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Ricerca e Sviluppo
La Ricerca e Sviluppo (R&S) di Alfasigma SpA, pur avendo dovuto affrontare difficoltà anche nel 2021 legate ai rallentamenti causati dalla coda lunga della pandemia da COVID-19, ha confermato la volontà di consolidare le attività e gli investimenti per il prossimo quinquennio, mantenendo la priorità sulle aree strategiche di portfolio in Gastroenterologia e Malattie Vascolari, a cui si è aggiunta la volontà di esplorare e innovare nel campo delle malattie rare gastrointestinali e in quello dei disordini dell’asse intestino-cervello. Proprio in questa prospettiva la struttura di Ricerca e Sviluppo si è rafforzata con l’inserimento di una trentina di risorse qualificate nell’ottica di supportare lo sviluppo e le progettualità future.
Fatti e cifre
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Nel 2021 il settore R&S si è sviluppato su tre centri: Bologna, Pomezia e, più recentemente, Milano. Nella seconda parte dell’anno, a seguito dell’inaugurazione della struttura integrata del LABIO 4.0, la parte sperimentale delle Tecnologie Farmaceutiche (costituita da laboratori e impianti) è stata trasferita integralmente a Pomezia. I ricercatori della sede di Bologna sono, quindi, diventati leader tecnologici nei vari Team di Sviluppo della nuova organizzazione, rivestendo ruoli importanti per il coordinamento delle attività di Tecnologia Farmaceutica specificamente richieste dai progetti di innovazione di Alfasigma.
Nel 2021 l’R&S occupava complessivamente 136 persone (di cui il 62% donne) coordinate da un Leadership Team di 8 dirigenti (di cui 70% donne). La maggior parte dei ricercatori R&S si trova all’interno di due aree funzionali: la Tecnologia Farmaceutica e lo Sviluppo Clinico.
2021 2020
Dipendenti Bologna
Dipendenti Pomezia 48
87 52
81
Dipendenti Milano 1 0
Partnership università e centri ricerca 1.888 milioni di euro (10,46% della spesa per commesse esterne) 1.452 milioni di euro (10,71% di tutta la spesa per commesse esterne)
In questo periodo l’ufficio brevetti di Alfasigma ha gestito 119 brevetti pendenti e ha depositato 7 nuove domande di brevetto.
2019
45
80
0
1.407 milioni di euro (10,41% di tutta la spesa per commesse esterne)
Focus & innovazione
Il settore in cui la ricerca è maggiormente attiva è quello finalizzato allo sviluppo di nuove terapie per malattie gastrointestinali per i malati con particolari necessità, con un interesse specifico per le malattie rare gastrointestinali e per i disordini dell’asse intestinomicrobioma-cervello.
Nel 2021, il settore Ricerca e Sviluppo ha ampliato sensibilmente le collaborazioni in ambito scientifico: tra tutte si evidenziano le partnership instaurate con l’Università Alma Mater di Bologna, l’Istituto Clinico Humanitas e l’Università ‘La Sapienza’ di Roma su varie progettualità.
Si è registrata anche una decisa spinta alla trasformazione digitale nelle varie funzioni di R&S. Sono state, infatti, stabilite nuove collaborazioni negli ambiti più innovativi dell’area, partendo dall’impiego dell’intelligenza artificiale nel campo del drug repurposing fino all’utilizzo dei Big Data in area clinica e della ricostruzione del patient journey, per
avvicinare sempre più i protocolli clinici di ricerca
alle reali esigenze del paziente. In particolare, sono stati implementati il Veeva Vault CTMS / eTMF per la gestione dei dati clinici in tempo reale e sullo stato della sperimentazione clinica, così da poter intervenire per mitigare i rischi propri delle sperimentazioni, mentre in corso di implementazione per un GoLive nel 2022 sono altri sistemi digitali per la Farmacovigilanza e per supportare gli Affari Regolatori.
I principali progetti 2021
Innovazione biotecnologica / Malattie virali
Nel contesto della risposta alla pandemia da COVID-19 si è scoperta una nuova serie di anticorpi di derivazione umana a catena singola che potrebbero essere utilizzati per neutralizzare il virus SARS-Cov2 nelle mucose respiratorie con somministrazione per via aerosol. Studi preclinici coordinati dal Laboratorio di Biotecnologia della sede di Pomezia, in collaborazione con l’Università Tor Vergata di Roma, hanno dimostrato che gli anticorpi a catena singola possono neutralizzare il SARS-Cov2 in tutte le sue mutazioni, bersagliando una struttura conservata della proteina Spike che il virus utilizza per entrare nelle cellule3 .
Il centro di Pomezia ha una lunga tradizione nello studio di anticorpi da pazienti oncologici e, proprio all’interno della collaborazione con l’Ospedale di Bergamo, è nata l’ispirazione: alcuni medici e operatori sanitari del nosocomio bergamasco, che erano stati infettati dal COVID-19 durante la prima forte ondata, hanno donato il proprio sangue contenente cellule immunitarie capaci di neutralizzare il virus. Dalle cellule immunitarie di questi campioni è stata estratta la molecola RNA (l’acido ribonucleico) e si è così generata una libreria fagica4 – anche detta Phage Display - di cDNA che ha permesso di trovare sequenze uniche le quali, ingegnerizzate in una serie di anticorpi a singola catena, hanno permesso di sviluppare un prodotto innovativo unico nel suo genere.
I prossimi passi sono: mettere a punto il processo produttivo e identificare un partner esterno per poter co-sviluppare il prodotto ed avviare la sperimentazione sull’uomo entro il 2023.
3 Cfr. i due articoli pubblicati online: https://pubmed.ncbi.nlm.nih.gov/35167974/ e https://www.biorxiv.org/ content/10.1101/2022.05.27.493569v1.full
4 Una libreria fagica, o Phage Display, è una tecnica di laboratorio per lo studio delle interazioni proteina–proteina, proteina–peptide e proteina–DNA che usa dei batteriofagi (virus che infettano batteri) per collegare le proteine con le informazioni geniche che codificano per esse.
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Disbiosi Intestinale
Alfasigma ha proseguito lo sviluppo della nuova rifaximina EIR portando a termine uno studio sulla malattia diverticolare (ROAD) e concludendo l’arruolamento dei pazienti in uno studio di Fase 2 per la cura di persone affette da Rosacea con disbiosi intestinale, studio condotto in Europa. I risultati principali saranno disponibili nella seconda metà del 2022. Inoltre, ha preso il via un secondo studio di Fase 2 in Rosacea con disbiosi intestinale in numerosi stati degli USA per una eventuale registrazione presso la Food and Drug Administration (FDA).
Rettocolite Ulcerosa
Nel 2021 è stato completato lo studio di Fase 1 per la molecola Brilacidin, utile nella cura della rettocolite ulcerosa. I risultati della Fase 1 dimostrano una buona performance della nuova formulazione e per questo è stato approvato il progetto di studio di Fase 2 nei pazienti, che inizierà nel 2022.
Malattie Rare Gastroenteriche
Nel dicembre 2021, dopo essere stata valutata la fattibilità del riposizionamento della molecola Velusetrag in una malattia rara gastroenterica, sono stati sviluppati studi su modelli preclinici ed è iniziato uno studio esplorativo nell’uomo.
Innovazione formulativa e nanotecnologia /Malattie Rare Neurodegenerative
Nel 2021, Alfasigma, insieme ad altri tre soggetti, ha investito nella start-up Novavido dell’Istituto Italiano di Tecnologia. Questa start-up studia un progetto che riguarda lo sviluppo di un dispositivo iniettabile e biocompatibile, definito ‘retina liquida’, che consentirebbe un recupero limitato della visione alle persone affette da cecità parziale causata da malattie degenerative della retina, quale la retinite pigmentosa. Alfasigma ha provveduto a contribuire con lo sviluppo originali di nuove formulazioni e nanotecnologia.
Malaria/Responsabilità Sociale Internazionale
Per quanto riguarda il farmaco antimalarico Eurartesim, l’impegno progettuale sulla malaria è proseguito per tutto il 2021 sia finalizzato alla registrazione della formulazione pediatrica in Europa sia per la possibile registrazione della forma in compressa per adulto negli USA, previste per la fine del 2022. Sono stati anche
supportati alcuni studi spontanei in Africa con la
donazione del prodotto, che viene inoltre distribuito nei Paesi in via di sviluppo a un prezzo convenzionato attraverso la Bill & Melinda Gates Foundation. Infine, Eurartesim è attualmente all’attenzione da parte dell’OMS per un potenziale utilizzo nella prevenzione della malaria in bambini e donne gravide.
Il 14 settembre 2021 è stato inaugurato a Pomezia, alla presenza delle più alte cariche istituzionali e politiche, il nuovo Centro di Ricerca LABIO 4.0 intitolato a Marino Golinelli, fondatore di Alfasigma, che, presente all’inaugurazione, ha contribuito al successo della manifestazione portando il proprio carisma e senso della storia.
Con l’investimento iniziale di oltre 17 milioni di euro per la messa a punto di 5.600 metri quadri di nuovi laboratori dedicati alla tecnologia farmaceutica e alla chimica analitica, Alfasigma conferma il proprio impegno nel settore Ricerca e Sviluppo. Questa scelta si inserisce in una più ampia strategia aziendale che permetta ad Alfasigma di distinguersi a livello nazionale e internazionale per innovazione e sviluppo tecnologico. È un atto di “fiducia nel futuro e nell’innovazione in tecniche farmaceutiche”.
Il progetto nasce dall’esigenza interna di creare un reparto che rappresenti l’anello
di congiunzione tra le attività tipiche di un laboratorio sperimentale di tecnologia
farmaceutica e quelle della produzione su scala industriale. Infatti, da un lato, portare un esperimento dal livello laboratoriale a quello industriale implica dei rischi e, dall’altro, non è assolutamente efficiente condurre esperimenti a livello industriale.
All’interno del nuovo centro polivalente, oltre all’Impianto Pilota, sono presenti i laboratori
di Sviluppo di formulazioni innovative, laboratori di Chimica Analitica, il laboratorio di
Nanotecnologia cui si aggiungerà, previa ristrutturazione, il laboratorio di Biotecnologia già operante in un altro stabile del campus di Pomezia.
Il progetto è stato realizzato in circa due anni, ed è stato consegnato a inizio 2020, in pieno primo lockdown. Gli adempimenti regolatori per l’entrata in funzione del LABIO 4.0 si sono estesi nel 2021, come da programma, permettendone quindi l’inizio dell’attività vera e propria nello stesso anno.
Video - LABIO 4.0 Marino Golinelli
Foto del taglio del Labio 4.0. Da sinistra: Marino Golinelli, Stefano Golinelli, Adriano Zuccalà (Sindaco di Pomezia), Nicola Zingaretti (Governatore Regione Lazio).
ALFATHON DAY: Open innovation e giovani talenti
Alla vigilia dell’inaugurazione di LABIO 4.0 Marino Golinelli, Alfasigma ha organizzato l’Alfathon Day,
un’intera giornata dedicata all’open innovation e alla
valorizzazione dei giovani talenti, interni ed esterni all’azienda.
Il programma della giornata ha previsto un talk su innovazione e salute con professionisti che si è concluso con la premiazione di Alfathon, il primo hackathon full digital di Alfasigma.
Tra gli oltre 40 team provenienti da più di 10 Paesi del mondo che hanno proposto soluzioni innovative nell’ambito di tre sfide nel campo della ricerca e dell’innovazione farmaceutica, si è aggiudicato il primo premio un gruppo di lavoro tutto spagnolo. Lluis Pascual Masiá, PhD in Medicines and Health all’Università di Navarra, Irene Santos Martínez e Maria Cholvi Simó, studentesse di farmacia all’ Università di Valencia, hanno presentato SituGel che risponde alla necessità di sviluppare una piattaforma in grado di garantire una liberazione prolungata del principio attivo, massimizzando così la sua azione terapeutica. Alfasigma ha consegnato al team un assegno da 5.000 euro da investire nel progetto.
A seguire è stato premiato anche il vincitore dell’#OurAlfathon, l’hackathon interno all’azienda che ha visto la partecipazione di circa un centinaio di colleghi provenienti dalle 17 filiali nel mondo.