La solitudine dei giovani LGBT

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La solitudine dei giovani LGBT Politecnico di Milano Scuola del Design | a.a. 2012/2013 Design della Comunicazione

Alessio Candido Matteo Colombo



La solitudine dei giovani LGBT Politecnico di Milano Scuola del Design | a.a. 2012/2013 Design della Comunicazione

Alessio Candido Matteo Colombo


Alessio Candido Matteo Colombo Luglio 2013


Ricerca 7 Omofobia diretta

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Omofobia indiretta

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Omofobia istituzionale

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Il fenomeno

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Supporto 34 Accesso al supporto

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Progetto 53 Area di intervento / Brief

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Concept 60 Linguaggi 68

Riferimenti 75 Glossario 76 Bibliografia 80


Omofobia diretta

Testimonianze 8; Cronaca 14

Omofobia indiretta

Vandalismo 18; Pregiudizi 20; Stereotipi 22; Termini peggiorativi 23

Omofobia istituzionale

Citazioni e cronaca 24; Italia e diritti 28; Partiti italiani 29; Campagne per i diritti 30

Il fenomeno

Tipi omofobia 32; Conseguenze psicologiche 33

Supporto attivo

Associazioni a Milano 34; Arcigay 36; Gay Help Line - Roma 38; Governo Italiano 39; Forze dell’ordine 40; Comune di Milano 41

Supporto attivabile

Genitori e docenti 43; Adulti LGBT 44; Campagne per genitori 46; Iniziative per le scuole 48; It Gets Better 49

Accesso al supporto

Percezione supporto 50; Sondaggio online 50


01 Ricerca


Omofobia diretta

Testimonianze Nel mese di ottobre del 2012 il gruppo di ricerca, nell’ambito del lavoro di gruppo del laboratorio di Sintesi Finale, ha raccolto diversi episodi di omofobia narrati da più di 300 persone attraverso un questionario online appositamente creato. Il questionario è stato diffuso attraverso le principali pagine contro l’omofobia su Facebook. La maggior parte degli amministratori ha collaborato diffondendo il link al questionario quasi

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Ricerca

subito: da qui la grande affluenza di risposte, con cui si sono potuti ricavare dati per comprendere l’anima del fenomeno omofobia. Le informazioni raccolte riguardano gli atti diretti e la percezione degli organismi di supporto. Quelle che seguono sono le testimonianze più significative, capaci di fornire una prima visione di insieme, soprattutto dal punto di vista della vittima, sul fenomeno.


Sono stato vittima di omofobia da parte del mio professore di filosofia e storia al liceo. Mi chiamava ripetutamente frocio, checca... Bari, uomo omosessuale, 23 anni

Ho subito mobbing da parte di un docente nei primi tre anni di scuola superiore per via del mio coming out. Mio padre minacciava di tagliarmi i fondi se non fossi “cambiato”. Roma, uomo omosessuale, 19 anni

Genitori che ti guardano come un'anima perduta e dannata... Parabiago, donna omosessuale, 22 anni

Omofobia

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Dei ragazzi si erano messi in fila ai due lati del corridoio poco prima del bagno delle ragazze. Quando sono arrivata in mezzo a loro mi è arrivato addosso uno sputo e l’ultimo ragazzo della fila mi ha tirato un calcio in faccia. Napoli, donna omosessuale, 20 anni

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Ho ricevuto insulti che hanno fatto male e tuttora ne fanno... Mantova, donna (nata uomo) omosessuale, 18 anni

Appena mio padre ha saputo della mia omosessualità voleva mandarmi dallo psichiatra, credeva che fossi stato drogato per essere gay e mi escludeva a tavola. Per mesi non mi ha rivolto la parola. Bari, uomo omosessuale, 22 anni

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Ricerca


Sono stato deriso da alcuni ex compagni di scuola durante una cena perché, tramite i social network, sono arrivati a sapere che sono omosessuale. Cinisello Balsamo, uomo omosessuale, 22 anni

Violenza fisica da parte dei miei fratelli, ogni volta che ho tentato di controbattere alle loro offese molte volte si è scatenato in un loro mettermi le mani alla gola. Napoli, uomo omosessuale, 20 anni

Mi hanno insultata in ogni modo e mi hanno dato del “cancro della società” per il semplice fatto di sostenere i diritti dei gay. Monza, donna bisessuale, 19 anni

Omofobia

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Ho una cicatrice in testa per via di una lesione causata da due ragazzi che mi aggredirono urlando “ricchione di merda”. Ortona, uomo omosessuale, 26 anni

Mi è stata tirata una spallata da un tizio mentre camminavo, in pieno giorno in piazza Duomo a Milano, mano nella mano con un ragazzo. Accompagnata da un “froci di merda!”. Crema, uomo omosessuale, 22 anni

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Dico solo che sono tornato con labbro spaccato e zoppo. Aosta, uomo omosessuale, 25 anni

Ricerca


Alle medie i miei compagni di classe mi prendevano in giro con toni duri. In famiglia ho ricevuto solo pressioni da parte dei miei genitori a smettere di “giocare a fare la femminuccia”. Lucca, uomo omosessuale, 17 anni

In un bagno in discoteca dei ragazzi sono venuti verso da me e mi hanno ripetutamente insultato dandomi del frocio e finocchio di merda. Anche in famiglia è capitato spesso. Roma, uomo omosessuale, 19 anni

Spesso alle elementari e medie mi hanno chiamato “frocio”. Napoli, uomo omosessuale, 19 anni

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Cronaca Molti esempi di omofobia diretta provengono dalla cronaca, che riporta tuttavia solo alcune delle aggressioni avvenute. Infatti, una buona parte di queste non viene denunciata, rimanendo nel silenzio. È importante notare come gli atti omofobici diretti provengano sia da persone nella cerchia della vittima, sia da sconosciuti. Le violenze fisiche e verbali sono l’espressione più ovvia e comune dell’omofobia.

Sorprendente anche il numero di estorsioni (“Non dirò nulla se...”) e i casi di divieti particolari, applicati solo per individui e coppie LGBT. Questi atti non solo creano conseguenze psicologiche nelle vittime, ma costituiscono omofobia indiretta per tutte le altre persone LGBT che, venendo a conoscenza delle notizie, si sentono più vulnerabili a tali violenze e quindi meno sicuri a vivere normalmente la loro vita.

Anno di omofobia Studio Arcigay su gli atti omofobici avvenuti in Italia e riportati dalla stampa. Nel solo 2011 58 episodi.

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Bullismo Divieti 14

Ricerca

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Violenze

Estorsioni


Da affaritaliani.it 09/09/11 Ragazza lesbica picchiata a Milano Il personale della Digos ha identificato l'aggressore. Il personale della Digos ha identificato e denunciato per lesioni l’uomo che ha aggredito la 29enne lesbica in un ristorante di via Sanzio. Si tratta di Andrea C., 35 anni circa, titolare di un negozio nella periferia nord di Milano. L’aggressore è stato individuato ricostruendo il percorso fatto con i mezzi pubblici per rientrare a casa dopo l’episodio al ristorante. Altri elementi al fine di rintracciarlo sono stati forniti da testimoni e conoscenti. Gli investigatori hanno ascoltato la sua versione e sentito di nuovo la vittima. Andrea C. lo scorso mercoledì sera si trovava al tavolo del ristorante giapponese di via Raffaello Sanzio in compagnia della convivente e altre due donne. A un altro tavolo era seduta la vittima insieme alla fidanzata e a un’amica.

Il caso è stato denunciato giovedì 8 settembre su Facebook, da una grafica milanese, Patrizia Lai, presente sul luogo dell’aggressione. “Mercoledì sera, in una zona centralissima - ha scritto la 35enne - una lesbica a cena con le amiche e la fidanzata è stata pestata a sangue da una bestia d’uomo che poi è scappato e questo solo perché non gradiva vederle teneramente insieme. È stata pestata perché mentre faceva una foto con la fidanzata al tavolo accanto, questo tizio, che per tutta la sera le importunava con occhiate e battute chiaramente omofobe, l’ha appellata molto poco carinamente e lei ha risposto. E nessuno ha fatto niente”. “Dopo il violentissimo e fulmineo pestaggio con una raffica di pugni al volto (tanto da impressionare veramente tutti)

scagliandosi sulla ragazza seduta accanto alla fidanzata questo omone palestrato sui 90/100kg, 35 anni di età, pelato e tatuato, ha continuato ad aggredirla verbalmente per almeno 5 minuti, tanto che io e le mie amiche che eravamo nel ristorante accanto ci siamo avvicinate. Lei era ricoperta di sangue. Naso forse rotto, labbra pestatissime. Lui intanto, mentre chiamavamo la polizia, ha pensato bene di prendere e andarsene tranquillo verso la metropolitana. Due amiche dell’aggredita lo hanno inseguito ma lui avrebbe cercato di picchiarle”.

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Da Il messaggero 01/06/10 Aggrediti due giovani omosessuali

Violenza presso le colonne di San Lorenzo di Milano. MILANO – Due ragazzi gay e due loro amiche sono stati insultati e malmenati vicino alle colonne di San Lorenzo a Milano nella notte tra sabato e domenica. «Siamo stufi di commentare ogni giorno le violenze che subiscono gay, lesbiche e transessuali italiani – ha detto Paolo Patanè, presidente nazionale di Arcigay – Usciremo dal prossimo consiglio nazionale di Arcigay, che si terrà a Bologna sabato e domenica, con un piano nazionale di iniziativa concreta nella lotta all’omofobia. Ci aspettiamo un impegno vero di tutte le Istituzioni. È necessario infatti uscire immediatamente dalla logica del piagnisteo retorico, che piove a commento istituzionale di ogni atto omofobo. Sono solo belle parole, ci rassicurano persino, ma non proteggono le persone e non fermano gli omofobi».

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Ricerca

«Mi spiace dirlo ma Milano, che era la città più tollerante d’Italia, non lo è più. E quello che fa male non sono le botte che io e il mio compagno abbiamo preso, ma quello che è successo fa male dentro». Così Gianvito, 23 anni, studente in design al Politecnico di Milano, ha raccontato l’aggressione subita sabato sera alle colonne di San Lorenzo. «Eravamo in quattro: io e il mio compagno più due ragazze. Ad un certo punto ci hanno avvicinato tre persone, italiani, sui 35 anni e uno di loro ci ha apostrofato così: «Brutti frocioni, datele a noi le ragazze tanto a voi non servono”. A quel punto è scattata la reazione del mio compagno che li ha mandati a quel paese e sono volati schiaffi e pugni anche ad una nostra amica che ha cercato di far da paciere».

Gianvito in serata presenterà una denuncia alle Forze dell’Ordine per quello che è successo sabato sera. «È la prima volta che vengo aggredito fisicamente. Spesso è accaduto di essere apostrofato con le solite frasi del tipo “brutto frocio” e con il vasto campionario di battute che purtroppo conosciamo bene. Ma io da Milano non me ne andrò. Voglio laurearmi qui, è la città che ho scelto per studiare e spero per poter lavorare, ma spiace sentire anche da alcuni politici discorsi che inneggiano alla intolleranza e alla discriminazione».


Da La provincia pavese 26/04/11 Omofobia al liceo Foscolo di Pavia

Arcigay Pavia denuncia atti omofobici tra i banchi. PAVIA - Due studenti del liceo Foscolo hanno sopportato per mesi l’atteggiamento dei compagni, poi si sono rivolti all’Arcigay per chiedere un sostegno. Uno dei due ragazzi ha scritto una lettera all’Arcigay. «Non ne hanno parlato con nessuno perché si sarebbero dichiarati - spiega Giuseppe Polizzi, tra i fondatori di Arcigay Pavia - c’è la paura di essere giudicati. Noi abbiamo messo a disposizione lo psicologo dell’associazione, perché i due ragazzi non sono dichiarati in casa». Hanno sopportato per diverso tempo, poi però non sono più riusciti a restare in silenzio su quanto stava avvenendo tra i banchi di scuola. «Inizialmente si trattava di scritte a matita sui banchi, che miravano ad offendere e stigmatizzare per un orientamento sessuale ri-

tenuto sbagliato, deviato», scrive un ragazzo. Non ha mai detto a nessuno di essere gay, vorrebbe solo poter vivere la sua sessualità serenamente. Dopo le scritte sono arrivate le telefonate anonime. «Siamo di Arcigay Milano volevamo sapere se ti sei già tesserato», gli hanno detto al telefono. «Solo per fargli fare coming out», commenta Polizzi. Con l’Arcigay era stato organizzato un incontro al liceo classico, durante la cogestione, per parlare di bullismo omofobo. Chi vi ha partecipato è stato subito additato. «Al Foscolo si parla di quelli sospettati di essere gay, sempre con giudizi negativi». Lo racconta una ragazza al secondo anno, della sua omosessualità ha parlato anche in famiglia e ora sta cercando di sensibilizzare i ragazzi delle altre scuole.

Casi di omofobia e bullismo omofobo non ci sono solo al Foscolo. «In alcune scuole è anche peggio, in quelle con più maschi soprattutto. Il problema è per chi lo vive a metà o lo nega perché è una situazione più pesante, e come per il bullismo vengono presi di mira i più deboli», spiega la studentessa del liceo. «Scriverò una lettera al preside chiedendo un incontro e la possibilità di aderire al progetto scuole finanziato dal ministero dell’Istruzione», aggiunge Polizzi. Un progetto che Arcigay cercherà di portare in tutte le scuole. «Siamo stati al Foscolo e al Taramelli e saremo al Copernico. Dopo questi incontri qualcosa si muove, molti ci scrivono, ci mandano segnalazioni e chiedono sostegno».

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Omofobia indiretta Vandalismo Atto di vandalismo, Pavia

Manifesto Forza Nuova, Abruzzo

Atto di vandalismo, Milano

Atto di vandalismo, Bari Manifesto Forza Nuova, Roma

Atto di vandalismo, stazione di Borgo Lombardo, San Giuliano M.se

Atto di vandalismo, Roma

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Atto di vandalismo, Roma Manifesto contro le persone omosessuali, Forza Nuova, Roma

Atto di vandalismo, Associazione Arcigay, Milano

Atto di vandalismo, Siena


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Pregiudizi La società ha molti pregiudizi sul mondo LGBT. Questi costituiscono forte pressione omofobica e diffondono informazioni sbagliate; inoltre perpetuano ignoranza, rallentano l’accettazione e alimentano il sentimento di odio omofobico.

Definizione Idea, opinione concepita sulla base di convinzioni personali e prevenzioni, senza una conoscenza diretta dei fatti, tale da distorcere la valutazione.

Si può guarire L’essere LGBT non è una malattia, pertanto non si può guarire da essa. L’omosessualità è stata rimossa dal Diagnostic and statistical manual of mental disorders dell’Associazione Psichiatrica Americana nel 1974. Questa convinzione è utilizzata da molti santoni che promettono di guarire la persona LGBT.

Il transessualismo è una malattia Le persone transessuali sono individui che non si trovano a proprio agio nel loro sesso biologico. Sebbene sia consigliato un persorso psicologico, questo è per una corretta transizione, e non perché il transessualismo sia una malattia.

I gay sono pedofili Omosessualità e pedofilia sono due cose diverse, la loro compresenza in un unico individuo è totalmente casuale. La prima è un orientamento sessuale, che non produce danni agli altri, la seconda è una devianza ai danni dei minori punibile dalla legge.

I gay sono promiscui La promiscuità e l’orientamento sessuale non si influenzano a vicenda. Esistono persone eterosessuali promiscue, così come esistono persone omosessuali promiscue. Essa dipende dai comportamenti, non dall’orientamento.

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Gay = trans Spesso si fa confusione, pensando che gay e lesbiche siano persone che vorrebbero essere del sesso opposto: queste persone sono definite transgender. Sia omosessuali che eterosessuali possono invece essere sia cisgender, ovvero in sintonia con il proprio sesso biologico, che transgender.

I gay hanno l’AIDS Quando il sesso non è sicuro, l’AIDS colpisce persone eterosessuali e persone omosessuali allo stesso modo. L’essere omosessuale non è sinonimo di avere l’AIDS, né aumenta la probabilità di contrarre il virus dell’HIV.

È colpa dell’educazione Studi dimostrano che l’orientamento sessuale derivi da molti fattori, tra cui i geni e gli ormoni ricevuti durante la gravidanza, ma non dall’educazione ricevuta, o dall’influenza di altre persone. Errata anche la convinzione che la mancanza di una forte figura maschile possa “far diventare” gay.

È una scelta Le persone che lo credono pensano che non esistano inclinazioni sessuali, ma solo comportamenti sessuali. L’omosessualità è un orientamento che, come l’eterosessualità, porta all’attrazione sentimentale verso delle persone a differenza che questa attrazione è verso persone dello stesso sesso.

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Stereotipi Sono molti gli stereotipi con cui la società ha etichettato le persone LGBT. I media utilizzano questi stereotipi per avere più popolarità o per far ridere, senza pensare a quali effetti potrebbero avere sulle persone LGBT all’ascolto.

Definizione Espressione, motto, detto proverbiale o singola parola in cui si riflettono pregiudizi e opinioni negative verso gruppi lavorativi, sociali o etnici.

Club kid Gay all’ultima moda, schiavo di discoteche, locali e musica... ovviamente tutto di tendenza. Rappresentato come frivolo, non curante, di sovente poco intelligente. Spesso immischiato in sesso promiscuo e affari di droga. Nella foto: Nathan, Queer as folk

Butch lesbian Comune stereotipo della ragazza lesbica, mascolina e persino trascurata e rude. Cavalca il pregiudizio che vede le lesbiche come uomini mancati. Spesso di corporatura massiccia, tanto da venir definita camionista. Nella foto: sosia lesbica di Robin, How I met yout mother

Drag queen Uomini, non sempre omosessuali, che si travestono da donne vistose per occasioni speciali, come spettacoli musicali, serate in discoteca... In molte persone la parola omosessuale fa pensare subito ad atteggiamenti di travestitismo. Nella foto: Zahara, Bad education

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Termini peggiorativi L’omofobia indiretta, pressione generale avvertita dalle persone LGBT a causa di un ambiente omonegativo, è veicolata anche da termini peggiorativi della parola omosessuale, spesso usati come termine generale e non come insulto diretto.

Vengono raccolti in questa pagina i principali termini peggiorativi presenti nella lingua italiana. I termini provengono dalla lista I 27 modi di dire gay che Nichi Vendola ha letto alla trasmissione Vieni via con me il giorno 08/11/2010.

Invertito

Finocchio

Deviato

Checca

Pederasta

Culattone

Sodomita Frocio Depravato Ricchione Omofobia

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Omofobia istituzionale Citazioni e cronaca Purtroppo, molto spesso, le stesse istituzioni che dovrebbero proteggere e tutelare il cittadino, e quindi combattere le discriminazioni, sono le prime a discriminare le persone LGBT. L’omofobia istituzionale si manifesta sia tramite azioni dirette di rappresentanti delle istituzioni

Una sera ho chiesto aiuto a dei vigili urbani perché la mia macchina aveva la batteria non funzionante, mi hanno risposto in malo modo e mentre mi allontanavo li ho chiaramente sentiti dire “Che cosa vuole quel frocio?”. Roma, uomo omosessuale, 19 anni

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(poliziotti, carabinieri, addetti alle poste...) sia attraverso la mancanza di adeguate tutele per persone LGBT. In queste pagine vengono portate all’attenzione diverse testimonianze di omofobia istituzionale attraverso testimonianze, dichiarazioni di esponenti e fatti di cronaca.

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Da Repubblica.it 11/05/11 Gay, non può rinnovare la patente Il ministro Mara Carfagna fa partire un’indagine. “Gravi patologie che potrebbero risultare di pregiudizio per la sicurezza della guida”. Con queste motivazioni Cristian Friscina, un ragazzo omosessuale di Brindisi, titolare di una patente di guida emessa dalla motorizzazione civile della sua città nel 1999, si è visto negare il rinnovo della patente. La vicenda è stata denunciata dai Radicali, che hanno depositato oggi una interrogazione urgente ai ministri dei Trasporti e della Difesa. “Follia discriminatoria, ignoranza pura”, tuona Paolo Patanè, presidente di Arcigay. “Omofobia di Stato”, per Paola Concia, del Pd; una “bestialità, da sciocchi patentati”, dice Rossana Praitano, presidente del Circolo di cultura omosessuale Mario Mieli. Ma sono tante e unanimi le reazioni di condanna, e le voci che chiedono l’intervento di Mara Carfagna. Il ministro delle Pari opportunità in serata assicura: “Interverremo per superare una discriminazione

odiosa, ultimo lascito di teorie e di una stagione che non tornerà più. L’omosessualità non può certo essere considerata una causa ostativa all’ottenimento della patente di guida e, di conseguenza, è impensabile che si verifichino episodi come questo”. La vicenda - Dalle risultanze della comunicazione trasmessa dall’Ospedale Militare Bonomo di Bari, dove il ragazzo era stato mandato quando si era dichiarato omosessuale durante il periodo della leva, risulta che tale comunicazione “fa sorgere dubbi sulla persistenza dei requisiti di idoneità psicofisica prescritti per il possesso della patente”. I deputati, prima firmataria Rita Bernardini, presidente dell’associazione radicale Certi diritti, hanno oggi depositato una interrogazione urgente ai ministri Matteoli e La Russa dove viene documentata e ricostruita la gravissima discriminazione subita da

Friscina. Secondo Sergio Rovasio, di Certi diritti, Friscina “non è che un esempio di forma di discriminazione che avviene oggi in Italia contro una persona omosessuale”. Interviene anche il presidente della Provincia di Brindisi, Massimo Ferrarese, che si dice “sconcertato” dalla storia di Friscina: “la prima cosa da fare è quella di rimuovere immediatamente gli inaccettabili ostacoli alla base del mancato rinnovo della patente dopo di che si dovrà fare chiarezza su quanto certificato dall’Ospedale militare di Bari nel momento in cui la persona in questione a suo tempo dichiarò la sua condizione durante il periodo della leva. I responsabili dovranno essere individuati e sanzionati, perchè ci troviamo di fronte ad un chiaro esempio di pregiudizio nei confronti di chi ha semplicemente esercitato il diritto di dichiarare le proprie tendenze sessuali”.

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Da Il messaggero 14/04/12 Aggredito gay davanti al teatro Insultato da un infermiere mentre riceveva le cure. REGGIO CALABRIA - È stato aggredito prima verbalmente e poi picchiato, con un pugno in faccia, perchè omosessuale e poi umiliato da un infermiere in ospedale, che gli ha consigliato di farsi «curare da uno psicologo». È accaduto a Reggio Calabria, a pochi passi dal Teatro Comunale, dove è stato preso di mira Claudio, 28 anni, che, insieme al suo compagno e ad altri amici, stava trascorrendo la serata davanti ad un locale. Al grido di «ricchione di merda» e dopo una serie di provocazioni verbali chiaramente omofobe, una delle tre persone scese da un’automobile per dare evidentemente, senza alcun motivo, una “lezione” al gruppetto, ha sferrato un pugno in faccia al ven-

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tottenne, reo di non essersi intimidito davanti alle offese rivoltegli. Le indagini - A rendere noto l’episodio è stata l’Arcigay «I due mari» di Reggio Calabria dopo la denuncia presentata dalla vittima alla polizia, che ha avviato le indagini per identificare i responsabili dell’aggressione. Per Claudio e per i suoi amici la violenza forse più profonda e grave, però, è stata quella che ha raccontato di avere subito in ospedale, dove il giovane si era recato per lo spostamento del setto nasale subito a causa dell’aggressione, con una prognosi di trenta giorni. Claudio, che attualmente non lavora e vive da qualche tempo nella città calabrese, rivive quegli attimi. «Prima sono stato picchiato in modo

barbaro per strada - dice - e poi sono stato umiliato da un infermiere in ospedale dove mi sono recato per curare le ferite. Quando sono arrivato c’era questa persona che mi parlava in dialetto e che ha continuato a ripetermi che lui poteva presentarmi uno psicologo che mi avrebbe fatto guarire. Ha aggiunto anche che se fossi stato con una bella ragazza questo non sarebbe accaduto. Una situazione davvero imbarazzante perchè poi l’infermiere ha continuato a fare una strana confusione su vicende che riguardano gli ormoni e l’omosessualità. Insomma mi sono sentito trattato come un essere anormale».


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Il fascismo li mandava a Carbonia, scavavano e stavano benissimo. Giuseppe Ciarrapico,Pdl

Non mi sento un omofobo ma tutta questa ostentazione mi sembra eccessiva, noi siamo abituati a manifestare ma io manifesto davanti a un’oppressione. Matrimoni gay? Allora perché non anche con gli animali, oppure con più persone? Francesco Perra, M5S

Tremaglia li chiama culattoni, io diversi. Io invece sono orgoglioso di essere normale. Gabriele Cimadoro, Idv

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Italia e diritti Nel Recommendation of the Committee of Ministers to member states on measures to combat discrimination on grounds of sexual orientation or gender identity, raccomandazione emanata dalla commissione dei ministri degli stati membri dell’Unione Europea nel mese di Marzo 2010, si trovano i provvedimenti che l’UE raccomanda di adottare per combattere la discriminazione

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di genere e di orientamento sessuale. Essendo una raccomandazione essa non è un documento vincolante. L’Italia garantisce solo una parte dei diritti indicati. Il documento presenta 46 punti divisi in 12 categorie a cui prestare attenzione nel proprio paese. In questa pagina vi sono i provvedimenti più importanti e cosa ha, o non ha, fatto l’Italia per considerarli e per adeguarsi.

Right to life, security and protection from violence. La legge Mancino non include gli atti omofobici fra i crimini d’odio. Numerose sono state le proposte di legge atte ad ampliarla ma nessuna fino ad oggi è stata accolta.

Right to respect for private and family life. Nessun regolamento statale riguardante le unioni civili tra coppie dello stesso sesso. Cambio di genere con modifica dei documenti dopo un lungo iter burocratico.

Respecting the Rights of Employees. La legge antidiscriminazione sul lavoro tiene in considerazione l’orientamento sessuale. Unico punto nella legislazione dove viene nominato l’orientamento sessuale.

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Posizione partiti italiani Nelle ultime elezioni (2013) i partiti hanno trattato anche argomenti inerenti al mondo LGBT, come le unioni civili, il matrimonio tra persone dello stesso sesso, l’omogenitorialità, l’estensione della legge Mancino (per crimini d’odio) anche all’omofobia e per abrograre la legge 164/90, che impedisce di cambiare sesso senza un intervento. Fonte: temposcaduto.com

Unione civile

Estensione L. Mancino

Matrimonio

Abolizione L. 164/90

Omogenitorialità

Omofobia

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Campagne per i diritti

Se parlo dei miei affetti - Amnesty International La campagna di Amnesty International fa pensare a quanto sia importante una legge contro l’omofobia e lo fa capire esplicitando le preoccupazioni di diverse persone LGBT in varie posizioni nella società.

Campagna Legalize Love Questa campagna, creata dai movimenti LGBT americani per la rielezione di Barack Obama, tenta di far capire che l’amore è sempre amore, anche se tra persone dello stesso sesso. Viene ascoltato in tutto il video il discorso di Obama sul tema, a volte ripreso dai protagonisti del video. Tenta di arrivare al cuore dello spettatore ritraendo la semplicità della coppie.

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It’s time - Spot australiano In questo spot australiano per il diritto al matrimonio vediamo un giovane che passa la vita con una persona a cui chiede di sposarlo. Solo alla fine si svela l’identità della persona che per tutto il tempo è stata nascosta agli occhi dello spettatore. La strategia utilizzata è quella del ribaltamento di un’aspettazione, mettendo sullo stesso piano coppie eterosessuali e omosessuali.

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Il fenomeno Tipi di omofobia Diretta Atti omofobici fisici o verbali dalla società verso un individuo, o verso un limitato gruppo.

Sociale Non colpisce direttamente l’individuo, manifestandosi attraverso cultura, credenze, media...

Istituzionale Proviene da enti, organizzazioni, organismi religiosi, tramite leggi anti-gay o dichiarazioni.

Interiorizzata Interiorizzazione in persone LGBT di pregiudizi e stereotipi che porta a conflitti e negazioni.

Intolerantes anonimos La campagna, promossa dal governo spagnolo nel 2006, giocava su uno scambio di ruoli: non è tanto la persona LGBT ad aver bisogno di aiuto, ma il discriminatore. Anche il nome dell'iniziativa usa la metafora rimandando al gruppo degli “alcolisti anonimi”.

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Conseguenze psicologiche Incidenze

Minority stress

Tutte le manifestazioni omofobiche hanno, per le vittime, delle conseguenze sul piano psicologico, risultato ultimo dell’introiezione dell’omofobia. Studi mostrano come i giovani LGBT siano più propensi a manifestare un disturbo psicologico, accompagnato in alcuni casi da tossicodipendenza, depressione o persino suicidio. Questi sono dati che denunciano la gravità della situazione e l’urgenza di intervento.

L’essere un individuo LGBT non è di per sé un elemento che costituisca un problema di salute mentale: nel 1974 l’American Psychological Association ha rimosso l’omosessualità dalla lista delle malattie mentali. Tuttavia il clima omofobico che si crea attorno agli individui LGBT può portare a problemi psicologici legati a quello che si definisce minority stress, lo stress di appartenenza a minoranza.

Dato medio

Giovani LGBT Incidenza rispetto al dato medio Roberts et al., 2004, cit. in V. Clarke et al., LGBTQ Psychology; Helping LGBT youth, 2012, Visalia Times-Delta

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Suicidio

Depressione e ansia

Abuso di sostanze

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Supporto attivo Associazioni a Milano

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Via Bezzecca, 3

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Arcigay Milano (Centro d’iniziativa gay)

Nato nel 1984, è organizzato in commissioni che affrontano diversi campi o problemi (accoglienza, giovani, cultura, biblioteca, scuola...).

ArciLesbica Zami Milano

Persegue il superamento di discriminazioni, la promozione dell’espressione culturale delle donne, la creazione di un luogo di socializzazione.

Circolo culturale Harvey Milk

Associazione politicamente impegnata ma non partitica, che si occupa di cultura, informazione, salute. Fornisce counselling e supporto legale.

Il Guado (omosessuali e fede)

Cristiani omosessuali che, visto il rifiuto della Chiesa ma animati dalla fede, auspicano una corretta intelligenza dell’omosessualità nella fede.

Agedo

Aiuta le famiglie in cui si è affacciata l’omosessualità di un figlio, di una figlia, o anche di un amico o di un parente.

Famiglie arcobaleno

Associazione di genitori LGBT e di famiglie omogenitoriali. Organizza incontri, propone momenti con le scuole, offre consulenza e supporto.

Gruppi universitari

All’Unimi GayStatale, in Bicocca KOB (Kollettivo Universitari Bicocca), in Bocconi BESt (Bocconi Equal Students), al Polimi Poliedro.

Ascolto psicologico

Supporto legale

Via web

Supporto

Telefono amico

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Arcigay Arcigay è un’associazione di promozione sociale, nata a Palermo nel 1980 e diffusasi sul territorio nazionale dal 1985, a partire dall’attuale sede nazionale di Bologna. Lo scopo dell’associazione è la tutela dei diritti LGBT in Italia. L’associazione opera attraverso i comitati provinciali, promuovendo tutela giuridica, prevenzione e sensibilizzazione sull’AIDS, socializzazione, lotta al bullismo, attività culturali. Arcigay è ad oggi la principale organizzazione italiana LGBT, divenendo il principale interlocutore nell’ambito dell’opinione pubblica e della politica. Fra le varie attività, Arcigay si occupa di pubblicare guide per le scuole, i giovani, gli immigrati, nonché di effettuare ricerche, come l’ultimo Report finale della ricerca nazionale sul bullismo omofobico nelle scuole superiori italiane, prima indagine organica che in Italia delinei il fenomeno del bullismo omofobico giovanile sia con metodi qualitativi che quantitativi.

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Ricerca

Centro d’iniziativa gay (Arcigay Milano) Il CIG (Centro d’iniziativa gay) nato nel 1984 e divenuto Comitato Provinciale Arcigay Mlano dal 2006, è il principale riferimento LGBT nel territorio milanese. La sua organizzazione ruota attorno alla costituzione di sezioni e commissioni di lavoro incaricate di indirizzare le proprie energie verso opportunità o problemi del mondo LGBT. Fra le iniziative: attività per i giovani, accoglienza, biblioteca, eventi culturali, giornate nelle scuole, telefono amico e chat amica, supporto legale e sindacale, eventi ricreativi.


I loghi A sinistra, il logo di Arcigay. A destra il logo del CIG, che a Milano spesso accompagna quello nazionale Arcigay.

Tempo scaduto Campagna Arcigay in favore dei diritti. Temposcaduto.com, il portale dell’iniziativa, riporta la lista dei deputati e senatori neoeletti che si sono impegnati a garantire i diritti a individui e coppie LGBT.

Supporto

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Liberi/e di essere In collaborazione con ArciLesbica, Arcigay crea questa campagna per la settimana contro l’omofobia e la transfobia organizzata dalla città di Trento. L’iniziativa nasce per combattere la velata eppure evidente omofobia presente nella società.

Gay Help Line - Roma Il Comune di Roma, con la Provincia di Roma e la Regione Lazio, sostiene il progetto Gay Help Line per il supporto per persone LGBT, soprattutto giovani, via telefono e internet. Il servizio è gestito da un network di associazioni, le cui diverse competenze possono offrire supporto psicologico, legale e medico. I volontari sono preparati con corsi di formazione che li rendano in grado di rispondere alle richieste d’aiuto. Il rapporto di servizio 2008 mostra come il servizio abbia un’utenza estesa a tutta Italia. La maggior parte dei chiamanti cerca ascolto e aiuto psicologico su solitudine, coming out e problemi in famiglia.

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Ricerca

Parlane Campagna 2010. Gay Help Line, attraverso manifesti, cartoline e spot (trasmessi da MTV e Coming Soon) invita giovani LGBT e genitori a parlare, usufruendo del servizio offerto.


Governo Italiano Omosessuale, eterosessuale, o non importa?

E non c’è niente da dire

Il dipartimento delle Pari Opportunità ha intrapreso, nel novembre del 2009, la prima campagna nazionale contro l’omofobia. Il messaggio è il rifiuto delle discriminazioni in quanto l’orientamento sessuale è un elemento che “non importa”.

Nel Gennaio del 2013 il dipartimento continua la linea della precedente campagna presentando varie persone: alte, intonate, gay, lesbiche... queste sono presentate come caratteristiche ugualmente naturali, e per questo “non c’è niente da dire”.

Nella vita certe differeNze NoN possoNo coNtare.

Rifiuta l’omofobia. Supporto

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Forze dell’ordine L’OSCAD è un organismo interforze (Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri) istituito per supportare coloro che subiscono crimini d’odio a sfondo discriminatorio. L’organismo collabora con il terzo settore, lavorando a stretto contatto

con l’associazionismo delle minoranze etniche e sessuali, e si occupa di ricevere segnalazioni, attivare interventi mirati, seguire l’evoluzione delle denunce ed elaborare misure di prevenzione e contrasto.

Da gay.it 15/10/10 Forze dell’ordine, creato l’OSCAD Nasce l’osservatorio contro gli atti discriminatori. “Il lavoro dell’Osservatorio contro gli atti discriminatori (Oscad) del Dipartimento di Pubblica Sicurezza è ufficialmente partito. Le forze dell’ordine al lavoro fianco a fianco con le associazioni gay per sconfiggere sul campo l’omofobia e la transfobia. Un ottimo inizio che può aprire una nuova era”. Con queste parole il presidente di GayLib, Enrico Oliari, ha salutato la prima riunione dell’Osservatorio antidiscriminazioni costituitosi il 27 luglio grazie a un decreto del Capo della Polizia e Direttore del Dipartimento di Pubblica Sicurezza, Antonio Manganelli.

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Ricerca

“Con oggi si compie il primo passo di un lavoro iniziato a giugno dopo l’appello di GayLib alle forze dell’ordine raccolto con celerità, intelligenza e umanità dal Prefetto Manganelli” aggiunge il segretario nazionale di GayLib, Daniele Priori. “Le associazioni sono state riconosciute e responsabilizzate ancora una volta, oggi, dal vicecapo della Polizia, prefetto Antonio Cirillo che ha mirabilmente diretto i lavori. Molto positiva – conclude Priori – la presenza attiva nell’osservatorio anche dei Carabinieri il cui radicamento capillare sul

territorio sarà fondamentale per tenere testa alle fattispecie di reato a sfondo discriminatorio di cui purtroppo il territorio è quotidianamente popolato.” “GayLib intende lavorare sul territorio – ha aggiunto in conclusione Michele Beozzo, coordinatore nazionale – affinché anche il maggior numero possibile di polizie locali entrino in contatto con l’Osservatorio. Da parte nostra ci adopereremo perché un numero sempre maggiore di realtà impegnate contro l’omofobia si mettano in contatto con Oscad”.


Comune di Milano La nuova giunta Pisapia si è contraddistinta nell’impegno verso la causa LGBT, impegnandosi a patrocinare eventi culturali, equiparare, almeno a livello comunale, le coppie LGBT, collaborare con il terzo settore e istituire servizi di supporto.

Questo apre nuove opportunità di intervento all’interno del territorio milanese: le attività che finora erano gestite esclusivamente dal terzo settore ora possono contare sull’appoggio istituzionale del Comune.

Unioni civili “Da oggi a Milano ci sarà più uguaglianza, più diritti e meno possibilità di discriminazione. Da domani donne e uomini che si vogliono bene saranno più felici. Io di questo sono felice e vi ringrazio”. Giuliano Pisapia, in aula, dopo l’approvazione del decreto.

Sportello contro l’omofobia “L’idea è quella di avere lì degli operatori [...] del Comune ed anche però metterlo a disposizione del terzo settore,[...] con l’idea poi di arricchirlo con iniziative. [...] Può essere un luogo su cui voi ragioniate in relazione [...] ai servizi che si possono offrire.” Pierfrancesco Majorino, assessore alle Politiche Sociali, 23/10/12, incontro con gli studenti del Polimi

Supporto

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Supporto attivabile Da huffingtonpost.it 22/11/12 Omofobia, ragazzo si impicca I compagni lo prendevano in giro a scuola e sul web Si chiamava Davide, ma i compagni, per offenderlo, lo chiamavano il “ragazzo dai vestiti rosa”. Aveva 15 anni, e a scuola lo prendevano in giro da più di un anno. Martedì si è tolto la vita. È tornato nella sua casa romana, dopo essere stato ripreso da un’insegnante per aver usato uno smalto per le unghie, e si è impiccato, con la sciarpa. Davanti al fratellino piccolo. Lo ha trovato il padre, quando ormai non c’era più niente da fare. Inutile chiamare i soccorsi. Davide è morto di omofobia, ieri pomeriggio. Si è ucciso poco dopo le 17. Non ce l’ha più fatta a sopportare quegli insulti che lo perseguitavano da troppo tempo. I compagni lo denigravano da quando si era iscritto al liceo, in una zona centrale della Capitale. Un tormento quasi quotidiano. A scuola. Ma anche sul web. Avevano creato una pagina Facebook, in cui lo prendevano continuamente in giro per i suoi modi di fare e anche per l’abbigliamento.

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Quella pagina era là, visibile a tutti, da dodici mesi. E questo Davide (il suo nome è di fantasia) lo sapeva bene. Ma, forse, aveva cercato di rassegnarsi. “Ragazzi ho scoperto di avere una canottiera rosa”, scrivevano sul social network qualche mese fa, in riferimento al suo look. Avevano anche fornito indicazioni sulla zona in cui abitava e pubblicato sue foto – sicuramente senza il suo permesso. E martedì, quando si è presentato a scuola con lo smalto – in questi giorni il suo istituto è occupato dai ragazzi di sinistra –, alcuni lo avrebbero anche chiamato “frocio”. “Una professoressa lo ha ripreso”, raccontano alcuni suoi amici. Quel che è certo, è che Davide voleva solo essere se stesso. Così, una volta tornato a casa, nella zona della Colombo, ha preso la sciarpa e si è tolto la vita. Il fratellino, che ha assistito alla scena, è sotto choc ed è già stato affidato ad una psicologa.

Il caso è affidato alla polizia, che, d’intesa con la magistratura, ha già iniziato ad indagare sul profilo Facebook che porta il nome della giovane vittima. L’ipotesi di reato potrebbe essere quella di istigazione al suicidio. Per questo si dovrà accertare chi abbia deciso di aprire quella pagina, nel novembre del 2011, al solo scopo di umiliare Davide. Secondo alcuni compagni di scuola Davide aveva anche problemi a casa. “I genitori non lo capivano”, ha detto qualcuno. Nel suo liceo si è presentato anche Fabrizio Marrazzo, portavoce del Gay Center. “Una notizia del genere, purtroppo, non mi stupisce – commenta all’Huffingtonpost – Casi di questo tipo sono tutt’altro che rari e ci sono scuole dalle quali riceviamo numerose segnalazioni di insulti omofobi. Peccato che non tutti i presidi siano così disposti a collaborare con noi. E, invece, la formazione dei ragazzi è tutto”. [...]


Genitori e docenti

Attori chiave Primo supporto Pregiudizi Ignoranza Incapacità

Il caso del giovane che il mondo del web, indignato da questa orrenda tragedia, ha chiamato il Ragazzo dai pantaloni rosa, fornisce spunti di riflessione sul ruolo che dovrebbero e potrebbero avere genitori e docenti durante la difficile fase di formazione adolescenziale, soprattutto per i giovani LGBT. La grande quantità di pressioni, dirette ed indirette, che i giovani ricevono dall’esterno, spesso rende necessari interventi di supporto (psicologico spesso, legale talvolta) a cui però il giovane non accede facilmente. La cerchia dei genitori e dei docenti costituisce la componente adulta con cui il giovane è più a contatto, diventando perciò l’insieme privilegiato dal quale ricevere supporto. Oltretutto genitori e docenti possono essere un ponte fra giovani LGBT e organismi ufficiali di supporto. Tuttavia molti sono gli ostacoli affinché questo oggi avvenga naturalmente. Il primo di questi è la stessa omofobia che costituisce il problema dei giovani. Spesso, per molti motivi, genitori e docenti sono vittime di pregiudizi, stereotipi, e primi attori di discriminazioni ingiustificate. L’apertura quindi dei giovani a tali figure può essere compromessa per la paura di ulteriore rifiuto. Il secondo ostacolo è costituito dall’ignoranza di cosa significhi essere LGBT – cosa che spesso, ma non sempre, accompagna l’omofobia. Anche nei casi in cui non esiste la componente pregiudiziale, la mancanza di conoscenze impedisce di fornire supporto adeguato. Infine, anche in assenza dei primi due problemi, la disconoscenza delle strutture a cui rivolgersi capaci di fornire supporto, costituisce un limite che pregiudica la qualità del supporto fornito.

Supporto

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Adulti LGBT Una componente del disagio giovanile LGBT sta nella percezione di solitudine: la sensazione di essere non solo abbandonati, ma anche i soli a vivere le sofferenze derivanti dall’omofobia. In questi casi, anche per altri tipi di disagio psicologico, il supporto dei professionisti può essere accompagnato dall’ascolto e dalle parole di persone che già hanno passato simili momenti: il loro intervento permette di mitigare la sensazione di solitudine ed è fonte di consigli utili.

Il valore dell’esperienza Molte delle persone LGBT adulte hanno vissuto esperienze simili a quelle che i giovani LGBT vivono oggi. Le loro storie e i loro consigli sono un patrimonio capace di dare nuova speranza a quei giovani che non vedono via d’uscita nella loro condizione attuale. Il messaggio espresso da queste persone può essere raccolto e restituito in modo mediato, oppure possono essere allestiti sistemi con i quali giovani e adulti LGBT possano scambiarsi dubbi e consigli in modo più o meno libero. Ad oggi poche sono le iniziative che sfruttano questa potenzialità, lasciando inutilizzata questa opportunità. Oltretutto gli stessi adulti LGBT potrebbero sottovalutare il valore delle proprie esperienze.

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Peer support L’espressione inglese indica l’aiuto “fra simili”. Questo tipo di supporto può svolgersi informalmente, oppure essere favorito ed imbrigliato in strutture e meccanismi appositi. Implica sempre il supporto emozionale, a volte anche quello materiale e può essere veicolo di informazione per il supportato.

Mentoring Simile al peer support, presuppone però una diverso rapporto fra supportato e supporto, questo perché l’attore di supporto è solitamente più grande, o ha più esperienza. Rispetto però a un tipo di supporto professionale “dall’alto”, rimane la condivisione di una condizione attuale o passata, permettendo quindi uno scambio a volte più ricco ed efficace.


Esperienza Consigli Peer support Mentoring Assenza di canali Inconsapevolezza

Supporto

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Campagne per genitori

Find your understanding Expedia ha intrapreso una campagna per la promozione del proprio brand attraverso l’hashtag #findyour e una serie di video. Uno di questi è Find your understanding, e racconta la partecipazione di un padre al matrimonio della figlia lesbica. Per quanto i dubbi siano molti, la felicità negli occhi della figlia è la chiave con cui egli capisce che ciò che sta succedendo è la cosa giusta.

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Aceptalos con la mente abierta Questa campagna di SIGLA (Sociedad de integración Gay Lésbica Argentina) ha come obiettivo un ampio pubblico. Per combattere il pregiudizio verso gli omosessuali, si fa notare come molte persone vicine ad ognuno (sorelle, fratelli, cantante preferito...) possano essere gay. Questo va a ribadire come gay e lesbiche siano persone normali. Tra i destinatari anche i genitori con la presenza, nell’elenco, di “tuo figlio” e “tua figlia”.

La famiglia è amore Lo spot di ILGA Portugal si rivolge ai genitori, soprattutto quelli il cui figlio ha fatto coming out. Mentre scorrono video di momenti padre-figlio e l’immagine dei due in viaggio in automobile, il padre racconta il momento della rivelazione del figlio, e la reazione di sorpresa. Il messaggio è semplice: accettare fa parte dei compiti di essere un genitore che ama.

Supporto

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Iniziative per le scuole Stand up! LGBT Awareness Week Belong to, associazione nazionale per il supporto dei giovani LGBT, organizza ogni anno la Stand Up! Awareness Week per sensibilizzare l’opinione pubblica, soprattutto nelle scuole, sull’impor-

tanza di una completa accettazione dei giovani LGBT. Fra i materiali un video in cui un’intera classe supporta un compagno gay aiutandolo a sconfiggere i bulli che lo tormentavano.

GLSEN Gay Lesbian Straight Education Network GLSEN è un’organizzazione statunitense il cui obiettivo è l’azione nelle scuole affinché queste diventino sicure per i giovani LGBT.

Il Safe Space Kit contiene materiali con i quali uno o più docenti possono creare, nell’ambiente scolastico, uno “spazio sicuro” per i giovani LGBT che può essere, all’inizio, anche l’ufficio del docente stesso. Altri materiali informativi e comunicativi sono a disposizione di docenti e studenti per creare le Gay Straight Alliances, gruppi in cui studenti gay e etero collaborano per creare un ambiente scolastico sereno.

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Ricerca

Organizza momenti di incontro e campagne mirate per aiutare studenti e docenti a liberare le scuole dai comportamenti omofobici.


It Gets Better Un ponte fra giovane LGBT e adulti It Gets Better è un’iniziativa americana che si propone di coinvolgere, attraverso Youtube, gli adulti LGBT e alleati per comunicare, con video da loro realizzati, che “le cose andranno meglio”. L’iniziativa riesce a veicolare questo messaggio affinché milioni di giovani LGBT scoprano di non essere i soli e trovino una nuova speranza nel futuro. L’iniziativa è nata dall’idea del giornalista Dan Savage in risposta ai diffusi casi di cronaca di suicidi di giovani LGBT. Molti dei video realizzati sono brevi racconti delle vite dei protagonisti, dalle difficoltà di essere adolescente e LGBT agli sviluppi positivi che la vita ha potuto riservargli, tra affermazione, accettazione e amore. I numeri dell’iniziativa sono eccezionali: sono stati creati 50.000 video, visualizzati 50 milioni di volte. Molti sono i contributi di celebrità dello spettacolo ma anche della politica: tra i video spiccano quelli del presidente Barack Obama e del segretario di stato Hillary Clinton, ma troviamo anche video di gruppo degli impegati LGBT di aziende come Google, Facebook e Pixar.

Supporto

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Accesso al supporto

I giovani LGBT, bisognosi di supporto, hanno grandi difficoltà ad accedervi, per una serie di motivi. Il primo, il più semplice, è la mancata conoscenza di strutture in grado di fornire supporto (ascolto, aiuto legale...): le strutture oggi esistenti non comunicano la propria presenza, o la comunicano male (a un numero ristretto, solo se interpellati, o con target, luoghi, dispositivi inefficaci). Il secondo è l’indisponibilità (effettiva o percepita) delle persone più vicine

ai giovani, i quali temono, in risposta alla richiesta d’aiuto, un ulteriore rifiuto e un giudizio negativo. Il diffuso tabù nei confronti dell’omosessualità incide pesantamente nel limitare il numero di richieste d’aiuto e l’efficacia delle risposte. Infine, i giovani non possono effettivamente ottenere l’aiuto di cui hanno bisogno e che cercano, perché non esistente o perché svolto con modalità d’accesso ed interazione molto limitate (orari, quantità di personale, canali non consoni).

Sondaggio online Nell’ambito di questo lavoro di ricerca, è stato sviluppato un questionario diffuso online attraverso Facebook. 330 sono le risposte ricevute. Tra le domande, il tipo di atti omofobici ricevuti e la loro segnalazione. Questi dati non possono essere presi come statistici, ma offrono una interessante visione del problema.

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Ricerca


Mancata conoscenza Paura di giudizio Assenza di servizi

Supporto

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Area di intervento

Lo Sportello come opportunitĂ 55

Brief

Attori di supporto 57; Sportello come servizio 58

Concept

Fasi ed obiettivi 62; Dispositivi e strumenti 64; Artefatti cartacei 66; Artefatti digitali 67

Linguaggi

Testi 68; IdentitĂ 69; Grafica 70; Tipografia 71


02 Progetto


Area di intervento Solitudine dei giovani LGBT I giovani LGBT complice la condizione adolescenziale, sono le vittime più vulnerabili degli atti omofobici (diretti a loro o indiretti). La loro necessità di supporto è inespressa, lasciando questi

soggetti al loro destino: infatti l’ottenimento del supporto è ostacolato da problemi riguardanti la loro psiche o l’indisponibilità e l’irreperibilità degli attori di supporto.

Il tabù e la paura di rifiuto Esiste un diffuso tabù su omosessualità e transgenderismo, e questo porta i giovani a non rivolgersi alle tradizionali figure di supporto, famiglie e insegnanti. Gli atti più gravi non vengono denunciati alle autorità per la paura di subire ulteriore discriminazione o per sfiducia nelle istituzioni.

L’invisibilità dei supporti Gli enti che a Milano forniscono supporto psicologico e legale hanno visibilità minima o assente. Per questo i giovani LGBT non vengono a conoscenza delle iniziative e dei servizi offerti o peggio dell’esistenza stessa di tali enti.

Scambio mancato Un modo molto efficace per superare le difficoltà è il confronto con persone che già sono passate attraverso queste difficili vicende negli anni giovanili. Non esistono però canali appositi con cui LGBT giovani e adulti possano confrontarsi.

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Progetto


Lo Sportello come opportunità L’assessorato alle Politiche sociali e Servizi per la salute è in procinto di aprire quello che per ora viene definito come Sportello contro l’omofobia. Nelle parole dell’assessore Pierfrancesco Majorino, lo sportello dialogherà con il terzo settore

e offrirà un servizio di volontari e/o professionisti per il supporto psicologico e legale, anche dei più giovani. L’organizzazione e il funzionamento dello sportello è ancora da definire: campo fertile per un intervento progettuale.

Da Repubblica.it 25/11/11 Uno sportello contro l’omofobia La giunta milanese risponde all’omofobia nella città. Uno sportello contro la discriminazione degli omosessuali. Lo promette l’assessore alle politiche sociali Pierfrancesco Majorino, dopo la lettera a Repubblica con cui Paolo Micera ha raccontato l’aggressione subita da lui e dal suo compagno in via Torino, poche sere fa, da parte di una banda di giovani stranieri. «Quanto è successo è indegno - aggiunge Majorino - Mi auguro una risposta ferma degli apparati repressivi. Noi intanto vareremo un servizio

simile a quello esistente a Torino, punto di riferimento per le azioni contro gli atti omofobici». La richiesta di uno sportello dedicato a questo tema viene anche dal presidente milanese di Arcigay, Marco Mori, che sta portando nelle zone della città un progetto dal titolo “Educare alla diversità”: «Anche la grande Milano non è immune da violenza e omofobia commenta il presidente nazionale di Arcigay Paolo Patanè - Invitiamo le istituzioni a mettere in atto

iniziative concrete di prevenzione della violenza». La deputata Pd Anna Paola Concia chiede «un osservatorio permanente contro il bullismo e le discriminazioni nelle scuole e l’approvazione della legge contro l’omofobia».

Brief

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Brief Progettare un sistema di comunicazione che riduca nell’ambito del Comune di Milano la solitudine dei giovani LGBT, intesa come scarsa disponibilità e difficoltà di individuazione di attori a cui chiedere supporto.

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Progetto


Attori di supporto

Docenti

Genitori

Adulti LGBT

Intervento mirato nei luoghi scolastici Necessitano di sensibilizzazione sul problema dell’omofobia e di strumenti capaci di renderli in grado di rispondere alle richieste o riconoscere necessità di intervento.

Aiuto diretto e vicino La casa è il luogo dove l’omofobia è più pesante. Il coinvolgimento e la sensibilizzazione dei genitori possono essere lo strumento per attivare supporto consapevole.

Il valore dell’esperienza Si tratta di persone che già hanno avuto esperienze di omofobia durante l’età adolescenziale e che quindi possono aiutare i giovani LGBT.

Mediatore ed erogatore di supporto Sportello

Lo Sportello contro l’omofobia del Comune di Milano, spazio per i cittadini, anche i più giovani, sarà aperto a breve. Poco conosciuto per via di una scarsa promozione.

Brief

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Lo Sportello come servizio Il nascente Sportello contro l’omofobia fornisce l’opportunità di creare un centro comunale promotore di iniziative contro l’omofobia. È possibile dunque vedere lo Sportello come fornitore di servizi di supporto per i cittadini milanesi LGBT, ponte fra cittadini e associazionismo, promotore attivo di campagne ed eventi culturali, organismo di educazione e formazione.

Per i giovani LGBT lo Sportello diventa così un riferimento in grado di fornire supporto psicologico e legale, attraverso volontari o professionisti, o con la collaborazione delle associazioni che già forniscono servizi simili. Inoltre le professionalità presenti presso lo Sportello possono partecipare ad un processo di co-creazione di materiali informativi e di nuovi canali per i supporti attivabili.

Eroga supporto Fornisce (in)formazione Attiva supporti Gestisce nuovi canali 58

Progetto


Genitore Docente

Informazione Strumenti per agire

Supporto individuale Reindirizza allo Sportello

Giovane LGBT

Supporto

Sportello

Informazione Nuovi canali

Esperienze Consigli

Adulto LGBT

Nuovi canali per dialogare con giovani LGBT

Brief

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Concept La retorica del contrasto esprime la differenza tra il tacere e il parlare, quindi tra il disagio della solitudine e la serenitĂ derivante dal supporto ricevuto.

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Progetto


Come La retorica utilizza il contrasto per esprimere la differenza tra tacere e parlare. •

Per i giovani LGBT, si contrappongono il tacere i propri problemi e il parlare con gli attori di supporto. Per genitori e docenti, tacere è ignorare, non conoscere, non intervenire, mentre parlare significa diventare attori di supporto. Per gli adulti LGBT, tacere è sprecare la propria esperienza, parlare è invece renderla disponibile per i giovani LGBT.

La differenza fatta in tutti i casi risulta essere fra il disagio dei giovani LGBT e il risultato di serenità derivante dal supporto. Il linguaggio grafico esprime la retorica rappresentando il contrasto. Il linguaggio verbale, invece, è meno metaforico, risultando quindi esplicativo. Il contrasto risulta più evidente negli artefatti di sensibilizzazione, più emozionali nella fruizione da parte del destinatario, mentre va diminuendo nelle fasi risolutive di informazione e scambio. Attenzione deve essere posta nell’evitare che il linguaggio sia troppo diretto, per evitare un’ulteriore chiusura da parte dei giovani LGBT.

Cosa I tre obiettivi del brief vengono soddisfatti attraverso tre fasi: sensibilizzazione, informazione, scambio e supporto.

Ogni fase indirizza verso la successiva; tutti gli attori vengono inclusi in ogni fase. Nella fase finale tutti gli attori interagiscono tra di loro.

Concept

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Fasi ed obiettivi 1 – Sensibilizzazione La prima fase sensibilizza gli attori coinvolti sull'esistenza dell'omofobia e della possibile risoluzione attraverso il supporto.

Genitori

Esistenza sportello

Docenti

Gravità omofobia

Giovani LGBT

Importanza proprio ruolo

Adulti LGBT

2 – Informazione La seconda fase informa gli attori coinvolti sui temi LGBT accompagnandoli dalla demolozione dei pregiudizi sino all'adozione di comportamenti virtuosi.

Genitori

Informazioni mondo LGBT

Docenti

Esistenza supporto

Giovani LGBT

Esplicitazione ruolo

Adulti LGBT

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Progetto


3 – Scambio e supporto La terza fase abilita il dialogo tra giovani LGBT e attori di supporto, professionisti e volontari attraverso nuovi mezzi digitali, piÚ vicini ai giovani.

Giovani LGBT

Scambio esperienze Live chat

Adulti LGBT Sportello

Concept

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Dispositivi e strumenti

Genitori e docenti

Sensibilizzazione/Consapevolezza

SEGNALIBRI Aule prof, biblioteche REMINDER. Mostra contrasto. Rimanda al sito informativo.

MANIFESTO Stazioni, aule prof, Milano Contrasto tra mancanza di aiuto e presenza di supporto.

PENDENTE Mezzi di trasporto Contrasto tra mancanza di aiuto e presenza di supporto.

Giovani LGBT

Sensibilizzazione/Speranza

ADESIVI Lasciati nelle scuole TEASER: doppio viso CARTOLINA Scuole, ritrovi giovanili Contrasto fronte retro

SPECCHIO Bagni scolastici Installazione. Coinvolgimento dell’osservatore. Nessun messaggio diretto. Rimanda al sito.

MANIFESTO Stazioni, fermate, Milano Contrasto tra solitudine e supporto.

Adulti LGBT

Sensibilizzazione/COINVOLGIMENTO

MANIFESTI Associazioni LGBT Potenzialità dell’adulto LGBT

PIEGHEVOLE Associazioni LGBT (porte) Proiezione verso la fase informativa

VOLANTINO Associazioni LGBT Potenzialità dell’adulto LGBT

PENDENTE Mezzi di trasporto Potenzialità dell’adulto LGBT

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Progetto

APP SOCIAL Diffusione artefatti + social Promozione social dell’impegno


Informazione/Mondo LGBT

CARTOLINE Aule prof, atrio scuole Mostra nel dettaglio pressioni e soluzioni; illustra e sfata pregiudizi

SITO TEMATICO Diffusione artefatti Pressioni/soluzioni e questioni LGBT

Sportello omofobia PROMOTORE Il Comune di Milano patrocina le iniziative. MODERATORE Soggetto di controllo nella piattaforma. SOGGETTO ATTIVO Professionisti dello Sportello anche online.

Informazione/Mondo LGBT

Supporto e scambio

SITO TEMATICO Diffusione artefatti Informazioni sul mondo LGBT e sull’omofobia. Spiegazione iniziativa e contatti per supporto.

PIATTAFORMA WEB Diffusione attraverso altri artefatti.

Informazione/Attivazione

GIOVANI LGBT Possono esporre problemi, dubbi, domande. Ricevono risposte dagli altri attori, o da altri giovani LGBT. LGBT CON ESPERIENZA Rispondono ai giovani LGBT portando la propria esperienza e un messaggio di speranza. PROFESSIONISTI DELLO SPORTELLO Come farebbero nel luogo fisico dello sportello, danno supporto ai giovani LGBT. Anche via IM.

SITO TEMATICO Diffusione artefatti Spiegazione iniziativa, esplicitazione del ruolo dell’adulto LGBT, chiamata all’azione, consigli per dare supporto.

Concept

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Artefatti cartacei Gli artefatti cartacei si occupano principalmente della fase di sensibilizzazione. Quando l’artefatto lo rende possibile, il fronte retro è il mezzo fisico con il quale si esprime il contrasto. La fase informativa avviene soprattutto attraverso artefatti digitali; è presente tuttavia anche un artefatto cartaceo, quello delle cartoline, capace di fornire strumenti per il supporto a genitori e docenti.

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Progetto


Artefatti digitali Le fasi di informazione e scambio sono affidate al mondo digitale, capace di raggiungere gli attori in modo facile e dinamico. Un’unica piattaforma web assolve ai compiti di informare e garantire nuovi canali per il supporto, mettendo in comunicazione i giovani LGBT con lo Sportello e con gli adulti LGBT. Inoltre tutti gli attori possono trovare una serie di materiali informativi.

Concept

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Linguaggi Testi Tenendo conto del destinatario principale, i giovani LGBT, e delle loro problematiche, non è possibile utilizzare un linguaggio troppo aggressivo o diretto. Nello stesso momento è necessario riuscire a trasmettere agli attori il peso dell’omofobia e la necessità di interventi immediati e consapevoli. Il linguaggio verbale deve essere quindi ponderato fra queste due esigenze.

Il linguaggio che si propone di rendere il peso dell’omofobia riporta pregiudizi o pensieri negativi degli attori. Alcune frasi possono risultare forti, senza mai però cadere nell’aggressivo. Le frasi utilizzate come risoluzione invece invitano alla riflessione e, nel caso dei giovani, alla richiesta d’aiuto. Importante è non etichettare i giovani riferendosi a loro con il loro orientamento sessuale.

I gay sono un cancro della società Linguaggio dell’omofobia - esempio negativo

I miei non mi accetteranno mai Linguaggio dell’omofobia - esempio positivo

Sei gay? Visita tacereparlare.it! Risoluzione - esempio negativo

Non rimanere muto di fronte all’omofobia! Risoluzione - esempio positivo

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Progetto


Identità Nota costante di ogni artefatto è anche il logo dell’iniziativa, espressione della chiave retorica utilizzata. Questa viene rappresentata attraverso l’uso di tipografia contrastante e stridente, ed utilizzando una colorazione adeguata: il nero per “TACERE”, e il colore per “parlare”. L’uso del maiuscolo/minuscolo accentua la differenza e aumenta il contrasto.

Linguaggi

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Grafica Il linguaggio grafico è il mezzo con cui si esprime il contrasto, attraverso sia l’illustrazione, sia la tipografia, il cui testo riporta una serie di pressioni e, in contrapposizione, le frasi di risoluzione.

La tipografia della parte positiva è più articolata perché assolve più compiti e riporta una serie di varianti per gestire titoli, testi in evidenza e testi di ampio respiro.

Il viso È presente in ogni artefatto ed è uno degli elementi più forti. Il viso positivo presenta un’espressione serena e colori vivi, quello negativo è invece triste, in bianco e nero.

ISTE NATUS ERROR SIT VOMQUE LAUDANTIUM, TOTAM AB ILLO INVENTORE VERITAVITAE DICTA SUNT EXPLITATEM QUIA VOLUPTAS SIT ASSED QUIA CONSEQUUNTUR VOLUPTATEM SEQUI NESCIUNDE OMNIS ISTE NATUS IUM DOLOREMQUE LAUDANUE IPSA QUAE AB ILLO INVENECTO BEATAE VITAE DICTA SAM VOLUPTATEM QUIA VOT AUT FUGIT, SED QUIA EOS QUI RATIONE VOLUPRRO QUISQUAM EST UNDE LUPTATEM ACCUSANTIUM M REM APERIAM, EAQUE ITATIS ET QUASI ARCHITECLICABO. NEMO ENIM IPSAM SPERNATUR AUT ODIT70AUT Progetto R MAGNI DOLORES EOS QUI CIUNT. NEQUE PORRO QUISED QUIA CONSEQUUNTUR

Affollamento/spazio bianco

Neque porro quisquam est

Il pattern della parte negativa contrasta fortemente con lo spazio bianco presente nella parte positiva: nero e claustrofobico il primo, bianco e libero il secondo.

Et harum quiderum

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Tipografia I testi opprimenti sono una parte fondamentale del contrasto. Oltre alla tipografia aggressiva, viene indicata anche una serie di caratteri da utilizzare a seconda dei tipi di testi. Le famiglie utilizzate sono DIN Next, Tisa e Tisa Sans.

Tipografia aggressiva La font DIN usata nella versione condensed, con la sua costruzione geometrica, riesce a far percepire l’affollamento visivo e il peso delle frasi presentate. A questo contribuisce l’all caps.

Il baloon Tisa Sans Bold Italic è la font scelta per il baloon, ponte di transizione tra la parte negativa e quella positiva riesce a simboleggiare il cambiamento possibile solo grazie al dialogo.

Titolazione La titolazione è in italico. Sfruttando le forme più ammorbidite e decorative di questa inclinazione, si dichiara più fortemente l’appartenenza del titolo alla parte positiva del messaggio.

Testi I testi sono, all’occorrenza, in Tisa Sans o Tisa, a seconda di tratti di testi molto brevi oppure medio-lunghi.

Linguaggi

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Progetto


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Neque porro quisquam est Et harum quiderum

Dolor sit amet Dolor sit amet At vero eos et accusamus et iusto odio dignissimos ducimus qui blanditiis praesentium voluptatum deleniti atque corrupti quos dolores et quas molesti excepturi sint occaecati cupiditate non provident, similique sunt in culpa qui officia deserunt mollitia animi, id est laborum et dolorum fuga. Et harum quidem rerum facilis est et expedita.

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Linguaggi

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Glossario

SessualitĂ e genere 76; Omofobia 78

Bibliografia

Siti internet 80; Testi 81


03 Riferimenti


Glossario Sessualità e genere Orientamento sessuale OMOSESSUALE BISESSUALE ETEROSESSUALE Attrazione emozionale, romantica e sessuale verso individui dello stesso sesso, di sesso opposto o verso entrambi. Il termine può inoltre fare riferimento ad un senso d'identità sociale che la persona si crea sulla base di queste attrazioni.

Sesso biologico MASCHIO INTERSESSUALE FEMMINA Caratteristiche genetiche e fenotipiche (ormonali e fisiche) che caratterizzano l'anatomia di un individuo; l’appartenenza biologica al sesso maschile o femminile è determinata dai cromosomi sessuali.

Identità di genere CISGENDER

GENDERQUEER TRANSESSUALE

Esperienza psicologica del proprio genere. Esistono individui che non ritengono di avere un sesso in sintonia con la propria identità (transgender) e che si identificano nel sesso opposto o ritengono di non cadere in una concezione binaria del genere.

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Riferimenti


LGBT············································ Acronimo utilizzato come termine collettivo per riferirsi a persone Lesbiche, Gay, Bisessuali, Transgender Omosessuale································ L’aggettivo si riferisce al comportamento o all’attrazione sentimentale e/o sessuale tra individui dello stesso sesso. Bisessuale···································· L’aggettivo si riferisce a soggetti che sono in grado di provare attrazione o sentimenti erotico-affettivi nei confronti di individui sia del proprio che dell’altro sesso. Eterosessuale······························· L’aggettivo si riferisce al comportamento o all’attrazione sentimentale e/o sessuale verso individui del sesso opposto. Intersessuale································ Individui i cui cromosomi sessuali, e/o i caratteri sessuali non sono definibili come esclusivamente maschili o femminili. Transgender································· Termine ombrello dentro cui si possono identificare tutte le persone che non si sentono racchiuse dentro lo stereotipo di genere normalmente identificato come maschile o femminile. Transessuale································· Individui la cui identità sessuale fisica non corrisponde alla condizione psicologica dell’identità di genere maschile o femminile. Genderqueer································ Individui che non si riconoscono nel binarismo di genere, identificandosi come terzo genere, come entrambi o come nessuno. Cisgender····································· Individui la cui identità sessuale fisica corrisponde alla condizione psicologica dell’identità di genere maschile o femminile. Coming out·································· Termine che indica la decisione di dichiarare apertamente il proprio orientamento sessuale o la propria identità di genere. Si tratta di un atto volontario. Outing········································· La pratica di rivelare pubblicamente l’omosessualità di alcune persone segretamente omosessuali, senza il loro consenso.

Glossario

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Omofobia Sexual stigma Idea condivisa del giudizio negativo con cui vengono etichettate tutte le situazioni non eteronormative. Meccanismo sociale di colpevolizzazione delle persone omosessuali.

Eterosexism L’ideologia culturale che, attraverso sistemi condivisi, perpetua lo stigma. Presuppone la superiorità dell’eterosessualità e dell'identità cisgender.

Sexual prejudice Attitudine negativa (ostilità, disgusto) che emerge negli individui singoli in reazione ai non-eterosessuali non-cisgender. È l'espressione individuale derivante dall'eterosessismo.

Anti-gay behaviour Il pregiudizio è nella psiche, ma la sua espressione può spaziare da azioni non-verbali a linguaggio discriminatorio sino ad atti fisici.

Sexual stigma

Atti omofobici Fisico Psicologico Istituzionale

Società

Eterosexism 78

Anti-gay behaviour

Riferimenti

Sexual Prejudice

Individuo


Pressione····································· Insieme di eventi e pregiudizi che circondano una condizione e che possono incidere sulla qualità della vita di alcuni individui. Tabù············································ Forte proibizione relativa ad una certa area di comportamenti e consuetudini considerata ripugnante e degna di biasimo da parte della comunità. Discriminazione···························· Trattamento non paritario attuato nei confronti di un individuo o un gruppo di individui in virtù della loro appartenenza ad una particolare categoria. Crimine d’odio····························· Comprende tutte le violenze perpetrate nei confronti di persone a causa della loro appartenenza ad un gruppo sociale (per razza, etnia, religione, orientamento sessuale, identità di genere). Supporto······································ Sostegno morale, economico, operativo, inteso come aiuto in risposta a particolari problemi o a particolari domande. Ascolto········································ L’atto di ascoltare. In un’ottica di supporto, fornire ascolto significa dedicare il proprio tempo per permettere ad un individuo di sfogarsi o esporre i propri problemi. Supporto psicologico···················· Supporto attraverso i metodi della psicologia, che avviene quindi con professionisti preparati. Supporto medico·························· Supporto su questioni mediche, soprattutto di natura informativa e consultiva. Supporto legale···························· Supporto su questioni legali, per permettere al supportato di prendere decisioni in ambito legale (denunce, processi...) Terzo settore································ Complesso di istituzioni che all’interno del sistema economico si collocano fra lo stato e il mercato, ma non sono riconducibili né all’uno né all’altro. Sono quindi soggetti organizzativi di natura privata, ma volti alla produzione di beni e servizi per il pubblico.

Glossario

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Bibliografia Siti internet AA.VV., Sexual Orientation (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/Sexual_orientation> AA.VV., Gender Identity (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/Gender_identity> AA.VV., Transgender (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/Transgender> AA.VV., Sexual orientation and homosexuality (apa.org), <http://www.apa.org/helpcenter/sexual-orientation.aspx> Clinton Anderson et al., Avoiding Heterosexual Bias in Language, <http://www.apastyle.org/sexuality.html> AA.VV., Gender Identity (britannica.com), <http://www.britannica.com/EBchecked/topic/228219/gender-identity> AA.VV., Transgender glossary of terms (glaad.org), <http://www.glaad.org/reference/transgender> AA.VV., Homophobia (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/Homophobia> FBI, FBI 2010 Hate Crime Statistics, <http://www.fbi.gov/news/pressrel/press-releases/fbi-releases-2010-hate-crime-statistics> FBI, Hate Crime Statistics 2010 - Victims (fbi.gov), <http://www.fbi.gov/about-us/cjis/ucr/hate-crime/2010> AA.VV., Suicide among LGBT youth (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/Suicide_among_LGBT_youth> AA.VV., It Gets Better Project (Wikipedia EN), <http://en.wikipedia.org/wiki/It_Gets_Better_Project>, consult. 17/10/12 AA.VV., It Gets Better Project, <http://www.itgetsbetter.org/>, consult. 17/10/12 Nichi Vendola, 27 modi di dire gay (Vieni via con me 9/10/10), <http://www.youtube.com/watch?v=FQgDnIngLw8> AA.VV., Vari articoli sugli stereotipi(Tv Tropes), <http://tvtropes.org/>, consult. 23/10/12 Stefano Bolognini, Omofobia in Italia 2011 (arcigay.it), <http://www.arcigay.it/36175/arcigay-report-omofobia-in-italia-2011/> Enrico Oliari, Storie di ordinaria violenza omofobica (Oliari.it), <http://www.oliari.com/singoli/violenza.html> Per tag omofobici, foto a manifesti ed altre espressioni offensive: <http://www.oksiena.it/foto/anteprima2//Foto_UNO_Murlo.jpg>, <http://www.queerblog.it/post/218/scritte-omofobe-a-udine>, <http://www.mosinforma.org/wp-content/uploads/2011/04/DSC06602omofobia_ss.jpg>, <http://www.corriereromano.it/romanotizie/6092/informazioni.php>, <http://www.queerblog.it/post/5314/scritte-omofobe-a-roma-dopo-la-giornata-mondiale-controlomofobia>, <http://lampidipensiero.wordpress.com/2008/03/12/contro-le-scritte-omofobe-a-roma-2/>, <http://www.queerway.it/dblog/ articolo.asp?articolo=220#>, <http://www.gay.tv/news/attualita/omofobia-bocconi-uccidere-i-gay-con-il-gas/>, Alessio Candido, fotografia scattata in data 24 ottobre 2012 alla stazione di Borgo Lombardo, San Giuliano Milanese (MI), <http://radiocage.it/2009/09/07/9settembrecontro-omofobia/>, <http://4.bp.blogspot.com/_6WqcEZiXBUk/RnFEzyZ9RDI/AAAAAAAAAFI/cnx72hLPwmI/s320/547284295_3aa4945781. jpg>, <http://www.fanpage.it/l-italia-ha-bisogno-di-figli-non-di-omosessuali-il-manifesto-di-forza-nuova-a-ortona/>, <http://www. river-blog.com/2011/12/12/magolamagamagia-lomosessualita-ti-porti-via/>, <http://www.queerblog.it/post/18297/gay-pride-a-roma-militiachristi-e-i-manifesti-omofobi>, <http://www.lastampa.it/rw/Pub/p3/2012/06/23/Italia/Foto/TYP-459737-4763260-oo_1.jpg>, <http://www. river-blog.com/2011/06/01/militia-da-il-benvenuto-alleuropride/>

Siti di associazioni: milkmilano.com, certidiritti.it, gaycristiani.wordpress.com, gaylib.it, arcilesbica.it, agedo.org, famigliearcobaleno.org, gaystatalemilano.it, kobmilano.it Le pagine elencate, se non espresso altrimenti, si intendono consultate al 19 ottobre 2012.

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Riferimenti


Testi Michael King, Submission to the Church of England’s Listening Exercise on Human Sexuality, Royal College of Psychiatrists, 31/10/2007. L. Trappolin e T. Motterle, Omofobia e vita quotidiana, per il Convegno Internazionale “Lo spazio della differenza”, tenuto il 20 e 21 ottobre 2010 presso l’Università degli Studi di Milano Bicocca Gregory M. Herek, Beyond “Homophobia”: Thinking About Sexual Prejudice and Stigma in the Twenty-First Century, Journal of NSRC, Aprile 2004 ILGA Europe, Il suicidio tra i giovani gay, lesbiche, bisessuali e transgender, Agosto 2007. V. Clarke et al., Gay, Bisexual, Trans and Queer Psychology, Cambridge, 2010 JM Glassgold et al., Appropriate Therapeutic Responses to Sexual Orientation, APA, Agosto 2009 Barbara L. Frankowski, Sexual Orientation and Adolescents, Pediatrics 113, no. 6 June 2004 Herek et al., Correlates of Internalized Homophobia in a Community Sample of Lesbians and Gay Men, JLMA, 1997, 2, 17-25 Alberta Teachers’ Association, Safe and Caring Schools for Lesbian and Gay Youth A. Montano, L’omofobia interiorizzata come problema centrale del processo di formazione dell’identità omosessuale, Rivista di Sessuologia, Vol 31, n. 1/2007 The Committee of Ministers, Recommendation CM/Rec(2010)5 of the Committee of Ministers to member states on measures to combat discrimination on grounds of sexual orientation or gender identity, <https://wcd.coe.int/ViewDoc.jsp?id=1606669>, 31/03/10. Scalfaro, Decreto-legge 26/041993, n. 122, <http://www.asgi.it/public/parser_download/save/l.13.ottobre.1975.n.654.pdf> Camera dei deputati, N. 2807 proposta di leggedi iniziativa dei deputati Di Pietro, Donadi, Palomba, Evangelisti, Borghesi, Barbato, Cambursano, Cimadoro, Di Giuseppe, Di Stanislao, Favia, Aniello Formisano, Messina, Misti, Monai, Mura, Leoluca Orlando, Paladini, Palagiano, Piffari, Pisicchio, Porcino, Razzi, Rota, Scilipoti, Zazzera <http://www.camera.it/_dati/leg16/lavori/stampati/pdf/16PDL0029540.pdf> Sito ufficiale del Comune di Milano, verbale di deliberazione del Consiglio comunale, oggetto: riconoscimento delle unioni civili, <http://www.comune.milano.it/portale/wps/portal/CDM?WCM_GLOBAL_CONTEXT=/wps/ wcm/connect/ContentLibrary/Ho%20bisogno%20di/Ho%20bisogno%20di/Registro%20delle%20Unioni%20Civili>

Bibliografi

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Finito di stampare nel luglio 2013




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