Arcireport n 12 2016

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arcireport

settimanale a cura dell’Arci | anno XIV | n. 12 | 1 aprile 2016 | www.arci.it | report@arci.it

Non possiamo stare fermi. In tutti i sensi di Greta Barbolini responsabile nazionale Arci Politiche economiche

Lunedì prossimo, in concomitanza con la partenza della campagna fiscale 2016, prende il via la nuova campagna di comunicazione del cinque per 1000 dell’Arci. Una campagna completamente rivista e ripensata per promuovere l’Arci, accrescere la sua visibilità nell’opinione pubblica, tra i circoli e i soci. Iniziamo con quest’anno un lavoro più curato, che si avvale di una consulenza specifica sulla raccolta fondi, con l’obiettivo di rimettere in gioco la nostra associazione affinché, anche tramite un’accresciuta capacità di intercettare donazioni, raggiunga un posizionamento all’altezza del suo radicamento e della sua importanza nella società italiana. Il punto da cui ci muoviamo registra alcune criticità: la frammentazione con cui ci siamo presentati nel passato per raccogliere il 5x1000 e la debolezza nella comunicazione, che rappresenta indiscutibilmente un fattore decisivo per sollecitare i soci, e i cittadini in generala, a sostenere l’Arci attraverso la specifica modalità del conferimento di una parte del proprio Irpef in fase di dichiarazione dei redditi. Abbiamo di fronte una grande sfida culturale da assumere pienamente, oserei dire una grandissima sfida culturale per un’associazione

come l’Arci che in generale non è abituata a chiedere alle singole persone di collaborare con una donazione al raggiungimento di un obiettivo e tanto meno ad esplicitare una richiesta di donazione per rafforzare la propria rete. Su questo abbiamo tanto da imparare a partire dalla convinta consapevolezza che abbiamo le giuste ragioni ed enormi potenzialità, se sapremo modificare il nostro linguaggio e il nostro modo di comunicare. Le giuste ragioni siamo tutti noi insieme, per quello che facciamo e per come lo facciamo. Un reticolato immenso di presenze vigili nelle città e nelle periferie, di progetti, azioni, presidi nel campo sociale, culturale, educativo, per l’inclusione sociale,per tradurre i diritti in opportunità concrete. Anche la campagna del 5 x1000 è un’opportunità tramite cui fare sì che i nostri soci e un numero crescente di cittadini vedano e attribuiscano un valore all’esistenza della rete dei circoli Arci. Ecco perché abbiamo scelto di presentare l’Arci come rete nazionale di esperienze locali straordinarie ed uniche, mettendo in primo piano una selezione di circoli e progetti che raccontano nel loro insieme cosa significa essere Arci e impegnarsi in prima persona per agire percorsi di cam-

biamento culturale e sociale. Storie, attività, obiettivi, settori di intervento in cui tutti noi possiamo riconoscerci, farci conoscere e chiedere un sostegno all’Arci donando il cinque per mille del proprio Irpef. Dunque proviamo a cambiare linguaggio e accettiamo la sfida di chiedere cercando di fare del nostro meglio per chiedere nel modo giusto, con le immagini e le parole giuste. Dal punto di vista grafico abbiamo scelto di rappresentarci tramite l’immagine di un gruppo di persone in un luogo aperto. Tante persone in piedi, ciascuna con un cartello in mano che riporta uno dei temi su cui l’associazione si impegna. Persone che tramite il loro impegno sono presenti e attive nella piazza dell’impegno sociale, culturale e politico. Lo slogan è Non possiamo stare fermi che descrive molto bene una sorta di nota caratteriale delle persone impegnate nell’Arci che tutti noi ben conosciamo, l’operosità, l’incapacità di stare fermi. «Non possiamo stare fermi» però è anche una dichiarazione di intenti e un invito ad agire che rivolgiamo a chi ci guarda. Il legislatore, introducendo la possibilità per i contribuenti di destinare una percentuale della propria Irpef, ha inteso che fossero i cittadini e le cittadine a scegliere direttamente gli obiettivi e i soggetti tramite cui intervenire per migliorare la qualità della vita delle persone e delle comunità locali. La responsabilità di offrire a quante più persone la possibilità di agire un cambiamento sociale dando il proprio 5 x 1000 all’Arci è solo nostra.


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