Un sistema di comunicazione per contrastare la solitudine dei giovani LGBT Politecnico di Milano Scuola del Design | a.a. 2012/2013 Design della Comunicazione
Alessio Candido
Un sistema di comunicazione per contrastare la solitudine dei giovani LGBT
Alessio Candido
Alessio Candido Luglio 2013
Ricerca
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Omofobia diretta
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Testimonianze 10; Cronaca 14
Pressioni 18 Pressioni 18; Forme di omofobia 20
Supporto 22 AGEDO 22; Milano 24
Area di intervento
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Progetto
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Solitudine dei giovani LGBT 28; Lo Sportello come opportunitĂ 29
Brief 30 Destinatari 31
Concept 32 Mappa degli strumenti 34
Linguaggi 38
Sintesi grafica 38; Linguaggio verbale 40
Sensibilizzazione 42 Adesivi 44; Cartolina 47; Specchio 49; Manifesto 52; Pendente 58; Segnalibro 62
Informazione 64 Cartoline 66
Contrasto
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Riferimenti progettuali
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Tipi di contrasto
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UNHCR - Un’impresa speciale 76; Donne Insieme contro la violenza 78; HSBC 80; Alzheimer’s day 83; Contro la violenza domestica 84; League Against Cancer 87; Enantyum 88; Tobacco Body 90; UNICEF 93; Artist vs artist 94; MCA 96
Bianco/nero 98; Grigi/Colore 99; Affollamento 100; Stile grafico 101; Tipografia: pesi 102; Tipografia: maiuscolo/minuscolo 103; Tipografia: spaziatura 104; Tipografia: stile 105; Narrativo: prima/dopo 106; Narrativo: pensi/è 107
Riferimenti
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Biblio-sitografia 109
Siti internet 109; Testi 109
Ringraziamenti 111
ETTA PRESSIONI CRONACA FORME DI OM PORTO A MILANO AGEDO OMOFOBIA D SSIONI CRONACA FORME DI OMOFOBIA SU LANO AGEDO OMOFOBIA DIRETTA PRE NACA FORME DI OMOFOBIA SUPPORTO DO OMOFOBIA DIRETTA PRESSIONI CRO ME DI OMOFOBIA SUPPORTO A MILANO FOBIA DIRETTA PRESSIONI CRONACA F FOBIA SUPPORTO A MILANO AGEDO OM ETTA PRESSIONI CRONACA FORME DI OM PORTO A MILANO AGEDO OMOFOBIA D SSIONI CRONACA FORME DI OMOFOBIA SU LANO AGEDO OMOFOBIA DIRETTA PRE NACA FORME DI OMOFOBIA SUPPORTO DO OMOFOBIA DIRETTA PRESSIONI CRO ME DI OMOFOBIA SUPPORTO A MILANO FOBIA DIRETTA PRESSIONI CRONACA F FOBIA SUPPORTO A MILANO AGEDO OM ETTA PRESSIONI CRONACA FORME DI OM PORTO A MILANO AGEDO OMOFOBIA D
MOFOBIA DIRETTA SUPPORTO ESSIONI A MILANO ONACA AGEDO FORME DI MOFOBIA MOFOBIA DIRETTA SUPPORTO ESSIONI A MILANO ONACA AGEDO FORME DI MOFOBIA MOFOBIA DIRETTA
01 Ricerca
Omofobia diretta
Testimonianze Il miglior modo per riuscire ad avere una visione di insieme sul fenomeno omofobia è sicuramente quello di farselo raccontare da chi l’ha vissuto in prima persona, sulla propria pelle. Si è notato che una buona parte degli episodi omofobici avvengono tra le mura domestiche o nelle scuole, molto spesso da persone che dovrebbero proteggere i giovani, come parenti, genitori e docenti.
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Ricerca
In queste pagine sono raccolte le esperienze di violenza omofobica a scuola o in famiglia raccolti dal questionario che il gruppo di ricerca ha fatto circolare tramite i principali gruppi contro l’omofobia su Facebook e notizie raccolte.
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Mio padre mi ha dato più volte del “frocio di merda”, a volte anche i compagni delle superiori... Milano, uomo omosessuale, 22 anni
“
I professori delle superiori hanno cambiato atteggiamento nei miei confronti, i miei voti sono precipitati.I miei genitori non sono stati supportivi, cercavano di farmi cambiare in tutti i modi, sicché non potevo rivolgermi a loro per i problemi coi professori. Milano, uomo omosessuale, 29 anni
“
Appena mio padre ha saputo della mia omosessualità voleva mandarmi dallo psichiatra. Bari, uomo omosessuale, 22 anni
Omofobia diretta
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“
Violenza fisica da parte dei miei fratelli, una volta che ho tentato di controbattere alle loro offese hanno tentato di strangolarmi. Napoli, uomo omosessuale, 20 anni
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A scuola mi prendevano in giro perché lesbica e per strada se giro per mano o bacio la mia ragazza a volte ci insultano. Milano, donna omosessuale, 21 anni
“
Alle medie i miei compagni di classe mi prendevano in giro con toni molto volgari. In famiglia ho ricevuto solo pressioni da parte dei miei genitori a smettere di “giocare a fare la femminuccia”. Lucca, uomo omosessuale, 17 anni
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“
Mio padre le prime volte che parlavamo del fatto che fossi gay, avevo 16 anni, mi disse chiaramente che per lui non era normale, e che avrei sofferto tantissimo. Tutt’ora non è perfettamente a suo agio con l’argomento. Milano, uomo omosessuale, 24 anni
“
A casa mio padre si schifa di me e mi insulta quotidianamente quando parliamo. Roma, donna omosessuale, 20 anni
“
In famiglia quando litigavo con mio fratello lui mi ha sempre chiamato “finocchio” o con epiteti simili. Firenze, uomo omosessuale, 22 anni
Omofobia diretta
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Cronaca Molti esempi di omofobia diretta provengono dalla cronaca, che riporta tuttavia solo alcune delle aggressioni avvenute. Infatti, una buona parte di queste non viene denunciata, rimanendo nel silenzio. In queste pagine sono raccolti episodi di omofobia verso giovani LGBT perpetrati dalle persone che dovrebbero difendere
e supportare i giovani: genitori e docenti. Questi atti non solo creano conseguenze psicologiche nelle vittime, ma costituiscono omofobia indiretta per tutte le altre persone LGBT che, venendo a conoscenza delle notizie, si sentono più vulnerabili e quindi meno sicuri a vivere normalmente la loro vita.
Da Studenti.it 23/03/2010 “Niente gay a scuola, deviano i ragazzi” Polemiche da parte dei genitori in un liceo lombardo Nel giorno della memoria un gruppo di studenti del Liceo ha partecipato a un dibattito nel quale alcuni esponenti del Circolo di cultura omosessuale Milk hanno raccontato lo sterminio dei gay nei lager nazisti. Gli studenti avevano quindi organizzato un secondo incontro con i ragazzi di Milk per parlare di omosessualità a scuola, nell’ambito di un’assemblea sulla sessualità. L’appuntamento era per il 30 e 31 marzo. Era, appunto. Perchè quando alcuni genitori degli studenti hanno saputo dell’i-
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niziativa hanno fatto partire una raffica di veti incrociati affinchè venisse annullato il tutto. I genitori hanno spiegato così le loro preoccupazioni: “I ragazzi stanno formando la loro personalità in questi anni, e avrebbero potuto essere deviati”. Sembra davvero incredibile che nell’anno 2010 qualcuno parli ancora di omosessualità come di “devianza”. Al “Giornale di Treviglio un “illuminato” genitore ha dichiarato: “Accompagno mio figlio persino a fare le vaccinazioni figuriamoci
se lo lascio andare ad un incontro del genere. È come il vaccino antinfluenzale: più dannoso che utile”. In una situazione del genere, una sola cosa positiva va evidenziata: molti studenti (la maggior parte) e quasi tutti i professori hanno protestato vivacemente contro queste manifestazioni di vera omofobia, e il preside del Liceo ha sottolineato la gravità di alcune dichiarazioni di questi giorni.
Da Gayspace.it 24/05/2012 Figlio cacciato di casa con le forbici Confida al padre di essere gay e viene cacciato di casa
Catania - 24 Maggio 2012: Un giovane di 25 anni di Catania è stato minacciato con una forbice e buttato fuori di casa dal padre perchè omosessuale. A rendere nota la vicenda è stata l’Associazione GayLib, che ha raccolto un appello lanciato via web dal giovane, che ha raccontato come il padre, all’antica e molto violento, abbia cominciato a denigrarlo e insultarlo pesantemente non appena venuto a conoscenza dell’omosessualità del figlio. Il giovane Luca - nome di fantasia - sarebbe stato inoltre costretto dal padre ad abbandonare gli studi per lavorare in campagna. A GayLib Luca ha raccontato che al culmine di una lite il padre l’ha
chiamato “difettoso” e gli ha puntato contro una forbice. Dopo l’episodio il giovane è stato buttato fuori di casa ed ha vissuto in una vecchia Fiat Panda, totalmente abbandonato anche dal resto della famiglia per timore del padre. L’appello di Luca: «Mio padre mi ha sbattuto fuori di casa, cerco un lavoro qualsiasi», è stato raccolto da GayLib, che ora ospita il ragazzo e chiede alla società civile e ai media di «aiutare questa giovane vittima dell’omofobia a trovare un lavoro dignitoso». «Con i miei occhi - ha detto il coordinatore regionale di GyLib Sandro Mangano - ho potuto constatare che il giovane porta ancora sull’addome i segni di un
cacciavite scagliatogli addosso dal padre in un momento di rabbia, gesto che non è stato denunciato per ritrosia del ragazzo, ma che non può e non deve passare sotto traccia». «Spero con forza - ha concluso Mangano - che non si abbassi mai la guardia su un problema serio e preoccupante come l’omofobia. La nostra associazione conta tantissimi casi come quello di Luca. È l’ora della sveglia, o sarà un gioco al massacro»
Omofobia diretta
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Da Corriere.it 11/06/2007 Scopre che il figlio è gay e lo picchia
L’esplosione di rabbia del padre: «Sei malato, curati» Aldo, 18 anni, il nome è di fantasia, da tempo è in rotta con la sua famiglia. Suo padre, commerciante, quando si è accorto dell’ omosessualità del figlio, l’ha mandato prima da uno psicologo convinto che potesse «guarirlo». Poi, deluso dalle risposte dello specialista («Non è una malattia»), ha picchiato il ragazzo con un manico di scopa e l’ha cacciato di casa. Sua madre, casalinga, non ha avuto la forza di opporsi. Ora lui vive con la zia, ma è praticamente segregato in casa, perchè lei non vuole avere problemi col cognato e gl’impone di non uscire. Una storia triste, denunciata da Fabrizio Marrazzo, presidente dell’ Arcigay di Roma. Ma non è l’ unica, purtroppo. Anche un ragazzino di Monteverde, 15 anni, da quando ha confessato ai genitori di essersi innamorato di un compagno di scuola, è finito
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in punizione. I genitori gli hanno sequestrato il computer e ritirato l’e-mail per impedirgli di chattare in libertà. Aldo, studente di liceo classico, circa un anno fa sentì il bisogno di confessare a qualcuno la sua omosessualità e fece «coming out» grazie alla Gay Help Line dell’ Arcigay, un numero telefonico gratuito (800 713 713) messo a disposizione delle persone gay, lesbiche e trans dall’ associazione presieduta da Fabrizio Marrazzo. Il padre si era insospettito per le telefonate lunghissime che lui faceva ogni sera. Pensava che parlasse con una ragazza. Invece, poi, scoprì che era un coetaneo. E gli prese un colpo. Cominciò a minacciarlo, ma anche dopo le botte, Aldo non ha mai pensato di denunciare suo padre. Non vuole farlo. Vorrebbe piuttosto che il genitore capisse. Vorrebbe tornare a
casa e continuare a studiare. L’Arcigay ha già provato a mediare, a cercare di contattare i suoi genitori. Invano. Marrazzo si è rivolto pure alla mamma di Paolo Seganti, il giovane omosessuale ucciso nel luglio di due anni fa al Parco delle Valli da assassini rimasti ignoti, nella speranza che il papà e la mamma di Aldo accettassero di incontrare almeno lei, che più volte in questi anni ha raccontato pubblicamente l’ orgoglio - e non la vergogna - di essere la mamma di un gay. I genitori di Aldo, però, non hanno voluto saperne. Continuano a soffrire moltissimo e l’ unico loro contatto - dice il presidente dell’ Arcigay di Roma - è il parroco. Il cui unico consiglio sarebbe stato quello di aiutare il figlio «a cambiare per il suo bene».
Da Ilrestodelcarlino.it 16/05/2011 “La prof dice che i gay sono malati” Accuse di omofobia da parte di una studentessa Ravenna, 15 luglio 2011 - presunto episodio di omofobia in una scuola superiore della provincia: una ragazza di 17 anni, lesbica, avrebbe lasciato l’istituto anche a causa di un duro scontro con una professoressa di religione, la quale avrebbe affermato che «l’omosessualità è una malattia, e i gay finiranno all’inferno». A diffondere la notizia è stato un sito: Ravenna & Dintorni. A quanto è dato sapere, la diciassettenne racconta che l’insegnante di religione ha pronunciato le frasi incriminate in classe, dopo aver saputo dell’omosessualità della ragazza. La quale, per questo motivo, sarebbe scappata dalla classe sbattendo la porta, per poi segnalare il fatto, nei giorni successivi, alla Rete contro le discriminazioni della Regione. Infine, con un paio
di mesi in anticipo, la studentessa ha lasciato la scuola. La docente — interpellata dallo stesso sito — smentisce di aver usato la parola «malattia», pur ammettendo di aver parlato dell’omosessualità come derivante da disturbi relazionali e di psiche, citando un libro di Luca Di Tolve, l’omosessuale ‘guarito’ di cui parla la discussa canzone di Povia Luca era gay. L’episodio è confermato da Arcigay Ravenna, che però, per il momento, preferisce non intervenire sulla questione. Ieri la dirigente dell’Ufficio scolastico provinciale Maria Luisa Martinez è venuta a sapere dell’episodio da noi: il preside dell’istituto non aveva quindi ritenuto necessario informare l’ufficio provinciale. Scelta che sorprende la
dirigente: «In questi casi una telefonata va fatta — dice. — L’unica cosa che posso dire sulla vicenda, della quale non ero minimamente al corrente, è che bisogna sempre evitare di ferire la sensibilità dell’altro. Non perché lo dica la legge, ma perché è un principio umano e anche cristiano». Martinez, appena venuta a conoscenza di quanto sarebbe accaduto, ha contattato l’ispettore scolastico, il quale, nei prossimi giorni, potrebbe convocare il dirigente della scuola, il docente e la stessa ragazza, per chiarire quanto è accaduto, e per chiedere conto del motivo per cui i fatti non sono stati segnalati all’Ufficio scolastico provinciale.
Omofobia diretta
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Pressioni
Pressioni I giovani LGBT sono sottoposti giornalmente ad una serie di pressioni omofobiche. Si è notato, tramite il questionario online e la ricerca su giornali cartacei e web, che le principali e più comuni pressioni ricevute da genitori e docenti sono riassumibili in macrocategorie.
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Ricerca
Molte delle pressioni sono involontarie dato che la società, e quindi anche genitori e docenti, dà per scontato che tutti i giovani, o quantomeno il proprio figlio, sia eterosessuale cisgender. Questo, nel giovane LGBT, fa nascere ancora più confusione, che non sa cosa fare e di chi fidarsi.
Assunzione di eterosessualità Normali discorsi fatti con il giovane LGBT dando per scontato il fatto che sia un giovane eterosessuale cisgender. Semplici domande come “E la fidanzata?” possono essere pressioni non indifferenti per il giovane.
Discorsi omofobici generici Causati molto spesso da pregiudizi o ignoranza sull’argomento. Il giovane percepisce un ambiente che dovrebbe essere sicuro come ostile, e rimane schiacciato dalla necessità di trovare risposte e la convinzione che non ne arriveranno da quell’ambiente.
Silenzio e indifferenza Il giovane LGBT trova la forza di parlare ma riceve come risposta solo il silenzio o l’indifferenza. Non riceve risposte dalle persone che pensava l’avrebbero potuto aiutare e non sa come comportarsi.
Negazione Negare e non capire la situazione che sta passando il giovane LGBT in cerca di risposte. Un esempio di negazione è tentare di guarire il giovane LGBT affidandosi a psicologi, i quali non faranno altro che creare conflitti interni al giovane.
Insulto diretto L’atto omofobico diretto. Crea la pressione maggiore sul giovane LGBT che non riuscirà più a percepire l’ambiente come protetto. Può essere di diversa pesantezza, dall’abusato “non fare la femminuccia” a minacce e costrizioni.
Pressioni
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Forme di omofobia Le pressioni avvertite dai giovani LGBT possono essere articolate in diversi gruppi, a seconda che provengano da un individuo o dalla società. Le pressioni provenienti da un individuo sono personali e colpiscono un circoscritto gruppo di persone LGBT, potrebbe essere un insulto o il non accettare il proprio figlio per quello che è.
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Le pressioni provenienti dalla società colpiscono un più grande numero di persone LGBT ma creano meno pressione diretta, dato che non sono dirette verso una specifica persona o gruppo limitato di persone, ma verso il gruppo delle persone LGBT, come potrebbe essere una dichiarazione di un politico o la scritta su un muro.
Sexual stigma
Anti-gay behaviour
Atti omofobici Fisico Psicologico Istituzionale
Società
Eterosexism
Individuo
Sexual Prejudice
Sexual stigma Idea condivisa del giudizio negativo con cui vengono etichettate tutte le situazioni non eteronormative. Meccanismo sociale di colpevolizzazione delle persone omosessuali.
Eterosexism L’ideologia culturale che, attraverso sistemi condivisi, perpetua lo stigma. Presuppone la superiorità dell’eterosessualità e dell'identità cisgender.
Sexual prejudice Attitudine negativa (ostilità, disgusto) che emerge negli individui singoli in reazione ai non-eterosessuali non-cisgender. È l'espressione individuale derivante dall'eterosessismo.
Anti-gay behaviour Il pregiudizio è nella psiche, ma la sua espressione può spaziare da azioni non-verbali a linguaggio discriminatorio sino ad atti fisici.
Pressioni
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Supporto
AGEDO AGEDO (Associazione Genitori Di Omosessuali) è un’associazione che nasce nel 1992 a Milano con lo scopo o di fornire aiuto, ascolto e solidarietà alle famiglie che hanno figli/e omosessuali, affinché chi vive con difficoltà questa situazione possa averne una visione corretta e vivere in serenità. Organizza vari dibattiti e occasioni di incontro con famiglie che non sanno come comportarsi con il proprio figlio o figlia nel de-
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licato momento del coming out. L’associazione organizza molti dibattiti e occasioni di incontro dove, inoltre, è possibile visionare il film Due volte genitori, autoproduzione dell’associazione che riesce, tramite le esperienze di padri e madri che ci sono già passati, a far capire come affrontare la questione nel modo migliore e risponde ai principali dubbi che un genitore potrebbe avere riguardo al futuro del proprio figlio LGBT.
Due volte genitori Due volte genitori è un viaggio in sei capitoli che parte da “quel giorno, quell’ora e quell’istante” in cui tutto è cambiato, il momento della rivelazione dell’omosessualità di un figlio o di una figlia. Un viaggio che traversa territori interiori impervi: all’inizio quelli della perdita, della colpa, poi quelli del bisogno di capire; i territori della conoscenza, dell’indignazione, del sesso, e quelli del confronto, della esposizione di sé,
del cambiamento. Fino a quelli inattesi del “crescere da adulti” e del rinascere. Ma anche un viaggio nel nostro Paese, tra le mura domestiche delle famiglie italiane, dai figli e fratelli ai genitori, dai genitori ai nonni e poi di nuovo ai figli. Un viaggio in treno di una madre che si misura col pregiudizio, e un viaggio circolare dal family day a Roma, al gay pride nella stessa piazza dove tutto è cambiato.
Supporto
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Milano Nel capoluogo lombardo sono presenti varie associazioni che combattono per i diritti delle persone LGBT (primi fra tutti Arcigay ed Arcilesbica) ed esistono molti gruppi universitari (PoliEdro al Polimi, Kollettivo Omosessuale in Bicocca...). Inoltre la giunta Pisapia ha fatto intendere, tramite dichiarazioni dello stesso
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sindaco o di suoi collaboratori, che i diritti per le persone LGBT sono uno dei punti molto importanti del suo governo. I passi da fare sono ancora molti ma conquiste importanti come il registro delle unioni civili e la prossima apertura dello Sportello contro l’Omofobia fanno capire che le parole del sindaco non erano vane.
L’idea è quella di avere lì degli operatori [...] del Comune ed anche però metterlo a disposizione del terzo settore, [...] con l’idea poi di arricchirlo con iniziative. [...] Può essere un luogo su cui voi ragioniate in relazione ai servizi da offrire. Pierfrancesco Majorino, assessore ale politiche sociali, incontro con gli studenti del Politecnico di Milano
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Supporto
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formazione Cartoline Area di int cept Sensibilizzazione Adesivi Car anifesto Pendente Segnalibro Inf e Area di intervento Brief Conce ne Adesivi Cartolina Specchio Man egnalibro Informazione Cartolin to Brief Concept Sensibilizzazion a Specchio Manifesto Pendente Se azione Cartoline Area di interve nsibilizzazione Adesivi Cartolina endente Segnalibro Informazion intervento Brief Concept Sensib vi Cartolina Specchio Manifesto P nformazione Cartoline Area di i cept Sensibilizzazione Adesivi Car anifesto Pendente Segnalibro Inf e Area di intervento Brief Conce ne Adesivi Cartolina Specchio Man egnalibro Informazione Cartolin to Brief Concept Sensibilizzazion
tervenrtolina formazioept Sennifesto ne Area ne Adesiegnaliento Brief Specchio ne CartobilizzaPendente intervenrtolina formazioept Sennifesto ne Area ne Adesivi
02 Progetto
Area di intervento Solitudine dei giovani LGBT I giovani LGBT complice la condizione adolescenziale, sono le vittime più vulnerabili degli atti omofobici (diretti a loro o indiretti). La loro necessità di supporto è inespressa, lasciando questi
soggetti al loro destino: infatti l’ottenimento del supporto è ostacolato da problemi riguardanti la loro psiche o l’indisponibilità e l’irreperibilità degli attori di supporto.
Il tabù e la paura di rifiuto Esiste un diffuso tabù su omosessualità e transgenderismo, e questo porta i giovani a non rivolgersi alle tradizionali figure di supporto, famiglie e insegnanti. Gli atti più gravi non vengono denunciati alle autorità per la paura di subire ulteriore discriminazione o per sfiducia nelle istituzioni.
L’invisibilità dei supporti Gli enti che a Milano forniscono supporto psicologico e legale hanno visibilità minima o assente. Per questo i giovani LGBT non vengono a conoscenza delle iniziative e dei servizi offerti o peggio dell’esistenza stessa di tali enti.
Scambio mancato Un modo molto efficace per superare le difficoltà è il confronto con persone che già sono passate attraverso queste difficili vicende negli anni giovanili. Non esistono però canali appositi con cui LGBT giovani e adulti possano confrontarsi.
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Progetto
Lo Sportello come opportunità L’assessorato alle Politiche sociali e Servizi per la salute è in procinto di aprire quello che per ora viene definito come Sportello contro l’omofobia. Nelle parole dell’assessore Pierfrancesco Majorino, lo sportello dialogherà con il terzo settore
e offrirà un servizio di volontari e/o professionisti per il supporto psicologico e legale, anche dei più giovani. L’organizzazione e il funzionamento dello sportello è ancora da definire: campo fertile per un intervento progettuale.
Da Repubblica.it 25/11/11 Uno sportello contro l’omofobia
La giunta milanese risponde all’omofobia nella città. Uno sportello contro la discriminazione degli omosessuali. Lo promette l’assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino, dopo la lettera a Repubblica con cui Paolo Micera ha raccontato l’aggressione subita da lui e dal suo compagno in via Torino, poche sere fa, da parte di una banda di giovani stranieri. «Quanto è successo è indegno - aggiunge Majorino - Mi auguro una risposta ferma degli apparati repressivi. Noi intanto vareremo un servizio
simile a quello esistente a Torino, punto di riferimento per le azioni contro gli atti omofobici». La richiesta di uno sportello dedicato a questo tema viene anche dal presidente milanese di Arcigay, Marco Mori, che sta portando nelle zone della città un progetto dal titolo “Educare alla diversità”: «Anche la grande Milano non è immune da violenza e omofobia commenta il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patanè - Invitiamo le istituzioni a mettere in atto
iniziative concrete di prevenzione della violenza». La deputata Pd Anna Paola Concia chiede «un osservatorio permanente contro il bullismo e le discriminazioni nelle scuole e l’approvazione della legge contro l’omofobia».
Brief
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Brief Progettare un sistema di comunicazione che riduca nell’ambito del Comune di Milano la solitudine dei giovani LGBT, intesa come scarsa disponibilità e difficoltà di individuazione di attori a cui chiedere supporto.
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Progetto
Destinatari Responsabili dell’insegnamento Docenti
Molto spesso ignorano il problema o ignorano la sua portata. È necessario far loro capire che il problema esiste, e che possono essere ottimi attori di supporto riuscendo ad arrivare a diversi giovani allo stesso tempo.
Aiuto diretto e vicino Genitori
Giovani LGBT
La casa è il luogo dove l’omofobia si sopporta meno. Sono influenzati da pregiudizi e stereotipi. Sono le persone più vicine ai giovani LGBT e possono diventare i migliori attori di supporto oppure gli omofobi più difficili da sopportare.
Mancanza di direzioni Non sanno a chi chiedere aiuto e molto spesso pensano di essere unici al mondo. È importante far loro capire che esistono attori di supporto pronti a supportarli e che il peso che stan sopportando diventerebbe molto più leggero confidandosi.
Brief
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Concept La retorica del contrasto esprime la differenza tra il tacere e il parlare, quindi tra il disagio della solitudine e la serenitĂ derivante dal supporto ricevuto.
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Progetto
Genitori Docenti
TACERE: Ignorare, Non conoscere PARLARE: Supportare, Diventare supportivi
Giovani LGBT
TACERE: Sopportare da soli PARLARE: Essere aiutati
Concept
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Mappa degli strumenti Le fasi previste dal progetto sono due: una fase di sensibilizzazione e una fase di informazione. Nella fase di sensibilizzazione vi sono due obiettivi: far capire ai giovani LGBT che solo parlando è possibile ricevere aiuto, e sensibilizzare genitori e docenti sul problema dell’omofobia,
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Progetto
facendo capire loro quanto possa essere importante il loro supporto. La fase di informazione, invece, fornisce a genitori e docenti gli strumenti necessari per diventare attori di supporto ed iniziare a supportare attivamente i giovani LGBT.
Genitori e docenti
SENSIBILIZZAZIONE SEGNALIBRI
Aule prof, biblioteche. Reminder della campagna. È presente il contrasto ma non viene veicolato nessun messaggio, se non l’esistenza della campagna.
Giovani LGBT
SENSIBILIZZAZIONE ADESIVI
Scuole Teaser della campagna, non viene veicolato nessun messaggio. Rimanda al sito.
INSTALLAZIONE SPECCHIO MANIFESTO
Stazioni, fermate mezzi di trasporto, Milano, vicino alle scuole. Contrasto nello stesso manifesto. Sensibilizza sull’importanza di agire e rimanda al sito. Declinato per genitori e docenti.
PENDENTE
Mezzi di trasporto. Contrasto fronte retro. Sensibilizza sull’importanza di agire, rimanda al sito. Unico per genitori e docenti.
Bagno scolastico Fa immedesimare chi si specchia nella situazione. Chi si specchia sembra schiacciato da pressioni omofobiche. Rimanda al sito.
CARTOLINA
Scuole Animazione con giovane LGBT. Contrasto felice/triste. Messaggio sul retro. Rimando allo Sportello.
MANIFESTO
Milano, stazioni, fermate, vicino scuole Contrasto nello stesso manifesto tra il tacere e il parlare. Informa sulla presenza dello Sportello e di persone che potrebbero aiutare.
INFORMAZIONE CARTOLINE
Atrio scuola (consigli di classe), richiedibile e scaricabile dal sito. Cartoline informative da portare appresso che informano sulle pressioni, insegnano a combatterle e rendono note e sfatano i principali pregiudizi sulle persone LGBT. Declinato per genitori e docenti.
Concept
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ED UT PERSPICIATIS UNDE OMNIS ISTE NATUS ERROR SIT UPTATEM ACCUSANTIUM DOLOREMQUE LAUDANTIUM, TOTA EM APERIAM, EAQUE IPSA QUAE AB ILLO INVENTORE VERIT IS ET QUASI ARCHITECTO BEATAE VITAE DICTA SUNT EXPLI ABO. NEMO ENIM IPSAM VOLUPTATEM QUIA VOLUPTAS SIT ERNATUR AUT ODIT AUT FUGIT, SED QUIA CONSEQUUNTU MAGNI DOLORES EOS QUI RATIONE VOLUPTATEM SEQUI NES NT. NEQUE PORRO QUISQUAM EST UNDE OMNIS ISTE NATUS RROR SIT VOLUPTATEM ACCUSANTIUM DOLOREMQUE LAUD IUM, TOTAM REM APERIAM, EAQUE IPSA QUAE AB ILLO INVE ORE VERITATIS ET QUASI ARCHITECTO BEATAE VITAE DICTA UNT EXPLICABO. NEMO ENIM IPSAM VOLUPTATEM QUIA V UPTAS SIT ASPERNATUR AUT ODIT AUT FUGIT, SED QUIA ONSEQUUNTUR MAGNI DOLORES EOS QUI RATIONE VOLUP ATEM SEQUI NESCIUNT. NEQUE PORRO QUISQUAM EST UNDE MNIS ISTE NATUS ERROR SIT VOLUPTATEM ACCUSANTIUM OLOREMQUE LAUDANTIUM, TOTAM REM APERIAM, EAQUE PSA QUAE AB ILLO INVENTORE VERITATIS ET QUASI ARCHITE O BEATAE VITAE DICTA SUNT EXPLICABO. NEMO ENIM IPSA OLUPTATEM QUIA VOLUPTAS SIT ASPERNATUR AUT ODIT AU UGIT, SED QUIA CONSEQUUNTUR MAGNI DOLORES EOS QU ATIONE VOLUPTATEM SEQUI NESCIUNT. NEQUE PORRO QUIS UAM EST AUT ODIT AUT FUGIT, SED QUIA CONSEQUUNTU MAGNI DOLORES EOS QUI RATIONE VOLUPTATEM SEQUI NES NT. NEQUE PORRO QUISQUAM EST UNDE OMNIS ISTE NATUS RROR SIT VOLUPTATEM ACCUSANTIUM DOLOREMQUE LAUD IUM, TOTAM REM APERIAM, EAQUE IPSA QUAE AB ILLO INVE ORE VERITATIS ET QUASI ARCHITECTO BEATAE VITAE DICTA 36
Progetto
VOAM TAIASUR SCIS DANENA VO-
PE
E ECAM UT UI SUR SCIS DANENA
Neque porro quisquam est Et harum quiderum
Dolor sit amet Dolor sit amet At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molesti excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita.
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Linguaggi
Sintesi grafica
ATUS ERROR SIT VOAUDANTIUM, TOTAM INVENTORE VERITAICTA SUNT EXPLIUIA VOLUPTAS SIT ASIA CONSEQUUNTUR TATEM SEQUI NESCIAffollamento/spazio bianco MNIS ISTENATUS NATUSERROR SIT VONIS ISTE LOREMQUE LAUDAN- TOTAM REMQUE LAUDANTIUM, QUAE AB ILLO INVEN- VERITAUAE AB ILLO INVENTORE EATAE VITAEDICTA DICTASUNT EXPLITAE VITAE OLUPTATEM QUIAVOLUPTAS VOLUPTATEM QUIA SIT ASUGIT, SED QUIA GIT,RATIONE SED QUIA CONSEQUUNTUR UI VOLUPONE VOLUPTATEM SEQUI NESCIIl pattern SQUAM EST UNDE EST UNDE OMNIS ISTE NATUS EM ACCUSANTIUM ANTIUM DOLOREMQUE LAUDANAPERIAM, EAQUE EAQUE IPSAARCHITECQUAE AB ILLO INVENET QUASI CHITECTO BEATAE VITAE DICTA NEMO ENIM IPSAM MTUR IPSAM VOLUPTATEM QUIA VOAUT ODIT AUT ODIT AUT FUGIT, SED QUIA DOLORES EOS QUI RES EOS QUI RATIONE VOLUPNEQUE PORRO QUISEAPORRO QUISQUAM EST UNDE CONSEQUUNTUR TTATEM VOLUPTATEM ACCUSANTIUM SEQUI NESCILa sintesi grafica utilizzata utilizza il contrasto in tutte le forme possibili: dall’ingombro della tipografia ai coloro contrastanti dei due visi. Il prima dopo (Tacere/parlare) viene facilmente reso graficamente grazie ad un sapiente uso dello spazio bianco e dell’affollamento tipografico, del colore e del bianco e nero.
L’affollamento viene contrastato dallo spazio bianco. Il primo nero e claustrofobico, il secondo bianco e libero. La parte negativa riesce a rendere bene la sensazione di oppressione avvertita dal giovane LGBT, mentre la parte bianca riesce a dare l’idea della soluzione possibile solo parlando.
Il pattern riesce a far capire la pesantezza e la grandezza dell’oppressione che il giovane LGBT sta sopportando grazie all’artificio grafico di far “uscire” la tipografia da ogni lato: la mancanza di un limite definito fa immaginare all’osservatore che il pattern si sviluppi fno a molto oltre la pagina. La font utilizzata è DIN condensed all caps con interlinea diminuita per aumentare l’effetto di oppressione della parte negativa.
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Progetto
Il viso Il viso, posizionato al centro di tutto gli artefatti, permette all’osservatore di immedesimarsi. La parte sinistra è bianca e nera e presenta un viso triste, infelice, schiacciato dalle pressioni; la parte positiva è colorata, contenta e sorridente. I tratti del viso sono stati progettati in modo di massimizzare i due stati d’animo.
Il baloon
Neque porro quisquam est
Il baloon permette il passaggio tra le due situazioni ad indicare che solo parlando è possibile combattere le pressioni e ricevere l’aiuto necessario. Il colore contrasta molto con il nero della parte negativa riuscendo a far capire all’osservatore che si tratta di un elemento molto importante per riuscire a ricevere il messaggio. La font utilizzata è Tisa sans in versione italic che contrasta molto con la rigidità del DIN condensed.
Declinazioni Genitori
Docenti
Per far sì che i destinatari riescano meglio a capire quando un artefatto si sta riferendo a loro è stato progettato un codice grafico: viene assegnata ad ogni destinatario un differente viso, in questo modo ogni volta che il destinatario vedrà il viso destinato a lui, riuscirà ad attivarsi per ricevere le informazioni.
Giovani LGBT
Linguaggi
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Linguaggio verbale Il pattern Si è deciso di rendere graficamente le pressioni che schiacciano e opprimono il giovane LGBT grazie ad un pattern tipografico che riesca a far immedesimare l’osservatore. Sono state quindi ricercate le più opprimenti pressioni sopportate dai giovani LGBT e declinate per ogni destinatario: il pattern per gli artefatti dei giovani LGBT presenta le pressioni che il giovane pone su se stesso (Non posso dirlo, Mia mamma è convinta che si possa guarire...), il pattern per i genitori
e i docenti le pressioni che essi pongono sui giovani LGBT per via degli stereotipi e dei pregiudizi di cui essi sono vittime (declinati per destinatari). Inoltre sono presenti in tutti i tre pattern pressioni generali (come linguaggio omofobico, problema ignorato...) che sono osservabili da tutti i tre destinatari. Per meglio identificare le pressioni generali dalle pressioni personali viene utilizzato un peso della font diversa: light per le prime, heavy per le seconde.
Giovani LGBT:
Genitori e docenti:
Genitori:
Linguaggio omofobico Eterosessismo Pregiudizio e stereotipi Indifferenza Bullismo omofobico Mancanza di informazioni Non posso dirlo Problema ignorato Ho paura I miei non mi accetteranno mai Non so cosa fare Difficoltà a trovare supporto La scuola è un inferno Papà dice che sono contronatura Sono sbagliato
Linguaggio omofobico Eterosessismo Pregiudizio e stereotipi Indifferenza Bullismo omofobico Mancanza di informazioni Problema ignorato I gay sono pedofili Transessualismo è una malattia Silenzio Si può guarire Tutti i gay sono promiscui È una fase Difficoltà a trovare supporto I gay non devono adottare
Ambiente omonegativo Omofobia a scuola
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Progetto
Docenti: Ambiente omonegativo Omofobia a casa Ignoranza
Risoluzione Si è dovuto risolvere un problema di destinatari per determinare il linguaggio destinato alla parte di risoluzione. Il linguaggio per genitori e docenti dovrebbe colpire forte per far capire a loro quanto siano opprimenti le pressioni sopportate dai giovani LGBT, ma, allo stesso modo, non è possibile utilizzare un linguaggio troppo duro dato che i giovani LGBT potrebbero leggere i messaggi diretti agli altri destinatari (dato che sono posizionati in luoghi in cui sia i giovani che i docenti e i genitori passano il loro tempo). È stato quindi scelto di lasciare al pattern
di pressioni il compito di far capire a genitori e docenti il peso dell’omofobia (e far capire ai giovani LGBT che è molto importante chiedere supporto) mentre. per la parte risolutiva, viene utilizzato un linguaggio non pesante che riesca a far capire a tutti i tre destinatari l’importanza di parlare e chiedere/offrire supporto. Per ogni destinatario viene utilizzata la frase Non rimanere muto di fronte all’omofobia! declinata poi per ogni destinatario grazie all’utilizzo della frase sottostante; questo riesce a dare una più forte impronta di identità alla azione comunicativa.
Non rimanere muto di fronte all’omofobia! I tuoi studenti hanno bisogno del tuo aiuto.
Non rimanere muto di fronte all’omofobia! Fatti sentire: vieni a trovarci sul sito web!
Baloon I baloon dei manifesti per docenti e giovani LGBT.
Linguaggi
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Sensibilizzazione
Giovani LGBT
Genitori e docenti
Di giovani LGBT, genitori e docenti.
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Progetto
La fase di sensibilizzazione racchiude una quantità maggiore di artefatti rispetto alle altre fasi perché è quella a cui viene dedicato l’obiettivo di attirare l’attenzione sull’azione comunicativa. Questo compito è ottenibile inviando il messaggio comunicativo tramite più mezzi, quindi facendo in modo che più persone vengano sensibilizzate.
La difficoltà incontrata nella progettazione degli artefatti è stata l’eterogeneità dei destinatari. Il problema è stato risolto utilizzando un linguaggio adeguato e adottando un artificio grafico: ad ogni destinatario viene assegnata un differente viso, questo rende più semplice capire il destinatario dell’artefatto dal destinatario stesso.
Catturare l’attenzione Incuriosire Far riflettere Indirizzare ad altri artefatti Sensibilizzazione
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Adesivi Gli adesivi costituiscono la parte teaser dell’azione comunicativa. Il loro obiettivo è creare interesse e, soprattutto, curiosità da parte dei giovani verso la campagna. Non presentano messaggio per far sì che riescano a raggiungere i propri destinatari, i giovani LGBT, senza che questi subiscano ulteriori pressioni da parte dei compagni. È possibile incollarli per far sì che sempre più giovani vengano a contatto con l’azione comunicativa e che quindi tentino di scoprire che argomento tratta (facilmente scopribile visitando il sito internet).
L’artefatto utilizza una versione grafica del contrasto semplificata. Il contrasto si esprime tra la parte sinistra e la parte destra grazie al viso centrale; il messaggio di cambiamento della campagna viene reso dalla presenza del baloon tra i due visi, facendo in modo che anche senza conoscere l’argomento della campagna, i giovani capiscano che solo parlando è possibile passare dal viso triste al viso sereno. Il pattern di pressioni omofobiche, elemento molto forte del contrasto, non è stato utilizzato perché esso avrebbe reso vani i tentativi di nascondere l’argomento dell’azione.
TACEREparlare
TACEREparlare
7 cm
TACEREparlare 4,5 cm
TACEREparlare www.tacereparlare.it 9,5 cm
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Progetto
Contrasto destra/sinistra Nessun messaggio e nessun pattern Teaser, crea interesse e curiositĂ
Sensibilizzazione
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O OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI I INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO E DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO MI SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON Non ERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO rimanere muto di fronte all’omofobia! MOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE GNORATO SONO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON Fatti sentire: vieni a trovarci ERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO sul nostro sito internet MOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE E OBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIOwww.tacereparlare.it I I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA O OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI I INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO E DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO MOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE GNORATO SONO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON ERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO MOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE OBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E
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Progetto
TACEREparlare www.tacereparlare.it
Contrasto destra/sinistra Messaggio sul retro Il fronte incuriosisce Il retro è informativo e risolutivo Cartolina Per riuscire a portare il messaggio nelle scuole è stata progettata una cartolina. Viene posizionata nelle scuole dopo la fase di teaser, una settimana dopo l’inizio dell’azione comunicativa. L’artefatto riesce a far capire l’argomento trattato dall’azione: l’omofobia. È possibile iniziare a parlare dell’argomento per due motivi: dei possibili destinatari potrebbero avere ignorato la fase teaser, considerandola poco interessante, e inoltre perché è facile che dopo una settimana di teaser i giova-
ni siano riusciti a capire l’argomento dell’azione. Il contrasto, benché l’artefatto presenti un fronte e un retro, è presente solamente sul fronte tra destra e sinistra; mentre il retro viene riservato al messaggio. Questa decisione è stata presa per rendere più forte e d’impatto il fronte della cartolina in modo che da lontano riesca, grazie al contrasto bianco/nero e colorato, ad attirare meglio l’attenzione.
Sensibilizzazione
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Progetto
Immedesimazione nel riflesso Unico messaggio: link al sito Contrasto destra/sinistra Specchio L’installazione specchio viene posizionata nei bagni delle scuole. Pur non riuscendo a portare il messaggio dell’azione comunicativa ad un pubblico molto vasto, l’artefatto riesce ad essere molto potente dato che mette il potenziale giovane LGBT al centro dello specchio. I giovani LGBT che si specchiano vedono le pressioni che li
affliggono e li schiacciano ogni giorno prendere forma e concepiscono la loro grandezza, capendo di aver bisogno di aiuto; aiuto fornito dal baloon in basso a destra.L’artefatto non presenta messaggi diretti: l’unico messaggio è presente nel baloon che rimanda al sito.
Sensibilizzazione
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36 cm
9 cm
I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI 28 cm
9 cm
SARÒ SOLO TUTTA LA VITA 30 cm
9 cm
QUANDO FINIRÀ TUTTO QUESTO?
60 cm 6 cm
LA SCUOLA È UN INFERNO 40 cm
6 cm
NON POSSO DIRLO 19 cm
9 cm
6 cm
www.tacereparlare.it
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24 cm
Progetto
NESSUNO MI ACCETTA
Nella progettazione dell’artefatto si è pensato anche di ricreare il pattern di pressioni visto precedentemente nella cartolina. Per limitare i costi si è optato per progettare un sistema modulare che prevedesse, quindi, dei minori costi in fase di stampa, dato che necessita di fogli più piccoli,
e quindi meno costosi. Inoltre il sistema modulare permette l’installazione di adeguarsi alle grandezze dello specchio, riuscendo quindi ad adattarsi ad ogni situazione.
Sensibilizzazione
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Contrasto destra/sinistra Il baloon permette il passaggio tra le due parti Messaggi che G e D potrebbero aver detto Messaggi che i giovani potrebbero aver pensato Pressioni generiche Manifesto Il manifesto è l’artefatto principale della fase di sensibilizzazione. Verrà posizionato nelle strade di Milano e nelle stazioni di metropolitane, treni e autobus. È stata progettata una versione di manifesto per ogni destinatario: il codice “visi” è molto importante per determinare i destinatari dei manifesti. Il contrasto grafico viene rispettato: il viso diviso in una parte felice e una parte triste, assieme al contrasto pattern/spazio bianco riesce a far percepire al destinatario il pensiero di cambiamento, possibile solamente passando dal baloon colorato, quindi parlando. Il posizio-
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Progetto
namento dell’artefatto è ottimo per permettere ai destinatari di acquisire le informazioni senza essere visti dalle altre persone. Questo ragionamento è molto importante per i giovani LGBT che, molto spesso, vengono presi di mira dai coetanei per il semplice fatto di essere stati interessanti a qualcosa inerente al mondo LGBT.
Copyright © 2013 DXW. Progetto realizzato da Alessio Candido con Matteo Colombo, Corso di laurea in Design della comunicazione, Politecnico di Milano, A.A.2012/13.
LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI Non rimanere muto NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO di LA fronte all’omofobia! SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZAFatti MIA sentire: vieni a trovarci sul sito web! MADRE È CONVINTA LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA Giovani LGBT INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA Il manifesto per i GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO giovani LGBT, si noti OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO il viso LINGUAGGIO destinato a questo destinatario, TACEREparlare HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI presente anche negli ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO artefatti precedenti. COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È Sensibilizzazione CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI www.tacereparlare.it
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LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZANon I GAY rimanere muto fronte all’omofobia! NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO ÈdiUNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO I tuoi studenti hanno L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO del tuo aiuto. PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY bisogno SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI Docenti PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA La versione per doA CASA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE centi: cambia il viso, TACEREparlare il pattern di pressioni OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI omofobiche e il mesLINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI saggio nel baloon. ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ 54 Progetto A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO
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LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI Non rimanere muto ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI di fronte all’omofobia! SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ TuoAfiglio potrebbe TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO avere bisogno di te! LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE Genitori IGNORANZA OMOFOBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS La versione per geniOMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI tori: cambiaAMBIENTE il viso, TACEREparlare il pattern di pressioni LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI omofobiche e il mesETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI saggio nel baloon. SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO Sensibilizzazione www.tacereparlare.it
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LGBT, per via del problema visto in precedenza: le possibili ritorsioni da parte dei coetanei. Data la grandezza del supporto è possibile fruire del messaggio da molto distante, in solitudine, senza nessuno che possa giudicare.
LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI rimanere muto Non ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È di fronte all’omofobia! CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO Fatti sentire: vieni ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE a DICE trovarci sul sito web! CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO SBAGLIATO CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO LA SCUOLA È UN INFERNO BULLISMO OMOFOBICO MIO PADRE DICE CHE SONO CONTRONATURA INDIFFERENZA MIA MADRE È CONVINTA CHE SI POSSA GUARIRE PROBLEMA IGNORATO SONO SBAGLIATO LINGUAGGIO OMOFOBICO NON POSSO DIRLO ETEROSESSISMO HO PAURA PREGIUDIZIO E STEREOTIPI I MIEI NON MI ACCETTERANNO MAI MANCANZA DI INFORMAZIONI NON SO COSA FARE
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Progetto
Copyright © 2013 DXW. Progetto realizzato da Alessio Candido con Matteo Colombo, Corso di laurea in Design della comunicazione, Politecnico di Milano, A.A.2012/13.
Data la particolare grafica del manifesto è possibile adattare il formato 100x70 cm a formati più grandi, semplicemente aumentando l’area occupata dal pattern di pressioni omofobiche. La versione 200x400 cm è una delle migliori per veicolare il messaggio, soprattutto ai giovani
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Politiche Sociali e Cultura della Salute
Sensibilizzazione
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Pendente Al pendente è delegato il compito di portare il messaggio dell’azione comunicativa all’interno di mezzi pubblici di superficie e sotterranei. Sulla parte frontale sono presenti il viso triste e il pattern di pressioni omofobiche, nella parte negativa sono presenti il viso e il messaggio dell’artefatto. È interessante notare come il viso, presente in entrambi i lati, permette il passaggio da una situazione all’altra.
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Progetto
Contrasto fronte/retro Viso sempre centrale Messaggio nel baloon
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LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO LINGUAGGIO I GAY SONO PEDOFILIINDIFFERENZA ETEROSESSISMO OMOFOBICO IOMOFOBICO GAY NON DEVONO ADOTTARE I GAYÈ UNA NON FASEDEVONO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVOA TROVARE È UNA FASE BULLISMOOMOFOBICO OMOFOBICOI GAY I GAYSONO NON TUTTI I GAYSUPPORTO SONO PROMISCUI LINGUAGGIO DEVONO ADOTTAREÈINDIFFERENZA I GAY NONEDEVONO SPOSARSI PEDOFILI ETEROSESSISMO UNA FASE PREGIUDIZIO STEREOTIPI SILENZIO PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZAMANCANZA OMOFOBIADIAINFORMAZIONI SCUOLA TUTTISII IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA GAY HANNO L'AIDSAAMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO LINGUAGGIO OMOFOBICOINDIFFERENZA I GAY SONOI PEDOFILI OMOFOBICOPROMISCUI I GAY NON DEVONO ADOTTARE GAY NON ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO STEREOTIPI IL DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO ÈE UNA FASE SILENZIO IGNORANZA TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA DI INFORMAZIONI SI OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'MANCANZA AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI OMOFOBICO LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI Pendente PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO Il pendente versione OMOFOBICO LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI genitori ETEROSESSISMO (sopra) È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL e versione docenti TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI (sotto). PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA I GAY NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA OMOFOBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO
Non rimanere muto di fronte all’omofobia! Vieni a trovarci allo Sportello contro l’omofobia o visita il nostro sito web.
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Sensibilizzazione
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60
Progetto
Sensibilizzazione
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Segnalibro Il segnalibro è un artefatto secondario, ma molto importante. Non porta messaggi ma permette alle persone di portare le informazioni per raggiungere il sito internet ovunque esse siano; inoltre permette all’azione comunicativa di rimanere nelle vite di genitori e docenti e fare in modo che essi non si dimentichino.
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Progetto
Il contrasto grafico avviene fronte/retro, il viso è posizionato nella stessa posizione e fa capire come i due lati dell’artefatti siano due situazioni diverse nello stesso luogo (contrasto prima/dopo). L’artefatto viene posizionato nelle biblioteche e nelle scuole nella segreteria e nell’aula dei prof.
RIRE TROVARE SUPPORTO UNA FASEÈ BULLISMO Y NONDIFFICOLTÀ DEVONOASPOSARSI PROBLEMAÈ IGNORATO UNA FASEOMOFOBICO IGNORANZAI ANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ GUARIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO Y NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA GAY NON ADOTTARE INDIFFERENZA OBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L'ADEVONO IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTIÈ FASE OMOFOBICO GAY NON ADOTTARE INDIFFERENZA OBIA ABULLISMO SCUOLA I GAY ILINGUAGGIO HANNO L'ADEVONO IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI YINON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È IUNA FASE IGNORANZA GAY SONO TUTTI PROMISCUI OMOFOBICO GAY SONO PEDOFILI YINON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO ÈEIUNA FASE IGNORANZA GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO GAY SONOSILENZIO PEDOFILI OBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI ETEROSESSISMO È UNA FASEL'APREGIUDIZIO STEREOTIPI IL OBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L' A IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIOMANCANZA OMOFOBICODII INFORMAZIONI GAY SONO PEDOFILI ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA SI PUÒ I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO STEREOTIPIOMOFOBICO SILENZIO ILI RIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASEEBULLISMO ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL RIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA DI INFORMAZIONI SI PUÒI GAY NON MANCANZA DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA INFORMAZIONI SI PUÒI GAY NONÈMANCANZA DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA RIRE TROVARE SUPPORTO UNA FASE OMOFOBICO Y NONDIFFICOLTÀ DEVONOASPOSARSI PROBLEMA IGNORATO ÈDIBULLISMO UNA FASE IGNORANZA RIRE ASPOSARSI TROVARE UNAAMBIENTE FASE OMOFOBICO Y NON DEVONO PROBLEMA IGNORATO È BULLISMO UNA FASE IGNORANZA GAY NON ADOTTARE INDIFFERENZA OMONEGATIVO TUTTII OBIA ADIFFICOLTÀ SCUOLA TUTTI I GAY SUPPORTO HANNO L'AÈDEVONO IDS GAY NON ADOTTARE INDIFFERENZA OBIA A SCUOLA I GAY LINGUAGGIO HANNO L'ADEVONO IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI YINON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È IUNA FASE IGNORANZA OMOFOBICO GAY SONO PEDOFILI GAY SONO TUTTI PROMISCUI YINON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO ÈE IUNA FASE IGNORANZA GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO GAY SONOSILENZIO PEDOFILI OBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI ETEROSESSISMO È UNA FASEL'APREGIUDIZIO STEREOTIPI IL OBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L' A IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIOMANCANZA OMOFOBICODII INFORMAZIONI GAY SONO PEDOFILI ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA SI PUÒ I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO ISTEREOTIPI GAY SONO PEDOFILI ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA INFORMAZIONI SI PUÒ ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO EBULLISMO SILENZIO ILI RIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO ÈMANCANZA UNA FASEDI OMOFOBICO TACEREparlare ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL RIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZAADOTTARE DI INFORMAZIONI SI PUÒI GAY NON DEVONO INDIFFERENZA www.tacereparlare.it ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA INFORMAZIONI SI PUÒI GAY NONÈMANCANZA DEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA RIRE TROVARE SUPPORTO UNA FASE OMOFOBICO Y NONDIFFICOLTÀ DEVONOASPOSARSI PROBLEMA IGNORATO ÈDIBULLISMO UNA FASE IGNORANZA RIRE ASPOSARSI TROVARE UNAAMBIENTE FASE OMOFOBICO Y NON DEVONO PROBLEMA IGNORATO È BULLISMO UNA FASE IGNORANZA GAY NON ADOTTARE INDIFFERENZA OBIA ADIFFICOLTÀ SCUOLA TUTTI I GAY SUPPORTO HANNO L'AÈDEVONO IDS OMONEGATIVO TUTTII GAY NON ADOTTARE INDIFFERENZA AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI OBIA A SCUOLA I GAY LINGUAGGIO HANNO L'ADEVONO IDS YINON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È IUNA FASE IGNORANZA GAY SONO TUTTI PROMISCUI OMOFOBICO GAY SONO PEDOFILI YINON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO ÈEIUNA FASE IGNORANZA LINGUAGGIO OMOFOBICO GAY SONOSILENZIO PEDOFILI GAY SONO PROMISCUI OBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI ETEROSESSISMO È UNA FASEL'APREGIUDIZIO STEREOTIPI IL OBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L' A IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIOMANCANZA OMOFOBICODII INFORMAZIONI GAY SONO PEDOFILI ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA SI PUÒ I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒ ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO STEREOTIPIOMOFOBICO SILENZIO ILI RIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASEEBULLISMO ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL RIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO TACEREparlare ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZAADOTTARE DI INFORMAZIONI SI PUÒI GAY NON DEVONO INDIFFERENZA ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA INFORMAZIONI SI PUÒI GAY NONÈDEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA www.tacereparlare.it RIRE TROVARE SUPPORTO UNA FASE OMOFOBICO Y NONDIFFICOLTÀ DEVONOASPOSARSI PROBLEMA IGNORATO ÈDIBULLISMO UNA FASE IGNORANZA RIRE ASPOSARSI TROVARE UNAAMBIENTE FASE OMOFOBICO Y NON DEVONO PROBLEMA IGNORATO È BULLISMO UNA FASE IGNORANZA GAY NON ADOTTARE INDIFFERENZA OBIA ADIFFICOLTÀ SCUOLA TUTTI I GAY SUPPORTO HANNO L'AÈDEVONO IDS OMONEGATIVO TUTTII GAY NON ADOTTARE INDIFFERENZA OBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L'ADEVONO IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI Y NON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È UNA FASE IGNORANZA YINON DEVONO SPOSARSI PROBLEMA IGNORATO È IUNA FASE GAY SONO TUTTI PROMISCUI OMOFOBICO GAY SONOIGNORANZA PEDOFILI OBIA A SCUOLA I GAY LINGUAGGIO HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI OBIA A SCUOLA TUTTI I GAY HANNO L' A IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICODI GAY SONOSILENZIO PEDOFILI ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA INFORMAZIONI SI PUÒ ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO EISTEREOTIPI IL ETEROSESSISMO È UNA FASE PREGIUDIZIO E STEREOTIPI SILENZIO IL RIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO È UNA FASE BULLISMO OMOFOBICO ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DI INFORMAZIONI SI PUÒI ANSESSUALISMO È UNA MALATTIA MANCANZA DIBULLISMO INFORMAZIONI SI PUÒI GAY NONÈDEVONO ADOTTARE INDIFFERENZA RIRE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO UNA FASE OMOFOBICO
Contrasto fronte retro
Nessun messaggio
Reminder del sito
Sensibilizzazione
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Genitori e docenti
Informazione
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Contrasto
La fase informativa rende genitori e docenti supporti attivi capaci di supportare i giovani LGBT in cerca di aiuto. Gli artefatti progettati sono un sito internet ed un mazzo di cartoline per docenti e genitori. In questo capitolo verrĂ analizzata la progettazione delle cartoline, artefatto sviluppato nel progetto personale.
Rendere supporti attivi Informare Risolvere mancanza supporto Indirizzare la via Riferimenti
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Cartoline L’obiettivo delle cartoline è di rendere genitori e docenti supporti attivi capaci di supportare i giovani LGBT. Le cartoline riprendono il pattern §di pressioni omofobiche osservato negli artefatti precedenti e lo analizzano pressione per pressione. Le cartoline spiegano come risolvere una pressione avvertita dai giovani LGBT e sfatano i principali miti che la società ha attribuito alle persone LGBT. Sarà possibile richiederle sia tramite lo Sportello contro l’omofobia del Comune di Milano che tramite il sito internet dell’iniziativa.
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Contrasto
Il contrasto grafico avviene tra il fronte e il retro di ogni cartolina, sul fronte è presente il pattern di pressioni omofobiche in grigio chiaro, mentre l’argomento della cartolina viene evidenziato in nero. Il viso triste presente sul fronte della cartolina (e oppresso dalle pressioni omofobiche, ma in particolare dalla pressione evidenziata) diventa facilmente felice semplicemente girando la carta e leggendo la soluzione, facendo capire a genitori e docenti che grazie al loro supporto molti giovani LGBT potrebbero superare momenti difficili.
SONO NO PEDOFILI PEDOFILI ETEROSESSISMO ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO IL TRANSESSUALISMO È UNA È UNA MALATTIA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SI PUÒ SI PUÒ GUARIRE GUARIRE INDIFFERENINDIFFERENUI SCUI MANCANZA MANCANZA DI INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI È UNA È UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A TROVARE A TROVARE SUPPORTO SUPPORTO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI BULLISMO BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY NON NON MA IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI IGNORANZA IGNORANZA È UNA È UNA FASE FASE OMOFOBIA OMOFOBIA A CASA A CASA TUTTI TUTTI I GAY I GAY HANNO HANNO L'AIDS L'AIDS AMBIENTE AMBIENTE OMONEGATIVO OMONEGATIVO TUTTI TUTTI I I GIO AGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI ETEROSESSISMO ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO IL TRANSESSUALISMO È UNA È UNA MALATTIA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SI SI TUTTI TTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA DI INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI È UNA È UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A TROVARE A TROVARE SUPPORTO SUPPORTO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI BULLISMO BULLISMO NO ADOTTARE ADOTTARE PROBLEMA PROBLEMA IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI IGNORANZA IGNORANZA È UNA È UNA FASE FASE OMOFOBIA OMOFOBIA A CASA A CASA TUTTI TUTTI I GAY I GAY HANNO HANNO L'AIDS L'AIDS AMBIENTE AMBIENTE ONO O PROMISCUI PROMISCUI LINGUAGGIO LINGUAGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI ETEROSESSISMO ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO IL TRANSESSUALISMO È UNA È UNA GUARIRE ARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA TUTTI TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA DI INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI È UNA È UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A TROVARE A TROVARE SUPPORTO SUPPORTO I GAY I GAY MOFOBICO OBICO I GAY I GAY NON NON DEVONO DEVONO ADOTTARE ADOTTARE PROBLEMA PROBLEMA IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI IGNORANZA IGNORANZA È UNA È UNA FASE FASE OMOFOBIA OMOFOBIA A CASA A CASA TUTTI TUTTI I GAY I GAY GATIVO NEGATIVO TUTTI TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI LINGUAGGIO LINGUAGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI ETEROSESSISMO ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI E STEREOTIPI IL TRANIL TRANTTIA A SILENZIO SILENZIO SI PUÒ SI PUÒ GUARIRE GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA TUTTI TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA DI INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI È UNA È UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A TROVARE A TROVARE FILI I BULLISMO BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY NON NON DEVONO DEVONO ADOTTARE ADOTTARE PROBLEMA PROBLEMA IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI IGNORANZA IGNORANZA È UNA È UNA FASE FASE OMOFOBIA OMOFOBIA A A SIDS AMBIENTE AMBIENTE OMONEGATIVO OMONEGATIVO TUTTI TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI LINGUAGGIO LINGUAGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI ETEROSESSISMO ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO E E MO ISMO È UNA È UNA MALATTIA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SI PUÒ SI PUÒ GUARIRE GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA TUTTI TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA DI INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI È UNA È UNA FASE FASE TO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI BULLISMO BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY NON NON DEVONO DEVONO ADOTTARE ADOTTARE PROBLEMA PROBLEMA IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI IGNORANZA IGNORANZA È È TUTTI TTI I GAY I GAY HANNO HANNO L'AIDS L'AIDS AMBIENTE AMBIENTE OMONEGATIVO OMONEGATIVO TUTTI TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI LINGUAGGIO LINGUAGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI ETEROSESETEROSESPIL TRANSESSUALISMO IL TRANSESSUALISMO È UNA È UNA MALATTIA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SI PUÒ SI PUÒ GUARIRE GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA TUTTI TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA DI INFORDI INFORATÀ TROVARE A TROVARE SUPPORTO SUPPORTO I GAY I GAY SONO SONO BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY DEVONO DEVONO ADOTTARE ADOTTARE IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO DOFILI FILI ETEROSESSISMO ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO EPEDOFILI STEREOTIPI EPEDOFILI STEREOTIPI ILBULLISMO TRANSESSUALISMO IL TRANSESSUALISMO È NON UNA È NON UNA MALATTIA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SIPROBLEMA PUÒ SIPROBLEMA PUÒ GUARIRE GUARIRE INDIFFERENINDIFFERENSE FASE OMOFOBIA A CASA A CASA TUTTI I FASE GAY I FASE GAY HANNO HANNO L'AIDS L'AATROVARE IDS AMBIENTE OMONEGATIVO OMONEGATIVO TUTTI TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI LINGUAGGIO LINGUAGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY NCANZA NZA DIOMOFOBIA INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI È TUTTI UNA È UNA DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ AAMBIENTE TROVARE SUPPORTO SUPPORTO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI BULLISMO BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY NON NON I GAY MO EPEDOFILI STEREOTIPI EPEDOFILI STEREOTIPI ILIGNORANZA TRANSESSUALISMO IL TRANSESSUALISMO ÈOMOFOBIA UNA È UNA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SIHANNO PUÒ SIHANNO PUÒ GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA TUTTI TUTTI I GAY I GAY SONO PROMIATO IPREGIUDIZIO GAY IPREGIUDIZIO GAY SONO SONO IGNORANZA È UNA È UNA FASE FASE OMOFOBIA A MALATTIA CASA A CASA TUTTI TUTTI I GAY I GAY L'AGUARIRE IDS L'AIDS AMBIENTE AMBIENTE OMONEGATIVO OMONEGATIVO TUTTI TUTTI ISONO I PROMIONI È UNA È UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A TROVARE AETEROSESSISMO TROVARE SUPPORTO SUPPORTO I GAY I GAY SONO SONO BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY IÈGAY NON NON DEVONO DEVONO ADOTTARE ADOTTARE OBICO OFOBICO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO E PEDOFILI STEREOTIPI E PEDOFILI STEREOTIPI ILBULLISMO TRANSESSUALISMO IL TRANSESSUALISMO UNA È UNA MALATTIA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SIPROBLEMA SIPROBLEMA ILI IGNORANZA IGNORANZA È UNA È UNA FASE FASE OMOFOBIA OMOFOBIA CASA A CASA TUTTI TUTTI IÈGAY I GAY HANNO HANNO L'AIDS L'AIDS AMBIENTE AMBIENTE OMONEGATIVO OMONEGATIVO TUTTI TUTTI I GAY IPEDOFILI GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI LINGUAGAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA DI INFORMAZIONI DIAINFORMAZIONI È UNA UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A TROVARE A TROVARE SUPPORTO SUPPORTO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI BULLISMO BULLISMOLINGUAGOFILI EDOFILI ETEROSESSISMO ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI E STEREOTIPI IL IGNORANZA TRANSESSUALISMO IL TRANSESSUALISMO È UNA È UNA MALATTIA SILENZIO SILENZIO PUÒ SIHANNO PUÒ GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA RE TARE PROBLEMA PROBLEMA IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI IGNORANZA È UNA È UNA FASE FASE OMOFOBIA OMOFOBIA AMALATTIA CASA A CASA TUTTI TUTTI I GAY I SI GAY HANNO L'GUARIRE AIDS L'AIDS AMBIENTE AMBIENTE MANCANZA UI MANCANZA DI INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI ÈI GAY UNA ÈI GAY UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A TROVARE A TROVARE SUPPORTO SUPPORTO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO GAY GAY NON NON SCUI MISCUI LINGUAGGIO LINGUAGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI ETEROSESSISMO ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO ILBULLISMO TRANSESSUALISMO ÈI UNA ÈI UNA I TUTTI GAY PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA AÈCASA TUTTI I GAY HANNO AIDS AMBIENTE TUTTI MA IGNORATO IGNORATO I TUTTI GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È MANCANZA UNA FASE OMOFOBIA A CASA I GAY HANNO AL'IDS AMBIENTE OMONEGATIVO I I IFFERENZA NDIFFERENZA ISONO GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI UNA ÈTUTTI UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A L'TROVARE TROVARE SUPPORTO SUPPORTO IOMONEGATIVO GAY I GAY TUTTI I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO È AUNA MALATTIA AGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA AY IGIO GAY NON NON DEVONO DEVONO ADOTTARE ADOTTARE PROBLEMA PROBLEMA IGNORATO IGNORATO I GAY I PREGIUDIZIO GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI IGNORANZA IGNORANZA È UNA È UNA FASE FASE OMOFOBIA OMOFOBIA CASA A CASA TUTTI TUTTI ISILENZIO GAY ISILENZIO GAY SI SI Sono due MANCANZA DIOMOFOBICO INFORMAZIONI È UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO IE GAY SONO PEDOFILI BULLISMO TUTTI IIGAY SONO PROMISCUI TTI IIGAY SONO PROMISCUI MANCANZA DIOMOFOBICO INFORMAZIONI UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO I GAY PEDOFILI BULLISMO UTTI TUTTI GAY GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI LINGUAGGIO LINGUAGGIO I GAY IÈGAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI ETEROSESSISMO ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO STEREOTIPI ESONO STEREOTIPI IL TRANIL TRANcose diverse PROBLEMA IGNORATO I TUTTI GAY PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA AÈCASA TUTTI I GAY HANNO AIDS AMBIENTE NO ADOTTARE PROBLEMA IGNORATO I TUTTI GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA A CASA I GAY HANNO AL'IDS AMBIENTE NZIO O SIADOTTARE PUÒ SI PUÒ GUARIRE GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA ISONO GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA DI INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI UNA ÈTUTTI UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A L'TROVARE TROVARE OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO EOmosessualità STEREOTIPI TRANSESSUALISMO È UNA ONO PROMISCUI OSMO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO EIGNORANZA STEREOTIPI TRANSESSUALISMO È UNA OPROMISCUI OMOFOBICO OMOFOBICO ILINGUAGGIO GAY ILINGUAGGIO GAY NON NON DEVONO DEVONO ADOTTARE ADOTTARE PROBLEMA PROBLEMA IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI IGNORANZA ÈILe pedofilia UNA ÈILUNA FASE FASE OMOFOBIA OMOFOBIA A A sono due cose TUTTI I GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI È PEDOFILI UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO I GAY GUARIRE INDIFFERENZA ARIRE INDIFFERENZA TUTTI GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI ÈSONO UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO diverse, laETEROSESSISMO loro compresenza in un unico TE ENTE OMONEGATIVO OMONEGATIVO TUTTI TUTTI I GAY I IGAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI LINGUAGGIO LINGUAGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO PREGIUDIZIO E IEGAY individuo totalmente casuale. PROBLEMA IGNORATO I IGAY SONO PEDOFILI IGNORANZA ÈDIèUNA FASE OMOFOBIA AFASE CASA TUTTI I GAY MOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE I GAY NON DEVONO PROBLEMA IGNORATO IIGAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA OMOFOBIA CASA TUTTI I GAY AOBICO NA MALATTIA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SI PUÒ SI ADOTTARE PUÒ GUARIRE GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA TUTTI TUTTI GAY GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA INFORMAZIONI DIFASE INFORMAZIONI È UNA ÈAUNA FASE NEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI IL TRANGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO EIGNORANZA STEREOTIPI SONO NO PEDOFILI PEDOFILI BULLISMO BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY NON NON DEVONO DEVONO ADOTTARE ADOTTARE PROBLEMA PROBLEMA IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI IGNORANZA È ÈIL TRANSIAMBIENTE PUÒ GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA DI INFORMAZIONI DI INFORMAZIONI ÈSONO UNA ÈPEDOFILI UNA FASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A TROVARE A TROVARE TTIA SILENZIO A SILENZIO PUÒ GUARIRE AY HANNO HANNO L'AIDS L'SIAIDS AMBIENTE OMONEGATIVO OMONEGATIVO TUTTI TUTTI ITUTTI GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI LINGUAGGIO LINGUAGGIO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESETEROSESI GAY NON DEVONO PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA OMOFOBIA FILI I BULLISMO BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO PROBLEMA IGNORATO ITUTTI GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA OMOFOBIA A A NSESSUALISMO ESSUALISMO È UNA È UNA MALATTIA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SIADOTTARE PUÒ SIADOTTARE PUÒ GUARIRE GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA TUTTI I GAY I GAY SONO SONO PROMISCUI PROMISCUI MANCANZA MANCANZA DIFASE INFORDIFASE INFORTACEREparlare www.tacereparlare.it TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO IDS AMBIENTE OMONEGATIVO SEARE AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E E SUPPORTO SUPPORTO I GAY I GAY SONO SONO PEDOFILI PEDOFILI BULLISMO BULLISMO OMOFOBICO OMOFOBICO I GAY I GAY NON NON DEVONO DEVONO ADOTTARE ADOTTARE PROBLEMA PROBLEMA IGNORATO IGNORATO I GAY I GAY SONO SONO ISMO ÈA UNA MALATTIA SILENZIO SIIDS GUARIRE INDIFFERENZA TUTTI I GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DIOMOFOBICO INFORMAZIONI È UNA FASE MO ÈA UNA MALATTIA SILENZIO SIL'APUÒ GUARIRE INDIFFERENZA TUTTI I GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DIOMOFOBICO INFORMAZIONI UNA FASE BIA FOBIA CASA CASA TUTTI TUTTI I GAY I GAY HANNO HANNO L'APUÒ IDS AMBIENTE AMBIENTE OMONEGATIVO OMONEGATIVO LINGUAGGIO LINGUAGGIO I GAY I ÈGAY TO IEGAY SONO PEDOFILI BULLISMO OMOFOBICO IMALATTIA GAY NON DEVONO ADOTTARE PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA IZIO GAY SONO PEDOFILI BULLISMO OMOFOBICO GAY NON DEVONO ADOTTARE PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO IGNORANZA È È UDIZIO STEREOTIPI E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO IL TRANSESSUALISMO È UNA ÈI UNA MALATTIA SILENZIO SILENZIO SI PUÒ SI PUÒ GUARIRE GUARIRE INDIFFERENZA INDIFFERENZA TUTTI TUTTI I GAY IPEDOFILI GAY SONO SONO PROMIPROMITUTTI I GAY HANNO L'AIDS AMBIENTE TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESTTI I GAY HANNO L'AATROVARE IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO IADOTTARE GAY SONO PEDOFILI ETEROSESI GAY SONO PEDOFILI BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO PROBLEMA AASE FASE DIFFICOLTÀ DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO SUPPORTO IOMONEGATIVO GAY SONO PEDOFILI BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE PROBLEMA OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGANZA È UNA FASE ZA È UNA FASE OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'AL'IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGSupporto IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA SILENZIO SIscuola PUÒ GUARIRE INDIFFERENZA ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI ROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA SILENZIO SIaPUÒ GUARIRE INDIFFERENZA È UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO I GAY SONO PEDOFILI BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DI INFORMAZIONI ANZA DI INFORMAZIONI È UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO I GAY SONO PEDOFILI BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON è radicata nella nostra IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO AL’omofobia IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI ATO I GAY SONO PEDOFILI I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'AL'IDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I I società, ed è possibile che i tuoi studenti abbiano parenti omofobi. OFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA SILENZIO SI OBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO È UNA MALATTIA SILENZIO SI Cogli ogni messaggio che i tuoi studenti MANCANZA DI INFORMAZIONI È UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO I GAY SONO PEDOFILI BULLISMO AY SONO PROMISCUI SONO PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI È UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO GAY SONO PEDOFILI BULLISMO ti Imandano e agisci, se necessario. I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO AIDS AMBIENTE TARE PROBLEMA IGNORATO RE PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY HANNO L'AL'IDS AMBIENTE I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO È UNA MISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO SCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI IL TRANSESSUALISMO È UNA TUTTI I GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI È UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO I GAY NDIFFERENZA IFFERENZA TUTTI I GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI È UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE SUPPORTO I GAY TACEREparlare www.tacereparlare.it PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY I GAY NON DEVONO ADOTTARE AY NON DEVONO ADOTTARE PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA A CASA TUTTI I GAY TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI IL TRANUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E STEREOTIPI IL TRANTUTTI I GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI È UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE NZIO SI PUÒ GUARIRE INDIFFERENZA TUTTI I GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI È UNA FASE DIFFICOLTÀ A TROVARE O SI PUÒ GUARIRE INDIFFERENZA O OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA A A SMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È UNA FASE OMOFOBIA TE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E ENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI LINGUAGGIO OMOFOBICO I GAY SONO PEDOFILI ETEROSESSISMO PREGIUDIZIO E Riferimenti 67 ANA MALATTIA SILENZIO SI PUÒ GUARIRE INDIFFERENZA TUTTI I GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI È UNA FASE MALATTIA SILENZIO SI PUÒ GUARIRE INDIFFERENZA TUTTI I GAY SONO PROMISCUI MANCANZA DI INFORMAZIONI È UNA FASE NO PEDOFILI BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA È È SONO PEDOFILI BULLISMO OMOFOBICO I GAY NON DEVONO ADOTTARE PROBLEMA IGNORATO I GAY SONO PEDOFILI IGNORANZA HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI AY HANNO L'AIDS AMBIENTE OMONEGATIVO TUTTI I GAY SONO PROMISCUI
Contrasto fronte retro
Spiegano il pattern degli altri artefatti
Pressione -Soluzione Pregiudizio - Verità
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Contrasto
Riferimenti
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Sono stati progettati due diversi gruppi di cartoline: la versione per genitori e la versione per docenti. È stato necessario procedere in questo verso perché ai due destinatari è stato progettato un pattern di pressioni omofobiche leggermente personalizzato. Di conseguenza i due mazzi avranno molte cartoline in comune, e una piccola parte personalizzata per il destinatario.
Fascetta Per tenere le cartoline assieme è stata progettata una fascetta recante il logo dell’iniziativa.
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Contrasto
Come gli artefatti della fase di sensibilizzazione, anche le cartoline presentano lo stesso viso destinato ai differenti destinatari per rendere più semplice il riconoscimento dei due mazzi.
Riferimenti
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ntyum Tobacco body UNICEF Tipi di onne insieme HSBC Alzheimer’s day a domestica League against cance MCA Enantyum Tobacco body UNICE NHCR Donne insieme HSBC Alzheime enza domestica League against c t MCA Enantyum Tobacco body UN o UNHCR Donne insieme HSBC Alzhe violenza domestica League again vs artist MCA Enantyum Tobacco ntrasto UNHCR Donne insieme HSB ntro la violenza domestica Lea Artist vs artist MCA Enantyum T Tipi di contrasto UNHCR Donne insi ’s day Contro la violenza domes cancer Artist vs artist MCA Ena ody UNICEF Tipi di contrasto UNHC Alzheimer’s day Contro la violen gue against cancer Artist vs arti acco body UNICEF Tipi di contrasto
i cony Coner ArEF Tipi er’s day cancer NICEF eimer’s nst body BC Alague Tobacieme stica anCR Donnza ist MCA UNHCR
03 Contrasto
Riferimenti progettuali
Il contrasto è molto utilizzato nelle campagne comunicative, soprattutto nelle campagne sociali. Il contrasto riesce a colpire il destinatario e a far sÏ che inizi a porgersi delle domande. Il contrasto. nella maggior parte delle campagne, sono
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Contrasto
presenti due diversi tipi di contrasto: il contrasto narrativo e il contrasto grafico. Il contrasto grafico permette al destinatario di decifrare e capire il contrasto narrativo.
Narrativo » Grafico Prima/dopo
Pensi/è
Cromatico
Affollamento Tipografico
Prima/dopo
Cromatico
Viene spesso utilizzato nelle pubblicità di farmaci per dimagrire o per migliorare la vita delle persone. Si presenta la situazione come è, solitamente esagerata, per far identificare il destinatario, poi si presenta la vita come sarebbe con il prodotto.
Il contrasto cromatico riesce ad identificare a colpo d’occhio le due diverse realtà. Bisogna prestare particolare attenzione quando si utilizza un contrasto cromatico perché diversi paesi prevedono diversi linguaggi cromatici.
Pensi/è (sembra/è)
Affollamento
Utilizzata molto nelle campagne a sfondo sociale, si presenta al destinatario la situazione come la conosce lui o come può sembrare ad una analisi veloce e successivamente gli si presenta la situazione come effettivamente è.
Il contrasto che utilizza l’affollamento tenta di far ricadere l’attenzione, solitamente, sulla parte meno affollata dell’artefatto dove è presente il messaggio. Può essere un contrasto molti/pochi o un più netto molti/nessuno.
Tipografico Utilizza font diverse per creare contrasto. Utilizzando una font bastone e una font graziata in italico, è possibile creare una forte differenza tra le due parti tipografiche, rendendo facile al destinatario la ricezione del messaggio
Riferimenti
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UNHCR - Un’impresa speciale L’UNHCR (Agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati) nasce all’indomani della seconda guerra mondiale col compito di assistere i cittadini europei fuggiti dalle proprie case a causa del conflitto. In questa campagna si sfrutta il contrasto tra la realtà e la favola. Da una parte troviamo una illustrazione che rappresenta una ragazzina felice che trascina un regalo di natale, tuttavia aprendo la cartolina si scopre un’altra ragazza reale vestita allo stesso modo della ragazza nell’illustrazione, ma in una fotografia, che trascina una slitta con sopra una tanica d’acqua, l’unico sostentamento idrico per sé e la sua famiglia.
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Contrasto
L’UNHCR con questa campagna fa capire che per quanto possa essere natale, e quindi un momento di felicità, al mondo esistono ancora molte persone che prima di vivere devono imparare a sopravvivere, combattendo contro la fame e, in questo caso, la mancanza di acqua. Esistono bambini che non possono giocare, ma devono già aiutare la famiglia come possono (in questo caso trasportare l’acqua per la propria famiglia). A parità di posizione il contrasto avviene tra la favola e la realtà.
Agenzia: Y&R Brands, Milano Commissionato da: UNHCR Anno: 2010
Riferimenti
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Donne Insieme contro la violenza La campagna contro la violenza verso le donne gioca su due livelli di contrasto. Il contrasto che subito si nota è quello tra le due fotografie: la donna a sinistra è contenta, mentre a destra, è triste e vittima di violenza. Il secondo contrasto che riusciamo a trovare è portato dal gioco di parole nelle due fotografie: la parola, grazie
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Contrasto
all’aggiunta di qualche lettera, riesce a cambiare totalmente di significato (ad esempio care che diventa scare). Il tutto viene risolto grazie alla scritta in fondo all’artefatto It takes a little to make a big difference ad indicare come quel piccolo cambiamento di lettera riesca a cambiare drasticamente la parola, e la situazione.
Agenzia: 1861 United, Milano Commissionato da: Associazione Donne Insieme contro la violenza Anno: 2011
Riferimenti
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HSBC La campagna della HSBC a sfondo ecologista utilizza il contrasto tra il prima e il dopo rendendolo graficamente ispirandosi alle famose illustrazioni di Escher. Vediamo quindi un pappagallo che si trasforma in una lattina, un formichiere in bottiglia e una tartauga che diventa un sacchetto di
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Contrasto
plastica. La campagna gioca sulla frase When you realize, it might be too late. Il contrasto avviene tra il bianco e il nero, inizialmente l’immagine è nera su sfondo bianco, mentre alla fine è bianca su sfondo nero.
Agenzia: JWT, S達o Paulo Commissionato da: HSBC Anno: 2010
Riferimenti
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Contrasto
Alzheimer’s day La campagna di Ligue Alzheimer rende graficamente ciò che avviene nella mente di una persona malata di Alzheimer, riuscendo così a far immedesimare il lettore. Notiamo subito il contrasto sviluppato sulla diagonale della pagina: alla sinistra troviamo ciò che il malato ha letto tempo prima e vediamo ciò che lui si ricorda, niente o immagini molto sbiadite; dall’altra parte c’è ciò che ha appena letto. Il contrasto quindi
è tra lo spazio bianco e l’affollamento visivo. Grazie ad una interessante resa grafica è possibile notare come l’Alzheimer continui la sua corsa verso la distruzione dei ricordi della persona. La risoluzione dell’artefatto avviene nella parte bassa con la frase Today, 85000 Belgians won’t remember what they read in their newspaper riuscendo così a far capire al lettore l’argomento della campagna.
Agenzia: Publicis, Brussels Commissionato da: La Ligue Alzheimer Anno: 2010
Riferimenti
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Contro la violenza domestica La campagna di Frauennotruf cattura l’attenzione del lettore nascondendo il messaggio tramite la frase Das ist nicht die realität (Questa non è la realtà) sotto l’immagine di una bella donna messa di profilo. Scaricando un applicazione e inquadrando la pagina con il proprio smartphone è possibile far partire un’animazione che svela l’argomento della campagna: l’osservatore vede una mano di uomo che colpisce la donna della
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Contrasto
foto e successivamente riesce a vedere l’immagine della stessa donna di prima dopo aver subito violenza e la scritta Das ist die realität (Questa è la realtà). La campagna fa capire al destinatario che la violenza domestica è un problema molto importante e che è molto difficile da combattere, dato che riesce a nascondersi molto bene.
Riferimenti
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Agenzia: Y&R, Peru Commissionato da: League Against Cancer Anno: 2013
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Contrasto
League Against Cancer La League against cancer, in questa campagna, si è posta l’obiettivo di far capire che l’esposizione diretta al sole, soprattutto nelle ore più calde del pomeriggio, può causare gravi danni alla pelle e aumentare la possibilità di tumori della pelle. Viene utilizzato un contrasto pensi/è tra due immagini (una foto scattata di notte, ed una foto scattata nello stesso posto ma di primo
pomeriggio): il lettore, leggendo il messaggio al centro (ad esempio Parks are more dangeorus at 2) viene portato istintivamente a pensare che la campagna si riferisca alle ore notturne, momento in cui non è consigliabile passeggiare per parchi da soli; invece, grazie all’immagine risolutiva, il destinatario capisce che è anche molto pericoloso girare nel pomeriggio presto sotto il sole.
Riferimenti
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Enantyum La pubblicità di Enantyum, famoso farmaco della ditta Menarini contro il mal di testa, è un’ottimo esempio di contrasto prima/dopo. Nella pubblicità vediamo una giovane donna con la fronte corrucciata come a resistere ad un dolore molto forte alla testa. La transizione tra il prima e il dopo
è affidata ad una barra dello stesso colore del logo che passa dal basso verso l’alto sullo schermo e permette all’osservatore di distinguere i due momenti della pubblicità: prima di assumere il farmaco e subito dopo aver assunto il farmaco.
Agenzia: M&C Saatchi Commissionato da: Enantyum Anno: 2012
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Contrasto
Riferimenti
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Tobacco Body Tobacco Body è un sito informatico interattivo di Syöpäjärjestöt (Società contro il cancro finlandese). Sulla landing del sito è possibile scegliere se visualizzare gli effetti del fumo su un corpo maschile o su un corpo femminile. Entrambe le scelte portano ad una pagina in cui è possibile,
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Contrasto
grazie ad un cursore, visualizzare una persona non fumatrice, e la stessa persona in versione fumatrice. È inoltre possibile andare ad analizzare ciò che il fumo provoca ad ogni apparato dell’essere umano. Il contrasto osservato è un contrasto prima/dopo.
Agenzia: 358, Helsinki Commissionato da: Syöpäjärjestöt Anno: 2012
Riferimenti
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Agenzia: Cheil Worldwide, Seoul Commissionato da: UNICEF Anno: 2012
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Contrasto
UNICEF La campagna di UNICEF sensibilizza sul preoccupante problema del lavoro minorile. La campagna è strutturata sul contrasto tra il dentro e il fuori. Vengono fatte vedere due fotografie dello stesso capo di vestiario (un calzino, una canottiera...) fotografate in due diversi frangenti: il vestito visto dall’esterno, e lo stesso capo visto dall’interno, rivoltato. Mette a contrasto la bellezza del ricamo
all’esterno, quindi sotto gli occhi di tutti, e la bruttezza all’interno, nascosta a tutti tranne che al bambino. La frase Child abuse leaves indelible damage within è di risoluzione alla campagna.
Riferimenti
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Artist vs artist Artist vs artist è un’esperimento sociale creato dal gruppo musicale Ghost Beach. Andando sul sito www.artistvsartist.it era possibile scaricare l’ultimo singolo del gruppo e votare, spiegando tramite un tweet, se si era contrari o favorevoli alla pirateria. La campagna sfrutta il contrasto tra il bianco e il nero ad indicare le differenze tra i due schierameti.
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Contrasto
Agenzia: Ghost Beach Commissionato da: Ghost Beach Anno: 2013
Riferimenti
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MCA Un progetto interessante è questo prototipo di volantino per la MCA (Museum of Contemporary Art) di Sydney. La brochure accosta una tipografia molto pulita ad immagini di tipo grunge; l’effetto finale mantiene una sua armonia per quanto salti subito all’occhio il profondo contrasto tra le due immagini (tipografica e fotografica). La brochure è piegata più volte creando così un falso fronte-retro.
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Contrasto
Autore: Michael Schepis Commissionato da: MCA Sydney Anno: 2009
Riferimenti
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Tipi di contrasto Bianco/nero Uno dei più semplici contrasti cromatici è quello fra il bianco e il nero. Questo tipo di contrasto è molto iconico, diventando una metafora persi-
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Contrasto
no linguistica (“diversi come il bianco e il nero”). Spesso è contrapposizione fra male e bene, giorno e notte (si pensi allo Yin e Yang).
Grigi/Colore Un altro contrasto simile al precedente è fra scala di grigi e colore. Il primo può rappresentare la tristezza e la monotonia (il “grigiore” può essere
anche d’animo), il secondo è simbolo di allegria e varietà. Gli artefatti di tacere/parlare utilizzano questo contrasto.
Tipi di contrasto
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Affollamento Questo contrasto non si avvale di proprietà cromatiche, anche se la sensazione finale può suggerire scurezza/chiarezza, con tutto il baga-
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Contrasto
glio retorico e linguistico che ne deriva. La parte affollata è quindi opprimente, mentre l’altra suggerisce aria e libertà.
Stile grafico Ăˆ possibile utilizzare diverse tecniche grafiche in contrasto tra loro (come una immagine fotografica e un pittogramma (la prima realistica,
la seconda estremamente semplificata) per rievocare sensazioni diverse e stridenti tra loro nell’osservatore.
Tipi di contrasto
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Tipografia: pesi In tipografia l’uso di analogie e contrasti permette di creare gerarchie che aiutano la fruizione degli artefatti. Un contrasto molto comune è quello fra
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Contrasto
pesi che permette di differenziare e gerarchizzare i testi. I pesi più alti generano anche più affollamento visivo.
Tipografia: maiuscolo/minuscolo L’all caps riesce a far trasparire l’effetto urlato, questo perché è per natura più invasivo di un testo che rispetta l’alternanza delle maiuscole
alle minuscole. È affetto, quindi, da un maggior affollamento e può rappresentare visivamente l’importanza del significato del testo stesso.
Tipi di contrasto
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Tipografia: spaziatura Similmente al contrasto maiuscolo/minuscolo, l’uso della spaziatura può generare effetti di affollamento o diradazione rendendo l’area di
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Contrasto
testo più o meno scura. Utilizzare un’interlinea troppo stretta, o troppo larga, può compromettere la leggibilità di un testo.
Tipografia: stile L’uso di caratteri con o senza grazie può essere utile per distinguere porzioni di testo con diverse finalità. Tradizionalmente per testi lunghi si pre-
ferisce l’uso di una font graziata poiché si ritiene che le grazie aiutino l’occhio a seguire la riga e a riconoscere i glifi.
Tipi di contrasto
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Narrativo: prima/dopo Principio iniziale del processo narrativo che evidenzia l’inizio e la fine dell’azione, per giungere al più stringente e lineare causa/effetto. Questo
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Contrasto
contrasto (prima/dopo, senza/con) è di tipo comparativo ed invita l’osservatore ad assumere un certo comportamento o a smettere una azione.
Narrativo: pensi/è Induce l’osservatore a immaginarsi una situazione o un oggetto, presentando poi l’effettiva realtà e quindi svelando l’inganno visuale o narrativo.
Questo tipo di meccanismo sfrutta l’effetto sorpresa per attirare l’attenzione ed invitare ad una riflessione libera da pregiudizi.
Tipi di contrasto
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Biblio-sitografia Siti internet AA.VV., Sexual Orientation (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/Sexual_orientation> AA.VV., Gender Identity (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/Gender_identity> AA.VV., Transgender (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/Transgender> AA.VV., Sexual orientation and homosexuality (apa.org), <http://www.apa.org/helpcenter/sexual-orientation.aspx> AA.VV., Homophobia (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/Homophobia> Marco Valenti, Comunicazione Sociale, <http://www.comunicazionesociale.eu/>, consultato 04/13 Ghost Beach, Artist vs Artist, <http://www.artistsvsartists.com/>, consultato 04/13 AA.VV., Behance, <http://www.behance.net/>, consultato 04/13 AA.VV., UHNCR, <https://www.unhcr.it/>, consultato 04/13 AA.VV., HSBC, <http://www.hsbc.com/>, consultato 04/13 Syöpäjärjestöt, Tobacco Body, <http://tobaccobody.fi/>, consultato 04/13 AA.VV., UNICEF, <http://www.unicef.org/>, consultato 04/13 Siti di associazioni: certidiritti.it, gaylib.it, arcilesbica.it, agedo.org, famigliearcobaleno.org, gaystatalemilano.it, kobmilano.it Le pagine elencate, se non espresso altrimenti, si intendono consultate al 19 ottobre 2012.
Testi JM Glassgold et al., Appropriate Therapeutic Responses to Sexual Orientation, APA, Agosto 2009 Barbara L. Frankowski, Sexual Orientation and Adolescents, Pediatrics 113, no. 6 June 2004 Alberta Teachers’ Association, Safe and Caring Schools for Lesbian and Gay Youth Paola e Giovanni Dall’Orto, Figli diversi New Generation, Sonda, Gennaio 2005 Alberto Veca, Figure di argomentazione, in Culture visive a cura di Valeria Bucchetti, Edizioni Poli.design, Ottobre 2007
Biblio-sitografia
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Ringraziamenti
Ringrazio i professori Valeria Bucchetti e Erik Ciravegna per avermi seguito fino allâ&#x20AC;&#x2122;elaborato di laurea ed avermi fornito preziosi consigli e i professori Chiara Diana, Maurizio Minoggio per essere sempre stati presenti e di supporto durante il Laboratorio di Sintesi finale. Un ringraziamento va anche alle due cultrici della materia, Maria Zaramella e Elena Zordan, soprattutto per i consigli ricevuti nel Laboratorio di Sintesi Finale e per lâ&#x20AC;&#x2122;elaborato di laurea. Ringrazio Matteo Colombo per avermi accompagnato e supportato durante questo ultimo anno. Ringrazio la mia famiglia per avermi supportato e sopportato in questi tre anni di universitĂ . In ultimo vorrei ringraziare Pepita, fedele Jack Russel, per non avermi mai abbandonato nelle lunghe notti di lavoro.
Ringraziamenti
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Finito di stampare nel luglio 2013