FOOD & DRINK_MAGGIO 2019

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FOOD & DRINK




FOOD& DRINK Editore/Direttore Creativo Alessandro Immordino a.immordino@foryoumagazine.it Direttore Responsabile Raffaella Patricelli direttore@foryoumagazine.it Collaboratori Tiziano Dallago Dott.ssa Tiziana Sacchetti Chef Arcangelo Terzo Stefania Buzzanca Matteo Cereda Pubblicità su Food & Drink redazione@foryoumagazine.it

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Contenuti

Tel. 333.6024565

06 CURIOSITÀ Informazioni e suggerimenti utili... a tavola.

Stampa 4Graph S.r.l. Spigno Saturnia

12 CONSIGLI Una guida per riconoscere gli ortaggi freschi.

Food & Drink è un supplemento alla rivista FOR YOU Magazine

16 SALUTE Sintomi e cura dell’intolleranza al lattosio.

Registrazione al Tribunale di Latina Nr. 927 del 23/07/2010 Salvo accordi scritti le collaborazioni sono da ritenersi gratuite e non retribuite È vietata la rirpoduzione anche parziale di testi, grafica, immagini e spazi pubblicitari realizzati dall’editore. Distribuzione gratuita

20 AGRICOLTURA Aziende agricole, la nuova passione dei giovani. 22 AGRICOLTURA Suggerimenti sulla coltivazione dei pomodori. 24 IL PERSONAGGIO DEL MESE Lo Chef Alessandro Borghese. 28 RICETTA Una squisita pasta con il pesto di avocado. 38 IL VINO DEL MESE Bianco “Costa del Vento” dei Vigneti Massa. 48 L’ORTAGGIO DEL MESE Le proprietà salutari e benefiche degli spinaci.


Maggio 2019

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22 52 FOOD THERAPY I trattamenti benefici della vinoterapia. 54 DESIGN Gli oggetti per rendere unica la vostra cucina. 58 AGENDA EVENTI CULINARI La guida alle sagre e agli eventi gastronomici. 60 DOVE ANDARE A MANGIARE Una selezione dei migliori locali scelti per voi.

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CURIOSITÀ

Informazioni e suggerimenti utili... a tavola. OCCHIO ALLE CAROTINE

Le cosiddette baby-carote sono in realtà scarti di quelle normali che talvolta risultano troppo brutte esteticamente per essere vendute. Vengono lavorate però attraverso un processo che richiede un ingente dispendio di energia, recando quindi danni sia all’ambiente sia al consumatore finale.

Lo sapete che le arachidi non fanno parte della famiglia della frutta secca ma di quella dei legumi! Quindi da un punto di vista biologico sono più simili a piselli e fagioli.

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IL CAFFÈ A FINE PASTO FACILITA LA DIGESTIONE?

L’AVENA, UN BUON ALLEATO CONTRO IL COLESTEROLO Secondo un recente studio, i beta-glucani contenuti nell’avena grazie alla loro struttura, svolgono un’importante funzione che consente all’organismo di ridurre la quantità di colesterolo nel sangue. CURIOSITÀ SULLO CHEF GORDON RAMSAY

Tutti conosciamo Gordon Ramsay per le sue sfuriate nelle cucine americane di Masterchef USA e Hell’s Kitchen USA. Ma com’è arrivato a quest’apice di carriera? Era il suo sogno fin da piccolo? Pensate che Gordon da giovane sognava di intraprendere la carriera di giocatore di football, sport nel quale riscontrava anche un certo talento. Giocava nei famosi Rangers di Glasgow, ma la rottura del crociato lo costrinse ad interrompere in maniera prematura la carriera sportiva e lo avvicinò piano piano al mondo della cucina. Probabilmente il destino gli è stato d’aiuto, lanciandolo verso un percorso lavorativo più che soddisfacente.

Si, è vero. La caffeina ha infatti un effetto stimolatorio. Dovete sapere che la sua assunzione permette all’organismo di non rimanere troppo appesantito dal cibo ingerito. IL CAFFÈ COME ELISIR DI SALUTE

Potrebbe sembrarvi strano, ma la caffeina possiede un potere antiossidante addirittura superiore a quello della vitamina C.



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CURIOSITÀ

Informazioni e suggerimenti utili... a tavola. I CROISSANT NON SONO FRANCESI

Sono stati importati in Francia nella prima metà del 1800 su suggerimento di un ufficiale austriaco. LA BANANA: NON SOLO POTASSIO!

RISO E GLICEMIA CURIOSITÀ DA SAPERE...

IL CIOCCOLATO FONDENTE FA BENE

Forse non lo sapevate, ma un quadratino ad alta percentuale di cacao ogni giorno consente al nostro organismo di migliorare la circolazione sanguigna e di ridurre il rischio di malattie cardiovascolari.

Questo frutto contiene anche un’ottima percentuale di ferro, quindi non deve essere sottovalutato dagli anemici. LE FARINE INTEGRALI

Mangiare integrale aiuta a mantenersi più sazi, questo grazie all’elevato contenuto di fibre che riempiono l’intestino.

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Il riso, consumato freddo e al dente, consente di avere un effetto minore sulla glicemia rispetto a quello appena scolato e più avanti in cottura. ASSUNZIONE DI CARBOIDRATI A CENA...

LE PROPRIETÀ BENEFICHE DEL SALMONE

Il salmone, sia che venga consumato fresco che affumicato, è un pesce benefico antiossidante e antidepressivo. Ricco di vitamine, sali minerali e soprattutto di omega 3, considerati dei veri alleati per la nostra salute, in grado di abbassare il colesterolo, prevenire i tumori e proteggere il sistema cardiovascolare.

ATTENZIONE ALLE UOVA!

Due tuorli d’uovo contengono una quantità di colesterolo superiore a quella giornaliera mediamente consigliata.

Forse non tutti sanno che i carboidrati la sera, al contrario di quanto si pensa, permettono di dormire meglio in quanto stimolano l’assorbimento di triptofano.



CONSIGLI >

GLI EFFETTI DELLA COTTURA A BASSA TEMPERATURA

Ogni ristoratore, chef o appassionato di cucina, è sempre alla ricerca di nuovi metodi e tecniche di cottura in grado di migliorare il risultato finale delle proprie ricette e in generale il proprio bagaglio tecnico ai fornelli.

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a cottura a bassa temperatura si svolge mediamente al di sotto dei 70 gradi. Pertanto, utilizzando questa metodologia non sarà possibile ottenere risultati come la Reazione di Maillard, la quale richiede temperature vicine ai 130-140 gradi. In termini più semplici, cuocendo carne e pesce a temperature basse come quelle sopra indicate non si otterrà il tipico profumo e sapore di arrosto che solitamente li caratterizza nelle cotture più comuni. Ma non è il caso di disperarsi. È opportuno sapere, infatti, che tramite le cotture a basse temperature sarà possibile preservare maggiormente le caratteristiche nutritive degli alimenti cucinati, ed è proprio questo ciò che rende un piatto davvero gustoso. COME AVVIENE LA COTTURA A BASSE TEMPERATURE? A questo punto, dopo aver brevemente introdotto questa tipologia di cottura, è opportuno approfondire sul funzionamento effettivo, andando a spiegare come avviene fisicamente la cottura a bassa temperatura. Il procedimento da effettuare è piuttosto semplice. È sufficiente inserire l’alimento in un apposito sacchetto e, dopo averlo sigillato accuratamente, metterlo a bagno maria o in un forno a vapore. Occorre poi impostare la temperatura desiderata sul display digitale. Temperatura che, come detto, deve risultare inferiore ai 70 gradi. Quando l’alimento raggiungerà la temperatura richiesta, sarà possibile estrar10

lo dal sacchetto e ultimare la preparazione a piacimento. Uno degli strumenti con cui è possibile effettuare queste determinate tipologie di cottura è il roner. Si tratta di un bagnomaria termostatico in grado di mantenere l’acqua in agitazione costante. In termini pratici è presente una vasca che contiene acqua riscaldata da una resistenza elettrica che è controllata a sua volta da un termostato digitale. È inoltre dotato di un dispositivo che mescola continuamente il liquido in modo tale da garantire che la cottura avvenga in maniera uniforme per ogni punto dell’alimento. Nel caso specifico della carne, adoperando cotture prolungate a basse temperature, gli effetti benefici sono molteplici. In particolare, viene effettuata una frollatura accelerata che riesce a rendere molto tenera anche la carne più fresca. Il vantaggio del roner, oltre che sul sapore, è prettamente economico. È uno strumento a consumi molto ridotti, che consente di limitare la perdita di peso del prodotto al 5-7%, contro il 40% in media di una cottura arrosto. Ciò significa che un ristoratore, utilizzando le metodologie di cottura descritte, può risparmiare il 35% dei costi medi annuali della carne. A cura del Tecnologo Chef Arcangelo Terzo. Per le vostre domande o per una consulenza, inviate una mail a: terzoarcangelo@gmail.com



CONSIGLI >

GUIDA ALLA SPESA: COME RICONOSCERE GLI ORTAGGI FRESCHI

La dieta mediterranea è ricca di verdure di varie specie e colori, che abbiamo la fortuna di reperire facilmente grazie alle caratteristiche del nostro territorio e del nostro clima.

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ome accade per la frutta, anche nel caso degli ortaggi abbiamo la fortuna di acquistare prodotti a km 0, così da poterli servire in tavola freschissimi e nutrienti. Con questa guida pratica e utile vi fornisco un supporto che vi consentirà di scegliere prodotti appena colti e ricchi di salute. I primi aspetti da verificare durante l’acquisto degli ortaggi al mercato oppure al supermercato sono: il colore, che deve essere caratterizzato da diverse gradazioni di verde/rosso/ giallo ma intense, la compattezza delle foglie, l’assenza di macchie scure o giallastre. Vediamo nel dettaglio gli altri aspetti da osservare. Le foglie, in caso di ortaggi a foglia, devono apparire paffute, compatte, sode, lisce e di un colore ricco (non spento). Uguali caratteristiche devono presentare i gambi degli ortaggi (come ad esempio nel caso dei carciofi e degli asparagi): devono apparire lisci, compatti e di un verde vivo. Attenzione al peso e alla grandezza degli alimenti: non significa necessariamente che i prodotti di peso maggiore e taglia più grande siano di migliore qualità. In caso di ortaggi freschi protetti da un baccello esterno, questo deve essere croccante e presentare uguali caratteristiche di colore delle foglie: tinta viva, superficie liscia e compatta. Gli ortaggi a grappolo, come ad esempio il cavolo e i broccoli, devono essere sodi e compatti, ma soprattutto 12

mai ingialliti né di un colore sbiadito. In generale, le caratteristiche da evitare nell’acquisto degli ortaggi sono: presenza di macchie gialle, marroni o grigiastre-nere, colore spento, presenza di muffa alla vista oppure all’olfatto, foglie/gambi dall’aspetto flaccido o avvizzito, prodotti con foglie e/o gambi e/o baccelli dalla consistenza dura e/o fibrosa, ortaggi di taglia grande, ortaggi a grappolo che mostrano grappoli aperti e appaiono imbevuti di macchie d’acqua, prodotti con parti appassite o afflosciate, gambi o radici spesse e robuste. Infine, ricordiamo che gli ortaggi, come la frutta, vanno conservati nel cassetto inferiore del frigorifero e consumati preferibilmente entro 5 giorni dall’acquisto; privilegiamo ortaggi freschi di stagione e da agricoltura biologica (verificare sempre la certificazione bio), perché trattati in modo naturale; preferiamo il consumo di prodotti a km 0 coltivati nella nostra regione: meno strada percorrono dai campi alla tavola meno saranno sottoposti a trattamenti dopo il raccolto, ad esempio con sostanze antimuffa e antifungine, oppure con prodotti specifici allo scopo di lucidare e imbellire l’alimento per farlo apparire più appetibile alla vista. Buona spesa! A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti, Consulente Dietista ed Educatore Alimentare Per informazioni: info@lericetteperlasalute.com



CONSIGLI >

LA CLASSIFICAZIONE DEGLI OLI. CONOSCIAMOLI E DISTINGUIAMOLI

L’olio extra vergine di oliva, ha sempre un valore di gran lunga superiore a quello di semi o del semplice olio di oliva. In questo articolo cerchiamo insieme di capire il perché e le loro differenze.

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’unico olio indiscusso e riconosciuto dal COI (Consiglio Oleicolo Internazionale) come olio naturale e non raffinato, è indubbiamente l’olio extravergine di oliva. L’olio Evo ormai detiene il primo posto sulle nostre tavole, che insieme alla famosa cucina italiana, diventano Patrimonio dell’Umanità. L’extravergine infatti non è altro che la spremitura fisica della drupa (oliva) senza aggiunta di additivi chimici. Questo è l’unica sostanza naturale capace di trasformare un semplice piatto in un capolavoro. Ma quali sono gli altri oli che conosciamo presenti in commercio? I più comuni sono l’olio di oliva e l’olio di semi. La varietà poi di questi ultimi è decisamente molteplice, ma tutti con un’unica caratteristica, sono raffinati chimicamente. Entrambi sono considerati di categoria inferiore, i cui processi estrattivi avvengono mediante sistema di raffinazione, estrazione con solventi come trielina o esano e miscelazioni con altri oli. Il consumatore potrebbe essere sviato se legge “raffinato”, ed intendere tutt’altro significato. In realtà il processo di rettificazione vuol dire che l’olio viene deacidificato, decolorato e deodorato. La deacidificazione avviene tramite una soluzione con soda per ridurre a zero l’acidità. La decolorazione, per eliminare le sostanze ossidate e infine la deodorazione, l’olio viene riscaldato tra i 180° e i 200° per allontanare qualsiasi odore sgradevole. Poi con i giusti gradi di acidità, rispettando le regole stabilite dal Regolamento CEE 14

n2568/9, viene messo in commercio. Se i parametri chimici (2 grammi di acido oleico per 100 grammi) non vengono rispettati, l’olio di oliva o l’olio di semi, diventa olio lampante, adatto appunto ad accendere le lampade ad olio. Ricordiamo che l’acidità di qualunque olio non è percettibile all’esame organolettico, il palato infatti non lo percepisce. Si determina il grado acidulo solo tramite analisi chimiche. Essendo quindi questi ultimi, oli raffinati e quindi prodotti di laboratorio, è preferibile usare solo olio Evo e differenziarli in base alle pietanze da cucinare. L’unico vantaggio che hanno queste due tipologie è sicuramente il prezzo, decisamente inferiore all’olio extravergine. Non deve impaurire l’extravergine per una frittura, o usarlo a crudo al posto del peperoncino in una pasta e legumi. Al contrario, utilizzeremo per la frittura un Evo non strutturato, con una bassa carica polifenolica e non troppo amaro e piccante, tale da non sovrastare il delizioso sapore della nostra pietanza, mentre sulla pasta e legumi un Evo più imponente, con sentori di amaro e piccante che sostituiscono in pieno pepe o peperoncino. Anche i dolci ne apprezzano l’aroma e la sua svariata versatilità. Utilizzare un buon olio, vuol dire non soltanto esaltarne le sue straordinarie qualità, ma ingerire una buona dose di salute considerandolo un alimento a tutti gli effetti. A cura di Stefania Buzzanca, Sommelier dell’Olio FIS AISO e Assaggiatore professionista CCIA di Roma.



SALUTE >

INTOLLERANZA AL LATTOSIO

Sapete cos’è l’intolleranza al lattosio? Sapete che ne soffre circa il 40% della popolazione italiana? In questo articolo scopriremo insieme come riconoscerla, come curarla, gli alimenti da evitare e quelli invece consigliati. COS’È? L’intolleranza al lattosio è l’incapacità di digerire correttamente il lattosio (uno zucchero, esattamente un disaccaride formato da galattosio e glucosio, contenuto nel latte e nei latticini), a causa della carenza/assenza dell’enzima lattasi, normalmente presente nell’intestino tenue. Questa incapacità è talvolta risolvibile, a seconda della gravità dell’intolleranza, eliminando temporaneamente dalla propria alimentazione il lattosio e tutto ciò che lo contiene, consentendo in tal modo il recupero della normale funzionalità dell’enzima lattasi. I SINTOMI I sintomi sono vari, a partire dai disturbi intestinali, che possono essere facilmente individuabili a seguito dell’assunzione di alimenti contenenti lattosio, quali: gonfiore intestinale, meteorismo, flatulenza, dolori addominali, diarrea e/o stitichezza. Altri sintomi riconducibili all’intolleranza al lattosio sono: disturbi gastrici, nausea, spossatezza, mal di testa, irritabilità, tachicardia, eruzioni cutanee... DIAGNOSI L’intolleranza al lattosio viene facilmente diagnosticata con il breath test o test del respiro, oppure con il test genetico. Il primo consiste nell’analisi dell’aria espirata dal paziente, prima e dopo la somministrazione di 20-25g di lattosio: quando questa risulta essere ricca di idrogeno, prodotto dalla fermentazione intestinale del lattosio non digerito, vi è la diagnosi dell’intolleranza.

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CURA In alcuni casi, di minore gravità, è sufficiente allontanare temporaneamente dalla propria alimentazione il lattosio per recuperare la funzionalità dell’enzima lattasi. A volte risulta utile l’utilizzo di integratori alimentari a base di questo enzima, da assumere solo ai pasti in cui si andranno a consumare alimenti contenenti lattosio. ALIMENTI DA EVITARE Il latte e i latticini freschi (ricotta, mozzarella, crescenza... formaggi a pasta molle in genere), e tutti gli alimenti che li contengono (crema, gelato, prodotti da forno, pane al latte, cioccolato al latte, lasagne, paste fresche ripiene, insaccati, affettati, alimenti in scatola, alimenti confezionati. Vi consiglio di leggere sempre la lista degli ingredienti). ALIMENTI CONSIGLIATI I latti e latticini delattosati, ovvero privi di lattosio, bevande vegetali da consumare in alternativa al latte (bevanda a base di avena, kamut, farro, mandorla...), i formaggi stagionati (generalmente ben tollerati perché non contengono, oppure contengono solo tracce di lattosio), gli alimenti non derivati del latte e che non contengono nessuno degli ingredienti sopra elencati (vedi alimenti da evitare). In caso di dieta priva di latte e derivati del latte, è consigliabile assumere un integratore alimentare a base di calcio e vitamina D3, onde evitare carenze di questi nutrienti. Buona sana alimentazione! A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti, Consulente Dietista ed Educatore Alimentare Per informazioni: info@lericetteperlasalute.com



salute >

L’ACQUA, UN ELEMENTO FONDAMENTALE NELLA DIETA

Per comprendere l’importanza di questo elemento, è bene ricordare che il corpo umano è costituito per la gran parte da acqua. Nel bambino, alla nascita, l’acqua rappresenta circa il 77% del peso corporeo. Con l’avanzare dell’età tale percentuale diminuisce, infatti nell’adulto, la percentuale di acqua presente è pari a circa il 60% del peso corporeo. A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

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’acqua ha un ruolo fondamentale nel consentire all’organismo diverse funzioni: • la corretta eliminazione delle scorie metaboliche; • è indispensabile per la regolazione della temperatura corporea e del volume cellulare; • agisce come “lubrificante” e ha funzioni di ammortizzatore nelle articolazioni e nei tessuti; • è il solvente delle reazioni metaboliche; • mantiene elastiche e compatte la pelle e le mucose; • favorisce il transito intestinale e la digestione; • apporta sali minerali all’organismo. L’acqua è un nutriente essenziale e il suo fabbisogno richiede nell’adulto l’assunzione di circa 1 ml di acqua per ogni chilocaloria assunta con la dieta; nel bambino il fabbisogno è più alto a causa delle più elevate perdite giornaliere di questo nutriente, e corrisponde a circa 1,5 ml di acqua per chilocaloria assunta ogni giorno. Inoltre l’acqua non ha apporto calorico, quindi non fornisce energia all’organismo e non interviene nelle variazioni della massa corporea. E’ bene prevenire lo stimolo della sete perché accade spesso che si manifesta quando le perdite di acqua sono già eccessive, in modo particolare negli anziani; è consigliabile 18

quindi bere un bicchiere di acqua prima dei pasti, della colazione e degli spuntini, e aumentare l’assunzione di acqua lontano dai pasti bevendo per esempio un bicchiere d’acqua ogni ora. Di seguito alcuni consigli pratici: • bevi circa 1,5-2 litri di acqua al giorno, preferibilmente oligominerale; • previeni lo stimolo della sete; • bevi maggiormente lontano dai pasti, durante il pasto non sforzarti a bere di più, onde evitare l’eccessiva diluizione dei succhi digestivi; • evita di consumare bevande troppo calde o troppo fredde e bevi lentamente; • bevi acqua anche quando non avverti lo stimolo della sete; • evita di consumare bevande gassate e/o zuccherine; • ricorda che l’acqua non apporta calorie, quindi non fa ingrassare; • bevi molta acqua durante e dopo l’attività sportiva. Ricordiamo che mantenere il nostro organismo ben idratato è condizione indispensabile al mantenimento di un buon equilibrio psicofisico.



agricoltura >

AZIENDE AGRICOLE, LA NUOVA PASSIONE CHE COINVOLGE I GIOVANI

In Italia è in notevole aumento la percentuale di ragazzi, anche laureati, che preferisce investire tempo, manodopera e creatività nelle aziende agricole, rinnovando un settore che offre ancora moltissime risorse.

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i ritorna al passato, ma con una prospettiva contemporanea e, per così dire, rivolta al futuro. Attenendosi, infatti, ai dati della Coldiretti, sono circa 50.000 le aziende agricole dirette da giovani under 35, metà dei quali laureati, che decidono di gestirle in modo innovativo, dato che parallelamente allo svolgimento delle mansioni basilari, sono introdotte novità sia nel piano edilizio, mediante la costruzione nella stessa sede di parchi e giardini, sia nell’organizzazione delle attività in cui non ci si ferma solo alla trasformazione dei prodotti, abbinata alla loro conseguente vendita, ma vengono integrate pratiche proprie dell’attuale epoca, come l’impiego di energie rinnovabili, la pet-therapy, l’avvio di “agriasili” per bambini, di corsi di cucina e di benessere. Per tale avanzamento, la figura del semplice “agricoltore” ha assunto il nominativo più tecnologico e moderno di “contadino 2.0”. Sempre la Coldiretti, in una sua analisi di questo fenomeno, ha spiegato: «I giovani hanno capito che occorre puntare su quegli asset di distintività che garantiscono un valore aggiunto nella competizione globale, come il territorio, il turismo, la cultura, l’arte, il cibo e la cucina». A fronte di un’indagine meticolosa, svolta sul territorio italiano, la Unioncamere-Infocamere ha riscontrato nella regione Umbria il migliore perseguimento di questa linea innovativa, data la presenza di circa 20

1.287 imprese agroalimentari a conduzione under 35, di cui 1.018 stanziate a Perugia e le restanti 269 nella città di Terni, che hanno avuto nel primo semestre del corrente anno un incremento del +5,1% rispetto al 2016 e che incidono per il 7,2% sul totale delle aziende italiane. Tuttavia, anche in altre regioni il ritorno all’agricoltura sta dando buoni frutti: in Lombardia, ad esempio, si è registrato un notevole aumento di tali aziende, arrivando a contarne oggi 3.331; infatti, nonostante una forte crescita nelle città di Cremona, di Lecco e di Mantova, pari rispettivamente al 9,4%, 7,1% e 6,9%, è tuttavia la città di Sondrio ad aver ottenuto il record regionale per l’ampliamento delle aziende giovani, con una percentuale di crescita addirittura oltre il 20%. Trascendendo, però, i freddi dati statistici, si nota che i giovani, talvolta perfino coloro che sono laureati, preferiscono evadere dagli schemi sociali delle occupazioni ordinarie e dei contratti a tempo indeterminato, per rifugiarsi nel mondo dell’agricoltura. In questo settore, infatti, si è costantemente a contatto con la bellezza della natura, ci si può sentire parte di un ciclo vitale e produttivo soddisfacente, si può agire in prima linea, dando spazio alla creatività individuale e collettiva, mediante lo sviluppo di nuovi prodotti alimentari e di tecniche originali che si adattano a questo ambito, riscoprendolo e, al tempo stesso, rinnovandolo. A cura di Ilaria De Donatis



agricoltura >

LA COLTIVAZIONE DEI POMODORI

Il pomodoro è una pianta originaria del Perù, coltivata in Messico prima dai Maya e poi dagli Atzechi. Negli ultimi 200 anni è diventata uno delle più importanti colture da orto, sono state selezionate moltissime varietà da coltivare, adeguando la pianta ai più disparati climi e terreni. Si tratta di un ortaggio che non può mancare in ogni buon orto domestico, per cui eccoci qui a darvi alcuni consigli su come coltivare i pomodori.

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ome sempre consideriamo di far crescere le nostre orticole nel rispetto della coltivazione biologica, ossia senza usare insetticidi chimici di sintesi ma con metodi naturali di difesa. Lo scopo è di ottenere ortaggi sani e sostenibili, vedremo come farlo qui di seguito. Dal pomodoro a ciliegina fino al cuore di bue, dal classico pomodoro da salsa agli stravaganti pomodori neri, parliamo di una verdura che non stufa mai, grazie alle sue numerose varietà e ai mille utilizzi che trova in cucina. La soddisfazione di mangiare un pomodoro colto direttamente dalla propria pianta ripagherà di tutto il lavoro agricolo richiesto, vediamo quindi come coltivare al meglio questo ortaggio in un orto biologico. Terreno e clima per la coltivazione Terreno. Il terreno ideale per coltivare i pomodori è con ph=6, il suolo deve essere abbastanza sciolto e drenante, privo di ristagni d’acqua che favorirebbero malattie della pianta. Per ottenere un buon raccolto inoltre il terreno deve essere ricco di nutrimenti e sostanza organica. I pomodori infatti sono un ortaggio abbastanza “ingordo”. Clima. Anche se sono state selezionati tipi di pomodoro abbastanza resistenti al freddo si tratta comunque di una

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pianta che teme il gelo, e soprattutto che richiede un’ottima esposizione solare. Si possono coltivare pomodori praticamente in tutta Italia, a patto di avere un appezzamento baciato dal sole. La pianta teme anche un’aridità eccessiva, che può essere limitata da pacciamatura e irrigazioni. Come si seminano i pomodori Seminare le piante di pomodoro. Il pomodoro va seminato in seminiera, tra febbraio e marzo, il seme germoglia in una settimana circa. Deve essere collocato in un ambiente caldo: occorrono circa 24 gradi per germogliare. Richiede poi almeno 13 gradi per crescere. Il pomodoro è una pianta sensibile alla temperatura piuttosto che alle ore di luce. Il trapianto del pomodoro. Dalla semina in semenzaio si passa poi in vaso, fino allo stadio di prefioritura. A questo punto si può trapiantare, a patto che le temperature minime siano di almeno 10 gradi. I fiori hanno bisogno di minimo 13 gradi per allegare, altrimenti c’è una cascola senza frutto. Il trapianto in fase di prefioritura, quando le piante sono alte circa 30 cm, permette di disporre le piantine con i fiori rivolti all’esterno dell’aiuola, così tutti i fiori emergeranno da quel lato e sarà molto comoda la raccolta. Sesto di impianto. Per decidere a che distanza trapiantare


le piantine di pomodoro bisogna sapere se la pianta è a portamento determinato (smette di crescere arrivata a una certa dimensione, quindi non richiede supporti) oppure a portamento indeterminato (occorre predisporre supporti). I pomodori da orto solitamente sono a crescita indeterminata e si fanno file distanti 70 cm (50 cm lungo la fila tra una pianta e l’altra), è comodo disporre a bina i sostegni (fare due file appaiate, i sostegni si incrociano in alto, dove si legano, in questo modo il sostegno guadagna stabilità e una parte non subisce mai traumi alle radici. Le piante a portamento determinato si trapiantano a file distanti 120 cm e a 70 cm sulla fila, la distanza è maggiore perché hanno uno sviluppo in orizzontale. Come si coltivano i pomodori Per coltivare con successo le piante di pomodoro nell’orto bisogna avere alcune accortezze: predisporre i giusti sostegni, tenere a bada le erbe infestanti, non far mancare l’acqua con irrigazioni al bisogno e potare correttamente le piante sfemminellando il pomodoro e cimandolo all’altezza giusta. Potatura e sfemminellatura del pomodoro La potatura dei germogli ascellari. La pianta di pomodori produce dei germogli all’ascella delle varie foglie, chiamati anche cacchi o femminelle. Questi vanno recisi vicino alla base appena possibile (con le foglie o anche con l’unghia), perché disperdono l’energia della pianta. Lo stesso vale per i succhioni che crescono alla base. Femminelle o succhioni di una certa dimensione possono essere usati per riprodurre la pianta a talea, così si otterranno poi pomodori tardivi. Gli ascellari recisi possono essere lasciati ai piedi delle piante per non impoverire il terreno. Se il suolo ha troppo azoto possono nascere femminelle anche dai grappoli di fiori e dalle nervature delle foglie. Quanto irrigare il pomodoro. Per la coltivazione in serra il pomodoro necessita di 1.400 litri ogni metro quadro, nell’orto naturalmente dipende dal clima e dal terreno. Mediamente bastano 600/900 litri compresi quelli che cadono come pioggia. Si può considerare per avere un’idea un millimetro di pioggia = 1 litro d’acqua ogni metro quadro. Se non piove normalmente si bagna una/due volte la settimana, abbondantemente ma senza far ristagnare. Rotazione. Il pomodoro è un ortaggio che viene ben concimato e generalmente lascia una fertilità residua che può esser sfruttata da piante meno esigenti. Dopo il pomodoro si possono coltivare ottimamente leguminose (come fave, ceci, piselli, fagioli) anche senza concimazione di fondo, oppure liliacee (aglio o cipolla). Malattie del pomodoro Se si verificano malattie funginee è bene ricordare che le piante vanno bruciate o buttate nell’immondizia e non devono essere usate

per fare compostaggio o lasciate sul terreno. Inoltre le spore di malattie come la peronospora del pomodoro o il fusarium possono restare nel terreno e colpire nuovamente l’orto gli anni successivi, per questo è importante la rotazione delle colture. Nell’orticoltura biologica la prevenzione è fondamentale: se si creano le condizioni per un orto sano si riesce a evitare di ricorrere a trattamenti. Peronospora. Questa malattia si riconosce per l’ingiallimento delle foglie, guardando controluce si notano diverse densità nella foglia ingiallita. Il colore poi passa al brunastro e si trasmette a fusto e frutti. Sui frutti del pomodoro la peronospora si manifesta in macchie a cerchi concentrici. Normalmente colpisce a partire da metà agosto, a causa dell’umidità notturna e delle temperature. Per combatterla si usa la poltiglia bordolese o comunque prodotti biologici a base di rame. Bisogna fare i trattamenti anche in presenza di fiori, si deve irrorare al mattino quando sono ancora chiusi, tenendo presente che la carenza è di 20 giorni. Per i pomodori da salsa il trattamento col rame va anticipato e deve essere fatto prima della fine di luglio. Come si evince dalla lunga carenza non sono trattamenti senza conseguenze: il rame è da usare con cautela e solo in casi di grande necessità. Alternaria. Altra malattia funginea che colpisce il pomodoro e come la peronospora inizia con un ingiallimento fogliare, per poi manifestarsi in macchie scure e marciume nei frutti. Il marciume si può trovare in qualsiasi parte dei frutti, si distingue così dal marciume apicale, che è invece una fisiopatia. L’alternaria in agricoltura biologica si contrasta sempre con trattamenti di rame. Fusarium e verticillium. Il fusarium del pomodoro provoca una morte rapida delle piante, che si seccano dopo essere appassite. Aprendo il fusto si notano i capillari neri, segno dell’infezione. La pianta colpita va eliminata prontamente, altrimenti la malattia si diffonde rapidamente tra tutta la nostra coltivazione di pomodori. Rizottonia o pitium. Malattia funginea che colpisce pomodoro, carota e prezzemolo, agisce quando c’è forte umidità e temperature di almeno 20 gradi, colpisce la pianta al colletto e alle radici. Per evitarla conviene disinfettare il terriccio di semina e il terreno dell’orto col rame. Batteriosi. Quando il pomodoro è affetto dai batteri si manifestano piccoli puntini sulle foglie e un arresto della crescita, il rame può curare questo problema, non essendo irreversibile come le malattie crittogamiche. A cura di Matteo Cereda www.ortodacoltivare.it 23


IL PERSONAGGIO >

Alessandro

BORGHESE

Talento, simpatia e professionalità...

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lessandro Borghese, lo chef divenuto emblema del panorama gastronomico italiano. Tutti ormai, quando andiamo al ristorante, ci immedesimiamo nel suo celebre programma “4 ristoranti” e proviamo a dare i voti a location, menù, servizio e conto. Ma com’è arrivato un solo personaggio ad avere così tanta influenza su appassionati e non? Diplomato all’American Overseas School di Roma, Borghese ha lavorato per tre anni sulle navi da crociera, maturando poi diverse esperienze culinarie a San Francisco, New York, Londra, Parigi, Copenaghen, Roma e Milano, dove hanno sede numerose sue attività commerciali. È definito come rappresentante della semplicità, concetto su cui è nato il suo ristorante a Milano “Alessandro Borghese – il lusso della semplicità”, un’azienda attiva anche in termini di banqueting e catering per eventi privati, pubblici e aziendali.

Alessandro Borghese si definisce cintura nera di cacio e pepe. “Servono solo tre ingredienti” sostiene lo chef, vale a dire Pecorino, pepe e pasta, rigorosamente lunga. A cura di Tiziano Dallago

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FOOD& DRINK

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a sua cucina, riconosciuta come inventiva e generosa, riesce a soddisfare a pieno coloro che amano la tradizione ma vogliono comunque esplorare qualcosa di ricercato nei piatti. Questo connubio è reso possibile soprattutto grazie all’utilizzo di materie prime di qualità. Questa è la filosofia del suo ristorante, il cui menù propone un mix di ingredienti che tutti gli italiani conoscono, come l’anatra, il tonno, il ragù di carne, il salmone. Questi, rivisitati in ottica gourmet, riescono ad elevare a piatti di alta cucina quelli che sono rappresentazione del cibo più semplice e popolare. Lo chef definisce infatti così la sua idea di cucina: “Cucinare è un atto d’amore, voglio trasmettere un’emozione, voglio compiacere chi viene a trovarmi, voglio far felici i miei ospiti”. L’idea del ristorante è nata proprio per soddisfare i numerosi sostenitori e ospiti che nel corso degli anni hanno gustato la sua cucina nel corso di eventi pubblici e privati. Borghe-

Lo chef ha un legame intimo con il cibo, ritiene che il linguaggio del cibo sia meraviglioso, come un continuo scambio di consigli, idee e credenze popolari.

se si è sentito quindi in dovere di aprire una rappresentazione della semplicità che fosse accessibile a tutti, posizionandola nel centro di Milano. Da un punto di vista televisivo sono tre i programmi che lo hanno lanciato definitivamente nel cuore degli italiani. Il primo è “Junior Masterchef Italia”, del quale è uno dei giudici. Del secondo e del terzo, “Alessandro Borghese 4 Ristoranti” e “Alessandro Borghese Kitchen Sound” è lui stesso il conduttore.

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IL PERSONAGGIO >

Per lo chef la costruzione di un menù dev’essere legata da un unico filo conduttore, un’idea che deve far venir voglia di passare alla portata successiva.

P

untata dopo puntata è divenuto sempre più abile nel prendersi la scena davanti la telecamera, arrivando a coniare le celebri frasi che tutti cercano di imitare a cena con amici e parenti: “posso vedere la cucina per favore?” oppure “manca ancora il mio voto, che potrebbe confermare o ribaltare il risultato”. Espressioni iconiche, vere e proprie rappresentazioni del suo personaggio. La sua abilità comunicativa nel mondo digitale lo ha portato nel corso degli anni ad essere definito dalla stampa nazionale come l’unico social chef italiano. È infatti lui stesso a gestire i propri canali social, Instagram, Facebook, Twitter, YouTube, nel tentativo di stabilire un legame sempre più genuino e diretto coi propri fan.

A cura di Tiziano Dallago

Alessandro

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BORGHESE



RICETTA DEL MESE >

IL PESTO DI AVOCADO

INGREDIENTI PER 10 PERSONE

INFORMAZIONI UTILI

Avocado 100g, una manciata abbondante di basilico fresco, 150g di pomodorini freschi, aglio q.b. (secondo gradimento), sale integrale q.b., pepe rosso q.b., il succo di ½ limone spremuto al momento, 10 mandorle preferibilmente bio, un cucchiaio di olio evo.

Una delle mie ricette preferite. Il pesto di avocado è squisito con la pasta. E’ ricchissimo di antiossidanti e di acidi grassi polinsaturi e si prepara in soli 15 minuti di tempo, non occorre cucinare nulla.

TEMPO DI PREPARAZIONE

15 minuti. LIVELLO DI DIFFICOLTÀ

Facile.

PREPARAZIONE Pulire e tagliare tutti gli ingredienti in parti di dimensioni medie. Frullare il tutto. Divedere il composto ottenuto in 10 porzioni. È possibile congelare le monoporzioni e conservarle in congelatore fino a 3 mesi di tempo. COME UTILIZZARLO Il pesto di avocado è ottimo per condire i primi piatti a base di pasta o a base di cereali (farro, orzo...). Lega inoltre molto bene con i piatti a base di carne bianca e con i piatti a base di pesce (salmone, merluzzo, alici…). È possibile utilizzare il pesto per condire le verdure cotte e/o crude (melanzane grigliate, fagiolini bolliti o cotti al vapore, asparagi, carciofi bolliti o cotti al vapore…). Se sei a dieta, puoi utilizzare una porzione di pesto al pasto, eliminando un cucchiaino di olio. Buon appetito!

A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti, Consulente Dietista ed Educatore Alimentare www.lericetteperlasalute.com www.benessereadieta.it 28



RICETTA DEL MESE >

LOMBO DI CERVO, CAROTE E RIDUZIONE AL GINEPRO

INGREDIENTI PER 4 PERSONE

PREPARAZIONE

Due filetti di lombo di cervo, due carote, 2 patate, bacche di ginepro q.b., un litro di fondo, pistacchio q.b, germogli q.b, sale q.b.

Cominciare con la lavorazione della carne. Salare leggermente la parte esterna, avvolgendo poi il pezzo con pellicola trasparente dandole una forma cilindrica. Confezionare poi il tutto sottovuoto con l’aggiunta di erbe aromatiche.

TEMPO DI PREPARAZIONE 60 minuti LIVELLO DI DIFFICOLTÀ Media

Preparare le carote in due versioni differenti: 1. Sottovuoto. Partendo dalla carota cruda, tagliarla a brunoise e confezionare all’interno del sacchetto sottovuoto aggiungendo una noce di burro e un pizzico di sale. 2. Compressa sottovuoto. Ottenere, con l’aiuto di una mandolina, dei veli di carota molto sottili; confezionare poi sottovuoto aggiungendo semplice acqua leggermente salata. Questa modalità permette, pur partendo da un alimento crudo, di ottenere un effetto traslucido che lo fa assomigliare ad un alimento cotto. Provvedere alla cottura del cervo a 54 gradi per 60 minuti. Eseguire poi una rosolatura finale per far sì che la superficie esterna della carne si caramellizzi.

A cura del Tecnologo Chef Arcangelo Terzo Per una consulenza scrivere a: terzoarcangelo@gmail.com 30



RICETTA DEL MESE >

VERDURE PROFUMATE, AL FORNO

INFORMAZIONI UTILI

PREPARAZIONE

Puoi preparare questo contorno sia con le verdure estive (peperone, melanzana, zucchina...) che con le verdure invernali (cavolfiore, finocchio, bieta, carciofo...). Per la cottura, ti consiglio di utilizzare dei tegamini di coccio, preferibilmente di piccole dimensioni oppure monoporzione, che ti consentiranno di ottenere delle porzioni singole e già pronte da servire a tavola. Se ami le spezie, amerai questa ricetta, in quanto le spezie la fanno da padrone.

Lava le verdure e tagliale a pezzi grossolani. Adesso trita la cipolla, il prezzemolo e il basilico e unisci l’olio evo. Mescola accuratamente questi ultimi ingredienti, e utilizza questo condimento così ottenuto, per condire le tue verdure precedentemente tagliate a pezzi. Mescola ancora. Adesso aggiungi l’aglio in camicia, il sale, il pepe rosa e un velo di noce moscata grattugiata al momento. Mescola nuovamente e accuratamente. Prendi i tegami di coccio e ricoprine la superficie interna con della carta da forno. Disponi le verdure all’interno dei tegami, adagiandole sopra la carta da forno, aiutandoti con un cucchiaio.

INGREDIENTI PER UNA PORZIONE

250g di verdure fresche di stagione, a tua scelta (il mio consiglio: d’estate peperone, melanzana e zucchina; d’inverno cavolfiore, bieta e verza), cipolla q.b., uno spicchio d’aglio, noce moscata grattugiata al momento q.b., poco sale fino integrale, poco pepe rosa, un cucchiaio di olio evo, basilico fresco e prezzemolo q.b. TEMPO DI PREPARAZIONE

30 minuti, di cui 20 minuti di cottura. LIVELLO DI DIFFICOLTÀ

Facile. 32

Preriscalda il forno a 180°C. Quando il forno sarà arrivato a temperatura, inforna le verdure per 20 minuti circa. Raggiunta la cottura, sforna le verdure profumate, e arricchisci le monoporzioni con delle foglie di basilico fresco o prezzemolo fresco. Adesso servi in tavola, facendo attenzione e ricordando che i tegami rimarranno caldi a lungo. Il tuo contorno salutare e buono è pronto per essere gustato. Buona sana alimentazione! A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti, Consulente Dietista ed Educatore Alimentare www.lericetteperlasalute.com www.benessereadieta.it


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PESTO DI ZUCCHINE E PISTACCHI


RICETTA DEL MESE >

MACEDONIA DI FRUTTA FRESCA DI STAGIONE

INFORMAZIONI UTILI

INGREDIENTI PER UNA PORZIONE

Per preparare la macedonia di frutta fresca, puoi utilizzare le diverse qualità di frutta che preferisci, abbinandole a tuo piacimento, preferendo sempre la frutta fresca di stagione.

Una tazza mug di frutta fresca di stagione (questa quantità si riferisce alla frutta mista, già lavata e al netto degli scarti, alcuni esempi: ananas, fragola, kiwi, melone, lamponi, limone, mela, pompelmo...), un cucchiaio di succo di pompelmo spremuto al momento, un cucchiaio di succo di limone spremuto al momento, della cannella q.b., menta fresca q.b., un cucchiaino di miele (preferibilmente da agricoltura biologica).

Utilizza una tazza mug per misurare la quantità di frutta necessaria, oppure se sei a dieta, seleziona la frutta e pesala in base a quanto specificato nel tuo piano alimentare personalizzato, rispettando la stagionalità e la grammatura indicata nel piano stesso. Alcuni esempi di frutta che potresti utilizzare: ananas, fragola, kiwi, melone, lamponi, limone, mela, pompelmo... Prepariamo insieme la nostra macedonia di frutta fresca! TEMPO DI PREPARAZIONE

10 minuti. LIVELLO DI DIFFICOLTÀ

Facilissima.

PREPARAZIONE

Lava bene e taglia a cubetti la frutta selezionata per la tua macedonia. Versala all’interno di una coppa da dessert e mescola con delicatezza. Aggiungi il succo di pompelmo e il succo di limone, appena spremuti. Adesso mescola accuratamente e aggiungi la cannella e il miele. Mescola nuovamente e accuratamente. Per il tocco finale, aggiungi qualche fogliolina di menta fresca. Per completare il tuo dessert salutare, ti consiglio di utilizzare due cucchiai di panna vegetale montata, per esempio a base di soia o di riso o di cocco... in commercio ne trovi un’ampia scelta. Servi in tavola e assapora il tuo gustoso dessert salutare. Buon appetito! A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti, Consulente Dietista ed Educatore Alimentare www.lericetteperlasalute.com www.benessereadieta.it

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RICETTA DEL MESE >

SMOOTHIE DETOSSINANTE A BASE DI PERE, FRAGOLE E ZENZERO

INGREDIENTI PER UNA PORZIONE

INFORMAZIONI UTILI

Utilizza frutta ben matura, 1 pera e 4 fragole più o meno grandi, tre fettine di radice di zenzero fresco, 3 cubetti di ghiaccio oppure 100ml circa di acqua oligominerale.

Lo smoothie è una bevanda a base di frutta, addizionata con altri ingredienti, ideale per mantenersi in forma e in salute. Si può bere in sostituzione della frutta della prima colazione oppure degli spuntini di metà mattina e/o metà pomeriggio. E’ possibile preparare diversi smoothie, con diversi ingredienti. Di seguito ti consiglio uno smoothie a base di pere, fragole e zenzero, ricco di vitamine.

TEMPO DI PREPARAZIONE

10 minuti. LIVELLO DI DIFFICOLTÀ

Facilissima.

PREPARAZIONE

Pulisci bene la frutta fresca, privala degli scarti e lavala bene sotto acqua corrente, Adesso taglia la frutta in piccole parti e trasferiscila in una caraffa. Aggiungi l’acqua oligominerale, oppure i cubetti di ghiaccio e lo zenzero fresco. Frulla tutto insieme e lo smoothie è pronto! Versa lo smoothie ottenuto in un bicchiere di grandi dimensioni e guarnisci con qualche fettina sottile di fragola e/o di zenzero, ottenute utilizzando un pelapatate. Bevi il preparato ottenuto immediatamente, in modo da godere di tutti i benefici degli antiossidanti ivi contenuti. Buona sana alimentazione! A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti, Consulente Dietista ed Educatore Alimentare www.lericetteperlasalute.com www.benessereadieta.it 36



FOOD& DRINK IL VINO BIANCO DEL MESE

VIGNETI MASSA VINO BIANCO “COSTA DEL VENTO” ANNATA 2016 CONSUMO IDEALE 2018/2023 GRADO ALCOLICO 14% TEMPERATURA DI SERVIZIO 12/14 °C CANTINA Il Tortonese, situato nel Piemonte sud-orientale, in passato era ricordato soprattutto per i vini provenienti da vitigni a bacca rossa, ma grazie in particolare alla genialità visionaria di Walter Massa, questa zona si è riscoperta essere anche terra da bianchi. La storia di questo vignaiolo e della sua intuizione partono da lontano, e risalgono agli inizi degli anni ‘80. Nel 1987, ci fu la prima produzione, e a partire dal 2000 Walter Massa iniziò a imbottigliare separatamente i diversi cru. In realtà, la famiglia Massa vanta una tradizione vitivinicola che risale con esattezza al 1879, per cui la cantina “Vigneti Massa” si fonda su solide basi, le quali sono state costruite su saperi antichi e su profonde conoscenze pratiche.

Attualmente, gli ettari vitati su cui l’azienda vitivinicola può contare sono circa 27, e tra i filari oltre al timorasso sono allevate anche piante di barbera, freisa, croatina e moscato. Lo scenario è quello di Monleale, in provincia di Alessandria: è qui dove disposti come fossero un anfiteatro naturale a ridosso della piazza del paese, si trovano i vigneti di proprietà aziendale, da cui prendono vita tutte le etichette della cantina. 38

NOTE DI DEGUSTAZIONE Giallo paglierino con riflessi oro. Le note minerali e sapide si avvertono fin dal primo passaggio del bicchiere sotto il naso: a completamento di questi sentori troviamo ricordi floreali e di miele, e poi ancora richiami alla macchia mediterranea e alla scorza di limone. La bocca è segnata dalla freschezza e da un corpo importante, quasi opulento. Chiusura leggermente amara con la vena sapida che continua a rimanere piacevolmente in bocca, regalando un allungo e una persistenza davvero interessanti. ABBINAMENTI GASTRONOMICI Cruditè oppure primi piatti di pesce. La sapidità e la freschezza di questo vino permettono anche abbinamenti meno convenzionali come formaggi stagionati. DESCRIZIONE Semplicemente “Vino Bianco” nel nome, ma nella sostanza il “Costa del Vento” è davvero un grande vino. Un Bianco targato “Vigneti Massa” e sorretto da due anime complementari: una nordica, verticale ed elettrica, e l’altra mediterranea, con una forte sapidità e un ricordo di erbe aromatiche a sostegno. Buono sin d’ora, è in grado di regalare grandissime soddisfazioni con il passare del tempo, dimostrando potenzialità di invecchiamento assolutamente sorprendenti. PER ACQUISTI ON LINE www.tannico.it



FOOD& DRINK IL VINO ROSSO DEL MESE

TUA RITA TOSCANA ROSSO SYRAH IGT “PER SEMPRE” VITIGNO Syrah 100% ANNATA 2016 CONSUMO IDEALE 2018/2030 GRADO ALCOLICO 15% Vol TEMPERATURA DI SERVIZIO 16/18 °C NOTE DI DEGUSTAZIONE Rosso rubino, tendente al granato. Aroma di frutti rossi, vaniglia, pepe nero e liquirizia su trama tostata. In bocca è morbido, con tannini setosi e buona persistenza. Retrogusto di liquirizia. Elegante. ABBINAMENTI GASTRONOMICI Da abbinare alle preparazioni di carni rosse e selvaggina. Ottimo col peposo di manzo o con del formaggio stagionato. DESCRIZIONE Un grande Syrah, questo Toscana Rosso IGT “Per Sempre” di Tua Rita, che ricorda i grandi vini dell’Hermitage, per quell’eleganza che si mantiene costante, sia al naso che in bocca. Un vino soave e al tempo stesso potente come pochi, che viene affinato 20-22 mesi in barrique di rovere francese, eccellente per una serata con gli amici.

Vi consigliamo di degustare questo nettare senza fretta, scoprendo tutte le sfumatura che sa regalare. PER ACQUISTI ON LINE www.tannico.it 40

CANTINA Quando nel 1984 Virgilio e Rita acquistarono gli originari due ettari di vigneto, non avrebbero mai immaginato che da lì a poco l’azienda vitivinicola Tua Rita, situata a Suvereto in provincia di Livorno, si sarebbe un giorno estesa su una superfice vitata di 35 ettari complessivi. Così chiamata semplicemente invertendo nome e cognome di Rita Tua, la cantina Tua Rita è da annoverare tra le prime esperienze italiane di successo sviluppate sul modello del “vin de garage”, in cui tutti i processi produttivi sono condotti totalmente a livello artigianale. Avendo ben compreso le immense potenzialità della Val di Cornia, estesa tra il Tirreno e l’appennino toscano, la filosofia aziendale è volta a ottenere la massima qualità senza alcun compromesso. Tra i filari, nel massimo rispetto della natura, della biodiversità e dell’ecosistema, si segue integralmente il regime biologico, aiutando le piante di vite a difendersi da sole garantendo, in primis, la sanità dell’ambiente e dei terreni.

In cantina, passando alla fase di vinificazione, l’azienda può contare oggi su dei locali completamente rinnovati, da cui escono circa 250mila bottiglie annue. Vini, quelli che recano sovraimpresso il nome di “Tua Rita”, dal tratto inconfondibile, connotati aromaticamente da note ferrose e da toni gradevolmente sapidi. Dal celebre Merlot “Redigaffi” al Syrah “Per Sempre”, passando per il “Giusto di Notri”, per il “Lodano” e per il “Perlato del Bosco”, tutte Etichette che, figlie di capacità tecniche di altissimo livello, oggi rientrano tra le più quotate a livello internazionale.



LO CHAMPAGNE DEL MESE

RUINART

CHAMPAGNE BRUT BLANC DE BLANCS VITIGNO Chardonnay 100% GRADO ALCOLICO 12,5% Vol TEMPERATURA DI SERVIZIO 6/8 °C DENOMINAZIONE Champagne AOC CANTINA Una storia che è ufficialmente iniziata il 1° settembre 1729, quando Nicolas Ruinart, 33 anni, commerciante di drapperie in Reims apre il suo primo registro contabile dedicato proprio al “vin de bulles”. Le prime bottiglie sono destinate ai suoi clienti tradizionali come regalo dopo l’acquisto di drappi e stoffe. Ma Nicolas è un uomo d’affari accorto e raffinato, dotato della stessa visione pionieristica dello zio Thierry Ruinart. La storia gli dà ragione: solo sei anni più tardi infatti la famiglia abbandona il commercio dei tessuti per dedicarsi al commercio dello Champagne. La Maison cresce rapidamente: dalle 170 bottiglie vendute nel 1730 si passa alle oltre 36mila del 1761, fino alla definitiva affermazione durante l’Ottocento. Uno stile che si basa sullo chardonnay e sulla sua eleganza, senza mai perdere di vista densità e volume.

Che siano Champagne Brut, Champagne Blanc de Blancs o Champagne Rosé, tutti gli Champagne targati Ruinart sono Champagne unici e riconoscibilissimi, contraddistinti da una purezza ineguagliabile, e che valgono assolutamente tutto il prezzo che costano. Acquistato nel 1963 da Moët et Chandon, oggi parte del più grande gruppo LVMH, il marchio Ruinart continua a essere ancora adesso indiscutibilmente sinonimo dei migliori e dei più eccellenti Champagne. 42

NOTE DI DEGUSTAZIONE Giallo paglierino luminoso, dal perlage fine e persistente. Al naso rivela note fruttate di agrumi e frutti esotici. Sentori di limone, cedro, ananas, frutto della passione affiancano tracce floreali prima di un assaggio preciso, netto, elegantissimo. Di buon corpo, morbido e al tempo stesso supportato da un’eccellente freschezza, chiude con un finale di ottima persistenza. ABBINAMENTI GASTRONOMICI Anche come aperitivo, si abbina a innumerevoli preparazioni a base di pesce. Tartare di branzino agli agrumi e zenzero, sogliola alla griglia. DESCRIZIONE Lo chardonnay è l’anima della Maison Ruinart. Le sue uve, provenienti soprattutto dalla Côte des Blancs e dalla Montagne de Reims, sono il fulcro di tutte le sue cuvée. Dotato di una grande freschezza aromatica, vivace, puro, luminoso, rappresenta il filo conduttore di tutti gli assemblaggi realizzati dalla casa. Delicato e fragile, lo chardonnay si espande e offre la misura della sua ricchezza aromatica solo nel corso di una lenta maturazione nella frescura delle Crayères: fino a tre anni per i vini non millesimati, da nove a dieci anni per un Dom Ruinart. Questa maturazione rappresenta una sfida per le abilità dello Chef de Cave, deve infatti essere capace di domare i capricci di questo vitigno dalle caratteristiche uniche. Sono queste qualità a conferire al Gusto Ruinart una personalità del tutto a sé stante. Per questo è il Blanc de Blancs l’emblema del gusto Ruinart. PER ACQUISTI ON LINE www.tannico.it



FOOD& DRINK la birra DEL MESE

CANTINE CECI BIRRA ARTIGIANALE 1938 ARGENTO PROCESSO PRODUTTIVO Per la ricetta di questa birra è stata scelta una personale miscela di malti europei, che consente alla birra di avere un corpo pieno e contemporaneamente una alta bevibilità. Il meltin pot dei luppoli caratteristico che rilascia delle decise sensazioni aggrumate e fresche, tipiche dei luppoli americani che si utilizzano. Dopo l’imbottigliamento segue la rifermentazione in bottiglia fino a che i lieviti non hanno portato a termine la maturazione, per donare una buona schiuma ed effervescenza. Ne deriva un naturale sedimento sul fondo della bottiglia. BIRRIFICIO Erano il 1938 quando Otello Ceci, famoso oste della bassa provincia parmense, si accorse che nella sua piccola trattoria gli avventori apprezzavano tanto i tradizionali salumi, quanto il lambrusco che produceva con i suoi figli acquistando l’uva dai contadini della zona, per poi destinarne il vino alla mescita. Nonostante siano passati diversi decenni, l’azienda è ancora oggi saldamente nelle mani dei figli e dei nipoti di Otello, ed è proprio dalle loro menti e dalle loro mani che, con il trascorrere degli anni, hanno visto la luce alcuni dei prodotti più apprezzati del territorio, dal mitico Lambrusco “Terre Verdiane” al grande “Otello Nero di Lambrusco” Di recente, una collaborazione con il Birrificio del Borgo di Rieti, ha portato anche alla produzione di una linea di birre artigianali, rifermentate utilizzando i lieviti proprio del Lambrusco. 44

COLORE Giallo dorato limpido e intenso. GUSTO Equilibrata, fresca e piacevolissima al palato, con una decisa nota amaricante. PROFUMO Complesso e intenso di miele di castagno, sambuco, banana, ananas e luppolo. GRADO ALCOLICO 5% Vol NOTE DI DEGUSTAZIONE Birra dal colore giallo dorato limpido con una schiuma densa e persistente. Al naso emergono sentori di miele di castagno, banana, sambuco ed ananas. In bocca è fresca, di medio corpo, caratterizzata da un gusto asciutto e molto equilibrato, con una nota di luppolo sul finale. ABBINAMENTI GASTRONOMICI Anche come aperitivo, si abbina a innumerevoli preparazioni a base di pesce. Tartare di branzino agli agrumi e zenzero, sogliola alla griglia. DESCRIZIONE La Blonde Ale è uno stile di birra chiara ad alta fermentazione che conferisce un’elevata bevibilità. Ideale durante il pasto, insieme a primi piatti strutturati, come risotti e ravioli, ma anche con carni grigliate e formaggi a pasta dura. PER ACQUISTI ON LINE www.tannico.it



FOOD& DRINK IL COCKTAIL DEL MESE

MOJITO IL MOJITO È UN FAMOSO COCKTAIL DI ORIGINE CUBANA COMPOSTO DA RUM, ZUCCHERO DI CANNA, SUCCO DI LIMETTA, FOGLIE DI MENTA (NOTA COME HIERBA BUENA A CUBA) E ACQUA DI SELTZ. È UN COCKTAIL UFFICIALE IBA. INGREDIENTI 4 cl di rum bianco cubano 3 cl di succo di lime fresco 6 ramoscelli di menta 2 cucchiaini di zucchero di canna Acqua di seltz ATTREZZATURA Pestello Cucchiaino Stir PREPARAZIONE

Pestare i ramoscelli di menta insieme allo zucchero e al succo di lime. Aggiungere una spruzzata di acqua gassata e riempire il bicchiere con ghiaccio. Versare il rum e infine l’acqua gassata. Decorare con un ramoscello di menta e una fetta di limone. Servire con una cannuccia. VARIANTI Il FIl mojitaly è un cocktail simile al mojito, ma con un amaro fernet alla menta al posto del rum. Fonte: wikipedia

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STORIA

L’origine del mojito rimane piuttosto controversa: viene spesso narrato che un cocktail simile fu inventato dal famoso pirata inglese Sir Francis Drake nel XVI secolo. Quella versione era preparata con aguardiente (rum non invecchiato) di bassa qualità, limetta, acqua, zucchero raffinato bianco di canna e una specie locale di menta, la hierbabuena. Nella metà del 1800 pare che la società Bacardi abbia dato un impulso di popolarità alla bevanda, che comunque raggiungerà la sua definitiva popolarità solo nel XX secolo. Anche sulla versione moderna del mojito non pare esistere certezza assoluta su chi lo ha proposto per primo, anche se i nomi solitamente più pronunciati sono quelli del barman della Bodeguita del Medio, Attilio De La Fuente, oppure Angel Martinez, che effettivamente rilevò il locale nel 1942, all’apice della sua notorietà per essere frequentato da noti personaggi. Contrariamente a quanto ritenuto comunemente, è tuttavia falso che Ernest Hemingway fosse un noto consumatore della bevanda: la frase a lui attribuita, scritta anche nel locale “My mojito in La Bodeguita, My daiquiri in El Floridita”, sebbene meritevole di aver reso celebre la bevanda anche fuori da Cuba, è apocrifa.



L’ORTAGGIO DEL MESE > A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

loSpinacio Lo spinacio, o Spinacia oleracea, è una pianta erbacea appartenente alla famiglia delle Chenopodiaceae. Cresce in clima temperato fresco, e su terreni soffici, con caratteristiche che favoriscano un rapido drenaggio delle acque in eccesso. Lo spinacio è un ortaggio da foglia (di cui si consumano le foglie). Lo trovi fresco di stagione nei mesi di: gennaio, febbraio, marzo, aprile, maggio, settembre, ottobre, novembre, dicembre.

Proprietà salutari Lo spinacio è un ortaggio poco calorico, con pochissimi carboidrati e pochissimi grassi, ma molto ricco di fibre e di acqua. Lo spinacio è inoltre ricco di vitamine, tra queste vit. C, acido folico, pro-vitamina A, vitamina E e vitamina K, di antiossidanti, tra cui la preziosissima luteina, e di sali minerali, in particolar modo di magnesio, di manganese, di ferro e di calcio. Lo spinacio fa bene alla salute del tratto gastrointestinale, del cuore e della vista, e ha proprietà antiossidanti e antinvecchiamento. Lo spinacio è ottimo consumato come contorno, crudo aggiunto alle insalate, oppure cotto, è ottimo per la preparazione degli smoothies di frutta e verdura, e rappresenta inoltre un ottimo condimento per i nostri primi piatti e secondi piatti salutari (un suggerimento: involtini di carne ripieni di spinaci). Ma per mantenere intatti i benefici nutrizionali dello spinacio, ti consiglio di consumarlo crudo.

Tabella dei valori nutrizionali per 100 g di prodotto Carboidrati totali 3,6 g Amido 0,4 g Zuccheri semplici 3,2 g Fibre 2,2 g Grassi 0,4 g Proteine 2,9 g Acqua 91,4 g Vitamine Vitamina A 9377 IU Calcio 99,0 mg 10% Ferro 2,71 mg 21% Magnesio 79,0 mg 22% Manganese 0,897 mg 43% Fosforo 49,0 mg 7% Potassio 558,0 mg 12% Sodio 79,0 mg 5% Zinco 0,53 mg 6% Fonte tabella: INRAN Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione 100 g di Spinaci contengono: 23 Kcal.

Una curiosità sullo spinacio: sai come nasce il falso mito dello spinacio ricco di ferro? Questa falsa credenza è ancora attualissima, e nasce da un errore di trascrizione del contenuto di ferro negli spinaci, nelle prime tabelle nutrizionali pubblicate. Ti consiglio la mia ricetta del “pesto di spinaci, pistacchi e pomodori secchi”, ottima per i tuoi primi piatti salutari, e la ricetta del mio “smoothie delle feste”, ottima per la tua prima colazione. 48



IL FRUTTO DEL MESE > A cura della Dott.ssa Tiziana Sacchetti

laFragola Un falso frutto, dolce e carnoso, di colore generalmente rosso e cuoriforme. La sua pianta, anch’essa chiamata fragola (genere Fragaria, famiglia delle Rosacee), cresce in climi temperati e su terreni soffici e umidi. In realtà la fragola è un falso frutto, in quanto rappresenta la parte edibile della pianta, ma botanicamente ne è il ricettacolo ingrossato, mentre i frutti sono rappresentati dagli acheni, ovvero i semini gialli che si possono notare sulla sua superficie. Le fragole sono frutti rossi, così come i lamponi, i mirtilli, le ciliegie, le more, i ribes, il melograno, l’uva spina, e il meno noto ossicocco. Le trovi fresche di stagione nei mesi di: aprile, maggio, giugno, luglio e agosto.

Proprietà salutari Questo frutto delizioso, è povero di calorie e apporta: zuccheri semplici (in particolare fruttosio), fibre e acqua. E’ ricco in generale di vitamine, minerali e antiossidanti. In particolar modo è ricchissimo di vitamina C (5 fragole apportano la quantità di vitamina C apportata da 1 arancia), di acido folico, di acidi organici, di flavonoidi antiossidanti (tra cui gli antociani che conferiscono alla fragola proprietà antinfiammatorie), e di diversi minerali (tra cui il manganese, il calcio e il potassio). Ha proprietà antinfiammatorie, antiossidanti, diuretiche, depurative, disintossicanti e antiaging.

Questo frutto fa parte dei super cibi antietà della classifica ORAC (Oxygen Radical Absorbance Capacity), redatta dall’USDA (Dipartimento dell’agricoltura degli Stati Uniti D’America), per il suo elevatissimo contenuto in sostanze antiossidanti benefiche per la salute. Insomma, la fragola è un frutto davvero salutare, ma è anche un alimento potenzialmente allergizzante. Ti consiglio di provare il mio smoothie a base di fragole, pere e zenzero! È ottimo per lo spuntino di metà e/o metà pomeriggio! Vedi la ricetta a pagina 36. 50

Tabella dei valori nutrizionali per 100 g di prodotto Parte edibile : 94% Acqua: 90,50g Carboidrati disponibili: 5,30g Carboidrati complessi: 0 Zuccheri solubili: 5,30g Proteine: 0,90g Grassi (Lipidi): 0,40g Fibra totale: 1,60g Fibra solubile: 0,45g Fibra insolubile: 1,13g Sodio: 2mg Potassio: 160mg Ferro: 0,80mg Calcio: 35mg Fosforo: 28mg Vitamina C: 54mg Fonte: Tabelle di composizione degli alimenti INRAN - Istituto Nazionale di Ricerca per gli Alimenti e la Nutrizione 100 g di Fragole contengono: 27 Kcal.



Food Therapy

VINOTERAPIA IL TERMINE VINOTERAPIA NASCE DALLA FUSIONE DELLA PAROLA “TERAPIA” CON LA PAROLA “VINO”, MA QUESTO NON DEVE INDURRE A PENSARE CHE SI TRATTI DI UN TRATTAMENTO MEDICO.

ORIGINI La vinoterapia è stata sviluppata nella regione di Graves, vicino a Bordeaux (Francia), dove si trovano alcune tra le più antiche aziende vinicole in Europa. I loro precursori sono stati Mathilde Cathiard e Bertrand Thomas. Questo trattamento si è esteso in tutto il mondo, non solo in Francia ma anche in altri paesi come Spagna, Italia, Argentina o Brasile. EFFICACIA Il vino, opportunamente miscelato con altre sostanze come il succo di limone, varie erbe aromatiche, ecc., avrebbe qualche effetto come, per esempio, arrestare la caduta dei capelli. Sulla pelle avrebbe un’azione antibatterica, calmante, emolliente, antirughe. Fin dall’antichità si è pensato che 52

I VINI PIÙ UTILIZZATI • Lambrusco: ricco di minerali, aiuta la conservazione della pelle. • Sauvignon: ha proprietà calmanti. Viene utilizzato abitualmente per i massaggi. • Chianti: ha proprietà rilassanti • Cabernet o Merlot: aiutano ad eliminare le cellule morte della pelle.


il vino e l’uva potessero avere delle proprietà terapeutiche. Secondo i fautori di questa disciplina, è nella fermentazione dell’uva che si formano gli ingredienti di tali supposte benefiche azioni, quali: • Fitoalessine come il resveratrolo. • Bioflavonoidi come le proantocianidine. • Polifenoli come la quercetina e i tannini. • Acidi organici come l’acido tartarico. Le fitoalessine, la cui parola definisce l’azione (deriva da phyton = pianta e alexein = difendere) sono quelle sostanze che nella pianta funzionano come protettori antiossidanti. Il resveratrolo contenuto nella Vitis vinifera è un concentrato della buccia della qualità di uve rosse; la sua concentrazione nel vino dipende dal tempo di immersione della buccia d’uva durante il processo di fermentazione. È nel vino rosso che troviamo la fonte più concentrata di resveratrolo perché nel vino rosso il tempo più prolungato di fermentazione qualifica la ricchezza del prezioso principio attivo, a differenza del vino bianco le cui bucce vengono asportate prima.

TRATTAMENTO Il trattamento di vinoterapia inizia con un peeling completo per preparare la pelle, eliminando la pelle morta e dilatando i pori. Il vino contiene antiossidanti. Gli antiossidanti hanno la proprietà di neutralizzare i radicali liberi. I radicali liberi sono responsabili dell’ossidazione delle cellule della pelle, che così invecchiano. In questo processo compaiono più rughe, macchie e la pelle perde la sua consistenza. I fautori della vinoterapia affermano che gli effetti di essa, oltre a ringiovanire la pelle, migliorarne il tono e idratare, garantiscono una maggiore tonicità ai muscoli delle braccia e, in generale, una maggiore consistenza dei seni. DIFFUSIONE Il crescente interesse per la cultura del vino, che ha sviluppato negli ultimi anni un turismo enogastronomico, ha portato a rivalutare l’impiego delle sue proprietà in altri ambiti non legati al senso del gusto. Moltissime strutture turistiche in tutta Europa offrono trattamenti di vinoterapia, soprattutto in Spagna, Francia e Italia. La concentrazione delle offerte turistiche legate alla vinoterapia si ha nelle zone che contano una maggior concentrazione di aziende vinicole e che possono vantare produzioni anche di vini pregiati. Fonte: Wikipedia


Il DESIGN

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QUANDO IL DESIGN VA IN SCENA.

OGGETTI PARTICOLARI PER RENDERE UNICA LA VOSTRA CUCINA...

2. ALESSI. La rotella tagliapizza Taio, disegnata da Valerio Sommella, è un oggetto dalle forme morbide e sinuose. Taio ricorda un astuccio, una custodia in cui è inserita la rotella tagliapizza. L’autore è riuscito a restituire la morbidezza tipica dei tessuti in un materiale duro come l’acciaio, donando all’oggetto un aspetto piacevole e sofisticato.

2 Una caratteristica che attribuisce gentilezza a un oggetto tagliente, di uso comune e legato a un’azione normalmente percepita come pericolosa e aggressiva. www.alessi.it

3. VICEVERSA. Tostapane Tix. Con un semplice Tix, ogni mattina il tuo toast scatterà sull’attenti per augurarti un buon risveglio, accogliendoti con l’allettante profumo della sua perfetta doratura. Scegli tu, tra i suoi 9 livelli, quanto tempo vuoi attendere per gustarlo: nel mentre Tix ti indicherà quanto ne manca attraverso il suo luminoso display. Allo stop il tuo toast sarà pronto. A tostatura raggiunta le fette verranno espulse automaticamente. Dotato di funzione defrost e arresto immediato. Pulizia perfetta grazie al vassoio raccogli briciole completamente estraibile. Possiede vano raccogli cavo e piedini antiscivolo. Corpo in acciaio inox. www.viceversa.it 54

1. VICEVERSA. La sera Leoni… la mattina arance, pompelmi e limoni! Lo spremiagrumi Tix, facile, veloce e intrigante, darà alla colazione un gusto più invitante. E grazie alla sua “forza”, non resterà che la scorza... Dotato di accensione e spegnimento a pressione per una totale sicurezza, beccuccio stop&go anti sgocciolamento e 2 coni infrangibili per spremere ogni tipo di agrume. Il passaggio del succo nel bicchiere avverrà senza travasi. Possiede coperchio antipolvere e base antiscivolo con vano raccogli cavo. Corpo realizzato in acciaio inox 18/10, finitura lucida a specchio, contenitore e base in ABS, finitura lucida, spremi in PCTG e coperchio trasparente in SAN. Colore Rosso Secco. www.viceversa.it

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Il DESIGN

QUANDO IL DESIGN VA IN SCENA.

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OGGETTI PARTICOLARI PER RENDERE UNICA LA VOSTRA CUCINA... 1

Il piatto piano Season si estende in lunghezza di 52 cm per una profondità di 30 cm, arrivando a pesare 5,7 kg; data la sua notevole grandezza, questo piatto si presta in particolar modo ad essere utilizzato come elegantissimo ed originale piatto da portata. Oltre ad essere dotato di un superbo design e di un’alta funzionalità, è anche molto comodo e pratico, poichè lavabile in lavastoviglie. I piatti possono essere sovrapposti tra loro, risultando in una vera e propria scultura artistica, che ornerà la vostra tavola con

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1. COVO. Nato dalla creatività di Covo, marchio estremamente amante della tradizione, il piatto piano Season ha l’eccezionale potere di racchiudere in un tutt’uno semplicità ed eleganza della forma, che si sviluppa in una tipologia di desing sinuoso e seducente. Questo intrigante piatto piano fa parte della collezione Season di Covo, il cui obiettivo principale è fornire una rappresentazione di cucina funzionale, lasciandosi ispirare dalla natura e dalla tecnologia, attraverso la lente culturale del Giappone. Il piatto, in virtù del suo materiale costituente, ovverosia il silicone, ha non solo l’aspetto di una foglia, ma è anche dotato della sua caratteristica flessibilità.

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speciale

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estrema raffinatezza. Utilizzate questo piatto per servire le vostre portate più gustose: antipasti, primi, secondi, contorni, persino dessert. Eccellente soprattutto per servire portate fingerfood o piatti fusion, sfruttando la vena giapponese che il suo design suggerisce, ma anche piatti iconici della cucina italiana. Potete scoprire gli altri piatti della collezione Season di Covo, che includono piatti piani o fondi, collegandovi al sito www.lovethesign.it


2. NORMANN COPENHAGEN. Il tagliere per formaggio Pebble di Normann Copenhagen è un articolo davvero molto particolare, un oggetto che sa esaltare in modo magistrale la proverbiale bellezza del marmo. É decisamente inconsueto che per la realizzazione di un tagliere venga scelto un materiale come questo: i taglieri sono in genere prodotti in legno, in plastica, non certo in materiali di simile prestigio. Il colpo d’occhio che questo articolo riesce a offrire è davvero eccezionale: siamo abituati a vedere il marmo impiegato per la realizzazione di eleganti ripiani, di raffinati rivestimenti, non per degli oggetti da utilizzare in cucina! Proprio per questo motivo, dunque, il tagliere per formaggio Pebble di Normann Copenhagen va ben oltre il suo aspetto puramente funzionale: quest’articolo, oltre a poter essere utilizzato per servire pietanze di vario tipo, merita di essere considerato un vero e proprio oggetto di design. 2

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speciale

kitchen Inutile sottolineare quanto il marmo sia resistente: è noto come il marmo sia uno dei materiali più solidi in assoluto, di conseguenza questo tagliere è destinato a conservarsi al meglio nel corso degli anni anche qualora sia massivamente usurato. Proprio come i taglieri classici, anche il tagliere per formaggio Pebble si può utilizzare per servire pietanze di vario

tipo: non solo formaggi, dunque, ma anche salumi, pane e altro ancora. Utilizzare un tagliere come questo per servire in tavola fa davvero rima con lusso, e un oggetto di questo tipo può ovviamente rappresentare una scelta ottima anche per tutti i ristoranti che vogliono offrire un servizio di livello. Dopo l’uso, per la pulizia si consiglia un panno umido. www.lovethesign.it 57


AGENDA EVENTI CULINARI PER RISCOPRIRE I GUSTI E I SAPORI DEL TERRITORIO.

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La redazione non risponde di eventuali cambiamenti delle date

CARCIOFO FESTIVAL CAPANNELLE (RM)

RASSEGNA ENOLOGICA BEST WINE SAN FELICE CIRCEO (LT)

11/12 MAGGIO 2019

11/12 MAGGIO 2019

Al Parco dell’Acquedotto, in Via Appia Nuova (Capannelle), l’11 e il 12 maggio, si tiene la seconda edizione della Sagra del Carciofo di Roma. Sarà possibile degustare numerose pietanze a base di carciofo, tra cui ravioli, tagliolini, abbacchio, porchetta e frittatine di pasta con carciofi. Ingresso libero e gratuito con tavoli e sedie a disposizione.

Nel centro storico di San Felice Circeo a partire dalle 17.00 dell’11 maggio, si svolge un percorso di degustazione al coperto, accompagnato da Cooking Wine Show. Ci saranno anche diversi approfondimenti dedicati alla tradizione culinaria del territorio ed abbinamenti gastronomici ai vini presenti. La prenotazione è gratuita ma i posti sono limitati.

LA SETTIMANA DELLA PIZZA EATALY (RM)

VINO E ARTE CHE PASSIONE CASINO AURORA PALLAVICINI (RM)

DAL 13 AL 19 MAGGIO

19 MAGGIO 2019

Per far felici i clienti più abituali, Eataly di Roma in Piazzale XII Ottobre 1492, ha deciso di dedicare alla pizza un’intera settimana. Ogni giorno aperitivi, degustazioni, ospiti, corsi e tante altre sorprese sempre a tema pizza. Da non perdere se volete scoprirne di più su questo cibo storico.

Nel prestigioso Casino dell’Aurora Pallavicini, situato sul colle del Quirinale, si svolge un’importante manifestazione tesa a coinvolgere tutte le migliori aziende del vino italiano. Sarà possibile degustare vini di alto livello durante la visita di collezioni d’arte private. Biglietto d’ingresso a 30 euro.

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DOVE ANDIAMO A MANGIARE? RISTORANTI AGRITURISMO BISTECCHERIE PIZZERIE

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IL FOCARILE

SATRICVM

Esperienza, fantasia, innovazione continua: qualità che rendono dal 1967 Il Focarile una presenza d’eccellenza nella ristorazione italiana. Un luogo esclusivo, sobrio, raffinato dove sarete accolti in modo indimenticabile da Gian Paolo e Chiara Lunghi, eredi della famiglia cresciuti sotto l’esperienza dello Chef Paolo Lunghi.

Alta Cucina Contemporanea a Le Ferriere, curata dall’esperienza dello Chef Max Cotilli. Eccellenze culinarie ed enologiche in un ambiente minimalista e rilassante. Sala interna elegante e confortevole, veranda e giardino disponibili durante il periodo estivo. Chiuso il mercoledi e la domenica sera d’inverno. La Riservazione è sempre gradita.

Ideale anche per: Cerimonie, eventi e convegni Info e prenotazioni: 06.9282549 Web: ilfocarile.it

Info e prenotazioni: 0773.1762252 - 349.1923153 Web: www.maxcotilli.com

Il Focarile

fokarile

Maximiliano Cotilli Satricvm

satricvm

APRILIA VIA PONTINA KM 46.500

LE FERRIERE STRADA NETTUNESE 1227

OLTREMARE By FOSCHINI

GALLURA

Davanti la splendida cornice del Porto di Anzio dove si possono ammirare le piccole barche dei pescatori storici, vicino il monumento dei caduti e situato ad angolo con la piazza Garibaldi. Il ristorante OltreMare offre una cucina nazionale e internazionale curata dalla Chef Fatima Tahraoui con piatti gourmet, pesce, carne, vegetariano e celiaco.

Un giardino incantato nel cuore della Capitale è lo spettacolare scenario di un ristorante che, dopo un importante lavoro di restyling ha mantenuto intatta la sua anima elegante allineandosi però ai più moderni standard di accoglienza con una visione internazionale dell’offerta enogastronomica.

Info e prenotazioni: 06.9845061

oltremare_ristorante_anzio OltreMare Ristorante by Foschini

ANZIO VIA RIVIERA ZANARDELLI 25

Aperto con: Specialità a base di pesce Info e prenotazioni: 06.8072971 Web: www.ristorantegallura.it

Ristorante Gallura

ristorantegallura

ROMA VIA G. ANTONELLI 2 (PARIOLI)


IL PACCHERO SOLITARIO

LA PIANA DELL’ERIKA

Locale raffinato dove si respira un’atmosfera rilassante e discreta, con un servizio accogliente ideale per trascorrere un momento fra amici o in famiglia, il tutto per riscoprire l’antico rito di stare a tavola con piacere. Dotato anche di uno spazio esterno ideale per la stagione estiva.

Agriturismo e location esclusiva con piscina scenografica dove potrete provare i sapori delle terre pontine. Situata nel verde dell’Agro Pontino offre un punto d’incontro per gli amanti del buon cibo e della natura in assoluto relax. Il posto ideale per le vostre cerimonie o i vostri eventi speciali.

Aperto con: Pranzo e cena Riposo settimanale: Martedì Info e prenotazioni: 06.92062042

Aperto con: Pranzo, cena, carne alla brace Info e prenotazioni: 333.2040796 - 392.8682964 Mail: lapianadellerika@gmail.com

Il pacchero solitario

Agriturismo La Piana Dell’erika

APRILIA VIA VERDI 29

APRILIA VIA RETAROLA 1

CIVICO TRENTANOVE

IL GALLO D’ORO

Ristorante per veri gourmand e palati esigenti che con grande passione, creatività e dedizione offre una proposta gastronomica di altissimo valore, ispirata ai concetti irrinunciabili di qualità, innovazione e tradizione. Anche enoteca con vasto assortimento di vini imbottigliati spumanti e distillati.

Attivo dal 1981, il locale è situato in zona centrale ed immerso nel verde. Accogliente e caldo, con un ampio giardino dove cenare le sere d’estate. Vasta gamma di birre alla spina e una fornita cantina. Cucina romanesca, carni nazionali e pizza cotta al forno a legna. L’attenzione per la qualità e la stagionalità dei prodotti sono il loro fiore all’occhiello.

Aperto: Pranzo e cena Info e prenotazioni: 06.92730336 Mail: ristorantecivico39@gmail.com

Ristorante Civico Trentanove

Aperto con: Cena e Brunch la domenica Info e prenotazioni: 06.9282564

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APRILIA VIA AUGUSTO 39

Il Gallo D Oro

APRILIA VIA A. TOSCANINI 30



MADRE ROMA

POLPETTA

Nella splendida cornice del Roma Luxus Hotel si trova un giardino rigoglioso, una dimora luminosa e accogliente, che come una madre ci accompagna in ogni momento della giornata, dalla colazione fino a tarda notte. Un’esperienza gastronomica a 360° ideata dallo chef stellato Riccardo Di Giacinto.

Presenti in tre zone di Roma molto note nella movida romana: a pochi passi dal Gazometro in zona Ostiense, nel rione Monti e a Ponte Milvio. Polpetta è un ristorante e Cocktail Bar pensato per soddisfare tutti i gusti e tutte le esigenze, in quello che è un contesto giovanile ed esclusivo.

Aperto con: Pranzo, Cena, Cocktail Bar Info e prenotazioni: 06.6789046 Mail: info@madreroma.com

Aperto con: Carne, pesce, cocktail e dessert Info e prenotazioni: 06.89531856 - 06.89478803 Web: www.polpetta.it

Madre

madrerome

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ROMA LARGO ANGELICUM 1A

PONTE MILVIO (RM) VIA FLAMINIA 518

FARINA PICK YOUR KIND

I CAVALIERI RISTORANTI

Farina è un locale nato nel gennaio 2016 a Roma in zona Tiburtina. Concept innovativo e ricercato per un posto che si pone a metà strada tra un pub, una paninoteca, una pizzeria napoletana e uno street food con ingredienti genuini. Presenti anche in zona Trastevere e zona Trieste/Libia.

Arredato in stile classico, il ristorante ha una capienza di 150 posti a sedere, dislocati tra spazi in interno e posti a sedere all’aperto disponibili durante la bella stagione. La cucina del ristorante propone ottime pietanze di terra, di mare e la pizza, che viene proposta in tantissime varietà.

Aperto: Pranzo e cena Info e prenotazioni: 06.42918500 Web: www.pickyourkind.com

Aperto con: Pranzo e cena Info e prenotazioni: 06.8809790 Mail: info@icavalieriroma.it

Farina

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ROMA VIA E. BEZZI 31 (TRASTEVERE)

I Cavalieri

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ROMA VIA MONTE GIBERTO 155


TOASTAMORE

FORNO MANDRELLI

Toast Amore non è una semplice toasteria ma un format che opera nell’ambito della ristorazione trasversale in grado di essere pienamente operativo ad ogni orario della giornata. Non solo toast ma anche centrifughe, insalatone, smoothies ed una vasta linea di dolci.

Dalla colazione la mattina alla pizza in teglia la sera. Ma anche una vasta scelta di prodotti di pasticceria secca o fresca, torte su ordinazione e per i vostri eventi servizio catering che offre le classiche pizzette, rustici, fritti misti, ma anche primi, secondi, contorni e dolci. Locale adatto anche per un pranzo o per un apericena con aperitivi sfiziosi.

Dal lunedi alla domenica dalle 11:00 alle 02:00 Info e prenotazioni: 06.9200894 Web: www.toastamore.com

Aperto: Dalle ore 7:00 alle ore 20:00 Info e prenotazioni: 06.9200609

Forno Mandrelli

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APRILIA VIA DEI LAURI 117

APRILIA VIA NERVA 8

AL VECCHIO GATTONE

AL SOLITO POSTO

Ambiente accogliente dotato anche di una comoda veranda ideale per mangiare nella bella stagione. Il menù è vario, ma è la griglia che spicca, con costine di maiale servite con salsa homemade. La scelta dei vini è ampia e di qualità, così come i dolci, preparati con passione e attenzione ai dettagli.

Punto di riferimento per gli aperitivi di tutta Aprilia. Al Solito Posto è un locale giovanile e accogliente che accompagna la vostra giornata, dalla colazione all’aperitivo con ampia scelta di vini. Pregiati, classici o innovativi, birre nazionali e internazionali, una cucina attenta alla qualità degli ingredienti e soprattutto un sorriso pronto ad accogliervi.

Aperto con: Bisteccheria, hamburgheria, enoteca Info e prenotazioni: 06.97650083 - 320.3052566

Al Vecchio Gattone

alvecchiogattone

APRILIA VIA CARROCETO 180

Aperto con: Bar, tavola calda e aperitivi Info e prenotazioni: 06.83608164

Al solito posto

alsolitopostowinebarcaffe

APRILIA VIA ALDO MORO 74


LA DOLCE VITA

NON SOLO PAUSA CAFFÈ

Storico locale del lungomare di Torvaianica. La Dolce Vita vi aspetta per le vostre colazioni, merende, aperitivi e dopocena, in un ambiente giovanile e familiare, ideale per trascorrere momenti di relax e buon cibo.

Non Solo Pausa Caffè bar/tavola calda è il luogo ideale per le vostre colazioni dove potrete gustare anche piatti freddi e aperitivi extra-large di qualità. Una pizza strepitosa a taglio e la friggitoria con calzoni e altri alimenti sfiziosi vi aspettano. Non Solo Pausa Caffè è un luogo di incontri, un luogo da vivere.

Aperto con: Caffetteria, gelateria, wine bar Info e prenotazioni: 06.9173888

Love is Dolce Vita - Pub & Gelateria loveisdolcevita

Aperto con: Bar, tavola calda e aperitivi Info e prenotazioni: 06.94522038

Pausa Caffè Aprilia

TORVAIANICA LUNG. DELLE SIRENE 32

APRILIA VIA DEI LAURI 31

75 ML

L’EUCLIDE

Un bar trasversale, frequentato da almeno 4 fasce d’età dalle 6.00 del mattino fino alle 24.00. 75ml vi aspetta per la colazione, il pranzo, l’aperitivo o per un cocktail dopo cena, in un ambiente confortevole e familiare che vi farà sentire completamente a vostro agio.

Bar, Bistrot, Pasticceria, Gelateria, eventi e meeting. L’Euclide nasce nel 1950 diventando subito luogo di incontro per artisti e manager, un posto di qualità e amicizia anche per i tanti vip che qui trovano riservatezza ed accoglienza ma non si tirano mia indietro per un’autografo o un selfie.

Aperto: Pranzo e cena Info e prenotazioni: 06.9105901 Web: www.75ml.it

Aperto con: Bar, bistrot, pasticceria, gelateria Info e prenotazioni: 06.80687522 Mail: info@leuclide.it

75ml

75ml

POMEZIA VIA OVIDIO 79

L’Euclide

leuclide

ROMA PIAZZA EUCLIDE 45




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