Associazione Italiana Elettrosensibili

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La crescente ed iperbolica diffusione di tecnologie wireless (smartphone, cordeless, tablet, IPad, wi-fi, wi-max, stazioni radio base di telefonia mobile, ecc…), che utilizzano per la trasmissione dati radiazioni elettromagnetiche non ionizzanti, ha suscitato nella comunità scientifica internazionale il sorgere di un crescente dibattito sulle possibili implicazioni sanitarie per la popolazione esposta. Gran parte della comunità scientifica, in particolare quella non legata ai finanziamenti dei produttori e dei gestori delle tecnologie interessate, sostiene una posizione “cautelativa” basata sull’applicazione del “principio di precauzione” e quindi sulla minimizzazione delle esposizioni ai campi elettromagnetici (cem) di bassissima, alta, altissima frequenza. Tale posizione trova una giustificazione sempre più convincente, in primo luogo nel fatto che l’organismo umano svolge tutte le sue funzioni, sia a livello organico che cellulare e molecolare, mediante correnti elettriche e campi elettromagnetici sui quali i i campi elettromagnetici presenti nell’ambiente producono alterazioni significative anche per valori di bassissima intensità; in secondo luogo per la vastissima pubblicazione di articoli scientifici su autorevoli riviste che documentano incontrovertibilmente effetti biologico/sanitari sia in esperimenti su linee cellulari in vitro, sia in animali da esperimento, sia su volontari umani che in studi epidemiologici. Infertilità maschile, tumori cerebrali e del nervo acustico (l’Organizzazione Mondiale della Sanità classifica le radiazione elettromagnetiche non ionizzanti come possibili cancerogeni per l’uomo 2B), malattie neurodegenerative come Alzheimer e Sla, disturbi cognitivo/comportamentali nei più giovani e da ultimo elettrosensibilità rappresentano la punta dell’iceberg di un fenomeno epidemico da prendere in assoluta considerazione da parte delle agenzie deputate alla tutela sanitaria. L’elettrosensibilità è una sindrome a crescita esponenziale (tutte le età coinvolte, compresi i bambini) fortemente correlata con la crescente diffusione delle tecnologie “senza fili” nei nostri ambienti di vita quotidiani. I sintomi che la caratterizzano possono sfociare in forme di disabilità che costringono le persone colpite anche al ritiro sociale ed alla fuga dalla società civilizzata. In Italia è presente l’Associazione Italiana Elettrosensibili che opera su tutto il territorio nazionale a supporto di tutte quelle persone affette dalla sindrome. L’avvento imminente della tecnologia 5G, a servizio del cosiddedtto “internet delle cose” (IOT), rappresenterà un’ulteriore immissione ambientale di frequenze nuove e mai sperimentate prima attraverso l’installazione di migliaia e migliaia di nuove antenne. Urgono pertanto misure di prevenzione primaria al fine di ridurre e non aumentare in modo sconsiderato l’esposizione della popolazione intera - e soprattutto delle categorie più esposte come donne incinte, bambini, adolescenti e giovani - ad effetti sanitari senza precedenti.

Paolo Orio Presidente Associazione Italiana Elettrosensibili


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