la riconciliazione comunitaria, la tombolata con gli anziani che faremo il 26 Dicembre alle ore 17.00 presso la sede della Misericordia, un momento di festa con i nostri anziani. Il 6 Gennaio 2011 alle ore 18.30 in Chiesa ci sarà un piccolo concerto con alcuni ragazzi che stanno frequentando un corso di musica iniziato nel mese di Ottobre con la professoressa Antonietta Rosato. Mi auguro che queste poche ma significative attività che si realizzano nelle nostre piccole Comunità siano sempre segno di amore scambievole e di serenità e rendano più bella la nostra vita. Buon Natale.

LO SPORT A CASTELFRANCO

Antonio Verrilli

A dispetto delle previsioni, che parlavano di difficoltà nell’allestire una rosa numerosa per affrontare l’ormai lungo campionato di terza categoria, anche quest’anno il presidente La Vigna e gli altri responsabili hanno organizzato un gruppo per continuare a coltivare la passione che ci accompagna da tanti anni ormai . Per di più trattasi di compagine all’altezza. Per la terza stagione consecutiva l’U.S.Castelfranco prenderà parte al torneo di terza categoria nel girone (E) avellinese. Uno degli obiettivi prefissati per questo campionato, come negli anni addietro (con risultati non sempre rispettanti le attese), è quello di far crescere i pochi giovani locali spalleggiati da calciatori più maturi (per qualche veterano si tratta di un “ritorno in patria”). L'allenatore sarà un volto nuovo, il signor Filippo Corso da Montefalcone Valfortore. Insieme al mister Corso arrivano a rafforzare la squadra tre atleti del Real Montefalcone (Aversano, Ciarmoli R. e Paoletti). Domenica 21 Novembre è iniziato il campionato, non nel miglior dei modi. La prima partita ha visto impegnata la squadra di La Vigna al “Giovanni D’Onofrio” di Castelfranco battuta dal Real Casalbore per 0 a 3. Risultato che ha deluso sia per l’importanza della partita (da queste parti è ritenuta un vero e proprio derby), sia perché è stato l’esordio stagionale. Si ripartirà da Frigento, dove domenica 28 l’U.S.Castelfranco affronterà la prima ostica trasferta del torneo.


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MONTEFALCONE, UN PICCOLO GRANDE PAESE

Valerio Figliola

Come ad ogni estate ad avviare le varie attività è stato il Circolo Arci-Uisp con la tradizionale “Passeggiata ecologica lungo i sentieri del vento”, che abitualmente accoglie molti escursionisti dai paesi limitrofi ed oltre. Sono seguite altre manifestazioni come l’appuntamento con il Giocagin, raccolta fondi pro Unicef, il raduno nazione dell’aquilone ed infine la notte bianca che ha visto la partecipazione di Cisco, ex vocalist di Modena City Rambles, i Rione Junno e Ciccio Merolla. Importante anche l’incontro con gli studenti Erasmus dell’Università del Sannio di Benevento. Il mese di luglio è stata caratterizzato dalla festa della Madonna del Carmine che ogni anno richiama tanti devoti e in particolare gli emigranti. Infatti, durante la novena, dal 6 al 14 luglio, il Santuario ha accolto diversi pellegrinaggi. La parola di Dio è stata annunciata da Padre Renato D’Andrea, docente dalla facoltà Teologica “Angelicum” di Roma. Il 15 luglio, il giorno della vigilia, abbiamo ricordato il 50° di professione di Suor Bernardetta, Suor Ester e Suor Giacinta. Nel pomeriggio si è svolta la processione, a cui è seguita la veglia notturna nella chiesa parrocchiale. Oltre al concerto bandistico ad allietare le varie serate sono giunti comici da Zelig e Colorado. Dopo la festa, la pro-loco ha organizzato il 6° torneo di calcio a 5 che quest’anno ha visto trionfare la squadra delle Faine. Durante il mese di agosto sono seguite le tradizionali feste dei circoli locali ed altri importanti eventi, in particolare segnaliamo il concerto di “Amici TOUR LIVE” che ha raccolto nella piazza di Montefalcone tantissimi giovani e appassioni di questo talent-show. Per tutta l’estate i ragazzi e i più piccoli hanno potuto partecipare alla Ludoteca e al Karmel Grest che anche in questa seconda edizione ha riscosso un grandissimo successo. Le varie attività laboratoriali (pittura, scultura, danza, ricamo, chitarra…) sono state presentate in una splendida kermesse finale. Il 15 agosto, festa dell’Assunta, in una solenne concelebrazione preseduta dal Vescovo, Don Fernando di Stasio ha ricordato il 50° di sacerdozio. Intanto proseguono i lavori per l’ampliamento del museo civico e per l’avvio della costruzione della piscina intercomunale. Infine per quanto riguarda lo sport, purtroppo, quest’anno non si è formata la squadra di calcio per il campionato di terza categoria.


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UN'INVERSIONE DI TENDENZA...

Vincenzo Grasso

Ci sono almeno tre eventi degli ultimi sei mesi che meritano attenzione e considerazione anche tra i laici. Il primo non può che fare riferimento al convegno ecclesiale diocesano svoltosi dal 2 al 5 settembre scorso su Presbiteri e famiglie che ha visto confluire sulla città del Tricolle non solo esperti in comunicazione sociale e religiosa, teologi, autorità ecclesiali, ma anche testimoni di fede vissuta, fedeli, giovani e rappresentanti di associazioni e movimenti ecclesiali. Da anni si arriva a questo appuntamento con un preciso obiettivo: rilanciare l'attività pastorale sul territorio, ma anche responsabilizzare i singoli fedeli, avvicinarli ai propri pastori, sviluppare una sinergia per aiutare gli altri, dialogare con tutti, vivere intensamente la fede tra le mura domestiche e nell'ambito di una famiglia più estesa, che sollecita più coerenza. Ma non solo. Mi pare di aver compreso che c'è anche un altro compito che attende i Cristiani: l'impegno nel sociale e nel politico, ma con l'intento di testimoniare la propria fede, senza compromissioni e strumentalizzazioni. Il secondo evento che segna positivamente la vita della Diocesi di Ariano Irpino-Lacedonia è l'ordinazione di tre giovani sacerdoti, avvenuta in Cattedrale il 2 ottobre scorso nel corso di una cerimonia che difficilmente i presenti potranno dimenticare. Don Michele De Vincentis, di 29 anni, Don Raffaele Iorizzo, di 29 anni e don Antonio Ventulli di 37 anni arricchiscono il patrimonio di sacerdoti che già operano nelle nostre parrocchie e nel nostro territorio. Ci voleva proprio una ventata di aria fresca, un contributo originale, giovane, dinamico e competente al lavoro che il Vescovo, Mons. Giovanni D'Alise, già porta avanti. Quanto sia importante la presenza di nuovi pastori è fin troppo facile immaginare. La crisi delle vocazioni si è sentita negli ultimi anni. Per fortuna arriva un vento nuovo, al quale si accompagna anche l'ordinazione di nuovi diaconi. E' la conferma che la chiesa locale cresce, si nutre di fede, si prepara alle nuove sfide. Un segno del Signore, una speranza per tutti. Infine, va salutata con grande entusiasmo l'annuncio fatto dal Vescovo D'Alise il 21 novembre scorso per l'indizione della prima Visita pastorale alla Diocesi. Di per sè la visita pastorale non dovrebbe essere una grande novità. E' inserita di rito nell'attività di qualsiasi Vescovo. Sta di fatto, però, che negli ultimi decenni i Pastori che si sono succeduti, sono rimasti solo pochi anni ad Ariano e pertanto non hanno messo in cantiere quello che il Diritto Canonico prevede da sempre. Adesso il Vescovo D'Alise ha voluto ripristinare un'iniziativa di sua competenza, ma con un intento che va al di là della semplice presenza nelle singole realtà parrocchiali. Mons. D'Alise vuole trasformare la visita pastorale in un autentico cammino di fede, per tutti, offrendo la possibilità di nuove occasioni di incontro, di dialogo, di vita in comune , per rimettere in moto entusiasmi sopiti, riscoprire la bellezza delle nostre tradizioni, valorizzare il nostro mondo. Insomma per stare in mezzo al popolo e rendere concreta la propria vocazione al sacerdozio. Passando, invece, ai temi più specificatamente politici e amministrativi che hanno caratterizzato negli ultimi sei mesi la vita della città di Ariano, sono davvero pochi gli eventi da da commentare o da considerare importanti per la comunità residente. Bene sicuramente il convegno sulle Due Culture organizzata dal primo al 5 settembre a Biogem a Camporeale sul tema del mistero del fine vita. La presenza del premio Nobel Mario Renato Capecchi, tra tanti altri studiosi e ricercatori, è stata sicuramente esaltante. Soprattutto per molti giovani. Ordinaria amministrazione, invece, per la giunta comunale e gli altri protagonisti della vicenda locale. Non c'è stato alcun scatto in avanti per favorire l'occupazione, rilanciare il turismo, potenziare il Pip di Camporeale, valorizzare le risorse locali. Si va avanti tra annunci e clamorosi stop. Lo si nota nella realizzazione delle opere pubbliche, nella promozione turistica, nella disciplina del traffico, nel completamento della ricostruzione. Neanche la ricorrenza del trentennale del terremoto del 1980 ha provocato tra i partiti un confronto serio e costruttivo sulle prospettive urbanistiche della città, sul ruolo delle periferie e delle contrade. Non si sa ancora se potrà decollare il progetto per la strada Manna-Camporeale, nè se si arriverà davvero a finanziare l'Alta Capacità per il tratto che riguarda proprio il nostro territorio. Adesso si scoprono nuove difficoltà di natura tecnica e finanziaria. Il Consiglio Comunale si convoca solo per questioni di ordinaria amministrazione o per tamponare le questioni legate alla tenuta dei conti. E' passato finanche in secondo ordine la chiusura dell'unico cinema cittadino. Manca quello scatto di orgoglio della classe dirigente che fa immaginare la città come protagonista sul comprensorio. Nei giorni scorsi , tanto per citare qualche esempio, hanno tenuto banco argomenti come gli stipendi dei forestali e dei lavoratori che assistono gli anziani. Il fatto che i politici si siano vantati di aver assicurato le risorse ( dovute e previste già nei programmi) a queste persone, la dice lunga sulla capacità di saper interpretare le vere esigenze del territorio. Il nuovo anno, quindi, dobbiamo augurarci che possa far registrare un'inversione di tendenza nell'attività e qualità dell'azione politica e amministrativa locale. Auguri a tutti.


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ACCOGLIERE LA PAROLA

P. Cosimo Pagliara o.carm.

Per crescere nella familiarita' con la Bibbia

La parola di Dio nella vita del credente è un tema ormai familiare alla tradizione spirituale della Chiesa. «La parola di Dio - diceva S. Ambrogio - è la sostanza vitale della nostra anima; essa la alimenta, la pasce e la governa; non c'è altra cosa che possa far vivere l'anima dell'uomo, all'infuori della parola di Dio» .«Nella parola di Dio - aggiunge la Dei Verbum - è insita tanta efficacia e potenza, da essere sostegno e vigore della Chiesa, e per i figli della Chiesa saldezza della fede, cibo dell'anima, sorgente pura e perenne della vita spirituale» (n.21). «È necessario – scriveva Giovanni Paolo II nella Novo millennio ineunte - che l’ascolto della Parola diventi un incontro vitale, nell’antica e sempre valida tradizione della lectio divina che fa cogliere nel testo biblico la parola viva che interpella, orienta e plasma l’esistenza» (n.31). Sul tema si è espresso anche il Santo Padre Benedetto XVI in occasione del Convegno internazionale sulla Sacra Scrittura nella vita della Chiesa: «L’assidua lettura della sacra Scrittura accompagnata dalla preghiera realizza quell’intimo colloquio in cui, leggendo, si ascolta Dio che parla e, pregando, gli si risponde con fiduciosa apertura del cuore». La nostra riflessione s’inserisce in questa ricca tradizione, partendo da ciò che su questo punto ci dice la stessa Scrittura. Nella lettera di san Giacomo leggiamo troviamo un primo suggerimento per crescere nella familiarità con la parola di Dio: La prima tappa è dunque l'ascolto della Parola: “Accogliete con docilità la Parola che è stata seminata in voi” (1,21). Accogliere la parola è la prima tappa che abbraccia tutte le forme e i modi con cui il cristiano viene in contatto con la parola di Dio: ascolto della Parola nella liturgia; la lettura personale della Bibbia nella propria casa. In quest’ultima modalità bisogna guardarsi da due pericoli. Il primo è quello di trasformare la lettura personale della parola di Dio in una lettura “impersonale”. San Giacomo paragona la lettura della parola di Dio a un guardarsi nello specchio; ma, osserva Kierkegaard, chi si limita a studiare o le fonti, le varianti, i generi letterari della Bibbia, senza fare altro, somiglia a uno che passa tutto il tempo a guardare lo specchio – esaminandone accuratamente la forma, il materiale, lo stile, l’epoca -, senza mai guardarsi nello specchio. Per lui lo specchio non assolve la propria funzione. La parola di Dio è stata data perché tu la metta in pratica e non perché tu ti eserciti nell'esegesi delle sue oscurità. Non sono i punti oscuri della Bibbia, diceva lo stesso filosofo, che mi fanno paura; sono i suoi punti chiari, perché sono chiamato a viverli. L’altro pericolo è il fondamentalismo: il prendere tutto quello che si legge nella Bibbia alla lettera, senza alcuna interpretazione. È necessario che qualcuno ci guidi nella comprensione del testo biblico. Questo secondo rischio è molto meno pericoloso di quanto possa sembrare a prima vista e l’attuale discussione su creazionismo ed evoluzionismo ne è la drammatica riprova. Di cosa si tratta? Per coloro che praticano la lettura letterale della Genesi e ritengono che il mondo creato qualche migliaio di anni fa, in sei giorni, è così come ora. Tale lettura reca un danno immenso alla fede. Altri credenti che leggono i racconti di creazione della Genesi sanno che la scienza è in favore di un universo assai più vecchio e che c’é un processo di evoluzione e di selezione naturale. Non c’è da meravigliarsi se molti giovani voltano le spalle alla fede, concludendo di non potere credere in un Dio che chiede loro di rigettare ciò che la scienza insegna loro con tanta evidenza intorno all’universo naturale”. Bisogna evitare i due eccessi nella lettura della Bibbia: fermarsi solo a capire le parole e prendere tutto alla lettera, ambedue, si fermano alla superficie, trascurando lo Spirito. Continua


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20/12/2010

18.46.50

SORRIDETE SE POTETE PER LA TUA OFFERTA Tutti i versamenti vanno effettuati in euro sul c/c postale intestato a: Sac. Di Brita Antonio (Padre Marco) Codice IBAN IT23D07601150000000132548235; oppure alla Parrocchia San Giovanni Evangelista Codice IBAN IT57I0539275650000000201332 o tramite vaglia postale o assegno bancario non trasferibile indirizzato a: Rivista “Comunità Miscano Fortore Irpinia” c.so Garibaldi, 22 82025 Montefalcone di Valfortore BN

TUTTA LA RIVISTA E LA NOSTRA COMUNITA' SONO ON-LINE SU www.comunitamfi.it

LE VOSTRE OFFERTE PER LA RIVISTA N. 58 Ringraziamo dal profondo del cuore tutti gli amici di Ariano Irpino, Australia, Benevento, Castelfranco in Miscano (BN), Foggia, Genova, Lazzaro (RC), Milano, Montefalcone di Valfortore (BN), Montemiletto (AV), Monteporzio Catone (RM), Montoro Superiore (AV), Napoli, Pietrastornina (AV), Pietrelcina (BN), Rufina (FI), San Bartolomeo in Galdo (BN), San Lazzaro di Savena (BO), Scanzarosciate (BG), Setteville di Guidonia (RM), San Nicola Baronia (AV), Svizzera, Torino, Zungoli (AV). E’ grazie alla vostra generosità che possiamo continuare a stampare la rivista che è un atto d’amore nei vostri confronti. I vostri nomi sono scritti nel nostro cuore e ogni giorno vi ricordiamo nelle nostre preghiere insieme a tutti i vostri cari e a tutti i vostri defunti.

RESOCONTO n. 58 Stampa e spedizione €1.385,40 Offerte € 919,35 Passivo € 466,05 Passivo n.57 € 250,34 Passivo attuale € 716,39


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20/12/2010

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