Fiabe Appese

FIABE APPESE fiabe scritte da bambini per bambini

La fiaba è il luogo di tutte le ipotesi: essa ci può dare delle chiavi per entrare nella realtà per strade nuove, può aiutare il bambino a conoscere il moldo.

Gianni Rodari

Progetto realizzato da un laboratorio in collaborazione tra la libreria Dudi e la maison Fiabesca Testi e illustrazioni dei bambini che hanno partecipato al laboratorio “crea una fiaba�

Rielaborazione testi di Angela Tinervia e Francesca Becchini Fotografie di Giuseppe Veniero Traduzione di Giovanna Brunetti Progetto grafico di Alessandro Giglio Pubblicato da Dudi e Fiabesca Palermo giugno 2014

sommario: La Regina che voleva avere tutto!.........4 Dorotea e la Rana mangiona..................6 Uno strano giorno in libreria.................8 Il forziere libera pesciolini...................10 Daria di mille colori...............................12 Davide, il bambino invisibile................14 La Principessa, l’estate e la neve.......,.16 La piccola Daria ed il fiorellino...........18 La ranocchia ed il fiocchetto...............20 Un’insolita amicizia al mare................22 Avventura al parco................................24

La Regina che voleva avere tutto!

Un giorno non molto lontano, una scatola magica fuggì dal regno della Regina che voleva avere tutto! Arrabbiata ella incaricò un servitore di cercare la scatola in città, ma lì non la trovò, così il servitore iniziò a girare il mondo per cercarla fino ad arrivare in Africa dove abitavano gli animali più amati dai bambini.

Giraffa e Zebra avevano portato la scatola magica in cima ad un vulcano dove viveva Elefante che ne era il guardiano. Quando il servitore arrivò ai piedi del vulcano incontrò Elefante che gli disse che avrebbe potuto riavere la scatola solo a condizione che la Regina che voleva avere tutto condividesse tutti i suoi averi con il suo popolo come si fa con i veri amici.

Quando la Regina che voleva avere tutto seppe quello che Elefante voleva in cambio, si arrabbiò molto con il servitore e così decise di andare lei stessa in Africa: “ Andrò io a parlare con questo Elefante e vediamo se non mi restituisce la mia scatola, lo coprirò d’oro se è necessario!”.

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Arrivata ai piedi del vulcano la Regina che voleva avere tutto disse ad Elefante: “Ridammi la mia scatola e ti coprirò d’oro”

“O povera Regina, ma perché credi che l’oro possa comprare me e la tua scatola magica” disse Elefante,” Essa esaudisce ogni tuo desiderio ma c’è una cosa che il tuo cuore non ha mai conosciuto …. l’amicizia, per questo la scatola si è stancata ed è fuggita via da te, quindi se la rivuoi devi solo imparare ad essere una bambina sorridente e gentile e lei tornerà da te”.

Così la Regina che voleva avere tutto aprì il suo cuore e finalmente tornò a casa con la sua scatola.

Quando la aprì…… con un balzo uscirono liberi e felici il fiore dell’amicizia, un bel vestito dai colori pastello e la corona tanto desiderata.

Da allora la Regina che voleva avere tutto con il suo abito nuovo si fece chiamare con il suo nome: Delia e trascorse le giornate con gli amici Elefante, Giraffa e Zebra con i quali visse felice scoprendo che l’amicizia era la cosa più importante di tutte!

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Dorotea e la Rana mangiona

Quel giorno Rana mangiona aveva proprio fame! Essa viveva in uno stagno vicino al mare dove aveva un amico Cavalluccio marino che le voleva molto bene e le regalava sempre un bel vestito per il suo compleanno realizzato dalla sarta Cicala. Ma quell’anno a forza di mangiare la Rana era diventata davvero enorme e la sarta Cicala non riuscì a cucirlo in tempo, così Cavalluccio che non voleva presentarsi a mani vuote decise di nascondersi dentro una torta per poi fare una sorpresa all’amica Rana. Ma Rana mangiona appena vide la torta la divorò in sol boccone ancor prima di accorgersi che dentro c’era proprio il suo migliore amico!

“Aaahh! Che cosa ho fatto?! Ho mangiato il mio amico Cavalluccio!” disse la Rana quando sentì l’amico che la chiamava da dentro la sua panciona.

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“Aiuto! Aiuto! liberami, liberami!” gridava l’amico.

Ma cosa poteva fare la povera Rana?

Corse subito in riva al mare e chiese aiuto alle onde: “Vi prego aiutatemi! Portatemi dalla bambina del mare lei saprà cosa fare” così la Rana salì su una foglia di ninfea e fu trasportata dalle onde ad una piccola isola dove abitava Dorotea, una fanciulla fatata dagli occhi verde smeraldo e dai lunghi capelli rossi. Dorotea aveva un dono: sapeva inventare magiche pozioni che esaudivano i desideri di chi aveva nel cuore sentimenti veri, cosi appena vide quanto era triste Rana mangiona per aver mangiato Cavalluccio marino, le preparò subito una pozione che fece uscir fuori Cavalluccio marino dalla sua pancia dopo un gran sbadiglio! Finalmente Rana mangiona riabbracciò il suo amico e da quel giorno smise di essere troppo mangiona, anzi si mise a dieta e come premio Cavalluccio le regalò un bellissimo camicione con gli spacchi laterali con il quale vinse il premio di rana più elegante dello stagno!

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Uno strano giorno in libreria

Un pomeriggio, Daniela, una bella bambina dai capelli legati con una lunga treccia che amava indossare vestitini senza maniche morbidi e colorati, e Davide, un bimbo biondo che amava portare camicie di tela leggera e short, si diedero appuntamento in libreria. Entrambi amavano le avventure! CosĂŹ, appena arrivati, si misero subito a leggere un libro che narrava storie di animali.

Quel libro, in realtà era un libro magico infatti dopo un po’ Daniela ed Davide si ritrovarono catapultati tra le sue pagine, pronti a vivere mille avventure in Africa! Era piena estate e la natura si mostrava rigogliosa. I due amici decisero subito di mettersi in cammino ed incontrarono una giraffa, una zebra, un elefante, un leone buono ed un albero parlante. Dopo poco erano tutti riuniti sotto l’albero parlante per discutere di un grosso problema che li affliggeva. Ognuno di loro parlava nella propria lingua emettendo alla fine di ciascuna frase il proprio verso, ma tutti si capivano ed anche Daniela ed Davide li 8

capivano. Il grosso guaio che li affliggeva erano “gli spaghetti salterini” che fuggivano dai piatti e non si facevano mangiare. Si trattava di spaghetti magici che avevano per ciascun animale il gusto della cosa più buona che avessero mai mangiato e tutti quindi ne erano ghiotti! Così Daniela ed Davide escogitarono un piano per catturarli: avrebbe preso tutti gli spaghetti e ne avrebbero fatto delle lunghe trecce, ciò avrebbe loro impedito di fuggir via. E così al calar del sole mentre gli spaghetti venivano adagiati sui piatti, loro velocemente li trasformarono in lunghe trecce, che ancor più saporite furono subito mangiate da quei ghiottoni di animali. La missione era compiuta! ed anche loro avevano golosamente mangiato un bel piatto di “treccine di spaghetti salterini” così con la pancia piena decisero di uscir fuori dal libro per un nuova avventura.

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Il forziere libera pesciolini

Sofia ed Alessandro si diedero appuntamento in libreria per una nuova lettura. Il libro scelto era dedicato al mare e dopo poco come per incantesimo si trovarono catapultati tra le sue pagine!

Arrivati sott’acqua, i due amici che nuotavano e respiravano perfettamente, incontrarono un delfino, una balena, un cavalluccio marino ed uno squalo gigante ma buono. Erano tutti preoccupati per la sorte dei loro amici della barriera corallina. Dovete sapere che la barriera corallina era abitata da tantissimi pesci di mille colori, che venivano catturati da spietati pescatori, che li vendevano al migliore offerente come pesci per l’acquario.

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I pesci avevano bisogno d’aiuto e Sofia ed Alessandro si misero subito all’opera! Saliti in groppa alla balena e, guidati dal cavalluccio marino, scesero negli abissi più profondi dove trovarono un antico galeone spagnolo che conteneva un enorme forziere pieno di oro e gioielli. Lo presero e lo portarono in superficie grazie all’aiuto del delfino e dello squalo gigante buono.

Andarono così dai pescatori ai quali diedero il forziere con la promessa di non tornare mai più per catturare altri pesciolini.

I marinai mantennero la promessa ed andarono via.

I pesciolini finalmente erano liberi!

Stanchi dalle fatiche Sofia ed Alessandro si addormentarono dentro una conchiglia.

Il mattino dopo si risvegliarono ancora in libreria e felici dell’avventura appena vissuta si accorsero che indossavano dei bellissimi costumini, lei con dei laccetti svolazzanti e lui boxer... erano un regalo dei loro nuovi amici pesciolini!

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Daria di mille colori

Daria era una bambina dai lunghi capelli ricci e dai grandi occhi azzurri, amava dipingere con le tempere e la sua mamma le aveva comprato un giorno un lunghissimo rotolo di carta da colorare con tutti i colori dell’arcobaleno.

Era estate e Daria come ogni mattina scendeva in giardino a giocare con le sue amichette ma prima apriva il suo armadio e sceglieva un vestitino da indossare ed un bel fiocco per i suoi capelli.

Quella mattina aveva portato con se colori, pennelli ed il grande rotolo di carta regalato dalla mamma. Incontrate le sue amichette iniziarono a dipingere su quel rotolo un paesaggio da usare come sfondo dello spettacolino pomeridiano per le loro mamme.

Daria disegnò un aquilone che sapeva volare da solo. Appena finì di disegnarlo, l’aquilone, uscì dal foglio e volò su di lei e sulle sue amiche.

Dalla coda dell’aquilone, uscirono mille colori d’arcobaleno che finirono tutti sulle stoffe degli abitini delle bimbe: ognuna si ritrovò con un 12

abitino bacchettato dal colore unico e delizioso.

Daria pensò che sarebbero state davvero carine quel pomeriggio per lo spettacolino: avrebbero interpretato l’arcobaleno! Così quando le mamme si riunirono in giardino per assistere allo spettacolo rimasero entusiaste nel vedere le loro piccole danzare felici e “colorate” attorno a quel rotolo dipinto da mille colori.

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Davide, il bambino invisibile

C’era una volta un bambino magico di nome Davide che aveva il potere di trasformarsi in tutto quello che voleva.

Così per gioco una mattina cominciò a trasformarsi in continuazione: uccellino, cavallo, cappello, albero, termosifone, giraffa, elefante….. insomma si trasformò in tutto quello che gli passava per la mente, ma si sforzò talmente tanto che ad un certo punto il suo corpo incominciò a sbiadire.

E sbiadisci... sbiadisci, di qui al pomeriggio Davide, diventò trasparente! Davide, non se ne accorse finché arrivato a casa vide che nello specchio del bagno la sua immagine non si rifletteva!

“Aaahhh!” urlò e corse dalla mamma che, tutta presa dalla preparazione di una bella torta per la merenda, lo sen14

tiva ma non lo vedeva!

“Cosa posso fare?”, “Chi può aiutarmi?” pensò Davide tutto sconsolato, così si chiuse nella sua stanza ed incominciò a cercare tra i suoi libri magici una formula che l’aiutasse a tornare visibile … ma quella che trovò era una formula che faceva diventare visibile solo il suo nuovo completino con maglietta e bermuda, mentre lui continuava a restare invisibile!

Così disperato corse di nuovo dalla sua mamma che questa volta vide il completino nuovo di Davide che le si agitava davanti e capì subito che cosa era successo al suo piccolo Davide.

Anche lei da piccola a forza di trasformarsi era diventata invisibile e non era riuscita a trovare la giusta formula, ma sapeva come fare ad aiutare il suo bambino: infatti, come nelle favole, la soluzione era un bel bacio quello della propria mamma! Così dopo un abbraccio forte ed un bacio scrosciante Davide tornò ad essere visibile e felice sedette a tavola a gustare una soffice fetta di torta alla zucca... magica ovviamente!

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La Principessa , l’estate e la neve

La principessa Diana amava tanto sciare ed anche se era già estate inoltrata, ordinò che nel suo Regno ci fosse ancora la neve così da poter andare con le sue amiche tutti i giorni a sciare!

I suoi cortigiani fecero arrivare la neve da tutte le parti del mondo, fu allestita una grande pista da slalom ed una di pattinaggio, ai rifugi anziché gelati, si offrivano cioccolate calde e passati di verdure … Diana si sentiva molto felice, anche se le mancavano molto i genitori che invece avevano preferito trascorrere le vacanze al mare.

All’inizio le amiche di Diana erano felici come lei di poter sciare e di indossare ancora i morbidi pullover invernali sulle calde gonne di lana; ma presto incominciarono a desiderare il sole, le passeggiate all’aria aperta e le gite al mare e poi le loro mamme avevano loro regalato tanti nuovi vestitini leggeri e colorati da indossare nelle calde giornate estive e le bimbe avevano voglia di indossarli.

La principessa Diana a poco a poco rimase da 16

sola sulla pista da sci. Le amiche inventavano le scuse più strane per disertare le piste:”ho il gatto innamorato devo stare con lui” diceva una e l’altra, “la mia maestra vuole che scriva un compito sull’estate e purtroppo oggi devo andare al mare , mi dispiace …” insomma ad una ad una, tutte le amiche cominciarono a non volere più giocare con lei. Trascorsero i giorni e la principessa incominciò a pensare che, in realtà non era stata poi una gran bella idea quella della neve in piena estate. In fondo si era resa conto che era molto più bello aspettare e godere di ciò che la natura offre secondo i suoi tempi, ed ora era giusto il tempo di assaporare il sole, le passeggiate all’aria aperta e le gite al mare, così si tolse il pullover e la calda gonna di lana per indossare un morbido abito di tela di lino colorato, dei sandali ed un cappellino di paglia.

Poi chiamò i suoi genitori al mare che corsero a prenderla subito felici di poter finalmente stare con lei. La principessa Diana trascorse il resto dell’estate felice con le sue amiche tra giochi, passeggiate in riva al mare e castelli sabbia.

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La piccola Daria ed il fiorellino Quel giorno, la piccola Daria era molto triste perché non sapeva cosa indossare per la festa di primavera che le sua maestra aveva organizzato. Andò subito dalla mamma per farsi aiutare e lei confortandola, le promise che di lì a sera le avrebbe confezionato un bell’abito con una bella gonna ampia ed un nastro colorato in vita adatto per l’occasione.

Nel pomeriggio Daria andò ai giardini a giocare con il suo cagnolino, lì trovò un fiorellino dentro un’ aiuola che la colpì per la bellezza del il suo colore, aveva tante sfumature di fucsia.

Daria lo colse con tutte le radici e lo portò a casa dove lo piantò in un vasetto vicino ad altri fiori. Il fiorellino era molto 18

felice di aver trovato un nuova amica e, quando era felice, sprigionava un bellissimo profumo e diventava di tanti colori, tanti quanti sono quelli dell’arcobaleno! Quando la mamma finì di cucire il nuovo vestitino Daria felice lo indossò subito, poi prese il vasetto con il bel fiore e lo mise in una tasca della gonna del vestito per portarlo con se alla festa. Alla fine della festa il fiorellino era felice ma molto stanco, aveva perso gran parte del profumo, della lucentezza ed appariva un po’ appassito, così Daria capì che l’unico modo per salvarlo era riportarlo di nuovo al giardino dove aveva vissuto fino ad allora in modo che potesse ancora godere del sole e dell’aria aperta! E fu un vero toccasana perché in breve tempo il fiorellino, grazie anche alle cure amorevoli di Elisa, si riprese e da quel giorno tanti bambini andarono a trovarlo per ammirarne la bellezza e diventare suoi amici!

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La ranocchia ed il fiocchetto

In uno grande stagno, viveva una ranocchia di nome Diletta che aveva al collo un bellissimo fiocchetto di seta colorato. Ne andava molto fiera e raccontava a tutte le sue amiche di essere stata prima una bella bambina e che quel fiocco era stato in realtà un bellissimo abito di seta che aveva indossato il giorno del suo sesto compleanno. Quel giorno, una strega malvagia che invidiava la sua bellezza, l’aveva trasformata lasciandole il fiocchetto come segnale affinché un amico potesse un giorno liberarla dall’incantesimo. Un giorno, un bambino di nome Daniele andò allo stagno a caccia di avventure. Daniele che portava sempre in testa una corona magica, inciampò su un tronco caduto e finì proprio dentro lo stagno. Nella caduta batté la testa e perse la corona e la memoria, così fu portato subito a casa ed il dottore che lo visitò disse che si sarebbe salvato solo grazie alla magia della sua corona perduta. Si trattava infatti di una corona magica che il bambino aveva trovato nella soffitta dei nonni e che portava da quando era nato, essa conteneva tutti i suoi ricordi. La ranocchia Diletta che aveva visto l’accaduto, ogni giorno andava a trovare il bambino e ben presto i due diventarono 20

grandi amici. Intanto non smetteva mai di cercare sott’acqua la corona, finché scoprì che in realtà da diverso tempo era in testa al Gran Vecchio Rospo Tolomeo padrone dello stagno, un rospo molto cattivo che mai le avrebbe ridato la corona se non in cambio di qualcosa. Quando la ranocchia Frida gli chiese la corona indietro per il suo amico, il Grande Vecchio Rospo disse che le avrebbe dato la corona solo in cambio del suo fiocchetto per darlo a sua figlia, una rospa bruttina di nome Romilda che sarebbe così diventata una bella bambina. Diletta, a malincuore, decise di cedere il fiocchetto perché voleva molto bene al suo amico e non poteva vederlo sempre triste. Così avvenne lo scambio ed il piccolo Daniele riebbe la sua corona. Ma Diletta era molto triste perché senza fiocchetto non aveva più speranze di diventare di nuovo una bambina.

Daniele, che le era tanto affezionato ricordò che in soffitta, oltre alla corona, c’era anche un enorme baule pieno di vestiti magici, così corse subito a casa dei nonni, salì in soffitta e trovò un abito dello stesso tessuto magico del fiocchetto di Diletta, prese un po’ di stoffa e ne fece uno nuovo e lo regalò alla sua amica che, come per magia, tornò ad essere la bella bambina di prima: la vera amicizia era riuscita a spezzare l’incantesimo!

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Un’insolita amicizia al mare

In una calda domenica di luglio, Sofia chiese ai genitori di andare a fare una gita al mare. Aveva trascorso tutto l’inverno in piscina ad imparare a nuotare e non vedeva l’ora di tuffarsi!

Sofia indossava per l’occasione un nuovo abitino colorato, con il costumino coordinato, che camminando svolazzava così tanto da farla sembrare una farfalla! In spiaggia c’era già il suo compagno di scuola Vincenzo che stentò a riconoscerla tanto era bella “Ciao Vincenzo, come stai?” disse la bimba e lui rispose “bene, ma come sei bella!”

Sofia disse: “Oh! Grazie! Ti va di fare un bagno insieme così ti faccio vedere come sono diventata brava a nuotare?”

“Perfetto facciamo a chi arriva prima!” disse allora Vincenzo ed insieme corsero fino alla riva e si tuffarono nell’acqua cristallina.

I due bimbi con i loro costumini a righe rosse e fuxia, cominciarono a nuotare ed attirati da uno strano canto, giunsero fino ad uno scoglio in mezzo al mare dove incontrano un granchio dal colore arancio brillante, che li salutò allegramente perché era tanto tempo che nessuno veniva a trovarlo.

Il Granchio, che si chiamava Camillo, raccontò ai due amici le sua disavventura sullo scoglio: era stato portato li da una tempesta quando era molto piccolo e da quel giorno era rimasto sempre da solo. Aveva dovuto cercarsi il cibo e 22

ripararsi in piccoli buchi nella roccia per fuggire ai predatori ma non aveva mai smesso di cantare nella speranza che la sua famiglia, scaraventata chissà dove, potesse sentirlo e finalmente andarlo a salvare. Il canto che lui ripeteva, dal giorno in cui era arrivato allo scoglio, era la ninna nanna che la mamma gli cantava ogni notte al chiaro di luna.

Alla fine del racconto il granchio Camillo chiese ai bimbi di aiutarlo a trovare la sua mamma, il suo papà e i suoi fratellini e Sofia lo fece salire sulla sua spalla e lo portò fino alla battigia.

Una volta arrivati, Sofia e Vincenzo cominciarono le ricerche chiedendo a tutti i bambini della spiaggia se avessero visto una famiglia di granchi dal colore arancio brillante come il loro amico. Tutta la spiaggia si mise alla ricerca per aiutarli e ad un certo punto un amico della piccola Sofia, correndo verso di loro, urlò “Li ho visti, li ho visti, seguitemi, che vi faccio vedere dove sono!”

Sofia, Vincenzo e il granchio seguirono il bimbo in fondo alla spiaggia dove con grande sorpresa, dietro un sasso, il granchio Camillo ritrovò tutta la famiglia al gran completo!

Grazie all’aiuto di Sofia e Vincenzo la famiglia era riunita!

Da quel momento Sofia, Vincenzo ed il granchio Camillo diventarono amici inseparabili e non passò domenica in cui non facessero insieme una bella nuotata per far visita allo scoglio nel quale aveva avuto inizio la loro bella amicizia!

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Avventura al parco

C’erano una volta tre cuginetti … Alberto, Giulio e Livia che ogni pomeriggio in estate si davano appuntamento al parco per giocare a nascondino. Quel giorno Livia indossava un fresco vestitino di cotone con le maniche svolazzanti ed i suoi cuginetti, pantaloncini quadrettati e maglia coordinata. Ad un certo punto toccò a Livia contare ed Alberto e Giulio si nascosero, uno dietro allo scivolo e l’altro dietro l’albero.

Livia conto’ fino a cento e li andò a cercare, ma non li trovò più perché in realtà contando, contando si era addormentata ed era finita in un luogo magico! Livia non poteva credere ai suoi occhi! …….

Alberi altissimi, fiori profumati, elefanti grandi e piccini, scimmie allegre, leoni morbidi, giraffe, pantere e tigri la circondano e vivevano in perfetta armonia tra di loro. Se in un primo momento nessuno le si avvicinò perché sospettoso, non avevano, infatti, mai visto una bambina in carne ed ossa, dopo un pò la giraffa che si chiamava Dafne le andò incontro e la invitò a giocare con loro e tutti insieme cominciarono a giocare, cantare e danzare.

Intanto nel parco Alberto e Giulio si accorsero che Livia non li stava cercando e cominciarono a preoccuparsi così andarono loro alla ricerca della cugi24

netta e la trovano distesa sul prato che dormiva con le braccia dietro la testa. La chiamarono più volte, ma Livia non si svegliava, così i due cuginetti incominciarono a darle bacini, carezze, pizzicotti… ma nulla da fare! niente riusciva a svegliarla,quindi corsero a prendere un po’ d’acqua al laghetto delle papere e gliela spruzzarono sul viso… ma nulla da fare! la cuginetta continuava a dormire con un dolce sorriso stampato sulla faccia! Così preoccupati decisero di trascinare la piccola fino a casa e di metterla a letto. Arrivati a casa li attendeva la nonna, era stata lei a regalar loro i vestitini che avevano indosso quel giorno. Appena vide Livia che dormiva beatamente fece un gran sorriso perché già immaginava cosa era accaduto …

Infatti, appena le tolsero il vestitino per metterla a letto, Livia si svegliò e felice riabbracciò i suoi cuginetti e la nonna! poi cominciò a raccontare la sua avventura ma, mentre parlava, si accorse che accanto a lei c’era tutti i personaggi del suo racconto: erano tutti i suoi amati peluches la giraffa Dafne, gli elefanti grandi e piccini, le scimmie allegre, i leoni morbidi, le pantere e le tigri ….Che strano sogno, che magica avventura aveva vissuto, e chissà forse … è stato proprio il vestito a far catapultare Livia in quel luogo magico … Voi che ne pensate?

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lying on the grass asleep, with her arms behind her head. They called her with different times, but Livia didn’t wake up, so the two cousins started giving her kisses, caresses, pinches… but nothing! Nothing could wake her up, so they ran to the ducks’ lake, took some water and splashed it in her face… but nothing! The little cousin kept on sleeping with a sweet smile on her face. Worried, they decided to bring her home and put her to bed. At home, their grandma was waiting for them. She was the one who had given them the clothes they were wearing.

When she saw Livia blissfully sleeping, she smile widely, as she already knew what had happened to her… Indeed when they took away the girl’s dress to put her to bed, Livia woke up and she hugged happily her cousins and her grandma. Then she started to tell her adventures, but while she was talking she noticed that beside her there were all the characters of her dream: they were all her beloved stuffed animals, the giraffe Dafne, the big and little elephants, the happy monkeys, the soft lions, the panthers and the tigers.. What a weird dream, what a magic adventure she had lived, and maybe… who knows.. maybe the dress took Livia to that magical place.. What do you think about it?

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Adventure at the park

Once upon a time three little cousins Alberto, Giulio and Livia used to meet every afternoon at the park to play hide-and-seek. One day Livia was wearing a fresh cotton dress with floating sleeves, while her cousins were wearing checked shorts and coordinated t-shirts. At a certain point Livia started counting and Alberto and Giulio hid, one behind the slide and the other behind a tree.

Livia counted to one hundred and started seeking, but she could not find them because while counting she had fallen asleep and she had turned up in a magic place! Livia could not believe her own eyes‌. High trees, scented flowers , big and little elephants, happy monkeys, soft lions, giraffes, panthers and tigers had surrounded her and they lived in perfect harmony. At first nobody went to her, because they had never seen a real little girl before and they were suspicious, but after a while the giraffe Dafne went to her and invited the girl to play with them, so they started playing, singing and dancing together.

In the meanwhile, at the park Alberto e Giulio noticed that Livia wasn’t seeking them and they started worrying, so they ran to her and found her 24

The crab, named Camillo, told the two friends his misadventure on the rock: he had been token there from a storm when he was a puppy and from that day he had been always alone. He had to find the food and he had to shelter inside the little holes of the rock to escape from the predators, but he had never stopped singing in the hope that his family, no matter where they were, could finally hear him and save him. The song he has been repeating since the day he arrived at the rock was the lullaby his mother used to sing to him every night in the moonlight.

At the end of his tale, the crab asked the kids to help him to find his parents and his brothers, so Sofia told him to jump on her shoulder and took him to the shore.

When they arrived at the beach Sofia and Vincenzo started the search, asking to all the children of the beach if they had seen a family of crabs of a bright orange color like their little friend. All the people on the beach started to search and, at a certain point, a friend of Sofia’s shouted, running through them, “I have seen them, I have seen them, follow me, I will show you where they are�!

Sofia, Vincenzo and the crab followed the kid at the end of the beach where, with big surprise, behind a stone, Camillo the crab found all his family! Thanks to the help of Sofia and Vincenzo the family was finally reunited!

From that moment Sofia, Vincenzo and the crab Camillo became inseparable friends and every Sunday they swam together up to the rock where their friendship had started!

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An unusual friendship at the seaside

In a hot Sunday of July, Sofia asked her parents to go the seaside. She had spent all the winter at the swimming pool learning how to swim and she could not wait to jump into the sea!

Sofia, for the occasion, was wearing a new colored dress, with coordinated swimming set, and when she walked the dress fluttered so lightly that she looked like a butterfly!

On the beach there was her schoolmate Vincenzo and she was so beautiful that he could hardly recognize her.

“Hi Vincenzo, how are you?” said the little girl and he answered “Fine, you are so beautiful!”

Sofia Said: “Oh! Thanks! Do you want to go and have a bath in the sea so I can show you how good I have become at swimming?”

“Sure, let’s see who arrives first” said Vincenzo, and they ran together up the shore and jumped in the crystal clear water.

The two kids, with their red and fuchsia stripped swimming suits, started to swim and, attracted by a strange song, they arrived at a rock in the middle of the sea where they met a bright orange crab that happily greeted them as it had been a long time since somebody last visited him.

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the head of Toad Tolomeo who was the boss of the pond. The big old Tolomeo was a very mean toad and he would have never given the crown back if not in exchange for something. When the little frog Diletta asked him for her friend Daniele’s crown, the big old toad told her that he would give her the crown only in exchange for the bow she wore on her neck, in order to give it to his daughter, an ugly little toad called Romilda that, this way, hoped to become a beautiful girl. The little frog Diletta decided unwillingly to accept the exchange because she really loved his friend and didn’t want him to be always sad. So the exchange was made and Daniele wore his crown again!

Diletta, nonetheless, was very sad because without her bow she would never become a little girl again, but Daniele, who was very fond of her, remembered that in the attic, besides the crown, there was a trunk full of magic clothes. So he ran to his grandparents’ house, climbed up to the attic and found a dress made by the same magic texture of the bow that Diletta had given to the toad. He took a little piece of cloth and made a bow that he gave to her friend and in that moment Frida, as if by magic, returned to be a beautiful little girl, wearing again her wonderful dress: real friendship had finally broken the spell!

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The frog and the little bow

In a big pond lived a little frog called Diletta who used to wear a beautiful and colored bow on her neck.

She was very proud of her bow and she used to tell all her friends that she had been a beautiful little girl and that the bow was actually an elegant silk dress that she had worn the on the day of her 6th birthday. That day a wicked witch that envied her beauty transformed her, leaving her only the bow so that a friend of her might one day recognize her an break the spell.

One day a boy named Daniele went to the pond with his friends looking for adventures. Daniele, who always wore a magic crown, stumbled on a trunk and fell inside the pond. During the fall he hit his head and lost the crown and the memory, so he was carried back home and visited by the doctor, who said that he could be saved only by the magic of his lost crown. In fact, that crown was a magic one that he had found in his grandparents’ attic and a he had worn it since his birth. It contained all his memories. So all his friends went again to the pond to find the crown but they couldn’t find it. The little frog Diletta, who had seen what had appended to him, went every day to visit the kid without memory and they soon became friends. In the meantime she never stopped to look for the crown under the water, until she discovered that it was on 20

little dog, and there she found a little flower that stroke her for its beauty and its color, since as it had a lot of fuchsia shades. Daria took it with all the roots and brought it home, where she planted it in a little vase near the other flowers. The little flower was very happy that he had found a new friend, and when he was happy he emitted a wonderful perfume and he turned into all the colors of the rainbow! When her mother finished to tailor the dress, Daria wore it and she was very happy, so she took the vase with the flower and kept it on a pocket of the dress in order to bring it to the spring fest. At the end of the fest the little flower was very happy but he was very tired and he had lost his perfume and his shine and he appeared a little withered. So Daria understood that the only way to save him was to bring him back at the garden where she had lived until the moment she found him, so that he could enjoy again the sun and the fresh air! This choice was a cureall for the little flower as he soon got better thanks to Daria’s help, and from that day a lot of kids went to the garden to admire the little flower and to become a friend of him.

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Little Daria and the flower

That day little Daria was very sad because she didn’t know what to wear for the spring fest that her teacher had organized. She went immediately to her mother to ask her for help and she reassured her and promised that she would tailor a new dress with a wide skirt and a colored ribbon on the waist to wear during the fest. In the afternoon Daria went to the garden to play with her

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on the ski slope. Her friends had the strangest excuses in order to avoid the slopes: “My cat is in love and I have to stay with him” said one of them, “I am sorry, but my teacher want me to write an essay about the summer and unfortunately I have to go the seaside today…” said another and one by one none of her friends wanted to play with her. The days went on and princess Diana started to think that maybe her idea of the snow during the summer hadn’t been a great one.

Actually she understood that it was better to wait and enjoy what is offered by the nature according to the seasons, and that this was the time to enjoy the sun, the open air walks and the sea excursions. So she took off the pullover and the wool skirt and wore a soft dress made of a colored linen canvas , sandals and a panama hat, then she called her parents who were at the sea and that went to get her, happy because they finally could stay together. Princess Diana spent the rest of the summer happy with her friends playing together, walking through the fields and swimming in the sea.

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The Princess, the summer and the snow

Princess Diana loved so much to ski and even if it was late summer she ordered that in her kingdom there still be snow so that she could go skiing everyday with her friends! Her courtiers sourced the snow from all over the world and they made a big ski slope and an ice rink, while at the shelters, instead of ice cream, they were offering hot chocolate and soup‌ Diana was very happy, even if she missed her parents that had chosen to spend their holiday at the beach.

At the beginning Diana’s friends were as happy has she was of the idea that they could still ski and they could still wear soft winter pullovers upon their warm wool skirts; but after a while they started longing for the sun, the open air walks and the sea excursions. Their mothers, moreover, had gifted them a lot of new light and colored dresses to wear during the hot summer days or during the evenings when with mum and day they went together to had an ice cream.

Princess Diana, little by little, remained alone 16

dejected little boy, so he locked himself in his room and started looking in his magic books for a formula that could make him visible again...but the one he found was a formula that made visible only his new suit with shirt and shorts, while he remained invisible! So, desperate, he ran again to his mother that, this time, saw his new suit stirring in front of her and immediately understood what had happened to her little Davide. When she was a child, in fact, she had also turned invisible after changing continuously form and wasn’t able to find the right formula, but she knew how to help her little child: just like in fairy tales, in fact, the solution was in a big kiss given out of true love: a mother’s kiss! So, after a big hug and a smacking kiss, Davide returned visible and sat at the table to taste a slice of pumpkin cake, a magic one of course!

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Davide, the invisible child

Once upon a time there was a little child named David, who had the power to turn into everything he wanted to be. One morning, thus, he started turning over and over again: bird, horse, hat, tree, radiator, giraffe, elephant...in a nutshell, he turned into everything that he could think of, but he was so tired that at a certain point his boy started to fade, and fade, and fade, until in the afternoon Davide, became transparent! Davide didn’t realize what had happened until he arrived home and noticed that his image could not be seen in the mirror! “Aaaaaah!” he screamed and ran to his mother who, absorbed in the preparation of a tasty cake for the afternoon snack, could hear but not see him!

“What can I do?”, “Who can help me?” thought the 14

gathered in the garden to watch the show, they were enthusiast to see their children dance happily and “colored� around the roll painted in a thousand colors.

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Daria of thousand colors

Daria was a little girl with long curly hair and big blue eyes, she loved painting with tempera and her mother one day bought her a long paper roll that she could paint with all the color the rainbow. It was summer and Daria was on holiday, every morning she went down to the garden to play with her little friend, but before that she opened her wardrobe and chose a nice dress to wear and a bow for her hair. That morning she took with her the tempera, the brushes and the big paper roll the her mother gave her.

When she met her friends they started painting on the roll a landscape to use as a background for the show that they were going to play in the afternoon. Daria painted a kite that could fly by itself. When she finished drawing the kite, it came out of the paper and started to fly upon Daria and her friends. From the tail of the kite a thousand colors came out and flew on the girl’s clothes: each of them had a dress painted in a unique and beautiful color. Daria thought that they would be very pretty that afternoon for the show: they would perform the rainbow! So, when the moms 12

a lot of colored fishes that were captured by cruel fishermen that sold them at the best offerer as fishes for the aquarium. The poor fishes needed help and Sofia and Alessandro immediately got to work! They jumped on the back of the whale and, guided by the seahorse, they went down to the deepest abyss where they found an old Spanish galleon that contained a big treasure chest full of gold and jewels! They took it and brought it to the surface, thanks to the help of the dolphin and the giant good shark. So they went to the fishermen and gave them the treasure chest with the promise that they would never capture the fishes again.

The seamen kept the promise and went away.

The fishes were finally free!

Tired of their efforts, Sofia and Alessandro got asleep on a shell.

The morning after they woke up at the library and, happy for the adventures they had lived, they noticed that they were wearing wonderful swimsuits. She was wearing a wetsuit with waving strings and he was wearing boxers, both of which were gifts from their new friends fishes!

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The treasure chest that released the little fishes

Sofia and Alessandro met at the library for a new adventure. The chosen book was dedicated to the sea and after a while they magically were attracted inside the book!

Arrived under the sea, the two children swam and breathed perfectly and they met a dolphin, a seahorse, a whale and a giant good shark. They were all worried about the future of their friends of the coral reef. The coral reef was inhabited by

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for each animal that was able to catch and eat them, had the taste of the most delicious thing they had ever eaten, so that all the animals loved them. Daniela and Davide, thus, contrived a plan to catch them: they would grab all the spaghetti and they would made a long plait with them, so that they couldn’t ran away. So, at the twilight, when the spaghetti were put on the dishes, they quickly transformed them in long plaits that were delicious and the glutton animals could finally enjoy them.

The mission was accomplished! And even Daniela and Davide ate a dish of “jumping spaghetti plait�, so with their stomach full and satisfied they decided to come out of the book, ready for a new adventure.

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A strange day at the library

One day Daniela, a beautiful girl with long hair tied in a braid and who loved wearing colored and soft dresses without sleeves, and Davide, a blond boy who loved wearing canvas shirts and shorts, met at the library. Both of them loved adventures! So, when they arrived they started reading a book that dealt with animals tales.

But the book was magic, indeed after a while Daniela and Davide were attracted inside the book’s pages, ready to live thousands of adventures in Africa! It was the middle of the summer and the nature was luxuriant. The two friends immediately decided to set off and they met a giraffe, a zebra, an elephant, a good lion and a talking tree. After a while they were all seated under the talking tree to discuss about a big problem that bothered them. Each of them was talking his own language, groaning at the end of each sentences his call, but all of them could understand each other and Daniela and Davide understood them too. The big trouble was the “jumping spaghetti” that ran away from the dishes so that you could not eat them. They were magical spaghetti that, 8

se!” Said the frog when she heard his friend calling her from her stomach.

“Help! Help! Release me, release me!” cried the friend.

What could the poor frog do?

She suddenly ran on the shore and asked the waves for help: “ Please help me! Bring me to the sea girl, she’ll know what to do!” So the frog jumped on a lily pad and she was carried by the waves to a little island where lived Dorotea, an enchanted little girl with emerald green eyes and long red hair. Dorotea was gifted: she could create magic potions that could fulfill the wishes of whoever felt real sentiments in its heart. So when she saw how sad Glutton Frog was for eating Seahorse, she immediately prepared a potion that allowed Seahorse to escape from his friend’s stomach through a big yawn!

Finally Glutton Frog hugged her friend and from that day she stopped being glutton, actually she went on a diet and as a reward Seahorse gave her a wonderful blouse with lateral slits thanks to which she won the prize as the most elegant frog of the pond.

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Dorotea and the glutton frog

That day Glutton Frog was really hungry! She lived in a pond near the sea where she had a Seahorse friend that loved her so much and every year, for her birthday, he presented her a nice dress made by the tailor Cicada. That year due to her constant eating she had become huge and the tailor Cicada didn’t finish the dress on time, so Seahorse, that didn’t want to be empty-handed decided to hide himself inside a cake in order to surprise his friend the frog. But when Glutton Frog saw the cake she devoured it with only a bite without noticing that her best friend was inside the cake! “Aahh! What did I do?! I ate my friend Seahor-

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ver him with gold if necessary!”

Arrived at the foot of the volcano, The Queen who wanted everything said to the Elephant:

“Give me back the box and I will cover you with gold”.

“Oh poor Queen, why do you think the gold could buy me and your box?” said the Elephant “It fulfils all your wishes but there’s a thing that your heart has never known…friendship, for this reason the box got tired and ran away from you.

If you want it back you just have to learn to be a smiling and kind girl and the box will come back to you.” So The Queen who wanted everything opened her heart and she finally came back home with her box.

When she opened it… with a leap the friendship flower, a nice pastel-colored dress and the desired crown came out. From that moment The Queen who wanted everything, with her new dress, was called with her real name: Delia, and she passed her day with her friends Elephant, Giraffe and Zebra with whom she lived happy, knowing that friendship was the most important thing!

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The Queen who wanted everything!

One day, not so long ago, a magic box ran away from the kingdom of the Queen who wanted everything.

The Queen, who was really angry, charged one of her servants to search for the box across the city, but since he could not find it the servant started globe-trotting until he arrived in Africa, where the animals most loved by children lived. Giraffe and Zebra had taken the box to the top of a volcano where Elephant, who was the guardian, lived.

When the servant arrived at the foot of the volcano, he met the Elephant who told the servant that he could have the box only if The Queen who wanted everything had shared all her wealth with her people, just like we do with real friends.

When The Queen who wanted everything knew what the Elephant wanted she got angry with the servant and she decided to go herself to Africa: “I will go to talk with this Elephant and we will see if he doesn’t give me back the box, I will co4

summary: The Queen who wanted everything!..........4 Dorotea and the glutton frog....................6 A strange day at the library.......................8 The treasure chest that released the little fishes...........................................................10 Daria of thousand colors..........................12 Davide, the invisible child........................14 The Princess, the summer and the snow.............................................................16 Little Daria and the flower......................18 The frog and the little bow.....................20 An unusual friendship at the seaside....22 adveture at the park.................................24

Project carried out by a laboratory in collaboration between the library and the house Dudi Fiabesca Texts and illustrations of children who participated in the workshop “creates a fairy tale�

Reworking texts Tinervia Angela and Francesca Becchini Photographs by Giuseppe Veniero Translation of Giovanna Brunetti Graphic design by Alessandro Giglio Published by Dudi and Fiabesca Palermo in June 2014

HANGING TALES fairy tales written by children for children

The fairy tale is the place of all hypotheses: it can give us keys to enter reality through new paths, it can help the child to know the world.

Gianni Rodari