Interpellanza fuochi d'artificio

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Marcellina, lunedì 19 settembre 2016

Al Sindaco e Presidente del Consiglio Comunale di Marcellina Alessandro Lundini Ai Consiglieri Comunali

INTERPELLANZA: DIVIETO DI UTILIZZO DI PETARDI, BOTTI E ARTIFICI PIROTECNICI DI OGNI GENERE SU TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE

PREMESSO: • la delibera nr. 24 del 21 dicembre 2014, “DIVIETO DI UTILIZZO DI PETARDI, BOTTI E ARTIFICI PIROTECNICI DI OGNI GENERE SU TUTTO IL TERRITORIO COMUNALE” • Art. 57 del TULPS stabilisce: “Senza licenza della autorità locale di pubblica sicurezza non possono spararsi armi da fuoco né lanciarsi razzi, accendersi fuochi di artificio, innalzarsi aerostati con fiamme, o in genere farsi esplosioni o accensioni pericolose in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una via pubblica o in direzione di essa. E’ vietato sparare mortaretti e simili apparecchi.” • il Codice Penale contempla l’Art. 703, intitolato “Accensioni ed esplosioni pericolose”, che stabilisce: Chiunque, senza la licenza dell’autorità, in un luogo abitato o nelle sue adiacenze o lungo una pubblica via o in direzione di essa spara armi da fuoco, accende fuochi d’artificio o lancia razzi o innalza aerostati con fiamme o, in genere, fa accensioni o esplosioni pericolose, è punito con l’ammenda fino a L. 40.000 [ora L. 200.000 cioè Euro 103,00]. Se il fatto è commesso in un luogo ove sia adunanza o concorso di persone, la pena è dell’arresto fino a un mese.”

CONSIDERATO CHE: • Il processo di fabbricazione dei fuochi d’artificio prevede l’utilizzo di centinaia di composti, sostanze velenose ed inquinanti, che poi vengono rilasciati nell’aria e nel territorio. Tra questi: • Per i fumi: arsenico, antracene, tetracloruri • Per luci bianche o colorate: alluminio, clorati vari, cloruro mercuroso, nitrati, ossalati, perossidi, solfati e solfuri • Per effetto getto: filiera, formata da piccoli aghi di metallo • Per effetto fischi: acido gallico, acido picnico • Per colori azzurro: solfati di rame • Per effetto scie: ferro, carbone amorfo • Per colori verde: clorato di barite 1


• Per colori rosso: clorato di stronziana • Per altri effetti: piombo La maggior parte degli ingredienti descritti sono velenosi, metalli pesanti o altre tossine che contribuiscono alla contaminazione industriale nelle acque e nel suolo. Inoltre, lo zolfo a pieno carico ed il particolato possono compromettere gravemente gli asmatici e la salute di chi soffre di malattie polmonari. Per quanto riguarda i quantitativi, uno spettacolo medio piccolo, per una tipica sagra di provinci a, prevede l’utilizzo di circa 80-100 Kg di prodotti (per 5-10 minuti di spettacolo). I fuochi d’artificio sono azionati da polvere pirica nera (polvere da sparo denominata AKA). Questa sostanza è costituita da un ossidante (nitrato di potassio), un combustibile (carbone), e un acceleratore (zolfo). Per ogni 270 grammi di polvere nera usata, 132 grammi di biossido di carbonio vengono immessi nell’ambiente, soprattutto nell’aria, sotto forma di micropolveri sottili. Il resto si trasforma in solfuro di potassio ed azoto, sempre sotto forma di micropolveri sottili ed ultrasottili. • Alle motivazioni ecologiche, che interessano anche la salvaguardia di migliaia di animali che fuggono o subiscono conseguenze anche mortali per lo spavento dai botti (ben seimila, in Italia, nel solo 2012), in questi anni di crisi ecologica si aggiunge una fondata e ben comprensibile questione etica. Gli spettacoli pirotecnici sono molto costosi. Da più parti si sono levate proteste contro quella che è effettivamente una spesa inutile, oltre che deleteria, soprattutto quando la spesa è sostenuta da enti comunali o provinciali, che potrebbero utilizzare ben meglio tali contributi. • Nell’area attorno alla quale vengono sparati i fuochi, vengono prodotte punte elevatissime di rumore, che all’interno dell’area critica possono essere all’origine di possibili danni all’udito dato che superano i valori limite in materia di rumore impulsivo stabiliti dalla Suva. Non va nemmeno trascurato il problema della molestia del frastuono prodotto dai fuochi d’artificio.

RITENENDO CHE: • Nonostante la delibera nr. 24 del 21 dicembre 2016 preveda eventuali regolari autorizzazioni ai sensi e per gli effetti delle norme vigenti, qualsiasi tipo di “gioco pirotecnico” può essere esploso solo in zone isolate e comunque a debita distanza dalle persone e dagli animali, evitando tassativamente le aree che risultino affollate, per la presenza di feste, riunioni o per altri motivi; • Cosi come previsto della circolare del Ministero dell’Interno n. 559/C.25055.XV.A.Mass.dell’11 gennaio 2001, si debbano tenere presenti le seguenti precisazione al fine del conseguimento della autorizzazione da parte delle autorità di P.S.: • 1. il sito di accensione dei fuochi artificiali va individuato tenendo conto di eventuali vulnerabilità generali del territorio (rischio di frane, sprofondamenti, dissesti ecc.), nonché di eventuali divieti di accensione dei fuochi disposti con specifici provvedimenti (es. aree all’interno di Parchi ecc.); • 2. si dovrà prevedere la sosta per il pubblico a una distanza superiore a quella di sicurezza dal luogo di accensione dei fuochi; • 3. la viabilità di accesso al luogo di accensione dei fuochi dovrà essere tenuta sgombra da persone e cose, anche con l'individuazione di idonee aree di parcheggio per le auto al fine di consentire, in caso di necessità, l'operatività dei mezzi di soccorso; • 4. il sito dovrà preferibilmente essere scelto in modo tale che possa essere facilmente raggiunto da uno o più mezzi di soccorso per eventuali necessità connesse all'insorgere di un incendio e/o altre emergenze; • 5. dovrà essere disposta in tempo utile, a cura dell'amministrazione comunale, l'interruzione delle eventuali strade esistenti nel raggio di almeno 200 metri dal luogo di accensione;

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• 6. dovrà essere predisposta una squadra incaricata all'attuazione delle misure di prevenzione incendi, lotta antincendio e gestione dell'emergenza composta da un adeguato numero di persone idoneamente equipaggiate di risorse strumentali e tecniche; • 7. prima del rilascio dell'autorizzazione, il pirotecnico dovrà presentare all'Amministrazione il provvedimento prefettizio che lo abilita all'esercizio dell’attività; • 8. il pirotecnico dovrà indicare sulla domanda volta ad ottenere l'autorizzazione comunale il tipo e la quantità dei fuochi da accendere, in quanto l'autorizzazione stessa sarà valida solo per essi; • 9. il pirotecnico dovrà provvedere all'accurata verifica della zona di pertinenza e di quella di presumibile arrivo dei fuochi, prima della accensione eliminando possibili cause di incendio, dopo l'accensione, per spegnere eventuali focolai di incendio ed, infine in occasione della bonifica dei luoghi interessati; • 10. dovrà essere prevista la presenza di un numero idoneo di incaricati al primo soccorso. SI INTERPELLA IL SINDACO: • Quale sia stata la “ratio” nella concessione dell’autorizzazione alla deflagrazione di giochi pirotecnici sull’edificio comunale sopra Piazza C. Battisti nell’occasione della festa tenutasi in data 11 Settembre 2016? • Sono state rispettate tutte le norme sulla sicurezza previste dal Ministero degli Interni nella predetta Circolare n. 559/C.25055.XV.A.Mass. dell’11 gennaio 2001 e nel rispetto dell’Art. 57 del TULPS? • Quale sarà l’indirizzo di questa amministrazione su tale tematica, nel rispetto dell’ambiente e della fauna locale e degli animali domestici?

il Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle Alessandro Marulli

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