Alessia Di Padova, 761364
Corso di laurea in Design della Comunicazione A. A. 2012/2013 Laboratorio di Sintesi a cura di: F. E. Guida, F. Bleu, C. Bersanelli
Milano, 23 settembre 2013
INDICE 8 10 11 12 13
1. Introduzione: come nasce grid? . Il brief . La ricerca . Il brainstorming . La scelta definitiva
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2. Il marchio . Gli elementi . Proporzioni e colori
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3. Paula Troxler . Biografia . Analogue Technics . Everyday a drawing . L’intervista . Gli altri componenti della dinastia Troxler . Annik Troxler . Niklaus Troxler
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5. Il sedicesimo . Ispirazione: i bestiarii . Liber monstrorum de cccdiversis generibus . Gli aviarii . Ulisse Aldrovandi . Concept
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6. Il sito web . Concept . Struttura . Homepage . About us . Exhibitions . Women in graphics . Paula Troxler . User area
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7. Bibliografia e sitografia
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4. La mostra . Il concept . Manifesto, invito e stendardo
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INTRODUZIONE
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COME NASCE GRID?
Il brief L’ipotesi di lavoro è il progetto della identità visiva di una mostra itinerante sulla grafica che prevede momenti espositivi su singoli autori, le Stanze della Grafica, che saranno i tasselli di un ipotetico Museo della Grafica pensato virtuale prima ancora che reale. Il Museo promuove attività culturali nel web e localizzate in location reali ogni volta differenti. Per questo, il museo dovrà essere dinamico e flessibile (può avere sedi temporanee in luoghi ogni volta differenti), contemporaneo (le esposizioni sono su autori contemporanei), aperto a sperimentazione e innovazione ed internazionale. 10
La ricerca E’ stata avviata una ricerca sui nomi dei musei di grafica già esistenti, attraverso la quale si sono delineate alcune macro aree, non rigidamente limitate. Una prima macro area può essere costituita dai musei che assumono il nome o le caratteristiche del luogo fisico o geografico nel quale sono situati. In questi casi la collocazione assume più rilevanza del loro contenuto. Una seconda macroarea racchiude i nomi che esprimono semplicemente ed esclusivamente l’ambito del museo. Esistono tuttavia nomi che esprimono efficacemente sia il contenuto che il contenitore. Troviamo poi la macro area delle sigle, che possono essere acronimi o parole nuove create ad hoc. Infine esistono nomi che identificano la modalità di esposizione, come le triennali o le biennali, oppure quelli che prendono il nome propio del loro fondatore o quelli che assumono un vero proprio argomento o una specifica personalità come nome.
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Il brainstorming A questo punto è stato intrapresa la fase progettuale attraverso la modalità del brainstorming a gruppi. Il punto di partenza è stata l’esplicitazione delle caratteristiche che identificano il museo, attraverso la definizione di sette parole chiave: visivo, sperimentale, non-luogo, collettivo, creare cultura, contemporaneo e internazionale. Per ognuna di queste, si sono individuati, a livello collettivo nel gruppo, tutti i possibili collegamenti, dai più visionari ai più tecnici. E’ stato interessante e per certi versi illuminante, notare che i concetti fossero trasversali a più di una parola chiave, nella gran parte dei casi a tutte o quasi. Dopo questa fase, si è passati al processo inverso, cioè, partendo da tutte le parole individuate, si è cercato di riassumerle in una rosa di possibili nomi per il museo.
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La scelta definitiva Ogni gruppo ha presentato diverse possibilitĂ e alla fine della giornata sono state scelte queste proposte: UPGRADE Up graphic design, GRID Graphic design museum, .COMM Communication Museum (si legge dot com), MOVE Museum of visual experiences, COMMA, OUTLINE MUSEUM, WISUAL, MUSEO ITINERANTE DELLA GRAFICA, THE NEW GRAPHIC DESIGN MUSEUM, G. Nel mio caso ho scelto il nome GRID, in quanto esso richiama sia uno degli elementi base della grafica, la griglia, sia il concetto di rete, nel senso di network. In questo modo vengono inglobate le parole chiave visivo, non-luogo, colletti13 vo ed internazionale.
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IL MARCHIO
GLI ELEMENTI Dopo aver scelto il nome, è seguita una fase in cui si è cercato di rappresentare graficamente il nome del museo, attraverso l’espressione visiva del concept in un marchio, o semplicemente in un logo (solo lettering). Nel caso di GRID, è stato fondamentale fare un esplicito riferimento al significante del nome. Per questo motivo sono state fatte diverse prove di integrazione del logotipo con elementi grafici lineari verticali e orizzontali che ricordassero una griglia. Questo tentativo è stato sviluppato principalmente attraverso due percorsi: l’apposizione di linee sul logotipo e l’ utilizzo del corpo stesso del logotipo come griglia, sia attraverso linee orizzontali/verticali, sia con rettangoli che richiamano i volumi dei layout. A seguito delle varie prove, è sembrata più efficace la prima strada.
Nella versione definitiva il marchio è composto da tre elementi: la scritta “grid”, la griglia di costruzione e il pay-off “Graphic Design Museum”. Per quanto riguarda il carattere tipografico, per la parte “grid” viene utilizzato il carattere Futura Medium, per il pay-off viene utilizzato lo stesso carattere ma nella versione Regular.
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lettering
griglia
pay-off
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PROPORZIONI E COLORI Distanze e proporzioni Rispetto ad una griglia di unitĂ A, al fine di garantire leggibilitĂ e consistenza, occorre rispettare determinate distanze e proporzioni tra le diverse componenti del marchio.
Dimensioni minime
25 mm
Al fine di garantire una buona leggibilitĂ occorre attenersi alle indicazioni sulle dimensioni minime del marchio.
I colori
Pantone Process Black C C = 0, M = 0, Y = 0, K = 100Sia il logotipo, che la griglia che il pay-off sono di colore nero.
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Nelle due pagine precedenti: versione in positivo e in negativo del marchio. In questa pagina: applicazioni del marchio.
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PAULA TROXLER
BIOGRAFIA
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OVERVIEW WORK Illustrations for various newspapers and magazines in Switzerland and abroad (die Zeit, brandeins, Werkspuren, Kulturmagazin, Sonntagszeitung) Poster assignments for the theatre and cultural events (Jugentheater Willisau, PHZ Luzern, Integral, bonjour madame) CD Covers, Political flyers (SP Lucerne , Juso Zurich), Book publications (Walde+Graf , Caritas Schweiz and exhibitions (Grafik 12 Jungkunst 2012 / Kunstmai 08 / Schau!fenster Dez 09) Cooperation with other graphics studios and advertising. NOMINATION/PRIZES/POSTERS Nominated posters at different international competitions — u.a. Poster Biennale China, Poster Biennale Mexiko, Poster Biennale Warsaw, Golden Bee Moskow, Poster Biennale Lathi (FI), Taiwan Poster Competition, International Biennale of Theatre Rzeszow. First prize at the Theaterbiennale in Rzeszow 2007 / Special prize at Poster Biennale in Korea 05 / Jagda Excellent Award at the International Poster Biennale Taiwan 07 / 100 best posters 2004-2005/20072011/ TDC Tokio 2007/2009/ TDC New York 2007 / Golden Bee Award Int. Biennale of Graphic Design in Moskow 2010. NOMINATION/PRIZES/BOOKS Awarded Book Melancholie, meine Beschützerin/output Award 2005/ Nominated Book at Design Network Switzerland Award 2006 Hemvé-Reisen durch Worte und Landschaften.
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ANALOGUE TECHNICS “You are much faster with analogue technics and the purpose (which is a important part of my work) can be part. I'm not against to work with the computer, but I fell much more freedom on the paper and if my sorrounding can influence the idea with the computer I sometimes fell like in a tunnel, I also like to do just one version (the original one), with the computer you make a lot of different versions and then I just get lost.� Paula Troxler 30
Nel corso degli ultimi tre decenni il computer è diventato uno strumento di design dominante nel campo della comunicazione visiva. Come risultato di questo sviluppo, una generazione di giovani designer hanno deciso di cercare modi alternativi di produrre immagini al fine di esprimere le proprie idee. Tra questi designer Paula Troxler è un buon esempio. Il disegno è sempre stata la sua passione, per questo si è concentrata su questo terreno durante la sua formazione. In generale, le immagini disegnate
a mano hanno un ruolo importante nel lavoro di Paula Troxler, che non parte mai a disegnare in digitale. Gli schizzi disegnati a mano le danno la possibilità di provare diverse idee il più rapidamente possibile. Questo interesse per il design “fatto a mano” le permette di essere coinvolta nelle diverse fasi sia del processo che della produzione del suo lavoro. Accanto alla progettazione di manifesti e libri, una parte importante del lavoro di Paula sta nella sua col-
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laborazione come illustratrice con altri progettisti grafici. Queste illustrazioni sono principalmente per le riviste. Una differenza significativa tra il creare immagini per riviste o manifesti è che l'immagine di un manifesto ha bisogno di trasmettere il messaggio in modo molto più rapido. D'altra parte, in una rivista il lettore si confronta con immagini e testo contemporaneamente. Pertanto l'illustratore è in grado di esprimere i suoi sentimenti in un modo molto più libero e poetico.
EVERY DAY A DRAWING Una delle opere di maggior successo di Paula Troxler si chiama, "Every day a drawing" ("Ogni giorno un disegno"). Per Paula questo calendario autoprodotto è come un parco giochi, che le permette di creare un disegno per ogni giorno che potrà essere utilizzato in altri progetti in seguito, come è possibile intuire dal confronto con le sue opere. Gli schizzi sono fatti con tecniche diverse e variano da forme geometriche semplici a immagini più complesse e significative ed inoltre mostrano la capacità di Paula di concettualizzare e comunicare nuove idee. Alcuni di questi disegni potrebbero apparire come manifesti in miniatura. Paula Troxler conosce le caratteristiche di ogni mezzo di comunicazione e cambia il suo stile di disegno per renderlo adatto a questi. Quando si tratta di combinare i due mondi di illustrazione e grafica, senza dubbio il suo lavoro è un ottimo esempio tra i giovani designer di oggi.
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Nella pagina precedente dall’alto, da destra a sinistra: disegni tratti da Every Day A Drawing, 3 dicembre 2011; 3 novembre 2011; dicembre 2011; 10 ottobre 2011. In questa pagina all’alto, da destra a sinistra: disegni tratti da Every Day A Drawing, 1 dicembre 2011; 13 dicembre 2011; 14 ottobre 2011; 12 dicembre 2011; 2 dicembre 2011.
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L’INTERVISTA
Q: First of all we'd like to know how come you decided to focus your work mainly on illustrations. A: I studied Illustration than I was interest to produce my picture by myself, that I can express every Idea and not to be slave of searching photos. It was a decision to keep freedom — That I do mainly Illustration depends also of the work the clients are interested in and there is a good market for my drawings.
Q: Your drawings depict sometimes realistic and detailed subjects, but on the other side, some illustrations concern fantasty and abstracy. What are you inspired by when you create your artworks? What pushes you to draw abstract rather than concrete things? A: My work is influence by a lot of things: Things I found on the street, in newspaper and in my sourrounding, in Artworks specially in Dadaisme, Konstrukivisme, Bauhaus and Expressionisme, than in historiacal and also religious pictures (how to tell a story) and books (letters, handwritings), encyclopaedia, natural history books, printing technics (like woodcut, cut-outs, silkscreen) and poems/lyrics of songs and the music itself. If the solution is abstract or concrete depends of the idea I want to express.
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Q: Someone wrote that you belong to a generation of young graphics that work by using traditional tools and techniques. Why did you choose these means instead of working with digital devices as many of your colleagues do? A: You are much faster with analogue technics and the purpose (which is a important part of my work) can be part. I'm not against to work with the computer, but I fell much more freedom on the paper and if my sorrounding can influence the idea with the computer I sometimes fell like in a tunnel, I also like to do just one version (the original one), with the computer you make a lot of different versions and then I just get lost.
D: Come mai ha deciso di centrare il proprio lavoro sulle illustrazioni? R: Ho studiato illustrazione, quindi ero interessata a produrre i disegni da sola, in modo da poter esprimere le mie idee senza essere limitata dalla ricerca delle immagini. È stata una decisione per mantenere la libertà, le illustrazioni dipendono anche dal lavoro a cui sono interessati i clienti, c’è una buona richiesta delle mie illustrazioni.
D: I suoi disegni a volte ritraggono soggetti realistici e dettagliati, altre volte invece le illustrazioni sono astratte e fantastiche. Da cosa trae ispirazione quando realizza i suoi lavori? Che cosa la spinge a disegnare figure astratte piuttosto che concrete?
D: Qualcuno ha scritto che lei appartiene a una generazione di giovani grafici che usano tecniche e strumenti tradizionali. Perché ha scelto questi mezzi piuttosto che lavorare con strumenti digitali come fanno molti dei suoi colleghi?
R: Il mio lavoro è influenzato da molte cose: a partire dalle cose che vedo e trovo per strada, nei giornali e nell’ambiente che mi circonda, nell’arte, soprattutto nel Dadaismo, Costruttivismo, Bauhaus ed Espressionismo. Altre fonti di ispirazione sono le immagini storiche e religiose, i libri, le lettere e il lettering manuale, le enciclopedie, la storia naturale, le tecniche di stampa e la poesia o la musica stessa. I miei disegni sono concreti o astratti a seconda dell’idea che voglio esprimere di volta in volta.
R: Le tecniche analogiche sono molto più veloci. Non sono contraria al lavoro a computer, ma mi sento molto più libera con la carta, e se sono influenzata da ciò che mi circonda, il computer genera una sorta di ‘effetto tunnel’: se si lavora in digitale si tende a fare molte versioni diverse e ci si perde, mentre io di solito lavoro solo su una versione, che è la definitiva.
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Q: What kinds of technique do you prefer, and why? Did someone inspire or guide you in this peculiar genre? A: There is not a special technics, I change from time to time, I like the diversion than every technics influence another. My points of inspiration are MĂźller-Brockmann, Symour Chwast, Tomato Toaszewski, Alexander Rodtschenko, Shigeo Fukuda, Martin Woodtli, Hans Hillmann, Paula Sher for exemples and a lot of more, I got often to exhibitions and look into books: I like to see what the others do.
Q: We noticed that in many works you use letters and works as graphic or decorative elements, sometimes they become even the main and only subject of the artwork. Which are the artists that inspired you the most for the realization of you hand-made thypograpy and this kind of compositions? A: It is quiet different, from Sara Fanelli to Cy Twombly and from cigarette papers to old LP Covers.
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Q: Why do you use hand-made lettering rather than the digital or traditional ones to create a composition? Do you handle and process letters as drawings themselves or are they meant to be just 'decorated glyphs'? A: If a do hand made lettering the original exist excactely like the final composition, that mean that I do not remade the arrangement on the computer. Doing hand lettering is like a flow, I do not think much, I just try to express what the word tells me. The word is like a protagonist who wants to have the right clothes and this I try to give him.
D: Quali tecniche preferisce, e perché? Quali sono le influenze o le ispirazioni per questo genere? R: Non c’è una tecnica speciale, cambio metodo ogni volta, mi piace il modo in cui ogni tecnica influenza l’altra. I miei punti di riferimento e di ispirazione sono per esempio Müller-Brockmann, Seymour Chwast, Tomato Toaszewski, Alexander Rodtschenko, Shigeo Fukuda, Martin Woodtli, Hans Hillmann, Paula Scher e molti altri, molto spesso vado ad esposizioni e leggo i libri, mi piace vedere cosa fanno gli altri.
D: Osservando i suoi lavori, abbiamo notato che spesso lei utilizza le lettere e le parole come elemento grafico o decorativo, alcune volte diventano persino il tema centrale. Quali artisti l’hanno ispirata nella realizzazione del lettering manuale e di questo tipo di composizione? R: Le ispirazione sono di diverso genere e provenienza, da Sara Fanelli a Cy Twombly, dai pacchetti di sigarette alle cover di vecchi LP.
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D: Come mai usa la scrittura manuale invece di quella digitale o tradizionale per creare le sue composizioni? Tratta le lettere come disegni oppure semplicemente come glifi particolari e decorati? R: Facendo il lettering manuale, l’originale poi non verrà modificato, e quindi non dovrà essere riadattato a computer. Scrivere a mano è come un flusso, non ci penso molto, cerco solo di esprimere ciò che le parole mi dicono. La parola è la protagonista e vuole avere gli abiti giusti, io cerco di darglieli.
Q: While analyzing your illustrations, we noticed that birds are recurring subjects, there is a great variety of species and types (eagles, parrots...) using different techniques. Is this an aware choise? Why do you use birds in your illustrations? A: I just really love to make drawings of birds and there are so many differents types. I like to watch at them and observe them by doing drawings.
Q: How did your father and elder sister Annik influence your knowledge background, your style and your works? A: We discuss a lot about posters and their communication in the family and I grew up in middle of a Poster and graphical World. And at home there are plenty of books and both of them sometimes asked do you know this or that? — But first we just have an normal family life without graphisme.
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Q: Furthermore, we noticed that the costumers of your works are discernible and may be gathered in specific categories (music - jazz in particular, theatre, culture...). Which are your parameters while choosing what kind of works you will accept or not? A: I start to work with cultural things for friends and local events and this realationship continue, but they are added with a lot of knew directions like editorial or work as a freelancer for others studio or do books.
D: Analizzando la maggior parte delle sue opere abbiamo notato la ricorrenza del tema dei volatili, rappresentato da diverse specie (aquile, pappagalli, …) declinato con diverse tecniche. Si tratta di una scelta consapevole? R: Mi piace molto disegnare gli uccelli, e ce ne sono diverse tipologie. Mi piace osservarli mentre realizzo le mie illustrazioni.
D: In che modo suo padre Niklaus e sua sorella Annik hanno influenzato il suo background e suoi lavori? R: In famiglia parliamo molto dei poster e della comunicazione, sono cresciuta in un ambiente pervaso dalla grafica e dai poster. A casa abbiamo moltissimi libri e a volte uno dei due mi chiede: ‘Lo conosci questo?’ o ‘Lo conosci quello?’ ma prima di tutto abbiamo una vita familiare normale senza grafica.
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D: Abbiamo notato che i committenti dei suoi lavori sono raggruppabili in determinate categorie (musica, in particolare jazz, teatro, cultura…), ci sono dei criteri con cui sceglie quali lavori accettare? R: Io inizio a lavorare a progetti culturali con amici o per eventi locali, e queste relazioni vanno avanti, ma si evolvono e si sommano ad altri progetti come l’editoria, o i lavori da freelancer per altri studi, colleghi.
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In questa doppiapagina: illustrazioni per la pubblicità del vino di Abaye de Fenouillet (F) di T. Schuler. I disegni sono stati fatti nella vineria vicino Montpellier nel 2010. I colori per i titoli, l’etichette e la pubblicità , nel 2012. In collaborazione con lo studio grafico D. Clavadetscher.
GLI ALTRI COMPONENTI DELLA DINASTIA TROXLER: ANNIK E NIKLAUS
“I grew up in middle of a Poster and graphical World.” Paula Troxler 42
ANNIK TROXLER LA SORELLA MAGGIORE 1979, nasce a Wolhusen (Svizzera) 1993-2000, College a Willisau 1996-1997, scambio in Messico 2000-2001, anno preparatorio alla Hochschule für Gestaltung und Kunst di Lucerna
A destra: Annik Troxler mentre disegna schizzi per le sue opere. In basso: poster per Empire Of Illusions Performance diTabea Martin & Matthias Mooij 2013.
2001-2004, ECAL (école cantonale d’art de Lausanne) 2003, semestre di scambio alla HGK di Basilea 2005, collaboratrice nello studio del padre e stage allo studio «Fons Hickmann, m23» a Berlin 2005-2006, collaboratrice allo studio grafico di Stephan Bundi «Atelier Bundi», a Berna 2006, stage allo studio «Mevis & Van Deursen», ad Amsterdam dal 2006, graphic designer a Basilea 2009, Workshop al Poster Festival Ljubljana, Slovenia 2010, Workshop al Voco-designfest di Würzburg, Germania dal 2011 insegna alla HGK FHNW di Basilea
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NIKLAUS TROXLER IL PADRE 1947, nasce a Willisau (Svizzera) 1963-67 apprendistato come tipografo 1967-71 studia Graphic Design alla scuola d’arte di Lucerna 1971-72 Art Director a Parigi della Hollenstein Création dal 1973 ha uno studio di Graphic Design a Willisau dal 1966 è organizzatore del Willisau Jazz Concerts dal 1975 è organizzatore del Willisau Jazz Festival dal 1989 è membro dell’ AGI, Alliance Graphique Internationale dal 1998 è Professore alla State Academy of Art and Design di Stoccarda (Germania).
A sinistra: poster per il Jazz Festival di Willisau, 1991. A destra: poster per il Jazz Festival di Willisau, 2005.
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LA MOSTRA
IL CONCEPT
Dopo aver approfondito il mondo dell’artista, si è passati a creare l’immagine coordinata per un’ipotetica mostra dedicata alle opere di Paula Troxler. Il concept che si cela dietro l’immagine coordinata della mostra, prende spunto dalle considerazioni che hanno seguito l’analisi delle opere dell’artista. Nei lavori di Paula Troxler molto presente è l’immaginario animale, piuttosto variegato, ma nel quale è stato possibile rintracciare dei soggetti ricorrenti, i volatili. Nelle opere troviamo infatti acquile, gufi, insetti, rapaci, rondini, papere, struzzi, corvi, pappagalli, fagiani, uccellini da gabbietta, tacchini a tanti altri, alcuni dei quali frutto della fantasia della Troxler.
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In entrambe le pagine: disegni di diversi tipi di volatili tratti dalle illustrazioni per il vino di Abaye de Fenouillet (F) di T. Schuler. Vedi anche pagine 40-41.
Si è quindi cercato di attribuire un possibile significato a questa ricorrenza più o meno consapevole. Il collegamento tra l’illustrazione e il volo è stato individuato nel tema della libertà della fantasia e dell’arte. E’ possibile che l’autrice trovi nell’illustrazione una modalità di esternazione dei propri pensieri personali e artistici, in una sorta di rito catartico. Il titolo “Design through illustration”, vuole esprimere uno dei concetti fondamentali del lavoro di Paula Troxler, la quale preferisce sempre disegnare a mano i suoi lavori e solo successivamente trasformarli in digitale; da qui quindi il design attraverso l’illustrazione.
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“I just really love to make drawings of birds and there are so many differents types. I like to watch at them and observe them by doing drawings�. 53 Paula Troxler
MANIFESTO, INVITO E STENDARDO
Il manifesto
L’invito
Lo stendardo
Per quanto riguarda il manifesto, si è scelto di inserire alcuni elementi illustrati che provino a rappresentare la libertà che scaturisce dal disegno. L’elaborato raffigura un uccellino rinchiuso in una gabbietta, figura bianca su sfondo nero; dal becco dell’animale esce un filo proiettato all’esterno del manifesto fisico, a rappresentare una via di fuga, sul quale troviamo il titolo della mostra, “Design through illustration”.
E’ stato progettato un invito da mandare via posta, sia tradizionale che elettronica, per comunicare le informazioni relative alla mostra: la data d’inaugurazione, le date di apertura, gli orari e il luogo dell’esposizione. L’invito riprende il concept generale e ripropone la stessa immagine del manifesto, spezzata verticalmente tra fronte e retro, il quale viene proposto a figura nera su sfondo bianco.
Per quanto riguarda la comunicazione esterna al luogo fisico della mostra, è stato progettato uno stendardo verticale di grandi dimensioni. Anche in questo caso viene riproposta la stessa immagine, rielaborata e riadattata ad un formato verticale, proporzionalmente di larghezza molto inferiore rispetto al manifesto e all’invito. In questo caso viene adottata la figura nera su sfondo bianco.
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N
ILLUSTRATIO N
ULA TRO XLE R
N O I T I B I H X E EW
TH RO UGH
PA
N G I DES
FROM 10 JAN TO 13 MAR
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www.grid-graphicdesignmuseum.it
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IL SEDICESIMO
ISPIRAZIONE: I BESTIARII
Il leone, immagine tratta da Bestiario Medieval, edizione a cura di Ignacio MalaxecheverrĂa, ediciones siruela, Madrid.
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Un bestiario, o bestiarum, è un testo che descrive gli animali, o bestie. Nel medioevo si trattava di una particolare categoria di libri che raccoglievano brevi descrizioni di animali (reali ed immaginari) accompagnate da spiegazioni moralizzanti e riferimenti tratti dalla Bibbia. L'origine remota di questi testi, che non hanno alcuna valenza scientifica o naturalistica, è da ricercarsi nell'opera greca Physiologus (il fisiologo, cioè lo studioso della natura) che offriva l'interpretazione degli animali e delle loro caratteristiche in chiave simbolica e religiosa (quindi, per esempio, il leone, re degli animali, è associato a Cristo). Benché normalmente incluse nel testo dei bestiari le sezioni sugli uccelli possono, in qualche caso, essere estrapolate e conservate in manoscritti i cui testi sono detti aviarii.
molteplici. Determinanti le minori conoscenze scientifiche e quindi l'attaccamento alle tradizioni locali e leggende pervenute da lontano, ma incrementarono la fantasia umana la condizione storica geografica e territoriale. Quei tempi erano caratterizzati dal fatto che i paesi erano fortificati e isolati a causa delle numerosissime invasioni ed erano collocate a ridosso di un bosco il quale garantiva un'ottima rifornitura di legname, molto usato ai tempi. Nasceva un legame di dipendenza con la foresta ma anche una sorta di fascino e inquietudine dato che al tramontare del sole il bosco era profondamente sinistro data la sua macchia fitta e profondamente buia, frequentato solo dai suoi inquilini selvaggi come lupi o altri animali. La suggestione del luogo portava la gente a tenersi lontana durante la notte e i suoni degli animali venivano interpretati come demoniaci e sovrannaturali.
I bestiari si diffusero soprattutto tra Francia e Inghilterra nel XIIIXIV secolo anche se non mancano testimonianze posteriori tuttavia molto inferiori dal punto di vista della realizzazione artistica. Le cause di raccolte di animali immaginari in appositi bestiari, frutto della pura fantasia dell'uomo sono
Un aspetto molto importante per la miniatura medievale è la presenza di ricchi cicli di illustrazioni, sia per quanto riguarda gli animali (quadrupedi, pesci od uccelli), sia per quanto riguarda temi più direttamente attinenti alla religione (storia della creazione degli animali dal libro della Genesi).
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LIBER MONSTRORUM DE DIVERSIS GENERIBUS Tra i bestiari decorati più importanti si segnalano: - il Bestiario di Aberdeen (MS 24), preparato in Inghilterra nel XIII secolo, conservato alla Biblioteca dell'Università di Aberdeen; - MS Ashmole 1511, della Bodleian Library di Oxford (strettamente imparentato al precedente).
Un tipo particolare di bestiario di origine alto-medievale (VIII secolo) contenente animali esclusivamente fantastici o creature mostruose è il “Liber monstrorum de diversis generibus” (libro dei diversi generi di mostri). In questo caso manca la volontà di moralizzazione in favore del tentativo di stupire i lettori con mirabilia per lo più provenienti da autori latini classici.
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Immagini tratte da Liber Monstrorum de Diversis Generibus.
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GLI AVIARII Un tipo particolare di bestiario è quello che comprende i soli uccelli ed è quindi detto aviario dal termine latino avis, uccello. Anche se può sembrare che tale distinzione non rivesta grande importanza, bisogna considerare che nel medioevo era molto diffusa tra le classi nobili la falconeria. Di qui l'esigenza di conoscenze approfondite sull'argomento. Tra i manoscritti più celebri di questa tradizione si può citare il ”De arte venandi cum avibus” (sull'arte di cacciare con gli uccelli), opera di Federico II di Svevia. Tale opera è oggi conservata nel manoscritto illustrato conservato presso la Biblioteca Vaticana.
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Nella pagina a sinistra: immagini tratte da De Arte Venandi cum Avibus.. In questa pagina: immagini tratta da Bestiario Medieval, edizione a cura di Ignacio MalaxecheverrĂa, ediciones siruela, Madrid.
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ULISSE ALDROVANDI Ulisse Aldrovandi nasce a Bologna, l’11 settembre 1522. Egli è stato un naturalista, botanico ed entomologo italiano, realizzatore di uno dei primi musei di storia naturale, studioso delle diversità del mondo vivente, esploratore che, negli ultimi decenni del Cinquecento e fino ai primi del Seicento, si impose come una delle maggiori figure della scienza, nonché guida e riferimento per i naturalisti italiani contemporanei. Muore a Bologna il 4 maggio 1605. Le sue imponenti raccolte naturalistiche sono riunite in larga parte nel Museo Aldrovandiano custodito presso l'Università di Bologna, a Palazzo Poggi. Tra i suoi scritti troviamo: - Ornithologiae hoc est de avibus historiae libri XII, Bononiae, Giovan Battista Bellagamba, 1599. - Ornithologiae tomus alter cum indice copiosissimo variarum linguarum; Bononiae, Giovan Battista Bellagamba, 1600. - Ornithologiae tomus tertius, ac postremus. Cum indice copiosissimo variarum linguarum, Bononiae, Giovan Battista Bellagamba, 1603.
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CONCEPT
Il sedicesimo riprende lo stesso concept della mostra, integrandolo con l’idea di rappresentare attraverso un “volo visivo”, i diversi stili grafici propri del background artistico dell’artista. Il fil rouge tra le diverse pagine del sedicesimo, è un duplice, ma coincidente, excursus delle tecniche e delle tematiche, presenti nei suoi lavori. Il sedicesimo è un libricino composto da sedici facciate - una copertina e sette doppie pagine. Il suo contenuto rappresenta un processo di rielaborazione e di sintesi di tutta la fase precedente di ricerca, studio e interpretazione dell’autrice, attuato anche attraverso la realizzazione degli elaborati della comunicazione. Il filo conduttore che quindi ha tenuto insieme tutte le realizzazioni descritte fino ad ora, si ripresenta
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ancora in questo caso: le pagine del sedicesimo, infatti, sono attraversate da una linea che ha origine nella pagina di copertina, e che, attraversando le sedici facciate, arriva all’ultima, dove termina. In prima pagina troviamo raprresentata una gabbietta, tratta dalle illustrazioni di Paula Troxler, dalle quale fuoriesce il filo che percorre l’intero sedicesimo. Su questo filo vengono appoggiati diversi tipi di volatili, illustrati con diverse tecniche, e appartenenti a tematiche diverse, in modo da fornire una sorta di retrospettiva delle opere della grafica svizzera. Il filo termina nell’ultima pagina, la quarta di copertina, in un nido sul quale resta sospesa una piuma, a significare che qualcuno o qualcosa abbia preso il volo; da qui il titolo “Der Flug”, in tedesco perché riprende la lingua madre dell’artista.
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IL SITO WEB
CONCEPT Il sito di Grid, rappresenta l’interfaccia principale tra il museo e gli utenti. Per questo motivo deve essere estremamente intuitivo ma allo stesso tempo completo; questo perchè deve racchiudere tutte le informazioni e i contenuti relativi al museo. Essendo un contenitore di opere e autori di diverse provenienze geografiche nonchè culturali, dovrà mantenere neutralità in modo da permettere la percezione non di un catalogo di siti diversi, ma di un museo virtuale in cui trovare diversi artisti. Considerando tutto questo, è stato scelto una texture di sfondo che ricordi la tela dei pittori, in modo da richiamare l’argomento del museo. A questo sfondo è stato aggiunto un colore neutro ma abbastanza caldo. Anche gli altri elementi rispettaranno queste due caratteristiche. Si è scelto di utilizzare esclusivamente lo scorrimento verticale, in quanto quello orizzontale renderebbe difficoltosa e meno intuitiva, la fruizione dei contenuti.
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STRUTTURA
La struttura del sito si mantiene estremamente semplice. Per contenere il numero dei “click� necessari per raggiungere tutte le parti del sito, a partire dalla homepage esistono solo due sottolivelli.
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HOMEPAGE L’ homepage rappresenta il primo approccio dell’utente al sito. Di seguito vengono illustrati tutti gli elementi che la compongono.
about us
exhibitions
women in graphics
login
Menú di navigazione Il menú di navigazione rimane presente in tutte le pagine del sito, evidenziando di volta in volta in quale sezione ci si trova in quel momento. A sinistra troviamo il logo del museo, sul quale é possibile cliccare in qualsiasi momento per tornare alla homepage del sito. Di seguito troviamo i quattro principali button. Il primo rimanda all´about del sito, il secondo all´elenco delle mostre in corso, il terzo all’iniziativa Women in graphic, ed il quarto alla login. Infine troviamo i link alle pagine dedicate a Grid sui maggiori social network (facebook, twitter, pinterest e flickr).
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Il visore e la barra degli strumenti Il visore indica quale mostra é possibile visitare in quel momento, attraverso le immagini e le informazioni sul luogo e sugli orari. A sinistra troviamo una barra degli strumenti che rimandano rispettivamente al calendario, alla ricerca nel sito, al ticket online, ai contatti e alle mappe delle mostre.
Calendar Cliccando su questa icona si accede al calendario, personalizzabile attraverso diversi filtri di riceerca
(per mese, per artista, per luogo o per tema) e memorizzabile attraverso il login.
Barra di ricerca Questo strumento permette di ricercare una frase o una parola all’interno dell’intero sito, in modo
da accedere direttamente al contenuto a cui si è interessati, senza dover cercare “manualmente”.
Ticket Questo strumento permette di comprare online i biglietti delle mostre in corso ma anche le pre-
vendite delle mostre in programma in futuro. Inoltre è possibile acquistare il “family pack”.
Contacts Questa icona permette di accedere alle diverse modalità con le quali si
può contattare il museo: newsletter, social network, sede legale.
Maps Questo strumento permette visualizzare le mostre su una mappa, avendo la possibilità di filtrare i
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risultati per artista, per paese in cui è ospitata la mostra, per data e per argomento.
News
Women in graphics
Subito sotto al visore sono messe in evidenza le news, ovvero sezioni del sito, mostre e funzioni che sono state aggiunte o aggiornate di recente. In questo momento possiamo vedere il link al sedicesimo, al tour virtuale e al booking sulla mostra e le opere dell’artista svizzera Paula Troxler.
Appena sotto, troviamo la sezione dedicata all-iniziativa Women in graphic. Non é presente un elenco ma una successione di foto, le quali rivelano il nome dell’artista al passaggio del cursore.
SIXTEENTH The Flug - Paula Troxler’s illustrations
VIRTUAL TOUR Design through illustration
Paula Troxler
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TICKETS Paula Troxler’s Exhibition
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ABOUT US About us Cliccando su about us l’utente viene diretto alla pagina istituzionale del museo. Nella barra di navigazione si vede dove ci si trova. In questa sezione vengono spiegati cos’è GRID, gli obiettivi, il target, le modalità di fruzione del museo, e l’iniziativa Women in graphics.
about us
exhibitions
women in graphics
What is GRID
Women in graphics
GRID i s the result o f the purpose to teristics: - to be a museum of graphics - to be virtual even before real - to be international
This year GRID has d ecided to s how several female european a rtists o f
each time with a number of exhibitions of different artists. Aim
graphic design museum
login
Given its characteristics, the aim of the museum is to promote an approach to the show d ifferent from the canonical use a permanent physical space The locations. Given GRID nature, the exhibitons have every time different l ocations. Considering the various o rigins of t he a rtists shown, this is an opportunity to visit the exhibit in the graphics own country.
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illustration t o photography, t o promote the female approach to g raphics. This collection is a vailable in t he s ection women in graphics. Target The museum will appeal to lovers of art and design, but outsiders, interested in a new way to experience the exhibition spaces. D esigners, a rchitects and students. Schools, cultural associations. Virtual Tha fact that GRID is virtual even before real, give the audience the opportunity to w atch t he exhibit from a P C i n any place of t he w orld. This a llow t he museum t o have a n international diffusion.
EXHIBITIONS Exhibitions Cliccando su Exhibitions l’utente viene diretto alla pagina delle mostre in corso. In questa sezione sono presenti tutte le mostre che sono in questo momento in corso nel mondo, di cui inoltre, è possibile fare un tour virtuale online.
about us
exhibitions
women in graphics
login
VIRTUAL TOUR Design through illustration
SIXTEENTH The Flug - Paula Troxler’s illustrations
VIRTUAL TOUR Sense and sensibility in design
EXHIBITION Teresa Sdralevich’s illustrations
SIXTEENTH Cordula Alessandri
VIRTUAL TOUR Teresa Sdralevich exhibition
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WOMEN IN GRAPHICS Women in graphics Cliccando su women in graphics l’utente viene diretto alla pagina dell’iniziativa. In questa sezione sono presenti tutte le grafiche scelte per Women in graphics. Cliccando sulla foto si accede alla sezione della singola autrice.
about us
Paula Troxler
Cordula Alessandri
Anette Lenz
exhibitions
women in graphics
Anna Berkenbusch
Evelyin Ter Bekke
Astrid StavroM
Irma Boom
Marina Willer
Lizà Ramalho
arion Deuchars
Lora Lamm
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login
Rosmarie Tissi
Catherine Zask
Teresa Sdralevich
Clotilde Olyff
Margaret Calvert
Flavia Cocchi
PAULA TROXLER about us
exhibitions
women in graphics
login
1981 born in Willisau, lives and works in Zurich 2001 – 2006 studied at the Lucerne University of Applied Sciences for Art and Design, Specialised in visual communication with a course of studies on Illustration 2003 6-month exchange semester in Leipzig with Prof. Volker Pfüller 2007 5-month illustration stay in Ethiopia in conjunction with Caritas Schweiz Since 2006, working as a freelance illustrator in her own studios in Lucerne, Berlin and Zurich Since 2011 substitude Professor in Mainz / D OVERVIEW WORK Illustrations for various newspapers and magazines in Switzerland and abroad (die Zeit, brandeins, Werkspuren, Kulturmagazin, Sonntagszeitung). Poster assignments for the theatre and cultural events (Jugentheater Willisau, PHZ Luzern, Integral, bonjour
Zeit, b randeins, Werkspuren, Kulturmagazin, Sonntagszeitung). Poster a ssignments for the theatre and cultural events NOMINATION / PRIZES / POSTERS Nominated posters at different international competitions — u.a. Poster Biennale China, Poster Biennale Mexiko, Poster Biennale Warsaw, Golden Bee Moskow, Poster Biennale Lathi (FI), Taiwan Poster Competition, International Biennale of Theatre Rzeszow, Others. First prize at the Theaterbiennale in Rzeszow 2007 / Special prize at Poster Biennale in Korea 05 / Jagda Excellent Award at the International Poster Biennale Taiwan 07 / 100 best posters 2004/2005/ 2007/2008/2009 / 2010 /2011/ TDC Tokio 2007 2009 / TDC New York 2007 / Golden Bee Award Int. Biennale of Graphic Design in Moskow 2010.
biography
Cliccando sull’autrice desiderata si avrà accesso al suo mondo, dalle informazioni sulla vita, sulla formazione e sulle opere ma anche ad uno sguardo diretto sulle opere stesse. In questo caso, scegliendo Paula Troxler si potrà osservare il sedicesimo, guardare le mostre online o leggere le interviste
rilasciate. Sarà possibile muoversi facilmente da una sezione all’altra attraverso una seconda barra di navigazione costituita da un filo conduttore che ricorda il leitmotiv dei lavori prodotti sull’autrice svizzera. In ogni momento è possibile scegliere un’altra autrice selezionando di nuovo “women in graphics”.
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USER AREA Il login Al fine di permettere all’utente la massima customizzazione del sito, è disponibile l’area user, grazie alla quale è possibile iscriversi attraverso l’inserimento delle proprie credenziali.
about about us us
graphic design graphic museum design museum
Essa si apre con una finestra popup per la registrazione. In questo modo si possono personalizzare il calendario e la mappa degli eventi. E’ possibile loggarsi in qualsiasi momento e tornare alla pagina in cui si era, semplicemente cliccando sulla X.
exhibitions exhibitions women inwomen graphics in graphics
login login
What is GRID What is GRID
Women Women in graphics in graphics
GRID GRIDisisthe the result result of of the thepurpose purposeto to create create a museum a museum withwith specific specific characteristics: characteristics: - to be - toa be museum a museum of graphics of graphics - to be - tovirtual be virtual eveneven before before real real - to be international - to be international - -toto be be aa neutral container container to to be befilled filled each time with a number of exhibitions of differentofartists. different artists.
Thisyear year GRID GRID has decided This decided totoshow show several severalfemale female european artists artistsof of differents differents fields fields of graphic, graphic, fromfrom illustration illustration to to photography, to to promote promote the the female female approach to graphics. graphics. This This collectionisis available available in collection in the thesection section women inwomen graphics. in graphics.
Aim
The museum will appeal to lovers of art and and design, but outsiders, interested in in a newa way new to way experience to experience the exhibition the spaces. exhibition Designers, spaces. Designers, architects architects and students. and students. Schools, cultural Schools,associations. cultural associations. Virtual Virtual Tha fact that GRID is virtual even before real, Tha give factthe that audience GRID is the virtual opportunity even to before watch the real,exhibit give the from audience a PC intheany place opportunity of the to watch world.theThis exhibit allow fromthe a museum PC in any to place haveof an the world. international This diffusion. allow the museum to have an
Aim
Given its characteristics, the aim of the museum museum is is to promote an approach approach to to GRID graphic design museum the the show show different from the the canonical canonical registered office: Viaphysical Durando 10space - Edificio N use use a permanent a permanent physical space Italy, 20158 - Milano (Bovisa) The locations. The locations. Given Given GRID GRID nature, nature, thethe exhibitons exhibitons have every havetime every different time different locations. locations. Considering Considering the various the various originsorigins of the of artists the shown, artists shown, this is an thisopportunity is an opportunity to visit the to exhibit visit the in the exhibit graphics in theown graphics country. own country.
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Target
Target
BIBLIOGRAFIA Aldrovandi U., Ornithologiae tomus tertius, ac postremus. Cum indice copiosissimo variarum linguarum, Bologna, G. B. Bellagamba, 1603. Aldrovandi U., Ornithologiae hoc est de avibus historiae libri XII, Bologna, G. B. Bellagamba, 1599. Bologna C. (a cura di), Liber monstrorum de diversis generibus, Milano, Bompiani Editore,1977. Federico II di Svevia, De arte venandi cum avibus, a cura di Anna Laura Trombetti Budriesi, RomaBari, Laterza, 2007. Troxler N., Jazz Blvd. Niklaus Troxler Posters, ZĂźrich, Lars MĂźller Publishers, 1999. 108
SITOGRAFIA Paula Troxler http://www.paulatroxler.com/ http://www.neshanmagazine.com/ http://www.sap.com/ http://www.designer-daily.com/ http://www.donateaplate.ch/ http://stepart.fr/ http://ding-dong.ch/all/3tagebuch/063-every-day-a-drawingpaula-troxler/ Annik Troxler http://www.anniktroxler.ch/ Niklaus Troxler http://www.troxlerart.ch/ Bestiarii/Aviarii http://www.summagallicana.it http://www.treccani.it/enciclopedia/ http://www.lavondyss.net Ulisse Aldrovandi http://amshistorica.unibo.it/ http://www.treccani.it/enciclopedia/ 109
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