arcireport s e t t i m a n a l e
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anno IX - n. 22 7 giugno 2011
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Quattro SÌ per il futuro È arrivato il momento, si vota. Quattro referendum, quattro SÌ: per impedire ai privati di speculare sull'acqua pubblica, per cancellare il nucleare dal futuro del Paese, per ribadire che la legge è uguale per tutti. Hanno provato in ogni modo a impedircelo, perché hanno paura dell'opinione degli elettori. Per evitare il referendum sul nucleare si sono inventati un decreto fasullo che solo l'arroganza e l'incompetenza di questo governo potevano concepire: la Corte di Cassazione, con una sentenza esemplare, ha smascherato la truffa e restaurato la legalità costituzionale. Hanno provato a far fallire il quorum oscurando i referendum nelle televisioni e si sono presi un altro schiaffo dall'Agcom che ha richiamato la Rai ad una più corretta informazione. Ora che finalmente il dibattito può entrare nel merito dei quesiti, il governo non ha più niente da dire. Imbarazzato, cerca di negare il valore politico del voto lasciando libertà di scelta agli elettori. E invece noi sappiamo bene che quello di domenica sarà davvero un voto decisivo. Non perché abbia come oggetto le sorti del governo (questo sarà semmai un effetto collaterale), ma perché la vittoria di quei SÌ imporrà al Paese una nuova agenda politica costruita attorno a temi decisivi per il futuro di tutti: la tutela e la cura dei beni comuni, la salute dei cittadini e dell'ambiente, una giustizia uguale per tutti. Una nuova agenda politica costruita dal basso, da comitati, associazioni e movimenti che sui beni comuni lavorano da anni e che hanno animato la più grande campagna referendaria che si ricordi in Italia. Senza il sostegno di giornali e tv, senza sponsor politici (almeno nella prima fase) hanno imposto temi nuovi all'attenzione del Paese con una mobilitazione capillare e creativa: migliaia di banchetti, iniziative, flash mob, una vulcanica produzione di spot, cortometraggi, video autoprodotti che sono stati più forti del silenzio dell'informazione ufficiale. Sta emergendo una nuova militanza politica. Quella di giovani, donne, lavoratori, studenti, indignati di ogni età e condizione sociale che nei mesi scorsi hanno rivitalizzato la scena pubblica del paese e hanno contribuito in modo decisivo alla vittoria della sinistra nell'elezione dei sindaci. L'inversione di tendenza è cominciata. Domenica e lunedì abbiamo un'occasione storica per fare un altro passo avanti, e dimostrare che la partecipazione popolare può davvero incidere sulle scelte che contano e cambiare le cose.
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ACQUA
SCHEDA ROSSA
Si chiede l’abrogazione dell’articolo relativo all’affidamento ai privati dei servizi pubblici di rilevanza economica.
ACQUA/2
SCHEDA GIALLA
Si chiede di abrogare la norma che consente al gestore di ottenere profitti sulle tariffe, a remunerazione del capitale investito.
NUCLEARE SCHEDA GRIGIA
Si chiede l’abrogazione delle nuove norme che consentono la produzione nel territorio nazionale di energia elettrica nucleare.
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LEGITTIMO IMPEDIMENTO SCHEDA VERDE
Si chiede di abrogare la norma che prevede la possibilità per il presidente del consiglio e i ministri di invocare il legittimo impedimento.
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referendumacqua
C’è vita sul pianeta Italia. Infatti c’è l’acqua è vita sul pianeta Italia» hanno affermato in molti dopo i risultati delle recenti elezioni amministrative. Pochi tra loro hanno fatto il collegamento più logico: c'è vita perché c'è l'acqua. E l'acqua c'è, trasparente e in movimento, da anni. Diffusa nei territori che hanno contrastato le privatizzazioni, raccolta nel Forum italiano dei movimenti per l'acqua che, dopo aver consegnato con oltre 400mila firme una legge d'iniziativa popolare, dopo aver realizzato tre grandi manifestazioni nazionali, ha raccolto, nel più totale silenzio dei grandi mass media, senza padrini politici e senza finanziamenti, oltre 1 milione e 400mila firme per chiedere i referendum. E che da tre mesi
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TORINO L’8 giugno in vari punti della città ci sarà la Notte col battiquorum promossa dal comitato locale Due sì per l’acqua bene comune: videoclip, videomessaggi e spot referendari, concerti e poesie sotto le stelle
sta attraversando ogni angolo del paese, con la determinazione di chi lo vuole migliore, con l'allegria di chi vede che sta cambiando. È stata una grande esperienza di alfabetizzazione popolare, un'autoformazione collettiva che ha dato nuovo significato alle parole diritti, beni comuni, democrazia, partecipazione. È stata una grande esperienza di inclusione sociale, che, attorno a obiettivi radicali - fuori l'acqua dal mercato, fuori i profitti dall'acqua - ha messo insieme storie e culture differenti dentro un grande laboratorio di intelligenze collettive, dentro una nuova agorà di partecipazione diretta. E che ha già vinto su alcuni punti sostanziali. Il primo è quello di aver permesso, dopo anni di sequestro della democrazia reale, di affermare un nuovo principio: su ciò che a tutti appartiene, tutte e tutti devono poter decidere. Non solo. Ha costretto il mondo politico istituzionale ad abbandonare l'autoreferenzialità, ad aprire le finestre e a discutere di acqua, energia, beni comuni, diritti, società. È un movimento che ha già vinto culturalmente, nei cuori e nelle menti delle persone. In questi ultimi giorni di campagna referendaria stiamo assistendo alla mobilitazione
decisa e diretta di partiti politici, governatori di regione, esponenti politici in favore dei Sì. È un altro straordinario risultato di un movimento che nella sua reticolare opera di sensibilizzazione sociale è riuscito a coinvolgere tanto direttamente le persone da costringere le segreterie nazionali dei partiti a dover prendere atto che qualcosa di nuovo sta succedendo. E così il Pd ha dovuto prestare ascolto ai suoi tanti attivisti di base; la Lega Nord ha dovuto prendere atto che l'idea di consegnare l'acqua ai mercati finanziari fa a botte con l'esaltazione delle autonomie locali. Il 12 e il 13 giugno saranno due belle giornate: si vota per la la ripubblicizzazione dell'acqua, per la difesa dei beni comuni e della democrazia. Proprio per questo vorremmo fosse chiaro a tutti che dietro quel voto, dietro la mobilitazione sociale di questi anni e di questi giorni c'è l'avvio della riappropriazione sociale dell'acqua e dei beni comuni, c'è l'avvio della costruzione di una nuova democrazia partecipativa, c'è il primo vero stop popolare all'ideologia liberista e del mercato. C'è il futuro, cui nessuno potrà sottrarsi. Info: marcattac@email.it
Il popolo dell’acqua in festa per Il comune di Roma fa la conclusione della campagna referendaria propaganda per il no La conclusione della campagna referendaria del Comitato 2 Sì per l'acqua bene comune sarà una festa diffusa su tutta la penisola, coerentemente con il percorso seguito finora e con la capillarità che ha saputo raggiungere l'iniziativa dei comitati territoriali. Dall'8 al 10 giugno, in centinaia di piazze in tutta Italia, il popolo dell'acqua, in molti casi insieme ai comitati che si battono contro il ritorno al nucleare, si incontrerà per dare la spinta finale ai referendum del 12 e 13 giugno, nella consapevolezza che una battaglia culturale è comunque già stata vinta e che il quorum è a portata di mano. Le manifestazioni più grandi si annunciano a Torino, Bologna, Firenze e Bari. Ovunque cortei, sfilate, bande, aperitivi, concerti, biciclettate, secondo la creatività dei comitati locali che in questi mesi hanno sostenuto con entusiasmo e fantasia la battaglia per i 2 Sì per l'acqua bene comune e che un anno fa, tutti insieme, hanno raccolto un milione e quattrocentomila firme per proporre i due quesiti referendari. Il numero di firme più alto mai raggiunto per presentare un referendum. A Torino l'8 giugno sarà una lunga giornata
di mobilitazione che si concluderà a Parco Michelotti; a Firenze la sera del 9 è previsto un concertone in piazza; in Puglia, durante quella che il comitato ha ribattezzato 'la settimana dell'acqua', si contano a centinaia le iniziative in tutte le città pugliesi e tre carovane dell'acqua stanno da giorni percorrendo in lungo e in largo la regione; a Roma in tutti i municipi si sta lavorando per fare delle iniziative di chiusura un grande evento partecipato e diffuso in tutta la città. Sempre a Roma, il 9 giugno in Piazza San Pietro si terrà una giornata di silenzio e digiuno promossa da padre Adriano Sella (della Rete interdiocesiana nuovi stili di vita) e da padre Alex Zanotelli e rivolta a missionari, sacerdoti e religiosi, ma anche a tutti i ‘diversamente credenti’ per promuovere dal basso un’iniziativa di condanna alla legge Ronchi, che dichiara l’acqua bene di rilevanza economica. Il 13 giugno, a partire dalle ore 12, il Comitato promotore farà di Piazza Navona il suo quartier generale a cui tutti i cittadini per l'acqua bene comune e contro il nucleare sono invitati per aspettare insieme i risultati definitivi. Info: www.acquabenecomune.org
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Il comitato promotore dei due referendum sull'acqua ha presentato un nuovo esposto all'Agcom per denunciare un'iniziativa dal titolo Un referendum che fa acqua che, col patrocinio di quattro ministeri, del Consiglio dei Ministri e del Comune di Roma, si preoccupa di comunicare ai cittadini come e quanto siano pericolosi i quesiti sull'acqua, in barba alle norme sulla par condicio. Intanto però l'amministrazione comunale si mostra inflessibile sui manifesti affissi dai comitati per cercare di aprire una breccia nella cortina di silenzio, mediatico e istituzionale, che si è fatta calare sui referendum. Veloci come un lampo, solerti vigili urbani intervengono per staccare dalle plance i manifesti che sarebbero affissi fuori dagli spazi consentiti, e in alcune zone di Roma non solo quelli. Per fortuna, il boicottaggio del sindaco Alemanno è compensato dalla sensibilità al tema dimostrato da amministratori di altre città, anche della sua parte politica. È di pochi giorni fa la notizia che 25 sindaci della provincia di Lecco hanno firmato a favore del Sì ai referendum sull'acqua. In Lombardia comincia davvero a tirare un vento nuovo.
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Col sì della Cassazione, ora tocca agli italiani Un articolo di Vittorio Cogliati Dezza, presidente Legambiente, portavoce comitato Vota sì per fermare il nucleare
ci permette di risparmiare risorse, di non mettere a rischio i territori e le persone e soprattutto di investire nella ricerca e nell'innovazione per le rinnovabili, il risparmio e l'efficienza energetica. Per una volta, il nostro Paese è un passo avanti rispetto al resto d'Europa. E sulla strada giusta. Siamo già su questa strada, se pensiamo che l'elettricità prodotta da eolico e fotovoltaico nel 2009, 2010 e prevista per il 2011 è pari a quella prodotta da due centrali nucleari, del tipo di quelle che si vorrebbero costruire in Italia. In solo tre anni e a costi ambientali pari a zero, ed economici molto più leggeri, abbiamo azzerato e reso inutile metà del programma nucleare governativo. Andando avanti così, l'Italia potrebbe produrre il 100% di elettricità da fonti pulite entro il 2050, proprio come mira a fare la Germania. Ma la partita non è ancora vinta. Rimane, anzi, molto da giocare e ora tocca agli italiani. Dobbiamo convincere parenti ed amici, sollecitare i nostri condomini, informare tutti sul posto di lavoro. Il quorum è a portata di mano se ciascuno di noi si trasforma in megafono e portavoce delle ragioni del SÌ.
a decisione della Cassazione è una vittoria della democrazia e della ragione. La Cassazione ha infatti deciso che il 12 e 13 giugno si voterà anche il referendum sul nucleare insieme a quello per l'acqua pubblica e contro il legittimo impedimento. La Cassazione ha svelato il trucchetto con cui il Governo e la sua maggioranza volevano ingannare gli italiani: accantonare oggi ogni decisione per ricominciare ad operare tra 12 mesi, come se nulla fosse successo. La decisione torna nelle mani degli italiani, anche se la disinformazione e la disorganizzazione avrà i suoi effetti nefasti nella fascia di elettorato, circa 3 milioni e mezzo di italiani all'estero,che non sanno o non hanno avuto le schede. Un altro trucco per rendere più difficile il raggiungimento del quorum. Nonostante ciò è possibile vincere, è possibile liberare l'Italia dall'incubo nucleare. L'obiettivo è il quorum. Non sarà facile, perché l'azione di disinformazione e di oscuramento, perpetrate nei due mesi di campa-
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gna referendaria, ha raggiunto in parte il suo scopo: non tutti gli italiani sanno che ci sono i referendum e su cosa siamo chiamati a votare. Dalla nostra abbiamo però la semplicità e la chiarezza del nostro messaggio: l'acqua deve essere pubblica, il nucleare va cacciato dall'Italia, perché pericoloso e inutile. Dopo il dramma di Fukushima e la storica decisione del governo tedesco e di quello svizzero di abbandonare l'energia nucleare entro i prossimi anni, la costruzione di nuove centrali atomiche in Italia sarebbe del tutto anacronistica e antieconomica. Tanto più che, proprio grazie al referendum del 1987, con il quale scelse di abbandonare la via nucleare, oggi l'Italia si trova avvantaggiata. Il nucleare, poi, in base alle elaborazioni del Dipartimento per l'Energia dell'Amministrazione statunitense, nel 2020 sarà la tecnologia più costosa, rispetto a tutte le altre fonti energetiche, mentre è già oggi la più vecchia, è ancora quella della metà del Novecento! Non avere sulle spalle il peso del nucleare
Si apre la caccia al ‘più uno’
E adesso parliamo di scorie
50% più uno. Sta lì il segreto del quorum, in quel 'più uno'. Il 'più uno' può nascondersi nel vicino di pianerottolo cui non hai ricordato la data del voto, nella zia alla quale non hai spiegato che le centrali non stanno solo in Giappone ma le vogliono portare anche in Italia. O nell'amico che non hai accompagnato al seggio prima di andare al mare. Allora forza: tutti a caccia del 'più uno', per buttare il nucleare fuori dall'Italia. La ricetta è semplice. 1) presto ai seggi: vai a votare nelle prime ore del 12 giugno: se i primi dati sull'affluenza sono buoni anche gli indecisi si decideranno; 2) informazione a domicilio: se vai a cena da un amico scarica il volantino o l'adesivo e mettilo nelle cassette delle lettere del condominio; 3) mail virali: spedisci a tutta la tua rubrica e condividi coi tuoi amici un promemoria per il referendum (il volantino, un video che ti piace, una foto); 4) taxi referendario: quando vai al seggio passa a prendere un amico, accompagna qualcuno che non ha la macchina o ha problemi ad andare a votare; 5) fantasia: telefonate, sms, cene referendarie, manifesti…. E fai girare questo messaggio.
L'argomento 'scorie' è sempre sottaciuto da chi propugna il nucleare, quasi si trattasse di un dettaglio secondario. Invece basterebbe da solo a sconsigliarne l'uso. Le scorie nucleari sono costituite da materiali radioattivi solidi, liquidi o gassosi per i quali non è previsto alcun ulteriore uso, materiali entrati per via diretta o indiretta nel ciclo nucleare. C'è infatti una caratteristica che rende le centrali nucleari diverse dalle altre: tutti i componenti che hanno assorbito i flussi di neutroni che danno luogo alla reazione nucleare, e tutto ciò che è venuto a contatto con questi componenti, diventano a loro volta radioattivi e perciò pericolosi. I rifiuti radioattivi sono classificati in base alla loro 'attività' radiologica e si distinguono in rifiuti di prima, seconda e terza categoria. La rispettiva attività va da qualche anno, a centinaia di anni, fino a centinaia di migliaia di anni. Nell'ultima categoria ricade il combustibile esaurito, che viene prima trattenuto in apposite piscine perché si raffreddi, per poi essere conservato in depositi geologici definitivi (ma a tutt'oggi non ne esiste nemmeno uno, in tutto il
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mondo, riconosciuto come tale), che devono trovarsi in zone geologicamente stabili e assolutamente impermeabili a penetrazioni d'acqua. Il tempo di stoccaggio è compreso fra 300mila anni e 1 milione di anni. L'impossibilità di individuare siti adatti alla conservazione definitiva è evidente: i tempi richiesti per la messa in sicurezza sono superiori a quelli delle ere geologiche. Il risultato è che esistono nel mondo 1,2 milioni di tonnellate di uranio già utilizzato che non si sa dove mettere, al quale si aggiungono le altre 70mila tonnellate che vengono ogni anno consumate dalle centrali in attività. In Italia, a circa 25 anni dalla chiusura delle quattro centrali, le scorie sono ancora là: circa 625 tonnellate spedite all'estero per essere riprocessate e che torneranno qui come rifiuti radioattivi; 287 tonnellate tuttora immagazzinate 'temporaneamente' nelle piscine di Caorso, Saluggia e Trino Vercellese. E non c'è idea di che farne, nonostante le molte centinaia di milioni di euro spesi finora. L'unica via è liberarsi definitivamente del nucleare. Il 12 e 13 giugno lo possiamo fare.
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internazionali
Nel Maghreb - Mashrek il prossimo Forum sociale mondiale l prossimo Forum Sociale Mondiale si terrà nel Maghreb-Mashrek nel 2013, questa la decisione più significativa presa a Parigi nella riunione del Consiglio Internazionale che si è tenuta dal 25 al 27 maggio, e che è stata preceduta da due giorni di seminario internazionale sulla situazione nei diversi continenti con un focus particolare sull’Europa. Il dibattito, che ha toccato diversi punti, ha fra l’altro sottolineato la necessità di riconnettere in modo nuovo le lotte locali con l’agenda globale. La ristrutturazione del mercato sta infatti avvenendo a quel livello e poiché non esiste una governance sovranazionale delle dinamiche globali, ma piuttosto una governance inter-nazionale fondata sui rapporti di forza e sulle strategie dei singoli governi, ciascuno di noi in realtà, con le lotte e la costruzione di alternative nel proprio paese, interviene anche sullo scenario internazionale. Tanto più allora è necessario saper fare rete, rafforzare la comunicazione, l’interscambio, la contaminazione sociale e culturale fra le diverse aree del pianeta. Il vento del cambiamento nel MaghrebMashrek dice che può nascere in tutto il
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mondo una nuova generazione politica e sociale. Un Maghreb-Mashrek democratico e progressista modificherebbe totalmente la scena internazionale. In tutta l’area sono presenti allo stesso tempo grandi opportunità ed enormi rischi, e la parte più importante della partita si giocherà nel prossimo periodo. Il sostegno e la difesa delle rivoluzioni, delle rivolte, delle lotte democratiche in quell’area è una priorità assoluta per tutta la società civile globale. Le rivoluzioni affrontano in modo nuovo il grande tema che è davanti a tutti in tutto il mondo: la necessità di ottenere risultati sul terreno dei cambiamenti politici, a fronte di un quadro istituzionale che quasi ovunque non riesce a rappresentare le istanze sociali di difesa dei diritti, e in nessuna parte del mondo riesce a rispondere alla necessità impellente di trasformazione radicale dell’attuale, insostenibile modello di sviluppo. Sono la dimostrazione che la sfida alla crisi di civilizzazione può venire non solo dalle culture oscurantiste, integraliste o popluliste, ma anche da una sollevazione degli attori sociali in carne ed ossa, per economie e società diverse. E
anche nel nord e dall’Europa arrivano segnali di un risveglio della speranza nel cambiamento possibile. Due anni di lavoro verso il prossimo Fsm offrono alle organizzazioni e ai movimenti italiani l’occasione per realizzare un grande laboratorio di ricostruzione della rete unitaria del sociale diffuso; di socializzazione delle relazioni internazionali e globali; di capovolgimento radicale del punto di vista eurocentrico e sviluppista; di rafforzamento delle nostre istanze di cambiamento per la democratizzazione dello spazio comune in cui viviamo. Con la nascita del Coordinamento2aprile, per le iniziative legate al MaghrebMashrek, è già stata ricostruita una rete di collegamento importante. Per molti questo percorso verrà consolidato a Genova, nel Forum internazionale Loro la crisi, noi la speranza che si terrà a luglio in occasione del decennale del G8. L’assemblea internazionale del 24 luglio può essere l’occasione per rinnovare l’impegno a condividere una sede unitaria dove socializzare e coordinare l’iniziativa internazionale nel prossimo periodo. Info: bolini@arci.it
I prossimi appuntamenti internazionali Nell’incontro di Parigi sono stati fissati alcuni importanti appuntamenti.
G20 e relative mobilitazioni. Una riunione preparatoria si terrà a Marsiglia a settembre.
RIO DE JANEIRO, 30 giugno / 2 luglio - Riunione internazionale preparatoria per l’Incontro dei Popoli in occasione della Conferenza Onu Rio + 20 sullo sviluppo sostenibile che si terrà a giugno 2012.
DHAKA in Bangladesh 22 / 24 novembre Riunione del Consiglio Internazionale Fsm, in occasione del primo Forum Sociale dell’Asia Sud-orientale. In quella sede si deciderà la località del prossimo FSM 2013.
GENOVA, 19 / 24 luglio - Forum in occasione del decennale del G8 e assemblea internazionale per la riconnessione delle lotte locali e nazionali con l’agenda globale. DIYARBAKIR in Kurdistan, 16 / 18 settembre Forum Sociale della Mesopotamia. Prima del Forum, riunione a Dyarbakir di una commissione del Consiglio Internazionale con i maghrebini per iniziare a costruire il prossimo Fsm. KIEV in Ucraina, ottobre - Forum sulle alternative alla crescita dell’estrema destra in tempi di crisi economica, ecologica e sociale organizzato dal network che riunisce organizzazioni di società civile dell’est Europa. CANNES, 31 ottobre / 4 novembre - Riunione del
DURBAN in Sudafrica, 28 novembre / 9 dicembre - COP 17 sul clima con mobilitazioni in loco e in tutto il mondo. Riunione preparatoria a settembre in Sudafrica. ITALIA, novembre / dicembre - Seminario internazionale sul tema Ricostruire un grande spazio pubblico in Europa - Per un nuovo FSE. 18 dicembre - Giornata di azione globale per i diritti dei migranti concordata fra le organizzazioni antirazziste a Dakar. PORTO ALEGRE, gennaio 2012 - Forum Tematico per approfondire i contenuti dell’Incontro dei Popoli Rio +20 e per organizzare la mobilitazione brasiliana e internazionale. Negli stessi giorni, Porto Alegre ospi-
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terà anche un Forum internazionale per la Palestina. TUNISI, marzo 2012 - Forum Sociale del Maghreb, tappa di preparazione del FSM. MARSIGLIA, marzo 2012 - Forum Alternativo Mondiale dell’Acqua, in occasione della riunione del Forum Mondiale dell’Acqua organizzato dalle multinazionali. RIO DE JANEIRO in Brasile, 3 / 6 giugno 2012 Incontro dei popoli e manifestazioni in occasione di Rio+20. ITALIA, 2012 - Evento Forum Euro-MaghrebMashrek in occasione del decennale del FSE di Firenze. SANTIAGO DE COMPOSTELA in Galizia, 2012 Evento Forum con gli organizzatori dei Forum mondiali, continentali, nazionali e locali su metodologia dello spazio pubblico. SARAJEVO, Bosnia Erzegovina, 2012 o 2013 evento Forum sulla guerra. Nel 2013 - Forum Sociale Mondiale nella regione Maghreb-Mashrek.
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cultura
Appuntamento a Ferrara con l’attesa rassegna musicale e il cinema nel Parco Pareschi icchissimo il calendario estivo di appuntamenti nella città di Ferrara. Come ogni anno, si rinnova l’appuntamento con Ferrara sotto le stelle, rassegna musicale giunta alla sua XVI edizione: presentata nella splendida cornice di Piazza Castello, nel cuore della città, propone eventi importanti che spaziano all’interno di tutta la musica indipendente. In questi anni il Festival, con il sostegno della Regione Emilia-Romagna, del Comune e della Provincia di Ferrara e la collaborazione di Arci Ferrara, si è imposto all’attenzione generale per avere saputo coniugare nomi di riconosciuto prestigio e giovani autori di talento, intrattenimento di livello e piacevoli scoperte, grande spettacolo e
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NAPOLI L’8 giugno alle 18 presso l’Istituto di studi filosofici del Palazzo Serra di Cassano Luciana Castellina presenta il suo ultimo libro La scoperta del mondo
ricerca, per uno spaccato musicale estremamente vario, ma sempre di altissima qualità. Iniziata il 24 maggio maggio, la rassegna entra nel vivo dei concerti in particolare nel mese di luglio. Inoltre, l'edizione 2011 ha un respiro internazionale e può vantare ben 6 artisti in esclusiva nazionale assoluta, per i quali sono già stati acquistati circa 10mila biglietti: Pj Harvey, Sufjan Stevens (che ha fatto registrare il sold out in prevendita), Dm Stith, The national, Beirut, Joanna Newsom. Ma sono attesissimi anche i Subsonica e Vinicio Capossela, che si esibiranno entrambi in piazza Castello e i Verdena, che si circonderanno per una serata di alcuni dei loro musicisti preferiti: Dinosaur jr. performing bug, Aucan, Iosonouncane,Spread, Sake Sed. C’è spazio non solo per la musica: a partire dal 17 giugno infatti, per il sesto anno consecutivo, la cornice dello splendido Parco Pareschi si trasformerà in un’arena cinematografica in cui sarà possibile visionare, fino al 29 giugno, i migliori film della stagione. Dal pluripremiato agli Oscar Il discorso del re al vincitore della Palma d’oro al Festival di Cannes The tree of life,
con un’attenzione particolare all’essai (Poetry, Uomini di Dio, Angèle e Tony, La donna che canta) senza dimenticare i blockbuster della stagione: The social network, Inception, Source code e The fighter. Novità di quest’anno sarà lo Spazio irregolare, punto bar all’interno del Parco Pareschi gestito da un gruppo di ragazzi (utenti ed ex utenti del servizio di salute mentale Ausl di Ferrara) che stanno affrontando un percorso di inserimento lavorativo e dai volontari dell’associazione IrregolarMente. Il bar si caratterizza per la proposta di prodotti provenienti dal commercio equo e solidale e da prodotti biologici. Durante il pomeriggio e nella prima serata l’associazione, in collaborazione con istituzioni e altre realtà del terzo settore, proporrà momenti informativo-culturali rivolti alla cittadinanza. L’arena del Parco Pareschi è organizzata dall’associazione Ferrara sotto le stelle con Arci Ferrara e il circolo cinematografico Louise Brooks, con il patrocinio del Comune di Ferrara, dell’amministrazione provinciale e dell’Università di Ferrara. Info: www.arciferrara.org
A Soliera ‘Arti Vive Festival’ si chiude con i Estasiarci a Viterbo Tre allegri ragazzi morti e i Marlene Kuntz dal 17 al 20 giugno Nato nel 2007 dalla volontà congiunta dell’Assessorato alla cultura del Comune di Soliera (Mo) e delle associazioni culturali giovanili che operano sul territorio, tra cui l’Arci, assieme ad altri soggetti individuali che hanno voluto contribuire con le proprie risorse e competenze alla riuscita del progetto, Arti Vive Festival si svolge quest’anno dal 10 al 19 giugno e promette un programma ricco di ospiti interessanti, come i Tre allegri ragazzi morti che si esibiranno il 18 giugno alle 22 in piazza Lusvardi, o i Marlene Kuntz con Tiziano Scarpa che andranno in scena il 19 giugno nello spettacolo Lo show dei tuoi sogni. Davide Toffolo, tra i più importanti fumettisti italiani contemporanei e capogruppo dei Tre allegri ragazzi morti, esporrà le sue opere durante la settimana del festival, inaugurando martedì 14 giugno presso la Sala Consiliare del Comune di Soliera. Tanti e interessanti sono soprattutto gli eventi collaterali in programma: uno di questi è il Corti Vivi film fest, concorso per cortometraggi nato con l’obiettivo di promuovere il linguaggio audiovisivo nella sua forma breve, ma anche di dare spazio e
riconoscimento ad autori che propongano opere dove la ricerca della qualità e la cura nella realizzazione siano presupposti fondanti del lavoro. Disoccupati: la mancanza di lavoro mobilita l’uomo è il provocatorio tema della seconda edizione di Arti Ridens, concorso di umorismo e satira che chiama a raccolta le fantasie e gli immaginari di vignettisti e illustratori di tutta la penisola. Ha inizio sabato 18 giugno alle 12 e si conclude a mezzanotte la maratona fotografica, concorso di fotografia itinerante in cui i partecipanti saranno dotati di macchine usa e getta, un rullino e 12 temi da affrontare con uno scatto singolo a tema. Dodici ore di tempo e l’esposizione delle fotografie premiate presso il Nuovo Cinema Italia. Arti Vive Site Specific è un concorso che invita artisti di varie provenienza e natura a cimentarsi sviluppando il tema del festival attraverso la loro sensibilità, le loro specificità, le loro competenze e la loro arte. Un progetto, quello di Arti Vive festival, messo insieme da e per la collettività, considerata la scelta di rendere il festival gratuito nella sua quasi totalità. Info: www.artivivefestival.it/2011
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È giunta alla XIII edizione Estasiarci, rassegna che si svolge presso il cortile del Palazzo dei Priori a Viterbo dal 17 al 20 giugno, in occasione della Giornata mondiale del rifugiato. Il 17 giugno si comincia con l’inaugurazione della mostra L’elogio della differenza di Pasquale Altieri e in serata il concerto degli Alkemis trio con special guest Pape Kanoute. Il 18 giugno saranno presentati l’audio documentario Non te la prendere se non ce l’hai fatta! Profughi ritornati in Etiopia di Roman Herzog e il radiodramma teatrale Un grosso affare di famiglia a cura del Cantiere teatrale Arci. Si conclude con il concerto dell’Orchestra multietnica di Arezzo diretta da Enrico Fink. Il 19 giugno, dopo una cena di raccotla fondi, ci sarà Vassilissa la bella e la Baba jaga: musiche, danze e fiabe dal magico mondo russo a cura di Maria Vittoria Bosco e della compagnia Jesce Sole. Il 20 giugno si conclude con Letture itineranti all’improvviso. Tutte le attività sono libere e gratuite. Tutti i giorni c’è l’animazione per i più piccoli a cura delle Ludoteca Arci solidarietà. Info: estasiarci.blogspot.com
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legalitàdemocratica
La lunga marcia della Carovana internazionale antimafie si è conclusa a Corleone nata in Sicilia per andare incontro alle persone e questa è oggi, ancora, la sua funzione primaria. Paolo Beni, presidente nazionale Arci ha chiuso, insieme agli altri rappresentanti delle organizzazioni coinvolte, Cgil, Avviso Pubblico e Libera, il concerto organizzato in Piazza Falcone e Borsellino rilanciando i temi di Carovana: legalità certo, ma anche giustizia sociale e diritti, senza i quali le comunità non possono che impoverirsi, conseguenza questa anche delle azioni mafiose. La pioggia, che è iniziata a cadere in tarda serata, non ha fermato la voglia dei carovanieri di restare a testa alta in piazza a godere della musica offerta da straordinari artisti. Info: cobianchi@arci.it
n viaggio lungo più di 19mila chilometri, che ha attraversato regioni e città della nostra penisola, ma anche tante zone d'Europa, per dire ‘no’ a tutte le mafie e alle varie forme in cui si manifesta l'illegalità. Si è conclusa il 4 giugno a Corleone, paese simbolo del riscatto dal potere mafioso, la marcia della Carovana internazionale antimafie partita il primo marzo da Roma. Due furgoni hanno percorso in lungo e in largo le strade d'Europa anche grazie al progetto European Caravan for legality finanziato dall'Unione Europea. Giunta alla sua 18esima edizione, la Carovana organizzata da Arci, Libera e Avviso pubblico, in 96 giorni ha girato tutta l'Italia e fatto tappa in Corsica, Francia, Svizzera Albania, Bosnia, Bulgaria e Serbia per un totale di più di 150 città. Sono state realizzate iniziative su oltre 30 beni confiscati alle cosche, dibattiti, convegni, testimonianze di familiari di vittime di mafia, incontri con la cittadinanza, cene della legalità con prodotti delle terre confiscate, concerti, spettacoli, animazione nelle piazze e nelle scuole. Come quelle
del 4 mattina a Corleone, dove gli alunni della scuola elementare Finocchiaro Aprile hanno presentato una raccolta di poesie dedicate a Placido Rizzotto, il sindacalista corleonese ucciso dalla mafia nel 1948, mentre i ragazzi dell'istituto superiore Don Colletto hanno partecipato a un dibattito sul tema Il protagonismo dei giovani nelle battaglie per i diritti. Don Luigi Ciotti, presidente di Libera, ha sottolineato la necessità di «incoraggiare il cambiamento, attraverso l'educazione alla responsabilità, come presupposto indispensabile per educare alla legalità», e ha ricordato che «per forzare l'alba di un nuovo giorno, c'è bisogno dell'impegno di tutti». Alessandro Cobianchi, coordinatore della Carovana, ha motivato la scelta di Corleone per la chiusura: città che per ‘decreto carovaniero’, si presenta come una delle capitali dell'antimafia sociale, perché l'impegno e le buone pratiche devono essere diffusi. Il compito dei carovanieri è stato quello di ascoltare le storie ‘sbagliate’ ma anche quello di raccontare le vie possibili del riscatto. La Carovana è
Iscrizioni ai laboratori antimafia
L’impegno di Corleone Dialogos con il torneo di calcio e la maratona della legalità
C’è ancora tempo per iscriversi ai laboratori estivi della legalità promossi dall’Arci. Dal 20 giugno al 3 luglio a Serravalle Pistoiese si tiene, all’interno della festa della Cgil, il laboratorio Legalità e giustizia sociale. Parte importante del laboratorio è lo studio sulla Resistenza, che sarà approfondito in collaborazione con l’Anpi. A Catania dall’1 all’11 luglio il laboratorio alternerà alla programmazione pomeridiana di formazione sui temi della mafia e dell’antimafia momenti di reportage fotografico sui beni confiscati presenti in città, un’inchiesta sociale (tramite lo strumento della radio web e del video sociale) intorno alla percezione della questione della mafia tra gli abitanti e un’inchiesta sul tema dell’antimafia sociale che coinvolga tutte le associazioni presenti nel territorio. A Bari il laboratorio, dall’11 al 20 luglio, si tiene all’interno di un bene confiscato, quindi il lavoro sarà finalizzato alla valorizzazione del centro di aggregazione nato all’interno dell’appartamento, in particolare con la promozione delle attività del centro e la creazione, pubblicizzazione e realizzazione di un grande evento. Info: campidellalegalita@arci.it
Se la Carovana partì da Corleone nascendovi nel ‘94, per volontà dell'Arci, quest’anno la città ‘natale’ ne è stata punto di arrivo. La tappa corleonese resterà nei cuori di tutti coloro i quali l'hanno vissuta. Per Corleone Dialogos, circolo Arci e presidio di Libera, è stata la prima carovana, ma con l'esperienza di una realtà attiva nel territorio di quasi 9 anni. Abbiamo aperto la Carovana con un torneo di calcio a 5 che ha visto scendere in campo studenti, associazioni e forze dell'ordine. In molti altri luoghi ciò sarebbe impensabile, invece a Corleone è normale che Carabinieri, Polizia e Guardia di Finanza giochino con i cittadini corleonesi. A dare il calcio di inizio Alessandro Cobianchi, coordinatore nazionale della Carovana, e Don Luigi Ciotti. Nel pomeriggio, invece, Corleone Dialogos con il laboratorio della legalità ha organizzato la maratona Più forti del silenzio. Il percorso toccava sei tappe simbolo del riscatto dalla mafia cittadina: cooperativa Lavoro e non solo, Tenenza della Guardia di Finanza, Bottega e laboratorio della legalità, Camera del Lavoro Placido Riz-
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Il 10 giugno alle 18 in piazzale Ceccarini Quando le parole uccidono. Viaggio nel mondo dell’informazione che non si piega, lezione pubblica con Alberto Spampinato. L’incontro è promosso dal Gap Pio La Torre
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zotto, Cidma, Corleone Dialogos, già sede della coop. Unione Agricola fondata da Bernardino Verro. La nostra Carovana si è conclusa con l'aperitivo nella Bottega della legalità con i prodotti di Libera Terra. Presenti Paolo Beni, Presidente Arci nazionale, Antonino Iannazzo, Sindaco di Corleone e Francesco Galante, Presidente della cooperativa Placido Rizzotto che ha annunciato l'apertura alla vendita della Bottega stessa. Da oggi sarà infatti possibile acquistare i prodotti biologici che provengono dalle terre confiscate alla mafia anche a Corleone. Infine abbiamo proiettato il nostro video, realizzato con Liberainformazione, dal titolo La rivoluzione silenziosa contro le mafie. Chiudere con un video sul riutilizzo dei beni confiscati, in un bene confiscato a Corleone e a Provenzano, credo sia stato il coronamento e l'espressione più alta del sentimento di rivalsa nei confronti del sistema mafioso. Una bellissima esperienza di condivisione resa possibile grazie anche al Comune di Corleone e, permettetemelo, una Carovana firmata anche Corleone Dialogos. Info: redazione@corleonedialogos.it
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Rassegne, mostre e una web radio regionale per il progetto Network Giovani in Liguria ntra nel vivo anche in Liguria il progetto Arci Network Giovani con l'obiettivo ambizioso di offrire a giovani e gruppi di giovani l'opportunità di scambiare linguaggi ed autogestire esperienze espressive e formative, di associazionismo e di volontariato. Con il sostegno del progetto Network Giovani sono stati realizzati alcuni eventi in occasione della Festa della Liberazione il 25 aprile: a Genova una giornata dedicata a mostre, animazioni, spettacoli teatrali e concerti; ad Alassio (SV) una festa popolare culminata con l'esibizione di gruppi emergenti locali che hanno preceduto i concerti degli artisti più affermati. In programma, nelle prossime settimane, la rassegna Dintorni Rock dal 18 giugno a
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BARCELLONA POZZO DI GOTTO Si tiene dal 9 al 12 giugno la manifestazione Scolpire la pace. La follia in un angolo promossa dal circolo Arci Città futura, per dare voce e spazio al disagio mentale e proporre nuovi percorsi di superamento
Sarzana (SP) volta alla promozione delle band locali che hanno difficoltà a trovare spazi per esprimersi, e il Cian Zerbo Music Festival di Pantasina (IM) il 29 e 30 luglio, sempre dedicato alla promozione dei gruppi musicali emergenti. Dal 15 al 30 giugno, presso la Festa della Marineria e la sede del circolo Arci Origami di La Spezia, avrà luogo la rassegna Nuove Generazioni interamente dedicata alla creatività artistica giovanile: saranno esposte in una mostra collettiva e poi pubblicate sul catalogo dell'evento, le opere di artisti locali under 25, precedentemente selezionati attraverso un bando pubblico. Dal 19 al 27 maggio a Genova, un gruppo di ragazzi provenienti da Srebrenica e Gorazde (Bosnia Herzegovina) hanno partecipato, insieme ai nostri animatori e operatori, ad un'attività di formazione specifica sulle opportunità offerte dai media digitali e sono entrati in contatto con alcune realtà del settore già avviate. Tema principale di questo scambio quindi, le nuove tecnologie come strumento di aggregazione, inclusione sociale, dialogo intercomunitario e promozione del protagonismo e della professionalizzazio-
ne giovanile. Asse portante di questa fase del progetto sarà la sperimentazione all'interno del Centro di AttivAzione territoriale della prima web-radio regionale Arci. La radio nasce al servizio dell'associazione in tutte le sue articolazioni, ma con l'idea fin da subito di ‘farsi network’ e sostenere altre esperienze simili provenienti dal mondo dell'associazionismo e della società civile (comitati, associazionismo migrante, gruppi informali di giovani...). Sarà uno strumento in più attraverso il quale veicolare informazioni e notizie utili, promuovere le iniziative e le attività dei comitati territoriali e dei nostri circoli, realizzare dirette e registrazioni di eventi e manifestazioni. I circoli, inoltre, saranno coinvolti in prima persona nella realizzazione dei contenuti, con spazi di trasmissione dedicati e auto-gestiti, che potranno far ascoltare direttamente ai propri soci. La radio potrà diventare un luogo di produzione e sperimentazione informale vicino ai bisogni formativi e culturali giovanili, un valore aggiunto per gli interventi e le progettualità in questo settore. Info: davide.traverso@arciliguria.it
‘La transizione da un'altra economia a Pendolari e lavoratori un'altra società’, laboratorio di formazione per poter studiare Dal 24 giugno al 24 luglio si terranno a Genova diverse iniziative, a dieci anni dal Public Forum e dalle mobilitazioni coordinate dal Genoa Social Forum in occasione del G8 del 2001. In particolare, tra il 19 e il 24 luglio, sarà organizzato un Forum internazionale, in cui si inserisce il laboratorio di formazione La transizione da un'altra economia a un'altra società. Il movimento di allora ha il merito di aver sollevato agli occhi dell'opinione pubblica il problema dell'insostenibilità del 'modello di sviluppo' neoliberista, che è causa di guerre, devastazioni ambientali, enormi disuguaglianze sociali, disoccupazione e precarietà del lavoro. La crisi globale è la conferma delle ragioni di quel movimento. Oggi è necessario riproporre i nostri elementi di critica, di analisi e soprattutto di proposta per cominciare a costruire 'un altro mondo possibile' e necessario. È questo il contenuto principale del laboratorio, costruito unitariamente da tante organizzazioni diverse (Arci, ASud, Banca Etica, Cgil, Fair, Flare, Fiom, Legambiente, Libera, Movimento Federalista Europeo, Rete della conoscenza,
Rete degli Studenti, Sbilanciamoci, Terra del Fuoco, UDU). I partecipanti avranno anche la possibilità di prendere parte alle tante iniziative previste in quei giorni a Genova nell'ambito del coordinamento unitario Loro la crisi, noi la speranza. I temi che verranno affrontati stanno dentro due contenitori generali: ‘Misurare un'economia e una società’ (Pil, crescita e decrescita, indicatori di benessere, impronta ecologica, lavoro e reddito) e ‘Transizioni possibili’ (le merci, i pensieri, le città, le energie). Introdotte da esperti, le tematiche verranno affrontate in lavori di gruppo con metodo interattivo. I lavori si svolgeranno presso il circolo Arci Cap, in via Albertazzi 1r, dal 19 al 22 luglio e sono aperti ad attivisti di associazioni, delegati sindacali, studenti, ricercatori, precari che non abbiano più di 35 anni. Per iscriversi è necessario compilare l'apposita scheda e inviarla entro il 15 giugno al seguente indirizzo mail: lab_versogenova2011@liguria.cgil.it. La quota di iscrizione è di € 25,00. Le spese di viaggio, vitto e alloggio sono a carico dei partecipanti.
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Gli studenti italiani e i loro genitori continuano a credere nella laurea, ma la crisi non perdona e si cercano strategie di 'sopravvivenza' per poter continuare a studiare. 4 ragazzi su 10 lavorano (6 su 10 nelle famiglie disagiate), 3 su 4 frequentano l'università restando in famiglia e, di questi, 2 su 3 sono costretti a fare i pendolari perché la vita da fuori sede è troppo cara. Eppure, come rileva un'indagine Eurostudent, oggi si studia più che in passato (41 ore a settimana di media contro le 32 degli anni '90). Più del 50% degli studenti è pendolare, mentre solo il 24% riesce a mantenersi nella città dove ha sede l'università. Ma quasi tutti sono costretti a dividere l'alloggio con altri studenti. Sono proprio i pendolari quelli che avrebbero maggior bisogno di sostegno, per poter esercitare con meno fatica il loro diritto allo studio. Ma aiuti non ce ne sono. Basta pensare che solo il 18% usufruisce dell'esonero parziale dalle tasse, la forma di sostegno più diffusa. Eppure anche i meno abbienti continuano a investire nella laurea che viene percepita come un veicolo di mobilità sociale in una società che offre sempre meno opportunità.
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Mercoledì 8 giugno a Roma la presentazione del nono Rapporto sui diritti globali e si dovesse e potesse condensare in due parole la disamina dell'anno che abbiamo alle spalle, dal punto di vista delle macrodinamiche economiche occorrerebbe dire che i responsabili della crisi sono stati non solo salvati ma anche premiati, mentre i suoi costi sono stati fatti pagare per intero a lavoratori e ceti più deboli, falcidiando i sistemi di protezione sociale, a cominciare dallo smantellamento in corso del modello sociale europeo. Se dovessimo invece condensare in un'immagine ciò che è accaduto e sta accadendo a livello globale, dovremmo evocare lo sterminio dei bisonti, utilizzato nella seconda metà dell'Ottocento per la conquista del West, per la rapina dei territori e il massacro delle popolazioni indiane d'America. Allo stesso modo, la grande speculazione finanziaria, rimessa in sella dagli aiuti di Stato, sta portando all'impoverimento e scomparsa di popoli, habitat e beni comuni, in una sorta di grande colonizzazione del mondo in nome della religione del profitto e dell'autosufficienza del mercato, voluto libero e onnipotente. L'immagine può sembrare forzata e apoca-
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littica, ma questo ci dicono obiettivamente i dati, analizzati nel Rapporto sui diritti globali 2011, il volume giunto al nono anno di edizione, pubblicato da Ediesse, realizzato da Associazione SocietàINformazione e copromosso da numerose associazioni: Cgil, ActionAid, Antigone, Arci, Coordinamento nazionale delle comunità di accoglienza, Fondazione Basso - sezione Internazionale, Forum ambientalista, Gruppo Abele, Legambiente, Vita. Dopo aver innescato la crisi del 2008 e aver goduto dei soccorsi di Stato, la grande speculazione finanziaria, infatti, non ha perso il vizio. Anche perché non le è stato fatto pagare alcun dazio. E ancora prima grazie al fatto che il sistema bancario e le istituzioni finanziarie sovranazionali sono riuscite in una grande operazione di mistificazione delle responsabilità, autoassolvendosi e addebitando agli eccessi della spesa pubblica e ai sistemi di welfare le cause delle difficoltà economiche. Da qui i tagli a pensioni, sanità, scuola, università, diritti. Per quanto riguarda l'Italia, basti un dato: in soli tre anni, dal 2008 al 2011, le voci principali della spesa sociale hanno visto
un taglio del 78,7%. Per quanto riguarda il sistema globale, sono invece assai eloquenti queste cifre: tra il 2007 e il 2009 le banche nel mondo hanno perso 851,6 miliardi di dollari, più della metà negli Stati Uniti, ma hanno ricevuto aiuti pubblici dai governi per 873 miliardi di dollari, pari al 102% del disavanzo accumulato. Intanto, il mercato della filiera finanziaria, derivati e prodotti tradizionali, è arrivato a un volume di quasi 700 mila miliardi di dollari, 14 volte superiore al Prodotto Interno Mondiale. Un enorme castello di carta destinato a crollare di nuovo: siamo infatti in presenza di una crisi di sistema. L'ipertrofia dello sviluppo ha fatto bancarotta fraudolenta. Il neoliberismo si è dimostrato un sistema insostenibile, oltre che iniquo, di subordinazione del bene comune al profitto di pochi. Lo hanno ben capito quei milioni di giovani, quei movimenti del Sud del Mediterraneo e dell'Europa che in questi mesi hanno riscoperto protagonismo e partecipazione, reclamando dignità e futuro, promuovendo cambiamento dal basso. Info: sergiosegio@libero.it
Appello di Antigone e Dall’Europride un invito ai neosindaci Nessuno tocchi Caino a confrontarsi sui diritti di tutti Sergio D'Elia, segretario di Nessuno tocchi Caino e Patrizio Gonnella, presidente di Antigone, hanno rivolto nei giorni scorsi un appello ai membri del Parlamento per la nomina del componente italiano del Comitato europeo per la prevenzione della tortura. Di seguito, stralci del testo in cui si invita a scegliere una «personalità che sia autorevole, competente ed esperta sul terreno dei diritti fondamentali della persona privata della libertà. I diritti umani sono una materia che non può e non deve mai essere trattata con uno spirito di parte. Sino ad oggi l'Italia è stata rappresentata presso il Comitato di Strasburgo per la prevenzione della tortura ai suoi più alti livelli, prima da Antonio Cassese e poi da Mauro Palma. Riteniamo che sia di grandissima importanza proseguire in questa direzione. Inoltre chiediamo che siano rispettate le regole per la procedura di nomina previste dall'Assemblea Parlamentare del Consiglio di Europa con Risoluzione 1540 del 2007. Violare la legalità quando ci si occupa di diritti umani sarebbe un pericoloso precedente». Per sottoscrivere l'appello mandare una mail all'indirizzo di seguito. Info: segreteria@associazioneantigone.it
Fino al 12 giugno si tiene a Roma l’Europride 2011, la manifestazione dell’orgoglio e della visibilità di gay, lesbiche e trans, che si organizza ogni anno in una diversa città europea. Di seguito, l’appello che gli organizzatori hanno rivolto ai neosindaci appena eletti nelle ultime amministrative, perchè aprano un confronto sui diritti, non solo di lgbt ma di tutti coloro che vogliono una vita più libera e tutelata. «Queste ultime elezioni amministrative, in particolare la grande partecipazione e attenzione dei media e dei cittadini, dimostrano come i ruoli dei Sindaci delle grandi e piccole città italiane sia fondamentale per rinnovare la politica e affrontare le grandi sfide che ci pone l'essere uno dei paesi fondatori dell'Unione europea. Già nel '93 quello che venne definito il ‘Movimento dei Sindaci’, rappresentò la voglia e il bisogno di cambiamento nel nostro Paese. Un desiderio di cambiamento che l'incrudirsi successivo dello scontro sul piano nazionale, fece scivolare fuori dall'agenda delle priorità del Paese. Ci troviamo oggi davanti a un'Italia che fin troppo spesso si pone come fanalino di coda nella trasformazione in atto nella società europea. A partire dai diritti di cittadinanza di
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tutti. E della comunità lgbt in particolare. Questo arretramento della società e della politica italiana può e deve essere affrontato proprio a partire da voi, dai Sindaci delle grandi città italiane. Da Roma dove si svolge, anche grazie alla collaborazione con la Giunta, l'Europride 2011. Da Napoli, Milano, Torino e Bologna che rappresentano oggi una novità politica e culturale che innesca nuove speranze e nuove aspettative. A partire propria da una società fondata sui diritti di tutti i cittadini. Cari Sindaci, vi invitiamo a confrontarvi con noi. A incontrarci e ad ascoltarci come noi ascolteremo voi. Qui, durante i giorni dell'Europride. Il più grande e importante evento del movimento lgbt europeo. Davanti a cittadini italiani e di tutto il continente che stanno guardando come attuerete le politiche di rinnovamento che sono oggi al centro del dibattito politico non solo nazionale. Questo è l'anno del centocinquantesimo anniversario dell'Unità di Italia. Facciamo in modo, insieme, che sia il primo di un percorso di unità reale di cittadini, di popolo. Uguali diritti, uguali tutele. Il nostro non è un invito rituale. Il nostro è un appello affinché questa non sia un'altra occasione persa».
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Lo spettacolo ‘Racconto da una casa del popolo’ vince il concorso teatrale ‘Convitto e...alloggio’ e Case del Popolo conquistano Cuneo. Alla VI edizione del concorso teatrale Convitto e…alloggio, promosso dall'Arci di Cuneo in collaborazione con il Comune, fa man bassa di riconoscimenti lo spettacolo Racconto da una casa del popolo della Compagnia per l'acquisto dell'ottone di Prato, che si aggiudica tre premi su cinque: miglior spettacolo, miglior regia a Viviano Vannucci e miglior attore protagonista ad Athos Santini. Selezionato tra circa 40 proposte, lo spettacolo è andato in scena sabato 21 maggio al Teatro Toselli e ha conquistato la giuria «per l'efficacia e la sintesi del movimento scenico, per l'ottima sinergia tra la brillante qualità registica e la capacità recitativa dei componenti di tutta la compagnia, per l'originalità del testo».
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MONTEREALE VALCELLINA (PD) Il 9 giugno alle 20.45 presso il centro Giacomello il circolo Arci Tina Merlin promuove la presentazione del libro Il regime dei padroni di Giorgio Cremaschi. Sarà presente l’autore
Racconto da una casa del popolo, realizzato in occasione del centenario della Casa del Popolo di La Macine, una località della periferia pratese, prende spunto dai verbali originali delle riunioni della locale cellula del Pci e dal volume I costruttori del popolo curato dalla Fondazione Michelucci e dall'Arci di Prato, che racconta la storia dei circoli del territorio. Partendo da questi documenti, ricostruisce il clima di euforia nel quale nell'immediato dopoguerra tanti volontari si impegnarono, anche raccogliendo l'eredità delle Società di Mutuo Soccorso, per la costruzione di decine e decine di Case del Popolo: luoghi di aggregazione e ricreazione ma anche di crescita culturale e politica. Ricrea l'atmosfera delle fumose e animate riunioni di cellula del Pci ai tempi di Togliatti prima e di Berlinguer poi. Ripercorre alcuni decenni della storia d'Italia vista attraverso gli occhi di persone semplici e straordinarie allo stesso tempo e, rievocando un glorioso passato, si interroga sul presente e sul futuro: mentre tutto cambia e si trasforma, le Case del Popolo manterranno il loro essere specchio della società? Con Athos Santini, miglior attore a Cuneo, si alternano sul palco Andrea Bianconi, Nicolò Coffaro,
Leonello Rabatti, Emanuele Nuti e Gianna Capecchi, in uno spettacolo pensato per essere rappresentato nelle Case del Popolo, magari seguito da un dibattito, come è già successo in molte occasioni. Il regista, Viviano Vannucci, anche autore del testo, è stato assistente del regista argentino Cesar Brie ne Il cielo degli altri e ha messo in scena numerosi spettacoli basati su attente ricerche sulla storia, la cultura e le tradizioni locali. Inoltre è autore di racconti, articoli, soggetti cinematografici, testi per il teatro, tra i quali la commedia brillante Le amiche della sposa, andata in scena nel 1998 al Festival di Terracina, e il dramma La Nara, ispirato alla storia di una protagonista del movimento operaio pratese e vincitore nel 2000 del premio Pratoverdeteatro. L'associazione culturale Compagnia per l'acquisto dell'ottone è attiva dal 2001 sia nella formazione teatrale che nell'allestimento di spettacoli dedicati al recupero della memoria e delle tradizioni pratesi e toscane, come Squisio, incentrato sulle lotte tra due bande di adolescenti nella Prato del 1943, e Il Dio degli ultimi, ispirato alla vita di Don Lorenzo Milani. Info: turismo@arciprato.it
Notizie Brevi 30 ore per il Gloria COMO - Una non stop di musica, spettacolo e molto altro: 30 ore a sostegno del Gloria, luogo di incontro e sperimentazione, spazio di pensiero libero in un territorio desertificato da decenni di distrazione di massa. Il Gloria ha però bisogno adesso di un'indispensabile ristrutturazione, urgente e costosa. Per questo una trentina tra musicisti e artisti della scena comasca hanno dato la loro disponibilità a partecipare ad una kermesse di 30 ore a sostegno del circolo, con inizio sabato 11 giugno alle 20 e che si concluderà la notte del 13 giugno. Buffet musicali, musica dal vivo, spettacoli per bambini e giocoleria sono alcune delle proposte in programma nella maratona. Info: www.arcixanadu.it
Il libro Io e i Cccp TORINO - Il 9 giugno alle 21.30 presso il Cafè Liber Umberto Negri presenta il suo libro Io e i Cccp. Una storia fotografica e orale. Primo bassista e tra i fondatori del gruppo Cccp, dopo 25 anni di silenzio e di assenza dalle scene Umberto Negri ha pubbli-
cato il libro fotografico in cui racconta la sua storia dentro il gruppo attraverso le parole e soprattutto centinaia di immagini, tutte rigorosamente in bianco e nero, che documentano i primi passi del gruppo emiliano. A seguire, insieme al chitarrista dei Bunker Club, Francesco Casabianca, eseguirà alcune canzoni dei Cccp in una originale versione semi acustica. Ingresso libero. Info: www.cafeliber.it
Corpo morto nello schermo ROMA - Il 12 giugno alle 19 presso la libreria Altroquando, in via del Governo Vecchio, Alessio Traversi presenta Corpo morto nello schermo. Anche se non guardi la televisione, la televisione ti riguarda. Nato come raccolta degli articoli pubblicati dall'autore su Radio Cage, il volume indaga sul più grande imbroglio della tv: riportare in vita i corpi morti e trasmettere la morte attraverso i corpi vivi. Un volume che non invita dunque a spegnere la tv, ma a guardarla consapevolmente, abbattendo quell'illusione di poter cambiare il mondo a colpi di televoto che le multinazio-
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nali dell'immaginario ci stanno vendendo. Info: www.radiocage.it
Living without money MONTELUPO FIORENTINO - Il 15 giugno alle 21 presso il circolo Arci Samminiatello sarà proiettato Living without money, la storia di Heidemarie Schwermer, una donna tedesca di 68 anni che da 14 vive senza denaro; nel 1997 infatti questa donna ha deciso di rivoluzionare completamente la sua vita rinunciando non solo ai soldi ma a tutti i suoi beni materiali. Il film è un'occasione per riflettere insieme su come il denaro influenzi costantemente le nostre vite, il nostro modo di agire e pensare nonchè la natura e la salute di tutti. Info: www.empoli.arci.it
CortoTeatro ANCONA - L’Arci Ancona, in collaborazione con Ubiqua e Compagnia Vicolo Corto, promuove Corto Teatro, concorso per performance teatrali della durata di 15 minuti, rivolto a compagnie e registi professionisti e non. Si vogliono mettere a confronto
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idee, sensibilità, modalità e temi con la specifica esigenza della brevità. Le compagnie interessate devono presentare la domanda di iscrizione tramite email o presso l’Arci di Ancona in via Vittorio Veneto 11 entro il 13 giugno. La giuria di esperti vaglierà le proposte cartacee e selezionerà 8 performance entro il 20 giugno, che parteciperanno alla prima fase di selezione che avverrà nelle serate del 27 giugno, 11, 18 e 25 luglio. Info: info@ubiquaz.it
Una valle contro il Tav TORINO - Il 10 giugno alle 20 il Caffè Basaglia promuove l’iniziativa Un'intera valle contro il tav che resiste, lotta e non si arrende. La serata è dedicata all'informazione diretta e all'incontro solidale con l'esperienza più longeva e reattiva di una comunità in lotta in questo paese: la valle di Susa. Interviene Luigi Casel, impegnato nella lotta in Val di Susa sin dall’inizio, che sarà intervistato da uno dei fondatori del Caffè Basaglia. Info: www.caffebasaglia.org
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Campi estivi in Montagnola 2011: spazio per i più piccoli e occasione per restituire il parco alla città
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A Sassari va in scena ‘Libere’ Continua l’avventura, iniziata a Roma un anno fa, di Libere, atto unico di Cristina Comencini sul ruolo e la figura delle donne nella società attuale. Lo spettacolo sarà presentato a Sassari il 9 giugno alle 21 presso il Teatro civico, su iniziativa dell'associazione noiDonne 2005 in collaborazione con l'Arci provinciale e l'associazione nazionale Di Nuovo, promotrice della mobilitazione di piazza del 13 febbraio scorso. Interpreti dello spettacolo saranno Anna Carabetta, che cura anche la regia, e Maria Marino; spenti i riflettori seguirà un dibattito, introdotto da Elisabetta Addis ed Elena Rosa dell'associazione Di Nuovo, per discutere il documento La nostra libertà. «Ci avete educato alla libertà, al rispetto di noi stesse, siamo andate nel mondo piene delle vostre aspettative. Solo che fuori non ne sapevano niente e tutto andava nel solito vecchio modo». Sono queste le parole che la giovane protagonista rivolge ad una donna matura in un confronto nato all'insegna di una fredda distanza. Che però si trasforma gradualmente in un dialogo, nel quale affiorano affinità e aspirazioni comuni. Fino a intravedere la possibilità di un orizzonte condiviso. Ingresso libero.
la rassegna Il bit intelligente e il mercato informale, rispettivamente serata di musica elettronica soft, in collaborazione con Homework e il Vinilificio, e un mercato per ‘sgomberare la propria cantina’ e vendere cd, libri, vestiti e giochi di società usati. Sabato 11 giugno e ogni sabato di luglio saranno dedicati alla musica, con la rassegna Particolarmente acustico, concerti live di artisti solitamente ‘elettrici’. Toglietemi tutto ma non il mio... Daimon è invece la rassegna teatrale curata da Silvia Magnani, che alternerà per tutto il mese di giugno spettacoli di diversa natura, come lei stessa spiega: «Non ho voluto creare un unico genere, bensì presentare spettacoli differenti». In previsione dunque spettacoli di Brecht ma non solo, con la partecipazione di tanti, da Marco Cavicchioli a Danilo de Summa, Andrea Bettaglio e Miriam Cassanelli. «La creatività che proponiamo ci arriva soprattutto dai bambini - commenta Magnani - tutti gli eventi organizzati in Montagnola, anche la nostra rassegna teatrale, sono dedicati a loro». Mese di giugno impegnato anche con Aperitivi CasaMusi-
ca, che vedrà alternarsi in versione unplugged alcune delle band che hanno partecipato a CasaMusica, il progetto organizzato da Antoniano e Fondazione del Monte rivolto a ragazzi di età compresa tra i 14 e 24 anni. Ogni martedì di giugno, a partire dalle 18, si esibiranno due band di giovani musicisti. Da non dimenticare infine, il nuovo bar della Montagnola, Ravintola, che giovedì 9 giugno inaugurera la stagione estiva 2011: «Utilizziamo bicchieri apparentemente di plastica, ma il materiale di cui sono fatti non è inquinante per l’ambiente - spiega Bernardo Bolognesi, il barista - vietiamo l'utilizzo di superalcolici, se non in piccole dosi nei cocktails di frutta, inoltre niente vetro ma poche cose e di ottima qualita».
SANT’ERAMO IN COLLE (BA) L’Arci Standby propone la proiezione gratuita de Il Rabdomante, il 9 giugno alle 19 presso il Pixel Multicinema Santeramo. Il film vuole offrire un punto di vista, romanzato, sul tema dell’acqua bene comune in Basilicata
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ampi estivi aperti anche ad agosto, tariffe economiche e un bar equo e solidale. È la ricetta dell’Arci di Bologna che, in collaborazione con Antoniano onlus, ComunicaMente e l’associazione Deades organizza i Campi estivi in Montagnola 2011, rivolti ai bambini dai 6 ai 14 anni, occasione per restituire alla città il parco della Montagnola, a due passi dalla stazione centrale e spesso sinonimo di degrado urbano. Saranno i bambini però i veri protagonisti dell'estate in Montagnola: seguiti da educatori specializzati Arci e animatori volontari dell'associazione Deades, a loro sono rivolti i campi che si terranno dal 13 giugno al 9 settembre. Giochi, passeggiate nei parchi, visite ai musei, piscina, film, letture e tantissime attività di laboratorio e di movimento, ma anche serate musicali e teatrali, aperitivi e proiezioni per un pubblico più adulto. In programma ogni mercoledì di giugno e luglio il festival Show Boat, che porterà in Montagnola documentari, immagini di repertorio, rumori d'archivio e serate musicali. Sono previsti per venerdì 10 giugno e tutti i venerdì di luglio
In Marocco viene inaugurato il poliambulatorio dedicato a Tom Benetollo L’8 giugno a Bouznika - Cherrat, in Marocco, si concluderà il progetto Mediterranea 2010-2011 con l’inaugurazione del poliambulatorio socio-sanitario intitolato a Tom Benetollo, che sarà gestito dall’associazione di volontariato Amis de l’Italie. A partecipare all’inaugurazione sarà una piccola delegazione italiana composta dal presidente dell’Arci Savona Giovanni Durante e dal consigliere comunale Jorg Costantino. Le risorse economiche per il progetto di cooperazione internazionale sono state messe a disposizione sia dall’assessorato alla cooperazione decentrata del Comune
di Savona che da una rete di società di mutuo soccorso aderenti all’Arci savonese. La città di Savona infatti, insieme all’Arci Savona, ha sottoscritto un protocollo d’intesa che prevede progetti di cooperazione allo sviluppo, scambi culturali, sociali ed economici tra i partner italiani e del Marocco. Negli anni precedenti Mediterranea ha permesso di portare in Marocco 3 bus impiegati come scuolabus per 800 bambini e un’autoambulanza, di allestire un’aula informatica in una scuola elementare, di acquistare materiale didattico e di aprire un piccolo ambulatorio.
Compie 10 anni la Freccia di Aprilia L'associazione Arci la Freccia compie 10 anni e per l'occasione festeggia in grande stile. Sabato 11 giugno, a partire dalle 19, l'ex mattatoio di Aprilia, gestito da la Freccia, si animerà con una festa-evento in onore di tutti gli amici che nell'ultimo decennio lo hanno fatto diventare uno dei più vivaci polmoni culturali nel Lazio. Una festa con il meglio della musica e della cultura, dove le esibizioni live si accompa-
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gneranno a mostre fotografiche, mercatino, stand gastronomico e molte altre sorprese. In programma concerti di Gozzilla e le 3 bambine coi baffi, Twoubadou, Moseek, Hi fi losers, Desert Motel, Perturbatio Mentis, Mattallica Night. E ancora, gli allievi e gli insegnanti del laboratorio Impararsuonando, perché da sempre l'ex mattatoio è spettacolo e formazione. Info: comunicazionefreccia@gmail.com
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L’Anpi chiama alla mobilitazione contro l’ennesimo tentativo di stravolgere la Storia n rinnovato tentativo di stupro. Della storia. E della giustizia. Come altro definire la proposta di legge approvata in Commissione Difesa della Camera che stabilisce di fatto l'equiparazione tra repubblichini di Salò e partigiani? Primo firmatario: Gregorio Fontana (Pdl). I più accorti forse ricorderanno questo nome. Fu tra quelli che presentarono il 23 giugno 2008 la 'famigerata' proposta di legge 1360 con cui attraverso l'istituzione di un Ordine del tricolore si tentò appunto di mettere sullo stesso piano giuridicamente i combattenti per la libertà con quelli per la tirannia. Grazie alla straordinaria mobilitazione avviata dall'ANPI e al sostegno delle forze politiche democratiche Berlusconi stesso fu costretto a bloccare la spudorata iniziativa legislativa dei suoi. Ma ci risiamo, dunque. La proposta di legge Fontana (n. 3442) prevede il riconoscimento giuridico e quindi la concessione di contributi finanziari pubblici a tutte, indistintamente, le associazioni combattentistiche e d'arma. Previo il parere
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La decisione della Cassazione ha dato ragione a quanti hanno richiesto il voto referendario nonostante il tentativo del Governo di scongiurarlo. La posizione del Movimento Consumatori sui quesiti è chiara sin dalla costituzione dei comitati: votare sì per rappresentare una svolta italiana ambientalista, ecologica e di sviluppo sostenibile. Per i consumatori l'auspicio più grande è che positivamente superata la fase referendaria, si possa intraprendere una strada di sostenibilità e di maggior democrazia nello sviluppo futuro dell'Italia a partire dall'acqua e dalle fonti rinnovabili.
Farmaci. Liberalizzazione della fascia ‘C’ 1,6 miliardi di euro risparmiati dai cittadini, 3.545 nuove aziende, 7.470 nuovi occupati: questo è il bilancio dopo cinque anni dal decreto Bersani sui farmaci d'automedicazione. I risultati ottenuti con la nascita delle parafarmacie potrebbero essere incrementati se fossero liberalizzati anche i farmaci con obbligo di ricetta medica non dispensati in regime di S.S.N. (fascia C). Le previsioni ci dicono che sarebbero possibili risparmi per oltre 250 milioni di euro, 8-9000 nuovi occupati, 3500-4500 nuove aziende e circa 700
milioni di euro investiti con ricadute importanti anche in altri settori. È necessario abbandonare i molteplici tentativi di bloccare queste riforme e bisogna rilanciare il processo di liberalizzazione.
Hanno collaborato a questo numero Marco Bersani, Raffaella Bolini, Alessandro Cobianchi, Vittorio Cogliati Dezza, Giuseppe Crapisi, Andrea Liparoto, Piero Pacchioli, Sergio Segio, Davide Traverso
Direttore responsabile Emanuele Patti Direttore editoriale Paolo Beni
Elettricità. Attacco alla tutela dei consumatori domestici La UE ha emesso, nei confronti dell'Italia, una procedura d'infrazione in riferimento alla direttiva 2009/72/CE relativa a norme comuni per il mercato interno dell'energia elettrica, chiedendo la liberalizzazione senza tutele. Oggi ai consumatori che hanno deciso di passare al mercato libero è garantita la possibilità di ritorno al mercato tutelato, cioè alle condizioni economiche definite dall'Autorità. Questa tutela verrebbe eliminata dal Decreto Legislativo che dovrebbe essere emanato nel prossimo Consiglio dei Ministri prevedendo l'impossibilità del ritorno nel mercato tutelato. Adiconsum, Assoutenti, Cittadinanzattiva, Codacons, Confconsumatori, Federconsumatori, MC, Movimento difesa del cittadino, Unione nazionale consumatori, hanno chiesto di riaffermare la piena validità del regime di tutela dei consumatori domestici realizzato in Italia per il settore elettrico prevedendo un analogo sviluppo per il settore del gas.
sull' 'imparzialità' dei libri di storia… Un assalto. Fascista. Non esiste lessico alternativo, ahinoi. L'Anpi è in campo. Il Presidente Nazionale Carlo Smuraglia ha pubblicamente dichiarato: «Abbiamo manifestato più volte netta e ferma opposizione a un'operazione del genere inammissibile sotto ogni profilo, storico e politico. Continueremo ad opporci con ogni mezzo anche chiamando alla mobilitazione iscritti e cittadini contro manovre di questo tipo che negano la Storia e la realtà». Mobilitazione. Ma larga. Contro il tentativo di colpire le radici civili di tutto il Paese, Resistenza e Costituzione. Di inaugurare una 'nuova' storia, una brutta storia di morte e criminale 'eroismo'. Mobilitazione. Da ora. Info: ufficiostampa@anpi.it
In redazione Andreina Albano, Maria Ortensia Ferrara, Carlo Testini
Impaginazione e grafica Claudia Ranzani
www.movimentoconsumatori.it
Rubricadelmovimentoconsumatori
Nucleare. Votiamo sì al referendum
del Ministro della Difesa, che, acquisirebbe, in tal senso, un vero e proprio strapotere. Tutte, quindi. Un vergognoso e pericoloso lasciapassare di civiltà, anche a quelle associazioni, e non sono propriamente esigue, che richiamano la loro azione e la loro spinta ideale al 'patriottismo' repubblichino, a quell'illegittimo fantoccio istituzionale che contribuì fattivamente alla follia criminale e omicida dei nazisti. Uno stupro. C'è stata aspra discussione in Commissione Difesa della Camera. Il Pd ha proposto delle modifiche importanti e 'chiarificatrici' alla proposta. Accedono al riconoscimento giuridico solo le associazioni costituite da 'ex combattenti legittimamente belligeranti', escludendo così i militi di Salò. Ma, ovviamente, non c'è stato nulla da fare. Fontana e C. marciano, fieri di appartenenza e ligi agli orientamenti del partito: abolizione della XII disposizione transitoria della Costituzione che vieta la riorganizzazione del partito fascista, commissione di inchiesta sui 'crimini' dei partigiani, commissione
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7 giugno 2011