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Pio Manzù (1939-1969)
Nasce a Milano nel 1939, figlio del grande scultore Giacomo Manzù.
Born in Milan in 1939, he was the son of the great sculptor Giacomo Manzù.
Nel 1959 inizia gli studi di industrial design alla Hochschule für Gestaltung di Ulm laureandosi con una tesi sul “trattore sicuro”: lo studio di un trattore che tenga conto dell’uomo, delle sue esigenze e della sua sicurezza. Nasce così la centina di protezione, come nelle auto da corsa sopra la testa del pilota. Nel 1962 vince con l’amico Conrad il primo premio del Concorso Internazionale “Année Automobile” per il disegno di una vettura che verrà realizzata dalla Carrozzeria Pininfarina ed esposta nei saloni dell’automobile di Londra e Torino. L’anno seguente riceve il premio della sezione culturale dell’Associazione Industriale tedesca per il prototipo di una vettura di media cilindrata: la Coupé Austin Healey 3000. Nel 1964 progetta una vettura Gran Turismo 2 posti, la Autonova GT, per la NSU Werke e, l’anno seguente, una vettura familiare, la Autonova Fam. Due anni più tardi, sempre con Conrad, vince il concorso della municipalità di Amburgo per la progettazione di un autobus urbano.
He started training as an industrial designer in 1959 when he joined the Hochschule für Gestaltung at Ulm graduating with a thesis on the “safe tractor” – a study involving a tractor that took into account man, his needs and his safety. The outcome was the protection bars, such as those placed above the head of the driver in racing cars. In 1962 he won with his friend Conrad the first prize at the “Année Automobile” international competition for their design of a car that was successively produced by Carrozzeria Pininfarina and showcased in the London and Turin car shows. The following year he received the prize given by the cultural section of the German industrialist association for the prototype of a mid-range car: the Coupé Austin Healey 3000. In 1964, he designed the two-seater Gran Turismo, the Autonova GT for NSU Werke and, the following year, Autonova Fam, a family car. Two years later, again with Conrad, he won the competition organised by the municipality of Hamburg for the design of a city bus.
A partire dal 1967 è consulente alla Fiat, fino ad allora poco permeabile a contributi culturali esterni, che da subito gli dà la fiducia necessaria per progettare liberamente e sperimentare. Per la casa automobilistica torinese realizza il City Taxi e l’Autobianchi Coupé, entrambe esposte al Salone dell’automobile di Torino, e la Fiat 127 prima versione, messa in produzione nel 1971.
In 1967 he was called as a consultant by Fiat. Although the Italian carmaker had been rather cold with regard to ideas coming from the outside, it immediately granted the designer utmost freedom in carrying out experiments. For the Turin-based manufacturer, Manzù designed City Taxi and the Autobianchi Coupé (both of which are on show at the Turin Salone dell’automobile) and Fiat 127, the first version of which hit the road in 1971.
Le vetture di Pio Manzù non risolvono solo i requisiti di funzionalità dei propri componenti ma allargano la riflessione alle questioni del traffico, della circolazione, delle quali, secondo Pio Manzù, il designer non può non tenere conto. In questi anni si dedica anche al design di altri oggetti come il primo orologio a transistor italiano, Cronotime, prodotto dalla Ritz Italora ed esposto al MOMA di New York; la lampada Parentesi per Flos, frutto della collaborazione con Achille Castiglioni; il Portaoggetti da scrivania per Kartell e la “poltrona fisiologica”, progettata nel 1967 per La Rinascente e prodotta oggi da Alias. Nel rigore progettuale di Pio Manzù risiede il superamento della problematica formale e l’apertura verso la problematica ergonomica: il rapporto uomo-macchina e tutte le componenti psico-fisiche ad esso correlate. In poco tempo e con poche risorse, realizzò molti progetti e si fece conoscere a livello internazionale. Lo si considerava già una promessa del design mondiale a trent’anni non ancora compiuti, quando morì tragicamente in un incidente d’auto. A Pio Manzù viene dedicato il Centro di Ricerche sulle strutture ambientali di Verucchio (Rn), alla cui progettazione aveva collaborato.
A feature of Pio Manzù’s cars is not that they provide a prompt response to requisites of functionality but that they also broaden the reflection, so to say, to other issues as well, such as traffic and road circulation, issues which, Pio Manzù firmly believed, designers could ill afford to ignore. In those years he also focused on designing other objects, like the Ritz Cronotime, Italy’s first ever transistor radio clock, now exhibited at the MOMA of New York; the Flos Parentesi lamp, which was the outcome of a partnership with Achille Castiglioni; Kartell’s desk Portaoggetti holdall; and the “physiological armchair” designed in 1967 for La Rinascente and currently produced by Alias. It is in Pio Manzù’s rigorous approach to design that the purely formal aspect begins to be solved, paving the way to the broader issue of ergonomics: the man-machine relationship and all the psycho-physical components this implies. In little time and with few resources, Manzù finalised many projects, consolidating his name at an international level. He was already considered a promise in international design when he tragically lost his life following a car accident at the age of barely thirty. The Environmental Structure Research Centre at Verucchio (Rn), which he had contributed to design, has been named after him.
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Renato Stauffacher conosce Giacomo Manzoni nel 2009 durante la mostra alla GAMeC “Quando il mondo era moderno”, dedicata alle opere del padre Pio Manzù. Queste affascinano profondamente Renato, che ne apprezza la modernità e la capacità di visione. Durante una visita all’archivio, vede un prototipo mai editato di sedile ergonomico per macchina sportiva, un progetto fermo nel tempo al 1967; da sempre appassionato di car design, ne apprezza la qualità e l’attualità formale e decide di riportarlo alla luce per presentarlo al mondo come poltrona. Oggi Alias presenta la poltrona Manzù di Pio Manzù in anteprima al Salone del Mobile di Milano 2011. Renato Stauffacher met Giacomo Manzoni in 2009 during the GAMeC exhibition “When the world was modern,” focusing on the works of his father Pio Manzù. These works have exerted a strong feeling in Renato, who appreciated the modernity and the vision they embodied. During a visit in the archive, he noticed a prototype of an ergonomic chair for a sports car that had never been seen in public before. It was a project that had remained frozen in time, in 1967. With a strong penchant for car design, he was immediately struck by its quality and formal currency and decided to present it to the world as an armchair. Today Alias is premiering armchair Manzù by Pio Manzù at the 2011 Salone del Mobile in Milan.
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Autobianchi Coupé, prototipo, 1968
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Autobianchi Coupé, prototype, 1968
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Autobianchi Coupé, interni. Disegno di Pio Manzù, 1968
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Autobianchi Coupé, interiors. Designed by Pio Manzù, 1968
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It is in Pio ManzÚ’s rigorous approach to design that the purely formal aspect begins to be solved, paving the way to the broader issue of ergonomics: the man-machine relationship and all the psycho-physical components this implies.
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Nel rigore progettuale di Pio ManzÚ risiede il superamento della problematica formale e l’apertura verso la problematica ergonomica: il rapporto uomo-macchina e tutte le componenti psico-fisiche ad esso correlate. alias_pm_165x215.indd 11
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Armchair, 1967. Designed for the department store, La Rinascente.
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Poltrona, 1967. Progettata per La Rinascente.
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Primi progetti per poltrona fisiologica. Sezione in cui sono già evidenti l’ergonomia della poltrona e la scocca rigida portante.
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Early projects for the physiological armchair. Section showing ergonomic features of the chair and its rigid supporting structure.
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Manz첫, 2011 design Pio Manz첫 alias_pm_165x215.indd 17
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La base viene ricostruita attraverso la creazione di un modello digitale partendo da alcune immagini d’archivio.
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The chair pedestal was reconstructed by creating a digital model based on some images recovered from the archives.
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Nel tempo la scocca del prototipo originale si era leggermente piegata su se stessa. Per correggere la seduta e verificarne l’ergonomia si è deciso quindi di fresare nel polistirolo la poltrona modellata partendo dal modello 3D con la curvatura della scocca corretta. In the course of time the structure of the original prototype had curved inwards to a certain extent; to correct the chair and verify its ergonomic soundness, it was decided to shape the modelled armchair in polystyrene starting out from the 3D model and correcting the curve of the structure.
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Con la stessa tecnica si è realizzato il poggiapiedi a quattro razze. La croce della razza, schiacciata, è sufficiente alla sua stabilità e risolve i problemi di ingombro. The same technique was also used to construct the four-star pedestal of the footrest, whose cross-shaped base element, when supporting a weight, ensures sufficient stability and compactness.
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Durante le fasi di sviluppo del prodotto sono state analizzate differenti combinazioni tra pelle, tessuto e finitura della base. During the phases of product development, various combinations of leather, fabric and base finishes were evaluated.
Guscio esterno portante in poliuretano compatto. Controguscio interno su cui viene stampato il poliuretano flessibile. External supporting structure in compact polyurethane and inner shell onto which flexible polyurethane has been moulded.
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design
Lorenzo Butti
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Archivio Pio Manz첫, Bergamo Marco Benedetti Studio Phototecnica Andrea Rotondella
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