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La rivista del

Bere Bene di

Bimestrale di informazione sul mondo del beverage

In caso di mancato recapito inviare al CPO di Brindisi per la restituzione al mittente previo pagamento Resi

Anno 7 - n°41 - Set/Ott 2013

rivoluzione u.di.al. ecco le novitĂ 2014 nasce

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Una volta tanto non vogliamo parlare di crisi. Del calo dei consumi e dei conti che non tornano. Non vogliamo parlare di politica e dei suoi soliti propositi piatti e senza prospettiva. Del debito pubblico che aumenta insieme alla disoccupazione. Insomma del fatto che in Italia tutto va a scatafascio. «Piangersi addosso non serve a nulla se non a morire soffocati dalle proprie lacrime» affermava con arguzia un illustre personaggio di quelli che, per intenderci, ce l’hanno fatta. In ogni difficoltà c’è sempre un’opportunità, anzi a ben vedere forse ce n’è più di una. Una regoletta che vale anche nell’apparente ingessato mercato della distribuzione. E proprio partendo da queste valutazioni U.DI.AL. il consorzio fra distributori, ha deciso di dare una netta virata netta e una decisa accelerata. «Basta lamentarsi, ragazzi: reagiamo e vediamo dove e come possiamo fare di più e meglio» questo in sintesi la provocazione che la dirigenza U. DI.AL. ha lanciato alla sua base e lo ha fatto sottoponendo una serie di

proposte e soluzioni che hanno la “grandissima” capacità di guardare oltre. Nell’articolo redatto dal General Manager Luigi Cetrangolo che trovate nelle pagine a seguire di questo numero di Drink Style, vi sono già una serie di anticipazioni. Innovativi progetti che nascono e si sviluppano con un’unica e profonda convinzione: i distributori italiani possono ancora avere, anche in un momento critico come questo, un ruolo decisivo, perché il futuro dell’Ho.Re. Ca., e non solo, passa dai grossisti Cosa sarebbe, d’altronde, oggi il mercato senza quei circa 1700 grossisti che garantiscono assistenza, assortimento, competenza e sevizio? Senza il loro impegno costante e capillare, il settore sarebbe completamente azzerato su pochi prodotti nelle mani di poche multinazionali. Ecco quindi come la distribuzione indipendente, seppur frammentata in tante piccole aziende, la maggior parte a conduzione quasi familiare, rappresenta ancora quel tessuto vivo e vitale del mercato della ristorazione italiana. Un valore assoluto per il quale, crisi o non crisi, vale e varrà la pena continuare a lavorare, a progettare a guardare oltre, così come si propone di fare con forza e convinzione il consorzio U.DI.AL.

Anno 7 - Numero 41 Settembre/Ottobre 2013

Rivista specializzata di: 72021 Francavilla Fontana (Br) C.da Carlo Di Noi Inferiore Via per Ceglie Km 1 Tel. 0831.815906 - Fax 0831.811050 www.udial.it - udial@libero.it Direttore Responsabile: Giuseppe Rotolo Editore: edizioni

Iscrizione al R.O.C. n°6648 V.le Aldo Moro, 44 - 70043 Monopoli (BA) Tel. 080.9306460 - Fax 080.9373100 input@inputedizioni.it - www.inputsrl.it Testi e collaborazioni: Marianna Iodice, Angela Svezia, Maria Vittoria Petrosillo, Valeria Todisco.

Tutti i diritti di riproduzione di testi e foto, in qualsiasi forma, compresa la messa in rete, sono riservati. Per qualsiasi utilizzo è necessaria un’autorizzazione scritta dell’editore. Ai sensi dell’Art. 10 della L. 675/1996, le finalità del trattamento dei dati relativi ai destinatari del presente periodico consistono nell’assicurare un’informazione tecnica, professionale e specializzata a soggetti identificati per la loro attività professionale. L’Editore, titolare del trattamento, garantisce ai soggetti interessati i diritti di cui all’Art. 13 della suddetta legge. Reg. Trib. Bari n°49 del 10/12/2007 La rivista Drink Style è di proprietà del consorzio U.DI.AL. - Consorzio fra distributori indipendenti di bevande. La pubblicazione ha il compito di trasferire e implementare, attraverso l’informazione puntale, credibile e professionale, il sapere e la cultura del fuoricasa italiano. La rivista è edita bimestralmente e postalizzata in modo mirato verso i locali altovendenti ho.re.ca. e superhoreca, clienti dei soci del consorzio.

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La capacità di guardare oltre

La capacità di guardare oltre

Editoriale

a cura di Giuseppe Rotolo



Anno 7 - Numero 41 - Settembre/Ottobre 2013

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Editoriale La capacità di guardare oltre

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Eventi Viaggio U.DI.AL.

Il mercato del beverage

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A Monaco si riunisce il mondo delle bibite

Udialito Rivoluzione U.DI.AL. ecco tutte le novità

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Il mercato del beverage Vodka: dalla Russia agli USA

Il mercato del beverage

23 Novità dalle aziende Pago distribuita da San Pellegrino

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Vino 2013: fra le luci dell’export e il rilancio interno

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Pubbliredazionale Tenute Al Bano Carrisi Una tradizione vecchia di secoli

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Pubbliredazionale La Guardiense: l’eccellenza del territorio sannita

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Per Saperne di Più Dilazione delle somme iscritte a ruolo

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Pubbliredazionale Un’acqua di qualità per il benessere e la salute dei consumatori

Reportage Campari Academy e Academia Barilla

Mode&Tendenze Minerale: da gustare non solo da bere

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VIAGGIO U.DI.AL.

Eventi

PROGRAMMA

Viaggio U.DI.AL. Phuket, Thailandia - 6/15 Novembre 2013 Pronti a staccare la spina per ritrovarvi in un posto dove la realtà supera l’immaginazione? Un luogo dove natura e uomo si fondono in un tutt’uno, nel quale armonia e bellezza appagano lo spirito e risvegliano i sensi. E allora, chiudiamo la valigia e partiamo in un altro angolo di mondo! Destinazione Phuket. Oltre a luoghi meravigliosi, ad attenderci in

quel lontano angolo di mondo, troveremo anche dei sentimenti: la serenità e la fiducia che sono le qualità che caratterizzano il popolo Thailandese, le stesse qualità, a ben vedere, che animano il gruppo U.DI.AL. Serenità, fiducia e amicizia, sentimenti unici e positivi che vivremo ancora una volta insieme. E li vivremo in luogo da favola, in un altro angolo di mondo.

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06/11/2013 • PARTENZA Accoglienza all’aeroporto di partenza ed assistenza per check-in. 07/11/2013 • ARRIVO AL RESORT Arrivo e trasferimento in bus privato al Club Med Phuket di Kata, checkin con sistemazione nelle camere. 08/11/2013 • KATA BEACH “Welcome Drink” e breafing informativo presso la zona congressi con tutto il nostro staff. A seguire, giro accompagnato del villaggio. Nel pomeriggio animazione in spiaggia. 09/11/2013 • KATA BEACH Giornata in villaggio con varie attività ricreative dedicate al Gruppo. 10/11/2013 • ESCURSIONE ALLA BAIA DI PHANG NGA IN MOTOSCAFO. Full Day con Pranzo & Assistenza in Italiano, alla scoperta della baia di Phang Nga, famosa per le sue incredibili forme rocciose che la compongono. Visita al villaggio dei “gitani del mare” su palafitte, a bordo di un tipico battello locale. Al ritorno, degustazione di un delizioso buffet e, nel pomeriggio, possibilità di fare un tuffo nelle splendide acque della baia. PHUKET FANTASEA 11/11/2013 • KATA BEACH Giornata in villaggio con varie attività ricreative dedicate al Gruppo CENA A BUFFET CON SPETTACOLO FANTASEA 12/11/2013 • KATA BEACH Giornata in villaggio con varie attività ricreative dedicate al Gruppo. 13/11/2013 • KATA BEACH Giornata in villaggio con varie attività ricreative dedicate al Gruppo. - Serata Arrivederci: EVENTO 14/11/2013 • PARTENZA




Il Mercato del Beverage

Complice un consumatore sempre più esigente, il mercato delle bibite analcoliche e dei succhi di frutta deve avere la capacità di proporre annualmente nuovi prodotti, ovvero nuovi mix e gusti per soddisfare il palato di consumatori che hanno imparato a chiedere alla bevanda evoluzione e innovazione. Dalla bottiglietta di succo all’albicocca siamo passati a gamme di prodotti speciali. Le bevande esplorano i cinque continenti alla ricerca di frutta, essenze, spezie, erbe da miscelare. Oggi le bevande analcoliche sono svariate, molteplici e in alcuni casi costituiscono dei veri e propri “cocktail”. Le nuove domande e le nuove risposte del mercato dell’analcolico \sotto la lente di ingrandimento a Drinktec 2013, il più grande salone internazionale per l’industria delle bevande e del liquid-food, che si è tenuto dal 16

al 20 settembre 2013 nel Centro Fieristico di Monaco di Baviera. In questa cornice attesa dal mondo del beverage sono stati presentati sia gli sviluppi più recenti del mercato delle bibite, sia le tecnologie più avanzate per la produzione e il confezionamento, altamente automatizzati. La strategicità delle bevande analcoliche è confermata dalle ricerche della Canadean: le bibite e le bevande analcoliche rappresentano la categoria di prodotti con i maggiori tassi di crescita sul mercato mondiale delle bevande. Bevande energetiche e tè freddi sono in forte espansione. Tra le bevande un rinnovato interesse del mercato è rivolto ai tè pronti, referenze per le quali si preannunciano tassi di crescita elevati. Interessanti anche le crescite previste per le bevande a base di latte. Queste bevande “crescono”, mentre i succhi classici soffrono. Se Asia, America Latina e Nord Africa ricercano il succo, nei Paesi industrializzati il mercato pare saturo. Allora il succo “che va” è quello di

Il mercato delle bibite analcoliche e dei succhi di frutta deve avere la capacità di proporre annualmente nuovi prodotti, nuovi mix e gusti perzzzzzzzzzz soddisfare il palato zzzzzzzz di consumatori zzzzzzzzzz

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A Monaco si è riunito il mondo delle bibite

A Monaco si è riunito il mondo delle bibite


Il Mercato del Beverage

Ingredienti per la salute

alta gamma come le spremute o le bevande a basso contenuto di acidi. Le bevande funzionali sono l’altro segmento che vive periodi rosei. Importanti i succhi di frutta e verdura che dovrebbero vedere aumentare i propri numeri. Per Euromonitor i succhi di frutta e verdura passeranno dai 10,5 litri del 2012 a 12,4 litri nel 2016. La produzione complessiva passerà così dagli attuali 73 miliardi di litri a circa 90 miliardi nel 2016. Questo volume corrisponde a un tasso di crescita medio annuo del 5,3% nel periodo indicato.

Naturalità, salute, gestione del peso, praticità, premium e discount: sono queste le macrotendenze che dominano da anni il mercato delle bevande e degli alimenti

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Ingredienti per la salute Di sicuro quello che il consumatore vuole è «Naturalità, salute, gestione del peso, praticità, premium e discount: sono queste le macrotendenze che dominano da anni il mercato delle bevande e degli alimenti». Come spiega Herbert Eickmeier, Senior Marketing Manager di Döhler Gruppe «il consumatore moderno cerca una differenziazione del gusto. Per questo motivo, spesso si mischiano i gusti preferiti e conosciuti con qualco-

sa di nuovo e innovativo. Refrigerio, stile di vita e naturalità sono ciò che il consumatore si aspetta essenzialmente dagli energy drink. Nel frattempo, le bevande al malto hanno raggiunto un volume su scala mondiale di due miliardi di litri. Dal mio punto di vista, le opzioni per il posizionamento sul mercato sono bevande rinfrescanti, leggere e sane, bevande isotoniche per l’attività sportiva e, non dimentichiamolo, la limonata naturale per gli adulti».

Gli energy drink A drinktec 2013 in mostra anche le nuove generazioni di energy drink, creati usando frutta, malti naturali, tè e caffè. Poiché il tema della naturalità è diventato centrale nel mondo delle bevande, tutti i prodotti convergeranno verso maggiore attenzione agli ingredienti. Tra questi i dolcificanti naturali, come la stevia e gli zuccheri della frutta.

Il “Beverage Innovation Awards” Già nel 2009 Drinktec aveva ospitato


la consegna dei “Beverage Innovation Awards”, per succhi di frutta, bevande funzionali ed energetiche, ingredienti e additivi, campagne di marketing, iniziative nell’ambito della sostenibilità e della salute. I premi sono stati consegnati anche nel corso dell’edizione 2013; in collaborazione con FoodBev Media sono stati assegnati 27 premi in sei categorie, fra le quali c’è stata per la prima volta anche la tecnologia innovativa per le bevande.

Colpo d’occhio sulla fiera

Drinktec, salone internazionale per l’industria delle bevande e degli alimenti liquidi, è la fiera più importante del settore. Produttori (fornitori) di tutto il mondo, dalle multinazionali alle medie imprese, si incontrano a Monaco di Baviera con i grandi produttori e distributori di bevande e liquid food. Drinktec viene considerato dagli addetti ai lavori la principale vetrina mondiale per la presentazione di novità. Le aziende produttrici propongono le tecnologie più recenti per la produzione, il riempimento, il confezionamento e il marketing di tutti i tipi di bevande e alimenti liquidi, accanto a materie prime e soluzioni logistiche. L’offerta del salone è completata dai temi legati al marketing delle bevande e al design delle confezioni. www.drinktec.com


News dal mondo U.DI.AL.

Udialito

Rivoluzione U.DI.AL. ecco tutte le novità

Come fronteggiare le difficoltà e rilanciare le attività distributive? U.DI.AL. ha predisposto delle iniziative a forte innovazione che il General Manager Luigi Cetrangolo anticipa in questo articolo.

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Nel mondo della distribuzione delle bevande l’argomento più dibattuto è sull’Art 62. E tutto il resto? I consumi che calano, i canali che si accavallano trasformando il mercato in un far west, i cash che fanno consegne, la GDO che svende anche l’anima, i grossisti che chiudono.

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on bisogna temere il cambiamento, perché nel cambiamento ci sono sempre le opportunità per fare meglio, la speranza ed il futuro. D’accordo, per cambiare, per schiodarsi dalle situazioni ingessate, occorre volontà, ci vuole ambizione, coraggio, immaginazione ma soprattutto una chiara e netta comunità di intenti. Apro questo mio articolo con tale premessa perché non sempre il cambiamento, o piuttosto la voglia di trovare soluzioni necessarie e concrete, rientra nel modo di fare degli italiani. Basta vedere ad esempio quanto avviene nel teatrino della politica. Sono mesi, se non anni, che nonostante la

«La crisi? Non ci fa paura. Anzi, senza presunzione, la sfidiamo, con la certezza che il settore della distribuzione ha ancora tanto da dire, da dare e da fare». crisi e la difficile situazione in cui si dibatte il nostro Paese non si è fatto altro che parlare e discutere solo di Berlusconi: colpevole o innocente, da assolvere o da condannare? Tutto comincia e finisce intorno a tale questione. E le difficoltà del Paese? La condizione degli italiani? Su questi punti la politica, da destra a sinistra, è assente: nessuna idea, nessun progetto, nessuna visione del futuro. Ho constatato, tanto per cambiare, che lo stesso stucchevole dibattito è presente nel più piccolo mondo della distribuzione delle bevande. Anche qui l’argomento è unico e verte solo e soltanto sull’Art 62. E tutto il resto? I consumi che calano, i canali che si

Incontro U.DI.AL./GR.I.D.O. a Milano. Seduti da sx: Antonio Argentieri Presidente U.DI.AL.; Antonio Di Lisio Presidente S&C; Manfredi D’Amato Presidente GR.I.D.O. In alto da sx: Massimo D’Angela, Sabato Pepe; Luigi Cetrangolo, Adelio Bellagente, Paolo Focetola; Rag. Giampietro Curti. Assente giustificato il Dott. Giovanni Ciccarese, presidente del Gruppo Briò.


U.DI.AL. entra nella D.O. U.DI.AL. entra a far parte della centrale di acquisti GR.I.D.O. (Gruppo Italiano distribuzione organizzata). Possiamo definirlo un passo epocale, per la prima volta un consorzio di distributori di bevande entra a far parte di una super centrale di acquisto della GDO della quale fanno parte gruppi non direttamente concorrenti. I vantaggi che tale operazione offre, e che mette sul tavolo ben 320 accordi con l’IDM (Industria di marca), sono del tutto evidenti e li riportiamo in sintesi: - diversificare, ampliare e qualificare ancor più con prodotti

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Udialito

Il Gruppo Italiano Distruzione Organizzata, con sede a Rozzano (Milano) funge da super centrale di acquisto a favore di due distinti e autonomi soggetti commerciali: Gruppo Briò, specialista della Distribuzione organizzata, riunisce 60 Centri Distributivi e grossisti food e non food, che controllano una catena distributiva multicanale di oltre 250 punti vendita fra supermercati, superette e negozi specializzati nel non food (prodotti per la casa e l’igiene persona, profumeria, casalinghi, giocattoli, ecc). S.&C. - Consorzio Distribuzione Italia è stato costituito da CO.DIST. Consorzio Distributori e SAI Supermercati Associati Italia. Conta oltre 40 Soci che gestiscono più di 200 punti di vendita fra canale dettaglio e C&C. Opera sul territorio, prevalentemente nelle regioni del Centro/Sud Italia, utilizzando per i punti di vendita le insegne SAI e Supermercati MERSÌ. Alcune IDM contrattizzate: Aia, Ambrosoli, Balocco, Barilla, Bauli, Beretta, Berni, Bic, Biochimica, Biraghi, Bistefani, Bolton, Cafè Do Brasil, Cameo, Cannamela, Carapelli, Ciccarelli, Citterio, Cloetta Leaf, Coca Cola Italia, CoGeDi, Colussi, Cooperlat, Crastan, Cuki, Curti Riso, Danone, De Cecco, Dolfin, Elah, Elledì, Facco, Fater, Ferrarini, Fini, Fiorucci, Galbusera, Granarolo, Generale Conserve, Ica Food, Illy, Inbev (Becks), Intercaf, Italkali, Johnson & Johnson, Kimberly, Krafy, Lavazza, Loaker, L’Oreal, Maina, Mare Blù, Melegatti, Mellin, Mondelez Kraft, Montana, Montenegro, Morando, Negroni, Nestle Alimentari, Noberasco, Nostromo, Nutkao, Orogel, Paluani, Parmacotto, Parmareggio, Pastificio Rana, Pepsicola, Perfetti, Pernigotti, Philips, Ponti, Procter & Gamble, Riso Gallo, Riso Scotti, Rovagnati, Saclà, Sammontana, San Carlo, Star, Topazio, Unilever, Vicenzi, Villani, Vismara, Wuber, Zonin.

News dal mondo U.DI.AL.

accavallano trasformando il mercato in un far west, i cash che fanno consegne, la GDO che svende anche l’anima, i grossisti che chiudono. Tutto ciò brucia sulla pelle dei distributori, ma qui si discute solo di Art. 62, per il resto, esattamente come nella nostra politica: nessuna idea, nessun progetto, nessuna visione del futuro. Non va bene. Così non andiamo da nessuna parte. Partendo proprio da queste (amare) considerazioni, U.DI. AL. ha voluto, con tutte le forze, lavorare su idee di cambiamento, di innovativo rinnovamento perché, come ho scritto all’inizio di questo mio articolo, il cambiamento non deve far paura e bisogna trovare volontà, coraggio e idee per attuarlo. Questo positivo atteggiamento è stato condiviso dai consiglieri U.DI.AL. in un consiglio di amministrazione che tutti hanno definito storico, poiché convocato in agosto, il 29, data anche l’importanza dei temi all’ordine del giorno. In una giornata davvero speciale, i consiglieri hanno deliberato all’unanimità le nuove iniziative. Nuovi progetti che puntano a rafforzare e rilanciare il business del distributore, offrendo una serie di strumenti innovativi che permetteranno di far ancor più e meglio il proprio lavoro e competere in un mercato sempre più selettivo e difficile. Insomma vogliamo, così come è titolato questo articolo, compiere una vera e proC.D.A 29 Agosto 2013 pria rivoluzione.


News dal mondo U.DI.AL.

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specialistici e alternativi al beverage onde ottimizzare i costi logistici; - competere in modo ottimale con i grossisti food e dolciari che a loro volta propongono nei loro assortimenti anche le bevande; - ottenere e disporre di condizioni di fornitura privilegiate con le più importanti industrie di marca; - valorizzare al meglio il contenuto di servizio che i distributori di bevande storicamente offrono; - porre le basi per risolvere le problematiche dell’intercanalità. - essere parte di un super gruppo nazionale senza perdere la propria identità, anzi rafforzando la propria mission e il proprio ruolo, valorizzando lo storico patrimonio di clientela che i grossisti U.DI.AL. hanno nel loro portafoglio.

Sell-Home Si chiama PRONTOBEVI ed è il logoinsegna creato per avviare una originale iniziativa il cui fine è potenziare ed implementare le vendite delle bevande Porta a Porta

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Si chiama PRONTOBEVI ed è il logoinsegna creato per avviare una originale iniziativa il cui fine e potenziare ed implementare le vendite delle bevande Porta a Porta. Il progetto è stato accolto con grande interesse dai soci U.DI.AL. e attualmente la sua fase preparativa è molto avanzata. Contiamo di renderlo già operativo a partire da febbraio 2014. Il servizio di consegna a domicilio incontra sempre maggiore interesse da parte dei consumatori anche per effetto dell’invecchiamento della popolazione. Il progetto prevede il lancio periodico di volantini promozionali (nello stile della GDO) sulle piazze in cui operano i soci aderenti al progetto. Gli ordini

saranno raccolti da un call-center che li trasferirà ai rispettivi grossisti in periferia i quali provvederanno alle consegne. Il sistema contempla inoltre la mappatura di tutta la clientela al fine di porre in atto attività di fidelizzazione e customer-care. Con questa iniziativa i grossisti potranno compiere in modo molto moderno una loro storica attività, ponendo in risalto la loro valenza territoriale e il contenuto di servizio che sono capaci di offrire, e soprattutto andando a costruire valore in un settore alternativo all’Horeca, che garantisce fra l’altro, cosa non trascurabile di questi tempi, interessanti incassi in contanti. Anche per l’industria che vorrà essere partner del progetto i vantaggi che offre questa iniziativa sono assolutamente interessanti, basti pensare che lo “scaffale del supermercato si trasformerà direttamente nei frigoriferi delle famiglie” avendo a disposizione un canale direttissimo e cortissimo di vendita. Un sistema innovativo per il quale U.DI.AL. ha predisposto un apposito accordo commerciale denominato Sell-Home.

Sell-Out Lo abbiamo chiamato Horeca Service e prevede la realizzazione di una piattaforma elettronica composta da un database nel quale saranno censiti tutti i punti vendita clienti dei soci U. DI.AL., suddivisi per sottocanale (esempio: Bar; Ristoranti e pizzerie; Locali SuperHoreca. Il database sarà completato con tutte le informazioni digitali possibili al fine di creare una vera e propria rete per co-


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novità, la rivoluzione per U.DI.AL. è alle porte. Un consorzio che con i suoi 220 soci è in continua crescita, la cui caratura è sempre più nazionale e si appresta a un rinnovamento radicale sempre nel rispetto della sua politica unitaria che punta a evidenziarne lo spirito di gruppo e rafforzare i suoi riconosciuti valori come militanza, rigore, sobrietà e professionalità. Un consorzio consapevole della sua missione, radicato alla sua storia ma con la testa rivolta al futuro, un futuro verso il quale, alimentando passione, speranza e nuovi ideali, si possa continuare a lavorare e prosperare. È quello che vogliamo. È quello che faremo. Luigi Cetrangolo

News dal mondo U.DI.AL.

municare in tempo reale con tutta la clientela. La tecnologia sarà quella di internet con tutte le possibili applicazioni che oggi vengono offerte dai dispositivi mobili. Con questo sistema e con questa tecnologia U.DI.AL. e i propri grossisti avranno la possibilità di veicolare informazioni di carattere commerciale, e non solo, verso i loro clienti. Un sistema moderno e innovativo che, sfruttando la tecnologia e il sempre più massiccio uso che se ne fa, oltre a creare una fortissima fidelizzazione potrà velocizzare al massimo oltre che ottimizzare e potenziare tutte le attività di Sell-Out. In conclusione, come è possibile constatare dopo questa veloce carrellata di

I vantaggi e le opportunità A favore delle aziende partner

A favore dei distributori

A favore dei consumatori finali (famiglie)

Apre un canale alternativo in cui Punta ai consumi domestici per il brand viene associato ad un alto creare un’alternativa all’Horeca contenuto di servizio e di qualità

Può scegliere tra un’ampia gamma di prodotti di qualità

Lo scaffale del supermercato si Apre a una nuova clientela che trasforma direttamente nei frigoriferi in seguito potrà comprare altri delle famiglie dove posizionare in prodotti esclusiva i propri prodotti.

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Può scegliere anche prodotti VAR mettendo in pratica lazzzzzzzzzz sua vocazione zzzzzzzz Ecologica e ottenere un risparmio.

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Ha il diritto a una fidelity card con la quale poter ricevere premi e vantaggi

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Udialito

Convegno U.DI.AL.

News dal mondo U.DI.AL.

Sarà ancora una volta il moderno e funzionale Hotel Parco dei Principi, a Palese, Bari ad ospitare l’atteso convegno annuale del consorzio U.DI.AL. La data è fissata per il 30 gennaio 2014. Il convegno giunto, con crescente successo alla sua 8° edizione, si proporre come argomenti e relatori di altissimo livello, anche in relazione del ruolo del consorzio e dei suoi innovativi progetti di sviluppo.

8° CONVEGNO

30 Gennaio 2014 Hotel Parco dei Principi - Bari

Più Servizio

Meno Filiera

Un moderno network di distributori specializzati nella vendita di bevande e alimentari direttamente al domicilio del consumatore

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Pronto Bevi

È già operativo il progetto Sell-Home che si proporrà al mercato con il marchio Pronto Bevi. La prima riunione operativa si è tenuta il 1 ottobre, a Bari (Hotel Parco dei Principi) alla quale vi hanno preso parte i distributori della provincia di Bari che hanno aderito al progetto. Una delle caratteristiche di Sell Home sarà quella di lavorare per gruppi e aree quanto più omogenee, in modo tale da consentire ai grossisti aderenti di poter condividere assortimenti e politiche commerciali, prerogative queste indispensabili per con-

sentire all’iniziativa di aver una sua forza commerciale. I distributori partecipanti alla riunione hanno discusso e si sono confrontati su diverse tematiche, la riunione è stata oltremodo proficua e ha anche definiti i tempi di lancio del progetto che nell’area Bari e provincia vedrà il suo lancio ufficiale all’incirca per febbraio 2014.



Il Mercato del Beverage

Vodka: dalla Russia agli Usa

Vodka: dalla Russia agli Usa

Liscia, con ghiaccio. Ma anche come base gettonata dei cocktail più famosi, in genere sempre molto raffinati. Parliamo di vodka, una delle bevande alcoliche più antiche e più bevute del mondo, di quasi certa origine dell’est Europa, dunque nata nelle zone della Polonia e della Russia. “Vodka” in varie lingue slave corrisponde alla radice della parola acqua, una analogia con il termine italiano “acquavite”, ed infatti la vodka, come l’acquavite, è un distillato (di fecola e polpa di patata o cereali). Bere vodka è bere una certa “cultura”: quanta storia e quanta magia evochi questo distillato, lo si capisce anche dalle leggende ad esso legate. Narra una storia russa che in battaglia i cavalieri cosacchi si trovarono di fronte ad un lago che impediva di seguire il nemico. Il pope che accompa-

Vodka, una delle bevande alcoliche più antiche e più bevute del mondo, di quasi certa origine dell’est Europa, nata nelle zone della Polonia e della Russia.

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gnava il reggimento benedisse allora l’acqua del lago che divenne vodka. I cavalli e cavalieri poterono così berla e rendere il lago asciutto e oltrepassabile. Questo diffuso distillato ha sicuramente una posizione dominante nel beverage e nel bere miscelato, eppure sta registrando dei cali: nei primi mesi del 2013, infatti, la produzione ha perso punti, (- 30%) attestandosi attorno ai 58 milioni di litri. Il motivo di tale deficit produttivo va individuato nell’aumento del mercato dei prodotti contraffatti e nelle imposte sui superalcolici lievitate in Russia come in molte altre parti del mondo. Nel Nuovo Continente, però, c’è chi sulla vodka ha iniziato a puntare: la Heaven Hill Distillerie, Inc., di Bardstown, (il più grande produttore indipendente di spritis a conduzione familiare USA) ha lanciato su alcuni mercati USA la sua vodka premium High Rise. I valori legati al prodotto sono classici:


atmosfere retrò, ingredienti di alta qualità come il grano bianco raccolto nella regione dei Finger Lakes di New York, distillazione accurata (effettuata 5 volte con acque calcaree tipiche di questo paesaggio incontaminato).

Blue bertoni - After dinner 2/5 di Vodka 1/5 Blu curaçao 1/5 di Crema di Menta 1/5 di Assenzio Mezzo limone spremuto Un cucchiaio di zucchero Ghiacciare precedentemente il bicchiere in freezer per almeno 15 minuti. Shakerare gli ingredienti e versare nel bicchiere. Guarnire con una fetta di limone.

I più esperti la servono nel giusto bicchiere, un piccolo calice a pareti svasate. La vodka va bevuta liscia e fredda (non ghiacciata) per sentire tutta la sua pienezza, come si fa in Polonia e Russia. Liscia può essere servita con la decorazione di una fettina di agrumi, od oliva, o ciliegina rossa. Non va bevuta tutto di un fiato, ma gustandola insieme a piccoli snack, vivande o un sorso d’acqua. La tradizione slava la accosta ad antipasti salati e verdure marinate, in particolare cetriolini. È ottima nei cocktail perché riesce ad unirsi agli altri ingredienti senza prevalere, aggiungendo invece armonia e alcolicità.

Bloody mary Pre dinner 3 cl vodka ghiacciata 6 cl succo di pomodoro 1 cl succo di limone salsa Worcester e Tabasco celery salt (sale con sedano) Nel bicchiere Tumbler condire il succo di pomodoro con un pizzico di sale, pepe e succo di limone. Versare nel bicchiere la vodka ghiacciatissima, il succo condito e alcune gocce di salsa Worcester. Mescolare. Guarnire con gambo di sedano. Chocolate Orgy 3/10 vodka 3/10 batida de coco 3/10 creme de cacao 1/10 topping al cioccolato Shakerare nel tumbler alto

Il Mercato del Beverage

Black Russian - After dinner 7/10 di vodka 3/10 di liquore al caffè ghiaccio Nel bicchiere Old Fashion. Riempire il bicchiere di ghiaccio, versare il liquore al caffè e la vodka. Mescolare lentamente il tutto.

Come si serve

Vodka: dalla Russia agli Usa

Nella drink list

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Vino 2013: fra le luci dell’export e il rilancio interno

Il Mercato del Beverage

Vino 2013: fra le luci dell’export e il rilancio interno È quasi spaccata a metà la realtà che vive il comparto enoico italiano. Da una parte si è spettatori di una riduzione preoccupante del consumo interno, anche nel canale ristorativo, dall’altra parte si è abbagliati da luci sfavillanti per quanto riguarda i numeri della produzione e dell’export. Di sicuro quest’anno il calo della domanda (in quantità) del vino nei ristoranti nazionali è stato sensibile

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e ha determinato, nel comparto, una profonda riflessione su come rilanciare i consumi. C’è da dire però che se l’italiano beve meno, è anche vero che oggi è più esigente ed attento al rapporto qualità/prezzo, ed ha migliorato le sue conoscenze in campo enoico. Questo cosa significa? Significa che la sua propensione alla spesa è cresciuta per le etichette di qualità medio-alta, anche se nei locali viene sempre più richiesto il consumo al bicchiere, e non è ordinata invece la bottiglia.

Vino e ristorazione italiana: raccontiamo il prodotto Fra le varie proposte emerse nel mondo del vino per rilanciare il consumo nel canale ristorante, c’è quella del FCSI (Foodservice Consultants Society International) che suggerisce di puntare sulla promozione e la conoscenza delle origini del prodotto. Stando agli esperti del FCSI nel periodo pre crisi ci si limitava a guardare l’etichetta presente sulla carta dei vini; oggi, invece, si presta più attenzione al posizionamento che questo vino ha sul mercato, alle certificazioni che indicano la terri-


Il Mercato del Beverage

Produzione&export: è record Se abbiamo pocanzi scritto che i ristoranti, unitamente ai produttori, vivono problematicamente il rapporto con i consumatori nazionali, abbiamo anche detto che sul fronte delle vendite all’estero la situazione è totalmente opposta: i numeri dell’export sono più che rosei (+10% nel valore) e puntano ad un record, 5 miliardi di spedizioni all’estero. Secondo Coldiretti nel 2014 oltre la metà del fatturato del settore vinicolo sarà realizzato dal vino della vendemmia 2013 e sarà ottenuto dalle vendite realizzate sul mercato estero. Tra i mercati più ricettivi per l’Italia c’è la Germania (+13%), seguita da Francia (+12%) e Gran Bretagna (+8%). Un vero exploit si registra in Russia, terra in

I numeri dell’export sono più che rosei (+10% nel valore) e puntano ad un record, 5 miliardi di spedizioni all’estero.

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Vino 2013: fra le luci dell’export e il rilancio interno

torialità, alla garanzia sulla conservazione e, soprattutto, alla storicità. Il cliente per scegliere un vino (poco, ma buono) e ordinarlo deve prima capirne le radici, il territorio di origine. Al palato, alle sensazioni gustative delle papille, si unisce il pensiero, la sete di conoscenza. Non si gusta solo con la bocca, ma si gusta con la testa, si cerca una storia da “rivivere”, un valore simbolico, oltre che una esperienza sensoriale. Questa nuova sfumatura va colta dal ristoratore, che deve essere una sorta di “guida”. Il personale, dunque, andrebbe formato: se ci si limita a leggere la controetichetta per consigliare un vino si rischia di far rimanere la proposta in cantina. Oggi il vino va “raccontato” prima di tutto, e proposto, com’è giusto che sia, in abbinamento con la scelta gastronomica.


Vino 2013: fra le luci dell’export e il rilancio interno

Il Mercato del Beverage

cui la vendita di vino italiano è aumentata addirittura del 32%. Anche i mercati asiatici soddisfano i produttori italiani, con una crescita complessiva del 3%; in particolare in Cina l’aumento che si registra è del 5%. Negli Stati Uniti dice sempre la Coldiretti - sono particolarmente apprezzati il Chianti, il Brunello di Montalcino, il Pinot Grigio, il Barolo e il Prosecco che piace però molto anche in Germania insieme all’Amarone della Valpolicella ed al Collio mentre in Russia sono apprezzati Chianti, Barolo, Asti e Moscato d’Asti ed in Inghilterra Prosecco, Chianti, Barolo.

I record si registrano nella produzione, non solo nell’export; quest’anno l’Italia conquista il primo posto nella classifica mondiale delle nazioni produttrici

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La produzione 2013 I record si registrano anche nella produzione, non solo nell’export; quest’anno l’Italia conquista il primo posto nella classifica mondiale delle nazioni produttrici con una generazione di prodotto che si aggira intorno ai 44 milioni di ettolitri. Così l’Italia sorpassa, quindi, la Francia (a quota 43,5 milioni di ettolitri) e si aggiudica un primato mondiale. I numeri, strepitosi, sono sempre diffusi da Coldiretti. Stando all’associazione il clima

cangiante dell’estate sembra essere stato propizio, aiutando la produzione nazionale a crescere dell’8%. Le prospettive positive dell’Italia non si limitano però alla quantità, ma abbracciano anche il piano della qualità che, sempre per Coldiretti, è da giudicare “più che buona” in generale in tutte le regioni. Le nazioni produttrici che seguono nella classifica Italia e Francia sono la Spagna (terzo posto), gli Stati Uniti e la Cina; quest’ultimo è un paese in forte crescita sia per produzione che per consumi. In Italia, lo ricordiamo, la raccolta per la vendemmia inizia con le uve pinot e chardonnay (per le produzioni di spumanti); segue, per tutto ottobre, la raccolta delle “grandi uve rosse autoctone” come il Sangiovese, il Montepulciano, il Nebbiolo. La raccolta si concluderà eccezionalmente a novembre, con le uve di Aglianico e Cabernet e Nerello. La produzione, precisa la Coldiretti, sarà destinata per oltre il 40% ai 331 vini a denominazione di origine controllata (Doc) e ai 59 vini a denominazione di origine controllata e garantita (Docg), il 30% ai 118 vini a indicazione geografica tipica (Igt) riconosciuti in Italia e il restante 30% a vini da tavola.


Novità dalle Aziende

Pago distribuita da San Pellegrino Dal 1° novembre 2013 Sanpellegrino diventa il distributore esclusivo dei prodotti Pago in Italia. L’accordo è stato siglato fra la stessa Sanpellegrino e la Eckes-Granini, gruppo tedesco leader europeo nel settore dei succhi e bevande frutta. Inserendo nel portafoglio prodotti un brand leader come Pago, Sanpellegrino amplia e potenzia al meglio la propria offerta beverage sul mercato.

Accordo tra Acqua Minerale San Benedetto SpA e la Regione Basilicata Enrico Zoppas, presidente di Acqua Minerale San Benedetto S.p.A. e il presidente della Regione Basilicata Vito De Filippo hanno siglato l’intesa per la realizzazione del nuovo stabilimento di Viggianello. L’apertura del cantiere è prevista ad ottobre 2013, lo start up produttivo a settembre 2014 per un investimento di oltre 12 milioni di euro. L’impianto occuperà una superficie di 32 mila metri di cui 5.519 metri quadrati di superficie coperta,

1.660 metri quadrati destinati alla produzione, 1.000 metri quadrati al deposito di materie prime. La capacità produttiva a regime sarà di 150 milioni di bottiglie l’anno, nei formati da mezzo litro, 1 Litro, 1,5 Litri e 2 Litri. Nella fase iniziale saranno impiegate 15 unità lavorative, un numero di addetti destinato a crescere per l’aumento nel corso degli anni delle linee di imbottigliamento. Forte sarà anche l’impatto sull’indotto.

Fiori d’arancio in casa U.DI.AL Giovanissimi e bellissimi sono convolati a giuste nozze il 15 giugno 2013 Salvo Terranova e Veronica. Palermo ha fatto festa, alla festa e agli auguri si associano tutti i soci del consorzio U.DI.AL.

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Tenute Al Bano Carrisi Una tradizione vecchia di Secoli

Tenute Al Bano Carrisi

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La tradizione di un grande vino che si tramanda da secoli, la stessa che oggi, grazie alle cantine del cantante Al Bano Carrisi, arriva genuina come allora, sulle tavole di tutto il mondo.

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ell’antica masseria di Curti Petrizzi, la viticoltura è una tradizione che si tramanda da secoli. Intorno ad un’ampia fascia di macchia mediterranea, fin dal Settecento piccoli vigneti venivano coltivati con cura per creare un “nettare” delizioso non solo per il conte Balzamo, proprietario di queste terre, ma anche per quelli che alla metà dell’Ottocento dopo la caduta del Regno delle Due Sicilie - furono definiti “disertori” e che, sono passati alla storia ingiustamente come “briganti” dopo l’unificazione dell’Italia. Un trisavolo di Al Bano Carrisi, esattamente il bisnonno, nell’attiguo bosco lavorava come carbonaio. Era l’unico, secondo quanto risulta

dagli impolverati documenti di famiglia, ad avere contatti diretti con i “briganti”. A lui, infatti, le undici persone che si nascondevano nelle campagne di Cellino San Marco si rivolgevano per avere vettovaglie e l’immancabile e delizioso vino di queste contrade. L’anziano carbonaio, temendo i “disertori”, non poteva sottrarsi al suo compito di “corriere”. Così, non ha mai fatto mancare a quegli uomini l’ottimo bicchiere di “miero”, come in dialetto ancora si indica il vino puro (dal latino “merum”). Oggi la proprietà dei Carrisi è stata completamente trasformata nel rispetto assoluto di una natura rigogliosa come nel secolo scorso. Di quegli


Pubbliredazionale Il Presidente Argentieri lancia lo slogan “U.Di.Al. 1” insieme al GM Cetrangolo e al cantante e imprenditore vitivinicolo Al Bano presso le tenute Carrisi a Cellino San Marco.

Albano Carrisi Production Sas C.da Bosco - 72020 Cellino S. Marco info@tenutealbanocarrisi.com - www.vinicolacarrisi.com

A proposito di briganti di antonio argentieri La storia delle cantine Carrisi, che come abbiamo letto ha avuto come clienti anche i briganti che operavano nel Salento, ci offre la possibilità di porre in evidenza alcuni aspetti di quel periodo storico e chiarire una questione che ancora oggi grida vendetta al cielo. È risaputo che la storia ufficiale (mistificata) ha condannato il brigantaggio e i briganti come delinquenti comuni, sempre descritti come quelli che facevano il male e che avevano torto. Banditi da ricercare e uccidere senza tanti scrupoli. Come in effetti tragicamente avvenne. Ma le cose non sono andate in questo modo: la verità è che il brigantaggio è nato contro gli inenarrabili soprusi perpetrati dall’esercito piemontese a seguito dell’unità d’Italia nella seconda metà dell’Ottocento. È stato un atto di ribellione a una palese ingiustizia. E quegli uomini coraggiosi (chiamati briganti) non potevano far altro che sollevarsi e darsi alla macchia per contrastare lo strapotere dei savoiardi i quali, loro si, si sono comportati come veri banditi. Tutto è stato represso nel sangue e il Sud depredato e soggiogato per sempre alle politiche del Nord. Ancora oggi le regioni meridionali ne pagano le conseguenze. Prima nell’unificazione il Sud era una delle macroregioni all’avanguardia in Europa. Fortunatamente ci resta la voglia di riscatto e anche il vino buono. E non solo. Basterà per tornare protagonisti?

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Tenute Al Bano Carrisi

anni, però, resta la tradizione di un grande vino: la stessa che oggi, grazie alle cantine del cantante Al Bano Carrisi, arriva genuina come allora, sulle tavole di tutto il mondo. Oggi le Cantine producono 10 linee di vino, grappa, spumante ed un ottimo olio d’oliva. I vini variano tra rossi, rosati e bianchi, ricavati da vigneti tra i 40 e 75 anni che comprendono il Primitivo, Negramaro, Salice Salentino, Chardonnay e Aleatico. L’amore e il rispetto per la terra è un principio che Al Bano ha imparato sin dalla nascita, rispettando le caratteristiche del suolo, secondo una rigorosa tradizione locale, le grandi distese di vigneti coltivati a filari garantiscono la migliore qualità delle uve.


La Guardiense: l’eccellenza del territorio sannita

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La Guardiense: l’eccellenza del territorio sannita

Falanghina, Fiano, Greco, Aglianico, DOP e IGP Sannio, vini legati alla cultura e alla tradizione locale, selezionati per il marchio Fremondo, rappresentano un’eccellenza zzzzzzzzzz dell’enologia zzzzzzzz zzzzzzzzzz italiana.

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Situata a Santa Lucia di Guardia Sanframondi in provincia di Benevento in un’area molto particolare del meridione d’Italia, La Guardiense con i suoi 52 anni di storia, è oggi una delle realtà vitivinicole di maggiore rilievo del territorio. Oggi la cooperativa conta più di mille soci che curano, nei duemila ettari di collina coltivata le uve che La Guardiense trasforma in vini e spumanti di grande qualità. I circa 240 mila ettolitri di vino prodotti ogni anno vengono saggiamente lavorati secondo le migliori tecniche che uniscono tradizione e innovazione, impiegando appositi protocolli in grado di esaltare le caratteristiche intrinseche delle uve. Tale innovazione viene ricercata dall’azienda anche attraverso il rispetto e la sostenibilità

ambientale facendo uso, per i suoi processi produttivi, di energia rinnovabile proveniente da un proprio impianto fotovoltaico, costituito da 581 moduli per una superficie di circa 950 mq. La Guardiense, inoltre, sempre tesa al miglioramento dei suoi già superbi vini, investe continuamente in studi e ricerche. L’ultimo in ordine di tempo è un rivoluzionario progetto di sperimentazione sull’Aglianico coordinato da due grandi nomi: Riccardo Cotarella per la parte enologica e Attilio Scienza per quella agronomica. Entrambi hanno accettato la sfida: dimostrare che anche in una realtà di grandi dimensioni e nel meridione è possibile raggiungere altissimi livelli qualitativi con vitigni territoriali. Tutto ciò garantisce che vini quali, falanghina, fiano, greco, aglianico, dop e igp sannio, selezionati per il marchio Fremondo, rappresentino l’eccellenza dell’enologia italiana.

Cooperativa Agricola La Guardiense Guardia Sanframondi (BN) Italia Sede e stab.to Soc.: Loc. Santa Lucia, 104 -105 Tel. +39.0824.864034 Fax +39.0824.864935 info@laguardiense.it www.laguardiense.it




DILAZIONE DELLE SOMME ISCRITTE A RUOLO Prima delle modifiche apportate dal “decreto del fare”, la dilazione delle somme iscritte a ruolo oppure derivanti da avvisi di accertamento “esecutivi” poteva essere accordata sino ad un massimo di 72 rate mensili, previa dimostrazione dello stato di temporanea difficoltà economica. Si evidenzia che, secondo le istruzioni diramate da Equitalia, per i debiti di valore sino a 50.000,00 euro la dilazione è concessa su semplice domanda di parte, ovvero senza la necessità che la difficoltà economica sia supportata da idonea documentazione. Tanto premesso, se la temporanea difficoltà economica peggiora, Equitalia può ammettere il debitore, per una sola volta e salvo non sia intervenuta decadenza, ad un ulteriore periodo di dilazione per un massimo di 72 rate mensili. La dilazione dei ruoli, quale che sia l’importo del debito, non necessita mai della prestazione di garanzie ipotecarie e/o fideiussorie. Il DL 69/2013 legittima Equitalia a concedere al contribuente una rateazione per un periodo massimo di 120 rate mensili. Se ricorrono i requisiti di legge, sembra che già nel momento di richiesta della prima dilazione sia possibile domandare che il debito venga differito in dieci anni.

Tale forma di dilazione richiede che il contribuente si trovi in uno stato di grave difficoltà finanziaria, non dallo stesso causato e legato all’attuale fase di congiuntura economica. Oltre a ciò, devono ricorrere, congiuntamente, due condizioni: •deve essere accertata l’impossibilità ad assolvere il debito secondo il piano di dilazione ordinario (quindi sino ad un massimo di 72 rate mensili); •occorre una valutazione circa la solvibilità in relazione al piano concedibile. AUMENTATA L’IMPOSTA DI BOLLO DOVUTA IN MISURA FISSA IMPOSTA DI BOLLO DOVUTA PER LA BOLLATURA DEI LIBRI SOCIALI L’imposta di bollo stabilita nella misura fissa di €14,62 è aumentata a €16. Per effetto di quanto previsto dal Decreto in esame, di fatto tutti gli articoli della Tariffa allegata al DPR n. 642/72 che prevedono l’applicazione dell’imposta nella predetta misura di €14,62 sono modificati e la nuova misura dell’imposta è fissata a €16. Tale incremento riguarda, ad esempio: - gli atti pubblici e relative copie autentiche; - le scritture private autenticate; - l’imposta dovuta per ogni 100 pagine o frazioni (ovvero ogni 2.500 registrazioni o frazioni di esse per la tenuta dei libri su supporti informatici) per

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Rubrica

Per sa perne di più

Dilazione delle somme iscritte a ruolo

Rubrica di informazione giuridico finanziaria a cura dello STUDIO GIORDANO


Rubrica

Imposta di bollo per ricevute... - Srl semplificate: nuove regole

Per sa perne di più

la “bollatura” del libro giornale e del libro degli inventari nonché per la vidimazione dei libri sociali di cui all’art. 2421 C.c. (libro delle adunanze e deliberazioni delle assemblee, libro delle adunanze e delle deliberazioni del CdA, libro dei soci ecc.). Si rammenta che per le imprese individuali e le società di persone l’imposta di bollo dovuta per il libro giornale e il libro degli inventari è maggiorata di ulteriori €16 e pertanto è complessivamente pari a €32 (16 x 2). IMPOSTA DI BOLLO DOVUTA SU FATTURE, RICEVUTE, ECC. L’imposta di bollo stabilita nella misura fissa di €1,81 è aumentata a €2. Detta imposta è applicabile, in particolare, su: - fatture, note, ricevute e quietanze di importo superiore a €77,47 come previsto dall’art. 13, Tariffa parte I, DPR n. 642/72; - ricevute, lettere e ricevute di accreditamento e di altri documenti, come disposto dall’art. 14, Tariffa parte I, DPR n. 642/72.

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SRL SEMPLIFICATE: NUOVE REGOLE Il nuovo Decreto Lavoro (D.L. 76/13) ha modificato la disciplina delle Srl semplificate, consentendone la costituzione anche a persone con più di 35 anni. Vengono abrogate le Srl a capitale ridotto. Il Decreto Legge 76/2013 c.d. “Decre-

to Lavoro“, legato ai nuovi interventi per la promozione dell’occupazione giovanile, entrato in vigore lo scorso 28 giugno, si è occupato anche di novellare la disciplina riguardante il regime delle S.r.l. “semplificata”. In particolare: - è stato eliminato il limite dei 35 anni di età per i soci ai fini della costituzione di una S.r.l. “semplificata”; - è stato rimosso il divieto di cessione delle quote a soggetti di età superiore a 35 anni; - è stato previsto che gli amministratori possano essere scelti anche tra soggetti non soci. Il medesimo Decreto Legge ha eliminato la figura della S.r.l. “a capitale ridotto” (mediante abrogazione dei primi quattro commi dell’art. 44 del Decreto Legge 22 giugno 2012, n. 83 convertito in Legge 7 agosto 2012, n. 134). Con l’introduzione delle nuove modifiche, infatti le società a capitale ridotto non hanno più ragione di esistere, essendo caratterizzate dagli stessi requisiti delle Srl semplificate, ma con la differenza che avrebbero potuto costituirle anche persone over 35. Con la conseguenza che, attualmente, sembra esistere un unico tipo di Srl con capitale 1 euro. Pertanto, non possono più essere costituite S.r.l. “a capitale ridotto” e quelle eventualmente già iscritte presso il registro delle imprese saranno qualificate ad ogni effetto di legge come S.r.l. “semplificate”.



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Nerea - Un’acqua di qualità per il benessere e la salute dei consumatori

Un’acqua di qualità per il benessere e la salute dei consumatori

La sua provenienza da un ambiente protetto è garanzia di un’origine assolutamente pura, libera da qualsiasi fonte d’inquinamento.

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L’acqua Nerea sgorga nel maestoso incanto della natura più incontaminata dei Monti Sibillini, ambiente modellato da fenomeni carsici e glaciali. La fonte è sita in località Vallinfante di Castelsantangelo sul Nera (MC), nel cuore del Parco Nazionale, dove creste calcaree si alternano a vasti pianori e gole strette e profonde scavate da acque cristalline. La sua provenienza, dai rilievi della dorsale appenninica umbromarchigiana, ricca di numerose vette oltre i duemila metri in un ambiente protetto, è garanzia di un’origine assolutamente pura, libera da qualsiasi fonte d’inquinamento e il ridottissimo contenuto di nitrati di solo 1,5 mg/L ne è garanzia (per legge devono essere inferiori ai 50 mg/l).

Proprio per questa caratteristica l’acqua Nerea è particolarmente indicata per l’utilizzo nell’alimentazione del neonato e alla preparazione di latte e liofilizzati (acque per alimentazione infantile <10 mg/l), tanto da ricevere l’approvazione del Ministero della Sa-


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to dell’ambiente che la circonda, in linea con la filosofia protezionisticaambientale del Parco Nazionale dei Monti Sibillini. È disponibile anche con un secondo marchio, etichetta “Magrella”, imbottigliata con la stessa tecnologia “Eco” e confezionata con un’etichetta “stretch sleeve”, priva di collanti e solventi, a impatto zero dal punto di vista ambientale, escludendo totalmente il rilascio della CO2 nell’aria dato dai collanti. “La mission dell’azienda è quella di offrire un’acqua di alta qualità, per il benessere e la salute dei consumatori”.

Nerea S.p.A Zona P.I.P. - n.2 62030 Castelsantangelo sul Nera (MC) www.acquanerea.it

È un’acqua particolarmente indicata all’utilizzo per l’alimentazione del neonato e alla preparazione di latte e liofilizzati.

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Nerea - Un’acqua di qualità per il benessere e la salute dei consumatori

lute D.D. n° 3725 del 30 gennaio 2007. Con un contenuto di solo 1,6mg./L di sodio è un alimento ideale per le diete essendo un valido ausilio per la riduzione della ritenzione idrica ed è particolarmente indicata nei soggetti ipertesi. L’equilibrato residuo fisso, pari ad appena 160mg./L, con il giusto apporto di sali minerali, la rende adatta a tutte le età, leggera e consigliata anche a chi fa sport contribuendo a neutralizzare le scorie prodotte durante l’attività fisica. Grazie alla presenza contemporanea in quantità apprezzabile di bicarbonato e di calcio (rispettivamente di 172,8 mg/L e 58,0 mg/L) è in grado di favorire la digestione accelerando lo svuotamento gastrico. Nerea è imbottigliata con impianti tecnologicamente avanzati nel rispet-


Reportage

Campari Academy e Academia Barilla

Campari Academy e Academia Barilla insieme per il corso Aperitivi & Food

Campari Academy, la prima accademia Spirit & Wine creata dall’industria in Italia, arricchisce l’offerta di corsi e annovera un nuovo partner d’eccellenza, Academia Barilla

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Ad un anno dall’apertura Campari Academy arricchisce la propria offerta didattica con nuovi corsi e una partnership d’eccellenza. Sesto San Giovanni, ad un anno dalla sua inaugurazione Campari Academy, la prima accademia Spirit & Wine creata dall’industria in Italia, arricchisce l’offerta di corsi e annovera un nuovo partner d’eccellenza, Academia Barilla, per offrire un corso Aperitivi & Food, dedicato al perfetto abbinamento e servizio tra cocktail e food. Nel primo anno di attività Campari Academy ha ospitato oltre 100 barten-

der provenienti da tutta Italia che hanno partecipato a corsi professionali tra cui il Bartending Degree, focalizzato sui fondamenti per iniziare il percorso formativo del bartending, e il Management Degree, volto a fornire conoscenze imprenditoriali e di marketing: dall’idea di locale alla scelta delle attrezzature fino alle attività di gestione. In aggiunta ai professionisti, numerosi appassionati hanno animato i corsi Red Passion dedicati a tutti i “cultori del buon bere” per divertimento, per curiosità e per responsabilità. Un vero bartender è colui che, oltre a servire singolarmente i vari prodotti, deve avere la conoscenza per miscelarli, per fare drink originali e preparati a regola d’arte. Con questa filosofia, e grazie al continuo lavoro con gli operatori del settore che hanno frequentato l’Accademia, è nata la nuova offerta di corsi volti a promuovere l’innovazione, in termini di cocktail, tecniche, gestualità e servizio, con l’obiettivo di diffondere e migliorare la cultura del bartending e aumentare il valore del servizio per regalare al consumatore un’esperienza unica. Old Style Degree, reinterpretazione in chiave moderna dei grandi classici del passato, il Giro del mondo, corso di formazione che copre i distillati più


Reportage

Campari Academy e Academia Barilla

importanti del mondo ed il loro utilizzo, o i Cocktail dal mondo, corso che fornisce le nozioni chiave per la realizzazione dei cocktail più famosi nel mondo, sono solo alcuni degli esempi del ricco programma della Campari Academy. Inoltre tra i nuovi corsi si distingue Aperitivi & Food ideato e sviluppato con Academia Barilla e Planet One, con l’obiettivo di fornire ai professionisti del settore un’ulteriore strumento su come migliorare l’offerta gastronomica del proprio locale nel momento dell’aperitivo proponendo nuove e semplici ricette abbinate ad ogni cocktail perché ne esaltino i sapori. Nel corso si trattano ricette che vanno dalla pasta brisè con sedano al timo ed arance abbinata all’Americano, per locali meno attrezzati, ad altre più elaborate come polpettina di carne in manto di sesamo su crostino, abbinata al Campari Orange Passion. Campari Academy rappresenta un progetto molto importante per il Gruppo Campari poiché permette di valorizzare un ambito lavorativo a noi molto caro, quello del bartending, che contribuisce a creare una cultura del bere, con una vera e propria scuola professionale. Grande soddisfazione per il gruppo Campari per i risultati raggiunti nel primo anno e grazie al continuo lavoro e dialogo con la comunità bartending che ha frequentato la Campari Academy ha arricchito l’offerta, con l’obiettivo di offrire corsi di formazione in risposta alle reali esigenze del settore. «Siamo felici di collaborare con Campari Academy e di aver ideato e sviluppato insieme il corso Aperitivi &

Food - afferma Gianluigi Zenti, direttore di Academia Barilla - perché le due accademie condividono la stessa volontà di educare a una corretta cultura alimentare, diffondendo il piacere e la consapevolezza del vivere bene. Anche il momento dell’aperitivo, tradizionalmente accompagnato da stuzzichini sfiziosi, può essere caratterizzato da un finger food di qualità, preparato con ingredienti d’eccellenza e in modo sano e gustoso».

Tra i nuovi corsi si distingue Aperitivi & Food ideato e sviluppato con Academia Barilla e Planet One

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Ron Botran: la passione è in ogni dettaglio - Drink Passion

Mode e Tendenze

Ron Botran: la passione è in ogni dettaglio

tran Solera 1893, ed il Ron Botran Reserva, intenso e seducente, indicato anche per la preparazione di cocktail che prevedono Rum affinato. Il primo è un blend di rum invecchiati fino a 18 anni, il secondo fino a 14. Tutti i rum Botran vengono accuditi da mani esperte e gelosamente protetti affinchè esprimano la sua personalità unica e speciale in ogni bicchiere.

Drink passion

Fra le mode del momento, spopola il turismo gastronomico. Meta ambita da molti la Puglia, terra di sapori fra cucina povera e cucina di pesce e, naturalmente, vino

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La Distilleria Bonaventura Maschio è orgogliosa di annunciare un incarico prestigioso: la distribuzione per il nostro paese di un rum d’eccellenza, il guatemalteco Ron Botran. Prodotto da una famiglia del Guatemala di lunga tradizione imprenditoriale, esso nasce dalle fertili e minerali piantagioni di proprietà Casa Botran, la cui canna da zucchero viene spremuta e concentrata al 75% per ottenere il miel virgen, il ricco succo di canna. Direttamente fermentato e distillato con metodi studiati internamente, il rum raggiunge la maturità nelle bottaie di Quetzaltenango a 2400 metri sul livello del mare riposando, secondo il metodo Solera dei four woods (quattro legni), in barili di whisky americano, di whisky americano mediamente tostati, ed infine di Porto e Sherry. Il marchio Botran si affaccia al mercato italiano con un rum da meditazione, il morbido e complesso Ron Bo-

Nulla è più di tendenza che un cocktail di nuova generazione o una rivisitazione di un vecchio classico. E nulla è più di tendenza che informarsi e formarsi e sconfinare verso nuovi mondi del bere miscelato. Per questo i barman non si faranno sfuggire le ultime guide sull’universo dei miscelati, dedicate a chi vuole rinnovare il look della carta dei drink. “Mix & drink. Come preparare cocktail con le tecniche del barchef”, di Dario Comini, barman fra i più quotati al mondo,



iShot e Outox, le novità beverage - L’acquavite, trend per i cocktail

Mode e Tendenze

è un testo che naviga fra le acque delle ricette molecolari, dove le leggi chimiche e fisiche sono alla portata di tutti per cerare nuovi mix. Altro manuale è “Cocktail Mondiali”. Federico Mastellari presenta 77 cocktail riconosciuti ufficialmente dall’IBA in 144 pagine.

iShot e Outox, le novità beverage

I professionisti del bere miscelato propongono sempre più l’acquavite come base dei loro cocktail. Una base capace di non predominare, conferendo al tempo stesso personalità al mix.

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iShot e Outox sono due bevande funzionali che ben presto arriveranno anche sul mercato italiano. iShot è un energy drink da 60 ml, composto da Vitamine B, Aminoacidi, Antiossidanti, Ginseng Siberiano, Tè Verde, LCarnitina, Guaranà e Caffeina, con un contenuto di caffeina di 120 mg (una tazza di caffè ne contiene circa 85 mg). Outox, invece, già disponibile in alcu-

ni punti vendita e pubblicizzata sui social network, è un safety drink, ovvero bibite pensate per limitare gli effetti del consumo di alcolici e le conseguenze di una bevuta. Outox è descritto come “una bevanda zuccherata leggermente gasata con un piacevole sapore di Tutti Frutti”. La lattina da 250 ml - venduta a 1,95 euro circa - è molto zuccherina, dal sapore di chewing gum, con un apporto calorico di 82 calorie per 100 ml, e un’aggiunta di aromi e coloranti. Faranno boom sul mercato? Sicuramente Outox fa già discutere: ideata nel 2004 dal belga Marc Smaele dei laboratori Upsa, ha avuto una vita molto contrastata ed è stata più volte ritirata dal commercio. Nel 2005 è stata temporaneamente distribuita in Italia. Chissà se nel 2013 riuscirà a spopolare.

L’acquavite, trend per i cocktail I professionisti del bere miscelato propongono sempre più l’acquavite come base dei loro cocktail. Una base capace di non predominare, conferendo al tempo stesso personalità al mix. A confermare la tendenza è Michele Di Carlo, presidente del Classic Cocktail Club e vicepresidente dei soci sostenitori Aibes, l’Associazione Italiana Barmen e Sostenitori: «L’acquavite d’uva è un ingrediente originale, che conferisce al cocktail una maggiore aromaticità». Della stessa idea Francesco Conte, barman dello Shaker Club di Aversa (Ce), rettore campano del Classic Cocktail Club «Il distillato è l’anima di un


I bar più fantasiosi Al Reef Café, nelle vicinanze della Bocconi (Milano), propone un’offerta bizzarra per gli assetati: mercoledì e giovedì, dalle 18 alle 2, i camerieri

Mode e Tendenze possono portare al tavolo un enorme cocktail da un litro al moderato costo di 8 euro. In via Solferino, sempre a Milano Dry propone un abbinamento inusuale: non c’è happy hour con buffet ma cocktail e pizza. Il barman Guglielmo Miriello, giovane ma navigato nel mondo del beverage internazionale, prepara cocktail a regola d’arte soprattutto i vintage e per le compagnie propone il drink in bottiglia, per quattro o otto persone. C’è poi il pub dedicato al sidro: La Sidreria serve la bevanda in due versioni, frizzantina (in bottiglia), o liscia, spillata in bicchiere. La formula dei menu è “all you can eat”, in altre parole si può mangiare tutto quello che si vuole a costo fisso.

I bar più fantasiosi

drink, è il suo “spirito”, sia che si parli di distillato d’uva, di vinacce o anche di frutta, è in grado di trasferire l’anima della materia prima al drink. Il tutto portandosi dietro il carico di sapori, profumi, storia e di legame con il territorio di produzione. In una parola: è in grado di trasferire emozioni. Un aspetto da non sottovalutare perché un buon drink deve essere capace soprattutto di questo, deve arrivare al cuore e donare un’emozione». E proprio Conte propone “First” una ricetta non troppo complessa, ma dal risultato accattivante per il palato: basta versare in un mixing-glass 2/10 di Marsala Riserva e 8/10 di Acquavite. Servire in un calice da freddo e completare con scorza di limone.

Tra i nuovi format di locali il pub dedicato al sidro, la Sidreria, serve la bevanda in due versioni, frizzantina in bottiglia, o liscia spillata in bicchiere.

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