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d e l l ’ A r c i anno IX - n. 12 29 marzo 2011
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Incapaci, cinici e spudorati
Un grande corteo per l’acqua e per la vita
H Quando il corso della storia ha improvvise accelerazioni, servono classi dirigenti all'altezza delle scelte da compiere. Non è così nell'Italia di oggi. Di fronte alle grandi trasformazioni che investono il Mediterraneo, il nostro ruolo è pressoché nullo, mortificato da un governo senza politica estera, oscillante fra l'avventura militare e l'azione diplomatica nel goffo tentativo di trovare un posto a rimorchio dei potenti. E che dire della scandalosa gestione degli sbarchi a Lampedusa? Migliaia di profughi accalcati in condizioni disumane e smistati senza un criterio: chi spedito nei centri d'accoglienza, chi indotto a presentare domanda d'asilo senza alcuna informazione, chi rinchiuso in un centro di detenzione senza poter fare, pur volendolo, richiesta d'asilo. E tutti additati all'opinione pubblica col marchio di clandestini. Lampedusa sta esplodendo, se la situazione non è ancora degenerata lo si deve solo al buon senso e alla generosità degli isolani. Non c'è solo improvvisazione e inefficienza in questa storia, c'è anche la cinica strumentalizzazione del governo. Si potevano smistare subito i profughi nei tanti posti disponibili in accordo coi Comuni della rete Sprar, ma si è preferito esasperare la situazione per poter gridare all'invasione, fare ancora una volta campagna elettorale sulla pelle dei migranti. Noi ribadiamo la nostra proposta: concedere il diritto d'asilo previsto dalla Convenzione di Ginevra, garantire accoglienza a tutti con le misure di protezione temporanea previste dalle direttive europee. Ma il governo ha ben altro da fare, come inventarsi un rimpasto di deleghe per pagare il prezzo di qualche voto in Parlamento. Mentre cresce l'infiltrazione del crimine organizzato in interi settori economici, si nomina ministro un personaggio inquisito per i suoi rapporti con le mafie. Un atto di arroganza ancor più spudorato se gli si assegna proprio l'agricoltura, settore in cui storicamente la mafia ha costruito il suo potere e oggi divenuto simbolo dell'antimafia, grazie alle cooperative che coltivano le terre confiscate. La distanza di questo governo dai cittadini è abissale. Sul nucleare, mentre tutti gli stati rivedono i propri piani energetici, da noi si decide solo un anno di moratoria, giusto il tempo necessario perché gli italiani dimentichino. Ma non sarà così: il grande corteo di sabato scorso dimostra che un nuovo ecologismo sta crescendo anche in Italia e può portare nelle urne di giugno piacevoli sorprese.
UnÊimmagine della manifestazione del 26 marzo a Roma
Nasce il Coordinamento 2 aprile. Un percorso di iniziative in tutta Italia i è costituito nei giorni scorsi il Coordinamento 2 aprile, una cornice unitaria in cui si riconoscono diverse realtà sociali e culturali impegnate per il cessate il fuoco, il sostegno alle rivolte del mondo arabo, l’opposizione ai regimi e alle repressioni in corso, i diritti e la protezione dei migranti. L’obiettivo comune è costruire il massimo di iniziativa diffusa, a partire da sabato prossimo che vedrà un appuntamento a Roma promosso da Emergency con l’adesione di molte organizzazioni, ma anche tante iniziative locali. Di seguito l’appello del Coordinamento. Le persone, le organizzazioni e le associazioni che, in questi giorni, hanno sentito la necessità - attraverso appelli, prese di posizioni e promozione di iniziative - di levare la propria voce contro la guerra e la cultura della guerra, per sostenere le rivoluzioni e le
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lotte per la libertà e la democrazia dei popoli mediterranei e dei paesi arabi, per l'accoglienza e la protezione dei profughi e dei migranti, contro le dittature, i regimi, le occupazioni militari, le repressioni in corso, per il disarmo, un'economia ed una società giusta e sostenibile, chiedono lo stop ai bombardamenti e il cessate il fuoco in Libia, per fermare la guerra, la repressione ed aprire la strada a una soluzione politica coerentemente democratica. Il 2 aprile 2011, sarà una grande giornata di mobilitazione e partecipazione attiva a Roma e in tante piazze d'italia. A partire da quella data ci impegniamo a dar vita a un percorso diffuso sul territorio di mobilitazioni, iniziative, informazione, assemblee, incontri e solidarietà con i movimenti dei paesi arabi. Per adesioni: coordinamento2aprile@gmail.com
Gli auguri dell’Arci a Pietro Ingrao che domani compie 96 anni Un secolo per la democrazia e per il movimento operaio