DISTRIBUZIONE NAZIONALE GRATUITA
MA COME TI VESTI?
TENDENZE P/E 2014 ANTICIPAZIONI MODA
LA NUOVA RUBRICA
moda cinema spettacolo www.slideitalia.it - Novembre 2013 - N.42
SALONE DEL FRANCHISING
AVVOCATO DI DIFESA
L’ESPERTO RISPONDE
Apri la tua impresa in 24 ore 8-11 NOVEMBRE A MILANO PROFESSIONE SEDUTTORE
LE REGOLE PER RIUSCIRCI
PAOLO ZUCCA AL CINEMA
L’Arbitro
MIGLIOR “CORTO” AL DAVID
Ender’s
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La fine del mondo è vicina
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DA QUESTO MESE AL CINEMA
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SLIDE 42 - NETWORK MAGAZINE - NOVEMBRE 2013 - WWW.SLIDEITALIA.IT - COPIA OMAGGIO
Come conquistarla
Editoriale
Devis Paganelli
Presidente Are Communication E’ nato così Slide Italia, con uno slogan. La casa editrice Are Communication che presiedo da diversi anni, pensava all’epoca a come realizzare un progetto editoriale che permettesse a tanti imprenditori di gestire un giornale nel proprio territorio, senza che questa possibilità imponesse investimenti troppo elevati per rendere il progetto non fattibile. Qualunque imprenditore che avesse deciso in passato di avviare un giornale come Slide (per qualità di carta e stampa) a livello locale, avrebbe dovuto imbastire un business plan con un cashflow e con investimenti mensili di circa 15.000 euro al mese, determinando un rischio d’impresa di oltre 180.000 euro l’anno. In quel frangente, siamo arrivati noi con il Team Slide. Ho avviato nel 2009 un progetto imprenditoriale che permetteva a quegli imprenditori dotati di spirito d’iniziativa, volto alla gestione di un giornale nel proprio territorio, di avere tutto pronto chiavi in mano a partire da soli €.695 al mese! E stato un grande successo. Ho trovato subito il riscontro dei primi cinque imprenditori che credendo nel progetto da me ideato hanno dato via al Team Slide. Oggi quegli imprenditori inizialmente entrati come Direttori Locali nel proprio territorio, hanno posizioni di prestigio nell’ambito dell’organizzazione SLIDE e insieme ad altre decine e decine di altri bravi imprenditori portano avanti con il medesimo successo iniziale, questa grande opportunità di business. Ovviamente come in tutte le iniziative, come in tutti i progetti, non tutti ottengono il risultato ottimale, in quanto le variabili per determinare il successo sul proprio territorio sono innumerevoli (zona, tempo dedicato, predisposizione ai rapporti interpersonali, organizzazione personale, professionalità, pulizia, educazione, malizia, formazione, indipendenza economica, precisione, puntualità, fortuna e tanto altro). Il meccanismo in apparenza banale (come del resto tutte le grandi invenzioni), è nato con lo slogan appunto “SLIDE, SE NON CI SEI, NON ESISTI!”. Nel territorio dove SLIDE vienediffuso, l’azienda che non si pubblicizza su SLIDE
è come se non esistesse, perché SLIDE vuol dire visibilità, prestigio e immagine. I PDS Punti Distributivi Selezionati, determinano in media 600 contattial mese, pertanto in ogni città, con media di 100 PDS si ottengono minimo 60.000 contatti mensili, posizionando SLIDE spesso, come primo prodotto mediatico nelle città in cui viene distribuito. I contenuti esemplari ed esclusivi del giornale, le collaborazioni con i VIP, gli eventi speciali mondani organizzati nei locali più IN d’Italia, i concorsi di bellezza ideati in molte città del nostro paese, la grafica impattante, la qualità di stampa e di carta, la passione e l’entusiasmo di tutto il Team Slide e sopratutto le tante lettere che riceviamo ogni mese dai lettori del giornale, ci dicono che SLIDE era ed è ancora un vero grande caso editoriale/ imprenditoriale in Italia. Quindi grazie a te lettore che ci segui, grazie a te appartenente al Team Slide che rendi SLIDE il successo che oggi è sotto gli occhi di tutti!
Errata Corrige: Si rende noto che sul numero di SLIDE SETTEMBRE a pagina 13, è comparsa erroneamente una immagine d’archivio che rappresenta l’immagine di un orologio marca Rolex non corrispondente ad immagine di prodotti originali della medesima azienda. L’immagine purtroppo è comparsa al posto di una immagine che in archivio aveva lo stesso nome file e che avrebbe dovuto rappresentare un oggetto raffigurante una borsa dell’azienda recensita nell’articolo redazionale a pagina 12.
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Editoriale Salone Franchising Milano Ender’s Game Giorgio Scimeca denunciò il “pizzo” Miss Old West Halloween Vintage L’Arbitro, il nuovo film di Paolo Zucca Tendenze Moda Shopping I teenagers e lo shopping Slide Party: B-Days Events Savi Galdi: giovane promessa dello spettacolo Amore ai tempi dello stage Me Geisha Sushi Sake Bar Lo SMAC guarda al Mediterraneo Vivere in campagna Hi-dj la cuffia di hi-fun Enjoy Television “Atlas” il nuovo singolo dei Coldplay Super Classifica Slide Rubrica “La luce del benessere” Rubrica “Psike” Rubrica “Parliamo di libri” Rubrica “Avvocato di difesa” Roma Web Fest Rubrica di satira Rubrica “4Zampe cerca famiglia” Oroscopo
Novembre 2013 3
Salone Franchising Milano ai blocchi di partenza
Qui si cresce 4 giorni e 200 opportunità di business per costruire impresa e futuro
S
i inaugura tra pochi giorni la 28° edizione della storica manifestazione dedicata al franchising, all’innovazione nel retail, alle nuove idee per la distribuzione. Il Salone Franchising Milano (Fieramilanocity 8-11 novembre), organizzata da Rds con Fiera Milano e con il sostegno di BNL Gruppo BNP Paribas come Main Sponsor 2013, è la principale fiera al servizio di un settore di mercato che continua a tenere, a dispetto della situazione economica generale. Confermato l’interesse da parte delle aziende, da quelle storiche e affermate alle debuttanti, da Loacker a Universo Vegano, da L’Occitane en Provence a La Sidreria Trentina, da LaClinique a The king of salads, da Espressamente Illy a Stirato e Cucito… Accanto alle aziende espositrici, che sono il cuore del Salone, associazioni, istituzioni, professionisti, l’intero comparto del franchising italiano riunito per 4 giorni. Oltre a Fiera Milano e a BNL Gruppo BNP Paribas, sono a fianco del Salone Franchising molti partner, in primis le tre Associazioni di categoria del settore, Assofranchising, Confimprese, Federazione Italiana Franchising. Inoltre, aggiornati a ottobre, Assotemporary, Assintel, Cfmt, Evernote, Iolavoro, Ubifrance.Novità di quest’anno i percorsi a tema, dieci colori per dieci tematizzazioni che vanno dall’alimentare all’abbigliamento, dai servizi alla persona, alla casa, alla distribuzione… Ogni azienda presente è contrassegnata sia online sul sito del Sfm, sia in pianta, sia accanto al numero dello stand da una Icona che rappresenta il percorso/ settore e da un colore che contraddistingue il tema. Seconda edizione per la Franchising Factory, il laboratorio per gli aspiranti imprenditori, un servizio di consulenza gratuito per i visitatori attivo nei giorni del Salone con una serie di desk dove vari professionisti sono a disposizione sia di chi ha una idea e vuole diventare franchisor, sia di chi vuole diventare franchisee. Punta sulla innovazione come chiave di sviluppo l’Innovation Retail Lab, l’area dedicata all’innovazione e alle nuove tecnologie, realizzata con Disignum. L’area in fiera ospita aziende come Econocom, Ingenico, Guttadauro, H&S Custom, Kgroup. Fitto l’appuntamento degli incontri e seminari nei 4 giorni del Sfm: l’apertura di venerdì mattina è dedicata ai Distretti Urbani Commerciali ed è organizzata con Fiera Milano e con la collaborazione della Federazione Italiana Franchising. Gli appuntamenti proseguono con temi quali Social Franchising, le Startup del franchising, Franchising al femminile, Franchising e temporary, le Nuove Tecnologie per il mondo del Franchising. Completamente ridisegnato nel 2011, riposizionato nel 2012 su un target business (con +2% di visitatori), il Sfm2013 punta definitivamente al vero obiettivo finale: la trasformazione da fiera classica a piattaforma di servizio a disposizione della filiera del franchising e del retail italiani con la missione di diffondere la cultura del commercio e dell’impresa. Certo, è solo una goccia in questa crisi che morde ancora, ma noi facciamo la nostra parte.
Le istruzioni per l’uso Data: Dal 8 al 11 novembre 2013 Orario: Dalle 9,30 alle 18,30 Ingresso: Fieramilanocity, Viale Scarampo, Porta Teodorico 6 Ingresso Intero: 1 g € 25 - 2 gg € 35 Ridotto (14-17 anni): 1 g € 12 Con prevendita online: 1 g € 12 - 2 gg € 15 Con preregistrazione online: 1 g € 20 - 2 gg € 28 Arrivare: Sul sito www.salonefranchisingmilano.com sono disponibili le informazioni
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Presidente Are Communication Devis Paganelli presidente@arecommunication.com Direttore Editoriale Stefano Pia direttore.editoriale@slideitalia.it Direttore Responsabile Arianna David Direttore News Tommaso Torri Direzione Nazionale e Pubblicità San Marino – Via Cesare Cantù 51 Telefono 0549 803030 Telefax 0541 4807145 Email redazione@slideitalia.it Pubblicità adv@slideitalia.it Web www.slideitalia.it
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Medi a Partners
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Ender’s Game
Ender’s Game
Il colosso Americano già nella storia del cinema
a cura della redazione
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el prossimo futuro, una razza aliena (chiamata gli Scorpioni) hanno attaccato la Terra. Se non fosse per le gesta eroiche del Comandante della Flotta Internazionale, Mazer Rackham (Ben Kingsley), sarebbe stato tutto perduto. In preparazione al prossimo attacco, lo stimato Colonnello Graff (Harrison Ford) e le Milizie Internazionali stanno addestrando solo i migliori bambini per trovare il futuro Mazer. Ender Wiggin (Asa Butterfield), un ragazzino timido ma intelligente e abile nelle strategie, viene portato via dalla sua scuola e inserito nell’elite. Arrivato alla Scuola di Guerra, Ender padroneggia giochi di guerra sempre più difficili, distinguendosi e ottenendo il rispetto dei compagni. Ender viene quindi indicato da Graff come la prossima grande speranza delle milizie, e mandato alla Scuola di Comando. Lì, viene addestrato da Mazer Rackham in persona, per guidare i suoi compagni soldati in un’epica battaglia che deciderà il futuro della Terra e salverà la razza umana. 9
Ender’s Game IL REGISTA GAVIN HOOD Nel 2001 dirige un film in lingua polacca intitolato Avventura nel deserto, tratto da un racconto di Henryk Sienkiewicz. Dopo aver partecipato come attore al film U-429 - Senza via di fuga e ad un episodio di Stargate SG-1, nel 2005 dirige Il suo nome è Tsotsi, film che vince l’Oscar come miglior film straniero. Nel 2007 dirige il primo film hollywoodiano, Rendition - Detenzione illegale, con
un ricco cast che comprende Jake Gyllenhaal, Meryl Streep, Reese Witherspoon e Alan Arkin, il film è stato presentato al CINEMA. Festa Internazionale di Roma 2007. Per il 2009 dirige X-Men le origini - Wolverine, basato sul personaggio della Marvel Comics. Il film, sceneggiato da David Benioff, vede nuovamente Hugh Jackman interpretare il ruolo che aveva già portato sul grande schermo nei tre film dedicati agli X-Men.
HARRISON FORD
Ford Coppola (1974) Guerre stellari (Star Wars Episode IV: A New Hope), regia di George Lucas (1977) Heroes, regia di Jeremy Kagan (1977) Forza 10 da Navarone (Force 10 from Navarone), regia di Guy Hamilton (1978) American Graffiti 2 (More American Graffiti), regia di Bill L. Norton (1979) – cameo non accreditato Apocalypse Now, regia di Francis Ford Coppola (1979) Una strada, un amore (Hanover Street), regia di Peter Hyams (1979) Scusi, dov’è il West? (The Frisco Kid), regia di Robert Aldrich (1979) Guerre stellari - L’Impero colpisce ancora (Star Wars Episode V: The Empire Strikes Back), regia di Irvin
Alle donne piace ladro (Dead Heat on a Merry-GoRound), regia di Bernard Girard (1966) Luv vuol dire amore? (Luv), regia di Clive Donner (1967) Assalto finale (A Time for Killing), regia di Phil Karlson (1967) Sette volontari dal Texas (Journey to Shiloh), regia di William Hale (1968) Zabriskie Point, regia di Michelangelo Antonioni (1970) L’impossibilità di essere normale (Getting Straight), regia di Richard Rush (1970) American Graffiti, regia di George Lucas (1973) La conversazione (The Conversation), regia di Francis
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Kershner (1980) I predatori dell’arca perduta (Raiders of the Lost Ark), regia di Steven Spielberg (1981) Blade Runner, regia di Ridley Scott (1982) Guerre stellari - Il ritorno dello Jedi (Star Wars Episode VI: Return of the Jedi) (1983) Indiana Jones e il tempio maledetto (Indiana Jones and the Temple of Doom), regia di Steven Spielberg (1984) Witness - Il testimone (Witness), regia di Peter Weir (1985) Mosquito Coast, regia di Peter Weir (1986) Frantic, regia di Roman Polański (1988) Una donna in carriera (Working Girl), regia di Mike Nichols (1988) Indiana Jones e l’ultima crociata (Indiana Jones and the Last Crusade), regia di Steven Spielberg (1989) Presunto innocente (Presumed Innocent), regia di Alan Pakula (1990) A proposito di Henry (Regarding Henry), regia di Mike Nichols (1991) Giochi di potere (Patriot Games), regia di Phillip Noyce (1992) Il fuggitivo (The Fugitive), regia di Andrew Davis (1993) Sotto il segno del pericolo (Clear and Present Danger), regia di Phillip Noyce (1994) Sabrina, regia di Sydney Pollack (1995) Les cent et une nuits de Simon Cinéma, regia di Agnès Varda (1995) L’ombra del diavolo (The Devil’s Own), regia di Alan Pakula (1997) Air Force One, regia di Wolfgang Petersen (1997) Sei giorni sette notti (Six Days Seven Nights), regia di Ivan Reitman (1998) Destini incrociati (Random Hearts), regia di Sydney Pollack (1999) Le verità nascoste (What Lies Beneath), regia di Robert Zemeckis (2000) K-19 (K-19: The Widowmaker), regia di Kathryn Bigelow (2002) Hollywood Homicide, regia di Ron Shelton (2003) Firewall - Accesso negato (Firewall), regia di Richard Loncraine (2006) Indiana Jones e il regno del teschio di cristallo (Indiana Jones and the Kingdom of the Crystal Skull), regia di Steven Spielberg (2008) Crossing Over, regia di Wayne Kramer (2009) Brüno, regia di Larry Charles (2009) – non accreditato Misure straordinarie (Extraordinary Measures), regia di Tom Vaughan (2010) Il buongiorno del mattino (Morning Glory), regia di Roger Michell (2010) Cowboys & Aliens, regia di Jon Favreau (2011) 42, regia di Brian Helgeland (2013) Ender’s Game, regia di Gavin Hood (2013) Il potere dei soldi (Paranoia), regia di Robert Luketic (2013) Anchorman 2: The Legend Continues, regia di Adam McKay (2013) 12
USCITA CINEMA: 30/10/2013 GENERE: Azione, Fantascienza, Avventura REGIA: Gavin Hood SCENEGGIATURA: Gavin Hood ATTORI: Asa Butterfield, Harrison Ford, Ben Kingsley, Viola Davis, Moises Arias, Abigail Breslin, Hailee Steinfeld,Jimmy ‘Jax’ Pinchak, Brandon Soo Hoo, Aramis Knight
No al “Pizzo”
Giorgio Scimeca
denunciò il “pizzo” “L’estorsore mafioso, ora mio concorrente!”
Il condannato sconta la pena e apre l’attività di fronte a chi l’ha denunciato a cura della redazione
L
a storia non è nuova. Risale ormai a qualche anno fa. Ma sono cose che non si dimenticano, anzi devono essere ricordate. Giorgio Scimeca, nel territorio di Caccamo in Sicilia, dopo alcune vessazioni ha deciso di denunciare i suoi estortori, con il risultato che l’estorsore è stato arrestato e condannato a quattro anni di carcere in primo grado. Alla fine la condanna è stata ridotta ad un anno e due mesi. Oggi a pena scontata, il condannato è in libertà e una volta libero, diventa concorrente del Scimeca aprendo un bar proprio vicino a quello di colui che l’ha denunciato. Ne parlò al Maurizio Costanzo Show e ad oggi, pur non avendo più subito tentativi di estorsione, Giorgio continua a subire piccole pressioni che comunque nel quotidiano lasciano il segno. L’infame, l’amico degli sbirri, quello da evitare. Ma oggi, grazie anche al sostegno dell’Addiopizzo questo non è più un caso isolato eccezionale. Anzi il caso di denuncia sta diventando la regola, confermando che le cose sono cambiate. La mafia esiste ancora? La mafia non si sente, non si vede ma ancora c’è. Nessuno bussa alla porta chiedendoti il pizzo, la cosa è molto più sottile e sfumata. Qualcuno viene e ti dice che può aiutarti nel caso qualcuno voglia bruciarti il negozio, facendoti capire che dietro un compenso periodico, quell’aiuto può esserti comodo. Il primo a denunciare, è stato quello che si può ritenere un icona, un esempio, qualcuno da imitare: Giorgio Scimeca. All’inizio si trova amicizia e aiuto solo nelle forze dell’ordine. Poi è arrivata l’associazione di Addiopizzo e tante persone che offrono solidarietà e sostegno.
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No al “Pizzo” Ecco la lettera di Giorgio che la redazione di Slide ha ricevuto dopo la nostra dichiarazione di solidarietà nei suoi confronti. Ciao, sono davvero commosso di aver ricevuto tantissimi attestati di stima e solidarietà, non mi aspettavo di ricevere cosi tante e-mail da non riuscire a contarle, mail piene di parole confortanti e rassicuranti che mi inorgogliscono e mi danno ancora più forza per andare avanti nella mia attività. Sto cercando di rispondere a tutti nel più breve tempo possibile, ma vi assicuro non è facile perché siete davvero tanti, e ancora ora continuate ad aumentare. Questa lettera è un modo per ringraziarvi tutti, anche se non mi sembra abbastanza, per chi come voi , anche non conoscendomi si è preso la briga di scrivermi. Proprio per questo vi dirò sin d’ora che mi farebbe piacere continuare a sentirmi con tutti voi. Vi ringrazio veramente di cuore, perché con le vostre parole mi dimostrate che la strada che ho intrapreso non è un percorso solitario. Oggi ho la consapevolezza che tutti insieme si può fare tanto per cambiare questa società malata, e voi in primis, con questa sensibilità e questa attenzione, siete il motore di tale cambiamento. E proprio grazie a voi che molti imprenditori come me hanno deciso di denunciare il pizzo, perché la Sicilia e l’ Italia tutta, sono terre fatte per la stra-grande maggioranza di persone oneste che lavorano e vivono la loro vita nella legalità. Per chi ne volesse sapere di più sulla nostra vicenda, vi allego la nostra storia raccontata da mia sorella Nicoletta, la più piccola della famiglia, all’ epoca appena sedicenne ed adesso perno centrale della nostra pasticceria. Come avete visto la nostra attività a seguito delle ormai note vicende, si è trasformata in una pasticceria, che anche grazie all’ associazione ADDIOPIZZO ed all’ iniziativa del consumo critico si sta ingrandendo e riesce a portare i nostri dolci in tutta Italia per far assaggiare un pezzo di Sicilia onesta a tutti coloro che ne avessero voglia. Vi invitiamo a seguirci sul nostro sito www.pasticceriascimeca.it, sito ancora in allestimento, e prossimamente su facebook e twitter. Per ulteriori informazioni chiamateci al 333/3570302. Grazie ancora per aver reso questo giorno indimenticabile. LETTERA DI NICOLETTA SCIMECA, SORELLA GIORGIO. Sono la più piccola di tre figli, i miei fratelli si chiamano Giorgio e Giuseppe. La nostra è una famiglia abbastanza normale, nata e vissuta a Caccamo, questo piccolo paese alle pendici di monte San Calogero, non lontano dalle Madonie. Mio padre era un operaio della Fiat di Termini Imerese in cassa integrazione, mia madre casalinga. Quando abbiamo finito la scuola dell’obbligo, noi figli, non avendo voglia di continuare gli studi, pensavamo di dover emigrare per forza, come fanno tanti ragazzi come noi qui. Caccamo non è un brutto paese, ma offre davvero poco a chi ci abita. Anzi, il paesaggio è meraviglioso: venendo dalla strada statale, soprattutto verso il tramonto, lo spettacolo della vista del lago artificiale lascia a bocca aperta. Ma tutto questo a dei ragazzi ovviamente non può bastare. Il week-end andiamo tutti a Termini o a Palermo per divertirci, in paese non rimane quasi nessuno. Nonostante questo, il fatto che la nostra sia una famiglia molto unita, ci impediva di lasciare Caccamo definitivamente in cerca di lavoro. Nel gennaio del 2001 io e i miei fratelli, dietro insistenza dei miei genitori (soprattutto di mio padre) decidemmo di non andar via da questa splendida terra e investimmo tutti i risparmi di famiglia in una piccola attività di intrattenimento e ristorazione, una sala giochi per crearci una possibilità di lavoro a casa nostra e dare un posto di ritrovo pulito ai ragazzini di Caccamo. Noi ovviamente non avevamo nessuna conoscenza del settore, ma gli affari iniziarono ad andare veramente bene. Eravamo felici e anche i nostri genitori collaboravano nel
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No al “Pizzo” locale. Si stava realizzando per noi proprio un gran bel sogno. Forse troppo bello per essere vero! Nel gennaio del 2004 un ragazzo, un cliente, uno insomma del posto decise che da questo sogno ci dovevamo svegliare. Venne da mio fratello Giorgio, se lo chiamò a parte e gli disse chiaramente che il nostro locale pestava i piedi a “gente grossa” di Palermo e che, per farli stare buoni, dovevamo fargli un regalo di quattrocento euro. Raccomandò a Giorgio di non dire niente a nessuno della cosa, perché altrimenti saremmo saltati tutti in aria, noi con il nostro locale e lui per avere fallito nella mediazione. Invece, per quanto siamo attaccati in famiglia, tornando a casa Giorgio ci raccontò subito tutto. Non sapevamo che fare, ma di pagare non ne avevamo la minima intenzione. Parlammo con il maresciallo dei Carabinieri del paese per denunciare il fatto, e quello predispose tutto per la cattura dell’estorsore, che venne arrestato quando, tre giorni dopo, tornò nel locale per ritirare la cifra richiesta. Sembrava tutto finito, ma il duro iniziò proprio allora. Dopo la denuncia, infatti, per la nostra famiglia iniziò una nuova vita, un nuovo modo di vivere e di vedere le cose. Perché iniziammo a chiederci: «E adesso? Cosa si fa?». I carabinieri non ci facevano mancare la loro vicinanza, iniziarono una discreta sorveglianza sulla nostra famiglia, ogni sera a chiusura ci riportavano a casa, era solo con loro che si parlava di quanto era accaduto. Della gente del paese nessuna traccia. Arrivò in fretta la stagione calda, i primi bagni, il primo sole e pian piano il locale si svuotò. Arrivò anche la prima udienza del processo e mio fratello Giorgio fu chiamato a testimoniare, a ripetere stavolta davanti al giudice e al suo estorsore quello che aveva detto in caserma. L’aula del tribunale era molto piccola, ma piena di gente. Noi ci sentivamo così tanto soli! L’aula era piena di gente vicina al mio estorsore, che continuavano a ridere con l’aria quasi di vittoria. E noi diventavamo sempre più piccoli. Fino ad allora non avevamo mai raccontato in paese cosa avevamo fatto, un po’ ce ne vergognavamo. A chi ci chiedeva cosa fosse successo, perché l’estorsore fosse stato arrestato davanti al nostro locale, rispondevamo che forse era seguito da tempo e che noi non ne sapevamo nulla. Quel giorno, invece, l’edizione locale del “Giornale di Sicilia” riportò la notizia a grandi lettere e così, in poco tempo, tutti in paese vennero a conoscenza della verità. Nel frattempo l’estorsore fu condannato a quattro anni di carcere. A quel punto iniziò una cosa strana a casa nostra: un via vai di persone, conoscenti, parenti che vennero a trovarci per convincerci che avevamo sbagliato, che non era quella la strada da seguire, che ci saremmo potuti rivolgere a qualcuno per risolvere il problema in un’altra maniera, senza denunciare. Noi, giustamente, entrammo in una gran confusione. Il locale non lavorava più: si continuavano a organizzare serate, ma la gente era sempre poca e quella poca che frequentava, veniva allontanata dalle continue liti che nascevano all’interno, sempre a causa delle solite persone. In giro si iniziò a diffamare la nostra attività, molti dicevano che qui si spacciava. La decisione di mollare allora era quasi presa, perché davvero avevamo perso le speranze e la fiducia su quel lavoro e su quella gente. Tutti, ma proprio tutti, ci avevano voltato le spalle. La nostra non era più vita, ma una lotta continua! Un giorno però, era il 2005, durante una partita del Palermo vidi uno striscione allo stadio con la scritta “Uniti contro il pizzo” e mi incuriosii. Il giornale, il giorno dopo, riportò la notizia con un indirizzo e-mail di queste persone misteriose, i ragazzi di Addiopizzo, che da un po’ di tempo attaccavano in giro per Palermo degli adesivi con su scritto “Un intero popolo che paga il pizzo è un popolo senza dignità”. Decisi allora di inviare un messaggio, una richiesta di aiuto, ma i ragazzi non mi risposero subito. Entrai in agitazione, perché avevo fatto tutto d’istinto, senza dire niente alla mia famiglia e adesso avevo paura di chi avrebbe potuto leggere quella mail. Controllavo la posta quasi ogni ora per vedere se avessi ricevuta
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No al “Pizzo” una risposta. Poi, finalmente arrivò un messaggio con scritto: «Ciao, mi chiamo Vittorio e siamo disposti a venire a Caccamo ad ascoltare la vostra storia». Per il comitato era la prima volta che un commerciante si rivolgesse a loro. Per l’arrivo di questi ragazzi da Palermo, preparammo dei dolcetti e qualcosa da bere. Quando giunsero, erano una ventina, Giorgio iniziò a raccontare la nostra storia. In testa c’era Ugo – ancora me lo ricordo – con dei grossi boccoli biondi che uscivano da un cappello tutto colorato. Non posso assolutamente dimenticare quell’immagine, perché quella fantastica domenica di marzo del 2005 fu il giorno della “rinascita” della nostra famiglia. I ragazzi ci salutarono con affetto, dicendoci «Bravi! Complimenti! Avete fatto la cosa giusta. Noi siamo con voi», cioè tutto il contrario di quello che ci dicevano ogni giorno le persone a noi più vicine. Da quel momento in poi non fummo più soli. Avevamo in programma di organizzare una festa e chiedemmo una mano ad Addiopizzo, chiedendo di venire e portare qualche amico con loro. Ma non ci aspettavamo che, pochi giorni dopo, riuscissero a portare più di duecento persone a Caccamo da Palermo. Il locale era pieno, la roba finì in pochissimo tempo e svuotammo i magazzini. È chiaro che la forza che ci diede quel gesto ci convinse a rimanere, a continuare a investire in Sicilia. Ma l’aiuto che io e la mia famiglia ricevemmo da Addiopizzo non si limitò solo a questo. Grazie a loro tutti noi conoscemmo, per la prima volta, le leggi, perché ci spiegarono la legislazione a favore di chi denuncia e, inoltre, quando arrivarono le altre fasi del processo, nell’aula del Tribunale, stavolta eravamo noi a ridere, perché dalla nostra parte c’erano decine di ragazzi con la maglia di Addiopizzo al nostro fianco. Attraverso un piccolo contributo dello Stato, decidemmo di lanciarci in una nuova avventura imprenditoriale e di aprire una pasticceria. Anche stavolta, come qualche anno prima, non avevamo esperienza di questo lavoro, ma non demordemmo. Oggi i nostri prodotti sono conosciuti e molto apprezzati anche oltre lo stretto, grazie a Addiopizzo: questo è il secondo anno che partecipano alla Fiera “Fa’ la cosa giusta!” a Milano. Siamo poi stati anche ospiti di Maurizio Costanzo e diversi giornali hanno parlato della nostra storia. Ora non abbiamo più paura di parlarne, perché abbiamo capito che denunciare è una cosa giusta. A distanza di otto anni.
Salvatore Cataldo 10 anni, Filippo Catania 4, Giovanni Cusimano 6, Gaetano Ciaramitaro 6, Gaspare Di Maggio 10, Lorenzo Fazzone 4 anni e 8 mesi, Edoardo La Mattina 2 anni in continuazione con una precedente condanna, Giuseppe Lo Verde 8, Tommaso Macchiarella 4, Sergio Messeri 8, Gioacchino Morisca 5 anni e 4 mesi, Giorgio Pillitteri 6, Vincenzo Pipitone 6, Carlo Puccio 8, Francesco Puglisi 6, Gaspare Pulizzi 2, Massimo Giuseppe Troia 5 anni e 4 mesi.
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OLD WEST Capena (RM)
La notte di Halloween
Una carnevalata pazzesca!
Halloween
Vintage di Tommaso Torri
A
mata o vituperata, a seconda delle correnti di pensiero, la ricorrenza di Halloween è sbarcata in Italia con tutta la prepotenza del marketing e del consumismo coi negozio che, oramai da anni, traboccano di cianfrusaglie e paccottiglia di poco conto. Esorcizzate da decenni le paure di tutti noi, streghe, folletti e mostri non incutono più nessun timore tanto che ragni di plastica e ragnatele sintetiche assomigliano più a ricettacoli per la polvere che veri e propri scherzi “terrificanti”. Ad aggiungere l’ennesimo chiodo sulla bara di questa festa (mai metafora potrebbe essere più azzeccata), la ridondanza di feste “a tema” che, nel nostro Paese, hanno ormai trasformato la ricorrenza d’oltre oceano in un carnevale anticipato del pessimo gusto. Al di là del ricordare il motivo che ha portato Halloween ad essere conosciuta fuori dalla cultura anglosassone, vedere cosa succedeva appena 50 anni fa nella notte tra il 31 ottobre e il primo novembre negli Usa ci fa capire che non sempre la modernità ha i suoi lati positivi. Questo, ovviamente, non vuole essere il classico elogio dei bei tempi andati o, ancora peggio, il classico detto che “quando avevamo di meno ci divertivamo di più”. È solo un dato di fatto che emerge quando, quasi per caso, ci capitano tra le mani delle foto vintage, targate anni ’60, che immortalano i costumi realizzati negli States per la festa di Ognissanti. Sfido chiunque a dimostrare che i complicatissimi travestimenti (che magari
La notte di Halloween non hanno nulla a che fare con la festa in questione) dei nostri giorni siano più terrificanti di quelli di allora. Un sacco di iuta, qualche telo e poco altro ed ecco che il risultato farebbe invidia a qualsiasi regista di film horror. Niente plastica, sangue finto o trucchi cinematografici ai quali, oramai, abbiamo fatto l’abitudine. Se a questi semplici ingredienti, poi, ci si aggiungeva l’ambientazione di una contea rurale e poche luci, quella sensazione di inquietudine, magia e paura arrivava più potente che mai. Capitolo a parte, che esula dal colore e dalle tradizioni di questa festa, sono le polemiche, tutte italiane, sull’opportunità o meno di celebrare la notte delle streghe. Da buon esterofilo mi trovo pienamente a mio agio con Halloween e, sinceramente, scoppio a ridere quando mi capita di leggere o sentire anatemi e strali piovere da tutte le parti ogni fine di ottobre. Le accuse di satanismo, demonismo, idolatria e chi più ne ha più ne metta sono semplicemente ridicole. Che sia una festa consumistica, questo si. È fuori di dubbio, come sono diventate consumistiche tante altre festività. Ma che, come sostengono altri, sia una “finestra aperta, una porta d’ingresso per mentalità e influssi occulti nella vita delle persone” è una cosa tutta da ridere.
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L’arbitro
Paolo Zucca fa goal
con “L’arbitro’’ di Silvia Bertocchi - Slide
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l film ‘’L’arbitro’’ è uscito il 12 Settembre in tutta italia per la regia dell’oristanese Paolo Zucca. Vanta tra i personaggi principali un serio ed impegnato Stefano Accorsi come non ti aspetti di trovarlo, nei panni dell’arbitro Cruciani, determinato a destreggiarsi tra vicende più o meno gravi di corruzione di cui il calcio dei giorni nostri è sfortunatamente pregno, ma Paolo Zucca ci spiega che non è un film sul calcio, e nemmeno sulla Sardegna e Geppi Cucciari (la Miranda del film) tiene puntualizzare si tratti semplicemente di ‘’un bel film’’. La pellicola è in bianco e nero ma ti pare di vederla colorata, colorata dal linguaggio sardo, un po’ sgangherato, dai paesaggi sterminati e da quel retrogusto puro che la Sardegna custodisce. E poi c’è il calcio, o per lo meno quello che l’Atletico Pabarile (squadra di terza categoria chenon ha mai vinto una partita) intende per tale. Siamo in un paesino che non trovi sulle carte geografiche ma che nasce dalla fantasia di Zucca, regista che incontro prima dell’inizio della prima cagliaritana del film per un’intervista: Ciao Paolo, complimenti per il tuo lavoro. ‘’L’arbitro’’ è stato molto apprezzato dalla critica e in generale ha collezionato vari successi, uno su tutti al festival di Venezia, questo fa ben sperare per l’uscita nelle sale. Com’è vivere questa esperienza da regista? Non mi aspettavo assolutamente tanta attenzione mediatica, basti pensare che hanno parlato del film il TG1, TG2 e anche critici del calibro di Ferzetti e Mollica che io ammiro particolarmente. È senza dubbio frastornante, ora come ora, ritrovarsi in un vortice di questo genere anche se ovviamente molto appagante. Siamo tutti molto contenti, ovviamente non ero abituato a questo genere di attenzioni che la critica ci ha riservato, sono una persona molto sulle sue: passo la giornata a scrivere sceneggiature perché fare il regista è il mio lavoro e non un hobby, non uso face book né altri social networks perché mi distrarrebbero dal mio obbiettivo principale: dedicarmi al mio lavoro. Quali sono le tue aspettative per ‘’l’arbitro’’? Oggi ‘’l’arbitro’’ esce in 62 sale, che per un’opera prima di un regista non noto è già abbastanza e chiaramente spero che si possa ampliare allargando il raggio di distribuzione. Più avanti inizieremo a portare il film in giro per i festival, ‘’l’arbitro’’ sarà in concorso in più di cento festival, ad esempio a Ottobre concorrerà in Korea al festival di Butan come unico film italiano. Raccontaci la scelta del bianco e nero in questo film… Ho scelto il bianco e nero per rendere l’idea di un luogo imma-
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L’arbitro ginario, il paese dove il film si svolge non esiste, è astratto. È un po’ quello che è ‘’Macondo’’ per Garcia Marquez, un luogo dell’anima. È un film profondamente sardo ma non incentrato sulla Sardegna, terra che ho cercato di raccontare e che mi sono immaginato. In che senso? Non parlo solo di Sardegna, e nonostante il film sia incentrato su un bizzarro campionato di calcio di terza categoria, tra sconfitte, vittorie, tiri a segno… non voglio che passi nemmeno sia un film sul calcio; è molto importante il percorso di ascesa professionale di Cruciani (Stefano Accorsi n.d.r.), è un film sulla fragilità umana. Tu, appunto, hai lavorato con un attore del calibro di Stefano Accorsi, descrivicelo con un aggettivo… Professionale. Dopo aver concluso la mia intervista con Paolo Zucca, incontro Geppi Cucciari, volto noto della televisione italiana, già da qualche tempo prestato al grande schermo. Nel film interpreta Miranda, la giovane figlia di Prospero (Benito Urgu), allenatore cieco dell’ Atletico Pabarile. Ironica nell’ interpretazione, spietata ma dal cuore buono, si innamorerà del bomber Matzuzi (Iacopo Cullin), suo vecchio compagno di scuola. Geppi, tu sei originaria di Macomer, com’è stato recitare in un film che racconta la tua terra ora che sei diventata un volto noto ai più? L’hai vissuta un po’ come un ritorno alle origini del tuo successo e, perché no, della tua vita? Le origini non le ho mai perdute, sono molto legata alla mia terra e ci torno spesso. È stata particolare come esperienza lavorativa perché ho potuto prendere parte ad un film pensato e diretto da un regista sardo e il tutto dormendo a casa mia. È importante passasse, però, che questo non è un bel film sardo: è un bel film. Vi aspettavate questo genere di consensi da parte della critica e l’accoglienza che la pellicola ha ricevuto? Il nostro auspicio è che l’attenzione e la stima che la critica ha riservato a questo film sia coerente con quella che sarà l’accoglienza del pubblico. Anche perché esiste una dimensione artistica e di valutazione e poi ne esiste un’ altra commerciale. Com’è stato lavorare al fianco di un professionista come Stefano Accorsi? Io e Stefano non abbiamo scene assieme ma ci siamo conosciuti comunque in occasione di questo film. Credo che l’aver detto di sì ad un giovane regista ci dia un’idea, ancora una volta, della sua grandezza. Previsioni? Ormai sei un’ attrice affermata, credi di continuare su questa linea? Io non mi considero ancora un’ attrice, diciamo che mi sono trovata a recitare, ma non mi sento ancora tale. Sto studiando per diventarlo e continuerò a farlo. La settimana prossima prenderò parte al nuovo film di Veronesi e a Febbraio uscirà quello che ho fatto con Luca e Paolo per la regia di Davide Marengo, quindi questo periodo mi sto dedicando molto alla recitazione. Mi sento una persona che, grata delle occasioni che le ha dato il destino, cerca di approfittarne studiando.
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Milano Moda Donna
Le tendenze primavera estate 2014 di Alina Drozdovschi - Fashion Blogger Slide
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a Milano Fashion Week è ormai giunta a termine e tutti i più famosi stilisti hanno presentato le loro collezioni che non smentiscono mai la fama e credibilità che le precedono durante la settimana della moda milanese. La Milano moda resta tradizionale anche se non mancano i colpi di scena di diversi stilisti, che con piccoli dettagli stupiscono pubblico e critici. A Milano la moda è più vestibile rispetto alle passerelle londinesi e parigine, c’è molta sartoria e storia di grandi famiglie che con amore portano avanti la loro attività ormai da numerosi anni. Le tendenze di questa stagione che più risalteranno ai nostri occhi sono i fiori di tutte le specie e colori, che sono stampati sui tessuti o semplicemente applicati sui vari abiti: pantaloni, gonne, maglie, camicie e vestitini. Si possono notare nelle collezioni di Alberta Ferretti, Dolce & Gabbana e Blumarine. Anche le tonalità metallizzate avranno grande successo come l’oro di Dolce & Gabbana e l’argento di Roberto Cavalli. Altri stilisti come Laura
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Biagiotti e Salvatore Ferragamo puntano sul total white, altri invece giocano sui colori come Fendi e Trussardi. Questa stagione primavera-estate sarà piena di novità e sorprese. Apprezzo molto questa nuova tendenza perchè i fiori e i colori rispecchiano al meglio questa stagione. Anche le acconciature delle modelle che sfilavano in passerella non sono passate inosservate. Il taglio è corto, cortissimo quasi da maschiaccio, ma con qualche tocco di femminilità. Anche le più belle celebrità ci hanno proposto un taglio netto con i capelli lunghi, sfoggiando con stile sui red carpet prestigiosi chiome davvero molto corte. Il trend più forte è l’unione tra un taglio corto e un dettaglio iperfemminile. No alle vie di mezzo: i capelli o si portano lunghissimi o cortissimi. Riguardo a questa nuova tendenza non sono molto favorevole perché i capelli lunghi sono un segno di femminilità da sempre, ma apprezzo le donne che osano con tagli di capelli trasgressivi e diversi dal solito. Di questi tempi osare è lecito ma l’eleganza è cortesia! (cit. un’amica!)
Shopping
Chantecler Gioielli in Puro Spirito di Capri L’
origine della storica maison caprese risale all’epoca della dolce vita. Capri, 1947. Pietro Capuano, soprannominato Chantecler, personaggio eccentrico, discendente da una nobile famiglia napoletana di gioiellieri, e Salvatore Aprea, caprese doc con acuto e creativo spirito imprenditoriale, inaugurano la famosa gioielleria di Capri. Erano i mitici anni 50. Chantecler fu subito meta di personaggi del jet set internazionale, come Jacqueline Kennedy Onassis, Ingrid Bergman, Grace Kelly ed Audrey Hepburn, testimonial spontanei della genialità delle sue creazioni. I gioielli Chantecler, dall’inconfondibile e originale fattura artigianale, che tuttora li caratterizza, sono diventati simbolo di distinzione ed eleganza. Oggi l’azienda è guidata dai figli del fondatore Salvatore Aprea. Gabriele è il presidente della società affiancato dalla moglie Teresa (direttore ven-
dite Italia) e dalle sorelle Maria Elena, vicepresidente e responsabile creativo, e Costanza, vicepresidente con delega al marketing e comunicazione. Eredi di un’immensa esperienza, interpretano la filosofia Chantecler con nuova energia. Alla boutique di Capri sono seguite nuove aperture: Cortina, Milano, Tokyo e, ultima nel 2012, Astana. Il nuovo millennio ha segnato l’inizio del processo di ampliamento della rete distributiva. La crescita in pochi anni è stata esponenziale. Chantecler è presente in 200 punti vendita selezionati in tutto il mondo. Alcune creazioni storiche della maison, come la Campanella, sono divenute un best seller in tutto il mondo. Collezioni in continua evoluzione si affiancano a nuove proposte sempre al passo con i tempi.I gioielli Chantecler sono raffinati capolavori, un’esplosione di colore e fantasia, rigorosamente realizzati a mano dai migliori artigiani.
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I teenagers e lo shopping di Alina Drozdovschi - Fashion Blogger Slide
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o shopping è da sempre il passa tempo per eccellenze di tutte le ragazze, e da un po’anche dei ragazzi. Rinnovare sempre il proprio armadio e sfoggiare abiti nuovi ogni giorno piace a tutti. Ma quanti soldi siamo disposti a spendere per dei vestiti nuovi? Personalmente penso che se i soldi sono guadagnati con la nostra fatica siamo più attenti ai prezzi e cerchiamo di comprare cose di cui davvero ne abbiamo bisogno, ma se i soldi ci sono stati regalati o dati dai genitori compriamo anche cose che magari non sono necessarie ma vogliamo solo toglierci uno sfizio. I saldi sono un’ottima scusa per fare nuovi acquisti, a meno che non si voglia risparmiare. Per conoscere le tendenze del momento leggo giornali di moda come “Elle” o “Vogue”, guardo programmi di moda in tv o semplicemente cerco in internet dove ogni giorno ci sono notizie sulle nuove tendenze. In realtà non seguo sempre ciò che va di moda in un determinato momento, ma trago solo qualche spunto perché preferisco crearmi uno stile personale. Molte ragazze invece, a mio parere, si fanno influenzare da ciò che vedono in tv e cercano di imitare il modo di vestire dei loro idoli apparendo certe volte ridicole perché magari non stanno bene vestite in un certo modo. Le cose che le ragazze preferiscono acquistare in estate sono i costumi di tutti i colori, fantasie e forme. In spiaggia a tutti piace sfoggiare sempre un costume nuovo. Anche i vestitini fanno parte degli acquisti estivi di molte teenagers perché rappresentano molto la stagione estiva e sono molto comodi per non soffrire il caldo. In questa stagione si acquistano anche molti accessori come i bracciali che vanno messi numerosissimi insieme. In inverno invece si prediligono i cappelli di tutti i tipi, le felpe e i maglioncini di tutte le fantasie, anche i più bizzarri. Le firme che preferisco e che quindi seguo di più per trarre nuovi spunti per i miei look sono: Dolce & Gabbana perché la finezza dei loro abiti risaltano la femminilità di ogni ragazza. Se invece voglio nuove idee per un look più sportivo guardo le collezioni di Freddy perché propone sempre qualcosa di innovativo. Per un look da tutti i giorni invece seguo i suggerimenti di Guess. Il modo di vestire rispecchia molto la personalità di ogni ragazza, ma spesso osservo ragazze che si trascurano e non sanno valorizzarsi perché non si apprezzarano abbastanza. La femminilità è parte di tutte le ragazze, ma molte la nascondono vestendosi in modo non adeguato!
Official B-Day 2013
Slide Party Milano - B.Day Events Francesco Mogol / Daniele Santoianni / Elisa Scheffler Eleven Clubroom Milano
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ome sempre, Anthony Russo della TemptationsGlam Events, è l’ideatore di uno degli eventi più glamour a Milano. In occasione di tre compleanni. A spegnere le candeline tre amici nostri
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ospiti: Daniele Santoianni, Elisa Scheffler e Francesco Mogol. Partner dell’evento, El Charro Cinture e il suo patron Celestino Nasti. Tra i personaggi presenti Ringo, Franklin Santana, Dj Ben, Enzo Gambaro e tanti altri.
PERSONAGGI: SAVI GALDI in compagnia di Slide Italia di Giancarlo Presutto - direttore nazionale
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iamo in compagnia di Salvatore Galdi – in arte “Savi Galdi” – giovane promessa dello spettacolo. Savi – di origine campane – appassionato sin da piccolo al ballo e al canto, è riuscito nel suo intento di suscitare sul suo talento l’interesse dei media. A nove anni inizia la scuola di canto presso lo studio della dottoressa Marcella Amoruso, dove focalizza l’interesse sul genere Gospel e Gospel Contemporary senza trascurare altri generi di musica leggera. Inizia così la vera corsa al mondo dello spettacolo. Savi dal 2000 ad oggi ne ha fatta di strada, le sue numerose presenze in trasmissioni tv , nei cori dei migliori artisti internazionale e nazionali lo portano nel 2013 a presentare il suo primo singolo “Come Neve”. Savi parlaci appunto del presente e del futuro. Dopo l’uscita del mio primo singolo dal titolo Come Neve,il 25 ottobre uscirà il mio nuovo Singolo con videoclip ufficiale. Lo presenteró in un locale di Roma “Italo Americano” dove ci sarà l’anteprima della proiezione del video. E’ possibile anche acquistarlo su i Tunes. Poi vorrei ringraziare il produttore del video nonché anche un fotografo professionista Valerio Giagnoli una persona ricca di passione e di amore per il suo lavoro. Poi nel 2014 tornerò in teatro per un nuovo musical che mi vedrà protagonista. Per scaramanzia non dico altro. Chi volesse tenersi informato ho una pagina su Facebook “Savi Galdi Official” gestita personalmente, dove aggiorno tutti i miei spostamenti artistici. Ah dimenticavo... nei ringraziamenti oltre a ringraziare il produttore del Video devo ringraziare le persone che hanno reso tutto speciale - Stefania, Luca, Barbara e Lorenzo. 2013- Uscita del primo singolo “Come Neve”,scritto da me,con Videoclip in HD, on line su i Tunes. 2011/2012 - Preparazione di brani inediti miei e la realizzazione del Mio primo Video Clip. 2009- Ballerino nelle prove Musical Nel serale di Amici di Maria De Filippi in onda su Canale 5.. 2008-Serate come ospite in varie manifestazioni.. 2008-Da Gennaio ad Aprile,ballerino nelle Prove Musical del Serale nel programma Amici Di Maria De Filippi in onda le domeniche e mercoledi su canale5. 2007/08- Borsista a Cinecittà Campus nel percorso Musical eseguito da: Canto Gabriella Scalise,Danza Mena Pascale,Recitazione Rino Cassano. 2007/08- Esibizione come cantante Solista all’interno del teatro di Cinecittà Campus,presentato Da Fabio Canino,in seguito pubblicata sul giornalino “Cioè”. 2007-Da Gennaio a Marzo, ballerino nelle Prove Musical del Serale nel programma Amici Di Maria De Filippi in onda le domeniche e mercoledi su canale5. 2006/07-Nelle vesti di Cantante,Ballerino,Attore interpretando tre ruoli fondamentali come Mendicante,Scienziato,Infermiere nel Musical Nell’Isola della Felicita’ “Tra Angeli e Diavoli” 2006/07- Insegnante di canto con la Dott.sa Marcella Amoruso,presso una scuola privata a Trastevere (roma). 2006/07-Approfondimento Studio Presso l’Accademia Cinecittà Campus.
2006- Figurante Speciale nel video musicale di Tiziano Ferro “Ti scatterò una foto” a Roma.. 2006-Serata organizzata da Tiziana Rocca (nota come la piu grande P.R.) all’interno dell’Accademia di Maurizio Costanzo(Cinecittà Campus),dove mi sono esibito come Cantante e Ballerino.Presentatore delle serata Antonio Giuliani e ospite dell’evento: Siluye Lubamba,Sandra Milo,Eleonora Daniele,Isa,Contessa Patrizia De Blank,Marina Ripa Di Meana,Gigi Sabani,Fanny Cadeo. 2006-Esibizione come ballerino,all’interno del Cast di Buona Domenica in Tour,a Sessaurunca. Presentatore della Serata Roberta Capua e Maurizio Costanzo,Regia di Roberto Cenci,Coreografie di Germana Bonaparte.Ospiti Alex Britti,Edoardo Bennato e Gino Paoli.Comici Tony Laudario-Enrico Ianiello in compagnia di Riccarco Rossi. 2006-Esibizione come ballerino,all’interno del Cast di Buona Domenica in Tour,all’interno della Reggia di Caserta.<br>Presentatore della Serata Roberta Capua e Maurizio Costanzo,Regia di Roberto Cenci,Coreografie di Germana Bonaparte. Ospiti:Peppe Barra,Enzo Gragnianiello.Comici Tony LaudarioEnrico Ianiello in compagnia di Riccarco Rossi. 2006-Ballerino nelle Prove Musical del Serale nel programma Amici Di Maria De Filippi in onda le domeniche e mercoledi su canale5. 2006-Esibizione a Buona Domenica per il Musical The Body
Guard come ballerino. 2005/06-Ospite nella Serata organizzata da Antonio Orlando all’interno del Teatro Politeama Greco di Lecce come Cantante. 2005-Cantante,Ballerino,Attore nel Musical “Il Mago di Oz”,debuttando al Teatro Olimpico Di Roma ricoprendo anche il ruolo della Cover dell’Uomo di Latta.Regia di Claudio Insegno,Coreografie di Enzo Gentile,Vocal Couch Rossana Casale. 2005-Partecipazione alla serata finale della “Tim Mms Superstar” in qualità di cantante su Musiche di Gabriella Scalise. 2005-Esibizione di Canto e Danza con Cosetta Turco nei Piu noti Centri Commerciali del Nord Italia con Tour Wap in collaborazione con Cinecittà Entertainment. 2005-Attore e Cantante nel Lungo Metraggio: “Spigadoro,Sogno in Punta di Piedi”...regia di Giacomo Maimone. 2004-Trasferito a Roma,dove attualmente risiedo..Inizio a studiare presso l’Accademia Cinecittà Campus sotto la direzione Artistica di Maurizio Costanzo,frequentando l’anno accademico 2004/05, 2005/06 con i seguenti insegnanti:Area Canto con,Tosca,MariaGrazia Fontana,Gabriella Scalise,Fabiana Rosciglione,Tony Armetta. Area Danza con,Garisson Rochelle,Claudia Rossi,Katia Nannavecchia,Cristina Gangalanti,Michele Oliva,Carole Pastorell, Fabrizio Bartoli,Anbeta Toromani,Francesca Di Maio,Fabio Benedetti,Maria Zaffino,Nunzia Criscuolo,Paolo Aloise Maura Paparo,Roberto Pallara.Recitazione con,Rino Cassano e Paola di Girolamo e Dizione con Marzia De Maria..Tecnica di Respirazione e Rilassamento con Alessandro Rignani Lolli. 2004-Concerto con il Coro Gospel Scuole David presso il Teatro Politeama di Catanzaro. 2004-Tourneè Internazionale come Solista con il Coro Gospel Scuole David con concerti vari a:Canada:Toronto,Montrèal(al Teatro Leonardo Da vinci), negli U.S.A.: New York e Philadelphia. 2003-Concerto Gospel Natalizio all’interno del Teatro Cilea di Napoli con il Coro Gospel e la partecipazione della Cantante Neja. 2003-Partecipazione in concerti a livello Nazionale con il Coro Gospel David in Ospedali,Carceri tra cui quello di (NisidaNapoli),Casa Del Popolo(Campi Visenzio),Comunità di recupero di tossicodipendenti ed emarginati(Napoli e Genova) e Piazza Plebiscito. 2003-Vittoria al Concorso Canoro”Festival dei Giovani”(PaestumSA) con il brano Ce la Farò di Alex Baroni,ke mi vedrà come ospite alle selezioni provinciali di Miss Italia,dandomi cosi accesso alla Scuola di Mogol. 2002-Vari concerti a scopi benefici nelle seguenti città: Napoli,Firenze e Genova. Ospite in vari Programmi Televisi Regionale come Cantante. 2001-Vocalist al Festival di Napoli in diretta in prima serata su Rete4 condotto da Enrica Bonaccorti. 2001-Partecipazione come “Lead Voice” con un coro composto da 300elementi e come solista al Palapartenope di Napoli con la straordinaria partecipazione di Abraham Laboriel,Justo Al Mario,Paul Jack JR., Vinny Colaiuta,Tom Brooks,e accompagnati dai Fiati di Andrea Bocelli.Realizzando un Cd Live Mondiale avendo come titolo “Una Voce Sola” 2001-Corista al Festival di Napoli in diretta in prima serata su Rete4 condotto da Enrica Bonaccorti. 1999-Concerto e Registrazione Live “We Offer Praises” a Fiuggi con il Grande Cantante di colore Ron Kenoly accompagnato da Scuole David Choir (background vocals) e i seguenti musicisti Abraham Laboriel,Justo Al Mario,Paul Jack JR.,Tom Brooks,Vinny Colaiuta,Michelangelo Massa,Piero Massa Leonardo Massa,Gigia D’Alema, Dino Tomelli,Carlo Beltrami,Claudio Venturi,Fabio Uscidda,Federica Bazzini,Gianluga Mugnai,Fausto Galli,Tommaso Conidi,Carl Albrecht. 1997-Partecipazione al Coro Gospel di 150 elementi per Il Solista Ron Kenoly al Palastampa di Torino.
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Coppie di precari
Amore ai tempi dello stage
Manuale per coppie di precari Edito da Edizioni Galassia Arte
L’
autrice è Alessia Bottone, classe 1985 laureata in relazioni internazionali, balzata agli onori della cronaca per una lettera indirizzata al Ministro Fornero. Con il suo primo blog Danordasudparliamone ha dato voce a più di 90.00 giovani e meno giovani che, nelle loro lettere pubblicate quotidianamente, hanno raccontato l’Italia di oggi, un Paese dove la flessibilità si è trasformata in precariato. Ospitata da diverse trasmissioni televisive Alessia ha raccontato la sua storia, il suo sogno di lavorare alle Nazioni Unite, i suoi studi, il suo percorso fatto di gratificazioni fino al suo ritorno in Italia quando ad attenderla ha trovato il nulla se non colloqui di lavoro che seguivano sempre il medesimo copione e le medesime domande. “Ha intenzione di avere figli? Lei ha viaggiato troppo è una persona instabile. Lei è troppo per la nostra azienda. Lei ha un curriculum perfetto ma non possiamo pagarla”. Un giorno, tornata dall’ennesimo colloquio senza speranza e dopo una ramanzina della responsabile del centro per l’impiego che valutava i suoi 500 curriculum inviati
in Italia e all’estero non sufficienti e reputandola non proattiva nella ricerca del lavoro ha deciso di voltare pagina. Nessun lavoro e completamente dipendente da qualcuno non era certo il suo obiettivo e la sola idea di dover fare la casalinga a vita o di dover mettere un annuncio di ricerca partner che potesse mantenerla iniziava ad inquietarla e così una sera di febbraio iniziò a buttare già qualche riga, per ridere un po’. Se non poteva offrire soluzioni concrete ai suoi utenti, se la sua battaglia mediatica non poteva offrire beneficio a coloro che la stavano seguendo almeno li avrebbe fatti ridere. Cominciò a pensare a tutte quelle conversazioni notturne con le sue amiche al bar, in pizzeria, davanti a un caffè, a tutto quel gossip e a quei resoconti di storie che non avevano funzionato o peggio ancora non erano mai partite. Iniziò a pensare anche ai suoi amori, ma quelli erano pochi, si trattava di storie tipo “C’eravamo tanto amati ma lui non ne era al corrente”, oppure “Io vivevo per lui, lui viveva benissimo senza di me” o peggio ancora “Sei la donna della mia vita, ma non in questa, ma-
Sesso o Amore? gari la prossima” e così decise di ispirarsi a quelle ed altri racconti che mano a mano le arrivavano all’orecchio. Il primo racconto, quello della famosa “Donna crocerossina” ebbe un successo strepitoso. Le ragazze si riscontravano in quel personaggio, in quella donna che attende inesorabilmente il suo turno per essere guardata, notata, che ascolta senza sosta le ansie, le paure di Uomo “Ti amo ma non posso” alle prese con “Donna sono bella solo io” che ovviamente non lo calcola neanche di striscio. Nasce così Amore ai tempi dello stage, perché in fondo siamo stagisti anche in amore, in prova, con diritto di recesso, precari nei sentimenti. Un sms oggi può determinare la tua serenità, un mi piace invece può turbare le notti di “Ragazza con notifica” che spera in un rimorso di coscienza dell’agognato ex tramite un riavvicinamento virtuale ignorando di fatto l’unica regola vera e appurata dell’amore:” Se ti vuole, non si nasconde, ma ti cerca”. Essere troppo romantici non paga e lo sa bene Donna “La confidente” che non ricorda che “La regola dell’amico” è estesa anche al genere femminile e che per quanto possa prodigarsi come cuoca come la Sora Lella oppure danzare come in Dirty Dancing è, e resterà, per sempre Donna Asessuata. Il maschio italiano ha bisogno di soffrire, tanto quanto la donna per poter iniziare una relazione. Il tutto è riassunto in un unico epiteto, vero e sacrosanto “Se l’uomo adda puzzà, la donna addà suffrì”. Poi però dallo stage, a volte, con un po’ di fortuna ci si rende conto che il vostro contratto d’amore si sta trasformando in un contratto a tempo indeterminato, e allora che fare? Come sopravvivere all’amore vero? Come non disperarsi di fronte ad un pigiama antisesso o alle vacanze nei villaggi turistici che tutto sono tranne che rilassanti? E come sopravvivere al Natale se anche quest’anno oltre al Panettone non hai portato nessuno da far conoscere alla proprio famiglia che vi attende per l’interrogatorio sentimentale di rito? Con l’aiuto degli amici naturalmente. E’grazie al famoso comitato “Dio perdona io non ci penso proprio” o all’amica fidata di turno che i fazzoletti e le vostre notti insonni si trasformeranno in un tripudio di risate. In men che non si dica sarete pronti nuovamente a lanciarvi in una nuova avventura, alla ricerca del vostro principe azzurro, o meglio verdognolo. Amore ai tempi dello stage è un manuale per precari in amore che vi coinvolgerà con le sue 110 pagine da leggere tutto d’un fiato.
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Me Geisha Sushi Sake Bar di Giancarlo Presutto - direttore nazionale
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alerno. “Me Geisha Sushi Sake Bar” novità assoluta a Salerno, il ristorante Giapponese che entra con prepotenza nella top list dei migliori ristoranti della Campania . L’eleganza della location mi è balzata subito agli occhi e da un minuto all’altro mi sono trovato a sorseggiare un delizioso drink all’interno del locale. Da tempo mancava nella Città di Salerno un ristorante etnico così raffinato. Il proprietario - Giuseppe Tuosto – ha coniugato la qualità della cucina con lo splendore del posto, infatti, il ristorante è situato di fronte al lungomare e nelle vicinanze dei Palazzi storici di Salerno, disposto con tavoli esterni lato mare e lato Via Roma. Il “Me Geisha Sushi Sake Bar” sfata tutti i tabù in merito ai ristoranti giapponesi – non solo pesce crudo - offre ai clienti pietanze cucinate ( il 90% dei prodotti proposti sono cotti) e deliziosamente servite ed un ventaglio di opportunità per assaporarle, infatti, il locale è aperto a pranzo dal lunedi al sabato – ore 12.00/15.00, tutti i giorni per l’aperitivo Sushi dalle ore 19.00 alle 21.00 e a cena dalle ore 21.00. Il personale altamente qualificato mette gli ospiti a proprio agio, deliziando il loro palato con piatti unici e adorabili. La musica lounge si combina in modo magico con l’atmosfera orientale. L’executive Chef – Luigi Ammaturo – già sous Chef del rinomato ristorante milanese “Giorgio Armani / Nobu ( famoso in tutto il mondo), presenta le portate con grande fantasia e prelibatezza . Ho avuto modo di parlare personalmente con Giuseppe Tuosto, imprenditore di grande esperienza nel campo della ristorazione già titolare di locali a New York, il quale mi ha gentilmente spiegato che per rendere il “Me Me Geisha Sushi Sake Bar” di Salerno il miglior ristorante giapponese della zona ha scomodato un illustre personaggio, parliamo di Rodelio Aglibot, conosciuto in tutto il Mondo dai media come “Il Buddha degli alimenti” . Innovatore della cucina asiatica, vincitore di numerosi premi, scrittore, personaggio televisivo e famosissimo negli Stati Uniti d’America,dove ha iniziato la sua ascesa come miglior chef asiatico al Koi Restaurant di Los Angeles, locale frequentato dalle celebrità di Hollywood e al Earth and Ocean di Chicago. Nei giorni scorsi tra gli ospiti del “Me Geisha Sushi Sake Bar” segnaliamo la presenza di due attori di Hollywood – Mira Sorvino vincitrice di un Oscar come migliore attrice non protagonista nel film di Woody Allen “La Dea dell’Amore (1995) e di Paul Servino attore in numerosi films di successo come “Quei Bravi Rgazzi”. Inoltre, non è passata inosservata la presenza dell’ex Miss Italia Denny Mendez nota show girl televisiva. A fine serata non ho avuto dubbi, consiglio a tutti di venire al “Me Geisha Sushi Sake Bar” per provare il miglior ristorante etnico della zona e per trascorrere una serata elegante, suggestiva e carica di magia. 48
ME GEISHA SUSHI SAKE BAR RISTORANTE GIAPPONESE LUNGOMARE TRIESTE 178 - SALERNO TEL. +39 089 235380
Lo SMAC guarda al Mediterraneo Il Made in Italy cresce coi suoi giovani talenti di Giancarlo Presutto - direttore nazionale
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tretta com’è tra due coste invidiabili come quella d’Amalfi e quella del Cilento, Salerno guarda fiera al Mediterraneo, patria del futuro. Ed è proprio guardando a quel futuro che – in una città ancora a dimensione d’uomo, ma comunque stimolante - crescono progetti ambiziosi. Come quello sognato nel 2007 da Pasquale Salsano, che nello stesso anno ha dato vita all’Associazione Salerno Moda Arte Cultura.Nel 2008 si è svolta la prima edizione dell’omonima kermesse, dando spazio ai giovani talenti della moda, dell’arte e dell’artigianato. Ma gli stimoli e le richieste giunte dal mondo degli stilisti ha – negli anni – indirizzato il lavoro verso la direzione che oggi ha ormai preso forma.Così nasce lo SMAC Fashion Awards, il pre-
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mio rivolto ai giovani stilisti italiani ed alle loro creazioni. Nel frattempo anche le collaborazioni hanno cominciato a tessere nuovi profili, portando nel Salone dei Marmi del Palazzo di Città, incantevole ed esclusiva location, l’alta moda italiana young.E non sono mancate firme già affermate nel panorama nazionale e non solo, come quella del direttore artistico del progetto Graziano Amadori, della madrina dell’edizione 2012 Valeria Mangani, dell’Accademia della Moda di Milano, della Camera della Moda di Calabria, degli organizzatori di “Mare d’Amare”, che hanno avvallato il progetto, sottolineandone l’importanza ed il ruolo strategico. Se Roma è il cuore dell’alta moda, Firenze rappresenta l’intimo e la maglieria, Milano è simbolo del prèt-a-porter, Pasquale
Salsano ed il suo gruppo di lavoro si sono chiesti perché Salerno non potrebbe essere il posto giusto per raccontare la moda mare? Ed anche da quest’altra riflessione è nata la versione “primavera-estate” dello SMAC, che ha scelto come location l’inimitabile spiaggetta di Atrani, in Costa d’Amalfi, ma che intende muoversi, raccontando non solo la moda, ma anche un intero territorio.Dunque due edizioni dello SMAC all’anno e nel cuore il desiderio di creare un Polo Fieristico. Un vero e proprio quartier generale dove le idee si possano trasformare con stoffa, forbici e fili, nell’avanguardia del Made in Italy. Lo SMAC guarda con interesse alla moda etica e green, quella che più piace alle giovani generazioni, più sensibili al futuro della Madre Terra. Una moda che sia anche più vicina alla tradizione italiana, fatta soprattutto di fascino, caparbietà, capacità di raccontare un’eleganza che consiste anche nell’essere “galantuomini”, verso il mondo e dell’ambiente. Ora i riflettori si stanno per accendere sulla sesta edizione dello SMAC in programma a Salerno giorno 1 e 2 dicembre. Si aprirà direttamente con lo SMAC Fashion Awards, dove di fronte ad una giuria esperta sarà decretato il vincitore di questa quarta edizione del concorso che annovera tra i vincitori delle scorse edizioni: il tarantino Michele Gaudiomonte, il napoletano Antonio Battistino e la lucana Anna Calviello. Sono aperte le richieste di partecipazione alla selezione dei giovani stilisti, basta scaricare dal sito Internet il regolamento ed il modulo di iscrizione. Per info e aggiornamenti, visitate il sito www. salernomodaartecultura.it 51
Vivere in campagna
“Preferisco dare lavoro a ragazzi italiani”
Voglio andare
a vivere in campagna! Reportage di una giornata tra chi ha scelto di lavorare la terra di Devis Paganelli - Presidente Slide Italia
Le galline a pochi passi ci guardano nemmeno incuriosite, alla tavola apparecchiata in forma spartana ma pulita più di venti persone stanche ma sorridenti. Una grande famiglia allargata di persone però non unite da legami parentali, un bicchiere di vino rosso, l’ombra degli alberi che rinfresca dai raggi di sole del caldissimo agosto. Tanti giovani abbigliati alla buona, per lavorare duramente la terra si stanno accingendo al pranzo. Il cane che se la spassa sotto le gambe delle sedie in cerca di qualche briciola. Primo piatto : tagliatelle al ragù fatte in casa e poi tante verdure, piadina e sangiovese per tutti. Di fianco a pochi metri, il trattore che porta tutti nei campi, il capanno degli attrezzi, i tanti ettari di terreno coltivati con il sudore del contadino e di tutte queste persone. No, non è il racconto di campagna dell’immediato dopo guerra, ma il riassunto di ciò che ho visto nell’ultima settimana di agosto a pochi chilometri da Milano Marittima, in campagna, a dieci minuti da una delle spiagge più famose d’Italia. Avevo sentito parlare di una azienda agricola nella provincia di Ravenna, proprio a poca distanza dal centro di Cervia, che a quanto sentivo dire, offre lavoro a giovani ragazzi volenterosi di “guadagnarsi” il pane quotidiano. No extracomunitari, ma solo italiani! Possibile? Si, sono arrivato a sorpresa sul posto e ho trovato Lorenza, moglie del titolare dell’azienda agricola Antonio Bubani, da generazioni nel settore : “Il lavoro c’è, non è tanto ma c’è ancora qualche possibilità. Noi nel nostro piccolo offriamo lavoro a diverse persone che sicuramente con fatica, guadagnano 7 euro l’ora in regola, raccogliendo cipolle, bietole da zucchero, fagiolini....”. Trovo tutti al tavolo, in una atmosfera gioviale. Mi è sembrata la scena di Amarcord di Federico Fellini. Non ho visto uno di questi giocare al telefono o immusolito per i fatti suoi, tutti erano volti a socializzare e sopratutto a pranzare in maniera conviviale. Avvicino Lorenza e le dico che comunque tanti giovani sono a casa senza lavoro. “E’ vero, non c’è lavoro per tutti, ma ad esempio i giovani che ho qui con me a lavorare, se non si fossero adoperati 55
Vivere in campagna nel cercare questa possibilità, oggi forse non guadagnerebbero nemmeno queste sette euro l’ora”. Ma è vero che assumi solo italiani? “Oggi come vedi, siamo tutti italiani qui. Lavoriamo nei campi, poi torniamo e insieme prepariamo il pranzo, si scherza, si ride, si mangia e si torna a lavorare. Gli extracomunitari, senza nulla togliere a loro ovviamente, sono una alternativa, quando purtroppo non riusciamo a trovare gli italiani che si vogliono adattare a questo genere di lavoro. Inoltre cerchiamo di contribuire a dare lavoro alle famiglie e alle persone della zona, sopratutto di questi tempi”. Vicino a noi, interviene Marco 40 anni molto ben portati: “Io ho fatto la fila alle agenzie di collocamento, negli uffici di lavoro interinale, non sono serviti proprio a niente. Sono servizi per quel che mi riguarda completamente inutili dal momento che manca l’offerta. Io mi sento fortunato ad essere qui, il lavoro scarseggia e almeno con questa possibilità, sicuramente faticosa, non sto a casa senza fare nulla”. Federico 20 anni: “Io studio all’università, questo lavoro mi serve per pagarmi gli studi così da non essere un peso per la famiglia. Il fatto di essermi poi trovato bene qui e il fatto di aver trovato una bella atmosfera famigliare, mi ha fatto continuare seppur sia comunque un lavoro faticoso”. Matteo F. 17 anni: “Io ho trovato con il passaparola. Più precisamente mia sorella mi ha parlato di questa possibilità e mi sono subito dato da fare per iniziare”. Martina 17 anni: “Io sono l’unica ragazza minorenne. Con questo lavoro posso pagarmi la scuola guida e forse un viaggio studio a Londra. Io poi qui mi diverto e mi trovo benissimo”. Simone 38 anni: “Facevo il giardiniere nella parrocchia di Milano Marittima e grazie ad amici ho saputo di questo lavoro. Ammetto che è faticoso ma almeno ho un lavoro e oltretutto socializzo con molte brave persone”. Luca A. e Luca F. 20 enni: “Non è certo un lavoro per tutti questo si, ma se si vuole lavorare e si ha necessità economiche veramente, allora bisogna sapersi adattare”. Luisella: “Io sono sarda, ho incontrato casualmente Lorenza durante un pellegrinaggio in Terra Santa. Mi parlò della sua attività e dopo pochi giorni ero già qui nei campi. A volte il destino ci mette proprio mano”. Complimenti alla famiglia Bubani e sopratutto complimenti ai ragazzi e alle ragazze che ho conosciuto in questa calda giornata d’agosto. Ragazzi di cui andare fieri, il tipo di persone sulle quali pensare per costruire un futuro migliore per le future generazioni. 57
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La cuffia che stavi aspettando!!
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Le pagine di
Fauno, Sofia & Fitzcarraldo:
come cambia la notte dI Lorenzo Tiezzi
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ome può un club storico rimanere al top per tanti, tanti anni? La risposta non è facile e non è univoca. Nella nightlife, soprattutto in quella italian, i locali e gli staff, più che prendere sempre più potere col passare degli anni, invecchiano. Perché il Pacha è un mito, così come in Italia Tenax, Pineta e Cocoricò? Perché esistono da tanti, tanti anni e hanno fatto ormai ballare generazioni di clubber. Ecco perché c’è da sperare che il Fauno a Sorrento (Na), il Sofia a Fondi (Lt) ed il Fitzcarraldo a Terranuova Bracciolini (Ar) continuino nella strada che stanno percorrendo, ovvero a creare notti folli che diano emozioni ai loro clienti. Solo così il livello oggi purtroppo non eccelso della nightlife italiana crescerà. Ma andiamo con ordine e partiamo col Fauno (www.faunonotte.it), l’unico locale che fa ballare tutto l’anno Sorrento, i suoi turisti e la bella gioventù campana fin dagli anni ‘50. E’ stato appena sottoposto ad uno splendido restyling a cura di Studio Beppe Riboli Design, ma si sa che il contenitore in discoteca conta molto meno del contenuto. Dopo la collaborazione dello scorso anno col Qi Clubbing, che ha portato qui spesso i suoi performer, la stagione 2013-14 è partita con i World Pirates, scatenati pirati che hanno preso d’assalto non solo il locale ma pure le strade di Sorrento. Li potete ammirare nelle belle foto di Piera Tammaro. E’ una bella tradizione nata ad Ibiza, quella degli show degli staff dei locali in giro per la città, solo che in Italia questi eventi sono rari. Al mixer c’è l’ottimo resident Mastromano, mentre tra i guest arriva spesso il campano Max Zotti. La nuova vita del mitico Fitzcarraldo nasce con la collaborazione con uno staff tutto fiorentino, The Box (www.facebook.com/thebox.revolution). Dai mitici anni ‘80 e ‘90, quando al Fitz si veniva a ballare la mitica techno all’italiana, molto è cambiato, ma il suono resta elettronico. The Box per i suoi party pieni di performance colorate sceglie solo il top tra i dj internazionali, da Stefano Noferini a Christian Smith fino ad Ambivalent. Passano gli anni, insomma, ma la musica resta al top e solo per chi ama i suoni forti. A Fondi, c’era l’Unico, ma Davide Tosi ha deciso di cambiare tutto e creare il suo Sofia, nuovo locale all’insegna dell’eccellenza. Collaborando con Christian Di Maggio e la sua Alchimy Group, il Sofia vuol essere una discoteca, certo, ma anche un luogo di eventi in cui succede sempre qualcosa. I suoi ospiti devono sempre godersi un grande show. Scenografie curatissime, coreografie e performer mozzafiato, qualche trucco di scena psichedelico e dj che sappiano anche essere protagonisti a livello di presenza scenica, non solo di mixare a tempo la musica giusta. L’ospite del Sofia, dallo scorso 19 ottobre, trova qui servizi non disponibili altrove ed un livello qualitativo davvero difficile da trovare altrove. Siamo a Latina, non a New York e questo è un fatto... ma chiudere gli occhi e sognare non è mica proibito...
Le pagine di
Marchi’s Flow, il lato pop
di Cristian Marchi dI Enjoy Television
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hi è che in Italia non conosce Cristian Marchi, la star dei fashion dj italiani? Molti, troppi considerano l’aggettivo ‘fashion’ un’offesa alla professione del dj. Ma è una stupidaggine. Il mercato dei club e delle disco è da sempre diviso, soprattutto in Italia, in due: da una parte c’è David Guetta con Hardwell & Bob Sinclar e locali come il Pineta di Milano Marittima o l’Hollywood di Milano. Dall’altra c’è il Cocoricò di Riccione col Berghain di Berlino, il Fabric di Londra e dj come Carl Cox, Richie Hawtin, Magda o Luciano. Dei tanti volti di Cristian Marchi, uno che in console sa pure spingere forte, il progetto Marchi’s Flow è il più pop, il più radiofonico ed il più melodico. In console Cristian sa distinguersi per tecnica semplicemente perfetta e per un ritmo spesso forte, sempre potente, solo in parte ‘commerciale’ (altra brutta parola che però fa capire che Marchi suona e produce progressive house, non techno). Ma come ogni dj che si rispetti, Marchi ama cambiare musica e si annoia e suonare & produrre solo musica di un genere musicale. Com’è nata “Made to Love You”, il tuo nuovo singolo col progetto Marchi’s Flow? Dopo “Feel The Love”, uscita diversi anni fa (era il 2007), io, Paolo Sandrini e Vincent Costante, ci siamo finalmente trovati in studio per creare qualcosa che si distinguesse rispetto a tutto quello che si trova ora nel mercato discografico. La nostra esigenza era di creare qualcosa di nuovo in qualche modo vicino al precedente singolo di Marchi’s Flow. Siamo partiti dal sapore 80’s, ma il lavoro è stato tutto verso il futuro della musica... Come mai avete deciso di produrre e creare un pezzo così diverso da “Let’s Fuck”, il tuo singolo precedente? “Made to Love You” è una canzone pop dance, come il progetto Marchi’s Flow , appunto. Se producessi canzoni o tracce tutte uguali mi annoierei a morte. Che differenza c’è nella tua testa (e nel tuo cuore) tra Marchi’s Flow e Cristian Marchi? Cristian Marchi nasce quasi sempre prima dal club. Ovvero cerco di produrre tracce che mi servano nei miei dj set, musica perfetta per far saltare la gente. Le canzoni di Marchi’s Flow invece nascono per le radio in primis e poi di conseguenza va nel club, se i dj vogliono far ballare e far divertire le persone... E’ musica per chi vuol sorridere, magari anche saltare, ma prima di tutto sorridere.
Quali sono i tuoi prossimi progetti? Tantissimi! Sono in fase creativa e mi piacerebbe fare un album entro la prossima estate…. Stay tuned, guys! Sul mio sito www.cristianmarchi.it trovate sempre tutte le mie serate, i miei dj set e le mie nuove canzoni, per cui ci vediamo lì.
Le pagine di
Manuel Ribeca dj & showman dI Enjoy Television
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ome si fa ad affermarsi nel variegato & colorato mondo della nightlife italiana? Le strade sono tante. Anche tra addetti ai lavori i pareri sono discordanti. Ad esempio, come giudicare la carriera di dj di Skin (Skunk Anansie) e Boy George (ex Culture Club)? Molti dicono che questi due artisti sono arrivati in console solo perché famosi. Ma come mai, dopo diversi anni, sono ancora al mixer? Senz’altro Boy George non è un dj peggiore di tanti altri e ha dalla sua una gran (bella) vita spericolata, il che aggiunge fascino alle sue performance... proprio come Skin, che oltre ad essere molto sexy ed ambigua, abita ad Ibiza, dove ovviamente ha imparato a stare in console. Che c’entra tutto questo con Manuel Ribeca (www.facebook.com/ manuel.ribeca), che vede campeggiare qui in tutto il suo sex appeal? C’entra. Perché è ovvio che un ragazzo così sia arrivato in console grazie a sguardo assassino e fisico perfetto. Ma prima di dirne peste & corna bisogna analizzare almeno una parte del suo calendario ad ottobre: Il 12 ottobre è stato al Blustar Dolcevita di Ossi (SS), il 18 ottobre al Twiga di Forte dei Marmi (Lu), mentre il 26 fa ballare il Sofia di Fondi (Lt), il nuovo locale di Davide Tosi. Una serie di serate così, in locali di serie A, un dj incapace non le fa. Perché dopo qualche minuto titolari & direttori lo tirano giù dalla console. E allora chi è questo Ribeca? E’ umbro, originario di Terni. Mol-
ti lo conoscono per la sua partecipazione ad uno show su Italia 1 condotto Fiammetta Cicogna, ma ha pure un solido passato di tennista. Col Tc Perugia ha giocato ad alto livello. Il fisico, infatti, è quello di un atleta, forgiato da duri e continui allenamenti e coi tatuaggi risalta anche di più. Tra i locali internazionali che ha fatto ballare in Israele, Europa dell’Est e Miami, ci sono anche diversi top club italiani. Oltre a quelli già citati, la Villa delle Rose a Misano (Rn) ed il Samsara a Gallipoli (Le)... Sarebbe abbastanza ma c’è di più: con la sua selezione musicale ha fatto scatenare vip party esclusivi per politici e personaggi come Roberto Cavalli. In console, sa come far scatenare la pista. Prima di iniziare a fare il dj, ha fatto per anni l’animatore, e se l’immagine conta... quello che conta davvero è la capacità di far saltare il pubblico, ovvero la musica. “Sono un vero dj, il set lo improvviso in console, spesso realizzando bootleg e mash up”, racconta. “Uso la magia della musica per far ballare per una notte intera persone che tra loro non si conoscono neppure”. Manuel non è uno che si prende troppo sul serio. Sa di essere una persona fortunata. Sulla sua pagina Facebook scrive: “La vita è bella, ma la bella vita è meglio”... Insomma, come tanti Gieffini e Tronisti è passato dal piccolo schermo alla console. Ma come pochissimi tra loro, dietro al mixer sembra funzionare davvero, non solo per motivi estetici.
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Le pagine di
Bad Butterflies, le farfalline dj alla conquista delle disco dI Lorenzo Tiezzi
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on sono ancora famose, ma lo diventeranno. Hanno tutto ciò che serve per diventare protagoniste delle notti italiane e non solo. Parliamo ovviamente delle Bad Butteflies (facebook.com/BAD.BUTTERFLIES), dj duo formato da due belle ragazze di Genova, Chiara & Tamara. Hanno iniziato a lavorare con la musica in un negozio di dischi della loro città, Diskotic’s e da allora non si sono più fermate. Il motivo è semplice: di sex appeal ne hanno da vendere ma nei loro set c’è pure tanta passione per la musica. Non hanno ancora prodotto un disco tutto loro, ma intanto possiamo scoprire le loro passioni musicali. Sono giovanissime, ma hanno gusti musicali davvero sorprendenti: chi se lo sarebbe aspettato di trovare tanti brani anni ‘ 70 & ‘80 tra i loro preferiti? Che musica ascoltate col vostro iPod? Tamara: nel mio iPod non mancano mai i miei generi musicali preferiti.. Che partono dalla Musica Pop e Rock.. dalla DeepMusic, la ChillOut fino ad arrivare alla Proggressive / Electro House.. anche Minimal, Elettronica e Tech! Detta così si potrebbe pensare: “ma sta ragazza che macello ha nell’iPod?”... Tranquilli, ci tengo a precisare che il mio iPod è super organizzatissimo con singole cartelle dedicate a determinate circostanze o situazioni etc.. proprio perché mi piace ascoltare la musica in base a quello che sento. Chiara: amo tutta la musica, dagli artisti italiani come Baglioni, Celentano, Tozzi, Cocciante, Vasco etc agli artisti stranieri come gli Aerosmith, Scorpions , Alanis Morissette, Guano Apes, Eurythmics, e poi house. techno e minimal… Tra
i brani che non mancano mai nel mio iPod: “Wind of Change” degli Scorpions, un brano che mi riporta ai bei momenti dell’infanzia trascorsi con il mio fratello maggiore; “Firestarter” dei Prodigy, un pezzo adrenalinico e “Blue Jeans” di Lana Del Rey. Con che musica amate guidare? Chiara: di tutto! Ma quando sono stanca e devo guidare metto su Techno o Rock, così sono sicura di non addormentarmi! Tamara: quando sono stanca e devo guidare amo sentire Lana del Rey o Amy Winehouse, musica pop internazionale ma anche Musica Italiana come il mitico Blasco, Ligabue o Negramaro. In macchina per i viaggi lunghi non dovrebbe mai mancare un po di pop in generale, qualcosa di energico, da canticchiare! Ma anche della buona Deep House. Se tu dovessi sparire per andare su un’isola deserta, portandoti un solo album... Quale sceglieresti e perché? Tamara: sicuramente un disco dei Pink Floyd, direi Meddle. I Pink Floyd fanno viaggiare la mente, sono stati i più ipnotici della storia e quasi tutti si sono ispirati a loro! Soprattutto sono stati i precursori, insieme agli Oxigene, del concetto elettronico ipnotico, quindi su un’ isola deserta mi porterei loro. Per ascoltarli e trovare la sintonia con me stessa. Chiara: mi porterei un bel Greatest Hits degli Eurythmics. Le loro canzoni sono briose ed allo stesso tempo rilassanti. E’ musica che mi fa stare bene in qualsiasi occasione
Coldplay “Atlas”
Il singolo dei COLDPLAY contenuto nella colonna sonora del film “The Hunger Games: Catching Fire”
“atlas”
E’ in rotazione radiofonica dal 6 settembre ed è già un grandioso successoda il nuovo singolo dei COLDPLAY “ATLAS”, contenuto nella colonna sonora del film “The Hunger Games: Catching Fire”. Il film d’azione sarà distribuito nella sale cinematografiche a fine novembre ed è la prima volta che i COLDPLAY firmano un brano inedito per la colonna sonora di un film. Francis Lawrence, il regista del film, ha dichiarato: “Ho grandissimo rispetto ed ammirazione per i Coldplay e sono davvero estasiato per come loro siano entrati in connessione con il tema e le idee del film. La loro passione incondizionata e l’eccitazione del progetto hanno elevato la collaborazione oltre i normali canoni, e non vediamo l’ora anche noi che il brano sia condiviso con tutto il mondo”. “Siamo onorati che una delle band icone nel panorama rock come i Coldplay pubblicheranno il primissimo brano della nostra colonna sonora – afferma il produttore del film, Tracy McKnight - E la cosa assume molto più significato visto che Chris Martin è un grandissimo
fan dei libri di The Hunger Games. C’è un’attesa per questo brano, sia da parte nostra che da parte loro, che posso definire di epiche proporzioni!”
TOP 35
Super Classifica Slide
1
THE LAST SHIP STING
2
AMORE PURO ALESSANDRA AMOROSO
3
BISOGNA VIVERE GIANNI MORANDI
4
FRITZ FRITZ DA CAT
5
FISICO & POLITICO LUCA CARBONI
6
BACKUP 1987-2012 IL BEST JOVANOTTI
7
LOUD LIKE LOVE PLACEBO
8
CLOSER TO THE TRUTH CHER
9
NUVOLA NUMERO NOVE SAMUELE BERSANI
La classifica dei dischi stilata dalla redazione di SLIDE a proprio giudizio personale. La classifica è relativa al parere del tutto soggettivo di coloro che l’hanno stilata.
10
RANDOM ACCESS MEMORIES DAFT PUNK
11
INNOCENTS MOBY
12
DREAM THEATER DREAM THEATER
13
THE 20/20 EXPERIENCE JUSTIN TIMBERLAKE
14
DEJA’ VU NEGRITA
15
FORTRESS ALTER BRIDGE
16
GIOIA MODÀ
17
UNORTHODOX JUKEBOX BRUNO MARS
18
UNA STORIA SEMPLICE NEGRAMARO
19
SIG. BRAINWASH - L’ARTE DI ACCONTENTARE FEDEZ
20
#PRONTOACORRERE MARCO MENGONI
21
SCHIENA EMMA
22
MAX 20 MAX PEZZALI
23
THE HEIST MACKLEMORE & RYAN LEWIS
24
TAKE ME HOME ONE DIRECTION
25
LOVE IN THE FUTURE DELUXE JOHN LEGEND
26
UP ALL NIGHT ONE DIRECTION
27
THE MDNA TOUR MADONNA
28
NOI EROS RAMAZZOTTI
29
STECCA MORENO
30
THE SHAPE OF A BROKEN HEART IMANY
31
ASPETTANDO I BARBARI MASSIMO VOLUME
32
TRUE AVICII
33
BRAVO RAGAZZO GUE PEQUENO
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VIVA I ROMANTICI MODA’
35
AN ACOUSTIC SKUNK ANANSIE - LIVE IN LONDON SKUNK ANANSIE 71
Jessica Guida ph: Saverio Cetrangolo
Vuoi essere tu la Miss Slide? redazione@slideitalia.it
Davide Custode
TU MISTER SLIDE? Invia le tue foto redazione@slideitalia.it
Rubrica “La Luce del benessere”
Riflessologia Plantare di Luce Caponegro e Prem Antonino
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o girato più di mezzo mondo passando dall’India al Vietnam, dall’Africa al Nord Europa, dall’America alla Cina e in ognuno di questi luoghi ho sperimentato terapie e percorsi di benessere. Uno dei miei ricordi più vivi è il beneficio che si prova con il massaggio al piede. Ho soggiornato a Pechino per un mese e tutti i giorni andavo a fare una terapia di massaggio al piede. Uso il termine terapia perchè secondo la medicina cinese proprio di questo si tratta. Dopo averlo provato in prima persona posso dirvi che raramente nella mia vita mi sono sentita così tanto in equilibrio , piena di energie e senza il benchè minimo dolore articolare e della colonna vertebrale. In realtà siamo così abituati a convivere con i nostri “ doloretti “ che ci dimentichiamo come sia stare veramente bene. Il massaggio della zona plantare stimola efficacemente i punti biologici attivi del piede i quali influenzano direttamente gli organi del nostro corpo. Premendo sui punti chiave del piede si libera l’energia bloccata nell’organismo, si crea lo stato di confort emozionale, psicologico e fisico ristabilendo in tal modo una regolare circolazione dell’importantissima energia vitale Shi che crea un’armonia interna e recupera e mantiene la salute. In Oriente si dice “tutta la nostra vita sta nella pianta del piede”. I vari organi e sistemi dell’organismo sono infatti stimolati dai punti dell’agopuntura. Appena si verificano le corrette stimolazioni di questi punti gli organi cominciano a reagire. Con questa terapia non solo vengono stimolati gli organi ma anche tutto l’apparato muscolo scheletrico in ogni sua parte. La Riflessologia Plantare è uno dei metodi più antichi per riequilibrare il nostro corpo , considerando che la mattia parte da un forte squilibrio energetico che si rivela attraverso un sintomo più o meno for-
te ed evidente ecco che anche una tecnica come la riflessologia plantare, apparentemente semplice, può essere una vera e propria cura. In Cina viene praticata anche nelle cliniche e negli ospedali oltre che nei centri benessere. Una cosa che mi ha sempre stupita durante quel soggiorno in Cina è che ogni volta che mi massaggiavano i piedi finivo per addormentarmi. Tutti i giorni immancabilmente a metà terapia mi addormentavo, avrei voluto stare sveglia per seguire le tecniche così da poterle “importare” in Italia, ma proprio non ci riuscivo! La sensazione dopo questo trattamento è quella di camminare su un morbido cuscino di piume e di essere cariche di nuove energie. Vi consiglio quindi di provare questa tecnica! Noi nel nostro centro benessere abbiamo un’ottima riflessologa che associa alla riflessologia plantare anche tecniche di massaggio craniosacrale, facendo risultare il trattamento estremamente piacevole ed efficace. In ogni caso anche da soli potete fare qualcosa per il vostro benessere quotidiano massaggiandovi i piedi per almeno dieci minuti ogni sera prima di infilarvi sotto le coperte. Provare per credere!
Luce Caponegro: Diplomata in estetica e specializzatasi in massaggi, benessere e bio-energetica. Make-up Artists. Coach di PNL e Neurosemantica. Aiuta le donne a scoprire il loro potere seduttivo e a migliore l’aspetto estetico. Conduce gruppi e sessioni individuali. Prem Antonino: preparato in Oriente all’insegnamento della meditazione, dello yoga e del digiuno. E’ master di Reiki Usui, master di Reiki Sciamanico, counselor sciamanico, maestro di yoga terapeutico, maestro del benessere, esperto di digiuno terapia. Studioso di tantra. Tel. +39.338.9016544
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Rubrica “Psike”
Cosa posso fare per
dimagrire definitivamente? di Pina Li Petri
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entilissima dottoressa, mi chiamo Rosa, ho 39 anni e non riesco a risolvere un problema che mi tormenta fin dall’adolescenza: non riesco a perdere il peso in eccesso, e sono ormai arrivata a pesare 109 chili. Nella mia vita ho fatto decine di diete che, con sacrificio, mi hanno fatto dimagrire ma, dopo pochissimo tempo, ho sempre ripreso rapidamente i chili che con fatica avevo perso. I medici a cui mi sono rivolta non mi hanno trovato problemi metabolici; alcuni di loro mi hanno detto che tutto nasce nella mia testa. Da piccola ogni mia azione positiva veniva premiata con il cibo, mentre le mie marachelle venivano punite con la negazione del cibo. Nelle occasioni di festa, mi venivano regalati dolciumi e leccornie. Adesso, ogni occasione è buona per mangiare pastarelle con il ripieno di panna e crema, una vera goduria per me! Non riesco a seguire una dieta bilanciata e corretta, ho sempre fame…mi aiuti, per favore! Carissima lettrice, chi non ha mai sperimentato almeno una volta nella propria vita un regime alimentare per perdere qualche chilo? Tutti sappiamo quanti risultati fallimentari si vivono sperimentando la privazione, cercando di tenere sotto controllo un istinto primario come quello della fame. Purtroppo le diete dimagranti non sono efficaci perché il dimagrimento è transitorio e poi si recuperano i chili persi, come lei stessa testimonia, oppure perché non si riescono a seguire fino al mantenimento e ad adottare uno stile di vita completamente diverso. Di certo l’obesità, cara Rosa, è una condizione medica in cui si è accumulato del grasso corporeo in eccesso che può portare a conseguenze negative, con riduzione dell’aspettativa di vita e aumento dei problemi di salute. Inoltre, incide fortemente sull’autostima, in quanto una persona che non si piace ha difficoltà ad amarsi e di conseguenza a prendersi cura di sé, ed è esattamente quello che fa una persona grassa: NON SI AMA! Ecco come di solito si interviene per curare l’obesità: si prescrivono una dieta, dell’esercizio fisico e un approccio psicologico come terapia preventiva e di cura. Viene suggerita una alimentazione corretta, riducendo gli alimenti ricchi di calorie, quelli ad alto contenuto di grassi e zuccheri, e aumentando l’apporto di fibre alimentari. In molti casi, per favorire la terapia, possono essere prescritti farmaci che diminuiscono l’appetito o inibiscono l’assorbimento del grasso contenuto nei cibi. Nei casi più gravi, come stabilito delle linee guida internazionali per la terapia chirurgica dell’obesità nella “Consensus Development Conference del National Institutes of Health” (1991), ove l’IMC (Indice di Massa Corporea) superi il valore di 40 o quando sia compreso tra 35 e 40 ma ci sia contemporanea presenza di fattori di rischio, si può ricorrere alla chirurgia bariatrica, mediante interventi chirurgici di
tipo gastro-restrittivo o malassorbitivo, oppure inserendo un palloncino intragastrico in grado di ridurre il volume dello stomaco; questi metodi più invasivi danno un senso di sazietà precoce e una ridotta capacità di assorbire i nutrienti dal cibo ingerito. Devo tuttavia sottolineare che tutti questi tentativi non risolvono il problema alla radice, in quanto ci si limita a valutare le quantità dei cibi e delle calorie ingerite; senza indagare su cosa è utile per il paziente per fargli mantenere nel tempo gli effetti di una dieta, inevitabilmente si continueranno a ottenere gli stessi risultati insoddisfacenti. Patologizzare una difficoltà crea un effetto socialmente pericoloso, ossia l’idea che la difficoltà abbia origine da una malattia e non da un’incapacità personale, togliendo al protagonista la responsabilità di affrontare il suo problema, delegandolo alla classe medica. Se si considera invece la problematica secondo un’ottica di problem solving strategico, nella nostra società mangiare è un piacere, pertanto il piacere deve rimanere il suo fondamento e non un accessorio. Da qui nasce la dieta paradossale di Giorgio Nardone, illustre psicologo e psicoterapeuta, che insegna a gestire l’alimentazione basandola sul piacere e non sul sacrificio. Paradossalmente, infatti, bisogna imparare a superare le soluzioni fallimentari sostituendole con altre funzionanti: ad esempio, se non ti concedi la trasgressione il desiderio diventerà incontrollabile, quindi se te lo concedi lo potrai controllare. Questo è uno degli stratagemmi che ci insegnano come recuperare una relazione sana ed equilibrata col piacere di mangiare. Mi permetto perciò di suggerirLe di studiare la dieta paradossale ideata da Giorgio Nardone che, tra l’altro, verrà approfondita e applicata durante la settimana del dimagrimento e riequilibrio metabolico dal 23 al 30 Novembre pp.vv. a Bagno di Romagna (Forlì-Cesena), organizzata da me e dal mio staff in un Centro di cure termali. Consiglio vivamente la partecipazione a Lei e agli altri lettori/lettrici che lo desiderano. Un abbraccio di luce!
Dott.ssa Pina Li Petri - Tel. 334 2896924 - e-mail: pinalipetri@gmail.com Laureata in Psicologia e in Scienze dell’Educazione degli Adulti e Formazione continua. Docente presso l’Università di Firenze. Psicologa, psicoterapeuta e coach. Esperta in psicologia quantica. Coautrice e produttrice della pubblicazione multimediale (libro+CD+DVD) “Usa il potere della tua mente”, Corso teorico-pratico di Training Autogeno.scoprire il loro potere seduttivo e a migliore l’aspetto estetico. Conduce gruppi e sessioni individuali.
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Rubrica “Il Motivatore”
Per favore rallenta di Mario Furlan
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esoro, rallenta! Amore, vai piano, togli il piede dall’acceleratore!” Lei, preoccupata, cerca di riportarlo alla ragione; lui, in preda al raptus della velocità, continua a sfrecciare come un pazzo. E’ capitato anche a te di essere in macchina con un marito o compagno che ti stupisce per la foga con la quale guida e ti fa sospettare di avere scelto il partner sbagliato? Se è così, sei in buona – e soprattutto nutrita – compagnia femminile. Perché sono parecchi gli uomini che, al volante, manifestano alcuni dei lati peggiori del loro carattere: aggressività, impulsività, irascibilità, irruenza eccessiva. Come mai? E’ vero che l’automobile rappresenta per alcuni uomini un prolungamento della propria personalità, una proiezione del proprio ego, un simbolo del proprio organo genitale? E che la potenza della vettura corrisponde, nel loro immaginario un po’ bacato, alla sua potenza sessuale? Insomma, chi ha una macchina che “tira” ha anche qualcos’altro che lo fa? Qualcosa di vero c’è. Ci sono uomini per i quali farsi superare in autostrada equivale, in un certo modo, a farsi superare nella vita. E’ un transfert, un trasferimento di emozioni da una sfera all’altra, sebbene non siano in alcun modo collegate tra di loro. E’ come il tifo per una squadra: se lei vince, vinci anche tu; se lei perde, perdi anche tu. Gioisci in un caso, ti deprimi nell’altro. Assurdo? Beh, pensa a quanti reagiscono così! E poi c’è un altro aspetto, altrettanto importante: la voglia di fare colpo sulla donna. Da sempre il maschio cerca di impressionare la femmina che lo attira, e usa gli strumenti che ha a disposizione. C’è chi lo fa con la prestanza fisica, chi con la simpatia, chi con il potere economico, chi esibendo una bella macchina: quanti sono convinti di poter conquistare le donne più belle con una Ferrari? Tutte queste cose sono, agli occhi di molti, simboli di successo, prestigio, potenza: doti che ritengono essere apprezzate dal gentil sesso. Come il coraggio, che quando diventa eccessivo sfocia nella spavalderia. Ben poche ammirano un uomo aggressivo, prepotente, tracotante, che alza la voce e minaccia: eppure alcuni maschi confondono questi disvalori con l’essere macho. E secondo loro un modo per essere macho, coraggioso e disinvolto consiste nello sfoderare una grinta eccessiva al volante. Nello schizzare a 150 all’ora, o nell’impennarsi con la motocicletta. Gesti teatrali, spettacolari, da eroe del cinema.
Loro credono di farti restare a bocca aperta dall’ammirazione: Che uomo! Che fegato! Invece ottengono l’effetto opposto. Rimani, sì, a bocca aperta, ma perché ti stai chiedendo come hai fatto a provare attrazione per un simile cretino. Chi ha bisogno di esibire qualcosa in modo sfacciato deve nascondere un’insicurezza profonda. Chi esibisce una guida spericolata per sentirsi più uomo spesso non si sente affatto così. Chi è sicuro di sé non ha bisogno di sbandierarlo; chi è forte non ha bisogno di picchiare gli altri per dimostrarlo. Quindi chi esagera al volante in presenza della sua donna spesso è soltanto un poveretto che non conosce altro modo per mostrare il suo valore maschile. Il modo migliore per riportarlo alla ragione? Esibire chiaramente il tuo disappunto. No dicendogli “Rallenta, mi fai prendere paura!”: potrebbe prenderlo come un complimento. Incuto timore, quindi sono un eroe maledetto, un figo! Se proprio non capisce con le buone (Per favore rallenta, non siamo al circuito di Monza! Vai più piano, sto per vomitare il panettone di Natale!) meglio dirgli, seccata: Smettila di guidare da imbecille o me ne torno a casa a piedi! E poi consolati: se il vostro rapporto durerà nonostante le sue intemperanze al volante, sappi che queste ultime sono destinate a calare. Perché noi uomini ci mettiamo in mostra più con le donne che non abbiamo ancora conquistato, o con le fidanzate, piuttosto che con le mogli. A loro, ormai, crediamo di dover dimostrare poco. Anche al volante.
Mario Furlan Docente universitario di Motivazione e crescita personale
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Rubrica “Parliamo di libri”
Julian Barnes
Il senso di una fine di Giovanna Giraudi, SoloLibri.net
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l senso di una fine” di Julian Barnes è un’opera che merita grande apprezzamento. Il libro ha vinto nel 2011 il Man Booker Prize, prestigioso premio letterario inglese, ed è stato pubblicato in Italia nel 2012 da Einaudi con l’ottima traduzione di Susanna Basso. E’ la storia narrata in prima persona da Tony Webster, sessantenne in pensione, dalla vita simile allo scorrere di un fiume tranquillo, con la tendenza a quel senso di autoconservazione che permette proprio a chi è mediocre di vivere un’esistenza quieta e senza estremi turbamenti o dolori. Tony è un uomo come tanti che ha vissuto, negli ultimi decenni, una vita senza emozioni, metodica, ripetitiva il cui unico neo è stato il divorzio dalla moglie con la quale ha mantenuto, però, buoni rapporti. Il protagonista si trova costretto a percorrere un cammino all’indietro nella propria esistenza nel momento in cui riceve in eredità una piccola somma di denaro e un diario. Quel che lo stupisce di più è il fatto che il lascito provenga dalla mamma di Veronica, la sua fidanzatina dell’età adolescenziale, di quando egli si apprestava, con i compagni Colin e Alex, a frequentare le ultime classi del college. Loro, ricorda Tony, erano ragazzi come tanti, con la voglia di vivere ma, anche, i tormenti tipici di quell’età e le normali pulsazioni erotiche da tener, però, celate, vista la pruderie di quei tempi. Ai tre si era unito Adrian, dall’intelligenza viva, con un atteggiamento ben diverso da quello degli altri ragazzi. Adrian stupiva tutti, anche i professori con i quali discuteva di temi profondi, di Eros e Thanatos, di amore e morte, del loro conflitto e delle conseguenze che esso provocava. Adrian, così unico, apriva gli amici a nuove conoscenze. Contemporanea all’amicizia fra i ragazzi era, per Tony, la passione per Veronica, ma breve era stata la loro storia, il cui ricordo aveva poi amareggiato il protagonista soprattutto perché lei gli aveva preferito il suo modello di ammirazione. A tale sconfitta il ragazzo aveva reagito con una lettera dai tratti caustici: essa era la manifestazione di tutta l’amarezza che egli si portava dentro, con la consapevolezza della sua, già allora, insormontabile mediocrità. Poi, il tempo, inesorabile, era trascorso, riserbando ad ognuno un destino diverso, talvolta inaspettato. Ma per capire davvero il passato, è necessario che esso si ripresenti, in modo anche inconsueto, a Tony, il protagonista la cui storia è solo il racconto della sua vita,
così come lui lo ha costruito negli anni. “La nostra vita non è la nostra vita ma la storia che ne abbiamo raccontato”. “Il senso di una fine” è un’opera all’apparenza semplice ma raffinata che disserta del modo in cui ognuno di noi affronta i propri giorni per dare ad essi un significato ma è anche molto, molto di più. E’ un romanzo che va letto lentamente, anzi centellinato per capirne e apprezzarne il contenuto profondo. E’ una storia che rimane dentro, che non si dimentica. E’ un piccolo capolavoro. Maggiori info sul libro su www.sololibri.net
Rubrica a cura di sololibri.net
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Rubrica “Avvocato di difesa”
Marco non è Caino di Francesco D’Andria
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uglia. Agosto 2008. La vicenda narratami sembrerebbe riecheggiare l’antica storia biblica di Caino e Abele. Com’è noto, il testo sacro narra di Caino che si ingelosì di suo fratello e lo uccise. Anche questa è la storia di due fratelli. Uno contro l’altro. Ma a differenza dell’antico testo, in questa storia, Abele non muore e Caino forse è soltanto la sua rappresentazione sbagliata. Marco mi ha chiamato al telefono di primo mattino e mi ha fatto accenno della sua storia. Sono a Pavia per un processo di armi e devo entrare in aula. La voce al cellulare ha un tono pacato e, nonostante io abbia fretta di congedarlo, procede imperterrito nella sua narrazione. Non posso però più ascoltarlo. Ci diamo appuntamento in studio. Subito dopo pranzo mi ritrovo di fronte un giovane vestito di tutto punto dai modi gentili. L’accusa è tentato omicidio. Secondo il capo d’imputazione, Marco viene accusato, dopo l’ennesimo feroce litigio con il fratello, di essersi messo alla guida della sua BMW e, con premeditazione, di averlo investito mentre questi era in bicicletta. Il fratello, dopo una lunga degenza in ospedale, si salverà. All’epoca dei fatti Marco, dopo l’evento presuntivamente omicidiario, scappa con la sua automobile e si rifugia a Milano. Dopo qualche giorno, si va a costituire. Sconta un periodo di carcere preventivo. Poi nuovamente libero. La data dell’udienza preliminare si avvicina. Marco ha paura, pur sentendosi innocente. Nel processo bisognerà far emergere la verità nascosta sotto un cono d’ombra. Quella che per ora non è emersa dalle indagini. Ovvero: Marco con la sua BMW voleva soltanto spaventare il fratello, affiancando la bici, sgommando vicino alla macchina. L’impatto è figlio di un caso fortuito. Di una sua
imperizia in quell’azione. Insomma, non vi era l’intenzione di uccidere il fratello. Si dirà: è fuggito. Ma la fuga non è certo un’ammissione di colpevolezza, ma una chiara dimostrazione che il giovane era sprofondato nel panico oltreché in un uno stress psicologico. Il processo dovrà essere scandito in punto di perizie. La ricostruzione dell’incidente. Lo stato psicologico dell’imputato. E poi le testimonianze di chi avrebbe visto l’impatto. I testimoni hanno visto la BMW puntare sulla bici o hanno assistito ad una manovra improvvida del conducente che ha causato il terribile incidente? Marco esce dallo studio portando con sé il suo dolore, ma anche la speranza di essere proclamato innocente. Perché Marco non è Caino.
Studio Legale Avv. Francesco D’Andria Esperti in Diritto Penale operante a livello nazionale Via Goffredo Mameli 40 - Milano Tel. 02.39527462 www.avvocatofrancescodandria.it
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Roma Web Fest di Giancarlo Presutto - direttore nazionale
S
i è concluso il 29 settembre il Roma Web Fest, l’innovativo festival dedicato ai prodotti audiovisivi della rete, con un interesse particolare per le web serie, ma anche con un ammiccamento al mondo dei fashion film. Per la prima volta, dopo tanto tempo, qualcuno ha rischiato su un prodotto nuovo, per i giovani e fatto dai giovani, un prodotto che fino a ieri era definito di serie B, ma che oggi viene ammirato, studiato, richiesto. Un anno fa quando Janet De Nardis (Direttrice Artistica) e Maximiliano Gigliucci (Direttore Generale), bussavano alle prime porte per raccontare la visionaria idea di creare un festival e un mercato delle web serie, trovavano, davanti ai loro occhi, volti contriti dall’associazione del termine cinema con la parola web. Nel migliore dei casi, ricevevano sorrisi di ammirazione e di solidarietà per un progetto “interessante e di alto profilo, ma di scarso o nullo interesse economico”. E la cultura? E la
possibilità di cambiare le cose, di fare emergere i talenti che nel consolidato meccanismo delle lobby cinematografiche e dei favoritismi, non hanno modo di essere notati? E il linguaggio che cambia? I diciottenni geniali che hanno migliaia di visualizzazioni del loro canale youtube perchè sono bravi, intelligenti, incredibilmente più maturi della loro età anagrafica? Davanti a queste domande in molti hanno risposto che sarebbe bello un mondo diverso, fatto di opportunità per tutti quelli che hanno qualcosa di speciale da dare o da raccontare, ma la vita reale è un’altra cosa. Bisogna fare i conti con la storia, con il nostro retaggio culturale e con la “crisi”. E’ proprio dalla “crisi” che si è partiti, grazie a persone come Cristina Priarone (Direttore Generale della Roma e Lazio Film Commission), Mario La Torre (Referente Mibac), Michele Baldi (Consigliere della Regione Lazio) e molti altri rappresentanti delle istituzioni che hanno deciso di
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sposare il progetto del Roma Web Fest. La riflessione comune è stata che un mercato cinematografico come quello italiano è insostenibile se continuiamo a creare prodotti filmici del valore di 4 o 5 milioni di Euro, quando tutti sanno che pochissimi arriveranno ad incassarne uno. Inoltre è necessario affrontare il problema dei tanti film che una volta prodotti non hanno una distribuzione e senza l’uscita in sala non hanno altro sbocco. Per non parlare del problema dato dai produttori che, terrorizzati da un possibile fallimento dell’operazione, non rischiano mai su storie diverse dalle solite commedie, su volti diversi dal solito Scamarcio. La soluzione o comunque una rottura del sistema è stata ravvisata nelle web serie: prodotto a basso costo il cui appeal viene verificato a costo zero sulla rete, con un pubblico potenzialmente infinito. Da qui il passo è breve: molti (anche la tv generalista) hanno pensato di speculare su giovani creativi che sono disposti a regalare il frutto di anni di lavoro pur di avere una possibilità. Con il Festival sono emersi tutti questi aspetti e molto di più. Attraverso un anno di preparazione del progetto è stato possibile catalogare le web serie in sette generi diversi e selezionarne, grazie al concorso, i prodotti migliori. Una giuria di qualità (composta da Carlo Principini autore, produttore e direttore artistico della Publispei; Luca Argentero: Attore e produttore; Leonardo Ferrara: Direzione Rai Fiction; Cristina Priarone: Presidente Roma Lazio Film Commission; Massimo Arcangeli: Segretario Generale Agis Anec; Rossella Izzo: Attrice, Doppiatrice, Direttrice del doppiaggio e Regista; Massimo Gaudioso: Sceneggiatore; Marco Poccioni: Produttore Rodeo Drive; Marco Bonini: Attore, sceneggiatore e produttore cinematografico; Ivo Mei: scrittore e giornalista) ha dato a STUCK, di Ivan Silvestrini, il premio Roma Web Fest (https://www.youtube.com/ 89
watch?v=i4RaUEsGu0g), a LE COSE BRUTTE, di Ludovico Bessegato, il premio miglior web serie italiana (https://www. youtube.com/watch?v=dH-D6qeiqSk), e a DEJAVU il premio di miglior web serie straniera (https://www.youtube.com/ watch?v=8RaLWnTkVXw). Sono state inoltre premiate le web serie: LOST IN GOOGLE, SOMA, FORSE SONO IO, RUN AWAY e REVOLUTION. Il festival, come spiega, il Direttore Generale, Maximiliano Gigliucci: “Ha avuto la funzione di prestigiosa vetrina, mettendo sotto i riflettori i prodotti di valore, rispetto ai tanti video presenti in rete che sono molto spesso amatoriali. Era necessario creare un punto di evidenza, per distinguere coloro i quali hanno intrapreso un percorso nel sistema produttivo dell’audiovisivo per dare spazio alle nuove leve. Abbiamo solo iniziato, ma le basi sono solide e l’attenzione italiana e internazionale è fortissima.” Infatti, alle tre giornate di festival, erano presenti i direttori artistici di Los Angeles, Marsiglia e Vancouver. L’apprezzamento è stato entusiastico, al punto che è stato avviato un progetto di collaborazione internazionale in cui l’Italia, attraverso il Roma Web Fest, sarà protagonista. Nei tre giorni di festival sono state organizzate sei tavole rotonde i cui temi erano: 1) Le dinamiche finanziarie delle Web serie. 2) Le Web Serie sono diventate grandi? 3) Youtube vs player indipendenti; 4) Brand-com: Quando il marchio incontra la web-serie;
5)Esiste un linguaggio delle web-serie?; 6) Diritti d’autore nella rete; Fiore all’occhiello della manifestazione sono state le anteprime con i nuovi lavori de LA BUONCOSTUME, dei LICAONI, dei NIRKIOP e di RICCARDO MILANESI con la sorprendente VERA BES (http://vimeo.com/75475475) Altro successo è da ravvisare nei pitch, attraverso i quali undici tra le più famose produzioni cinematografiche e televisive italiane si sono confrontate con undici filmmaker e i loro selezionatissimi progetti. Prima del Roma Web fest non era mai accaduto che mondi infinitamente lontani come il web e il cinema trovassero un linguaggio comune che permettesse il reciproco riconoscimento di infiniti punti di contatto. Sono ancora molti gli aspetti da raccontare di questo festival che ha ospitato la conferenza stampa del Premio Solinas per lanciare la sua nuova sezione web, e ha creato un evento interamente dedicato ai fashion film e alle fashion blogger che sono state protagoniste di un contest, ma come emerge dalle parole del Direttore Artistico, Janet De Nardis: “il frutto di quest’anno di lavoro è palesato dalla decisione della Regione Lazio, di inserire un emendamento sulle web serie nella legge sull’audiovisivo, prevedendone così il sostegno economico”. Dunque, si è aperto un mondo, è iniziata l’era delle web serie! Per chi vuole saperne di più, sono presenti tutte le informazioni del festival su www.romawebfest.it
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Il ristorante pizzeria “la sciccheria” nasce nel dicembre del 2010 nella splendida isola di Ortigia, a 100 passi da piazza duomo. Proponiamo piatti tipici della cucina locale e mediterranea, le nostre specialità sono a base di pesce e frutti di mare, un’ampia scelta con un ottimo rapporto qualità-prezzo. Qualità e professionalità al vostro servizio. Vi invitiamo a gustare i nostri piatti, in particolare le “penne sciccheria”, un primo piatto che si farà ricordare. Vi aspettiamo! RISTORANTE Via Landolina, 14 - Ortigia Tel. 0931.468041 Cell. 388.3497652 Email: lasciccheria@hotmail.it
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hemingway Torino
“Situato nel bellissimo centro storico di Ciriè, il Cafè Hemingway vi aspetta per le vostre colazioni, pranzi con cucina casalinga (menù a prezzo fisso) ed un ottimo cocktail bar per i vostri aperitivi & after dinner. Domenica esclusivo apericena con DJ SET. Siamo aperti TUTTI I GIORNI con orario continuato dalle 7:00 alle 2:00, chiusura settimanale MARTEDÌ. Locale convenzionato LYONESS. Vi aspettiamo! Davide, Gianpiero, Maria.”
BAR Via Vittorio Emanuele 102 10073 Ciriè (TO)
totò e macario Torino
Segnalati dalla guida del Gambero Rosso, come migliore pizzeria d’Italia, a Mathi, nelle Valli di Lanzo. Un nuovo concept di “pizzeria di qualità”, basato su ricerca di materie prime, secondo tradizione, su un servizio efficiente e cordiale e su un nuovo metodo di lavorazione della pizza, sempre nel rispetto del contenimento dei costi. Tutto ciò in uno scenario ancora più suggestivo, perché è un excotonificio ristrutturato, che solo a guardarlo si è propensi a pensare al pulito, al semplice e al naturale, proprio com’è il cotone. E poi ci sono i loro volti, quelli di Totò e Macario, appunto, due personaggi entrati nel mito della comicità italiana e partenopea, che rappresentano non a caso due terre italiane quella campana e quella piemontese, regioni così geograficamente lontane, ma complici nella genialità artistica ed enogastronomia: la Campania, regno di Totò e della pizza DOC e il Piemonte di Macario, culla dell’enogastronomia italiana dai tempi più remoti. Il vero fiore all’occhiello di TOTO’ & MACARIO, sono le “Pizze d’Autore”: rinomati chef italiani sono stati coinvolti nella preparazione di queste pizze speciali e così ognuno di loro ha offerto il suo contributo ed ha realizzato una pizza proprio firmata, una pizza con il copyright.
RISTORANTE Via Santa Lucia, 94 10075 Mathi (TO) Tel. 011.9267515 e-mail: mathi@totoemacario.it Orario: tutti i giorni dalle 19.00 alle 24.00 Lunedì chiuso
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IL RUBINO Torino
Il Ristorante il Rubino è a tutti gli effetti un “Prestige Business Restaurant”, luogo d’incontro ideale alle moderne esigenze della nostra clientela. Non è il tradizionale ristorante d’albergo, ma un punto di riferimento caratterizzato da un’atmosfera riservata ed elegante, proposte gastronomiche di alto livello e una ricca cantina da intenditori. Un ambiente spazioso e raffinato ideale per pranzi, coffe break, colazioni di lavoro, rinfreschi, galà e cerimonie. RISTORANTE presso Quality Hotel Atlantic Via Lanzo, 163 10071 Borgaro Tel. 011 4500055
AL BACIO Torino
Il locale “Al Bacio” è un vero e proprio centro del gusto. Non solo panetteria, ma anche pasticceria, in cui è possibile gustare il nostro famoso “baciosissimo”, un dolce al cioccolato creato e prodotto solamente da noi. Un ambiente semplice ma raffinato, caldo e accogliente ideale per colazioni, aperitivi, coffee break, tutte le domeniche accompagnate da un’ottima musica dal vivo e spettacoli.
PASTICCERIA Via Vallo, 24 10070 Varisella Tel. 0119249761
Barbara Dantonio Torino
Lo staff di Barbara Dantonio sarà lieto di accogliervi in un ambiente raffinato e molto glamour, dove potrete trovare personale altamente qualificato, per farvi suggerire le ultime tendenze della moda e per ritrovare armonia con i vostri capelli. Da sempre molto attenta a seguire il lancio di campagne moda nel settore hair style, Barbara Dantonio sarà in grado di suggerire il look più adatto per ogni esigenza, e trattamenti professionali necessari per il benessere dei vostri capelli.
parrucchiere Via Madama Cristina 141/C Tel. 011 0764048
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Barbara Dantonio P
er la bellezza dalla testa ai piedi da Barbara Dantonio non si sbaglia mai. Con più di 20 anni di esperienza alle spalle e una creatività innata in poco tempo Barbara è riuscita a creare l’ambiente giusto per la cura non solo dei capelli ma anche del corpo. Professionalità, Competenza, Affidabilità, e Innovazione sono solo alcuni degli aggettivi che si possono usare per descrivere quello che potete trovare da Barbara Dantonio. L’attenzione per il cliente è sempre stato per Barbara molto importante e lo dimostra ogni volta che entrate nel suo negozio dove è riuscita a creare un ambiente accogliente e dove il cliente si sente come se fosse comodamente seduto nel proprio salotto di casa. Con Barbara trovate sempre il modo di innovare il vostro look sia che sia per un occasione speciale sia perché avete semplicemente deciso di dare una svolta alla vita, Barbara sa sempre consigliare cosa è meglio per il cliente. La creatività di Barbara non ha limiti, sia per le acconciature che per il trucco, dalle più semplici da portare ogni giorno, alle più stravaganti per sfilate di moda e occasioni importanti. Da più di un anno e mezzo Barbara partecipa con vera passione a vari concorsi, spettacoli e sfilate coinvolgendo con grande entusiasmo le sue clienti che diventano “Dive per Un Giorno”. Il numero dei premi che è riuscita a vincere e portare a casa sono segno non solo della sua bravura ma anche della sua tenacia e impegno. Chi ha avuto modo di partecipare ad una sola sfilata di Barbara non vede l’ora di prepararsi alla prossima. Si perché ogni sfilata diventa un vero e proprio evento dove ci si incontra settimane e giorni prima , un coinvolgimento totale fino al momento della passerella,con lei collabora un grande coreografo il suo nome e Bruno o.d.l gia’ talent scout del programma italia’s got talent di M. Defilippi il quale esaltare ancora di piu’ le sue creazioni. Barbara ha sempre a cuore il benessere del cliente, tanto che ha voluto affiancare al suo salone di parrucchiera anche un centro estetico. Un centro estetico che offre ogni tipo di trattamento sia per il corpo che per il viso. Trattamenti mirati, studiati 100
insieme, o semplicemente da relax, quello che più vi sentite di fare o provare. Cosi dopo esservi lasciate coccolare magari con un massaggio corpo o trattamento viso potete passare direttamente dal lettino da massaggio alla poltrona per la piega , e voilà pronte, come nuove… Barbara ha sempre puntato sulla qualità dei prodotti “colore senza ammoniaca e parabeni, ricostruzioni all’argan etc” cercando il giusto equilibrio per rendere piacevole ogni dettaglio. Dalla testa ai piedi troverete quello che fa per voi.
BARBARA DANTONIO Via Madama cristina 141/c Tel. 011 0764048
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QUALITY HOTEL ATLANTIC **** Torino
Il Quality hotel, di concezione moderna e dal gusto elegante e raffinato, dispone di camere climatizzate e dotate di wi-fi gratuito in tipologia standard e superior. Quest’ultime sono fornite di comfort supplementari come Sky Full HD con TV 42”, doccia multifunzione, stirapantaloni, accappatoio, ciabattine ed accesso gratuito ad “Aqua Aura”, la nuova Spa con piscina coperta (gratuita per chi prenota la tipologia di camera superior). Ampio parcheggio e garage disponibili gratuitamente per tutti gli ospiti. HOTEL Via Lanzo, 163 10071 Borgaro Torinese Tel. 0114500055
Grand Hotel Terme Roseo Forlì/Cesena
Nel cuore del caratteristico centro storico di Bagno di Romagna, nell’antico palazzo signorile dei Conti Biozzi, il Grand Hotel Terme Roseo unisce alle comodità più moderne un gusto antico di grande eleganza. Merito dell’attento restauro dei locali, che ha conservato le armoniose linee architettoniche, ma merito anche della tradizionale, calda accoglienza tosco-romagnola, ben rispecchiata da una cucina ricca di gusto e genuinità. La struttura è dotata di un centro termale interno che propone un’ampia scelta di cure e trattamenti. Il Centro Benessere con annessa Beauty Farm offre trattamenti rilassanti di coppia, al cioccolato, ai fiori, orientali, bioenergetici e di osteopatia. Tra le proposte antistress proponiamo: “Lo Spirito degli alberi” che si basa su trattamenti strettamente legati alla natura, cui fa riferimento l’assioma: “Ogni specie di albero, al di là della sua forma apparente, rappresenta caratteristiche specifiche intrinseche alla Natura”. Partendo da questa considerazione due ricercatori, Hubert Bosch e Lucilla Satanassi, hanno scoperto che un intimo contatto con gli alberi e la loro compagnia facilita, come un potente catalizzatore, il manifestarsi di determinate qualità e attitudini. In sintesi ogni specie d’albero possiede qualità che possiamo integrare nella nostra vita. Durante il trattamento il corpo viene trattato con specifiche manualità studiate dalla ns. equipe, utilizzando la composizione Madre dell’albero a scelta tra i cinque proposti(quercia, tiglio, faggio, melo selvatico, ginepro) in base alla propria sensibilità. Il corpo viene messo a contatto con varie parti dell’albero scelto. Proposte Weekend 2 notti a partire da 208€!
HOTEL Centro Benessere e Beauty Farm Convenzione con il S.S.N. Piazza B. Ricasoli, 15 - Bagno di Romagna (FC) Tel. 0543 911016 www.termeroseo.it
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HOTEL EUROTERME Forlì/Cesena
Il Ròseo Hotel Euroterme si trova a Bagno di Romagna, luogo di magica armonia nel cuore dell’Appennino ToscoRomagnolo, tra Romagna, Toscana e Umbria. Cascate, foreste secolari, boschi del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, fanno da cornice a questo bellissimo Hotel 4 stelle raffinato e accogliente, dotato di ogni comfort. Ambienti per ogni esigenza, dai momenti conviviali ai meeting di lavoro, con una cucina che unisce tradizione e creatività. Fiore all’occhiello di questa struttura convenzionata anche con il Servizio Sanitario Nazionale “Livello Super” (con possibilità di usufruire quindi di un ciclo di cure termali con pagamento del semplice ticket), sono il Centro Benessere e l’Oriental Spa, con infiniti trattamenti disponibili, piscine termali immerse in un paesaggio armonioso e rilassante. Piscina interna e piscina esterna, con acqua termale che sgorga direttamente da una sorgente a 45°. Tra le svariate scelte di svago, si può praticare nuoto sportivo, equitazione e mountain bike, ritrovando per chi lo desidera, il piacere del contatto con la natura, attraverso piacevoli passeggiate salutari, optando tra svariate possibilità, come il simpatico “sentiero degli gnomi”, il “Percorso Religioso” (con raffigurazioni identiche a quelle del Santuario di Medjugorie), il “Sentiero delle foreste sacre” e tanti altri. Il Team Slide, ha visitato questa struttura e la consiglia a tutti i lettori, come struttura ideale per le vacanze, per il relax, per rigenerarsi e per svagarsi in maniera spensierata, grazie anche alla disponibilità e professionalità della Direzione e di tutto lo staff dell’Hotel. HOTEL Via Lungosavio, 2 - Bagno di Romagna (FC) Tel 0543 911414 info@euroterme.com - www.euroterme.com
Arredamenti Guglielmotto Torino La casa, da sempre, è l’incontrastato regno del nostro quotidiano: ogni suo componente deve sapersi adattare su misura di chi la abita, rispecchiandone fedelmente lo stile di vita e le esigenze. A guidare il cliente nelle scelte per la progettazione degli interni c’è Arredamenti Guglielmotto, specializzata da oltre 50 anni nel proporre le soluzioni migliori per l’arredamento: cucine, mobili zona giorno e zona notte, classici e moderni, tavoli, sedie, divani, poltrone, pareti attrezzate, librerie, letti, armadi, mobili su misura, complementi d’arredo, camerette, arredo bagno. Un’attività concretizzata in un esclusivo pacchetto di servizi personalizzati a 360°: dalla progettazione all’allestimento della mobilia, dalla consulenza all’assistenza. Da Guglielmotto la creatività è al servizio della casa, da sempre.
arredamento Piazza San Secondo, 5 Vallo T.se www.arredamentiguglielmotto.it
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low cost Sassari
Low cost è il negozio che ti fà risparmiare sul tuo abbigliamento, offrendoti capi di ottima qualità a prezzi “Low Cost”. Da noi sia l’uomo che la donna può trovare tutto ciò di cui ha bisogno, dalla t-shirt, al jeans, alla camicia, all’abito da cerimonia da uomo. Il settore abiti da uomo è il nostro pezzo forte. E inoltre il nostro reparto per le taglie forti....fino alla Tg. 10XL. Vedere per credere.
ABBIGLIAMENTO Low Cost di Cuccuru Livio z.i Predda Niedda str.28 Tel. 079.262567
cielo venezia 1270 Sassari
La Gioielleria Cielo Venezia 1270 di Gianfranco Unali è specializzata nelle perle della linea Nimei e Miluna. Qui potete trovare un’ampia scelta di marche quali Boccadamo, Morellato, Nomination, Giampini, Brosway, Guess, philip watch, Bulova, Police, Breil, Nautica, J.cavalli, Alviero martini, Festina, Cronotech, Casio, e orologi da tasca Wille Freres.
gioielleria Galleria Monserrat - Tel. 079.216883 - Fax 079.2116303
mentasti lineabar Sassari
La ditta Linea bar di Sassari si occupa da diversi anni di forniture e arredamenti per bar, ristoranti e locali pubblici in genere. Siamo attenti alle esigenze dei nostri clienti proponendo soluzioni personalizzate e su misura. I nostri prodotti sono tutti di ottima fattura e realizzati con materiali di qualità per garantire una perfetta durata nel tempo e affidabilità. Presso la nostra azienda opera personale altamente qualificato e specializzato con una solida preparazione su attrezzature e arredamenti dedicati a locali pubblici. arredamenti ristorazione Z.I Predda Niedda Nord str.28 Tel.079.26.76.010
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Rubrica di satira
Quant’è “Buffa” questa satira! di Fabio Buffa
Jo squillo in un ristorante di Parigi ha trovato un topo vivo nell’olio
L’Italia è sull’orlo del baratro
Confermata l’esistenza di acqua su Marte
Il roditore ha però subito precisato di non essere uno stalker
E come se non bastasse è finito il bifidus
Ma chissà quanto costerà chiamare l’idraulico
In Italia aumentano i furti con destrezza
Un aereo Alitalia è atterrato a Fiumicino senza riuscire a sganciare il carrello
Il calciatore Osvaldo sta avendo il quarto figlio... quattro da tre donne diverse
Proprio ieri il mio amichetto immaginario mi ha rubato 30 euro
Nessuno dei passeggeri aveva la moneta da 1 euro
Ecco perchè si faceva sempre squalificare
CONTINUA SUL PROSSIMO NUMERO... 107
Team Slide
Devis Paganelli
Presidente Are Communication
Stefano Pia
Arianna David
Tommaso Torri
Giancarlo Presutto
Direttore Editoriale
Direttore Responsabile
Direttore News
Direttore Nazionale Slide
Roberto Corbelli
Giancarlo Cecconello
Luigi Petrone
Gabriella Guarnotta
Art Director
Direttore Nazionale Nord
Direttore Nazionale Centro
Direttore Nazionale Sud
Stefano Pia
Francesco Casanova
Giancarlo Presutto
Davide Vignes
Mariateresa D’Arco
Francesco Saverio Cetrangolo
Federica Pregnolato
Luca Mion
Tommaso Torri
Flavia Vento
Franco Brandinelli
Antonio Zequila
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Salerno
Talent Scout
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Torino
Direttore News
Grafica e impaginazione grafica2@slideitalia.it
Fotografo
Fotografo Moda
Fotografo Ufficiale
Fotografo Ufficiale Slide
Rubrica “4Zampe cerca famiglia”
Miss Reginetta d’Italia - Piemonte
Cristina Berlini
Luce Caponegro Selen
Pina Li Petri
Prem Antonino
Giorgia Cipria
Fabio Buffa
VIP Free Lance
Rubrica Psicoterapeuta
Collaboratrice Free Lance
Rubrica La “Luce” del Benessere
Rubrica La “Luce” del Benessere
Rubrica Satira
Team Slide Mario Furlan
Giampiero Santoro
Enrico Lionello
Vanessa Cestari
Cristiana Elli
Simone De Dona Crisci
Edgard Davids
Lorenzo Celletti
Lorenzo Tiezzi
Antonio Polidoro
Alina Drozdovschi
Giovanni Puddinu
Giancarlo Cecconello
Giuseppe Messina
Luigi Petrone
Denis Fabbri
Katia Barzotti
Piero Gallo
Michele Giagoni
Gianluca Nasi
Motivatore - Formatore
Rubrica Enjoy Television
Rubrica Enjoy Television
Rubrica Enjoy Television
Rubrica Enjoy Television
Rubrica Fashion Blogger
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Alessandria
Direttore Locale Concessionario Esclusivo San Marino
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Ravenna
Direttore Locale Olbia
Anna Maria Gervasi
Direttore Locale Basso Alessandrino
Carmelinda Giarrizzo Direttore Locale Canicatti
Rea Giuseppe
Direttore Locale Caserta
Paolo Carfagna
Direttore Locale Salerno
Francesco Logatto Direttore Locale Torino
Roberto Gesualdi
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Foggia
Gabriella Guarnotta
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Siracusa
Francesco Tarabochia
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Lâ&#x20AC;&#x2122;Aquila
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Frosinone
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Benevento
Direttore Locale Benevento
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Roma
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Chieti
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Sassari
Direttore Locale Concessionario Esclusivo Palermo
Talent Scout E.Romagna
Talent Scout
Talent Scout
4Zampe cerca famiglia!
Adotta un cagnolino, Renderà più felice la tua e la sua vita
4Zampe cerca famiglia! Alex è un cagnolino di taglia medio piccola, come al solito, è stato adottato da cucciolo e adesso tutte le scuse sono buone per non volerlo più tenere. Alex ha un anno e mezzo, vaccinato pesa 810 kili, i suoi padroni hanno fatto intendere che per lui non c’è più posto a casa, bisogna trovargli una nuova famiglia, altrimenti non si puo dire la fine che farà Rosa 3470577551 (dopo le 18,00) rosadinapoli2012@gmail.com grazie Che colpo al cuore deve essere stato per Sandra e i suoi due giovani amici volontari vedere lo spettacolo di dolore e di degrado assoluto di due giovani vite, tenere e affettuose, conciate in modo mostruoso dalla rogna e gettate in una discarica? Quanta bruttezza, quanta cattiveria, quanto menefreghismo c’è in questo gesto? E quanta bellezza, quanta fatica, quante lacrime, quanti soldi ci sono voluti per far rifiorire queste due splendide creature? Tel. Sandra 333 6826838 sandrafede@ hotmail.it www.voceanimale.it La vita di questo adorabile cagnolino molto anziano è stata davvero segnata per tutta la vita dalla sofferenza. I suoi occhi spenti al suo arrivo ci hanno commossi tutti. Chopin ha vissuto per l’intera vita di un canile sconosciuto a molti che da ben 6 anni era sequestrato, è SOPRAVVISSUTO chiuso in gabbia senza uscire nè annusare l’odore dell’erba, quando è arrivato in canile a Pomezia era terribilmente depresso e non si è mai ripreso del tutto. Ass. La Voce del Cane (onlus) - Volontari Canile Pomezia (RM) tel. 347-4956667
Rubrica “4Zampe cerca famiglia!” a cura di Flavia Vento
Liù è una tenerissima cucciola di circa due mesi. Liù è stata trovata sola al bordo di una strada, che cercava di sopravvivere tra le macchine che le passavano vicino nella piena indifferenza. E’ una cucciola dolcissima e affettuosa, che ha bisogno del calore di una famiglia. Non conoscendo i genitori è impossibile stabilire una taglia precisa, futura taglia INDICATIVA: medio/piccola. Liù verrà data in adozione sverminata, vaccinata e microchippata, preferibilmente in famiglia in cui sia già presente un altro cane. No bambini piccoli. http://www.datemiunazampa.com Lui è Luigi, 2 anni setter puro taglia mini appena 12 kg castrato, l’abbiamo trovato svilito nel corpo e nell’anima che vagava pelle e ossa in un bosco, abbandonato da qualche “simpatico” cacciatore. Luigi adesso è 13 kg di gioia, dolcezza, delicatezza insomma… felicità allo stato puro. Elisa 335.5960887Elisaaiutiamofido@gmail.Com Mi chiamo Yago, ero un randagino come tanti altri cagnolini in Serbia e come tanti sono stato investito e lasciato sul ciglio della strada. Ho pianto, ero immobile e avevo tanti dolori. Mi avevano spezzato la schiena ed una ragazza mi ha portato dal veterinario, ma poi non è mai più venuta a prendermi. Mi hanno operato e io ho iniziato a camminare di nuovo. La mia camminata è un po’ particolare e qualche rara volta mi succede di cadere, ma mi alzo da solo. humanimal.onlus@gmail.com
eventi? Flavia Vento ai tuoi llimanagement.it www.devispagane 111
Oroscopo Novembre 2013
ARIETE
dal 21 Marzo al 20 Aprile
Se in questo mese potete osare, osate! Se avrete occasioni da prendere al volo, viaggi in regalo, opportunità di lavoro all’estero, non fatevelo ripetere più di una volta. Dite subito di sì e poi riflettete. In fondo l’avventura è sempre qualcosa di positivo!
TORO
dal 21 Aprile al 20 Maggio
Molti pianeti in questo mese passeranno dall’essere negativi all’essere positivi, quindi anche il vostro umore dovrebbe notevolmente migliorare, poiché non siete più da compatire ma anzi da ammirare. Comunque non avete mai perso il sorriso e già questo è molto importante!
GEMELLI
dal 21 Maggio al 21 Giugno
In questo mese non vi potrete permettere troppi fronzoli e soprattutto non vi potrete permettere di pensare troppo al futuro. Dovrete attenervi al presente ed alla realtà dei fatti. Nessuna idea troppo rivoluzionaria potrebbe giungere ad un traguardo!
CANCRO
dal 22 Giugno al 22 Luglio
Il mese di Novembre vi chiederà uno sforzo ulteriore rispetto a quello che avete già fatto in passato, poiché ora è tempo di prendere un pochino più sul serio alcune problematiche che si sono intrufolate nella vostra vita.
LEONE
dal 23 Luglio al 22 Agosto
BILANCIA
dal 23 Settembre al 22 Ottobre
Dovete essere molto fiduciosi in questo mese, anche se per voi la parola fiducia ha un valore molto più alto rispetto al senso comune. Ebbene, dovrete sforzarvi di essere sempre positivi altrimenti vivrete male tutti i cambiamenti!
SCORPIONE
dal 23 Ottobre al 21 Novembre
In questo mese tanti accadimenti positivi potrebbero anche finire per confondervi,poiché l’ultimo anno non è stato troppo clemente con voi. Comunque, nonostante gli ultimi giorni di Novembre, dovreste recuperare alla grande!
SAGITTARIO
dal 22 Novembre al 20 Dicembre
Questo è un mese nel quale se vorrete divertirvi dovrete soltanto chiedere e ne avrete a profusione di divertimento. In passato vi siete fatti troppi problemi ma questo non significa che dovrete continuare così per sempre!
CAPRICORNO
dal 21 Dicembre al 19 Gennaio
Potreste avere un attimo di confusione in questo mese, nel quale alcune situazioni e dinamiche non vi saranno immediatamente chiare, quindi non riuscirete ad usare la vostra razionalità così come vorreste. Non prendetevela, è normale avere di questi periodi.
ACQUARIO
dal 20 Gennaio al 19 Febbraio
Forse questo mese non vi darà le soddisfazioni che cercate o le rivincite che vorreste avere dalla vita, ma niente paura. Avete tanto tempo per pretendere dal futuro che vi venga concessa un’altra possibilità per dimostrare qualcosa.
VERGINE
dal 23 agosto al 22 Settembre
Meno scocciatori intorno a voi, meno problemi sul lavoro, meno pressioni. Questo vi aiuterà a rilassarvi e a prendere delle decisioni abbastanza oculate, senza per questo avere bisogno di troppi consigli da parte delle persone che vi sono intorno.
PESCI
dal 20 Febbraio al 20 Marzo
In questo mese non dovrete azzardare nè in un senso nè nell’altro, in quanto potreste avere delle sorprese che neppure voi vi immaginate. In particolare dovreste evitare di divulgare troppo le vostre idee e sensazioni e così eviterete dei malintesi ed allontanerete i malintenzionati!
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Importantissima in questo mese la pazienza, quindi dovrete esercitarvi molto e ne avrete di materiale sul quale fare esperienza! Non vi potrete lamentare in altri ambiti, ma in quello lavorativo ci potrebbero essere dei piccoli disagi dovuti alla vostra remissività.