HOLLYWOO For real stars

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STORIA - INTERVISTA - PHOTO GALLERY - CINEMA

HOLLYWOO FOR REAL STARs

LA VITA DEL CAVALLO DALLE STELLE ALLE STALLE Borrelli Bratti Greco Marci Negri Panisi




Indice

1.

La Stella

2.

Il Cavallo

pag. 12

3.

L’Uomo

pag. 14

4.

Cinema

pag. 18

5.

L’Agente

pag. 24

6.

L’Attore

pag. 26

pag. 8


Lettera dell’Editore

LO STAR SYSTEM in cui è immerso Bojack è facilmente divisibile in fasi: l’ascesa al successo, il successo - con tutti i retroscena - e il declino. Bojack in quanto umano, ha molti aspetti in comune con noi: si mostra con trasparenza ed è afflitto dai nostri stessi dispiaceri. Attraverso una serie di esperienze tangibili, sarete anche voi Bojack per qualche istante. FASE 1 - Che figata essere Bojack Bojack è la star di Horsin Around e, in quanto VIP del momento, è presente in molte pubblicità. Bojack è in ogni luogo dove c’è qualcosa di davvero cool: nei film più attesi, negli eventi mondani, nelle campagne pubblicitarie rinomate. Tutti amano Bojack e tutti vorrebbero essere come lui. HOW Il nome Bojack è sinonimo di COOL. La sua faccia-da-cavallo compare dove c’è bisogno di un testimonial credibile, dove viene comunicato il film del momento, sulla marca di Whisky migliore. FASE 2- Retroscena della vita da star Essere famosi ha molti aspetto positivi: eventi, autografi, ville e macchine di lusso, party esclusivi all’insegna del divertimento, ma, alla fine, è davvero tutto così bello? Quanto l’apparenza può prevalere sulla sostanza? HOW Un vero e proprio tuffo nel mondo della star di Horsin Around. L’interno di un tram si trasforma nel salotto della casa di Bojack, dove si è appena conclusa una super-festa. Diverse pensiline del tram, in giro per Milano, diventano angoli della villa Horseman. Stessi quadri, arredi identici e colori riconoscibili: benvenuti a casa sua. FASE 3 - La fine di un’era Bojack - all’improvviso - non è più soddisfatto della sua

vita. Horsin Around è finito, e lui si ritrova con quel che gli è rimasto della sua vita: pochi amici, sigarette, dipendenza da alcool e droghe. Forse, quello che appare esternamente non è sempre collegato con ciò che c’è all’interno HOW Qualcosa che ha la forma di un cavallo, ma è composta da oggetti apparentemente distanti da lui - sigarette, alcool, droga - che in realtà, sono ciò che ha fatto parte di Bojack per tutta la sua vita. L’ombra di un cavallo è data da ciò che cavallo non è. FASE 4- Siamo tutti Bojack Dopo aver vissuto il successo - alias un periodo bello della nostra vita - ecco che ritornano i dubbi: chi sono i veri amici? ho fatto tutto quello che volevo nella mia vita? Cosa cambierei ora? E così, star o non star, alla fine non c’è niente di più vero: sotto sotto, siamo tutti uguali. HOW Prima si entra nel mondo di Bojack, poi si diventa come lui. Ecco che ognuno entra nel suo mondo, è protagonista della serie TV e addirittura ci si può incarnare dentro di lui. Nient’altro di più vero - e condivisibile sui social.


Lettera dell’Editore

Se non l’aveste ancora capito è Bojack Horseman il protagonista indiscusso di questa edizione speciale. “Holliwoo” nasce nel 2000 con l’intento di diventare il magazine per eccellenza delle superstar. Tra le pagine troverete aneddoti, curiosità, interviste e le più belle immagini di Mister Horseman che, come tutti sappiamo, ha attraversato diverse

(e travagliate) fasi nella sua vita. Il nostro intento è di portarvi nel suo mondo, di farvi conoscere altri aspetti del suo carattere, di calarvi nello star system holliwoodiano perché siamo sicuri che, in fondo, c’è un po’ di Bojack dentro ognuno di noi. La redazione





Capitolo I Bojack Horseman

La Stella Storia

Come ogni star che si rispetti, anche la vita di Bojack Horseman ha tanto da raccontare: nasce il 2 gennaio 1964, dalla ricca ereditiera Beatrice Horseman e da un romanziere fallito proveniente dalla classe operaia, Butterscotch Horseman. È subito protagonista di un’infanzia travagliata: abusato dal padre e rinnegato dalla madre, per sfuggire alle difficili mura domestiche Bojack trova conforto fuori casa. Nei suoi viaggi, incontra Herb Kazzaz: i due stringono subito una forte amicizia. Pochi anni dopo tentano di fare carriera insieme: creano uno spettacolo nominato “Horsin’ Around”, in cui Bojack è il protagonista ed Herb il produttore. La serie riscuote un grande successo, Bojack si ritrova sommerso di fama: ville, autografi, macchine di lusso e diverse donne entrano a far parte della sua vita quotidiana. Passa così da essere un bimbo traumatizzato a una superstar di Hollywood. Assume un’agente personale, Princess Carolyn, che oltre che a essere molto professionale e determinata, gli ruba il cuore. Nonostante questo aspetto felice e gratificante, la sua vita continua ad avere un’ombra: il disagio interiore causato dal successo improvviso e dalla famiglia di origine. Questo gli impedisce di godersi a pieno quello che lo circonda. Così, nei momenti di solitudine non rinuncia a fumo, droga e alcool. Negli anni l’amicizia tra lui ed Herb svanisce e, successivamente a uno scandalo, le loro strade si dividono: Bojack rimane nella serie, oramai diventata una produzione importante, mentre Herb viene licenziato. Il loro legame si congela e, per anni, non si rivolgono la parola.

zione con Princess Carolyn e Bojack viene travolto da un’ondata di cinismo che lo porta a vivere nel ricordo di quello che era. Passa così le giornate a riguardare le vecchie puntate di Horsin’ Around sdraiato sul divano della sua villa. Entra nella sua vita Todd, un giovane ragazzo che si stabilisce a casa Horseman in seguito a un party. Per paura di rimanere solo Bojack sabota costantemente il sogno di Todd di diventare un musicista rock e tenta più volte di riconquistare il cuore della sua ex-fidanzata princess Carolyn, con scarsi risultati. Dopo aver toccato il fondo, Bojack viene contattato dalla casa editrice Penguin Publishing, che vuole produrre la sua biografia. Non essendo in grado di farla da solo, gli affiancano una scrittrice fantasma, Diane Nguyen. Bojack ci entra in sintonia e trova in lei la possibilità di ricominciare, ma Diane è felicemente fidanzata con il rivale storico di Bojack, Mr. Peanutbutter, protagonista della serie TV rivale di Horsin’ Around. In questi anni Bojack, preso dai sensi di colpa, vive nel tentativo di recuperare qualche rapporto e di crearsi una nuova identità, calato in una condizione che non riesce ancora ad accettare.

Al termine delle puntate di Horsin Around, inizia un periodo buio per lo stallone che, esattamente dieci anni dopo, cade in depressione: finisce la rela-

“La serie riscuote un grande successo, Bojack si ritrova sommerso di fama: ville, autografi, macchine di lusso e diverse donne entrano a far parte della sua vita quotidiana.” - Bojack Horseman, biografia





Capitolo II Bojack Horseman

Il Cavallo Intervista

La mia routine giornaliera inizia con un caffè doppio, il quotidiano e una brioche. Poi mi dirigo in ufficio, di corsa, ma a volte trovo il tempo di fischiettare una canzoncina: questo succede nei giorni dove mi attende qualcosa di veramente bello. Ore 11, studio A, ci sarà Bojack Horseman, star della serie Horsin Around, pronto per essere intervistato da me. Sorridente e vestito in maniera impeccabile, poco dopo le 11 Bojack si presenta insieme al suo agente personale. Come ogni chiacchierata che si rispetti, inizio con un diretto Come stai? Bojack: “È un piacere essere qua. Sto bene, tra alti e bassi ma bene. Grazie” Sembra che ti piaccia la vita notturna di Milano… (sorride)…Si dai. Carina. Iniziamo con le domande, ricordo più bello di Horsin’ Around? Tutto era bello. La mia vita era meravigliosa. Io sono un bravo attore e sul set ci divertivamo un sacco. In quegli anni ero molto legato a Herb, mio produttore e grande amico. Ecco, a proposito di Herb. All’improvviso, non l’ hai più nominato. Ci vuoi raccontare cos’è successo tra voi? Herb.. si insomma. Era molto bravo a fare il suo lavoro. Cambiamo argomento. Dal passato, al futuro: progetti? Dopo la mia Biografia, sto lavorando a molti progetti che non vi posso anticipare... Ma in generale penso che la vita sia una serie di porte chiuse, non è così? Una serie di porte chiuse?

Si, insomma, è un discorso lungo e complicato... Una sorta di metafora della mia vita... Ma andiamo avanti. Ok. Torniamo al passato: cosa cambieresti della tua vita? Non smetterei mai di fare Horsin’ Around. Hai iniziato a recitare dentro Horsin’ Around molto giovane, cosa ti ha spinto a farla? Talmente bella che non si poteva non fare. Com’è la vita da super star? Che domande! Sono candidato a tre Oscar, presto leggerete sui giornali... Neanche una cosa negativa? No. Anzi, forse... Cosa? No, niente. Come hai reagito alle accuse di utilizzo eccessivo di droga e alcool? Insomma… nessuno è perfetto. Parliamo del Bojack sentimentale … Domanda di riserva? In giro hai la nomea del “rubacuori” ma dicci, c’è qualcuna che invece ha rubato il tuo? Ehm [arroscisce]. C’è una ragazza si, ma il nome è top secret. Amore proibito? No, nulla mi è proibito. Solo che ultimamente sono molto impegnato. Parliamo della tua altra serie TV Continuiamo con Horsin’ Around. Passiamo alle domande insolite: se dovessi rimanere su un’isola deserta solo con tre oggetti, cosa sceglieresti? Un mio poster, un pacchetto di sigarette e…. Todd, vale? Todd? È un mio amico. Viviamo insieme da qualche anno

“La vita è una serie di porte chiuse... Non è così?” - Bojack Horseman, intervista


e, anche se gli devo un po’ stare dietro, è simpatico. Non parli mai di lui Si, è molto timido. Continuiamo con le curiosità: piatto preferito? Il Whisky è considerato cibo? Film preferito? Tutti quelli in cui recito io. Mr. Peanut Butter: amicizia o odio? Non temo chi fa di tutto per assomigliarmi, perché tanto di Bojack Horseman ce n’è solo uno. E Princess Carolyn? La mia bravissima agente. Quindi l’amore tra di voi è ufficialmente finito? Erano solo voci. Sarah Lyn? Ha avuto il suo momento, ora è una stella cadente, a differenza di me che sono ancora sulla cresta dell’onda. Prima volta in Italia, ti piace? Luogo preferito di Milano La discoteca Hollywood. Anzi, no, Hollywoo. Hollywoo? Hai dimenticato una D? Assolutamente no. Siete voi europei che lo pronunciate nella maniera sbagliata Un saluto per i tuoi fans italiani? Le sorprese non sono finite! Ci vediamo in quel museo proprio vicino a un parco… e a una discoteca se non sbaglio! Ah, quindi ci stai anticipando che parteciperai alla mostra in Triennale? Se avrò tempo.... magari si.


Capitolo III Bojack Horseman

L’Uomo Articolo

Lo show business chiede pegno. Tutto, subito, pressione a mille. Film, soldi, fama, fan; la celebrità. Non tutti sono fatti per questo e spesso proprio le stelle più lucenti sono quelle più fragili. Bojack Horseman, lo stallone di Hollywoo, forse è una di quelle star, troppo sensibili per riuscire a gestire il successo. Un passato di dipendenze da alcol e droga, i casi di violenza domestica, le denunce, i ricoveri per disintossicarsi, i danni nelle camere d’albergo a cinque stelle, i party senza limiti. Bojack Horseman, l’attore celebre per la serie Horsin’ Around, ha dichiarato in diretta televisiva di essere tossicodipendente da 4 anni. Una voce che a Hollywoo circolava da tempo e che dopo una serie di “fughe di notizie” ha costretto l’attore all’annuncio shock. Horseman, con tre divorzi alle spalle, nella sitcom Horsin’ Around ha interpretato il padre adottivo per nove anni, prima di venire licenziato nel 1996 per comportamento scorretto, ovvero una vita sregolata che comprendeva festini a base di cocaina con pornostar e una condanna per violenza domestica contro la ex moglie. Dopo essere riuscito a evitare il carcere patteggiando 30 giorni in un centro di riabilitazione in California, lavori per i servizi sociali e 36 ore di terapia per gestire la rabbia, l’attore per placare la bufera sulle sue dipendenze che avevano provocato la cancellazione del suo show sulla CBS, arrivò nel 2008 a sottoporsi davanti alle telecamere a un esame del sangue e delle urine per dimostrare di essere “pulito”. Nel 2007 poi il ritorno al piccolo schermo con la serie Horse Man. Sembrava che Bojack stesse risalendo la china poi poco più di un anno fa la denuncia della sua dentista che lo aveva accusato di averle

sferrato un pugno dopo l’anestesia che lei gli aveva fatto per curare un ascesso. Dopo aver scatenato il panico tra gli altri pazienti, l’attore aveva pure minacciato un agente della sicurezza con un bisturi. Dopo la fine della serie Horse Man, terminata nel dicembre 2015, il cavallo si è dedicato ai social network. Sul suo profilo Instagram (seguito da 11 milioni e mezzo di follower) l’attore dispensa quotidianamente le sue opinioni sull’attualità e la politica. Nel Marzo scorso c’era stata molta polemica negli Stati Uniti per un post violento diretto al neo-presidente Donald Trump. Oggi, Bojack, ha dichiarato di essere pulito da sostanze stupefacienti da ormai due anni, e di essere pronto a cogliere le nuove sfide cinematografiche che lo vedranno protagonista: Bhors v McEndog e Star Horse: the last Jedi. Nella speranza di rivedere presto lo stallone sul grande schermo e meno sui notiziari televisivi, la redazione di Hollywoo nelle pagine successivi vi regalerà in anteprima uno sguardo su quelle che saranno le locandine ufficiali dei prossimi film in uscita nei migliori cinema.

“Nella vita tutto quello che abbiamo sono le connessini tra di noi” - Bojack Horseman, intervista





Capitolo IV Bojack Horseman

Cinema Spettacolo

“Una storia infinita”: ecco la sintesi perfetta della carriera di Bojack. Le volte in cui l’hanno dato per spacciato non si contano più, ma lo stallone di Holliwoo è il re indiscusso dei colpi di scena. Esordisce sul grande schermo negli anni ’80, all’alba dei vent’anni, inserito personalmente da SpielBear nel cast di ET. Questo capolavoro diviene il primo grande successo di Bojack e segna l’inizio della sua lunga carriera che, nonostante sia iniziata così presto, non è ancora terminata. Della pellicola, divenuta immediatamente un cult, viene apprezzata in particolare modo l’interpretazione del giovane Horseman, il quale si preparò al ruolo dell’equestre-terrestre stando per mesi in una famiglia umana. Sull’onda del successo, e forte dell’amicizia con il produttore Herb Kazzaz, nasce la serie Horsin’ Around, di cui Bojack è il protagonista. Per i successivi nove anni, fino al 1996, lo stallone si dedicherà esclusivamente alla sitcom la quale termina dopo nove stagioni. Il volto di Bojack diventa icona e il successo riscosso dalla serie lo porta ad essere uno degli attori più pagati del piccolo schermo. Alla fine della serie Horsin’ Around l’attore attraversa un momento buio: le feste, le droghe e l’alcool sembrano portare l’attore sulla tipica strada della “stella cadente” di Hollywoo (al tempo ancora Hollywood). È il 2007, dopo due anni di disintossicazione il volto dell’attore torna ad essere popolare, nuovamente sul piccolo schermo, con la serie prodotta da AMC: HorseMen, un viaggio nella storia dell’advertising degli anni ’60. Il successo della serie, adorata dalla critica e dal pubblico, la porta ad essere rinnovata per altre sei stagioni, fino al 2015, anno in cui va in onda il finale. Bojack era tornato sulla cresta dell’onda. Il finale della serie però porta i produttori di Hollywoo a vedere Boja-

ck come un attore finito, divenuto l’icona di due serie cult ed entrato troppo in quei personaggi che, come in passato lo avevano salvato, ora lo stavano riportando alla rovina. È il 2016 quando la Disney dà il via alla produzione di un nuovo Star Horse (l’ottavo episodio), Bojack entra nel cast per interpretare uno dei più importanti personaggi della storia del cinema: Luke Skywalker. Da qui l’attore torna sul grande schermo, entrando anche in altre due grandi produzioni. La prima, in ordine di uscita, Bhorse vs McDog, racconta l’eterna rivalità tra i due tennisti, paragonabile al conflitto storico tra Horseman e Mr. Peanutbutter. Si tratta del primo film indipendente dopo Secretariat. Successivamente uscirà Murder on the Horsin’ express, l’atteso film di Kenneth Branagh, tornato alla regia dopo ben sei anni. Arrivati a questo punto è difficile fare pronostici: sicuramente Bojack è riuscito a lasciarci senza parole ancora una volta. In questi film troviamo un attore più consapevole e maturo, ma di una cosa siamo certi, il suo lato travolgente non cambierà mai.

“Dopo Horse Men la carriera dell’attore sembrava davvero finita.” - Francesco Negri, Empire


THE

E QUESTRIAN-T ERRESTRIAL






Capitolo V Bojack Horseman

L’Agente Gossip

E adesso chiamateli signore e signora Horseman. Sarebbe stata questa la chiusura romantica che ogni fan di Bojack avrebbe voluto sentire. Invece no, la storia tra l’affascinate stallone di San Francisco e la sfuggente gatta Princess Carolyn, storica manager dell’attore, è ormai giunta a una conclusione. L’incontro, nei primi anni ‘90 sul set di Horsin’ around. Lui, moro ed etereo, è all’apice della carriera, lei, la più grande agente reclutatrice di talenti emergenti. La scintilla si accende, il gossip parte. Le relazioni di lui con svariate star cominciano a non fare più rumore, come se finalmente avesse trovato l’amore vero. Princess Carolyn, bella e complicata, che ha avuto due mariti, una fidanzata, anni bui appena lasciati alle spalle, crisi familiari, travolge Bojack. I due negano la relazione per tutto il 1995, ma a dicembre di quell’anno arrivano le prime uscite pubbliche insieme. Nel 2000, poi, la Carolyn rompe il silenzio e dichiara: «Sono innamorata di Bojack Horseman».

telle dell’attore e il continuo abuso di alcol e droga portano la carriera dell’artista a un bivio. Bojack sa che presto dovrà scegliere tra l’amore vero, un matrimonio e dei cuccioli oppure una vita spericolata da cavallo pazzo. È il 2007 l’anno della fine. Poco dopo il ritorno sul piccolo schermo da parte dell’attore ecco l’ennesima denuncia, questa volta da parte della dentista di Horseman, la quale sostiene che il cavallo le abbia sferrato un pugno subito dopo l’operazione e che non contento abbia iniziato a creare il panico tra i pazienti e minacciato un addetto alla sicurezza con un bisturi. Da allora la coppia di Hollywoo (al tempo Hollywood) non farà più parlare di sè, solo un rapporto professinale, come dichiarerà l’agente nell’ultima intervista rilasciata l’anno dopo, nel 2008.

Bojack e Princess Carolyn sono una coppia solida e complice. Insieme sono diventati i Princehorsess: una tribù, una squadra imbattibile, un impero da milioni di dollari. Inseparabili anche nei momenti più duri. Come quando l’attore decide di sottoporsi a un percorso di riabilitazione per tossico dipendenza preventivo, perché teme di potersi ammalare di cancro. La Carolyn gli resta accanto condividendo tutte le sue scelte, anche quella di rendere la notizia pubblica. «L’ho fatto per il mio futuro», spiegherà lui, con coraggio, sulle prime pagine dei giornali di tutto il mondo. Purtroppo non tutte le storie d’amore hanno un lieto fine. Con il passare del tempo la vita di Horseman prende una brutta piega; le costanti scappa-

“Solo rapporto professionale.” - Princess Carolyn, 2008



Capitolo VI Bojack Horseman

L’Attore Eventi

È venerdì 10 Novembre, sono le ore 11:30 quando presso la Triennale Milano ha inizio la mostra per celebrare i cinquant’anni dell’Istituto Europeo di Design. La critica impazzisce, i biglietti vanno a ruba, ma l’attenzione è tutta concentrata su un ospite speciale, la cui presenza è tanto sperata quanto incerta. Bojack Horseman, il cavallo del momento, protagonista di due dei maggiori Blockbuster di fine anno e di un terzo film (Star Horse, Murder on the Horsin’ Express e Bhors McEndog ) è giunto a Milano, per impegni di lavoro e contrattuali che lo vedrebbero presente alla mostra di Tangible Branding appunto nella Triennale. Il tempo passa e la troupe presente alla mostra sembra sempre più sconsolata nel sentire il ticchettio della lancetta e nel vedere i molti fan accorsi delusi. All’improvviso un nitrito accompagnato da flash di macchine fotografiche cattura l’attenzione dei presenti, illuminando gli occhi del magnate greco multimiliardario finanziatore della mostra Romeus Traversòpulus. L’attesa star è arrivata: il muso mostra evidenti segni di stanchezza, gli occhi sono coperti dagli iconici occhiali da sole dalla montatura dorata e il look classico (jeans blu, convers rosse, giacca grigia e l’immancabile maglioncino ricamato) è perfettamente ordinato. Con le mani in tasca lo stallone si avvicina a Romeus il quale lo accoglie con un grande sorriso e lo invita verso il set allestito minuziosamente dai sei operatori, pronti a girare live l’iconica sigla in vista della nuova stagione del suo programma. Quelle che seguono l’arrivo di Bojack sono ore che passano all’insegna del divertimento e della inaspettata professionalità (viste le note abitudini dell’attore ndr.); le foto con i fan sono tante, come le sempre attuali battute che il cavallo non stenta a fare. Improvvisamente una chiamata rompe la magia

e senza troppi fronzoli la star di Horsin’ around, raccolte le sue cose, sparisce dalla sala seguito dagli occhi dei presenti senza farvici più ritorno. Insomma, una giornata memorabile che di certo rimarrà nei cuori dei fan giunti da ogni parte d’Italia, felici di aver trascorso qualche ora con il loro idolo (di gioventù per molti) e affascinati dalle meraviglie esposte nella mostra Tangible Branding. Non sono mancati gli apprezzamenti, uno su tutti quello di Larry McWhite, cineasta newyorkese. In seguito poi molte delle opere sono state acquistate dal collezionista bulgaro Andrew Kastellowsky.

“All’improvviso un nitrito accompagnato dal flash di macchine fotografiche cattura l’attenzione dei presenti” - Bojack Horseman, articolo


Mr. Horseman insieme alla famosa truccatrice Cecille Pannyse presso la Triennale, Milano





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