A vida è um sopro
La vita è un soffio “Oscar Niemeyer e la sua poetica” Tesi di esame a cura di Alfa Dolfini
Ringrazio l’amica ed architetto Claudia Roberta Santos dello studio di architettura APC di Rio de Janeiro, per il prezioso supporto e per la documentazione originale che mi hanno incentivato allo studio di uno dei piÚ rappresentativi architetti della nostra epoca.
La mia passione per l’architettura, nacque per la prima volta quando, all’ età di 7 anni, mi allontanai dai miei genitori, perdendomi tra le strade di Rio de Janeiro, affascinato dalle avenide, dai mosaici indimenticabili in pietra dei marciapiedi delle spiagge di Copacabana, di Ipanema e di Leblon. Trasportato dagli odori e dai suoni di quella magica città, mi ricordo che, nonostante l’assenza dei miei genitori, ero tranquillo e rilassato; mi facevo coccolare da quella visione magica, prima della spiaggia, poi dalla figura possente sebbene in lontananza del Cristo Redentore. Lo spavento che provocai ai miei genitori fu immenso, ma quell’esperienza per me fu fondamentale e mi portò negli anni a curiosare e ad ammirare, con la stessa ingenuità di quell’afoso pomeriggio, gli aspetti più interessanti dell’ architettura. Con la mia tesi voglio rendere omaggio ad uno dei più grandi architetti moderni, Oscar Niemeyer, abitante ed amante di quella meravigliosa città nella quale mi persi undici anni fa. Alfa Dolfini
“Não é o ângulo reto que me atrai, nem a linha reta, dura, inflexível, criada pelo homem. O que me atrai é a curva livre e sensual, a curva que encontro nas montanhas do meu país, no curso sinuoso dos seus rios, nas ondas do mar, no corpo da mulher preferida. De curvas é feito todo o universo, o universo curvo de Einstein”
“Non è l’angolo retto che mi attrae, né la linea diritta, dura, inflessibile, creata dall’uomo. Quello che mi affascina è la curva libera e sensuale, la curva che trovo sulle montagne del mio paese, nel corso sinuoso dei suoi fiumi, nelle onde del mare, nelle nuvole del cielo e nel corpo della donna preferita. Di curve è fatto tutto l’universo, l’universo curvo di Einstein’’
Cenni Biografici Oscar Ribeiro De Almeida De Niemeyer Soares, nacque a Rio de Janeiro nel 1907, in una famiglia agiata e benestante. La sua giovinezza fu spensierata e tipicamente carioca: la passione per il calcio, il biliardo, spiagge di Rio con le sue belle donne. Dopo il matrimonio e la nascita della prima figlia, decise di iscriversi all’accademia di Belle Arti e si laureò nel 1934 come ingegnere ed architetto. Grazie alle conoscenze della sua famiglia, riuscì da subito ad inserirsi nell’mondo dell’architettura, lavorando gratuitamente, i primi anni, presso uno dei più prestigiosi studi di architettura brasiliani dell’epoca: quello diretto da Lucio Costa. Questa scelta gli permise di aprigli innumerevoli strade cambiando così definitivamente la sua vita. Quando gli venne chiesto il motivo che lo spinse ad intraprendere gli studi di architettura, rispose che la sua unica sua passione in quegli anni era il disegnare, ed era insoddisfatto dell’ architettura che vedeva nelle strade del suo Brasile. Durante la permanenza nello studio di Costa, Niemeyer ebbe l’opportunità di lavorare ed entrare in contatto con personaggi di enorme spessore sia nella scena legata al mondo dell’ architettura, sia in quella politica di quegli anni. Per l’architetto sarà decisivo l’incontro nel 1937 con Le Corbusier a Rio, impegnato nella progettazione della sede del Ministero della Sanità. Le Corbusier notò subito le abilità del giovane collega definendolo “un prodigio”. Un altro incontro fondamentale per Niemeyer, fu la sua amicizia con Juscelino Kubitschek, presidente del Brasile dal 1956-61, che lo aiutò moltissimo nella la sua crescita professionale. Kubitschek credette molto nel genio del giovane architetto commissionandogli il progetto Pampulha a Minas Gerais, opera che lo rese da subito molto famoso perché si distaccava da tutto ciò di conosciuto, importando nell’architettura linee curve, semplici e leggere
Niemeyer e Le Corbusier Niemeyer e il presidente Kubitschek nel 1959. Niemeyer e Le Corbusier
Kubitschek lo rende partecipe e protagonista nel progetto della nuova capitale, Brasilia che sorgerà nel 1960 grazie al piano urbanistico di Lucio Costa ed ai disegni di Niemeyer. Con il golpe militare del 1964, l’esercito prese il potere ed iniziò un periodo buio di soppressione dei diritti democratici. Niemeyer finì sulla lista nera e per questo motivo fù costretto a trascorrere lunghi periodi all’ estero. In questi anni progettò tra gli altri la nuova sede del Partito comunista francese e su invito di Giorgio Mondadori, mise le basi del nuovo palazzo della casa editrice a Segrate. Tornato in Brasile, fondò la Revista Modulo a Rio de Janeiro, una delle più importanti riviste di architettura, urbanismo, arte e cultura dell’epoca, nonché il mezzo per diffondere la propria opera. La stampa venne proibita nel 1965, in pieno regime dittatoriale e ritornò solo dieci anni dopo. Agli inizi degli anni ‘80, Niemeyer riuscì a ritornare stabilmente in Brasile, grazie a un processo di apertura del regime che permise il rientro di molti degli esiliati. Da qui in avanti la sua vita professionale fu sempre in ascesa non smettendo mai un giorno di progettare e costruire opere meravigliose: nel 1991 all’ età di ottantaquattro anni, Niemeyer realizzava uno dei suoi capolavori, il Mac, Museo di arte Moderna a Niteroi che si affaccia su Rio de Janeiro. Nel 2003, a novantasei anni ha disegnato il nuovo centro amministrativo di Minas Gerais. Il grande poeta dell’ architettura riuscì a disegnare sino a pochi istanti prima della sua morte, avvenuta il 5 dicembre del 2012 a ben 104 anni d’età.
Ernesto Che Guevara in visita ufficiale a Brasilia davanti al palazzo di Oscar Niemeyer
Movimento Moderno Brasiiano Il modernismo brasiliano è stato un vasto movimento culturale che ha avuto forti ripercussioni sulla scena artistica e sulla società. Era fortemente influenzato dalle tendenze culturali e artistiche delle avanguardie europee nel periodo precedente la prima guerra mondiale , come il cubismo e il futurismo. Esso riuniva poeti, filosofi, artisti ed architetti con forte intelletto inventivo, verso la libertà espressiva e un sentimento fortemente antiaccademico. Ciò era caratterizzato anche dal conflitto con lo stile neo-coloniale, stile dominante nell’ architettura brasiliana del tempo. Un fattore fondamentale per la propaganda della nuova corrente fu lo Stato, che svolse un ruolo importante nel processo di affermazione del Modernismo brasiliano, in qualità di portavoce di opere simbolo di avanguardia e progresso. La prima opera moderna di ripercussione nazionale ful’edificio del Ministero della Pubblica Istruzione e la salute - MES, il cui progetto è stato realizzato nel 1936, durante il governo di Getulio Vargas, da un team di architetti, tra cui il giovane Oscar Niemeyer, Affonso Eduardo Reidy, Carlos Leon, Jorge Moreira, guidato da Lúcio Costa. L’edificio è stato progettato secondo i criteri modernisti ed è diventato un punto di riferimento per l’architettura brasiliana, che dà inizio ad una rottura con le forme architettoniche fortemente decorate ricche di motivi storicistici e simbolici che sono stati utilizzati dallo stile precedente. L’immagine di modernità e di progresso che l’edificio del Ministero rappresenta è stato anche legato all’ideale del desiderio di innovazione vincolata però dal nuovo regime politico autoritario. Punto fondamentale del il modernismo era la libertà, che comprendeva come fattore fondamentale o ‘’bem estar’’, lo stare bene e l’estetica dei nuovi edifici doveva trasmettere questo messaggio attraverso facciate bianche e calde aperte alla natura perché una ‘’casa sana’’ genera un ‘’uomo sano ’’ . Oscar Niemeyer - 1936 Palazzo del Ministero della Pubblica Istruzione
Tra le opere che oggi sono individuate come simbolo del modernismo nazionale brasiliano sono il complesso di Pampulha, e ‘’o Plano Piloto’’ che rese possibile la creazione di Brasilia.
Il Modernismo, oltre che nell’ architettura e nella letterature, trova la sua espressione anche nella musica e nella pittura. Nasce la Bossa nova un genere musicale, nato nell’ intimità degli appartamenti e nei locali della Zona Sul do Rio de Janeiro , ed è diventato popolare intorno al 1950. Oggi è uno dei più noti generi musicali brasiliani all’estero. La frase bossa nova significa letteralmente ‘’nuova tendenza’’, una ondata di allegria, ritmo, che mischia attraverso una fusione lirica, il samba, il jazz e la musica popolare brasiliana (MPB). La bossa nova ha acquisito un grande seguito e fama, inizialmente tra i giovani musicisti, intellettuali e studenti universitari. I temi della bossa nova sono le donne, l’amore, il desiderio, ‘’a saudade’’ la nostalgia di casa e la natura. Si accorda all’animo dei tristi, rallegra i felici, consola i nostalgici, riporta un po’ di saudade nei cuori dei brasiliani. Tra le voci di questo nuovo genere musicale spiccano i nomi di artisti di forte influenza tra cui Milton Nacimento, Antônio Carlos Jobim, Chico Buarque, Caetano Veloso.
Antônio Carlos Jobim
Nel mondo della pittura, emerge la pittrice Tarsila do Amaral che aderisce al movimento modernista e crea l’idea che sta alla base del movimento antropofagico brasiliano. Dipinge il quadro ‘’Abacoru’’ (uomo che mangia carne umana, nella lingua indios); l’opera sta a significare il messaggio modernista nel quale il Brasile deve ‘’mangiare’’ la cultura europea, appropriarsene, digerirla per produrre qualcosa di nuovo, moderno, ma che abbia un carattere pienamente brasiliano. Il movimento antropofagico non rinnegava la cultura straniera, doveva prenderne spunto, senza però copiarla, vi era quindi la necessità di creare una nuova identità all’ arte brasiliana.
Tarsila do Amaral
Abacoru
“Eu pego a caneta. A coisa flui. Um prédio aparece. Lá está ele. Não há nada mais a dizer.” “Prendo in mano la penna. Scorre. Un edificio appare. ECCOLO. Non c’è più niente da dire “..
La poetica nel suo stile. Niemeyer viene definito il poeta dell’architettura. Egli passò la sua vita alla ricerca di forme libere, eleganti, leggere e fluide. Piani aperti, pareti curve, piante libere, rampe fluttuanti, caratterizzano la sua architettura, guidando i visitatori all’ interno di paesaggi unici. Sperimentava e progettava vere opere d’arte, è stato un grande innovatore, rigettando nei suoi progetti la presenza di linee dritte e angoli retti, credendo fortemente nell’ utilizzo del cemento armato che nelle sue mani è diventato malleabile. Le sue opere sono di una plasticità unica, a volte in perfetta sintonia con il paesaggio, altre imposte all’ambiente. Per Niemeyer l’architettura deve adattarsi alla natura senza però modificarla, le sue case dunque si fondono con la natura circostante. Con le sue opere egli ha cambiato il modo di concepire e pensare dell’architettura brasiliana diventandone il massimo esponente. Gli schizzi dei suoi vari progetti sono caratterizzati da un grafismo semplice, fatto di gesti decisi, impressi dall’inchiostro nero del pennarello, volti ad evocare il contorno delle montagne di Rio de Janeiro, il corso dei fiumi, le onde del mare, fino a trasfigurare in quelle linee morbide e fluttuanti le silhouette di donne formose, sensualmente distese, a testimonianza della fascinazione che l’architetto nutriva da sempre nei confronti del nudo femminile. Le sue forme, il tuo tratto, i suoi segni derivano da una forte passione emozionale data da una esperienza visiva ottenuta attraverso l’osservazione dell’ambiente naturale. Per Niemeyer l ’architettura è invenzione e in quanto invenzione è arte.
Brasilia
Era uma terra agreste no coraçao do sertão
Era un territorio campestre nel cuore del sertão*
* è una regione semi-arida che abbraccia molti stati del nord est brasilian
La capitale Brasilia, che oggi conta più 2.900.000 abitanti, è una città sorta dal nulla. Nel 1955 l’allora presidente del Brasile, Juscelino Kubitschek, approvò un piano per il popolamento e lo sviluppo economico della regione occidentale in base al quale era necessario abbandonare le città della costa per spingersi nell’entroterra. La posizione di Brasilia avrebbe promosso lo sviluppo della regione centrale del Brasile ed avrebbe meglio integrato l’intero territorio brasiliano. Il progetto di questa nuova capitale venne affidato a Lucio Costa, che si occupò della distribuzione urbanistica della città, e al nuovo e promettente architetto Oscar Niemeyer. I due iniziarono con entusiasmo a progettare la città, partendo da una forma primaria di una croce, un incrocio perfetto di due lunghe linee rette, che in seguito ad esigenze progettuali e dalla conformazione del territorio, presero la forma di un aeroplano. Grazie a questa forma, Costa iniziò a disporre gli edifici segnando lui stesso le coordinate. La fusoliera dell’aeroplano contiene i ministeri, gli edifici governativi, il Senato e la Camera dei deputati e la futuristica cattedrale, progettata da Oscar Niemeyer. Vi è anche un’altissima torre televisiva di 230 metri, che offre vedute spettacolari della città e del lago. Le ali dell’aeroplano sono chiamate Ala Nord e Ala Sud: ognuna di esse è lunga circa più 7 km. La costruzione della città iniziò nel 1956 e venne completata e inaugurata con tempi record nel 1960, dopo soli 41 mesi. Fù una impresa ardua e molto stimolante per Niemeyer, che stava realizzando il sogno di molti architetti, quello di creare una Capitale. La città fu progettata durante l’avvento dell’età dei motori: nel piano originale non vi erano semafori, tutte le auto viaggiavano percorrendo cavalcavia o tunnel, per evitare intersezioni a raso, per far si che lo spostamento dei mezzi fosse più fluido evitando code e traffico. Tra le opere principali di enorme importanza per la città, ricordiamo: PALÁCIO DO PLANALTO, PALÁCIO DA ALVORADA, CONGRESSO NACIONAL e la CATEDRAL DE BRASÍLIA, questi edifici plastici hanno un valore assoluto,quasi una natura morta su scala colossale e al tempo stesso alludevano a una dimensione surreale, la metafisica
L’UNESCO ha dichiarato Brasilia Patrimonio dell’Umanità
“Nós começávamos a imaginar quando é que Brasília iria surgir. De repente, aparecia uma mancha azul no horizonte. Ela ia crescendo. Depois apareciam os contornos e começávamos a dizer: ali é o Teatro, lá é o Congresso, a Torre. Brasília surgia como num passe de mágica, um milagre.”
“Stavamo cominciando a immaginarci quando Brasilia sarebbe nata. Improvvisamente, una macchia blu apparve all’orizzonte. Da li in poi iniziò a crescere. Poi apparvero i contorni e cominciammo a dire, c’è il teatro, vi è il Congresso, la torre. Brasilia è emersa come per magia, un miracolo “.
Lições de Arquitetura Para Oscar Niemeyer. Tratto da: Ferreira Gullar – Toda Poesia/ Na vertigem do dia –
Ferreira Gullar è uno dei sommi poeti brasiliani, che ha dedicato questa poesia a Oscar Niemyer racchiudendo in versi, gli aspetti più significativi ed emblematici del maestro Niemeyer chiamando appunto la poesia stessa come lezione di architettura. Una lezione che ci insegna a vivere in una architettura nuova e leggera, sospesa ed in volo come sorretta da ali.
No ombro do planeta em Caracas Oscar depositou para sempre uma ave uma flor (ele não faz de pedra nossas casas: faz de asas)
Sulla spalla del pianeta a Caracas Oscar ha depositato per sempre un uccello un fiore (lui non fa di pietra le nostre case : le fa di ali)
No coração de Argel sofrida fez aterrizar uma tarde uma nave estelar e linda como ainda há de ser a vida (com seu traço futuro Oscar nos ensina que o sonho é popular)
Nel cuore sofferto di Argel ha fatto atterrare un pomeriggio una nave stellare e bella come ancora non si era vista la vita ( con il suo tratto futuro Oscar ci insegna che il sogno è popolare )
Nos ensina a sonhar mesmo se lidamos com matéria dura: o ferro o cimento a fome da humana a arquitetura Nos ensina a viver no que ele transfigura: no açúcar da pedra na argila da aurora na pluma da neve na alvura do novo Oscar nos ensina que a beleza é leve.
Ci insegna a sognare , anche se abbiamo a che fare con materiale duro : ferro cemento la fame dell’ umana architettura. Ci insegna a vivere in quello che lui trasfigura: nello zucchero della pietra nell’argilla dell’ alba nel chiarore del nuovo nella piuma di neve Oscar ci insegna che la bellezza è leggera.
I suoi progetti
Chiesa di Pampulha
La “Pampulha”, fu inaugurata da Juscelino Kubitschek nel 1943 si tratta di un colpesso architettonico interamente affidato all’architetto Niemeyer, situato nel nord della città di Belo Horizonte. Kubitschek voleva realizzare un nuovo quartiere allegro e moderno per la città: con un casinò, la chiesa, una sala da ballo, un club ed un albergo. Niemeyer progettò Pampulha con totale libertà, egli ha sempre rivendicato l’importanza capitale di quest’opera nello svolgimento del suo lavoro di architetto: soprattutto nella chiesa vedeva la piena espressione di un’«architettura più libera e creativa». La chiesa di Pampulha non temeva neanche di apparire barocca, con la silhouette a onde della sua copertura che suscitò scandalo tra gli architetti moderni, così come nel dopoguerra la cappella di Ronchamp deluse i sostenitori dei Le Corbusier più funzionalista. Infatti anche nella sua decorazione che riveste le facciate viene contaminata con naturalezza e il tema della memoria coloniale, riprendendo colori e decori degli azulejos portoghesi. La chiesa è stata progettata come un susseguirsi di linee curve, che ricordano e rimandano all’immaginario collettivo delle colline brasiliane come il Pao de Acuçar. Un susseguirsi di un’onde in cemento armato bianco che creò, come descritto nelle righe sopra, molto scandalo tra le gerarchie ecclesiastiche, le quali si rifiutarono a lungo di consacrare a causa della sua forma non ortodossa, utilizzandola per celebrazioni ufficiali 11 anni dopo la sua costruzione, nel 1954. Con quest’opera Niemeyer dimostrò la sua grande abilità di utilizzare il calcestruzzo armato, creando una serie di hangar unite ispiratosi alla citazione di Paul Claudel, poeta francese di fine ottocento: «Una chiesa è hangar di Dio sulla terra». Oggi è considerata come um icona dell architettura modernista brasiliana, e immagine di riconscimento della capitale mineira.
“- Claro que já dei aos meus engenheiros muita dor de cabeça ao longo dos anos, mas eles me acompanham. Sempre quis que minhas construções fossem o mais leve possível, que tocassem o solo gentilmente, que surgissem e planassem e surpreendessem. Arquitetura é invenção. Deve oferecer prazer tanto quanto funcionalidade. “
“Certo, ho dato ai miei ingegneri qualche mal di testa nel corso degli anni, ma continuano a seguirmi. Ho sempre voluto che miei edifici fossero il più leggero possibile, che toccassero il suolo con delicatezza, per librarsi ed ergersi, sorprendendo. L‘architettura è invenzione. Deve offrire il piacere tanto quanto la funzionalità.”
Casa das Canoas.
Casa das Canoas è stata progettato nel 1951 e costruita nel 1953 da Oscar Niemeyer per la sua residenza e della famiglia a ridosso della collina di Carvalho de Azevedo Street a Canoas Road, che si affaccia sulla baia di Rio de Janeiro .
“Minha preocupação foi projetar essa residência com inteira liberdade, adaptando-a aos desníveis do terreno, sem o modificar, fazendo-a em curvas, de forma a permitir que a vegetação nelas penetrasse, sem a separação ostensiva da linha reta.” ‘’Il mio obiettivo era progettare questa residenza con piena libertà, adattandola al terreno irregolare e ai suoi dislivelli, senza modificarlo, facendola a curve in modo da consentire alla vegetazione di penetrare all’interno, senza essere separata dalla presenza della linea retta’’.
La casa si trova in mezzo alla natura tropicale, nell’ oasi della foresta ‘’da Tijuca’’. Si sviluppa su due livelli, il quale ordine è stato volutamente invertito: le camere da letto e le zone private sono state posizionate al piano seminterrato, grazie a piccole finestre che superano la collina godono anche loro di una vista privata della baia, la parte superiore invece è stata concepita come una grade sala dedicata alla vita quotidiana e al benessere di chi la abita, infatti si trova sullo stesso piano del giardino e della piscina. La sala è circondata interamente da pareti di vetro, che permettono una vista del giardino di 360°, per consentire una perfetta simbiosi tra architettura e paesaggio. Per rendere tale la vista panoramica dall’interno dell’edificio, Niemeyer sostituisce le sue classiche colonne in cemento armato, per utilizzare e sperimentare leggere armature e montanti in acciaio. Esteticamente la casa si distacca dalla natura circostante, il colore bianco dell’ edificio non entra in contrasto con il verde della foresta, ma ci permette di distinguere a pieno la parte abitativa da quella selvaggia pur senza intaccarla o modificarla. “A arquitetura tem que se adaptar à natureza sem alterá-lo . No projeto da casa Canoas , por exemplo , eu trabalhei respeitando a natureza eo terreno irregular “ . «L’architettura deve adattarsi alla natura senza modificarla. Nel progetto della casa di Canoas, per esempio, ho lavorato rispettando la natura e i dislivelli del terreno». L’ organizzazione su due livelli della casa ha permesso una separazione ottica dei due piani abitativi, creando a prima vista un illusione agli occhi di un osservatore ignaro che l’edificio sembri essere limitato effettivamente ad un unico piano, quello dedicato alla sala.
‘’ Um dia, Le Corbusier me disse que eu tinha nos olhos as montanhas do Rio ‘’ ..
‘’Un giorno Le Corbusier mi disse che avevo negli occhi i monti di Rio’’..
Palazzo Mondadori, Segrate.
Tra il 1950 e il 1965 i dipendenti della Mondadori passano da 335 a 3.000, viene quindi deciso di costruire un nuovo edificio in un’area periferica che viene individuata nel comune di Segrate, in prossimità dell’aeroporto di Linate e dell’autostrada per Verona. Nel 1968, Giorgio Mondadori, figlio di Arnoldo e presidente della Casa Editrice, decide di affidare all’architetto brasiliano il progetto per la nuova sede, dopo aver ammirato la realizzazione del Ministero degli Esteri (Palácio Itamaraty) a Brasilia tre anni prima. Il progetto della nuova sede, racchiude una straordinaria invenzione: non è sorretto dalla struttura in cemento armato ma è ad essa “appeso” da travi del tetto supportato da archi irregolari e sottili, sollevato da terra sopra uno specchio d’acqua. L’edificio si sviluppa su cinque piani di uffici, per accedere ad esso si su una passerella che attraversa il laghetto che lo circonda
‘’ ‘Minha mãe disse que quando eu era muito jovem eu costumava desenhar no ar. Eu precisava de uma caneta. Quando eu finalmente consegui segura uma na mão, a partir daquele momento eu desenhei todos os dias. ‘’ ‘‘’Mia madre diceva che quando ero molto piccolo ero solito disegnare in aria con le mai. Mi serviva una penna. Quando finalmente ne ho potuto tenere una in mano, da quel momento ho disegnato ogni giorno.’’
MAC -Museo de Arte Contemporanea di Niteroi.
Il Museo di arte contemporanea di Niteroi fu pensato e progettato partendo dall’ idea di un fiore che sboccia dal suo vaso , perché come diceva Niemeyer, ‘’fare architettura è creare bellezza’’. In questo edificio egli ci è riuscito a pieno nel suo intento; l’edificio sorge dalla roccia, si affaccia sul mare, in perfetta simbiosi con la baia di Guanabara e il contesto nel quale è stato inserito. La roccia sulla quale è costruito, si presta perfettamente per accogliere la stuttura, e senza la posizione magica e strategica, quest’opera non avrebbe avuto la stessa potenza espressiva. Progettata da Niemeyer con l’assistenza dell’ ingegnere strutturale Bruno Contarini nel 1991, il MAC-Niterói è alto 16 metri, la copertura è una grade cupola che ha un diametro di 50 metri, si sviluppa su tre piani. Il piano terra è semi interrato, per accedere ai piani superiori si passa attraverso una vasta rampa curvilinea di colore rosso salmone che si stacca dal bianco caldo che riveste l’intero edificio. In questo progetto rientra tutta la personalità dell’ architetto e i suoi punti fondamentali della sua architettura: l’uso di forme curve, la forza del calcestruzzo armato e la sua plasticità, il connubio forma, bellezza, funzionalità e il rapporto tra architettura e ambiente naturale. Infatti l’architettura del museo di Niteroi ricorda la forma di un Ufo che sembra essere appena atterrato, senza aver modificato o danneggiato l’ambiente cicostante.
Oscar Niemeyer è fonte d’ispirazione costante nella moda, nell’arte, nel design.
Fonti: Lettura del libro ‘’Il mondo è ingiusto’’ ‘’ Oscar Niemeyer l’ultima lezione di un grande del nostro tempo’’ di Alberto Riva, Mondadori. Traduzione da portoghese a italiano della rivista manifesto ‘’Modulo’’ edizione speciale Oscar Niemeyer del 1983. Copia originale. Traduzione da francese a italiano della rivista manifesto ‘’L’achitecture D’aujourd’hui’’ edizione speciale Oscar Niemeyer del 1974. Copia originale. Link: http://gianzinho-culturabrasil.blogspot.it/2015/01/oscar-niemeyer-biografia-e-opere.html http://www.e-biografias.net/oscar_niemeyer/ https://prezi.com/v6wiizebzfyj/brasilia-storia-di-una-capitale-di-fondazione/, http://www.itgdelai.it/archivio/Ricerche/Oscar%20 Niemeyer.pdf https://casasbrasileiras.wordpress.com/2010/09/20/casa-das-canoas-oscar-niemeyer/ http://francescareboli.tumblr.com/search/tarsila+do+amaral Documentari: https://www.youtube.com/watch?v=Gjvt_e5V9-s
Milano - Luglio 2016